Juggling Magazine # 96 - september 2022

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CIRCO VERTICALE NUMERO 96 SETTEMBRE 2O22 JUGGLINGMAGAZINE.IT ASSOCIAZIONE GIOCOLIERI & DINTORNI issn 1591-0164 Poste Italiane SpA sped. in a.p. 70% DCB Viterbo. Contiene allegato P. e allegato R. € 3,00

bollettino informativo

dell’Ass. Giocolieri e Dintorni

Pubblicazione trimestrale Anno XXV, n. 96, settembre 2022

Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002

Associazione

Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h jugglingmagazine.it h progettoquintaparete.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 340 6748826

Direttore responsabile

Luigi Marinoni

Direttore editoriale

Adolfo Rossomando Content Manager

Valentina Barone Social Media Manager

Stefania Grilli Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h ruggieripoggi.it m 339 5850916

Distribuzione CPC Logistica t 0761 275776

Stampa Pixartprinting

Finito di stampare il 20 settembre 2022

In copertina Eleonora Dall’Asta, foto di Alegre Saporta

Autunno.

In un’arte performativa come il circo, dove il corpo è centrale, registi e artisti reclamano spazio anche per il pensiero, l’immagi nazione, le emozioni, per tra smetterli al di là del virtuosismo, o attraverso il virtuosismo. Uno spettacolo, una performance devono necessariamente rac contare qualcosa o trasmettere un messaggio? Oppure lasciare allo spettatore la possibilità di creare mondi propri e di viverli attraverso le emo zioni del proprio sogno? Oppure ancora rimanere liberi di scegliere di volta in volta?

Intorno a questi ed altri temi il linguaggio del circo si arricchisce di concetti, termini, approfon dimenti e il desiderio di confronto anima tavole rotonde, gruppi di lavoro, scritti e ricerche, incon tri tra pubblico e artisti.

Nel frattempo dove sta andando il circo in Italia in questa stagione di riaperture? Nel prossimo numero faremo il punto con il comparto dei festi val e degli eventi dal vivo, mentre continuiamo a chiedere agli artisti di raccontarci delle loro crea zioni, della loro ricerca, sempre viva, sempre sor prendente. In questo numero apriamo il dibattito sui Centri di Produzione di Circo, una nuova ini ziativa del MIC di sostegno allo sviluppo del set tore. Il tema è controverso, ancora di più lo sono le regolamentazioni messe in campo, ma bisogna dare il giusto tempo a tutti perché questa iniziati va possa rivelare i suoi pregi e i suoi difetti, e potersi migliorare. Nel frattempo cominciamo a parlarne con esperti e protagonisti.

Al sesto mese di questa sciagurata guerra d’invasione in Ucraina, all’alba del voto popolare per un nuovo Governo e con le incertezze economiche delle prossime stagioni, è difficile lasciare tutto questo fuori dallo chapiteau, dal palcoscenico, dalle piazze, dalla sala per le prove o gli allenamenti. Il disagio sta permeando l’in tera società occidentale, la sua opulenza, il suo distac co e la sua indifferenza, la sua solidarietà. Dopo anni di lavoro per la professionalizzazione delle carriere, il supporto alle migrazioni, la parità dei generi, la valoriz zazione della diversabilità, il rispetto per gli animali, ora il circo è chiamato ad affrontare temi che sembra vano riservati a culture e popoli lontani, ai margini del mondo, ai margini del mondo del circo. Che ruolo gio cherà il circo in questo scenario e come queste ombre popoleranno la sua anima e i suoi spettacoli?

Cadono le foglie e nel frattempo l’autunno le tingerà di colori stupendi. Anche stavolta il circo, forte del suo caleidoscopico foliage , saprà fare di ogni caduta una capriola…

Adolfo Rossomando direttore editoriale Juggling Magazine

Con il sostegno di ph pexels-la zuran-ca lin
EDITORIALE

Già dal giorno precedente si iniziano ad in travedere giocolieri nelle strade di Tres Cantos intenti ad allenarsi davanti alla pa lestra principale a convention non ancora iniziata, poiché l'eccitazione di ritrovarsi tutti assieme dopo 3 anni di fermo è in comparabile!

Ore 11:30 di sabato 6 Agosto 2022, dai giocolieri già in fibrillazione si alza una ola generale per la così tanto attesa apertura dei cancelli della EJC2022 a Tres Cantos! L'eccitazione della prima giornata si river sa subito dentro la palestra principale, aperta 24 ore su 24, che inizia a colmarsi con giocolieri di ogni sorta. Presente anche l'aria condizionata (novità della con vention) che si rivela subito soltanto un blando palliativo; ma sicuramente non sarà la calura a trattenere i giocolieri dall’allenarsi fino allo sfinimento.

Lo spettacolo di apertura, dove si ritrova no tutti per la prima volta, ha come sfon do il parco e il lago della città (in una valle sotto la palestra). Il giorno seguente altro momento collettivo: la tradizionale para ta che parte dalla palestra fino ad arrivare davanti al lago e fermarsi in una piazza di Tres Cantos per le Olimpiadi dei Giocolieri. I giochi si svolgono turbinosi e divertenti a ritmo dell'esilarante conduttrice spagno la, che cerca di farsi capire con un Inglese maccheronico e si prende scherzosamen te gioco dei giocolieri con le clave in equi

librio sulla testa. La prima grande occa sione per divertirsi tutti insieme. I giorni iniziano quindi a scorrere velocemen

Le porte della EJC avrebbero aperto il giorno seguente, i giocolieri hanno quindi avuto l'occasione di esplorare un po' la città di Tres Cantos, pronta ad ospitare per nove giorni migliaia di giocolieri da tutto il mondo. Città dallo stile architetto nico sobrio, situata a 23 km a nord di Ma drid, fu progettata agli inizi degli anni '70 come città residenziale satellite, nel piano di alleggerimento della densità di popola zione della capitale. Solo però a partire dagli anni '80, dopo modifiche dei budget e la costruzione della città stessa, le prime persone cominciarono ad insediarsi.

te e la presenza di workshop e spettacoli riempie i tabelloni affissi in palestra, costan temente consultati dai giocolieri. Su tutti svetta il workshop di Gandini Juggling, non nuovo a questi generosi contributi alle euro pee, che propone un intensivo di tre incontri mattutini su danza classica e giocoleria a tempo di musica. Partecipatis simo il workshop occupe rà metà della palestra grande con i giocolieri pronti a cimentarsi nelle complicate sequenze di danza ispirata a Merce Cunningham, coreografo statunitense di fama mondiale che ha ispirato anche l’ultima delle crea zioni di Gandini Juggling, lo spettacolo "Life". Non contenti dell'intensivo mattutino, Gandini Jug gling ne ha condotto anche uno pome ridiano, sempre di tre giorni, sugli sche mi giocabili in coppia, dalle 3 alle 6 pal line, forti della loro ricerca venticin quennale su questo tipo di sequenze. Non poteva mancare alla EJC la fre quentatissima area dei trader. Oltre ai più grandi (PlayJuggling, Henrys e Net Juggler che pone il suo furgone apribile

PROGETTOQUINTAPARETE.IT 2 JUGGLINGMAGAZINE. IT foto di Chiara Schieri EJC2022 6/14 AGOSTO, TRES CANTOS – MADRID (SPAGNA) ejc2022.org

fuori dalla palestra) troviamo anche nuovi stand di marchi emergenti. Tra i tanti se gnaliamo Jugglequip, con quasi unico pro dotto una beanbag che la pubblicità defi nisce indistruttibile, e Yana, rivista annuale sulla giocoleria emo zionale ed estetica, che qui presenta il suo secondo numero ed una linea di capi d’abbigliamento dalla linea pulita e minimale dell’artista francese Asoa.

Il momento conclusivo della convention ar riva presto con il Gran Galà. A presentarlo con brio un artista spagnolo, giocoliere,

tito producono suono, manipolati dai cinque giocolieri sul palco con complicati prechac. Infine si è potuto ammirare la giovane pro messa statunitense della giocoleria con temporanea Zak Mcallister, che ha propo sto una manipolazione di cerchi con una vec chia luce da comodino, che accendeva e spegneva ponendola in diversi punti, per creare degli effetti quasi magici di cambi di scena. L’utilizzo di cerchi colorati semitra sparenti (marca sperimentale Cathedral Juggling) ha fatto sì che la luce filtrasse at traverso i cerchi e creasse interessanti gio chi di colori. Un applauso va anche in parti colare all’italiana Marica Marinoni, artista di roue cyr uscita da CNAC due anni fa, che propone acrobatica e ruota, passaggi puli tissimi senza gambe e senza mani, ed un controllo spettacolare dell’attrezzo. Dopo il Gran Gala la palestrona si è riempi ta di persone e tra i brulicanti commenti sullo spettacolo è stato dato l’inizio all’ul timo (e probabilmente più interessante) re negade della convention, organizzato con grande stile dagli italiani, che hanno propo sto come tema il cristianesimo; già dal po meriggio erano quindi intenti a vagare per la palestra vestiti da immagini sacre per re cuperare i fondi per l’organizzazione. Alla tradizionale birra offerta per i pezzi ben ac cetti dal pubblico, si contrapponeva la pu nizione divina, sotto forma di sketch comici che coinvolgevano l’artista che si era appe na esibito, ogni volta sempre più singolari e talvolta sobriamente paraerotici. Nove giorni molto coloriti, condensati nelle tinte del vessillo di Tres Cantos, che

hanno dipinto le strade, il palazzetto della palestra principale, fino ad entrare nel logo della EJC. Il giallo rappresenta il calo re del popolo Spagnolo e delle alte tempe rature che hanno coperto questi nove gior ni di fuoco. Il viola invece diventa una ra

acrobata, mimo e clown, impegnato anche ad intrattenere il pubblico con gag e numeri. Lo spettacolo offre un misto di stili e temi diversi, da Katerina Nikiforova che ha mo strato un pezzo di palline bouncing di una pulizia strepitosa, quasi robotica, per passa re a Les Objets Volants, che hanno propo sto l’esecuzione di un brano di musica clas sica riprodotto con i tubi colorati che al bat

gazza intenta a ballare il tango, che tiene con una mano un paio di clave e con l'altra il tradizionale ventaglio contenente le 7 stelle stilizzate dalla bandiera di Madrid. Il rosso, colore comune alle bandiere di Tres Cantos e di Madrid non risalta tanto nella grafica dell’ europea, per tensioni politiche tra Madrid e Tres Cantos, ma questa è un’altra storia…

Iñigo, tra i membri del core team della EJC, oltre che di Circo Diverso, organiz zatrice della convention e tra le mag giori scuole di circo sociale in Spagna, ci racconta del loro debutto. Alle loro spalle molteplici esperienze nell’orga nizzazione di festival sulla danza urba na e sul circo di strada. Per loro è stato molto importante portare la EJC a Ma drid, per fortificare la comunità di gio coleria presente e per continuare a far crescere la loro scuola, cercando di far avvicinare ed interessare sempre più persone ai temi del circo sociale. In complesso si ritengono soddisfatti del l’evento, nonostante i molteplici pro blemi e contrattempi che si presenta vano ad ogni momento, risolti col calo re, la positività e il sorriso che solo i nostri amici spagnoli possono avere!

Official video EJC2022 Gallery Juggling Games by Luke Burrage TG Juggling speciale EJC
3 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22

UNA SERIE DI WORKSHOP DI JAY GILLIGAN kapsel.se/jugglingschool/en

traduzione di A.R.

L'obiettivo principale del mio lavoro come insegnante è stato quello di creare un processo di giocoleria consapevole invece che solo intuitivo. Ciò significa mettere in discussione ed esplo rare le parti più fondamentali della giocoleria e diventare con sapevoli di tutte le diverse possibilità che esistono. Questa serie di workshop è per chiunque voglia imparare a destreggiarsi in modo intenzionale. Allo stesso modo, è una serie per insegnanti di gioco leria, che fornisce un esempio di come gli allievi possano imparare la giocoleria senza concentrarsi sui livelli di abilità individuali. Suggerisco che il modo migliore per imparare da questi video è guardarli in un luogo dove hai spazio a sufficienza per giocolare. Continua a giocolare insieme al video quando puoi e metti in pausa il video quando viene presentata una nuova attività. Crea una tua versione del pattern prima di vedere il prosieguo del video. Per la maggior parte delle attività ti serviranno solo 3 palline. È una buona idea acquisire familiarità con i controlli e le scorcia toie di YouTube. Soprattutto, prenditi del tempo per capire come funziona la traduzione automatica con i sottotitoli, che possono essere letti in qualsiasi lingua disponibile per aiutarti.

Questi video sono stati registrati nel 2016, mentre in segnavo alla scuola di circo di Stoccolma, in Svezia. Il materiale presentato qui non è affatto quello su cui normalmente lavoravamo in classe. Le idee qui pre sentate provengono invece dalla mia esperienza come insegnante di workshop ospite negli ultimi 20 anni in vari festival, programmi e istituzioni in tutto il mondo. Quello che vedete sono molti degli elementi costitutivi che ho usato per creare le basi per il lavoro più avanzato con i giocolieri della scuola di circo di Stoccolma. Vorrei ringraziare enormemente gli studenti di giocoleria della scuola di circo di Stoccolma per aver partecipato a questo pro getto speciale: Arttu Lahtinen, Aleksi Niityvuopio, Jean-Hicham Rahmoun, Saska Särkilahti e Richard Sullivan. Sono stati molto utili sia davanti alla telecamera che nel backstage. Un ringrazia mento speciale a Ivar Heckscher per la sua apparizione in back ground in alcuni video, ma forse ancora più importante per aver mi chiesto di creare un programma di giocoleria in Svezia in primo luogo. Il passo finale per condividere questo progetto con il mondo non sarebbe stato possibile senza il generoso e duro la voro di Joe Fisher che ha co struito questo sito web. Gli sono profondamente grato per tutto il suo sostegno ed entu siasmo.

Se sei interessato a saperne di più sulla giocoleria dal mio punto di vista, dai un'occhiata a juggle.org/object-episodes-14 it.blurb.com/b/3932632-5-catches reflexshow.com instagram.com/reflexshow youtube.com/jaygilligan NELLA NUOVA SPECIE

ph Hans Vera NOTE
PROGETTOQUINTAPARETE.IT
ALTRE RISORSE
BENVENUTO
#7 Manipulation Research Laboratory: successio ne degli oggetti #8 Manipulation Research Laboratory: successioni delle mani #9 Come creare trick: Circle Game #10 Ulteriori idee con 2 e 3 palline #11 Strutture per organizzare la giocoleria: 9 quadrati #12 Ulteriori studi sul Ritmo: Canoni e Combinazioni #1 Introduzione: Cosa è il Juggling? #2 Le 3 componenti del Juggling, Introduzione: Oggetto, Corpo, Ritmo #3 Le 3 componenti del Juggling: Oggetto #4 Le 3 componenti del Juggling: Corpo #5 Le 3 componenti del Juggling: Ritmo Part 1 #6 Le 3 componenti del Juggling: Ritmo Part 2 #13 Come creare trick: Laban Juggling #14 Come creare trick: Palline invisibili #15 Come creare trick: suc cessioni con 5 palline #16 Come creare trick: Multiplex Map #17 Tagliare un Lancio e Prese a metà #18 Strutture per organizza re la giocoleria: andature circolari 4 JUGGLINGMAGAZINE. IT

La lunga stagione estiva 2022, sciolte fi nalmente, e quasi completamente, le bri glie delle limitazioni sanitarie, è arrivata prorompente nelle piazze, nelle sale e nelle piste d’Italia. Nella pagina web di jug glingmagazine.it dedicata alle news 2022 abbiamo segnalato nel quadrimestre giu gno/ottobre circa 50 tra festival, rasse gne, convention, che offrivano al pubblico spettacoli di circo contemporaneo. Grandi o piccoli, alla prima edizione o rodati da lu stri, in città o in montagna, in ambito loca le o in rete regionale, un’offerta senza eguali che testimonia il trend di costante sviluppo del circo contemporaneo in Italia.

Non troverete però su questo numero nes sun report dai festival italiani che si sono conclusi nella prima parte della stagione. Lasceremo che l’intero calendario si com pleti nei prossimi mesi e, con un respiro più lungo e profondo, dedicheremo a questa stagione live un intero speciale nel numero di dicembre di Juggling Magazine, dove af fronteremo in particolare un tema a noi molto caro, quello della partecipazione atti va e del coinvolgimento diretto del pubblico. I festival, al pari delle convention e di tutti gli altri appuntamenti dal vivo dove artisti, programmatori e pubblico incro

ciano le loro strade e i loro sguardi, sono un momento fondante per lo sviluppo del circo contemporaneo. Programma zione di spettacoli, riunioni professionali, incontro tra pubblico e artisti, luoghi di piacevole sosta e gioco, esplorazioni

I FESTIVAL SU JM

Costantemente alla ricerca su JM di un giusto equilibrio che possa comprendere e valorizzare le tante declinazioni e attori del circo contemporaneo, siamo costantemente sopraffatti dalla straordinaria e strabordante ricchezza di esperienze, testimonianze, creazioni artistiche, successi di questo settore. Spesso la ricchezza delle esperienze vissute in un solo festival/convention, se attentamente approfondita, basterebbe da sola a riempire un intero numero di JM. In molti casi un numero di JM non basterebbe nemmeno.

Reportage, testimonianze, segnalazioni dei festival e delle convention, così come delle rassegne e di altri eventi dal vivo, hanno sempre ricevuto molta attenzione su tutti i canali media di JM. Consapevoli che fiumi di inchiostro e di presentazioni valgono ben poco di fronte all’impatto che genera l’esperire un evento di circo, desideriamo con forza spingere i nostri lettori a frequentare i festival e le convention. Sono infatti i festival/convention e gli eventi dal vivo, insieme alle scuole di circo amatoriali, la porta di accesso più immediata al fantastico mondo del circo per respirarne appieno la gioia che lo pervade.

In considerazione della continua ed entusiasmante crescita del di A.R.

numero e della qualità degli appuntamenti live attivi in Italia con un focus importante sul circo contemporaneo, ecco le nuove linee editoriali che riguarderanno gli spazi dedicati ai festival nei nostri canali media

SPAZI REDAZIONALI (GRATUITI)

jugglingmagazine.it sezione news all’interno di questa sezione verranno segnalati tutti gli eventi per i quali ci perverranno le informazioni di base (logo in formato qua drato, titolo, luogo, data, breve testo di max 300 battute spazi in clusi, riferimento web). Gli eventi verranno presentati in colonna e in ordine cronologico, partendo dal basso con gli eventi di inizio anno e così via arrivando fino al 31 dicembre dell’anno.)

jugglingmagazine.it sezione festival italiani all’interno di questa sezione, dove gli eventi verranno ordinati per regione, dedicheremo una pagina a ciascun evento, che conterrà la descrizione dell'evento, inteso come progetto artistico/culturale. Le sue caratteristiche, il suo ruolo nel panorama italiano/regiona le/territoriale, la sua evoluzione (non il programma artistico). Il

ACDC Sandra Morandel ph Alessio Paolelli Cirk Fantastik ph Camilla Poli Sul filo del circo PPCM Esquive ICF of Italy Flying Martini Tutti Matti per Colorno Kiai Salieri Circus Festival
POPCORNFESTIVAL2022 UN’ESTATE AL CIRCO
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 6 JUGGLINGMAGAZINE. IT

nella natura e nel contesto urbano, mul tidisciplinarietà, sono tante oggi le arti colazioni di questi appuntamenti via via cresciuti nel corso degli anni.

