La Siringa Marzo 2016

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La notizia pungente! Marzo 2016 Giornalino degli studenti del Liceo scientifico “Galeazzo Alessi” PG

La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco e poi non se ne sa più niente. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, significante niente.

Editoriale Ancora l’entusiasmo e la voglia di condividere corrono per i corridoi della scuola, ancora si sente viva e accesa la partecipazione di tutti e ancora, nelle aule e pure nei bagni, sono visibili i segni di un’esperienza inedita e creativa che ha lasciato tutti gli studenti elettrizzati e soddisfatti. Tutto inizia con la “settimana” flessibile del nostro liceo, «Non chiamatela protesta», così al telegiornale hanno esordito i giornalisti che se ne sono occupati, infatti, non ci si è mossi per contestare qualcosa, ma all’insegna dell’autonomia: non è un’occupazione, ma una collaborazione tra studenti e insegnanti per percorrere insieme e produttivamente vie alternative d’apprendimento. E così nel nostro liceo si è svolta questa particolare esperienza nel periodo a metà dell’anno, “settimana flessibile”: flessibile nei temi, nelle forme e nella produttività. Sono state coinvolte Libera, Emergency e varie associazioni sportive del territorio per aprire gli occhi degli studenti su tutto ciò che li circonda: troppo spesso, infatti, tra interrogazioni, compiti in classe e 5 ore (o più) a scuola ci si dimentica di alzare lo sguardo a ciò che il mondo intorno ci offre. Corsi di teatro, sport alternativi (come il Quiddich), cinema sono stati i protagonisti di questa esperienza, giudicata da tutti positiva e da riproporre in futuro. Sempre per rimanere con gli occhi sul mondo, ineludibile è il recente fatto di cronaca che racconta la morte di Umberto Eco, un luminare dell’Università, un romanziere, un giornalista: chi non ha letto “Il nome della Rosa”? (o visto il film), chi non ricorda il suo viso paffuto e simpatico mentre commenta, in televisione o sul tubo, poesie e racconti? Purtroppo ci ha lasciati, ma il suo lavoro e la sua arte rimarranno con noi, La Siringa e la scuola tutta lo ricordano, perché, come si suol dire, “ricordare è sapere”, scopo principale dell’Istituzione scolastica e della, pur piccola, attività del nostro giornalino. Buona lettura. Benedetta Tedeschi

CHE FINE FARANNO LE BANCONOTE DA 500 EURO?

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i avvicina il 10 marzo 2016, giorno nel quale si terrà il prossimo Consiglio direttivo della Bce e la banconota da 500 potrebbe avere le ore contate. La proposta del ritiro era stata avanzata da diverso tempo dalla stessa Banca centrale europea con l’intento di ostacolare i traffici criminali. Il massimo taglio infatti, dati l’alto valore e il basso volume, risulta vantaggioso per le pratiche illecite: in una valigetta 24 ore si possono trasportare anche 6 milioni di euro, per un peso inferiore ai 10 chilogrammi. Inoltre le banconote da 500 euro rappresentano poco più del 3% dei pagamenti effettuati all’interno dell’unione monetaria, ...continua a pagina 2

EINSTEIN AVEVA TORTO

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inalmente l'11 Febbraio un team di ricercatori, facenti parte di istituti di ricerca di tutto il mondo, è riuscito a dimostrare l'esistenza delle onde gravitazionali. Le onde gravitazionali erano state teorizzate esattamente cento anni prima da Albert Einstein nella relatività generale, ma solo grazie alla collaborazione del team di ricerca LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e del team italiano, Virgo, abbiamo avuto prove dell'esistenza delle onde. La scoperta è avvenuta grazie allo studio della collisione di 2 buchi neri, evento particolarmente raro avvenuto ad un miliardo di anni luce dalla terra, quando ancora la vita sul nostro pianeta assumeva per la prima volta la forma di organismi pluricellulari. Qualsiasi massa accelerata genera onde gravitazionali, ma queste essendo molto deboli riescono ad essere percepite dai nostri strumenti solo quando sono coinvolte masse enormi come in questo caso; i due buchi neri, infatti, ...continua a pagina 5 avevano una massa


CHE FINE FARANNO LE BANCONOTE DA 500 EURO?

...continua dalla copertina anche se il loro valore è superiore al 30% della carta moneta che circola nell’eurozona. Gli esperti della Bce, nel caso in cui il ritiro dovesse diventare effettivo, si troverebbero a dover elaborare la modalità più adatta. Le possibilità sono fondamentalmente due: la prima consiste nel graduale ritiro accompagnato dalla fine dell’emissione delle banconote. Tuttavia un provvedimento

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del genere potrebbe durare decenni, visto che sono in circolazione circa 300 miliardi di euro in questo taglio. La seconda possibilità prevede che la Bce fissi una data oltre la quale le banconote da 500 euro non saranno più idonee come metodo di pagamento. Un provvedimento con conseguenze significative, dal momento che i possessori dei 500 euro che non li cambiassero in tagli più piccoli si trove-

rebbero di colpo con banconote che valgono zero. Si tratta di una misura drastica e rivoluzionaria, ma sarà sufficiente a intralciare i malfattori? Sidikat Adebanjo 2D

UNIONI CIVILI: ALESSI MEETS SENATO.

ari Lettori, dopo settimane di botte e risposte nelle Aule Parlamentari, il Gruppo PD ha ottenuto successo. Stiamo parlando dell’approvazione al Senato del ddl Cirinnà, un disegno di legge che porta il nome del suo primo firmatario: l’On. Monica Cirinnà. Cosa promette questo testo? Innanzitutto intende applicare i benefici della cosiddetta ‘unione civile’ a tutte le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale: sia coppie eterosessuali che omosessuali. Il secondo punto tratta il delicato tema della “stepchild adoption”. A differenza di quanto molti vorrebbero farci credere, una coppia omosessuale non può adottare un bambino senza un legame di parentela con uno dei compagni: uno dei due deve essere il padre, o la madre. Per questo articolo ho intervistato cinque senatori, che hanno spiegato al nostro liceo tutte le dinamiche che hanno visto protagonista una legge che sta cambiando l'Italia intorno a noi. Se volete comprendere a fondo la storia di questo ddl, e leggere le interviste con i docenti, andate al nostro sito online: redazionelasiringa.blogspot.it Dinnanzi alle 5000 mozioni di modifiche presentate dalle op-

posizioni, il Partito Democratico è ricorso a un emendamento presentato dal Senatore Marcucci (PD): questo emendamento prende il nome tecnico di “emendamento canguro”. Ma quali sono le finalità dei ‘canguri’? Un ‘canguro’ serve per raggruppare, sotto decisione del Presidente dell’Aula, in un unico voto tutti gli emendamenti simili, per velocizzare il lavoro parlamentare. La Cirinnà a conclusione delle concitate sedute parlamentari commenta: –“ Non ce la siamo sentita di rischiare sulla pelle di chi non ha diritti e abbiamo deciso di portare a casa un testo con tutti i diritti sociali del matrimonio ad esclusione del riconoscimento della genitorialità omosessuale, che verrà affrontato in un altro iter dedicato alla riforma organica delle adozioni.”-. Mentre la Fedeli, Vicepresidente del Senato, ha aggiunto che -“Il Governo ha deciso di prendere in mano la situazione per garantire che l'Italia si dotasse finalmente di una norma che desse riconoscimento giuridico, diritti e doveri alla loro scelta d'amore.”tenendo a sottolineare che “è stata una scelta coraggiosa che ha mostrato quanto il PD e il Presidente del Consiglio tenessero alla legge: per noi i diritti

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sono fondamentali.” Chiedendo la fiducia all’Aula, il Governo Renzi ha potuto blindare un testo della legge, concordato con NCD, saltando tutti gli emendamenti ostruzionistici. Si tratta di una grande responsabilità: se non fosse stata raggiunta la maggioranza dei voti sul testo di legge presentato alla fiducia, il Governo sarebbe caduto. Per dare i propri voti, NCD ha toccato due corde. Le andiamo ad approfondire con l’On. Salvo Torrisi NCD, che puntualizza :- Ciò ha significato lo stralcio della Stepchild adoption, un punto del Disegno di legge che, stando ai sondaggi, non era condiviso neanche dalla maggior parte degli Italiani. Alla fine la scelta fatta si è rivelata la soluzione migliore.” Chiediamo: A quanto apprendiamo NCD è stato rilevante nel porre una condizione di stralcio della stepchild per votare a favore del ddl; quali sono state le motivazioni che hanno portato alla presa di questa posizione netta? Torrisi:–“Il Nuovo Centrodestra ha sempre sostenuto con decisione il proprio sì per il riconoscimento alle Unioni per le coppie di fatto e gli omosessuali. Ciò sulla base del rispetto dei


diritti di tutti i cittadini, in riferimento alla normativa della Costituzione italiana. Ma sulla Stepchild adoption la nostra valutazione è stata negativa fin dall’inizio, ritenendo che il passaggio su questo punto avrebbe costituito la premessa ad altre forme di paternità e maternità surrogate sul quale abbiamo sempre espresso la nostra totale contrarietà. Ritengo, però che sul tema delle adozioni il nostro Paese abbia bisogno di una nuova normativa, più chiara e generale, che non riguardi solo le coppie di fatto ed omosessuali, ma tutte le coppie in maniera trasversale.” Al senatore Cappelletti (M5S), chiediamo invece un parere sulla proposta del Ministro degli Interni Angelino Alfano NCD di togliere l’obbligo di fedeltà per le coppie gay come ulteriore condizione per la fiducia chiesta dal governo:-“

