Magazine n.4 Luglio 2018

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Anno III, n.4

Luglio 2018

La salute va in cittĂ

Ogni occasione è importante per fare prevenzione. Ecco come il nostro ospedale partecipa ai grandi eventi milanesi

Tumore del colon-retto, il percorso multidisciplinare

Cataratta su misura: vedere bene, non solo meglio

In viaggio, gambe sempre sane


EDITORIALE

HUMANITAS EVENTI SALUTE

Sommario

HUMANITAS EVENTI

3 Salute e innovazione sociale

L’ospedale del futuro: multidisciplinarietà, empatia e curiosità

SALUTE E PREVENZIONE

del colon-retto, 6 Tumore il percorso multidisciplinare SALUTE E BENESSERE

su misura: 10 Cataratta vedere bene, non solo meglio PUNTO NASCITA

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Cuore di bimbo SALUTE E MAMME

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9 mesi (e più) di cura della pelle SALUTE E PREVENZIONE

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Tumore alla prostata, al nodo del problema 5X1000

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Humanitas vita al futuro SALUTE E PREVENZIONE

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In viaggio, gambe sempre sane NEWS

22 Vita in Humanitas NUMERI UTILI

27 Pronto Humanitas San Pio X

Giuseppe Fraizzoli Amministratore Delegato Questo numero del giornale apre su alcuni esperimenti di innovazione sociale che hanno visto protagonista il nostro ospedale. Occasioni per uscire dalle nostra mura, coinvolgendo i professionisti in contesti diversi da quelli sanitari e parlando linguaggi differenti da quello clinico. Risultato: messaggi di prevenzione che incuriosiscono e restano memorabili. Perché il compito di un ospedale moderno è anche questo. Non solo curare i pazienti, ma parlare di prevenzione andando incontro ai cittadini. Parlare non solo dentro l’ospedale, ma anche fuori e tra ospedali. Il dialogo tra colleghi, la multidisciplinarietà, la condivisione di competenze nel discutere un caso clinico sono la chiave vincente quando si affrontano ad esempio malattie oncologiche, come raccontano su queste pagine i protagonisti che si dedicano alla sfida al tumore del colon retto. I medici del futuro si formano con competenze sempre più trasversali. Non devono essere solo dei bravi operatori, ma sviluppare empatia con il paziente. Perché dall’ascolto nasce la miglior cura. Un ascolto che inizia dall’anamnesi in ambulatorio e che continua prestando attenzione alle novità del mondo della scienza, delle tecnologie e della società. È la curiosità con cui ognuno di noi si guarderà intorno e la capacità di accettare le sfide più innovative che ci traghetterà verso le cure del futuro, nell’ospedale del futuro.​

Buon ascolto!

Salute e innovazione sociale #LAGO

#PIANOCITYMILANO

Fare prevenzione e diffondere cultura della salute fuori dai tradizionali contesti ospedalieri. Una sfida per coniugare le competenze specialistiche dei professionisti e nuovi linguaggi.

Prima le stanze moderne e funzionali di Appartamento LAGO nel cuore di Brera. Poi le note di Janàcek e Liszt che approdano in ospedale. Due grandi appuntamenti del calendario cittadino, la Design Week e Pianocity Milano, sono diventati l’occasione per parlare di prevenzione e cura in modo diverso e innovativo. Medici e professionisti che escono dalle mura dell’ospedale e dal tradizionale ambulatorio, per diffondere cultura delle prevenzione, utilizzando linguaggi nuovi e modalità interattive. In occasione del Fuorisalone gli specialisti del Punto Nascita di Humanitas San Pio X hanno trasformato Appartamento LAGO in un luogo non solo moderno, funzionale e innovativo, ma anche sicuro per mamma e bambino. Perché la casa per il neonato è un nido, un luogo che deve accogliere, dare sicurezza e calore. Ma è anche il

luogo della scoperta e del primo contatto con il mondo, che deve avvenire quindi in totale sicurezza. I medici hanno animato tavole rotonde, laboratori e show cooking per coinvolgere futuri e neogenitori. Ai musicisti e agli appassionati di musica è invece dedicata “Musica per le tue mani”, un percorso fatto di curiosità e consigli alla scoperta delle mani, con un focus particolare dedicato a chi suona il pianoforte, strumenti a fiato, a corde e percussioni. Una mostra inaugurata nell’ambito del concerto di Davide Montalenti che ha portato le note di due virtuosi della musica come Janàcek e Liszt in ospedale, all’interno del calendario di Pianocity Milano. Un’occasione per fare prevenzione e parlare di salute delle mani. Design, musica, show cooking. Linguaggi e contesti nuovi per innovare la salute.

