75/ma edizione della Fiera del Levante

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FIERA DEL LEVANTE UNA VETRINA PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO

Supplemento al numero odierno de La Gazzett a del Mezzogiorno

€ 0,50 più il prezzo del quotidiano


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SOMMARIO

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UNA RISORSA IMPRESCINDIBILE PER BARI E LA PUGLIA

di Gianfranco Viesti Presidente della Fiera del Levante

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UN MIX DI INTERVENTI PER IL FUTURO DELL’ENTE

di Leonardo Volpicella Segretario generale della Fiera del Levante

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UN PROGETTO CHE CONTINUA DAL 1930 AI GIORNI NOSTRI MEETING E CONGRESSI UNA NICCHIA DA SFRUTTARE I NUOVI SPAZI A DISPOSIZIONE DELLA DOMANDA CONGRESSUALE 3.500 POSTI A DISPOSIZIONE DEGLI INCONTRI INTERNAZIONALI SPAZIO ALLA CULTURA NEL 2012 TORNA EXPOARTE

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GREEN ECONOMY DUE EVENTI DEDICATI AI BALCANI

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ITALIA-ALBANIA EVENTI E FIERE PER ACCORCIARE LE DISTANZE

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LA GALLERIA DELLE NAZIONI RIPROPONE LA SUA MAGIA

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79 84 93 100 111 121 Supplemento al numero odierno de

La Gazzetta del Mezzogiorno

reg. Trib. Bari n. 12372EL1/81 Direttore responsabile

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Giuseppe De Tomaso Direttore

Carlo Bollino

Edisud SpA

a cura di testi di

immagini

Stampa

Simeto Docks srl via B. Grassi, 7 Catania

UN QUARTIERE PIÙ VERDE TECNOLOGICO E SOSTENIBILE INTERNET E LE ALTRE NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE L’EXPO 2015 APRE LE PORTE ALLE FIERE DI TUTTO IL MONDO CAMPIONARIA LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE TARGATA 2011 TRA I SALONI SPECIALIZZATI UN NUOVO SPAZIO PER I BAMBINI LA NUOVA FIERA TRA ESPOSIZIONI PERMANENTI E BIBLIOTECHE PROGETTI D’AUTUNNO IL SALONE PER GLI SPOSI

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MEDIMEX IL MEDITERRANEO UNITO DALLA MUSICA

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Concessionaria di Pubblicità

Publikompass SpA www.publikompass.it Via Winckelmann 1 Milano

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IL CINEPORTO UNA VETRINA PER LE BELLEZZE DEL TERRITORIO

Antonella Millarte

Archivio de La Gazzetta del Mezzogiorno foto di copertina: © tomfoster Fotolia.com

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viale Scipione L’Africano, 264 Bari www.lagazzettadelmezzogiorno.it redazione Iniziative Speciali

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AGRIMED RIFLETTORI SUL MONDO DEL GUSTO “EATALY” A BARI UN PROGETTO AMBIZIOSO PER LE TIPICITÀ

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UNA RISORSA IMPRESCINDIBILE PER BARI E LA PUGLIA

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A COSA SERVE OGGI LA FIERA DEL LEVANTE? È PROPRIO QUESTO – PERTINENTE – INTERROGATIVO DA CUI prende spunto il Magazine de La Gazzetta del Mezzogiorno, realizzato ancora una volta in occasione della Campionaria di settembre. Ma quali risposte si possono dare? Innanzitutto non si può non fare riferimento al contesto. Lo scenario economico è profondamente cambiato negli ultimi tempi, molti affari si concludono online e la parola “crisi” continua a condizionare Stati, imprese e semplici cittadini. Anche il comparto delle fiere ha vissuto momenti migliori. Eppure – ne sono convinto – la Fiera del Levante può continuare a essere una risorsa imprescindibile per il territorio e generare attività economiche, occasioni di business, opportunità di crescita per la città di Bari, la Puglia e – perché no – per un'area più v asta interregionale. Per raggiungere questi obiettivi, però, è necessario portare av anti un’azione strategica che si snodi lungo tre binari. Il primo è legato alle esposizioni. Non a caso ci stiamo confrontando con i distretti produttivi e tecnologici per capire i segmenti di mercato sui quali poter operare e come

di GIANFRANCO VIESTI*

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rinnovare sia le rassegne da noi organizzate (come la Campionaria ed Expolevante) sia quelle ospitate. Per le prime in particolare, che si rivolgono al grosso pubblico, occorre pensare ad un’ offerta che sia più funzionale agli interessi dei visitatori. P er le seconde, inv ece, è necessario puntare su specializzate che favoriscano sia l’esposizione che l’incontro tra gli operatori, puntando in prospettiv a a manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale laddov e vi siano delle nicchie ancora disponibili. La seconda direttrice è relativ a all’attività congressuale che ha bisogno di strutture all’ avanguardia. Sono, però, contrario all'idea che prima si faccia il contenitore e poi si pensi al contenuto. È necessario, invece, valorizzare ciò che già si ha a disposizione. Il recente accordo con la Regione Puglia v a proprio v erso questa direzione visto che il nucleo del centro congressi di Bari sarà costituito da due manufatti già esistenti: il P alazzo del Mezzogiorno e il nuov o padiglione. Il primo è un fiore all'occhiello della città e già contiene due sale da 500 posti, una da 200 e una da 100. Con le risorse a di sposizione sarà ristrutturato completamente – senza però far v enire meno l'architettura originaria degli anni Cinquanta – e avrà nuovi impianti, in particolare di condizionamento. A pochi passi c'è il nuovo edificio modulare di oltre 18mila metri quadri, una struttura molto imponente che diventerà polifunzionale: sarà, infatti, utilizzata come centro espositivo, come sede congressuale o come mix tra le due formule (che non è possibile creare in altri contesti cittadini). Il terzo e ultimo campo di azione mira a favorire l’inserimento di attività permanenti di operatori priv ati nel quartiere. A fine marzo abbiamo lanciato una manifestazione di interesse che sta andando molto bene. Ora bisogna raccoglierne i frutti, far partire i bandi e creare la massima ricaduta possibile sull’ economia. Un’impresa ardua, una strada ricca di ostacoli, una sfida impegnativa. Ma – tutti insieme – possiamo vincerla. *Presidente della Fiera del Levante

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UN MIX DI INTERVENTI PER IL FUTURO DELL’ENTE di LEONARDO VOLPICELLA*

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MODERNA, ECOSOSTENIBILE, FUNZIONALE, COMPE TITIVA: SE DEVO SCEGLIERE QUATTRO AGGETTIVI per definire la Fiera del Levante che ho in mente ricorro senza dubbio a questi. A ognuno, infatti, corrisponde una visione strategica, un modus operandi, un mix di interventi che ci possono far guardare con ottimismo al futuro dell’Ente barese. Ad iniziare dal destino della Campionaria. Stiamo parlando di una rassegna con un glorioso passato alle spalle, nata quando c'era l'esigenza di andare in un posto specifico per v edere e acquistare oggetti che non si trovavano altrove. Da allora inevitabilmente è cambiato tutto e la globalizzazione e la diffusione capillare di internet hanno rivoluzionato il mondo del commercio e le modalità per la conclusione di buoni affari. Per questo oggi è necessario diversificare l’offerta e puntare sul merchandising (saranno vendute polo ‘made in Fiera’ prodotte dalla Simbols di Noci) e su determinati settori merceologici: in autunno decideremo su quali focalizzare la rinnov ata edizione del 2012. Quest’anno, intanto, sono stati confermati i brand classici che negli ultimi anni hanno ottenuto una positiv a fidelizzazione da parte dei visitatori. Mi riferisco in particolare all’edilizia, all’arredamento, al comparto agroalimentare, ai motori senza dimenticare la ricca partecipazione di Paesi esteri e la presenza di Enti e istituzioni. L’obiettivo è rendere la manifestazione più efficiente, attraente e accogliente. Non a caso garantiremo una rilevante area ludica per i bambini, aumenteremo l’ordine e la pulizia nello spazio espositivo e limiteremo allo stretto indispensabile la circolazione degli automezzi. Al tempo stesso è necessario contare su strutture all’avanguardia: presto avremo a disposizione un polo congressuale di eccellenza,

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infrastrutture per la mobilità al servizio del quartiere e una viabilità più accessibile attorno alla Fiera. Intanto la copertura di impianti fotovoltaici su alcuni padiglioni e la sperimentazione con Telecom e Umpi Elettronica relativa all’illuminazione a onde convogliate confermano la nostra attenzione per l’ambiente e le più efficaci fonti di energia. C’è, poi, un’altra priorità di assoluto rilievo: la Fiera deve aprirsi sempre di più al mondo dell’impresa, a quello del lav oro e degli affari, senza dimenticare l’universo giovanile che può diventare il motore dello sviluppo della nostra terra. E così le prossime manifestazioni in programma terranno conto di quest’indirizzo. Penso, ad esempio, ad Agrilevante, che a ottobre valorizzerà le filiere produttive del Mediterraneo e costituirà una preziosa occasione per scambi di conoscenze e know how tra più Paesi. A novembre, invece, Medimex, la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, e il Meeting delle etichette indipendenti incentiveranno scambi artistici e rapporti commerciali, sosterranno lo sviluppo dell’intero comparto musicale e trasformeranno – ancora una volta (come già accaduto in occasione del Costa dei Trulli-Summer Festival e dell’Acqua in Testa Music Festival) – la Fiera in un laboratorio di creatività. Come non ricordare, infine, il ritorno a maggio 2012 di uno storico marchio, ExpoArte: i tre giorni di apertura al pubblico creeranno nuovi ed interessanti contatti con le tante prestigiose gallerie che affolleranno il nuovo padiglione. Con queste premesse una Fiera moderna, ecosostenibile, funzionale, competitiva non è utopia. Ma la realtà dei prossimi mesi. *Segretario generale della Fiera del Levante

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UN PROGETTO CHE CONTINUA DAL 1930 AI GIORNI NOSTRI

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LA CRISI INTERNAZIONALE INCALZA MA BARI, ANZI L’INTERO MEZZOGIORNO, PUNTANO SENZA INDECISIONI SULLA FIERA del Levante. “Nel 2012 ci può essere un’inv ersione di tendenza”, ha commentato Gianfranco Viesti, presidente della FdL nonché notissimo economista, proposito del bilancio consuntivo della Fiera del Levante. E, malgrado il periodo non facile, le prospettiv e dell’Ente Fiera appaiono promettenti. Sorpresi? Basta lanciare uno sguardo alla lunga storia della campionaria internazionale per accorgersi che è nata proprio nell’anno nero del XX secolo. Il 2011 passerà alla storia come un’estate bollente per le borse internazionali, con gli indicatori economici che continuano a prospettare un’altra stagione di sacrifici in attesa – si spera – che l’economia ricominci a crescere. Ben più tremenda fu la crisi del 1929, quando a Bari si costruirono le solide fondamenta per un progetto che, a distanza di tre quarti di secolo, conserv a quella grande spinta di innovazione e internazionalità. Mentre la FdL nasceva, il crollo di Wall Street metteva in ginocchio l’economia mondiale. Mentre le borse, oggi, sono in grande turbolenza, ecco che la FdL illustra un

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bilancio consuntivo in cui le perdite sono diminuite, e non è un risultato da poco. “Il passato ci consegna una situazione critica. L’obiettivo nel 2011 è aumentare il più possibile i ricavi, ridurre le perdite, migliorare il risultato economico. Nel 2012 ci può essere un’inv ersione di tendenza e i ricavi possono superare i costi”: lo ha detto il presidente della Fiera del Levante, Gianfranco Viesti, insieme al segretario generale Leonardo Volpicella, con riferimento ai risultati del bilancio d’esercizio 2010. La perdita registrata è di 4.116.000 euro mentre nel 2009 era stata di 4.745.000. Il valore della produzione (ricavi) è passato dagli oltre 14 milioni del 2006 ai 10.831.805 del 2010 (-6,2% rispetto agli 11.555.000 euro del 2009). “Colpa delle difficoltà complessiv e dell’e-

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conomia italiana, del rallentamento dello sviluppo del sistema fieristico in tutta Europa e delle criticità dell’Ente”. Scorrendo le cifre si nota come, il fortissimo impegno gestionale sia riuscito a contenere il calo delle manifestazioni dirette (Campionaria ed Expolevante) che hanno ottenuto ricavi pari a 5.371.000 euro (-4,8% rispetto ai 5.643.000 del 2009). Più forte, inv ece, il contraccolpo subito dalle manife stazioni indirette (ossia ospitate) con ricavi di 652.000 (-21,1% rispetto agli 828.000 del 2009). Spicca un’unica voce nettamente positiva: quella dei convegni e congressi, che hanno portato ricavi pari a 744.000 il che significa un +65,7% rispetto ai 449.000 del 2009.

