Gruppo 1 (2016)_Green link

Page 1

LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Paolo Maneo, Fulvia Proserpio Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura

ASC! attivare spazi comuni

GREEN LINK

BOOK FINALE // Gruppo 1 SIMONA CHARLES, GLORIA CILAURO, CLAUDIA COPPOLA, ARIANNA CORTI

!

*



INDICE 1.INTRODUZIONE 2.CRITICITÀ, RISORSE E OPPORTUNITÀ ATTORNO ALLE INFRASTRUTTURE DEL QUARTIERE DI LAMBRATE 3.SUPERAMENTO DELLA TANGENZIALE 4.SUPERAMENTO DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA 5. LETTURA DELL’AREA ATTORNO A VIA ROMBON 6.SCHEMA DI PROGETTO 7.LETTURA DELL’AREA DI PROGETTO 8.STATO DI FATTO DELL’AREA DIPROGETTO 9.INTERVENTI PRELIMINARI 10.IPOTESI DI PROGETTO 11.LETTURA DEL SISTEMA DELLE AREE VERDI CONNESSE AL PROGETTO 12. FOCUS


ASC! attivare spazi comuni.

INTRODUZIONE Il tema preso in considerazione all’interno del progetto è il superamento delle infrastrutture attraverso gli abbattimenti ideologici, fisici e funzionali delle divisioni che esse creano. Nel quartiere di Lambrate, sono stati individuati tre luoghi con queste caratteristiche: le aree limitrofe a via Rombon, quelle alla tangenziale e, infine, alla stazione ferroviaria. Il progetto è stato pensato approfondendo la prima area citata, osservandone in primo luogo le risorse e criticità per contestualizzare il progetto all’interno delle proprie caratteristiche morfologiche e di usi e bisogni della popolazione locale. la divisione che via Rombon crea non è solo fisica ma anche ideale, al di là della strada, infatti, si trova il quartiere Feltre che, dopo vari sopraluoghi e interviste, si è rivelato, per gli abitanti, come un luogo a sé stante e ben differenziato da Lambrate. Una grande risorsa che questo quartiere offre è il grande spazio verde accessibile ma di pertinenza degli edifici del quartiere; questo si collega idealmente al sistema del verde del parco Lambro sovrastante ad esso. In seguito a queste riflessioni, il progetto è stato concepito come un grande corridoio verde che permettesse al verde di penetrare all’interno della città, partendo dal Lambro, attraversando il quartiere Feltre, per arrivare all’area di progetto con un ulteriore collegamento al fiume Lambro. La connessione è stata pensata come visiva, attraverso dei grandi tondi colorati che collegano i punti di attraversamento creando un percorso immaginario visivo all’interno dell’area; come connessione percettiva, dando la possibilità agli osservatori posizionati nel quartiere Feltre di identificare un corridoio verde di prolungamento della propria realtà; e connessione funzionale, atttraverso la previsione di edifici residenziali e funzionali che attirino la popolazione durante tutto l’anno. Le volumetrie degli edifici pensati sono il risultato del mantenimento di quelle ora esistenti. Per quanto riguarda la contestualizzazione del progetto, non si può ignorare l’attivazione annule dell’area durante il fuorisalone, per questa ragione, lo spazio verde centrale è stato pensato come palcoscenico di installazioni interattive di durata limitata, che derivino dalle mostre del Fuorisalone.

4


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

5


ASC! attivare spazi comuni.

LAMBRATE FRA LE INFRASTRUTTURE CRITICITÀ, RISORSE E OPPORTUNITÀ INTORNO ALLE

INFRASTRUTTURE DEL QUARTIERE DI LAMBRATE

6


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Il quartiere di Lambrate si sviluppa in una sorta di enclave creata dalle reti infrastrutturali: a est è delimitato dalla tangenziale, a sud ovest dalla ferrovia mentre a nord è tagliato dall’asse di Via Rombon. Queste infrastrutture innescano in un certo senso un meccanismo di chiusura, di delimitazione rispetto alla Milano dei grandi piani ottocenteschi. Il territorio del quartiere di Lambrate, caratterizzato da grandi aree industriali in disuso che danno forma ad un reticolo infrastrutturale disordinato, presenta però, proprio per questi motivi molte opportunità. Il superamento delle barriere infrastrutturali può così avvenire sfruttando le potenzialità proprio di queste aree in disuso che si prestano alla trasformazione e alla creazione di possibili corridoi verdi con lo scopo di oltrepassare le barriere sia idealmente sia fisicamente.