Momento di gioia pubblica, giubilo, baldo ria i festival, nelle loro infinite variazioni, si sono radicati nei secoli come eventi popolari, festosi e a cadenza periodica, nati dal desidero originario e profondo di

condivisione, di accoglienza e di comunio ne gioiosa della festa. Desiderio che an cora li accompagna nel mondo del circo. Partecipare per la prima volta ad un fe stival, o ad una convention, è infatti per molti un evento straordinario, ricco di sorprese, dal quale si esce “trasforma ti”, felicemente sorpresi di aver cono sciuto un mondo nel quale si desidera en trare, a cui appartenere.

Cercheremo di capire insieme alle dire zioni artistiche come gli eventi dal vivo stanno mutando pelle, che tipo di inizia tive ed esperienze vengono offerte al pubblico, anche oltre la fruizione di spettacoli, e come viene avvicinato e in

vogliato a questo tipo di esperienze. Un Grand Mix, ragionato ma non esaustivo, concepito per valorizzare la varietà e l’impatto delle proposte. Un omaggio alla vitalità del circo che, nel calderone dello spettacolo dal vivo, incontra nuo vamente il suo beneamato pubblico e, li berato dal coperchio delle restrizioni, può offrire, ancora una volta, un croc cante, gustoso, profumato momento di gioia pubblica, giubilo, baldoria.

Lo speciale sarà parte di un lavoro più ampio che culminerà con una nuova rac colta dati a cura di Osservatorio Circo e la pubblicazione nel 2023 di una mappa ag giornata del settore.

testo sarà a cura della vostra organizzazione (consigliamo di non su perare le 3000 battute spazi inclusi) e dovrà essere corredato da un paio di belle foto e un link ad un video.

FB Juggling Magazine e Juggling Magazine Newsletter

Una volta segnalato nelle news, il vostro evento verrà rilanciato con un post sulla nostra pagina FB, nei giorni/settimane che ne pre vedono l’avvio.

Juggling Magazine Newsletter

Una volta segnalato nelle news, il vostro evento verrà segnalato nella nostra newsletter mensile, nel mese precedente a quello in cui avrà luogo.

Mappa dei festival italiani

Una volta segnalato nelle news, il vostro festival verrà inserito nella mappa online dei festival italiani a cura di Osservatorio Circo.

Tutti gli inserimenti e le segnalazioni sopra elencati avverranno in seguito alla ricezione o reperimento dei materiali da pubblicare, che vanno inviati a jmredazione@gmail.com con titolo: segnalazione evento (seguito dal nome del festival)

Juggling Magazine, la rivista

La redazione si impegnerà di tracciare su ogni numero una pano ramica degli aventi che hanno avuto luogo nel trimestre prece dente alla pubblicazione di JM. Per alcuni eventi, e a sua comple ta discrezione, pubblicherà approfondimenti/interviste.

Per maggiori info sugli spazi redazionali contattare jmredazione@gmail.com

MEDIA PARTNERSHIP (IN CONVENZIONE)

Verranno prese in considerazione richieste per eventuali media partnership con eventi di particolare interesse nei quali la nostra presenza e quella di Juggling Magazine venga supportata.

Per maggiori info contattare jugglingmagazine@hotmail.com

SPAZI PUBBLICITARI(A PAGAMENTO)

Per soddisfare le esigenze di anteprime, o di maggiore visibilità sui nostri canali media, così come per supportare anche economica mente il nostro progetto, è disponibile l’acquisto di spazi pubblici tari su canali media specifici, o pacchetti integrati su tutti i nostri canali media.

Per maggiori info contattare jugglingmagazine@hotmail.com

Funambolika Nice Festival Settimo Torinese Carlo Cerato Terminal22 ph Bartolomeo Eugenio Rossi Lunathica Tic Opera Handstand Extravaganza ph vl-fotigraf Mirabilia Giulio Lanzafame ph Andrea Macchia
7 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22
Jump n roll ph MasterGraphics
O Tac ph Foto

EDINBURGH FRINGE FESTIVAL GRANDE SPECCHIO DELLO SPETTACOLO MONDIALE

di Raffaele De Ritis e Stefania Grilli

Nel panorama globale dei festival di circo, il miglior osservatorio al mondo resta il Fringe di Edimburgo. In questa colossale vetrina mondiale tra teatro, danza, standup comedy, musical, concerti, il circo si è ormai ritagliato uno spazio importante di arte popolare, creativa, attuale. Sugli oltre tre mila spettacoli propo sti, circa duecento erano di circo: dagli one-man show ai grandi formati sotto chapite au, senza contare le forme “vicine” della meraviglia: quali physi cal comedy, burlesque, varietà, teatro di figura, magia, mentalismo. Per non parlare della gigan tesca sezione di teatro di strada. Oltre alla ric chezza da record di pro poste e pubblico, il fe stival ha un'altra unici tà: non vi sono contri buti finanziari. Sono a carico delle compa gnie viaggi, ospitalità, servizi, promozione: lo sbigliettamento è l'unica risorsa esi stente, stimolata da una fitta concorren za. Le compagnie arrivano da ogni angolo della terra. Per quanto riguarda l'Italia, l'unica proposta di rilevo tra tutte le arti era proprio circense: la produzione di Mo saico Errante dei Black Blues Brothers: circa cinquecento persone paganti al gior no per circa un mese di repliche! Alcune organizzazioni private hanno l'appalto di spazi, e selezionano le compagnie che possono aderire ad esse, creando così scatole infinite di “festival nei festival”. La più importante tra esse è Underbelly, multinazionale anglosassone dei festival all'aperto. Da alcuni anni ha istituito al Fringe una sezione chiamata Circus Hub: un curatissimo spazio chapiteaux dove dal

mattino a notte si alternano importanti proposte mondiali. Ma è solo la più strut turata delle grandi sotto-organizzazioni che ospitano spettacoli. Abbiamo cercato di raggruppare una specie di “best” di quello che siamo riusciti a vedere...

LA MERAVIGLIA

★★★★★ La Clique (Gran Bretagna)

Nel 2004, La Clique aveva reinventa to un concetto neoclassico di circo in un formato “adulto”. Il remake di que st'anno sa conservare l'universalità dei contrasti che tanto circo attuale ha perso per strada: glamour, follia, uma nità, eleganza, anarchia, leggerezza, eroti smo, irriverenza, flirt intimo col pubblico, ritmi mozzafiato, gusto musicale, qualità assolu ta dei numeri.

L'IRRIVERENZA

★★★★☆ Blunderland (USA)

★★★☆☆ Briefs: Bite Club (Australia)

★★★☆☆ Rouge (Australia)

IL SUBLIME

★★★★★ Humans 2.0 Circa Contempora ry Circus (Australia)

Se coreografia contemporanea e altissi ma performance acrobatica hanno mai avuto un vertice creativo, è in questo nuovo spettacolo. Dieci acrobati che sanno toccare l'intimità degli spettatori: standing ovations e lacrime. Con classe assoluta e minimalista, un cerchio bian co essenziale e una soundtrack elettro nica di altissimo livello, il regista Yaron Lifsich è ormai il Cara vaggio del circo.

Una ricca tendenza anglosassone, rara in Europa continentale, è quella del circo/cabaret, di destinazione adulta, in esplorazioni spesso inte ressanti sulla fisicità del mondo gender e della relativa drammatur gia umoristica. Blunderland ne è l'estremo: a tarda notte, ci catapul ta nel trip allucinogeno di un intimo club underground, dove tutto è con sentito e gli artisti sono al top. Altro spettacolo di simile genere, il sontuoso Briefs (drag queen, piume, live band con vocalist da urlo, nudi in tegrali, fuoco, acqua, follie aeree), che viene dall'Australia: è come se il film “Priscilla” esplodesse in un circo. Sulla stessa linea, il circo “per adulti” Rouge e l'originale Rebel, un rock-glam circus tutto basato su David Bowie e la sua musica.

foto archivio ufficio La Clique Blunderland Humans 2.0 by Circa La Clique
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 10 JUGGLINGMAGAZINE. IT
stampa Fringe
IL
edfringe.com

LA TROUPE

★★★★☆ Animal - Cirque Alfonse (Quebec)

★★★★☆ Black Blues Brothers (Kenia-Italia)

★★★☆ Hotel Paradiso - Lost in Translation Circus (UK)

★★★☆☆ Collision - Casus Circus (Australia)

Quattro spettacoli che mettono al centro, in modi diversi, il senso della troupe. In Animal, la compagnia canadese porta avanti la propria esplorazione di energie ancestrali e identitarie del Quebec: questa volta con una ricerca sur reale e gioiosa sul mondo agricolo, il cui spirito della vita ha tanto in comune con l'essenza del circo. I Black Blues Brothers sono sempre quella carica di umanità prodigiosa ormai celebre nel mondo; Hotel Paradiso risolve il pro digio di un circo narrativo per famiglie, senza perdersi trop po nelle file di una “trama”, e come pochi riuscendo a rac contare una favola con l'inge nuità del teatro fisico e dell'in canto. Collision è un incante vole formato intimista, con sei giovanissimi interpreti che incrociano le discipline circen si con hip-hop, b-bop e prati che urbane.

Fragile anco ra, ma una via di circo suggestiva.

L'INSONDABILE

★★★★☆ Boom! - Cyrk La Putyka (Rep.Ceca/Ucraina)

★★★☆☆ Runners - Cyrk La Putyka (Rep.Ceca/Ucraina)

★★★☆☆ Muse - Flip Fabrique (Quebec)

Esiste una ricerca contemporanea che sa parlare della condizione umana, senza prendersi sul serio, con

humor e spettacolarità autentica. La Putika è una delle compagnie più brillanti e anarchiche di questi anni, presente al Fringe con due solidi lavori. Run ners è un'ora su un tapis roulant che accompagna le vite di sei personaggi; Boom! è un ambizioso progetto, “aperto”, quasi un workshop, una bomba nata di getto dalla guerra in Ucraina: l'in contro tra la troupe ceka e un gruppo di giovanis simi acrobati profughi della scuola di Kiev: oltre venti persone in scena, quasi altrettanti numeri in simultanea; sogni e incubi intensissimi, un'esplo sione di gioia e speranza. Flip Fabrique invece con ferma il senso dello spettacolo e l'alta tecnica del Quebec, ma questa volta con un'ambizione impe gnativa: l'esplorazione della condizione femminile e della disparità tra i sessi. Immagini riuscite, co lonna sonora impeccabile.

RUGGIERIPOGGI.IT

Animal Cirque Alfonse MUSE par FLIP Fabrique Muse art Flip Fabrique Boom art La Putika Animal art Cirque Alfonse
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CIRKULIACIJA

KAUNAS, 4-19 GIUGNO 2022 cirkuliacija.lt

di Gildas Aleksa

L'idea di creare un festival di circo contem poraneo nasce dal mio lavoro come diret tore artistico di Teatronas, la compagnia di teatro che ora si occupa dell'organizzazio ne del festival, e dal mio interesse verso il teatro e le arti performative. Nel 2015 ho avviato un piccolo festival a Kaunas, pro ponendo laboratori e attività educative per integrare le discipline circensi con il teatro, la musica e la danza.

A quel tempo, Monika Citvaraitė-Lansbergienė - oggi project manager del centro Cirko Sapiens - era la prima artista professionista lituana a diplomarsi a Ésacto’lido in Francia. Monika face va parte dello spettaco lo collettivo della scuola in cerca di date in Litua nia. Il collettivo della scuola francese è riusci to a prendere in affitto un tendone dalla compa gnia svizzera Zirkus FahrAwaY, invitandoli a esibirsi per l’occasione. Così per la prima volta abbiamo ospitato due spettacoli di circo contemporaneo sotto chapiteau. Ho ripetuto l'esperienza nel 2018 con la compagnia Circus I love you, e la città ha capito che creare uno spazio temporaneo in un'area verde per attività e spettacoli circensi era un progetto serio.

L'obiettivo raggiunto è stato quello di crea re la necessità di eventi culturali, di creare uno spazio temporaneo e di coinvolgere la comunità locale nella sua realizzazione. A

Kaunas non ci sono luoghi indipendenti dove esibirsi, non c'è una scena indipenden te in città. Nel 2019 abbiamo trovato un or fanotrofio abbandonato di 3.000 metri quadrati e, dopo aver chiesto al comune di poterlo utilizzare, siamo finalmente riusciti a pulirlo, a costruirci dentro un palco ed a ospitare spettacoli al suo interno. L'idea è

trarmi su una selezione di duetti, per far vedere come questa dualità si esprime tra gli esseri umani e crea un parallelo per riflettere sull’anima duale di questa zona. L’edizio ne 2022 è frequentata da un pubblico eterogeneo che include sia le persone che non hanno mai visto uno spettacolo di circo in tutta la loro vita, sia i professio nali internazionali di passaggio a Kaunas per il meeting annuale di Circostrada. Ho cercato di trovare un equilibrio tra questi due tipi di spettatori.

stata quella di prendersi cura delle arti per formative come una forma d’arte necessa ria da presentare in città, usando il quartie re come se fosse un insieme di pareti per contenerla, e questo approccio ci ha moti vato nel proporre alla comunità locale sempre nuovi luoghi da scoprire. Per questa edizione, la location è un dop pio quartiere cittadino, Šančiai inferiore e superiore. Il programma principale pre senta compagnie provenienti da Belgio, Francia e Repubblica Ceca. È anche per questo motivo che ho scelto di concen

Il tema principale dell'edizione 2023 del festival si concentrerà su come sia possi bile cambiare il significato del termine mi grazione e trasformarlo in circolazione. Daremo attenzione e spazio ad artisti e compagnie al di fuori dei confini europei, ospitando solo proposte artistiche africa ne, asiatiche o indigene. È un tema impe gnativo che mi porta a una selezione ri dotta e sensibile delle proposte. Quello che voglio è invitare l'immaginario del pubblico a immergersi nella narrazione, scavalcando l'aspetto virtuoso e stereo tipato del circo, per mostrargli i vari aspetti di quest'arte. Il programma di quest’anno ha portato il pubblico a speri mentare spettacoli impegnativi, voluta mente lenti e non solo divertenti. Nel 2024 il programma sarà incentrato sulle biografie, esplorerà il punto di vista degli autori attraverso gli spettacoli di circo. Sono orgoglioso del fatto che il festival si svolga ogni anno in un quartiere diverso, realizzando così il concetto di circolazione che ne è alla base.

foto di Donatas Alisauskas Un loup pour l'homme, Cuir Staircase Eliška Brtnická Collectif Malunés Homan
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di Vladimir Couprie

Sono un diabolista di lunga data e con la compagnia di cui sono fondatore, Carré Curieux - ora trasformatasi in Collectif Curieux - ho ampiamente esplorato le possibilità tecniche del diablo in scena. Ho elaborato la mia tecnica personale durante il mio per corso di studi all’ESAC di Bru xelles, grazie anche al mento ring di Roman Müller, che mi ha portato a esplorare il dia blo come oggetto di giocoleria e a modificare lo strumento per permettergli una maggiore libertà di movimento.

Dopo lo spettacolo collettivo Famille Choisie, dove imperso navo un principe virtuoso del diablo con un’attitudine da buf fone clown, volevo dedicarmi a un progetto più personale che partisse dai miei interessi più at tuali. Rispetto alla tecnica, in Connexio il mio virtuosismo passa quasi in secondo piano, è l’interazione con Alba che cattu ra lo sguardo. Il diablo, per me e per lei, diventa più un oggetto con cui giocare. Possiamo anche dire che è uno spettacolo che mette insieme tre punti di vista, tre per cezioni interconnesse, quella dell’essere umano, dell’animale e dell’utilizzo dell’oggetto.

Non avevo mai avuto un animale do mestico e l’idea di impegnarmi in uno spettacolo di questo tipo è venuta proprio dalla necessità artistica di poter dare spazio al tema dell’intera zione tra uomo e cane. Come immagi ne interiore e animale totemico, il lupo mi risuona molto, così mi sono mosso alla ricerca di un cane che po tesse somigliargli e che avesse una presenza scenica definita.

Alba è un pastore svizzero bianco, una razza naturalmente portata a svi luppare un’interazione giocosa con noi umani. La sua indole è dolce e curiosa, non è un cane remissivo né troppo do minante. È soprattutto per questo mo tivo che l’ho scelta in mezzo alla sua cucciolata. Ho iniziato a educarla per creare uno spettacolo che fosse adatto a noi due insieme. Il suo training consi ste nel darle continui rinforzi positivi as sociati a un suono, una tecnica semplice che consente a entrambi di poter tesse re una relazione. Il nostro linguaggio si compone di gesti. Lo spettacolo si nutre del flusso di improvvi sazione che si crea tra di noi, il nostro è un gioco di ascolto e di equilibrio reciproco.

Non mi ha mai attratto l’umanizzazione dell’animale nel circo, né penso che il cane sia da trattare come l’uomo, volevo piuttosto mettermi in ascolto e sintonizzarmi su una frequenza di comuni cazione con il cane che rispettasse la sua natura in quanto tale. Alba adora stare in scena e poter giocare con me. La sua azione pre ferita è tirare. Per questo motivo parte dello spettacolo è dedicato all’esplorazione fisica di questa azione. Connexio ha preso forma tenendo conto delle necessità e curiosità di Alba, in questo senso mi piace dire che la drammaturgia è stato scritta da entrambi. Lo spettacolo ha preso forma in modo naturale grazie anche al l’aiuto come occhio esterno di Christophe Morisset, partendo da sessioni di improvvisazioni che man mano hanno fatto sedimen tare e restare in scena le idee più

è stata composta apposita mente dai musicisti jazz Pau line Leblond e Toine Cnocka ert di cui ho molta stima. In vitandoli a vedere dal vivo la nostra interazione, hanno saputo dare forma a una composizione sonora che ci assomiglia. Sensibilità, ri spetto e amore ci guidano in un mondo complice, quasi contrapposto a quello della comunicazio ne mediatica e dell’infor mazione che in questi tempi circonda gli esseri umani quotidianamente. Mi piace l’idea che Conne xio porti il pubblico a far riflettere e a capire che esistono altre dinamiche di comunicazione possi bili oltre a quella frene tica tra essere umani. La comuni cazione non verbale, di cui gli animali sono dotati, è sempre più as sente. Il cane bilancia il linguaggio del corpo con quello dell'intel letto. Non capisce le parole, ma sa tutto delle intenzioni e dei sen timenti inespressi, che invece noi percepiamo poco o per niente.

ph Albert Blond ph Jean-Marc Schneider ph Studio Griffon
COLLECTIF CURIEUX CONNEXIO COREOGRAFIA CANINA E GIOCOLERIA collectifcurieux.be
@Sul Filo del Circo 2022"

LA TAPPA FINALE DI“BRÀ-VO! ITALIAN CIRCUS ON THE MOVE”

bra-vo.eu

Dopo il workshop di dicembre 2021 nelle Marche, a Spazio Agreste, la settimana intensiva nella prima vera 2022 per gli operatori e le residenze per gli ar tisti ad Up – circus & performing-arts a Bruxelles, Brà-vo! Italian Circus On The Move chiude la sua for mazione itinerante a Firenze. A settembre 2022, l’ultima azione della formazione internazionale è la presentazione al pubblico italiano di Cirk Fantastik dei work in progress selezionati.