Humanitas San Pio X Magazine - N.4

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HUMANITAS SALUTE EVENTI

HUMANITAS MAMA AL FUORI SALONE LABORATORIO NANNA SICURA

SHOWCOOKING Ginecologi e nutrizionisti insieme a uno chef hanno preparato un piatto sano ed equilibrato per le mamme in gravidanza.

Nel laboratorio Nanna Sicura la dott.ssa Paola Marangione, responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale, ha condiviso i principali consigli per prevenire la sindrome della morte in culla, SIDS.

TAVOLA ROTONDA Medici, architetti ed esperti di design si sono confrontati in una tavola rotonda con i futuri genitori su come arredare una casa sicura.

TORTINO DI RISO VENERE E INTEGRALE, con brunoise di verdure, salmone, pesca, carpaccio di asparagi e salsa allo yogurt e zenzero.

PIANO CITY Il dott. Giorgio Pivato, responsabile di Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva di Humanitas San Pio X, ha introdotto il concerto di Davide Montalenti con alcuni consigli utili per salvaguardare la salute delle mani.

Rivivi il concerto

MILANO DESIGN WEEK

Rivivi l’evento

EVENTI HUMANITAS

Per la ricetta completa:

Un’installazione di cubi decorati con le lettere dell’alfabeto, che richiamano il tipico gioco dell’infanzia, ha ricordato agli adulti i principali consigli per arredare una casa sicura a misura di bebè. Dalla D di detersivi, che non devono mai essere a portata di bebè, alla S di spigoli, sempre da coprire.

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Camilla, Edoardo, Lorenzo, Miklos e Giulietta sono giovani studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado protagonisti dei video tutorial su come è possibile suonare strumenti musicali prevenendo fastidi e patologie della mano.

Scopri i consigli dei nostri esperti nella casa virtuale

Il ginecologo Gianalfredo Franzoni, la nutrizionista Katia Naibo, lo chef Alessandro Pessina e il responsabile di Ginecologia e Ostetricia Alessandro Bulfoni.

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PREVENZIONE E SALUTE

SALUTE E PREVENZIONE

Tumore del colon-retto, il percorso multidisciplinare #PREVENZIONE

FACILE, NON INVASIVO:

È LO SCREENING SALVAVITA L’adesione allo screening del tumore del colon-retto non è omogenea in Italia. A Milano aderisce circa il 40% della popolazione. Il risultato? In caso di malattia diagnosticata con lo screening, aumentano le possibilità di trattamento e guarigione. Come funziona lo screening?

La lettera: tra i 50 e 74 anni tutti i cittadini ricevono dal Sistema Sanitario Regionale l’invito a sottoporsi allo screening. Non è necessario andare dal proprio medico.

#TUMORENONTITEMO

In farmacia con la lettera, si ritira e poi si consegna la provetta per l’esame delle feci (anche in farmacie diverse). Non è necessaria alcuna dieta prima di effettuare il campione di feci.

Screening, colonscopia e, in caso di lesione maligna, chirurgia mininvasiva robotica e nuove terapie aumentano sopravvivenza e qualità di vita.

Se l’esame è positivo, prenotazione, orario e informazioni sulla preparazione alla colonscopia arrivano dal call center ATS-Milano della Regione Lombardia.

