Io Come Autore

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Anno 1 N. 22 / SETTEMBRE 2011 - Periodico settimanale - Editore e Proprietario: eBookservice srl C.F./P.I. : 07193470965-REA: MI-1942227. Iscr. Tribunale di Milano n. 324 del 10.6.2011.

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Copertina di Chiara Spagnoli numero

100% free

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Batter d’ali in sogno

Ridi e sorridi Piccoli mostri crescono Esibizionista a pagamento


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IN COPERTINA “JAM SESSION” DI CHIARA SPAGNOLI

Artisa

contemporanea.

Nata a Milano nel San Valentino dell’85, deve la sua impostazione cosmopolita alla scuola britannica e ai molti viaggi in giro per il mondo. Laurea in scienze politiche, master in sceneggiatura e produzione, studente del Lee Strasberg, annovera diverse esperienze lavorative tra radio, televisione e cinema. Scrive come critica cinematografica e dipinge quadri concettuali legati alla materia che utilizza. Nell’arco di un anno realizza personali e collettive tra Milano e Roma, realizzando un cortometraggio ispirato alle sue opere, ‘L’Autoritratto’, finalista dell’Imafestival. All’interno dello stesso festival un altro suo quadro si aggiudica la finale nella sezione delle arti visive. Ad ottobre la sua prima mostra oltre confine a Londra a Brick Lane, quartiere che lanciò Banksy. www.chiaraspagnoliart.com


in copertina

Jam Session

Opera di Chiara Spagnoli Jam Session (30cm x 40cm)


sommario

Angela Grillo |

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autori

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Pensiero giovane

Mariarita Cupersito |

Black side of life

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rubriche I Love Berlino |

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La dignità dell’educazione Concorso letterario DEd’A | Il vortex|

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Vasco Rossi è un Brontosauro. MA LUI NON LO SA! di Giorgio Ginelli Erotismo letterario |

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Esibizionista a pagamento Book to Movie |

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Appuntamenti |

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Ridersela di Giorgio Ginelli CHIARA SPAGNOLI in The Art In Mind Group Exhibition THE BLANK


editoriale

Marika Barbanti

I sogni sono tutto ciò che conta. Non importa che siano sogni ad occhi aperti (razionali) oppure sogni effettivi (irrazionali); i sogni sono una visione più o meno personale della realtà. I sogni sono la nostra proiezione nel futuro; sono il mezzo con cui coscienza e incoscienza ci proiettano in un altro mondo possibile. “Cos’è un altro possibile mondo, se non un altro possibile futuro?” Scomodando blasfemamente la fisica quantisca, sappiamo che la materia non è altro che una delle possibili declinazioni dell’energia. Be’ allora i sogni sembrano essere un prototipo intangibile di una di queste possibili future declinazioni

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dell’essere; una sorta di finestra che ci permette d’immaginare il mondo prima che sia. Se la mente sogna, riesce a ricombinare i pezzi del puzzle in modo nuovo, diverso, inaspettato; diventando così creatività. I sogni sono importanti perché ci permettono di sapere che tutto ciò che si distrugge sotto i nostri occhi è di fatto una nuova occasione per tradurre in realtà un sogno. I sogni non sono solo fantasie, il loro grado di realtà dipende anche dalla nostra fatica. Buona Lettura! M. B.

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I B rlino La dignità dell’educazione

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integrazione multiculturale


di Medea L’educazione è ormai un concetto lontano per tutto quello che concerne i bambini qui a Berlino. Immaginatevi un’orda di genitori montessoriani con figli a piede libero in città. Il caos! Bambini che rispondono a tono a insegnanti, poliziotti e adulti. Piccoli mostri che urlano e piangono e vogliono, vogliono, vogliono, vogliono! Non studiano? Non smettono di urlare o di prendere a pugni i passanti? Eh, mica li si può obbligare: il metodo “ti punisco se non fai il tuo lavoro, ti premio se fai tutto bene” è obsoleto, aggressivo e repressivo. Il bambino deve auto-sensibilizzarsi e andare avanti da solo nel percorso verso il mondo adulto imparando da solo dai suoi errori.