A Bruxelles abbiamo realizzato delle video interviste per introdurre a un pubblico più ampio tutti i parteci panti e mettere in luce gli obiettivi di Brà-vo! Emergono tendenze artistiche, bisogni organizzati vi, sogni che un domani prenderanno il volo. A Fi renze vanno in scena i risultati di queste aspirazio ni. Sono progetti artistici dai temi interessanti e im pegnativi, resi con leggerezza e maestria, al servi zio di un racconto che sta via via prendendo forma insieme alla loro maturazione.

Il duo di corda aerea DoisACordes presenta l’evolu zione dello spettacolo Cà entre nós, dove i due perso naggi in scena si relazionano in infinita trasmutazione.

Il loro dialogo in movimento è molto particolare, crea forme e rende fluido la distribuzione del loro peso e del potere. “Non c’è crescita senza confronto”, dico no nella loro intervista video, e Brà-vo! Italian Circus

On The Move risuona nelle parole di Thiago e Roberto come “un’esperienza arricchente soprattutto perché ci ha permesso di presentare lo spettacolo davanti a pubblici differenti, quello belga e italiano, arricchen do di nuovi punti di vista il nostro lavoro.”

Il punto in comune delle azioni di forma zione a cura di Circo el Grito e Cirk Fanta stik ha raggiunto un suo culmine durante l’esperienza belga ad Up – circus & per forming arts fornendo una possibilità di evoluzione artistica e professionale agli

al suo amore per la bicicletta acrobatica e la sua passione per la musica dal vivo.

Capita spesso che in residenza gli spettacoli si tra sformino e trovino una nuova prospettiva di raccon to. È il caso di Kummerspeck, di Sebastiano Moltrer e la compagnia Luft mensch forum, se guito dall’operatrice Giorgia Zanin, un la voro tragicomico sul tema dell’abbando no che attraverso la giocoleria e il clown vuole creare parte

cipazione e lanciare un messaggio di connes sione sociale. Secondo il nucleo artistico, “Più che uno spettacolo, Kummerspeck è un pro getto di partecipazione sociale per riflettere su questi temi”.

Dalla comunità all’individuo, Pietro Barilli e il suo solo Quieto Parado parlano al pubblico di accettazione di sé e di equilibrio mentale. Sulla sua corda molle, in scena Pietro parla di rettamente al pubblico, sperimen tando in contemporanea anche danza e manipolazione di marionette. Ad accompagnare il progetto artistico, l’operatrice Giulia Pisu, che insieme a Pietro nell’intervista a Bruxelles ha sottolineato che “l’at tenzione che si respira negli spazi in Belgio dedica

ti alla ricerca artistica, può solo che ispirare le nuove generazioni di operatori Italiani a co struire realtà simili.”

artisti e agli operatori che ne hanno abitato le traiettorie.

Tra di loro, anche Isaac Valle che ha esteso il suo periodo a Bruxelles prolungando il soggiorno, “ per conoscere più da vicino la realtà artistica belga ”. Accompagnato dall’operatrice Irene Cosi, Isaac ha lavorato su Lebe , uno spettacolo solista dedicato

La tappa finale a Cirk Fantastik è importante per incontrare nuovamen te tutti i partecipanti. Non mancherà nemmeno Nomaduo, di Flavio Barbui e Cristina Morelli, che a causa di un infortunio non è riuscito a partecipare alle residenze in programma. Guidati da Giuseppina Fran cia nell’elaborazione del loro spettacolo Charta, au guriamo al progetto artistico di poter sbocciare con l’arrivo della nuova stagione.

“Brà-vo!” è un progetto realizzato con il sostegno del MIC - Direzione Generale Spettacolo, nell’ambito del bando “Boarding Pass 2021/2022” Compagnia Doisacordes Isaac Valle & Irene Coni Pietro Barilli & Giulia Pisu Sebastiano Moltrer & Giorgia Zanin
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MARICA MARINONI CIE 7BIS

LONTANO

Lontano è il titolo del mio primo solo come autrice, uno spettacolo di roue cyr scritto insieme a Juan Ignacio Tula. É la storia di una bambina che cresce e diventa adulta, una ragazzina che di colpo perde la sua innocenza e si ritrova a fare i conti con qualcosa di più grande di lei, portandola ad un cambiamento irreversibile. Una per sona che deve affrontare la violenza della vita quotidiana. Una rivolta interiore. Scopro e inizio la ruota a 19 anni, quando ho iniziato la scuola Flic di Torino. Sebbe ne non conoscessi molto del circo, fin da subito la ruota mi ha attirato per il costan te stato di disequilibrio nel quale ti porta, uno stato d’incertezza costante dove il vuoto è finalmente un’opportunità e non un limite. La ruota riusciva a risvegliare un lato molto sincero di me stessa, dandomi la possibilità - e la legittimità - di parlare di ciò che avevo sempre avuto dentro: esplorare il conflitto, il confronto, il caos ed il sentimento di rivoluzione silenzioso che bruciava in me da sempre e non ero mai riuscita ad esprimere altrimenti. È grazie alla roue cyr che ho avuto la for tuna di incontrare Juan Ignacio Tula, al l’epoca mio professore, che mi ha poi se guito durante tutto il seguito della mia formazione francese alla Cnac. Tra di noi l’intesa e l’ammirazione reciproca sono sempre state evidenti, a tal punto che nel 2019, una volta diplomata, ci è sembrato spontaneo e logico dar seguito alla no stra relazione professionale creando qualcosa insieme. Juan mi ha invitato a unirmi alla sua compagnia francese 7 Bis per la creazione di Lontano, al quale ab biamo lavorato insieme per tutto il 2021 e parte del 2022.

L’idea base del progetto era che Lontano rappresentasse quasi l’altra faccia della medaglia di Instante, lo spettacolo in forma corta già esistente di Juan, e di pro porre al pubblico le due performance come un tutt’uno. È così che ha preso forma un dittico sul tema della resistenza e della performance fisica, il cui centro era la roue cyr esplorata e sviluppata da due corpi completamente diversi che gio cano sul contrasto e la complementarietà delle loro caratteristiche.

Il punto di partenza della creazione artisti ca è stato il mio rapporto con la ruota ba sato sul concetto di conflitto, in cui violen za e brutalità possono spesso comparire.

Fin dall’inizio della ricerca, abbiamo deci so di concentrarci sulla nozione di resi stenza e di fisicità della performance ri cercando attorno al sentimento di strari pamento, disordine e sfinimento.

Per rendere poi questa relazione più tangi bile, abbiamo deciso di tradurre questa maniera di concepire la ruota inserendo l'uso di un paio di guanti da combattimen to. I guanti da MMA che indosso, po tendo sia colpire che afferrare allo stesso tempo l’at trezzo, hanno in trodotto un nuovo rapporto con la ruota e portato alla creazione di un repertorio di lin guaggio fisico ine dito.

Non è stato per nulla evidente riu

scire ad adattare la tecni ca circense a quella del combattimento; grazie a Lontano ho attraversato un lungo processo di ap prendimento dei movimenti, nel quale mi sono dovuta più volte rimettere in discus sione ed accettare le mie debolezze. Mi piace quindi pensare che il palcoscenico sia letteralmente un campo di battaglia; un’arena dove getto il mio corpo per spin gerlo fino al limite, fino allo sfinimento. Vivo questo spettacolo come il mio grido di liberazione: in quanto artista, la questione del conflitto è qualche cosa che da sempre mi interroga e mi appar tiene, sento che le contraddizioni e vio lenze della nostra epoca sono, in qual che modo, anche le mie. Essendo il corpo il mezzo di espressione per comu nicare con il pubblico, ricerco costante mente di sottoporlo ad un atto perfor mativo dalle sensazioni forti, come ten tativo di sublimare in scena la violenza di questo mondo.

foto di Thomas Botticelli
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cie7bis.com

Ho appena debuttato a Panama con una performance che ho deciso di chiamare Soft, morbido, una creazione che avevo in mente da molto tempo. L’anno scorso ho realizzato una prima residenza di ricerca in un grande spazio abbandonato sperimen tando liberamente quello che avevo in testa. Nella mia pratica artistica mi piace abitare lo spazio e andare alla ricerca di oggetti che di solito la gente abbandona. In questa occasione la mia attenzione è stata attirata da uno scheletro di animale. Come artista il mio approccio è pragmatico e intuitivo. Trovare uno specifico materiale ha la funzione di risvegliare in me quello che voglio dire senza pensarci troppo. Ho iniziato a immaginare il tessuto che com pone lo strato intorno a questa carcassa, non solo in relazione all’essere umano, ma a tutte la materia animale vivente, e che con il tempo si disgrega fino a sparire completamente. Ho iniziato a pensare a come trasporre questo concetto in scena, e successivamente ho realizzato una strut tura di corde che riprendevano la forma

degli scheletri su una parete di cemento. La musica ha una funzione centrale nei miei lavori, catalizza la relazione tra movimento e materiali. Dalla composizione scenica, quindi, sono passata a elaborare il suono, per capire come potesse suonare il movi mento dei tessuti che man mano si disinte grano intorno a uno scheletro come quello. La magia del suono elettronico sta nella sua distorsione e nella possibilità di crea re diversi timbri, così, durante un wor kshop di tecnologia e danza che ho fre quentato qui a Panama, ho iniziato ad ap plicare alcuni microfoni alle corde e a modulare l’output elettronico. Per libera re le corde e lo scheletro materico dal l’appoggio ai muri, ho poi disegnato e co struito una struttura metallica di allumi nio portabile e ripiegabile, a cui poter ap pendere entrambi. Nelle mie performan ce uso anche l’improvvisazione. La mia creazione precedente, Matmo, è compo sta da cinque azioni improvvisate. Ogni sua parte prende vita da un approccio di verso al materiale sospeso, ma al suo in Inkeri

terno i movimenti cam biano ad ogni esecuzione. Come danzatrice, non trovo ispirazione dall’in terpretazione di una co reografia, piuttosto è dalla percezione fi sica e conseguente relazione con i mate riali che prendono vita i miei movimenti. Recentemente ho portato a termine il Master in circo contemporaneo al DOCH di Stoccolma, ma la mia formazione come artista di circo è iniziata alla NCCA (National Centre for Circus Arts) di Lon dra, dove studiavo filo teso. Il mio ap proccio alla tecnica del filo era atipico, ero fortemente interessata a creare una dimensione nuova di ricerca alla tecnica in sé. L’adattamento e la malleabilità sono i miei tratti fondamentali. Sospen sione e relazione con i materiali sono le condizioni più congeniali per esprimerli.

La scoperta della dimensione aerea è stata fondamentale per l’evoluzione della mia pratica artistica e l’incontro con l’artista aerea Ilona Jäntti è stato de cisivo per la sua maturazione. Sin dall’ini zio mi è venuto naturale iniziare a speri mentare evolvendo la mia tecnica perso nale di sospensione con diversi tipi di at trezzature inventate da me e imbragatu re, soprattutto con il body harness, che è tutt’ora la tecnica principale dei miei workshop. Lavoro in sospensione dal 2009 anche con la mia compagnia a Pa nama, La Tribù Performance, e con i la vori più commerciali che mi impegnano con loro in tutto il Sud America riesco a sostenere economicamente anche i miei progetti artistici.

17 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22 ELEONORA DALL’ASTA TROVARE, SOSPENDERE E TRASFORMARE latribuperformance.com/eleonora ph Alegre Saporta ph Alegre Saporta ph
Jäntti

IL TEATRO VIAGGIANTE

IN VIAGGIO VERSO L’ARTE, DUE SINGOLI, UN DUO, UNA COMPAGNIA, UNA FAMIGLIA teatroviaggiante.it

scita del duo.

Pochi anni più tardi, dopo la collaborazione con la Cia Girovago e Rondella al festival di Dordrecht, decidem mo di acquistare una bicicletta olandese per poter viaggiare insieme ai nostri figli, poter “abilmente” rag giungere le piazze con tre bambini, gli attrezzi di gio coleria, i monocicli. Uno spettacolo in piazza, che ini zialmente era sensato essere un duo, ma che già ad Asfaltart nel 2011, si rivelò essere La Famiglia Mira bella, in quanto Martin Matilde e Mael, riconoscibili da tre cappelli e tre gilet, proponevano in ogni momento spunti di improvvisazione, che Edoardo abilmente ha sempre saputo cogliere, e io …contenere.

Il Teatro Viaggiante nasce poco tempo dopo l’incontro di Edoardo e me, Elisabetta, a Chioggia, al festival, dove le nostre strade si sono incrociate per la seconda volta. Tre anni prima avevamo frequentato lo stes so workshop, a Milano, con il mimo Marcel Marceau, dal quale siamo usciti, una con la valigia pronta per le audizioni all’École Inter nationale de Mimodrame de M. Marceau di Pa rigi, l’altro perplesso di fronte alla fama dello stesso mimo, Marceau. Edoardo, a Chioggia, era già uno con un nome e molto credito nel teatro di strada, protago nista, con Diego Draghi e Rodrigo Morganti, di due spettacoli celebri e notevoli nella scena italiana, i R.E.D. e Cip&Ciop

Io cominciavo allora, certa solo del fatto che quello che avevo dentro e quello che avevo imparato a Parigi volevo metterlo in scena all’aperto, non chiusa dentro un teatro.

La nostra storia è stata da subito un viaggio, forse anche da quello il nome della compagnia… Inizialmente Il Teatro Viag giante era composto da tre soci, Edoardo, Diego Draghi e io, che cercavamo, in cordata con mio padre, soprattutto un’identità in quel caos burocratico che era, alla fine degli anni ’90, il tentativo di essere riconosciuti della professione del teatro di strada.

Il nostro primo tentativo di spettacolo insieme fu La Primavera degli Scherzi. Quindi Edoardo continuava con i suoi spettacoli e io creai Ricciolo di Luna, uno spettacolo singolo che, con molte versioni e diversi arrangiamenti, mi accompagna ancora oggi.

In realtà, nel frattempo, le cose si sono variopinte e diversi ficate, perché siamo diventati una famiglia, nel 2002 è nato Martin, nel 2004 Matilde e nel 2008 Mael. Prima che nascesse Mael, con l’aiuto di Stefano Corrina, in arte Osvaldo Carretta, Edoardo e io abbiamo creato un deli cato spettacolo allegro, quasi autobiografico, che ha girato in molte piazze d’Italia, il Duo Pink, in cui ogni cosa era rosa, dalle mutande ai bauli, per celebrare la mia avversione a quel colore, ma anche per affermare solennemente la na

Il pubblico ha da subito amato e apprezzato la realtà che emergeva da quegli spettacoli, che lasciavano (e lasciano) intravedere le di namiche della famiglia, dietro i numeri artistici e gli sketch circensi. La caratteristica principale dei nostri spettaco li è proseguire la via classica del teatro di strada comico, coinvolgente, per tutte le età. Gli spunti, quelli veri. L’ironia, senza veli. L’improvvisazione, “l’atto unico”, il mezzo. La gente vede in noi se stessa, questo lo abbiamo compreso dalle parole dello stesso pubblico, alla fine dello spet tacolo. Edoardo ha seguito la sua indole e ha affinato il suo stile negli anni e anche io, ho scelto questo sguardo disincantato e sottile, vero e drammatico nello stes so momento, con cui osservare il mondo e restituir lo sotto forma di performance. I nostri figli spesso hanno preso il ruolo dell’arbitro, della misura,

hanno smussato, attualizzato qua e là battute e gag. Da allora sono passati moltissimi anni, una ventina, e ora spesso ci accorgiamo tutti quanto il nostro gruppo sia sempre più una compagnia. I figli sono cresciuti e le dinamiche della famiglia lasciano spa

RED a Pennabilli Elisabetta Cavana Teatro Viaggiante foto archivio Teatro Viaggiante
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PREMIO TRAMPOLINO 2022

zio a dinamiche che appartengono piuttosto a un ensemble arti stico e professionale. Inconsapevolmente da parte loro e non pianificato da parte nostra, i nostri figli hanno oggi un’esperien za notevole di scena, nonostante debbano consolidarla forse un giorno attraverso degli studi specifici.

In questo momento siamo in una fase di passaggio, perché hanno 20, 18 e 14 anni e sono arrivati al momento in cui devono scegliere la loro strada. Abbiamo sempre tenuto a offrir loro una formazione scolastica il più possibile classica, in modo tale che arrivassero un giorno a poter scegliere la loro strada, se guendo le loro inclinazioni. Ciononostante, è incontestabile l’esperienza nel mondo dell’arte e del teatro di strada, in mezzo ai quali sono cresciuti, ma questo è un valore aggiunto al loro personale percorso scolastico e formativo. Innegabilmente lo spettacolo La Famiglia Mirabella continua anco ra oggi, da 11 anni, ad essere apprezzato e ad essere rappresenta to, perché tutti in famiglia vogliono continuare a farlo. In questo preciso momento ci troviamo in Svezia, per il Gatuteater Interna tionella Festival di Halmstad, con La Famiglia. Molto presto i nostri figli hanno collegato la stretta relazione che c’era tra il viaggio e la professione dei loro genitori e le opportu nità che si presentavano loro: vedere nuovi luoghi, nuovi paesi, nuove persone, nuove abitudini, nuovi modi di pensare. Questa per tutti loro è stata una motivazione molto importante, fonda mentale, anche nei momenti più faticosi, o quando lo spettacolo ha significato sacrificare del tempo individuale e rinunciare a qual cos’altro. In questa avventura non sono mancati i momenti diffi cili, inevitabili in una rete di relazioni nella famiglia in cui differenti ruoli andavano a sovrapporsi e a mischiarsi: l’essere padre, madre, capocomico, ma nager, direttore, mae stro, compagno di viag gio, apprendista, allievo, figlia, figlio. Non sono mancati i contrasti, ma costruttivi.

Parallelamente allo spettacolo La Famiglia Mirabella, la compagnia Il Teatro Viaggiante conta molte produzioni e alcu ne direzioni artistiche di piccoli festival tra il 1999 e il 2014. Tra le produzio ni in particolare, teniamo alla più recente, T.O.M. / The Old Man, spettacolo poetico di circo contem poraneo, vincitore nel 2022 del Premio Trampolino in Italia.

