"In Città" - Aprile 2015

Page 1

Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XIX N. 4 Aprile 2015 Euro 2,00


Nuove Aperture a Giovinazzo:


Editoriale

Vil a Palombella: da punto di incontro a luogo di morte!

C

Filippo D’Attolico

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

Collaboratori

osa sia potuto succedere la notte tra il 24 e 25 marzo sarà compito degli inquirenti definirne i dettagli e ricercarne i responsabili. Quello che è certo, intanto, è che quell’area a verde, voluta, oltre un secolo fa, dal nostro concittadino dott. Giuseppe Palombella per essere un punto di aggregazione, di socializzazione e distensione si è trasformato in un luogo di morte. Già, nelle passate gestioni amministrative di centrosinistra, la progettazione di recintare la “villa comunale” ebbe modo di suscitare non poche contrarietà fra la popolazione che intravide, in quella sorta di barriera a tutela all’incolumità del cittadino, una limitazione alla libera fruizione dei giardini pubblici. E, di fatto, spesso quei cancellacci restano chiusi impedendo di poter accedervi se non per i soli due varchi: quello sul versante mare e l’altro di fronte all’edificio scolastico. Nessun apporto si è riscontrato negli ultimi vent’anni, alla luce delle scelte urbanistiche, a migliorare e proteggere quell’area a verde, l’unica in grado di accogliere i cittadini. Anzi, sovente, abbiamo assistito per una serie di ragioni alla soppressione di preziose essenze senza alcun intento sostitutivo. Intense si sono fatte altresì, le attività di vigilanza dalle forze dell’ordine, dal momento che quella improvvisata riservatezza dalla chiusura della villa ha favorito l’appartarsi in alcuni angoli audaci malviventi per praticare le loro illecite attività. Dopo il brutale incidente che ha visto coinvolto il giovanissimo concittadino che ha perso la vita proprio nei pressi della “villa comunale”, ci si chiede se quell’area costituisce ancora uno spazio sicuro e destinato a rispondere ancora a quei buoni propositi del dott. Palombella, oppure, se non abbia cambiato la sua destinazione d’uso!

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

Abbonamenti:

Fedele Capurso

Mauro Capurso

Giuseppe Demartino

Italo Cinquepalmi

Roberta Deruvo

ITALIA SOSTENITORE BENEMERITO ESTERO: U.S.A.

Gaetano Nacci

n.

ORARI DI APERTURA SEDE:

Frank De Santis

Dario Verolino

Chiara Marolla

Marilena Marino

Beatrice Andriano Cesari

Responsabile fotografie

Corrispondente estero

Direttore Responsabile

Presidente

Padre Spirituale

Filippo D’Attolico

Gabriella Serrone

Responsabile estero

Gerardo Nardò

Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00

Nicola Coppola

Nicole Palermo

Nicola Marinelli

Redazione

Luigi Verzillo

Responsabile archivio

Michele Amoia (347 .79852 81)

Responsabile abbonam.

Giuseppe Dagostino (Tel. 34 0 25710 77)

Responsabile pubblicità

347.5231877

17099706

oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto

IBAN IT53 B010 1041 3800 4120 0001 523

intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Fotolito e Stampa

Segretario

20 30 50 150

con versamento sul c/c postale

Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 340 1062022 - E-mail: fidatto@libero.it

D. Nicola Gaudio

Euro Euro Euro $

« Grafiche Ferrara» Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del Colle Tel./Fax 080 3811927 www.graficheferrara.com info@graficheferrara.com

Chiuso in tipografia il 26 Marzo 2015 Gianluca Battista

Girolamo Capurso

Giuseppe Dagostino

Giuseppe Dalbis

Nicola Miccione

Marzia Morva

Filippo Luigi Fasano

Giuseppe Maldarella

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

www.incittagiovinazzo.it N. 4 - Aprile 2015

3


S’INCEPPA L’APPALTO DELLA B Opinione

Giuseppe Maldarella

E il “colpo d’ala” di Depalma si fa fiacco

A

ll’indomani della seduta pubblica per la scelta del contraente per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell’area dell’ex Acciaierie e Ferriere pugliesi in località Lama Castello, cui è stata verbalizzata come la più conveniente l’offerta della Daneco Impianti S.p.A., il Sindaco Depalma, sul suo diario giornaliero, si dava vanto di aver messo a segno un risultato positivo nel contesto delle problematiche ambientali cittadine, grosso suo tormento negli ultimi mesi. E, nel dare quella improvvida informativa del risultato della gara, indicando, perfino, il maggior ribasso di oltre il 34%, della Daneco spa, come anche i dettagli della procedura, esperita dal Dirigente il 3° Settore comunale il 13 gennaio, così tra l’altro, si esprimeva: “Era importante comunque dare un ulteriore colpo d’ala su di una questione lunga oltre trent’anni e, come vi dicevo nei mesi scorsi, dovete avere fiducia, perché noi stiamo lavorando per voi”. Non gli sembrava vero di annunciare con piena soddisfazione che nel giro di così breve tempo era stata portata a termine la procedura di gara condotta dall’ing. Trematore per quell’appalto, indetto sin dal novembre scorso, e di poter anticiparne l’assegnazione provvisoria dell’appalto alla Daneco. Solo a distanza di giorni da quel comunicato del Sindaco appariva nell’albo pretorio comunale l’avviso pubblico, datato 21 gennaio u.s. n. 1166, a firma del Dirigente, che rendeva noto le risultanze della gara e che l’impresa aggiudicataria con il massimo ribasso era risultata la ben nota società Daneco, superando altre due concorrenti ammesse (Ecologica spa e Teorema spa), mentre altre sei aziende partecipanti erano state escluse dalla competizione. A margine, poi, dello stesso avviso che, peraltro, non ufficializzava gli indici dei ribassi delle tre rispettive offerte ammesse e prese in esame, l’ing. Trematore dava, pure, notizia di aver provveduto a sospendere le procedure dell’appalto, avendo attivato, secondo legge, un’indagine circa l’anomalia del 4

N. 4 - Aprile 2015

basso prezzo prodotto dalla Daneco, riservandosi di indire una nuova seduta pubblica per la definizione dell’esito finale. Evidentemente le cose non sono andate lisce come ce le anticipava su facebook Depalma, perché una delle concorrenti escluse, la RTI-Ecosistem srl con la sua capofila, l’azienda De Cristofaro srl, appena conosciuta la decisione della Commissione di Gara, ha prodotto ricorso al Tar, impugnando le determinazioni dell’ing. Trematore, in data 21 gennaio, con cui le veniva notificata la estromissione dalla competizione. Al giudice amministrativo, infatti, la ricorrente ha chiesto l’annullamento degli atti di gara e, quindi, la sospensione immediata di ogni altro provvedimento correlato alla probabile aggiudicazione provvisoria o definitiva dell’appalto, sostenendo che la carenza documentale cui sarebbe incappata, pur essenziale, sarebbe sanabile per dispositivo di legge. E così l’appalto si è di colpo bloccato. L’ing. Trematore da parte sua si è visto costretto ad investigare sulle plausibili motivazioni alla base del ribasso d’asta così elevato della Daneco; un prezzo offerto dalla evidenza temeraria. Sul versante giudiziario, invece, tutta l’azione del Comune, Ente appaltante i lavori, è passato al vaglio della magistratura amministrativa che ha disposto, con Ordinanza dell’11 marzo scorso, la sospensione cautelare della procedura, in attesa del giudizio di merito, rinviato alla prossima udienza del 18 novembre. Dunque, stando così i fatti, ogni possibile superamento dell’intoppo creatosi per l’aggiudicazione dell’appalto dovrebbe dipendere dalla sentenza del TAR di novembre con il rischio, già paventato dagli stessi Organi comunali, che non si possa più avere a disposizione il tempo per dar corso alle opere di bonifica entro fine anno 2015, termine utile per beneficiare del finanziamento comunitario messo a disposizione dalla Regione (Delibera di Giunta Regionale n. 3012/2010 – PO FESR

2007-2013). Consapevole del danno irreparabile cui verrebbe a soffrirne la comunità locale e, riconsiderate anche le ragioni vantate dalla ricorrente e ritenute ammissibili ai fini dell’impugnativa della gara dal giudice amministrativo che ne ha disposto la sospensione, l’ing. Trematore è tornato a rivedere la precedente sua determinazione. Ha richiamato al lavoro la Commissione di Gara per riaprire le operazioni concorsuali e, mediante altro avviso pubblico n. 5722 del 18 marzo, ha disposto la riammissione di tutte le imprese già escluse, fissando anche una nuova seduta pubblica al 26 marzo per l’ulteriore esame della documentazione suppletiva da presentare e l’apertura delle buste contenenti le loro offerte. Tanto consentirà all’ing. Trematore di verificare se, tra le offerte non selezionate nella seduta della Commissione del 13 gennaio, possa esserci una più competitiva di quella della Daneco, in termini di prezzo e di tempi di realizzazione dei lavori. Che l’operazione dell’intero procedimento di gara non fosse del tutto lineare, in ante prima, l’aveva denunciato con un formale scritto agli inizi di febbraio l’Osservatorio cittadino per la Legalità che aveva anche individuato significative irregolarità, vertenti specificatamente non solo le modalità di aggiudicazione dell’appalto, quant’anche la composizione della Commissione giudicante e il suo operato nei giorni successivi all’espletamento degli atti di gara.


BONIFICA DELL’EX ACCIAIERIE

Lo stesso Osservatorio con quell’esposto, ben motivato e circostanziato nelle asserite violazioni di legge, aveva sollecitato, l’11 febbraio, il Sindaco ad annullare, in via di autotutela, tutta il procedimento di gara, fortemente compromesso da difetti procedurali e sostanziali dell’intero iter amministrativo. Ma l’ipotesi di reimpostare il bando di appalto con l’indizione di una nuova gara sarebbe potuta apparire, agli occhi di tutti, come una disfatta per il nuovo management tecnico che ha diretto tutta la partita. Oltre tutto, non avrebbe posto al riparo da probabili sorprese di altre offerte più competitive rispetto a quella della Daneco, che, pare, la si volesse favorita per quei lavori e che, perciò, la stessa si era premunita di fare quel forte ribasso del prezzo per accaparrarsi l’appalto. Corre voce, infatti, che il materiale da smaltire, costituito da scorie di fusione da anni stoccate sull’area dietro l’ex stabilimento della ferriera, possa risultare utile per la copertura terminale della discarica di San Pietro Pago. Non si può, a riguardo, denegare che la Daneco, ancora una volta, nella sua ultima richiesta alle Autorità regionali dell’1.11.2014, intesa ad ottenere l’autoriz zazione a continuare l’esercizio provvisorio di trattamento rifiuti RSU mediante rialzo dei lotti I, II e III, più antichi, di San Pietro Pago, nell’articolato progettuale per il procedimento coordinato VIA/AIA, ha prospettato l’u -

tilizzo di quel materiale, identificato col codice CER 10.09.03 (scorie di fusione), come componente del manto di copertura finale dell’intera discarica. Lo stesso materiale rinvenuto nel corso delle opere di sbancamento del costruendo catino del V lotto di discarica fu sottoposto dalla Daneco ad analisi di laboratorio presso il Centro analisi chimiche di Bitonto che ebbe a darne certificazione come Codice CER 10.09.03, con nota n. 12111602 del 16.11.2012, in forza della quale ne viene ora sollecitato l’impiego per la costituzione del tappeto terminale di tutti i lotti della discarica. Dunque, che si possa avere qualche sospetto circa l’interesse diretto della Daneco ad essere assegnataria dell’appalto di risanamento dell’area ex AFP per poter recuperare quel rifiuto allo scopo di usarlo nei termini di cui si è fatto cenno, non è ipotesi del tutto peregrina. Peraltro, un’attenta lettura della delibera di Giunta n. 22 del 19 febbraio scorso con cui l’Amministrazione ha deciso di resistere al ricorso della De Cristofaro srl, affidando l’incarico all’Avv. Domenico Colella, svela in modo chiaro l’intenzione dell’Esecutivo di voler mantenere in piedi il lavoro svolto dal Dirigente Trematore. La relazione stesa dal Dirigente con proprio foglio n. 3514 del 18.02.2015, a sostegno della opposizione al ricorso al TAR, si limita semplicisticamente a ribadire l’urgenza della bonifica di quell’area industriale non solo per ragioni di natura igienico-sanitaria, ma soprattutto per l’appropinquarsi del termine di scadenza del finanziamento del progetto a suo tempo approvato. Ben poca cosa per la difesa della trasparenza e incensurabilità dell’operato della Commissione da lui stesso presieduta, particolarmente nella valutazione delle imprese selezionate per la scelta del contraente e del ribasso del loro prezzo offerto. A parte tutto, mi ha sorpreso che, all’adozione di quel decisivo provvedimento della Giunta a contrastare il ricorso della De Cristofaro srl, che comporterà una spesa legale e di giudizio non certo di poco conto per le casse comunali, mancava l’Assessore Sannicandro. Assente solo lui, sempre attivo con sue dettagliate istruttorie e preamboli di delibere nonché relazioni di strategia politica, quando si è trattato di prendere deci-

