Io Come Autore 47

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Giovan Battista D’Achille

Anno 2 N. 47 / aprile 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.


Christiano Cerasola |

sommario

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autori Uova sbattute

Giovanni Nebuloni |

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Il Signore della pioggia

rubriche La Bottega Editoriale |

di Patrizia Piperis

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L’angolo della poesia |

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Blogger per passione |

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di Paola Concilio

di Serena Amoretti

Tra le righe degli autori |

di Michela Lai

Penne e tulipani |

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di Giuseppe Raudino Graphic Novel! |

di Giorgio Ginelli Pollicino |

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di Pina Varriale Eventi |

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Eventi per i vostri cinque sensi


editoriale Ho incontrato un’amica, settimana scorsa, che non vedevo da molto tempo. Un’enormità di tempo, in realtà. Una frequentazione nata per lavoro, un lavoro bello e prestigioso che ci portava in Rai una volta a settimana per la registrazione di un programma, che facevamo incastrandolo con varie altre attività, prima l’università, e poi i lavori vari. Abbastanza vicine di paese, si tornava insieme, in auto. E periodicamente ci si vedeva al pub dove lei lavorava, dopo, in questo tempo intermedio. I social network servono anche a questo, anzi, in questo sono meravigliosi. Quello di allacciare legami che si sono allentati per svariati motivi, che spesso includono tutto tranne che l’indifferenza. Legami che restano forti per l’affetto che li ha caratterizzati e che il contatto aiuta a ri-stringere. Anche solo per sapere, come mi ha detto lei, “che stai bene”. Anche se poi la parte più divertente è stata il “riassunto delle puntate precedenti”, prima davanti ad un aperitivo, poi a piedi in un centro storico deserto. Le puntate. Quelle che leggiamo nelle nostre rubriche ogni settimana, quelle che si aprono, come piccole storie finite e come piccole finestre, sugli autori. A voi auguro una buona e personalissima sceneggiatura! Sabrina Carrozza

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Autore e t u t t a b s a Uov

Diciassette anime disperse nel pianeta. D

iciassette racconti brevi, diciassette passanti per le strade del mondo. Ognuno con la propria storia, e con i propri ricordi. Milano, Tokyo, Budapest, New York, Brescia, Parigi, Tampa, Copenaghen. Diciassette strappi, fratture, al naturale scorrere degli eventi. Racconti che rinunciano all’etica, e al moralismo. Frammenti di vita che ammiccano alla debole forza, e alla forte vulnerabilità, dell’uomo. L’unico “trait d’union” sono le uova. L’uovo inteso come alimento, embrione, simbolo nell’arte, e irraggiungibile metafora della perfezione. Diciassette storie nelle quali è possibile riconoscerci, declinando l’amore, la resa, il successo o il fallimento. Il destino delle persone accomunato dalla cellula germinale femminile.

L’uovo, l’origine di ogni vita.

Incontreremo Sam, il macellaio di Tampa, destinato a consumare il suo ultimo pranzo e Yuriko, pentita di non essersi saputa ascoltare. Conosceremo Matilde, illusa dietro ad un amore finto e Nilo, reduce da un amore arrivato al capolinea.

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Leggeremo di Thor e della sua fortuna di non avere memoria e di Olivier e della sua ricerca della felicità. Scopriremo il cruccio di Jenny, e da che cosa Paulina e Jun stanno scappando … Diciassette storie per riflettere, alcune pervase di speranza, altre avvelenate dalla rassegnazione. Diciassette persone, alcuni buoni e altri cattivi, alcuni vittime di loro stessi, altri della società o degli inconfessabili alibi che ci inventiamo per sopravvivere. ●


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Christiano Cerasola

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Autore

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Christiano Cerasola

Titolo: Uova sbattute Autore: Christiano Cerasola Editore: Elmi’s World hristiano Cerasola, italo danese, figlio di hip- ISBN: 978-88-97192-02-2 pie, trascinato in giro per il Euro: 14,70

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mondo prima dai suoi genitori, poi dal lavoro, ed infine dall’amore per il viaggio. Ho abitato a Aarhus, Parigi, Tokyo , Atene ed infine Milano. Amante delle città, sono dotato di spirito di osservazione, ho preso una penna in mano e deciso di scrivere delle incongruenze dell’uomo. Così è nato “UOVA SBATTUTE”, diciassette short stories fresche d’uscita. Storie apparentemente slegate tra di loro, dove il libero arbitrio sconvolge l’ordine che ci illudiamo di raggiungere.