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All’insegna della trasparenza della FdL, ente di riferimento del nostro universo imprenditoriale, i dati resi noti hanno riguardato anche i costi della produzione. Sono passati dai 13.612.000 euro del 2009 ai 13.475.000 del 2010 (-1%). Il personale è sostanzialmente stabile (dalle 71 unitĂ del 2006 alle 72 del 2010 di cui 46 a tempo pieno/indeterminato, 23 a part time indeterminato e 3 a tempo determinato) e i costi per il personale sono saliti dai 4.013.405 euro del 2009 ai 4.126.706 del 2010. Gli acquisti di servizi sono cresciuti a 5.336.000 euro (+1,9% rispetto ai 5.237.000 del 2009) mentre gli oneri di gestione sono passati a 2.144.000 euro (+1,9% rispetto ai 2.103.000 del 2009). Pesanti i danni subiti dal nuovo padiglione, con un costo di 2.950.000.

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Il futuro della FdL cosa riserva? “È nostra convinzione – ha concluso Viesti – che la Fiera del Levante possa avere risultati di bilancio significativamente diversi. Non abbiamo la bacchetta magica ma proveremo ad aumentare il numero di esposizioni, conv egni e congressi e a favorire la permanenza nel quartiere di iniziativ e economiche strategiche. Può aiutare la compresenza di operatori priv ati nella gestione delle attività ma è necessario ripensare queste ultime tastando la domanda e coinvolgendo le imprese”.

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MEETING E CONGRESSI UNA NICCHIA DA SFRUTTARE

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LA PUGLIA DEI TANTI TURISMI CRESCE, E FRA LE NUOVE DINAMICHE DI SVILUPPO DELLA DESTAGIONALIZZAZIONE degli arrivi ecco che si inserisce il turismo congressuale. Una nicchia di mercato molto interessante e dove la Puglia ha, oramai, le carte in regola per poter fare molto di più. La Fiera del Lev ante, per la cosiddetta “meeting industry” si è già mossa in maniera tempestiv a e i risultati non sono mancati. Li ha illustrati in sede di audizione con la Regione Puglia il presidente della Fiera del Lev ante, Gianfranco Viesti, accompagnato dal segretario generale, Leonardo Volpicella. Sono in aumento, in Fiera, le occasioni di incontri congressuali ed è questo un segmento sul quale, con decisione, punta l’Ente Fiera. Le cifre, infatti, parlano chiaro e nel 2010, anno terribile per l’ economia, malgrado tutto l’offerta congressuale della Fiera del Levante ha registrato una crescita dei ricavi del 65,7% rispetto al 2009. Prospettive di rilievo ancora maggiore si apriranno con l’apertura del nuovo padiglione modulare di oltre 18mila metri quadri, con il quale l’accoglienza della Fiera del Levante sarà ampliata e si moltiplicherà l’attrattiva come location di eventi congressuali di punta per

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l’intero Mezzogiorno. Ma il clima mite tutto l’anno è una marcia in più che, senz’altro, potrà contribuire ad attirare l’attenzione di convention con partecipanti in arrivo da oltre confine, magari con 20 gradi in meno rispetto al Tacco d’Italia. Il contesto è quello di una consapev olezza del grado di maturazione raggiunto e del posizionamento sui mercati da parte della Puglia turistica. La performance del 2010 è stata fortemente positiv a: sono aumentati gli arrivi superando la soglia dei 3,1 milioni (+4%) e le presenze, superando i 13,2 milioni di presenze (+6%). Anche l’internazionalizzazione, numeri alla mano, è un balzo in avanti che il nostro turismo ha già fatto e, quindi, quello congressuale potrebbe andare nella stessa direzione. La facilità di arrivare in Puglia attraverso gli scali, anche internazionali di Bari e di Brindisi, cui si aggiungono Foggia e, ma a singhiozzo

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e solo per i charter, anche Grottaglie (nel tarantino) rappresentano un altro ingrediente del successo che la meeting industry sta sperimentando in piÚ. Le low cost, in tempi di budget ridotti all’ osso, fanno la loro parte nell’attirare i meeting congressuali in Puglia dov e la bellezza dei borghi antichi - e la calamita dell’enogastronomia di eccellenza - hanno un fascino che si sprigiona in maniera indipendente dalle stagioni.

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Quello degli spazi e dei posti a sedere è, inv ece, un limite per la Puglia che al momento per i congressi, mediamente, si posiziona su di un numero dei partecipanti che non è grandissimo: al di sotto dei 400 partecipanti. Nell’ambito regionale, quindi la Fiera del Levante di Bari, con il nuovo padiglione modulare supererà di gran lunga queste cifre senza trascurare che, la struttura, sarà dotata di nuov e tecnologie informatiche oramai irrinunciabili per la moderna conv egnistica ed i suoi partecipanti. Da parte sua, la Regione Puglia su impulso dell’assessorato alla Cultura, al Turismo ed al Mediterraneo guidato da Silvia Godelli, ha messo in cantiere la prima guida del turismo congressuale riguardante il Tacco d’Italia. L’iniziativa fa parte del progetto “Italia for events” e potrà usufruire di adeguate iniziativ e promozionali anche all’estero.

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I NUOVI SPAZI A DISPOSIZIONE DELLA DOMANDA CONGRESSUALE

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LA FIERA DEL LEVANTE È PROIETTATA ANCHE VERSO L’INTERCETTAZIONE DELLA NUOVA E CRESCENTE domanda congressuale. La sfida è ambiziosa: intercettare la domanda congressuale e dare linfa a un indotto che coinvolge in modo consistente i settori alberghiero, della ristorazione, dei convegni scientifici e i servizi in generale. Per non parlare dei benefìci che possono derivare per la stessa Fiera del Levante. Gianfranco Viesti, insediatosi a febbraio alla guida dell’Ente barese, conosce bene – in virtù del suo apprezzato ruolo di economista – parole chiave come “marketing territoriale”, “destagionalizzazione dei flussi turistici” e “attrattività delle mete”. Ma sa anche che, per aumentare il numero di visitatori in arrivo da altre regioni o Paesi in ogni periodo dell’anno e per incrementare iniziative che associno tavole rotonde a escursioni alla scoperta del territorio limitrofo, è necessario poter contare su spazi avveniristici e accoglienti, ottime strutture ricettive ed enogastronomia di alto livello. Tre risorse strategiche su cui la Puglia e il suo capoluogo sono cresciute molto negli ultimi anni. Ora, però, il salto di qualità è assicurato dagli spazi che la Fiera mette

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I NUMERI DEL NUOVO PADIGLIONE a disposizione per riunire personalità scientifiche, politiche, economiche ed imprenditoriali di primo piano. Ad iniziare dal nuovo padiglione modulare di 18.000 metri quadri che, per la Campionaria di settembre 2011 non verrà utilizzato. Un’avveniristica struttura polifunzionale capace di ospitare contemporaneamente più eventi e di soddisfare in modo adeguato la domanda congressuale. E’ un vero gioiello architettonico progettato con caratteristiche di massima flessibilità e frazionabilità distributiva interna in modo da ottenere un’unica imponente fiera al coperto, visitabile secondo un percorso sequenziale continuo. Le sale plenarie, la cui capienza oscilla dai 2.000 ai 6.400 posti, sono dotate di linee wifi, internet-point, uffici di organizzazione e segreteria, moderni impianti di illuminazione e amplificazione e servizi di ristorazione interni e esterni. La disposizione degli stalli e l’andamento dei percorsi interni consentono un’omogenea accessibilità a tutti gli stand. Particolare attenzione è stata riservata anche alla sostenibilità ambientale grazie a un impianto fotovoltaico che produce fino a un megawatt e mezzo di energia. Di grande impatto anche lo Spazio 7, che ha ospitato le ultime inaugurazioni della Campionaria di settembre: dispone di 1.150

Larghezza utile interna

65 m

Spazi hallreception al piano terra

1.370 mq

Superficie totale al piano terra

18.000 mq Spazi sale riunioni e uffici al 1° piano

450 mq

Superficie terrazzi praticabili al 1° piano

1.160 mq

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Lunghezza utile interna

239 m

Superficie espositiva al piano terra

15.500 mq Spazi di servizio e strutturali al piano terra

1.130 mq

Superfici spazi e servizi al 1° piano

830 mq

Superficie totale al 1° piano

2.400 mq Superficie totale piano terra+ 1° piano

20.440 mq 35


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posti a sedere configurati a platea ma, grazie alla sua modularità e ampiezza, può anche integrare il momento assembleare con l’esposizione, il catering e lo spettacolo. Pure il Palazzo del Mezzogiorno costituisce un Centro congressi integrato, immediatamente raggiungibile all’interno del quartiere, dotato di comodi parcheggi a raso e articolato in tre Sale, le cui caratteristiche sono in grado di soddisfare esigenze organizzative di meeting e convegni fino a 1.000 partecipanti. In particolare la Sala Tridente, collocata al piano terra, con 518 posti a sedere, è l’ideale per sessioni plenarie di prestigio in congressi di medie dimensioni o per riunioni con numero più contenuto di presenti se si vogliono sfruttare la vicinanza con l’Ingresso Orientale, la disponibilità di ampie vie d’accesso e di deflusso e l’inserimento in un edificio che racchiude tutti i servizi connessi allo sv olgimento di un evento. Accanto si trova la Sala Levante che ha una struttura modulabile e una pavimentazione in parquet: può ricevere da 60 a 120 committenti. Spazio 10 è, invece, la soluzione indicata per eventi complessi e manifestazioni fieristiche nelle quali contemporaneamente si discutono i problemi e si mostrano le soluzioni: collocato al primo piano, dispone di due sale da 294 posti, una da 182, due da 140, una da 65 e due da 24. Ma il progetto prioritario resta la realizzazione di un Centro congressi ad hoc da oltre 3.500 posti. Se ne parla da tempo ma il segretario generale della Fiera, Leonardo Volpicella, è fiducioso: “Ci sono la volontà precisa della Regione, l’impegno degli Enti fondatori e l’interesse di alcuni imprenditori privati. È importante, allora, sostenere economicamente il progetto. Un mondo di opportunità ci aspetta: la Fiera è pronta ad accoglierlo”.

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3.500 POSTI A DISPOSIZIONE DEGLI INCONTRI INTERNAZIONALI

CONVEGNI E MEETING, IL PROGETTO PRIORITARIO DELLA FIERA DEL LEVANTE RESTA LA REALIZZAZIONE di un Centro congressi ad hoc da oltre 3.500 posti. Se ne parla da tempo ma il segretario generale della Fiera, Leonardo V olpicella, è fiducioso: “Ci sono la volontà precisa della Regione, l’impegno degli Enti fondatori e l’interesse di alcuni imprenditori priv ati. È importante, allora, sostenere economicamente il progetto. Un mondo di opportunità ci aspetta: la Fiera è pronta ad accoglierlo”.