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Se si vanno a introdurre delle differenze che fanno connotare le coppie omosessuali come una coppia di serie B, introducendo per legge addirittura il venir meno del vincolo di fedeltà, sarà dato un ulteriore argomento a quanti ritengono che queste coppie debbano continuare ad essere discriminate. E' chiaro che sul piano pratico, vincolo di fedeltà o meno, cambia poco. Ma il segnale inviato al paese è micidiale.” Monica Cirinnà ha una visione totalmente opposta:-“L'obbligo di fedeltà è retaggio della peggiore cultura maschilista, pensi che venne inserito nel nostro ordinamento per legittimare il delitto d'onore!”. Anzi, possiamo dire che abbia in serbo una sorpresa per portare fino in fondo (anche) questa futura battaglia:-“ Per essere coerenti con la nostra scelta ho sottoscritto insieme

ad altri colleghi un disegno di legge che mira ad abolire questo requisito dalla normativa vigente sul matrimonio.” Ringrazio tutti i Senatori e gli Insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione di questo articolo, e concludo con un saluto all’Alessi dalla vicepresidente del Senato Fedeli (PD): “è un piacere dialogare con dei giovani interessati a quello che accade intorno a loro: le istituzioni della Repubblica sono le vostre istituzioni. La battaglia per un'Italia più civile non può vivere solo dentro le aule parlamentari, ha bisogno dell'impegno e della mobilitazione di tutti voi per chiedere uguaglianza, giustizia, riforme. Assieme possiamo fare molto: costruire un Paese all'altezza delle vostre ambizioni.” Giovanni Costantini 3F

OGGI IL FUMO SI COMBATTE COSÌ

n cancro alla gola. Un piede mutilato dalle cancrene. Un neonato scheletrico attaccato al respiratore. Uno zombie giallo ed emaciato mostra denti rosi dalla carie. Queste le nuove armi della lotta al fumo, immagini scioccanti, che vanno a sostituire le ormai familiari ammonizioni sui nostri pacchetti di sigarette: “Il fumo uccide.” “Il fumo danneggia te e chi ti sta intorno.” “Il fumo aumenta il rischio di impotenza.” Immagini

shock sui pacchetti di sigarette, che mostreranno in maniera inequivocabile i danni provocati dal fumo. È la Gran Bretagna il primo paese europeo a introdurre questo tipo di deterrente per ridurre il numero di fumatori; vedremo foto esplicite e raccapriccianti di tumori alla gola, di polmoni devastati e di denti corrosi dalle carie.Da martedì 2 febbraio sono entrate in vigore le nuove norme previste dal decreto legislativo tabacchi che recepisce la direttiva 2014/40/ UE del Parlamento europeo e introduce norme più severe per i fumatori di sigarette.Sulle confezioni sono vietati tutti gli elementi promozionali ed è

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''vietata la pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina trasmessa all'interno di programmi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi in televisione nella fascia oraria dalle 16 alle 19''. Arriva anche lo stop al fumo in auto con minori e donne incinta. Tra gli altri divieti introdotti troviamo quello di vendita ai minori di sigarette elettroniche con presenza di nicotina e il divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospeda-


li. Inoltre, il disegno di legge sulla cosiddetta “green economy” approvato lo scorso dicembre, ha introdotto multe fino a 300 euro per chi getta a terra i mozziconi delle sigarette. È vietata la vendita dei pacchetti da dieci sigarette, di tabacco da masticare e del cosiddetto snus, tabacco sve-

dese da tenere in bocca. Secondo i dati del ministero i messaggi sui pacchetti sono molto efficaci: finora 90mila persone hanno contattato il numero verde (800.554.08) per smettere di fumare. Che riescano queste immagini pietose e scioccanti a farci riflettere? Questo contraddittorio

abbinamento che associa immagini di morte e malattia ad un prodotto cosi venduto ci fa domandare quale sia il senso di continuare ad oltranza questa compravendita, ben consci degli effetti che ci procura. Sonia Forlimbergi 3D

MOGLIE SI RIFIUTA DI PULIRE E CUCINARE, RISCHIA IL CARCERE PER MALTRATTAMENTI

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enunciata la moglie per maltrattamenti entro le mura domestiche poiché non cucina e non pulisce ciò che il marito sporca. Queste le accuse per cui una povera moglie va in processo. Il giudice ritiene sia giusto verificare se la donna debba andare in carcere poiché ritiene valide e fondate le prove riportate dal marito. La donna è una quarantenne di Sonnino, paese in provincia di Latina; essa è stata mandata in giudizio poiché si rifiutava di preparare i pasti e pulire il disordine del marito, rischiando così dai due ai sei anni di

galera. Il marito, di ben sette anni più grande, sostiene che la moglie non solo non prepara da mangiare e lo fa vivere in una casa sporca ma lo insulta da ben due anni e lo sbatte fuori dalla camera da letto. Fortunatamente il processo è stato disposto sotto il giudice Mara Mattioli del tribunale di Latina. È possibile arrivare a rischiare la galera solamente per non avere preparato da mangiare al marito perfettamente sano e abile alla vita autonoma? È possibile che le donne vengano accusate di non fare il “proprio lavoro”? Ormai da

tempo dovrebbe esser stato abbandonato il maschilismo, perché ci sono ancora uomini così? Perché le donne devono essere considerate sempre in dovere di servire l'uomo? Sarebbe giusto, dunque, e secondo la legge condannare una donna che si è solo rifiutata di svolgere i soliti compiti da “donna di casa”,nominativo spesso affibbiato dagli uomini, invece che mandare dietro alle sbarre chi ha violentato e ucciso mogli solo perché non erano in grado di soddisfare il marito? Silvia Tonzani 3D

GIUBILEO STRAORDINARIO…COSA SIGNIFICA

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’otto dicembre 2016 si è aperto il “Giubileo”: Papa Francesco a due anni esatti dalla sua elezione ha proposto di dedicare un anno che abbia al suo centro il festeggiamento della “Misericordia”. L’eco mediatico di tale evento è notevole, anche se pochi conoscono il vero significato di questa Istituzione Cattolica e i vari momenti che la caratterizzano. La parola Giubileo deriva dall’ebraico “Jobel” che vuol dire “caprone” in riferimento al corno di montone utilizzato

nelle cerimonie sacre durante gli antichi giubilei; viene chiamato anche “Anno Santo” e in tale periodo è possibile rilevare particolari benefici spirituali. Il corrente giubileo è straordinario poichè di norma esso viene indetto in modo ordinario ogni 25 anni. Qualche Papa, come l’attuale può ritenere doveroso indire un “Anno Santo” fuori dai clas-

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sici schemi incentrandolo su particolari temi. Ecco quindi “il Giubileo” straordinario della “Misericordia” in un anno non prestabilito, il 2016.


In tale periodo i fedeli hanno a disposizione occasioni speciali per scoprire cosa veramente significa “Misericordia”. Il rito iniziale è l’apertura della Porta Santa. Si tratta di una porta che viene aperta solo durante il Giubileo, mentre negli altri anni è chiusa. Posseggono una Porta Santa le quattro Basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo

Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Il passare attraverso di esse esprime simbolicamente un percorso straordinario offerto ai fedeli verso la salvezza. Ufficialmente si inizia con l’apertura della Porta in San Pietro, seguono poi le altre. In occasione di questo Giubileo, Papa Francesco, ha designato Porte Sante anche in altri luoghi significativi per i

cattolici. Si sono spalancate in quasi tutto il mondo le porte della Misericordia in cattedrali, santuari e anche in molti luoghi di disagio e di emarginazione come carceri, ospedali, ospizi, mense per poveri. Secondo il Papa a nessuno è preclusa la possibilità di salvarsi, soprattutto durante il “Giubileo della Misericordia”. Alessandro Leone 2F

SI ARRUOLA NELL'ISIS, IL CIBO NON È BUONO E TORNA A CASA

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l fenomeno foreign fighters è sempre più diffuso nel mondo, infatti giovani occidentali lasciano le loro case per abbracciare la causa islamica e andare a combattere nel nome di Allah. Non sempre però l'Isis riesce a trattenere questi ragazzi che talvolta preferiscono tornare sentendo la mancanza del buon cibo e della stufetta. È l'esempio del giovane jihadista britannico che dopo un breve periodo passato tra le fila islamiche ha deciso di fare ritorno in patria per la nostalgia

di fish&chips e riscaldamento. L'inglese ha infatti definito le pietanze offerte dal califfato insipide e spesso immangiabili e ha palesato difficoltà ad adattarsi al freddo pungente e all'assenza di elettricità. Inoltre lo stile di vita condotto dai terroristi era fin troppo spartano e non adatto all'uomo; una volta tornato a Londra la polizia locale lo ha arrestato. La cella è comunque più confortevole di un campo di addestramento. Spesso si pensa erroneamente che coloro che si arruolano negli schieramenti dello stato islamico sia-

no profondamente diversi da noi occidentali, e solitamente vengono considerati come dei supersoldati con il solo ed unico scopo di uccidere. Questa curiosa vicenda invece ridimensiona tutto ciò, facendo capire che i giovani dell'Isis hanno le nostre stesse esigenze e i nostri identici bisogni, e che talvolta l'unica differenza è quella di seguire ideali estremisti e radicali che portano semplici persone a compiere gesti folli e sconsiderati. Lorenzo Moscioni & Daniele Santoro 4H

EINSTEIN AVEVA TORTO ...continua dalla copertina pari a 29 e 36 masse solari, la massa ottenuta è però inferiore alla somma delle due ed è pari a 62 masse solari, perché parte della massa si è trasformata in energia. Le onde gravitazionali sono onde che si propagano attraverso spazio e tempo increspandolo: queste minuscole perturbazioni sono state registrate grazie a dei sistemi, gli interferometri, che sfruttano la riflessioni di laser. Lo sfasamento del cammino dei laser prodotto dal passaggio delle

onde ha permesso agli strumenti di misura di rilevarne la presenza permettendo di confermare la teoria. La scoperta è incredibilmente importante e oltre a mostrare la precisione ed efficacia degli attuali sistemi di misurazione, che porterà, probabilmente, alla costruzione nei prossimi decenni di interferometri simili in tutto il mondo, per analizzare ancora più dettagliatamente l'intero spettro delle lunghezze d'onda , porta avanti la ricerca in molte direzioni diverse come

