Io Come Autore

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numero

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Sfoderate il vostro romanzo: arriva il

concorso letterario!! ! o e d e M n o c i r ib L i e N

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Anno 2 N. 56 / ottobre 2012 - Periodico - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.


Linda Bertasi |

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autori

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sommario

Il Rifugio Destino di un amore Michela Zanarella |

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Meditazioni al femminile

rubriche L’angolo della poesia

Fadi Nasr | 6 Rossana De Grisantis | 23 Informazione Letteraria |

di Federica Ferretti il Vortex |

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di Giorgio Ginelli Non solo pietre |

di Natale Barca

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Tra le pagine e il sipario |

di Filippo Massaro Oroscopo |

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di Federica Farini Eventi |

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a cura della redazione

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editoriale Quante volte ci capita di cercare risposte alle domande più disparate in rete? è capitato a tutti, prima o poi, di cercare una recensione o un commento al film che vorremmo vedere, al libro che vorremmo acquistare o al ristorante dove vorremmo passare una serata piacevole. Se dovessimo affidarci solo alle informazioni istituzionali, diffuse da chi ha prodotto quel film, ha pubblicato il tal libro o gestisce quel ristorante, beh, saremmo tutti portati a considerare con scetticismo le opinioni di chi “se la canta e se la suona”. Per contro, quante volte ci siamo fermati a spendere qualche minuto del nostro prezioso tempo a commentare sul web quanto una cosa ci sia piaciuta o quanto, ahinoi, ne siamo rimasti delusi? Il principio di condivisione così potenzialmente universale della rete è, a mio parere, ancora inespresso in tutta la sua grandezza perché ci sono sempre troppo pochi attori a fronte di moltissimi spettatori. Quel che vi esortiamo a fare, sfogliando la nostra rivista, leggendo del nostro concorso, o anche solo uscendo di casa è questo: pensare e condividere.

“Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.” George Bernard Shaw

Buona lettura, buona condivisione Daniela Villa

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Concorso letterario dizione Prima e

Medeo Social Network della Cultura, con il patrocinio di Fondazione Per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano – e Diamond Editrice, indice la prima edizione del CONCORSO LETTERARIO NEI LIBRI CON MEDEO riservato ai romanzi inediti. Opere ammesse:

• Romanzi inediti, di autori italiani o stranieri maggiori di 18 anni, scritti in italiano, liberi da diritti, non pubblicati in nessuna forma da alcuna società editoriale o di self publishing; • Alla categoria “Medeo Young” potranno essere ammessi gli autori di età compresa tra i 18 e i 26 anni (farà fede l’età compiuta al momento dell’invio del materiale); • Alla categoria “Medeo Senior” potranno essere ammessi gli autori di età superiore ai 26 anni (farà fede l’età compiuta al momento dell’invio del materiale).

Come partecipare:

• Inviare via mail a concorso@medeo.it la propria candidatura (vedi domanda di iscrizione) corredata di biografia dell’autore (800/1000 battute max), sinossi dell’opera (800/1000 battute max), file in formato rtf e pdf delle prime 40 cartelle* del romanzo e indicando a quale delle due categorie si intende iscriversi. Non saranno accettati testi manoscritti o dattiloscritti. I partecipanti, sottoscrivendo la domanda di partecipazione, si assumono la piena responsabilità della natura inedita, non diffamatoria, non oscena né frutto di plagio della propria opera. Non sono previste quote di iscrizione. Per tutto lo svolgimento del concorso tutti i lettori potranno segnalare eventuali non conformità delle opere partecipanti e l’organizzazione, valutate le segnalazioni, si riserva il diritto di eliminare dal concorso i romanzi considerati non conformi alle suddette richieste; • Iscriversi al social network www.medeo.it con i dati corrispondenti a quelli indicati nella domanda di partecipazione; • I partecipanti dovranno inviare il materiale richiesto e aver sottoscritto l’iscrizione al social network www.medeo.it entro il 31.10.2012. Gli autori ammessi riceveranno un’apposita email di conferma entro il 12.11.2012. *Cartella: ogni cartella deve essere composta indicativamente di 30 righe di 60 battute circa, per un massimo di 2000 battute a cartella, spazi vuoti compresi.

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” o e d e M n “Nei libri co

Come avvengono le votazioni:

• Dal 15.11.2012 nella sezione Sondaggi del sito www.medeo.it saranno disponibili i due elenchi (uno per categoria) degli autori partecipanti nonché le prime 40 cartelle dei relativi romanzi. Gli utenti del social network Medeo potranno leggere gli estratti delle opere e saranno liberi di dare il proprio voto (un voto a utente per ciascuna categoria, per un massimo di due voti a utente) all’estratto preferito. • Solo gli autori dei libri che per ogni categoria avranno ricevuto almeno 250 voti entro il 31.01.2013 (o comunque dei primi 15 libri più votati entro la stessa data) passeranno alla seconda fase del concorso. Entro il 04.02.2013, su segnalazione della redazione, gli autori contattati dovranno inviare in redazione il romanzo per intero (sempre in formato rtf e pdf), che non verrà pubblicato in alcun caso ma solo esaminato dalla giuria. In questa seconda fase una giuria qualificata, con giurati selezionati da Fondazione Per Leggere e Diamond Editrice, leggerà per intero le opere ammesse alla seconda fase e decreterà un vincitore per ciascuna categoria. Il romanzo primo classificato per ciascuna categoria verrà pubblicato in formato eBook da Diamond Editrice nel corso del 2013. • La premiazione ufficiale si svolgerà nel mese di marzo 2013, data e luogo da definirsi.

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l’angolo della poesia Fadi Nasr Torna a trovarci Fadi Nasr In attesa dell’uscita del suo secondo libro, siamo felici di ospitarlo con una delle sue ultime poesie.

L’amore... l’inchiostro perenne. Non prendetevela con me se mai io dovessi abbandonare i miei puricome-la neve amici per l’amore della pioggia. Se non siete ancora convinti, allora posate davanti a me un iceberg, lasciate che piova... e scoprirete chi fra loro due sarà l’ultimo a rimanere in piedi e quindi: la mia scelta.

