2014 06

Page 1

Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XVIII N. 6 Giugno 2014 Euro 2,00



Editoriale

Criticità, priorità, scadenze, emergenze Filippo D’Attolico

Mie care lettrici e lettori,

altre spese le ultime risorse mensili di cassa, piuttosto che al pagamento di una utenza domestica, si assume la responsabilità di ciò che ne deriva. Anche nel campo dell’informazione su piccola scala, cui noi ci dibattiamo, imperversano una serie di difficoltà che sembrano insormontabili, considerato che i riscontri che rileviamo a fronte del nostro impegno e della nostra passione sono poco confortanti: riduzione del numero dei lettori, scarso interesse a inserzioni promozionali e commerciali, demotivazione dei collaboratori e disaffezione all’azione giornalistica. Insomma: criticità, priorità, scadenze, emergenze. Da che parte iniziare? Con quali mezzi e disponibilità? Chi sa! Io qui non posso che essere enormemente grato ai miei collaboratori che ancora mostrano voglia di spendere loro energie a continuare con passione ad impegnarsi in questa ardua impresa. Sono, altresì, contento e, al tempo stesso, incoraggiato dalla attenzione dei lettori affezionati e degli abbonati che continuano a darci fiducia e a chiederci di non far venir meno una voce che parla delle cose che riguardano la comunità cittadina. Proprio in loro affonda la voglia di insistere e la ricerca di quelle potenzialità operative per affrontare questo rischio con giudizio e la consapevolezza di poter riuscirci, senza mai dimenticare le scadenze ed anticipare le crisi emergenziali. Stiamo per toccare il fondo, semmai non l’avessimo ancora fatto: non ci resta che risalire a galla!

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

Collaboratori

nel titolo di questa mia riflessione editoriale vi ho elencato una serie di termini di grande attualità che riguardano tutti, senza esclusione alcuna, indipendentemente dal ruolo che si riveste: dal manager al gestore di una piccola bottega, dall’imprenditore all’operaio, dall’impiegato al pensionato, alla casalinga. Dall’amministratore di una società che fattura milioni di euro attraverso il suo commercio, al presidente di una associazione di volontariato che eroga servizi gratuitamente. Tutti ci si trova, frequentemente, a dover compiere scelte che rispondono alla valutazione di priorità piuttosto che criticità o scadenze. Le nostre azioni, pertanto, risultano frutto di una scelta programmata su una scala di importanza in cui collochiamo il nostro lavoro. Può una criticità sostituire una precedente priorità? Bisogna rispettare una scadenza od ottemperare prima ad una emergenza? Non è possibile stabilire una classificazione che soddisfi tutti: le scelte sono personali (singole o collegiali), come l’assunzione della responsabilità che ne consegue. Un imprenditore, nel decidere di rinviare il pagamento di una fattura giunto a scadenza per soddisfare le attese dei suoi dipendenti in arretrato nelle retribuzioni, evita di inasprire i rapporti con le risorse umane della sua azienda consapevole del danno d’immagine ed economico che ne consegue. Come pure, la casalinga che stabilisce di destinare ad

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

Fedele Capurso

Mauro Capurso

Giuseppe Demartino

Italo Cinquepalmi

Roberta Deruvo

Gaetano Nacci

Gerardo Nardò

Filippo Luigi Fasano

Dario Verolino

I piccoli giornalisti in carriera

Marilisa Sisto

« Grafiche Ferrara» Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del Colle Tel./Fax 080 3811927 www.graficheferrara.com info@graficheferrara.com

Abbonamenti:

ITALIA SOSTENITORE BENEMERITO ESTERO: U.S.A.

Euro Euro Euro $

20 30 50 150

con versamento sul c/c postale

n.

Giuseppe Dalbis

Giuseppe Maldarella

347.5231877

Chiuso in tipografia il 29 maggio 2014

Frank De Santis

Beatrice Andriano Cesari

Responsabile fotografie

Marzia Morva

Giuseppe Dagostino

Gabriella Serrone

Responsabile estero

Nicola Miccione

Girolamo Capurso

Corrispondente estero

Gianluca Battista

Direttore Responsabile

Padre Spirituale

Presidente Luigi Verzillo

Redazione

Segretario

Responsabile pubblicità

Fotolito e Stampa

Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00

Filippo D’Attolico

Alessandra Loconsole

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

ORARI DI APERTURA SEDE:

Nicola Coppola

Michele Amoia (347.7985281)

Responsabile giovani

Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 340 2571077)

Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 340 1062022 - E-mail: fidatto@libero.it

D. Nicola Gaudio

Responsabile archivio

17099706

oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto

Nicola Marinelli

IBAN IT53 B010 1041 3800 4120 0001 523

intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine N. 6 - Giugno 2014

3


Opinione

L’IMMOBILE COMUNALE DA Giuseppe Maldarella

L

“Villa Spada”, da centro per le famiglie a laboratorio di prodotti marinari della tradizione culinaria ’assunto che mi accingo ad esporre, per molti versi, è estraneo all’attualità mediatica domestica perché ritenuto del tutto insignificante per l’informazione giornalistica. Io ho preferito, invece, dibattere questo particolare argomento per poter partecipare due mie analisi che ritengo mettano meglio in luce l’approssimazione gestionale che accompagna, sin da quando si è instaurato, il regime di governance di Depalma. La prima riflessione ha a che vedere con l’incomprensibile destino ora riservato a una unità immobiliare, quale appunto la rinomata Villa Spada (ex Parco Scianatico), che fu acquisita alla patrimonialità comunale con il preciso scopo di costituire a Giovinazzo una sede polifunzionale per l’aggregazione e il sostegno delle famiglie. L’altra ha a riguardare l’impressionante scarso impegno, o meglio il disinteresse, che lascia trasparire l’intera squadra del Sindaco attorno all’ambizioso progetto cui è partner la comunità di Giovinazzo insieme a quella di Tricase (Le) e alla popolazione greca di Corfù dal titolo: “Promozione e Valorizzazione della cultura marittima”, Acronimo – MAGNA GRECIA MARE –. Senza meno su Villa Spada qualche eco di vecchie polemiche politiche è ancora presente alla memoria del lettore, se non altro per le traversie della compravendita dell’immobile, dopo il fallimento delle A.F.P. dell’industriale Scianatico, che l’aveva destinato a sito dopolavoristico del personale dipendente e loro famigliari, ma ancora più per le vicende cui si giunse alla ristrutturazione edilizia dello stabile, grazie all’apporto finanziario di un offerente privato. Si ricorderà, infatti, che l’acquisizione alla proprietà municipale dell’immobile fu voluta da Natalicchio con il fine precipuo di istituire e allocare in quel complesso il “Centro per le Famiglie”, un polo catalizzatore di bisogni e di risorse in grado di ridurre l’isolamento dei nuclei familiari, come ebbe lui stesso ad illustrare al Consiglio Comunale nella seduta di presentazione del documento sulle Linee programmatiche del suo secondo mandato da Sindaco. Per contro l’altra questione è completamente

4

N. 6 - Giugno 2014

sconosciuta, nessuno ha una qualche cognizione, né il Sindaco si è mai peritato di fare un cenno su quel progetto patrocinato dalla Comunità Europea. Trattasi di una progettualità incentivante che si prefigge, secondo studi di fattibilità e indici economici di mercato, di far presa sull’intensificarsi delle relazioni di interscambio delle culture locali tra il litorale pugliese e la sponda greca per un incremento del 20% dell’attuale flusso turistico delle zone interessate. A questo punto il lettore si chiederà quale possa essere la linea di connessione che porta a contestualizzare la disquisizione di Villa Spada con il Progetto Magna Grecia Mare. E’, appunto, questo l’oggetto del mio approfondimento che prende chiaramente lo spunto dal travaglio procedurale cui, in casa nostra, sembra si sia impantanata l’attivazione del programma turistico interregionale Italia-Grecia 2007-2013. È questo un progetto innovativo che la Comunità Europea ha varato con un impegno finanziario di oltre un Milione di Euro, per il 75% a proprio carico (Fondi FESR) e il restante 25% su fondi nazionali. Ad onore del vero, è da segnalare che il piano di cooperazione transfrontaliera Grecia-Italia, teso a beneficiare del cofinanziamento da parte del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale fu a suo tempo concepito ed approntato dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e, solo in seguito a ripetute pressioni, Natalicchio si convinse a farlo proprio nell’ottobre del 2009 con la sottoscrizione di un accordo di partenariato con il citato Istituto Universitario barese, impegnando la municipalità a dare attuazione al progetto insieme al Comune di Tricase sul litorale del basso Adriatico e Corfù sulla sponda greca. E così nel novembre del 2012, con l’assegnazione delle risorse finanziare pari a € 118.000,00, spettanti per il suo apporto di intervento all’esecuzione del Progetto Magna Grecia Mare, il nostro Comune ha elaborato una scheda di interventi da portare a compimento entro il termine di scadenza fissato per la prima metà di quest’anno. Gli incombenti di spettanza del Comune sono stati ri-

assunti in uno schema di opere rivolte a custodire e valorizzare i saperi e i sapori del patrimonio culturale della area costiera cittadina e del mare che la lambisce e che sono orientate tutte a fini di sviluppo turistico in correlazione con altrettante azioni di intervento a Tricase e a Corfù. L’intento finale è appunto quello di costituire il “Consorzio Magna Grecia Mare” (Co. MGM) con il ruolo di promuovere la cultura comune del mare delle tre località che andrebbero ad operare attraverso una serie di iniziative ed eventi in stretta connessione tra loro per lo sviluppo turistico di tradizione marinara. Dunque, il nostro Comune è chiamato, secondo il suo definito piano di lavoro, a costituire: – una bibliomediateca condivisa del mare; – un porto museo con reperti di attrezzi di imbarcazioni locali e di antichi mestieri marittimi nonché tracce di rotte marinare; – un laboratorio in rete con quelli delle altre due località, proponendosi vedetta sulla conoscenza delle risorse locali per offrire prestazioni di ospitalità ai turisti (albergo diffuso), di recupero di ricette tradizionali con la degustazione di prodotti locali del mare ed, infine, come polo di formazione per giovani da occupare nel settore. Le prime due azioni dell’allestimento museale e della bibliomediateca, esperite sempre tramite pubblici bandi, sono in corso di completamento, ancorché non appaiono prospettarsi in modo del tutto coerenti alle aspettative che il progetto prefigura, specie per il ridotto rilievo impiantistico e soprattutto per la scarsità dei reperti rinvenuti. Per ciò che attiene, invece, la creazione del cosiddetto “Laboratorio del Mare”, quale fulcro di attrattiva alla scoperta della tradizione culinaria nostrana e centro di formazione e di offerta di servizi di ospitalità turistica coi criteri dell’albergo diffuso, sembra incontri intralci che fanno suppore il procrastinarsi dei prescritti tempi di attuazione. Infatti, i bandi posti in essere per ricercare un operatore che possa provvedere all’erogazione di tanti servizi per il periodo di un quinquennio contrattuale,


