Io Come Autore

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40 secondi alla fine ... mia Madre Una magia reale Storie di Robot Presentarsi on-line

In Copertina opera di Paola Blasi Anno 2 N. 41 / febbraio 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.


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41 IN COPERTINA “RITRATTO FRANCY“ di Paola blasi Paola Blasi ispira serenità, pacatezza, equilibrio. Parlandole si ha la sensazione di venire trasportati in una dimensione poetica di spessore, profondità, trasparenza, di una persona conosciuta, familiare, e al giorno d’oggi è raro, frantumati come siamo a volte nella mancanza di senso e precarietà dei rapporti. I suoi cieli mi hanno incuriosito per la drammaticità, i contrasti forti, esasperati, presagio di tempeste incombenti, di uragani improvvisi. Ma vi è sempre una luce potente che preme, che squarcia con improvvisi bagliori la dimensione drammatica del cielo. L’artista e il suo doppio, i due lati della stessa medaglia. Ho percepito in queste opere una condizione umana al limite della tragedia finale, la cupezza incombente carica di antichi presagi, ma anche l’eterna speranza di rialzarsi, lottare e salvarsi in qualche modo. E’ il nostro universo interiore martoriato da antiche ferite, lacerato da ineluttabili contraddizioni, tra il bene e il male, la luce e le tenebre, la vita e la morte. Paola riesce a mettere in gioco queste energie duali, non è facile, e mentre ci guarda attonita, perplessa, ci chiede aiuto, ma tutti noi chiediamo aiuto, qualcuno che ci scaldi e ci dia fiducia. Lascio a lei la parola, ci aiuterà a entrare nel suo mondo. Roberto Plevano


in copertina Paola Blasi

❥ “Ritratto di Francy” - 2011 -

tecnica mista su cartone telato - 40x30 cm


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sommario

autori Filomena Baratto |

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Rosella è mia madre

Stefano Santarsiere |

40 secondi alla fine ...

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Marta Leandra Mandelli |

Una magia reale

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rubriche Blogger per passione |

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di Serena Essere Mamme bookTOmovie |

di Giorgio Ginelli

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L’angolo della poesia |

di Annarita Faggioni Know-How |

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di Annarita Faggioni Eventi |

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Ambient’è - Abbiategrasso


editoriale In tema di pontificazioni, gli italiani non li batte nessuno. Siamo in grado di farlo praticamente su tutto. Con una giusta mistura di classe e cattivo gusto che non ha eguali nella storia. Sarà che la retorica l’abbiamo perfezionata sul suolo patrio per i romani era alla base dell’istruzione dei giovani - sta di fatto che un’italiano lo si riconosce perché la sa raccontare. Il fine è la persuasione. L’abitudine alla pontificazione dilaga ormai dalla pubblicità agli spettacoli sulle reti nazionali, indifferente al disgusto che può provocare nelle persone che hanno quel minimo di densità neuronale da consentirgli di avere un’idea propria. Che sono comunque tanti, anche se forse non rappresentano la maggioranza. Ma la maggioranza è sempre un concetto relativo. In letteratura, poi, non esiste nemmeno come concetto. Per gli scrittori la letteratura può essere un piacere o un rifugio, un’educata forma di protesta o il modo ideale per contribuire al miglioramento della società. Che sia uno solo a professarlo o intere schiere, allo scrittore non è mai importato molto. Fiero della propria individualità. Giorgio Ginelli