CRITICITA’

RISORSE

RETI INFRASTRUTTURALI

SERVIZI (SCUOLE,SPAZI ESPOSITIVI)

SPONDE DEL LAMBRO

SPAZI VERDI ATTIVI

CONNESSIONI CRITICHE

RETE DEI TRASPORTI

OPPORTUNITA’ AREE DISMESSE AD ALTO POTENZIALE DI TRASFORMAZIONE EDIFICI DISMESSI AD ALTO POTENZIALE DI TRASFORMAZIONE POSSIBILITA’ DI CONNESSIONE

7


ASC! attivare spazi comuni.

SUPERAMENTO DELLA TANGENZIALE

PARCO LAMBRO CENTRO SHUSTER QUARTIERE FELTRE

CAMPUS MONNERET

Tangenziale

FONDAZIONI SACRO CUORE

CAMPUS RUBATTINO

TEATRO CINEMA MARTINITT CAMPUS MARTINITT

POSSIBILITA’ DI COLLEGAMENTO COMPLESSI RESIDENZIALI SERVIZI SPAZI VERDI APERTI EDIFICI DISMESSI AREE AD ALTO POTENZIALE TRASFORMATIVO PISTE CICLABILI

8


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Parco dell’acqua

Parco Rubattini Maserati

L’area est di Lambrate è caratterizzata dalla presenza del fiume Lambro e della tangenziale, elementi che creano divisione tra gli spazi che li circondano. Le risorse che si trovano intorno al Lambro e alla tangenziale sono il Parco Lambro, il quartiere Feltre, il Parco dell’acqua, l’area residenziale Rubattino, Campus Martinitt. Tra queste risorse si trovano numerosi spazi verdi e non di varia natura che possono rappresentare delle opportunità; vi sono spazi verdi di risulta tra l’infrastruttura e le strutture circostanti, aree dismesse e le sponde del Lambro. Allo stato attuale i singoli spazi (sia risorse che opportunità) sono separati tra loro e non hanno modo di comunicare; sono presenti dei percorsi ciclopedonali che rappresentano dei casi isolati e non sono molto estesi. Per abbattere la divisione tra gli spazi, causata dall’infrastruttura e dal disuso di alcune aree è necessario un intervento di tipo fisico: la riqualificazione e l’attivazione di alcuni spazi inutilizzati attorno alla tangenziale e la creazione di un percorso ciclopedonale (sfruttando i piccoli tratti esistenti) lungo l’infrastruttura, creando quindi una green line che attraversa Lambrate. L’area che comprende il camplus Rubattino, il Parco dell’ acqua e l’ex zona industriale e che attraversa trasversalmente la tangenziale rappresenta un caso a sé stante. La divisione fisica creata dalla presenza del fiume Lambro e dal viadotto della tangenziale è abbattuta attraverso lo sfruttamento dello spazio sottostante e circostante l’infrastruttura e quindi la realizzazione del parco, che non è solamente un luogo di svago per gli abitanti, ma è anche il passaggio che permette di superare l’infrastruttura e di collegare tra loro gli spazi ai suoi lati. Quest’ultima funzione è impedita dall’ex area industriale, adiacente al lato est del parco, che presenta al suo interno dei fabbricati riconosciuti come manufatti di archeologia industriale e per questo motivo fin dalla presentazione del PRU era previsto il mantenimento e la riqualificazione, anche funzionale, di questo stabile. 9


ASC! attivare spazi comuni.

SUPERAMENTO DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA PARROCCHIA S. MARTINO

PARROCCHIA S. SPIRITO

BIBLIOTECA PERONI SCUOLA MEDIA “A. BONO CAIROLI” GIARDINI HAWAII

CRESPI SPORT VILLAGE

ORTO BOTANICO UNIVERSITARIO ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO “AMERIGO VESPUCCI”

ISTITUTO TECNICO STATALE “PIER PAOLO PASOLINI”

ASILO NIDO “BRILLANTINO” SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE PARROCCHIA SS. MM. NEREO E ACHILLEO

SCUOLA MONTESSORI CASA DEI BAMBINI 10


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Sottopaso di Lambrate

In quest’area il tema della divisione è fortemente percepibile dalla presenza della ferrovia, che costituisce una vera e propria barriera sia ideale che fisica. Si possono notare infatti diverse differenze tra la parte a sinistra della rete ferroviaria che ha una consistente presenza di servizi , scuole e campus universitari, e la parte a destra, che presenta invece numerose aree e fabbriche dismesse e pochi, se non assenti, servizi. Le due aree, così delimitate, sono collegate soltanto attraverso pochi sottopassaggi che però, causa la scarsa illuminazione e grandezza dei marciapiedi, provocano sensazioni di insicurezza e pericolo.