ALL’UTILIZZO CONTROVERSO

come previsionato dal carteggio progettuale, non hanno dato esiti soddisfacenti anche perché gli eventuali aspiranti all’aggiudicazione non dispongono di una location adeguata alle prestazioni da fornire. Questa situazione di fatto mette a rischio l’esecuzione della parte progettuale di maggior spicco di tutta l’azione promozionale concepita, come si è detto, per il raggiungimento di un sensibile incremento del flusso turistico sulle aree costiere delle due sponde. Ebbene, attraverso una serie di confronti di ipotesi valutative, che con gergo tecnico sono definite conferenze di servizio, l’apparato dirigenziale municipale ha intravisto l’opportunità che ambienti di Villa Spada potessero essere destinati a detto “Laboratorio del Mare” ed evitare così il rischio di essere colti inadempienti alla realizzazione dell’assetto operativo che di fatto attuerebbe la promozione turistica di qualità che è il punto di forza del progetto Magna Grecia Mare. La soluzione naturalmente è stata avvallata d’urgenza dalla Giunta Comunale che con un proprio atto ha formalizzato la destinazione d’uso di Villa Spada a “Laboratorio del Mare” senza individuare però l’entità delle superficie dell’edificio da assegnare a detta funzione, né tanto meno il distinguo dei locali da riservare ai singoli operatori rispettivamente esercenti i servizi inclusi nei due lotti in cui sono state

disgiunte le prestazioni del laboratorio medesimo. In tal senso si è provveduto a bandire un altro appalto pubblico per due filiere di attività: l’una vertente la progettazione e la gestione del cosiddetto Laboratorio del Gusto con eventi di degustazione dei relativi prodotti del mare, l’altra l’organizzazione di un punto informativo per il trattamento dei prodotti del mare su antiche ricette del posto insieme all’offerta di ospitalità turistica (spread hotel). E così Villa Spada, comprata per essere sistemata a insediamento del Centro formativo ed informativo a sostegno della genitorialità, cambia identità per divenire polo di promozione turistica interregionale Italia-Grecia, i cui servizi richiedono senza meno altri adattamenti strutturali ed ambientali dell’immobile. Da qui emergono le dovute considerazioni cui facevo cenno all’inizio. L’assegnazione di ambienti di Villa Spada per far insorgere il “Laboratorio del Mare” lascia supporre che l’edificio, nonostante l’adeguamento infrastrutturale costato ingenti risorse economiche, in gran parte è rimasto inutilizzato e quindi inoperoso per le funzioni cui fu comprato a suo tempo dal Comune. Ed ancora non si comprende quali siano state le caratteristiche impiantistiche e di contesto della struttura in ragioni delle quali l’hanno ritenuta confa-

cente alle esigenze operative dell’istituendo Laboratorio del Gusto, nonostante si trovi in periferia, ben distante dalla linea di costa ove si stanno organizzando le attrezzature museali e di bibliomediateca. A meno che non si pensi che quella sia stata l’unica soluzione possibile senza la quale sarebbe andato a monte il nostro apporto al Progetto Magna Grecia Mare con le dovute ricadute circa giudizi d’inaffidabilità per la nostra Municipalità. Personalmente sarei propenso a credere che un tale rischio non è del tutto scongiurato atteso che né Depalma né tanto meno qualcuno della sua squadra di governo si sta spendendo direttamente per la buona riuscita del progetto. Anzi, contrariamente a quanto è accaduto per la predisposizione e la preparazione delle iniziative al contorno della tappa del Giro ciclistico, che tanti esborsi hanno comportato a carico sulle casse comunali solo per dare “immagini luccicanti” della città, il Sindaco non mostra intenti di sollecitudine e preoccupazione alla realizzazione di questo progetto. Eppure si tratta di un articolato piano di attività proiettato verso un arco temporale di cinque anni dalle prospettive interessanti per qualificare le offerte turistiche della nostra area cittadina e, peraltro, finanziato con fondi extra-comunali. Tutto è lasciato nelle mani dell’Unità di Progetto il cui unico assillo è quello di trovare operatori cui affidare quei servizi pianificati nello schema programmatico e spendere i fondi di cui si è assegnatari. Non si è neppure preoccupati di ricercare un coinvolgimento di organismi associativi che possono contribuire a favorire ricerche di tradizioni locali né si è avvertita la esigenza di chiamare a collaborare quelle realtà sociali che potrebbero concorrere a far funzionare il complesso delle offerte promozionali che puntano, come si è detto, ad incentivare una forma di turismo legato al mare ma anche valorizzato da relazioni storico-culturali Puglia-Grecia. Ed allora viene da credersi: se non ci si credeva alle potenzialità e all’efficacia di quella iniziativa promozionale perché ci si è imbarcati nella impresa di partenariato sottoscrivendo formali impegni di attivazione e gestione del Progetto e perfino di costituzione del consorzio Magna Grecia Mare con le altre due municipalità? Forse solo perché attratti da quelle cospicue assegnazioni di risorse finanziare. N. 6 - Giugno 2014

5


Attualità

CINEMA

Il regista Pippo Mezzapesa incontra la redazione di “in Città” Marzia Morva

Il cinema di Pippo Mezzapesa, il cinema in Puglia e a Giovinazzo

Lunedì 9 giugno alle ore 20.00 nella sede dell’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine

N

oi tutti della Redazione Giornalistica di “in Città” abbiamo accarezzato un bel sogno che vede ora la luce, e di questo siamo molto orgogliosi. Infatti, diamo notizia di una importante anteprima in merito all’incontro che vedrà protagonista il noto regista Pippo Mezzapesa con la Redazione. L’iniziativa, che punterà l’attenzione sul cinema e sul talento di regista, sceneggiatore e produttore quale è il giovane Mezzapesa nella nostra terra, si svolgerà Lunedì 9 giugno alle ore 20.00 nella sede dell’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine sita in via Cattedrale a Giovinazzo. Pippo Mezzapesa ci parlerà del suo “fare cinema” e del brillante percorso che ha svolto, coronato di importanti premi e riconoscimenti. Il talentuoso e creativo regista è un orgoglio della Puglia e del cinema italiano, e i positivi e svariati consensi della critica specializzata sono ampia conferma. Avremo con piacere la possibilità di condividere con lui il momento felice che sta vivendo con le ultime produzioni cinematografiche tra le quali citiamo il film “Pinuccio Lovero-Yes I can” nei cinema in tutta Italia dal 15 maggio. E’ la storia emozionante e al contempo fantastica del simpatico Pinuccio Lovero, personaggio originale creato da Mezzapesa. Pinuccio di professione fa il “becchino” nel cimitero di Bitonto ma ha un “sogno nel cassetto”... All’incontro parteciperà anche Pinuccio Lovero che ci farà “morire dal ridere”... L’invito è aperto a tutti i lettori di “in Città”, agli amici e alla città!

6

N. 6 - Giugno 2014


SPECIALE GIRO D’ITALIA 2014

ROSA DI NOTTE Gabriella Serrone

Un po’ festa dal grande richiamo ed un po’ sagra di paese. Rivisitiamo in chiave critica la “Notte Rosa” giovinazzese

L

a 97ª edizione della gara ciclistica italiana per eccellenza ha scelto Giovinazzo come comune di partenza della sua prima tappa nel bel Paese, dopo il debutto irlandese. La Giovinazzo-Bari ormai è storia. Così, la sera del 12 maggio scorso, i luoghi più suggestivi della nostra cittadina si sono animati per accogliere con entusiasmo e calore la carovana al seguito del Giro d’Italia. L’inizio della “Notte Rosa” è stato affidato all’A.R.A.C., associazione dei ristoratori, albergatori e commercianti di Giovinazzo, che ha organizzato un brindisi di benvenuto a partire dalle 19,30 in Piazza Umberto. Nella stessa location, per tutta la serata, diverse attività commerciali giovinazzesi si sono alternate per offrire cocktail e bevande fresche ai presenti. Via Marina, nella zona ai piedi della Cattedrale romanica, ha accolto la musica di radio Idea e le esibizioni di cantanti e ballerini provenienti da scuole canore e di ballo locali. Allestimenti floreali con pubblicizzazione dell’olio di casa nostra in piazza Duomo, per ricordare una delle antiche vocazioni produttive di Giovinazzo, mentre piazza Meschino è stata la cornice della gastronomia con bancarelle di commercianti giovinazzesi e di paesi limitrofi. Spazio alla valorizzazione dei prodotti locali anche in piazza Porto, dove gli 11 Gal del progetto “Corto circuito” e del Gruppo di Azione Costiera hanno esposto ogni sorta di prelibatezza della terra di Puglia. Senza dimenticare, poi, le più periferiche piazza Spinelli e via Cappuccini, vetrine dell’artigianato locale e dell’hobbistica. Ciliegina sulla torta l’esibizione della Street Band - Route 99, giovanissimo gruppo giovinazzese che ha attraversato i luoghi del percorso rosa a ritmo della sua musica frizzante e coinvolgente. Un flusso enorme di

gente è accorCarretti agricoli in piazza Duomo sa per prendere parte a questa grande festa e anche qualche giornalista ed ex ciclista ha colto l’invito passeggiando in incognito tra gli altri visitatori. La Notte Rosa è stata un’occasione per salutare il Giro, “mettendo in piazza”, è il caso di dirlo, la produzione di casa nostra. Affidiamo il giudizio sulla serata all’articolo conclusivo di questo speciale, ma vi lasciamo con una piccola considerazione. Forse, si sarebbe potuto fare uno sforzo ulteriore, per dare più visibilità alla nostra citta-

dina e farla uscire da quel provincialismo su cui si è adagiata da molti anni. La Notte Rosa passerà agli annali, per chi l’ha saputa osservare dal di dentro, una grande festa sì, ma con i tratti di un’enorme sagra paesana. La Street-Band per i vicoli del borgo antico

N. 6 - Giugno 2014

7


SPECIALE GIRO D’ITALIA 20

Tutta un’altra cronaca rosa Giuseppe Dalbis

I

Il racconto e le immagini della mattinata della partenza del Giro

l Giro d’Italia come il circo qualche decennio fa: arriva con i suoi colori e i suoi suoni e il paese vive una grande festa, dimenticando per poche ore piccoli problemi e le polemiche che hanno preceduto l’evento stesso. Piazza Vittorio Emanuele si è trasformata in villaggio. Sulla ex strada

Ph. Francesco Battista

Ph. Nicola Marinelli

8

N. 6 - Giugno 2014

statale gli stand degli sponsor ufficiali del giro hanno distribuito gadget per mezza mattinata venendo letteralmente presi d’assalto da visitatori di tutte le età alla ricerca di un cappello, di una sacca in plastica, di assaggini, di premi alla propria fortuna. Gli appassionati veri invece, coloro che ai ricordi materiali preferiscono quelli visivi, sono rimasti assiepati lungo le transenne (che forse allontanavano troppo la gente dai ciclisti, per come è stato concepito il villaggio dall’organizzazione nazionale) per assaporare l’arrivo alla spicciolata dei quasi 200 protagonisti in sella alle loro bici. Salutate dagli speaker di R101, per circa un’ora le squadre hanno ottemperato al rito della firma su carta e su tabellone trasparente, dando uno sguardo alle ambite maglie

ufficiali e al “trofeo senza fine” esposti sul palco. A commentare il tutto anche la squadra Rai con Marino Bartoletti e Paolo Belli, in diretta dalla piazza con ospiti quali il ct della nazionale Davide Cassani e gli ex campioni Gianni Bugno, Mario Cipollini e Paolo Bettini. Solo la pioggia ha cercato di rovinare la festa giovinazzese, promossa con

Ph. Nicola Marinelli

Ph. Giuseppe Palmiotto

Ph. Nicola Ditillo


014

Ph. Nicola Marinelli

voto 8 dal sito specializzato Tuttobiciweb.it, ma gli amanti delle due ruote e i curiosi non si sono fatti intimidire da qualche goccia. Alle 14.45, quando le bizzarre auto della carovana rosa erano ormai lontane, Tommaso Depalma, accompagnato dai colleghi sindaci di Bari, Molfetta e Bitonto, oltre che dal vescovo Mons. Martella, ha dato il via alla gara che dai piedi del municipio ha percorso a

passo di cicloturistica il lungomare con la recinzione coperta per l’occasione da contestate grandi fotografie del paese, ha deviato su via Durazzo per poi accelerare nei pressi dell’area mercatale in direzione Molfetta per la partenza vera e propria, frenata dall’asfalto bagnato. E in pochi minuti la festa tanto attesa è finita per far posto nuovamente alla normalità. Ma la mattinata del 13 maggio è entrata nella storia cittadina: una partenza dello sport più popolare e affascinante dello Stivale, la prima sul territorio nazionale, con conseguente passaggio sui media, è qualcosa che può avvenire una sola volta per chi è in pianura e conta appena 20.000 abitanti. E questo i giovinazzesi lo hanno capito e per un giorno almeno sono stati orgogliosi del loro paese.