In scena, da un’idea di e creato da Edoardo, questo spettacolo segna coloritamente una meta significativa della sua variegata carriera. Non una parola. Questo stupisce amici e fan. Ma una cascata di emozioni e di riflessioni. Ispirato dal personaggio che nacque, con la direzione e collaborazione di Henry Camus e Gaby Schmutz del duo svizzero Full House, come protagonista dello spettacolo Downtown Monti per il Circus Monti nel 2016, lo spettacolo T.O.M. / The Old Man è figlio degli anni appena pre cedenti e della pandemia, intriso di sensazioni e tuffi nell’interio rità di uno spirito creativo, un inno alla creazione, un flusso di creatività, come si legge nella presentazione. Con immenso stupore di Edoardo, è stato scelto tra gli spettacoli vincitori di un premio di circo contemporaneo: dopo tanti anni in cui, a volte, ci sembrava che l’etichetta Teatro di Strada fosse ormai indelebile sulle nostre creazioni, questo lavoro invece ha ol trepassato un limite, ha varcato una porta, è andato in un altro luogo. T.O.M. / The Old Man è stato creato per il teatro, ha biso gno di un palcoscenico regolare e piatto, di luci e di silenzi, è uno spettacolo delicato ma intenso, semplice e ricercato, leggero e si gnificativo, visuale e profondo. Arrivederci alla prossima piazza.

T.O.M. The Old Man
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TEATRO DEL SOTTOSUOLO PAIDIA

teatrodelsottosuolo.it

SANE DEGENERAZIONI

Un tocco di follia, una propensione al ri trovarsi in bilico tra gli errori, una compli cità a preferire gli “ultimi” e una indispen sabile curiosità intellettuale. Sono questi i capisaldi da cui è partita nel 2019 l’idea di creare uno spettacolo che, forse, solo più tardi, ci saremmo resi conto che sarebbe diventata una produzione di circo con temporaneo.

Cagliari, città natale e culla arti stica di entrambi. Decidiamo di incontrarci per una settimana nel seminterrato di una palestra gio colieri per conoscerci, scambiare idee e desideri artistici e per valu tare l’idea di fare uno spettacolo. Capiamo di avere in comune il de siderio di fare investigazione con oggetti non convenzionali ma sarà la scelta della componente musicale a fare da corpo centra le dello spettacolo, lo stimolo che ci farà andare avanti.

Gli spazi culturali del capoluogo sardo chiedono troppi soldi e fanno troppe domande. Noi cer cavamo ancora la leggerezza in dispensabile alla creazione, così decidemmo di fare la seconda settimana di incontri in un noto circolo cagliaritano “Su Tzirkulu”.

La mattina la sala puzza ancora di birra e discorsi politicamente impegnati, la cosa ci affascina e, arrivare, pulire e prepara re la sala alle ore successive diventa quasi un presupposto creativo indispen sabile. Ci piace questa maniera “proleta ria” di affrontare un percorso artistico.

Finiamo le nostre giornate di prove con tenti, con tanto materiale ma allo stesso tempo confusi nel renderci conto della mancanza ancora di una direzione chiara e un perché drammaturgico. Un’amica, Giulia Cabras, ci parla di un libro molto interessante che sta leggen do. Roger Caillois nel suo I giochi e gli uomini” classifica i giochi secondo le loro caratteristiche fondanti: Agon (competizione), Alea (azzardo), Mimicry (maschera) e Ilinx (vertigine). Parla inol tre delle pulsioni originarie di ogni gioco e delle loro degenerazioni. Tutto questo ci sembra interessantissimo e la nube di

Altro amico cagliaritano che, per nostra fortuna, ha contribuito a questo progetto è Edoardo Dodo Demontis. Abbiamo sem pre apprezzato i suoi gusti artistici, la sua maniera di affrontare con piacere il lavo ro, la sua grande disponibilità unita al l’umiltà e un “know how” veramente pre zioso. Per noi era la prima volta che ci lan ciavamo in un progetto di circo contempo raneo così ambizioso, poter contare su Dodo ci ha dato la sicurezza e la forza di affrontarne i rischi.

Altro fattore fondamentale è stato quel lo di fare parte del Teatro del Sottosuo lo. La compagnia è gestita dal 2014 da Vincenzo de Rosa che suppor ta in vario modo lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. All’inizio non credevamo di po terci permettere una produ zione tale senza dover pensare ad un inserimento rapido nel mercato del lavoro. Vincenzo ha capito il potenziale dello spettacolo, forse prima di noi, e questo ci ha permesso di fare ricerca e trovare i nostri linguaggi senza questa preoc cupazione.

mezze intenzioni, ambizioni e desideri viene illuminata dal raggio di sole della filosofia del gioco. Quell’indirizzo letterario sarebbe diventato il sistema muscolare e motore dramma turgico dello spettacolo e un indirizzo chia ro di creazione. Inoltre ci sembra sia una buona chiave di lettura per guidarci, in mezzo a tutte le intuizioni iniziali, nella scel ta degli attrezzi da usare e come usarli.

La Paidia è la pulsazione origi naria e comune di tutti giochi, il suo flusso più spontaneo e libero. Dare adito a questo flusso crediamo sia, oltre che un dovere, una forma di ri spetto nei confronti del pubblico che sceglie di vederci. Per questo decidiamo di fare ricerca mantenendo un linguag gio popolare. Bramosi di andare in scena abbiamo comunque l'acquolina in bocca quando pensiamo di rientrare in sala a fare investigazione e suonare, speranzo si che il tempo e i chilometri non appa ghino mai la nostra inesauribile necessi tà di autoillusione.

ph Nicolo Sanese di Ado Sanna e Lorenzo Gessa ph Andrea Balia
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PREMIO 2022TRAMPOLINO

KOLEKTIVO KONIKA

di Kolektivo Konika

Siamo Kolektivo Konika, una compagnia emergente di circoteatro nata nel 2018. Greta, Mi chela, Shakti, Candela, Julia ed Elisa, sei donne in scena in uno spettacolo di mano a mano e canto, La punta del mio naso. Ci siamo conosciute, riconosciute, strutturate e consolidate in Spagna. Conosciute, grazie agli incontri di mano a mano de La Central del Circ di Barcellona e partecipando ad alcuni festival. Riconosciute, anche attraverso i primi incontri statali della rete di Cirqueras, un movimento spagnolo per la parità di genere nel mondo del circo. Struttura te, grazie ad un grande lavoro strategico di preproduzione per poter beneficiare di supporti economici alla creazione – il no stro progetto è stato sovven zionato dal Governo Basco ed è beneficiario del programma di coopera zione transfrontaliera Travesia-Pirenei di circo. Consolidate, nell’impegno collettivo e professionale con il debutto in sala a marzo 2021 nei Paesi Baschi. Malgrado il rallentamento dovuto alla pandemia, il nostro spettacolo è stato selezionato in Spagna nel catalogo di Circo A-ESCENA promosso dall'INAEM e dalla Rete spa gnola di Teatri e CircoRed, nonché nel pro gramma PLATEA INAEM.

Sin dall’inizio eravamo consapevoli che Ko lektivo Konika fosse un progetto ambizio so per la sua complessità logistica. Siamo sei artiste di circo e viviamo tra l’Italia e la Spagna: una parte del collettivo proviene da Bilbao, Santiago de Compostela e dalla Catalogna, un’altra ha radici italiane, con due artiste in scena e la regia di Francesca Lissia della compagnia di circo Eia. Per questo era importante per noi aprirci un varco anche nel mercato italiano. L’oppor tunità è arrivata con il bando Trampolino Vetrina 2022, nell’ambito del progetto mi nisteriale Cirk_Up 2.0, promosso da A.C.C.I., una vetrina per dar risalto alle nuove creazioni italiane di circo contempo raneo. Ed è stato così che, lo scorso 5 giu gno abbiamo avuto il nostro debutto italia no ad Artisti in Piazza - Pennabilli 2022,

con la versione da ‘30 minuti della nostra prima creazione La punta del mio naso

Nella nostra ricerca artistica, torniamo alle origini per ricostruire una memoria comu ne. Ci siamo ispirate alle nostre nonne e al l'epoca in cui sono vissute per raccontare il loro intento di inserirsi in società. In passa to, molte donne dovevano necessariamen te nascondere parti delle loro personalità per conquistare un’apparenza accettata dagli altri. Durante lo spettacolo, i perso naggi evolvono fino a trasportare il pubbli co a contatto con il contesto attuale, mo

strandoci per quello che siamo, in quanto donne e circensi, misuran doci con la possibilità di poter espri mere noi stesse attraverso il circo. Lo spettacolo si svolge in un luogo immaginario, potrebbe essere am bientato in una domenica mattina come tante, in un paesino di provin cia del secolo scorso. La storia, le caratteristiche e la doppia persona lità di sei donne totalmente diverse si incontra, scontra e interseca, creando dinamiche assurde che raccontano una storia in comune e senza tempo. I limiti di ciascun per sonaggio in scena si confondono con quello che siamo noi oggi: sei donne le cui peculiarità possono esistere ed essere risaltate solo grazie all'interazione con le altre. Grazie alle altre donne ci ricono sciamo, sostenendoci, prendendoci in giro, spingendoci e scivolando. Abbiamo deciso di raccontarci uti lizzando come strumento principa le il mano a mano, In una estetica comune tra l’assurdo ed il poetico. In scena, rompendo gli schemi pre definiti della disciplina stessa, in cui storicamente l'uomo è la base e la donna l’agile, mettendo in campo non solo le nostre dinamiche, ma anche tutte le capacità e le tecniche che ciascuna di noi ha sviluppato singolarmente, come il canto, il clown, la danza, la musica dal vivo. Guardando al futuro, oltre la creazione di questo spettacolo a cui auguriamo una lunga vita, la nostra ambizione è quella di partecipare e sostenere una rete di collet tivi al femminile dediti al al mano a mano e a discipline simili. Per aprire possibilità di networking nel mondo professionale, condividere e approfondire gli stili unici che nascono in contesti spesso settoriali, proporre schemi alternativi, e, a volte, anche poter distruggere tutto con ironia senza prendersi troppo sul serio…Sem brava improbabile ma in verità lo stiamo già facendo.

ph Arnau Pascual Monells ph Stefano Scheda
21 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22
kolektivokonika.com
PREMIO TRAMPOLINO 2022

PREMIO TRAMPOLINO

COMPAÑÍA DEPÁSO

Siamo due acrobati aerei affascinati dalle infinite possibili tà creative della corda area. Clara, italiana e José, cileno. Le nostre strade si sono incrociate a Buenos Aires nel 2017 alla Escuela de Circo Criollo. Il progetto di creare una compagnia ha preso forma dal desiderio spontaneo di speri mentare a partire dall’improv visazione con i nostri corpi in relazione con la corda. Ci siamo resi conto che, avendo corporeità simili, quando usa vamo l'attrezzo per girare non era facile distinguerci, esatta mente come succede ai colori di una trottola che si mescola no durante il giro fino a gene rare un vortice visuale.

LA TROTTOLA ciadepaso.com La Mary Posa

Questo gioco ci permetteva di ribaltare le aspettative di un duo aereo maschile e femmi nile e ci dava la possibilità di pensarci in scena senza ruoli di genere definiti, costruendo così un universo coreografico astratto, estetico e misterioso in cui i due corpi si confondo no. In quel periodo José ha iniziato ad allenarsi con la so spensione capillare, disciplina aerea che permette al corpo di girare in modo perfetto intorno al proprio asse. Il titolo dello spettacolo è venuto da sé, accompagnando l'abitudi ne della compagnia a viaggiare come una trottola fra Euro pa e America Latina.

Nel 2018 la creazione ha fatto i suoi primi passi come work in progress fra Buenos Aires e Santiago de Chile, con il suppor to del Club de Trapecistas, del Galpón Cabeza de Martillo e i suggerimenti dello sguardo esterno di Alain Veilleux. Nello stesso anno è partita la prima tournée tra i festival europei. Nel 2021, in un mondo trasformato dalla pandemia e con la compagnia cresciuta dopo il percorso di José alla scuola di Circo Inac in Portogallo e quello di Clara alla scuola di Circo Flic in Italia, anche lo spettacolo ha attraversato una fase di ri-creazione.

Grazie all’appoggio di spazi di residenza quali Fondazione Cirko Vertigo in Italia e Teatro Divadlo Na Cucky in Repubblica Ceca, ci siamo immersi in una fase di destrutturazione del mate

riale e ricomposizione, con l’obiettivo di arricchire e am pliare l’universo costruito nel tempo, aumentare le possi bilità tecniche e il rischio oltre alla precisione del movi mento e del gesto coreografico. Abbiamo fissato una nuova struttura compositiva dello spettacolo che mette in primo piano la poetica dei corpi con gli oggetti, valoriz zando il movimento e l’estetica. Nel nostro lavoro la corda ha un ruolo protagonista che contribuisce allo sviluppo dello spettacolo, quasi come se fosse un terzo componente della compagnia. Lo spettaco lo utilizza per scelta una tecnica semplice. Non c’è una scenografia, solo un sistema di carrucole, una corda e due corpi che entrano in relazione, dandole vita e significato. Tutto il materiale coreografico è stato sempre generato e riformulato a partire da sessioni di improvvisazione alter nate alla ripetizione e alla scrittura. Abbiamo costruito il nostro vocabolario interessandoci alla dinamica dei due corpi in sospensione e alla possibilitá di costruire intrecci manipolando la corda. In questo senso, possiamo affer mare che tutto quello che mettiamo in scena è frutto della scoperta e della spontaneità dei nostri corpi e di un approccio personale alla compo sizione aerea. Desideriamo che il pubblico riesca ad immergersi nel nostro viaggio, in un universo che oscilla fra l’onirico e il quotidiano, in cui non c’è timore di lasciare scoper ta la fragilità delle relazioni umane. Invitiamo lo spettatore a farsi sfio rare da una poetica sottile e sensibi le mista alle vertigini dell'elemento aereo e scegliamo di portare in scena un linguaggio contemporaneo e astratto nei festival che propongo no spettacoli all’aperto.

Nel giugno 2022 abbiamo vinto il Bando Trampolino e presentato il nostro lavoro al festival Artisti in Piazza a Pennabilli, con l’opportunità di partecipare alla vetrina italiana di ACCI. L’occasione ci ha permesso di confrontarci con i feedback dei membri dell’associazione, ricevendo spunti preziosi per continuare a por tare avanti la nostra proposta artistica, che quest’anno sta recu perando i chilometri persi durante il 2020.

di Clara Larcher e José Cereceda ph Dada Tadiotto
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 22 JUGGLINGMAGAZINE. IT
ph
ph Jan Hrinda
2022

RIPENSARE LA SCRITTURA NELLE ARTI PERFORMATIVE

Mirabilia da sempre incoraggia momenti di incontro, scambio e riflessione intorno a temi e nodi della creazione scenica con temporanea, guardando al circo in special modo ma anche ad altri linguaggi, generi e discipline, nella logica della multidiscipli narietà che caratterizza il festival stesso. Quest’anno la Direzione sollecita un con fronto, attraverso una tavola rotonda con artisti, studiosi e professionisti della co municazione (critici, giornalisti, media par tner…), intorno al tema della SCRITTURA, declinato nelle sue molteplici valenze: scrittura drammaturgica, comunicazione artistica, scrittura critica

Ciascuna di queste applicazioni ha solleva to nel tempo dibattiti accesi tra le parti (scrittura critica), oppure al contrario è ri masta silente seppur fonte di perplessità (comunicazione artistica), quando non è stata additata come una carenza artistica (scrittura drammaturgica).

foto di Andrea Macchia

cial media, foglio cartaceo, web, sito com pagnia, kit operatori/stampa).

È evidente che a seconda del posto che si occupa questi tipi di scritture acquistano valori e interessi differenti, spesso però non c’è un comune sentire o intendere ri spetto ai loro significati e il rischio è di frain tendersi. Specifiche ideologie o approcci non mettono nelle condizioni di condividere un linguaggio comune e questo è un primo problema. Di cosa parliamo quando parlia mo di scrittura drammaturgica, comunica zione artistica, scrittura critica?

Lo stesso concetto di drammaturgia è al tamente problematico ed esistono diver

se scuole di pensiero. Sicuramente nel no stro modo di intendere, la scrittura dram maturgica non coincide col testo dram matico o con la sola parola, si estende piuttosto all’uso dello spazio e dei luoghi d’azione (di qualunque tipo essi siano), al corpo, all’uso degli oggetti, al movimento scenico, alla presenza di esseri viventi non umani, e può inglobare più elementi lingui stici anche estranei alle singole discipline (manufatti d’arte, proiezioni, uso di media…). Su questo tema, sia nel campo del teatro che del circo, diversi sono i rilie vi che lamentano una scarsa attenzione alla drammaturgia, tuttavia la pars con truens della critica non è sempre adegua tamente portata avanti, entrando cioè nel merito di questioni anche tecniche. Quanto alla comunicazione artistica, ci ri feriamo alla presentazione delle creazioni sceniche ai programmatori e al pubblico. Spesso si cade nella falsa opinione che un bravo scrittore sappia comunicare al l’esterno la propria opera. La realtà del lavoro degli editor e dei curatori artistici dimostra esattamente il contrario. Un conto è la creazione artistica, altra cosa è la comunicazione a un pubblico generico (presentazione di uno spettacolo) e a un parterre di addetti ai lavori (portfolio e kit promozionali o stampa). La comunicazio ne richiede chiarezza nel messaggio, sin tesi, essenzialità, senza tuttavia spiegare, anticipare, “dire tutto”. Può anzi essere suggestiva e contribuire a calare lo spet tatore nel mondo poetico dell’artista, evocativamente. Oppure offrire un’autoe segesi che renda conto delle fasi e degli obiettivi di un progetto scenico. Questo tipo di scrittura può essere prodotta da un intermediario dell’artista, quale il drama turg, l’addetto stampa, o da una figura esterna alla compagnia stessa (afferente a un teatro o al festival che la ospita) in funzione del contesto ospitante, del pub blico a cui si rivolge (adulto, giovane, in fantile), degli spazi che lo accolgono (so

Quanto alla scrittura critica, approcci, vi sioni, tagli informativi e materiali concor rono a promuovere differenti tipologie di analisi, osservazione, monitoraggio, af fiancamento, testimonianza della scena e dei suoi eventi, fatti ed episodi. Rispetto a questa scrittura, sono state spesso rile vate le sue “impurità”: sia sul piano degli strumenti adottati, sia su quello degli og getti osservati, sia rispetto alla “promi scuità” degli ambienti frequentati dal criti co, contemporaneamente consulente, dramaturg, addetto stampa o affini. Con flitto di interessi a parte, gli spazi dedicati (tradizionali o digitali) oppure aperti per iniziative personali o di gruppi redazionali sono oggi estremamente interessanti per la definizione di tempi, modi, linguaggi. Vorremmo in questa occasione questio nare alcuni temi legati alla popolazione e selezione di contenuti, ai tempi della criti ca, all’influenza dei media nella scrittura, alle linee di attenzione delle singole testa te, ai nuovi modelli e forme di informazio ne critica.