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ad esempio lo studio delle origini dell'universo fino ad ora "limitato" dalla possibilità di analizzare esclusivamente lo spettro elettromagnetico. Persino Einstein riteneva che fosse impossibile trovare prove dell'esistenza delle onde, a causa della difficoltà tecnica nella realizzazione degli strumenti di misura, e invece a quanto pare almeno su una cosa aveva torto. Nicolò Frescura 4A


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3 GIORNI DI SCUOLA ALTERNATIVI

iceo Scientifico Galeazzo Alessi, 22-23-24 Febbraio, 3 giorni flessibili,12 ore di corsi tenuti da professori, studenti e esperti. I rappresentanti d'istituto, sotto approvazione del preside, hanno organizzato questa iniziativa, dando l'opportunità agli studenti di staccare un po' dalla solita monotona routine fatta di studio, spiegazione e verifiche. Le giornate erano formate da due fasce orarie, da due ore ciascuna, ed era obbligatorio frequentare due corsi al giorno. Martedì 23 Febbraio, la Rai è venuta a fare un servizio nella scuola, riprendendo per pochi minuti alcuni corsi. I corsi più curiosi sono stati, "Natura, rimedi e tisane", " Cubo di Rubik", "Origami" : questi tenuti dagli stessi ragazzi, mentre "Rievocazione delle

battaglie" è stato tenuto dalla professoressa Carletti e il corso di Dj, invece da un esperto. Questo servizio ha messo in luce l'organizzazione delle giornate ma anche la collaborazione tra studenti e professori. La chiusura di questa iniziativa, finita il 24 Febbraio, è stata svolta in modo originale e uscendo un po' dagli schemi, infatti è stata scattata una foto dall'alto grazie ad un drone a, come vedete, tutti i ragazzi dell'Alessi, alcuni dei quali erano seduti in terra a formare la scritta "ALESSI". Questa esperienza (nonostante le difficoltà) può essere commentata da parte di tutti gli studenti solo in maniera positiva e ,come è stato detto durante il servizio al TG, da rifare assolutamente almeno una volta ogni anno! Silvia Tonzani 3D

BAGLIORI D’AUTORE “Il pazzo, l’amante e il poeta sono tutti fatti della stessa immaginazione”: il Liceo Alessi riaccende a Perugia Bagliori d’Autore

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l Festival Nazionale Bagliori d'Autore è una rassegna letteraria, dedicata ai più grandi esponenti della letteratura del passato, che ha luogo ogni anno a Perugia proponendo eventi anche in tutta l’Italia centrale. Caratteristica del Festival è quella di permettere agli studenti delle scuole superiori di affrontare vari autori in una versione più interessante e coinvolgente rispetto agli approcci canonici attraverso rap-

presentazioni teatrali, documentari, proiezioni cinematografiche… Questa annuale rassegna, della durata variabile di 7-10 giorni, è organizzata in collaborazione con il Comune di Perugia e altri enti locali

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e vanta la presenza di un ospite di importanza nazionale quale Alessandro Haber. Quest’anno l’undicesima edizione del Festival si svolgerà dall’ 11 fino al 21 marzo e sarà incentrata sul celebre drammaturgo


e poeta inglese William Shakespeare. Essa sarà organizzata con la collaborazione della professoressa Lorella Marini ma soprattutto si avvarrà della partecipazione di moltissimi docenti e studenti del liceo. Proprio da una frase tratta dall’atto V di “Sogno di una notte di mezza estate” è nato lo spunto per una riflessione letteraria che animerà la nostra città in questi dieci gior-

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tà i giardinieri. Puoi piantarci l'ortica o seminarci l'insalata… lasciare sterile il terreno per pigrizia o fecondarlo col lavoro: il potere e l'autorità di correggere risiedono nel nostro volere." Perciò, Bagliori d’Autore è un’opportunità che andrebbe saggiamente colta per rendere il proprio animo uno splendido giardino. Sara Pieretti 2F

A SCUOLA VINCE CHI FUGGE

er gli alunni del liceo Alessi il miglior modo per affrontare compiti e interrogazioni è rimanere a casa a dormire. In giornate scolastiche in cui gli studenti sono sottoposti a valutazioni, il numero delle assenze in ogni classe aumenta di circa il 15%. I profes-

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ni . L'Italia è stata lo scenario ideale per Shakespeare. Bagliori d'Autore per il secondo anno consecutivo rende omaggio all'interesse che l'autore ha sempre nutrito per il nostro paese, ambientandovi molte delle sue opere, da “Romeo e Giulietta” al “Mercante di Venezia” a “Otello” dal quale è tratto questo aforisma: “I nostri corpi sono i giardini, e le nostre volon-

sori le chiamano "assenze strategiche" senza, però, capire che sono loro a dover cambiare strategia. Lo "stress da voto", infatti, non solo limita la creatività degli studenti e danneggia le loro prestazioni, ma li spinge addirittura ad arrendersi. Maggiore è il numero delle prove al gior-

no a cui gli alunni vengono sottoposti, più numerosi saranno quelli che alzeranno la bandiera bianca. Occorre, quindi, che i limiti del numero dei compiti in classe giornalieri vengano rispettati per evitare l'aumento del numero dei "fuggitivi". Giulia Letizia 5E

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ome poter scordare le espressioni ricorrenti dei nostri professori o le affermazioni che, dette in un momento d'ira o d'ironia, ci hanno regalato dei minuti di divertimento e risate? Abbiamo pensato che sarebbe carino, ogni tanto, parlare anche del loro "lato comico" che a volte alleggerisce le pesanti giornate scolastiche! Ve ne riportiamo alcune, con la speranza che riescano a portarvi un po' di allegria. Se ve ne vengono in mente altre non esitate a riferircele tramite questo indirizzo email: redazione.siringa@gmail.com , saremo felici di pubblicarle!

"Tu biondina scolorita!" P.S. Rivendichiamo il diritto di usare e pubblicare "Cicero, ciceronis anzi sega,segonis!" termini coloriti in quanto presenti anche nella Divina "La Roma è una filosofia" Commedia di Dante (sempre sia lodato!). "Le patate da lontano sono tutte uguali" "La matematica non è una puttana!" "Non correggo mai le verifiche di domenica perché dopo bestemmio e sarebbe incoerente andare alla messa"  "Le vie del culo sono infinite"  "La lavagna è come gli uomini, la devi guardare da lontano"  "G. se non ci fosse l' attrito viaggeresti con la sedia"  " Non fate i begiarelli"  " Non è una cazzata, l'ha detto Popper"  "Voi siete ribelini"  "Non mi piacciono i parchi giochi, non mi piacciono i bambini, sono Erode!"  "Quale stregone avete pagato per farmi venire il mal di schiena?"  "A mai più rivederci" (ogni volta che esce dall'aula)  “Gli inglesi erano, fondamentalmente, un popolo di pecorai.”  “Questo liquido giallastro sono i globuli bianchi che lentamente si suicidano.”  “Io ve spruzzo il DDT eh”  “Nel Medioevo tornammo tutti a coltivare le capre.”      

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LE INIZIATIVE DI PALAZZO BALDESCHI, RACCONTO DELL’ARTISTA Nel nostro liceo ogni anno si tengono vari progetti inerenti a diverse discipline. Anche quest’anno il dipartimento di Disegno-Storia dell’Arte ha riproposto un progetto tenutosi anche negli anni precedenti: “Racconto dell’Artista”. Questo progetto è partito il 2 marzo ’16 ed ha coinvolto le classi quinte. La tematica affrontata nel primo incontro è stata: “Oltre le mostre. Riflessioni sull’organizzazione e contenuti delle esposizioni. L’esperienza di Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia”. Questo incontro è stato tenuto dal dr Daniele Cistellini, archeologo, che da diversi anni opera nella fondazione Cariperugia Arte. L’obbiettivo di tali incontri è illustrare cosa significa organizzare mostre all’interno di un museo anche nella prospettiva dell’o-

rientamento post diploma. Alcuni classi sono andate anche a vedere la mostra “Vertigine Umbra” inaugurata il 24 giugno e terminata il 25 ottobre 2015 presso il Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia. A tale proposito abbiamo intervistato Daniele Cistellini il quale ci ha detto che lui lavora a Palazzo Baldeschi, un museo di proprietà della fondazione “Cassa di Risparmio Perugia”, la quale organizza una serie di esposizioni mobili e due collezioni permanenti. Durante l’intervista l’esperto ha detto: “L’idea di questo incontro era quella di far lu-

ce per quanto possibile su quali sono i procedimenti che portano all’organizzazione di una mostra.” Speriamo di continuare sempre con questi progetti che stimolano le nostre curiosità e ci arricchiscono sempre di più, progetti riguardanti materie extrascolastiche che altrimenti non avremmo mai affrontato. Margherita Esposito 2F

CERVELLO ARTIFICIALE: GIUSTO O SBAGLIATO?