sioni sulla sorte dell’impianto di smaltimento rifiuti di San Pietro Pago o di riassetto manageriale dell’apparato comunale o per altri provvedimenti urbanistici che si stanno varando ultimamente. Sul punto che qui ci si occupa sarebbe stato oltremodo indispensabile avere, in preambolo alla Delibera, un suo avviso sulla conduzione della gara da parte della Struttura tecnica cui sovrintende e dà indirizzi di proiezione politica, non fosse altro per chiarire le ragioni della linea di contrasto al ricorso amministrativo e di reiezione dei rilievi dell’Osservatorio. D’improvviso, ora, dopo la sospensiva del TAR dell’11 marzo si è invertita la rotta; l’ing. Trematore decide la riammissione all’esame di tutte le offerte escluse, perché pervenute incomplete di quella documentazione richiesta dal bando di gara allo scopo di ridurre il numero dei concorrenti in gara. Non sarà che per gli affari del terzo piano del palazzo comunale che non prendono la piega che si vuole, non ci si può più, come si è fatto finora, scaricare colpe o responsabilità sulla burocrazia in genere, addebitandole, di volta in volta, alla passata Amministrazione, che non avrebbe impostato correttamente le varie pratiche, o addirittura all’arch. Turturro, pronto a frapporre intralci alla risoluzione di pratiche pertinenti con la gestione del territorio e con autorizzazioni urbanistiche? Il rischio di perdere il finanziamento per un’opera che ha fatto tanto discutere in questi ultimi anni è senza dubbio reale e la città non se lo può permettere. Ma si è certi che con l’escamotage dell’ing. Trematore che ha riammesso all’esame tutte le offerte precedentemente escluse si possa superare l’ostacolo giudiziario e addivenire all’appalto? Depalma nel comunicato sopra richiamato invita i cittadini “ad avere fiducia, perché sta lavorando per loro”. Ma lui al posto dei cittadini sarebbe indotto ad avere fiducia di quello che il suo governo combina? Pare proprio di no! visto che a quel generico invito collettivo su facebook, Depalma, ora, preferisce inviare a casa di ogni cittadino un corposo scritto a giustificazione di quel che va facendo. N. 4 - Aprile 2015

5


Nuovo campo da gioco per il De Attualità

Nicola Miccione

E sui presunti allagamenti la ditta esecutrice dei lavori smentisce: «Ripristinata la schiena d’asino, il drenaggio è perfetto»

I

l futuro del campo sportivo intitolato a Raffaele De Pergola è appena iniziato. Anche perché il risultato, dopo un degrado lento ma inesorabile, era sotto gli occhi di tutti: muri pericolanti, calcinacci che si staccano dalla struttura portante e cadono in terra. E tutto ciò perché, negli anni, nonostante l’ultimo intervento di ristrutturazione dell’impianto risalga al 2011 nessuno è riuscito a rianimare il moribondo. Dopo l'addio della storica Unione Sportiva Giovinazzo e del Football Club Giovinazzo, ci ha provato il Giovinazzo Calcio, ma anche il club di Corrado Azzollini è stato costretto a traslocare facendosi ospitare dal più moderno San Pio di Bari. All’alba del 2015, il Comune di Giovinazzo ha condotto in porto il lungo iter dei lavori di ripristino funzionale della struttura sportiva che sorge a ridosso della nuova area artigianale. L'amministrazione comunale ha sottolineato come «già nel giugno 2014 significava la necessità di

6

N. 4 - Aprile 2015

una serie di interventi atti a rendere adeguati alle norme vigenti, funzionali e agibili gli impianti sportivi comunali e, tra questi, il campo sportivo Raffaele De Pergola». La perizia tecnica, predisposta dal geometra comunale Giuseppe Di Gioia, ha previsto la sostituzione delle due panchine, delle due porte e delle quattro bandierine dei calci d'angolo, il ripristino dei servizi igienici e delle docce degli spogliatoi e soprattutto la riempitura del rettangolo di gioco con pozzolana e polvere. Peccato che proprio una violenta tormenta d'acqua, a fine febbraio, abbia reso


e Pergola

parte del rettangolo di gioco (soprattutto sul lato di fronte alla tribuna scoperta) un vero e proprio lago. Avrebbe dovuto essere drenante, e invece si allaga. Secca però la smentita da parte di Corrado Cisotti, a capo dell'azienda appaltatrice dei lavori, la cooperativa Re Manfredi di Trani: «Nonostante l’enorme quantità d’acqua caduta sul territorio di Giovinazzo – afferma – l'effettivo drenaggio del terreno di gioco è avvenuto nei tempi previsti. Basti pensare che, nelle ore successive, era già tornato praticabile». La sintesi è

che i meccanismi attivati sotto il terreno di gioco sono buoni: «Non ci possiamo lamentare del drenaggio: è stata effettuata la spianatura e la successiva livellatura di tutto il campo e le pendenze sono state portate ai giusti livelli, verso i bordi del campo». Un’operazione che, in fin dei conti, è costata 52.811,84 euro, utile a rassicurare i giocatori che, negli anni, si sono trovati spesso a correre su un campo dal quale si sollevavano ondate di sabbia creando dislivelli e deviando palloni e caviglie. L’ufficio tecnico comunale, che ha curato il progetto, è

sereno: «Il campo è pronto: è ripristinata la schiena d’asino, il terreno è perfetto, il drenaggio anche». Dunque, si potrà disputare la partita su un rettangolo di gioco che non giocherà scherzi, nemmeno strutturali. Il Raffaele De Pergola, negli anni, è stato sempre identificato come un vero campo di patate che ha provocato ruzzoloni, deviato traiettorie del pallone, provocato malumori ed è servito talvolta da alibi per partite perse. Malumori e alibi che da oggi, per i tecnici che l’hanno rimesso a nuovo, non possono esistere più.

N. 4 - Aprile 2015

7


Un minuto di attenzione... prego,

SPECIALE DISCARICA

Attualità

ovvero

posa in opera sul fondo e sulle pareti “di uno strato di argilla dello spessore non inferiore a un metro avente coefficiente di permeabilità dell’ordine di 10 alla meno sei, senza che ne venga specificata la misura”. Come si fa a documentare questioni così delicate senza specificare se si tratta di centimetri o metri? Nel parere dell’Arpa si asserisce che la barriera di confinamento pur

glia che si esprime “l’Ordinanza del Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia n. 57 del 31/07/2007 con cui sarebbe stato autorizzato il piano di adeguamento si riferisce ad un profilo di chiusura già raggiunto”. Ma la Città Metropolitana è ancora più precisa e afferma in una sua nota del 16 febbraio che non sono disponibili informazioni sull’ integrità del

MOLTO SA, CHI TACERE SA Girolamo Capurso

L

o scorso dicembre solo il 12,49% dei rifiuti è stato recuperato mentre una percentuale molto alta, l’87,51% è finito in discarica. Sul fronte della nuova gara di raccolta domiciliare non ci sono novità e intanto i mesi passano e tutti aspettano… Novità sostanziali invece ci sono sul procedimento coordinato VIA – AIA per autorizzazione a modifica sostanziale e contestuale rinnovo temporale dell’AIA vigente che ricordiamo è scaduta nel novembre scorso. Mentre il nostro Sindaco Tommaso Depalma indugia su una decisione che il Comune, come proprietario del sito di San Pietro Pago, deve prendere sulle richieste di Daneco, il Servizio Territorio e Ambiente della Città Metropolitana e l’Arpa cominciano ad esprimere i propri pareri di competenza e ciò che noi abbiamo sempre sostenuto viene confermato dai tecnici degli enti che si occupano di sicurezza ambientale. Il 17 febbraio l’Arpa Puglia in una nota trasmessa alla Regione Puglia si esprime sull’impermeabilizzazione del fondo e delle pareti dei tre lotti su cui è stato chiesto il sopralzo e si lamenta di non aver ancora ottenuto le integrazioni richieste al SIA (Studio di Impatto Ambientale) presentato a Dicembre scorso. La Città Metropolitana di Bari il 13 febbraio ha trasmesso ad Arpa i certificati di collaudo che si riferiscono al III lotto e ne esce un quadro preoccupante. I certificati di collaudo dei primi tre lotti della discarica attestano la 8

N. 4 - Aprile 2015

se in linea con la normativa vigente al momento della sua esecuzione è meno cautelativa di quella contemplata dal D. Lgs 36/03 e che il regime transitorio per le discariche preesistenti è decaduto il 30 giugno 2009. Inoltre, ed è sempre Arpa PuBiofiltro in legno

rivestimento impermeabile di fondo in grado di escludere fenomeni erosivi locali. Ora che gli organi tecnici si stano esprimendo cominciano a giungere notizie allarmanti su quei tre lotti che comunque hanno sopportato il peso


dei rifiuti abbancati nei due mesi di validità della scellerata ordinanza del Sindaco Depalma. Chi è in grado di dire che non siano stati provocati danni ambientali? Chi può sostenere che la procedura applicata a sostegno dell’ Ordinanza sindacale non sia stata frettolosa? Comincia a profilarsi un diniego alle richieste di Daneco che comunque in data 12 febbraio 2015 ha presentato altri elaborati a supporto della sua richiesta di VIA/AIA come risulta dal sito della regione Puglia. Ma la parte più importante della nota dell’Arpa conferma quanto da noi sostenuto in diverse occasioni sul rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio per l’impianto transitorio di trattamento dei rifiuti. Arpa Puglia si esprime in questo modo: “Si richiamano le considerazioni già espresse in sede di visita ispettiva, ovverosia l’evidenza dei caratteri di precarietà e quindi la sua ammissibilità solo se riferita ad una fase

Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A DICEMBRE 2014

Tipologia rifiuto

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro Rifiuti urbani misti

TOTALE

Composiz ione media prevista % racc olta differenziata da piano regionale (%) DICEMBRE 2014

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

100

1,64 2,67 5,38 1,61 2,18 0,16 0,23 0,26 85,87 100

Quantità (kg)

13.360 21.840 43.920 13.140 17.760 1.300 1.880 2.080 700.520

815.800

Destinazione

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

PRODUZIONE PROCAPITE KG 38,970 • Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 12,49% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 14,13%

transitoria di limitata durata”. La nota si conclude con il parere sfavorevole. Perché noi riteniamo non si possa rinnovare l’autorizzazione all’impianto transitorio? Nella convenzione tra il Comune di Giovinazzo e il gestore della discarica stipulata presso il notaio Maria Teresa Guerra con numero di repertorio 60387 il 26 settembre 2003 si fa riferimento alla durata della convenzione. L’art 4 esplicita in modo inequivocabile la durata del contratto allo svolgimento delle attività di smaltimento dei volumi abbancabili, di chiusura e post-esercizio della discarica. Nella stessa convenzione si fa riferimento alle tariffe applicabili ed al ristoro ambientale e canone di concessione sia dell’impianto transitorio che dell’ impianto a regime. In queste tariffe, che ricordo vengono fuori da un contratto pubblico, non è previsto il solo servizio di biostabilizzazione ma è contemplata solo una tariffa di smaltimento che comprende anche il trattamento. Ricordo ancora che nella vecchia autorizzazione integrata ambientale, la 507 del 2009, l’impianto transitorio di trattamento è associato alla discarica. Cosa vogliamo dimostrare con questo ragionamento. L’impianto transitorio può esistere solo se unito ad una discarica di servizio e soccorso. Esaurita come sembra la possibilità di abbancare i rifiuti sul I,II, III, IV e VI lotto secondo convenzione non c’è più un contratto

che stabilisce i rapporti tra il comune di Giovinazzo e il gestore della discarica, ad eccezione della chiusura e post-esercizio. Non si può certo supporre che debba essere l’ATO a prendere decisioni in merito in quanto la stessa ATO quando si è trattato di appaltare l’impianto a regime ha sostenuto che dovesse farlo il nostro Comune in quanto proprietario del sito. Ritornando al quesito dell’ARPA quanto si protrarrebbe ancora questa fase transitoria? I lavori per l’impianto a regime proseguono al rallentatore e sono quasi fermi e in molti si fa strada il ragionevole dubbio che il V lotto a costruirsi possa servire a smaltire rifiuti pretrattati da quest’impianto transitorio piuttosto che dal nuovo impianto. Perché il Sindaco Depalma non si esprime su questi argomenti e preferisce invece inviare lettere ai cittadini con ricostruzioni false e demagogiche? Risponda ai cittadini sulla richiesta della Città Metropolitana di garanzie finanziarie chieste a Daneco sia per la copertura definitiva che per la gestione postoperativa della durata di 30 anni che sono state quantificate in 25.855.012 euro. Il silenzio di Tommaso Depalma dimostra mancanza di informazioni o è dovuto a reticenze, omissioni, omertà o volontà di distorcere il vero? Mi viene in mente al riguardo un proverbio della cultura popolare: Molto sa, chi tacere sa. N. 4 - Aprile 2015

9


Attualità

Gianluca Battista

Presentate le linee di sviluppo urbanistico della città tra proposte ed interrogativi