Comprenderà da solo quali sono i suoi limiti e quando deve frenare il suo impulso autodistruttivo e egoistico. Perché l’uomo, anche se estremamente giovane, è un essere pensante e incline all’apprendimento autonomo. Solo chi impara da solo sarà in futuro capace di prendere in mano le redini del proprio destino e potersi gestire. Il fatto che i bambini urlino distesi a terra tra le cacche di cane, perché non hanno avuto il terzo gelato della giornata, o che non sanno nemmeno infilarsi un pullover da soli a 7 anni è solo una fase transitoria… che dura fino ai trent’anni. Infatti, molti della mia generazione, se non ottengono quello che vogliono, mettono il broncio, piagnucolano e sbattono i piedi a terra. Prendono un B.A. a 33 anni e giocano ancora con la Wii. Il metodo educativo ha perfettamente funzionato! Sono pronti ad affrontare la vita e prendersi le proprie responsabilità. Intanto i piccoli imperversano in città, arrampicandosi sugli alberi, urlando a squarciagola, importunando gli avventori nelle osterie, facendo gli sgambetti ai malcapitati che fanno jogging nei parchi e rubandoti il gelato. Ho già detto al mio compagno che, casomai avessimo un figlio, lo educheremo con i rigidissimi e anacronistici metodi sud italiani!

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Autori

Pensiero giovane

Dedicato al futuro dell’umanità

Nei miei romanzi uso un linguaggio semplice, fresco e scorrevole. Mi piacciono le storie da commedia rosa dai toni quasi favolistici calate nella contemporaneità di tutti i giorni perché il mio sogno è affascinare con i miei romanzi schiere di giovani, adolescenti alle prese con amori e sogni. Io scrivo per trasmettere emozioni! Non importa quante siano le copie vendute, l’importante è far emozionare il pubblico e con il mio romanzo penso di esserci riuscita, infatti si ride e si piange allo stesso tempo dalla prima all’ultima pagina e credo, questa sia la più grande soddisfazione per uno scrittore. La passione per la scrittura è comin-

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After the Sun Si tratta di un libro davvero frizzante e divertente ma che fa anche riflettere. Chi lo ha letto dice che è “veramente da leggere tutto d’un fiato” ed è “coinvolgente come un film”. La protagonista (Stella, 23 anni), studentessa e cameriera, viene scoperta in un Karaoke Bar di Milano dove lavora. Un giovane manager la ingaggia per diventare un’artista completa. Ma a distrarla, nel suo percorso artistico, ci sono due ragazzi ugualmente affascinanti che la attraggono e la confondono. A chi consegnerà il suo cuore? Amore, avventura, musica e canto in una storia tenera ed appassionante.

Isbn 978-88-488-1262-7

S

ono nata a Milano il 19 agosto 1969. Ho vissuto a Cinisello Balsamo (Milano) fino al 1995. Ho conseguito un Diploma di Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere e ho lavorato come Segretaria di Redazione della Rivista Eurosat del Gruppo Editoriale JCE. Da sedici anni vivo in Trentino a Condino, un tranquillo paese nella Valle del Chiese, lavoro nel negozio di telefonia/ elettronica di mio marito e mi occupo di tutta la parte amministrativa e commerciale.

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Angela Grillo “Qualunque cosa tu possa sognare, comincia!”. ciata verso i 20 anni. Mio padre e mia madre mi hanno sempre incoraggiata a scrivere ma ho avuto altre priorità nelle diverse fasi della mia vita. Quando mio padre è mancato ho sentito che glielo dovevo e ho pensato di accontentarlo. Mi sono ritagliata degli spazi nella frenetica attività lavorativa e sono riuscita a portare a termine il mio primo lavoro letterario After the Sun (casa editrice Lampi di Stampa) uscito a fine giugno 2011. Ho scelto di scrivere il titolo in inglese perché per i giovani, ormai, l’inglese è una lingua universale ed è entrata a far parte della vita di tutti i giorni. Mi è sembrato giusto ed originale scegliere questo titolo visto che il libro è dedicato soprattutto a loro. Ci tengo a precisare che non si tratta di un libro autobiografico. È una storia inventata. Io e Stella abbiamo in comune due cose, la prima è l’amore per il mondo della musica e la seconda è caratteriale, siamo entrambe tenaci, caparbie e abbiamo ogni giorno la forza per andare avanti anche se, a volte, troviamo degli ostacoli sulla nostra strada. Come Stella credo che bisogna avere il coraggio di sognare e lottare per i propri desideri, sempre. C’è una bellissima