Racconti nei quali le carte vengono rimescolate. Frammenti di vita, in alcuni casi, lontani dall’etica e dalla morale. Dopo il romanzo “O2”,uscito nel 2010 edito da “Elmi’s world”, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, ecco le diciassette vite, di altrettanti personaggi. Personaggi che si possono amare, invidiare o detestare. Persone nelle quali ci si può riconoscere, spesso, con inconfessabile vergogna. ●

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Consigliato da Un romanzo tra leggenda popolare e storia Santino Oliverio, nel suo romanzo storico dal titolo “Uccialì, il re di Algeri” (Città del sole, pp. 384, € 16,00), racconta la leggenda di un personaggio legato all’epopea popolare: Giovanni Galeni. Nato nel 1507 a Le Castella, in provincia di Crotone, fu reso schiavo dai pirati Ottomani: il romanzo prende inizio proprio da qui. Giovanni riuscirà tuttavia a sfuggire alla schiavitù e a diventare un potente corsaro, grazie alla sua conoscenza del mare, al suo temperamento e, non ultimo, alla conversione religiosa: da cristiano diventa musulmano. Ottenute fama e ricchezza, diviene Uluch Alì, in seguito re di Algeri e del Maghreb. Noto anche come Occhialì, Luccialì e Uccialì – “deformazioni” del nome arabo – il personaggio rappresenta una figura leggendaria e affascinante, che si “introduce” abilmente nei fatti storici del tempo e nelle guerre che videro protagonisti turchi e spagnoli; in particolare – come si diceva – la battaglia di Lepanto chiusasi, com’è noto, con la vittoria delle truppe della Lega Santa su quelle dell’Impero Ottomano. Nel contesto del Mediterraneo del ’500, crocevia di scontri militari e religiosi, il protagonista compie la sua storia: gli eventi mutano il suo modo di essere e di agire. Il suo tempera-

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La Bottega Editoriale Un’Agenzia letteraria che offre servizi per l’editoria, la comunicazione e il giornalismo. Supporta gli autori per approdare alla pubblicazione (attraverso la valutazione degli inediti, l’editing, la rappresentanza presso gli editori, ecc.) e alla sua successiva diffusione (attraverso il marketing editoriale: promozione stampa, organizzazioni di eventi letterari, ecc.). Collabora, inoltre, con le case editrici nell’affrontare i serrati ritmi del mercato editoriale. È anche editore di due riviste on-line: Bottega Scriptamanent e Direfarescrivere, mensili dedicati a recensioni librarie, articoli e approfondimenti culturali e di attualità. In Un libro da raccontare diamo spazio ai migliori libri scelti per Io come autore. Il direttore di, la bottega editoriale, è il giornalista e saggista Fulvio Mazza.


mento si trasforma da pacato a “d’azione”. Trovatosi per forza di cose in una terra straniera, ha bisogno di adattarsi alla nuova realtà e di adeguarvi tutto il suo essere. Uno dei punti di maggior interesse del romanzo è quello del rapporto tra l’uomo e le proprie origini: l’animo umano, sradicato dal suo naturale ambiente, subisce necessariamente mutamenti profondi. Oliverio mostra tutta la sua capacità di narratore nel metterlo in evidenza. Determinante, anche in tal senso, l’uso dei dialoghi nel romanzo: essi regalano ai personaggi un sapore umano e reale e permettono al lettore di seguire con empatia le evoluzioni delle loro storie. Di estremo interesse anche l’ambientazione. La prima parte del romanzo si svolge in Calabria, luogo d’origine del protagonista (e dell’autore); la seconda nelle terre dell’Impero Ottomano. Ciò regala alla narrazione un notevole scenario: si passa dalle suggestive rive di Le Castella alle esotiche coste orientali. Una sintassi semplice e lineare conferisce leggerezza alla lettura, pur trattando elaborati temi storici. Il risultato è di appassionare tanto il lettore amante di questo genere, quanto quello di chi sa riscoprire in sé un animo avventuroso!