D

opo qualche anno di attesa, si ritorna a parlare dello sviluppo urbanistico della città di Giovinazzo. L’occasione è stata la presentazione delle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale in fatto di urbanistica, tenutasi in Sala San Felice il 2 marzo scorso. Presenti l'Assessore all'Urbanistica, Elio Sannicandro, il Sindaco, Tommaso Depalma, ed il Dirigente comunale del settore, l’ing. Cesare Trematore, oltre ad una nutrita schiera di cittadini ed artigiani coinvolti nella dolorosa vicenda della zona D1.1 e molti imprenditori. La dott.ssa Laura Grassini, ricercatrice del Politecnico di Bari, ha illustrato per sommi capi l'iter che ha portato al Documento Programmatico Preliminare ed al Piano Urbanistico Generale riguardante la nostra cittadina. Il DPP a Giovinazzo, pur essendoci stato un atto di indirizzo, non è mai stato adottato dal 2007, anche se, a dirla tutta, nel 2011 la Giunta di centro-sinistra diede un nuovo atto di impulso per la sua applicazione, poi rimasta lettera morta fino ad oggi. Gli aspetti più importanti del lavoro svolto dai tecnici hanno riguardato una componente strutturale ed una programmatica, come è prassi, ma il tutto è stato inserito guardando con attenzione alle linee di sviluppo urbanistico dell'intera Area Metropolitana di Bari. Gli studi effettuati sul territorio cittadino, ha spiegato l'ing. Grassini, sono passati attraverso una valutazione di alcune componenti, come quelle delle risorse ambientali, rurali, paesaggistiche, di insediamento ed infrastrutturali. Di grande rilievo, all’interno di questa accurata ricerca, la volontà di molti cittadini intervistati di dare nuove prospettive al settore terziario ed al turismo. Tracciando un quadro di quanto potrebbe accadere, la Grassini ha sottolineato che Giovinazzo, nel 2024, potrebbe arrivare ad avere 26.000 abitanti, con una riduzione dei pendolari dal 45% attuale ad un 10%. Gli obiettivi che ci si prefigge nel Documento, sono il recupero del patrimonio edilizio esistente, l'eliminazione di diverse situazioni di abbandono, la realizzazione di un’autentica edilizia residenziale (in cui Giovinazzo è al di sotto dei parametri legislativi), l'implemento dell'edilizia sociale ed un Piano serio di valorizzazione dell'intera fascia costiera di cui si è discusso in un’altra assemblea pubblica e di cui vi darà conto Giuseppe Dalbis. Giovinazzo, secondo 10

N. 4 - Aprile 2015

La Giovinazzo che verrà

Un momento della presentazione

quanto previsto dai tecnici, non dovrà aumentare la propria estensione, a beneficio di una riqualificazione che porterebbe a ripensare quanto già esiste. Si dovrebbe partire dal patrimonio immenso del centro storico, dando poi stabilità all'area D1.2, concependola nuovamente in chiave residenziale come quella delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, mentre le attività produttive potrebbero vedere il loro fulcro nella zona denominata E3. Nell’occasione del 2 marzo, Elio Sannicandro aveva ricordato: «È importante comprendere come sia fondamentale andare verso una piena valorizzazione della cultura e del turismo. Non è una frase fuori luogo – aveva continuato – perché rientra in tutto questo discorso. Cultura e turismo sono due concetti economici e prova ne sia la grande ascesa di Matera, Capitale Europea

della Cultura 2019. La città lucana è un modello a cui ispirarsi ed è per questo che col Sindaco abbiamo incontrato gli amministratori materani. La nostra miniera – ha chiosato – sono la cultura e la storia». A fargli da eco il primo cittadino, Tommaso Depalma, il quale ha spronato l’imprenditoria locale «ad avere coraggio, senza più paure, perché oggi troveranno un'Amministrazione pronta ad ascoltare le esigenze dei cittadini fin dove la legge lo permette. Esistono tavoli di confronto sulla C2 e sull'area delle ex AFP. Adesso – ha poi concluso il Sindaco – dobbiamo confrontarci con le rappresentanze dei cittadini coinvolti nella vicenda della D1.1, trovando soluzioni condivise ed in massimo accordo con la magistratura». Quanto alla zona C3, l’ultimo Consiglio Comunale ha sancito l’abbandono del vecchio Piano di sviluppo


Il boomerang Piano delle coste Attualità

ella mente di molti rappresentava un trampolino di lancio per lo sviluppo turistico ed economico ma i conti con la realtà del Piano comunale delle coste hanno portato a ben altre conclusioni. Se ne

dell’arch. Milano, coordinatrice del progetto redatto dalla ECO-logica srl dopo una ricognizione fisico-giuridica dei luoghi. Lo studio ha classificato la nostra costa individuando una pericolosità idraulica in località

sodico, le zone di interesse archeologico, la fascia di rispetto attorno a depuratore e fogna, le zone designate come pascoli e i tratti profondi meno di 15 m da destinare a spiaggia libera, resterebbe ben poco per nuove concessioni. Di quelle già esistenti molte vanno adeguate o ridimensionate perché aventi un fronte mare superiore ai 150 m, un paio addirittura traslate dopo decenni di attività. Il piano prevede anche l’apertura degli accessi al mare, il recupero di alcune strutture e dei muretti a secco, l’attenzione verso i percorsi ciclabili, regole precise per la scelta delle piante ornamentali e per le strutture che devono essere esclusivamente amovibili e devono seguire schede che impon-

è parlato in sala San Felice lo scorso 11 marzo in sede di presentazione di uno strumento «utile a migliorare la vita cittadina e a valorizzare i beni paesaggistici dando un’identità a lungo ricercata», almeno nelle parole dell’assessore Sannicandro. Un piano che, come spiegato dall’ing. Vitofrancesco, Dirigente Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, nasce da leggi a tutela dell’ambiente e della proprietà pubblica ma diventa il luogo della mediazione degli interessi con la partecipazione dei cittadini. Una mediazione difficile da trovare a giudicare da quanto appreso dalla relazione

L’Arena e Cala San Spiriticchio, un’elevata pericolosità geomorfologica tra Cala Trincea e Cala Porto e su tutto il lungomare di levante che, tra l’altro, si affaccia sul Posidonieto di San Vito, area naturale protetta che si estende anche più a sud. Considerato inquinato il sito delle ex AFP, e potenzialmente l’ex cementificio, le ex marmerie e Cala Crocifisso. Numeri alla mano, la nostra costa di circa 13 km, rocciosa per il 60% e antropizzata per il 26%, è utilizzabile ai fini della balneazione solo per il 44%. Escludendo le aree a rischio erosione, quelle di pertinenza dei corsi d’acqua di tipo epi-

gono misure, materiali ed estetica. I concessionari però non ci stanno perché ritengono che il piano vada a colpire attività consolidate che fanno girare l’economia e creano occupazione. L’amministrazione comunale si schiera al loro fianco; credeva che il piano avrebbe sbloccato la crescita del turismo giovinazzese e invece questo impone regole che al contrario bloccano qualsiasi iniziativa. Si promette un percorso condiviso di revisione e di confronto anche duro con la Regione prima dell’adozione della versione definitiva. Ma i margini di manovra son tutti da verificare.

Giuseppe Dalbis

Nella presentazione alla città emergono i limiti imposti da ciò che avrebbe dovuto garantire sviluppo

N per adottarne uno nuovo, non senza strascichi polemici. Era stato proprio Depalma a parlare di «bomba che andava disinnescata». Ed a proposito di mutamenti in chiave urbanistica, Giovinazzo attenderà anche la fine della bonifica delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, un altro nervo scoperto, alla cui gara sono state riammesse dal TAR della Puglia diverse aziende escluse in prima istanza e di cui vi raccontiamo su questo stesso numero. Restano sul tavolo idee e proposte, ma anche molte perplessità. Sentiamo di condividere l’appello lanciato proprio in quella circostanza dall’Architetto Michele Camporeale, il quale puntò l’attenzione sul rapporto necessario che un Piano urbanistico deve avere con l’ambiente, marino e rurale. Giovinazzo, in buona sostanza, non può pensare che la cementificazione possa essere una via d’uscita alla crisi di molte aziende del settore. L’idea di confronto con la cittadinanza è buona, come è giusto che un’Amministrazione faccia poi le sue scelte. Ma l’unica direzione da prendere resta sempre quella della valorizzazione in chiave ecosostenibile di un territorio che, in un passato recente, ci sembra esser stato già abbastanza mortificato.

N. 4 - Aprile 2015

11


Piromane per vendetta. Alla sbarra un 41enne Attualità

Il processo è iniziato il 12 marzo scorso: l’uomo è accusato di una lunga serie di roghi. Il primo nel 2005

O

peraio fallito, piromane per vendetta. Credeva di essere invincibile, pensava che non sarebbero mai riusciti ad incastrarlo. Invece i Carabinieri della Stazione di Giovinazzo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, l’hanno individuato grazie ad una telecamera di videosorveglianza. 41 anni, operaio in una azienda del posto, un lavoro umile per raccogliere due soldi da spendere al bar con gli amici. Poi il licenziamento, la vita che diventa un inferno e le continue richieste di denaro all’artigiano, mai corrisposte, per un presunto rapporto di lavoro contestato. A quel punto sarebbe scattata la becera vendetta contro l'attività della povera vittima, lo stesso operatore (difeso dall’avvocato Tiziano Tedeschi), i suoi clienti e le numerose persone a lui collegate (allo scopo di fargli il vuoto attorno). Così, a partire dal lontano 2005, aveva cominciato ad ammazzare il tempo girando nel cuore della notte con alcuni suoi complici a bordo della sua auto e una Diavolina in tasca: quasi per scherzo aveva dato fuoco all'attività della povera vittima. E quel gioco gli era piaciuto: in poco tempo era passato alle auto. Le indagini sono ancora in corso per verificare quanti fra i roghi che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio decine di giovinazzesi portino la firma del 41enne, manovale senza lavoro, giustiziere per vocazione. Il piromane è stato tradito dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali. Un video ha ripreso 12

N. 4 - Aprile 2015

chiaramente il volto di chi compie l'operazione. E gli investigatori l’hanno subito riconosciuto. Il cerchio si chiude. È stata un'inchiesta difficile: il piromane non sembrava seguire un modus operandi definito, anzi pareva colpire in modo abbastanza casuale. Ma il 41enne era nella black list in mano agli inquirenti. Adesso il giudice monocratico del Tribunale di Bari, Francesco Pellecchia, ha rinviato a giudizio l'imputato: il 41enne sarà processato presso la seconda sezione penale barese (la prima udienza del processo si è tenuta lo scorso 12 marzo ) per una serie di reati includenti la lunga sequela di atti incendiari di natura dolosa avvenuti a Giovinazzo. «Bisogna essere cauti – spiega l'avvocato Tiziano Tedeschi che rappresenta l'artigiano giovinazzese – nell'attribuire tutti

L'incendio avvenuto in via Bari

gli incendi dolosi avvenuti negli ultimi tempi al 41enne. Sono stati così tanti gli atti vandalici compiuti in città che, allo stato attuale, risulta realmente improbabile attribuirli ad un solo soggetto. Di certo, però, il processo incardinato dinanzi la seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari, di cui io sono legale della parte civile, risulta ampiamente supportato da numerosi elementi di prova». Insomma i reati contestati vanno dall'estorsione aggravata al danneggiamento sino all'incendio. Il fatto è stato chiarito: niente pizzo, niente racket, niente giri criminali, soltanto la meschina vendetta di un uomo a causa delle mancate retribuzioni legate a prestazioni di lavoro messe in dubbio e non remunerate. «Non vorrei che molti altri episodi, invece, – avverte Tedeschi, patrocinante in Cassazione – siano frutto di gesti emulativi da parte di altri vigliacchi della notte che non si rendono conto della gravità di dette azioni e del danno che le stesse provocano».