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Di grande impatto anche lo Spazio 7, che ha ospitato le ultime inaugurazioni della Campionaria di settembre: dispone di 1.150 posti a sedere configurati a platea ma, grazie alla sua modularità e ampiezza, può anche integrare il momento assembleare con l’esposizione, il catering e lo spettacolo. Pure il Palazzo del Mezzogiorno costitui sce un Centro congressi integrato, immediatamente raggiungibile all’interno del quartiere, dotato di comodi parcheggi a raso e articolato in tre Sale, le cui caratteristiche sono in grado di soddisfare esigenze organizzative di meeting e convegni fino a 1.000 partecipanti. In particolare la Sala Tridente, collocata al piano terra, con 518 posti a sedere, è l’ideale per sessioni plenarie di prestigio in congressi di medie dimensioni o per riunioni con numero più contenuto di presenti se si vogliono sfruttare la vicinanza con l’Ingresso Orientale, la disponibilità di ampie vie d’accesso e di deflusso e

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l’inserimento in un edificio che racchiude tutti i servizi connessi allo svolgimento di un evento. Accanto si trova la Sala Levante che ha una struttura modulabile e una pavimentazione in parquet: può ricev ere da 60 a 120 committenti. Spazio 10 è, invece, la soluzione indicata per eventi complessi e manifestazioni fieristiche nelle quali contemporaneamente si discutono i problemi e si mostrano le soluzioni: collocato al primo piano, dispone di due sale da 294 posti, una da 182, due da 140, una da 65 e due da 24. Ogni singolo evento congressuale in Fiera, però, non si conclude al suo interno. I programmi prevedono poi escursioni, visite guidate, cene in luoghi particolarmente affascinanti e, così, tutto l’entroterra si rivitalizza insieme alla Fiera del Levante.

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SPAZIO ALLA CULTURA NEL 2012 TORNA EXPOARTE C’È UN TESORO DAVANTI AD I NOSTRI OCCHI: È L’ARTE. ED IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONE, DA MILLENNI, nel Belpaese si è sempre espressa a liv elli altissimi. Noi italiani viviamo nella nazione del mondo con il maggior numero di beni artistici, storici e culturali. Da sempre abbiamo avuto un ruolo di spicco in questo campo e la Puglia, come il resto del Mezzogiorno, può vantare artisti di grandissimo rilievo sia antichi che moderni. Sarà accolta con grande entusiasmo, quindi, il ritorno di Expo Arte nella Fiera del Levante. La manifestazione riaprirà i battenti nel 2012 e, dal 18 al 20 maggio, sarà ospitata nel nuovo padiglione modulare di oltre 18mila metri quadri. I nomi più conclamati dell’arte del ‘900 e tante opere di artisti di nuovissima generazione saranno riunite in una superficie espositiva netta di circa 5.000 metri quadri. “L’idea – sottolinea il segretario generale Leonardo Volpicella – è di rilanciare un brand storico della Fiera ed è in linea con la prospettiv a di attrarre sempre più progetti di industria creativa. Non è, poi, da trascurare l’aspetto eco-

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nomico: i tre giorni di apertura al pubblico costituiranno un’imperdibile occasione per creare nuovi ed interessanti contatti commerciali con le tante prestigiose gallerie presenti in Fiera”. Tutto questo in una fase in cui il mercato dell'arte moderna e contemporanea sta vivendo una grande vivacità e, negli ultimi mesi, ha evidenziato buoni movimenti e la presenza sempre più ricorrente di investimenti forse come bene rifugio, come ciclicamente è avvenuto nei momenti più difficili dell’economia. Il momento propizio, dunque, perché Bari possa riaprire le porte all’arte internazionale. “Dopo alcuni anni di silenzioso e approfondito studio – conferma Amedeo Demitry dell’Artiamo, a cui è affidata l’organizzazione dell’evento – quello che è sempre stato un importante fulcro di attività connesse all’arte con la sua mostra mercato, sempre ben frequentata e amata da pubblico e operatori del settore, tornerà in gran forma a dominare la sua posizione di regina del Sud”. E così il percorso della direzione artistica nel concepimento degli spazi allestiti per Expo Arte ricreerà un vero e proprio tour nella storia dell’arte degli ultimi cento anni, grazie anche alla presenza di galleristi italiani e stranieri di altissimo livello. Ma la rassegna si concentrerà allo stesso modo anche sui giovani artisti di talento, presentati da accreditate gallerie che dedicheranno parte della loro area espositiva alle migliori promesse del futuro dell’arte italiana. Per amatori, intenditori, collezionisti e operatori del settore un appuntamento da non perdere. Ma questa nuova vetrina, luogo d’incontro e di business che sarà Expo Arte nella Fiera del Levante, ha una sua lunga storia alle spalle. Arte d’avanguardia e tradizione storica locale, astrattismo e figurazione, ricerca internazionale e Mezzogiorno: per quindici anni, fino alla metà degli anni ’60, Bari, gra-

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zie alla storica manifestazione del “maggio”, è il fulcro dei migliori fermenti culturali dell’epoca. Poi un vuoto improvviso. Fino all’idea vincente del segretario generale della Fiera del Lev ante, Giuseppe Giacovelli, di trasferire nel quartiere fieristico il migliore mercato dell’arte nazionale e locale. È il 1976 quando nasce Expo Arte. L’obiettivo è ambizioso: restituire al Sud una polarità forte nelle proposte artistiche, che possa contrastare la concorrenza delle grandi fiere del Nord, ma al tempo stesso rivendicare la vocazione mediterranea della città di Bari che nella Fiera trov a la sua massima espressione. La rassegna ha un successo immediato e superiore a ogni aspettativa. Si dà spazio a tutti i linguaggi dell’arte, dal fumetto al video, dall’arte popolare alla pubblicità, e nascono importanti collaborazioni tra le forze economiche (banche e imprese in primo luogo) e quelle culturali (associazionismo, collezionismo privato, gallerie, enti pubblici) della città. Per quattordici anni ininterrotti (fino al 1989) Expo Arte si impone come una delle manifestazioni fieristiche di massimo prestigio nell’ambito artistico del Mezzogiorno. Poi il ritorno alla fine degli anni Novanta e nel Duemila fino all’ultimo appuntamento del 2008. Ora la pausa è finita. Tutto è pronto per un nuovo inizio.

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GREEN ECONOMY DUE EVENTI DEDICATI AI BALCANI LA GREEN ECONOMY CHE GUARDA NELL’EUROPA DELL’EST PER SMETTERE DI PRODURRE SENZA REGOLE, ed iniziare a tutelare sempre di più l’ambiente è una novità. Ma la vocazione della Fiera del Levante a guardare verso i Paesi balcanici esiste da sempre, anche nell’ultimo decennio si è consolidata con una serie di iniziative che hanno attraversato il canale d’Otranto. E, insieme alla macchina organizzativa della Fiera del Levante si sono mossi imprenditori, progetti, ambizioni e sogni di sviluppo. Nell’autunno 2011, infatti, la Fiera del Levante Servizi raddoppia e propone due nuove fiere dedicate alla Green Economy nei Balcani. In Albania e Macedonia ci sarà la V edizione di EcoBizExpo, che è la rassegna specializzata su energie rinnovabili e tecnologie per l’ambiente. A Tirana debutterà “Pushime!”, la nuova Fiera Internazionale del Turismo Sostenibile. Sono alcune delle attività fieristiche in programma all’estero, presentate da Antonio Ciuffreda, Presidente di Fiera del Levante Servizi, e da G. Massimo Lupis, Consigliere di Amministrazione e Project Manager delle attività fieristiche della società. Siamo oramai alla vigilai e la formula vincente di EcoBiz Expo, la rassegna specializzata nei diversi settori della “economia verde” creata nel 2009 da Fiera del Levante Servizi, è pronta a ritornare nei Balcani dopo quattro edizioni di successo che hanno toccato Albania, Macedonia

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e Montenegro. Quest’anno sono di scena Albania e Macedonia, con due eventi innovativi e di grande interesse per gli operatori economici del settore. Da notare che il Ministero dello Sviluppo Economico, attrav erso il progetto AMICO-11, ha confermato anche quest’anno il sostegno all’iniziativa, finalizzata alla penetrazione delle PMI italiane nei mercati dei Balcani occidentali. L’idea trainante è una fiera in versione light: espositori con bagaglio più leggero e costi più leggeri, la formula vincente per concentrarsi sugli affari all’estero. EcoBiz Expo Tech si presenta quest’anno con un format innovativo che lo rende itinerante e veloce, consentendo ai partecipanti di operare in soli quattro giorni su due div ersi mercati esteri. Ma vediamo in dettaglio quali sono le due innovazioni che caratterizzano l’evento. EcoBiz Expo Tech si adegua ai tempi, e propone un programma che offre agli espositori la possibilità di cogliere le opportunità dei mercati balcanici, consentendogli di illustrare i dettagli della propria offerta portando semplicemente il peso di una valigetta ventiquattr’ore. Nella nuova versione ‘light’ di EcoBiz Expo Tech non ci sono in mostra macchinari né prodotti. L’espositore partecipa ai workshop ed ascolta le relazioni dei testimoni privilegiati, dei decisori d’acquisto governativi, degli esperti del settore. Interviene per valorizzare l’esperienza e la competenza della propria azienda. Poi rientra nella sua postazione, collega il laptop al monitor già predisposto, ed il gioco è fatto: pronto ad avviare le negoziazioni d’ affari mostrando la presentazione aziendale agli interlocutori locali selezionati. Anche il tempo della cena è ottimizzato al meglio: sia a Tirana che a Skopje, nel corso di sessioni conviviali d’affari, si creano contatti e

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relazioni con i rappresentanti delle istituzioni e si avviano piani, intese ed accordi. Ed ecco l’altra muova modalità di approccio: la Formula 2 x 1. L’obiettivo? Più risparmio di tempo e più opportunità d’affari, coprendo 2 mercati in 4 giorni: un record imbattibile, realizzato grazie all’ esperienza maturata nei Balcani da Fiera del Levante Servizi. Prima tappa a Tirana, Albania: in una giornata e mezza, attraverso seminari ed incontri tecnici, ciascun espositore è messo in condizione di cogliere tutto ciò che si muove sul mercato, lasciandogli anche il tempo di gestire trattativ e dirette e riservate. Manager con le valigette pronte, perché subito dopo da Tirana si partirà per la Macedonia. Una sosta on the road per un caratteristico barbecue al tramonto, sulle rive del lago di Ohrid, e poi a Skopje per una notte

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in albergo a quattro stelle. Al mattino seguente si entra nel vivo di Tehnoma, la rinomata Fiera delle Tecnologie: nel Padiglione Italia, organizzato con il sostegno del Ministero per lo Sviluppo Economico, ogni partecipante ha la sua postazione con un monitor pronto ad essere collegato al proprio laptop, coltivando i contatti con i visitatori specializzati della Fiera. Workshop specializzati propongono, per due giorni, le opportunitĂ Paese pronte ad essere colte. Non mancano le sessioni di incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali, e gli spazi per avviare relazioni d’affari. Insomma, carta e spillatrice per raccogliere stancamente i bigliettini da visita di chi è passato dallo stand sono destinati a div entare solo un ricordo.