Titolo: Uccialì, il re d’Algeri Autore: Santino Oliverio Editore: Città del Sole Edizioni Data di Pubblicazione: 2011 ISBN-13: ISBN 978-88-7351-489-3 Pagine: 284 Euro: 16,00

Patrizia Piperis

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l’angolo della poesia Vidi te Vidi il tuo sorriso per la prima volta quando mi prendesti in braccio. Vidi il tuo pianto di gioia mentre partorivi e quando vedevi che crescevo. Ti vidi in difficoltà quando non avevi niente per darlo a me. Vidi il mio salvadanaio aumentare e il tuo diminuire per la bontà e generosità che avevi nel cuore ed offrirmela con tutte le armi necessarie ed opportune. Vidi te, come sovrano del mondo il primo giorno della mia vita, mentre mi stringevi forte al petto per mostrarmi tutto il tuo amore. Per questo il Signore ha scelto te come mamma e io ti ringrazio di esserlo.

Paola Concilio 10 10

Paola Concilio nasce a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, il 10-10-1994. Da poco partecipa a concorsi letterari, vincendo già vari premi e pubblicazioni. Ha ricevuto i complimenti da parte di artisti come Mogol e Carotenuto. Oltre che alla poesia si dedica anche al giornalismo.


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Blogger per passione

L’importanza della routine nell’organizzare la giornata dei bambini. I bambini sono delle creature meravigliose, riempiono le nostre giornate portando il sole anche quando fuori piove e ci donano una delle gioie più grandi del mondo: quella di essere mamme. Il fatto che siano dei “cuccioli” però, non significa che non hanno delle esigenze proprie; questo è un pensiero diffuso tra le mamme e spesso porta a commettere degli errori. Sento spesso mamme lamentarsi dei capricci indomabili dei propri figli e delle sceneggiate isteriche nei locali pubblici. La mia domanda in queste situazioni è sempre la stessa: “Il bambino segue una routine nelle sue attività quotidiane?”. Ma anche la risposta è sempre la stessa: ”Cosaaa?”. Ebbene care mamme, dobbiamo partire dal presupposto che i bambini vivono il mondo, mediante due elementi fondamentali: lo spirito di emulazione e lo spirito di associazione. Con spirito di emulazione s’intende dire che tendono a imitare le azioni che vedono compiere dai soggetti che, nella loro vita, ricoprono il ruolo di punto di riferimento; mentre con spirito di associazione s’intende dire che associano il verificarsi di un evento al susseguirsi di un altro evento. Alla luce di tale affermazione, appare chiaro che, impostare una routine nella vita del bambino, soddisfa

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Mi chiamo Serena, ho 37 anni e sono mamma di due bambini. Sono una web writer e, oltre a scrivere per vari portali, gestisco i miei blog. Durante le mie gravidanze mi sono fatta una vera e propria cultura sul mondo della maternità e su questa rubrica voglio condividere con voi tutta la mia esperienza di mamma. ❥ gioiedimamma.blogspot.com/ gioie di mamma ❥ mammaperte.blogspot.com/ mamma per te.

a e r m o u Cdi mam


il suo spirito di associazione e rendendo prevedibile il susseguirsi delle attività quotidiane, dona al piccolo sicurezza e conforto evitando il rischio di ritrovarsi con un bambino capriccioso difficile da domare. Per aiutarvi nella realizzazione di questo piano strategico, vi riporto un prototipo di questo, contenente alcuni consigli, questo dovrà poi essere adeguato alle esigenze individuali del piccolo. Mattina: è bene prevedere la sveglia del piccolo non più tardi delle 8:309:00, questo è un elemento fondamentale in quanto da ciò dipende l’equilibrio dell’intera giornata. Dedicatevi alla sua cura e igiene e soltanto dopo porgetegli la colazione. Spesso infatti i piccoli saltano la colazione perché questa gli è proposta quando non sono ancora del

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Serena Amoretti

tutto svegli e hanno lo stomaco ancora chiuso. Durante la mattinata, (se il bambino non va a scuola) prevedete alcune attività ludiche (parco giochi, passeggiate, ecc.); servitegli il pranzo verso 12:30-13:00 e dopo circa mezz’ora dal pranzo fategli fare un riposino (non più lungo di 45-60 minuti). Pomeriggio: al risveglio dal riposino, ricordate sempre di lasciare il tempo al piccolo di svegliarsi, proponetegli poi una merendina (frutta, gelato, yoghurt) per tornare poi a giocare. Verso le 18:00-18:30 è consigliabile prevedere un bagnetto che permetterà al piccolo di rilassarsi e scaricare le emozioni della giornata. Sera: Intorno alle 20:00-20:30 servite la cena. è importante (dove possibile) che i pasti principali vengano vissuti insieme, come momento di condivisione di cui il piccolo è parte attiva. Terminato il pasto, dedicate i successivi 30 minuti allo svolgimento di un’attività rilassante (come la lettura di una fiaba), questo aiuterà il piccolo a rilassarsi e se ripetuto sistematicamente gli farà associare la favola al momento della nanna. Finita la lettura ripetete sempre la stessa frase: ”Ora è giunta l’ora della nanna”, portate il piccolo nel lettino, cantate una ninna nanna o fategli qualche coccola e, sebbene le prime sere si ribellerà, entro una settimana si sarà abituato alla nuova routine. Ciò si tradurrà in una vita più tranquilla per tutta la famiglia e vi regalerà un bambino più sereno e meno capriccioso. ❤ Serena Amoretti

