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un’altra galassia D’ombra e di luce L’ingrediente della felicità COOLtura Torino KNOW-HOW Strategie sul libro In Copertina foto di Diana Debord Anno 1 N. 38 / gennaio 2012 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.

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IN COPERTINA “‘This is yesterday’” DI DIANA DEBORD Fotografa e Artista visiva. Diana Debord, nata a Novara nell’orwelliano 1984, è una fotografa e artista visiva che mescola innovazione digitale e tecniche vintage. In molti hanno descritto i suoi lavori e autoritratti come un labirinto tra sogno e incubo, grazie al loro romanticismo decadente e all’atmosfera onirica. Una realtà da favola e da incubo allo stesso tempo, una visione oscura e onirica, che regala immagini di donne non più oggetto ma soggetto di sogni e fantasie. http://www.debored.it info@debored.it


in copertina Diana Debord


sommario

Francesca Panzacchi |

D’ombra e di luce

Giorgio Tacconi |

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La selva della seduttrice Vittorio Piccirillo |

Un’altra galassia

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rubriche Know-How |

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Annarita Faggioni Lettura in Semibreve |

Carver e Closing time

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di Paola e Laura Caponetti Pollicino |

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La fantasia ha i colori pastello di Pina Varriale Appuntamenti |

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• Tutti gli eveti a Torino • Concorso “Oubliette”


editoriale

Marika Barbanti A metà tra letteratura e arte, un viaggio liquido tra fotografia e fantascienza ci chiediamo attraverso questi scrittori dov’è la linea di confine? In fondo l’obiettivo della camera non è affatto obiettivo, riporta infatti il nostro sguardo sulla realtà. Cos’è la realtà, se non la percezione personale che abbiamo degli stimoli esterni? Siamo noi, il confine tra realtà e emozione? Una fotografia, ferma anche un istante della realtà o solo un istante delle nostre sensazioni? A voi le risposte e gli spunti di Francesca Panzacchi, Giorgio Tacconi e Vittorio Piccirillo. Buona lettura!

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M. B.

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Autori

La parole come immagini

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ono una scrittrice, ma la Fotografia ha sempre esercitato su di me un grande fascino. Collaborando come giornalista con la rivista Trendy (allegato mensile del Resto del Carlino) ho avuto la possibilità di realizzare gli scatti fotografici che accompagnavano i miei pezzi e, non molto tempo dopo, ho lavorato come fotografa di eventi per il magazine SNAP-Bologna Capturing life and entertainment. Risvolti lavorativi a parte, la voglia di fotografare è qualcosa che non ti lascia mai. E’ il bisogno di fermare l’attimo, di “eternare” una sensazione. Fotografare per me significa poter vivere un’emozione a un livello più profondo proprio perché sono riuscita a immortalarla col mio obiettivo e posso così riviverla quando voglio, tutte le volte che voglio. Non ha importanza che si tratti di una foto buffa o di un momento struggente, tutto quello che cattura il mio sguardo e la mia attenzione deve essere fermato, perché non possa più scivolare via. Ed è soltanto allora che diventa veramente mio. D’ombra e di luce è un viaggio liquido, un percorso fluido che usa le immagini e le parole per restituire emozioni pulsanti e forse un vago senso di stupore. ● Francesca Panzacchi

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D’ombra e di Luce

Il libro fotografico è suddiviso in cinque sezioni tematiche: Ali, Luoghi dell’anima, Natura, Petali e Vicino al mare. Le fotografie, prevalentemente naturalistiche, si ripropongono di catturare la bellezza dirompente degli scenari naturali, eternandone forme e colori, cercando anche di fermare e di condividere l’emozione provata dalla fotografa nel momento dello scatto. Le note critiche introduttive sono di G.B. Sambuelli e Luca Martignani. Il libro inaugura la Collana LIGHT della Ciesse Edizioni.