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“arrivassi prima”

dei miei tumori arrivassi prima e dell’estate sopra prati isteriliti dei miei dottori e della lacrima che in coda veste mie stalagmiti e dietro l’assenza tua insoffribile assorbo ogni morbo inscindibile per ponti, per monti e per valli ho piantonato pensieri minimi ed infino sopra timballi coralli del cuore t’ho pregato: scrivimi e dietro la nostalgia indiluibile ogni mio tumore appare nobile lo so che non c’è l’amore secondo e che certe rotte non affluiscono sapessi io che il mondo in fondo piccolo mai è stato come dicono avrei supplicato il supplizio abile di sveltirmi una fine sopportabile con questa poesia calda asciugo gocce di una speranza sregolata prima che un sonno febbrifugo aggreghi la mia vita sconsolata e dietro il silenzio di labbra aride le voci dei ricordi trovo più valide arrivassi prima dei miei tumori di miei dottori, la degente rima quest’ultimi legittimi possessori arrivassi prima, arrivassi prima Milano, 12 giugno 2012 -watersoulFadi Nasr

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Autrice

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e ic r t t i r c s a n U d’altri tempi

l mio incontro con il mondo della letteratura e, in particolare, con la scrittura è insito in me da che mi ricordo. Non riesco a immaginare la mia vita senza. Non avrebbe sapore, odore, colore. Ho sempre scritto, sin da bambina: lettere, poesie, racconti. Mi diverte, mi gratifica, mi sazia. L’idea del mio primo libro arrivò con il mio viaggio di nozze, a Parigi. In una sera al tramonto. Non programmo mai un manoscritto, l’ispirazione nasce spontanea e, solitamente, sempre in concomitanza con un viaggio. Nutro una passione spropositata per la letteratura classica, in particolar modo per quella inglese. Autori come Jane Austen mi hanno avvicinato a questo meraviglioso mondo legandomi cuore e mente. Chi mi conosce ama definirmi “una donna d’altri tempi, nata nel secolo sbagliato.” Attualmente ho pubblicato due romanzi. ‘Destino di un amore’ nel 2010 e ‘Il rifugio’ nel 2011, entrambi con La Caravella Editrice. Casa editrice che stimo e rispetto. Il mio primo approccio con il mondo editoriale è stato favorevole e fortunato. Ho trovato persone preparate, diligenti, professionali e attente. Con una personalità forte e particolare e lo si evince anche dalle copertine dei miei due romanzi.

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I due libri che vado a presentarvi sono molto diversi tra loro ma, fondamentalmente, uniti da uno stesso filo conduttore, anima e perno di ogni mio scritto: l’amore. I lettori che apprezzeranno ‘Destino di un amore’ dovrebbero essere alla ricerca di una storia d’amore lunga e tormentata in cui le vicende di due famiglie si intrecciano le une alle altre. E’ una storia di genitori e figli, di amore e odio, di colpa ed espiazione. I lettori che, invece, apprezzeranno ‘Il rifugio’ dovrebbero essere alla ricerca di una storia fuori dagli schemi, in cui presente e passato si confondono, dove le dimensioni temporali scherzano con la sorte e dove nulla è come sembra. Un viaggio di anime tormentate, al confine tra mistero e rivelazione. ●


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Linda Bertasi Il Rifugio Possono vite diverse incontrarsi e confondersi al punto da somigliarsi, nella medesima esperienza di sofferenza e di felicità? Dimensioni temporali opposte che tornano a viaggiare sulla stessa frequenza, quasi a beffare una realtà già scontata e rivista. Con l’autentica possibilità di cambiamento e di riscatto. Anna e Mary, nelle confidenze di una soffitta chiusa al mondo, quasi a scambiarsi comparse e impegni in un vissuto ancora da decidere. Un romanzo al confine tra il sogno e il reale, tra mistero e rivelazione. BOOKTRAILER:

Il Rifugio Autore: Linda Bertasi Editore: La Caravella Editrice ISBN: 978-88-95402-79-6 PAGINE: 448 - PREZZO: € 16

http://www.youtube.com/watch?v=JdTexA8uOfg&feature=related

Destino e r o m a n u di

Destino di un amore Autore: Linda Bertasi ISBN: 9788895402482 Editore: La Caravella Editrice PAGINE: 328 - PREZZO: € 17

Può l’amore decidere di condurci per strade impervie, dove la ciclicità degli errori commessi altro non alimenta che il desiderio di autenticità dell’ amare? Senza poi per nulla sminuire la dignità di quanti, come Francesca, la protagonista di questo viaggio, anche dopo salti e giri nel vuoto, recuperano ancora più efficacemente il senso profondo di ogni cosa. Un romanzo d’amore, quasi un giallo per le sorprese e la suspense dietro l’ angolo; come a suggellare un ponte sulle distanze dell’ impossibile, dove anche i sogni e le attese più irrealizzabili possono, in qualche maniera, rendersi disponibili. BOOKTRAILER:

http://www.youtube.com/watch?v=DoXofU4vWno

www.lindabertasi.it

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Informazione letteraria

Casa Editrice Rupe Mutevole Federica Ferretti ci presenta una breve selezione di titoli dalla collana Radici, vera rivelazione di Rupe Mutevole Edizioni. ”Ed è con infinto orgoglio, che mi appresto a presentarvi una giovanissima abruzzese la quale, quasi paradossalmente, scrive fiabe tradizionali, perfetto connubio tra civiltà multimediale e riscoperta, o meglio valorizzazione di un sapere antico, quasi millenario, che non vuole però arrendersi ad essere surclassato da una tecnologia non sempre amica. Fiorella vive immersa nella contemporaneità, ride, scherza, “gioca” nella vita di tutti i giorni come tanti suoi coetanei, ma vuole comunque stringersi attorno al fuoco di emozioni incantevoli, stupire ancora con le parole, con la semplicità delle sue storie che affondano le loro Radici nella notte dei tempi, tutti coloro, grandi e piccini, che vorranno avvicinarsi al suo mondo. Il virtuale, cioè, non ha ancora vinto la sua scommessa con il futuro, in cui c’è da ben sperare che le nostre amate fiabe non verranno accantonate, o per essere precisi, cestinate in chissà quale angolo remoto della memoria. L’Abruzzo è questo, una terra variopinta di cui la piccola Fiorella può essere indicata quale emblema.” (dalla Prefazione di Federica Ferretti)

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FIORI D’INVERNO Autore: FIORELLA PECORALE Editore: Rupe Mutevole Collana: RADICI, letteratura abruzzese, giovani fiabe abruzzesi Isbn: 978 88 6591 164 8 Prezzo: € 10