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frase di Goethe che vorrei citare: “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque cosa tu possa sognare, comincia!”. Angela Grillo

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concorso letterario

Identikit di Mew

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Notice Mew

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Alta appen ta n a s s e s ica e o r ini di ceram tt ia met p , e h g aru ezionare tart Coll

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romanzi, re e iv r c s , re Legge e bellezza. i r b li , a m e in articoli su c e ti li n o c c a r Credi neg piccoli elo, mio m r a C a m mio si chia Il ĂŹ. s ra Io ? li ange are. E allo n g o s i d a li evo la vog d i lu . A . o fratell o desiderio u s il e io m alizzare il e r r e p i m votate

Mew Notice

V M


DEd’A edizioni w Notice - COME UN BATTER D’ALI Per votare Mew CLICCA QUI

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a t o V w e M

Raccontaci come e perché sei diventata una scrittrice

Provo a spiegarvi un po’ come e perché scrivo raccontandovi un aneddoto che mi è capitato un anno fa a scuola. Una mia alunna mi fece una domanda: “Perché le piace tanto leggere e scrivere?”. Ricordo ancora la sua espressione, sorridente e pensierosa, quando le risposi: “Mi piace viaggiare e sognare, viaggiare con le pagine di un bel libro e sognare con la penna che stringo in mano”. Oggi scrivo anche per le mie bambine, insieme inventiamo mondi e personaggi misteriosi e fantastici. Con loro trascorro momenti meravigliosi ad allenare la mente e la fantasia. Prendo ispirazione da tutto: dai loro sorrisi, dai loro abbracci e dalla loro immensa forza vitale. E poi mi guardo un po’ intorno, osservo il mondo che vive e trascorre inesorabilmente. Ascolto le confessioni di amici, colleghi, alunni… Forse rubo le loro vite ma gli dono sempre un lieto fine, quel lieto fine che spesso nella realtà non c’è quasi mai. Ecco perché scrivo, ecco perché la penna nella mia mano non smette mai di elaborare qualcosa. E sinceramente anche un po’ per me stessa. Il mio primo racconto l’ho scritto quando avevo solo 10 anni. Avevo trasformato una gita con la mia famiglia in un viaggio chimerico. E poi tante altre narrazioni tenute nascoste dentro il cuore, dentro al computer. Ma un giorno mio marito si è accorto del libro “Come un batter d’ali”, e così ho deciso di non nascondermi più e di essere Mew Notice.

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il vortex Il brontosauro è un grande dinosauro quadrupede vissuto nel Giurassico superiore nell’America settentrionale; fa parte di un gruppo di erbivori chiamati sauropodi la cui caratteristica distintiva sono il collo e la coda particolarmente lunghi. Il brontosauro (Brontosaurus excelsus), in realtà, non è mai esistito, in quanto la sua errata ricostruzione si basava su un corpo di Apatosaurus e un cranio di Camarasaurus. Nonostante ciò questo leggendario animale è entrato nell’immaginario popolare, al punto che compare in francobolli, parchi tematici, famosi cartoni animati (da I Flintstones al sequel della Valle incantata) e numerosi film (nel King Kong del 2005 di Peter Jackson una delle scene più memorabili è proprio quella della mandria di brontosauri in fuga). Per quello che ne possiamo sapere questo dinosauro (che continueremo a chiamare brontosuaro, per comodità) era una animale mite che inghiottiva senza masticare le foglie tenere delle numerose varietà di felci assieme a pietre ruvide e pigne, inghiottite appositamente per degradare la materia vegetale in un ventriglio muscoloso, forse nello stesso modo degli attuali ruminanti e di alcuni uccelli. Probabilmente non faceva male a nessuno, bastava stesse attento a muovere la sua massa gigantesca, che recenti studi hanno abbassato da quasi 38 tonnellate ad appena 18. Faceva comunque un bell’effetto a vedersi; non faceva forse nemmeno molto rumore, ma non passava certo inosservato. Soprattutto se è vero che si muoveva in branco. In ogni caso, un brontosauro, era probabilmente una facile preda; se fosse vissuto un po’ più avanti e avesse incontrato sulla sua strada delle tribù di ominidi, avrebbe rappresentato una bel bersaglio per archi e frecce.

