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Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari

Anno XV N. 4 aprile 2011 Euro 1,50

La luna ci guarda di notte i Photored... di giorno


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Questo periodico è associato

Noi figli della nostra Storia

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ai ci siamo sentiti partecipi della storia, come accaduto nei giorni scorsi festeggiando l’Unità d’Italia a richiamo di quei momenti significativi ed emozionanti che portarono al formarsi della Nazione. Persino il business commerciale ne ha risentito attivando il lancio di una campagna tricolore. E così abbiamo avuto modo di scoprire le nostre lacune, ma anche le nostre inquietudini in tutte le sue particolarietà. Eppure, noi siamo figli della nostra Storia e, come ogni buon figlio, dovremmo sapere tutto e bene ciò che è stato il nostro passato, per imparare a riconoscere gli aspetti positivi, individuarne le negatività e trarre indicazioni utili per un futuro migliore da garantire ai posteri. Ma se per la Storia planetaria, o per quella nazionale ci pensano le alte sfere istituzionali, chi tiene acceso il lumicino sulla preziosa storia che si scrive sulla nostra quotidianità? Quali le iniziative nei programmi delle locali amministrazioni al fine di tenere vivo il ricordo del nostro vissuto e non solo, ma a spiegare le ragioni e i perché del nostro presente? È in fermento il nostro “laboratorio culturale” (lasciatemi denominare così la sede di via Cattedrale 38), ormai da tempo concentrato alla produzione a fumetti della storia medievale di Giovinazzo: le “Res Gestae” della nostra gente, come osa definirle Giuseppe Maldarella, che le ha tradotte in uno schema di sintesi. L’impegno è di portare a termine questo progetto al solo scopo di “... offrire ai giovani elementi di riflessione circa i travagli, le turbolenze e le lotte che il nostro popolo ha dovuto affrontare per difendere la propria identità civica” come si ha modo di leggere nella premessa. Non è da meno lo scorcio di Storia che si continua a presentare attraverso la puntuale trattazione di Dagostino e Nardò, avente a tematica: “Acciaierie e Ferriere Pugliesi: un’identità perduta?”. E’ questo il senso di “Ricucire la memoria” con un passato che si è tradotto nella storia della nostra città. Ed anche qui ci accorgiamo come la Storia ci è vicina, soprattutto quando incontriamo, parliamo, tocchiamo i suoi diretti protagonisti. Buona lettura

di ⻬ Filippo D’Attolico

Editoriale

PERIODICO PROMOSSO dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine


Pretendere di tenere il potere ad ogni costo

na pura causalità mi ha portato ad imbattermi nella lettura del dispositivo della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, emessa dalla 1° Sezione, in data 23 febbraio scorso, per il ricorso proposto dal consigliere comunale Magarelli Pantaleo contro il Comune di Giovinazzo. E la cosa mi ha sorpreso non poco, non solo per l’ormai evidente contesto conflittuale cui hanno dato origine il Sindaco e il suo ex alleato, protagonisti di tante oscure vicende amministrative, quanto l’ardire del Magarelli ad impugnare i provvedimenti con cui il Consiglio comunale, qualche mese addietro, lo ha spodestato dalla carica di vice-Presidente dell’Assemblea consiliare medesima. Già, perché il Magarelli, oltremodo risentito per essere stato messo fuori da ogni sede del potere municipale e delegittimato, per giunta, dal più prestigioso incarico, quello di Vicario di Presidenza del Consiglio, ha subito messo in moto una contestazione giudiziaria amministrativa contro il Comune, al fine della sua riammissione in quella postazione di co-

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L’Opinione

⻬ di Giuseppe Maldarella

N. 4 - Aprile 2011

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BARBARIE POL mando. Insomma, uno scontro a livello personale e di interesse affaristico tra i due maggiori esponenti della maggioranza al governo della città si è tramutato in un attacco alla comunità civile. E sì, perché azionare una causa contro il Comune, non vuol dire

del ricorrente, ma rivoltarsi contro il corpo cittadino che Magarelli si è arrogato di continuare a rappresentare nel ruolo da cui lo hanno fatto decadere. La sentenza del Tar, che ha visto il Magarelli completamente soccombente, dunque, ha reso di domi-

chio, ma ha messo pure in grande evidenza, a mio avviso, quanta sovversione anima il Magarelli che non si trattiene su niente, al punto da fare causa alla Comunità civile impugnando gli atti del Consiglio comunale di cui era autorevole espressione. Vi-

mettere sotto tiro il Sindaco Natalicchio e i suoi solidali, ancorché questa sia stata anche l’intenzione

nio pubblico la faida politica scatenatasi fra i due personaggi, a lungo tenuta celata dallo stesso Natalic-

cende private di potere che sconfinano in azioni di contrasto alla collettività che si vuole governare. E, di fatto, l’appellarsi alla giustizia amministrativa da il segno di come questi politicanti nostrani non sono animati da uno spirito di servizio alla comunità cittadina, ma piuttosto da un senso di interesse a disporre del potere civico per i propri intenti. Altrimenti perché il Magarelli avrebbe scatenato una azione legale per annullare il provvedimento di estromissione dall’incarico di Vice-Presi-


mune e l’assunzione di parte delle spese emergenti dalla vertenza giudiziaria, come inteso dalla decisione del giudice, ma soprattutto ha esplicitato la piena squalifica di tutti gli attori in lizza nell’arena di questa seconda consiliatura di Natalicchio che vede chiudersi, quasi per una sor ta di analogia, come la precedente cessata nel 2007. Non è tempo che questi veterani della politica nostrana si occupino d’altro e lascino spazio ad un ricambio gestionale che sappia

prio in tali condizioni che prende il sopravvento una specie di pandemia etica che perverte lo stesso sentimento della convivenza civile, oggi pesantemente affetta da un specie di morbo autoimmune di svilimento. Una riflessione che ricavo particolarmente anche dagli effetti della vicenda giudiziaria che incombe sulla zona artigianale, tenuta appositamente celata, mentre crescono i malumori e lo sconforto di coloro che sono rimasti coinvolti in quella inquietante disavventura.

LITICA

Il T.A.R. Puglia dice NO a Pantaleo Magarelli ⻬ di Italo Cinquepalmi

na decisione drastica quanto motivata quella U emessa dal T.A.R. Puglia in merito al ricorso presentato da Pantaleo Magarelli per la richiesta di annullamento del provvedimento con cui i consiglieri comunali lo avevano sfiduciato e poi revocato dalla carica di vicepresidente vicario del Consiglio comunale. Due le motivazioni che emergono dalla lettura della sentenza del Tribunale Amministrativo. Analizziamo la prima: «[…] nella seduta del 1 ottobre 2010 il ricorrente ha manifestamente violato le regole di funzionamento del Consiglio comunale”. Infatti, ai sensi dell’Art. 32 secondo comma dello Statuto “nella stessa seduta deve procedersi immediatamente all’elezione del presidente, con la maggioranza assoluta dei consiglieri». Questo perché ad aggravare la posizione del vicario c’erano ben due circostanze precedenti – le sedute consiliari del 22 e del 24 luglio 2010 – quando non era stata effettuata l’elezione del presidente per mancanza del numero legale. Con la seduta di ottobre quindi, “atto numero tre della non avvenuta elezione”, si sarebbe dovuta necessariamente avviare la procedura finalizzata a designare un candidato presidente. Di qui la seconda motivazione messa nero su bianco dal T.A.R. Puglia: «… il contegno assunto dal ricorrente ha cagionato l’indebito protrarsi della procedura di elezione del presidente del Consiglio comunale», il tutto in violazione delle norme che «mirano ad assicurare l’immediata designazione dello stesso e l’avvio dei lavori dell’organo consiliare». Chiaro e tondo e, sempre secondo l’ottica di Pantaleo Magarelli, oltre al danno, la beffa. Infatti i giudici di Bari hanno dichiarato conseguentemente legittima l’ultima assemblea consiliare, quella del 14 dicembre scorso, poiché lo Statuto prevede un quorum funzionale e non strutturale ed i famosi undici consiglieri rimasti in aula erano più che sufficienti per votare. Il ricorso è stato così ritenuto infondato, e il consigliere di Democrazia Cristiana è stato anche condannato alla compensazione delle spese processuali. Questa la cronaca, il giudizio al lettore.

L’Opinione

dente del Consiglio? Forse ispirato dal proposito di voler servire la comunità cittadina? Intanto, nonostante il giudizio a lui sfavorevole, il suo gesto è costato alla collettività l’addebito dell’onorario dell’Avvocato chiamato a difendere il Co-

innescare una civiltà di democrazia? Credo sia ampiamente sentito un comune bisogno di chiudere questa epoca oscura di conduzione amministrativa caratterizzata da una prassi di autarchia basata sulla apparente democrazia dei numeri. Non può affermarsi una vera democrazia allorché si disprezza la politica, cioè la gestione trasparente e partecipata della cosa comune, quando non si avverte più come necessaria alcuna convergenza sull’orizzonte del senso della “polis”. E’ pro-


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Tra assenti e impreparati ettere fine ad un lungo periodo in cui si era solo sbraitato contro l’avversario in consiglio comunale e tornare a ragionare serenamente di politica. Era questo l’obiettivo che ci eravamo posti due mesi fa, quando andammo a trovare rappresentanti del Partito Democratico e del Popolo della Libertà per fare il punto sulla ricerca degli equilibri interni ai due partiti maggiori e per individuare le mosse in vista delle Amministrative del prossimo anno. Questo mese, per le stesse ragioni, avevamo

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deciso di incontrare esponenti degli altri partiti locali. Abbiamo dovuto constatare però, con grande sorpresa e amarezza, che è molto più difficile farsi aprire le porte delle sezioni dei partiti minori e di quei gruppi che generalmente lamentano una scarsa attenzione dei media nei loro confronti. C’è stato chi ha rimandato in attesa della conta delle teste e dell’individuazione di una sede. Qualcun altro, che sicuramente non sapeva cosa dire, ha inventato una scusa al giorno per non lasciare dichiarazioni. C’è

I partiti minori sfuggono ai nostri taccuini in attesa di farsi un’idea e pretendere tutti gli spazi possibili

stato persino chi, pur appartenendo a una formazione in prima linea nel difendere la stampa nazionale dai bavagli, si è negato perché, a distanza di quattro anni, è ancora indignato per le nostre legittime critiche alle ragioni difese dal suo movimento (allora) ambientalista. Al nostro appello, dal quale abbiamo escluso Io Sud in quanto avevamo da poco sentito il suo membro più navigato, ha risposto presente in modo convinto solo Sinistra Ecologia e Libertà. E allora spazio ai vendoliani.

di ⻬ Giuseppe Dalbis

ella loro conferenza stampa di presentazione alla cittadinanza lo avevano fatto capire chiaramente: erano organici al centro-sinistra, cercavano contatti e strategie unitarie col PD in vista delle amministrative 2012, ma volevano che la sveglia suonasse per far cambiar passo all’amministrazione su tematiche relative allo sviluppo sostenibile, al turismo ed alla cultura. Era questo il biglietto da visita, stampato in Sala San Felice qualche mese fa, della neonata formazione di Sinistra Ecologia e Libertà. Il partito del Governatore pugliese, Nichi Vendola, a Giovinazzo tenta una difficile sintesi tra chi ha amministrato in questi anni e chi si fa portatore di forze nuove e di un cambiamento di rotta. Ne abbiamo parlato con Santo Restivo, portavoce del gruppo in quella che vuole essere una struttura non più verticistica, ma che coinvolga più elementi nella conduzione del partito. Per Restivo «non si devono vedere differenze ad ogni costo tra noi ed il PD. Non abbiamo l’esigenza di creare steccati, ma vogliamo fare una critica costruttiva al modo di concepire l’ amministrazione di questo paese

tre forze politiche, altrimenti il ridi ⻬ schio grande è di restare a lungo Gianluca Battista in panchina. E’ forse ora che anche a Giovinazzo la sinistra più estrema torni a prendersi responsabilità di governo reali, bypassando l’arguta ma ridondante retorica del suo leader terlizzese, per calarsi nella vita quotidiana. Da qui intendono ripartire i tanti giovani che hanno aderito a questo progetto. Se lo tsunami politico che sta intaccando la credibilità della giunta Vendola non avrà fatto troppi danni, tra un anno, alle elezioni amministrative, potrebbero essere proprio loro la marcia in più per Sinistra Ecologia e Libertà. Allora, solo allora, la bella addormentata potrebbe Il Delegato Provinciale risvegliarsi di S.E.L. Santo Restivo dal torpore.

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nell’ultimo periodo. Un paese che a noi sembra come una bella addormentata, soffocata da interessi particolaristici». Per il delegato provinciale vendoliano «i primi cinque anni di amministrazione Natalicchio hanno messo a posto aspetti giuridici ed urbanistici relativi a Giovinazzo. Nell’ultimo periodo - ammonisce - ho visto però una squadra di governo stanca e non affiatata. Così diventa difficile governare una comunità!». Da qui l’esigenza del partito di sinistra radicale di porre l’accento su un piano reale di slow life, puntando dritto sul potenziamento turistico-culturale di questa cittadina. Sviluppo sostenibile quindi, con l’idea di non abbassare mai la guardia sull’aspetto storico ed ambientale. Se il PD resta l’interlocutore principale, l’Italia dei Valori potrebbe essere un buon alleato vista l’intesa di vedute proprio su questi aspetti. Restivo sul punto nicchia, ma non chiude la porta a nessuno: «l’importante ci ricorda - è che si discuta alla pari per tracciare un percorso politico comune». Chiusura totale invece sul nome di Tommaso Depalma e sulla presunta lista civica che va formandosi, gradi-

to ai vertici locali del partito di Di Pietro, ma accusato da SEL di essere troppo populista. Il gelo scende quando si fa il nome di Cosmo Damiano Stufano, che appare sempre più come il candidato prescelto dagli ex DS come successore di Antonello Natalicchio. Restivo taglia corto davanti ai nostri taccuini con un laconico “no comment”. L’ipotesi di una deriva centrista del PD (che incroci i suoi destini con quelli dell’UDC di Lasorsa, ndr) non preoccupa però il portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà, che non intende porre veti su nessuno, anche se, aggiunge, «auspichiamo che ci sia un rinnovamento. Questa è gente che ha già fatto un suo percorso politico». Quanto alle eventuali primarie, Restivo non si sbilancia, ma le ritiene «qualcosa di positivo e democratico, purché si svolgano nella massima trasparenza». Nei giochi delle alleanze la formazione post-comunista con radici ambientaliste, non teme «di arrivare tardi» poiché è interessata a parlare al «cuore e non alla pancia dei cittadini». Sarà, ma il tempo stringe e bisogna iniziare ad approntare un programma comune con al-