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ITALIA-ALBANIA EVENTI E FIERE PER ACCORCIARE LE DISTANZE

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VICINISSIMA, A PORTATA DI SGUARDO, L’ALBANIA NON È PIÙ L’ENCLAVE DAL QUALE SI SCAPPAVA ma si sta imponendo come perla del turismo Adriatico. Quest’anno, per la terza stagione consecutiva, la bella Albania ha raggiunto l’ambito traguardo del tutto esaurito nelle principali destinazioni tu ristiche. Dalla Puglia, nelle giornate di cielo limpido, si v edono le cime del monte Korab. Nel canale d’Otranto il punto più vicino fra le nostre coste adriatiche e quelle albanesi dista solo 80 km. Tutte circostanze, favorevoli e turisticamente interessanti, che la Fiera del Levante Servizi ha osservato con attenzione. La risposta, agile e veloce come la globalizzazione richiede è in “PUSHIME!”. Tradotto dall’albanese significa. “vacanze!” e rappresenta la risposta di Fiera del Levante Servizi alle esigenze del settore turistico albanese che è in tumultuosa crescita. Albanesi con reddito in crescita, desiderosi di conoscere dal v ero e comodamente l’Italia che da decenni guardano in tv. Ecco un altro flusso turistico, dall’Albania verso al Puglia, al quale ci si potrà

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avvicinare attraverso Pushime! L’evento fieristico, infatti, rappresenta una grande opportunità anche per gli albergatori italiani: la recente abolizione dei visti ha lanciato tra gli Albanesi il boom delle vacanze all’estero, finalmente liberi dopo cinquant’anni di isolamento forzato in patria. I nostri alberghi, centri termali e centri benessere, B&B, ristoranti e sale ricevimenti, agriturismi e masserie potranno proporsi e v endere direttamente pacchetti di bassa ed alta stagione alle migliaia di turisti ed a tutte le agenzie turistiche del P aese, che accorreranno in fiera per scegliere le migliori destinazioni italiane con il sostegno di BelleAir, la Compagnia aerea low cost partner di Pushime!, già ope rativa verso una decina di aeroporti in tutt’Italia. La Fiera si svolge a Citypark, il più grande, moderno ed elegante centro commerciale dell’Albania, a pochi minuti dall'aeroporto inter-

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nazionale di Tirana, e vedrà protagoniste le imprese italiane specia lizzate in attrezzature, tecnologie e prodotti di consumo per la ri storazione e l’hotellerie, pronte a fare affari con l’imprenditoria locale, giovane e dinamica, che sta oggi realizzando un ammodernamento globale di strutture e servizi. Ma perché si fanno le vacanze in Albania? La curiosità verso una nuova mèta, che offre un buon rapporto qualità prezzo, di certo aiuta. Ma nel suo isolamento durato mezzo secolo, l’Albania ha preservato la sua grande ricchezza di siti archeologici ed il suo fol klore, i balli tradizionali. Qui si trovano testimonianze di archeologia pelasgica, romana, greca, illirica e turca. Il clima mediterraneo e continentale può far scegliere, in estate per sfuggire al caldo, il relax nei monti albanesi come il Korab (2.751 mt) oppure lo Jezercë (2694 mt). Si può viv ere l’emozione di fare il bagno

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nei fiumi pulitissimi come il Drin, Seman-Dev oll, Vjosa o fermarsi nei laghi di Scutari e di Ocrida. E, poi, i 360 km di costa disseminate di isole fra le quali, di grande fascino, c’è quella di Sazeno che è di fronte a Valona. A tavola, quel crogiuolo di mediterranea balcanità che è l’Albania, propone una cucina in cui si amalgamano insieme a quella tradizionale anche i piatti greci, italiani e turchi. Ad incoraggiare i tanti turisti, infine, c’è la loro abilità nelle lingue. Gli albanesi, soprattutto i più giovani, solitamente sanno accogliere in italiano, inglese e greco. A chi vuol saperne di più suggeriamo di cliccare su www.albaniaturismo.com.

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LA GALLERIA DELLE NAZIONI RIPROPONE LA SUA MAGIA

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IL PROFUMO SOAVE, MA DALLA FORZA INARRESTABILE, DELLA “RIVOLUZIONE DEI GELSOMINI” PARTITA da Tunisi e che ha scombussolato tutto il mondo arabo fa sentire, anche se in maniera molto modesta, il suo effetto sulla Galleria delle Nazioni della Fiera del Levante. La voglia di ripresa economica di questi Stati, dove i giovani sono desiderosi di libertà e di occupazione, unitamente alla pluridecennale collaborazione con l’ente fiera barese ha fatto superare le difficoltà del momento turbolento. E, così, anche per l’edizione 2011 non mancheranno oggetti curiosi, tessuti pregiati, prodotti tipici, artigianato etnico e accessori moda. T utti in vetrina, e pronti per lo shopping, anche quest’anno per la Campionaria, in programma dal 10 al 18 settembre. La visitatissima Galleria delle Nazioni rappresenterà ancora una v olta un “viaggio” alla scoperta di usi e costumi, profumi, abiti e sapori, complementi di arredo e arte di numerosi Paesi esteri. I nostri “cugini” d’Oltralpe confermano la loro imponente presenza, con un intero padiglione (il 172) destinato alla Francia. Una pre-

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senza di alto livello, che porterà in Puglia il meglio della produzione artigianale con vari settori rappresentati, dal tessile ai saponi, dall’enogastronomia ai bijoux. Inoltre, la Camera di Commercio italiana a Marsiglia favorirà i contatti tra le piccole e medie imprese italiane e francesi. L’Asia, che è la nuova frontiera per il business, non mancherà. Particolarmente importante sarà anche la partecipazione ufficiale – per il secondo anno consecutivo – del Ministero dell’Industria e del Commercio del Kuwait che, dopo il successo ottenuto nel 2010, tornerà a coordinare una collettiva di espositori specializzati in attrezzature sanitarie, prodotti chimici, tessili, plastici, cartacei e

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MADAGASCAR E KENIA A fare la differenza, spesso, contribuiscono anche le storie delle aziende della Campionaria barese. Ecco, dal Madagascar, un’impresa davvero spe ciale. E’ la Ravinala sarl, nata nel 200 1 dopo 15 anni di collaborazione tra Fiavotana e Ravinala Italia, con l’obiettivo di sostenere gli artigiani nel lavoro di commercializzazione ed esportazione. Oggi Ravinala sarl coopera con circa 300 gruppi di artigiani e contadini che trovano in questa realtà la possibilità di ampliare la rete commer ciale, il sostegno necessario all’esportazione, occasioni di formazione e l’opportunità di pre sentare a livello internazionale il proprio lavoro e i propri prodotti. L’intento primario resta il soste gno e la diffusione del commercio equo e biolo gico per proporre al consumatore un modo “altro” di costruire relazioni, dove a prevalere non è la logica del profitto, ma della giustizia, con rapporti economici improntati al rispetto dei diritti umani, alla solidarietà, alla salvaguardia dell’ambiente e alla trasparenza. L’attenzione al sociale durante la Campionaria è confermata dal ritorno della delegazione di Funowi, un’organizzazione riconosciuta dal governo keniota e dall’Ambasciata d’Italia, che anche quest’anno avrà a disposizione uno stand (messo a disposizione gratuitamente dalla Fiera) nel quale poter vendere alcuni prodotti il cui ricavato sarà destinato ai bambini orfani e alle vedove, a cui saranno così assicurati vitto, alloggio e istruzione.

petroliferi, scarpe e accessori in pelle. La Galleria delle Nazioni, nei padiglioni 102, 106 e 110, accoglierà un ricco numero di Paesi: Albania, Bangladesh, Bolivia, Costa d’Avorio, Danimarca, Ecuador, Germania, Hong Kong, India, Indonesia, Kenya, Lituania, Madagascar, Malaysia, Marocco, Nepal, Nigeria, Paesi Bassi, Pakistan, Palestina, Perù, Polonia, Portogallo, Rwanda, Russia, Senegal, Siria, Somalia, Spagna, Thailandia, Tunisia, Ungheria, Vietnam. Inoltre l’Associazione Gildes, composta da

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CINA Il gigante cinese e il Tacco d’Italia sono sempre più vicini, e lo sono proprio grazie alla Fiera del Levante. “La voca zione della nostra Fiera è a Levante e la Cina oggi rappre senta la sua massima espressione e costituisce per noi un imprescindibile mercato di riferimento”: lo ha detto il segretario generale dell’Ente barese Leonardo Volpicella durante l’incontro con una delegazione di Canton, capo luogo del Guangdong, la più importante provincia della Repubblica popolare cinese, in cui vivono 104 milioni di abitanti e nel 2010 si sono registrati un aumento del pro dotto interno lordo del 12% e una crescita dei salari degli operai del 40%. Il 40% di tutto il prodotto tessile si pro duce lì. “Da tempo – ha aggiunto Volpicella – la Cina è presente nella Galleria delle Nazioni durante la Campionaria di set tembre. Il prossimo obiettivo è rafforzare i rapporti con un Paese strategico. Auspichiamo la creazione di una fiera made in Italy nel distretto di Canton”. Un invito prontamente raccolto da Yang Wu, la vicemini stro della commissione permanente del congresso munici pale di Guangzhou (Canton nel cinese tradizionale): “Siamo pronti a rafforzare la cooperazione tra le due città e a studiare forme di collaborazione in alcuni settori eco nomici o culturali. In questo contesto la Fiera del Levante, che ci auguriamo di avere come ospite delle nostre rasse gne, può rientrare nei nostri programmi futuri e realizzare con noi manifestazioni ad hoc”. Con loro anche l’assessore del Comune di Bari all’Urbanistica e alla Cabina di regia Elio Sannicandro: “La nostra città è gemellata con Canton da 27 anni. Negli ultimi tre anni si sono intensificate ulteriormente le rela zioni e il dialogo tra fiere è fondamentale per far crescere la sinergia”. A metà giugno, invece, era stato firmato un protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la provincia del Guangdong in tema di energie rinnovabili, turismo, valo rizzazione del patrimonio culturale, industria e cultura creativa.

donne del Camerun, proporrà creazioni tessili realizzate a mano. Significative anche le presenze alla Borsa degli Affari dove interverranno gli Uffici Commerciali di alcune Ambasciate estere in Italia, che forniranno al pubblico della Fiera del Lev ante informazioni di carattere economico, commerciale, turistico e culturale del P aese che rappresentano. Inoltre si svolgeranno convegni e seminari su temi riguardanti gli scambi internazionali e giornate interamente dedicate ad alcuni Paesi.