L'incendio avvenuto in via Bari

L'intervento dei Vigili del Fuoco

L'incendio avvenuto in via Devenuto

L'incendio avvenuto in via Devenuto

L'intervento dei Vigili del Fuoco


Attualità

Librincittà

... prepara alla Pasqua

Gabriella Serrone

La rassegna letteraria del nostro mensile torna con due incontri nella Settimana Santa a cura di Franco Martini

D

opo un riposo durato più di tre mesi, la “Librincittà”, la rassegna letteraria ideata dal mensile “in Città”, in collaborazione con l’Arciconfraternita “Maria SS. Del Carmine”, propone un sesto appuntamento, che si prospetta molto interessante. Ci eravamo lasciati a Natale facendoci gli auguri in modo speciale, con le letture dal libro “Per amore solo per amore” dello sceneggiatore, regista e scrittore Pasquale Festa Campanile, intervallate dai brani della tradizione natalizia della Corale San Domenico di Molfetta, diretta dalla maestra Tonia De Gennaro. Si ritorna nel periodo pasquale con un’altra bella sfida, che offre una riflessione in linea con la festa più importante dei cristiani. Anche questa volta, non si tratterà della classica presentazione di un libro, ma di un’esibizione che assocerà la letteratura al teatro, invogliando lo spettatore a scoprire il testo e ad avviare una riflessione personale e profonda. Franco Martini, anima del Gruppo Teatro Moduloesse, si esibirà nella lettura scenica “… il più grande di tutti i miei amici. La verità di Giuda Iscariota”, con ben due incontri consecutivi, che avranno nuovamente come palcoscenico la chiesa

San Giovanni Battista, in piazza Benedettine a Giovinazzo. Lunedì 30 e martedì 31 marzo, alle ore 20.00, i riflettori si accenderanno su una delle amicizie più antiche ed al tempo stesso più discusse di tutti i tempi, quella tra Gesù e Giuda Iscariota, attraverso il punto di vista singolarissimo di quest’ultimo, a cui i Vangeli hanno affidato il ruolo scomodo di traditore. Fu Giuda infatti a consegnare Gesù nelle mani dei farisei e a determinarne quindi la morte. La magistrale interpretazione di Franco Martini, da sempre una garanzia per gli eventi culturali giovinazzesi e non solo, saprà catturare i presenti e trascinarli in un viaggio nel tempo e nello spazio, a più di 2000 anni fa, rievocando diversi episodi evangelici, attraverso la sorprendente visione dell’Iscariota. La lettura è un adattamento del libro “Fa che questa strada non finisca mai”, ultimo romanzo di Luca Doninelli, uscito ad agosto dell’anno scorso. Una sorta di Vangelo secondo Giuda, che rivela un punto di vista inusuale, ma ricco di spunti per credenti e non, e che punta a riscoprire un rapporto tra due uomini che hanno segnato la storia dell’umanità, ciascuno con il proprio ruolo. La lettura scenica è patrocinata

dalla FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatoriale. Ancora una volta, la “Librincittà” invita a mettere da parte le proprie certezze ed a lasciarsi contaminare da un punto di vista “altro”, coniugando la realtà storica alle infinite potenzialità della finzione letteraria e scenica.

edalo D di Anna Lasorsa

in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 14

N. 4 - Aprile 2015


Lettera al Direttore

“H

“Nulla che sia umano mi è estraneo”

Caro Sindaco Depalma,

omo sum, humani nihil a me alienum puto”: spiegherò domani ai miei ragazzi il senso di questa frase dell’autore latino Publio Terenzio Afro, divenuta poi nel mondo romano antico il pilastro dell’idea universale di humanitas, vale a dire il riconoscere e il rispettare l’uomo in ogni uomo o, come afferma il filologo Traina, quel concetto in cui “culminò tutto il travaglio del mondo antico, prima che la caritas cristiana insegnasse a riconoscere e ad amare il figlio di Dio in ogni uomo”. Sarà, dunque, perché, per il mio lavoro, continuo a misurarmi con concetti così alti che mi sono apparsi così dissonanti, così poco conformi a qualsiasi principio di humanitas o di caritas cristiana alcuni articoli apparsi recentemente sulle testate locali o diversi commenti sulla rete che riguardano esseri umani della nostra comunità locale coinvolti nella nota vicenda giudiziaria. L’accanimento con cui taluni a vario titolo parlano su taluni altri, il ritorno alle liste di proscrizione (come ha urlato il titolone de “La Piazza” NOMI E COGNOMI), i processi sommari a carico di qualcuno avvenuti prima ancora che un’aula di tribunale emanasse una sentenza (è sacrosanto ribadirlo) di primo grado e altre amenità comparse qua e là sulla rete sulle quali preferisco tacere, descrivono in modo agghiacciante quanto spessore umano vi sia negli autori di tali comportamenti. A tutti costoro vorrei ricordare che dietro i nomi e i cognomi - e qualche cognome è veramente troppo ricorrente - ci sono figli, grandi e piccoli, genitori anziani, aspettative di vita, anni di studio rigoroso e di duro lavoro ma, soprattutto, UOMINI e DONNE che andrebbero solo per questo rispettati. Amministratori, giornalisti, appassionati della rete hanno consapevolmente scelto la ribalta sui cui quotidianamente il loro ego può manifestarsi; gli altri vi sono trascinati loro malgrado. Faccio appello, dunque, all’humanitas, quella che alcuni hanno appreso sui banchi di scuola, o alla caritas da cui altri che si professano o si manifestano come cristiani dovrebbero essere animati e chiedo per me, per la mia famiglia e per quanti UOMINI E DONNE si riconoscono in queste parole il silenzio. Arcangela Illuzzi Turturro

approfitto dello spazio concessomi dal Direttore di “in Città” (che ringrazio) per provare in poche righe, e senza costi per i nostri concittadini, a rispondere alla sua lettera ai giovinazzesi sulla discarica, piena di bugie e di ricostruzioni farlocche. Vado al punto. Lei ha mentito, caro Sindaco. Ha mentito due volte a noi giovinazzesi. La prima, quando ha firmato l’ordinanza per l’ampliamento della discarica, addossando le colpe a Vendola, a SEL, alla Regione, alla Città Metropolitana. E la seconda volta, quando ha taciuto che il giorno 18 febbraio (più di un mese fa) sono arrivati in Comune i pareri definitivi e negativi per l’ampliamento della discarica, da parte di ARPA Puglia (Agenzia per la Protezione Ambientale) e dalla Città Metropolitana, in risposta alla richiesta di ampliamento firmata dalla Daneco e con il suo consenso. Guarda caso, proprio i due soggetti che lei ha cercato in tutti i modi di tirare in ballo con una campagna di disinformazione aggressiva e vergognosa, per coprire le sue responsabilità. Una campagna culminata con quel manifesto volgare e offensivo, per il quale ora ci aspettiamo scuse pubbliche, visto che chiamava “Cadaveri Eccellenti” noi e i 4.000 cittadini di Giovinazzo che hanno firmato contro la risagomatura. Davvero una bel dire da parte del suo partito “Città del Sole”… Sin dall’inizio di questa storia, noi di SEL avevamo fatto luce sulle profonde responsabilità sue, caro Sindaco, e della sua amministrazione, che non avete mostrato obiezioni alla richiesta di ampliamento fatta dalla Daneco nel giugno del 2014, e che anzi, avete avallato con la firma di un’ordinanza assurda e illegittima. Ma il tempo è galantuomo e offre sempre la VERITA’ a chi vuole cercarla e a chi sa aspettare. Lei sapeva dei pareri negativi già da oltre un mese, sapeva che il Re era nudo, per questo non ha trovato altro di meglio da fare che inviare alle migliaia di famiglie giovinazzesi una lettera avvelenata, per provare a coprire le vergogne. Troppo tardi. Il Re adesso è nudo e anche sporco. Nico Bavaro SEL Giovinazzo

Qualche settimana fa, ho inviato queste mie riflessioni – qui integralmente riportate – ad un giornale locale online, superando quell’antica e personale reticenza verso la comunicazione pubblica dei propri sentimenti. Ma, come testimoniano le parole di quello scritto, le discussioni avevano preso, sulla rete e su alcuni organi di stampa, una deriva che ha reso obbligato quell’atto. Con piacere ho visto che le mie parole sono state postate su vari siti da amici che mi sono vicini col cuore; con sorpresa, invece, ho saputo che dell’articolo si è appropriato anche un sito a cui non ho volontariamente accesso,generando un effluvio di commenti. Uno di questi, in particolare, necessita di una puntualizzazione: le parole si leggono, si comprendono, si fanno proprie solo quando si ha la certezza di averle dentro di sé e, soprattutto, la chiara intenzione di manifestarle quotidianamente nei propri atti. Ringrazio la redazione, capace di un giornalismo urbano e attento, di aver dato questo ulteriore spazio al mio articolo e ad una doverosa precisazione. Cordialmente, Arcangela Illuzzi

N. 4 - Aprile 2015

15


Un mese in pillole

Caccia al rapinatore seriale delle coppiette Quattro i casi denunciati in zona Nicola Miccione

4 MARZO – Una scia di rapine andate a segno ai danni da coppiette da sud a nord del litorale barese. È questo il bottino del rapinatore seriale a cui stanno danno la caccia da qualche settimana le forze dell’ordine. Dopo i tre colpi avvenuti il 2 marzo scorso (due nelle immediate vicinanze dell'ex lido Lucciola e uno in località Peschiera, nei pressi di un'autofficina), allo stesso malvivente potrebbe essere attribuita un'altra rapina, avvenuta nella serata del 4 marzo, in località Cola Olidda, tra Giovinazzo e Molfetta. Anche in questo caso la tecnica adottata sarebbe la stessa: A caccia del rapinatore seriale la lama di un coltello premuta sulla gola della povera vittima e l'intruso che lo obbliga a consegnare borse e portafogli, dopo essere sbucato dal buio ed essersi appostato sul sedile posteriore dell’auto, mentre i due amoreggiano. Secondo gli indizi raccolti dagli inquirenti, si tratterebbe di una persona giovane ed atletica, capace di svanire nel nulla in pochi secondi. Quello che inquieta di più, però, è la capacità di programmare i colpi in determinate zone, il che denota una conoscenza assoluta dei luoghi. Le indagini proseguono serrate.

Due Angeli salvatori

Una 24enne si getta in mare: un carabiniere ed un cittadino la salvano Nicola Miccione

10 MARZO – Voleva farla finita la ragazza 24enne di nazionalità georgiana, che la sera del 10 marzo ha tentato di suicidarsi, gettandosi nelle fredde acque del mare antistante la Rotonda della riviera di Ponente. Un appuntato scelto, in servizio presso la locale Stazione dei

L’UE blocca 523 milioni di pagamenti alla Puglia Nichi Vendola rassicura: «Non stiamo perdendo questo denaro» Italo Cinquepalmi

9 MARZO – Il portavoce dell’Esecutivo UE, Jakub Adamowicz, ha confermato l’allarme delle eurodeputate Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato e Isabella Adinolfi: da luglio 2014, la Commissione Ue ha interrotto 523 milioni di euro di pagamenti del Programma operativo regionale Fondi Europei Sviluppo Regionale Puglia (FESR). «La Commissione UE – ha spiegato Adamowicz – ha interrotto o sospeso i pagamenti, soprattutto per ragioni di funzionamento inadeguato dei sistemi di controllo e gestione. Ma questo non significa che i fondi siano perduti». Il portavoce ha precisato, però, che se l’autorità di gestione dei programmi si La sede della Commissione Europea metterà in regola, l’UE riprenderà i pagamenti conferendo anche retroattivamente le somme. Stando alla denuncia delle deputate grilline, la Commissione avrebbe interrotto i pagamenti perché «la Regione avrebbe effettuato controlli deboli su spese su cui Bruxelles sospetta siano intervenuti aiuti di Stato, irregolarità in appalti pubblici e spese non eleggibili». Ma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, frena gli allarmismi e precisa che «mettere in atto la procedura di sospensione dei pagamenti è prassi consolidata nel caso in cui ci sia necessità di ulteriori approfondimenti. Non è assolutamente vero che stiamo perdendo 523 milioni di euro». 16

N. 4 - Aprile 2015

Salvata da due angeli

Carabinieri ed allertato da una segnalazione al 112, insieme ad un passante hanno intuito le sue intenzioni e non hanno esitato a soccorrerla, nonostante la temperatura dell’acqua fosse bassa. Tuffatisi in mare sono riusciti a riportarla a riva prima che si verificasse il peggio. Una volta raggiunta la scogliera, i soccorritori hanno coperto la ragazza, ancora in stato di choc, con abiti asciutti per evitare che andasse in ipotermia. Sul posto è poi giunto il personale medico del Servizio 118 che, dopo le prime cure, ha accompagnato la 24enne al Policlinico di Bari per gli opportuni controlli sanitari. Dopo i dovuti accertamenti è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria. Un gesto nobilissimo di due eroi inconsapevoli che ha salvato la giovane vita di una ragazza che, forse, ora potrà trovare conforto e risposte ai tanti pesanti interrogativi che l’avevano condotta al folle gesto.


Nudo sotto l’impermeabile: si cerca un esibizionista Ha molestato una donna in via Dickinson Gianluca Battista

12 MARZO – Si è affiancato con una Ford Focus grigia ad una 40enne che scendeva dalla sua auto in via Dickinson, nei paraggi della linea ferroviaria. Poi ha aperCaccia ad un esibizionista to il suo soprabito ed ha mostrato le sue nudità. Il fatto, tra il grottesco e l’inquietante, è stato denunciato dalla vittima ai Carabinieri della locale Stazione, che ora indagano sull’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, l'esibizionista, un uomo di mezza età, sarebbe alto non più di 1 metro e 70 centimetri, indossava un lungo impermeabile ed un berretto a visiera con bordo bianco. Le ricerche sono scattate immediatamente, ma, al momento in cui andiamo in stampa, non ci sono giunte in redazione notizie di una sua individuazione. “L’uomo dell’impermeabile aperto”, come lo hanno ribattezzato i giovinazzesi, avrebbe colpito già in precedenza anche in altre località del circondario. Le indagini continuano coperte da un comprensibile riserbo e per il loro esito positivo potrebbero giocare un ruolo decisivo alcune testimonianze. L’episodio, inoltre, ad una prima analisi potrebbe risultare una semplice volgarità, ma resta inquietante che un soggetto di quel tipo si aggirasse in pieno giorno a non troppa distanza da un asilo.