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a ricerca scientifica sul cervello va avanti da secoli, ma i grandi progressi e le principali scoperte, che hanno portato ad una più approfondita conoscenza riguardo ad esso e alla sua attività, sono stati fatti negli ultimi decenni. I risultati ottenuti sono dovuti alla presenza e alla cooperazione di diverse linee di ricerca: la più recente, e soprattutto incisiva, è il “Brain Imaging”, termine inglese, che non ha un equivalente in italiano, il quale consiste nell'uso di tecnologie per vedere l'attività cerebrale di soggetti mentre compiono azioni, e si aggiunge ai già esi-

stenti studi di psicologia sperimentale, biologia, neurobiologia e genetica. Accanto alle ricerche, sono nati due progetti di grandissima portata, volti all'investimento sul cervello, che sono il “Brain”, proposto dagli Stati Uniti, e l'europeo e già finanziato “Hbp – Human Brain Project”. Quest'ultimo è un progetto nel campo informatico e neuroscientifico al quale partecipano più di 100 istituti di ricerca europei ed internazionali e che richiede un totale di 1,19 miliardi di investimento. Hbp è finalizzato alla realizzazione di un simulatore del cervello

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umano, una sorta di cervello artificiale, tramite l'unione di tutte le conoscenze relative a questo ambito, in modo da poterne studiare meglio le malattie neurologiche e le loro possibili cure. La realizzazione del progetto Hbp è però ritenuta da molti un errore: esso, più che progetto, è considerabile come un'ambizione, un sogno, un ideale: infatti, se analizzato da un punto di vista realistico e concreto, è contestabile per vari aspetti e presenta varie problematiche. Prima di tutto, una dimostrazione si può trovare nell'opposizione a Hbp da parte di un gruppo di più di 700 competen-


ti scienziati che sostengono che il progetto sia un'idea prematura, ambiziosa e disorganizzata. Analizzando l'aspetto economico, esso richiede un’enorme somma di denaro destinato alla ricerca che potrebbe essere usato a scopi più concreti e produttivi. Inoltre, Hbp consiste nell'attuare un'idea unica di cervello, ed è sbagliato voler costringere una scienza sperimentale in continua evoluzione a seguire una visione unica: il cervello, dicono gli scienziati, è una delle cose più complesse esistenti in natura, e poiché la ricerca è ancora molto lontana da una definizione chiara, precisa e

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condivisa, essa deve mantenersi più libera possibile. Ultimo, ma non meno importante, è il rischio principale del progetto: la creazione di aspettative e promesse, che potrebbero non essere mantenute, verso persone affette da malattie neurologiche. Da un lato sostengono gli scienziati, il cervello funziona come un computer e se si riescono a comprenderne ed imitarne i processi, è possibile rivoluzionare la medicina, la tecnologia e la società. Dall’altro però, anche considerando questa affermazione come vera, la scienza, in ambito neurologico non conosce il cervello abbastanza bene e, ad oggi, non se ne ha al-

cuna definizione così precisa da poterne costruire un modello artificiale, che simuli le attività di tutti i neuroni e i complessi sistemi presenti al suo interno. In conclusione, il progetto Hbp, che è già in corso, è stato e continua ad essere criticato e considerato un errore, ma l'unica cosa che si può fare ora è avere fiducia nella competenza di chi vi lavora e sperare che, con l'avanzamento della scienza e con l'aumento di quantità e qualità delle scoperte, sarà un progetto con una riuscita rivoluzionaria. Martina Ercolanelli 4A

ALLA SCOPERTA DEI BORGHI PIÙ BELLI D' ITALIA: SANTA SEVERINA

n questo articolo voglio proporvi un nuovo percorso interessante riguardante i borghi più belli d' Italia. Oggi comincerò parlandovi del borgo di Santa Severina. La mia curiosità riguardo questo borgo medievale è nata da una ricerca condotta insieme alla prof.ssa Silvana Belcastro, la quale, essendo nata e vissuta in questo paesino, è riuscita a darmi qualche spunto per approfondire la storia e i monumenti più importanti. Santa Severina (l' antica "Siberene") è un piccolo borgo medievale di appena 2196 abitanti che si trova vicino Crotone e che è entrato a far parte da poco tempo della lista dei ”borghi medievali più belli d' Italia.”

base rocciosa del suo nucleo, faceva apparire Santa Severina come una grande nave di pietra. Tra i monumenti più importanti di questo borgo troviamo sicuramente il Castello. La sua costruzione risale all' epoca della dominazione normanna e fu realizzato su una fortificazione preesistente di epoca bizantina. E' conosciuta anche con il Il castello di Santa Severina, nome di “nave di pietra” che si estende per un'area di perchè in una mattina di circa 10.000 mq. è una delle Maggio di molti anni fa,i primi antiche chiarori dell' alba mostrarono fortezze militari meglio uno scenario insolito ed conservate del meridione affascinante. Enormi banchi di d'Italia; fu sottoposto dal 1994nebbia avevano invaso 1998 ad una meticolosa opera l'interna valle del Neto di restauro: è composto da un coprendo ogni cosa fino ad mastio quadrato con quattro una certa altezza e tutto quel torri cilindriche poste agli che affiorava sembrava angoli ed è fiancheggiato da immerso in quel mare quattro bastioni sporgenti in lattigginoso che, coprendo la corrispondenza delle torri.

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Un altro monumento importante di questo piccolo borgo è il battistero. Riconosciuto da qualche anno come patrimonio culturale dell' UNESCO, è l' unico battistero pervenuto ai giorni nostri ancora integro. La sua architettura deriva

dagli edifici a pianta centrale e richiama il mausoleo di Santa Costanza a Roma. Il battistero bizantino ha, infatti, una forma circolare con quattro appendici e con affreschi risalenti al XXII secolo. E' sicuramente un borgo da visitare e nel suo piccolo

racconta con i suoi monumenti l' espressione di un’arte, quella bizantina, che caratterizzò tutto il territorio calabrese, ed in particolar modo il borgo di Santa Severina. Matteo Ferranti 4A

ARTISTA INGLESE ACQUISTA IL NERO PIÙ SCURO

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o scultore britannico Anish Kapoor ha comprato i diritti del nero più tenebroso e scuro esistente al mondo e lo utilizzerà per le sue produzioni. Gli altri artisti non potranno dunque più usare il Vantablack, così si chiama questo colore, ed hanno prontamente etichettato la mossa di Kapoor come antidemocratica Questo materiale scurissimo,

È

esistente da qualche anno, è prodotto in nanotubi di carbonio, persino più fini dei capelli. Il Vantablack assorbe praticamente tutta la luce che l'uomo può percepire (in particolare il 99,96%), e quindi qualsiasi cosa rivestita da questo supernero perde la forma e i contorni per l'occhio umano. Questo colore, che nasce inizialmente con scopi militari, viene frequentemente

utilizzato, oltre che in scultura e architettura, nei dispositivi ottici come telescopi e telecamere astronomiche proprio perché riesce a captare anche i minimi impulsi luminosi. Forse il nostro architetto costruirà ponti invisibili sulle acque notturne del Tamigi? O statue i cui contorni sfuggiranno allo sguardo? Lorenzo Moscioni 4H

rio. Immaginate la sorpresa quando i paramedici che erano andati a prenderlo l'hanno trovato che piangeva. Miracoli della vita o errori della medicina? Il mito del risveglio dopo la morte è antichissimo, ma è soprattutto negli ultimi anni che è diventato tanto popolare, soprattutto nei film e nelle serie tv. Un esempio è The Revenant, dove un gruppo di commercianti di pellicce decimati da un

attacco indiano, si affida per la sopravvivenza al leggendario esploratore Hugh Glass, interpretato da Leonardo Di Caprio. Glass viene però ridotto in fin di vita da un'orsa, e Fitzgerald, un membro del suo gruppo, lo lascia al suo destino. Hugh contro ogni previsione sopravvive e inizia la sua grande odissea, di circa 300 chilometri, alla ricerca di Fitzgerald per compiere la sua vendetta. Dalla Francia arriva invece la serie tv, quasi omonima, Les

A VOLTE RITORNANO

questo il caso di Sonia Burton, 50 anni, inglese. Mentre era al lavoro in una sala bingo di Ashington, Regno Unito, la donna è stata colta da un infarto e il suo cuore si è fermato per 56 minuti... per poi ricominciare a battere. Sonia ha raccontato che l'unica cosa che ricorda è suo marito, deceduto nel 2004, che le sarebbe apparso davanti per dirle che ancora non era giunta la sua ora e che doveva tornare dai bambini. I medici che avevano tentato di rianimarla per circa un'ora affermano di non aver mai visto niente di simile. Dopo 8 giorni di degenza la donna, che si definisce un miracolo vivente, è potuta tornare dai suoi 4 figli. Ma Sonia non è l'unica. Dalla Cina arriva la notizia di un altro miracolo inspiegabile ai medici. Un bambino nato prematuro, non era riuscito a sopravvivere e in attesa della cremazione era stato portato in obito-

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Revenants: un tranquillo paesino tra le Alpi Francesi viene scosso dal ritorno di fantasmi del passato molto reali. Gli zombie francesi sono morti che non sanno di essere morti e che vogliono semplicemente riprendere la loro

vita da dove l’avevano lasciata, destabilizzando il resto degli abitanti. Ho citato solo alcuni esempi, ma la moda dei redivivi sembra ormai aver contagiato tutti. Ma perché i non-morti piacciono tanto? Sarà il sen-

so d'inquietudine generato dall'idea che la linea che ci divideva dal mondo dei morti un tempo non è più così marcata? O forse semplicemente l'inconscia speranza di avere una seconda possibilità. Chiara Brozzi 3F