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Giovanni Nebuloni

Autore

Giovanni Nebuloni vive e lavora a Milano. è traduttore di varie lingue ed è il fondatore della Fact-Finding Writing. Dopo La polvere eterna (Edizioni di LucidaMente, 2007), Il disco di Nebra (inEdition Editrice, 2008), Fiume di luce (Il Filo, 2008), Dio a perdere (Prospettiva Editrice, 2011), questo Il Signore della pioggia è il suo quinto romanzo.

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a mia passione iniziò sui banchi delle elementari di Vanzago, un paese allora di 4.000 anime e che ora si è molto sviluppato, mentre facevo i temi. Qualche mese fa, a un incontro con coetanei, un amico d’infanzia mi ha detto: «In terza, quarta e quinta elementare, noi buttavamo giù una paginetta. Tu invece consegnavi al maestro sette, otto pagine fitte. In te c’era già il seme della scrittura». Scrissi il primo romanzo con la macchina per scrivere (l’Olivetti 32) a 17 anni. Si chiamava “Le conversioni” e lo feci leggere solo ad amici. Quindi vennero nell’arco d’una ventina d’anni, con macchina per scrivere elettrica e poi a computer i successivi: L’opera, Due passi, La spirale di Archimede, Ghiaccio secco, Domino, Due occhi e un cuore, La palla di sangue e fuoco, Note di luce, Serenella, Viaggi.

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Alcuni vennero sottoposti solo a poche, importanti case editrici e furono rifiutati. La polvere eterna, il 12° romanzo, e il primo pubblicato, piacque a una piccola casa editrice che si stava avviando e aveva necessità di un romanzo significativo. Ebbi, en passant, l’idea della FactFinding Writing, la scrittura conoscitiva, e di cercare di avvicinare il linguaggio letterario a quello cinematografico. Ho esteso e consolidato questi approcci esclusivi con il quinto romanzo pubblicato, Il Signore della pioggia. ●


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a i g g o i p a l l e Il Signore d

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n u i d a i r o t S o g i r t n i e t n e sorprend La pioggia causa un guasto a una

Titolo: Il Signore della Pioggia Autore: Giovanni Nebuloni Editore: Odoya edizioni ISBN: 978-88-6680-001-9 Euro: 16,00

software house di Milano nei sotterranei della quale sono segregate dieci persone e consente a una di loro, una donna gravida, di fuggire e di sequestrare bambini in una scuola per l’infanzia. Seguono immediatamente un’efferata strage all’ospedale di Niguarda, un furto di diamanti per un valore di decine di milioni di euro, l’omicidio del governatore della Lombardia… Le vicende sono apparentemente slegate fra loro, ma si scoprirà ben presto che sono solo alcune delle tessere d’un intrigo internazionale orchestrato da un’azienda di altissima tecnologia e che porteranno i protagonisti in Messico, nello Utah e in Siberia. È d’origine azteca come centinaia di migliaia di persone attualmente in Messico. Parla anche della stupenda Teotihuacán ed è venuto dalla terra degli aztechi per sovrintendere all’omicidio del trio stragista…

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Tra le righe degli autori

Chiedo scusa T

ranquilli, non sto chiedendo il vostro perdono anticipato per le cose che leggerete nelle prossime righe… però forse dovrei!