Ph. Giuseppe Palmiotto

Ph. Francesco Battista

Ph. Nicola Ditillo

N. 6 - Giugno 2014

9


SPECIALE GIRO D’ITALIA 2014

Quel che resta dopo il Giro ( i ciclisti se ne stanno andando in foto)

ROSA IN CHIAROSCURO Gianluca Battista

M

Le nostre considerazioni dopo l’evento dell’anno

esi di programmazione, danaro pubblico speso, attesa spasmodica. La partenza della quarta tappa del Giro d’Italia 2014 resterà nella memoria collettiva giovinazzese a lungo, come l’evento più importante degli ultimi anni. Negli articoli di Gabriella Serrone e Giuseppe Dalbis abbiamo analizzato criticamente il pre ed il “durante”, con un’ampia carrellata fotografica che ha immortalato i momenti secondo noi più suggestivi da consegnare alla piccola grande storia di questo centro. A posteriori ci concediamo alcune considerazioni, quasi d’obbligo per chi fa cronaca su questo territorio. Da un punto di vista del ritorno d’immagine, Giovinazzo ne esce bene, grazie soprattutto all’opera di RCS, macchina da guerra organizzativa della Gazzetta dello Sport. Mi10

N. 6 - Giugno 2014

gliaia di persone in piazza nella serata precedente dedicata alla “Notte rosa” ed i nostri prodotti tipici valorizzati al meglio, seppur con un’impronta troppo da sagra di paese. L’Amministrazione locale ha vinto la sua scommessa in fatto di ritorno economico anche, con alberghi e ristoranti pieni, mentre pochissimo hanno lavorato altri commercianti (per esempio quelli di Piazza Vittorio Emanuele II). Sono stati spesi circa 36000 euro per avere la partenza di tappa, con sponsorizzazioni che hanno permesso un rientro di circa 35000 euro. La copertura mediatica è stata relativa, con un documentario andato su Rai Storia che ha poco descritto le bellezze artistiche ed il patrimonio storico-culturale della nostra cittadina. Già, la cultura, questa sconosciuta. Se la macchina or-

ganizzativa di RCS è stata praticamente perfetta, non altrettanto si può dire del Comitato di tappa, che ha lavorato come ha potuto viste anche le risicate risorse, ma che ha difettato proprio nel suo compito principale, quello della comunicazione. A cominciare dagli eventi della settimana precedente alla tappa, la pubblicizzazione è stata a tratti farraginosa, mentre nei giorni del 12 e 13 è mancato un coordinamento tra le tante iniziative. Un infopoint inutile, perché sistemato all’interno di una Piazza Vittorio Emanuele II recintata, e l’inesistente selezione di guide per visite dal reale stampo culturale, sono a nostro modestissimo parere i due grandi nei di questa due giorni. Giovinazzo è apparsa come da tempo la vediamo anche noi: un grande patrimonio da un punto di vista delle

attività produttive, finalmente dinamiche, ma uno scrigno chiuso su se stesso, poco fruibile e poco pubblicizzato agli occhi di chi ama l’arte. I numeri della manifestazione son tutti positivi, bene intesi, e Tommaso Depalma ha vinto da questo punto di vista la sua personalissima scommessa. Quello che è mancato è l’affrancamento definitivo dalla dimensione di provincia, in questo caso vista con accezione negativa. Ci si doveva aprire al mondo per dire a tutti che noi siamo una perla dell’Adriatico ed in questo si è in parte fallito. Vedremo se l’Estate Giovinazzese saprà riscattare queste pecche, ridando centralità alla cultura, finalmente a scapito dell’assistenzialismo associativo che da troppi anni (a cavallo tra due amministrazioni, ndr) tarpa le ali ad un reale lancio in chiave turistica.


Attualità

Una frase emblematica che ci indica il personaggio Franco Ballerini

(Foto di Nicola Marinelli)

Franco, Giovinazzo non ti ha dimenticato Fedele Capurso – Foto GiovinazzoLive.it

Una mostra presso la scuola San Giovanni Bosco ha ricordato Ballerini, campione di ciclismo scomparso nel 2010

N

el suo giorno sportivamente e mediaticamente più importante, Giovinazzo non ha dimenticato un campione che, con passione e disponibilità, ha prestato negli anni passati il suo volto e la sua esperienza in tante manifestazioni organizzate nella nostra città. Franco Ballerini, ciclista prima e commissario tecnico della nazionale poi, è stato molto più di un atleta. È stato uomo di sport, capace di coglierne lo spirito nella sua forma più autentica, non solo durante la sua attività agonistica, ma anche dopo, mettendosi sempre al servizio

degli altri e cercando di comunicare e trasmettere quei sani valori che il ciclismo aveva saputo insegnargli. Ed è per questo che, nell’ambito delle iniziative collaterali alla partenza del Giro di martedì 13 maggio, il Comune di Giovinazzo ha voluto organizzare una mostra dedicata all’ex ciclista, scomparso prematuramente quattro anni fa. L’esposizione, inaugurata sabato 10 maggio e allestita presso la scuola elementare San Giovanni Bosco, ha ospitato fotografie ed oggetti appartenuti al due volte vinci-

tore della Parigi-Roubaix, ed è stata un’occasione per concludere nel migliore dei modi un’altra iniziativa, questa volta di mobilità sostenibile e legata al ciclismo, che ha coinvolto i bambini in maniera diretta, il Bicibus di Primavera. Gli alunni che hanno aderito al progetto, hanno pedalato per le strade di Giovinazzo con un accompagnatore d’eccezione, Max Lelli, ex ciclista professionista e oggi commentatore Rai, terminando il loro percorso proprio presso la scuola, dove, alla presenza del sindaco Tommaso Depalma, è stata inaugurata la mostra. Una manifestazione per ricordare un simbolo del ciclismo di casa nostra, per esprimere la rabbia che abbiamo ancora tutti dentro per la sua scomparsa, ma anche per avvicinare i più piccoli allo sport nella sua accezione più ampia.

Via degli Artieri, 25/A 70054 GIOVINAZZO (BARI) Tel./Fax 080.3948486 E-mail: carluccicostruzioni@libero.it N. 6 - Giugno 2014

11


Attualità

Un minuto di attenzione... prego U

Girolamo Capurso

ltima tabella del 2013 che speriamo di dimenticare quanto prima. Intanto ci sono alcune novità che riguardano sia il servizio di raccolta dei rifiuti, sia il diverso modo di differenziare i contenitori in tetra pak. Il 25 marzo scorso è stato pubblicato un bando per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, compreso lo spazzamento delle strade e altri servizi complementari. Il bando naturalmente prevedeva un disciplinare e un progetto di servizio. Oggetto dell’appalto era la raccolta stradale degli imballaggi in vetro, plastica, carta e cartone, acciaio e alluminio e rifiuti indifferenziati. Oltre a questo era prevista la raccolta porta a porta presso le utenze non domestiche e un servizio di prenotazione per rifiuti ingombranti e altro. Naturalmente rispetto all’attuale c’era qualche variazione ma non si trattava del nuovo appalto previsto dalla legislazione regionale e riguardante tutti i comuni dell’ARO BA 2. All’inizio di maggio la procedura di gara è stata sospesa per il mancato coinvolgimento delle parti sociali nel processo di esternalizzazione del personale dipendente impiegato presso l’appaltatore attuale e per alcuni quesiti posti da qualche azienda interessata sull’interpretazione degli atti di

Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI DICEMBRE 2013

Tipologia rifiuto

Composizione media prevista da piano regionale (%)

% raccolta DICEMBRE 2 013

Quant it à (kg)

Destinazione

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro (*) Rifiuti urbani misti

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

2,06 2,21 5,09 1,33 0,19 89,12

17.520 18.720 43.240 11.280 1.600 756.240

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

TOTALE

100

100

848.600

PRODUZIONE PROCAPITE KG 40,537 • Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 8,82% • Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 10,88%

gara. Qualcuno ha impropriamente associato questa gara e la successiva sospensione al nuovo piano industriale e alla raccolta domiciliare “porta a porta” per tutte le utenze. Non si trattava di questo. Il nostro Comune aveva già prorogato il servizio così come previsto dalla legge regionale 24/2012 e non potendo più attuare proroghe ha indetto una gara per la durata di un anno e comunque fino all’adesione alla gestione del servizio in forma sovracomunale come quella prevista per l’ARO. Intanto i Sindaci dell’ambito di raccolta continuano a riunirsi e a definire con il dott. Attilio Tornavacca, che abbiamo conosciuto nel Consiglio Comunale che ha approvato il nuovo piano e l’avv. Massimo Ingravalle, consulente giuridico - legale, tutti gli aspetti legati al nuovo bando e al contratto che si andrà a stipulare con l’azienda affidataria. L’altra novità anticipata riguarda il diverso modo di differenziare i contenitori in tetra pak. Ricordiamo che si tratta di un materiale composto da uno

strato di carta rivestito esternamente da materiale plastico e internamente da alluminio. Finora il nostro comune dava indicazione di raccoglierli insieme alla carta, d’ora in poi i contenitori di tetra pak saranno raccolti con la plastica. Intanto si avvicina impietosa la data del 30 giugno che costituisce il riferimento temporale per l’eventuale aggravio dell’ecotassa regionale. Partiamo da una percentuale del 9,17 % che dovrà essere aumentata del 5% se vogliamo risparmiare circa 100.000 euro di ecotassa. Vi anticipo che a Marzo la percentuale di differenziata è stata del 12,35%. La frazione organica umida, utilizzata, dopo la stabilizzazione e mista a terriccio, come copertura per il VI lotto della discarica di San Pietro Pago si attesta al 2,98%, portando il totale di rifiuto differenziato raccolto, ma non recuperato, al 15,33%. Se solo potessimo recuperare quell’umido, saremmo già oltre la percentuale richiesta e pagheremmo 144.000 euro anziché 247.000 euro.

TRASPORTO E SMALTIMENTO LIQUAMI CIVILI E SPECIALI, STURAMENTO E MANUTENZIONE RETI FOGNARIE, TRASPORTO ACQUA POTABILE, SERVIZIO IMMEDIATO IN IMPIANTI AUTORIZZATI PROPRI, NOLEGGIO BAGNI CHIMICI, PER MANIFESTAZIONI, MERCATI, FIERE, ECC. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3 12

N. 6 - Giugno 2014


SPECIALE IVE

IVE Una terra da riconquistare Giuseppe Dalbis – foto di Gianluca Battista

I

La struttura in abbandono è vittima di un contenzioso che ne ostacola il rilancio

l “gigante buono” è impigliato nella rete della burocrazia. Passano i mesi e la strada per il rilancio dell’Istituto Vittorio Emanuele resta bloccata, tanto da spingere il sindaco a chiedere un tavolo di confronto per affrontare il tema di una riqualificazione reclamata anche da diverse associazioni. È nato persino un presidio permanente denominato “Spazi critici in movimento” allo scopo di interloquire e spronare le istituzioni e monitorare la trasparenza della procedura che porterà alla nuova destinazione d’uso della struttura. Componenti del presidio: l’Osservatorio per la Legalità e per la Difesa del Bene Comune, Agesci, Led, SEL, MagentArt, Modulo Esse, Angeli della Vita e le associazioni Tressett, Il Simposio, Aretè Ensemble e Senza Piume. «Non mi sono mai piaciuti i primi della classe. Di solito sono quelli che

hanno le idee più confuse». Così sentenza Nicola De Matteo, consigliere provinciale che dallo scorso luglio è stato incaricato dal presidente Schittulli di seguire da vicino la vicenda. «Vogliono la trasparenza? È qui nelle carte, in primis in quella che accerta che 35 locali

sono ancora occupati dalla ASL che sembra sbeffeggiare l’avvocatura della Provincia, danneggiando anche i giovinazzesi. Ho sempre detto che possiamo provvedere ai servizi al territorio ma non a quelli alla persona, di competenza comunale; non è possibile che servi-

zi essenziali come SIM, SERT e Farmacia Comunale siano allocati in uno stabile del ‘700. Dobbiamo trovare subito insieme una sistemazione dignitosa a questi presidi di cura dei più deboli per poter partire con la riqualificazione attualmente in standby. La ASL invece sta aspettando furbescamente la scadenza dell’amministrazione provinciale non sapendo che il progetto andrà avanti, anche con il passaggio all’area metropolitana; approfittano anche del fatto che non posso far intervenire la Polizia Provinciale per la rimozione coatta di servizi fondamentali». I rapporti tra le istituzioni continuano ad essere tesi. La ASL entrava in possesso di 5700 mq coperti e 5000 scoperti nell’aprile 2006 senza mai procedere a una formalizzazione di un contratto di locazione. Secondo gli accordi avrebbe dovuto provvedere al risanamento e all’adeguamento N. 6 - Giugno 2014

13


SPEC

Attualità

per un importo di 10.500.000 euro (in rate annuali da mezzo milione) rendicontando il tutto all’Ufficio Tecnico provinciale. Già nel 2010, un anno dopo l’insediamento di Schittulli, la Provincia si accorgeva dell’accordo non rispettato e chiedeva 2 milioni di euro a titolo di compenso. La ASL però non ha versato nulla e non ha restituito i locali e così nel 2012 la Provincia ha deciso