Percorsi di primavera

Schianto sulla Statale 16 Bis

Morto un 21enne schiacciato sotto un’autocisterna, grave una donna Gianluca Battista

20 MARZO – Un morto ed una donna ferita gravemente. Questo è il bilancio di un gravissimo incidente verificatosi sulla carreggiata sud della strada statale 16 bis al km 785, nei pressi della stazione di servizio Q8. Una Volkswagen Up è stata tamponata da un tir che trasportava conserve alimentari ed ha finito la sua corsa sotto un’autocisterna. Ha perso così la vita Enrico Galli, un 21enne di Bari, a causa del forse trauma cranico dovuto all’impatto, mentre sua zia, Patrizia Chiarappa di 57 anni, anch'essa a bordo dell'auto, è rimasta ferita gravemente ed è stata trasportata al Policlinico di Bari in condizioni apparse sin da subito serie. Al momento in cui andiamo in stampa la prognosi dei medici non è stata sciolta. Illusi i conducenti dei due mezzi pesanti. Traffico in tilt per tutto il pomeriggio ed operazioni complicate per i soccorritori accorsi sul luogo del sinistro ed a cui si è presentato uno spettacolo spaventoso. Sotto choc il l’autista del tir, che è condotto all’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta. Il luogo dell'incidente

Anche Giovinazzo ha partecipato alle giornate primaverili del FAI di riscoperta del patrimonio storico-artistico Gabriella Serrone

20-21-22 MARZO – Giovinazzo ha risposto presente all’iniziativa del Fondo Ambiente Italiano (FAI) per la promozione del patrimonio paesaggistico ed artistico del bel paese nel primo fine settimana primaverile, il 20, 21 e 22 marzo. Il 2015 segna quindi una prima assoluta per la nostra cittadina nelle “Giornate FAI di Primavera”, per prendere parte a quella che l’ente stesso definisce come «una grande festa di piazza dedicata ai beni culturali». Siti quali chiese, aree archeologiche, palazzi, castelli, giardini ed altri luoghi solitamente chiusi al pubblico sono diventati accessibili in 340 località italiane, con il prezioso ed insostituibile aiuto dei volontari FAI. A Giovinazzo, l’iniziativa è stata frutto della sinergia tra l’Assessorato alla Cultura, il Gruppo d’Azione Locale “Fior d’Olivi” e la competenza dell’architetto Michele Camporeale, referente FAI locale, e di Antonio Tempesta, coordinatore del progetto GAL-FAI. Diversi i beni culturali accessibili ai visitatori. In primis, la Torre medievale delle Pietre Rosse, ubicata nell’omonima contrada nei pressi della strada statale 16 bis e restaurata recentemente proprio dall’architetto Camporeale. Visitabile inoltre la chiesa di Sant’Agostino, con il pregevole coro ligneo in stile neoegizio, la chiesa di San Francesco d’Assisi presso il Convento dei Frati Cappuccini ed il “San Felice in Cattedra”, l’opera pittorica di Lorenzo Lotto, presente nella chiesa San Domenico. Tutti tesori la cui storia è stata svelata dai ragazzi del Liceo Classico-Scientifico “Matteo Spinelli”, che per l’occasione sono diventati degli “Apprendisti Ciceroni”. Tuttavia, la primavera del FAI non è stata solo percorsi d’arte, ma anche musica e riflessione. Infatti il concerto del gruppo musicale “Os Argonautas” dal titolo “Navegar è preciso” e “Lo ScambioLibro” dell’associazione “Tracce”, sono stati gli eventi collaterali, posti rispettivamente in apertura ed in chiusura della manifestazione. Il numero uno dell’Assessorato alla Cultura, Marianna Paladino, ha definito le Giornate di Primavera «un’occasione che ci invita a riflettere sulla bellezza e sulla necessità di conoscerla, tutelarla e valorizzarla» e, ringraziando tutte le componenti che hanno realizzato questo grande progetto, ha sottolineato che «i risultati migliori sono il frutto di un lavoro di squadra». Giovinazzo ha ancora tanto da far conoscere di sé e solo facendo rete tra le varie realtà locali si potrà restituire a tutti un patrimonio che è nella nostra identità. La restaurata Torre delle Pietre Rosse N. 4 - Aprile 2015

17


“I colori delle donne” 2ª Edizione Arte e Cultura

La Consulta Femminile ha proposto un fitto cartellone di iniziative

M

Marzia Morva

arzo per il secondo anno consecutivo è stato ricco di colori e di apprezzabili iniziative. La Consulta Femminile di Giovinazzo con il Patrocinio del Comune ha organizzato un percorso di undici eventi che si sono svolti dal 5 al 30 Marzo. Infatti, sono stati proposti percorsi, progetti ed iniziative di alto valore culturale per riflettere sulla donna vista nella sua poliedricità, nelle sue competenze e capacità, oltre che nelle sue differenti espressioni quali arte, musica, canto, fotografia, scrittura, lavoro, danza ed altro ancora, come ha affermato la Presidente della Consulta Femminile Fiorella Grillo, entusiasta per le svariate progettualità messe in atto. Forte del risultato positiFiorella Grillo, Rosanna Salvemini, Enza Piccolo, Sabina Stufano, Antonia Pansini vo ottenuto nell’edizione dello scorso anno, la Consulta Femminile ha fattivamente collaborato con l’Assessore alle Pari Opportunità Tonia Pansini che ha direttamente impegnato questo gruppo di donne per proporre insieme “iniziative rivolte alle future generazioni affinchè promuovano e diffondano il linguaggio di genere contro ogni forma di discrimininazione”. La donna è stata oggetto di attenzione e discussione, come evidenzia la Presidente, grazie alla proficua collaborazione con altre associazioni impegnate sul territorio oltre che con l’Assessorato alla Cultura guidato da Marianna Paladino. Le manifestazioni in cartellone sono state tutte interessanti e meritevoli di attenzione perché dirette a raggiungere un obiettivo importante: promuovere la donna con “una rete attiva” d’interventi che ne diffondano le più svariate potenzialità. Il positivo riscontro ottenuto è stato un prezioso elemento che anche “i signori uomini” hanno saputo ben apprezzare. Durante i giorni in cui siamo in stampa con il nostro giornale è in corso l’ultimo weekend di iniziative da non perdere incluse nel Programma sul Marzo dedicato ai “Colori delle donne”.

“Tra cinema e musica” In scena il talento delle donne

L

Marzia Morva

e donne talentuose nella musica e nel canto hanno calcato insieme la scena armoniosamente in una delle belle serate nel Marzo che parla dei “Colori delle Donne”. Mariangela Di Capua, cantante, nonché attrice del Gruppo Teatro Moduloesse, ha presentato lo spettacolo “Tra cinema e musica” che si è svolto sabato 14 Marzo nella Scuola Comunale di Musica “Filippo Cortese”. IndimenQuartetto d'archi Vernè ticabili pellicole, ‘must’ del cinema, racchiuse nella nostra memoria e nei nostri ricordi, tra le quali “Il Padrino”, “La Vita è bella”, “Otto e mezzo”, “Romeo e Giulietta” (di Zeffirelli), “C’era una volta il west”, sono state proposte in una veste speciale e personale che Mariangela Di Capua ha creato unendo canto, musica, letteratura e poesia. Lo spettatore ha ascoltato melodie intramontabili prodotte da grandi maestri tra cui Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani e Luis Bacalov. Sei donne sono state protagoniste della serata: Mariangela Di Capua, la pianista Isabella Fortunato e il Quartetto d’archi Vernè composto da: Francesca Faleo, primo violino, Annamaria Dangelico, secondo violino, Sabina della Crociata, viola, Mariapia D’Attolico, violoncello. Tutte le brave artiste sono professioniste versatili con curriculum ricco di esperienze prestigiose e di successo anche in campo internazionale. Il programma ha proposto letture e poesie selezionate in un vasto panorama: da Pablo Neruda a William Shakespeare e a Umberto Santino. I testi originali della stessa Mariangela Di Capua sono quelli che hanno introdotto ogni brano e quindi utili a ricordarlo, come ha affermato l’attrice giovinazzese. La nostra artista ha scritto una bella introduzione per entrare nel clima della serata; è una dedica al cinema e con piacere la riportiamo per i nostri lettori «... Il cinema è un’illusione, è l’illusione di dimenticare tutto e di sognare, è l’illusione delle illusioni, perché quando il film è finito anche il nostro sogno si è concluso. Dal sogno alla realtà si potrebbe dire. Questo il cinema». Questa iniziativa culturale ha posto in evidenza un’eccellenza tutta femminile molto apprezzata dal pubblico. A detta della presidente della Consulta Femminile Fiorella Grillo, il programma “Marzo... I colori delle donne” ha fatto emergere svariate tematiche e ha offerto spunti di riflessione sempre interessanti senza appesantire i toni. 18

N. 4 - Aprile 2015


Arte e Cultura

Voci, danza e musica per non dimenticare

Gabriella Serrone

Il grido di dolore di Auschwitz in uno spettacolo degli studenti delle scuole giovinazzesi

S

i chiama “Treno della Memoria” il progetto dell’associazione “Terra del Fuoco” che da dieci anni cerca di sensibilizzare le scolaresche sul tema dell’Olocausto e che ha portato più di 25000 ra-

gazzi nei campi di concentramento polacchi di Auschwitz e Birkenau. A questo progetto hanno partecipato i nostri studenti del Liceo ClassicoScientifico “Matteo Spinelli” e dell’Ipsia “Angelo Banti” di Giovinazzo, che si sono recati nei luoghi dell’orrore nazista, dove hanno potuto respirare il dolore indescrivibile della deportazione e dello sterminio del popolo ebraico. Un percorso il loro dipanatosi in quattro fasi fondamentali, Storia, Memoria, Testimonianza e Impegno, e conclusosi con attività di rielaborazione degli argomenti affrontati e delle esperienze vissute direttamente, tutte mirate al coinvolgimento attivo dei ragazzi. Con questo stesso obiettivo, è stato allestito lo spettacolo messo in scena in Sala San Felice il 9 marzo scorso, per ricordare l’eccidio del

popolo ebraico, in cui il talento degli alunni delle due scuole giovinazzesi ha dato voce ad uno dei drammi peggiori della storia dell’Umanità. La musica, la danza ed il teatro, in tutte le loro sfumature, hanno saputo raccontare con delicatezza una sofferenza che si fa fatica ad esprimere. Annamaria de Giorgio dei “Senza Piume” e Michele Stella di “CinEthic”, interpreti della lettura scenica “Treblinka” andata in scena nel “Giorno della Memoria” in quella stessa sede, hanno curato l’esibizione dei ragazzi, convogliando la loro bravura al servizio del ricordo di quell’enorme tragedia. Un tipo di attività che risponde completamente agli obiettivi del “Treno della Memoria”, per cui tutte le iniziative promosse nell’ambito del progetto hanno lo scopo di far sentire i partecipanti liberi di esprimersi in un processo conoscitivo e formativo a più livelli. Tanta commozione per i presenti alla serata e soddisfazione

da parte dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, promotore entusiasta dell’evento. Ancora una volta, le arti si fanno portavoce di forti emozioni e si rivelano il miglior mezzo per veicolarle, nel rispetto assoluto del vissuto di ogni individuo. I nostri studenti se ne sono serviti egregiamente, mostrando le mille opportunità che la buona scuola oggi può fornire, educando alla conoscenza piena della Storia ed ai sentimenti, per non dimenticare ciò che è accaduto e per promuovere il rispetto contro ogni forma di discriminazione.

N. 4 - Aprile 2015

19


“Orto in condotta” per le scuole giovinazzesi Arte e Cultura

Dario Verolino

Il progetto di Slow Food approda a Giovinazzo

“O

“in Città” questo mese fa gli auguri a...

rto in condotta” fa pit stop a Giovinazzo. Il progetto triennale, di matrice statunitense e direttamente collegato a “Slow Food Internazionale”, punta all’educazione alimentare e ambientale direttamente nelle scuole, fonti primarie non solo di istruzione, ma anche di sensibilizzazione delle nuove generazioni: si mira a riunire alunni, insegnanti, genitori per costruire una piccola comunità agricola, coordinata dai produttori locali, al fine di creare le basi «della trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo ed alla salvaguardia dell'ambiente». Come? Direttamente sul campo. Anzi, nell’orto. L’intero progetto, voluto dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Giovinazzo, guidato da Michele Sollecito, è stato presentato il 9 marzo in Sala San Felice da Tommaso Regina, vice presidente regionale di Slow Food, dal coordinatore pugliese di “Orto in condotta”, Tommaso Giorgino e dalla dirigente scolastica, Carmela Rossiello. I due circoli didattici locali si doteranno di un orto che verrà coltivato dagli alunni: punto di forza dell’esperienza sarà

20

proprio il mettere in relazione continua il sapere delle vecchie generazioni, principalmente quella dei nonni coltivatori, con la curiosità dei ragazzi più piccoli delle scuole locali, nell’ottica di educarli ad una sana e corretta alimentazione, preparandoli ad essere consumatori consapevoli, senza mai perdere di vista il rispetto per le tradizioni. Capisaldi del progetto sono sei regole alle quali bisognerà attenersi strettamente: in pri-

La presentazione di "Orto in condotta"

mis il terreno deve essere coltivato per tutta la durata del progetto, ed in secondo luogo la coltivazione deve essere biologica o biodinamica. Il terzo punto riguarderà le varietà coltivate, che devono essere quelle tipiche del territorio regionale, mentre è vietata la coltivazione dei prodotti geneticamen-

NICOLA MICCIONE

Il tempo passa e porta con se i segni della bellezza e della gioventù, ma lascia i marchi della sapienza e della saggezza... che solo lui, il tempo può dare. Che Dio illumini la tua vita guidandoti ancora sulla strada della vera felicità. Buon compleanno e che questa data si ripeta ancora per molti anni pieni di pace e gioia. N. 4 - Aprile 2015

Un giovane alunno nell'orto

te modificati (O.G.M.). Infine devono essere privilegiati i prodotti che possono essere raccolti e consumati durante l’anno scolastico e l’uso dell’acqua deve avere un ruolo didattico: deve essere spiegata agli studenti l’importanza di una gestione oculata della risorsa. Ad oggi in Puglia, compreso

quello giovinazzese, si contano ben nove progetti di “Orto in condotta”. 487 sono invece quelli già nati in 198 comuni impegnati su scala nazionale. Numeri importanti, se si pensa anche ai 36.000 adulti coinvolti nell’affiancamento dei più giovani. Un progetto unico, mirato e realmente educativo, che prenderà forma nei luoghi per eccellenza preposti alla formazione della coscienza individuale: le scuole. Sarà pure scontato e banale sottolinearlo, ma educazione e sensibilizzazione su tematiche di questo tipo creeranno nuove generazioni che, come piante, avranno le loro radici nella cultura del rispetto per l’ambiente e per la terra.