www.ciessedizioni.it/ ombraluce.html


Francesca Panzacchi Titolo: D’OMBRA E DI LUCE Autore: Francesca Panzacchi Foto di copertina e interno libro: Copyright © by Francesca Panzacchi Editore: CIESSE Edizioni Genere: Libro fotografico Anno: 2011 Pagine: 64 ISBN Libro: 9788866600145 Prezzo libro: Euro 24,00

I bellissimi scorci panoramici, i lampi di colore e la dolcezza di alcune immagini sono “momenti” intimi di Francesca, del suo carattere, della sua persona. GB Sambuelli Un percorso visivo scandito dal battere di ciglia dell’autrice per ogni immagine che ha saputo risvegliare in lei l’istinto narrativo. Un approccio spontaneo al nuovo, al dolcemente consueto, al diverso e all’ineluttabile. Luca Martignani

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Know-How

strategie sul libro

Come e perchè creare una videoconferenza Chi è Annarita?

“Annarita Faggioni, classe ‘90 si sta laureando a Lettere e Cultura del Territorio a Taranto. Da circa un anno consiglia gli autori esordienti e dà loro visibilità sul Piacere di Scrivere. Vanta alcune collaborazioni come copywriter freelance in vari settori. Recentemente ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Canto D’Inverno”, che ha trovato riscontri favorevoli nel vasto pubblico della Rete e un e-book gratuito per i vincitori del suo concorso di poesia. Sarà con noi in questa rubrica.” In questa nuova rubrica Know-How vedremo quali sono i modi migliori per promuovere il proprio libro e creare un momento di discussione all’interno di Medeo. I risultati della discussione saranno poi approfonditi sul Piacere di Scrivere e nei prossimi numeri di Io Come Autore. Oggi parliamo di conferenze, ma soprattutto di videoconferenze, una nuova possibilità gratis che ci viene offerta dalla Rete. Solitamente si parla di conferenza (o presentazione di un libro) subito dopo l’uscita del

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testo, per aumentare le possibilità di vendita del testo (soprattutto in mancanza di una promozione da parte di alcune case editrici). In alcuni casi, la conferenza può essere utilizzata in media res, cioè dopo qualche mese dall’uscita per catturare l’attenzione del lettore. Una conferenza presuppone altissimo carisma (carisma, non egocentrismo), una scaletta, una promozione adeguata dell’evento, un luogo adeguato. Tutte strategie che vanno ponderate in maniera approfondita. In generale,


Annarita Faggioni

evitiamo una presentazione di sabato o domenica se non all’interno di eventi più importanti (fiere del libro, mostre, eventi culturali, ecc.) e preferiamo l’orario pomeridiano (dalle 17 alle 20 massimo). In ogni caso, non è detto che il pubblico si presenterà, se non pochi amici che già sanno del nostro libro (e che magari l’hanno già acquistato). Naturalmente, l’affitto di una sala va dai 50 ai 500 euro, con tutta la responsabilità in caso di danni. Anche in una videoconferenza è necessario un certo carisma, ma il tutto risulta più gestibile per una persona sola. Ci servirà un collegamento ad Internet, un sistema per video-chiamare online (Skype, Oovoo, videoritrovo di Google Plus) e qualcuno che abbia già letto il libro (possono essere amici, pubblico della Rete, sostenitori del vostro blog...). Più le persone che partecipano alla videoconferenza sono qualificate, meglio verrà. All’autore non resta che tracciare le linee guida e far sapere (con comunicati stampa o banner) che si terrà la

videoconferenza, il tutto a costo 0. Siate cortesi, anche alle domande più specifiche o alle provocazioni e, se volete, cercate di salvare la vostra videoconferenza in un video, da inserire poi su Youtube (esistono tantissimi programmi gratis per registrare i vostri video catturando il desktop completamente legali), guadagnando in pubblicità due volte. In più, esistono tantissimi siti tematici sulla letteratura (anche Medeo.it!) dove potete far girare il vostro video a persone realmente interessate. Oltre al successo del libro, ci guadagnerete anche voi in termini di professionalità sul Web. Il video può essere utilizzato anche in una conferenza in senso classico, ma è bene che la videoconferenza non superi i 30 minuti per motivi di caricamento. E voi siete conferenzieri o videoconferesi? Fatecelo sapere su Medeo, raccontando le vostre esperienze sia per conferenze sia per videoconferenze!!! Annarita Faggioni Il Piacere di Scrivere