Illustrazione di copertina di ©Stefano Di Bernardo Illustrazioni all’interno del volume di ©Simone Feliciani e ©Stefano Di Bernardo


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ELFINGERS E LA PIETRA NERA Autore: MARCELLA DI GIROLAMO Editore: Rupe Mutevole Collana: RADICI, Letteratura abruzzese Isbn: 978 88 6591 132 7 Prezzo: € 10 http://www.fanpage.it/federica-ferretti/

Presentare un’autrice che per la prima volta o quasi si affaccia al mondo dell’editoria, non è semplice, ma di certo la naturalezza con cui Marcella Di Girolamo si palesa, non può che agevolare il mio compito, specie nel momento in cui dalle sue parole si affaccia l’Abruzzo, in tutta la sua ridente fiducia nel futuro. Sentirsi profondamente legati alla propria terra, è un vanto ed un onore per tutti gli abruzzesi, specie per coloro che coltivano con particolare ardore le proprie Radici...letterarie. Marcella infatti inventa un mondo parallelo in cui nulla può essere scontato ma deve ricevere la necessaria attenzione perché tutore di un prezioso elemento, che si rivela a mano a mano… un amore che deve essere compreso perché celato dietro un’ingannevole apparenza. Così, la Storia gira attorno a questo cardine, la stravaganza di un elfo che viene notata da tutti tranne che dalla ragazza che gli ha rapito il cuore. E per lei affronterà incredibili avventure, un principe crudele che tiene prigioniere svariate giovani strappate ai loro genitori, ingabbiata la prima moglie, e che, ora, vuole attentare anche alla libertà della bellissima Daysun. Il linguaggio è molto ricercato, nulla viene lasciato al caso nella ricostruzione di un mondo parallelo eppure così magicamente vicino.” (dalla Prefazione di Federica Ferretti)


Autrice

Michela Zanarella

Meditazioni al femminile Autore: Michela Zanarella Editore: Sangel Edizioni Anno: 2012 Pagine: 88 Prezzo: 10.00 €

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M’incateno alle origini della luce, disfo un tramonto appena poesia mi tocca, creo con le labbra la sorte di un orizzonte che esalta umane villeggiature d’ossa. Mi riposo nell’improvviso vibrare di nuvola, incrociando fiumi di silenzio all’estroso azzurro di un popolo d’ istanti. Incarnata nell’esilio di terra ed acqua mi allaccio al vento, m’abbandono al fuoco. Ad occhi pieni di mondo intorno al sole passo immobile ad esistere e come Dafne, eterna mi faccio bosco d’ulivi. Poesia estratta dal libro

Giuseppe Neri che ha curato la prefazione riporta: “Mi sembra che Michela Zanarella abbia trovato il suo mezzo espressivo, abbia raggiunto la sua cifra stilistica e che affidi all’originalità delle immagini, all’azzardo delle similitudini, a metafore mai prevedibili e, a volte, addirittura spiazzanti, gli esiti più felici del suo discorso poetico.”

Meditazioni al femminile Autore: Michela Zanarella ISBN: 9788897040750 Editore: Sangel Edizioni Anno: 2012 Pagine: 88 Prezzo: 10.00 €


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lla re a n a Z la e h ic M i d e h Le meditazioni poetic Meditazioni al femminile, edito da Sangel Edizioni, nel gennaio 2012 nasce come autentica riflessione sull’esistenza, è un viaggio intimo verso una maturità interiore. La raccolta poetica contiene sessantasei liriche, che per stile e linguaggio, assumono un valore di umiltà e amore per la verità. In un mondo dominato dal bisogno esasperato di apparire, cerco di rispondere alla vita con onestà, rivalutando i sentimenti, la figura femminile, la natura e la fede. In questo libro provo a valorizzare la parola, sperimento immagini e metafore, giustifico la mia necessità di estraniarmi dalla realtà. Scrivere diventa una meta per riconoscere me stessa. Non sono io a scegliere di scrivere, è la poesia che mi sceglie quando vuole, senza chiedere. Donatella Bisutti, che ha curato l’introduzione del libro scrive: “Michela Zanarella è una voce giovane che trabocca di vitalità e di amore per la vita, vuole donare se stessa e non teme di manifestarsi con slancio in un mondo invece sempre più invaso dal cinismo e sempre più spento di sentimenti, dove anche la poesia diventa spesso solo un arido De profundis.”

http://www.michelazanarella.it/

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il vortex Antefatto: il MIUR e la Regione Lombardia varano un progetto dal nome “Generazione Web” (http:// www.cultura.regione.lombardia.it/ cs/Satellite?c=Attivita&childpagen ame=DG_Cultura%2FWrapperBandiLayout&cid=1213532613685&p =1213532613685&packedargs=me nu-to-render%3D1213277054451&p agename=DG_CAIWrapper) e gli insegnanti delle scuole secondarie della regione entrano in fibrillazione. Molti perché travolti senza preavviso dall’ennesimo ciclone innovativo, altri perché pronti a fare finalmente un balzo in avanti con la loro didattica. Sperando che sia la volta buona. La classe è un ambiente di lavoro che non offre ampi spazi di manovra all’insegnante. La principale attenzione del docente è rivolta ad aspetti che coinvolgono in prima istanza l’attenzione degli alunni e la somministrazione di un contenuto. L’utilizzo di strumenti che implicano un carico di lavoro maggiore o una problematica gestione degli stessi all’interno della classe, viene in genere concepito come fuorviante. Bisogna dunque procedere per gradi nell’affrontare la problematica se si intende estendere su scala vasta l’utilizzo delle ICT all’interno di un’aula scolastica. Anzitutto specificare e differire (e alla fine effettuare una scelta) tra l’utilizzo di strumenti come i tablet oppure di computer quale dotazione personale degli alunni. Non è un problema da poco e credo vada messo alla base della progettualità del lavoro. Così come è indispensabile stabilire il