Politica

Quella sveglia che non suona mai

Sinistra Ecologia e Libertà aspetta le proposte del PD, chiede un cambio di passo nell’amministrare il paese, ma intanto rischia di restare attardata nel gioco delle alleanze

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La politica dei blocchi non bloccati T

tro così formato potrebbe rubare qualche consenso anche al centro-destra visto che l’UDC è in contatto con i ragazzi moderati di Nuova Giovinazzo e qualche pidiellino ha già collaborato con Io Sud. Il Popolo della Libertà intanto è un po’ più indietro nei lavori per le prossime elezioni perché, come promesso, ha appena rinnovato la propria struttura interna affidando la direzione al giovane Gaetano Depalo. Potrebbe sempre attendere il suggerimento del sen. Azzollini ma questa volta la selezione va fatta con molta cautela. Si presenta l’occasione d’oro di poter evidenziare i problemi del PD e ciò che non ha prodotto la maggioranza nell’arco di dieci anni. L’ennesimo insuccesso decreterebbe la definitiva fine del centrodestra giovinazzese. Ancora non si sa cosa farà Tommaso Depalma, il segretario di Libero Pensiero che raccoglie attorno a sé professionisti e piccoli imprenditori. I partiti sembra che vogliano chiudergli la porta in faccia e lui potrebbe correre in solitaria con liste civiche composte anche da cittadini stanchi della vecchia politica e da nomi senza più casacca. L’Italia dei Valori, con in testa il suo commissario cittadino (notoriamente vicino all’ex presidente del Comitato Feste Patronali) potrebbe sposare il progetto, anche abbandonando le insegne (soluzione più opportuna); anche perché la distanza incolmabile con i partiti maggiori non lascia alternative ai dipietristi se non un tandem con SEL. Nessuna notizia giunge dai moderati del Movimento Schittulli mentre Futuro e Libertà per l’Italia resta l’eterna promessa dello scacchiere politico visto che il suo leader annunciato, Sara Achille, si attarda nella presentazione. La mina vagante è invece il Partito Socialista Italiano: dal momento che alterna momenti di autonomia a periodi di aggregazione, ora al PDL, ora a SEL (dal quale è appena uscito sbattendo la porta), è davvero difficile prevedere cosa farà. A stravolgere questo scenario potrebbero intervenire una lotta tra i centristi, un avvicinamento ad essi dei berlusconiani o una ritrovata unione tra i democratici: a quel punto, sempre non considerando le liste civiche, si sfiderebbero sinistra e destra con un centro diviso tra le due fazioni. Appare del tutto evidente quindi che il quadro politico da noi appena disegnato resterà soggetto a continui e repentini cambiamenti almeno fino al termine dell’estate, quando i patti saranno siglati e saremo noi cittadini a cercare riparo dall’invadenza della propaganda e della ricerca dell’ultimo voto.

di ⻬ Giuseppe Dalbis

Politica

erminato il breve giro delle sezioni di partito proviamo a disegnare lo schema dei contatti e dei movimenti di simboli politici e nomi ad essi più o meno collegati. Lo faremo con i pochi pennarelli a nostra disposizione, ovvero con le scarse certezze, con le nostre intuizioni, con le tante contrastanti indiscrezioni che circolano ad appena un anno dalle elezioni cittadine. Sinistra Ecologia e Libertà, l’esterno sinistro della formazione, non è stata ancora chiamata in campo e assicura di non voler giocare solo gli ultimi minuti di partita ma francamente è difficile che prevalga l’orgoglio sulla voglia di farsi notare, cosa difficile se si resta a bordo campo. Dunque giocherebbe ugualmente, ma solo se l’attaccante lì davanti fosse un uomo di sinistra, quella vera. E questo lo deve decidere il principale partito riformista. Il Partito Democratico è alle prese, ormai da un anno, con una frattura tra ex diessini ed ex margheritini che non potrà ricomporsi tanto facilmente in vista delle elezioni. I post-comunisti, gli unici che potrebbero convincere SEL, potrebbero accettare il nome che forse proporrà il compagno influente, ovvero il sindaco Emiliano, oppure proporre un loro nome. In questo caso ci sarebbe in pole position quel Mimmo Stufano che tutti danno come (auto?) candidato già da tempo visto il suo potere in Giunta Comunale e la sua riscontrata onnipresenza. Su di lui solo no comment, segno evidente di un consenso non unanime sul suo nome da parte della rossa fazione che potrebbe anche voltargli le spalle (almeno in parte). I democratici più democristiani potrebbero invece far valere sia il loro dominio sulle tessere di partito che la logica dell’alternanza alla carica lasciata libera dal diessino Natalicchio. Qualora non arrivasse un nome, o un accordo, in grado di ricompattare gli animi, il PD potrebbe anche correre separato. A quel punto Giovinazzo tornerebbe ad avere quel grande Centro che vide la propria fine all’inizio degli anni ’90. L’Unione di Centro di Savino Lasorsa (che oggi sfugge ai taccuini vista l’assoluta incertezza) troverebbe la sua collocazione ideale, così come l’Alleanza Per l’Italia, il partito di Rutelli che si è costituito nelle ultime ore attorno a Vito Fanelli ed altri non nuovi (tra cui due consiglieri comunali ormai inseparabili). Sarebbe felice di ritrovare il suo amico Berardi anche il sempre più ambizioso Leo Magarelli, oggi uomo di punta di Io Sud, la nuova formazione guidata dal dott. Brescia che sta combattendo una feroce battaglia contro la nomina del nuovo comandante dei VV.UU. e contro i photored. Il cen-

Partiti, movimenti e liste civiche si affacciano sulla scena e pensano ad alleanze ancora mutevoli

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70054 Giovinazzo (Bari) Piazza Vittorio Emanuele, 62 Tel./Fax 080.394.20.56 granbarpugliese@fastwebnet.it


a proposito della memoria storica, riferita all’Istituto Vittorio Emanuele II, desidero esprimere la mia solidarietà a quanti lavorano per la sua esistenza, come il comitato per il Centro Studi IVE di Giovinazzo e soprattutto il mio incondizionato ringraziamento per un’altra importante istituzione presente nell’Istituto. Mi riferisco alla scuola di Avviamento Professionale che ha permesso ad un figlio di bracciante agricolo e di una figlia di pescatori nullatenenti (nel senso più completo del termine) di diplomarsi successivamente come perito industriale a Bari (dopo gli esami di ammissione di matematica e italiano), di vincere una borsa di studio per un corso di perfezionamento in Alfa Romeo a Milano, di laurearsi all’Università Cattolica di Milano diventando così Responsabile del Laboratorio Metallurgico della stessa favoloso azienda. Mi fermo per non incensarmi troppo, ma non ho potuto evitare di inviare questa testimonianza per vantare questa Scuola di Avviamento sorta nell’IVE con cui è stata data la possibilità anche agli ultimi (di allora) di poter vincere quel destino incerto e ottenere soddisfazioni professionali e “sociali” assolutamente improbabili per molti di noi ragazzi. La mancanza di opportunità lavorative mi ha costretto a vivere lontano da Giovinazzo ma la Scuola di Avviamento presente nell’Ospizio (come si chiamava allora) è un ricordo indelebile per me. Cordiali saluti Bavaro Dr. Antonio

Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media tra i rifiuti prevista dal piano regionale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2011

Tipologia rifiuto

Frazione organica Potatura giardini Vetro Carta e cartone Alluminio Plastica Legno Metalli ferrosi Tessili Beni durevoli Inerti Altro Rifiuti urbani misti TOTALE

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Composizione media prevista da piano regionale (%)

% raccolta GENNAIO

Quantità (kg)

100

100

918.390

25 1 6 20 0,5 10 2 2,5 3 5 2 3 20

2,81 2,76 3,90 1,13 2,76 0,14 0,19 86,31

25.800 25.320 35.780 10.360 25.400 1.300 1.780 792.650

smaltimento recupero recupero recupero recupero recupero recupero smaltimento

Destinazione

PRODUZIONE PROCAPITE KG 43,871 Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 10,88% Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 13,69%

onfrontando i dati con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, a fronte di una riduzione dei rifiuti prodotti e pur in presenza di una percentuale molto bassa, si nota un incremento di poco superiore al 2%. Alcuni affezionati lettori ci hanno scritto esprimendo un parere condivisibile su quest’argomento e vi proponiamo la loro missiva: «Gentile Direttore, ci rivolgiamo a lei per esprimere il nostro disappunto per la leggerezza con cui i nostri concittadini, pur animati dalle migliori intenzioni, effettuano la raccolta differenziata. Giornalmente assistiamo ovunque allo sconsiderato deposito di buste contenenti plastica, vetro e carta in giorni ed orari non consentiti. Si sa bene che tali rifiuti potrebbero essere lasciati per strada (se non si utilizzano le apposite campane) il lunedì sera per quanto riguarda la plastica, il mercoledì sera per la carta. Perché questo non avviene? Perché la nostra cittadina non deve essere portata ad esempio per pulizia e civiltà? Eppure i nostri operatori ecologici sono sufficientemente scrupolosi e attenti, eppure i cittadini effettuano la differenzazione dei rifiuti con attenzione ed allora ci chiediamo, perché tutto debba essere vanifi-

cato? Perché solo con un ulteriore piccolo sforzo non facciamo in modo che Giovinazzo possa essere un paese all’avanguardia per la difesa dell’ambiente e per il risparmio energetico? Ognuno di noi si deve fare carico, ognuno nel proprio piccolo, a collaborare alla risoluzione di grandi problemi: il cambiamento climatico, l’inquinamento, il recupero di materiali, ecc. Sarebbe forse opportuno avviare una campagna di sensibilizzazione e di informazione fra i cittadini che, coinvolgendo anche nelle scuole gli alunni, favorisca una cultura di salvaguardia del nostro territorio magari avvalendosi della collaborazione di volontari. A questo proposito invitiamo tutte le persone sensibili a queste problematiche a dare il proprio contributo rendendosi disponibili presso l’Assessorato competente, qualora dovesse avviare un’iniziativa di tale genere. La ringraziamo dell’attenzione e ci dichiariamo ben disponibili a far parte di questa eventuale squadra di “puliziotti” perché siamo fermamente convinti che le parole devono sempre essere seguite da significativi fatti».

Attualità

Lettera al Direttore

Egregio Direttore, Un minuto di attenzione... prego!

Giovinazzo, 21 febbraio 2011

Pauliina de Anna Anna Borzacchini Ciro Nardomarino

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Giovinazzo continua ad essere in prima linea a difesa della legalità

“I sogni diventano legalità”

ono passati ben nove anni da quando la città di Giovinazzo ha deciso di intraprendere la faticosa avventura della legalità. Tutto ha avuto inizio nel 2003 con la confisca dei beni alla mafia e della loro assegnazione alla città attraverso l’utilizzo sociale dell’ANFFAS

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⻬ di Marilisa Sisto

Attualità

e della “Coop. Mediterranea”. Da qui è partito l’input e una maggiore coscienza morale tale da decidere di voler fare di più e impegnarsi in maniera seria e continuativa per la legalità. Eccoci allora oggi, tanti i traguardi conquistati e le soddisfazioni raggiunte, per un percorso impegnativo e non sempre facile. Tuttavia, il ricco programma di iniziative che da febbraio ci accompagnerà fino a giugno ci fanno pensare che i frutti si stanno raccogliendo. Già lo scorso 14 febbraio presso il liceo classico di Giovinazzo gli studenti hanno potuto toccare con mano di cosa realmente rappresenta la mafia, attraverso l’incontro

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di un familiare vittima di mafia la prof.ssa Tiziana Palazzo. E ancora, presso la Sala S. Felice, il 15 marzo si è tenuta la presentazione del libro “I sogni diventano legalità”, ossia nero su bianco di un articolato progetto scolastico in collaborazione con l’ amministrazione comunale e Avviso pubblico che attraverso una

serie di laboratori pomeridiani e incontri hanno avvicinato i giovani studenti al tema della legalità. E ancora il 19 marzo, tutti in viaggio verso Potenza: da Giovinazzo più pullman sono partiti con studenti, amministratori e gente comune per partecipare alla marcia per la XVI Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafie. Infine, nel mese di aprile si terrà l’incontro con Giovanni Solino, autore del libro “Ragazzi della terra di nessuno” e a maggio, sempre in collaborazione con il liceo classico, ci sarà la manifestazione conclusiva con la mes-

15 Marzo, Sala S. Felice

sa in scena di un Musical “Rinaldo in campo”. Insomma, un intenso programma finalizzato alla sensibilizzazione ed educazione alla legalità, un impegno forte, che come abbiamo già detto va avanti da nove anni. Certo, come non dare merito alla caparbietà e alla perseve-

ranza dell’Assessore Cosmo Stufano, la parola legalità a Giovinazzo si è fatta strada soprattutto grazie alla destinazione di molteplici iniziative finalizzate. «Una comunità cresce e si sviluppa quando ogni giorno si lavora per affermare i diritti di cittadinanza, il possibile cambiamento, il riscatto sociale con l’impegno a riqualificare il territorio. Investire, dunque, nella promozione della le-

galità vuol dire qualificare sempre più il territorio e la comunità che vive in esso. Tutto ciò ci sprona a collaborare con gli enti, con le scuole per promuovere e affermare la legalità - spiega l’Assessore Cosimo Stufano -. Progettare con i giovani e per i giovani è fondamentale poichè i ragazzi vivono le principali esperienze educative, oltre che in famiglia, nella scuola. E’ nella scuola che bisogna investire per un corretto insegnamento delle regole, ecco perchè le numerose iniziative sul-

la legalità nascono proprio in collaborazione con esse, come la pubblicazione del libro “I sogni diventano legalità”. Tuttavia non basta. In questi nove anni tanto abbiamo fatto ma tanto ancora c’è da fare. Il mio desiderio più grande è quello che anche nella nostra città nasca un presidio di Libera, questo permetterebbe ai giovani di avere un valido riferimento territoriale ove informarsi e formarsi alla legalità».


INCHIESTA

Un alto numero di contestazioni sono arrivate ai cittadini giovinazzesi, immortalati da un diabolico apparecchio installato su via Molfetta

IL TOTEM DELLA DISCORDIA, OVVERO “TA VUO’ FA FA NA’ FOTO?” I

l titolo non tragga in inganno, serve solo a sdrammatizzare. Non parliamo di una foto ricordo, anche se molti non dimenticheranno facilmente per molto tempo. Parliamo di un apparecchio che scatta fotografie mentre si passa con il rosso ad un semaforo. Uno strumento che, come altri dello stesso tipo, serve a sostituire il personale che la pubblica amministrazione non è più in grado di retribuire per carenza di fondi. Qualcuno tempo addietro ha detto che la civiltà di un popolo si misura dal rispetto delle regole quotidiane. Il codice della strada impone di fermarsi ad un semaforo che presenta il rosso. Ragionando sull’alto numero di infrazioni rilevate a Giovinazzo saremmo orientati a pensare che i giovinazzesi siano restii a rispettare le norme che i codici impongono, e per questo potremmo definirli “incivili”. Su questo si potrebbe discutere ed ognuno porterebbe motivazioni storiche e sociali che giustificano questo comportamento. Non è nostra intenzione offendere i lettori e nessuno può ergersi a paladino dell’educazione. Tra l’altro i vigili hanno il dovere di agire e far rispettare le leggi ed i cittadini hanno il diritto di vedere le stesse leggi rispettate da tutti. Per questo, com’è nostra abitudine, per aiutarvi a comprendere la questione, abbiamo cercato di informarvi ascoltando i protagonisti della vicenda.