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Autori

“Viaggio nel verde letterario”

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ono nato sotto il segno dei Pesci, nel 1956 a Milano, dove vivo e lavoro come consulente in progetti editoriali e di comunicazione. Ho sempre coltivato la lettura e la scrittura, finché nel 2007 ho pubblicato il mio primo romanzo: “Sottosopra. Cosa succede al cimitero?”, Cabila Edizioni, una commedia noir, suggerita da avvenimenti reali riferiti da un’amica, dove personaggi di tipo comune si trovano coinvolti a vario titolo nello scempio di un cimitero durante lavori di ristrutturazione: una situazione paradossale, di stress emotivo e disagio sociale, aggravata da un misterioso delitto. Con mio grande stupore, il manoscritto è stato subito apprezzato da un gruppo di giovani editori, che mi hanno pubblicato. Questa esperienza è stata importante per me, perché mi ha fatto prendere consapevolezza della mia dimensione pubblica di scrittore. Ho quindi continuato a proporre storie – racconti, un altro romanzo – che sono ancora nel cassetto. Ma, come si dice, l’importante è crederci. Nella primavera 2011 un amico mi ha chiesto se avevo idee per una na-

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La selva della seduttrice Questa antologia commentata è per chi ama i boschi e la letteratura. Il titolo si riferisce a uno dei 99 capitoli, dove la seduttrice è Angelica, l’imprendibile maga che fa impazzire Orlando. Ma a sedurre è la selva stessa, portandoci alla scoperta del centro naturale da cui proveniamo, dove intorno all’albero della vita danzano Gilgamesh e Madame Bovary, Don Chisciotte e Pinocchio e tanti altri personaggi che hanno intrecciato le loro avventure con la bellezza della natura.

Editore: Quarto Paesaggio Anno di pubblicazione 2011 EAn: 9788897652014 Prezzo: € 12,00 Pagine: 224

www.quartopaesaggio.it


Giorgio Tacconi scente casa editrice dedicata al verde. Gli ho proposto un’antologia di citazioni letterarie di tutte le epoche e culture, con riferimento comune ad alberi, boschi, foreste e corredate da commenti scapigliati, una specie di breviario storico-sentimentale di un lettore amante della natura. Così è nato “La selva della seduttrice. Viaggio nel verde letterario”. Nel frattempo, sto lavorando a un nuovo romanzo, di “generazione” se così si dice, che racconta le vicende di un professionista milanese in bilico tra lo stanco ménage familiare ed eccitanti quanto effimere prospettive di una nuova vita in Cina (non sono io, sia chiaro, ma anche io). Dunque, in base alla mia micro-esperienza letteraria, posso dire che i miei libri nascono da molte fonti: una mia idea, il racconto di un altro, il caso, la realtà, un vecchio soggetto, una nuova opportunità. Ha proprio ragione John Lennon: la vita è quello che ti succede mentre fai progetti. Io cerco di accorgermi di quello che succede intorno a me e, possibilmente, di realizzare qualche progetto. Per questo occorrono, credo, curiosità, pazienza, tenacia e ironia. E anche l’umiltà di mettere in discussione le proprie priorità e opinioni.