È a partire da queste considerazioni, do mande, curiosità che abbiamo avviato a Mirabilia un confronto, al di là della possi bilità di raccogliere conclusioni, se non sommarie, oppure al contrario dirimenti, ma che comunque stimolino a ripensare il proprio fare e le sue implicazioni.

Tavola rotonda a cura di Adolfo Rosso mando («Juggling Magazine») e Silvia Mei (Università di Foggia). Con interventi di: Tim Behren - Voices Magazine (DE) | Ruby Burgess - The Circus Diaries (UK) | Stacy Clark - Circus Talk (USA) | Francesco Sgrò – Cordata For (IT) | Riccardo Massidda –Cordata For (IT) | Simone Pacini – fattidi teatro (IT) | Enrico Pastore – PAC (IT) | Cy rille Roussial - Jonglages (FR).

(Gli atti della tavola rotonda verranno pubblicati sul prossimo numero di «Jug gling Magazine»)

CirkVost, A-Triptik
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MIRABILIA FESTIVAL 2022, 2 SETTEMBRE, CUNEO

Il numero 2 di YANA, pagine di carta che celebrano la giocoleria emotiva, è opu lento come il numero 1, ma offre più trame e livelli. Questa rivista è un'opera d'arte da tenere tra le mani, un uovo che racchiude uova di Pasqua piene di pagine patinate o uso mano che si mescolano alla pergamena, mentre colori e motivi trasudano dagli articoli e testo e fotogra fia monocromatici li controbilanciano. È un ambiente perfetto in cui il tema è equi librato - paesaggio e guarigione - visto at traverso gli occhi dei suoi 15 collaboratori e dei loro numerosi progetti in questa festa multiculturale con testi in spagno lo, turco, francese e inglese.

Alcuni dei progetti sono audio/visivi, altri sono sculture e fotografie e le opzioni multimediali sono disseminate nelle pagi ne. Ad esempio, Aaron Bikis e Anni Kupper hanno creato un video per scongiurare la depressione da COVID, esplorando la gio coleria con le clave nella natura selvag gia. Una splendida fotografia presa dalla scena del video è accompagnata da una spiegazione della loro motivazione. Più avanti 16 minuscole immagini associate ciascuna ad un codice QR portano a 16 di versi video di giocoleria di vari giocolieri, creando un buffet multimediale di gioco leria dalle proporzioni epiche.

Altri progetti straordinari abbondano, come Motionblob, momento affascinante della ricerca di Ozgur Kavurmacioglu nel suo dottorato sulla giocoleria. Ozgur ha deciso di mappare la sua giocoleria con la fotografia in movimento, replicata digital mente per creare immagini/oggetti 3-D che rappresentano i pattern realizzati. Sembra strabiliante, ma non è niente in confronto a come appare in realtà, ipnoti che macchie amorfe che riescono a esse re sia geometriche che organiche, mo strando la natura ciclica degli schemi di giocoleria e le sue minuscole variazioni.

Ci sono poesie e immagini che toccano il cuore, bellissimi schizzi di mani da giocolie re senza le palle e ritratti su pergamena,

oltre a progetti ambi ziosi, tra cui un docu mentario fotografico sulla nascita, vita e morte di tre clave del Collectif Protocole a Periple nel 2021 .

Forse più degno di nota è l'inizio del secon do numero di YANA, dove l'editrice Flo rence Schroeder chiede alle giocoliere perché hanno smesso di giocolare e ricer ca le radici della mascolinità tossica che ha permeato le culture della giocoleria in tutto il mondo. Florence dice che stanno "Aprendo alla comunità dei giocolieri un confronto con i suoi lati oscuri per aprire la strada alla guarigione".

Segue come un pugno nello stomaco un collage di testo dove le giocoliere vengono oggettificate e ridicolizzate con insulti razzi sti, omofobi e misogini. Quindi grazie a YANA per questo contributo e, si spera, aver avviato il cambiamento su come fare meglio nelle nostre comunità. Due brevi in terviste di Florence Schroeder e Wes Peden colgono nel segno: una con una giovane ra gazza entusiasta di iniziare il suo viaggio di giocoleria e un'altra con una professionista del mondo museale che ha smesso di fare

giocoleria nonostante la sua iniziale gioia, dopo anni di trattamento terribile da parte della sua comunità di giocolieri. Quello che succede dopo è trasformativo, piuttosto che continuare a documentare l'offerta certamente infinita di trattamenti scadenti che le donne hanno ricevuto nel corso degli anni nella giocoleria, i contribu tori in primo piano sono prevalentemente giocolerie e il loro lavoro. Non esclusiva mente. Questa non è una caccia alle stre ghe che cerca di eliminare gli uomini da un paesaggio amato. Questo è solo un lavoro di recupero, proprio come è accaduto i "Top 40 Jugglers" hanno tentato di fare negli ultimi anni includendo giocolieri di di verse etnie e giocoliere donne dopo anni di scarsa attenzione. Ciara Thornburn, Lucy Tan, Anna Fisher, Annie Kupper, Margot Seigneurie, Teresa Santos e Katerina Al derlisten solo per citarne alcuni, ma state certi che l'elenco di giocolier* che proven gono da comunità emarginate è infinito e non ho dubbi che altri saranno presenti nei prossimi numeri.

Il finale è il tocco multimediale più dolce di tutti, una playlist (una di due) intitolata "Juggling to the matriarchy" piena di brani ballabili e “giocolabili”, per assicurare ul teriormente a qualsiasi giocoliere ore di ispirazione nella festa in movimento di questa rivista.

Kim Campbell, ex editor di CircusTalk News e di American Circus Educators, oltre a scrivere di circo per molte pubbli cazioni circensi ha fondato la compagnia circense Semi-Circus ed è membro del l'American Theatre Critics Association.

UNA FESTA DI GIOCOLERIA foto di Florence Schroeder ph Elisa Martin
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 24 JUGGLINGMAGAZINE. IT
YANA
MULTIMEDIALE yanamagazine.com

INCAM (International Network of Circus Arts Media projects)

riunisce i media project sulle arti circensi attivi nel settore.

In questo numero presentiamo la seconda uscita di YANA, rivista annuale di giocoleria emozionale prodotta da Florence Schroeder, e Circusmagazine, prodotta da Circuscentrum, trimestrale caposaldo da oltre 20 anni dell’informazione sulle arti circensi fiamminghe e delle sue molteplici declinazioni.

Circusmagazine è la rivista fiamminga de dicata a tutte le arti circensi. È una pubbli cazione trimestrale a cura di Circuscen trum, centro dedicato allo sviluppo del circo contemporaneo delle Fiandre, e ha una tiratura di 2.100 copie. Poiché Circu scentrum è strutturalmente finanziato dal governo fiammingo, la pubblicazione non ha problemi finanziari. Questa è la più gran de ed evidente differenza rispetto a tutte le altre riviste dedicate al circo in Europa. I contenuti sono dedicati agli artisti di circo. Ogni edizione contiene da quattro a cinque grandi interviste ad artisti belgi e internazionali. Ad esempio, nell’ultimo numero di giugno 2022 abbiamo intervi stato Julia Campistany (ES), Eric Longe quel (FR), e le compagnie Knot on Hands (B/NL/D) e De Machienerie (B). Ritenia mo che il modo migliore per parlare di arti circensi sia quello di dare voce a chi le pratica davvero.

Inoltre, prestiamo attenzione al circo educativo, al circo sociale e al circo tradi zionale, con interviste, reportage e servizi fotografici. La scena tradizionale è molto piccola nelle Fiandre, quindi non copria mo questa parte del settore circense in ogni pubblicazione.

La storia del circo - o l'eredità del circo - è importante, ma la vera sfida saperla ri trarre in modo attraente. Abbiamo trova to una bella soluzione: nella rubrica ricor rente e molto apprezzata Everything comes back (Tutto torna, n.d.r.) mettiamo a confronto una vecchia immagine del circo con una contemporanea, non solo visivamente ma anche testualmente,

CIRCUSMAGAZINE

circusmagazine.be

spesso con un tocco di umorismo. Altre rubriche ricorrenti sono Entree - la nostra prefazione, sempre scritta a turno da qualcuno della redazione, Zum checken, dedicata alle notizie, On the couch, un’intervista veloce fatta di do mande e risposte per scoprire la vera personalità che si cela dietro all'artista, e una sezione di citazioni sul circo prove nienti da altri media.

Circusmagazine è stato fondato nel di cembre 2004 con il nome di Circu svlo. All’inizio si ri volgeva principal mente ai giovani delle scuole di circo.

Dal 2008 si chiama Circusmagazine e si ri volge all'intero settore circense. Il grande obiettivo della rivista non è solo quello di in formare e promuovere il settore del circo, ma anche di aumentare il rico noscimento del circo come forma d'arte "reale" e con temporanea. Per questo motivo non usiamo mai i ca ratteri e gli stili tipici del circo nel nostro design grafico. Lo stile e i contenuti di Cir cusmagazine riflettono le arti circensi

delle Fiandre, che sono spiritose, innovati ve, assurde, interessanti e/o mozzafiato. Circusmagazine non viene letto solo dal settore circense, ma anche dai decisori po litici e dagli attori chiave di altri settori ar tistici. In questo modo abbiamo un impatto

tribuito alla crescita e alla prosperità del settore circense nelle Fiandre negli ultimi vent'anni. E speriamo di svolgere il nostro ruolo anche nei decenni a venire.

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ARCANI CIRCENSI

22 ARCANI CIRCENSI, FREAKS E SIMILI

Illustrazioni di Eugenio Broggi, racconti di Paolo Negri Edizioni Il Cavedio ilcavedio.org circusnews.it/parole-di-circo

di Paolo Negri

Ciao a tutt*, sono Paolo e vi propongo un gioco: prendete un mazzo di Tarocchi marsigliesi (quelli più noti e diffusi insom ma) e estraete i 22 Arcani Maggiori ovve ro le “figure”, i restanti 56 riponeteli. Ora scorrete tutte 22 le carte e sostituite i personaggi raffigurati con gli artisti che abitano il vostro gusto circense.

Volete qualche esempio? Carta numero XXI: Il Mondo… io ci vedo una musicista!

Voi? Carta numero XIII: La Morte… io ci vedo un marionettista che muove uno scheletro! Voi? Dai, non abbiate timore a rispondere. So che ognuno vedrà nelle immagini qual cosa di diverso. L’Appeso chi potrebbe es sere? Un illusionista che si fa calare legato in una teca piena d’acqua?

Altro punto importante: non siamo dei cartomanti, siamo semplicemente due persone affascinate dalla storia, dalla simbologia e dal potere che si cela nelle immagini. E credia mo che l’immaginario del Circo sia altrettanto magico e ricco come quello dei Ta rocchi, per noi due vere e proprie mitologie. Il no stro, dunque, è un invito a fan tasticare e a inventare storie, convinti che la creazione sia sempre educativa, aggre gativa e conduca alla scoperta di se stessi.

LA NOSTRA OPERA

Un cofanetto blu, in edizione limitata e numerata, include le carte in formato 15 X 19 accompagnate da un libretto conte nente 22 racconti brevi, ognuno dedicato a uno degli Arcani.

Il formato è un tributo al bellissimo “In ventafavole – Magiche carte per libe rare la fantasia di adulti e bambini” (ilBarbagianni) di Pallottini e De Luca. Un bacetto di riconoscenza va anche al maestro Jodorowsky e a Costa che ne “La via dei Tarocchi” (Feltrinelli) oltre che guidare il let tore nelle spiegazioni, lo dilet tano con dei racconti in prima persona delle carte.

re di fantasia per introdurvi quel che abbiamo sviluppato io e il mio amico Eugenio: dei Tarocchi con i personaggi del Circo!

Due importanti premesse: la prima riguar da l’originalità. Non ho mai incontrato in ne gozi, librerie e mercatini tale soggetto ma ero sicuro che nel mondo qualcuno ci aves se già pensato. Infatti basta digitare su qualche sito d’acquisto online “Tarot Cir cus” e ne vedrete spuntare molti. Io ho ac quistato “The Victorian Freak Show Tarot” della Dark Synevyr e ne è valsa la pena. Quasi sempre si tratta di mazzi “interi”, in vece io e Eugenio ci siamo fermati agli Ar cani Maggiori ma li abbiamo integrati con dei racconti di cui vi parlerò…

Dunque, vi chie derete, cos’han no da narrare questi Arcani circensi?

Ognuno ha la sua vicenda, il suo miste ro e potrete trovare numeri classici come il lanciatore di coltelli che sbaglia mira (ahi!) a insolite vicende come quel che accade a un gioco liere, diviso letteralmente a metà da un sa murai piombato dall’alto. Le ambientazioni sono anch’esse varie: c’è il tendone ovvia mente ma anche un porto americano (compreso di gangster) e via Sans Papiers

(compresa di luna), per non parlare del Teatro sotto al mare; ci siete stati tutti almeno una volta, vero? E poi c’è il Teatro delle Ombre, la Wunderkammer, la Giostra dei Cavalli, una donna tatuata fatta pri gioniera, il Golem Queer e tanto altro ancora!

UN’EDUCATIVA PROPOSTA D’UTILIZZO

Con immenso piacere ringrazio Elisa Salo mè Seta che ha utilizzato le carte nella fase finale di un laboratorio di teatro condotto per Tarakos, associazione saronnese di psi cologia che si occupa di interventi educativi per l’autismo. I Tarocchi, risvegliando in modo quasi istintivo alcune emozioni, hanno connesso nei partecipanti lo sguardo ester no a quello interno. I bambini prima hanno osservato con attenzione le figure poi hanno rintracciato ed espresso verbalmen te le loro emozioni e infine, con l’aiuto dei compagni, hanno rappre sentato col corpo la loro architettu ra emotiva: un modo per osser vare, so stenere e condivide re nel grup po una parte im portante di sé.

Io lavoro per il Sistema Bibliote cario Valli dei Mulini, frequento la Scuo la di Scrittura del Cavedio di Varese e appena c’è un Festival di Artisti di Strada non me lo perdo. Prossimo sogno? Il monologo de “Il suonatore di carillon”. Eugenio invece è un insegnante d’Arte in pensione che si diletta a dipingere per la gioia di chi lo guarda.

PROGETTOQUINTAPARETE.IT 26 JUGGLINGMAGAZINE. IT

di A.R.

Il Ministero della Cultura ha introdotto anche per il settore circo, a partire dal triennio 2022/2024, un sostegno di rilie vo a Centri di Produzione di Circo, con il proposito di dotare il settore circo di as setti analoghi a quelli del teatro e della danza, stimolando la nascita di strutture stabili e su base territoriale allargata. Nel dettaglio vengono definiti “Centri di pro duzione di circo gli organismi che svolgo no attività di produzione e di ospitalità e che abbiano la disponibilità in esclusiva per l’attività circense, con continuità nel corso del triennio a cui si riferisce il pro getto, di uno o più tendoni ubicati nel co mune o nell’area metropolitana in cui l’organismo ha sede legale o nelle aree provinciali confinanti della regione di ap partenenza e munite delle prescritte au torizzazioni comunali e che abbiano, inol tre, nella stessa area di riferimento, la di sponibilità di una sala di almeno novanta

nove posti gestita direttamente in esclu siva, con riferimento alle attività di circo, e munita delle prescritte autorizzazioni.” Ulteriori requisiti per l’accesso alla valu tazione della proposta sono: # un minimo di 120 rappresentazioni all’anno, incluse quelle all’estero nel limite di 20; # alme no 800 giornate lavorative; # almeno 30 rappresentazioni di ospitalità; # capacità di reperire risorse da enti territoriali, enti pubblici, nonché da soggetti privati.

Sono molte le aspettative e gli interrogati vi che questa iniziativa ha creato. Nell’at tesa e con l’augurio che il triennio 2022/2024 ne delinei il miglior sviluppo possibile, dedichiamo un primo servizio in troduttivo al tema, fornendo alcuni appro fondimenti e riflessioni da parte di esperti e protagonisti del settore, inclusi i 4 orga nismi vincitori del bando. Oltre ad una ri flessione di fondo di Raffaele De Ritis, ad ulteriore corredo del servizio, per allarga

di Raffaele De Ritis

Se l'idea di “centro di produzione” può avere un antenato, forse l'idea è proprio legata al primo uso della parola “circo” della storia moderna nel 1782, a Londra, pochi anni dopo l'atto pionieristi co di Philip Astley. Charles Dibdin, compositore di canzoni, e Charles Hughes, acrobata cavallerizzo (il primo allievo di Astley) in quell'anno si associa rono per creare un centro stabile chiamato “Royal Circus - Accademia Equestre e Filarmoni

ca”. Il progetto comprendeva una compagnia, un'orchestra, una scuola di danza e una di circo; corsi ludici per l'infanzia, una programmazione multidisciplinare di creazioni proprie e di ospitali tà, e ovviamente produzioni di teatro-circo, cura te da drammaturghi, registi, coreografi e compo sitori. Si, circa duecentocinquanta anni fa. Ricorda qualcosa? Pur non essendovi alcun “decreto mi nisteriale” che imponesse “la disponibilità di un tendone e di un teatro”, la platea del Royal Circus avvolgeva uno spazio in cui una pista di circo era affiancata da un palcoscenico, per ovviare ai vari formati. E fu con questa intuizione che il fondato re del circo moderno, Philip Astley (la cui prima invenzione si era chiamata “Amphitheatre of Arts”) sarà spiazzato, facendo entrare la parola “circo” nella storia dello spettacolo dal vivo. Un altro dettaglio importante: l'iniziativa nacque pri vatamente, senza contributi pubblici.

1958 Il centro di produzione del Ringling bros. and Barnum & Bailey Circus a Sarasota Florida
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 28 JUGGLINGMAGAZINE. IT
CENTRI DI PRODUZIONE DI CIRCO progettoquintaparete.it/ astleys-place CENTRI DI PRODUZIONE? L’INVENZIONE PIÙ ANTICA DELLA STORIA DEL CIRCO La Grainerie Toulouse Cirque du Soleil Montreal

re lo sguardo sulle tante dinamiche legate al tema della “Produzione”, pubblichiamo anche una testimonianza di Cor data FOR sulla loro singolare iniziativa e una di Filippo Maler ba sulla sua visione ed esperienza come Direttor* di Produ zione.

Partiamo però subito da una precisazione di Giacomo Co stantini, direttore artistico di SIC, uno dei quattro centri di Produzione di Circo riconosciuti dal MIC. “Il nome del nuovo articolo ministeriale 31-bis “Centro di Produzione di Circo” può trarre in inganno. Il Ministero con il nuovo articolo rico nosce gli organismi dotati di un teatro e di uno chapiteau, capaci di effettuare almeno 120 rappresentazioni di proprie produzioni e di ospitarne minimo 30. Nel nuovo articolo non c’è alcun riferimento specifico a co-produzioni, residenze, sostegni alla creazione, scambi internazionali, etc.