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Generazione Web e gli insegnanti... Xxxxxxxxxxxxx Xxxxxxxx


di Giorgio Ginelli Digital makes sense

Prospettive o limiti nella didattica genere di lavoro che si intende portare avanti con le classi (in genere: consultazione, elaborazione, produzione) e sopratutto con quali obbiettivi, tendo conto del valore che la conoscenza esprime nel momento in cui risulta integralmente accessibile a tutti e al significato che può assumere nel momento in cui ciascuno può disporne liberamente, per rielaborarla e integrarla con le proprie conoscenze (che è il vero obiettivo). In una prima fase del progetto “Generazione Web” (che però sembra l’unica prevista…) viene chiesto che lo strumento digitale sostituisca semplicemente il libro cartaceo e che nell’aula della classe si utilizzino strumenti e attrezzature per gestire il più possibile testi in formato elettronico (computer e LIM). Per gli studenti è perciò indispensabile disporre di uno strumento personale di lettura di documenti in formato PDF o ePUB oltre a poter utilizzare liberamente il web per ricerche o per il collegamento di posta elettronica, che comunque dovrà divenire una costante abitudine sia per docenti che allievi. A fare la differenza, per utilizzare al meglio queste tecnologie, non sono gli aspetti quantitativi (la frequenza con cui si accede al laboratorio o il numero di ore totali trascorse di fronte ad un PC o a una LIM) ma bensì quelli qualitativi, legati alla efficacia e alla innovatività della proposta formativa. www.iocome.it

L’implementazione del digitale nella scuola deve coprire diversi aspetti, tra cui la struttura educativa e l’organizzazione scolastica, le strategie e le modalità didattiche, il ruolo degli insegnanti; questa è la fetta più grossa della torta, quella che si fa affatica a trovare chi la vuole. È indispensabile procedere ad azioni formative che sensibilizzino, rassicurino e supportino la classe docente, per avviare un percorso che conduca ad abbracciare un’ottica didattica e formativa, svincolata da connotazioni prevalentemente “tecnicistiche”. Leggi: il docente non deve essere preoccupato solo del fatto che non sa usare i mezzi informatici davanti alla classe, ma deve trovare anche un perché li deve usare. Sono 40 anni che insegna con il gesso in mano e fa ovviamente fatica a capire perché deve passare al pennarello ottico con GPS. Attenzione: “perché” e non “come”. Le ITC devono indurre negli studenti una maggior chiarezza dei contenuti, favorire l’acquisizione di una migliore metodologia di studio, favorire un approccio metacognitivo allo studio (comprensione del testo, memoria, problem solving, attenzione, studio), oltre che aiutare gli studenti a impostare attività o affrontare situazioni con implicazioni progettuali. Sembra aria fritta vero? Esatto, come rischia di essere tutto il resto. ●

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di Giorgio Ginelli

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il vortex tecnologia didattica

Nell’attività didattica, gli aspetti che i docenti dovrebbero avere come riferimento per l’utilizzo dello strumento digitale si possono identificare in una serie di passaggi essenziali sul ruolo delle ITC nell’educazione e nella formazione 1. L’innovazione tecnologica non ha un valore in sé ma assume un significato soltanto se e quando diventa veicolo e/o occasione di innovazione organizzativa e metodologico-didattica. 2. L’innovazione tecnologica non può essere attuata sporadicamente, ma implica l’interazione “virtuosa” tra tutti gli attori che interagiscono in un contesto omogeneo, la continuità nel tempo e il consolidamento di buone prassi. 3. Le innovazioni più significative sono quelle che riescono a diventare patrimonio condiviso di tutti i soggetti coinvolti (insegnanti, studenti, dirigenti, genitori, referenti...) e innescano processi orientati al miglioramento della qualità complessiva dell’organizzazione in cui si collocano. 4. Qualsiasi innovazione tecnologica implica una “visione” sistemica e richiede che si mettano in atto investimenti costanti, strategie permanenti di supporto ai soggetti coinvolti e politiche flessibili di alfabetizzazione, formazione continua e aggiornamento delle competenze. 5. Le innovazioni metodologiche più significative che le tecnologie possono agevolare o sostenere sono quelle che riportano lo studente al centro del processo di apprendimento e lo spingono a essere “attivamente coinvolto”. (da Rotta M., Bini M., Zamperlin P. “Insegnare e apprendere con gli eBook. Dall’evoluzione della tecnologia del libro ai nuovi scenari educativi. Roma, Garamond., 2010).

Roberto Mangosi È un illustratore professionista di Velletri che con le sue opere satiriche ha vinto nel 2010 il premio “Gelmini sarta subito”, organizzato da un gruppo di insegnati catanesi e lanciato su FB per protesta contro la riforma della scuola. Si è aggiudicato il primo premio per aver dato vita alla più eloquente presa in giro della allora ministra: il governo assicura che in Abruzzo “tutte le scuole sono aperte”. Mangosi ribalta l’annuncio disegnando una scuola così aperta da essere spaccata a metà dal terremoto.

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Non solo vecchie pietre UNA LEZIONE DA TRARRE

E’ una caratteristica di noi Occidentali pensare che tutte le cose debbano avere un senso, essere finalizzate a qualcosa, servire a questo o a quello. Agiamo per istinto: vogliamo che ognuna delle cose che abbiamo in mente abbia un proprio posto e che si ponga in funzione di qualcosa d’altro.

Scorcio del Partenone, Atene

Ieri, conversando con Andrea, che tornava dall’estero (parlava della sua prima esperienza di lavoro, che aveva maturato in un paese appartenente a un’altra civiltà, con l’obiettività e la consapevolezza dell’uomo maturo, e tutto l’entusiasmo della sua giovane età), il discorso è caduto sul senso della conoscenza e della bellezza. La bellezza deve poter essere ammirata, sostenevo; diversamente che senso ha? Per rafforzare questa tesi ho fatto l’esempio del fregio del Partenone.

Forse non tutti sanno che il Partenone è un tempio situato sull’Acropoli di Atene. E’ uno degli edifici meglio conservati e più famosi dell’Antichità. E’ grande e a pianta rettangolare, con otto colonne sui lati brevi e diciassette sui lunghi; è del migliore stile dorico, salvo il fregio, di cui dirò tra poco; ed è tutto di marmo bianco. Era dedicato ad Atena (Atena Partenos, “vergine”), una delle principali divinità del pantheon dei Greci, identificata dai Romani con Minerva, dea della saggezza, della poesia, della medicina, del commercio, delle arti e della guerra, inventrice della musica. Simbolo della democrazia ateniese della metà del sec. V a.C., il Partenone è stato censito dall’UNESCO quale patrimonio dell’Umanità. La sua cella (la parte più sacra dell’edificio, a cui potevano accedere solo i sacerdoti) conteneva la statua di Atena, in oro e avorio, scolpita da Fidia. Lungo tutto il perimetro della cella, all’esterno, in alto, correva un fregio jonico, opera di Fidia e dei suoi allievi. Questa decorazione, un bassorilievo, raffigurava la processione delle Feste Panatenaiche. Era bellissima, ma era collocata molto in alto e non era illuminata, pertanto nessuno poteva vederla bene e di conseguenza apprezzarla. La sua bellezza era offerta ad Atena, e questo le dava senso. I comuni mortali non potevano goderne.