STADIAZIONE

informazioni sullo stadio del tumore, espresso con il sistema TNM, in cui T indica l’estensione del tumore, N il coinvolgimento dei linfonodi e M le metastasi

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Cinque anni per sviluppare un polipo, due per diventare carcinoma localizzato e altri tre per generare metastasi. “Il 90% dei tumori dell’intestino originano da un polipo benigno (adenoma), ma non tutti i polipi diventano tumore – dice il dott. Marco Dal Fante, responsabile di Gastroenterologia e Endoscopia di Humanitas San Pio X –. Lo screening con la ricerca del “sangue occulto” nelle feci permette di intercettarli prima che degenerino in carcinoma, e interrompere la storia naturale della malattia. In caso di positività allo screening, la colonscopia, offerta sempre in sedazione, permette di rimuovere il polipo e di sottoporlo ad esame istologico per verificarne la natura benigna o maligna”. “La colonscopia virtuale, meno invasiva di quella endoscopica perché utilizza la TC anziché la

sonda – continua il dott. Andrea Caprotti, referente servizio TC di Humanitas San Pio X – è una valida alternativa. Va sottolineato però che biopsia e asportazione di polipi si possono eseguire solo con la colonscopia reale. Per completare la stadiazione [μ doctorpedia], in caso di riscontri oncologici, sono necessari TC e RM (risonanza magnetica) con mezzo di contrasto o il ricorso a ecografia endoanale in caso di patologie ano-rettali”. Chirurgia: accurata, precisa e mininvasiva Dalla stadiazione del tumore si stabilisce il percorso di terapia. “Diversi per biologia e modalità di sviluppo – spiega il dott. Ezio Ganio, chirurgo

generale di Humanitas San Pio X – i tumori del colon (sigma) e quelli del retto seguono terapie diverse. A parità di stadiazione, un paziente con tumore del colon, ad oggi, viene quasi sempre operato subito, cosa che nel tumore del retto, per la complessità dell’intervento, significherebbe resezioni importanti e colostomia sicura. La terapia del tumore del retto segue un approccio multidisciplinare con radioterapisti e oncologi che intervengono prima del chirurgo per ridurre massa tumorale e metastasi”. “Nella maggior parte dei casi – prosegue il prof. Jacques Mégevand, responsabile di Chirurgia Generale – la chirurgia mininvasiva laparoscopica o robotica ha sostituito la chirurgia tradizionale con taglio dell’addome, perchè preserva le strutture anatomiche e nervose responsabili

della funzione genito-urinaria e sessuale nell’uomo e nella donna, e la funzione intestinale evitando la colostomia permanente. In particolare la chirurgia robotica, già in uso da anni con il robot Da Vinci, è la grande rivoluzione. I livelli di precisione mai ottenuti prima nella rimozione del tumore, il conseguente rispetto di strutture vascolari e linfatiche importanti per mantenere la funzione del retto, oltre alla possibilità di raggiungere con i bracci del robot, aree del retto difficili per le mani del chirurgo, su pazienti selezionati, evita gli svantaggi della chirurgia non mininvasiva del retto, come l’incontinenza fecale o urinaria, o l’impotenza. Questo, insieme a una migliore prognosi di sopravvivenza significa anche migliore qualità di vita per il paziente”.

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PREVENZIONE E SALUTE

SALUTE E PREVENZIONE

Il team multidisciplinare

L’ospedale Humanitas San Pio X è tra i primi 4 istituti italiani per la chirurgia mininvasiva, laparoscopica e la robotica, nel tumore del colon-retto. (fonte Agenas-2016)

Lo sai che... il 6% dei campioni esaminati presenta tracce di sangue (emoglobina) nelle feci, ma di questi solo il 2% potrebbe essere un tumore del colon-retto?

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Chemio e radioterapia insieme per ridurre il tumore Nuovi farmaci antitumorali e radioterapia con tecnologia innovativa, anche combinate, aiutano il chirurgo e il paziente. “Nel tumore del retto – aggiunge la dott.ssa Simona Castiglioni, responsabile di Radioterapia di Humanitas San Pio X – la radioterapia prima dell’intervento permette di ridurre il volume del tumore, aiutando il chirurgo a evitare le grandi resezioni come in passato, riducendo l’incidenza delle recidive e i disturbi del trattamento per il paziente, pur aumentando la dose di raggi, specie nei tumori più grossi”. “In presenza di metastasi – conclude il dott. Paolo Montanaro, responsabile di Oncologia – prima dell’intervento può essere indicato il trattamento neoadiuvante, con radioterapia e chemioterapia associate, per un periodo di 4-5 mesi. Lo scopo è far penetrare i farmaci più in profondità nei tessuti malati. Dopo la chirurgia, in pazienti con un particolare assetto genetico, l’uso di nuovi farmaci biologici che bloccano la rigenerazione e proliferazione delle cellule tumorali, potenzia i benefici della terapia ma senza effetti tossici, aumentando così la qualità di vita del paziente oncologico”.