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Akinobu - Tiny World In A Bottle

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di Giorgio Ginelli

Vasco Rossi

è un brontosauro (ma lui non lo sa) Vasco Rossi (la rockstar), tempo fa, ha alzato il collo dalla mangiatoia e si è accorto dell’esistenza di alcuni fatti nuovi che caratterizzano la società che gli ha procurato nella trentennale carriera non poche soddisfazioni, sia a livello economico (il suo reddito si misura in milioni di euro) che artistico (25 album, più di 150 canzoni e più di 30 milioni di copie vendute). Alzando il collo il suo sguardo ha incontrato le infinite possibilità dei socialnetwork e giusto qualche mese fa eccolo comparire in “faccialibro” pontificando in prima persona su tutto e su tutti. A volte senza peli sulla lingua. In fondo è il “Blasco”; se lo può permettere. Poi qualcosa cambia (un boccone di traverso, la scarsa abitudine a capire, approfondire, la lontananza dalla realtà, va tu a saperlo) e lui (o forse i suoi avvocati, ma la distinzione non è d’obbligo) parte a querelare i responsabili di Nonciclopedia: un’enciclopedia online in lingua italiana, parodia di Wikipedia, sviluppata in seguito alla nascita della versione inglese Uncyclopedia, sviluppata con sof-

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tware MediaWiki e completamente modificabile da chiunque, ma con lo scopo dichiarato di creare un’enciclopedia dai toni satirici, che contiene perciò voci demenziali, comiche e spesso politicamente scorrette. Così, non perché obbligati da nessuno, ma disgustati dai fatti, gli amministratori annunciano: “Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito. Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava.”, come recita dal 3 ottobre 2011 l’homepage del sito. Vasco Rossi non lo sa, ma è un brontosauro. E vale quello che ho detto sopra: probabilmente è innocuo, ma è grande e perciò è una facile preda, ma soprattutto deve stare attento a muoversi. Facile preda perché - a differenza dei brontosauri - vive in un periodo in cui gli ominidi percorrono i suoi stessi sentieri. Quelli più pericolosi sono vestiti con un vestito buono della festa (quello con la cravatta, per intenderci), portano una valigetta, vanno in giro in gruppo e fiutano la preda da lontano.

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il vortex Deve stare attento a muoversi (ricordiamo che è un brontosauro, dopotutto) e un suo minimo movimento può avere ripercussioni anche in zone lontane da quella in cui è stanziato, in una sorta di “effetto farfalla” che potrebbe provocare danni alla sua immagine (che sarebbe il meno) oppure dimostrare ai giovani (cospicua parte del suo pubblico, in fondo) che con i soldi e il potere si possono fare azioni che ai più sono precluse. E sarebbe ben misera fine; almeno i brontosauri, quelli veri, sono scomparsi (si dice) a seguito dell’impatto di una meteorite sulla Terra. Fieri e a testa alta.

L’origine dell’Effetto farfalla è da attribuire allo scrittore Ray Brandbury, in un suo racconto del 1952: A sound of Thunder. È stato tradotto in alcune antologie (forse introvabili), ma lo potete leggere qui: http:// scuolaworld.provincia.padova. it/ipazia/materiali/caos/Farfalla. htm oppure gustarvi il momento clou in lingua originale riportato a seguito.