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Blogger per passione

Serena

Origine e sviluppo del rapporto tra mamma e bambino Il rapporto mamma-bambino può essere descritto come una fitta rete di sentimenti, emozioni, gioie e paure che s’intrecciano tra loro formando una trama indissolubile. Tale legame inizia a radicarsi molto prima della nascita del bambino e coinvolge varie sfere emozionali. I primi fili della trama compaiono quando l’orologio biologico comincia a far sentire i suoi rintocchi e il pensiero di una gravidanza prende vita nella mente della donna. In seguito entra in gioco la sfera psicologica, il desiderio di maternità cresce sempre più e spesso si pensa al piccolo come se fosse già presente. Si fantastica sul colore dei capelli, sul taglio degli occhi, sui tratti somatici; tutte fantasie che diventano pian piano una presenza costante e normalmente trovano sfogo durante la fase onirica. Ecco perché, specialmente le donne che cercano una gravidanza da molto tempo, sognano spesso il bambino, disegnandone i tratti così come la mente li ha immaginati. Quella descritta finora, è una relazione unilaterale, alimentata da sentimenti e psicologie che coinvolgono esclusivamente la donna; il vero scambio di relazioni invece, prende vita con il concepimento.

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Mi chiamo Serena, ho 37 anni e sono mamma di due bambini. Sono una web writer e, oltre a scrivere per vari portali, gestisco i miei blog. Durante le mie gravidanze mi sono fatta una vera e propria cultura sul mondo della maternità e su questa rubrica voglio condividere con voi tutta la mia esperienza di mamma. ❥ gioiedimamma.blogspot.com/ gioie di mamma ❥ mammaperte.blogspot.com/ mamma per te.


Vi siete mai chiesti come mai alcune donne sanno di aspettare un bambino ancora prima di eseguire il test di gravidanza? Nel momento in cui l’embrione trova la sua sistemazione nel grembo materno, inizia a comunicare con la mamma attraverso uno scambio d’impulsi sia fisici sia emozionali; tale interazione cresce durante i nove mesi di gestazione, arricchendosi di nuovi elementi e raggiungendo il suo apice

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Essere Mamma

alla nascita del piccolo. Subito dopo il parto, infatti, i centri sensoriali della mamma e del bambino si uniscono dando vita a una bellissima simbiosi. A ogni azione del bambino corrisponderà una reazione fisica o psicologica della mamma e viceversa. Ecco alcuni esempi. Udito: se il piccolo è nervoso, si calmerà semplicemente ascoltando la voce della mamma o i suoi battiti cardiaci. Allo stesso modo, il pianto del bambino, scatenerà nella mamma una reazione psicologica in grado di attivare il riflesso di emissione , ossia la fuoriuscita di latte ancora prima che il piccolo venga avvicinato al seno. Tatto: subito dopo il parto il piccolo viene poggiato sul ventre materno. Il contatto pelle a pelle infatti, tranquillizza il piccolo e, nei casi di nascite premature lo aiuta a crescere più rapidamente (marsupioterapia). Olfatto: è il senso che permette al piccolo di riconoscere l’odore della mamma e, lo guida a occhi chiusi verso il seno materno. Vista: anche la vista svolge un ruolo fondamentale, pensate che la distanza da cui un neonato è in grado da vedere corrisponde esattamente a quella che intercorre dal seno al viso materno. Il rapporto mamma-bambino quindi è molto complesso: nasce contestualmente al desiderio di maternità, si evolve durante la gravidanza, si consolida con la nascita del piccolo e continua a crescere per tutta la vita. ❤ Serena Amoretti

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Autrice Rosella è mia madre

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a scrittura è sempre stata una delle mie passioni e scrivere oltre a essere un piacere, rappresenta un modo per riflettere e analizzare fatti ed eventi della mia vita che ancora oggi richiedono una comprensione profonda per poter essere accettati. Rosella è mia seconda esperienza letteraria, un romanzo che mi coinvolge in prima persona per essere la storia della mia vita anche se la protagonista prin-