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ENIPOWER E FIERA DEL LEVANTE HANNO SOTTOSCRITTO UN CONTRATTO PER L’INSTALLAZIONE DI un impianto fotovoltaico da posizionare sulle coperture di alcuni padiglioni espositivi, per una potenza complessiva di 499 kWp. L’impianto, già collaudato e la cui entrata in esercizio è prevista per il prossimo settembre, sarà in grado di produrre circa 600.000 kWh/anno (pari al consumo di 160 famiglie), che v erranno immessi nella rete di distribuzione nazionale con un risparmio per l’ ambiente di 320 tonnellate di CO2/anno. Per la realizzazione dell’impianto sono stati utilizzati 1800 moduli di silicio policristallino Enipower a marchio Eurosolare, prodotti nello stabilimento di Nettuno. “Siamo lieti di aver concluso un importante accordo con Enipow er – sottolinea la direzione dell’Ente barese –. Oggi, infatti, il fotovoltaico costituisce una delle energie rinnovabili più diffuse, uno strumento imprescindibile per assicurare il controllo delle emissioni inquinanti, una forma di investimento redditizia. Grazie a questa

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partnership la nostra Fiera sarà ancora più ‘v erde’ e a favore della sostenibilità ambientale”. Ma la Fiera non si ferma qui. A seguito della recente pubblicazione del Decreto 5/5/2011 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici”, che ha stabilito le nuove tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici - ed in particolare per quelli installati su tetti sul sito www.fieradellevante.it - dai primi del mese di agosto è presente un nuov o bando per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di nuova generazione, denominato “a film sottile”, che sarà installato sugli oltre 20.000 mq di superficie di copertura del nuovo padiglione espositivo ormai ultimato. La caratteristica di questa nuova tecnologia è quella di poter essere collocata in aderenza alle superfici esistenti, anche non piane, riducendo notevolmente l’impatto estetico (essendo praticamente “invisibile”) e, rendendo nel contempo, non più vincolato il posizio namento a SUD con prefissata inclinazione, essendo in grado di captare i raggi solari da qualsiasi direzione prov engano. Il nuovo impianto, che si prevede possa entrare in funzione nel

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primo semestre del 2012, avrà una potenza di circa 1 MW (pari a 1000 kW), e sarà in grado di produrre oltre 1.200.000 kWh/anno. L’impianto si integrerà totalmente con la copertura del nuov o “gioiello” dell’Ente Fiera e avrà impatto estetico uguale a zero. Pertanto la Fiera del Levante nel 2012 produrrà, da fonte solare, energia elettrica per 1.800.000 kWh all’anno, equivalente al consumo medio di quasi 500 famiglie, ma soprattutto pari a oltre il 60% dei consumi totali annui dell’intero quartiere fieristico, con un beneficio per l’ambiente consistente grazie alla mancata emissione di quasi 1000 tonnellate di CO2/anno! Ulteriori interventi saranno realizzati in Fiera sperimentando altre forme di risparmio energetico, dal minieolico (piccole pale eoliche capaci di soddisfare le esigenze di singoli manufatti) all’uso di impianti di illuminazione a led. I visitatori già nel corso di questa Fiera Campionaria potranno prendere visione di alcuni di questi impianti “pilota” presso gli stand espositivi, oltre a poter rilevare in tempo reale le prestazioni in termini di produzione di energia elettrica e di risparmio di emissione di CO2 dell’impianto solare Enipower dall’apposito tabellone posto in prossimità della “galleria 13”.

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INTERNET E LE ALTRE NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE

GUARDARE AVANTI, AVERE SOGNI ED OBIETTIVI CHE VADANO OLTRE LA QUOTIDIANITÀ. La Fiera del Levante Servizi risponde a questa vocazione che è intrinseca alla Fiera simbolo del Mezzogiorno con la proposta affascinante di una Fiera virtuale. La base di forza è quella delle cifre perché la Fiera del Levante Servizi ha chiuso il 2010 in attiv o e – precisa Massimo Lupis, consigliere di amministrazione della società – che la situazione dell’economia italiana e internazionale non impedirà che si vada in questa direzione. Ma allora, come sarà la fiera di domani? Secondo Jochen W itt (Presidente dell’Unione delle Fiere Internazionali), il futuro è fatto di fiere in cui lo spazio espositivo sarà meno amplificato, a fronte di manifestazioni più intense e ricche di servizi ed in cui le nuov e forme di comunicazione e l’utilizzo del web saranno elementi che si integreranno tra loro, a fronte di una maggiore frequenza e vicinanza dei mercati che attireranno nuove fiere e nuovi protagonisti”.

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Idee originali, obiettivi sempre nuovi e un’interazione strategica con Internet. Fiera del Levante Servizi non risparmia energie e professionalità nel promuovere la propria mission: dar vita a sistemi integrati di programmi e servizi tra Fiere di div erse aree geografiche e favorire l'espansione internazionale delle Piccole e Medie Imprese italiane. Sono questi, infatti, i principali obiettivi di “Fiera V irtuale”, un progetto unico in Italia e nato per arricchire di contenuti l’ offerta delle rassegne tradizionali e, nel contempo, “prolungarne” la durata. L’iniziativa è stata presentata dal presidente di FdL Servizi, Antonio Ciuffreda. “Il progetto che vogliamo lanciare è quello di un nuov o media – ha spiegato il prof. Ciuffreda - ideato e strutturato in maniera tale da soddisfare le esigenze di contatto e interscambio immediato ed efficace tra mondo espositivo, mondo istituzionale e potenziale cliente”.

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In questo contesto il Web si rivela il mezzo di diffusione ideale, in quanto consente al navigatore di visitare la fiera - anche dopo la chiusura - direttamente da casa e di soffermarsi sulle notizie, le immagini, le interviste o gli stand virtuali che più interessano. In altre parole, attraverso la “Fiera virtuale”, Internet , spesso con siderato un concorrente pericoloso del commercio “reale”, ne diviene invece prezioso alleato. Abbiamo colto anche l’occasione per fare il punto sulle attività di FdL Servizi e presentare i risultati positivi ottenuti dalla partecipata della Fiera del Levante. “Nel corso dell’ultimo triennio è decisamente aumentato il v alore della produzione, attestatosi ormai al di sopra dei 600 mila euro annui. La punta massima è stata raggiunta proprio nel 2010, quando si sono sfiorati i 900 mila euro – ha detto il presidente Ciuffreda commentando il Bilancio consuntivo 2010 – . Un risultato possibile in

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quanto siamo riusciti a rendere più funzionali alle finalità della Società l’insieme delle attività svolte”. Accanto alla gestione dei progetti sostenuti dalla Legge 84/2001 (Progetto Amico), infatti, sono state organizzate e gestite iniziativ e fieristiche all’estero e promossi servizi specifici all’interno di manife stazioni organizzate dall’E.A. Fiera del Levante. Tutto ciò mantenendo una struttura operativa snella e flessibile e impegnando sui singoli progetti giovani risorse dotate di competenze ed entusiasmo. In futuro la Società si propone di continuare a privilegiare i due storici settori di intervento, in particolare attraverso il sostegno alla cooperazione (soprattutto nell’area del Sud Est Europa) e l’offerta di servizi fieristici in stretta sinergia con L’E.A. Fiera del Levante. Tra gli obiettivi anche quello di aumentare la capacità di proporre progetti di cooperazione, finanziabili a livello comunitario, nazionale e regionale e incrementare il numero di fiere gestite dalla società all’estero, con particolare attenzione all’area dei Balcani dove, proprio questo autunno, sono già state messe in cantiere due manifestazioni per le pmi e il settore turistico.

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L’EXPO 2015 APRE LE PORTE ALLE FIERE DI TUTTO IL MONDO DALL’EXPO 2015 VERSO TUTTO IL MONDO. UNA VETRINA DI STRAORDINARIO INTERESSE PER TUTTA L’ITALIA e un’occasione straordinaria per l’Italia e alla quale la Puglia, ed in particolare la Fiera del Levante di Bari, vuole partecipare da protagonista muovendosi con largo anticipo. Quasi un anno fa, infatti, la città di Bari ha siglato un accordo con Expo Milano 2015 che prev ede la costituzione di un “tavolo di coordinamento”, finalizzato alla progettazione congiunta di iniziative dedicate alla valorizzazione delle eccellenze culturali, artistiche, turistico-ricettive, espositive e comunicative. Un documento, questo, che favorirà la nascita di una “partnership” tra Expo Milano 2015 e la Fiera del Lev ante anche perché nell’Expo si metterà in gioco tutta l’agroindustria del Mezzogiorno. L’Expo 2015 di Milano ha un tema talmente univ ersale che è anche e, soprattutto, pugliese. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” sarà il filo conduttore che, nei 6 mesi dell’Expo, tra il 31 marzo e il 23 novembre 2015, metterà insieme innovazioni tecnologiche e culturali, tradizioni e creatività legate al settore dell’alimentazione e del cibo. Giova ricordare che la Puglia è la regione d’Italia con la maggiore superficie dedicata alla produzione agricola, che siamo i primi produttori di vino, olio, uva da tavola, grano, asparagi verdi e molto altro.

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Ma in che direzione la Fiera del Lev ante, e la Puglia intera, si muoveranno nel loro tema “La cooperazione euromediterranea: nutrire il pianeta v erso Expo 2015” alla presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, di quello del Copasir, Massimo D’Alema, di quello della Fiera del Levante, Massimo Viesti e del segretario del Pd Puglia Sergio Blasi, organizzatore e promotore dell’evento. Ebbene, il messaggio trapelato dai lavori baresi è che Expo 2015 sarà anche e soprattutto un’immensa vetrina internazionale per illustrare qualità e salubrità dell’agroalimentare pugliese, frutto del paesaggio, della tradizione, dell’innovazione. In una parola: della sua biodiversità. Massimo D’Alema ha le idee molto chiare sull’importanza strategica di Expo 2015, anche per il resto del paese, non soltanto per l’ area

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dove l’esposizione avrà luogo: “Da una capitale del Mezzogiorno come Bari, da una grande regione dell’agroindustria meridionale, si apre una discussione su come fare dell’Expo un’occasione per tutti gli italiani. L’Expo 2015 significa che, se siamo bravi, trai 20 e i 30 milioni di persone verranno in Italia. E’ una grande occasione per mettere in mostra una delle eccellenze italiane”. P er D’Alema, il tema della nutrizione significa anche sistema agroalimentare italiano e quindi deve essere affrontato “come una grande occasione per il si stema paese”. Il primo passo verso una presenza pugliese fattiva e di primo piano presso Expo 2015 è la collaborazione stretta con Fiera del Levante. La lunga marcia di Gianfranco V iesti è oramai cominciata ufficialmente: “Fiera del Levante sarà un partner all’altezza dell’Expo se sarà un luogo pieno di giovani, che creino un luogo pieno, nel

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quale trovare un potenziale di creatività e di scambi. Dobbiamo mettere in atto quello che ci siamo detti oggi per rendere prezioso il concetto della Puglia come perno di interscambio col Mediterraneo e l’Oriente”. Un tantino più pungente Nichi Vendola quando, pur non potendo nascondere l’entusiasmo per il ruolo che una regione come quella da lui amministrata potrà ricoprire negli spazi dell’Expo, ha ricordato accusato la destra, quella del nord e quella gov ernativa, di aver messo a rischio quella che dovrebbe essere un’occasione straordinaria per il sistema Paese, Expo 2015. “La Puglia - ha detto V endola - naturalmente vorrebbe essere partecipe con le proprie ambizioni e talenti legati al rapporto tra produzione e innovazione, così come e' stata in vetrina all’Expo di Shanghai”. IL PROGETTO L’area espositiva di 110 ettari, progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas e fulcro della riqualificazione urbanistica dell’intera area fra Rho e Pero (nord ovest di Milano), prevede infatti per l’Expo 2015 una struttura che ricorda l’urbanistica alla base dei centri romani. Un decumano di un chilometro e mezzo (la “World Avenue”) ospiterà i padiglioni nazionali; un cardo di 325 metri, quelli delle Regioni italiane. Fra questi, sono alte le probabilità che svetti con più convinzione e cognizione di causa di tutti quello pugliese. Davanti alle apprensioni dei futurologi sulle prospettive del dirit to ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra (sintetizzate al meglio nel Rapporto sui limiti dello sviluppo, presentato dal Massachusetts Institute of Technology al Club di Roma), Expo 2015 propone circa 7.000 eventi e 20 miliardi di euro di investimento (per 7 0.000 nuovi post di lavoro), atti a spiegare a decine di milioni di visitatori e, prima di tutto, ai circa 175 paesi espositori, che un altro futuro alimentare è possibile.