Due argomenti mi inducono a proporre la lettura dei miei libri: la mia scrittura e la mia intenzione. La prima cerca di essere la più corretta e armonica possibile (nei miei limiti), la seconda vuole offrire un’occasione piacevole di scoprire storie originali. La mia massima aspirazione come scrittore è che i miei lettori non si accorgano di voltare le pagine mentre sorridono di stupore e di complicità. In uno slogan: “Mi sono divertito a scrivere, ti divertirai a leggere”. ● Giorgio Tacconi

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Letture in Semibreve ...il giusto mix di parole e musica

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Laura

Caponetti "I giorni della mia infanzia sono trascorsi nello studio di mio nonno che faceva il maestro, sul divano con mia zia a leggere Dante e tra i libri regalati della mamma. Ecco perchè mi occupo di recensioni. Ho avuto scelta?"

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ate uno sguardo alla copertina, non sembra anche a voi che Raymond Carver abbia l’aspetto di uno che dice: “Hey tu, che aspetti?”. Il fatto è che questo libro è rimasto sulla mia scrivania un pò di tempo prima che mi decidessi a parlarvene, e per tutto il tempo evitavo di rivolgergli lo sguardo. Insomma, a parte le mie psicosi letterarie, il libro del quale vi parlerò è “Principianti”, la versione originale dei diciassette racconti che Carver consegnò al suo editore Gordon Lish nella primavera del 1980 e che venne

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da questo tagliata per oltre il cinquanta per cento (che folle!) e pubblicata con il titolo “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. Per chi non lo conoscesse, Raymond Carver è uno dei più grandi scrittori americani del novecento. Porto ancora le ferite dovute alla sua lettura, perché ogni parola di Carver è un pugno nello stomaco, tanto è precisa, azzeccata, appuntita. Scordatevi tutto ciò che pensate dei racconti, io stessa non ne sono una cultrice, ma qui non si scherza. In poche pagine Carver racchiude tutte le sfaccettature dell’animo umano, spesso le più taciute e si muove tra i meandri delle menti e dei sentimenti. Non c’è pietà, non c’è buonismo. Uomini e donne non hanno paura di essere meschini, piccoli. In ogni racconto non c’è niente di superfluo, le storie contengono solo il necessario. Questo vi spiazzerà, statene certi. Carver non da spiegazioni, è spietato col lettore. L’America descritta è quasi sempre mediocre, gli scenari sono domestici, familiari. Nell’attesa che succeda qualcosa si muovono i protagonisti, così come Carver aspettò il successo e il momento di potersi dedicare esclusivamente alla scrittura e fino a che non ci riuscì, spesso cadde nell’alcool e in gravi ristrettezze economiche. Risalì la china grazie alla determinazione di voler essere uno scrittore. Dopo averlo letto ho capito perché ai corsi di scrittura creativa ci facevano studiare ed esercitare

sempre sui testi di Carver, tanto da averlo in antipatia; perché non importa trovare l’idea geniale per poter scrivere, non servono grandi storie o venti personaggi. A volte, durante le esercitazioni ci facevano leggere le prime due pagine di un racconto e poi ci chiedevano di proseguirlo. Ognuno si sforzava di trovare l’idea più originale, il finale più inaspettato. Nulla di più sbagliato. E’ la parola che fa la storia, è il trovare qualcosa da raccontare nel comune, persino nella noia della routine della vita di coppia, non servono i colpi di scena, e nel far tutto ciò lasciare il lettore attonito come colui il quale all’improvviso riceve uno schiaffo inaspettatamente, questo conta. Insomma aprite il libro, scegliete un racconto a caso, leggetelo, se sopravvivrete al primo potrete andare avanti. Vi avviso, se come me, avete l’abitudine di leggere a letto, potreste anche avere qualche difficoltà nell’addormentarvi, allora alzatevi e fatevi pure un goccetto di gin alla memoria di Raymond, statene certi, brinderà con voi. ●

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Letture in Semibreve

...il giusto mix di parole e musica paola 4 quarti

Suggerimento musicale: paola4quarti stavolta suggerisce Tom Waits album Closing Time (1973) Libro: Raymond Carver Principianti pp. VIII - 294 â‚Ź 19,00 ISBN: 9788806196233