Giorgio Ginelli

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...Eckels felt himself fall into a chair. He fumbled crazily at the thick slime on his boots. He held up a clod of dirt, trembling, “No, it can’t be. Not a little thing like that. No!” Embedded in the mud, glistening green and gold and black, was a butterfly, very beautiful and very dead. “Not a little thing like that! Not a Xxxxxxxxxxxxx butterfly!” cried Eckels. It fell to the floor, an exquisite Xxxxxxxx thing, a small thing that could upset balances and knock down a line of small dominoes and then big dominoes and then gigantic dominoes, all down the years across Time. Eckels’ mind whirled. It couldn’t change things. Killing one butterfly couldn’t be that important! Could it? His face was cold. His mouth trembled, asking: “Who – who won the presidential election yesterday?”... (Ray Bradbury, da A Sound of Thunder, 1952)


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Autori

Black side of life

Follia, ossessioni e devianze come equilibrio personale

Probabilmente ottenere il primo premio sorprese più me che gli altri. Stranamente, questo traguardo non mi spinse nei tempi successivi a cimentarmi nuovamente nel campo; consideravo quella vittoria poco più che un caso fortuito, una naturale conseguenza del mio sconfinato amore per la lettura, che da sempre mi accompagna, unita a un pizzico di fortuna. Per diverso tempo mi sono dedicata ad altro e solo nel 2009, quando gli anni erano già 23, ho ripreso a scrivere racconti e li ho proposti a vari editori, con buoni risultati. Non conoscendo affatto il mondo dell’editoria e non sapendo in che direzione muovermi, ho proseguito sull’unica

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Vederti Strisciare

Dalia e Alba sono l’una il negativo dell’altra: l’ombra e la luce, la notte e il giorno. Due personalità opposte ma indissolubilmente legate da morbose ossessioni e vecchi rancori che strisciano silenziosi. La situazione precipita quando per una serie di circostanze si ritrovano a convivere. Antiche paure riaffiorano dal passato e lo spettro della follia si insinua tra le due. Qualcosa di non detto rischia di avvelenare le loro menti giorno dopo giorno. Qualcosa che cresce. Qualcosa che striscia.

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I

l mio debutto nel mondo della scrittura è avvenuto abbastanza presto: avevo sedici anni e per puro caso partecipai a un concorso letterario locale dove ebbi la fortuna di essere premiata dal celebre scrittore Andrea G. Pinketts. Una vittoria che andava contro ogni pronostico: ero la più giovane partecipante in gara e l’unica che non proveniva dal liceo classico, avendo studiato ragioneria.

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Mariarita Cupersito strada che avevo già battuto, quella dei concorsi letterari. Ogni mio racconto aveva una forte impronta gotica, probabile retaggio delle mie letture preferite, e non sapevo se questo mi avrebbe avvantaggiata o penalizzata; fortunatamente le risposte sono state positive: proprio nel 2009 ho vinto con Lady Catherine il concorso letterario nazionale “Poeti e Narratori” organizzato dalla Gds Edizioni, per conto della quale ho poi pubblicato nel 2010 la raccolta Gocce di Cristallo Nero e tre brevi novelle. Contemporaneamente, sono riuscita a “piazzare” tutto ciò che scrivevo in molte altre antologie di vari editori: Caravaggio Editore, Delos Books, Edizioni Montag, MySecertDiary, GiovaneHolden. Questo mi ha aiutata ad affinare la tecnica e ad acquisire fiducia in me stessa, senza la quale non avrei mai osato partecipare al celebre concorso letterario “Orme Gialle”, sempre nel 2010, dove ho avuto la fortuna di essere tra i finalisti. I miei testi si caratterizzano per la forte componente psicologica, spesso deviata, di tutti i personaggi che scaturiscono dalla mia penna. Soggetti sull’orlo della follia che non conoscono la differenza tra bene e male e che commettono con disinvoltura crimini efferati, sempre però convinti di essere assolutamente nel giusto. Non ho invece molta simpatia per gli elementi fantasy, che raramente inserisco nelle mie storie. Attualmente ho un romanzo in fase di pubblicazione per GDS, Vederti Strisciare: la storia di due ragazze alle pre-