Ci tengo a mettere in chiaro ciò, perché ho l’impressione che si stia facendo confusione, soprattutto tra quegli artisti che sono stati in contatto con centri di creazione esteri. I nuovi “centri di produzione di circo” non hanno il compito - e, per certi aspetti, la possibilità - di intervenire in quella desolata terra di mezzo tra la fine del percorso di formazione e la creazione di uno spettacolo. Vanno invece a colmare un altro vuoto importante, nell’ambito della produzione di nuove opere e della circuitazione, fornendo nuovi strumenti ad organismi professionali e già abbastanza strutturati da poter soddisfare dei minimi di requisito impegnativi.”

Per un modello di iniziati va istituzionale bisognerà aspettare dopo il 1920, con il sistema del circo Sovietico che tra gli anni '50 e '80 giungerà a per fezionare l'idea moderna degli “studi di creazione”: radice assoluta di meto do del “circo contempo raneo”. Negli anni '90 le più grandi imprese del circo industriale (Ringling Bros., Cirque du Soleil, Big Apple Circus), inve stono in propri centri di produzione come metodo creativo, e con risorse quasi sempre private. Oggi in Italia l'occasione è data da un modello un po' frettoloso ve nuto, più che dalle pulsioni degli artisti, dall'alto dei palazzi; il dispo sitivo non sembra articolare realmente una progettualità di politica culturale, fermandosi ai criteri per l'elargizione di risorse. Da una parte un'opportunità; dall'altra un ulteriore spostamento di prospet tiva e di energie dal mondo della creazione a quello dell'amministra zione, e nuovi sostantivi importanti per continuare la pericolosa tra sformazione da saltimbanchi a burocrati. Quanto fa bene che un'oc casione venga da una volontà istituzionale e non da un'urgenza arti stica? In che misura i parametri imposti corrispondono alle necessità effettive e ai pubblici di riferimento? Nell'istituire questi “centri di produzione”, sono stati compiuti studi, analizzati vuoti e bisogni? Ora comunque esistono. Sicuramente, da una parte istituzionaliz zano e confortano il lungo percorso di alcune realtà virtuose. Dal l'altra aprono a nuove occasioni e soggetti, dove la vocazione e il pedigree circensi saranno da scoprire. Quello che sicuramente è mancato è un accompagnamento del settore, in particolare verso le imprese di tradizione: forse quelle che oggi hanno più bisogno di strumenti per sopravvivere al presente. Speriamo almeno che, ai beneficiari, il nuovo strumento della collezione ministeriale prét à porter non vada troppo stretto, non corroda belle identità.

Archaos Marsiglia
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STABILE DI INNOVAZIONE CIRCENSE

di Giacomo Costantini co-direttore artistico

Il “Circo El Grito” continuerà� ad esi stere, ma con strumenti rinnovati, perché sarà il motore di un nuovo progetto: il SIC / Stabile di Innovazio ne Circense, un centro di cultura cir cense dedicato al circo contempora neo, capace di confrontarsi sul piano internazionale, operando nel rispetto umano e professionale di artisti, tec nici ed operatori culturali.

Continueremo a sperimentare nel l’ambito del circo di creazione, intera gendo con gli altri linguaggi della scena, favorendo spontaneamente incontri tra culture, discipline e gene razioni differenti. Un impegno co stante nella diffusione di una nuova sensibilità circense che prevede per il 2022 un totale di 177 rappresentazioni di cui: 133 re cite di proprie produzioni diffuse in 12 diverse regioni italiane e all’estero; 44 recite di compagnie interna zionali ospiti, diffuse nelle province di Ancona, Ma cerata e Pesaro-Urbino.

Il SIC ha una sezione di pro duzione ed una di pro grammazione. Queste si avvalgono dello chapiteau itinerante del Circo El Grito e del Teatro Feronia di San Severino Marche, oltre ad una serie di altri luoghi par tner del progetto. Attra verso lo chapiteau le pro duzioni vengono diffuse in Italia e all’estero, in teatro invece arrivano spettacoli multidisciplinari di compa gnie internazionali, oltre a quelli prodotti dal SIC. Siamo fortunati nel poter abitare il Teatro Feronia, è un esempio magnifico di architettura teatrale risa lente al 1732, che vale la pena visitare per il suo splendore e la sua storia secolare.

A mio avviso la riuscita di un progetto culturale passa anche attraverso il confronto con la co munità�. Senza confronto non sappiamo cosa siamo, cosa stiamo diventando. Ecco perché sono lieto di raccontare il cambiamento che stia mo vivendo. Oltretutto c’è una responsabilità og gettiva, quella di gestire delle risorse pubbliche, ed è giusto che il pubblico sappia con quale scopo vengono utilizzate.

Il nostro primo obiettivo rimane quello di sempre, fornirci di strumenti per la creazione circense. Siamo mossi da un’esigenza creativa, un “moven te” personale, privato, intimo, umorale, egoistico. Diventare “Centro di produzione” non cambierà il paradigma, non offriremo servizi ad artisti, non di venteremo uno “spazio di creazione” come inteso all’estero. A noi interessa creare, è questo che ci spinge a fare tutto ciò. Ospitare compagnie fa parte del nostro programma da sempre, l’abbiamo sempre ritenuta una forma di confronto indispen sabile alla crescita. Siamo soddisfatti nel vederci attribuito dal Ministero il punteggio più alto nella qualità artistica, perché per noi è il primo dei valori. Fatta eccezione per le recite delle compagnie che ospiteremo nelle Marche (l’articolo 31-bis prevede infatti che le ospitalità avvengano nella propria provincia e in quelle adiacenti) il progetto manterrà la sua vocazione extraterritoriale, aspetto per noi alla base del nostro vivere. Lo specifico per ribadi re l’idea che siamo un centro di produzione “di circo”, e il circo ha una natura nomade. Con “stabi le” di innovazione circense, ci riferiamo alla stabilità e continuità progettuale, non ad un luogo o ad un elemento architettonico. Ci riferiamo ad un organi smo che da 15 anni stabilmente crea e diffonde delle opere innovative di circo. Siamo caratterizzati da una grande capacità articolare ed una rassicu rante autonomia: al 2021 il contributo ministeriale ha rappresentato solo il 15% circa delle nostre en trate. Le nuove risorse ministeriali le impegneremo nello sviluppo di un organismo capace di produrre, diffondere ed ospitare opere circensi in condizioni dignitose di lavoro.

La consapevolezza di dover perseguire la nostra vocazione artistica, combacia con la consapevolez za di avere dei doveri verso la comunità circense che presenta delle pericolose criticità. Mi riferisco, ad esempio, alla poca rilevanza del circo nel pano rama culturale, alle scarse risorse disponibili, alle condizioni di lavoratrici e lavoratori a dir poco pre carie. Se tutto questo lo collochiamo nella desola ta terra di mezzo tra la fine del percorso di forma zione e la creazione di uno spettacolo è facile capi re perché in Italia siano così pochi gli spettacoli di “circo contemporaneo” programmabili in teatro o chapiteau. Per questo, in qualità di “Centro di Pro duzione” siamo chiamati ad un'assunzione di re sponsabilità che si esprime nel perseguire i nostri progetti artistici nel rispetto dell’intero settore, consapevoli che probabilmente stiamo fissando dei parametri che resteranno per decenni alla base del sistema culturale circense: cos’è una co-produzio ne? Qual è una giusta retribuzione per artisti e tec nici? Su quale segmento della filiera investire per uno sviluppo del settore? Come distribuire le risor se in maniera più equa? Quanto tempo ci vuole per una nuova creazione? Quante rappresentazioni si possono fare in un anno senza snaturare la natura artistica di un progetto?

Malamat Circo el Grito ph Luigi Angelucci
SIC
PROGETTO ITINERANTE SOTTO LO “CHAPITEAU EL GRITO” E PRESSO IL “TEATRO FERONIA” (MC) sic-elgrito.com
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TEATRO NECESSARIO CIRCO

TNC nasce sul solco dell’attività di creazione e tournée, organizzazione e programmazione di Teatro Necessario, compagnia di circo contem poraneo nata nel 2001 a Parma. Al centro della creazione, il clown contemporaneo e la musica, suonata in scena. Lungo questa strada Teatro Necessario ha attivato diverse collaborazioni che hanno permesso la realizzazione di un “polo” sul territorio, che ora trova nel “centro di produzio ne di circo contemporaneo” un riconoscimento, garantendo ai suoi artisti, al suo staff, ma so prattutto al suo pubblico, un progetto artistico in crescita, sempre più “maturo” in termini qualita tivi e quantitativi.

A Parma la storica Compagnia del Collettivo negli anni ‘70 arrivò a fondare Teatro Due e ora è uno dei TRIC più importanti d’Italia (come Fondazione), mentre la compagnia del Teatro delle Briciole negli anni ‘80 ha creato al Teatro al Parco un centro di innovazione dedicato all’infanzia, con una program mazione strepitosa e un’attività di creazione che li ha portati in tutto il mondo. Altri tempi e altri am biti certo, ma sentiamo di star raccogliendo anche queste eredità.

Il dialogo con le istituzioni è aperto da anni: con Mi nistero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Co mune di Parma, di Colorno e le altre Amministra zioni del territorio. Il progetto del centro di produ zione è stato accolto favorevolmente da tutti anche perché sancisce e istituzionalizza, sostenen dola, un’attività “necessaria” in termini culturali e sociali che TNC porta avanti da anni.

TNC non ha una sola casa: ha tante case e uno cha piteau ed è per vocazione nomade. La sua attività è diffusa e condivisa con altre realtà del territorio, felici di accogliere il circo nelle proprie program mazioni (con un’assegnazione esclusiva a TNC).

Dunque non ci saranno soluzioni architettoniche da attivare ma come sempre si lavorerà sulla costru zione di rapporti con altri organizzatori, ammini strazioni locali e soprattutto con il pubblico. I nostri spettatori sono sollecitati da ormai 15 anni alla vi sione di circo contemporaneo grazie all’intensa at tività di Tutti Matti per Colorno, che da 6 anni si è estesa ad altri luoghi della Provincia con Tutti Matti in Emilia, rassegna che porta il circo in piccoli centri del territorio in estate. Le basi sono solide dunque e garantiscono una forza motrice alla macchina or ganizzativa che ora potrà irradiarsi in nuove piazze, parchi, teatri e chapiteau.

La prima e più importante collaborazione messa in campo da TNC è quella con due giovani realtà italia ne, Circo Carpa Diem e Circo Pacco, entrambe lega te a Teatro Necessario da una comune cifra stilisti ca. La vocazione di Teatro Necessario infatti anche in questa nuova veste resta la stessa: sostenere la

diffusione del circo contemporaneo in Italia e pro muoverne l’internazionalizzazione. Dal punto di vista della programmazione cruciale è la relazione con l’Ass. Tutti Matti per Colorno per la nuova co-organizzazione del Festival omonimo, e quella con alcune sale/istituzioni della provincia di Parma, che accoglieranno nei prossimi mesi spettacoli di circo contemporaneo nelle stagioni teatrali. Nell’ambito del settore circo, TNC è parte di ACCI - Ass. Circo Contemporaneo Italia e colla bora con i centri di produzione blucinQue/Nice in Piemonte e SIC, Stabile di Innovazione Circense nelle Marche, con ATER Fondazione, e nell’ambito del progetto Boarding Pass Plus con Ultimo Punto e Tony Clifton Circus.

Le attività di TNC nel 2022 tra tournée e ospita lità sono intense, proseguendo sul solco della pro grammazione degli anni prece denti, espanden dola. A maggio grazie alla colla borazione con ATER Fondazione e Teatro dei Venti sono stati allestiti spettacoli e concerti nel l’ambito del Festival Trasparenze 2022 e a luglio grazie alla collaborazione con Santarcangelo dei Teatri si è svolta la prima edizione di Circo Imbosco. Agosto è stato forse il mese più intenso, tra tour née in Francia e in Italia delle compagnie, l’organiz zazione della rassegna Tutti Matti in Emilia e del Fe stival Tutti Matti per Colorno. L’autunno porterà nuove tappe di tour e nuove ospitalità nei teatri del network, con la prospettiva di arricchire la pro grammazione con progetti internazionali ed euro pei, tenendo sempre ben saldo lo sguardo sul no stro territorio.

di Maria Giulia Guiducci staff di direzione Marcel Acrobatica ph Pierangela Flisi Teatro Necessario Clown ph Roberto Perotti
TNC
PARMA E PROVINCIA teatronecessario.it
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BLUCINQUE/NICE

di Elena Andreasi ufficio stampa

Dall’unione di forze e competenze di compagnia blucinQue e Fondazione Cirko Vertigo è nato a To rino il centro di produzione blucinQue/Nice che nel 2022 cura due stagioni teatrali, a Torino e Gru gliasco, quattro festival sul territorio di Torino e provincia, una tournée di compagnia che tocca 15 regioni italiane differenti e tre Stati esteri - Germania, Grecia, Francia – produce e coproduce oltre dieci formazioni artistiche.

Il centro di produzione ha l’obiettivo di promuovere, produrre e coprodurre spettacoli e festival che al loro interno uniscano e utilizzino arti performative differenti ovvero circo contemporaneo, danza, musica, teatro e cinema. Aderi scono alla rete creata dal centro di produzione i Comuni di Chieri, Grugliasco, Moncalieri, Settimo Torinese e Torino, cui si aggiungono in partenariato le terre canavesane di Agliè, San Giorgio Canavese e Castellamonte.

La direzione artistica è affidata alla coreografa e regista Caterina Mochi Sismon di, fondatrice di compagnia blucinQue, mentre direttore di produzione è Paolo Stratta, direttore e fondatore di Fondazione Cirko Vertigo.

Obiettivo del centro è quello di creare un’unica rete volta alla promozione ar tistica dello spettacolo dal vivo e del circo contemporaneo, unicum in Italia e modello per il futuro per altri enti e associazioni. Il centro intende promuovere le arti performative e del circo contemporaneo tramite attività di creazione, produzione e programmazione di spettacoli, con un approccio aperto alla multi

e interdisciplinarità e alla sperimentazione di nuovi linguaggi del contemporaneo, dialogando con il territorio e con le realtà locali dei comuni circo stanti, per far circuitare gli artisti su un panorama nazionale e internazionale, partendo dai più vicini legami con gli Enti locali.

A livello internazionale il centro di produzione ha messo a punto importanti collaborazioni e accordi di partenariato e sostiene giovani realtà artisti che, con la finalità di renderle autonome alla fine del triennio 2022-24, tra cui Duo Kaos, compa gnia sulla scena internazionale già da molti anni, Collettivo 6tu, di recentissima formazione e Fon dazione Cirko Vertigo, pur mantenendo nella compagnia blucinQue il nucleo centrale della pro duzione artistica professionale.

Da questa rete di partnership nel 2022 al Festival Sul Filo del Circo di Grugliasco, giunto alla sua XX edizio ne, si aggiungono i Nice Festival di Settimo Torinese, Chieri e Torino, che include nelle sue attività anche il comune di Moncalieri e il festival della Reciprocità delle Terre Canavesane. Il centro di produzione, oltre all’organizzazione dei festival sopracitati e alla produ zione e diffusione di spettacoli, cura le stagioni teatra li della Città di Grugliasco e del teatro Cafè Müller di Torino, e intesse rapporti con enti formativi come il DAMS dell’Università di Torino e l’Accademia di Fon dazione Cirko Vertigo, ora laurea triennale in Circo Contemporaneo equipollente in DAMS.

Oltre ai lavori della compagnia blucinQue, fra cui Vertigine di Giulietta, Gelsomina Dreams, Solo Due, sono sostenuti quelli degli artisti di compagnia pro dotti per i loro lavori individuali, ovvero Alexandre Duarte, Vladimir Ježić ed Elisa Mutto. Rientrano nelle coproduzioni: Collettivo 6tu, nato nel 2021, Compagnia Duo Kaos, formazione italo-guatemal teca, Compagnia ARMO diretta da Jérôme Thomas, Les Barbarins Fourchus, con sede alla Salle Noire di Grenoble, che ha portato al Teatro Cafè Müller di Torino il collettivo Der Zoologe Von Berlin e le dan zatrici Michela Lucenti e Marigia Maggipinto.

Il centro di produzione ha fra i suoi scopi statutari quello di promuovere le arti performative e del circo contemporaneo tramite attività di creazione, produzione e programmazione di spettacoli, con un approccio aperto alla multi e interdisciplinarità e alla sperimentazione di nuovi linguaggi del contem poraneo, dialogando con il territorio sul quale sorge e con le realtà locali dei comuni circostanti. Ricerca autorale, sperimentazione, metissage di cinque arti differenti, innovazione e ricerca sul dise quilibrio sono le caratteristiche che definiscono l’identità artistica del centro.

La ricerca autorale della compagnia, cuore del cen tro di produzione, si riflette anche nella scelta delle compagnie e degli artisti che ricevono dal 2022 il sostegno del centro di produzione stesso, primi fra tutti Duo Kaos e Collettivo 6Tu. Il centro di produ zione è membro di ACCI – Associazione Circo Con temporaneo Italia.

CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO (TORINO, GRUGLIASCO, CHIERI, MONCALIERI, SETTIMO TORINESE, SAN GIORGIO CANAVESE, CASTELLAMONTE, AGLIÈ) blucinque.it Centro blucinQueNice Chapiteau Vertigo Centro blucinQueNice Duo Kaos Horizonte Giulia Di Vitantonio
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ph

a cura di Chiara Crupi, Fabrizio Gavosto, Alberto Longo, Lorenzo Pasquali, Massimiliano Rossetti

CPCCL è, prima di tutto, una co munità creativa, una casa per ar tisti di tutto il mondo che insieme celebrano il circo contempora neo in tutte le sue forme: il circo come strumento per destruttu rare il confine sensoriale ed im maginifico dello spettatore; come terapia; come disciplina di studio e apprendimento; come forma di gioco, e soprattutto come forma d’arte che supera i canoni consueti e unisce più disci pline nella narrazione poetica. Nato da un’attenta analisi della scena circense romana e laziale, la strategia portante di CPCCL individua nella provincia di Rieti e Frosinone luoghi ideali per creare e produrre, e nella Ca pitale, dal centro alle periferie, luoghi per una diffusione culturale ampia.

Questi i dettagli delle strutture:

> Residenza Antrodoco (Antrodoco, RIETI): uno fra i luoghi dedicati alla produzione, già parte del Centro di Residenza della Regione Lazio, curato da Ondadurto Teatro. Sul territorio oltre al Teatro Sant’Agostino verrà installato uno chapiteau di Lit Circus ed è in via di ristrutturazione un terzo spazio multidisciplinare.

> Centro La Fenice (Sgur gola, FROSI NONE): fondato e di retto da Alberto Longo di 238 insie me a Chiara Crupi, dedicato alla produ zione e promozione del circo contempo raneo, vede due chapiteau: il Circo Rosso, di 400 mq, e il Circo Bianco, di 150 mq. Un edificio residenziale ed una foresteria comple tano gli spazi desti nati a accogliere artisti, compagnie e collettivi di circensi.