Attualità

Photored di Via Molfetta

di ⻬ Girolamo Capurso

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INCHIESTA

Cronaca di una vicenda che ha dell’incredibile...

Quando un semaforo mette in subbuglio un paese!

vanti il prossimo! Una coda infinita, lunghe attese, sconforto, a Giovinazzo scoppia il caso multa! Il paese è in allarme e bastano poche ore per capire che se ne sono salvati in pochi. Tutto inizia dall’ufficio postale, quando un congruo numero di persone si ritrova con la cartolina dell’atto giudiziario in mano e nel giro di poco tempo si intuisce che sono lì tutti per lo stesso motivo: una multa! C’è chi in mano ha più avvisi giudiziari… 6, 9, 16! La voce gira: “mal comune mezzo gaudio!”... mica tanto, qui il problema è serio! Appuntamento allora dai vigili urbani: sull’avviso c’è scritto che ogni martedì e giovedì si può visualizzare la foto incriminata dell’infrazione, ossia del passaggio a semaforo rosso. Intanto, parla qui parla lì, si inizia a capire quali sono i semafori cattivi, ecco allora sentire “ah sì, ora ho capito dov’è, sulla via di Molfetta, lì allora fanno la foto?”. "Ma non è possibile che sia passata col rosso!”. Sì, proprio lì, ed è anche segnalato, se proprio la vogliamo dir tutta! La processione santa ha inizio: l’ufficio dei vigili urbani è letteralmente preso in assalto, del resto i numeri sono sconcertanti! Dal 21 dicembre al 01 marzo sono state verbalizzate 3046 sanzioni. Tutti agguerriti a cercar giustizia, fino a quando uno alla volta non si siedono dinnanzi al computer per visionare l’amara verità: ecco una bella foto chiara,

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Attualità

⻬ di Marilisa Sisto

Photored “incriminato”

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limpida, inequivocabile, l’auto in movimento prima del rosso e l’auto che passa con il rosso. Non ci sono parole, scuse, giustificazioni. E allora mesti mesti uno alla volta escono dall’ufficio, rassegnati che l’infrazione davvero c’è. Questa la cronaca di un avvenimento che ha dell’incredibile, sotto diversi aspetti. Innanzitutto, ciò su cui non possiamo esimerci dal commentare è la mancanza di senso civico: insomma, è da quando si è ancora piccoli che si impara la regola del semaforo: verde si passa, rosso no! E allora, cosa è successo? Qualcosa certamente non ha funzionato. Quel rosso più volte non è stato rispettato nemmeno dai pullman di linea che transitano da Giovinazzo a Molfetta. A questo punto quando i pedoni si andavano a lamentare dai vigili urbani perchè rischiavano l’incolumità nell’attraversare quell’incrocio avevano ragione (motivo per cui l’ amministrazione ha deciso di attivare il photored)? Pare proprio di si. Tuttavia, consapevoli della gravità del dato di fatto, ossia che con tanta leggerezza molti giovinazzesi non rispettavano la regola del rosso, dietro questa vicenda si celano anche numerose storie umane. C’è chi ha avuto un bel numero di multe e non può permettersi di pagarle, perchè a stento riesce ad arrivare a fine mese; chi invece ha ricevuto le multe prese dal marito da cui è in separazione, ma ancora intestataria dell’auto, e piange dai vigili perché non sa come uscirne, e chi ha ne-

cessità dell’auto per andare a lavorare ma rischia la sospensione della patente. «Ho pianto per diversi giorni - commenta una giovinazzese a cui sono state notificate nove multe - dovrò fare a meno dello stipendio per un mese e nemmeno ce la faccio a coprire tutte le multe. Ad oggi però il mio problema più grosso e scontare i 54 punti che mi verranno sottratti dalla patente e che inevitabilmente comportano il ritiro della stessa e il rifacimento degli esami, cosa che non posso permettermi visto che con la macchina lavoro. Dico solo una cosa, va bene punire l’infrazione ma un pò di tolleranza e umanità. E poi, diciamola tutta, è stato solo uno squallido modo per far soldi e riempire le casse comunali a scapito di noi cittadini!». Bhè, qualcuno in verità da tutto questo ci ha guadagnato: coloro che aspettavano i multati fuori dai vigili urbani, alcuni arrivati da bari e titolari di uno studio associato, molti hanno sottoscritto l’iscrizione pagando la quota associativa di 50 euro e sperando in un ricorso collettivo. Insomma, le campane sono tante e sembra quasi che il caso photored abbia risvegliato il paese, dando un po’ di colore e animo al letargo invernale! Concludiamo il nostro resoconto avvisando i giovinazzesi che le foto saranno scattate fino a giugno, quindi, attenti... e ricordate, col rosso non si passa! Inoltre, per chi volesse una “foto ricordo” dell’accaduto, con solo un euro i vigili la rilasciano. Bhè mi sembra una cifra onesta!


INCHIESTA

Albrizio: ora la mia preoccupazione è che la gente disperata possa essere preda di millantatori

L’assessore conferma la pericolosità dell’incrocio con richieste precise di molti cittadini

on possiamo parlare del photored e comprendere le motivazioni della sua installazione senza ascoltare Agostino Albrizio, assessore alla polizia municipale e viabilità. Lo abbiamo incontrato di mattina nel suo ufficio, prima della denuncia di Magarelli e del successivo sequestro. Ci ha sorpreso per la tranquillità con cui ha risposto alle nostre domande. Serenità scaturita dalla consapevolezza di aver svolto, come lui stesso ci ha confermato, soltanto il proprio dovere.

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prima dell’avvio ufficiale il 21/12/2010. I giovinazzesi quindi sono un popolo di indisciplinati? La questione è sempre la stessa. Fino a quando non sono scoperti continuano a non rispettare le regole, manca il senso civico. Non solo a Giovinazzo, è un fenomeno diffuso nella società con la caduta di tutti i valori. In paese, dato l’elevato numero di infrazioni contestate, sta salendo il malcontento ed in tanti consigliano ricorsi. Cosa pensa al riguardo? Adesso nasce un’altra preoccupazione. La rabbia di chi è stato sanzionato è cavalcata da tante persone, anche a livello politico, che pensano di farsi propaganda. Molti stanno speculando, anche con richiesta di iscrizioni ad associazioni che hanno un costo, asserendo che doveva esserci la contestazione immediata o che l’apparecchiatura doveva essere indicata da un segnale che è comunque presente. Le persone vengono qua a protestare pensando di aver fatto un’azione di volontariato e non di aver avuto una multa per essere passati con il rosso ad un semaforo che rappresenta una delle infrazioni più gravi del codice della strada. La mia preoccupazione è che la gente disperata possa essere preda di millantatori. Voglio ricordare anche che è obbligatorio comunicare i dati anagrafici

del guidatore e la mancata segnalazione comporta un’ulteriore multa di 275 euro. Ritiene che questa situazione possa influire negativamente a livello politico? Molti cittadini amareggiati potrebbero modificare il loro orientamento. Davanti alla sicurezza delle persone ed alla trasparenza non si possono fare calcoli politici. Sarei un ipocrita modificando i miei comportamenti pensando solo ad un ritorno positivo. Io non mi considero un politico puro ma un volontario della politica. Assessore è vero che la società che produce l’ apparecchiatura guadagna una percentuale sulle multe? Il photored è stato noleggiato per sei mesi al costo di 20.000 euro. La legge vieta la compartecipazione in percentuale alla società costruttrice. Naturalmente nel contratto è prevista anche la manutenzione e quando vengono prelevati i dati viene stilato un verbale alla presenza di un vigile e di un tecnico della società. Tra gli automobilisti multati ci sono solo privati cittadini? Tra i sanzionati ci sono anche mezzi di servizio pubblico che trasportano persone. Questo è molto grave perché hanno una responsabilità maggiore essendo responsabili anche della sicurezza dei trasportati. Facendo un calcolo approssimativo moltiplicando il valo-

e di ⻬ Marilisa Sisto

Agostino Albrizio Assessore alla P.M.

re delle infrazioni per il numero delle stesse si capisce che il Comune introiterà una cifra considerevole. In un periodo di vacche magre avete voluto far cassa? Il nostro scopo non è stato assolutamente questo. Tutto il ricavato sarà riutilizzato per la sicurezza. Vogliamo reinvestire sui semafori a led, cicaline per i non vedenti e la sincronizzazione che ha un costo notevole. Vogliamo investire sulle strisce pedonali in materiale bicomponente che sono garantite 5 anni e sono catarifrangenti. Altri photored sarebbero necessari, ma ci sono dei limiti urbanistici per la collocazione in ambienti come la piazza o in strade strette con la presenza di balconi. Assessore uscendo dal tema, molti forestieri si lamentano dei parcheggi a pagamento e delle multe prese che li spingono a non visitare più il nostro paese. Un grattino costa meno di un caffè. C’è poi un’altra abitudine che possiamo rilevare insieme, per esempio in piazza. Le macchine che sono parcheggiate male, in doppia fila o fuori dagli stalli sono tutte da 30.000 euro in su: SUV, Mercedes, BMW i cui proprietari per non pagare mettono le auto fuori posto. E’ una questione di principio non certamente di prezzo.

Attualità

Assessore Albrizio, molti lamentano il fatto che il semaforo di via Molfetta su cui è stato installato il Photored, non è tra i più pericolosi di Giovinazzo e che le questioni di sicurezza che ne giustificherebbero l’installazione sono inesistenti. Da quando mi sono insediato, presso l’ufficio dei vigili venivano persone che si lamentavano del fatto che su quell’incrocio, mentre attraversavano con il verde per i pedoni, venivano strombazzati e fermati sulla strada. Era una processione continua che stava a significare la necessità di intervenire. Abbiamo trovato i fondi grazie alla legge 208 che ci rende indipendenti da un punto di vista del bilancio, nel senso che dai soldi delle multe si investe in sicurezza, cartellonistica, ecc. Un’altra lamentela riguardava l’ex statale 16, il cui manto stradale è in condizioni proibitive e su cui ci sono molte immissioni laterali per le numerose abitazioni presenti. Su questa strada abbiamo utilizzato il tele-laser per la misurazione della velocità con contestazione immediata agli automobilisti. Dopo aver montato il Photored abbiamo fatto la sperimentazione e ci siamo spaventati nel constatare il numero elevato di infrazioni che però confermavano le giuste lamentele dei pedoni. Abbiamo comunque dato pubblicità alla cosa attraverso gli organi di stampa locali

di ⻬ Girolamo Capurso

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INCHIESTA

L’ex consigliere regionale presenta un ricorso straordinario per inadempienze del Comando di via Cappuccini

Attualità

⻬ di Girolamo Capurso

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Magarelli: se il sindaco non interviene annullando tutto diventa corresponsabile

antaleo Magarelli, oppositore in consiglio comunale e non del partito democratico, come lui stesso ci tiene a puntualizzare, non ci sta. In una domenica di sole, ha incontrato la stampa nella centralissima piazza e vicino al gazebo predisposto da Io Sud, la formazione di cui ora ritiene di condividerne le finalità politiche. Col suo modo di fare bonario e distratto che nasconde idee e intenzioni precise, ha cominciato a tracciare la storia amministrativa delle due macchinette diaboliche precisando che la sua non è una crociata contro i photored, ma contro l’uso che se ne è fatto a Giovinazzo. Tutto comincia con la delibera 129 del 2010 che mirava a ricercare idonee soluzioni per il traffico stradale avvalendosi della nomina di un esperto. «Il comandante della P.M., sottolinea Magarelli, ha predisposto la determina n. 84 del 5 /10 individuando lo studio Gadaleta di Ruvo che ha redatto uno studio mai preso in considerazione dagli amministratori pubblici costato ben 3120 euro. Anzi, lo studio Gadaleta aveva individuato tra i semafori una maggior pericolosità in quello posto all’incrocio tra via Daconto e le vie Balilla e Marziani». Successivamente,

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il consigliere fuoriuscito dalla maggioranza, traccia un excursus su tutta la vicenda relativa all’appalto concesso alla ditta Italtraff s.r.l.: «C’è un'offerta dell’Italtraff s.r.l. datata 20 ottobre 2010, ma protocollata solo il 9 novembre 2010 abbastanza inconsueta. Nello stesso giorno il comandante ha disposto, attraverso la determina n. 864, il noleggio in prova dei due photored dalla Italtraff s.r.l., la ditta che ha poi impiantato i due F17D lungo via Molfetta. Nell'offerta si fa riferimento ad una precedente proposta economica di cui non c’è traccia negli uffici della P.M. Mi è stato presentato invece un semplice depliant illustrativo privo di data e di firma. Inoltre, sempre nell'offerta della Italtraff s.r.l., si cita anche

una controproposta economica che nessuno è stato in grado di produrre». L'ex consigliere regionale parla poi dei lavori di scavo e di posa in opera dei due photored privi della comunicazione d'inizio dei lavori e della preventiva autorizzazione dell'Ufficio Tecnico del Comune di Giovinazzo e realizzati allacciandosi alla linea semaforica senza alcun consenso. Magarelli continua parlando dell’accesso ai dati sensibili dove dai verbali risulta una persona diversa da quella autorizzata. Egli sottolinea anche la mancata informazione alla cittadinanza e la mancanza di dati tecnici di funzionamento dei due photored. Poi, pone una domanda: «Perché i semafori di via Molfetta sono rimasti spenti

Gazebo allestito in Piazza da “Io Sud”

nei due giorni successivi la sommossa popolare? Cosa è successo in quel periodo? E’ stato effettuato un ulteriore collaudo dopo lo spegnimento?». Il consigliere Magarelli, supportato dall’ex assessore Gaetano Dagostino e da tutto il gruppo di Io Sud, chiede l’annullamento dell'ordinanza n. 71 dell’1 dicembre 2010 che considera errata nel contenuto e con la quale il comandante ha ordinato l'installazione dei due F17D ed ha demandato alla Italtraff s.r.l. di disporre la segnaletica prescritta. «Il Sindaco, sottolinea l’oppositore della maggioranza, non può far finta di non sapere dopo il nostro ricorso straordinario e se non interviene annullando tutto diventa corresponsabile della cattiva gestione di tutta la faccenda e degli eventuali risvolti futuri». Continua esponendo un ricorso straordinario trasmesso al presidente della Repubblica Italiana, alla Procura della Repubblica di Bari, alla Prefettura di Bari, alla Corte dei Conti, alla Questura di Bari ed alla Stazione dei Carabinieri di Giovinazzo per far luce su una serie di inosservanze che, secondo il suo parere, sarebbero state commesse dal comando di polizia municipale.