Chirurgia robotica: i vantaggi 1 Traumi addominali limitati di pochi millimetri 2 Cicatrici (per l’inserimento di strumenti ottici e chirurgici) del tumore precisa 3 Asportazione e radicale di ricovero ridotti 4 Tempi a circa 5 giorni

5 Minor dolore post operatorio recupero e rientro 6 Rapido alla vita quotidiana e lavorativa Il servizio di chirurgica robotica non è erogato con SSN.

Convivere con una stomia Dopo la chirurgia per tumore del retto, potrebbe essere necessaria una stomia, cioè un’apertura artificiale temporanea o definitiva, che mette in comunicazione l’intestino con l’esterno. “In caso di stomia temporanea, il ripristino del normale transito intestinale avviene con un successivo intervento – spiega Simona Furlan, infermiera stomaterapista dell’Ambulatorio dedicato in Humanitas San Pio X –. Definita colonstomia o ileostomia in base al tratto di intestino interessato dall’intervento, in entrambi i casi la fuoriuscita delle feci avviene in una sacca di raccolta. Il momento più difficile, per molti pazienti sottoposti a colostomia, è il ritorno a casa. Al sollievo per aver superato le fasi critiche della malattia e dell’intervento, ora si contrappongono i timori dati dall’incertezza della nuova condizione. Il paziente però viene aiutato dallo stomaterapista a gestire la nuova situazione in ogni aspetto della vita quotidiana, dal lavoro alla vacanza, anche in piscina e al mare, all’attività fisica, fino alla vita di relazione”.

ALIMENTAZIONE E STOMIA, 5 CONSIGLI Le abitudini alimentari cambiano, soprattutto in base alla posizione in cui si trova la stomia (colostomia o ileostomia). In generale, al paziente si consiglia di:

Preferire cotture al vapore, griglia o forno Bere 1,5-2 litri di acqua al giorno Evitare cereali integrali

Evitare il consumo di cibi grassi, incluso il formaggio

Ridurre le fibre: centrifugare frutta e verdura (ileostomia); preferire carote crude, patate, banane e mele (colostomia) Humanitas San Pio X Magazine - N.4

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BENESSERE E SALUTE

SALUTE E BENESSERE

Cataratta su misura: vedere bene, non solo meglio #BENESSEREVISIVO

#OCCHIOALLAVISTA

FATTORI DI RISCHIO OSIZIONE ECCESSIVA ESAIPRAGGI UV, LUCE DI

NON PROTETTA HERMI DEI COMPUTER SC SMARTPHONE E

ETÀ

Difficoltà di adattamento visivo per vicino (presbiopia)

Ascolta i tuoi occhi

Necessità di cambiare spesso le lenti.

Se già presbite, potresti vedere meglio senza lenti.

Vederci di meno, con l’invecchiamento, non è “normale”.

(OVER 50)

EREDITARIETÀ

GENITA, RARA)

#CRISTALLINO

(CATARATTA CON

Visione sdoppiata e aloni intorno alle immagini

presta attenzione a:

TRAUMI PATOLOGIE E COME IL DIABET

Patologia tipica dell’anziano, oggi di cataratta soffrono anche i più giovani. Può causare disabilità visiva, fino alla cecità, ma chirurgia e cristallini personalizzati permettono di tornare a vedere bene e non solo meglio. #BENE