Il 25 febbraio si è laureata in Psicologia conseguendo una votazione di 110 e lode e riscuotenddo il plauso dell'intera commissione di laurea la dottoressa

DANIELA PRUDENTE

discutendo una tesi sperimentale dal titolo: "Antecedenti socio-affettivi correlati al bullismo in età prescolare: un contributo empirico con approccio multi metodo e multinformatore". Con la tua tenacia e forza hai raggiunto brillantemente un obiettivo importante. uno dei tuoi sogni si è realizzato. Sei l'orgoglio di tutti noi. Congratulazioni dottoressa. Ti vogliamo bene. Papà, mamma, Nicoletta e Gianni


“Primulae Radix” per L.E.D. al Vecchio Caffè Amoia Arte e Cultura

Orelle e la sua band presentano il loro primo lavoro a Giovinazzo

“U

Dario Verolino – Foto Valentina Fiorentino

n giorno vorrei prendere un treno solo per capire quanto resisto senza una meta, senza controllo…”: questo l’incipit di Caos, il singolo di “Primulae Radix”, primo lavoro della giovane cantautrice biscegliese, Elisabetta Pasquale, in arte “Orelle”.

Classe ’90, l’artista ventiquattrenne, accompagnata da Domenico Cartago alle tastiere e Attanasio Mazzone alla batteria, giovedì 19 marzo si è esibita sul palco della Sala Fellini del Bar Vecchio Caffè per presentare il suo EP di sei

tracce al pubblico giovinazzese e non solo. La serata, organizzata dalla locale associazione politicoculturale L.E.D. (Laboratorio di Energie Democratiche Giovinazzo), con la fondamentale collaborazione di Radio Vecchio Caffè, ha visto la cantautrice eseguire i suoi brani accompagnata dal basso elettrico e, fra un brano e l’altro, rispondere alle domande preparate da Nicola Fiorentino e Matteo Parato, con le quali si è fatta conoscere dagli avventori del locale, raccontando la sua storia e la sua passione per l’arte, con un’ovvia predilezione per la musica. Un lavoro, quello di Orelle e della sua band, che è stato già presentato in diversi club della Puglia e non solo. Un Extended Play che è l’espressione di una sperimentazione di differenti generi musicali ben orchestrati tra loro: infatti non è difficile riconoscere sonorità jazz che si fondono con note più rock e blues. Un progetto artistico che ha sicuramente tutti i presupposti per arrivare lontano, e che è passato anche da Giovinazzo, con la speranza che la nostra cittadina possa continuare ad essere trampolino di lancio per giovani artisti emergenti.

TRASPORTO E SMALTIMENTO LIQUAMI CIVILI E SPECIALI, STURAMENTO E MANUTENZIONE RETI FOGNARIE, TRASPORTO ACQUA POTABILE, SERVIZIO IMMEDIATO IN IMPIANTI AUTORIZZATI PROPRI, NOLEGGIO BAGNI CHIMICI, PER MANIFESTAZIONI, MERCATI, FIERE, ECC. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 N. 4 - Aprile 2015

21


Arte e Cultura

La Figura di NICOLA de Juvena

I

Nicola Coppola

l domenicano Gerardo Cioffari O.P., profondo studioso e responsabile dell’archivio e della biblioteca della Basilica di San Nicola, invitato sabato 21 marzo dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine e dal Mensile “in Città” a presentarci il Frate concittadino Nicola Paglia, ha inteso tracciare il suo profilo alla luce dell’attento discernimento degli atti archivistici in possesso. Non è un caso che la sua

ha indicato gli atti e le carte archivistiche in base alle quali ha riprodotto il profilo del domenicano protagonista della primissima comunità dei frati mendicanti al seguito del Padre S. Domenico, a cavallo tra il XII e XIII sec. L’oratore ha evidenziato come, dall’analisi della Bolla di Papa Innocenzo IV datata Napoli 27.11.1254, traspare la grande personalità del nostro Beato Nicola che, capo della Provincia Romana dell’Ordine, incarico ricoperto dal 1230 al 1235 e dal

Da sinistra: Presidente Nicola Coppola, S.E. Mons. Martella, Padre Gerardo Cioffari, prof. Vincenzo Fiorentino

menzione del Capitolo Provinciale dell’Ordine, tenuto ad Anagni il 1256, che richiama letteralmente la disposizione del “nostro Padre Nicola”, da poco deceduto di portare a conclusione l’«opus concordiarum»

Saverio Morisco

linea espositiva, Padre Cioffari, l’ha presentata come “inventio” della memoria, intesa non nel senso moderno del termine invenzione, cioè scoperta di qualcosa di nuovo, ma come ritrovamento di un patrimonio storico sepolto da secoli. Al di là delle diverse notizie agiografiche relative al nostro personaggio Nicola di Giovinazzo (Nicolaus de Iuvenatio, de Palea), beato, nato a Giovinazzo nel 1197 da una famiglia nobile locale, l’illustre conferenziere

22

N. 4 - Aprile 2015

1255 al 1256, ha propagandato la fede secondo il modello di vita cristiana proposto da Domenico Guzman. Tanto a conferma della grande mobilità di fra Nicola tra i presidi monastici della sua Provincia, sia come visitatore che come fondatore di nuovi nuclei conventuali in molti territori cui ebbe a soggiornare. A fornirci un quadro indelebile di tale levatura spirituale e culturale di Nicola, ad avviso di Padre Cioffari, è la


a tio dalla “legenda” alla “storia”

della Sacra Scrittura, cioè il libro che riproduce la coerenza fra gli scritti sacri, proposto probabilmente per sua iniziativa durante i pochi mesi del secondo suo mandato. Sulla base di questo documento è possibile dedurre il suo notevole apporto culturale nella interpretazione dei Testi Sacri oltre alla grande autorità morale raggiunta dal Paglia appena dopo la sua morte (Perugia 14 febbraio 1256). Per i frati suoi contemporanei Nicola era già considerato come “nostro Padre”, cioè figura da emulare. Allo stesso modo, ha sottolineato il relatore, è degno di grande considerazione il libro della “Chronica…” di Gerardo di Frachet, scritto appena due o tre anni dalla morte di Nicola. In un significativo passo di tale testo l’autore definisce il nostro concittadino: “vir literatus, et religiosus, et gratiosissimus praedicator”, e che oggi possiamo inquadrare come una

figura di sintesi tra quella di San Tommaso D’Aquino, della corrente intellettualistica, con quella di Tommaso di Cantimprè, della corrente spiritualistica. Questi sono i termini che delineano la grande figura del nostro domenicano che ha fatto da apripista, in quel controverso periodo storico che chiude l’era medioevale, all’importante opera dei padri mendicanti che andavano predicando la fede cristiana in tutte le contrade d’Italia. La manifestazione è stata chiusa dal Vescovo mons. Luigi Martella che, plaudendo alla iniziativa di carattere storico, ha ribadito le ragioni che hanno portato alla fissazione della celebrazione liturgica del Beato Nicola al 16 febbraio e ha fatto cenno alle possibili procedure di riavvio del procedimento di canonizzazione del Beato. Nel saluto iniziale, il sindaco Tommaso Depalma ha sottolineato il considerevole valore dell’evento culturale che ha portato maggior luce su questa nostra

L’ins. Urbano che relaziona

gloria cittadina. Nell’aula della conferenza, la sala Marano dell’ex Istituto Vittorio Emanuele, sono stati esposti e presentati dall’insegnante Francesca Urbano i lavori e gli scritti elaborati dai ragazzi delle scuole elementari riguardo alla vita del Beato Nicola e al termine, dalla stessa ins. Urbano, è stata consegnata una targa ricordo all’artista Saverio Amorisco per i suoi allestimenti presepiali.

I bambini coinvolti nel programma scolastico

Azzurra GIOIELLERIA

VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)

Rivenditore autorizzato

N. 4 - Aprile 2015

23


Sociale

Università delle tre età (Le lezioni del mese) Nicola Coppola

26 FEBBRAIO – l socio fondatore dell’associazione “Amici dell’ambiente, della flora e della fauna”, Orazio Bonvino, ha tenuto una conferenza sulla “coltivazione del le piante acquatiche”. Il relatore, attraverso la proiezione di 90 foto, ha illustrato le tecni-

che colturali, sfatando la difficoltà di coltivazione di queste piante. Le piante acquatiche più apprezzate e conosciute sono le ninfee e i fior di loto, normalmente coltivate nei laghetti dei giardini e nelle vasche che si possono collocare anche sulle terrazze. Le ninfee si distinguono in rustiche e tropicali. Le rustiche sono rizomatose e sono le prime a fiorire, i fiori sono solo diurni, difficilmente profumati e si aprono a pelo d’acqua, non temono il freddo e la loro colorazione copre tutti i colori, tranne il blu. Le tropicali sono a M.llo A.M. O. Bonvino bulbo, fioriscono in estate con una temperatura di almeno 25 gradi, la fioritura può essere diurna o notturna, a seconda della specie, i fiori sono profumati, si ergono notevolmente sul pelo dell’acqua e la loro colorazione copre tutti i colori compreso il blu, temono il freddo, pertanto, in autunno, anche se ancora in fioritura, i bulbi vanno sterrati, ripuliti da foglie e radici e conservati in sabbia umida e in ambiente buio a temperatura costante di 12 gradi circa. L’unica ninfea spontanea autoctona italiana è la ninfea alba che è una specie protetta. Il fior di loto è una pianta commestibile, resistente al freddo e alla siccità, le sue foglie sono idrorepellenti e i suoi semi possono germogliare tranquillamente dopo 400 anni, e in un caso unico al mondo anche dopo 2000 anni. Questa pianta è diffusa prevalentemente in oriente, dove è venerata dai buddisti e dagli induisti, perché considerata sacra. Alla fine della conferenza il relatore ha proposto di realizzare nell’area a tutela ambientale ubicata nella Lama Castello un piccolo invaso dove far crescere la ninfea alba e tutte le altre piante acquatiche nostrane, ricreando il sistema naturale acquatico. 5 MARZO – Presso la sala Marano dell’Istituto Vittorio Emanuele, la Consulta Femminile del Comune di Giovinazzo presieduta da Fiorella Grillo, con l’assessorato alle Pari Opportunità della dott.ssa

Antonia Pansini e l’Università delle Tre Età, nell’ambito delle manifestazioni di “Marzo… i colori delle donne”, ha promosso l’incontro dal titolo “Dante: le donne… la Commedia”. Dopo i saluti del sindaco Tommaso Depalma, di Fiorella Grillo e dell’ass. Antonia Pansini e l’esposizione delle finalità della consulta, la prof.ssa Mariantonietta Lo Giudice ha introdotto la serata illustrando le figure femminili che, Assessore Mariantonietta Fiorella Assessore Pansini Lo Giudice Grillo Paladino a partire da Eva, hanno caratterizzato la storia della nostra umanità. Subito dopo ha introdotto la proiezione del video “Vergine Madre” di Lucilla Giagnoni e regia di Felice Cappa, che ha rivisitato alcuni brani della Divina Commedia con una lettura tutta al femminile. La bravissima Lucilla ha così esaltato l’amore, la conoscenza, l’anima, la bellezza e la creazione della Donna “stella” tra le “stelle” del sommo poeta. 20 MARZO – L’incontro di questa sera si è svolto presso l’archivio diocesano della cat tedrale di Giovinazzo dove il dott. Michele Bonserio ci ha accolto per una visita alla biblioteca e all’archivio. Per molti è stata una piacevole ed interessante scoperta che ha

permesso di vedere, conoscere ed apprezzare tanti reperti della nostra storia passata. Abbiamo visionato tantissime pergamene, alcune molto antiche, appartenenti a vari fondi di confraternite e di chiese come quelle della Cattedrale, dello Spirito Santo, delle Benedettine ecc.; tutte meticolosamente catalogate e conservate in custodie e raccoglitori. E’ grande merito del dott. Bonserio che, sin dal 1979, ha lavorato amorevolmente e gratuitamente riordinando e facendo restaurare una notevole mole di reperti che altrimenti il temDott. Michele Bonserio po avrebbe deteriorato. E così la storia di tanti secoli si preserva e si tramanda. Particolare attenzione è stata data al primo libro dei battesimi della Cattedrale, tra i più importanti registri parrocchiali esistenti, dove vennero annotati i battesimi dal 1508 al 1557, ad opera del reverendo don Giovannello Sasso. Dalla lettura del libro, il dott. Bonserio ha fatto emergere tante notizie storiche, araldiche e di vita comune che hanno suscitato notevole interesse in tutti i visitatori. 24

N. 4 - Aprile 2015


MEDICINA 2.0

Riceviamo e Pubblichiamo

Smart Medical Service a Bitonto: la soluzione ai tempi d’attesa infiniti della Sanità pubblica

D

alle spiccate doti imprenditoriali dei due soci fondatori e paritari, dott. Vincenzo Donadio e ing. Francesco Colapinto, nasce in Bitonto, Via Amm. Vacca, n° 111, il CENTRO MEDICO POLISPECIALISTICO S.M.S. (Smart Medical Service). Il Centro Medico S.M.S., avvalendosi della preziosa collaborazione di un’affer-

L'ingresso della struttura

mata equipe medica, ha per obiettivo quello di offrire, in tempi brevi, visite specialistiche ed esami diagnostici di eccellenza in diversi ambiti della medicina. Inaugurata il 13 settembre 2014 alla presenza di autorità civili e religiose, tra cui il Sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, la struttura unisce sofisticati strumenti diagnostici ad una scrupolosa attenzione alle esigenze di ogni singolo paziente. I punti di forza sono rappresentati dalla Risonanza Magnetica Aperta, la quale consente anche ai pazienti che soffrono di claustrofobia la possibilità di sottoporsi a questo tipo di esame, e la Sala Operatoria, dove è possibile effettuare interventi di piccola chirurgia.