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Natale Barca

Natale Barca è uno scrittore e saggista che ha al suo attivo un significativo numero di testi che trattano di storia e civiltà dei popoli antichi. Il suo campo di indagine si estende dall’Europa mediterranea al Sahara orientale e all’Asia Occidentale, in un arco di tempo che abbraccia dalla preistoria alla storia antica (www.natalebarca.it). blog: http://natalebarca.blogspot.it

Il fregio del Partenone sopravvive per 130 m dei suoi 180 m lineari originari ed è conservato in vari musei europei. La maggior parte delle metope che lo compongono è magnificamente esposta al pubblico nella Sala Evans del British Museum a Londra. Se fosse rimasto inaccessibile nessuno avrebbe potuto ammirarlo e celebrarlo con una delle opere d’arte più straordinarie di tutti i tempi. Sarebbe stato un manufatto di una bellezza sublime, ma privo di senso, in quanto non fruibile, e perciò inutile. Osservazioni e considerazioni analoghe possono essere formulate riguardo alla conoscenza. Il fatto di scoprire qualcosa e di non pubblicizzare la scoperta, di tenere la notizia per sé o di condividerla solo con pochi altri, non serve al progresso, anzi non è accettabile

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Non solo vecchie pietre di Natale Barca

moralmente, perché impedisce alla società nel suo complesso di fare passi avanti in termini di avanzamento culturale. Pertanto, mettere a disposizione le proprie conoscenze scientifiche non è solo un fatto meritorio, ma è anche un atto dovuto, per una ragione di civiltà. Le cose che sto dicendo qui le ho già dette tempo fa a un noto archeologo. Mi ha risposto che voleva riparlarne, poi il discorso è caduto. Era d’accordo con me? Se non me lo dice, non lo saprò mai.

Fregio del Partenone: le feste Panatenaiche

Comunque, è un dato di fatto che, in Italia, la divulgazione scientifica è vista con favore più in certi ambienti (per esempio quello dei programmi culturali della televisione - sono ormai molti anni che le trasmissioni di Piero e Alberto Angela mantengono incollati al video milioni di spettatori) che in altri. Lo dimostrano il silenzio e l’indifferenza che spesso seppelliscono le iniziative editoriali sulla storia e sulle civiltà dei popoli antichi. Una mia esperienza personale può essere significativa al riguardo.

Io ho pubblicato quattro saggi scientifico-divulgativi (“Sovrani predinastici egizi”, Ananke, Torino, 2006; “Al tempo dei Ramessidi”, Ananke, 2008; “Prima delle piramidi. Alle origini della civiltà egizia”, Ananke, 2010; “Impatti che uccidono. Ipotesi sul collasso di una civiltà”, Il Ramo d’Oro Editore, Trieste, 2012), tutti attualmente in vendita nelle librerie e “on line”. Per essere più precisi, sono l’autore di cinque libri, ma il quinto (“La Notte dei Tempi. La Terra prima dell’Uomo, l’Uomo primitivo”, 2004) non lo metto in lista, perché pubblicato in proprio. Scrivo per valorizzare quel poco so in un campo d’indagine che mi appassiona da sempre condividendolo con un pubblico di non specialisti. E quest’ultimo - il mio pubblico - ha corrisposto alle aspettative, acquistando i libri (nessuno ti pubblica quattro libri in sei

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Fregio del Partenone: le feste Panatenaiche

anni se i tuoi libri non li compra nessuno...), riempiendo le sale delle conferenze di presentazione e di altre mini-conferenze. Il “target” dei miei libri, dunque, non è l’ambiente degli “addetti ai lavori”, inteso come l’Università. Certo, avrebbe fatto piacere, tanto a me quanto agli editori, ricevere un incoraggiamento dall’ambiente accademico. Non solo è mancato l’incoraggiamento, ma è mancata anche l’espressione del non apprezzamento, la critica negativa. Insomma, neanche un cenno di ricevuta. Con una sola importante eccezione: Daniele Morandi Bonacossi, professore associato di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico presso l’Università di Udine, già direttore della missione archeologica italiana a Mishrifeh/ Qatna in Siria, attualmente impegnato in una campagna di scavi nel nord dell’Iraq, ha recensito così “Impatti che uccidono”: “Ho letto ampie parti del suo libro, che ho trovato bello, veramente ben scritto e ben documentato. Soprattutto è riuscito nell’impresa non facile di ben bilanciare le componenti naturali (progressiva aridificazione) e culturali (politico-militari) nello spiegare le ragioni della caduta dell’impero accadico e di quello della successiva III dinastia di Ur, evitando di incorrere nel facile errore (v. il mio amico e collega di Yale, Harvey Weiss, che lei cita) di fornire solo spiegazioni di tipo deterministico (catastrofe ambientale), ma optando invece per un più complesso quadro di tipo multifattoriale. Quindi, ancora una volta (dopo i suoi bei libri sull’Egitto), ha dato un importante contributo alla corretta divulgazione scientifica su un periodo assai poco noto al grande pubblico. Impresa non da poco e doppiamente meritoria proprio perché dedicata a una cultura e un’epoca che finora hanno poco attratto l’interesse dei non addetti ai lavori!”