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cipale è mia madre. La mia prima pubblicazione è stata una raccolta di liriche dal titolo “Ritorno nei prati di Avigliano” scritta in un momento particolare, quando ho incontrato mio padre dopo un periodo di lontananza reciproca tra di noi. Il contenuto di “Rosella” richiama in modo chiaro e inequivocabile le liriche, nel senso che ne sviluppa i temi e i momenti descritti in versi e si trasformano in descrizioni di fatti importanti per lo sviluppo della storia. “Rosella” nasce sotto forma di diario, di scrittura privata per ampliarsi sempre di più e diventare lentamente uno scritto notevole per ampiezza e contenuti, tanto da pensare alla formazione di un romanzo malgrado i contenuti intimi e profondi in esso trattati. Il romanzo prende un lungo tempo di gestazione durante il quale si affina sempre più, diventa completo nelle sue parti e si arricchisce con una trama con uno stuolo di personaggi, tutto rigorosamente vero. Pubblicare un romanzo così intenso e profondo per verità, contenuti, vita vissuta, ha richiesto una notevole dose di coraggio da parte mia, un coraggio che mi nasce dal fatto di aver avuto bisogno di condividere la mia storia così intrisa di fatti ed esperienze, con un pubblico che potesse riflettere con me per sentirmi meno sola! ●


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Filomena Baratto Titolo: Rosella Autrice: Filomena Baratto Editore: Sangel Edizioni Data di Pubblicazione: 2011 ISBN: 9788897040583 Pagine: 260 Prezzo: € 14,50

tri con le loro storie e i loro intrecci di vite. È una storia su cui riflettere, figlia del suo tempo, gli anni ‘60, con uno spaccato che si protende sia verso gli anni ‘50 che ‘70 e che non avrebbe avuto motivo di essere scritta se i Scrivere di mia madre mi ha aiutato a fatti in esso narrati fossero accaduti capirla, a scavare in una personalità nella nostra epoca. a tratti controversa per l’indecifrabilità dei suoi aspetti, per la diversità Molti i sentimenti che si dipanano in dei nostri caratteri e aspettative dal- questo romanzo a cominciare dall’ala vita. Abbiamo avuto un rapporto more, all’egoismo, la gelosia, l’ininverso per i ruoli capovolti dove io vidia, la disperazione, la paura, la ero la mamma e lei la figlia, ruoli che vergogna visti da un punto di vista hanno maturato entrambe e ci hanno umano, cercando di carpirne le cause aiutato a comprenderci anche nelle scatenanti. La vita scorre soprattutto nella nostra interiorità è lì che avvennostre difficoltà. gono le nostre lotte e i nostri drammi “Rosella” è un romanzo che ha come e “Rosella” analizza profondamennocciolo la storia d’amore tra i miei te le cause di tutti i personaggi songenitori, ma attorno ai personaggi dando il loro animo con delicatezza e principali si snodano tanti e tanti al- amore. È la storia di mia madre, una donna dolce e fragile, forte e combattiva che durante tutta la sua vita rincorre l’amore, quello vero, ma puntualmente viene delusa dalle persone più care e più vicine.

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booksVSmovie Robbie e i suoi fratelli

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ll’inizio vi è uno scrittore statunitense, di origine russa, che per sbarcare il lunario egli anni ‘40 inizia a pubblicare strani racconti su strane riviste. Il suo punto di forza è che ha un paio di lauree (una in chimica e un Ph.D. in biochimica) e una spiccata abilità a raccontare storie con un preciso fine divulgativo. E alla fine si decide a fare lo scrittore a tempo pieno. E riesce anche a diventare famoso in tutto il mondo.

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Tra le centinaia di libri scritti e pubblicati ce ne sono alcuni, di questo scrittore, che in qualche modo sono entrati nel lessico letterario comune. Soprattutto quelli che trattano di robot. Anzi, c’è chi crede che i robot li abbia inventati lui. Non è vero. I robot non li ha inventati Isaac Asimov, ma di sicuro lui è stato lo scrittore che in un certo qual modo li ha codificati all’occhio della gente. Sarà per la storia delle tre o quattro leggi che si è inventato, sarà perché ha donato loro un cervello “positronico” (che non vuol dire un bel niente, ma fa un certo effetto) sta di fatto che se dici Robot la maggior parte delle gente pensa Asimov. Non lo pensano però gli sceneggiatori di Hollywood che dalla monumentale opera di Asimov sulla ferraglia positronica hanno tratto solo un paio di film (e solo qualche telefilm in serie televisive che ormai sono archeologia). Per citarli in ordine di tempo, sono L’uomo bicentenario (Bicentennial Man) del 1999 e Io, Robot (I, Robot) del 2004. “L’uomo bicentenario” è un racconto scritto da Asimov nel 1976 e inserito in un’antologia, appunto in occasione del bicentenario degli Stati Uniti. Narra della lunga evoluzione (duecento anni ovviamente) di NDR-113, un robot positronico nel quale si sviluppano delle doti artistiche e intellettuali ecceziona-