PISTE CICLABILI

CAMPUS

OPPORTUNITA’ DI COLLEGAMENTO

AREE VERDI POTENZIALI

SENSAZIONE DI INSICUREZZA

FERROVIA

AREE AD ALTO POTENZIALE TRASFORMATIVO

Orto botanico

SERVIZI

11


ASC! attivare spazi comuni.

LETTURA DELL’AREA ATTORNO A VIA ROMBON

PARROCCHIA DI S. IGNAZIO DA LOYOLA

CAMPUS MONNERET AREA ADIBITA A PARCHEGGIO EX CASCINA OCCUPATA ABUSIVAMENTE AREE DISMESSE

VILLA FOLLI

12

PARCO IN VIA EGIDIO FOLLI

AREA PRODUTTIVA DISMESSA


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

La zona in cui si situa il nostro progetto è quella della frazione di territorio fra Via Sbodio e Via folli fino a Via Rombon. Questa zona è caratterizzata dalla presenza su Via Folli di aree industriali dismesse e di una ex cascina che si attesta fra Via Sbodio e Via Folli. La nostra attenzione è poi ricaduta anche su un piccolo lotto che si affaccia su Via Folli utilizzato attualmente come parcheggio e che si unisce a via Rombon attraverso un piccolo dislivello. A nord di Via Rombon si trova il quartiere Feltre, un grande complesso residenziale costruito intorno agli anni ‘60 e che secondo il progetto avrebbe dovuto accogliere circa novemila abitanti. Il complesso Feltre è caratterizzato dalla presenza di un grande parco pubblico al suo interno, che prosegue idealmente il parco Lambro. Camminando in via Folli e via Sbodio, si può notare come queste si presentino come poco frequentate e generino nei passanti un senso di insicurezza, infatti questa zona per lo più si attiva durante il periodo in cui si svolge il Fuorisalone, mentre durante il resto dell’anno è frequentata solo da persone che lavorano in zona. Nelle ore notturne poi l’area diventa particolarmente insicura e rimane così deserta. L’asse stradale di Via Rombon è un elemento che genera un forte inquinamento acustico e rappresenta una divisione ideale fra la parte sottostante e il quartiere Feltre; la percezione attuale dell’imbocco del parco del quartiere Feltre è scarsa in quanto è difficile scorgerlo al di là delle auto che percorrono la strada.

POSSIBILITA’ DI COLLEGAMENTO

SENSAZIONE DI INSICUREZZA

COMPLESSI RESIDENZIALI

BANCHINE

SERVIZI

AREA QUARTIERE FELTRE

SPAZI VERDI APERTI

ATTRAVERSAMENTI PEDONALI

EDIFICI DISMESSI

FUORISALONE

AREE AD ALTO POTENZIALE TRASFORMATIVO

13


ASC! attivare spazi comuni.

SCHEMA PROGETTO

14


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

MANTENIMENTO FRONTI PARALLELI CREAZIONE DI UN CORRIDOIO VERDE CREAZIONE DI UN PUNTO D’ACCESSO VISIBILE SUPERAMENTO DISLIVELLO RIATTIVAZIONE SPAZI DELLA CASCINA MANTENIMENTO VOLUMETRIE CON AREE DI PERTINENZA POTENZIAMENTO ATTRAVERSAMENTO PROGETTO GIA’ ESISTENTE AREA BAMBINI SPAZI ESPOSITIVI AREA SERVIZI SPAZI ESPOSITIVI

15


ASC! attivare spazi comuni.

LETTURA DELL’AREA DI PROGETTO

16


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Persone che attraversano la carreggiata non utilizzando le strisce pedonali L’area può essere divisa in sei zone con funzioni differenti. Tre aree sono di attraversamento e coincidono con i punti sui quali bisogna intervenire per il superamento dell’infrastruttura, creando una continuità ideale, funzionale e visiva sfruttando anche le altre zone tra esse. Gli spazi di attraversamento sono le strade di via Rombon, via Folli e via Sbodio. All’interno dell’attraversamento di via Rombon, bisogna intervenire sulla sicurezzza e comodità; le persone infatti non seguono le strisce pedonali ma tagliano la strada attraversandola in curva, in situazioni di scarsa sicurezza. Nel parchegggio di via Folli, invece, si può individuare un area di passaggio. Le persone qui non devono tanto percepire l’idea di fermarsi quanto quella di passare per raggiungere lo spazio dello stare, individuato come l’area di progetto maggiore. Essa verrà poi divisa al suo interno in aree gioco, area ristorazione e servizi, e area destinata al verde. L’ultima zona e già progettata e esistente, rimane come un altro luogo dello stare molto più tranquillo perché più isolato dei precedenti; il tema sarà collegarlo efficacemente con l’area di intervento. I marciapiedi di via folli e quelli a destra della via rombon andranno riqualificati pensando ad un livellamento. Alcune aree richiedono, inoltre, un intervento di bonifica del terreno e controlli del suolo per rendere sicura e accessibile l’area prima di intervenire con il progetto.