In realtà a chiedere scusa è Valter, il protagonista di questa triste e al tempo stesso esilarante storia. Lo fa così tante volte che chiedo scusa diventa il suo soprannome; chiede scusa come forse molti altri in attesa di trapianto fanno tutti i giorni, perché non possono desiderare di stare bene e in salute senza obbligatoriamente ed implicitamente desiderare la morte di un altro essere umano. Augurarsi un futuro migliore e una vita felice è un desiderio umano e legittimo, non per Valter però, troppo duro con se stesso e con l’epatite, malattia davanti alla quale suo padre, prima di lui, ha fatto un passo indietro e ha smesso di lottare arrendendosi e rassegnandosi al terribile male. Un peso difficile da portare sulle spalle sapere che quando il cellulare squillerà alla sua vita verrà data una possibilità di rivincita e contemporaneamente un’altra finirà per sempre, difficile non pensare che il fegato che gli trapianteranno è un dono di una madre che non vedrà crescere i propri figli. Inevitabilmente chiede scusa per l’epatite, perché crede di essere malato per qualche motivo in particolare, perché come dice Piludu, conosciuto in ospedale e in attesa di trapianto anche lui, la loro è una malattia purescia (puzzolente) che li rende sporchi e colpevoli. «C’abbiamo tutti una colpa. E

Mi chiamo Michela, 35 anni, leggo da quando sono una bambina e se è possibile amo i libri anche da prima...

Titolo: Chiedo scusa Autore: Francesco Abate e Saverio Mastrofranco (Valerio Mastandrea) Editore: Einaudi ISBN: 978-8806203696 Pagine: 234


se non ce l’abbiamo ce l’affibbiano.» (Piludu). Valter combatte con la malattia da quando era bambino e come spesso succede quando i bambini hanno una vita piena di preoccupazioni e di problemi.. una vita da adulti, crescono cercando di non mostrarsi mai troppo deboli o sentimentali, nascondendo così una parte di loro importantissima: il loro lato umano. Come si può trovare la forza di vivere una vita piena sapendo di essere malati? Valter non ci riesce, non vive al massimo delle sue potenzialità, rinuncia persino all’amore e ad una possibile famiglia. «..io sono nato vedovo e ho seppellito i miei figli prima che nascessero.» (Valter). La storia di Valter è la storia di un trapianto di fegato, un viaggio crudo e pungente nel dolore, è la storia di chi dona e di chi riceve, forse simile alle storie di tanti, di chi ha lottato e di chi si è arreso, di

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Michela Lai

chi ha ancora un domani e di chi vive solo il presente; è anche e soprattutto la storia di Francesco Abate. Abate scrive questo libro a quattro mani con l’attore Valerio Mastandrea, con ironia, semplicità e una giusta dose di cinismo come solo una persona che è passata attraverso il calvario della malattia e del trapianto può fare. Chi è malato non dovrebbe mai chiedere scusa, chi è in attesa di trapianto o riceve un organo non ha assolutamente nulla da farsi perdonare, anzi, grazie al loro bisogno l’idea della morte diventa in qualche modo più accettabile, sembra avere un senso… I libri possono essere anche questo: possono aiutare a formare la nostra coscienza sociale e farci capire che donare gli organi non è solo un atto d’amore verso il prossimo è anche e soprattutto un gesto di civiltà! ●


Penne e tulipani:

appunti di scrittura mediatica

Scrivere per ordinare le idee Spesso mi trovo a discutere con i miei studenti un problema da approfondire in metodologia della ricerca. Ricercare vuol dire scoprire qualcosa di nuovo, oppure affrontare un argomento conosciuto da un punto di vista nuovo, originale. Di certo non si tratta di raccogliere dei dati a caso senza sapere minimamente dove andare a parare. In linea di massima, sono a favore di una libera scelta dello studente per quanto riguarda l’argomento, purché esso sia circoscritto con serie domande e venga sviluppato con coerenza. Il problema, a quel punto, è mettere a posto le idee, selezionarle, rifinirle, trasformarle in “problemi” teorici nell’ambito della comunicazione e dei media. Per esempio, si potrebbe analizzare la serie televisiva degli anni ’90 di Beverly Hills e il suo più recente spin off 90210 per vedere come in vent’anni sia cambiata la rappresentazione di certi gruppi sociali (come extracomunitari, studenti, genitori, professori, etc.) nei prodotti mediatici dedicati ai più giovani; oppure si potrebbero analizzare le occorrenze del cosiddetto fenomeno di “product placement” (una specie di pubblicità occulta che avviene quando un marchio viene deliberatamente mostrato in un film) e cercare di capire il rapporti commerciali tra il produttore e lo sponsor... Tutte queste possono essere delle idee valide, ma spesso, dopo averle pronunciate, ci si sente bloccati e non si sa da