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Giorgio Ginelli li. Andrew, come viene presto battezzato il robot dalla famiglia che lo ha acquistato, ha così la possibilità di seguire le vicende dell’umanità e di affezionarsi al punto di desiderare di essere sempre più simile all’essere umano. Il cervello positronico e il tempo a disposizione gli consentono di riuscirci e di aspirare all’ultimo passo: quella di divenire un essere mortale, come gli umani. Ci riesce e viene dichiarato umano e può così spegnersi alcuni mesi più tardi in modo del tutto naturale. Il racconto diviene romanzo nel 1992, scritto a quattro mani da Asimov e Robert Silverberg: The Positronic Man. È in questa versione che viene ripreso per il cinema, dove lo sceneggiatore Nicholas Kazan e il regista Chris Columbus aggiungono tutti quegli elementi che lo rendono appetibile al pubblico: l’amore e la comicità. Quest’ultima affidata al camaleontico Robin Williams, che rappresenta sempre una certezza. Inoltre, viene inserita nella storia originale anche una spiccata predisposizione di Andrew per la sua padroncina, la quale diventa adulta, ha una figlia, la quale a sua volta ne ha un’altra ancora, della quale il robot, ormai quasi del tutto umanizzato, si innamorerà. E sarà proprio per lei, la quale inesorabilmente invecchierà, che il robot decide di fare l’ultimo passo verso la condizione umana, morendo in un letto come dovrebbe essere per tutti. L’antologia di racconti “Io, Robot” raccoglie i racconti scritti da Asimov tra il 1940 e il 1950, ispirati alla figura della dottoressa Susan Calvin, la robopsicologa che realizza robot sempre più sofisticati e alla quale Asimov affida anche il compito di introdurre ogni singolo

Le leggi della robotica 1. Un robot non può recar danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. 3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda legge. Da “Manuale di robotica”, 56a edizione, 2058 d.C. (Tratto da “Io, Robot”, traduzione di Roberta Rambelli)

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booksVSmovie racconto presente nella raccolta, come se l’antologia fosse una sorta di intervista alla ormai famosa scienziata, impegnata a dimostrare come i robot non siano una minaccia per l’uomo. I robot presenti nell’antologia, almeno uno per racconto, sono originale e innovativi a iniziare dal primo racconto dove compare Robbie, il primo robot positronico, e nel quale compaiono anche le tre leggi. Il punto di forza dell’antologia di racconti è appunto la capacità di Asimov nel rappresentare i differenti aspetti delle problematiche che l’umanità dovrà affrontare nel quotidiano rapporto con delle menti artificiali da lui create. E se qualcuno crede che stiamo ancora parlando di fantascienza non ha altro da fare che andare su You Tube e digitare semplicemente la parola “robot”. Di questa prestigiosa antologia, se ne impossessa la 20th Century Fox e nel 2004 dà l’incarico ad Alex Proyas di ricavarne un film. Che diventa un film di cassetta, incentrato più su Will Smith che sui racconti di Asimov. Potremmo dire che dello scrittore si utilizzano le leggi, la figura della scienziata Susan Calvin e il titolo; titolo che, a onor del vero, nel 1940 ad Asimov neppure piaceva e che gli fu imposto dall’editore (clonando il titolo del racconto di un altro autore che nel 1939 aveva scritto appunto un racconto con quel titolo). Insomma, Asimov è scomparso nel 1992. Ha scritto forse più di