AREA DI ATTRAVERSAMENTO AREA DI PASSAGGIO

MIGLIORARE LA SICUREZZA

COLLEGAMENTO

AREA DI SOSTA AREA PROGETTATA DI SOSTA

MIGLIORAMENTO DELLA CONNESSIONE STRADALE E PERCETTIVA

MIGLIORAMENTO DELLA CONNESSIONE PEDONALE

17


ASC! attivare spazi comuni.

STATO DI FATTO DELL’AREA DI PROGETTO

18


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

L’area è divisa in due parti. La prima è su due livelli: la parte bassa è adibita a parcheggio, mentre la parte alta, verso via Rombon è inutilizzata e piena di arbusti e sterpaglia. Le due parti non sono collegate se non da un piccolo sentiero creato dal passaggio delle persone. La seconda parte comprende diversi capannoni industriali dismessi e una cascina, ora abitati abusivamente. L’intera area è abbandonata e, complice anche la vegetazione incolta, preda di incuria e degrado.

EDIFICI PARZIALMENTE CROLLATI PARCHEGGIO MARCIAPIEDE DISSESTATO AREE PROGETTATE AREE ABBANDONATE

SENSAZIONE DI INSICUREZZA ATTRAVERSAMENTI PEDONALI ABITAZIONI ABUSIVE

MACCHINE SUL MARCIAPIEDE VEGETAZIONE INCOLTA

DIVISIONE IDEALE E FISICA

19


ASC! attivare spazi comuni.

Sezione via Rombon

Sezione via Folli

VIA SBODIO

Sezione via Sbodio 20


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Vegetazione incolta

Dislivello da superare 21


ASC! attivare spazi comuni.

Area abbandonata

Edifici parzialmente demoliti 22


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Sensazione di insicurezza in via Folli

Recinzioni e degrado in via Sbodio 23


ASC! attivare spazi comuni.

INTERVENTI PRELIMINARI

24


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

Gli interventi preliminari da effettuare sul lotto prima di iniziare le azioni di progetto vere e proprie sono diverse e vertono tutte al miglioramento del terreno e della percezione di esso. Alcuni edifici, attualmente dismessi, saranno abbattuti ma, essendo questo un lotto con particolari regole, la volumetria andrà mantenuta per il successivo progetto. Solo un edificio, la cascina, ritenuta un edificio storico, verrà mantenuta e riutilizzata. Per la strada privata di via Sbodio si prevede l’interruzione con la fine degli accessi ai capannoni ora utilizzati sia per aumentare l’area di progetto e darne continuità, sia per eliminare la percezione di insicurezza che si percepisce nell’attraversarla. In via Rombon e in via Folli, viene previsto un abbattimento delle recinzioni piene e ora presenti che interromperebbero la continuità visuale, tema importante all’interno del progetto. Nel parco di via Folli già esistente, invece, si prevede la rimozione dei giochi per bamnbini per spostarli all’interno dell’area progettuale, e l’inserimento di eventuali tavoli o gazebo adibiti ad attività più tranquille, ad esempio lo studio. AREA DA BONIFICARE

TRATTO DI STRADA DA ELIMINARE

AREA DA DEMOLIRE

RECINZIONI DA ABBATTERE

AREA DA CONSERVARE

RIMOZIONE GIOCHI PER BAMBINI

25


ASC! attivare spazi comuni.