Risonanza di ultima generazione

Altra peculiarità della struttura, che si avvale di apparecchiature di avanguardia, è la Diagnostica per Immagini Radiologica ed Ecografica affidata ai radiologi dr. Ernesto Devanna e dr. Francesco Spinelli. Il dr. Gennaro Volpe, Direttore Sanitario dello Smart Medical Service, grazie alla Diagnostica di ultima generazione sua esperienza quarantennale in Ginecologia, porta avanti il progetto di Prevenzione dei Tumori dell’ap- gia dove, avvalendosi della indiscussa proparato genitale femminile offrendo alle pa- fessionalità della dr.ssa Angela Vestito è zienti un’accurata consulenza e un’ampia possibile eseguire mammografia, ecografia senologica ed agoaspirato. gamma di esami. In ambito pneumologico il dr. Renato L’Ambulatorio di Ostetricia consente di effettuare Diagnosi Prenatale attraverso esami come translucenza nucale, ecografia genetica, ecografia morfologica, ecografia crescita fetale e amniocentesi, harmony prenatal test, ecografia 3D e cardiotocografia, avvalendosi della grande esperienza della dr.ssa Brunella Una parte dello staff medico Muto, formatasi al “King’s Hospital” di Londra in fatto di prevenzione delle malfor- Ricotti effettua visite specialistiche, valutazioni allergologiche ed esami innovativi mazioni fetali. Le visite cardiologiche con elettrocar- come la polisonnografia per lo studio delle diogramma, holter cardiaco, holter presso- apnee del sonno. Il Centro Medico SMS è dotato, altresì, rio ed ecocardiogramma, sono affidate all’esperienza del dr. Fran- di ambulatori di Urologia e Andrologia, cesco Roma e della dr.ssa Dermatologia, Ortopedia, Neurologia, Gastroenterologia, Fisioterapia, Oncologia, Rosalia R. P. Caporale. L’Ambulatorio di Me- Angiologia, Chirurgia Vascolare, Chirurgia dicina dello Sport è affi- Plastica, Oculistica e Reumatologia. Le consulenze di Endocrinologia sono dato alla passione e all’alta competenza del dr. affidate alla dr.ssa Marenza Leo che opera Graziello Schiraldi che, presso l’Ospedale Cisanello di Pisa. La medicina 2.0 è finalmente tra noi, munito di Autorizzazione Regionale di Medico Cer- grazie al Centro Medico Polispecialistico tificatore Idoneità Sporti- SMS che sta già diventando punto di riferiva Agonistica, ha già rila- mento per gli elevati standard di qualità e sciato oltre 500 certifica- professionalità. Per info e prenotazioni chiamate al nuti. Ulteriore punto di for- mero 080/3735652 - 080/3740352 o inza della struttura è viate una mail al centromedicopolil’Ambulatorio di Senolo- spec@libero.it N. 4 - Aprile 2015

25


PASQUA: una notizia incredibile per l’uomo d’oggi Riflessioni

Don Nicola Gaudio

U

n vecchio adagio della sapienza popolare recita: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”, facendo così risultare il Natale come festa della famiglia mentre la Pasqua viene presentata come festa più allargata con amici e parenti da trascorrere magari con la tradizionale gita “fuori porta”. Inutile aggiungere che per i cristiani la Pasqua è la festa per eccellenza. Anzi per rigor di logica ogni domenica (Pasqua della settimana) ogni Eucarestia celebrata (Pasqua vissuta). Ma oggi che significato ha la Pasqua? Per i cristiani “mordi e fuggi” cosa può significare una festa così pregnante? Nei tempi di crisi in cui ci troviamo a vivere, la Pasqua cosa può dirci? Scrive Sant’Agostino: «Tre sono le cose incredibili e tuttavia avvenute: È incredibile che Cristo sia risuscitato nella sua carne. È incredibile che il mondo abbia creduto ad una cosa tanto incredibile. È incredibile che pochi uomini, sconosciuti, inermi, senza cultura, abbiano potuto far credere, con tanto successo, al mondo, e in esso anche ai dotti, una cosa tanto incredibile». Forse lo stupore di Agostino è la spiegazione più plausibile della festività della Pasqua. Ma cosa sia la Pasqua che partendo dall’avvenimento incredibile, dalle liturgie, dalle celebrazioni poi diventa la Pasqua dei fatti, della concretezza delle cose? Se la Pasqua è vita, come e cosa dobbiamo fare perché questa vita raggiunga tutti, senza che nessun uomo rimanga nella morte del cuore, delle attese e delle speranze di ogni genere? Se la Pasqua è amore come e cosa fare perché i nostri fratelli trovino in noi davvero sorgenti di amore sincero e vero? Invece tanti fratelli continuano a soffrire per le nostre gelosie, invidie, cattiverie, maldicenze, calunnie, falsificazioni. Quale Pasqua il mondo potrà mai vivere in questo 2015 se si combattono ancora guerre, se si fanno violenze di ogni genere e la vita è costretta ad essere negata nei valori più comuni di questa società? Il Risorto, il Vivente dà senso e significato alla nostra esistenza e risposta alle domande che sorgono quando la nostra storia incrocia momenti di dolore, di malattia, di sofferenze. Il Risorto, che è in noi, ci dà la grazia di trovare dentro ogni involucro doloroso una possibilità umana di vita, di fiducia, di solidarietà, di pazienza, di speranza. Nella vita sociale, dove accanto a tanti valori promettenti, troviamo tante delusioni, ingiustizie, strutture mortificanti o insufficienti, qual è il nostro atteggiamento? Cerchiamo soltanto un rimedio esterno a noi, invocando, come è pure giusto, strutture più giuste e leggi più corrette? Tutto questo è importante e necessario, ma la 26

N. 4 - Aprile 2015

Pasqua è molto di più! Essa ci insegna che cosa possiamo cominciare a fare noi, con il nostro amore, la nostra disponibilità, il nostro intervento immediato, con lo stesso nostro ottimismo che nasce dall’aver bevuto alla sorgente della vita che è Cristo. Cristo mia speranza è risorto! Questa certezza illumina con nuova luce tutta la vicenda umana di ogni uomo. La luce del mattino di Pasqua possa raggiungerci e illuminare la nostra vita, possa portare luce in quelle situazioni familiari dove l’amore si sta spegnendo, dove il dialogo genitori e figli si va affievolendo, dove la speranza sta cedendo il passo allo sconforto e alla delusione. Questo è l’augurio che ci facciamo a vicenda: la Pasqua del Signore ci porti la pace del cuore e la gioia di vivere. Noi che crediamo con gioia nella Risurrezione di Gesù non possiamo più essere uomini e donne tristi, scoraggiati, senza speranza. Pasqua è rialzarsi per incontrare Cristo e i fratelli. E’ questo il senso della mia Pasqua di oggi e di sempre. Nelle nostre debolezze, difficoltà, problemi di ogni genere guardare al Risorto è riprendere quota, coraggio e andare avanti nonostante tutto. Il tempo che stiamo vivendo non è tra i più sereni nella Chiesa e nel mondo, ma Gesù risorto ci dà il coraggio di andare avanti perché è neces-

sario salire il Calvario per giungere alla Risurrezione. La fede nella Risurrezione del Signore ci aiuti a recuperare i veri valori umani e cristiani. Non più dubbi, incertezze, tradimenti, delusioni, ma solo speranza e fiducia in Dio e da questa sorgente di verità trarre la forza per amare la vita, anche quando non ci sorride, quando è segnata dalla solitudine, quando i tuoi amici sono andati via, quando l’amore è stato distrutto, quando la famiglia non ritrova più le ragioni per stare unita, quando la politica si ferma alla sola parola, quando la giustizia è dimenticata nei rapporti interpersonali e internazionali, quando tutto sembra nero e allora si alza forte la voce: è risorto non è qui, vi precede nel cammino della gioia e della speranza. Solo Cristo Risorto può dare senso a tutto quello che è dolore, ma soprattutto gioia.

L’AUGURIO DI DON TONINO

Cari amici, nel giorno solennissimo di Pasqua anch’io debbo rivolgere a ciascuno di voi la stesa domanda di Gesù: “Perché piangi”. La tue lacrime non hanno più motivo di scorrere dagli occhi. A meno che non siano l’ultimo rigagnolo di un pianto antico o l’ultimo fiotto di una vecchia riserva di dolore da cui ancore la tua anima non è riuscita a liberarsi. Lo so che hai buon gioco per dirmi che sto vaneggiando. Lo so che hai mille ragioni per tacciarmi di folle. Lo so che non ti mancano gli argomenti per puntellare la tua disperazione. Forse rischio di restare in silenzio anch’io, se tu mi parli a lungo dei dolori dell’umanità: della fame, della torture, della droga, della violenza. Forse non avrò nulla da replicare se attacchi il discorso sula guerra nucleare, sulla corsa agli armamenti. Forse rimarrò suggestionato anch’io dal fascino sottile del pessimismo se mi racconterai della prostituzione pubblica, del dilagare dei furti nelle nostre case, della recrudescenza di barbarie tra i minori della nostra città. Forse mi arrenderò anch’io alle lusinghe dello scetticismo se mi attarderò ad ascoltarti sulle manovre dei potenti, sul pianto dei poveri, sulla miseria degli sfrattati, sulle umiliazioni di tanta gente senza lavoro. Queste cose le so. Ma io voglio giocarmi fino all’ultimo le carte dell’incredibille e dire ugualmente che il nostro pianto non ha più ragione di esistere. La Risurrezione di Gesù ne ha disseccate le sorgenti e tutte le lacrime che si trovano in circolazione sono come gli ultimi scoli delle tubature, dopo che hanno chiuso l’acquedotto. Riconciliamoci con la gioia. La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte dal versante giusto, quello del terzo giorno. Da quel versante il luogo del cranio ci apparirà come il Tabor. Le croci sembreranno antenne piazzate per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi rantoli dell’agonia ma i travagli del parto. E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d’ora le luci di un mondo nuovo.