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chiunque altro, come romanziere e come divulgatore scientifico. Come ogni buon americano che si rispetti ha fatto lavori di ogni genere prima di diventare famoso, e quando lo è diventato, paradossalmente ha amplificato le idiosincrasie di origine nevrotica che da sempre limitavano fortemente il suo apparire e il suo rapportassi con gli altri. Ed è stato talmente famoso che possiamo ritrovare pezzi di Asimov un po’ dappertutto nel cinema, senza che sia mai citato; ma questo lo vedono solo in pochi. Sia dunque ben chiaro: la produzione letteraria di Asimov ha profondamente influenzato la produzione cinematografica del nostro tempo, senza che gliene sia attribuito il merito. E un chiaro esempio è sotto i nostri occhi proprio quando vediamo i robot che affollano gli schermi: un robot emancipato, che va al di là del semplice elettrodomestico.


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Autore 40 secondi alla fine

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i chiamo Stefano Santarsiere, sono uno scrittore di origine lucana di 37 anni, vivo e lavoro a Bologna. Ho iniziato a scrivere da ragazzino, perché trovavo divertente prolungare per un po’ le storie che leggevo nei libri o guardavo nei miei film preferiti. C’era sempre qualcosa di irrisolto in quelle storie, una curiosità insoddisfatta che mi imponeva di continuarle per conto mio. È stato questo che mi ha spinto sulla via senza ritorno della narrativa, dove ciascun approdo ti rimanda a quello successivo, ogni storia porta in sé il seme di un’altra; e quel gioco di continuare il racconto mi ha assorbito per sempre. Ho scritto il mio primo romanzo a 18 anni, certo non presentabile. Più tardi, dopo molti racconti, è nato un romanzo più maturo che è stato pubblicato da Pendragon nel 2005. Si intitola “L’arte di Khem”, una storia di amicizia, alchimia e misteri, ambientata in un paesino lucano (come gran parte delle mie storie) nell’estate del 1978. Come prevedibile non è stato facile trovare un editore, la ricerca si è prolungata per anni e mi sono affidato soltanto a me stesso nel contattare le case editrici potenzialmente interessate. Alla fine ho trovato un intellettuale straordinario come Ro-

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Ultimi quaranta secondi della storia del mondo In una calda giornata di agosto viene trovato cadavere il parroco del paesino di Santerio. L’uomo è stato ucciso con un batticarne, vicino alla scuola elementare. Il commissario Antonio Sparagno inizia una complessa indagine muovendosi in una realtà che scopre di conoscere meno di quanto credeva, tra Madonne nere, pozzi di petrolio, società segrete e corruzione.


berto Di Marco, che dirigeva la collana Tempi Nuovi presso la casa editrice bolognese, che ha creduto nel progetto. I miei libri nascono da suggestioni minimali ma potenti, idee germinali quasi sempre legate a un mistero sussurrato, una leggenda, un’ipotesi, e questi semi sbocciano lentamente perlopiù nello scenario realistico e un po’ trascurato della mia regione di origine, dove assumono i tratti di una storia, vestono i panni di personaggi, crescono fino diventare lunghi racconti o romanzi; e solo alla fine scopro che quelle idee iniziali rappresentavano l’urgenza di risolvere un nodo più profondo, di affrontare un tema che reclamava uno sbocco: ad esempio le insidie della crescita, ne “L’arte di Khem”, o l’inganno delle dottrine, nel mio nuovo romanzo. Mi descriverei come un tipo socievole, coinvolgente, ma talvolta elusivo. Non ho motti personali, di sicuro ne cercherei uno nell’affermazione delle mie passioni: la natura, la fotografia,

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Stefano Santarsiere

i viaggi, e la scrittura su tutte. Oggi sono impegnato nel far conoscere il mio nuovo romanzo, “Ultimi quaranta secondi della storia del mondo”. è un thriller, un racconto corale, una storia che ruota intorno a un omicidio ma parla anche di paesini, di ossessioni private e collettive, di antichi conflitti religiosi. Credo valga la pena leggerlo perché è ricco di personaggi tratteggiati con cura, racconta di realtà interessanti come la Lucania dei pozzi di petrolio e dei rituali religiosi, ma rimanda altresì a vicende che trascendono quel contesto: in definitiva è un romanzo che può appassionare e sorprendere. ●

