il domani

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il Domani

Venerdì 13 Agosto 2010

TURISMO

di Gaia Mutone

Madrid città meglio climatizzata con il 72,7% degli alberghi attrezzati. Roma in quarta posizione in Europa (66%) Un recente sondaggio di hotel.info, servizio di prenotazione alberghiera online, ha evidenziato una massiccia discrepanza nella "densità degli impianti di climatizzazione" negli alberghi delle metropoli europee e italiane. Tra le metropoli analizzate in Europa, la capitale spagnola Madrid emerge come la destinazione che offre un numero particolarmente elevato di camere con aria condizionata (72,7%). Qui infatti quasi due terzi di tutti gli alberghi dispone di impianto di climatizzazione. Atene (69,1%), Budapest (66,7%) e Roma (66,6%) seguono nell’elenco. Parigi (38,6%) e Praga (37,9%) se la cavano al di

sopra della media in fatto di "densità degli impianti di climatizzazione." Piuttosto indietro Londra e Vienna. In Italia la città con la maggiore percentuale di hotel climatizzati risulta Catania con un ottimo 88,89%, subito seguita da Bologna (72,55%) e Milano (66,81%). Anche Roma (66,6%) mostra una buona percentuale di strutture con camere climatizzate, posizionandosi al quarto posto sia nella classifica italiana che in quella delle metropoli europee. A sorpresa Venezia si classifica al decimo posto con circa una struttura su due climatizzate (48,74%) in percentuale, tra quelle considerate da hotel.info.

Una ripresa c’è ma è molto timida e poco redditizia. Ne è convinta Assoviaggi-Confesercenti, secondo la quale «la stagione estiva risente ancora della crisi e della sempre più ridotta disponibilità economica delle famiglie italiane». Magari non è una crisi che si vede nei volumi, ma dai fatturati sì: se l’outgoing regge, riprendendo anche qualcosina rispetto all’anno scorso, gli italiani scelgono sempre di più pacchetti vacanza sulla base del prezzo e non più della meta desiderata con il risultato che a parità di flussi i fatturati calano. Risparmio a parte, le mete più richieste per le vacanze sono Grecia, Spagna, Croazia e Mar Rosso per quanto riguarda l’area mediterranea, con particolare interesse per le crociere, l’unico settore costantemente in crescita. Sull’Italia invece, sottolinea Assoviaggi, continuano a pesare i problemi per i costi delle strutture turstiche ricettive, che, non potendo contare su un minimo di flusso destagionalizzato per ammortizzare le spese, scaricano tutto il peso di queste nei mesi estivi, con conseguenti rincari dei prezzi per i turisti

Ripresa con pochi guadagni, e l’Italia, troppo cara, fatica

perdendo di competitività. Lo sanno bene i diportisti, ad esempio, che, ormai ovunque, pagano oro un posto barca; un aumento di prezzo che ha condizionato il flusso turistico dalla Francia, dalla Spagna e dal Regno Unito. Confrontando solo i prezzi di agosto si scopre che mentre in Costa azzurra per l’ormeggio delll’intero mese una imbarcazione a vela spende 500 euro, per lo stesso periodo all’Argentario se ne spendono più del doppio. Nonstante ciò van-

no bene Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria. «Stiamo assistendo ormai da diversi anni - afferma il presidente di Assoviaggi Amalio Guerra - a troppi proclami e spot nel turismo secondo i quali tutto va bene. Abbiamo un Ministro del Turismo che forse fa bene il suo mestiere, ma che nel mondo delle imprese finora si è visto ben poco; siamo in sofferenza da anni, i fatturati sono calati, così come il numero degli operatori occupati».


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