INCHIESTA

Sequestrati i photored: «Non c'era il collaudo» igilli, da parte dei Carabinieri della locale Stazione, ai comandi del luogotenente Antonio Galizia, sui due photored installati il 4 dicembre dello scorso anno dalla Italtraff s.r.l. con sede a Manduria, nel tarantino. I due F17D, un’apparecchiatura omologata con il decreto n. 47017 dell’11 maggio 2009 da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella mattinata dello scorso 22 marzo sono stati sequestrati, a seguito di un esposto presentato nei giorni scorsi da un cittadino giovinazzese presso la caserma di via Matteotti. Sono emerse, in particolare, irregolarità nell’installazione. «Si tratta, però, di un sequestro probatorio», ha spiegato ai nostri taccuini il comandante della Compagnia di Molfetta, il capitano Domenico Del Prete. In altre parole un sequestro necessario a stabilire se ci sono state delle irregolarità nella loro installazione. «Alla base dell’operazione di sequestro - ha detto ancora - vi sarebbe la mancanza del collaudo degli impianti da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Giovinazzo, che al controllo è risultato sprovvisto di tale documento». I pali installati, in altre

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Primo piano del Photored sottoposto a sequestro

parole, potrebbero risultare pericolosi senza controlli adeguati. Inoltre, è bene precisarlo, non c’è alcun nesso tra il sequestro probatorio e la quantità di multe emesse in questi ultimi mesi. In attesa delle verifiche però, una domanda è

Stop dei Carabinieri della locale Stazione: «Mancano collaudi e autorizzazioni». Disattivati i due F17D

d’obbligo: come ci si comporterà rispetto alle sanzioni comminate finora, visto che sono provenute da un impianto sequestrato perché privo delle necessarie autorizzazioni? Un’ipotesi plausibile è che molti cittadini multati decidano di ricorrere. In questo caso sarà il Giudice di Pace, di volta in volta, a emettere il verdetto. Intanto, a 48 ore dall’azione dei Carabinieri della locale Stazione anche l’Autorità Giudiziaria ha dato l’assenso al sequestro dei due F17D. Ad indagini ancora in corso, gli ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Nel mirino degli investigatori, per il momento, pare esserci soltanto la ditta installatrice, la Italtraff s.r.l. di Manduria. L’ amministrazione comunale giovinazzese invece, potrebbe essere ritenuta parte lesa. Sino ad oggi, infatti, non sarebbe arrivata nessuna comunicazione che chiami in causa gli amministratori comunali oppure i suoi dirigenti. L’assessore al ramo, Agostino Albrizio, si dice «sereno» ed ha voluto precisare di «attendere gli sviluppi della vicenda. Crediamo - ha chiosato laconico - di aver fatto tutto nel rispetto della legge».

di ⻬ Nicola Miccione

Attualità

E... PER CONCLUDERE hi guida da tanti anni ha imparato che una delle infrazioni più pericolose è quella del passaggio con il rosso ad un semaforo. Ma chi guida spesso, sa anche che ci sono semafori importanti che proteggono strade pericolose e semafori che lo sono meno. La convinzione di poter decidere autonomamente sulla pericolosità degli incroci è probabilmente il motivo principale della maggior parte delle infrazioni commesse. Ma la maggior tutela della sicurezza nella circolazione stradale è sicuramente attuata dando immediatezza alla contestazione. Il ritardo con cui si partecipa la violazione può servire solo a punire chi ha violato una regola. Punizione che deve servire ad indurre l’automobilista a non commettere più l’infrazione. I casi degli automobilisti beccati dal photored più volte sono emblematici delle lacune di questo sistema. Se la contestazione fosse stata immediata, oltre al momento repressivo avrebbe avuto una dimensione educativa e le successive contravvenzioni presumibilmente non ci sarebbero state. In questo caso avremmo fatto realmente prevenzione. Certamente il codice permette l’installazione dei photored e gli amministratori, in perenne lotta con le ristrettezze di bilancio, utilizzano ciò che la tecnologia e le norme gli permettono di fare. E’ il loro mestiere e forse lo accetteremmo stando al loro posto. Saremmo ipocriti a non dirlo. Non entriamo nel merito dei ricorsi e del sequestro effettuato dai carabinieri, l’autorità preposta valuterà e agirà di conseguenza. Di certo possiamo solo dire che oltre tremila automobilisti hanno superato un semaforo rosso e molte famiglie di Giovinazzo hanno ricevuto a casa un avviso che ha provocato serie difficoltà. Ognuno cercherà giustificazioni e molti promoveranno ricorsi. Numerosi attori inconsapevoli saliranno sul palco della politica riscrivendo, insieme ai soliti registi, un copione replicato più volte. Il resto … alla prossima puntata. (Girolamo Capurso)

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IL NOSTRO FOTONOTIZIARIO

BESTIARIO GIOVINAZZESE

Attualità

⻬ testo e foto di Antonella Sollecito

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esi e mesi di traffico caotico. Proprio nei dintorni del centro città. La zona che corre da via Marconi fino a via Marziani e via Daconto è diventata un percorso ad ostacoli. Una roulette russa urbana. La strada che costeggia gli uffici postali giovinazzesi è sempre piena zeppa di auto e furgoni in sosta, parcheggiati alla meglio, viste le dimensioni ridotte di via Marconi. La situazione peggiore si verifica, spesso, quando il “furbo di turno”, per fretta ed inciviltà, parcheggia la sua auto (in diagonale) sullo spazio riservato ai portatori di handicap.

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L’incrocio di Via Marziani con Via Daconto

L’ “ingombrante parcheggio” fuori dall’Ufficio Postale

Il caos automobilistico continua in via Balilla, dove il passaggio e la sosta dei bus rappresentano un vero pericolo per chi attraversa la strada in quei metri. Tra

chiesa, scuole e Posta, la strada, a doppio senso di marcia, non presenta una visibilità ottimale e per questo rappresenta una minaccia costante per i pe-

doni. L’incrocio di via Daconto, inoltre, rappresenta un’emergenza che dura, indecentemente, da mesi ormai. A semafori spenti, il traffico deve regolarsi da solo, affidandosi alla prudenza e al buon senso degli automobilisti. Tamponamenti ed incidenti non sono mancati, creando un vero scompiglio in quel tratto di strada densamente trafficato. “in Città” fotografa e denuncia, augurandosi che la manutenzione dei semafori non sia effettuata solo dopo un malaugurato tragico evento.


L’erba del vicino (Ovvero... come farsi i fatti degli altri comuni) L’Inferno letterario e quello reale del carcere. Doppio binario per la nostra rubrica mensile che butta l’occhio oltre i confini cittadini. Questa volta siamo arrivati fino a Castellana Grotte per raccontarvi la magia di una rappresentazione teatrale che incanta, coinvolge e seduce. Sembrerebbe una pellicola cinematografica d’azione americana, invece, la seconda notizia che vi diamo, se non fosse che il protagonista negativo ed il finale fanno più pensare alle commedie dei compianti Cannavale e Bombolo…

La scenografia naturale delle Grotte di Castellana fa da sfondo all’Inferno di Dante ASTELLANA GROTTE – Di certo Dante non avrebbe potuto immaginare un’ambientazione più suggestiva per il suo Inferno. Se poi alla meraviglia naturale delle stalattiti e delle stalagmiti si aggiungono giochi audio-visivi curatissimi e coreografie eccezionali di 60 tra ballerini e acrobati, lo spettacolo è assicurato. Non ha deluso, infatti, Hell in the cave “versi danzanti nell’aere fosco”, rievocazione teatrale dell’Inferno dantesco, che ha usufruito della location carsica del-

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Suggestioni dalle grotte

la Grave, antro d’ingresso delle Grotte di Castellana. Quattro le date per il mese di marzo, 19-20 e 26-27, ma lo spettacolo conterà almeno cento repliche tra il 2011 e il 2012, per continuare a impressionare lo spettatore con uno straordinario mélange di effetti ottici, costumi e balletti originalissimi. Dopo il debutto in questa stessa location nel dicembre 2008, Hell in the Cave propone una rivisitazione in chiave teatrale e spettacolare del capolavoro dantesco, senza trascurare la bellezza dei suoi celebri versi. Uno show “made in Puglia”, vista la collaborazione tra Promo Apulia, Comune di Castellana Grotte, Grotte di Castellana e Costa dei Trulli, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Bari. Pur accentuando la teatralità della prima cantica della Commedia, lo spettacolo non ne banalizza tuttavia la forza poetica. Non solo suggestivo, ma penetrante e decisamente da annoverare tra gli eventi primaverili dalle nostre parti.(G.S.)

e di ⻬ Gabriella Serrrone

ARRESTATO L’UOMO DEGLI INSEGUIMENTI Mangiava tranquillamente pasta al forno a casa del suocero ITONTO – Sembrava un vero “cattivo” delle pellicole hollywoodiane. Elusione della sorveglianza a cui era sottoposto, inseguimenti con diversi mezzi, rapidità nel dileguarsi e qualche occasionale complice. Invece, la latitanza di V.C., 23enne bitontino, è finita per colpa di un piatto di pasta al forno, come nella migliore tradizione della commedia all’italiana. Gli agenti del locale commissariato di Polizia, diretti da Francesco

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Attualità

L’INFERNO NELLE GROTTE

di ⻬ Gianluca Battista

Triggiani, infatti, lo hanno arrestato il 17 marzo, giorno dell’Unità d’Italia, mentre pranzava dal suocero. Si era reso protagonista di almeno tre inseguimenti, finiti sempre con un nulla di fatto per gli agenti. Questa volta, però, a dargli scacco sono stati gli uomini in divisa, dopo che, ad inizio mese, se lo erano visti sfuggire dalle mani grazie all’aiuto di due donne che avevano creato confusione da un palazzo vicino. Un episodio, quello, che aveva avvicinato molto la nostra realtà a quella della parte più degradata di Napoli. L’accusa per il 23enne è di violazione della sorveglianza speciale. Chissà se poi quella pasta al forno l’avrà digerita in fretta…

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Girami

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l corretto regime alimentare incide in modo determinante nella qualità e nella resistenza del sistema immunitario, tanto che un’alimentazione squilibrata e scorretta è la principale causa dell’insorgenza delle patologie stagionali più comuni. La carenze di vitamine e minerali, ad esempio, sottopone l’organismo al rischio di non essere protetto in modo opportuno, sia prima che durante la malattia. Quando ormai l’influenza ha preso il sopravvento, infatti, non devono mai mancare nella dieta vitamine e Sali minerali, poiché la febbre aumentando il metabolismo modifica sostanzialmente le spese idriche dell’organismo. Largo dunque a spremute di agrumi, frullati di frutta, verdure crude di stagione, acqua e carne bianca. Tra le vitamine più importanti non devono mai mancare nella dieta quelle appartenenti al gruppo C, contenute, oltre che negli agrumi, anche in molti vegetali a foglia verde negli spinaci. Nello specifico nella stagione invernale sulla tavola non devono mai mancare broccoli, agrumi, ra-

Ricorre spesso una domanda: possono i cibi sani essere un efficace strumento di prevenzione?

Dott.sa Gravinese Elia Celestina Biologo

vanelli, peperoni, cavoli, verze, kiwi, aglio, cipolla, e, per meglio assimilare il ferro negli alimenti, il limone da sostituire all’aceto nel condimento delle insalate. Un’altra vitamina molto importante è la B6 che ha la funzione di aiutare l’organismo alla formazione degli anticorpi, questa è contenuta soprattutto nelle verdure a foglia verde, nei cereali integrali, nelle noci e nel lievito di birra. Gli esperti nutrizionisti, a riguardo del bilanciamento degli alimenti, sostengono un’alimentazione ricca di carboidrati, farine bianche, grassi idrogenati, zuccheri raffinati, sale e latticini, sarebbe dannosa per la salute. Queste sostanze, che rappresentano più del 90% di quanto siamo soliti ingerire nell’arco della giornata, non sono sufficienti al fabbisogno nutrizionale dell’organismo e a lungo andare comprometterebbero l’efficienza del sistema immunitario. Per ridurre il rischio che questo accada è buona regola evitare queste sostanze almeno due giorni alla settimana, sostituendole con alimenti integrali, verdura, riso, frutta, cereali, legumi, carne e pesce cotti al vapore o alla piastra e farine di farro o di kamut.

Rimettiamoci in forma!