Ebook Editore: Thriller - edizioni Abelbooks Data di Pubblicazione: 2011 ISBN: 9788897513292 Pagine: 391 Prezzo: € 4,99

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Dissolvenze Dissolvenze permeate di grazia distratte distanti dissonanti ...da quel mondo di una vita fa... la tua anima spoglia nuda reclama l’approdo quiete il silenzio della pace! (Rossana De Grisantis)

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l’angolo della poesia


Rossana De Grisantis Rossana De Grisantis nasce il 28 Giugno 1969 in un piccolo centro della provincia di Bari, Turi. Cresce in una famiglia in cui saldi sono i valori di sacrificio,onestà e lealtà. Bimba sensibile e ricettiva, assorbe nel bene e nel male ogni sfumatura dell’ambiente in cui vive. Le vicende della sua esistenza, non sempre serene, sviluppano in questa natura introversa, una patologica timidezza che paralizza le sue potenzialità e le sue silenziose inclinazioni rimangono soffocate nel suo cuore, nella sua anima. Nota dominante della sua vita è quella vena malinconica sempre presente nei rapporti interpersonali e che è alla base di ogni componimento letterario. Dai temi scolastici fino agli attuali scritti emerge un sottile dolore che ha scalfito e condizionato la sua personalità. Conclusosi il capitolo scolastico con un diploma di scuola secondaria superiore affina le proprie conoscenze umanistiche con letture di vario genere ma gli studi s’interrompono suo malgrado senza coronare il sogno di diventare psicologa dell’età evolutiva. Attraverso una lunga, lunghissima stagione buia comprende che in ognuno di noi c’è un dono unico, ineguagliabile, il dono della Vita ed è in questa vita che devono emergere bontà, semplicità e tutti i derivati di quell’amore puro e genuino. Giovanissima compie scelte importanti ma al contempo sbagliate e così inizia un cammino tortuoso, sofferto e difficile, giunge a maggiore consapevolezza di sé e inizia a liberarsi di quella veste che per troppo tempo l’aveva soffocata, quella timidezza paralizzante scivola via pur lasciando qualche lembo in un angolo nasco-

sto della sua personalità. Ini- zia così un rinnovamento interiore che alla soglia dei quaranta anni (è moglie appagata e madre felice di tre splendidi figli) la conduce per lidi sconosciuti regalandole coraggio e forza. Ha imparato a godere di quel sole che dopo le tempeste e gli uragani finalmente splende sul giardino della vita, rimanendo sempre vigile a quell’ignoto che sempre potrebbe minare il cammino naturale di ognuno di noi. Attualmente Rossana vive a Gioia del Colle, paese nativo di suo marito, dove collabora nell’azienda di famiglia che si occupa di costruzione e gestione di piscine e centri benessere. Il suo impegno principale è quello di seguire i propri figli, nella crescita personale e nella formazione scolastica. Parallelamente continua a coltivare la sua grande passione: scrivere, dare voce alle emozioni, ai sentimenti e lasciare che la penna della propria anima scriva osservando l’universo, la natura. Come un fiume in piena ecco un’ondata di parole che compongono la melodia più bella: inno della propria vita.

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Autrice Una magia reale

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ammino per Milano con l’iPod nelle orecchie. Davanti ai miei occhi, la realtà si fonde con la fantasia dando vita a un mondo in cui ciò che abbiamo dentro, se compreso ed esplorato, fa la differenza tra il normale e l’eccezionale. Tra me e la scrittura è stato un colpo di fulmine, un’emozione che spero non mi abbandoni mai, una passione che mi piacerebbe regalare ai lettori, anche solo in una piccola scintilla. I Linkin’Park, con i loro testi a volte amari e la loro sonorità suggestiva, mi hanno consegnata a una dimensione magica. Compagna esigente delle mie giornate, mi ha mostrato e tuttora mi mostra che J. Swift aveva assolutamente ragione, “I always saw better when my eyes were closed” per me non sono affatto parole dimenticate. Sussurri e significati che sfiorano la pelle e rimandano a mondi lontani, anche se possono essere tanto vicini da venirci a trovare in sogno. Questa è la mia storia o meglio, la storia dei miei ragazzi: un’avventura a portata di un passo, in cui tutto quello che la mente umana può concepire esiste in un modo o nell’altro, o forse in un mondo o nell’altro.