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Autori

Un’altra galassia

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ittorio Piccirillo nasce a Milano nel 1967 e qui trascorre la prima parte della sua vita portando avanti gli studi fino all’Università. In seguito ad alcune vicissitudini familiari rinuncia a malincuore a frequentare la facoltà di Fisica e successivamente si trasferisce a Lodi, dove attualmente vive e lavora nel campo dell’informatica. Da sempre coltiva l’interesse per ogni fonte di arricchimento culturale, mostrando una spiccata inclinazione per le scienze e per le tecnologie. Modellista dilettante, realizza una piccola flotta di astronavi in scala ridotta e dipinte a mano. Sportivo convinto, pratica attività all’aperto come il trekking e lo sci di fondo. La fantascienza lo “cattura” fin da ragazzo, lo accompagna nel corso degli anni e tuttora lo appassiona: con orgoglio egli vanta una ricca e articolata collezione di libri inerenti al genere, a cui si aggiunge in tempi più recenti una non meno ricca e articolata collezione di film e telefilm in videocassette e DVD. La predilezione per la lettura e per la letteratura lo porta alfine a cimentarsi come scrittore.

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Vittorio Piccirillo La Nebulosa Degli Spettri (Edizioni Solfanelli, 2009) “La nebulosa degli spettri” appartiene alla “science-fiction”, genere che in passato ha riscosso un vasto consenso e che ancora oggi molti amano sebbene siano rimasti pochi autori, anche a causa della diffictà di piazzare sul mercato – soprattutto in tempi di contrazione della proposta editoriale – questa fantascienza dai connotati vintage. È un racconto di “space-opera”, un filone che ha avuto la sua massima espansione negli anni Trenta per poi essere ripreso e aggiornato da scrittori come Poul Anderson e Lois McMaster Bujold, e che ha ispirato kolossal cinematografici come Star Wars di George Lucas o serie televisive fortunate come Star Trek di Gene Roddenberry. Gli ingredienti sono noti: scenari galattici caratterizzati da singolari manifestazioni di materia ed energia, in cui si muovono massicce astronavi coinvolte in spettacolari battaglie; alieni dai tratti esotici – eppure spesso più umani degli umani – che popolano vasti imperi contrapposti a potenti gilde commerciali dedite a traffici leciti e illeciti. Nelle vicende della Pattuglia Stellare si ritrovano l’azione e le armi micidiali della Legione dello spazio di Jack Williamson, insieme all’avventura e alle invenzioni al limite del verosimile dei Lensmen di E. E. Doc Smith. Romanzo dalle reminiscenze salgariane, seppur passate attraverso innumerevoli filtri letterari, gradevole e curato con scrupolo quasi filologico, non mancherà di divertire le vecchie e le nuove generazioni. lanebulosadeglispettri.blogspot. com/

Titolo: La nebulosa degli spettri Autore: Vittorio Piccirillo Editore: Solfanelli Collana: Pandora Data di Pubblicazione: 2009 ISBN-13: 9788889756508 Pagine: 192 Formato: brossura Prezzo: € 12,00

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Autori

Vittorio Piccirillo

La Profezia Della Luna Nera (Edizioni Solfanelli, 2010) Romanzo di fantascienza, più esattamente definito come space-opera, “La Profezia della Luna Nera” narra della minaccia di collisione fra un asteroide e un pianeta densamente popolato della Galassia. L’emergenza richiede l’intervento della Pattuglia Stellare, una squadra di specialisti abili e di comprovata esperienza, i cui protocolli ferrei hanno sempre garantito la riuscita delle missioni intraprese. Una tavolozza bizzarra di personaggi alieni, comparse numerose ma nitide nelle loro caratteristiche peculiari, si muove sullo sfondo, mentre il gruppo dei protagonisti principali soppesa scelte e affronta decisioni che porteranno alla risoluzione finale, che non è né scontata, né garantita. Gli episodi si snodano secondo un loro ritmo interno, coerenti e privi di banalità, alternando piacevolmente descrizioni e dialoghi, luoghi e personaggi, attraverso una prosa scorrevole e curata. Ma, come l’autore sottolinea nella sua nota in apertura, a volte non esistono regole applicabili, tanto è grande l’incognita che attende al varco. L’intelligenza e l’arguzia, sviluppi di un primordiale istinto, forniscono la chiave di volta e mostrano la via, meno sterile di un’ordinaria applicazione di norme rodate e affidabili, e più rischiosa, tuttavia, e quasi miracolosamente, adatta allo scopo. laprofeziadellalunanera.blogspot. com/