STREET ART, QUANDO L’ARTE DIVENTA IL GRIDO DELLA SOCIETÀ

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apita spesso di fare una passeggiata e di vedere interi muri pieni di disegni e di scritte, ancora più frequentemente succede che quei murales in quei muri non dovrebbero esserci: è vandalismo. Negli anni la street art è stata spesso oggetto di dibattiti, c’è chi dice che è arte e chi dice che è vandalismo puro, fatto sta che ancora nessuno è riuscito a rispondere alla domanda: i murales sono arte? Sicuramente è difficile dare una definizione all’arte, tutti però sono d’accordo su una cosa: l’arte è un qualcosa che consente all’uomo di esprimere i propri sentimenti, le sue idee e in alcuni casi di suscitarne altre. Ci sono dei murales che hanno fatto la storia come quelli fatti sul muro di Berlino ed altri che sono stati

cancellati dopo poche ore dalla loro realizzazione, sono tantissimi gli artisti che con il tempo hanno fatto conoscere il loro nome e parlare di sé. La cosa che però colpisce di questo mondo è che spesso si conosce lo pseudonimo dell’artista, ma non si sa chi si cela dietro a quella firma. Per molti l’artista di strada più famoso di sempre è Banksy: attivo dagli anni ’80, si è fatto conoscere in tutto il mondo per i suoi murales, addirittura una sua opera è stata venduta per 750.000 sterline. Nell’era dei social network dove a regnare è l’esibizionismo, sembra quasi un paradosso, eppure Banksy ancora non si è rivelato e probabilmente non lo farà mai. L’artista originario di Bristol è un genio, le sue opere sono a sfondo satirico e criticano la società attuale, uno dei temi più trattati dall’artista è il

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consumismo, che porta a fare di tutto un business, perfino dell’arte. Il bello è proprio qui, la maggior parte degli acquirenti delle opere di Banksy vedono l’arte come un oggetto di consumo e finiscono per comprare un murales per esibirlo nella loro collezione privata, senza rendersi conto però che nell’opera stessa appena comprata , Banksy ironizza proprio su di loro. I messaggi che Banksy vuole comunicare con le sue opere sono senza dubbio dei messaggi estremi: contro il consumismo, contro la guerra, concetti che solo con una forma d’arte così diretta possono essere espressi. Paragonando l’arte al cibo, la street art è un pasto che si può mangiare velocemente, digerirlo però non è sempre facile; comprendere i messaggi che si celano dietro ai murales o a delle scritte apparentemente banali non è da tutti. La street art è il grido della società che urla contro i suoi problemi, un grido però che se viene sentito può suscitare qualcosa che va oltre una semplice emozione. Alessandro Cascianelli 4A


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L'ERA DEI TATUAGGI "SIAMO TATUATI, NON MALATI...SIAMO COLORATI, NON SPORCHI!"

n segno indelebile sulla pelle. Una traccia che parla di noi, del nostro vissuto, delle nostre credenze e desideri. Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza. Il tatuaggio in sé ha origini antichissime: ad esempio nel Medioevo i pellegrini si facevano tatuare i simboli religiosi o del santuario appena visitato, altri popoli svilupparono l’utilizzo del tatuaggio con propri stili e significati. Per i Maori, popolo che vive nella Nuova Zelanda, i tatuaggi hanno un importante significato: il moko è il tatuaggio dei guerrieri che racconta con dei simboli la loro vita; il kirituhi è per tutti, non solo guerrieri, ed ha lo stesso significato del moko. Il tatuaggio è una forma d’arte che si è espansa a macchia d’olio tra le persone,

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in particolare tra i giovani, che sentono la necessità di incidersi la pelle con immagini che rievocano il proprio passato. Un giovane su tre ha un piercing, mentre uno su quattro è tatuato!Secondo uno studio pare che il piercing sia più comune nel sesso femminile, e l'età in cui si decide di imprimerlo sulla propria pelle si aggira attorno ai 13 anni, al contrario si aspetta fino ai 1516 per il tattoo. Ma quali sono i motivi che spingono sempre più i giovani a tatuarsi la pelle? Un tattoo può essere fatto per seguire una moda, per comunicare un’appartenenza, per trasgressione, per segnare indelebilmente una tappa della propria vita. Nello stesso tempo, può comunicare un disagio, eventi della propria esistenza che hanno provocato dolore e sofferenza. Qualche anno fa, le tecniche di rimozione davano dei risultati insoddisfacenti. Infatti, l’u-

tilizzo dei laser ad anidride carbonica e ad argon, della dermoabrasione e della salabrasione hanno sempre procurato la comparsa di cicatrici al posto del tattoo. Oggi la situazione è migliorata. L'avvento dei tattoo-laser ha permesso di rimuovere i tatuaggi con un rischio praticamente inesistente di lasciare segni o lesioni di diverso genere. Essere tatuati non significa essere trasgressivi, essere tatuati non significa sporcarsi. Essere tatuati significa esprimere la nostra arte con un linguaggio diverso che è quello dell'inchiostro sulla nostra pelle. É un segno quasi indelebile che rimarrà per sempre sulla nostra pelle. "Un tatuaggio non è semplicemente un disegno. Vedi, un tatuatore è come un confessore. Lui scrive la storia di un uomo sul suo corpo." NICOLAI LILINCamilla Pauselli 2F

BACIAMI IL CUORE

crivere è fidarsi di se stessi. E’ un modo per conoscersi e per farsi conoscere. Scrivere è qualcosa di estremamente profondo, pericoloso e spaventoso, perché è capace di fa emergere il meglio e il peggio di noi. Scrivere è tenersi compagnia, è stare con se stessi senza essere disturbati. Scrivere è ricordarsi di vivere, e non solamente di esistere, perché quando qualcuno scrive qualcosa, allora sì che dà prova di esserci. E io credo di aver dato prova di esserci molte volte. Sì, perché ormai ho sposato penna e foglio per donargli tutta me stessa. Affido loro i miei pen-

sieri, e tutto quello che non può essere detto a chiunque. Credo fermamente che ci sono cose che possono essere dette , e altre che possono essere solo scritte. Scrivere è un po’ come parlare ad uno sconosciuto. Già. Il foglio non ti conosce , non ti giudica, sta in silenzio, in quel silenzio a volte un po’ imbarazzante. Il foglio ti consola. Scrivere è come passeggiare per le vie del centro con il sapore effimero della nebbia in bocca, prendere a caso un passante e raccontargli la storia della propria vita. Ma non si può scrivere ovunque. Scrivere è talmente sublime e meraviglioso che sareb-

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be un peccato sprecare inchiostro in un luogo qualunque. Chiunque ami scrivere ha un posto privilegiato al quale affidare i propri pensieri. Un posto che conosce lacrime e sorrisi. Magari con il vento e con il mare. Sì, perché a volte ci sono parole che devono essere portate via dal vento perché fanno troppo male e altre volte parole troppo dure che devono essere coperte dal rumore incessante delle onde. Ma per scrivere ci vuole anche tanto coraggio. Quando qualcuno inizia a scrivere deve essere a conoscenza del fatto che non sa dove può arrivare. Scrivere può durare un minuto, un’ora. A volte può durare un


anno. E, se lo si vuole, ogni pretesto è buono per raccontarsi. Un giorno mi dissero che le parole migliori da imprimere sul foglio vengono fuori quando si è tristi. Da quel momento ho iniziato a vedere la tristezza come qualcosa di proficuo, come qualcosa che poteva aiutarmi a tirare fuori il meglio, e il peggio di me. E poi certo, c’è chi è in grado di scrivere tutto e chi solo alcune cose. Di scrivere per raccontare l’ebbrezza di buttarsi col paracadute. Si scrive per gettare fango su Dio, o chi per lui, dopo la morte straziante di qualcuno. E si scrive anche per raccontare momenti belli, di quelli che ti fanno mancare il fiato e che con il sapore della nebbia del centro hanno poco a che fare. Scrivere è impegnarsi ad essere se stessi. Scrivere è scavare dentro se stessi e meravigliarsi di cosa può venir fuori. A volte c’è un immenso dentro di noi che non si conosce e solo con una penna che volteggia leggera su un foglio bianco , può volar via. Dentro di noi può esserci di tutto, dalla felicità alla paura, dall’eccitazione all’angoscia. Tante emozioni che non possono e non devono rimanere rinchiuse nella nostra anima, devono uscire da noi ed essere impresse per poter essere ricordate, rilette e riderci o piangerci su. E poi quando si scrive non c’è la paura di far male a nessuno. Quando si scrivere vengono fuori frasi e pensieri che con la sola facoltà della voce non possono essere espresse. Con la voce, a volte, non si dà alle parole il prestigio che più si meritano. Un’emozione scritta ha una carica persuasi-

va la cui potenza vocale non può competere neanche minimamente. Scrivere è qualcosa di estremamente personale che nessun altro al di fuori di noi stessi può capire. Si scrive per noia, per mancanza d’affetto, per essere padroni della propria anima. Si scrive per confondersi nei propri respiri, per essere assorti nel blu cobalto di un cielo senza fine. Si scrive dopo aver catturato lo sguardo di uno sconosciuto e viaggiare in quegli occhi senza una meta, impadronirsi dei suoi pensieri gremiti quasi quanto le stelle. Quando si prende in mano carta e penna, quando uno è pronto a dare il meglio e il peggio di sé , è come se il cielo volesse scrutare nel nostro cuore, aprirlo, straziarlo, amarlo e affannarlo, e senza nessun lamento accorgersi dell’indiscrezione e la protezione che la scrittura può darci. Scrivere è ingannare se stessi credendo che le cose vadano bene, a volte è una bugia, di quelle che fanno male, di quelle che fanno crescere, di quelle che, seppur rimanendo in eterno, le accantoni in un cassetto remoto della mente. Scrivere è una follia, uno sfizio, una voglia, di quelle che svaniscono in fretta. Come buttarti a picco sul mare … Quando tocchi l’acqua ti sembra di sfiorare il nulla con il corpo e con la mente , ma poi quando sei sott’acqua non vedi l’ora di tornar su per respirare l’aria di sempre, ma che sicuramente sembrerà più buona del solito. Scrivere è un’emozione indescrivibile; è qualcosa che, pur non essendo concreta, la provi, l’assapori, la stuzzichi, ce l’hai dentro. Scrivere è un’urgenza, un’urgenza di dire qualcosa che ci si porta dentro e che, prima o