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di Giuseppe Raudino Giuseppe Raudino è docente di Teoria dei Media presso l’Università di Scienze Applicate Hanze di Groningen, Olanda. Lavora anche come giornalista freelance e ha pubblicato diverse opere di narrativa. Il suo romanzo L’isola del tempo è disponibile su Lulu.com e la sua home page è www.raudino.webs.com

dove cominciare. Ecco allora che viene in nostro soccorso la scrittura. La scrittura, infatti, non è soltanto un modo per mostrare il prodotto finale del nostro ingegno, ma è soprattutto uno strumento potentissimo per ordinare i pensieri. La parola scritta richiede un sforzo di selezione più alto rispetto a quella parlata, poiché è necessaria un’attività fisica più impegnativa. Mettere nero su bianco non è tanto facile quanto far

vibrare le corde vocali. Se il flusso inarrestabile della nostra fantasia può trovare sfogo nella chiacchiera estemporanea, solo la scrittura può mettere ordine ai nostri pensieri e rivelarne grandezze e contraddizioni, fattibilità e debolezze. Se i miei studenti hanno una o mille idee, poco importa: chiedo loro di condensarle in una frase o in un paragrafo, sempre pronti a essere limati e aggiustati. Ma quel primo passo compiuto attraverso la scrittura è sempre fonte di preziosa consapevolezza. ● Giuseppe Raudino

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Graphic Novel! … x u e d a e g a Mén La tentazione di raccontare se stessi è grande per un autore. Sembra che per un illustratore lo sia ancora di più. Il primo impulso – e il primo errore, a volte – per un illustratore che si è messo in testa di scrivere una graphic novel, è quello di farsi l’autobiografia. Più che altro perché fatta quella, poi cosa scrivi? È l’esempio di tanti artisti americani, che hanno invaso il mercato con graphic novel nelle quali si sono ritratti in modo spassionato nelle loro più intime confessioni, spesso trasgressive, spudorate, al limite della pornografia; è il caso di Chester Brown o di Craig Thompson. Il sospetto è che facciano così perché non hanno più nulla da raccontare. Ma è solo un sospetto. Più intelligenti quegli autori che partono sì dalla loro esperienza personale, ma poi innestano una serie di finzioni che rendono le loro opere originali e interessanti. E in quest’ambito possiamo trovare le graphic novel di Chris Ware, Joe Kubert e Dan Clowes. Le loro pubblicazioni si trovano ormai anche sul mercato italiano, basta cercarle nelle librerie ben fornite. Epigono di sicuro di gran lunga più interessante per quanto ci riguarda è, e rimarrà comunque Andrea Pazienza (Paz), in quale ha saputo “mimetizzarsi” egregiamente in tutto quello che ha prodotto nella sua troppo breve vita. Tipico esempio di chi fa tutto da sé, ed è l’eccezione che conferma la regola. La norma è però il duetto, e in Italia di coppie autore/ disegnatore interessanti ce ne sono mica poche e di tutti i generi (letterari, s’intende). Possiamo dunque citare, senza vergogna, un bel numero di esempi, a partire dal duo Riccardo Falcinelli e Mar-

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Giorgio Ginelli

ta Poggi, classe anni ’70 circa, grafico il primo, autrice la seconda, che hanno al loro attivo tre graphic novel: “Cardiafferania” (2001), “Grafogrifo” (2004) e “L’allegra fattoria” (2007). Anche Enrico Brizzi e Maurizio Manfredi si difendono bene con il loro “Bastogne” (2006) che riprende un romanzo scritto dal primo nel 1996, pensato proprio come omaggio al grande fumettista Andrea Pazienza. I fratelli Gianrico e Francesco Carofiglio insieme hanno creato un spin off dei casi dell’avvocato Guerrieri, il personaggio letterario dei romanzi del primo dei due fratelli, e gli hanno dato il titolo di “Cacciatori nelle tenebre” (2007). Sempre in ambito giallistico troviamo anche il duo Marco Vichi e Werther Dell’Edera con il loro “Morto due volte” (2010). Dal giallo alla cronaca passano Manfredi Giffone, Fabrizio Longo e Alessandro Parodi con il loro “Un fatto umano” (2000) una graphic novel che tenta di raccontare le vicende del pool antimafia di Falcone e Borsellino; un’esperimento tra i più interessanti, centrato su un tema – quello della legalità – al quale si deve essere forzatamente sensibili e che è presente in molte scuole del territorio nazionale. Come meglio veicolarlo nelle scuole, che non con una graphic novel? Insomma, la lista potrebbe essere lunga e sterminata, soprattutto perché ormai anche i grossi editori hanno messo gli occhi sulla graphic novel, basta guardare le modeste proposte di Einaudi nella collana Stile Libero o quella ben più corposa di Guanda per rendersene conto. Senza contare, ovviamente, alle piccole case editrici specializzate, che non hanno magari il potere penetrante delle major, ma che di sicuro offrono in termini di qualità delle opere non solo curate nella confezione, ma soprattutto di autori/disegnatori che hanno voglia di raccontare per immagini quello che è la loro visione.