se con rancori inespressi e ossessioni latenti che spero piaccia a chiunque vorrà leggermi. Contemporaneamente coltivo la mia passione per la fotografia, per certi versi molto legata ai miei scritti: considero la parola e l’immagine due aspetti interdipendenti e complementari della mia arte che si fondono in un unico linguaggio; le atmosfere cupe e decadenti dei miei racconti sono le stesse che caratterizzano le foto che mi vedono protagonista, e viceversa. http://mariarita86.carbonmade.com http://www.myspace.com/mariarita.cupersito Mariarita Cupersito

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Libro Erotico Che cosa può spingere una donna altolocata ad addentrarsi labirinto del sesso mercenario? Di certo anche la paura di amare. Bella, agiata e libera, Aurora è una licenziosa figlia di un tempo dove l’edonismo e il benessere violano tutti i settori della moralità. Quando conosce Oleksandr, un immigrato ucraino molto più giovane di lei, cede alla tentazione dell’ennesima avventura scontrandosi con il razzismo di un mondo che la vede protagonista. Bello, passionale, soprattutto insolito per modi e mentalità, Oleksandr finisce per scatenarle un’emozione inedita, un forte sentimento che viene a galla proprio la notte in cui le confessa di trovarsi in un brutto guaio e di avere urgente bisogno di denaro. Aurora, col pretesto di aiutarlo, trascina il giovane nel mondo della prostituzione, un mondo nel quale agiscono in coppia e si trattengono più del necessario con dolorose conseguenze per entrambi.

Consigliato da Elisa Visconti. è un libro che ha avuto la capacità di portare a galla le malizie e le diffidenze medio borghesi di un ambiente chiuso e demodè e cha ha saputo andare oltre alla censura di un mondo che mette al confine sia aspetti legati al piacere puro, che alle differenze di razza. L’eros è vissuto in modo violento, mercenario ed è sempre presente utilizzato come strumento per soddisfare bisogni diversi da quelli fisici. è un libro da leggere aspettandosi di tutto, dallo scandalo, alla mancanza di un equilibrio che sta alla base di un sano rapporto d’amore. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

Pagine xx • € 15,00

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Esibizionista a pagamento

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erotismo letterario


di Elisa Visconti Recensione Leggendo questo racconto a cavallo tra l’edonismo di una epoca materialista e la mancanza profonda di legami solidi e rassicuranti come l’amore vero e disinteressato Aurora, ragazza moderna, libera e soprattutto molto indipendente, è abituata a vivere in modo spregiudicato, attenta a non farsi coinvolgere più di tanto nelle relazioni e la cosa le va bene, almeno fino a quando non incontra un uomo che riesce a far breccia nel suo cuore. Oleksandr, diverso dalle persone che frequenta di solito sia per nazionalità che per età, fa crollare le sue difese e si sviluppa tra loro una strana relazione, che diventa sempre più strana e perversa quando, a causa di problemi economici, la donna coinvolge il ragazzo in un giro di prostituzione. Pronti a vendersi a chiunque per soldi, il gioco va avanti a lungo facendoli affondare sempre più nelle perversioni della mente umana, nelle richieste particolari dei clienti, coinvolgendoli in un vortice di sesso senza controllo. La situazione prende loro la mano e, anche quando potrebbero finalmente smettere, continuano ugualmente con queste esibizioni estreme, ripetendosi sempre “Ancora una volta e poi basta” ma fino a quando? Il finale è molto intenso. Un viaggio nella parte dura della vita, nell’immigrazione, nella prostituzione, per vedere fino a quali limiti un essere umano può arrivare.