14

N. 6 - Giugno 2014

di procedere per vie legali. Dopo lunghe trattative e silenzi si è arrivati a una parziale riconsegna dei locali solo il 2 agosto 2013. Lo stato della struttura è documentato dal verbale di rilascio firmato dai dirigenti di Provincia e ASL e dalle foto scattate nel nostro giro di perlustrazione di pochi giorni fa. Ambienti in scadente stato di conservazione, impianti elettrici a vista, infissi in legno e soprattutto diverse ed estese macchie di infiltrazione. L’origine dell’acqua la si ritrova dando un’occhiata al solaio: strato di impermeabiliazzione sollevato in tantissimi punti e addirittura piante di fico e di palma alte anche un metro e mezzo nate nelle fratture del catrame. Negli ex dormitori materiale dei laboratori creativi, imballaggi, voliere, rifiuti ammassati alla rinfusa, bagni originali rotti, depredati o usati come discarica. Ciò che senza dubbio addolora di più è vedere l’assenza dei busti in gesso sulle mensole del corridoio e della scalinata monumentale, rovinata peraltro da una ringhiera in ferro apposta su pietra e dall’intonaco cadente; che fine abbiano fatto le statue che rendevano preziosa questa porzione di immobile non è dato sapersi. A giudicare dall’esterno sembrano mal conservati anche i locali che il Comune usa come archivio ma senza alcun accordo. Per sette

anni quindi, mentre quasi tutti non se preoccupavano, l’IVE è stato terra di tutti e di nessuno. La ASL sostiene di aver speso 700.000 euro, un ottavo della cifra prevista, ma i risultati non sono evidenti, se non quelli derivanti dall’incuria. Ora è in piedi un contenzioso da diversi milioni di euro ma ciò che più preme è che vengano accelerati i tempi di restituzione


IALE IVE

degli ambienti senza ulteriori rinvii. «In questo stato delle cose, con le associazioni che si preoccupano solo di chiedere locali in concessione gratuita io sono demoralizzato – prosegue De Matteo –. Devo risistemare l’intera pavimentazione del chiostro interno e ripristinare il basolato dell’atrio principale rovinato dalle auto che parcheggiavano liberamente o dai palchi

montati in estate (nell’ultima estate senza una preventiva autorizzazione da parte nostra); devo sistemare il giardino con la definizione di un percorso con panchine e free wifi… e sento solo proposte assurde. Provate voi a mettervi contro le associazioni che occupano ancora 56 locali, ci vogliono tempi lunghi. Ricordo poi che il Comune ha in concessione per 19 anni (che stanno passando) i campetti e 12 locali per finalità esclusivamente sociali e culturali mentre io ci vedo partiti politici e attività commerciali. Servono stanze per associazioni e Comitato Feste Patronali? Possono essere chiesti al Comune che può in 24 ore sgomberarli se gli occupanti non hanno le finalità indicate. Non venissero a chiederli a noi che dobbiamo pensare a un rilancio complessivo della struttura che prima di tutto deve essere messa in sicurezza. Troppo facile pensare al proprio orticello. Il Sindaco poi chiede aree di accesso ai campetti; ho promesso che appena avrà risistemato il terreno (che è dotato di impianto di illuminazione e che ha bisogno di un intervento irrisorio) e messo in uso gli spogliatoi, faremo un accordo per avere ingresso e uscite di sicurezza, non possiamo fare il contrario. E così il paese avrà un impianto sportivo in pieno centro, utilizzabile anche per spettacoli con più di 400 posti a sedere. In sostanza

c’è bisogno di una virtuosa e sostanziale collaborazione tra gli enti, la stessa che ha dimostrato la Provincia in occasione della partenza del Giro d’Italia. La collaborazione deve essere vista come una risorsa e come un volano per la crescita di questa bellissima città e non una litania lamentosa per chiedere un locale a costo zero per accontentare qualche singola associazione».

N. 6 - Giugno 2014

15


Un mese in pillole Due rapine in pochi minuti Nel mirino il negozio Ji Xiang e la pasticceria La Dolcissima entrambi in via Bari

La missiva è stata recapitata ad un quotidiano barese

Ancora rapine a Giovinazzo

Minacce al sindaco

Nicola Miccione

25 APRILE – Due rapine avvenute nel giro di pochi minuti nel pomeriggio del 25 aprile scorso a Giovinazzo: una all’interno dell’emporio Ji Xiang, l’altra nella pasticceria La Dolcissima, entrambi situati lungo via Bari. Erano circa le ore 18.30 quando un rapinatore solitario, armato di pistola e con il volto travisato da una sciarpa, ha fatto irruzione all’interno del negozio Ji Xiang, gestito da commercianti cinesi. Minacciando la cassiera, il malvivente ha preso l’incasso ed è fuggito facendo perdere le sue tracce. Allertata la centrale operativa della Compagnia di Molfetta, sul posto sono giunti i Carabinieri della locale Stazione per le indagini del caso. All’incirca allo stesso orario, un’altra rapina è avvenuta ai danni della pasticceria e caffetteria La Dolcissima. Un uomo, con il volto travisato ed anch’esso con in pugno una pistola, è entrato nel negozio ed ha minacciato le dipendenti intimando loro di consegnargli i soldi che erano in cassa. Presi i contanti è fuggito: all’esterno dell’attività commerciale, c’era un complice che lo attendeva a bordo di uno scooter. Insieme hanno fatto perdere le loro tracce.

16

Nuove minacce al sindaco Tommaso Depalma

N. 6 - Giugno 2014

Gianluca Battista 5 MAGGIO – «Ringrazio la Questura per la vicinanza istituzionale ma soprattutto umana, perché non mi sono sentito solo». Così il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, all’indomani della scoperta di una nuova lettera minatoria nei suoi confronti. La missiva era giunta nella redazione barese di un quotidiano e, secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbe stata inviata da una persona con problemi economici che lamentava, peraltro in modo confuso, lo sperpero di danaro pubblico per ospitare la partenza della tappa del Giro d’Italia. Invitato dalla Questura di Bari a rendersi conto del contenuto, il primo cittadino giovinazzese non ha però inteso sporgere denuncia, visto che anche queste minacce andranno purtroppo ad ingrossare il faldone che lo riguarda. Tommaso Depalma, infatti, aveva già subito diverse intimidazioni rivolte a lui ed alla sua famiglia sin dalle primissime fasi della legislatura che lo vede a capo dell’Amministrazione locale. Gli inquirenti tentano di far luce anche su questo ulteriore brutto episodio. Al sindaco la solidarietà dell’intera nostra redazione.

Arrivano le integrazioni sal dell’EBAP

L’Ente Bilaterale dell’Artigianato Pugliese p per i lavoratori in difficoltà

Gabriella Serrone

8 MAGGIO – La profonda crisi di questi ultimi anni non ha risparmiato nessuno e diverse sono state le categorie professionali che hanno risentito del clima di austerità mondiale ed europeo. Tra le più colpite ci sono sicuramente le piccole imprese, cuore pulsante dell’economia italiana, costrette a licenziare o a ridurre drasticamente lo stipendio dei propri dipendenti. In questo contesto di disperazione, un aiuto concreto giunge dall’Ente Bilaterale dell’Artigianato Pugliese (Ebap) per i piccoli artigiani locali. L’Ente prevede un’integrazione salariale, ovvero un sostegno per disoccupati e lavoratori con scarso

Aiuti per gli artigiani

reddito, la cui situazione è stata causata a seguito di decisioni economiche ed organizzative delle proprie imprese. L’integrazione è concessa in caso di calamità naturali, incendi e condizioni meteorologiche avverse e può coprire anche ritardi di più di 150 giorni nei pagamenti dell’amministrazione pubblica di appalti e forniture. Il contributo si aggiungerà all’Assicurazione sociale per l’Impiego (ASpI), già erogata dall’Inps, e fornirà una copertura del 20% degli importi massimi istituiti dalla legge e dalla convenzione tra l’ente previdenziale statale e l’Ebap sulle indennità di disoccupazione vigenti. Un servizio di consulenza gratuita


ariali

prevede contributi

Il GAL “Fior d’Olivi” porta 50 imprenditori in Romagna Presentati i dati della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici

è attivo per imprese, commercialisti e consulenti del lavoro che vogliano saperne di più. Invece, i moduli per richiedere il contributo sono disponibili in formato elettronico sul sito dell’Ente www.ebapuglia.it o in cartaceo presso le sedi delle quattro confederazioni artigianali (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai), delle unità gestionali di bacino o dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil). Gli interessati dovranno poi far pervenire le domande all’Ebap Puglia, in via Bozzi 51, a Bari. Per ogni tipo di informazione si può anche contattare il numero verde 8 0 0 . 43.09.99. Un piccolo raggio di sole per tanti lavoratori disperati per cui il lavoro è un diritto, ma soprattutto un bisogno reale per poter andare avanti.

La bella storia del Gatto Peo È tornata a casa la “mascotte” dei fedeli della chiesetta del Padre Eterno

Gianluca Battista e Gabriella Serrone

19-22 MAGGIO – La chiamano “study-visit” ed altro non è se non un viaggio-studio, sovvenzionato dal Gruppo d’Azione Locale “Fior d’Olivi”, che consorzia i comuni di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, destinato ad imprenditori locali che volessero approfondire tematiche relative alla formazione e crescita di nuove aziende legate al comparto agricolo ed enogastronomico. Questa volta la quattro giorni di grande interesse ha coinvolto 50 imprenditori dei nostri tre comuni che, in provincia di ForlìCesena, sono stati guidati in un percorso di rilevanza formativa dall’equipe di Fausto Faggioli, uno dei maggiori esperti di turismo rurale in Italia. Durante il viaggio-studio, le imprese pugliesi, accompagnate anche dal GAL di casa nostra, hanno potuto affrontare tematiche legate alla diversificazione di attività non agricole, al sostegno ed alla creazione d’impresa ed all’incentivazione di attività turistiche. Per Nicola Mercurio, presidente del GAL “Fior d’Olivi”, questa esperienza è stata “fondamentale per gli attori economici del nostro territorio”. “Lo studio e lo scambio di buone prassi – ha poi concluso –, l’analisi delle strategie vincenti di aree geografiche ben più affermate della nostra dal punto di vista turistico, infatti, aiuteranno tutti noi a costruire una rete, un sistema territorio efficace ed efficiente”.

25 MAGGIO – Peo, abbreviazione di Padre Eterno Onnipotente, è un gatto dolcissimo che è stato dapprima abbandonato da ignoti presso l’omonima chiesetta rurale oltre un anno fa, per poi essere cresciuto a suon di coccole dai fedeli che in quella pieve si recano a messa. Domenica 18 maggio era stato portato via da una ragazzina e da alcuni volontari vicini ma non organici alla Lega del Cane di Giovinazzo. Si pensava fosse smarrito, ma così non era. Libero di aggirarsi in quella zona, Peo è di fatto cresciuto dal proprietario di un podere nei paraggi della chiesetta e da molti cittadini giovinazzesi e non, innamoratisi del suo sguardo e del suo miagolio un po’ rauco, che quotidianamente gli portano da mangiare e fanno sentire il loro calore per un felino reputato un dono di Dio. Dopo alcuni annunci, anche noi ci siamo battuti per il rientro a “casa”, nel suo regno, avvenuto il 25 maggio scorso. Un grazie va rivolto ai volontari che hanno fatto sì che il gatto ricevesse un check-up sanitario completo ed i quali si sono adoperati anche per cercare una eventuale sistemazione in adozione, arrendendosi, per il momento, solo davanti alla strabiliante affinità del gatto con le persone che vivono ogni giorno la zona. Peo sta bene ed è felice tra i suoi alberi, nel suo orticello ed ormai è adulto. L’ipotesi adozione non è tuttavia stata abbandonata, onde evitare qualche sgradevole sorpresa, con i volontari disponibili a dare informazioni sul tema. Lui miagola, fa le fusa e salta sereno all’ombra della pieve, nascondendosi al sicuro ogni volta che avverte pericoli. Circondato dal continuo amore del proprietario del podere attiguo e di tanti fedeli di ogni età, monitorato quasi continuamente, Peo resta patrimonio comune e simbolo vivente del connubio perfetto tra uomini e creato.