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Titolo: La profezia della luna nera Autore: Vittorio Piccirillo Editore: Solfanelli Collana: Pandora Data di Pubblicazione: 2010 ISBN-13: 9788889756928 Pagine: 168 Formato: brossura Prezzo: €12,00


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Pollicino per non perdersi tra i libri

L’ingrediente della felicità

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amicizia è, da sempre, l’unico sentimento totalmente “gratuito” che un essere umano è in grado di provare. Da un amico non ci si aspetta nulla, se non l’affetto e la complicità reciproca. Un amico è colui per il quale siamo disposti a superare perfino i limiti del nostro egoismo e a accettare, senza troppo protestare, critiche e consigli. Lo stesso non accade con l’amore che pure è il motore che muove tutte le cose. Quando si è innamorati, ci si aspetta sempre un “ritorno”, nessuno ama all’infinito senza essere ricambiato. Se nel rapporto d’amore lo scambio viene spesso vissuto come una necessità di “pareggio”, per usare un termine da economista o da esperto finanziario, nell’amicizia, quella vera, non ci sono calcoli, non mettiamo in conto alcun guadagno, non sperimentiamo altro che la gioia indicibile della condivisione. L’amore passa, cambia obiettivo, si trasforma sublimandosi o, nel peggio, diventa humus per l’odio e il rancore. Nell’amicizia non funziona così, un amico è per sempre, al di là dei problemi, dei conflitti, delle situazioni che

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Titolo: I giardini degli altri Autore: Marta Barone Editore: Rizzoli Collana: Il cantiere delle parole Data di Pubblicazione: 2011 ISBN: 8817049220 ISBN-13: 9788817049221 Pagine: 159 Formato: brossura Prezzo: € 9.90

ci toccherà vivere. Un vecchio adagio recita “un amico è uno che ti conosce fino nel profondo e, nonostante tutto, ti vuole bene”. L’amicizia si può, in sintesi, considerare l’ingrediente più importante della felicità e bene lo sanno i protagonisti di questo bel libro di Mar-


ta Barone, autrice giovanissima e determinata de “I giardini degli altri” edito da Rizzoli. La vicenda narrata riguarda, per l’appunto, la storia di una amicizia, quella tra Oliver, un po’ annoiato dalle vacanze, ragazzino curioso e a caccia di novità e Nina che, al suo primo apparire, lì, su un ramo di un tiglio, gli sembra quasi una creatura magica. E in effetti, Oliver non ha torto, l’amicizia ha sempre qualcosa di magico e di straordinario. E quando i due ragazzi ritroveranno un vecchio quaderno dalle pagine ingiallite e conosceranno un segreto che affonda le sue radici in un lontano passato, più che una “avventura” esaltante e mozzafiato, ciò che si compirà e che sarà scritto è la storia della loro amicizia, quella di chi, incontratosi quasi per caso in una calda giornata d’estate, ha scoperto il più prezioso dei tesori: un amico vero. Una bella e interessante promessa della letteratura italiana la giovane Marta Barone che, col suo stile accattivante, riesce a affascinare perfino un pubblico che ha superato l’adolescenza ormai da un pezzo. Da non perdere!