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book to movie di Giorgio Ginelli

e d Ri

a l e s r

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on è mica semplice scrivere un romanzo umoristico; ritengo sia più semplice inserire dell’umorismo in una storia. L’elenco dei romanzi umoristici non è perciò così ampio come uno potrebbe credere e dunque gli adattamenti per lo schermo non sono poi così numerosi. Potrebbe sembrare una contraddizione, in quanto di umorismo al cinema se ne vede parecchio, ma in realtà solo in pochi casi si tratta di un adattamento da romanzi. La vena umoristica di uno scrittore attinge molto efficacemente alla sua realtà quotidiana, amplificando e distorcendo le frenesie della società in cui vive: non è cambiato nulla da Aristofane a Mark Twain. Molti ci provano e pochi ci riescono. Fortuna che l’umorismo di qualità è da sempre riconoscibile; nella tensione comica che la storia riesce a mantenere, nelle sfumature originali dei personaggi, nel lessico (fare umorismo senza parolacce credo che sia un esempio di stile oltre che di intelligenza).

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Credo che l’esempio più efficace da citare di transazione dalla carta alla pellicola, sia la saga “Mondo piccolo” di Giovannino Guareschi che ha per prota-


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gonisti Peppone e don Camillo: una dozzina circa di romanzi, la metà dei quali portata in pellicola, che vedono nei panni del sindaco e del curato sempre gli stessi attori (Gino Cervi e Fernandel). Tranne l’ultimo film, incompiuto per via della morte del celebre caratterista francese. Questo ciclo è il classico esempio di come il cinema sia riuscito a dare fame e gloria ai romanzi, più della stampa; dei romanzi scritti da Guareschi a iniziare dal 1948, solo tre infatti furono pubblicati con l’autore ancora in vita. Tutti gli altri sono stati dati postumi alle stampe (dopo il successo dei primi film) e solo cinque sono stati adattati

in pellicola in un periodo di oltre dieci anni (dal 1951 al 1965). La vena umoristica italiana (soprattutto nel secondo dopoguerra) è stata di una fertilità impressionante. Senza citare troppi nomi, basterebbe ricordare un giornalista e scrittore come Achille Campanile, del quale non sono stati utilizzati romanzi precisi, ma del cui contributo come sceneggiatore e soggettista il cinema ha ampiamente fatto uso nei vent’anni passati dal 1940 alla fine degli anni ‘60. Gli scrittori fanno umorismo a tutti i livelli e soprattutto in tutti i generi letterari. Come l’umorismo un po’ rigido e compassato di Gram Greene che nel 1958 scrive “Il nostro agente all’Avana” (Our man in Avana), un romanzo portato mirabilmente sullo schermo l’anno successivo con Alex Guinness nei panni del protagonista; l’autore inglese, in piena guerra fredda, satireggia tutto il sistema spionistico internazionale, amplificando pregi e difetti degli uni e degli altri. Sempre nel 1958, anche il romanzo “Missili in giardino” (“Rally round the flag. Boys!”) di Max Shulman viene portato sullo schermo con la coppia Paul Newman e Joanne Woodward

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book to movie

di Giorgio Ginelli tra i protagonisti, in una commedia puro stile anni ‘50 che mischia amore, american way of life e patriottismo alla berlina, in modo vitale e ritmato. Nei quarant’anni passati dalla fine degli anni sessanta al nuovo millennio, cinema e letteratura sembrano abbiano vissuto diligentemente come separati in casa; forse perché gli scrittori trovano ormai più redditizio scrivere direttamente le sceneggiature anziché farle transitare prima in libreria. Sfugge alla regola la scrittrice britannica Helen Fielding che nel 1995 porta in libreria “Il diario di Bridget Jones!”, omaggio moderno alla prosa di Jane Austen, offrendo lo spunto a Sharon McGuire per realizzare nel 2001 una pellicola molto britannica, con attori di grosso calibro come Renée Zellweger (in odore di Oscar), Colin Firth e Hugh Grant. Grande successo, più del film che dei romanzi, tanto da convincere i produttori cinematografici a proporre anche il seguito del primo romanzo; quasi un sequel! Insomma, sembra che al cinema ridersela con le opere umoristiche di grandi autori della letteratura sia un’impresa non tanto facile. Forse è vero quello che ripeteva Groucho Marx, uno che con

l’umorismo in pellicola c’ha campato per tutta la vita: “Trovo che la televisione sia uno strumento molto educativo: ogni volta che qualcuno accende l’apparecchio vado nella stanza accanto a leggere un libro.”