Il logo del GAL "Fior d'Olivi"

Il gatto Peo qualche tempo fa

Gabriella Serrone

N. 6 - Giugno 2014

17


Arte e Cultura

EVENTI CULTURALI

La novità nel solco della tradizione Fedele Capurso

La Touring Juvenatium presenta ufficialmente la programmazione delle manifestazioni per l’anno in corso

O

rganizzare una manifestazione come il Gamberemo, ormai alla sua 23esima edizione, con un’impostazione ben definita e consolidata, cercando, per quanto possibile, di rinnovarlo e di mantenerne vivo l’interesse all’interno della programmazione di eventi dell’estate giovinazzese, non è facile. Ma è un obiettivo stimolante, che potrebbe avere risvolti interessanti e aprire nuovi scenari. Lunedì 28 aprile l’Associazione Touring Juvenatium, presso la sua sede, ha presentato la nuova edizione, ma soprattutto gli eventi collaterali che la supporteranno e andranno a infoltire la serie di appuntamenti estivi dell’associazione del presidente Andrea Brancato. Si partirà il 12 luglio con il Touringames, prepalio delle cinque parrocchie rivolto ai bambini, che originerà le gri-

La sede della Touring Juvenatium

glie di partenza per la competizione dei più grandi. La vera novità, su cui puntano forte gli organizzatori, è il Giovix, che si terrà il 19 e 20 luglio. Giovix, o Giovinazzo Comix, è una due giorni dedicata al mondo del fumetto, sulla scia delle più celebri fiere di Lucca o Napoli. L’evento si svolgerà nel centro stori-

co, tra la Sala San Felice e Piazza Meschino, e si comporrà di una mostra mercato, con venditori provenienti da tutta la regione, un workshop, tenuto da maestri di prestigiose scuole di fumetto locali, come la Grafite di Taranto, la Momiji di Bari e la Hamelin di Bitonto, con sessioni di disegno dal vivo e la possibilità per tanti artisti

emergenti di esporre i propri elaborati. Senza dimenticare l’intrat tenimento musicale della cover band Le pile scariche con il suo repertorio di sigle di cartoni animati anni ‘80. Seguirà il 2 agosto la tradizionale cicloturistica per i casali, giunta alla sedicesima edizione, e capace negli anni passati, di coinvolgere centinaia di partecipanti, non solo giovinazzesi. Si entra nel vivo dell’azione l’8 agosto, con la festa del Palio, e il 14 dello stesso mese, con il Gamberemo, che quest’anno potrebbe riservare grosse novità, puntando ad un sempre maggiore successo in termini di spettacolo e di pubblico. E poi come sempre, a chiusura dell’estate, il 31 agosto, il consueto Torneo di Burraco. Programmazione che per la Touring Juvenatium non si è fermata alla stagione estiva. In programma, un concorso di poesie in vernacolo rivolto agli over 60, nel periodo ottobre-novembre, e due progetti che riguardano i ragazzi delle scuole elementari, uno sull’hobby della fotografia e uno che avrà per tema le lettere aperte a Gesù Bambino, tradizione di qualche anno fa, oggi scomparsa. Il cartellone delle iniziative è fitto di eventi in casa Touring Juvenatium, e aspettiamo con ansia l’arrivo della bella stagione per viverli.

edalo D di Anna Lasorsa

in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 18

N. 6 - Giugno 2014


UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ

Arte e Cultura

GLI INCONTRI DEL MESE

Università delle tre età Nicola Coppola

05 giugno

12 giugno 19 giugno

PROGRAMMA DELLE LEZIONI DI GIUGNO

Euro sì - euro no. Economia nazionale ed internazionale cons. fin. T. Pappagallo Storia della dieta mediterranea isf. Nicola Coppola Princìpi dietetici della dieta mediterranea dott.ssa Angela Cirillo

AULA MAGNA DELLA SCUOLA MEDIA "BUONARROTI": ORE 18,00 - 20,00

2 MAGGIO – Nell’incontro odierno il dott. Paolo Restivo ha illustrato le sottili dif ferenze tra “Etica” e “Morale”. Per sommi capi, la definizione di “ morale” comprende l’insieme delle regole e delle consuetudini sociali legate ad una determinata tradi-

zione culturale o gruppo sociale o singolo individuo. Per “etica” si intende la definizione filosofica universale del bene e del male e delle norme da seguire per raggiungerli. Partendo dal mondo classico con il pensiero di Aristotele, Platone e Socrate, si è poi giunti alla definizione di morale cristiana che tende al bene comune e non personale. dott. P. Restivo Il relatore ha poi evidenziato i punti di contatto tra scienza e religione e tra politica e società civile. Dopo molteplici esempi negativi della vita odierna dove tra etica e morale prevale il “profitto”, il dott. Restivo ha concluso auspicando la necessità, positiva, di porre al centro tra etica e morale la “coscienza comune” di principi condivisi.

9 MAGGIO – La lezione di oggi è stata tenuta dall’arch. Mauro Spagnoletti, di origine giovinazzese-molfettese, che negli anni passati ha diretto il restauro del nostro palazzo vescovile. L’argomento affrontato è stato l’illustrazione del linguaggio architettonico del nostro centro storico. Partendo dalla localizzazione dell’antica Natiolum di epoca preromana sulla tabula peutingeriana, il relatore ha poi illustrato le raffigurazioni cartografiche di Giovinazzo sino alla fine del XIX secolo. E’ stato poi evidenziato come, dai primordi, l’architettura spontanea ha seguito le curve di livello del terreno e, arch. M. Spagnoletti per linee parallele in progressione sud – nord, ha sviluppato gruppi abitativi a vicoli chiusi per una difesa passiva contro gli stranieri e soprattutto contro il vento. L’arch. Spagnoletti ha poi descritto gli schemi costruttivi tipici medievali delle case torri a tre livelli e del nucleo architettonico cattedrale – palazzo ducale – torre marittima. In conclusione il relatore ha rivolto un invito affinchè si limitino gli insediamenti commerciali a favore di quelli abitativi.

15 MAGGIO – La prof.ssa Maria Antonietta Lo Giudice ha questa sera tenuto una interessante comunicazione su “economia e geopolitica dei paesi del terzo mondo”. La relatrice ha analizzato le economie e le bilance dei pagamenti dei paesi ricchi e poveri e le strutture politiche dei singoli stati. Poi sono state evidenziate le risorse energetiche e minerali e le strutture industriali produttive che sono alla base della geopolitica. Inoltre la geografia della povertà ha una dimensione socio-economica che guarda alle diseguaglianze di reddito all’interno di ogni stato e tra i vari stati. Sono stati anaprof.ssa M.A. Logiudice lizzati molteplici casi di singole nazioni e tra i tanti quello del Guatemala è stato emblematico. Il popolo guatemalteco è stato sempre in lotta per la pace e la giustizia contro l’arbitraria espropriazione delle terre degli Indios da parte del governo nazionale. Come riconoscimento internazionale, nel 1992 fu assegnato il premio Nobel per la pace a Rigoberta Menchù, depositaria della cultura degli Indios, sopravvissuta ai genocidi degli anni compresi tra il 1980 e il 1990.

23 MAGGIO – Oggi l’avvocato amministrativista Daniele de Gennaro ha tenuto una relazione sul travagliato e complicato rapporto che ciascuno di noi ha con l’attività provvedimentale ed autoritativa della pubblica amministrazione. Si è illustrato il percorso storico che ci ha elevato da “sudditi” a “cittadini”, partendo dall’unità d’Italia (1861) per arrivare ai giorni nostri ed alla recente, anche se tardiva, emanazione del Codice del Processo Amministrativo. L’avv. de Gennaro ha evidenziato, altresì, la criticità ancora presente nel sistema di diritto e di giustizia amministrativa, illustrando anche i nuovi diritti che l’ordinamento giuridico attribuisce oggi ad ogni cittadino nei confronti dell’autorità della pubblica amministrazione. Al termine, numerosi quesiti sono stati posti dal pubblico al relatore che ha esaurientemente chiarito.

avv. D. de Gennaro

N. 6 - Giugno 2014

19


Scuola

Ricreazione alternativa 1ª As del Liceo “M. Spinelli” di Giovinazzo

Alla riscoperta delle proprietà della mandorla

T

ra le regioni italiane la Puglia è sempre stata una grande produttrice di mandorle, insieme alla Sicilia. La presenza della mandorlicoltura in queste terre risale al tempo dei Fenici e degli antichi Romani, ai quali erano ben note non solo le proprietà salutari, ma anche quelle cosmetiche, dell’amigdala. La mandorla, insieme all’ulivo, ha caratterizzato il nostro paesaggio e scandito il tempo sociale e lavorativo dell’agricoltore pugliese. Le nostre nonne ricordano come, in passato, il colore e l’alternarsi delle stagioni del nostro territorio fossero determinati dai mandorli e dalle mandorle: il bianco-rosa dei fiori annunciava la fine dell’inverno, il verde delle foglie e dei frutti la primavera e di marrone si tingevano le vie del paese nel mese di agosto, quando le donne, davanti alle case, raccolte intorno a un tavolo sbucciavano (“schrzuevn”) le mandorle, che lasciavano poi essiccare lungo i marciapiedi delle strade. Tutto ciò oggi non c’è più: gli alberi di mandorlo sono stati spiantati per dar posto ad altre coltivazioni e sulle bancarelle del mercato è possibile trovare mandorle provenienti dalla California, dalla Spagna o dalla Grecia. In un incontro presso la sez. Biblioteca-Giardino della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia abbiamo appreso del calo percentuale della produzione di mandorle in Italia, che, come paese produttore, è passata dal 1° posto degli anni ‘50 al 13° posto negli anni 2000, a causa della scarsa resa della nostra mandorla, attribuibile a una coltivazione non intensiva, a un prodotto disomogeneo e a un’imprenditorialità non organizzata e strutturata. Questi punti di debolezza, però, secondo gli agronomi dott. Michele Digiaro, e dott.Pasquale Losciale, che noi ragazzi abbiamo incontrato, possono divenire punti di forza, perché: • la disomogeneità è biodiversità e ciò può aiutare una coltivazione a difendersi meglio dai vari agenti patogeni o a favorirne l’impollinazione, che, per alcune nostre specie autoctone, è autoimpollinazione; • la resa non elevata può essere controbilanciata da una migliore qualità; • la coltivazione non irrigua a lungo termine potrà meglio affrontare le sfide del futuro, che vedrà l’Europa aumentare la produzione di cibo e ridurre il consumo di energia e di risorse, in primis quelle idriche.

20

N. 6 - Giugno 2014

La Dott.ssa Anna Rita Somma, responsabile de “Il Giardino Mediterraneo” della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia, da noi intervistata, ci ha illustrato le proprietà organolettiche e salutistiche della mandorla. Molte sono le sostanze antiossidanti e i principi attivi in essa contenuti che la rendono importante per l’equilibrio dell’umore, per contrastare l’anemia, per combattere il colesterolo e, secondo quanto emerso da uno studio della facoltà di Medicina dell’Università del New Jersey, anche per prevenire il diabete. Ma qual è il rapporto tra noi giovani e la mandorla? Abbiamo voluto scoprirlo con un’indagine condotto tra gli studenti del nostro liceo, che, purtroppo, ha confermato che l’abitudine di mangiare dolci o spuntini a base di mandorle è molto scarsa e che si preferisce piuttosto consumare merende a base di farina, anche perché ormai nelle case le mandorle non sono più una presenza abituale sulle nostre tavole. Ci siamo chiesti se e come fosse possibile invertire questa tendenza negativa tra i giovani, almeno nel piccolo mondo che ci circonda. Abbiamo così pensato di servirci di uno di quei canali comunicativi che più utilizziamo: andando sul gruppo Facebook della nostra sede scolastica, abbiamo pensato di “prendere per la gola” i nostri compagni! Abbiamo, infatti, invitato tutti alla nostra “Ricreazione alternativa”. Durante l’intervallo delle lezioni, abbiamo allestito la tavola della merenda a base di mandorla con i dolci tipici di Giovinazzo, realizzati secondo le ricette della nonna di Elvira: paste secche, bocconotti, torta alle mandorle, mandorle tostate, … il tutto accompagnato da latte di mandorla. La merenda alternativa ha entusiasmato tutti gli studenti e reso felici i nostri compagni celiaci, che hanno potuto condividere con tutti noi uno spuntino dolce, gustoso e naturalmente privo di glutine. Tutto è stato consumato con gusto e in allegria e a noi è rimasta la soddisfazione di aver contribuito a diffondere tra i nostri coetanei l’idea che la mandorla, che fa tanto bene alla nostra salute, è anche buona e può essere un ottimo snack non solo sotto forma di dolci, ma anche al naturale.