SSEREV

ISIVO OCCHI S ANI? 3 CONSI GLI ANT I-CATAR FIN DA ATTA P

ICCOL I: al sole , usare occhia con le li prote nti cer ttivi tificate DOPO antiUV I 40 A NNI: visita p eriodic a dall’o specie culista in pres , e nza di per gla familia ucoma rità , diabe SEMPR te o ca taratta E: prefer ire cib i ricch verdur i di vit e verd amina i a fog K spinac lie larg i, cavo he, lo , cavolo cime d nero, i rapa, olio di soia e fragole

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È poco più grande di una lenticchia, ma permette di avere una visione nitida del mondo che ci circonda. Il cristallino, una potente lente naturale presente nei nostri occhi, con l’invecchiamento può sviluppare cataratta e portare a disabilità visiva. “Sempre meno una patologia dell’anziano – dice il dott. Claudio Savaresi, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X – la cataratta può avere un esordio precoce e a volte, manifestarsi anche già dai 40 anni. Il cristallino, posto tra il corpo vitreo e l’iride dietro la pupilla, inizia a diventare opaco e con l’avanzare dell’età procede ad un indurimento della lente naturale. Per tornare a vedere è necessario sostituire il cristallino malato con uno artificiale. I pazienti che desiderano eliminare gli occhiali, dopo aver superato una serie di esami specifici di idoneità all’uso di cristallini personalizzati, possono recuperare la nitidezza della vista a qualsiasi distanza. I cristallini personalizzati infatti hanno dimostrato di ottenere risultati in termini di qualità visiva nettamente superiori rispetto ai cristallini standard”.

TO DI FARMACI USO PROLUNGZAACONTROLLI

Fotofobia e abbagliamento

(CORTISONE) SEN DALL’OCULISTA

(ipersensibilità alla luce)

Percezione dei colori meno vivida

Gli occhi, unici come le impronte digitali Non solo il colore. Gli occhi sono unici anche quando si parla di cataratta. “Ogni cataratta è diversa dall’altra – continua la dott.ssa Emanuela Visentin, oculista –. La cataratta viene diagnosticata con esami che valutano la qualità della visione, le caratteristiche dell’occhio e del cristallino. Anomalie della cornea, difetti visivi, salute della retina e del nervo ottico, capacità refrattiva e la topografia della cornea, sono alcuni dei parametri che aiutano a valutare il recupero di qualità visiva possibile dopo l’intervento. Dopo aver superato una serie di esami specifici, alcuni pazienti con retina sana, dopo l’intervento potrebbero recuperare una visione perfetta anziché vedere ‘solo’ meglio”.

Intervento: ecco perché non sottovalutare… Può durare da 10 minuti a mezz’ora, anche per entrambi gli occhi, ma è un intervento da non sottovalutare. “L’intervento avviene con due microincisioni su una superficie grande come una lenticchia – spiega il dott. Claudio Savaresi –. Vengono poi introdotti piccolissimi strumenti chirurgici per arrivare al cristallino, senza lesionare la sua capsula spessa 20 volte meno di un capello. Si frantuma il cristallino opaco con una microsonda a ultrasuoni, se ne aspira ogni frammento e, con uno speciale dispositivo, si impianta la lente intraoculare artificiale sigillando le microincisioni, senza punti di sutura. In genere, l’intervento si esegue in anestesia locale/topica con gocce direttamente sull’occhio”.

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PUNTO SALUTE NASCITA

Il team di Oculistica: Danilo Lozza, Sara Toma (ortottista), Alberto Alini, Paola Avanza, James Landini, Claudio Savaresi, Emanuela Visentin e Mariangela Amati (ortottista).

SALUTE E BENESSERE

Guarda la diretta Facebook sulla salute degli occhi

COSA FARE (E NON FARE) DOPO L’INTERVENTO

Mettere il collirio con le mani sporche, beccuccio del flaconcino a contatto con l’occhio

Dormire con il lato del volto operato sul cuscino (per 2 settimane) Strofinare l’occhio Sollevare pesi, andare in bici su terreni accidentati, giardinaggio Andare dal parrucchiere (per 1 settimana)