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poi potrebbe svanire. Un’urgenza di dare corpo a quelle parole che si affollano e si impongono, un’urgenza della condivisione. Si scrive per lasciare una traccia di se stessi. Per conoscere se stessi. Per dire quello che conta veramente. Per colmare un vuoto. Per farsi capire. Per non lasciare che il tempo cancelli i ricordi. Si scrive perché le parole danno un senso a quello che si vive e che si percepisce , aggiungono un tassello al puzzle dell’amore anche quando urlano collera e dolore, anche quando rileggendole ci deludono , anche quando nessuno ha voglia di ascoltare. Scrivere una storia è come affrontare un viaggio di cui non si conosce destinazione. Viaggiare per viaggiare, senza altro scopo. È vivere tutte le vite o, almeno, pensare a come sarebbe stato. Ti sembra di avere tutto il mondo in una mano, di muovere i fili dell’anima di chi hai immaginato. Scrivere è materializzare un’immagine fino a renderla reale, fino a chiedere allo stesso protagonista come vuole che sia il suo destino. Scrivere è poter sempre scegliere. È guardarsi dentro e cercarsi in altri volti. È guardare altri volti e trovarsi. È svuotarsi, riempirsi, ridere e piangere. È vivere combinando parole e sentirsi felici quando il suono di una frase fa vibrare un’emozione. È rincorrere un modo diverso per dire qualcosa di già detto, è aggrapparsi al come. È amarsi. È fermare un pensiero per non dimenticarlo, catturarlo come qualcosa di raro, di unico, che per paura di un non ritorno inchiodo ad un foglio. Alla fine del viaggio, di ogni viaggio, si ingoia sempre un


sorso di nostalgia. Dura solo per quell’attimo che serve ad alzare lo sguardo dall’ultima pagina e soffiarlo fino all’orizzonte. Sai già che l’indomani quegli occhi vedranno l’alba di un viaggio diverso. L’arte, insieme al cielo, è l’unico concetto sconfinato che riesco a figurarmi. Scrivere è come dettare al fo-

glio la melodia della propria vita. È come ascoltare una canzone, di quelle che ascolti, ascolti, ascolti all’infinito solo per sentire ancora una volta la melodia, quelle canzoni che non ti abbandonano, che ci sono in qualsiasi momento tu voglia. Chi ha dimestichezza con il foglio e la penna, arriva ad un

SORRISO MANCATO

Lo sai, lo sfruttamento è illegale che porta anche tanto male bambini stanchi e doloranti famiglie mancanti bambini ceduti voluti per saldare un piccolo debito a quella famiglia che non ha nessun credito

punto in cui la bellezza di imprimere su quel foglio se stessi, si trasforma in un luogo sicuro e mai spiacevole per essere, tutte che volte che lo si desidera, i veri padroni della propria mente. Benedetta Tedeschi 3F

LACRIME

Generale caro, non voglio dedicarti la mia ultima pagina di diario. Basta alla guerra basta alla terra distrutta, dove mille sofferenze creano molte impotenze Bambini distrutti dalla morte, dal dolore e che a malincuore salutano il genitore che però non c'è più, perché la guerra porta tanto dolore e ha tolto il battito del suo cuore.

La tristezza di un bambino sul suo volto è come un mondo capovolto a quel bambino manca l'infanzia ma non la speranza di averla prima o poi Non sono oggetti o macchine ma bambini e non vanno usati e neanche sfruttati sono bambini, quindi vite che lotteranno unite.

UNA STORIA SEMPLICE DI LEONARDO SCIASCIA

Una storia semplice” è un romanzo giallo di Leonardo Sciascia che parla di un fatto realmente accaduto, con un sfondo di mafia e droga. Il titolo farebbe pensare ad una storia lineare ma in realtà si rivela una storia tutt’altro che semplice. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, un messaggio interrotto e un apparente suicidio. Inizia così un crescendo della storia che si ampia e si ramifica non lasciando al lettore neanche l’opportunità di ragionare. Durante la narrazione, infatti, il lettore viene coinvolto nella

vicenda ed è quasi portato a riflettere al caso immedesimandosi nel ruolo del brigadiere, il protagonista della storia. Sciascia inventa una storia semplice ma con una trama complessa e cerca di denunciare con essa i numerosi problemi legati alla criminalità. Egli si sofferma sui casi insabbiati e su organi come le amministrazioni che vengono a contatto con organizzazioni mafiose. Ci invita a riflettere sul personaggio del brigadiere, un uomo qualsiasi, uno di noi che ha il nero sogno di cambiare il mondo; ma, come sempre, le

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istituzioni hanno il sopravvento e si è costretti ad abbandonare le proprie ambizioni, lasciando la giustizia incompiuta. Questa è “una storia semplice” perché parla del nostro mondo; un mondo malato e scorretto. Un mondo che condanna i giusti e premia i disonesti. Questa non è altro che la nostra storia e l’autore ci invita a riflettere, a provare a migliorare, a renderci consapevoli che il mondo può cambiare solo se andiamo avanti con i nostri ideali. Edona Xhaferri 2F


DEADPOOL IL SUPEREROE CHE NON TI ASPETTI

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ochi lo conoscevano prima del suo debutto ufficiale sul grande schermo ma ora è più famoso che mai. Deadpool, il cui vero nome è Wade Winston Wilson, è un personaggio della Marvel Comics apparso per la prima volta nel numero 98 di ‘New Mutants’, nel febbraio del 1991. Nato come parodia del Deathstroke della Dc, si è subito caratterizzato in modo nettamente diverso da que-

st'ultimo: è un personaggio te dell’ universo Marvel, forza molto particolare, noto per la e agilità e riflessi sovrumani a sua parlantina ( da qui deno- cui vanno sommate le avanzaminato ‘il mercenario chiacte abilità tecniche e pratiche chierone’ ) e soprattutto per la con cui riesce a destreggiarsi sua abilità di infrangere la tra molti tipi di armi. quarta parete, non soltanto Di dubbia classificazione all'inrivolgendosi direttamenSONO STATO CREATO te al lettore ma facendo vari riferimenti al mondo SPECIFICAMENTE DAGLI UMANI... reale all'interno dei suoi PER UCCIDERE GLI UMANI. IL CHE fumetti. Da molti classiLA DICE LUNGA SULLA RAZZA ficato come ‘mutante’, UMANA IN GENERALE, NON in realtà Deadpool è il CREDETE?! frutto dell'esperimento weapon X, o meglio lo stesso che ha dato l'adaman- terno dei fumetti, rientra perlotio a Wolverine, al quale si è più nella categoria dell’antiesottoposto per cercare di cura- roe, mostra uno spiccato senre il suo cancro in fase termi- so dell'umorismo, spesso manale. L'esperimento si verifica cabro o sconcio, e la sua relaa prima vista fallimentare, non zione con il gruppo di mutanti estirpando il cancro bensì di Xavier è alquanto altalenanestendendolo al suo intero te. Il film di recente uscita, non corpo; si scoprirà in seguito solo è stato un enorme sucche in realtà l'aspetto grottecesso al boxoffice ma è stato sco di Deadpool (raramente anche un traguardo per l'attore mostrato nei fumetti) è l'effetto Ryan Reynolds, che puntava collaterale del medesimo alla realizzazione di questo esperimento che gli ha donato film da ben sei anni. il fattore rigenerante più poten- Daniele Santoro 4H

PASSIONE, EMOZIONE E GRANDE AMICIZIA: VOLLEYLAND 2K16

Passione, emozione e grande amicizia tra tutti” ecco come Giacomo Leoni, palleggiatore della Tonazzo Padova, ha descritto Volleyland. Tutti gli appassionati di pallavolo lo richiedevano a gran voce e così la Lega Pallavolo Serie A ha deciso di accontentarli, riesumando quest’evento che non andava in scena da ben sette anni. Ma che cos’è Volleyland? “La difficoltà maggiore è spiegare

cos’è Volleyland a chi non ha fatto in tempo a viverlo” queste le parole dell’amministratore delegato della Lega Volley, Massimo Righi, e come dargli torto? Infatti, in questa manifestazione le attività che erano state proposte (quali: Semifinali e finale di Coppa Italia, passeggiate tra gli stand di tutte le squadre nella volley gallery, e molti altri eventi che coinvolgevano anche giovani pallavolisti) non descrivono a