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! l e v o N c i h p Gra

di Giorgio Ginelli

Andrea Pazienza, è nato a San Menaio (FG) ed è praticamente pugliese, pur vivendo tra Bologna e New York. Alto 1,86 cm. ha frequentato il liceo artistico di Pescara, rivelandosi presto un enfant prodige. Colto e brillante, pratica molti sport, nessuno escluso. Come tutti gli artisti dei Gemelli è del segno dei Gemelli con ascendente Sagittario. Freddo e calcolatore, ha fatto mostre a Pescara, San Benedetto, Ascoli Piceno, Vasto Marina, Monte Silva ed altre località della riviera adriatica. Dopo la pittura si è dedicato al fumetto mietendo successi e grano. Come ama ripetere nulla gli è impossibile, solo che non ha molta voglia. Il suo hobby è andare in bicicletta, anche perché non ha la macchina e gli hanno fregato il vespino. È stato in Inghilterra, Francia; Spagna, Jugoslavia, Marocco, Svizzera e Stati Uniti. Ha collaborato ad Alter, e al Male. È stato tra i fondatori della rivista Cannibale ed attualmente è redattore del mensile Frigidaire. Essendo così giovane, 24 anni, la sua carriera può definirsi senz’altro folgorante. Sotto l’aspetto fatuo e salottiero nasconde abilmente torbidi legami con il movimento del ‘77 e con altri movimenti analoghi. (Così scriveva di sé Andrea Pazienza nel supplemento a “Il Male” n°4 del 2 Dicembre 1981)

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Pollicino per non perdersi tra i libri

Storie di nuvola e di zucchero

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i sono storie lievi come soffioni, delicate come un cirro, dolci come lo zucchero filato. Ci sono storie dove i bambini parlano il linguaggio dei bambini, non fanno o pensano cose strane, scimmiottando il linguaggio degli adulti o diventando protagonisti di avventure che niente hanno a che vedere col fantastico e meraviglioso universo infantile. Di libri così, pensati apposta per i bambini, semplici, lievi, colorati, ce ne sono pochi ed è un piacere trovare in libreria, su scaffali zeppi di tanti, forse troppi volumi, un racconto aggraziato e tenero come questo “Zerlina e Dendé” di Barbara Seppi e Piero Mazzoli, pubblicato da Jaca Book. Una storia, dicevo, che in qualche modo, abbiamo vissuto anche noi quando, da piccoli, nel nostro lettino immaginavamo di vivere una avventura incredibile in compagnia del nostro pupazzo preferito. Sogni, certo, ma che servono ad

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arricchire di colori e di fantasia la mente e il cuore e che regalano “esperienze” di cui, quasi certamente, non conserveremo memoria ma che determineranno una sensibilità diversa, un modo di guardare alla vita senza perdere la capacità di stupirsi per i piccoli miracoli quotidiani. Zerlina non ha paura di seguire il suo leprotto, di tuffarsi con lui in un universo coloratissimo dove si librano farfalle stupende e dove, per sentirsi allegri, basta catturare un po’ di giallo dal sole. Ma per strea tranquilli e sentirsi soddisfatti, c’è bisogno di avere altri colori, come il rosso dei fiori di maggio e il verde dei prati. Per tornare a dormire sereni manca ancora una cosa: il blu. Per fortuna, tra gli amici della piccola Zerlina c’è anche un pesciolino di una bellissima tonalità di azzurro.