> Tra i festival in cui sarà attivo il centro.

Roma: TorreAngela Urban Lab, in collaborazione con 238 / Estate Romana 2022, Municipio Roma 6; collaborazione con RomaCircFest#Chapeau e Teatro Brancaccio; Anomalie Festival di Kollatino Underground. Calabria: Festival La Luna e il Vulcano, Cittanova/RC. Piemonte: Mirabilia Festival

Un centro propulsivo per la creazione artistica del circo contemporaneo: uno spazio di ricerca e formazione ed anche una piattaforma produttiva utile a com CIRCO CONTEMPORANEO LAZIO

pagnie gia� esistenti o future, ai partner coinvolti, ai gruppi internazionali ospitati.

La missione del CPCCL è sostenuta concentrandosi su 3 P: Promuovere, Produrre e Presentare. Il pro gramma di azioni e la programmazione del centro sostiene gli artisti, ponendoli al centro di un'espe rienza formativa, finalizzata alla produzione e alla promozione di nuove opere.

La particolare conformazione dinamica, orizzontale, disseminata e decentrata vuole raccogliere e colla borare in rete con partner in prossimità locale, fino all’internazionale e con le realtà del sistema culturale che possano portare le discipline circensi al di fuori del circo. Tiene relazioni con le amministrazioni locali e con enti nazionali e internazionali dalla visione co mune. Dialoga con Roma Metropolitana in relazione alla funzione pubblica e sociale dell’arte circense nelle aree periferiche e prive di servizi culturali.

Gli spettacoli in creazione sono prodotti sotto la di rezione artistica di figure di spicco della scena con temporanea, in una costante ricerca di nuovi lin

guaggi espressivi che integrino stili e tecniche per formative differenti. Le esibizioni saranno caratte rizzate dall’utilizzo di differenti linguaggi come la danza, la coreografia, le tecniche attoriali, le arti vi sive e la tecnologia, con il ruolo fondamentale della musica, in una visione drammaturgica e registica in novativa, multidisciplinare e non convenzionale.

Segnaliamo CANOV.A. 1, che unisce la danza al circo, diretta da Valerio Longo ed Alberto Longo, in prima assoluta nel RomaCircFest#Chapeau, nel centro della Capitale e il giorno seguente nel parco di Via Calimera per Torre Angela Urban Lab, oltre il rac cordo (!). Sempre per RomaCircFest#Chapeau il de butto europeo di Q40 - Queer Circus Show a firma di Ondadurto Teatro e Lost in Translation Circus, con artisti provenienti da Italia, Regno Unito, Messico, Ir landa e Australia, dedicata al mondo queer e alle sue interconnessioni con il circo contemporaneo.

Per il 2022 la progettualita� artistica del CPCCL si esplica attraverso l’utilizzo dei 2 centri di produzio ne e residenza creative: La Fenice di Sgurgola e Re sidenza Antrodoco, come luoghi per accogliere le compagnie di giovani artisti e favorire la produzione di nuove opere in scena nei vari festival partners. Shipley

CPCCL CENTRO DI PRODUZIONE
ROMA, SGURGOLA, ANTRODOCO cpcclcentroproduzionecircolazio.net (under construction)
33 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22 ONDADURTOTEATRO2022 ph Giulia Feliciani ONDADURTOTEATRO2022 ph Jason
ONDADURTOTEATRO2022 ph Giulia Razzauti

di Giuseppina Francia organizzatrice

Cordata F.O.R. è nata da uno slancio creativo. Nel 2017 tre compagnie, con identità artisticamente differen ti, hanno deciso di unirsi, con l’obiet tivo di avviare un processo che favo risse lo scambio e aggiornamento di informazioni, la condivisione di capi tale sociale, di risorse umane ed eco nomiche. A distanza di cinque anni, si è trasformata ed è cresciuta. Al suo interno menti molto determinate convivono creando un terreno fertile per lo sviluppo di progetti di circo contemporaneo. Non ci occupiamo di formazione e non abbiamo chapite au. La nostra priorità è la produzione di spettacoli. Come farlo, il percorso da disegnare per sostenere i costi di una struttura che va in questa direzione, lo stiamo scoprendo. Attualmente l’associazione pro duce gli spettacoli e i progetti delle compagnie fondatrici (Fabbri ca C e OnArts) e sostiene compagnie esterne. Ci interroghia mo spesso sul senso della nostra esistenza. Credo sia il no stro punto di forza: la capacità di mantenere una direzione chiara e compatta e al contempo essere una realtà fluida, multiforme, disposta a lasciarsi plasmare dalla realtà in con tinua evoluzione di cui facciamo parte.

Lo spettacolo di ricerca “Bello!”, debutterà il 30 settembre allo spazio Flic. Una grande produzione che vede in scena artisti internazionali, resa possi bile grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di Sanpaolo tramite il bando Artwaves.

Progetto completamente differente è Antilia, un’arena a cielo aperto a basso impatto ambientale, che ospita al suo interno una rassegna di spettacoli per famiglie. Antilia ci aiuta a sviluppare un dialogo, fatto di sorrisi, direttamente con lo spettatore.

Parade78 è un’installazione di giochi in legno, luci, suoni e dj set. Di giorno permette di raggiungere i più piccoli e di notte diverte adulti e adolescenti. Stiamo producendo un documentario, che uscirà in in verno, grazie ad un sostegno speciale da parte del MIC. Noi abbiamo messo a disposizione la conoscenza del settore, i rapporti umani creati negli anni che ci hanno permesso di registrare da dietro le quinte la nostra vi sione di questo ventennio di circo contemporaneo in Italia; la casa cinematografica Zenit aggiungerà lo sguardo che manca per arrivare al pubblico televisivo. Siamo anche partner di “The Sphere”, un progetto di Europa Creativa focalizzato su un nuovo modello

La nostra riflessione nasce dall’osservazione. Da 20 anni esisto no due grandi scuole di circo contemporaneo a Torino che sono state il veicolo per lo sviluppo del settore a livello nazionale. Centinaia di artisti si sono formati e hanno iniziato a produrre spettacoli. Cosa accade dopo? Esiste un mercato per assorbirli? C’è abbastanza pubblico in Italia per questa forma d’arte? Quanti teatri nazionali sono adatti ad ospitare circo contemporaneo? Uniti possiamo dare il nostro contributo allo sviluppo del settore. Creare coscienza. Costruire. È il momento storico per farlo. Esiste un filo di congiunzione tra la formazione e il mondo del lavoro? È neces sario creare occasioni di lavoro per noi e per altri. Gestire progetti molto diversi tra loro aiuta ad intercettare pubblici differenti. Ultima mente siamo impegnati in tante direzioni.

di business e digitalizzazione per il settore. Da due anni programmiamo spettacoli all’interno della rassegna “Istantanea”, grazie al sostegno di Pie monte dal Vivo e Regione Piemonte. Abbiamo sostenitori molto diversi tra loro, che sce gliamo e ci scelgono per ragioni differenti. Essere all’interno del TAP per noi ad esempio è un pregio legato al messaggio di cui vogliamo essere porta voce. Il Teatro Stabile di Torino, finalmente ricono sce il circo contemporaneo come materia di sua competenza e supporta noi come rappresentanti della categoria. Il circo non viene visto come forma d’arte esclusivamente itinerante ma entra nei teatri.

Questi sono solo alcuni dei progetti di Cordata F.O.R. ma danno un’idea della varietà e complessità della struttura, in continua evoluzione. Rimaniamo aperti a qualsiasi possibilità ma c’è un desiderio: diventare un esempio, magari un modello sviluppato da altre re altà del settore anche meglio di come stiamo facen do noi. “Da grandi” vorremmo avere uno spazio in cui far incontrare artisti ed organizzatori per dialogare di circo, un terreno fertile in cui possano nascere nuovi progetti, nostri e di altri, ancora ed ancora. Luca Quaia

ph Andrea Macchia ph Andrea Macchia
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 34 JUGGLINGMAGAZINE. IT
CORDATA F.O.R. NETWORK PER IL CIRCO CONTEMPORANEO cordatafor.com ph

di Filippo Malerba

La figura del direttor* di produzione racchiude ca ratteristiche specifiche, anche se molteplici. Nel mondo dello spettacolo dal vivo è un ruolo trasversale che si occupa di tutto ciò che consente agli artist* e agli spettacoli di poter funzionare al meglio. È un ruolo nascosto, che si muove incessantemente dietro le quinte per assicurare la riuscita di un progetto e coniuga aspetti organizzativi, amministrativi e tecnici.

Il direttor* di produzione è prima di tutto un ruolo che esiste e non si può negare. Ciò non significa che sia sempre evidente una per sona all’interno dell’organigramma, ma c’è sempre un lavoro di produzione dietro a ogni progetto. Questo punto specifico, so prattutto nel circo contemporaneo, spesso non è chiaro. La ten denza è quella di sovrapporre più ruoli. Nella mia esperienza per sonale è stato stimolante lavorare in gruppo proprio per impara re il contrario: più i ruoli all’interno di un progetto sono definiti, meglio si riesce a dare forma al progetto collettivo.

In Italia si parla poco di produzione, abbiamo ancora una visione rarefatta della professionalizzazione del circo contemporaneo, tendiamo a non considerare degli aspetti. Andando alla radice, penso che l’obbiettivo del direttor* di produzione sia molto “sem plice” e quasi banale: far debuttare lo spettacolo e raggiungere i suoi pubblici potenziali.

Nel mondo del circo contemporaneo, così come in altri settori culturali, dobbiamo smetterla di pensare che ognuno possa fare tutto. L’artista molto spesso è responsabile della tecnica, della promozione, dell’amministrazione della propria compagnia. Non dico che non lo debba fare, ma è importante che sappia ricono scere che un profilo professionale può adattarsi a ricoprire più mansioni solo attraverso la consapevolezza della differenziazio ne e definizione del lavoro a seconda delle esigenze specifiche.

L’ideale sarebbe che ognuno dei professionisti coinvolti in una produzione artistica conoscesse in cosa consiste il ruolo degli altri, in modo da distinguere, rispettare e valorizzare le compe tenze di ciascuno.

La mia storia professionale come direttor* di produzione si svol ge all’interno di Quattrox4 e passa dalla gestione di un progetto

L’esperienza sul campo è una parte concreta del mio lavoro. Im paro ogni giorno e modifico il mio modus operandi, ma penso davvero che sia importante essere professionali per esigere dagli altri professionalità, a maggior ragione in ambito artistico. Auguro al circo di appropriarsi sempre più delle (buone) dinami che di lavoro comuni ad altri settori. Nel cinema, come nel teatro e nella danza, le produzioni sono spesso processi collettivi in cui un’intera squadra di ruoli concerta il suo lavoro. In un’ottica di coinvolgimento e divisione di ruoli è auspicabile che si formi un gruppo di lavoro in cui l’artista non sia da solo, ma anzi, collabori attivamente con il direttor* di produzione con cui si relaziona. L’artista può così provare mentre il direttor* di produ zione organizza, e più in astratto l’artista ha il compito di creare quello che ancora non c’è, mentre il direttor* di produzione quello di renderlo realizzabile nel presente. cura Valentina Barone

artistico in cui mi esibivo in scena, PIANI IN BILICO, a un progetto molto più articolato da gestire, la produzione dello spettacolo di musica e circo, DALL’ALTO, in cui mi sono messo in gioco coordi nando uno staff misto di artist* di circo e musicist*, avendo degli obbiettivi di produzione molto chiari da raggiungere. Ciascuna delle due esperienze è stata fondamentale per imparare il me stiere e gestire al meglio GRETEL, il solo di Clara Storti, che insie me a Ersilia e 9 Gesti fa parte delle nuove produzioni di Quat trox4, che debutteranno entrambe a ottobre. Inoltre da qualche anno sto seguendo la produzione della compo nente circense di SAMUSÀ, lo spettacolo di Virginia Raffaele, regia di Federico Tiezzi, produzione ITC2000, una sfida decisa mente complessa ma altrettanto stimolante!

35 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO96SETTEMBRE20 22 rubrica a
di
&mestieri persone FILIPPO MALERBA DIRETTOR*DI PRODUZIONE quattrox4.com foto di Alessandro Villa

DA SIAM REAP A PALERMO IN 60 GIORNI NUOVE AVVENTURE LA CIURMA OVERSEAS

Capita a chi sceglie la bizzarra pro fessione del fare circo sociale di sentirsi come goccia persa in un oceano spesso in tempesta. Le riflessioni condivise qui sotto mettono in luce le onde di passione, emozioni, pensieri, in tenzioni e gesti condivisi che collegano ogni goccia nel mare del circo, crean do un movimento tanto potente da poter cambiare il mondo.

“Sono arrivata a Siem Reap due giorni prima di essere catapultata nel pro gramma intenso che mi ha investito come un uragano, tra visite agli spazi della scuola di circo, sessioni di pre sentazione degli altri partner, “giganti” del circo come Zip Zap circus (sud afri ca), Le Plus Petit Cirque du Monde (francia), Phare Ponleu Selpak (cam bogia), L’ecole de Cirque de Bruxelles

(belgio), spettacoli sotto al big top, full immersion in piani strategici, tec niche e metodologie di team building e team leading, scambio di tool e infor mazioni, riflessioni e strategie utili per la gestione dei progetti e della parte amministrativa delle scuole, sapien temente guidato da “The Shepard” Osman, direttore esecutivo di Phare. Questa esperienza mi ha fatto pensa re a quanto sia incredibile la funzione sociale che svolge l’arte in generale e il circo in particolare. E a quanto sia triste che in Italia non ci siano abba stanza fondi che appoggiano progetti di circo sociale e non ci sia un vero ri conoscimento del circo come stru mento trasformativo in situazioni di disagio socio-economico o con le di sabilità. Sono comunque tornata a casa piena di energia rinnovata, sti moli da riportare, strategie da applicare, riflessioni da condividere e la sensazione che il circo possa davvero abbattere qual siasi barriera”. (Chiara Ruggiero)

PER
altrocirco.it/circus-overseas
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 36 JUGGLINGMAGAZINE. IT REGISTRO NAZIONALE PROGETTI DI CIRCO SOCIALE Piemonte Fondazione Uniti per Crescere Insieme via Pacchiotti 79, 10146 Torino Sara Sibona 011 19836531 unitipercrescereinsieme.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 jaqule.com Pirilampo Regione Faule 7, 10060 Macello (TO) Ilaria Bessone 339 202288 E pirilamposcuoladicirco Teatrazione via Artom 23, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 teatrazione.com Lombardia Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 campacavallo.com Hops via Lanzi 51, 20872 Comate d’Adda (MB) Sara Papadato 348 0069417 scuola-circo-hops.it Quattrox4 via Andolfato 10, 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 quattrox4.com Spazio Circo Bergamo corso Roma 84 A, 24068 Seriate (BG) Manlio Casali 393 0082506 spaziocircobergamo.it Spazio Kabum via Guicciardini 114, 21100 Varese Alessandra Pessina 349 4568018 spaziokabum.it Veneto Circo in Valigia via Falgare 31, 36015 Schio (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 0445 1716634 circoinvaligia.it Kervan-Circolarte via Fiorano1D, 35100 Padova Valentina Sperandio 351 2169653 E Associazione Kervan Ludika Loc. Corbellar 7, 37020 Marano di Valpolicella (VR) Sara Marchesini 345 2153828 ludicacirco.com Friuli Venezia Giulia Circo all’inCirca via Cividina 17, 33100 Udine (località Molin Nuovo) Alessandro Papa 340 6052371 circoallincirca.it Trentino-Alto Adige Animativa via Max Vailer 11, 39011 Lana (Bz) Reinhard Demetz 0473 239564 animativa.org Testimonianze delle partecipanti Chiara Ruggiero (modulo 2, Managing/ leading youth circus organisations, maggio 2022, Cambodia, Phare Ponleu Selpak) Fabiola Migliore e Silvia Marcoccia (Pedagogy and act of teaching, luglio 2022, Italy, Altro Circo).

“A parer mio il progetto Circus Overseas è una formazione a 360°. In una sola settimana, svolta nei pressi di Palermo, ho po tuto vivere esperienze sempre diverse l’una dall’altra ma con un filo comune che le collega inosservato. Vari sono stati i momenti caratterizzati dalla teoria, introdotti attraverso attività di gioco e creatività, e altrettanti i momenti ricchi di riflessioni e scambi di pensiero. Sicuramente questi momenti sono tra i più formativi a livello nozionistico e culturale, ma non sono gli unici che ti lascia no il segno con qualcosa di nuovo. Nei momenti meno strutturati

“Sono seduta in un bar , aspettando il bus per tornare a casa e risfogliando le foto di questa settimana a Palermo ospiti di Cir c’Opificio, ripercorrendo i momenti più emozionanti e formativi di questa incancellabile esperienza fatta con il progetto Circus Overseas di AltroCirco, le varie e interessantissime attività pro poste da Tommaso ed Ilaria, i nostri formatori che come noi si sono messi in gioco in una riflessione profonda su cosa e come ci spinge a fare quello che facciamo, su cosa di sociale c’è nel taglio che si può dare alle attività che proponiamo.

Tra i momenti più emozionanti c’è stato il laboratorio a cui abbiamo partecipato nel quartiere Danisinni di Palermo, uno dei progetti di circo sociale di Circ’Opificio. C’era tanta energia vibrante di gioia e voglia di mettersi in gioco che le ore insie me a bambini e bambine del quartiere sono volate, creando come una magia collettiva e una grande unione.

Altro momento emozionante è stato sentire che gradual mente siamo diventat* un unico elemento, un gruppo, un in sieme che si aiutava a vicenda, a cui ognun* dava il proprio contributo a seconda della propria personalità e specificità.

A livello formativo ho apprezzato l’importanza a dare e rice vere feedback stabilendo prima le regole per farlo in modo non violento: una vera sfida di delicatezza, di gentilezza e ca pacità di dare e prendere spazi, come una musica. Si è così creata una spirale di confidenza ed intimità, una bolla protet ta che ci ha accompagnato per tutta la settimana.

e più liberi si apre la possibilità di una formazione più personale, emotiva e relazionale, agli scambi informali di conoscenze.

In questo progetto emozioni e formazione hanno viaggiato per quasi tutto il tempo concatenate l’una all’altra. Una conoscenza vera e propria si acquisisce certamente attraverso la razionalità, ma la si fa propria quando a conoscere par tecipa anche il corpo, provando movimenti ed emozioni.