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CAMPIONARIA LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE TARGATA 2011

SOFFIA UN VENTO CALDO DI NOVITÀ NELLA FIERA DEL LEVANTE E, FRA I TANTI SEGNALI TANGIBILI di cambiamento radicale, c’è pure quello della trasparenza per il lavoro. Ogni evento fieristico, ma primo fra tutti la Campionaria di settembre, mette in moto aspettative per quella boccata di ossigeno che sono i posti di lavoro temporanei, legati agli eventi fieristici. Altra caccia al tesoro, che era div enuta abituale alla vigilia di ogni fiera, era quella per i biglietti di ingresso omaggio. T utte e due le questioni sono state affrontare e risolte dai nuovi v ertici della Fiera del Levante: assunzioni per sorteggio e stop ai biglietti gratis. In massa hanno inviato il curriculum vitae via email per il sospirato posticino di lavoro. “Due decisioni meditate ed importanti per garantire la trasparenza delle attività della Fiera e la parità di opportunità per i lav oratori

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ed i visitatori”, ha commentato Gianfranco V iesti, presidente della Fiera del Levante, a proposito delle nuove modalità di accesso al lavoro e di ingresso negli spazi fieristici. A fronte di sole 300 assunzioni temporanee, alla Campionaria sono arrivate circa 9.200 candidature: le cifre sul SOS lav oro si commentano da sole. Ma perché scegliere con un sorteggio? Il segretario generale Leonardo Volpicella ha motivato la scelta di affidarsi alla

OMAGGIO STOP Ma veniamo all’altro punto molto delicato delle innovazioni della Fiera del Levante, ora tutti pagheremo il biglietto da 7 euro. “Procurarsi un biglietto gratui to per l’ingresso in Fiera – ha detto il presidente Viesti – è da sempre uno sport molto diffuso. C’è, però, un enorme problema di equità e di trasparenza. P erché alcuni entravano gratis ed altri a pagamento? Abbiamo deciso di affrontare il pro blema alla radice: quest’anno non verrà stampato nessun biglietto omaggio. Inutile richiederli ai vertici della Fiera o alle diverse autorità. Speriamo che i cittadini affollino i viali della Campionaria anche sopportando il piccolo costo d’ingresso. Gli incassi della biglietteria sono una entrata indispensabile per l’Ente, soprattutto in questo periodo di bilanci così difficili. Cercheremo di offrire ai visitatori paganti una esposizione ben organizzata e con motivi di interesse”. Le proteste per la cancellazione degli biglietti omaggio, che erano decisamente troppi, non sono mancate: ma senza retromarce da parte della Fiera dalla quale è venuto solo qualche piccolo aggiustamento. Per contribuire a decongestionare il traffico che avvolge sia la Fiera del Levante che tutta Bari, per la 75esima Campionaria è stato confermato l’accesso senza biglietto per chi arriverà in bici cletta. Ci si aspetta un’ottima risposta da parte del pubblico su due ruote per il quale la Fiera del Levante ha predisposto un apposito spazio attrezzato proprio per la sosta delle biciclette.

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buona sorte: “Il mercato del lavoro è in condizioni pessime, specialmente al Sud. La via maestra sarebbe stata una meditata selezione affidata ad una qualificata agenzia di reclutamento delle risorse umane. Ma l’alto numero di domande presentate – 9.286 di cui 8.702 corrette – avrebbe dilatato tempi e costi della procedura. Di qui l’idea di ricorrere a una modalità economica e democratica, visto che viene data pari dignità a coloro che hanno presentato online la loro candidatura. I criteri scelti, poi, assicurano pari opportunità uomo-donna ed una quota (50% per le biglietterie e 25% per impiegati e accoglienza padiglioni) è riservata ai collaboratori che hanno già lav orato nel corso di precedenti edizioni: in questo modo si potrà contare anche sulla presenza di personale con un po’ di esperienza”. Dodici le liste individuate: 61 gli estratti tra le 1.963 candidate donne hostess senza precedente esperienza lavorativa in Fiera, 20 tra le 268 con esperienza, 61 tra i 1.173 stew ard senza esperienza, 20 tra i 203 con esperienza, 17 tra le 1.086 donne senza esperienza destinate alla biglietteria, 17 tra le 216 donne con esperienza, 17 tra i 794 uomi-

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ni senza esperienza destinati alla biglietteria, 17 tra i 78 uomini con esperienza, 4 tra le 1.335 donne senza esperienza pronte a lavorare come impiegati, 2 tra le 185 donne con esperienza, 4 tra i 1.266 uomini senza esperienza pronti a lavorare come impiegati, 2 tra i 135 con esperienza. I numeri e i nominativi dei “fortunati” sono inseriti sul sito ufficiale della Fiera (www.fieradellevante.it). Si è proceduto, dunque, attraverso un sorteggio, in sede pubblica tra tutti coloro, dai 18 anni in su (anziché dai 21 come in passato) hanno fatto domanda. E’ stato sufficiente compilare la domanda, anche on line sul sito della Fiera (www.fieradellevante.it) scegliendo tra tre liste “biglietteria”, “impiegati” e “accoglienza padiglioni”. Uniche categorie escluse dal sorteggio sono stati i giornalisti ed i vigilanti, scelti dai responsabili delle Relazioni Esterne e della Vigilanza sulla base di uno stretto rapporto fiduciario.

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TRA I SALONI SPECIALIZZATI UN NUOVO SPAZIO PER I BAMBINI

UNA NUOVA FIERA DEL LEVANTE SIGNIFICA NON SOLO IL RITORNO DEI SALONI SPECIALIZZATI MA, ANCHE, spazi dedicati ai bambini per i quali nasce la ludoteca. Nella Campionaria, dal 10 al 18 settembre, ci sarà un forte impegno in due direzioni: favorire l’internazionalizzazione delle imprese e confermare i brand storici. Al contempo, in un unico evento fieristico, si concentrano quindi saloni tematici al fianco della generali Galleria delle Nazioni, un’ ampia partecipazione di Paesi esteri e di tantissime aziende italiane.

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La forza di questa “manifestazione multisettore costituisce un’opportunità preziosa per analizzare le tematiche di rilev ante attualità al centro del dibattito politico-economico – dice il presidente Gianfranco Viesti - favorire la conclusione di buoni affari e facilitare la proiezione internazionale delle imprese, che in Fiera potranno confrontarsi con diversi operatori provenienti dall’estero”. “Tra gli obiettivi c’è quello di rendere la Campionaria più efficiente, attraente, funzionale - sottolinea il segretario generale Leonardo Volpicella –. Per questo abbiamo deciso di introdurre un servizio in più per i visitatori: una ludoteca, collocata nella Zona 202, nella quale i genitori potranno lasciare i figli più piccoli. Inoltre abbiamo confermato i

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Saloni storici, brand irrinunciabili che diversificheranno l’offerta espositiva”. E, così, Agrimed tornerà a promuovere e valorizzare la grande varietà dei patrimoni agroalimentari italiani. Il Salone dell’Arredamento proporrà un originale mix di tecnologia, design d’eccellenza, architettura d’interni, qualità e gusto made in Italy. Edil Levante Abitare sarà la “casa” delle ultime tecnologie innov ative ed ecosostenibili e dei maggiori produttori di infissi, pavimenti, rivestimenti, arredi, piscine, pannelli solari. Confermato anche l’appuntamento con Motus, il Salone delle

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auto, delle moto e degli accessori che riproporrà la “fiera dell’usato” e riserverà anche uno spazio al caravanning e al campeggio. Business Centre sarà un momento di incontro importante per tutti gli enti pubblici e privati, le compagnie di assicurazione, gli istituti di credito, il settore finanziario e in generale per tutti coloro che a v ario titolo forniscono servizi reali alle imprese e alle famiglie. Immancabile, poi, la sezione dedicata ai beni di consumo con stand di abbigliamento, pellicceria, pelletteria, artigianato tipico, articoli da regalo, gastronomia. Pittura, scultura, fotografia e design arricchiranno ancora una volta Spazio aperto all’arte, la rassegna curata da Ester Milano: un

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luogo privilegiato che raccoglie le energie creativ e e restituisce centralità al ruolo dell’artista. Non mancherà la partecipazione di Enti e istituzioni attorno alla Fontana Monumentale e lungo alcuni viali del quartiere fieristico. La sua unicità, inimitabile e che attrae da decenni in maniera irresistibile, è proprio quella di essere una Campionaria estremamente variegata.

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LA NUOVA FIERA TRA ESPOSIZIONI PERMANENTI E BIBLIOTECHE

“TEMPI RAPIDI E TRASPARENZA PER TRASFORMARE L’ENTE IN UN CENTRO POLIFUNZIONALE”. E’ uno degli obiettivi per i quali il presidente della FdL Gianfranco Viesti si sta spendendo, ben cosciente del fatto che più funzioni implicano la molteplicità di attività e di redditi. Insomma, potrebbe essere un’ottima ricetta anti crisi in questo 2011 che non accenna a dare segnali di tregua sul versante economico. Ha preso il via il primo atto di un tentativ o di rafforzamento e innovazione della Fiera del Levante, un’istituzione che vive da 80 anni ma deve intraprendere in pochi mesi nuove sfide e fornire segnali precisi - fatti e non sogni - che identifichino un percorso certo. Si tratta di decisioni molto significative, approvate dal Consiglio di Amministrazione, attraverso le quali l’Ente intende favorire la localizzazione all’interno del quartiere di operatori economici ed isti-

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tuzioni attraverso la sottoscrizione di contratti pluriennali di locazione a costi particolarmente vantaggiosi. Si tratta di in un’area di 32.000 metri quadri, che comprende il fronte monumentale, i padiglioni attorno alla fontana e l’ex padiglione della Galleria delle Nazioni. “Gli obiettivi – secondo Viesti – sono trasformare la Fiera in un centro polifunzionale e creare una catena virtuosa che aiuti le nostre imprese e arricchisca il territorio attraverso attività permanenti pubbliche o private” come esposizioni, mostre, biblioteche, servizi per la promozione del commercio internazionale e degli scambi, attività di valorizzazione delle produzioni locali o in campo culturale, cinematografico, musicale, teatrale, televisivo, editoriale, multimediale, attività educative o di ristorazione e di intrattenimento di qualità,

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sedi di istituzioni e di organizzazioni di rappresentanza. Gli interessati potranno presentare le loro proposte inviando una mail a giuseppe.monti@fieradellevante.it o un fax allo 080/5366490. L’individuazione degli operatori cui affidare l’uso dei padiglioni o altri spazi fieristici avverrà mediante procedure di evidenza pubblica. Il bando, per Viesti, “creerà pari condizioni per tutti”. Le manife stazioni di interesse dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2011. Ma quali sono state le risposte degli enti baresi di fronte a questa nuova frontiera di utilizzo degli spazi della Fiera del Lev ante? Il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, ha raccolto “la sfida stimolante di Viesti che porta all’auspicata destagionalizzazione della Fiera. Vorremmo tenere in funzione tutto l’anno sia il nostro padiglione, che rappresenta 41 Comuni, sia il V illaggio dei

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giovani, un centro di incontro e formazione giov anile ospitato con successo durante l’ultima Campionaria grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi Bari-Bitonto. Intanto riproporremo dal 6 al 12 giugno il Costa dei Trulli Summer Festival dopo il successo dello scorso anno con 20mila presenze: anche stavolta i concerti avranno prezzi popolari”. Il vicesindaco di Bari, Alfonso Pisicchio, ha ribadito che “istituzioni e operatori della città devono comprendere le potenzialità della Fiera e il suo ruolo strategico. L’intento è creare una città nella città e questo bando sottolinea il forte impegno della nuov a classe dirigente e vedrà il sostegno del Comune”. Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari e neo consigliere di amministrazione della FdL, ha ricordato che “le fiere sono in crisi e che quella di Bari potrà rilanciarsi grazie al forte marchio e a quest’iniziativa la quale costituisce l’anticamera di un piano industriale che potrà reggere nel tempo. Il territorio ha fame di cultura ed eventi e la Fiera potrà soddisfare i bisogni, in crescita, anche di parchi a tema”.