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Ricucire la memoria con un passato che ha scritto la storia di Giovinazzo. Dall’autunno caldo al declino

⻬ di Giuseppe Dagostino ⻬ e di Gerardo Nardò

Acciaierie e Ferriere Pu

«Ho visto quella foto in copertina del vostro mensile il mese scorso e ho sentito un tuffo al cuore! Mi sono precipitato a comprarlo ma non ho avuto la forza di leggere l’articolo all’interno» ueste parole, esternate da un ex impiegato delle A.F.P. non sono altro che la sintesi di quello che ci eravamo prefissati all’inizio di questa avventura rivolta al nostro passato, un passato che resta im- Dott. Giovanni Scianatico presso nitidamente nei ricordi di chi lo ha vissuto in prima persona o anche indirettamente. In questa puntata, riprendiamo l’intervista del dott. Giovanni Scianatico che nell’ambito dei suoi ricordi racconta il lento e inesorabile declino del colosso A.F.P. Nonostante gli eventi sfavorevoli di quel periodo, la famiglia Scianatico non fu scoraggiata nell’attuazione dei progetti, infatti nel 1975 l’azienda chiudeva il bilancio economico con un utile finanziario ben consolidato che dava in quel momento certezza e sicurezza al know-how imprenditoriale dell’azienda. Purtroppo la situazione precipitò molto velocemente, aggravata dalla convinzione certa e provata di “boicottaggi” e veri “sabotaggi” alla produzione subiti dall’azienda, che determinarono l’ annullamento delle redditizie commesse di forniture (Cuba, Germania, Inghilterra, ecc.). Per inciso il dott. Giovanni ricorda che uno dei sabotaggi che ovviamente aveva come obiettivo il ritardo della consegna del prodotto ordinato e di conseguenza l’annullamento dell’ordinativo, fu perpetrato ai danni del laminatoio. Infatti, racconta, che tra i

Speciale

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cindri o gabbie di laminazione furono dolosamente introdotte delle barre “fredde” di acciaio che determinarono la rottura dei cilindri e quindi l’impossibilità a proseguire la produzione. Consideriamo che un “cilindro” all’epoca costava circa 150 milioni di vecchie lire e che ovviamente la sostituzione non si realizzava in ferramenta ma occorrevano svariati mesi per l’ approvvigionamento; anche se fatto in casa, quantizzando il danno procurato tra perdite di commesse, relative penali economiche e legali, costi di approvvigionamento, costi di montaggio, ecc, se ne deduce l’enorme danno alle casse dell’azienda. Proseguendo l’intervista, il dott. Scianatico, alla nostra do-

manda: se ci fosse stato o meno uno squilibrio tra entità della forza lavoro esistente e le esigenze reali di produzione il nostro interlocutore afferma che probabilmente un certo permissivismo sulle assunzioni facili fu reale: specie nel periodo dell’elezione a deputato dell’ing. Michele. Ma questo aspetto non era del tutto negativo perché giustificato dai progetti di sviluppo messi in cantiere con i programmi di espansione nel mercato dell’acciaio speciale. Purtroppo, a parere del dott. Scianatico, ciò che determinò un’improvvisa stasi dei programmi fu il “contesto generale” di quei tempi, sia all’interno della fabbrica con raporti sindacali tesi, sia a livello internazionale con la crisi petrolifera, il costo del denaro che schizza improvvisamente e la conseguente esposizione finanziaria verso le banche (che raggiunge un rapporto insostenibilmente alto verso il

La Ferriera in uno scatto degli anni ‘30


Pugliesi: un’ identità perduta? per aziende in coma. Di fatto, i presupposti e i programmi della GEPI, demandata alla gestione di controllo per evitare il peggio, per la Ferriera si rivelarono (con l’ing. Fumo responsabile del progetto) una vera liquidazione pilotata dell’azienda. Noi aggiungiamo che fu sommo gaudio per le aziende concorrenti del nord Italia e anche del nord Europa che ebbero a godere di quelle quote produttive, proprie dell’AFP. Rilevanti a questo proposito sono le considerazioni del nostro interlocutore sulla gestione delle quote-produttive emanate dalla Comunità Europea e assegnate a ogni azienda siderurgica della comunità. Tali quote miravano al controllo della produzione per eliminare il surplus produttivo delle nazioni industrializzate per favorire la ripresa economica delle nazioni emergenti Infatti, le quote spettanti a un’azienda fallita erano ridistribuite alle aziende paritetiche del settore. Ribadiamo che la logica della legge Prodi, in sintesi consisteva nella nomina di un commissario (ing: Fumo- GEPI) che avrebbe dovuto avere il compito di rilanciare lo stabilimento in un brevissi-

mo tempo necessario a determinare un riassetto gestionale, risanamenti vari e, quindi, restituire alla Proprietà” l’azienda. In realtà questa legge, dove fu applicata (e non solo per l’AFP) determinò disfunzioni, lassismo operativo dei commissari nominati, fino a causare responsabilmente dismissioni di produzione, liquidazione societaria e chiusura, con aggravio delle insolvenze bancarie. Per l’AFP, a parere del dott. Scianatico, l’intervento del commissario si prolungò oltre ogni ragionevole necessità, perseguendo, appunto, l’obiettivo di liquidare il patrimonio. Il tutto badando, con “dovuta professionalità” alla messa all’asta dei suoli, degli impianti, delle attrezzature e quant’altro, disattendendo volutamente i principi della legge, a dispetto della piena convinzione dell’ing. Michele Scianatico che credeva fortemente nello spirito e nella validità della stessa. Il dott. Scianatico ci tiene a rimarcare che, a riprova di quanto testimoniato, molte altre aziende, fra cui la Flotta Lauro, furono “vittime” di questo “olocausto” politico-industriale. Oggi viviamo la realtà della legge Vassalli che persegue gli stessi scopi ma con spirito diverso, ne è la riprova il vissuto della Parmalat che, con un dissesto finanziario spaventoso, ha ottenuto il risanamento economico, la ripresa della produzione, senza la perdita di un solo posto di lavoro. Lasciamo immaginare ai lettori gli appetiti, le lotte, le sovrapposizioni del potere politico-industriale, al fine di poter favorire i fallimenti delle aziende in crisi e gestire la spartizione di tanta ricchezza. Si può ipotizzare che tali intenti più che per la spartizione delle quote, hanno contribuito a “cannibalizzare” il settore siderurgico nazionale, sopprimendo l’ anima e la dignità di tutti i lavoratori. In buona sostanza: chiudere la Ferriera andava bene a tutti; a tutti i poteri forti che Tutti coloro che fossero in possesso non condividevano la politica di materiale fotografico sono pregati imprenditoriale. di contattare la Redazione (340.2571077)

Speciale

fatturato), la congiuntura generale che alimentava i costi di gestione in termini di impianti, attrezzature, combustibili, trasporti e costi fissi, infine il mancato incasso di circa 2 miliardi di lire relativi alla mancata fornitura dell’ultimo lotto delle rotaie ferroviarie destinate a Cuba. In tutta questa confluenza di eventi incontrollabili e nefasti di quel periodo storico, si inserisce un nuovo contesto politico-finanziario determinato dalla legge 46/82 che obbligava le aziende siderurgiche ad abbassare la loro capacità produttiva rispetto a quella realizzata nel 1979 e contemporaneamente ad attuare un programma di ristrutturazione tecnologica. Non da meno la legge Prodi, (Legge 95 del 3/4/1979) che nello spirito iniziale doveva salvare, o quanto meno rilanciare le grandi aziende in difficoltà ma che, a parere di molti addetti ai lavori, l' amministrazione straordinaria si sarebbe rivelata un' anticamera della liquidazione; una sorta di inutile rianimazione

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Riflessioni

⻬ di Don Nicola Gaudio

Che sorpresa, è Quaresima

o dico perché nessun giornale e nessuna TV ha riservato alla vicenda la benché minima attenzione. Il mercoledì delle ceneri è passato via inosservato, tra gli avanzi del carnevale e le feste della donna. Per carità: momento importante l’8 marzo. Ma fra tutte le iniziative in rosa, le ricorrenze rosa, possibile che non ci sia uno spazietto viola per ricordare che inizia il tempo più importante per i cristiani? Scommetto che se oggi fosse incominciato il Ramadan avremmo già stampato titoli a carattere cubitali. La Quaresima no. Quella l’abbiamo cacciata via. Non se ne parla, è tabù. Forse perché la riteniamo troppo triste da inserire nella nostra vita, un’overdose di sacrifici che non si vuole in mezzo a giorni che sembrano quasi tutti quaresimali. Ed invece sbagliamo. La Quaresima è sempre meno il rito della malinconia ed è sempre più il rito dell’ironia, che sorride in faccia ai gufi degli sconfitti della storia. Proprio perché i tempi sono già così cupi, proprio perché siamo di fronte a un mondo che crolla, proprio perché la vita ci sembra una serie di infinite quaresime, non c’è altra strada che sperare nella Quaresima. Quella vera. Che, se non altro, a differenza delle tante quaresime quotidiane, da un senso ai sacrifici,

L

portando con sé la speranza e la gioia della Pasqua. La Quaresima per i cristiani serve proprio per riflettere e per decidersi a convertirsi sulla base della parola di Dio, che ci interpella continuamente. E’ un tempo di grazia concessoci da Dio per fare, a livello personale, scelte fondamentali. C’è bisogno di un rinnovamento delle coscienze per far scattare il cambiamento desiderato ad ogni livello, che sicuramente avrà una ripercussione anche sociale, perché i nostri comportamenti sono alla base delle condizioni di vita che creano nel territorio. Dobbiamo essere la voce critica, che spinge a dar ragione alle difficoltà che attraversiamo, per creare la possibilità del cambiamento. Infatti il nuovo degli uomini e tra gli uomini nasce sempre da una riflessione critica su ciò che si vive, per le scelte e le decisioni di chi ha il potere. Non dobbiamo perdere la freschezza del senso critico, che è generato dalla speranza, che portiamo dentro, di cambiare le cose. Non venga mai meno il coraggio di andare controcorrente, altrimenti perderemmo parte della nostra speranza. Perché sperare nel futuro se pensiamo che nel nostro territorio non vi sarà futuro diverso? In questo tempo di Quaresima i due valori suindicati, senso critico e

Via Torino, 12 Giovinazzo

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coraggio di essere diversi, ci portino a discutere su noi stessi, sulla nostra autenticità, sulla nostra coerenza nell’andare controcorrente. Siamo capaci di vivere così la Quaresima, accogliendo l’invito di Gesù a convertirci per diventare strumento di vita e di speranza per l’umanità?

DALLA TESTA AI PIEDI Indimenticabile la lettera pastorale di don Tonino per la Quaresima. «E’ un po’ strana la Quaresima. Comincia con quello shampo della cenere che ci viene fatto il mercoledì e va a finire ai piedi, alla lavanda dei piedi del giovedì santo, perché sapete che dopo la lavanda dei piedi finisce la Quaresima ed incomincia il Triduo Pasquale. Dalla testa ai piedi: un cam-

In memoria di...

Vorrei dare una notizia in esclusiva: mercoledì 9 marzo è iniziata la Quaresima

FEDELE LASORSA 20-4-2010

20-4-2011

In occasione del primo anniversario della dipartita del nostro caro e compianto Fedele, domenica 24 aprile alle ore 9,00, sarà celebrata una Messa in suffragio nella chiesa di san Giovanni Battista.


FRATRES

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

Giovinazzo - Via Marconi n° 9

APRILE 2011

03/04/2011 - Domenica: dalle 08.00, alle 12.00 11/04/2011 - Lunedì: dalle 08.00, alle 10.00 18/04/2011 - Lunedì: dalle 08.00, alle 10.00

N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate da esigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazione siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9. Tel./Fax 080-3947733

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ARCICONFRATERNITA MARIA SS. DEL CARMINE - GIOVINAZZO

PASQUA 2011 tanto è arrivato l’amore di Cristo per noi. Con quella Croce Egli si carica del peso del nostro peccato, sotto di esso cade, ad esso è inchiodato, ma lo sopporta fino alla fine. Quella scritta “Re dei Giudei” ci suona quasi una macabra beffa, eppure è profetica: in Cristo le promesse di Dio al suo popolo sono portate a compimento, essa ci mostra qual è la sua vera natura, un Dio che offre tutto sé stesso per pagare il prezzo del peccato dell’uomo. In quel Dio crocifisso tutta l’umanità è crocifissa, Egli non fugge la sofferenza, ma la prende su di se e la redime. Da quel fianco squarciato prende il via una nuova creazione; quel sangue ci rigenera, in esso siamo purificati, in esso le nostre vesti tornano candide. Con questa riflessione, in occasione di questo periodo pasquale, si invita ad accompagnare Cristo sulla via del chicco di grano, così nel “perdere la vita” troveremo la via dell’amore, la via che veramente ci dona la vita.

A

PROGRAMMA • Venerdì, 15 aprile 2011 - ore 19,30 SS. MESSA PER L’ADDOLORATA (Chiesa San Giovanni Battista) • Domenica 17 aprile 2011 - ore 8,30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA CON BENEDIZIONE DELLE PALME (Chiesa San Giovanni Battista) • Venerdì Santo 22 aprile 2009 - ore 17,30 “Tre ore d’Agonia” - LE SETTE PAROLE DI GESÙ IN CROCE (Chiesa San Giovanni Battista) ore 20,00 - Processione dei Misteri • Sabato Santo 23 aprile 2011 - ore 19,30 COMPIANTO SU CRISTO MORTO “IN CONCERTO” (Chiesa del Carmine) Terminata la rappresentazione, il simulacro di Gesù Morto sarà traslato alla chiesa di S. Giovanni Battista • Domenica 24 aprile 2009 - ore 9,00 PASQUA DI RESURREZIONE. SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA (Chiesa San Giovanni Battista) Il Padre Spirituale

Il Presidente

Don Nicola Gaudio

Paolo Lasorsa

PROGRAMMA del 23 aprile 2011 – Chiesa del Carmine, Giovinazzo W.A. MOZART: Ave Verum Corpus; J.S. BACH: Corale dalla Cantata 147; B. PALMIERI: Palmieri; Quartetto d’archi:

J.S. BACH: Aria sulla quarta corda; A. VIVALDI: Sinfonia al Santo Sepolcro; G. ROSSINI: Stabat Mater.

I Violino: Teresa Dangelico Viola: Giuseppe Piccininni

Riflessioni

mino abbastanza lungo, non il metro e mezzo o due metri, quando si è alti. Si tratta di andare dalla testa propria ai piedi degli altri, quindi un cammino lungo, molto lungo. Cenere e acqua, gli ingredienti del bucato di una volta. Penitenza, cioè, e servizio». Ma don Tonino fa notare in maniera acutissima che occorre andare non dalla nostra testa ai nostri piedi, ma dalla nostra testa ai piedi degli altri. E questo è un cammino lunghissimo, difficilissimo. «In questo momento di cultura individualistica e narcisistica, il pensare agli altri ci costa fatica. Siamo così stanchi, sono così pesanti i rapporti, il nostro cuore è arido, congelato, per cui siamo incapaci di guardare agli altri.

II Violino: Giuseppe Corrente Violoncello: Mariapia D’Attolico

RACHELE TARANTINI 30-7-1939

16-2-2011 Cara Nonnina, grazie per quello che hai fatto per noi perche l’hai sempre fatto con il cuore e soprattutto i tuoi baci e i tuoi abbracci che non sono mai mancati. Grazie per aver riscaldato i no-

LUCIANO CAPACCHIONE 30-8-1934

20-2-2011

Luciano ha rappresentato per Giovinazzo un personaggio ricco di popolarità conquistandosi nel tempo profonda stima e simpatia da parte di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Lo ricordano i nipoti Luciano e Miriam e il figlio Gennaro.

stri cuori con il tuo amore! Ci mancherai sicuramente ma sappiamo che anche se non ci sei,la tua mano sulla nostra spalla e il tuo aiuto nei momenti difficili saranno sempre presenti. Quando sentiremo la tua mancanza i ricordi dei bei momenti passati con te schiariranno il dolore e faranno sorridere le nostre anime. Ti vogliamo un mondo di bene Nonna…

VINCENZA AMOIA 17-2-1942

18-3-2011

L’immenso Amore che tu hai donato a tutti noi lascia un vuoto incolmabile, ma nulla è vano. Il dono di questo difficile momento resterà per sempre come una pianta che però vuole buoni frutti. Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta. Tuo marito, i tuoi figli e i tuoi diletti nipoti.