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Non solo vecchie pietre di Natale Barca

D’altronde, il silenzio e l’indifferenza hanno contraddistinto l’atteggiamento nei confronti dei miei libri anche di altre realtà, fra cui quella parte del settore pubblico che, nel Friuli Venezia Giulia (la regione dove vivo e lavoro), si occupa di Cultura. Una diversa accoglienza gli stessi libri hanno invece ricevuto all’estero, nonostante fossero scritti in Italiano, cioè in una lingua straniera. Alcuni titoli sono stati acquistati dalle biblioteche di importanti università e sono stati inseriti nelle bibliografie. Da ultimo, in considerazione dei libri già pubblicati, e solo su questa base, mi è stato concesso il grande onore di poterne scrivere un altro presso l’Università della California a Berkeley, San Francisco, in posizione di “visiting scholar” (studioso in visita). L’UC Barkeley, lo ricordo, è quarta nella classifica 2012 delle migliori università, dopo l’Università di Harward (Boston), l’Università di Stenford (Santa Clara, San Francisco) e il Massachussets Institute of Technology-MIT (Boston); in quella classifica, che raggruppa 500 università di tutto il mondo, quelle che sono state ritenute dai compilatori come le migliori università italiane, cioè l’Università di Pisa e l’Università di Roma-La Sapienza, occupano rispettivamente il 142° e il 143° posto. (Fonte: www.shanghairanking.com/ARWU2012.html).

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Fregio del Partenone: le feste Panatenaiche


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l’angolo della poesia STRANA Strana, incomprensibile angoscia assale la mia notte, sudano i pensieri, lottano e fuggono lontano... Muta carezza cheta la corsa impazzita... il cuore riprende il canto, sprigiona estasi, inebria la stanza ed assapora amore!

Rossana De Grisantis nasce il 28 Giugno 1969 in un piccolo centro della provincia di Bari, Turi. Cresce in una famiglia in cui saldi sono i valori di sacrificio, onestà e lealtà. Bimba sensibile e ricettiva, assorbe nel bene e nel male ogni sfumatura dell’ambiente in cui vive.

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Tra le pagine e il sipario: teatro e letteratura Il grande inquisitore

– Feodor Dostoevskij – tratto da “I fratelli Karamazov”

Lavorare sull’interpretazione di un testo letterario significa tenere presente una serie di filtri che modificano l’approccio al testo. Il primo filtro è dato dall’autore stesso, che se non parla in prima persona sta facendo esprimere un personag-

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gio, che magari non la pensa come l’autore. Se è quello il caso, l’attore dovrà attenersi il più possibile alla coerenza interna del personaggio e dimenticare il significato che gli è stato attribuito dall’autore. Se però il regista vorrà dare un tono diverso all’opera nel suo insieme allora l’attore dovrà straniarsi dal personaggio e lasciare intendere gli intenti dell’autore. In questo caso Feodor fa parlare uno dei fratelli, Ivan, o per meglio dire, lo fa scrivere. Il Grande Inquisitore è un racconto-nel-romanzo, che Ivan scrive e poi sottopone al fratello Alëšha. Le scatole cinesi si moltiplicano: l’autore inventa un personaggio che inventa un racconto con un altro personaggio che l’attore deve interpretare. Inutile perdersi in questo labirinto di identità, meglio attenersi a ciò che ci suggerisce il racconto-nelromanzo e perlomeno partire da lì. Il secondo inevitabile filtro è quello del regista, che deciderà, attraverso la sua poetica, come mettere in scena l’opera. Una volta chiariti i termini generali si comincerà quel proficuo e insostituibile percorso dove l’attore propone, il regista accoglie e/o modifica e dà un feedback, che l’attore a sua volta filtra e poi esegue all’interno della sua possibilità espressiva. Il terzo filtro è l’attore stesso, che si fa carico del mettersi in bocca e in corpo le parole, gli atteggiamenti, la fisicità, i toni, le urgenze del personaggio.

http://oramablog.wordpress.com


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Filippo Massaro

In questo spettacolo il regista ha dovuto anche fare una scelta molto difficile; Il Grande Inquisitore ha un doppio finale: quello che sancisce il termine del testo vero e proprio e quello che Ivan forse vorrebbe aggiungere dopo gli stimoli del fratello. L’inquisitore brucerà davvero sul rogo l’inquisito? Dal testo sembra di sì, dal secondo finale sembra di no. La scelta del regista è stata quella di TOGLIERE il secondo finale: l’inquisitore brucia il colpevole. La scelta, assolutamente consapevole, è stata quella di mantenere l’unità del testo e aderire a un’interpretazione della vicenda più vicina alle posizioni filosofiche del regista e dell’attore. Non si vuole strumentalizzare l’autore, ma prendersi la responsabilità delle proprie posizioni, in un’ideale di teatro che fa cultura facendo riflettere e che stimola lo spettatore, ma lo lascia certamente libero di accogliere o meno il messaggio. Filippo Massaro

Il Grande Inquisitore

di Fëdor M. Dostoevskij con Filippo Massaro e Miriam Bonifazi Adattamento e regia di Michele Giuriola venerdì 28 e sabato 29 settembre 2012, ore 21 Isolacasateatro, via J. Dal Verme 16, Milano

Studio recitazione da 13 anni, ho cominciato all’università, poi sono passato dal Teatro Libero e sono approdato al Teatro della Contraddizione dove ho completato la mia formazione… Beninteso che la formazione di un artista non si completa mai. Faccio parte della compagnia Teatro Probabile. Sono autore di alcuni monologhi.

www.isolacasateatro.org

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re o m ’A ll e d o p o c s o r ’o L di ottobre Ariete

Ottobre amore ruggito felino per i montoni zodiacali. Dal 5, con Saturno in modalità pronto soccorso, il vostro cuore sarà protetto. Passione romantica da consumare subito. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: concentrato d’amore! ♥

Toro

Bovi celesti amore come gufo appollaiato nel mese di ottobre. Amore Venere, per tutto il mese appolipata in Vergine, vi sollazza dagli impegni di lavoro con pause in rosa. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: vicini, vicini! ♥

Gemelli

Pupi celesti ottobre amore centrifugato di frutta. Barbino-spadaccino Marte agirà maldestro nell’opposto concorrente Sagittario, che spargerà un po’ di impetuosa discordia. Venere freccia appassionata in Vergine inasprirà la dolce metà. Soloiltempodiuncaffè. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: cucci, cucci! ♥

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Cancro

Chele zodiacali amore in salto olimpico nel firmamento di ottobre. Saturno, passione da salto in lungo in Scorpione dal 5, darà via libera al sentimento, pompato a sospiri ipernutrienti. Venere sprint in andatura Vergine sbanca: nuove alcove, cucce iper-accessoriate, restyling lenzuola? Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: dateviunamossa! ♥

Leone

Gatti astrali ottobre amore in arrampicata da parete. Trainer Saturno in esercizio tonificante Scorpione darà molta carne al fuoco al vostro amore. Attenti a non abbrustolirlo. Marte, stuzzicato in Sagittario, sopperirà con incontri speziati. Fine mese bon-bon premio. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: amor che a nullo amato! ♥