IPOTESI DI PROGETTO

26


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

La nostra ipotesi di progetto si pone come obiettivo il superamento delle infrastrutture e in particolare dell’asse viario di Via Rombon attraverso la creazione di un “corridoio verde” che unisca le aree in disuso di Via Sbodio e Via Folli al parco interno al complesso Feltre creando nell’area attualmente adibita a parcheggio una rampa di scale che superando il dislivello arrive alla quota di Via Rombon. Il problema del superamento delle infrastrutture è stato affrontato pensando delle zone di attraversamento caratterizzate da una pavimentazione colorata in modo da mettere in rilievo queste aree e rendere visibile una sorta di percorso che porta dal complesso Feltre al nuovo parco all’interno del piccolo complesso residenziale di Via Folli. L’intervento nell’ area ex industriale in via Folli comprende l’inserimento di due edifici residenziali di tre piani con il mantenimento delle volumetrie preesistenti. Questi edifici si dispongono simmetricamente rispetto all’asse formato dal parco pubblico e sono accessibili attraverso una rete di percorsi che si sviluppano per tutto il parco e che attraversano anche l’area dell’ex cascina che ospiterà un punto ristoro e una parte dedicata a laboratori didattici ed eventi. Dal nuovo parco sarà possibile raggiungere il parco Folli che rappresenta una zona più tranquilla rispetto alle altre aree del parco. All’interno del parco si sviluppano tre aree che potremmo definire di attrazione; la prima è costituita da una grande piazza circolare che raccoglie i flussi e diventa in questo modo un punto di sosta e incontro. Alla fine del corridoio centrale vi è poi un’area verde dedicata ad accogliere installazione interattive strettamente legate all’evento del fuori salone. Un’ultima area attrezzata è dedicata ai bambini e prevede la sistemazione di sedute per accogliere gli accompagnatori.

SPAZI VERDI NON ACCESSIBILI DI PERTINENZA DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI SPAZI VERDI APERTI PERCORSI PEDONALI AREE PAVIMENTATE CHE SEGNALANO GLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI STRADA EDIFICI DI TIPO RESIDENZIALE SERVIZI BOSCHETTO FILARI

27


ASC! attivare spazi comuni.

LETTURA DEL SISTEMA DELLE AREE VERDI CONNESSE AL PROGETTO

SPAZI VERDI PUBBLICI SPAZI VERDI DI PERTINENZA DEI SERVIZI SPAZI VERDI STRETTAMENTE LEGATI ALLA RESIDENZA ACCESSIBILI A TUTTI SPAZI VERDI RESIDENZIALI NON ACCESSIBILI AREA IPOTESI DI PROGETTO

28

Attraverso una lettura delle criticità e opportunità precedentemente presentata e del sistema degli spazi verdi si può osservare che il quartiere di Lambrate presenta pochi spazi verdi pubblici, ad esempio il Parco Lambro, alcuni spazi verdi strettamente legati alle residenze ma accessibili a tutti, come Parco Feltre e Parco Folli, molti spazi verdi di pertinenza esclusiva delle residenze, ma che sono comunque percepibili dalla strada e contribuiscono all’arredo urbano del quartiere, così come gli spazi di pertinenza di servizi come scuole o centri sportivi, fruibili da un numero limitato di persone.


LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16

CONNESSIONE VISIVA

Ipotesi della cololrazione del suolo per la connessione visiva

Per evidenziare l’attraversamento pedonale e creare una connessione visiva si sceglie di segnalare il percorso utilizzando una pavimentazione di colore verde e realizzando delle aree circolari dello stesso colore che invitino a percorrerlo.

29


ASC! attivare spazi comuni.

CONNESSIONE FUNZIONALE

AREA GIOCHI SPAZIO ESPOSITIVO AREA RISTORO FLUSSI DURANTE IL FUORISALONE EDIFICI ADIBITI A SPAZI ESPOSITIVI

30

L’obiettivo dell’intervento è superare l’ostacolo rappresentato dall’infrastruttura non solo grazie alla connessione degli spazi verdi ma anche attraverso la formazione di flussi da parte di determinate funzioni presenti in loco. Nel progetto si possono individuare tre spazi. Il primo è un corridoio verde, pensato come palcoscenico per installazioni e allestimenti interattivi provenienti dal Fuorisalone. Lo scopo è quello di inserire lo spazio nel flusso del percorso espositivo durante la manifestazione, ma mantenerlo attivo durante tutto il resti dell’anno attraverso un’esposizione di opere che si susseguono periodicamente. Il secondo spazio consiste in un’area bambini attrezzata con giochi per i più piccoli e posti dove sedersi per gli accompagnatori, la particolarità dell’area consiste nell’inserimento di una lavagna sui muri retrostanti, pensata per essere motivo di espressione e arte per tutti. L’ultimo luogo, invece, rappresenta il punto di ritrovo, lo spazio nel quale confluiscono tutte le strade, una piazza di suolo duro, divisa tra area pubblica con arredo urbano e area utilizzata dai servizi adiacenti. questi servizi sono rappresentati dall’ex cascina che verrà adibita a ristorazione e a spazi culturali e espositivi, sfruttabili nel fuorisalone. In questo modo si verrebbe a creare non solo un luogo dello stare, ma anche un luogo che porti ad riunire le persone per uno stesso motivo, dando vita a contatti e connessioni nuove.



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.