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Oltremondo Siobhan e Rowan, Ian e Adrian, due ragazze e due ragazzi che si ritroveranno, nella Milano dell’alta società, ad incrociare le loro strade quasi per caso. Si scoprirà presto che non sarà stato il fato a decidere il loro incontrarsi e innamorarsi, bensì l’ordito dei fili di un antico passato che li congiungerà in una avventura al di là della realta, in “Oltremondo”. Marta Leandra Mandelli, in uno stile limpido e perfetto, ci porta a scoprire un mondo nuovo, in cui si perora l’eterna battaglia del bene contro il male, una guerra che si combatterà non solo contro i nemici, ma anche nel profondo della psiche perfettamente delineata dei protagonisti.


E come vivere al meglio una magica avventura? Lasciandosi pervadere dalle emozioni, dai sentimenti e anche dalle paure che Siobhan, la protagonista, prova a mano a mano che la trama si srotola, perché dietro al personaggio c’è sempre la persona. Da ragazza normale a eroina guerriera, magari potremmo esserlo noi tutti, a modo nostro. Magari, il destino attende proprio dietro l’angolo e confida in noi per seguire le sue impronte. Non ha importanza se non siamo pronti, possiamo sempre diventarlo e trarre forza dalla debolezza: il viaggio conta molto più della meta, ma bisogna essere determinati e avere voglia di mettersi in gioco.

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Marta Leandra Mandelli

Nasce direttamente dal mio universo interiore e non voglio anticipare troppo, il rapporto che si instaura con un libro è personale e sta a ciascun lettore scoprirlo. L’espressione artistica può avere mille volti o nessuno, dipende dall’affinità che nutriamo al riguardo, ma quando scatta ci rendiamo conto che la magia non è relegata soltanto nelle storie fantasy. ●

Forse, chi legge queste righe si aspetta ben altro e non le apprezzerà, ma ritengo siano una buona introduzione a Oltremondo.

Editore: Gruppo Albatros – Il Filo Data di Pubblicazione: 2011 ISBN: 9788856739954 Pagine: 472 Prezzo: € 21,50

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Know-How

di Annarita Faggioni

strategie sul libro

Come presentarsi online Chi è Annarita?

“Annarita Faggioni, classe ‘90 si sta laureando a Lettere e Cultura del Territorio a Taranto. Da circa un anno consiglia gli autori esordienti e dà loro visibilità sul Piacere di Scrivere. Vanta alcune collaborazioni come copywriter freelance in vari settori. Recentemente ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Canto D’Inverno”, che ha trovato riscontri favorevoli nel vasto pubblico della Rete e un e-book gratuito per i vincitori del suo concorso di poesia.” Benvenuti al nostro secondo appuntamento con Know-How, ovvero sulle possibilità di rendere visibile il nostro libro online e non. Se avete suggerimenti o argomenti da proporre, potete farlo su Medeo e approfondire la discussione online. Passiamo all’argomento di oggi. Nella presentazione di un libro, paradossalmente, è più importante presentare l’autore più che il testo vero e proprio. Se conosciamo quella persona e c’è una certa empatia a pelle, compreremo il suo libro più facilmente. Naturalmente,

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è impossibile creare un’empatia personale con 100 persone in una sala conferenze. Allo stesso modo, nessuno presenterebbe un testo in pieno inverno con la tuta da jogging (a meno che non abbia scritto un libro su diete e fitness...). Così come in una conferenza, esistono delle regole per chi decide di presentare online se stessi, oppure il proprio libro. Anzitutto, l’importante è scegliere un abbigliamento consono: paradossalmente, non sono necessari abiti troppo formali, che danno l’idea sullo