Vergine

Pulzelle della volta celeste versione sexy nel mese di ottobre. Venere, bigama e trigama nel vostro completo intimo, infervorerà l’amore, espandendolo grazie a un mixbomba: princìpi attivi Saturno e Mercurio, dal 5 al gusto Scorpione. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: erosmania! ♥


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Bilancia

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di Federica Farini

Capricorno

Ottobre eros a volo pindarico per le pese celesti. Gnoccolone Saturno, rondine migrante, lascerà finalmente libero dai tormenti il vostro amore. Evviva la cicala, domani la formica! Marte giravolta in Sagittario fomenterà frizzi e lazzi esotici e movimenti ad ampio raggio. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: eros straniero! ♥

Barbette celesti ottobre porto d’approdo. Mozzo Saturno, a inizio mese fiancheggiato da eros Marte, vi travolgeranno in amore avventura Scorpione, per voi commedia romantica. Amori a lunga conservazione con una Venere protettrice in Vergine. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: ormone prolifico! ♥

In ottobre aculei celesti amore divertito a spasso per mezzo zodiaco. Amante elettrizzato Saturno, dal 5 sulla vostra berlina, si adopererà per cucirvi addosso la collezione uomo/donna più adatta a voi. Amore duro come addominale scolpito grazie a una Venere virginea. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: guardare e…toccare! ♥

Lavandini zodiacali amore-D’artagnan sotto la volta celeste di ottobre. Saturno, dal 5 ingessato in Scorpione, vi suggerirà di non dare aria alla lingua come un cobra danzante. Da inizio mese Marte, bella signora in Sagittario, vi regalerà incontri impepati. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: la cavallina storna! ♥

Scorpione

Sagittario

Fauni celesti ottobre amore in fiera delle vanità. Incitati da Marte tormento focoso nel vostro domicilio, l’energia si espanderà a fiumi di vino a festa nuziale. Chi se ne frega di Venere, piagnucolosa e nostalgica in amore Vergine. Voglie improvvise nei primi giorni del mese. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: boom! ♥

Acquario

Pesci

Pinne astrali amore forestiero nel cielo di ottobre. Amore stanco della solita boccia? Venere lunatica in Vergine e Marte impennato in Sagittario uguale sentimento psichedelico. Fuga d’amore? Scendo a comprare le sigarette e arrivo? Guru Saturno e Mercurio, consigliano amore saggio e sessione di yoga. Dalla cima dell’Olimpo Cupido mormora: amore tradizionale! ♥

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! o r c a s l i a t l Asco

RASSEGNA CONCERTISTICA “LE SACRE DIMORE” Morimondo, Zibido San Giacomo, San Giuliano Milanese, Milano, Cusano Milanino

Dal 16 settembre al 27 ottobre Aperta il 16 settembre, nella chiesa abbaziale di Santa Maria di Morimondo con il concerto inaugurale, la rassegna musicale “Le Sacre Dimore” vuole proporre “Milano e la Lombardia in Italia e nel Mondo verso l’Expo”, attraverso un itinerario di cinque tappe. La rassegna unisce all’elevato livello musicale dei concerti proposti il piacere della riscoperta di significativi luoghi di culto lombardi, come l’Abbazia di Morimondo, la chiesa di San Giacomo, il Santuario della Madonna della Cintura di origine medioevale, la Chiesa di Santa Maria, e la chiesa dedicata ai SS. Pietro e Paolo. “Le Sacre Dimore” presenterà musiche prevalentemente inedite di compositori della Scuola Sinfonica lombarda tra il Settecento e l’Ottocento, tra cui nomi eccellenti della cultura musicale milanese e regionale quali Giovan Battista Sammartini, Giorgio Giulini, Giovanni Battista Lampugnani, Ferdinando Bertoni, Angelo Maria Benincori, Antonio Brioschi, Melchiorre Chiesa. Completano il programma brani di L. Mozart, W. A. Mozart, A. Vivaldi, T. Albinoni, G. Donizetti, F. Cavalli, C. Monteverdi, F. J. Haydn, G. F. Haendel. I concerti saranno eseguiti dall’Orchestra Ludwig van Beethoven, con la partecipazione del Coro Ludwig van Beethoven e dei solisti Luciano Tessari, Alfredo Pedretti, Sabrina Allera, Dahba Stefania Awalom. Prossime date: Domenica 14 ottobre, alle ore 15.30: ZIVIDO, frazione di SAN GIULIANO MILANESE, CHIESA DI SANTA MARIA Domenica 21 ottobre, alle ore 16: MILANO -TRE RONCHETTI - CHIESA DEI SS. PIETRO E PAOLO Sabato 27 ottobre, alle ore 21.00: CUSANO MILANINO SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA CINTURA Ingresso gratuito. Per informazioni www.visitamilano.it

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i vostri 5 sensi 56 ! a i r o t s a l a Tocc

“+50” SCULTURE IN CITTà

Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto

Dal 23 giugno al 28 ottobre 2012 A cinquant’anni dalla grande mostra Sculture nella città, curata nel 1962 da Giovanni Carandente, il Comune di Spoleto celebra la scultura contemporanea attraverso le opere di una cinquantina di artisti italiani che si dislocheranno tra Palazzo Collicola Arti Visive e vari luoghi della città nella mostra +50 Sculture in città tra memoria (1962) e presente (2012) a cura di Gianluca Marziani. Inaugurata il 23 giugno a Palazzo Collicola, ospita tre grandi mostre personali, diversi progetti speciali, oltre al nuovissimo Collicolab (spazio aperto a giovani artisti, associazioni culturali, fondazioni, realtà individuali). Per le vie di Spoleto, in altri musei e sedi istituzionali si svilupperanno tre mappature: una prima di carattere storico (che prenderà forma il prossimo autunno grazie a una serie di totem che testimonieranno, attraverso immagini fotografiche del 1962, la collocazione delle opere della prima mostra); una seconda, sempre di carattere storico, dedicata al riposizionamento di alcune opere del 1962 nei luoghi d’origine (Consagra e Pomodoro in particolare), oltre alla creazione di un archivio coi materiali storici del progetto; una terza di taglio contemporaneo in cui decine di artisti collocheranno le loro opere scultoree nei luoghi più affascinanti della Spoleto storica. Per informazioni www.palazzocollicola.it