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“Mano Manina” è il Progetto Continuità che in questi mesi ha impegnato gli alunni e le docenti delle sezioni di 5 anni della Scuola dell’Infanzia e delle classi di 5^ della Scuola Primaria del 2° Circolo Didattico di Giovinazzo na delle finalità importanti del percorso progettuale, ideato dalla Funzione Strumentale Ins. Cristina Turturro e condiviso da tutte le insegnanti coinvolte, è stata quella di “fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo-creativo e costruttivo con il libro”. In riferimento a tale finalità sono state attuate esperienze ed incontri atti a rafforzare l’attenzione e il rispetto nei confronti della lettura e del libro utile per fantasticare, provare emozioni e creare con la fantasia e con l’immaginazione. Il Progetto Continuità ancora una volta rafforza l’importanza della collaborazione e del confronto continuo tra insegnanti dei vari ordini di scuola che può prevedere ideazione di attività ed esperienze collettive condivise. Nell’ambito dell’itinerario progettuale in tutti i plessi impegnati nel progetto si sono svolti incontri di lavoro e di attività a classi aperte e per gruppo.

U

Scuola

⻬ di Marzia Morva

Il Linguaggio Creativo e Fantasioso nel Progetto Continuità “Mano Manina” svoltosi nel 2° Circolo Didattico Nella Scuola Primaria Don Saverio Bavaro si sono incontrati gli alunni delle classi quinte e le docenti del suindicato plesso unitamente ai 5enni e alle docenti delle Scuole dell’Infanzia San Tommaso e Karol Wojtyla.In questi incontri è stata vi-

sitata la scuola nei suoi diversi spazi: palestra, re-

fettorio, classi e biblioteca dove tra canzoncine e giochi è stato letto e realizzato un libro creato dai gruppi di alunni con l’utilizzo della mano lì a “far finta di...” essere un pennello! Il colore e tanta creatività sono gli elementi finali atti alla creazione molto originale quale sarà il libro “Mano Manina” testo che sarà pubblicato da una casa editrice pugliese.

GIOIELLERIA

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Nella Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII gli alunni di 5^ hanno presentato ai cinquenni della Scuola dell’Infanzia Giuseppina Pansini e San Tommaso uno spettacolo teatrale con l’utilizzo delle “marotte” realizzato dagli stessi alunni sulla storia “Davanti al Mare Blu”, fiaba moderna intrisa dei valori dell’amicizia, della diversità e dei buoni sentimenti. Anche in questo caso il libro è stato letto ed illustrato con differenti tecniche creative e verbalizzato dagli alunni. In tutte e due le situazioni i bambini hanno vissuto momenti gioiosi insieme all’interno delle Scuole che li vedranno protagonisti attivi di future e sempre più interessanti esperienze.

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La AM art gallery apre la stagione artistica 2011 al Bastione con l’evento “Profilo Donna”, dal 8 al 17 APRILE uale profilo possiamo tracciare oggi, al 2011, guardando ad un lungo percorso attraverso i tempi? Saranno gli artisti a proporlo con opere di pittura, scultura, grafica e fotografia, in una grande vetrina che aprirà le porte ad un pubblico vasto, sempre attento e motivato. Un prezioso contributo sarà quello di serate speciali dedicate a performance teatrali e musicali, nonché quello che il pubblico apporterà con le proprie personali segnalazioni che individueranno in un’opera prescelta, la più rappresentativa di “Profilo Donna”. Nella serata inaugurale , Venerdì 8 Aprile ore 20.00 “Voci di donna, echi dell’anima” Riflessioni dedicate al mondo della donna. Seguirà la presentazione degli artisti e della manifestazione a cura di Antonella Merra, titolare AM art gallery, direttore artistico della manifestazione con interventi critici di ospiti addetti ai lavori, esperti della comunicazione, nonché di personalità che da sempre dedicano attenzione al mondo della Donna.

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L'Amministrazione Comunale di Giovinazzo, comunica che dal 2 al 16 Aprile 2011 presso il convento dei Frati Minori Cappuccini sarà esposta una Mostra Fotografica Naturalistica (fiori - uccelli - farfalle - insetti ecc.) di Giovanni Volpicella e autori vari per mettere in risalto l'aspetto naturalistico di San Francesco d'Assisi (ingresso libero). Per informazioni: Tel.: 080/3943357 - Prof. G. Volpicella; Tel.: 080/3902365 - Uff. Ass.to all'Ambiente

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Lo spazio in 2D Le riviste propongono sistemi di arredo davvero accattivanti ma, quando negli showroom ci si trova a fare i conti con lo spazio minimal delle nuove abitazioni, via l’isola in cucina, via il gran tavolo quadrato, via la sceslong. Cosa è rimasto di quella immagine sulla rivista? E soprattutto siamo disposti a rinunciare alla concezione tradizionale di casa a porte chiuse? Dove lo spazio diviene prossimo al minimo, nasce la necessità di ambienti informali, dinamici ma organizzati. Il progetto diviene una vera esigenza, mentre l’arredo glamour, di per sé, rischia di passare inosservato se banalizzato dallo spazio.

Caso 2 ZONA LIVING La regola è la continuità La parte più ruffiana di una casa è la zona living: il manifesto di chi la vive. In questo progetto è caduto formalmente il muro di ostilità tra le funzioni conviviali. La necessità della porta per occultare il “disordine” cessa di esistere di fronte all’organizzazione degli spazi.

La dimensione conviviale del progetto pone in piena continuità ogni ambito pur occultando le funzioni ritenute solitamente più private dal committente. Compattando la zona preparazione è stato possibile collegare le aree funzionali della cucina con percorsi brevi e alternarle a piani di lavoro e ampi contenitori. Nel crocevia tra soggiorno e cucina è stata collocata la zona pranzo, espandibile in lunghezza per accogliere comodamente anche più ospiti e garantire così di vivere con dinamicità il convivio tra il relax con finger-food in salotto e la formalità del banchetto a tavola. Arch. Grazia Siracusa

di Michele Marzella Via Cattaro, 5/d - 70054 Giovinazzo (Bari) Tel.: 080.3944639 - 347.6750068 - 349.2637282 - 347.5380745

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È arrivata la primavera... e giornate diventano più calde, i fiori sbocciano, i bambini giocano per le strade, e finalmente giunge anche la Pasqua. In occasione di questa festa, i bambini ricevono le buonissime uova di cioccolato che ogni anno completano le nostre tavole. Il lunedì dopo Pasqua ogni famiglia festeggia la Pasquetta. I Giovinazzesi si riuniscono in campagna pranzando con le tipiche pietanze come l’agnello, la pasta al forno e per dessert la colomba ricoperta di glassa e le tradizionali “scaraccedde”. Buona Lettura

L ⻬ di Alessandra Loconsole

I bambini in primavera

A

I piccoli giornalisti in carriera

nche quest’anno è arrivata la primavera. La primavera! La più floreale tra le stagioni, segno di ripresa e di amori. La primavera è spesso rappresentata dalla natura che si risveglia, un rinnovo, la pace, la rinascita da una nuova vita, lo sbocciare dei fiori, lo scorrere dei ruscelli, il cantare melodioso degli uccellini e le giornate soleggiate. Le sono state dedicate concerti e dipinti per evidenziarne le sue caratteristiche e bellezze, li ho studiati anche a scuola, sia in arte, che in musica: Antonio Vivaldi scrive il concerto: “La Primavera”, tratto da i concerti di “ Le quattro stagioni” e ne descrive il canto degli uccelli, il riposo

Acrostico Primavera Profumi Regina Invaghisci Meravigliosi Amori che Volteggiano E Regali Alla natura amore Gianluca Molinini

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del pastore con il suo cane e la danza finale della natura; Igor Stravinski nel 1913 scrive “La sagra della primavera” dove con la musica raffigura la primavera da un lato ove nessuno l’aveva mai osservata, infatti, viene raffigurata come un dirompente e violento risveglio delle forze della natura che si ridestano per generare i propri frutti; l’artista rinascimentale Sandro Botticelli la dipinge, raffigurandola come una festa in un bosco ove i personaggi della mitologia classica rappresentano i vari elementi, inoltre lo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico è legato anche all'aura di mistero che circonda l'opera, il cui significato più pro-

fondo non è ancora stato completamente svelato. Questi sono i principali ma ve ne sono molti altri. E voi come la pensate la primavera? Concludo con il ritornello di una canzone di Luca Carboni, intitolata “ Primavera”: «E' primavera e mi prende un bisogno di leggerezza e di pesanti passioni e un sentimento indefinibile al tramonto dalla finestra guardo il mondo e mi viene voglia di tuffarmi lì dentro ... e mi viene voglia di non lasciarlo mai». Filippo Molinini

È Pasqua!!! atale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi». «N Così dice un vecchio prover-

bio che invita tutti ad uscire dal lungo inverno e a trascorrere la festa pasquale all’aperto. È passato un lungo periodo di digiuno e di penitenza, la Quaresima ed è arrivata la Primavera: il sole comincia a scaldare, gli animali si godono i periodi degli amori, la natura si risveglia. Anche noi sentiamo il bisogno di stare all’aria aperta. Il Lunedì dell’Angelo, cioè la Pasquetta, a Giovinazzo è tradizione fare una piccola gita in campagna con un bel pic-nic.

Intere famiglie affollano le campagne giovinazzesi portando in tavola l’agnello e le uova sode, anche colorate, insieme alla pasta al forno,alla parmigiana e alle focacce. I dessert sono tanti e assortiti: l’uovo di cioccolata, la Colomba ricoperta di glassa, mandorle, granelli di zucchero oppure farcita di crema e coperta di cioccolata e le tipiche “scaraccedde” a forma di cuore, cestino, colomba, cavalluccio, pesce… farcite con pasta di mandorle e marmellate guarnite con glassa, cioccolatini e “sinisine”. Peccato che la Pasqua venga una sola volta l’anno! Antonio Caccavo


Q

uando arriva la primavera i bambini sono ancora impegnati con la scuola, i corsi musicali, l’ACR o il catechismo. Quindi trovare un po’di tempo libero per giocare diventa difficile, ma la primavera chiama e noi bambini vogliamo approfittare delle giornate soleggiate e più lunghe. Il sabato e la domenica i bambini si danno appuntamento al parco Scianatico o alla villa comunale per giocare con gli amici. Si or-

ganizzano così partite di hockey sulla pista di pattinaggio, partite di tennis e calcio sui piazzali più ampi, partite di ping-pong ai tavoli messi a disposizione, nascondino dietro ai grandi alberi del parco, ruba bandiera, ecc. Per i più piccoli e anche i meno piccoli ci sono spazi in gomma arredati con giochi ergonomici e di vario tipo: scivoli, reti, altalene e dondoli. Ci sono però anche bambini che continuano a passare il proprio tempo libero Auguri Angela per i tuoi 5 anni e Serena per i tuoi 2 anni da mamma Luisa e papà Tommaso. Un grande bacio a voi che siete il nostro dono e la nostra felicità... ogni giorno!

1 Marzo 2011 Nozze di diamante per Giovanni Palmiotto e Maria Illuzzi

Sessant’anni di una storia d’amore contornata di gioie, di affanni, di sorrisi, di lacrime, di presenze e di assenze; ma sempre uniti. Vedervi ancora così felici dopo tanti anni di vita coniugale ci insegna quanto sia importante il valore sacro del matrimonio e della famiglia. Il segreto sta nel aver saputo invecchiare uniti e concordi. Vi auguriamo di vivere così ancora per tanti anni!

I vostri figli: Tina con Stefano, Nuccio con Pia, Paolo con Mariagrazia e i vostri diletti nipoti Rossella, Giovanni 1°, Giuseppe, Francesca e Giovanni 2°.

La redazione si associa alla gioia della famiglia Palmiotto augurando agli “arzilli” sposi serenità e salute per altri ... anni.

davanti a TV, computer, wii, play station, nintendo, telefonini e PSP. E’ bello usarli, ma in maniera misurata.

Perciò, bambini uscite, usate le vostre biciclette, gli aquiloni, i palloni e buon divertimento! Francesco Saverio Masellis

I nonni Antonio e Maria Teresa Bavaro augurano anni felici alla nipotina Francesca che in occasione del 150° dell’Unità d’Italia compie 9 anni a Caravaggio (BG).

Il 4 febbraio Marianna Illuzzi ha compiuto 18 anni. Auguri da Mamma e Papà con Domenico insieme a tutti i parenti ed amici.

Michele il 31 marzo hai compiuto il tuo 18° compleanno, traguardo importante, d’ora in poi sarai, solo tu, responsabile delle tue azioni e con la tua serietà e il tuo impegno costante otterrai, dalla vita, i migliori risultati. Ti auguriamo tutto il bene che desideri e il Signore ti protegga sempre. Auguri da nonna Dora, zia Antonella, zio Beppe e le cuginette Ilenia e Vanessa.

questo mese fa gli auguri a...

Il giorno 15 marzo Rosanna Depalo ha brillantemente conseguito la laurea specialistica in Astronomia presso l’Università di Padova. Nella sua tesi la studentessa giovinazzese si è concentrata su AGATA (Advanced Gamma Tracking Array), il rivelatore di raggi gamma emessi, durante il decadimento, da nuclei atomici instabili, come quelli presenti nel nucleo delle stelle, che si distruggono rapidamente dando origine alla materia. Agata, in corso di realizzazione nei Laboratori Nazionali di Legnaro dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è il frutto di un’ampia collaborazione internazionale ed è il più grande sviluppo tecnologico in spettroscopia nucleare degli ultimi 30 anni. Non solo astronomia e fisica nucleare perché troverà applicazione anche nella diagnostica tumorale rendendo la PET cento volte più precisa. A Rosanna vanno i complimenti degli orgogliosi genitori Enzo ed Anna, della sorella Catia, del cugino Giuseppe e dei familiari tutti.

I piccoli giornalisti in carriera

I bambini in primavera

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L’arte del ricamo a Giovinazzo ⻬ di Beatrice Andriano Cestari

Tav. 1 – Fanciulla giovinazzese al telaio. Anni cinquanta del secolo scorso. (Da “IL NOVECENTO a Giovinazzo).