Giorgio Ginelli

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appuntamenti

CHIARA SPAGNOLI in The Art In Mind Group Exhibition

La διάβασις di Chiara Spagnoli La parola greca ‘diabasis’, segna una transizione. Il pensiero diventa un atto concreto attraverso la materia. Il viaggio intrapreso da ciascun quadro esplora, con ironia e frequenti giochi di parole, lo spettro variegato di ciò che ci circonda. Plasmare i vari materiali, diventa lo strumento che consente di passare oltre il pensiero convenzionale.

12 OTTOBRE

THE BRICK LANE GALLERY - THE ANNEXE La Brick Lane Gallery espone un’eclettica gamma di artisti britannici e internazionali, focalizzandosi principalmente sulla promozione dei talenti emergenti. La galleria ha già esposto i lavori di artisti illustri quali Bob & Roberta Smith, Wolfgang Tillmans, Banksy, Faile e Bortusk Leer.

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CHIARA SPAGNOLI Nata a Milano nel San Valentino dell’85 deve la sua impostazione cosmopolita alla scuola britannica e ai molti viaggi in giro per il mondo. Laurea in Scienze Politiche, Master in Sceneggiatura e Produzione, studente del Lee Strasberg, annovera diverse esperienze lavorative tra radio, televisione e cinema. Scrive come critica cinematografica e dipinge quadri concettuali legati alla materia che utilizza. Nell’arco di un anno realizza personali e collettive tra Milano e Roma, girando un cortometraggio ispirato alle sue opere, ‘L’Autoritratto’, finalista dell’Imafestival. All’interno dello stesso festival il suo quadro ‘Free’ si aggiudica la finale nella sezione delle arti visive. La sua διάβασις espositiva valicherà i confini della sua madre patria, proprio in questa occasione, nel quartiere Londinese di maggior tendenza creativa. Per informazioni: THE ANNEXE 93-95 SCLATER STREET E1 6HR LONDON Opening: Wednesday 12th October Gallery Open times: From the 13th until the 23rd October 1pm to 6pm www.chiaraspagnoliart.com info@chiaraspagnoliart.com

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fish&chips (40cm x 30cm) 27


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appuntamenti

THE BLANK Sabato 8 ottobre 2011, in occasione della Settima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, i membri di The Blank, la rete dell’arte a Bergamo fatta di musei, istituzioni, gallerie e spazi espositivi promuove l’arte attarverso una serie di opening e di eventi speciali, prolungando gli orari di apertura fino alle ore 21,00.

8 OTTOBRE

The blank è un’associazione che riunisce le diverse realtà culturali bergamasche pubbliche e private nel comune intento di promuovere e valorizzare l’arte moderna e contemporanea a Bergamo.

Per informazioni: THE BLANK - Ristorante A Modo, Bergamo Viale Vittorio Emanuele II, 19 Alice Panti - Ufficio Stampa cell. +39 3201116583 press@theblank.it alicepanti@libero.it

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A conclusione della giornata del contemporaneo, The Blank organizza A CENA CON L’ARTISTA: dalle ore 21 presso il Ristorante A Modo, sarà possibile cenare in compagnia degli artisti protagonisti della giornata. All’evento prenderanno parte tutti gli artisti coinvolti nella Giornata del Contemporaneo a Bergamo. Per la cena è gradita la prenotazione. THE BLANK SPECIAL EVENT A cena con gli artisti - ore 21,30 METTIAMOCI LA FACCIA, progetto fotografico di Maria Zanchi dalle ore 22,00


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Io Come Autore È una rivista di Ebookservice Srl Redazione-Amministrazione Direttore Responsabile: Giorgio Ginelli Responsabile Editoriale: Marika Barbanti Responsabile Approfondimenti: @eldica66 Art Director: Simona Gornati Correzione

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