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PROGETTI D’AUTUNNO IL SALONE PER GLI SPOSI

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E’ ORAMAI UN DATO DI FATTO CONSOLIDATO: IN ITALIA, E SOPRATTUTTO NEL MEZZOGIORNO, una delle poche “industrie” che non risente della crisi è quella dei matrimoni. Prepariamoci, allora, ad avventurarci nel Tempio del “Si”... Sposi promessi, siete pronti ad imbarcarvi sulla nav e delle meraviglie? Salpa la XVIII edizione del Salone nazionale Promessi Sposi, incantevole crociera sui mari scintillanti delle nozze. Nei padiglioni 18,19 e 20 della Fiera del Lev ante di Bari, dal 10 al 13 novembre 2011, è in arrivo una nuova edizione di questa fascinosa kermesse che promette di sorprendere, ancor più che negli anni passati, per la sua eleganza e raffinatezza. Tre padiglioni in cui poter letteralmente costruire il proprio matrimonio, tra abiti da sposa e cerimonia dei migliori marchi nazionali ed internazionali, sale ricevimenti da favola, liste nozze, agenzie viaggi, flower designer, make-up artist, hair stylist e w edding planner ricchi di creatività, arredi, musica, fotografi, centri benessere,

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LA PASTICCERIA Sposi significa anche pasticceria d’eccellenza e, come negli abiti da sposa, la Puglia da sempre in questo settore si distin gue a livello nazionale. Per coloro che amano ampliare gli orizzonti della creatività pasticciera segnaliamo che è in arrivo a por tata di click, http:\\bari.promessisposi.info, il modulo di iscrizione on line per la parteci pazione al meeting applicativo dei pasticceri denominato “Dolci momenti”. Questo mee ting applicativo che si terrà durante la ras segna “Promessi Sposi” a Bari dal 10 al 13 novembre 2011, in collaborazione con l’Associazione Pasticceri Artigiani e la Dèkora e quindi saranno prese in considera zione solo le realizzazioni eseguite con tali prodotti, forniti al momento di apertura del meeting. I partecipanti, divisi in professionisti e allie vi, potranno avvalersi di strutture portanti primarie, non superiori al 50% dell’intera opera, identificate in polistirolo, legno, car tone e metalli vari. I lavori saranno esposti sino al 13 novembre, per poi essere giudicati dalla commissione, con premiazione di 5 professionisti e 3 allievi (per le scuole alber ghiere), più eventuale premiazione di parte cipanti fuori concorso che vi aderiranno presentando opere già concluse. Dalla passione della scuola di cucina “Anice Verde” di Corato fino ai cuoi innamorati degli sposi ecco che nell’ambito del Salone Promessi Sposi ci si potrà anche cimentare ai fornelli. Lo staff straordinario dello chef Pasquale Procacci Leone, che è riuscito a mettere gli innamorati insieme ai fornelli anche per San Valentino, nella scorsa edi zione del Salone degli Sposi ha incantato i partecipanti. Anche quest’anno nei padiglio ni della Fiera del Levante sarà allestita una cucina permanente, dove chef e maestri insegneranno i segreti della cucina pugliese. In arrivo il form di iscrizione per la parteci pazione ai corsi di cucina su http:\\bari.promessisposi.info.

grandi hotel, confetti e tanto altro. “Il matrimonio è una scienza”, scriveva Honorè De Balzac. Ed anche delle più complicate visto che, il giorno più bello, è anche il più temuto e viene preceduto da mesi di preparativi a volte stressanti. Di qui l’idea di ospitare una rasse gna strategica, che assicura un’offerta variegata nei prodotti, nei servizi e nei costi, recupera le capacità locali ed è all’insegna del made in Puglia.

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Nei confortevoli ed ampi spazi della Fiera del Lev ante, ecco una quattro giorni costellata anche da grandi ev enti, come le sfilate di abiti nuziali, i concorsi dedicati alle future spose, modelle per un giorno, e alla pasticceria, i corsi di cucina e di degustazione vini, per la delizia del palato. Lo sfizio di spose giovani e belle può essere la partecipazione al corso per modelle in abito bianco. Belle, quindi, non solo per immortalare il giorno più bello nel proprio album di foto ma… anche per vivere un sogno da protagoniste. Cliccate on line su http:\\bari.promessisposi.info perché è in arrivo il modulo di iscrizione al concorso nazionale “Un giorno da modella” riserv ato alle promesse spose che potranno sfilare durante l’evento fieristico di Bari come affascinanti indossatrici, vestite di splendidi abiti

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nuziali. Alle prescelte saranno riservati premi di cui usufruire nel giorno del matrimonio. Fra passerelle, fiori e tulle e confetti, si sviluppa un settore dalle luci dorate e di grande valore economico. Gli ultimi di settore dati disponibili fanno riferimento a circa 510 milioni di euro come potenziale fatturato a cui può attingere “Promessi Sposi”. L ’idea vincente, come la manifestazione ha già dimostrato in questi anni, si è riv elata quella si essere “bella da vedere” e ricca di contenuti, grazie alle sfilate di abiti da sposa e cerimonia uomo di grande v alore e all’esposizione di grandi firme delle passerelle internazionali.

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IL CINEPORTO UNA VETRINA PER LE BELLEZZE DEL TERRITORIO

QUELLA LUCE SPECIALE DELLA PUGLIA, CHE HA FATTO INNAMORARE I REGISTI DI TUTTO IL MONDO, è diventata un’altra risorsa della nostra terra. Piccola patria del cinema, se così possiamo dire, lo è diventato per davvero con il via a due cineporti: sono le infrastrutture portanti di quell’universo affascinante, ma complesso, che è il cinema nel quale la Puglia, quest’anno ha fatto parlare di se anche attraverso una delle più prestigiose riviste che è “Variety”. “Quando arrivi lì, su Variety, vuol dire che si è lavorato bene. Vuol dire che di te leggeranno i più importanti produttori cinematografici del mondo. La Puglia e i pugliesi meritano questa attenzione”. Silvio Maselli commenta così un articolo della “bibbia” americana dello spettacolo in cui si fa riferimento al lavoro della Fondazione Apulia Film Commission di cui è direttore. In particolare nel pezzo si sottolinea l’apertura dei due Cineporti.

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Quello di Bari è collocato all’interno della Fiera del Lev ante (padiglione 180) e si estende su una superficie di 1.200 metri quadri interamente de dicata al cinema e alle arti visive. Oltre alla sede definitiva della Fondazione Apulia Film Commission, sono stati allestiti uffici di produzione audiovisiva, sala casting, sala costumi, sala trucco e parruccheria, deposito e laboratorio scenografie, spazi per allestire mostre e installazioni, bar e spazio conviviale, spazi per formazione professionale e riunioni. Inoltre è presente una sala cinema digitale full HD, predispo sta per accogliere musica dal vivo, con sistema Dolby Surround, impianti di traduzione simultanea, regia video remotata, conference desk. Il Cineporto leccese è stato allestito nelle Manifatture Knos, di proprie tà della Provincia di Lecce, all’interno di un padiglione di 4.000 metri quadri. Una vasta area per le produzioni cinematografiche e audiovisiv e mette a loro disposizione uffici di produzione audiovisiva, sale casting, costumi e trucco, attrezzerie e deposito scenografie, spazi per allestire mostre e installazioni. Nell’articolo di Variety si parla anche del “BIF&ST – Bari International Film&Tv Festival”, che ha riscosso grande successo di pubblico e di critica sotto il segno di 8½ in onore di Federico Fellini del quale il 20 gennaio ricorrevano i 90 anni dalla nascita. “Il taglio artistico – sottolinea Maselli – è stato migliore dI quello già ottimo del 2009 grazie alle ‘prime’ nazionali ed internazionali ospitate al Teatro Petruzzelli, e alla scoperta del cinema

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CHE COS’E’ L’APULIA FILM COMMISSION La Apulia Film Commission è una Fondazione prevista dalla legge regionale n. 6 del 2004. Il fondo di dotazione è versato per il 100% dalla Regione Puglia che detiene così il controllo della Fondazione, la quale va considerata giuridica mente di diritto privato, operati vamente un soggetto totalmente “in house” rispetto alla Regione Puglia. I soci fondatori, oltre la Regione, sono la Provincia di Lecce, i Comuni di Bari, Brindisi, Lecce. Altri Enti Locali pugliesi si associano versando una quota per la gestione che fa incrementare le attività ed i servizi. La Fondazione nasce ufficialmente nel febbraio del 2007, ma solo a luglio dello stesso anno viene nominato il direttore che rende operativo il funzionamento della struttura. La AFC si occupa di attrarre investi menti nel settore dell’audiovisivo in Puglia. Alle produzioni e ai film maker fornisce servizi che spazia no dalla ricerca di location al booking, dal casting ai permessi, dai contatti con le Pubbliche Amministrazioni ai trasporti. AFC ha suddiviso il proprio bilancio in tre parti: gestione interna, servizi esterni alle produzioni, film fund.

nascosto che ha aiutato lo spettatore ad orientarsi nel mondo artistico”. A razionalizzare e mettere in rete tutto ciò che riguarda il mondo delle telecamere su di un set provvede l’Apulia Film Commission, presieduta da Oscar Iarussi. Tra i compiti dell’Apulia Film Commission rientra anche il sostegno delle produzioni cinematografiche da realizzarsi in Puglia. A tal proposito il Film Fund 2010 è stato di 1.600.000 euro. Di questi, un milione di euro, derivante da fondi propri, cioè le quote erogate dai 21 soci (Regione Puglia, Province e Comuni), è servito a finanziare le attività di sostegno alle produzioni cinematografiche, mentre i 600.000 euro, messi a disposizione dagli Assessorati al Mediterraneo e al Turismo della Regione Puglia a valere sul Po FESR Puglia 2007-2013, saranno utilizzati per sostenere le spese vive di ospitalità delle produzioni che girano in Puglia. I criteri per accedere al contributo, così come stabilito nel Regolamento, sono: spendere almeno il 15% del contributo in Puglia, assumere almeno il 30% di troupe e/o cast di pugliesi e girare almeno due settimane in Puglia per la produzione di lungometraggi.