“Rivelò se stesso” Riflessioni

Marzia Morva

Mostra sulla Passione a cura dell’artista Saverio Amorisco

N

el periodo della Quaresima abbiamo rivolto particolare attenzione alla Mostra di Passione, frutto del talento artistico del giovane Saverio Amorisco. L’allestimento, curato nei particolari e installato nella suggestiva cornice della sede dell’Arciconfraternita della SS. Vergine del Carmine, sita in via Cattedrale, è visitabile sino al 6 Aprile. L’ispirazione, ci spiega l’ideatore e scenografo Amorisco, è scaturita in primis da una delle quattro attestazioni Conciliari della Costituzione Dogmatica “Dei Verbum” del Concilio Vaticano II, dove si legge “Dio si è rivelato all’uomo attraverso Gesù Cristo pienezza e mediatore”. Inoltre, l’autore di questo percorso espositivo, vuole rendere omaggio all’Ostensione della Sacra Sindone che si terrà a Torino dal 19 Aprile al 24Giugno. Il tema della “Rivelazione” è racchiuso nel titolo della Mostra “Rivelò se stesso” che, come sostiene il suo giovane autore, fa riferimento al pensiero dell’apostolo Paolo «Dio attraverso il Cristo si Rivela, non più nelle sembianze di bambino indifeso nella culla di Betlemme, bensì come capro espiatorio sul legno della croce. Il Rivelato è Colui che, assumendo su di se le colpe, si lascia inchiodare ad una croce per espiare il peccato. Quel peccato, in-

Il velamento del corpo di Cristo morto sulla croce e l’accompagnamento al Sepolcro

I simboli: il bastone e i sandali di Mosé, il pane azzimo

teso in senso ampio, verrà sconfitto attraverso la Morte e Resurrezione di Gesù». La Mostra, che offre interessanti punti su cui riflettere, si divide in due momenti: l’Esodo e un secondo momento diviso in due azioni, prima l’accompagnamento al Sepolcro e dopo il velamento del corpo di Gesu’ morto. Nei due momenti, presentati con scenografia impeccabile, si intrecciano Antico e Nuovo Testamento nell’avvincente analogia che l’artista, studente di Teologia, pone ed illustra: «Così come le acque del Mar Rosso si aprono per far passare il popolo ebreo dando loro la libertà – afferma Saverio Amorisco – e si richiudono subito dopo soffocando l’esercito egiziano che era il male e il pec-

cato, allo stesso modo il lenzuolo, la Sacra Sindone si è prima chiuso stringendo ed avvolgendo a sé il corpo di Cristo morto in croce, che fu reso peccato per nostra causa, per riaprirsi nel sepolcro dopo tre giorni con la Resurrezione del Cristo Risorto rendendo increduli Maria di Magdala, Pietro e Giovanni». Noi visitatori abbiamo la possibilità di ripercorrere pagine di storia intrisa di insegnamenti e riflessioni che l’artista ha riposto con cura nella sua Mostra. Attenzione viene anche data ai simboli presenti sul presbiterio dove a sinistra ci sono il bastone e i sandali di Mosè. «Non dimentichiamo – prosegue Saverio Amorisco – che il mare si divise in contemporanea all’innalzamento del

bastone, quasi a richiamare l’innalzamento della Croce di Cristo. I sandali furono tolti nel momento della consegna della legge, in segno di rispetto per la terra calpestata, che a dire di Jhawe era Sacra. E infine il pane azzimo, mezzo di sopravvivenza durante il lungo peregrinare degli ebrei nel deserto». Nel secondo momento sono presentati i personaggi: Maria di Cleofa, Maria di Magdala, Maria di Salomè, Maria madre di Gesù, Giuseppe di Arimatea, Nicodemo e San Giovanni con statue che costituiscono importante patrimonio della Confratenita. In questo spazio è racchiusa una duplice azione: il “velamento”, cioè il coprire, il corpo di Gesù morto sulla croce e “l’accompagna mento” al Sepolcro. Questa parte della Mostra è suggestiva per noi visitatori perché trasmette emozioni e toccanti sensazioni che emergono nell’osservare i volti dei personaggi lì ad esprimere verso il Cristo venerazione, affetto, carità e dedizione. N. 4 - Aprile 2015

27


Hockey su pista, l'Afp guarda alla prossima stagione Sport

Filippo Luigi Fasano e Anna Rita Fasano

La sconfitta di Follonica ha chiuso ogni possibile velleità di playoff dei biancoverdi

N

on ha praticamente più nulla da dire, il campionato dell'Afp. Serviva solo un filotto di vittorie per rilanciarsi in prospettiva-playoff, ma i biancoverdi non hanno saputo trovare quella continuità di risultati mancata praticamente dall'inizio della stagione. I giochi si erano praticamente chiusi dopo la sconfitta di Sarzana ma la squadra di Giudice ha quantomeno alimentato le flebili speranze di rimonta sfruttando appieno il doppio turno casalingo: due vittorie tutt'altro che scintillanti, quelle contro Pieve (4-3) e Prato (4-2), ma che hanno in ogni caso rimandato alla successiva trasferta di Follonica ogni residua velleità di risalita. Al Capannino, però, è andata male, visto che i padroni di casa si sono imposti per 6-3 contro un'Afp penalizzata fra l'altro dalle defezioni di Turturro e Ranieri. In compenso, è tornato disponibile capitan Depalma, che sta gradualmente recuperando dopo l'operazione al ginocchio che l'ha tenuto ai margini per qualche partita. Con otto punti da recuperare dall'ottava in classifica e tre gare, peraltro molto difficili (nell'ordine, Viareggio fuori, Breganze in casa e Trissino in trasferta) anco-

ra da disputare, è già tempo di programmazione. Punto fermo anche per il futuro il tecnico salernitano Massimo Giudice, che spera di cominciare a raccogliere la prossima stagione i frutti seminati quest'anno. Da valutare, fra i giocatori in bilanco, l'eventuale ricoferma dell'argentino Fontan (nella foto di Francesco Marinelli), che potrebbe essere ricalibrato in un ruolo diverso, più difensivo.

Prima questione da affrontare è dunque il parco-atleti da cui ripartire, visto che il ricambio dal vivaio stenta ad arrivare. Le notizie migliori in questo senso, giungono infatti dal campionato under 13, che ha visto la squadra allenata da Dino Camporeale collezionare solo vittorie, senza perdere per strada neppure un punto. L'auspicio è che i giovanissimi hockeisti dell'Afp possano farsi valere anche alle finali nazionali.

Giovani hockeisti: a Giovinazzo un raduno con il ct azzurro Mariotti

U

n raduno collegiale per i giovanissimi hockeisti, alla presenza del ct azzurro Mariotti. In attesa di tornare a ruggire con il suo vivaio, Giovinazzo è stata tappa del Sud Italia per lo

28

N. 4 - Aprile 2015

staff della nazionale a caccia di giovani talenti sulle rotelle. E così, i giorni 7 ed 8 marzo, il palazzetto di viale Moro ha ospitato gli atleti nati fra il 2000 ed il 2003, che sono stati visionati

non solo da Mariotti ma anche dal suo vice Nino Caricato ed dal responsabile federale delle squadre nazionali Cesare Baiardi. La prima sessione è stata dedicata ai ragazzi di Roller

Salerno, Cresh Eboli e Pattinomania Matera, mentre alla seconda hanno partecipato gli atleti di Afp e Hockey Molfetta 2012. (Anna Rita Fasano)


È Marzella il nuovo allenatore delle azzurre di hockey Sport

Giuseppe Dalbis

Il tecnico giovinazzese succede al suo maestro Massari alla guida della nazionale femminile che disputerà gli europei

U

n passaggio di consegne tra “il professore” e l’allievo è avvenuto nell’hockey su pista. Il presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio Sabatino Aracu ha nominato Pino Marzella allenatore della nazionale femminile. Il campione giovinazzese raccoglie l’eredita di colui che è stato più di una guida per la sua crescita, quel Gianni Massari che lo ha allenato negli anni dei trionfi e che nel 2013 è riuscito a ricomporre una rappresentativa femminile che mancava dalle piste da nove anni. Ora Massari si dedicherà alla Scuola Italiana Roller International e, nel segno della continuità. lascerà il posto al suo giocatore più affermato, al Maradona dell’hockey che è stato,

tra le altre cose, capocannoniere per otto stagioni, vincitore di uno scudetto e di una Coppa delle Coppe con la maglia della sua città e trascinatore della squadra azzurra nella storica finale dei Mondiali del

1988 in Spagna. Marzella allena già la Pattinomania Matera nel campionato di A1 ed è finito su tutti i giornali quando, in occasione dell’ultima gara della scorsa stagione, ha fatto esordire, davanti alle te-

lecamere Rai e tra lo stupore generale, una delle sue atlete, l’unica ad aver provato il brivido di scendere in pista nella massima serie fatta di soli uomini (nella foto tratta da Facebook, allenatore e giocatrice assieme). Ora, dopo qualche sporadica collaborazione con lo staff azzurro, il tecnico 53enne si ritrova per la prima volta ad essere il titolare della panchina e dovrà guidare proprio le ragazze ai campionati europei che si disputeranno a settembre sul suolo italico, cercando di migliorare quel terzo posto raggiunto due anni fa. E chissà che questo incarico non lo porti un giorno a coronare il sogno di ricoprire il ruolo di commissario tecnico della nazionale maschile.

La terapia mensile della Giovinazzo sportiva per lo stress da pay-tv DATA

Sabato 28 marzo Sabato 28 marzo Domenica 29 marzo Sabato 11 aprile Domenica 12 aprile Martedì 14 aprile Domenica 26 aprile Domenica 26 aprile

IMPIANTO

Palazzetto via De Ceglie Palasport via Moro Comunale San Pio Palazzetto via De Ceglie Palazzetto via De Ceglie Palasport via Moro Comunale San Pio Palazzetto via De Ceglie

ORA 15,30 16,00 16,00 18,30 18,30 20,45 16,30 18,30

DISCIPLINA

EVENTO

Calcio a 5 – serie C2 girone A, 9^ ritorno Futsal-Poggiorsini Calcio a 5 – serie B girone E, 23^ giornata GS C5-Cristian Barletta Calcio – Promozione, 9^ ritorno Usd-Celle di San Vito Pallavolo femminile – serie D girone A, 21^ giornata Volleyball-Aquila Azzurra Trani Pallacanestro – 1^ Divisione, 6^ ritorno Fidens-Virtus Molfetta Hockey su pista – serie A1, 25^ giornata Afp-Breganze Calcio – Promozione, 14^ ritorno Usd-Virtus Calcio Putignano Pallacanestro – 1^ Divisione, 8^ ritorno Fidens-Basket Noicattaro N. 4 - Aprile 2015

29


Iris, ancora un mese da protagonista Sport

Anna Rita Fasano

Ben otto le ginnaste qualificatesi alla finale nazionale del campionato di Categoria

M

arzo intenso e ricco di soddisfazioni per l' ASD Ginnastica Ritmica Iris. La società presieduta da Nico Di Liddo è stata impegnata su più fronti. Dal campionato Interregonale di Categoria zona Sud, svoltosi a Battipaglia, è arrivata la soddisfazione maggiore, con quattro ginnaste qualificate alla fase nazionale. Per quanto riguarda le allieve di prima fascia, da segnalare il sesto posto di Irene Carbonara e il settimo di Sofia Di Lollo Capurso, autrice del miglior punteggio nell'esercizio con il nastro, e quindi di una bella prova, sebbene sia passata all'agonismo da soli sei mesi. Tra le Allieve di Seconda Fascia, invece, domina la scena Annapaola Cantatore, che ha ottenuto il miglior punteggio negli esercizi a corpo libero e con cerchio, in una gara con ben 35 partecipanti. Qualche rimpianto, invece, per il quarto posto finale di Elisa Clemente; dodicesimo piazzamento per Anna La Bianca e diciassettessimo per

Silvia Maffei. Tra le Junior Seconda Fascia, giunge ad un passo dalla vittoria Silvana Paparella; terzo posto, invece per Camilla Rivolta nella categoria Senior. Si qualificano quindi alla finale nazionale del 18 aprile a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, Annapaola Cantatore, Elisa Clemente, Silvana Paparella e Camilla Rivolta. Per i campionati di serie C e D, la prima prova di entrambi i Campionati è stata organizzata presso il Palazzetto di San Girolamo, a Bari il 1° marzo, tra l'altro proprio dall'Iris, consolidato punto di riferimento della ginnastica ritmica del nord barese. Nella mattinata spazio alla squadra di C composta da Annapaola Cantatore, Elisa Clemente, Anna La Bianca e Silvia Maffei. La prova è consistita in un esercizio a squadra a corpo libero, uno a cerchio a coppia eseguito da Clemente-La Bianca, uno fune e nastro in successione per Cantatore-Clemente

NINO MARZELLA

ed infine quello individuale con le clavette della Cantatore. Molto soddisfatte al termine della prova le due allenatrici Marisa Stufano e Ania Plotkina, che hanno visto le loro ginnaste vincere la prima prova ritmica in tutti gli esercizi. Una vittoria bissata poi a Martina Franca domenica 8 marzo, e valsa l'accesso alla fase interregionale in programma proprio a Giovinazzo il 26 aprile. A Bari, sempre il 1° marzo, si è svolta pure la prima prova del campionato di Serie D. In pedana Carola Carlà, Ilenia Castellana, Melissa Digiaro e Noemi De Palma, allenate da Anna Sollecito. Le Allieve si sono misurate prima in un esercizio a corpo libero. Poi c'è stata la prova individuale con cerchio, sostenuta dalla Digiaro ed infine nastro e palla in successione eseguito da Carlà-Castellana. Alla fine, un quarto posto per l'Iris. Sabato 7 marzo, ben tre le squadre impegnate nella gara regionale Sincrogym sezione ginnastica, al Palazzetto San Girolamo di Bari. Primo posto per la compagine di prima fascia formata dalle ginnaste più giovani, Letizia Valente, Greta Simone, Maria Dell'Aquila e Federica Esposito, nate tra il 2004 e il 2007. Secondo posto, invece, per le squadre di seconda (2001-2003), formata da Claudia Ferrante, Benedetta Schifano, Arianna Gentili e Debora Di Venosa, e di terza (2000), composta da Martina Valente, Sara Musco, Dalila Losito e Gaia Ruggieri. Grande soddisfazione quindi per le due allenatrici Lucia Andriani e Alessia Sangilli.

RADIANT

CALDAIE A GAS

IMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE E CONDIZIONAMENTO ESECUZIONE OPERE EDILI

70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20 Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418 30

N. 4 - Aprile 2015


Via Matteotti, 128/130 - Bitonto - Tel. 080 3740742 ba562@franchising.salmoiraghievigano.it

Conoscitori di sguardi! Piazza Vittorio Emanuele, 54 - Giovinazzo - Tel. 080 3947746 ba578@franchising.salmoiraghievigano.it



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.