Arte e Cultura

MUSICA

Pro-fuga: i sensi sono protagonisti Mauro Capurso

Suoni, colori, odori e sapori del Mediterraneo in un’unica performance

L

’arte come fenomeno vive di due momenti: la produzione, e qui forse bisognerebbe scindere ancora in due, tra concezione e produzione, e l’esperienza sensoriale di chi, da spettatore, in un secondo momento ne entra in contatto. In ambito musicale, nelle performance dal vivo, questi due passaggi sono inscindibili, in quanto contemporanei, e l’artista divide lo spazio con chi lo ascolta. E’ il caso delle esibizioni di Profuga, anche se relegarle nella sfera della sola percezione uditiva sarebbe riduttivo e inesatto. Pro-fuga è un progetto che vede coinvolti due giovani musicisti, Giovannangelo De Gennaro e Adolfo La Volpe, esibitisi il 10 maggio scorso nell’ambito della Seconda Stagione Concertistica promossa dall’associazione culturale musicale “Città di Giovinazzo”. Per il pubblico accorso presso la Vedetta del Mediterraneo un’esperienza sensoriale completa, tra suoni, colori, odori e sapori, in un immaginario percorso alla scoperta dei paesi del Mediterraneo e delle loro tradizioni. Sul palco la musica mediterranea di De Gennaro, canto, viella, kamanchè, kaval, flauto traverso, e quella elettronica di La Volpe, oud, saze, buzuki e programming, si sono infatti alternate

alla cucina, e alla preparazione di piatti, opera dello stesso De Gennaro, che gli spettatori hanno potuto assaggiare al termine, o sarebbe meglio dire nella fase finale, della performance. Ingredienti lontani, ricette di popoli diversi che il mare ha fatto conoscere, e che uniscono artisti e pubblico in una complementare e suggestiva pratica dell’arte. Vanno ricercati tra i classici delle tradizione araba, tra le danze medievali e tra i canti maghrebini le seducenti melodie del duo, che hanno costruito la giusta atmosfera per i caldi colori di spezie, verdure, humus e cous cous. Un viaggio nel Mediterraneo, in poco più di un’ora, senza dover cambiare città.

Azzurra GIOIELLERIA

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

FRATRES

Giovinazzo - Via Marconi n° 9

GIUGNO 2014 09/6/2014 - Lunedì: dalle 08.00, alle 12.00 14/6/2014 - Sabato: dalle 08.00, alle 12.00 N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733

http: //www.fratresgiovinazzo.it La Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18 anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga della solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, continueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.

VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)

Rivenditore autorizzato

N. 6 - Giugno 2014

21


Arte e Cultura

CONVEGNO A GIOVINAZZO DELL’ A.I.C. PUGLIA

Celiachia quale futuro Nicola Coppola

N

17 Maggio

ella sala San Felice si è tenuta una conferenza promossa dalla Pro Loco di Giovinazzo e dall’ Associazione Italiana Celiachia, con il patrocinio del Comune, sul tema: “Celiachia quale futuro”. Il relatore è stato il prof. Ruggiero Francavilla dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII° di Bari, consulente scientifico regionale dell’A.I.C. Puglia, e moderatore il dott. Michele Calabrese, presidente re-

AUGURI A...

gionale A.I.C., coadiuvato dal dott. Renato De Santis, giovinazzese, del direttivo regionale. La celiachia è un’intolleranza alimentare permanente al glutine che colpisce, in varia misura, una persona su cento. Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali quali frumento, orzo, segale, farro, kamut e nei prodotti alimentari derivati. L’introduzione di alimenti contenenti glutine determina, nelle persone allergiche, una reazio-

IRENE

A

ne infiammatoria a livello intestinale con gravi sintomi gastroenterici che possono poi portare anche ad osteoporosi, ritardo nella crescita, infertilità, epilessia, linfoma intestinale. Attualmente l’unica terapia percorribile è la dieta con l’esclusione di alimenti contenenti glutine. L’intervento del dott. Carabellese ha illustrato l’organizzazione dell’associazione, le iniziative di supporto agli ammalati e di informazione

lcuni dicono che la felicità bisogna cercarla lontano; altri dicono che dimora vicino, nella casa; ma la felicità perfetta è nella culla di due bimbe nate dall'amore dei genitori: IRENE e GAIA Dagostino. Due rose sbocciate nei primi di maggio, la prima a Roma il 5, subito dopo la cuginetta il 13 a Lodi. Saranno giorni nuovi, quelli che verranno… risa, pianti inevitabili, albe forse… insonni. Ormai ci siamo: la famiglia è cresciuta, si va!!! Pierluigi e Claudia - Nino e Rosaria, andate avanti con forza, dimenticate le vecchie ansie, i dubbi, le angosce! Irene, Gaia, Andrea e Davide saranno la vostra forza e per i nonni, il più grande regalo. A nonno Giuseppe gli auguri della Redazione.

“in Città” questo mese fa gli auguri a...

A GABRIELE e RAFFAELLA in questo giorno meraviglioso, noi figli e nipoti vi accompagniamo in questo percorso con tanta gioia e felicità. Auguri ai nostri cari, unici e speciali per il loro 60° anniversario di matrimonio. 22

N. 6 - Giugno 2014

pubblica. Il prof. Francavilla ha poi ampiamente analizzato gli aspetti clinici della malattia e le prospettive diagnostiche e terapeutiche in ambito farmacologico, immunologico e genetico. Al termine i relatori hanno risposto alle numerose domande del pubblico e, concludendo, la presidente della Pro Loco Carolina Serrone ha ringraziato tutti gli intervenuti per il notevole interesse suscitato dall’incontro scientifico.

GAIA

L’Arciconfraternita del Carmine, la redazione di “in Città”, gli amici del MASCI, augurano al loro padre spirituale don NICOLA GAUDIO tanti auguri per un compleanno di gioia nella sua seconda e giovinezza.


Arte e Cultura

COLLETTIVA DI PITTURA

Lo studio d’arte k2 presenta: “LA VOLATA”

C

Marzia Morva

hissà perchè è stato scelto questo titolo per la Collettiva? In occasione del Giro D’Italia la bicicletta diviene grande protagonista e viene evocata in campo artistico vivendo dei colori oltre che degli stili più svariati. Lo studio d’arte k2 ha proposto un’iniziativa artistica organizzata da Lella Spadavecchia. Hanno partecipato alla Mostra esprimendo con interessante creatività i momenti e gli elementi che raffigurano il tema della Collettiva gli artisti: Katia Gentile, Francesco Mignacca, Katherine Wright, Raffaella Spadavecchia, Sabina Spadavecchia, Umberto Colapinto, Loredana Albanese, Anna Bello, Caterina Manginelli, Renato Sciolan, Daniela Pagliaro. L’esposizione ben curata e proposta al visitatore si muove attorno ad una mostra di opere che riflettono di svariate e piacevoli sfumature artistiche. Il lavoro e la ricerca posti in atto dagli artisti emerge dando piena conferma delle loro individualità qui presentate. L’artista Katia Gentile, con la tecnica dell’aerografo, inserisce la bicicletta in un momento da trascorrere per chi ama la vita all’aria aperta, per un astratto stile Kandinsky e per un quadro luminoso con la prospettiva del panorama del porto e del-

FOTO NOTIZIA

la Cattedrale che ritrae la famiglia esultante per strada al passaggio dei ciclisti. Renato Sciolan in olio su tela rievoca con le sue tele artistiche gli anni ’50 con immagini simili a foto sbiadite. Gli acquerelli di Katherine Wright presentano vari momenti della gara. L’opera di Loredana Albanese pare un libro da sfogliare il sogno di un bambino che in bicicletta percorrerà la strada verso il suo futuro. La creatività di Sabina Spadavecchia è piacevole da ammirare e si realizza su un lenzuolo polimaterico, quasi un pensiero frammentato e un puzzle da comporre.

N

Lella Spadavecchia su sfondo rosa corallo intenso rappresenta a pieno l’immagine dell’insieme dei ciclisti quasi a darne naturale movimento. La tecnica materica della puntinatura di un bell’effetto ricco di sfumature di colori è quella che identifica Francesco Mignacca che ritrae la bicicletta posta in primo piano con lo sfondo di un suggestivo canale di Amsterdam. Tutti gli artisti hanno “illustrato” con ottima espressività e cura dei particolari l’evento sportivo donando ad ogni opera quel tocco in più di stile e di ricerca propri dell’essere “veri artisti”.

ella foto da sinistra: le pittrici Katia Gentile e Lella Spadavecchia con i bambini della scuola dell’infanzia “Oratorio”. L'uscita didattica presso la Galleria K2, ha concluso l'anno scolastico in riferimento al progetto: "Attraverso l'arte scopro e imparo" e ha fornito ai bambini un giocoso tentativo di approccio all'arte. Il notevole impegno profuso è stato ampiamente ripagato dall'entusiasmo dei bimbi sempre pronti ad apprendere nuovi linguaggi. L'attività laboratoriale svolta presso il K2 ha incuriosito e divertito i bambini che fra pennelli, acquerelli e particolari strumenti come l'aerografo, hanno stimolato creatività e fantasia. La Scuola dell’Infanzia”Oratorio”, l’insegnante Raffaella Minenna, il dirigente Bartolo Cosmai e i genitori ringraziano le artiste Caterina Gentile e Raffaella Spadavecchia per la loro sapiente collaborazione. N. 6 - Giugno 2014

23


Arte e Cultura

PITTURA

Estemporanea d’Arte

L

Marzia Morva

a nona edizione dell’Estemporanea d’arte di Am Art Gallery, inserita nel calendario delle iniziative proposte dall’amministrazione comunale alla vigilia dell’evento sportivo del Giro d’Italia, ha ottenuto un ottimo riscontro ed attenzione di pubblico nei due giorni in cui si è svolta, ossia l’11 e il 12 maggio. L’impegno profuso dai sedici artisti partecipanti e la loro espressività artistica hanno puntato l’attenzione sulla nostra cittadina per leggerla artisticamente. Tutto ciò con un interessante ritorno d’immagine che oltrepassa il confine della nostra regione. L’estemporanea è un’esperienza innovativa perché permette al visitatore di osservare dal vivo l’occhio dell’artista che dipinge, reinterpreta il paesaggio, i vicoli, i dettagli architettonici. Gli artisti si sono cimentati con tecniche diverse, dalla pittura alla scultura, lavorando con grande impegno a ritrarre Giovinazzo con le sue luci e colori per cogliere a pieno le atmosfere del luogo. Il I° premio è stato assegnato all’artista Pino Lecce che “con ricchezza di figurazione narrativa, ha interpretato in maniera innovativa una classica prospettiva di Giovinazzo evidenziando, in una moderna figurazione, uno scorcio del centro storico illuminato dalla sua accattivante luce mediterranea”. L’opera di Chiara Minafra, che si aggiudica il II° premio, “rende omaggio ai veri autentici tesori di questa cittadina in un originale racconto su legno che esalta i tratti storici e paesaggistici”. Il III° premio va a Florenza Lessa che “guarda la Cattedrale da uno scorcio in candida pietra e ci regala tutta l’atmosfera di quiete di questo pregevole angolo del borgo antico”.

Bicentenario della fondazione dell’arma dei Carabinieri 1814 / 2014

L

’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Giovinazzo, organizza una manifestazione in occasione del Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri 1814/2014. L’iniziativa, nata con il Patrocinio del Comune di Giovinazzo, si svolgerà il 10 giugno in piazza Meschino alle ore 20.00. L’incontro sarà allietato dalla musica del quartetto di sassofoni dell’Associazione Culturale Musicale “Città di Giovinazzo”: Luigi Deliso, sax soprano; Antonio De Candia, sax contralto; Adriana Giancaspro, sax tenore; Gabriele Mastropasqua, sax baritono. La cittadinanza è invitata.