Tav. 2 – Suora dell’Ordine delle Clarisse del convento delle Vergini di Bitonto. Anno 2000 (Foto Ditillo).

otizie sulla pratica del ricamo nella cittadina giovinazzese risalgono al lontano 1605, anno in cui fra le varie elargizioni annuali il Comune di Giovinazzo assegnò dieci ducati alla Confraternita del SS. Sacramento per far eseguire un nuovo stendardo ricamato. Nell’anno 1755 si fecero ricamare un panno d’ ammuer

Tradizioni

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verde ornato con ricami d’argento e un altro di seta con ricami d’oro per il quadro della Madonna di Corsignano. Da queste date l’arte ricamatoria, ipotizzando che esistesse già prima, è giunta ai nostri giorni. Di origine antichissime e originaria dell’Oriente dove veniva applicata sulle vesti eleganti ed importanti e in particolare su quella dei dignitari di corte,

questa espressione artistica raggiunse l’Europa dove ebbe un grande sviluppo. Diffondendosi essa ha attraversato i secoli conservando integre le sue tecniche. Alcune di queste hanno caratterizzato il luogo in cui si svilupparono assumendone il nome: sfilato siciliano – punto Assisi – punto Parigi – i famosi merletti di Bruges, ecc… Considerata un’arte minore,

furono gli uomini ad esercitarla associandosi in corporazioni per accedere alle quali bisognava sostenere un esame. Per la loro perizia e per trasmettere le tecniche i ricamatori italiani venivano chiamati fuori dai confini nazionali. Alla disgregazione dei sodalizi nel 1822, subentrarono le donne che appropriandosi del ricamo ne fecero una loro prerogativa acquisendo ancora maggiore esperienza. Ma l’ applicazione maschile in questo settore non si esaurì del tutto se oggi apprendiamo dalla cronaca che a Milano un tale Pino Grasso ha fatto del ricamo l’attività della sua vita applicandolo sugli abiti di gran moda (siamo a marzo 2011). Il ricamo sembrava un passatempo femminile, come lo fu per le donne appartenenti alle classi sociali alte, alle quali contribuì a formare la loro educazione; si pensi alla regina di Francia Maria Antonietta, che con le sue dame trascorreva il tempo ricamando prima che fosse decapitata. Ma, in effetti, il ricamo divenne occasione di lavoro per donne nubili e sposate che lavoravano all’interno delle loro abitazioni e creavano economia (tav. 1). Anche le suore si sono sempre dedicate all’arte del ricamo nei loro conventi (tav. 2). Tutte, con ago e filo e gesti sapienti delle mani considerate l’organo dell’intelligenza, hanno espresso la propria creatività. CONTINUA…

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IL SOGNO ITALIANO

A click of Vincenzo DeSantis’s painting, which represents the olive harvest through once traditional techniques. It is a reproduction of the watercolor painting his brother Vito made originally in 1957.

e il famoso proverbio “Vedi Napoli e poi muori” è veritiero, non si dovrebbe pretendere di meglio dalla vita. Se ne è reso certamente conto Vito DeSantis, cittadino statunitense di origini giovinazzesi, che ha apprezzato le infinite risorse della cultura italiana, proprio a partire da un viaggio nella città partenopea. Desantis, partito con altri nove studenti americani che aderivano ad un progetto patrocinato dalla Regione Puglia, con l’intento di far conoscere la realtà imprenditoriale italia-

Obituary Notice

S

ANTONIO De SANTIS July 18, 1943

February 17, 2011

Si è spento all’età di 67 anni. Nato a Giovinazzo, Bari, Italia. Emigrato negli USA nel 1962. Proprietario della DeSantis Decorating corporation. Lascia nel dolore la moglie Carolann (Cioffi). Devoto padre della defunta Julie DeSantis-Abd-el-Nabi, Guy DeSantis e Gina Guida. Amato nonno di Justin, Mia, David, Julia, Christine, Angelina e Juliana. Amato fratello di Maria Germinario, Gina Quarto, Vito, Frank e Jimmy DeSantis.

ANTONIO De SANTIS

Necrologio

July 18, 1943

February 17, 2011

Passed away at the age of 67. Born in Giovinazzo, Bari, Italy. Emigrated in the USA in 1962. Owner of the DeSantis Decorating corporation. He leaves in sorrow his wife Carolann (Cioffi). Devoted father of the late Julie DeSantis-Abd-el-Nabi, Guy DeSantis and Gina Guida. Loved grandfather of Justin, Mia, David, Julia, Christine, Angelina and Juliana. Beloved brother of Maria Germinario, Gina Quarto, Vito, Frank and Jimmy DeSantis.

THE ITALIAN DREAM A short stay in Naples to discover the Italian culture f the famous Italian proverb “See Naples and die” tells the truth, nobody may expect something better in his life. Certainly aware of that, Vito DeSantis, a USA citizen whose origins are from Giovinazzo, appreciated the innumerable resources of the Italian culture, since his journey in Naples. Left with other nine American students who took part in a project sponsored by the Region Puglia with the aim to give visibility to the Italian entrepreneurship and facilitate commercial exchanges between USA and Italy, DeSantis stayed in the city from November 30th to December 6th. A program crammed with appointments with the top management of different Italian and local businesses articulated their stay and shown how the Italian businesses are getting more and more involved with the American Market. The appointments with Alenia Aeronautica and Interporto Campano represented two of the most important moments of this experience, sponsored also by the Chamber of Commerce of Naples. There was also time enough to taste the “delicious and natural” food, as DeSantis defines it, from the Neapolitan food tradition and to visit the breathtaking beauties of the city of the volcano Vesuvio. The several buildings, Castel dell’Ovo, the well-known castle, the Duomo and San Gennaro’s Cathedral, which was particularly appreciated by our overseas friend, were the inescapable stops of their sightseeing tour. It is important to remember that this tour was made precious by the great hospitality they received by some Neapolitan city-dweller, who did never forget to go out with their guests during the several sightseeing and gastronomic tours around the streets of the city. So, three factors guaranteed a pleasant stay in Italy: “rich culture, delicious food and genuine hospitality”, as our United States townsman told us. Arrivederci, Vito!.

a cura di ⻬ Beatrice Andriano Cestari materiale fotografico ⻬ e cronistico dal corrispondente USA Frank De Santis

I

traduzioni di ⻬ Gabriella Serrone

Sempre con noi/Always together

Uno scatto del dipinto di Vincenzo DeSantis che rappresenta la raccolta delle olive effettuata con le tecniche tradizionali di un tempo. Si tratta di una riproduzione del quadro ad acquerello realizzato originariamente nel 1957 dal fratello Vito.

na e favorire scambi commerciali tra USA e Italia, ha soggiornato a Napoli dal 30 novembre al 6 dicembre scorsi. Un programma fittissimo di incontri con i vertici di diverse aziende nazionali e campane ha scandito il soggiorno e mostrato il sempre crescente coinvolgimento delle imprese italiane nel mercato americano. Gli appuntamenti con Alenia Aeronautica ed Interporto Campano Group hanno rappresentato due dei momenti più significativi di questa esperienza, patrocinata anche dalla Camera di Commercio di Napoli. Non è mancato il tempo per assaporare il “delizioso e autentico” cibo, come Desantis lo definisce, della tradizione culinaria partenopea e di visitare le bellezze mozzafiato della città del Vesuvio. I numerosi palazzi, Castel dell’Ovo, il Duomo e la Cattedrale di San Gennaro, amata particolarmente dal nostro amico d’oltreoceano, le tappe obbligate del tour turistico. Un tour, è bene ricordarlo, impreziosito dalla grande accoglienza ricevuta dai napoletani, che non hanno mai dimenticato di supportare il loro ospite nei diversi giri turistici e gastronomici per le vie cittadine. Tre, dunque, i fattori del successo di questa permanenza nel Bel Paese: “Ricca cultura, cibo delizioso e sincera ospitalità”, come ci ha raccontato il nostro concittadino a stelle e strisce. See you soon, Vito!

Un breve soggiorno a Napoli, alla scoperta della cultura italiana

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Primo obiettivo: la Final Four di Cers. E l’anno prossimo di nuovo assieme Illuzzi e Gimenez ⻬ di Filippo Luigi Fasano

Sport

⻬ e di Italo Cinquepalmi

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AFP, COMINCIA L’ERA CARICATO

’ultima volta da avversario, nel derby di inizio febbraio, quella panchina se l’era mangiata con gli occhi, prima di commuoversi e riempirli di lucciconi. Ora è sua, finalmente: Nino Caricato è il nuovo allenatore dell’Afp. Lo sarebbe diventato comunque, nella prossima stagione, con la benedizione del consigliore tecnico Gianni Massari. Ma poi è arrivato questo marzo pazzerello che si è divertito a precorrere i tempi, a Giovinazzo come a Molfetta, dove il tecnico barese rompeva coi cugini dopo la partita persa contro il Seregno. Nel frattempo l’Afp prendeva scoppole ovunque, a Lodi come a Bassano, soccombendo pure in casa contro il Forte dei Marmi (sconfitta decisiva per l’estromissione dalla lotta

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per i play-off ) ed in Portogallo nei quarti di Cers. Succede quasi sempre, dopo una risalita repentina come quella di inizio anno. Specie quando hai il fiato corto come la panchina. Ad incoraggiare il cambio in corsa soprattutto il progressivo scollamento con Oscar Vianna, complici le sempre più evidenti difficoltà di gestione di Dario Gimenez, croce e delizia pure del tecnico argentino. La soluzione? Eccola pronta, confezionata in meno di una settimana: Michele Poli a Molfetta (auguri!), Vianna dimissionario, Caricato all’Afp, a realizzare un’aspirazione coltivata da tempo. La società, intanto, si era già mossa per assicuragli le prime grandi certezze per l’anno venturo: Domenico Illuzzi al rientro da Seregno,

come già annunciato subito dopo il cambio di dirigenza, Dario Gimenez messo sotto contratto, azzittendo tutte le sirene, per altri due anni. E messo pure sotto osservazione, viste le reiterate frizioni con i quadri tecnici, che già ne costellarono il rapporto con Pino Marzella. E poi caccia aperta ad un portiere ed un altro attaccante (il materano Valerio Antenna è il primo obiettivo), segno di sicure ambizioni. Quelle che, per la verità, non si disdegnano di inseguire anche quest’anno: non in Italia, dove si attende solo il conforto aritmetico per brindare all’ormai sicura permanenza, ma in Europa, dove l’Afp è chiamata a rimontare tre reti di scarto ai portoghesi del Fisica (a Torre Vedras è finita appunto 6-3

per i padroni di casa, dopo un 2-0 di vantaggio all’inizio del secondo tempo). A travestirsi, insomma, dalla vecchia squadra di cui ha preso il nome, che al vecchio palazzetto di via De Ceglie riusciva, col calore del pubblico e la classe dei suoi giocatori, a sovvertire i pronostici più sfavorevoli. La più incredibile rimonta contro i catalani del Sentmenat, nella finale di ritorno di Coppa delle Coppe. In pista c’era pure Nino Caricato: a trent’anni da quel giorno, l’accesso alla Final Four potrebbe essere il suo biglietto da visita, sabato 9 aprile. Il presidente Favuzzi, intanto, incrocia le dita e si candida ad ospitare, in caso di qualificazione, l’atto finale della manifestazione, in programma all’inizio di maggio. I sogni, si sa, son desideri.


Pink Futsal, le ragazze che fecero l’impresa iù che una vittoria, un atto di lesa maestà, quello del Pink Futsal. Che a Turi, lunedì 28 febbraio, ha conquistato la Supercoppa regionale contro le campionesse del Real Statte, il club di calcio a cinque femminile più titolato d’Italia. Era sempre andata male, nei confronti precedenti, quasi sempre concomitanti a sonori schiaffoni. Come nell’ultima occasione: 1-7 in finale di coppa regionale, a gennaio. Ed anche questa volta la festa per la tarantina sembrava pronta, sull’onda lunga dei festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia (la terza in quattro anni), conquistata a Norcia solo sette giorni prima. «E invece no, stavolta abbiamo vinto noi – esclama con orgoglio Annarita Polacco, allenatrice-giocatrice – Il nostro è stato un segnale importante all’intero movimento: con serietà, applicazione ed un po’ di fortuna lo Statte non è imbattibile». Il successo è arrivato di misura (54), dopo aver gestito, però, un vantaggio più ampio propiziato dalla capitana Dangelico e da due delle giocatrici più tecniche, Depalma e Lerro: «Il bello comincia ora: avremo addosso gli occhi di tutti e dovremo convivere con la pressione di dover centrare più risultati positivi possibili – ammonisce Giampaolo Capursi, responsabile dell’area tecnica –. Questo trofeo avrà un senso se costituirà

Conquistata a Turi la Supercoppa di Puglia contro il Real Statte campione d’Italia

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di ⻬ Anna Rita Fasano e di ⻬ Italo Cinquepalmi

per noi un punto d’inizio. La ribalta dell’istituendo campionato nazionale? Non ci interessa, al momento. Dobbiamo studiare da grande squadra nel campionato regionale, nel prossimo biennio, cataliz-

zando le attenzioni delle giocatrici che non possono permettersi l’impegno e la dedizione richiesti da un torneo nazionale. E consolidando il modello organizzativo che ha agevolato un risultato di così grande prestigio: da noi le atlete si sentono tutelate e danno il meglio di sé». Per le giovanissime Rosangela Depalma, Valentina Pagliara e Ilena Misurelli, reimpostata splendido centrale difensivo, è arrivata intanto la convocazione in rappresentativa federale. Si attendono ora i prossimi lusinghieri risultati dalla squadra CSI, iscritta alla fase provinciale: «Vogliamo e possiamo arrivare alle finali nazionali».