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schermo di essere persone snob, o poco affidabili. Meglio puntare sul casual non firmato. La visione frontale è quella migliore. Vedere in viso una persona significa dare l’idea di un colloquio a tu per tu (adattate la vostra webcam o la vostra videocamera di conseguenza). Siate naturali e non balbettate, fate conto che al posto della fotocamera ci sia un vostro amico, al quale state parlando del vostro libro. Iniziate la presentazione di voi stessi dicendo quali argomenti tratterete nel video (il video deve durare al massimo 15 minuti se vi state presentando). Scegliete argomenti coinvolgenti, che possano attrarre un pubblico non interessato solo al vostro libro (se avete scritto un fantasy, un video su come si realizza un fantasy, magari con delle citazioni dal vostro libro è perfetto). Analizzate tutti i problemi di chi si accinge a scrivere, magari dando la vostra soluzione (come avete risolto?). Utilizzate un linguaggio sintetico e tecnico (non ampolloso o snob).

Infine, mostratevi aperti alla discussione per dubbi, domande, interviste, novità al termine del video e dichiaratevi disponibili alla creazione di nuovi video in caso di riscontro positivo. Offrite uno sconto o alcune pagine del libro in anteprima a chi si iscrive al vostro canale, per creare un’empatia tra autore e lettore. Ricordate: conta la qualità in quello che fate, non il numero di chi vi segue! Postate poi il video su Youtube e sui social network, oppure sulla pagina del vostro blog dedicata alla vostra presentazione (la classica pagina “Chi sono”) per dare maggiore rilevanza al tutto. Se siete interessati ad un target di lettori, cercate notizie su prossime uscite, classifiche, ecc e mostratele sul vostro blog! Cosa ne pensate? Avete già provato questa esperienza? Commentate su Medeo.it!! Annarita Faggioni Il Piacere di Scrivere

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Appuntamenti

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Abbiategrasso:

Venerdì 24 febbraio

Ore 18: Presentazione del progetto di valorizzazione della Biblioteca Ambientale di Abbiategrasso Ore 18.30: Inaugurazione delle mostre “Est Ticino – Terra di migranti” - “Viaggio nel tempo” Ore 21: “…e numm gh’emm el Navilij”

Domenica 26 febbraio Dalle 9.30 alle 12: Sinergie tra cibo e territorio Per un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile

Iniziativa organizzata dalla Fondazione Per Leggere – Biblioteca Ambientale e dall’A.P.S. “il Punto”. Con il patrocinio della Provincia di Milano e del Comue di Abbiategrasso. Con il supporto dell’Ecoistituto della Valle del Ticino e dell’Associazione Noi di Corsico.

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Appuntamenti

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febbraio

A scrivere si impara alla Libreria 21

Corso di scrittura con Paolo Aresi Scrivere per ricordare, scrivere per raccontare, scrivere per aprire l’immaginazione, per rintracciare il proprio mondo interiore, per comunicare, per esplorare una forma di relazione. La libreria articolo 21 propone un corso di scrittura in quattro incontri con la guida dello scrittore e giornalista Paolo Aresi. Il corso sarà indirizzato in linea principale alla scrittura di narrativa. Si comincia lunedì 20 Febbraio per quattro settimane: 20 febbraio, 27 febbraio, 5 marzo e 12 marzo. Gli incontri, della durata di un’ora e 30 minuti, inizieranno alle 21. La quota di iscrizione prevista è di 90 euro. Informazioni 035 220371 www.articolo-21.it email info@articolo-21.it Alla libreria Articolo 21 di Piazza Pontida a Bergamo parte il 20 febbraio un corso di scrittura in quattro incontri con la guida del giornalista-scrittore Paolo Aresi.

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Io come Autore


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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Approfondimenti: @eldica66 Art Director: L@simo Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 redazione@iocome.it

Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it Si ringrazia per la collaborazione alle rubriche: Serena (Blogger), Giorgio Ginelli, Annarita Faggioni, Rossana De Grisantis. Si ringrazia per la copertina: Paola Blasi

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