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di Pina Varriale

un amico è uno che ti conosce fino nel profondo e, nonostante tutto, ti vuole bene 23


gennaio

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Appuntamenti

A Torino gli eventi culturali più interessanti nel mese di gennaio Vi proponiamo tutti gli eventi culturali più interessanti del mese di gennaio 2012 a Torino. In realtà partiremo da un evento al Castello di Racconigi, ma è poco distante e ci sembrava particolarmente carino l’allestimento natalizio (ma durerà fino al 26 febbraio) che rinnova le vesti di questo splendido maniero. Per gli amanti dell’arte classica, sappiate che Palazzo Madama ospita invece la Madonna col Bambino di Michelangelo, mentre prosegue fino a fine mese il padiglione Piemonte della Biennale di Venezia. 1) Natale nella casa del re: preparativi ed atmosfere di festa nel Castello di Racconigi Fino al 26 febbraio 2012 il bellissimo Castello di Racconigi ci propone un interessante allestimento natalizio, coinvolgente anche alcune opere provenienti dalla Riserva del maniero e da alcune collezioni pubbliche e private. Da non perdere anche il libro ‘Racconigi, il palazzo, il giardino, l’inverno – dieci anni di mostre invernali’. 2) 4° Edizione della Biennale di Venezia – Sala Nervi di Torino Esposizioni Continuerà fino al 30 gennaio 2012 il contestato padiglione Piemonte della Biennale di Venezia. Contestato per due motivi: primo, perché è arrivato quando la Biennale si era già concluso. Secondo, non è stata gradita da tutti la decisione di inserire fra gli artisti in mostra anche la fotografa Adriana Faranda, ex brigatista.

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3) Dinosauri Tornano i dinosauri a Torino: fino al 5 febbraio 2012 la Società Promotrice di Belle Arti ci propone una primordiale mostra con esemplari in scala 1:1 per divertire i grandi e insegnare la preistoria ai bambini. Da sottolineare anche il lavoro dei paleontologi del Museo di Scienze Naturali di Torino che insegneranno al pubblico a riconoscere i fossili. 4) Michelangelo. Madonna col Bambino Non perdete questa incredibile mostra: fino al 12 febbraio 2012, nell’incantevole cornice del Palazzo Madama di Torino ci sarà l’espozione della Madonna col Bambino di Michelangelo, proveniente dritta dritta da Casa Buonarroti a Firenze. 5) Leonardo. Il genio, il mito Fino al 29 gennaio 2012, nella splendida cornice delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria Reale, sarà compito di Leonardo Da Vinci tenerci compagnia con le sue opere. Incluso il celebre ‘Autoritratto’, al centro di numerose polemiche. 6) Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati Da che ho memoria la splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi è sempre stata alquanto spoglia. Ma adesso la situazione è cambiata: fino al 9 aprile 2012, sono tante le opere esposte nella mostra ‘Stupinigi tempo primo. Tesori ritrovati’ che celebra il restauro della Palazzina. 7) Arte Povera International Da una parte abbiamo la Triennale di Milano, dall’altra abbiamo il Museo di Arte Contemporanea di Rivoli che ospitano l’Arte Povera 2011. La grande mostra proporrà opere di artisti di fama internazionale: un’ottima scusa per ammirare le splendide sale sabaude. 8) Moda in Italia. 150 anni di eleganza Fino all’8 gennaio 2012, alla Reggia di Venaria Reale, andrà in scena una mostra dal sapore decisamente fashion: che ne dite di ammirare in tutto il loro splendore gli abiti della Sartoria Teatrale Tirelli? Per la serie, arte e moda si uniscono. Il tutto con un occhio di riguardo ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia 10) Giardino del Castello Se vi trovate a Torino non dimenticate di fare un salto a Palazzo Madama, proprio a fianco di Palazzo Reale. Nel suo fossato è tornato infatti a nuova vita l’antico orto medievale, vi aspetta un lussureggiante giardino dove passeggiare e ammirare le bellezze della natura.

