il Menante n. 1 gennaio 2009

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MENANTE & IL MENANTE

Chi, da una veloce lettura del pezzo “ Menante si congeda”, firmato dal direttore Franco Lisi, era stato indotto a credere che il nostro giornale stava abbandonando i sui lettori, d o v r à r i c re d e r s i . C o m e puntualmente accade da cinque anni, “il Menante” è in edicola per continuare a dire la sua, come sempre senza preconcetti e con una voce libera e fuori dal coro. Il Menante è nato per raccontare vicende della quotidianità che spesso, troppo spesso, assumono tinte fosche. Scrivendo di alcuni avvenimenti – è questo il nostro modo di sentirci diversi - non ci siamo limitati a riferire l'effetto, ma abbiamo tentato di spiegare la causa. Quando abbiamo scritto -per intenderci - di strade, non abbiamo parlato solo di buche, ma abbiamo raccontato di una guida amministrativa che in pochi anni ha dilapidato una montagna di denari, compresi quelli per le strade, dirottati su attività asservite agli interessi di pochi, invece che alla collettività, come dovrebbe essere. Abbiamo reso noti atti che descrivevano Fasano nel duemiladue Città virtuosa – lo dichiarava l'allora Commissario prefettizio. Abbiamo elencato, volta per v o l t a , g l i s p re c h i e l e scelleratezze politiche della maggioranza che male amministrava e che male continua ad amministrare la Città, fino a condurla sul baratro del tracollo finanziario. In cinque anni di attività, sempre con lo stesso stile, abbiamo raccontato tutto quello che c'era da raccontare; abbiamo scritto di affari che

hanno riguardato il settore urbanistica, di procedure amministrative poco chiare. Abbiamo riferito di appalti complicati e complessi. Solo per fare alcuni esempi, basti ricordare l'appalto per la refezione scolastica, l'estendimento della rete metanifera, l'esternalizzazione dell'ufficio tributi e la parentopoli ad essa intrecciata. Non ci siamo, però, solo occupati di fatti politici e amministrativi – non siamo un giornale esclusivamente politico - abbiamo seguito e raccontato delle iniziative svolte da tante associazioni culturali e sportive, dell'impegno sociale profuso da uomini e donne di tutte le età, della voglia di cambiamento positivo che anima i giovani, del lavoro delle imprese, espressione dell'intelligenza locale e della voglia di sviluppo. Questo abbiamo fatto, guidati dal nostro maestro, Franco Lisi, cui va il nostro grazie di cuore, e su questa strada continueremo a camminare. Siamo cresciuti, per dirla in gergo calcistico, senza tirare mai indietro la gamba; continueremo a farlo. Tra mille sacrifici, ma con la consapevolezza di poter migliorare sempre più un prodotto dal valore inestimabile: la libertà di chiamare tutto e tutti con il proprio nome. Abbiamo lottato per farci riconoscere, lotteremo per offrire alla Città un giornale sempre più di parte; perché di parte significa: dalla parte del cittadino lettore. Aldo Carbonaro

Consiglio Comunale

IL BLITZ MAL RIUSCITO Tra le lamentate difficoltà di parcheggio che hanno mandato deserta la precedente seduta del Consiglio comunale e il blitz mal riuscito di avviare il Consiglio senza le forze di minoranza, il copioso ordine del giorno del Consiglio Comunale fasanese del 22 dicembre scorso è stato discusso e approvato tutto. Ancora una volta, alla ragione è stata anteposta la mera forza dei numeri. Ventidue punti, di cui “solo” dodici riguardanti debiti fuori bilancio -per la maggior parte incarichi professionali assolti da avvocati e tecnici, privi di copertura finanziaria. Totale: più di centocinquantamila euro di spesa. Durante la seduta consiliare si è discusso anche della crisi che ha investito negli ultimi mesi il comparto dell'olivicoltura: crisi dovuta al ribasso della quotazione del prezzo dell'olio extra-vergine d'oliva e all'inspiegabile aumento delle importazioni estere. Un punto importante, presentato dal gruppo consiliare del Partito Democratico, soprattutto se si consideri che il nostro territorio è economicamente e turisticamente legato al settore dell'olivicoltura. Tante sono state infatti le proteste e gli incontri promossi dagli agricoltori e dalle associazioni pugliesi. Il Pd fasanese si è posto l'obiettivo non solo di esprimere vicinanza al mondo degli olivicoltori, ma anche di impegnare l'Amministrazione comunale. Con l'approvazione dell'ordine del giorno “Solidarietà e sostegno alle lotte del mondo dell'olivicoltura pugliese” si rende dunque necessario concertare con le Amministrazioni delle città limitrofe iniziative e richieste da presentare al Ministero delle Politiche Agricole e ai parlamentari pugliesi per far sì che ci si indirizzi verso la strada segnata dallo stesso mondo degli olivicoltori. L'acquisto

da parte dell'UE di quantitativi di olio, trasparenza e rigidità nei controlli, ma soprattutto una legge che renda obbligatoria l'indicazione in etichetta della provenienza delle olive rappresentano alcune delle richieste del comparto dell'olivicoltura. Richieste legittime se si pensa alle migliaia di ettari coltivati ad olive nella Regione, alle tante aziende pugliesi e alle faticose giornate di lavoro nei campi. Con l'approvazione del punto (un secondo sulla stessa tematica è stato presentato anche dal gruppo di Alleanza Nazionale), l'Amministrazione si è impegnata a sostenere nelle sedi opportune e nei modi possibili il settore. L'opposizione ha anche chiesto più chiarezza e rispetto delle regole nel settore dell'edilizia. Il Consigliere Comunale del Pd, Francesco Laterrenia, ha presentato due interrogazioni urgenti (firmate da tutto il gruppo del Pd) riguardanti la ristrutturazione dell'edificio (che in precedenza ospitava aule scolastiche) situato in via dell'Artigianato, angolo via Santa Margherita, e la costruzione di un parco acquatico nello Zoosafari Fasanolandia, oggetto di non chiari impedimenti. Interrogazioni cui il Primo Cittadino risponderà nella prossima assise consiliare. Altri punti importanti del Consiglio comunale sono stati la variazione di bilancio per l'assunzione di un mutuo per il completamento e la messa a norma dello stadio comunale “Vito Curlo” e soprattutto la variante urbanistica sull'ampliamento del complesso turistico alberghiero della “Dama s.r.l.” a Torre Canne, che ha suscitato notevoli polemiche da parte dell'opposizione. Francesca Radesco

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