In questa settimana è successo proprio così, c’era la pos sibilità di imparare a più livelli anche quando non me ne rendevo conto, ad esempio quando su una spiaggia tutt* assieme pensavo che sarebbe rimasto solo il ricordo del divertimento, e mi sono poi sorpresa che nascessero in vece consapevolezze molto più gradi dell’apparenza. Esperienze di questo tipo consentono di poter essere presente con tutt* sé stess* (mente, razionalità, emo tività, corpo…) in quello che si è e si fa, permettono di imparare e arricchire la propria conoscenza per poter poi svolgere un lavoro più consapevole e profondo, utilizzando tanto gli aspetti teorici quanto la crescita personale raggiunta”. (Fabiola Migliore)

Sono convinta che progetti del genere siano importanti per met tersi in gioco, confrontarsi e provare a superare i propri limiti; per sentirsi parte di una comunità internazionale che condivide l’inten to di lasciare qualcosa al mondo che verrà”. (Silvia Marcoccia)

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ALTROCIRCO.ITEmilia Romagna Arterego via Piave 19, 40033 Casalecchio di Reno (BO) Roberto De Marchi 339 7508734 arterego.org Circo Sotto Sopra piazza dei colori, 40138 Bologna Mariagrazia Bazzicalupo 328 7312861 circosottosopra.com TaDam Circo via Allevi 13/A, 29122 Piacenza Dario Rigolli 333 1532976 tadamcirco.com Toscana Antitesi Teatro Circo via Guidiccioni 6b, 56017 Ghezzano-San Giuliano Terme (PI) Martina Favilla 349 6304211 antitesicircoteatro.it Badabam strada valacchio casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 347 7856564 badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 circoliberatutti.it Circo Tascabile p.zza Cairoli 4/c, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 circotascabile.com En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 enpiste.it Saltimbanco c/o Nuovo Teatro delle Commedie via G.M. Terreni 5, 57122 Livorno Enrico Pellegrini 329 9523295 saltimbancoscuolacirko.it Marche Circoplà c/o Spazioplà via Vanoni 11, 60030 Serra De Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 circopla.it Lazio Circosvago via delle Mole 32, Albano Laziale (Rm) Jacopo Beretta 331 868114 circosvago.it Campania Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Corsaro Puglia CircoLaboratorioNomade via Sferra Cavallo Snc, loc. Crispiano (TA) Monia Pavone 333 4292637 E Circo.LaboratorioNomade Cirknos via vecchia Frigole 36, 73100 Lecce Giorgia Basilico 333 410 916 E cirknos Un Clown per Amico/Circo Botero st. Modugno Carbonaro 4/8, 70123 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico.com Sicilia Circ’Opificio via Ammiraglio denti di Piraino 1, 90142 Palermo Marika Riggio 340 3928905 circopificio.it Clatù via San Josè Maria Escrivà 3, 95030 Tremestieri (CT) Maria Elena Rubbino 340 1723934 E Clatù Sardegna Teatro Circo Maccus via dei Gerani s.n. Sant’Isidoro 09044 Quartucciu (CA) Virginia Viviano 347 9650413 teatrocircomaccus.com

MEETING CIRCOSFERA 2022

1-4 SETTEMBRE, LECCE circosfera.it

“1, 2, 3…Grazie!

Sento le risate dell'ultimo gioco di saluto e mi trovo a far scor rere i ricordi, che, potrebbe non sembrare, ma in quattro giorni di emozioni, immagini e pensieri se ne accumulano parecchi! So prattutto se hai parlato, riso, abbracciato e anche un po' pian to…mannaggia, ci casco sem pre…ma non sono la sola…” Quattro giorni di cosa? Quattro giorni di laboratori, risvegli, pranzi al sole, incontri tra per sone lontane più che mai vicine e conosciute da poco o da tanto tempo.

L’ultima volta ci siamo lasciati con una lettera, una dedica a questo in contro che per troppo tempo è stato ri mandato. Adesso però, è arrivato il mo mento di raccontarlo:

Dall’1 al 4 settembre si è svolta la XX edi zione del Meeting nazionale degli operato ri e delle operatrici di circo educativo or ganizzato da CircoSfera, progetto di Gio

colieri&Dintorni per la crescita e sviluppo delle pratiche di circo educativo e di una rete nazionale di scuole di circo.

Per la prima volta abbiamo viaggiato verso il sud italia, a Lecce, per ricevere l’accoglienza calorosa di Cirknos all’inter no delle Manifatture Knos, spazio in princi pio nato per la formazione professionale

e in seguito abbandonato, occupato da un collettivo di associazioni e concesso alle stesse per costituire un polo culturale e artistico per la città. Tra pareti di arrampi cata, installazioni artistiche, dipinti e im mensi graffiti circa 80 persone, tra staff e partecipanti, hanno dato nuovamente vita in presenza alla comunità delle scuole di circo, con una grande parteci pazione da parte di più di 30 giovani insegnanti coinvolti e ispirate dall’onda dell’ancora attivo progetto Re-Play.

Numerosi gli interventi che hanno contribuito a rendere unico anche questo meeting: larga condivisione di espe rienze nelle arti performative e nell’educazione, divulgata da relatori ed esperte prove nienti da scuole di circo, com pagnie e associazioni impe gnate nel sociale.

Il meeting rappresenta ancora una volta un momento di in contro e contaminazione: Aldo Campanelli ha condiviso la sua espe rienza nel mondo della gamification appli cata ai contesti educativi e formativi men

di Giorgia Bolognesi, Elena Giussani, Marco Marinelli foto di Christian Lisco
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 38 JUGGLINGMAGAZINE. IT

tre, in contemporanea, Giorgia Russo ha portato con sé la sua “cassetta degli at trezzi” per la creazione.

Per incalzare sul concetto, Javier Varela Carera ha trasmesso la sua carica ed energia nello studio del movimento e danza contemporanea, affiancato nell’im menso open space delle Manifatture Knos, da Fabio Pinna con un approfondi mento sulla Ruota Cyr, Lucas Zileri e il suo approccio innovativo alla giocoleria oriz zontale e Alessandro Maida sulla sua lu cente sfera bianca.

Non sono mancati momenti teorici di di scussione e confronto: Marco Dellabian ca e Federico Moro hanno presentato un approfondimento sul tema della sicu

sulla condizione dei giovani. Significative le pre sentazioni di lavori svolti e progetti crea ti da Samuele Mariot ti con Circus Aut Out, Leonardo Varriale con il suo viaggio in Sud Africa per il pro getto Overseas e Giu seppe Porcu con il racconto della sua esperienza di circo e comunità. Un onore poter ascoltare le pa role di Philip Radice cariche di vissuto tea trale e corporeo.

rezza all’interno delle scuole di circo, Marco Marinelli un modulo sull’agire po litico e sociale del circo ludico educativo e Silvia Accattoli un affondo psicologico

Soprattutto è acca duto ciò che rende importante il Mee ting: un momento de dicato allo scambio e all’incontro oltre i confini geografici e anagrafici, dove è stato condiviso il sen timento di comunità intrecciato in questi vent’anni e costruito durante il progetto Re-play, anno delle giovani generazioni 2022, e nel processo di creazione delle reti regionali, alcune già operative e altre in via di attivazione.

A chiusura del Meeting, il cabaret è la cilie gina sulla torta, in una commistione di di

vertimento e collaborazione con lo scopo di condividere la Passione che ci accomu na, quella per il Circo Contemporaneo.

Resta ancora molto da raccontare, po tremmo scrivere un intero libro su quello che ognuno e ognuna di noi ha vissuto in questi giorni e in questi anni. Per ora ci diamo appuntamento per il prossimo meeting nazionale Youth Forum Circosfe ra, dedicato e creato per giovani insegnan

ti e performer, il 9-10-11 Dicembre a Bolo gna ospiti della grande scuola Officina Acrobatica! Per tutte e tutti appuntamen to all’anno prossimo per il Meeting Nazio nale CircoSfera 20 + 1!

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TEATRAZIONE COMPIUTO 30 ANNI!

29 luglio 1992 Un gruppo di amici, reduce dal festival di Avignon, si trova dal notaio per fondare TeatrAzionE. Naturalmente era già un po’ che se ne parlava e la nuova realtà è nata a tavola (perché il buon cibo è una costante nella vita dell’associazio ne), sulle ceneri, o meglio sulla trasfor mazione di precedenti «gruppi spontanei». Persone che si ritrovavano spesso a se guire gli stessi percorsi formativi (stage, corsi, eventi…), che avevano in comune una gran voglia di mettersi in gioco impa

dotto più di 50 spettacoli, mescolando tecniche tea trali con circo e discipline diverse, tutti ri volti non solo all’intrattenimento del pub blico, ma soprattutto alla diffusione di messaggi sociali e culturali particolar mente cari alla compagnia.

Le radici di cosa siamo: Passion lives here (slogan delle olimpiadi). TeatrAzionE negli anni ha “infettato” tante persone col “virus” dell’amore per il circo teatro e lo spettacolo dal vivo più in generale. Alcuni se ne sono talmente “ammalati” da sce glierlo come scopo di vita e “volare” anche a livello internaziona le: Alexandr e Ste phan Haffner, France sca Garrone, Serena Vione, Erica Fedrigo, Alessandro Gavello ed altri…. Il virus l’an no preso qui… Altri in vece il virus già ce l’avevano e con noi l’ hanno coltivato.

rando cose nuove, alla ricerca di un «uso creativo del tempo libero» (punto cardine dello statuto di TeatrAzionE). La voglia di vedere spettacoli stimolava la voglia di imparare cose nuove - che stimolava la voglia di esibirsi - che stimolava la voglia di vedere…. Circolo virtuoso. La vocazione fin da subito di TeatrAzionE è organizzare stage e corsi, dedicare tempo ed energie alla costruzione di performance e spetta coli, creare occasioni di esibizione (mani festazioni e rassegne). Da allora ha pro

TeatrAzionE è anche CircusAbility - Circo e Sport per la diversa abilità: ”circo-noi(us)-abilità-usabilità”; acronimo di una integrazione sociale ot tenuta attraverso discipline circensi pra ticate insieme, in una collettività dove, per la straordinarietà dell’attività stessa, le “diverse abilità” di ognuno (normodo tato e non) ci rendono “ugualmente disa bili” e tutti potenzialmente abili. TeatrA zionE è “primo impianto polivalente per Circo e Sport per la diversa abilità”, uno spazio di circo e sport per disabili dove anche gli altri possano “integrarsi”.

Per il proprio 30° compleanno TeatrAzio nE si è “regalata”: "Orpheo - Percorso Fantastico attraverso i Festival", progetto di creazione artistica condivisa finalizzata alla realizzazione di un modello di buone pratiche per lo sviluppo e la promozione dello spettacolo dal vivo. Orpheo intende stimolare l’amore per la scena in un grup po di giovani artisti di alcune scuole di circo in rete, della fascia 14/19 anni che, sotto la regia di un professionista, parto no dalla condivisione di saperi artistici già consolidati all’interno dei percorsi delle singole scuole di circo. Il progetto è rivol to agli adolescenti con il proposito di crea re di collegamento tra quello che è il preprofessionismo di chi con passione si sta preparando alla vita e sta pensando di en trare in qualche scuola professionale e chi è già in quel fantastico mondo a cui loro aspirano. Un importante momento di “passaggio di competenze” verso le gio vani generazioni, trasmissione esperienze e percorsi artistici pregressi. Inoltre la scelta della regia di Alessandro Maida e Giorgia Russo arricchisce questo progetto di una visione interdisciplinare dello spet tacolo proprio come buona pratica per la produzione di uno spettacolo dal vivo I Festival coinvolti nel progetto, Lunathi ca, CIRCOndar10, Aurillac, Mirabilia e Cir cumNavigando, rappresentano, ben oltre la presenza in cartellone, una dimensione di particolare prestigio artistico e cultura le e di riconoscibilità sul piano nazionale e internazionale, un momento particolar mente intenso di “scoperta” dello spetta colo dal vivo.

La leggenda di Orfeo è ben conosciuta. Nella mitologia greca, Orfeo era “cantore degli Dei”, un cantore della Tracia. Il suo canto affascinava anche gli animali…

di Italo Fazio direzione artistica
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 40 JUGGLINGMAGAZINE. IT
HA
teatrazione.com

Emilia Romagna Arterego via Piave 19, 40033 Casalecchio di Reno (BO) Roberto De Marchi 339 7508734 arterego.org ArtinCirco via Tolara di Sopra 88, 40064 Ozzano dell’Emilia (BO) Maila Sparapani 328 6493203 Vitangeli

CIRCOSFERA.IT REGISTRO NAZIONALE CORSI/SCUOLE DI CIRCO EDUCATIVO Piemonte Arcobaleno via delle Fontane 60, 13011 Borgosesia (VC) Ilaria Sitzia 348 8123417 sportarcobaleno.it Flic via Magenta 11, 10128 Torino Matteo Lo Prete 011 530217 flicscuolacirco.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 jaqule.com Macramè Strada dei Sent 16, 12084 Mondovì (CN) Marco Donda 347 8251804 scuoledicircomacrame.blogspot.it Pirilampo regione Faule 7, 10060 Macello (TO) Ilaria Bessone 339 2022881 E pirilamposcuolacirco Sportica Gym via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 0121 795590 sportica.it Teatrazione via Artom 23, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 teatrazione.com UP Via Mercantini 9,12042 Bra (CN) Maria Grazia Ielapi 339 7532815 upscuoladicirco.com Lombardia Allincirco via Crispi 53, 22100 Como Fabio Giangreco 339 6657570 allincirco.it Hops via Lanzi 51, 20872 Cornate D’Adda (MB) Sara Papadato 348 0069417 scuola-circo-hops.it Kabum via Guicciardini 114, 21100 Varese Alessandra Pessina 349 4568018 spaziokabum.it Quattrox4 Via Andolfato 10, 20126 Milano Elisa Angioni 02 36525176 quattrox4.com Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 spaziocirco.it Spazio Circo Bergamo c.so Roma 84/a, 24068 Seriate (BG) Manlio Casali 393 0082506 spaziocircobergamo.it Trillino Selvaggio via Tolstoj 14/a, 20146 Milano Giuditta Pino 334 2765052 trillinoselvaggio.it Trentino Alto Adige Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Reinhard Demetz 0473 239564 animativa.org Arteviva via Bari 32/L, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 arteviva.bz.it Friuli Venezia Giulia Circo all’inCirca via Cividina 17, 33100 Udine Irene Giacomello 340 6052371 circoallincirca.it Veneto Barbamoccolo via Maestri del Lavoro 36, 30037 Scorze (VE) Manuela Polacco 339 4652122 barbamoccolo.it Circo dell’Imprevisto via Fogazzaro 12, 36030 Caldogno (VI) Giovanni Evaristo Arnaldi 347 2261288 E Circo dell’imprevisto Circo in Valigia via Falgare 31, 36015 Schio (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 0445 1716634 circoinvaligia.it Circo Volante via Pacinotti 5/c, 30034 Mira (VE) Laura Ugolini 329 3330986 circovolante.it Kervan-Circolarte via Fiorazzo 1D, 35136 Padova Valentina Sperandio 351 2169653 E Associazione Kervan Liguria Circo Galleggiante via Castelfidardo 1, 19122 La Spezia Chiara Martini 339 5772543 circogalleggiante.it Circo Mirtilla Str. Ronchi Brighei 1/c, 18100 Imperia Arianna Pastorelli 338 9700357 femspettacoli.com SiRCUS c/o Teatro Internaz. di Quartiere, Pz.tta Cambiaso 1, 16123 Genova Barbara Vecchio 010 8600232 sarabanda-associazione.it sYnergiKa piazza Palermo 12, 16129 Genova Annalisa Alcinesio 338 1172011 synergikaasd.com
artincirco.it Circolarmente via Mantova 4/b, 43123 Parma Albert Horvath 338 3939743 circolarmente.it Circo Sotto Sopra p.zza dei Colori 28/a, 40138 Bologna Mariagrazia Bazzicalupo 328 7312861 circosottosopra.com OfficinAcrobatica via Stalingrado 12 c/o p.co Dopolavoro Ferrov., 40128 Bologna Barbara
347 1107367 officinacrobatica.com TaDaM Circo via Allevi 13, 29121 Piacenza Dario Rigolli 333 1532976 tadamcirco.com Toscana Antitesi Teatro Circo via Guidiccioni 6b, 56017 Ghezzano-S. Giuliano Terme (PI) Martina Favilla 349 6304211 antitesiteatrocirco.it Badabam Str. della Tressa 5, 53100 Siena Margherita Gamberini 366 4811081 badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Stefano Bertelli 340 0810499 circoliberatutti.it Circo Tascabile p.zza Mosca c/o Giardini Montagnola, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 E circotascabile En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 enpiste.it K-production piazza Viani 6, 55049 Viareggio (LU) Claudia Sodini 328 1447868 E Kproduction - teatro circo scienza Passe-Passe via Sorripa 50, 50026 San Casciano in Val di Pesa (FI) Julien Morot 371 1287774 passepasse.it Saltimbanco c/o Nuovo Teatro delle Commedie via G.M. Terreni 5, 57122 Livorno Enrico Pellegrini 329 9523295 saltimbancoscuolacirko.it Sottosopra via Pievan Landi 42, 52100 Arezzo Simona Serafini 339 3840294 arezzosottosopra.it Marche Aria di Circo via Achille Grandi 45, 60131 Ancona Caterina Del Giudice 388 7533247 ariadicirco.com Circoplà c/o Spazioplà Via Vanoni 11, 60030 Serra dÈ Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 circopla.it Visionaria via Gabrielli, Teatro Panettone, 60131 Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 visionaria.org Umbria Circo Corsaro piazza Vanvitelli 1/a, 06034 Foligno (PG) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Foligno Circo Instabile via Birago 4, 00124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 E Circoinstabile Sul Filo e Dintorni Località Padella 37, 05018 Orvieto (TR) Soledad Prieto 335 389432 E Cirko Andando Lazio Accademia Materia Viva via M. Marulo 54, 00143 Roma Roberta Castelluzzo 06 45491296 accademiamateriaviva.it Circoraggio via Baccano 10, 00188 Roma Ombretta Di Simone 339 8258627 E ScuolaCirco Circoraggio Vola Voilà via dei Pescatori snc, 00124 Roma Anna Paola Lorenzi 342 5451353 volavoila.it Campania Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Corsaro Puglia Circo Laboratorio Nomade via Sferracavallo snc, 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 333 4292637 circolaboratorionomade.com Circolare v.le Europa 99a, 72019 San Vito dei Normanni (BR) Anna Pinto 380 1274099 E CIRCOlareFestivaldelleArtiCircensi Cirknos via Vecchia Frigole 36, 73100 Lecce Giorgia Basilico 333 4100916 E Cirknos Un Clown per Amico / Circobotero Str. Modugno Carbonara 4/8, 70131 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico.com Sicilia Circ’Opificio via Ammiraglio denti di Piraino 1, 90142 Palermo Marika Riggio 329 7169258 circopificio.it Gigliopoli via S. Antonio 6 Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281274 gigliopoli.org Spazio Kiklos via Esopo 20, 90011 Bagheria (PA) Mario Barnaba 328 1668183 E spaziokikloscoworkingart Sardegna Teatro Circo Maccus via dei Gerani s.n. Sant'Isidoro 09044 Quartucciu (CA) Virginia Viviano 347 9650413 teatrocircomaccus.com
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