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Appuntamenti gennaio

Seconda edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette”, 31 gennaio 2012 Proroga della Seconda edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette” promosso dalla web-magazine “OublietteMagazine”. La scadenza per l’invio dei componimenti è stata prorogata al 31 gennaio 2012. Regolamento: 1. Il concorso nazionale letterario “Oubliette 02” è promosso dalla web-magazine “Oubliette”. Il concorso è riservato ai maggiori di 18 anni. Il tema è libero. 2. Articolato in 4 sezioni: A. Libro di Prosa edito (volume edito pubblicato a partire dal 2005) B. Libro di Poesia edito (volume edito pubblicato a partire dal 2005) C. Poesia inedita (senza limite di lunghezza) D. Poesia edita (poesia edita in volume pubblicato a partire dal 2005, senza limite di lunghezza) 3. Per le sezioni A e B, ogni libro va inviato in 1 copia con indicazione di dati anagrafici dell’autore, indirizzo, numero di telefono, indirizzo email, sezione alla quale si partecipa, firma e dichiarazione di accettazione del regolamento. Per le sezioni C e D, ogni poesia va inviata in 2 copie, una anonima ed una con i dati anagrafici dell’autore, indirizzo, numero di telefono, indirizzo email, titolo della poesia, sezione alla quale si partecipa, firma e dichiarazione di accettazione del regolamento.Ogni concorrente può partecipare a più sezioni e con max 3 poesie o libri editi. La sezione A comprende romanzi, raccolte di racconti, racconti lunghi, ebook, saggi, critiche, trattati, opere teatrali.

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4. Saranno assegnati premi ai primi tre classificati di ogni sezione. Altri riconoscimenti potranno essere attribuiti secondo il giudizio della giuria. 5. È stabilita una quota di adesione, per parziale copertura delle spese amministrative, di € 10 per le sezioni A e B, di € 5 per le sezioni C e D. Sono consentite due modalità di invio della quota di adesione: tramite versamento bancario (cod.IBAN: IT05H0101544041000070064603, intestato ad Alessia Mocci ) indicando sulla casuale “Concorso Letterario Oubliette”, oppure inviando la somma all’interno del plico con l’opera partecipante al concorso. La quota indicata è da intendersi singola per libro o poesia inviata. 6. Gli elaborati e la quota di adesione vanno spediti entro e non oltre il 31 gennaio 2012 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: “Concorso Letterario Oubliette” Presso Segreteria Alessia Mocci Via Mazzini 55 09039 Villacidro (VS) Oppure attraverso email all’indirizzo concorsooubliette@hotmail.it (per le sezioni A e B inviare il .pdf del libro edito; per le sezioni C e D inviare in due allegati, uno con solo il testo ed uno con testo più dati necessari e sopra indicati) indicando nell’oggetto “partecipazione concorso”. Il versamento della quota relativa alla propria sezione di partecipazione nel caso di invio del materiale via email si potrà eseguire con bonifico bancario (cod.IBAN: IT05H0101544041000070064603, intestato ad Alessia Mocci) scrivendo sulla casuale “Concorso Letterario Oubliette”. Le opere inviate anche se non premiate non verranno restituite.

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Io come Autore


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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Editoriale: Marika Barbanti Responsabile Approfondimenti: @eldica66 Art Director: Simona Gornati Via Po, 44 - 20010 Pregnana Milanese Tel. 02/93590424 - Fax 02/93595614 redazione@iocome.it Ufficio Pubblicità: Tel 02/93590424 - Fax 02/93595614 commerciale@iocome.it Si ringrazia per la collaborazione alle rubriche: Pina Varriale; Laura e Paola Caponetti, Annarita Faggioni, La Bottega Editoriale. Si ringrazia per la copertina: Diana Debord

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tenuto degli articoli che resta a carico degli autori, i quali lo inviano a titolo gratuito senza ricevere alcuna ricompensa in merito. In caso di pubblicazioni parziali del testo, resta l’impegno della Redazione di non modificare i dati o distorcerne il significato. Ebookservice Srl sarà libera di non pubblicare testi in contrasto con le leggi italiane vigenti.

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