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MEDIMEX IL MEDITERRANEO UNITO DALLA MUSICA

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E’ AL RITMO INCALZANTE DEI SUONI DEL SUD DEL MONDO CHE, DAL 24 AL 27 NOVEMBRE 2011, la Fiera del Levante spalancherà le porte ad un’altra ondata di novità in arrivo con Medimex. E’ la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, unica in Italia, organizzata da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale con l’obiettivo di favorire la relazione tra il mercato musicale regionale, italiano ed europeo, con particolare attenzione al Mediterraneo. Lo scopo? Quello di abbreviare le distanze di questo grande mare che tocca più continenti e di incentivare scambi artisti-

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ci, rapporti commerciali e, quindi, sostenere lo sviluppo dell’intero comparto musicale. Per la prima volta ci sarà una borsa mercato musicale che si svilupperà in oltre 4.000 mq di spazio espositiv o nella più importante campionaria del Mediterraneo. Si prevede che ospiterà 150 stand e 1000 operatori nazionali e internazionali. Sono previsti, inoltre, quattro spazi dedicati agli oltre 30 showcase e concerti selezionati che coinv olgeranno artisti pugliesi, italiani e internazionali. E, poi, ci saranno altre quattro aree dedicate a convegni internazionali, presentazioni, workshop e incontri d’autore. E saranno quattro i premi consegnati ad artisti nazionali ed internazionali: Premio MEDIMEX Miglior Artista Italiano; Premio MEDIMEX Miglior Artista Internazionale; Premio PIMI – Premio Italiano Musica Indipendente trasmesso in diretta su RADIO UNO RAI; Premio PIVIPremio Italiano Videoclip Indipendente. Gli showcase coinvolgeranno artisti pugliesi, nazionali ed internazionali che saranno selezionati da una commissione artistica composta da Stefano Senardi, Luca Valtorta, Luca De Gennaro, Valerio Corzani e Giordano Sangiorgi. Per partecipare ai due premi, le modalità sono disponibili in www.meiweb.it. Il progetto Medimex mostra già di essere animato da un v ento possente che lo trainerà, si spera, verso significativi traguardi. Le premesse ci sono tutte e si leggono già nei nomi di chi, prima delle v acanze estive, ha dato la sua adesione a Medimex. Segnaliamo l’ACEP (Associazione Autori Compositori e Piccoli Editori), l’ACISA (Associazione Costruttori Italiani Strumenti Acustici), l’AFI (Associazione Fonografici Italiani), gli

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Amici della Musica (Coordinamento Nazionale Associazioni Musicali), l’ARCI, l’Audiocoop (Coordinamento Etichette Discografiche Indipendenti Italiane), la FEM (Federazione Editori Musicali), la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), la Fondazione Fabrizio De Andrè, la Fondazione Giorgio Gaber, PMI (Produttori Musicali Indipendenti), la Rete dei Festival, SCF (Consorzio Fonografici) e la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori). E ancora l’istituto catalano ICIC (Istituto Catalano delle Industrie Culturali), le fiere musicali Babel Med, Music Mercat de Mùsica Viva de Vic, la Fira Mediterrània de Manresa e Womex, il network francese Zone Franche e i festival FØRDE Folk Festival (Norvegia), Gnawa Festival (Essouira - Marocco), Sziget Festival (Budapest) e The Garden Festival (Croazia). A pochi giorni dalla messa online del sito web del Medimex sono già 105 gli stand in prelazione su un totale di 150 disponibili. Per i giovani musicisti potrà essere l’occasione per conoscere ancora meglio Puglia Sounds che è un complesso di azioni con l’ obiettivo di creare - per la prima volta in Italia - un meccanismo virtuoso tra produzione e distribuzione di spettacoli pugliesi, nazionali ed internazionali. Una vera e propria rivoluzione per chi fa musica, per chi la distribuisce, la produce o semplicemente la ascolta. Sul sito web www.pugliasounds.it/medimex è possibile consultare tutte le informazioni relative alla fiera di novembre, acquistare stand e badge, conoscere le scadenze per proporre showcase e presentazioni e consultare informazioni su trasporti e ospitalità.

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AGRIMED RIFLETTORI SUL MONDO DEL GUSTO AGRIMED, UNA STRAORDINARIA OCCASIONE PER CONOSCERE L’UNIVERSO AGRICOLO CHE CI CIRCONDA, si rinnova e arricchisce la sua tradizionale presenza nella Fiera del Levante di settembre. Non più, e non solo, vetrina di bontà ed eccellenze: quest’anno sarà possibile anche comprare i prodotti. L’iniziativa è frutto dell’impegno congiunto fra l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, guidato da Dario Stefàno, ed Unioncamere Puglia, presieduta da Alessandro Ambrosi. Saranno circa 40 le aziende di eccellenza del panorama food pugliese ad essere presenti ad Agrimed. L’ampio spazio, anche quest’anno sarà quello dell’intero padiglione 129. Nello specifico è l’Area politiche per lo Sviluppo Rurale - Regione Puglia che, dal 2007, realizza Agrimed “Salone della promozione agroalimentare delle Regioni” nel corso della Fiera del Lev ante di Bari, dove mediamente registra ogni anno circa ottocentomila visitatori che rappresentano anche un’eccellente cassa di risonanza per le attività aventi carattere promozionale, informativo ed istituzionale. Fra i protagonisti dell’evento, con evidenti finalità non solo di business ma anche di divulgazione, ci saranno il settore della pesca, oltre alla parte strettamente istituzionale. Ad arricchire l’evento, e ad aprire i confini del gusto, ci penseranno sommelier e degustatori

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nello spazio enoteca (per degustare i vini) ed in quello elaioteca (per la degustazione degli oli extravergini di oliva). In particolare, i 25 GAL (Gruppo Azione Leader) della Puglia metteranno in mostra i loro territorio con un’iniziativa davvero speciale: le immagini in 3D. Le masserie didattiche realizzeranno un ricco programma di laboratori e incontri finalizzati alla promozione dell’eduzione alimentare e della dieta mediterranea. Il settore Foreste (ARIF) realizzerà un’ampia area con un tripudio di piante mediterranee. L ’agricoltura biologica, sempre meno di nicchia per il crescente interesse dei consumatori ed anche oramai della grande distribuzione organizzata, avrà un suo spazio in Agrimed. Altre tematiche che potranno essere trattate vanno dalla riforma dei Consorzi di Bonifica fino ai distretti agroalimentari. Si spazierà dalle energie alternative fino alle biomasse. Ed ancora, dagli strumenti a sostegno dell’architettura rurale fino alle relazioni tra aree protette e agricoltura. Non sarà trascurata la div ersificazione delle attività agricole, e neanche la nuova disciplina dell’agriturismo. Il futuro, poi, potrebbe essere quello della semplificazione e di politiche pubbliche per lo sviluppo rurale. Agrimed, infine, potrà soffermarsi su tecnologie e processi per una agricoltura competitiv a e sostenibile. La nuova agricoltura, però, guarda oltre e cerca opportunità per investire e diversificare. Agrimed, allora, sarà il posto giusto per saperne di più a proposito delle possibilità di sviluppo offerte dal PSR (Piano di Sviluppo Rurale) per il periodo 2007-2013. Con una

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ricca e variegata convegnistica, Agrimed, consentirà di approfondire ogni aspetto che ruota attorno al mondo rurale senza trascurare lo scenario che si prospetterà sulla politica agricola comunitaria dopo il 2013, e la nuova frontiera dei progetti integrati di filiera. La posta in gioco è molto alta, perché ci sono risorse per circa 58,6 milioni di euro che dovranno essere impegnate entro il prossimo 31 dicembre per finanziare nuovi progetti collocati nelle graduatorie di ammissibilità della Misura 4.5 “Miglioramento delle strutture di trasformazione prodotti agricoli” e della Misura 4.10 “Infrastrutture rurali”, ma non finanziati nel periodo di programmazione 2000-2006 per esaurimento della dotazione finanziaria disponibile. In particolare, per la Misura 4.5, si prev ede di ammettere a finanziamento circa 70 progetti presentati da aziende di trasformazione di prodotti agricoli, che operano soprattutto nei comparti olivicolo, vinicolo e ortofrutticolo, per un importo pari a 54 milioni di euro. Per la Misura 4.10, invece, l’importo delle “risorse liberate” da reinvestire in nuovi progetti di strade rurali ammonta a circa 4.6 milioni di euro e riguarderanno i Comuni già presenti nella graduatoria regionale, mediante scorrimento della stessa. “Si concretizza ancora una volta – conclude l’assessore Stefàno – l’attenzione di questo governo regionale verso il nostro comparto agricolo. E lo facciamo con misure e risorse reali, v ere ed aggiuntive”.

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“EATALY” A BARI UN PROGETTO AMBIZIOSO PER LE TIPICITÀ CI SONO CIRCA 32.000 METRI QUADRI DI SUPERFICIE IN ESUBERO ALL’INTERNO DELLA GIGANTESCA FIERA del Levante e, allora, diversificare è diventata una necessità non più rinviabile e verso questa direzione i nuovi vertici si sono mossi da mesi. Ma la sorpresa è che, proprio nella canicola estiv a, potrebbe fare un grosso passo in avanti il progetto per il quale c’è più attesa: l’apertura a Bari dell’unico Eataly del Mezzogiorno. Se ne è discusso in questi giorni nel consiglio di amministrazione della Fiera Levante e, per il Tacco d’Italia che è terra da Guinness dei primati per tutte le produzioni agroalimentari di qualità, sarebbe un traguardo di inestimabile valore. Food e foodies, direi che sono loro il target della frontiera enoga stronomica di altissima qualità alla quale la Fiera del Lev ante sta per aprire i cancelli. Il colosso delle eccellenze italiane, nel Belpaese e nel mondo, potrebbe catapultare Bari e la Puglia – dov e le fertili basi ci sono già - in quell’universo nel quale masticare è un’azione che richiede molto di più di un semplice gesto. Mentre il gourmet, solita-

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mente, desidera solo mangiare ciò che c’è di meglio sul mercato, ecco che i foodies non si accontentano di questo: sono desiderosi di studiare, comprendere sia il prodotto finito che la sua materia prima, senza trascurare la sua preparazione. Da qui, la necessità di spazi ampi per far nascere qualcosa che – come ben sa chi ha visitato Eataly a Torino o a New York – certo non può definirsi un semplice “negozio”. In attesa di capire esattamente quali contenuti avrà Eataly a Bari, la sfida per ora è quella di trasformare l’ambizioso ed affascinante progetto in realtà. “Gli spazi della Fiera non sono utilizzabili in maniera priv atistica ma occorre una manifestazione di interesse che mette tutti i priv ati sullo stesso piano. Eataly lo ha fatto, con una proposta molto interessante e ora faremo bando per quegli spazi, ai quali ritengo concorrerà anche Eataly, per verificare se non si sono altri operatori concorrenti dello stesso standard qualitativo – ha spiegato Gianfranco Viesti, presidente della Fiera del Levante alla vigilia di Ferragosto -. E il bando va fatto presto, perché la Fiera dev e rispondere rapidamente ai privati. Il problema è il prezzo, ragionev ole per il privato ma il più alto possibile perché quelli sono prezzi pubblici”. In questi giorni, ora che le attività sono riprese dopo la lunga pausa estiv a, di certo Eataly sarà in pole position fra i quesiti ai quali dare una risposta in maniera prioritaria. Questa singolare catena alimentare di punti v endita di medie e

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grandi dimensioni specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari tipici e di qualità, è stata fondata da Oscar Farinetti nel 2004, e che ha aperto centri non solo in tutto il Centro-nord ma anche a New York e a Tokyo. Per Bari si prospetta l’affitto di 2.500 metri quadrati di superficie all’interno dei padiglioni della parte monumentale della Fiera del Levante, dove dovrebbero sorgere “gli undici ristorantini, le banca relle d’eccellenza e 1.500 metri quadrati che saranno dedicati alla didattica” come ha spiegato Fabrizio Lombardo Pijola, referente del progetto in Puglia. Eataly “parte dall’individuazione dei produttori di eccellenza, reperisce le migliori materie prime disponibili sul territorio e segue un percorso fatto di rispetto della tradizione ed educazione su un modo di alimentarsi “sano, pulito e giusto”, come indicato da Slow Food”. “Con questa struttura il 50% dei prodotti pugliesi – ha precisato Lombardo Pijola – sarà utilizzato nei ristoranti, nei punti vendita e, ovviamente, questa sarà anche la piattaforma per far conoscere i nostri prodotti in tutti i punti v endita Eataly nel mondo”. E’ fortissima l’attenzione di Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, a questa occasione grandiosa che Eataly rappresenta per l’intero Mezzogiorno. “Una struttura come quella di Farinetti è capace di aggredire e fidelizzare il consumatore sul tema della filiera corta e – ha detto l’ assessore Stefàno può aprire un enorme mercato per tutti i piccoli produttori capaci di raccontare il territorio”. Altrettanto forti sono le aspettative del mondo agricolo e, entro l’autunno, le risposte dovrebbero arrivare.

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