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pieno la vera essenza dell’evento. Sono le emozioni, invece, l’elemento che ha caratterizzato Volleyland: l’emozione che prova ogni fan della pallavolo stando a contatto con i propri idoli, l’emozione che prova ogni tifoso supportando la propria squadra nelle partite importanti, l’emozione nel vedere altre 22000 persone unite dalla stessa passione. Un altro elemento che l’ha


fatta da padrone era l’ambiente che si era creato, ambiente che distingue spesso la pallavolo dagli altri sport, un ambiente in cui, come detto all’inizio, si respira un clima di grande amicizia. Amicizia anche tra le più grandi tifoserie, dove non è difficile che un tifoso di Perugia incontrando un tifoso di Trento si senta dire: “Ieri ho tifato per voi, siete veramente una bella tifoseria” e viceversa. Due giorni, 6 e 7 febbraio, in cui tutti gli appassionati della pallavolo si sono riuniti nello stesso posto: Forum di Assago a Milano. Il sabato pomeriggio è stato il turno delle due semifinali di Coppa Italia Superlega maschile: DHL Modena - SIR SAFETY CONAD Perugia conclusa con un risultato di 3 -1 e CUCINE LUBE BANCA MARCHE Civitanova DIATEC Trentino conclusa con un risultato di 2-3. La sera è stata la volta della pallavolo femminile con protagonista CLUB ITALIA che batte 3-2 METALLEGHE SANITARS Montichiari. Ma se questo può sembrarvi emozionante avreste dovuto passeggiare per gli stand nelle mattinate avendo la

possibilità di incontrare i veri protagonisti della pallavolo maschile e a quel punto vi sareste ricreduti: questa è vera emozione. Luciano De Cecco, Denys Kaliberda, Christian Fromm, Simone Buti, Alberto Elia, Alessandro Franceschini, Iacopo Botto, Stefano Mengozzi e Hristo Zlatanov sono solo alcuni dei giocatori a cui potevi chiedere una foto o un autografo. E poi si arriva alle tanto attese finali maschili di Coppa Italia di Serie A2 e Superlega tenutesi la domenica pomeriggio. Si comincia con la prima finale di Serie A2 tra CALLIPO Vibo Valentia e GLOBO BANCA POPOLARE del Frusinate Sora dove Vibo Valentia

strappa per il secondo anno consecutivo la coppa con un 3-2 davvero combattuto. Alle 17:30 è iniziata la finalissima tra DHL Modena e DIATEC Trentino, partita tanto attesa ma non particolarmente combattuta da parte di Trento che lascia la Coppa Italia a Modena perdendo 0-3. L’emozione che si prova ad esserci non si può descrivere, ci hanno provato in molti e altrettanti hanno cercato di rispondere alla domanda: “cosa è Volleyland?” ma penso che non ci sia una sola risposta a questo quesito, quindi credo sia più giusto chiedere: “cosa è PER TE Volleyland?”. Alessia Peccini & Elisa Massettini 2F

SPERANZE PER CERCARE DI RIPETE LA VITTORIA DEL 2006

I campionati si vincono con il centrocampo” come sa ogni appassionato di calcio. Per questo ho deciso di fare un intervista a campione riguardo ai dieci migliori centrocampisti italiani a persone dai 15 ai 21 anni, tifosi di varie squadre della serie A e anche ad una persona non tifosa ed è venuto fuori che gli italiani

sono passionali anche nel calcio e che il cuore conta più della testa nella scelta dei propri preferiti. Interessante che la nostalgia del 2006 è ancora forte dato che Pirlo e De Rossi per molti occupano le posizioni più calde della classifica. Questo è controbilanciato dalla grande presenza di giovani giocatori e dalla scelta partico-

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lare di alcuni giocatori anche se scomparsi dal panorama delle grandi squadre, come Aquilani, o molto contestati, come Montolivo. 10.Baselli il ventitreenne granata parlando della maglia azzurra ha per ora giocato solo con la nazionale under 21 in 12 presenza non segnando mai. Però, le sue ottime pre-


stazioni dimostrate anche dai 5 gol in stagione, tra campionato e coppa Italia, avranno di sicuro attirato le attenzioni del c.t. Conte sul centrocampista centrale. Il giocatore del Torino ha assunto un ruolo importantissimo nel club, tanto da essere sceso per 25 partite in campo, grazie alla sua correttezza e all'abilità con i piedi come dimostrato dalle parole del suo procuratore : “pulito nell'intervento, abile nei passaggi con entrambi i piedi, elegante e molto tecnico”. Un vero gioiellino da godere per il club del presidente Cairo, che vede il prezzo del cartellino aumentare partita dopo partita 9.De Rossi il mediano romano già campione nel mondo nel 2006 in quella notte magica a Berlino, rischia di non essere tra i convocati per Euro2016 e di terminare dunque la carriera in nazionale. La sua fama per dare tutto in campo fa si che venga comunque considerato uno dei migliori centrocampisti italiani soprattutto dai romanisti che lo chiamano “capitan futuro” ,per il fatto di essere sempre stato il vice di Totti. Al momento è infortunato ma una volta rientrato come suo solito cercherà di dare tutto per far raggiungere il terzo posto alla Roma. Valido anche come difensore centrale, è stato nominato più volte tra i giocatori più forti delle competizioni in cui ha partecipato( nel 2012 era nella formazione ideale di Euro12 e nel 2009 è stato considerato miglior calciatore italiano dall'Aic e ottavo miglior

centrocampista al mondo dall'Equipe) 8.Saponara il centrocampista di proprietà dell'Empoli sta certamente facendo pentire la dirigenza del Milan per averlo venduto, dato che il giocatore a suon di assist e gol ha attirato l'attenzione dei club più importanti di serie a e ci sono anche voci riguardo interessamenti da parte di top club esteri. Del resto se il club toscano sta mostrando bel calcio con prevalentemente giocatori giovani è anche merito suo che insieme ai compagni ora costituiscono una bella somma in caso di cessione ai grandi club interessati. In nazionale maggiore ancora non ha mai esordito e l'europeo potrebbe essere l'occasione della sua consacrazione. 7. Bonaventura E' uno dei tanti buoni giocatori ad avere Mino Raiola come procuratore. Per lui il passaggio dall'Atalanta al Milan non ha causato grossi problemi d'adattamento. Infatti, ha continuato a fornire buonissime prestazioni con gol e assist che lo hanno reso la chiave del centrocampo rossonero, il quale nei periodi bui ha potuto contare su di lui e che quando non c'è ha difficoltà ad ingranare. Il ventiseienne è già entrato nella lista dei favori di Conte ,giocando due partite in nazionale maggiore, e nella quale continuerà ad esserci facilmente grazie alle sue caratteristiche: capacità di driblare, velocità e tecnica palla al piede. 6.El Shaarawy Il “faraone”, chiamato cosi' poiché figlio di

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padre egiziano, è conosciuto anche per chi non segue il calcio per la pubblicità della Ringo con la celebre frase “la palla che aspetti può arrivare anche all'ultimo momento”. Anche se solo ventitreenne sembrava essere in punto critico per il proseguo per la sua carriera poiché era fuori dal progetto milanista e il suo trasferimento al Monaco in Francia non era stato un periodo positivo. Ma il rientro a gennaio in Italia in prestito alla Roma sembra avergli ridato vigore tanto che con cinque gol in quattro partite, di cui uno più bello dell'altro, sembra essere uno dei protagonisti della rinascita del club della capitale. Ha già giocato 17 presenza in nazionale siglando due reti esordendo nell'era Prandelli, ma sotto la guida di Conte aspetta ancora la convocazione in occasione dell'Europeo se dovesse continuare ad alti livelli. L'occasione di affermarsi come campione è nelle sue mani. 5.Candreva Il giocatore da due anni è di proprietà della Lazio, che l'anno scorso è riuscita a raggiungere i playoff di Champions League grazie al giocatore e al suo compagno di reparto Felipe Anderson. Quest'anno però nonostante i 7 gol è stato offuscato dalle cattive prestazioni del suo club. Il trentacinquenne viene quasi sempre convocato in nazionale e il suo bottino ammonta a 3 gol in 35 partite. Sarà curioso vedere se riuscirà a portare la Lazio in Europa.


4.Pirlo Qualunque italiano sa di chi si sta parlando ed associa al suo nome l'immagine della sua corsa dopo i rigori contro la Francia nel 2006 che ci hanno portato ad essere campioni nel mondo o il passaggio che nella partita prima contro la Germania ha fatto per grosso. Per lui non si ha bisogno di spendere tante parole dato che tre dei club più importanti d'Italia( Inter, Milan e Juventus in ordine cronologico) hanno goduto delle sue prestazioni in squadra e gli altri tifosi lo hanno fatto in nazionale. Per lui bastano i trofei, tra cui spiccano due champions con il Milan ed un mondiale. Le sue caratteristiche erano mostruose: riusciva a superare il suo limite della velocità con ottimi piedi ed una buonissima visione di gioco. Ora gioca in America, dove è andato attratto dai tanti campioni a fine carriera presenti in quel campionato e dalla possibilità di poter continuare a giocare a ritmi più blandi. Rischia, come De Rossi, di non essere più convocato in nazionale ma lui la storia del calcio italiano e del calcio in generale già l'ha scritta. 3.Insigne Lo scu140 gnizzo, chiamato co120 si' perché in dialetto 100 napoletano il lemma rappresenta una per80 sona di bassa statu60 ra, sembra essere 40 nel suo anno di glo20 ria. Infatti ha portato 0 un notevole aumento in qualità di gioco,gol segnati(11) e assist effettuati(10). Con

questi numeri uniti alle sue caratteristiche, ovvero imprevidibilità,rapidità e piedi buoni, è uno dei capolavori di questo Napoli che trainato dal bomber Higuain e dal gioco di mister Sarri può davvero sognare lo scudetto, ma non ditelo ad alta voce o a i napoletani potrebbero arrabbiarsi! Sta aspettando la fiducia di Conte e finora in nazionale ha siglato un gol in sei convocazioni sotto l'era Prandelli e sotto la guida dell'attuale c.t. ha fatto un assit. 2.Marchisio Il trentenne juventino è uno degli uomini fidati di Conte, con il quale aveva un ottimo rapporto fin da quando il c.t. allenava la Juventus. Ha un buon posizionamento e una buona lettura di gioco, però quest'anno tormentato dagli infortuni(è appena rientrato da un affaticamento muscolare) non è riuscito ancora a buttare la palla in rete e l'unico suo apporto sotto porta alla squadra è stato un assist, poco per gli standard a cui ci abituato. Questa non convincente annata potrebbe costargli la convocazione ad Euro16 ma Conte lo conosce

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bene e sa quanto potrebbe servirgli! 1.Verratti Ritenuto da tutti il degno erede di Pirlo, il miglior centrocampista italiano ha una grande personalità tanto che già a venti anni guidava senza paura il centrocampo del PSG formato da grandi campioni e a 19 anni inizia ad essere convocato per la nazionale maggiore. Il raggiungimento cosi' giovane di questi traguardi fanno pensare di lui che sia un predestinato e questo può essere confermato dalle suo ottime qualità di impostazione e di dettare il ritmo di gioco. Acquistarlo ora che ha ventitré anni porta un speso di 40 milioni, non ci vuole tanto ad immaginare quanto aumenterà nel corso degli anni. Noi italiani, ce lo godremo in questi anni e siamo sicuri che nonostante la giovane età non ci farà avere troppa nostalgia per i tempi in cui giocava Pirlo e chissà che non ci facci vincere qualcosa anche lui alla guida della rosa di baby fenomeni che pian piano si sta formando. Gabriele Ripandelli 3D


SCRIBEMUS ERGO SUMUS “La Siringa” è felice di inaugurare questa nuova sezione del giornale, dedicata all'espressione del libero pensiero e all'esercizio della ragione di ognuno di noi sia scrittore che lettore.