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di Pina Varriale

Autore: Barbara Seppi, Piera Mazzoli Titolo: Zerlina e Dendè Editore: Jacabook ISBN: 9788816573604

Un libro molto carino, dicevo in premessa, a cui si collega anche l’ iniziativa di una onlus che si occupa di bambini migranti Eskenosen ma che può servire a genitori e docenti ad aiutare il bambino ad

esprimere la propria emotività attraverso l’uso del tratto grafico e dei colori. Una “terapia” per conoscere se stessi e il mondo che ci circonda, cogliendone anche le sfumature. ●

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I nostri eventi per Ascolta! PIER PAOLO, POETA DELLE CENERI

25 aprile, ore 21.00 Roma

Da un’idea di Gianni Borgna. IL CONCERTO-SPETTACOLO: “Non bisogna aver paura di avere un cuore”. PPP Ci sono morti che ci appartengono più delle altre, perché ci lasciano rabbiosamente orfani. è il caso di Pier Paolo Pasolini. La sua voce ci manca, ci manca il suo coraggio, la sua rabbia, le sue appassionate e profetiche analisi sociologiche, le sue violente polemiche che nessuno risparmiavano, neanche gli amici più cari, gli intellettuali in auge. Ci mancano i suoi ammonimenti. E il suo onnivoro e vitale “sperimentare”. Quel VUOTO in cui ci lasciò è ancora intatto. Ebbene, questo Concertospettacolo parte da quel Vuoto. Installazione di Max Ciogli. Giancarlino Benedetti Corcos è autore degli elementi scenografici: l’altare/teatrino delle belle bandiere e l’altare/teatrino delle rose. Fabiana Di Marco, impianto scenico; Gian Maria Sposito, costumi; Giannantonio Marcon, video; Daniele Lanci, foto di scena. Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica

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i vostri 5 sensi 47 Guarda! “ELEKTROSHOW”

Rassegna di musica elettronica a cura di “Spazio Luce”

9 aprile ore 20:45

Spazio Luce - Viale Monza 91, Milano.

Che limiti ha la musica, quali sono i confini che dividono un genere dall’altro? Nessuno, forse. Per questo le linee diagonali di sassofono possono muoversi agili nella ricerca melodica e timbrica del contrabbasso e delle percussioni elettroacustiche. Anche questa è Elektroshow. Un’occasione per parlare il linguaggio dell’improvvisazione attraverso la musica come forma di comunicazione non verbale. Suonare la musica attraverso partiture grafiche composte ad hoc, ad hoc per improvvisare. Per info e prenotazioni: claudio@spazioluce.org

Annusa! Fiera degli antichi sapori di mare e di terra

Dal 6 al 9 aprile Misano Adriatico

In concomitanza delle feste di Pasqua, a Cattolica si svolgerà la Fiera degli antichi sapori di mare e di terra. Centinaia le aziende che riempiranno di profumi e colori il lungomare e la piazza principale della cittadina esponendo i loro prodotti enogastronomici tipici e piccoli gioielli di artigianato etnico.

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I nostri eventi per Gusta! 17-20 maggio

TASTE OF MILANO

Ippodromo di San Siro, Milano Un evento ancora lontano, ma i biglietti (a partire da 20€) sono già in vendita! Dopo due edizioni di grande successo, che hanno catalizzato oltre 30mila foodies entusiasti di poter godere della cucina dei migliori cuochi e ristoranti di Milano, il prossimo anno l’evento gastronomico per antonomasia aprirà ufficialmente il calendario degli appuntamenti imperdibili della stagione estiva milanese. Saranno ancora l’Ippodromo del Galoppo di San Siro e la sua pista in erba ad ospitare il festival dei gourmet. “Una scelta a cui siamo giunti – spiega Silvia Dorigo, Direttore Artistico di Taste of Milano – per una serie di motivi, primo fra tutti il desiderio di far diventare Taste of Milano, così come avviene a Londra, l’appuntamento più atteso della “bella stagione”. L’idea di poter dare al nostro pubblico l’occasione per vivere una giornata all’aperto, nel verde, dopo il grigiore e il freddo dell’inverno, gustando in anteprima le proposte della migliore ristorazione milanese per l’estate 2012, ci ha ispirato ad anticipare a maggio il nostro Festival”.

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i vostri 5 sensi 47 Tocca! Venerdì 6 aprile dalle 11 alle 13 Natale con i tuoi... Pasqua qui da noi!

Science Centre di Città della Scienza, Napoli L’Associazione Culturale Ceco-Italiana Bohemia, con il Patrocinio del Consolato della Repubblica Ceca, condividerà con i visitatori le antiche tradizioni boeme legate alla Pasqua. Sarà possibile scoprire ed imparare le tecniche per la decorazione a mano delle uova ed i bambini potranno divertirsi realizzando piccoli manufatti in carta, assaggiando dolci pasquali moravi ed ascoltando le usanze pasquali delle tradizioni ceche.

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Io come Autore


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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Approfondimenti: Sabrina Carrozza Art Director: L@simo Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 redazione@iocome.it Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it

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