Ricordando Vito Bavaro

l giorno 26 dello scorso mese di marzo è mancato Vito Bavaro nella lontana California. La sua scomparsa ha arrecato un immenso dolore alla sua famiglia e a quanti ebbero l'opportunità di frequentarlo. Vito emigrò negli Stati Uniti d'America nel 1972 al seguito dei suoi genitori, che decisero di espatriare per cercare una vita migliore di quella che conducevano a Giovinazzo. La fortuna assistette il giovane, favorito anche dalle sue capacità lavorative e dal suo carattere buono, socievole e generoso. Sistematosi nello Stato del New Jersey si occupò presso la pasticceria condotta dal suo omonimo Zio Vito. Da questi apprese i segreti del mestiere fino a prelevarne l'attività e a dare vita al suo negozio che denominò "Vito Angelo Pastry Shop" che ebbe un enorme successo. Grandi soddisfazioni ottenne dal matrimonio che realizzò sposando Francesca, una ragazza siciliana e dai tre figli che consolidarono la loro unione. Nel tempo Vito operò anche nel sociale aprendo una scuola di pasticceria per tramandare alle generazioni successive le delizie del proprio lavoro. Non tralasciò lo sport in particolare il pallone, diventando presidente di una squadra di sua proprietà. Una costante dei suoi sentimenti è stato l'affetto per i Giovinazzesi che hanno condiviso con lui l'esperienza dell'emigrazione, in particolare con i fratelli De Santis. Ad essi ha inviato un cestino di nespole dalla California prima che mancasse. Erano le nespole che coltivava nel suo giardino della specie originaria di Giovinazzo. Indissolubile è stato il legame con il paese nativo e con la sua protettrice la Vergine di Corsignano, verso cui ha dimostrato sempre la sua generosità.

I

24

N. 6 - Giugno 2014


Tradizioni

La storia del ricamo a Giovinazzo

D

Beatrice Andriano Cestari ella ricerca effettuata sull’arte ricamatoria a Giovinazzo pubblicata sul nostro mensile si è giunti alla conclusione. Ciò permette di fare il punto sulla attuale realtà lavorativa del settore. Nella comunità cittadina il ricamo sopravvive nell’ambito del privato come risulta dalle mostre che annualmente si allestiscono; di contro vi è in via di esaurimento la committenza. Delle scuole che hanno segnato un’epoca continuano l’attività il laboratorio delle suore vincenziane dell’Istituto San Giuseppe e il laboratorio delle Cooperatrici Vincenziane della Casa di S. Francesco. La riduzione dei manufatti è dovuta alla scomparsa delle antiche consuetudini. Infatti le donne non partoriscono più in casa e, questa era l’occasione più importante per sfoggiare lenzuola e camicie da notte ricamate. I pranzi importanti si consumano nei ristoranti e le preziose tovaglie ornate di pizzi e fiori restano inutilizzate nei cassetti. Solo le nonne continuano per le nipoti la tradizione del corredo ricamato. La contrazione del lavoro ha indotto alcune maestre a convertire l’attività nell’apparecchiatura dei capi di corredo di grandi dimensioni quali lenzuola – tovaglie e copriletti, bisognevoli di grandi telai per la loro stenditura. Le motivazioni della ricerca dovute al dovere di non dimenticare questa realtà lavorativa giovinazzese perdurata per secoli, sono scaturite anche dal mio desiderio di rendere omaggio alle nostre ricamatrici di cui una delle ultime è Vincenza Carlucci che operano a livello professionale. Con questa attività esse crearono la propria indipendenza economica così importante per la condizione della donna, in tempi in cui il lavoro femminile indipendente era ancora lontano da venire. Alla luce fioca di lumi a petrolio e delle candele, al calore di piccoli bracieri, spesso con la vista indebolita dai movimenti ripetitivi fatti con l’ago e

Nonna Enza, una delle ultime ricamatrici professioniste di Giovinazzo

il filo, hanno contribuito all’economia familiare ed anche a quella cittadina senza chiedere rivendicazioni varie per sé. Inconsapevolmente esse hanno contribuito allo sviluppo di un lavoro che unisce fantasia e creatività entrando in tal modo nell'universo dell’arte; alcune poi, hanno sviluppato una capacità imprenditoriale importante per la conduzione dell’attività. Per le fanciulle che frequentavano le scuole di ricamo era un modo per evolversi, per socializzare, parlare con le loro maestre in italiano, esercitare la pazienza, osservare la disciplina e l’ordine, riflettere, creare ed anche pregare. Non mancò l’approccio con la scrittura ricamando sulla biancheria da letto le frasi beneauguranti. Raggiunger la scuola era occasione di appropriarsi di un po’ di libertà che permette-

va loro di incontrare furtivamente il proprio innamorato. Tutt’altra cosa era per le fanciulle appartenenti a classi sociali più elevate. Per queste l’apprendimento dell’arte del ricamo era finalizzato solo alla loro formazione educativa. Durante lo svolgimento della ricerca ho ascoltato storie di donne che hanno trascorso la loro vita immerse in tessuti – filati – disegni – che appartengono ad un vissuto ormai scomparso. Nell’elaborazione del testo ho fatto tesoro delle esperienze personali, dei ricordi, delle mie conoscenze del settore con riferimenti al mondo delle tradizioni, con rarità e curiosità. Io amo questa espressione artistica che ho praticato dall’età di otto anni. Dei tanti lavori eseguiti la predilezione è stata rivolta al ricamo per gli abiti estivi, che una volta indossati si sfoggiavano passeggiando per la piazza principale del paese: bellezza del ricamo e bellezza della giovinezza si amalgamavano per creare attraverso l’ornamento del corpo un motivo in più per essere ammirate. In età matura ho rivolto l’attenzione agli abiti indossati da Santi e Madonne sontuosamente ricamati in fili d’oro e d’argento; su alcuni di essi ho operato anche interventi di restauro. Continua

Mostra mercato - Cooperatrici Vincenziane della Casa di San Francesco - anno 2012.

N. 6 - Giugno 2014

25


Riflessioni

In piedi costruttori di pace

I

Don Nicola Gaudio

l 25 aprile scorso, a Verona, il popolo della pace si è trovato, per rilanciare con forza il “no” alla guerra, ma prima ancora all’industria bellica, alla produzione, alla vendita, alla commercializzazione delle armi. L’avvenimento fa riferimento all’esortazione di don Tonino “IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE” lanciata a Verona nel lontano 1986. A venticinque anni dal grido profetico di monsignor Bello, si sono ritrovati all’Arena di Verona credenti e persone di buona volontà per dire il loro no a ogni guerra. Le Arene sono state il luogo dove si è ritrovato il Popolo della Pace, in un mondo sul precipizio della guerra nucleare, nell’incontro tra Est ed Ovest per gridare invece la propria voglia di un mondo di pace. Ma nonostante il crollo del muro di Berlino, la situazione non è migliorata, anzi è di molto peggiorata. Per questo si è rilanciata l’Arena 2014 come grido, come protesta contro la guerra che è ritornata ad essere un fatto normale. Guardiamo ai dati degli ultimi anni. Il SIPRA afferma che nel 2011 sono stati spesi in armi, a livello mondiale, 1.740 miliardi di dollari. Questo equivale a 3,3 milioni di dollari al minuto, 198 milioni di dollari all’ora, 4,7 miliardi di dollari al giorno. Secondo i dati SIPRA l’Italia ha speso in armi, nel 2012, 26 miliardi di euro (70 milioni di euro al giorno). A questo dobbiamo aggiungere 15 miliardi di euro per 90 cacciabombardieri F-35. Ma l’Italia non solo spende le somme enormi in Difesa, ma è anche delle maggiori produttrici di armi al mondo, al secondo posto dopo gli USA, per la produzione di armi leggere, al decimo posto per le armi pesanti. Le armi servono oggi a difendere le ricchezze di pochi, a spese di molti che devono tirare la cinghia. Ciò che ci minaccia oggi non sono eserciti stranieri, ma povertà, disoccupazione, inquinamento, consumo di territorio, variazioni climatiche e per difenderci da questi nemici ciò che serve non sono armi micidiali e costosissime, ma politiche di solidarietà, servizi sociali, risanamento ambientale. Quello di cui abbiamo bisogno non sono missioni militari, ma interventi civili di pace; ciò che serve è una difesa civile, non armata, nonviolenta da costruire con risorse sottratte al settore militare, svuotare gli arsenali per riempire i granai. Ridurre le spese militari, investire nella prevenzione dei conflitti armati, costruire i corpi civili di pace, rilanciare il servizio civile, smilitarizzare i territori. Senza dimenticare che battersi per la pace e il disarmo signiIN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE fica anche far pace con l’ambiente; pensiamo solo alla Ceri pasquali e non lucignoli fumiganti. cementificazione o al seppellimento dei rifiuti tossici. Non abbiate paura! Non lasciatevi sgomentare dalle disDavanti a questo scenario i più si sentono impotensertazioni che squalificano come fondamentalismo ti. E’ una sfida epocale. Ma a chi ha fede nulla è iml’anelito di voler cogliere nel “qui” e nell’ ”oggi” della stopossibile. La fede cristiana ebbe inizio quando un poveria i primi frutti del Regno. Sono interni alla nostra fede i discorsi sul disarmo, sulla ro ebreo, Gesù, che viveva sotto il tallone di un impero, smilitarizzazione del territorio, sulla lotta per il cambiacredette nel potere trasformante della non violenza di mento del modello di sviluppo che provoca dipendenza, Dio. L’arrivo non violento di Dio è una forza crescente fame e miseria nel sud del mondo e distruzione nell’amnell’Umanità e nessuno potrà impedire il suo sbocciare biente naturale. e fiorire nel mondo. Coraggio! Non dobbiamo tacere, braccati dal timore che Ecco perché è fondamentale per tutti credenti e non venga chiamato “orizzontalismo” la nostra ribellione conla scelta della non violenza attiva vissuta in tutte le sue tro le iniquità che schiacciano i poveri. dimensioni: dal personale allo strutturale, dal politico Se non abbiamo la forza di dire che le armi non solo non si all’economico, dal militare al sociale. devono vendere, ma neppure costruire, che la politica dei blocchi è iniqua, che la remissione dei debiti del Terzo E’ questa la vera rivoluzione che attende l’umanità. Mondo è appena uno sconto sulle restituzione del nostro Un’umanità che dirà “NO” alle spese folli militari, “NO” debito ai due terzi del mondo, che la logica del disarmo alle missioni di pace, che sono missini di guerra, “NO” unilaterale non è poi così disomogenea con quella del Vanai cappellani militari nell’esercito. gelo, che la non violenza attiva è criterio di prassi cristiaL’Arena invita i cittadini italiani, che si riconoscono na, che certe forme di obiezione sono segno di un amore nella Costituzione che “ripudia la guerra” e i cristiani più grande per la città terrena, se non abbiamo la forza di che accettano il “Discorso della Montagna” a unirsi indire tutto questo, rimarremo lucignoli fumiganti invece sieme per debellare il cancro della militarizzazione che che essere ceri pasquali. A questo popolo invisibile della pace, dall’Arena di Verona, sta divorando le nostre risorse. Non vogliamo che i nogiunga la nostra solidarietà. Ma anche l’incoraggiamento stri soldi vengano investiti in morte, ma in vita. con le parole delle Beatitudini che sostituisce il termine Dobbiamo tutti, credenti e non, darci da fare perché “beati” con l’espressione “in piedi”. vinca la vita. In piedi costruttori di pace, sarete chiamati figli di Dio. All’Arena questa volta non ci è stato don Tonino BelIntervento di don Tonino lo, ma la sua voce profetica ha riecheggiato, come alloall’Arena di pace del 30 aprile 1989 ra: IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE. 26