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! o n i t n e r t l i a Gust

I RIFUGI DEL GUSTO 2012

Sulle Dolomiti del Trentino oltre l’estate: sapori trentini in alta quota Val di Fassa

Dal 22 settembre al 7 ottobre “I Rifugi del Gusto” è un evento (promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e dal Servizio Turismo della Provincia Autonoma di Trento, dalla società Trentino Marketing SpA, dall’Associazione Gestori rifugi del Trentino, dalla Fondazione Accademia della Montagna e dalla Sat - Società alpinisti tridentini) che promuove l’apertura prolungata, fino all’inizio dell’autunno, delle strutture ricettive in quota del Trentino. Dal 22 settembre al 7 ottobre 44 rifugi alpini, di cui 8 in Val di Fassa, rimangono aperti per ospitarti ed offrirvi un assaggio della tipica ospitalità di montagna. Chi ha detto che la stagione del trekking termina con la fine dell’estate? Con quest’iniziativa sono ancora tante le escursioni da poter pianificare sulle cime delle Dolomiti con la sicurezza di trovare lungo i sentieri dei punti di ristoro aperti. In ciascun rifugio aderente verrete accolti dal sorriso cordiale dei gestori, da un familiare benvenuto con l’assaggio della “tartina trentina” ed un calice di spumante TrentoDoc Metodo Classico, accompagnati dai sapori della terra trentina. A tavola potrete gustare i piatti della migliore tradizione gastronomica trentina, preparati secondo le ricette dello chef stellato Rinaldo Dalsasso insieme ai cuochi dei rifugi. Per informazioni www.visittrentino.it

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i vostri 5 sensi 56 ! e in g a m im ll’ e d e n o zi ru st o c la Guarda DAVID LACHAPELLE

Lu.C.C.A – Lucca Center of Contemporary Art LUCCA

Dal 29 giugno al 4 novembre 2012 Un percorso-racconto antologico e spettacolare attraverso 53 fotografie dell’artista americano legate ad alcune delle sue serie più celebri: Star System, Deluge (Awakened), Earth Laughs in Flowers, After the Pop, Destruction and Disaster, Excess, Plastic People, Dream evokes Surrealism, Art Reference, Negative Currency e due opere tributo a Michael Jackson. LaChapelle non è il fotografo dello scatto rubato, non è l’artista che vive con la macchina fotografica al collo in attesa di un evento straordinario da immortalare, non è il reporter che rischia la vita per regalarci l’attimo prima di qualcosa che cambierà il mondo. È semplicemente un sismografo del proprio tempo, un acuto osservatore che riesce a smascherare le miserie morali, le debolezze e le ipocrisie dell’uomo moderno scoprendo la verità dei fatti, le contraddizioni e l’usura dei sentimenti umani. La scelta degli argomenti, il suo lavorare per serie, il suo desiderio di raccontare e di raccontarsi, la volontà di creare un vero e proprio palinsesto dove sistemare le sue figure ci fa venire in mente un pittore antico che prepara, con dovizia e attenzione maniacale, una scena dal vivo prima di ritrarla con i colori ad olio. LaChapelle non aspetta il momento speciale, ma lo inventa o lo pianifica, magari bloccando l’intuizione con il disegno o dipingendone una bozza con gli acquarelli. E così crea un suo personalissimo set con gli scenari che ha ben chiari in mente, cercando di realizzare qualcosa di esclusivo, ovvero fotografare ciò che razionalmente non sarebbe considerato fotografabile. Per informazioni: www.luccamuseum.com

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e l i b i s n e r p m o c n ’i l a s u n n A

FESTIVAL TUTTESTORIE DI LETTERATURA PER RAGAZZI L’INCOMPRENSIBILE Racconti, visioni e libri per tonti magnifici Sardegna

Dal 4 al 10 ottobre Tredici comuni coinvolti per sette giorni di libri in festa da una parte all’altra dell’isola: a Cagliari (dal 4 al 7 ottobre) negli spazi dell’ExMà, e della Mediateca del Mediterrano, nelle biblioteche di Carbonia, Gonnesa, Isili, Mara, Mogoro, Norbello, Oliena, Quartu Sant’Elena, Sarule, Sedilo, San Vito e nell’Istituto Comprensivo di Posada. Quarantacinque ospiti italiani e stranieri, fra scrittori, illustratori, divulgatori della scienza, narratori, artisti, ludotecari ed esperti di letteratura per ragazzi, saranno protagonisti dei 170 incontri, laboratori e spettacoli riservati alle scuole di tutta l’isola. Dall’infanzia agli istituti superiori: il festival si prepara ad accogliere circa 8.700 studenti e 350 classi. Ideato e organizzato dalla Cooperativa e Libreria per Ragazzi Tuttestorie e presieduto dallo scrittore David Grossman, il festival, realizzato con la collaborazione dello scrittore Bruno Tognolini, è considerato uno dei più importanti appuntamenti nazionali nel settore della letteratura per ragazzi. L’INCOMPRENSIBILE è il tema scelto per l’edizione 2012. Fra gli ospiti alcuni dei più affermati autori per ragazzi accanto a scrittori e illustratori emergenti del panorama internazionale. Per i ragazzi dai 13 anni sarà a Cagliari Marie-Aude Murail è una delle più note autrici francesi per ragazzi: in venticinque anni ha pubblicato più di 90 titoli, in cui affronta temi delicati come la crescita affettiva, l’omosessualità, i legami e la giustizia e riesce a farlo con grazia e con trascinante ironia. Dall’Inghilterra arriva Annabel Pitcher, c’è poi l’autrice franco-tunisina Irene Cohen-Janca che racconterà ai ragazzi la storia di Franco e molti altri ancora. Come ogni anno si rinnova l’appuntamento con la scienza, ma si dà anche grande spazio all’illustrazione. Per informazioni: www.tuttestorie.it

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Sfoderate il vostro romanzo: arriva il

concorso letterario!! ! o e d e M n o c i r ib Nei L

Io come Autore

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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Approfondimenti: Daniela Villa Art Director: L@simo Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 redazione@iocome.it Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it

Si ringrazia per la collaborazione: Natale Barca Linda Bertasi Rossana De Grisantis Federica Farini Federica Ferretti Giorgio Ginelli Filippo Massaro Fadi Nasr Michela Zanarella

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