Che lo studio non sia un fardello che la conoscenza non sia un nemico

Credo che questo mondo sia diventato troppo forte e statico nel movimento, magari lo è sempre stato e non me ne sono accorto. Non è permesso contraddire la sua struttura sociale né più possibile ottenere l'originale e più naturale senso delle cose. Abbiamo dimenticato quella strana passione nella ricerca oggettiva di qualcosa di nuovo e misterioso, una passione portatrice di molteplici verità e di molteplici illusioni. Chissà se l'uomo ha mai conosciuto la libertà del pensiero, della trasmissione e della ricerca di tale dubbio? Non importa del passato e degli errori di un lontano periodo purché non condizionino il nostro futuro, purché non scelgano per noi il nostro divenire. L'uomo forse possiede il dono più incredibile di tutti: ha la capacità di imparare e di continuare a farlo senza che gli sia ordinato dall'istinto, senza che sia condizionato dalla natura a cui appartiene. Non l'etnia, non la lingua, non la religione dovrebbero condizionare il ragionamento e la ricerca di tale elevazione di se stessi. Ormai abbiamo perso tutto questo, l'uomo stesso sta cercando di reprimere ciò che in origine avrebbe potuto condurlo ad una serenità interiore. Lo sbaglio, l'errore ci vengono contestati e così cancelliamo e dimentichiamo che in fondo sono la parte più bella del ragionamento. Ci spinge a comprendere al meglio la nostra imperfezione e la nostra incompletezza, riportandoci ad uno stato più umile e produttivo delle cose. Non permettete che la scuola vi istruisca, ma concedetegli bensì di insegnarvi il metodo ed il suo personale punto di vista. Ogni verità professata da un uomo ad un altro non sia innalzata al di sopra dei nostri pensieri. Così come la scuola, la società, la religione, e le relazioni tra le persone sono lievi appannaggi delle verità a cui l'uomo non potrà mai avvicinarsi, rallegriamoci e accettiamo oggettivamente come siano soggettive le nostre verità.

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SCRIBEMUS ERGO SUMUS Molte altre cose si potrebbero dire, molte altre cose si potrebbero scrivere. Ogni uomo proprio, in quanto dotato di umanità ha il diritto e soprattutto il dovere di esercitare la propria ragione e di divulgarla come meglio crede, affinché tutti possano beneficiare di quella specifica prospettiva, di quella particolare verità soggettiva. Pertanto, invito chiunque ne abbia voglia e il desiderio, a scrivere anche brevi testi che potranno essere pubblicati sul prossimo numero o semplicemente di fare delle domande a cui naturalmente proveremo a dare risposta. Per qualsiasi cosa scrivi a filosofia.siringa@gmail.com

IL LIBRO DEL MESE... Il libro di questo mese è “La città del Sole” del filosofo nonché frate domenicano Tommaso Campanella. In questo trattato utopico lo scrittore calabrese affronta il tema della conoscenza come fondamento di una società evoluta ed ideale in cui vivere. L'opera, è presentata sotto forma di dialogo fra due personaggi: l'Ospitalario, cavaliere dell’ordine di Malta, e il Genovese, nocchiero di Colombo. Lo stesso Genovese racconta di aver scoperto una città con leggi e costumi perfetti nell'isola di Taprobana durante uno dei suoi viaggi in giro per il mondo. Alcune edizioni del testo riportano anche la traduzione in latino per chiunque, dopo una crisi mistica, avesse intenzione di cimentarsi in questa follia. Il libro meriterebbe di essere letto soltanto per tutte le disgrazie che si è trovato ad affrontare l'autore nel corso della sua tormentata vita. Fu sottoposto a numerosi processi per eresia, insurrezione e un presunto stupro dell'abate del suo monastero in cui si era ritirato per scappare dalle persecuzioni della chiesa ( misà che non aveva capito molto della vita). Incarcerato complessivamente per circa 35 anni su 66 che ne visse si dovette fingere pazzo per scampare alla pena capitale. In carcere scrisse molte delle sue opere (considerando che stava sempre in galera) tra cui quella più celebre “La città del Sole”. “E l'amico si conosce tra loro nelle guerre, nell'infermità, nelle scienze, dove s'aiutano e s'insegnano l'un l'altro. E tutti li giovani s'appellan frati e quei che son quindici anni più di loro, padri, e quindici meno, figli.” “La città del Sole” TOMMASO CAMPANELLA Ringraziamenti particolari a tutta la redazione della “Siringa” per aver contribuito alla realizzazione di questa sezione. Un ringraziamento particolare a tutte quelle persone che hanno insegnato a me e a molti altri il senso critico delle cose e l'importanza dell'esercizio della ragione. Grazie, il coordinatore Herr Ricci Alessandro 4H

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ALLA SCOPERTA DEGLI SPAGHETTI ALLA CARBONARA Dopo lo spirito curiamo il corpo La pasta alla carbonara è un tipico piatto laziale dagli ingredienti semplici, popolari e dal gusto intenso. Deve il suo nome alla presenza di abbondante pepe nero macinato sopra di esso come una spolverata di carbone. Diverse sono le ipotesi circa la sua origine. Alcune fonti considerano la ricetta nata durante la II guerra mondiale, dall’unione della cucina romana e le grandi quantità di bacon portate dagli americani come provviste. I militari chiedevano uova e pancetta e gli osti romani li servivano uniti agli spaghetti creando a loro insaputa l’antenato del celebre piatto. Secondo altre fonti la carbonara è stata inventata da un cuoco che faceva parte dell’associazione segreta dei carbonari durante la guerra d’indipendenza; essa veniva quindi consumata nei nascondigli degli aderenti. Anche i sardi ne rivendicano la paternità, infatti ritengono che il piatto sia nato a Carbonia per il merito di un cuoco che preparava pasti agli operai che lavoravano nelle carbonaie, si trasferì poi a Roma portando con sé la ricetta. La preparazione della ricetta è semplice e veloce, generalmente si usano gli spaghetti, ma si prestano anche alcuni tipi di pasta corta. Ingredienti:  400 g di spaghetti  4 tuorli d’uovo  100 g di pancetta o guanciale  Pecorino  Pepe nero  Sale Preparazione: 1. Tagliate il guanciale a striscioline. 2. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua leggermente salata. 3. Sbattete le uova con il formaggio in una ciotola adatta a contenere la pasta. 4. Fate dorare il guanciale con l'olio in una padella a fuoco moderato, cercando di non farlo seccare. 5. Scolate la pasta, fatela saltare un minuto nella padella con il guanciale. Versatela nella ciotola con le uova, e iniziate a mescolare velocemente e con un minimo di energia; in questo modo le uova cuoceranno amalgamandosi con gli altri ingredienti e si trasformeranno in una morbida crema senza grumi. 6. Servite subito gli spaghetti alla carbonara, spolverando ogni piatto con del pepe nero macinato o pestato al momento. Alessandro Leone 2F

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KAKURO: Inserite in ciascuna casella dello schema un numero da 1 a 9. La somma dei numeri di ciascun blocco deve essere uguale al totale che si trova alla sinistra (per i blocchi orizzontali) e al di sopra (per quelli verticali) All’interno di ogni blocco i numeri devono essere tutti diversi.

SUDOKU KILLER: Riempire tutte le ca- MAI 4: Riempire la griglia con O e X in modo che selle in modo tale che ogni riga, ogni co- non vi siano mai quattro simboli uguali consecutivi lonna e ogni settore 3x3 contenga tutti i in nessuna riga, colonna e diagonale. Non mettere numeri da 1 a 9 , senza alcuna ripetizioalcun segno “a caso”: gli schemi possono essere ne. La particolarità di questa variante è risolti con quest'unica regola. Perciò se si è bloccati che contiene una serie di "zone" indivibisogna cercare meglio: da qualche parte c'è un duate da un bordo e da un numerino in simbolo che si può inserire! alto a sinistra: sommando i numeri contenuti in ciascuna zona (che sono obbligatoriamente tutti diversi) si deve ottenere proprio quel numerino.

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‘ Rieccoci di nuovo qui. Grazie a tutti i volenterosi redattori che hanno collaborato per questo nuovo numero: Sidikat, Giovanni, Sonia, Silvia, Alessandro, Lorenzo, Daniele, Nicolò, Sara, Alessia, Giulia, Margerita, Martina, Matteo, Alessandro, Camilla, Edona, Chiara, Ester, Gabriele e Alessandro. Grazie alle professoresse Lorella Marini, Rita Floridi e Silvana Belcastro che collaborano con La Siringa e aiutano i nostri redattori a sfornare nuovi articoli. Un grazie speciale alla professoressa Annalisa Persichetti. Grazie per aiutarci (e sopportarci) pazientemente. Le caporedattrici

Scriveteci all’email Redazione.siringa@gmail.com

Visitate il nostro blog Redazionelasiringa.blogspot.com

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