La terapia mensile della Giovinazzo sportiva per lo stress da pay-tv Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile Domenica 3 Aprile Domenica 3 Aprile Domenica 3 Aprile Domenica 3 Aprile Sabato 9 Aprile Martedì 12 Aprile Domenica 10 Aprile Domenica 17 Aprile Domenica 17 Aprile Domenica 17 Aprile

IMPIANTO

Palasport Via Moro Palazzetto Via De Ceglie Circolo “Marcello Renna” Campo sportivo De Pergola Palazzetto Via De Ceglie Palazzetto Via De Ceglie Palasport Via Moro Palasport Via Moro Campo sportivo De Pergola Circolo “Marcello Renna” Campo sportivo De Pergola Palazzetto Via De Ceglie

ORA 16,00 19,00 10,00 16,00 17,00 18,30 21,00 20,45 16,00 10,00 16,00 19,30

DISCIPLINA

Calcio a cinque, serie B, girone F Pallavolo maschile, Prima Divisione Tennis, serie C maschile Calcio, Seconda Categoria, girone B Calcio a cinque femminile, campionato reg., girone A Pallacanestro, Promozione, girone A Hockey su pista, Coppa Cers, ritorno quarti di finale Hockey su pista, serie A/1 Calcio, Prima Categoria, girone A Tennis, serie C maschile Calcio, Seconda Categoria, girone B Pallacanestro, Promozione, girone A

EVENTO

Giovinazzo-Polignano Confiditalia-Csam 3Reg. Aerea Gsd Ct Renna-Ct Taranto Football Club-Omnia Bitonto Pink Futsal-Arcadia Bisceglie Fidens-New Basket Barletta Afp-Fisica Afp-Sarzana Giovinazzo-Audace Barletta Ct Renna-Ct Maglie Football Club-Real Modugno Fidens-Silac Manfredonia

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DATA

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Tornata in Puglia dopo dieci anni, la manifestazione qualifica alle finali nazionali Linda Mastandrea

Ginnastica ritmica, figurone dell’Iris agli Interregionali di Bisceglie molteplici: la squadra dell’Iris composta da Erika Lavacca, Annalisa Battista e Alexandra Nappini, ha vinto il Campionato Regionale di Serie C tenutosi a Brindisi il 6 marzo, conquistandosi un posto in prima fila nel Campionato In-

⻬ di Dario Verolino

sd Iris Giovinazzo ancora protagonista. Questa volta nei panni della società organizzatrice al PalaDolmen di Bisceglie, dove 12 e 13 marzo circa 80 atlete hanno partecipato al Campionato Interregionale di Ginnastica Ritmica. Un evento che mancava in Puglia da dieci anni, ottenuto anche grazie al riconoscimento federale della crescita del sodalizio del presidente Desario, sia dal punto di vista societario che dal punto di vista tecnico e atletico. Questi i risultati: unica ginnasta ammessa alla Finale Nazionale di Parma è stata Linda Mastrandrea, categoria senior (2^ classificata). Peccato, invece, per l’altra candidata alla qualificazione, Martina Muci, che, per motivi di salute, non ha potuto gareggiare. Buono l’esordio dell’Allieva di 2^ fascia Erika Lavacca, piazzatasi al nono posto su 25 partecipanti. Avrà invece senz’altro un’altra occasione Simona Bufi, protagonista di un’ottima ed emozionante prestazione, fra l’altro molto applaudita anche dal pubblico del Paladolmen, ma pena-

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terregionale di Avellino. E ancora: medaglia d’argento alla palla per Doriana Maggio al Campionato Interregionale di Specialità, svoltosi a Spoleto il 19 e 20 marzo. Secondo posto che vale la finale del 16 e 17 aprile a Terranuova.

lizzata dal voto della giuria. Degno di nota è stato, inoltre, l’esordio della biscegliese Gaia Desario. Ma l’entusiasmo della direttrice tecnica Marisa Stufano non si ferma qui. Infatti, le gioie del mese di marzo sono

Circolo Tennis Marcello Renna, è finalmente serie C ⻬ di Anna Rita Fasano

opo una stagione esaltante il Circolo Tennis Marcello Renna è pronto a ripartire. Dalla serie C conquistata l’anno scorso, innanzitutto, che da domani metterà di fronte alla compagine del D presidente Vito Renna i più importanti circoli della regione. La formula degli incontri sarà la stessa della Coppa Davis: quattro singolari e due doppi. La squadra giovinazzese, rinforzata dall’innesto del materano Fabio Fossanova, classifica 3.2, proveniente dallo Sporting Club Bisceglie, potrà contare anche sull’apporto dei soliti Mihail Nicolacescu (approdato quest’anno alla seconda categoria), Silvio Di Giovannantonio, Angelo Bellomo, oltre che sull’esperienza del presidente Vito Renna e del direttore sportivo Corrado Di Giovanni. L’esordio casalingo è previsto per domenica 3 aprile alle 10, contro il Circolo Tennis Taranto. Ingresso gratuito e divertimento garantito. Ma nell’attività del circolo c’è spazio anche per il sociale: i maestri sono infatti da tempo impegnati, con il progetto scolastico “Cartella e racchetta”, nelle scuole elementari del 2° circolo didattico “Don Saverio Bavaro” e “Papa Giovanni XIII”. A livello agonistico, invece, è da ricordare il sempre più qualificato Torneo Sociale, al quale parteciperanno anche quest’anno oltre sessanta giocatori. Insomma, un’offerta sempre più ghiotta e per tutti i gusti, dai praticanti ai semplici spettatori, dai tennisti in erba ai giocatori più scafati.


Dalle ceneri della gloriosa Fiamma Giovinazzo brilla una nuova stella nel firmamento dell’atletica pugliese: L

“La Nuova Atletica Giovinazzo”

Agli ultimi campionati Provinciali Individuali di Bari si sono classificati per la cat. Cadetti 1° Giuseppe Serrone nel salto triplo con 13.07m e negli 80m con 9.2s, 2° Lucia Natalicchio nel lancio del disco con 16.66m e 1° Maria Bavaro nel lancio del giavellotto con 15.67m; per la cat. Ragazze 1° Eleonora Maddalena Causo nel salto in alto con 1.20m e Bonserio Teresa nel lancio del peso con 6.84m, 2° Anna Natalicchio nella 2 km di marcia e Angelica Taldone nel lancio del peso con 6.26m e 3° Laura Messere nei 300m con 54.9s; per la cat.esordienti 3° Giovanni De Palma nel lungo con 2.74m e sempre nel lungo 4° e 5° posto di Francesco e Carlo Masellis. Nel XXXIII Trofeo Moramarco Meeting Nazionale di Venosa 1° Francesco Alboré nel salto triplo con 13.77m e Raffaele Caravella nel lancio del giavellotto con 42.71m. Ad Acquaviva, invece, per la cat. Cadetti rispettivamente secondo e terzo posto Giuseppe Serrone con 5.84m e Jacopo Messina con 5.00m nel salto in lungo, mentre per i Campionati dello scorso settembre, a Bari, al 1° posto il cadetto Giuseppe Serrone. ai cento ostacoli con 14.96s e 3° nel salto in lungo 5.56m; l’allieva Roberta Fiorentino 2° nei 400m con 1.04 min e per la cat. Ragazze al 3° posto Eleonora Maddalena Causo nella corsa ad ostacoli di 60m con 13.6s. Al 18° Meeting Nazionale Assoluto di Molfetta, in notturna, invece, al 1°posto Giuseppe Serrone agli 80m con 9.52s e 2° Valentina Causo nel lancio del peso con 6.38m.

Ed ancora: ai campionati Regionali Individuali di Bari per la cat. Cadetti 1° posto Giuseppe Serrone con 9.2 agli 80m e nel salto triplo con 13.21m, 2° Maria Bavaro ai 300m con 48.6s e 3° agli 80m con il tempo di 11.6s e Lucia Natalicchio al 3° nel lancio del disco con 19.32m. Invece, per la cat. ragazze, 3° Laura Messere ai 300m con 49s netti, 3° Teresa Bonserio nel lancio del peso con 7.69m. Nel Cless Trentino, poi, l’atleta Giuseppe Serrone ha partecipato ai Campionati Italiani su pista piazzandosi al 4° posto nel salto triplo con 13.30m. Ai campionati regionali dello scorso settembre, invece, 1° Raffaele Caravella nel lancio del giavellotto con 42.20 m, al 2° posto l’allieva Annalisa Marrone nel lancio del martello con 23.10m e terzo Gianluca Gadaleta nel disco con 30.41m e nel martello con 21.64m. A conclusione della attività agonistica 2010, infine, presso la tenuta del Cus Bari, l’atleta Eleonora Maddalena Causo ha stabilito il nuovo record societario nella categoria Ragazze con la misura di 1.28m nel salto in alto. Altri record societari conseguiti nel corso della attività agonistica 2010 sono stati registrati per la cat. Allieve da Roberta Fiorentino nei 400m con 1.04 min e per la cat.cadetti da Giuseppe Serrone negli 80m con 9.1s, nei 300m con 39.6s, nel salto in alto 1.58m e al triplo con la misura di 13.30 e da Laura Messere ai 60m con di 8.7s e ai 300m con 49s.

Comunicato a cura della Nuova Atletica Giovinazzo

Sport

o sport. Per molti un gioco, per pochi una sfida: per noi una passione. Se poi a quest’ultima si aggiunge la costanza e la determinazione da parte non solo degli atleti, ma anche degli allenatori e dei tecnici si giunge alla creazione di una squadra compatta, grintosa e soprattutto vincente! Questa è la storia della Nuova Atletica Giovinazzo che ha conseguito una splendida stagione agonistica nel 2010 da poco concluso, dai tanti titoli e risultati. Vale pertanto la pena citare tutti i protagonisti di questa avventura, migliorandosi gara dopo gara, giungendo sino ai primi posti nelle graduatorie provinciali, regionali. E qualcuno anche in quelle nazionali. Un arduo successo visto l’inesistente struttura altletica dove ci si allena! Ecco i nominativi degli atleti classificati ai primi posti in ambito provinciale, regionale, nazionale ed anche internazionale. In primis l’atleta Giuseppe Volpicella, partecipante alla maratona di New York , sulla distanza di 42 km, classificandosi al 561° posto su sessantamila concorrenti e al 61° posto tra gli italiani e 1°dei pugliesi; l’atleta Gennaro Bonvino, veterano della gloriosa “Fiamma Giovinazzo”, trasferitosi nel gruppo sportivo delle “Fiamme Gialle”e ritornato a casa con la “Nuova Atletica Giovinazzo”, ha partecipato alla gara internazionale di maratona Roma-Ostia su una distanza di 12 km piazzandosi al 16° e al 3° posto degli italiani. Più recente l'exploit di Nino Masellis, che lo scorso 20 marzo ha fatto registrare un 3 ore e 45 minuti di tutto rispetto, alla Maratona di Roma. Nella categoria Cadetti Giuseppe Serrone, 1° al salto triplo con 12.44 m e 2° nel salto in lungo con 5.36 metri, 3° posto di Maria Bavaro sugli 80 m con il tempo di 11.6s e 2° posto di Lucia Natalicchio nel disco 15.70m. Per la categoria Ragazzi 1° posto di Eleonora Causo nel salto in alto e di Laura Messere nei 60m con 8.9s e 3° nei 300m con 52.6, 2° Raffaella Palmiotto nel lancio del vortex con 25.65m e Angelica Taldone nel lancio del peso con 5.82m, 3° Anna Natalicchio nei sessanta ostacoli con 12.2s e ai duecento ostacoli con 38.3s. Nella prova CDS Regionale, categoria Allieve, Roberta Fiorentino 1° posto negli 800m con il tempo di 2.33 min e 3° ai 1500m con 5.25 min, nella cat. Cadetti, invece, Giuseppe Serrone 1° sugli 80m con 9.1s e della cat. Ragazze Natalicchio Anna 2° nella 2 km di marcia con 12.29 min e Eleonora M. Causo, 2° nel salto in alto con 1.15m.

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Giovinazzo “Corri Cross 2011”: la Nuova Atletica fa il pieno di titoli a giornata provinciale di corsa campestre denominata “Corri Cross 2011” è stata preceduta da altre tre manifestazioni svolte a Cassano Murge, Altamura e a Sannicandro. Gli atleti giovinazzesi allenati da i tecnici Franco de Anna, Flora Piscitelli e Michele Losito, hanno disputato con entusiasmo la gara che ha visto le squadre di Altamura, Giovinazzo e Santeramo in lizza per il primo posto. I risultati hanno testimoniato l’alta preparazione tecnica e agonistica della squadra di Giovinazzo. Alla manifestazione hanno preso parte oltre 200 atleti provenienti da

L

Laura Messere, vice Campionessa della corsa campestre e Eleonora M. Causo, Campionessa Provinciale di salto in alto.

tutta la provincia di Bari. Nella categoria esordienti femminili Martina Fiorentino si è aggiudicata il titolo di campionessa provinciale 2011 seguita poi da Laura Serrone al 3° posto e Erika Bulsis. Nella cat. Esor-

dienti maschili, invece, 3° posto per Francesco Masellis e 5° per Vito Barile. Per la cat. Cadette al 4° posto si è classificata Eleonora Maddalena Causo e per la cat. Ragazze Anna Natalicchio. In questa gara, la nuova Atletica Giovinazzo si è classificata al primo posto nella graduatoria provinciale. Alla sontuosa premiazione ha partecipato la Giunta Provinciale Fidal al completo e il presidente della società giovinazzese, Nino Mastandrea, assieme al sindaco Antonello Natalicchio. Un applauso anche ai giovanissimi atleti volontari che hanno contribuito

Fiorentino Martina, Campionessa della corsa campestre 2011.

alla realizzazione del percorso e alla riuscita della manifestazione, primo fra tutti Michele Losito, fondatore della “Fiamma Giovinazzo” e colonna portante della “Nuova Atletica Giovinazzo”. Comunicato a cura della Nuova Atletica Giovinazzo

ncora oggi parecchia gente associa la nuova palestra Linea Fitness a quella che un tempo si chiamava Studio Fitness. In realtà si parla di una struttura completamente diversa proponendosi come alternativa alle palestre di massa. Qua non c’è posto per attività stressanti ma ci si dedica molto al lavoro individualizzato, in base alle esigenze di ogni persona. A tal fine la palestra ha selezionato uno staff completamente nuovo e altamente professionale. A caratterizzare la palestra non è solo la bellezza e la grandezza delle sale, tutte climatizzate e ricche di luce, ma la qualità delle attività che propone, tenute da professionisti del settore: • Il Body Building, non ha il significato di riempire il proprio corpo di un ammasso di muscoli, ma assume il significato di dedizione, impegno, determinazione e rispetto del proprio corpo; • Il Karate, il cui primo obiettivo è forgiare il corpo e lo spirito; • La Kick Boxing, uno sport da combattimento che combina tecniche di calcio caratteristiche di arti marziali, ai colpi di pugno propri del pugilato. • Lo Spinning, ha lo scopo di far lavorare ogni muscolo del corpo, nell'esecuzione di un viaggio virtuale, in gruppo, il tutto rigorosamente a tempo di musica; • I Balli Caraibici, di gruppo e di coppia hanno finalità non solo estetiche, ma anche di creare un ambiente sociale, dove le persone si trovano per divertirsi, ballare o semplicemente fare festa insieme; • Lo Yoga e il Pilates si basano principalmente su dei principi che aiutano a costruire equilibrio, eleganza, forza e consapevolezza del respiro mirando all’allineamento della colonna vertebrale; • H.E.A.T (novità dell’anno ed unica attività di camminata riconosciuta a livello mondiale), hanno Lo scopo di far provare la meravigliosa sensazione di sentirsi liberi, vitali e al tempo stesso fortemente motivati a raggiungere l’obiettivo seguendo la filosofia del “vero camminatore di montagna”. Adatto a tutte le età, studiato per rispondere alle esigenze di ogni individuo. Lo stress psico-fisico è bandito; • La palestra inoltre si avvale della consulenza di un Personal Trainer (Prof.ssa Questo Coupon da diritto TATIANA DE PINTO), laureata in Scienze motorie, posturologo, ed educatore alimentare per programmi di dimagrimento e fisioterapici. a tre ingressi omaggio. I proprietari della palestra sottolineano: noi concepiamo l’importanza del movimento come benessere, per migliorare la qualità della vita. Il nostro punto forte è quello di relazionarci alla gente con il dovuto distacco rimanendo sempre accoglienti e sorridenti, e abbinando professionalità e semplicità.

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