N. 6 - Giugno 2014


Lettere al Direttore

Riceviamo e Pubblichiamo da un giovane associato ANFFAS

Un rigo di speranza

L

a voce del sangue versato dagli uomini non cessa di gridare e rivolta anche all’uomo contemporaneo, perché prenda la conoscenza dell’ampiezza e della gravità degli attentati alla vita da cui continua a essere segnata la storia dell’umanità. Riflettete con estrema serietà sulle conseguenze che derivano da l’esistenza delle persone e dei popoli. Invece sono il frutto di situazioni di violenza, di odi, di contrapposti interessi, che inducono gli uomini ad aggredire altri uomini con omicidi, guerre, stragi, genocidi. E come non pensare alla violenza che fa alla vita di milioni di esseri umani, specialmente bambini, costretti alla miseria, alla sottonutrizione e alla fame, a causa di una iniqua distribuzione delle ricchezze tra i popoli e le classi sociali? O alla violenza insita, prima ancora che nelle guerre, in un scandaloso commercio delle armi. che favorisce la spirale dei tanti conflitti armati che insanguinano il mondo? O alla seminazione di morte che si opera con l’inconsueto dissesto degli equilibri ecologici, con la criminale diffusione della droga o col favorice modelli di esercizio della sessualità che, oltre ad essere moralmente inaccettabili, sono anche delle minacce più gravi rischi per la vita? L’uomo di oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce. Essi sono,infatti, diretti,o possono essere diretti contro di lui. In questo sembra consistere l’atto principale del dramma dell’esistenza umana contemporanea. L’uomo, pertanto, vive sempre più nella paura. La chiesa non può abbandonare l’uomo, la cui “sorte”, cioé la scelta, la chiamata, la nascita e la morte, la salvezza o la perdizione, sono in modo così stretto ed indissolubile unite al Cristo. L’uomo, nella sua singolare realtà ha una propria storia della sua vita e, soprattutto, una propria storia della sua anima. Silenzio di Dio, che non si rivela e sembra essersi rinchiuso nel suo cielo, quasi disgustato dall’agire dell’umanità. Infine dirò che questo giornale venga letto da tutti. Io farò di tutto il possibile e lotterò da solo per tutti quanti in particolare per i disabili, poveri, terremotati, case senza tetto. Lotterò anche per i diritti umani e non per chi comanda come i Politici. Vincenzo Ignomiriello N. 6 - Giugno 2014

27


Sport

Hockey su pista, l'Afp riparte da Depalma e Bertran? squadra – budget permettendo – a sua immagine e somiglianza. Metodo corretto, ma subito sconfessato per mancato appianamento di vecchie divergenze: via Caricato, dentro Poli, sfiduciato poi alla lunga dalla squadra. Ritorna Caricato ma dura

la società biancoverde. A meno di ipotesi suggestive ma non impossibili (dopo la separazione dal Bassano, Giudice è sul mercato), si ripartirà probabilmente dalla fine, con Depalma confermato alla guida della squadra e decisamente rassicurato, rispetto a due estati fa, dal consolidato feeling con il preparatore atletico Lorusso. Un altro punto fermo è la permanenza dell’argentino Bertran, fattosi piuttosto apprezzare alla sua prima stagione a Giovinazzo. Più un addio che un arrivederci, invece, quello dato all’altro argentino Maldonado ed al

poco, fino a quando non riaffiorano le incomprensioni di inizio stagione. Il resto è storia recente, con la guida tecnica riaffidata a capitan Depalma dopo l’esperimento dell’inizio della scorsa stagione. Insomma, un vero e proprio valzer in panchina, uno sfiancante gioco delle tre carte, tanti quanti sono, allo stato, gli allenatori possibili per

cileno Fernandez. Il resto della rosa è tutto da scrivere, e probabilmente da calibrare anche in base all’aria che tirerà in altre piazze. Di sicuro, anche nel prossimo autunno ci sarà una serie A/1 da affrontare. Con l’auspicio di sbagliare di meno, ma pure con la certezza di avere un sabato sera sì e l’altro no da passare in zona 167.

Filippo Luigi Fasano

Onorevole eliminazione dai playoff di A1: costretto alla “bella” il Forte dei Marmi futuro scudettato

S

orprendente successo interno in gara 1, sconfitta sonora al ritorno, resa onorevole alla “bella”: è tutta riassumibile nella serie playoff contro il Forte dei Marmi di lì a poco scudettato, la stagione dell’Indeco Afp Giovinazzo. Un altro campionato tormentato, quello dei biancoverdi, partiti con il proposito di disputare un torneo d’avanguardia, subito dietro le favorite, e trovatisi a lungo in posizione di rincorsa, addirittura fuori dai playoff al giro di boa: cocente, in particolare, la delusione per la mancata partecipazione alla Final Eight di Coppa Italia organizzata in casa. Qualche sorriso, la pista l’ha riservata solo nella seconda parte del girone di ritorno, quando l’Afp è riuscita in extremis a rientrare nel novero delle prime otto, incrociando i futuri campioni d’Italia con gli esiti già riferiti. Da salvare c’è sicuramente il ritrovato feeling con la piazza, rinsaldatosi dopo le ultime partite tutto cuore. Da dimenticare, e possibilmente da non replicare, la gestione spesso umorale di un anno che avrebbe dovuto segnare un rilancio deciso e che lascia invece in eredità più interrogativi che certezze. Sicuramente giusta la scelta iniziale, quella di offrire al tecnico la possibilità di costruire una

T

Settore giovanile: under 13 in lizza per lo scudetto

erminata al girone eliminatorio l’avventura dell’under 15 in Coppa Italia (estromessa da Monza e Sandrigo), ora tocca all’imbattuta under 13 cimentarsi con la pista di Valdagno, gareggiando per lo scudetto. L’appuntamento è dal 30 maggio al 2 giugno, con i ragazzini terribili di Dino Camporeale che si giocheranno l’accesso alle semifinali contro Follonica, Breganze e Viareggio. (Anna Rita Fasano)

28

N. 6 - Giugno 2014


Sport

Ginnastica ritmica, al Campionato Nazionale di C Iris subito dietro le grandi Anna Rita Fasano

Ottavo posto per il terzetto Labianca-Clemente-Cantatore, con quest'ultima convocata ai Collegiali Nazionali

U

n'altra piccolagrande pagina di storia, quella scritta dall'Asd Iris, in occasione del campionato nazionale di serie C. Nella rassegna disputata a Fabriano il 17 ed il 18 maggio, la squadra giovinazzese si è classificata ottava su ben 78 partecipanti. Un piazzamento di grande significato e prestigio, quello ottenuto dalle ginnaste del presidente Nicola Di Liddo, approdate nelle Marche forti del titolo di campionesse Interregionale Zona Sud. Durante le qualificazioni, il terzetto composto da Anna Labianca, Annapaola Cantatore ed Elisa Clemente, tutte nate nel 2003, aveva addirittura conquistato il quinto posto, appena dietro quattro società, Desio, Fano, Fabriano ed Armonia, che hanno fatto la storia della disciplina e che militano in A1 da tempo. «Siamo così approdate alla finale delle prime venti, unica società del Sud a riuscirci – ricorda la direttrice tecnica Marisa Stufano – Alla

fine, abbiamo chiuso all'ottavo posto, forse con qualche errore di troppo ma pure con la soddisfazione di aver conseguito un altro risultato storico, per la nostra società e per la Puglia. E il bello che i margini di crescita delle nostre tre ginnaste sono ancora notevoli: in più, si tratta di ragazze che lavorano sodo, motivate e capaci di ogni sacrificio». Riconoscimento ulteriore, nel frattempo, quello ottenuto da Annapaola Cantatore, che ai test nazionali

svoltisi a Desio, in Lombardia, il 20 ed il 21 maggio, è risultata terza ginnasta d'Italia fra le Allieve di Seconda Fascia. Un risultato di assoluto valore, quello centrato davanti alla direttrice tecnica della nazionale Marina Piazza e all'allenatrice azzurra Emanuela Maccarani, che permetterà alla giovane e promettente ginnasta di partecipare anche quest'anno ai collegiali nazionali riservati a l l e m i g l i o r i v e n ti d'Italia.

Calcio, salvezza diretta per l'Usd in Promozione

S

i è chiuso al tredicesimo posto, ma sopratutto con la salvezza diretta, il campionato di Promozione dell'Usd Giovinazzo. Un risultato importante, se solo si pensa che l'ultima partecipazione di una squadra locale al campionato risaliva alla stagione 95/96: 32 i punti conquistati dai ragazzi del presidente Folino Gallo e del patròn Azzollini, che hanno conquistato la vittoria decisiva nell'ultimo incontro contro il Lucera, battuto per 6-0 al Comunale di San Pio. Particolarmente festeggiati, nell'occasione, Di Bari, autore di una tripletta, e capitan Sigrisi, che ha suggellato con un gol su rigore l'ultima partita della sua carriera. L'auspicio della società è ora quello di poter tornare a far giocare la squadra di calcio del paese al “De Pergola”, quest'anno mai utilizzato per la nota indisponibilità. Italo Cinquepalmi N. 6 - Giugno 2014

29


Sport

Al via la stagione di Voga 2014 Gianluca Battista

T

L’Assovogatori Giovinazzo in pole position per centrare altri successi

utti in acqua per un’altra avvincente stagione di voga. L’Associazione Vogatori “Massimo Cervone” Giovinazzo punta con decisione a traguardi ambiziosi nell’edizione 2014 del Trofeo dell’Adriatico, ormai un classico per le imbarcazioni a dieci remi. Il clou sarà rappresentato dalla Regata dei Gonfaloni, suggestiva gara notturna di domenica 3 agosto in Cala Porto, interamente organizzata dalla famiglia Cervone. Al via, oltre ai biancoverdi di casa, ci saranno i Vogatori Ortona, la Lega Navale Molfetta, i Remuri Brindisi, la Ciurma Vasto, i livornesi del Borgo Cappuccini, i croati del Klub Neptun Dubrovnik ed infine la fortissima imbarcazione della Magna Grecia Taranto. In quella gara si assegnerà contestualmente anche il Trofeo dell’Adriatico, con Peppino Cervone, patron del sodalizio di Piazza Porto, che vede favoritissimi proprio gli ionici.

Pallacanestro, Fidens altalenante in Promozione

T

Nicola Miccione erminato il torneo di Prima Divisione il giudizio che diamo alla Fidens Giovinazzo è uno: il campionato dei rimpianti. La compagine del presidente Paolo Depalma ha chiuso al settimo posto il proprio girone di Prima Divisione, sperperando punti importantissimi con formazioni ampiamente alla portata e cosa che più rammarica tra le mura amiche (contro Basket Alberobello, Fulgor Molfetta e Mens Sana Bisceglie). Una formazione che 30

N. 6 - Giugno 2014

spreca tanto non può mai ritenersi competitiva per il salto in Promozione (conquistato a mani basse dal Basket Noicattaro) e la distanza abissale dal secondo gradino del podio (occupato in condominio da Basket Alberobello e Fulgor Molfetta, a +10) ne è la testimonianza. I ragazzi di coach Gaetano Nacci (alla sua prima esperienza sulla panca biancoverde) hanno alternato prestazioni più o meno convincenti ad altre decisamente scialbe, complici an-

che le assenze della guardia Angelo Farinola. Ciò che è mancato agli atleti giovinazzesi è stata la fame di vittorie, gli stimoli e la tenacia uscite alla ribalta (forse) solo in occasione dell’esordio di Bari sul campo della don Bosco o della gara casalinga col Basket Mola. Ma il riscatto è dietro l’angolo, già a partire dalla prossima stagione con il rinnovato impegno di Franco Piscitelli e Nino Mastandrea. Le motivazioni quelle, di sicuro non dovrebbero mancare.

In campo femminile Giovinazzo deve difendere il titolo conquistato circa un anno fa e si sta preparando con allenamenti tiratissimi all’inizio della stagione. Le ragazze terribili del direttore sportivo Francesco Cervone sfideranno le cugine della Lega Navale Molfetta, le Remuri Brindisi, la Magna Grecia ed Il Palio, entrambe formazioni tarantine e, nella sola Regata dei Gonfaloni, le avversarie più fiere della passata edizione, le giovani e forti livornesi del Borgo Cappuccini. Il calendario propone una regata ad invito organizzata dal Palio di Taranto in mar Jonio, prevista per domenica 8 giugno. Poi si fa sul serio con gli impegni del 29 giugno, sempre a Taranto, e del 5 luglio nell’acque molfettesi. Il 29 luglio si gareggia in Abruzzo, a Vasto, per poi chiudere in Cala Porto domenica 3 agosto. «Auspico un nuovo successo in campo femminile – ha precisato Peppino Cervone – pur consapevoli delle difficoltà che questo lotto di partenti presenta. Siamo certi – ha chiosato – che anche i ragazzi possano fare una buonissima stagione, ferme restando le grandi potenzialità dei favoritissimi tarantini della Magna Grecia».


Via delle Filatrici, 5 70054 Giovinazzo (Ba) +39 349 7738011

NINO MARZELLA

RADIANT

CALDAIE A GAS

IMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE E CONDIZIONAMENTO ESECUZIONE OPERE EDILI 70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20 Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418

Via Molfetta, 30 70054 GIOVINAZZO (BARI)


Con la collabrazione di


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.