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Farsi aiutare, ma rispettando le indicazioni se si usa la conchiglia fornita dopo l’intervento Lavarsi il viso senza far entrare acqua o detergenti (soprattutto a PH neutro) Leggere, scrivere, guardare la tv Lavare e asciugare i capelli tenendo l’occhio operato chiuso o protetto

…neppure il post-operatorio Dopo l’intervento, il paziente inizia a vedere gradualmente meglio. “Anche il fatto che sia un intervento ambulatoriale – continua il dott. Alberto Alini, oculista – può portare a credere che, una volta a casa, tutto sia finito. In realtà, l’intervento di cataratta è paragonabile all’impianto nell’occhio di una protesi, ovvero la lente artificiale che sostituisce il cristallino naturale opaco. Le moderne tecniche chirurgiche, riducendo il trauma, accelerano anche i tempi di recupero dopo l’intervento. L’occhio però è un organo importante, delicato e richiede il rispetto dei suoi tempi biologici di guarigione. Bruciore, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione e fotofobia sono normali subito dopo l’intervento. Tuttavia, seguire la terapia secondo i tempi e le modalità prescritte, evita di mettere a rischio l’esito dell’intervento con infezioni e permette di ottenere solo i benefici visivi”.

Cuore di bimbo #SCREENING

#RITMOCARDIACO

Effettuato a pochi giorni dalla nascita, un semplice elettrocardiogramma (ECG) può individuare patologie cardiache minacciose per il neonato, riducendo anche il rischio di SIDS, la sindrome della morte in culla.

Batte fino a 180 volte al minuto il cuore sano di un neonato, ma alcune patologie possono mandarlo in ‘corto circuito’. “Pur in presenza di una progressiva diminuzione della natalità – dice la dott.ssa Daniela Massari, cardiologa pediatrica di Humanitas San Pio X – i problemi cardiologici neonatali rappresentano un problema sanitario rilevante. Molto è stato fatto negli ultimi anni, nell’obiettivo di fornire a mamma, feto e neonato il miglior trattamento possibile. Tuttavia sfuggono almeno il 20% delle gravide, in gran parte extracomunitarie, che per tutta la durata della gestazione non si sottopongono ad alcun accertamento clinico strumentale. Lo screening elettrocardiografico effettuato al mese di vita del neonato si è dimostrato uno strumento utile nella diagnosi e prevenzione di alcune cardiopatie congenite silenti sfuggite allo screening prenatale e alla clinica dei primi giorni di vita, nell’identificazione delle aritmie e nella diagnosi delle anomalie elettriche a elevato rischio di aritmie minacciose come la sindrome del QT lungo [μ doctorpedia]”.

Sindrome della morte in culla: l’ECG può evitarla È stato dimostrato che, in molti casi, anche le morti in culla per quella che viene chiamata sindrome della morte improvvisa infantile (SIDS), si potrebbero evitare con un semplice ECG. “La disponibilità odierna di terapie efficaci per diagnosticare e trattare adeguatamente i piccoli bambini a rischio, oggi non giustifica la mancata diagnosi e l’esistenza di pazienti identificati e non adeguatamente trattati – sottolinea la dott.ssa Paola Marangione, responsabile di Neonatologia e Patologia neonatale –. A ciò va aggiunta l’evidenza che in alcune morti improvvise del lattante classificate come SIDS era stato dimostrato in precedenza un allungamento dell’intervallo QTc. Ovviamente l’ECG deve sempre essere inserito in un contesto clinico e familiare, e un elettrocardiogramma patologico al primo riscontro non significa necessariamente malattia, così come al contrario un ECG completamente normale può associarsi a diversi tipi di difetti congeniti e all’intero spettro delle aritmie”.

SINDROME DEL QT LUNGO

si tratta di un disturbo geneticamente trasmesso del ritmo cardiaco, chiamato canalopatia, che si manifesta con sincopi ricorrenti o arresto cardiaco improvviso conseguente a una tachicardia scatenata da stress emotivo, sforzo fisico o dal sonno. Humanitas San Pio X Magazine - N.4

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MAMME E SALUTE

SALUTE E MAMME

9 mesi (e più) di cura della pelle #GRAVIDANZA

#SOLE

#PREVENZIONE

In gravidanza, anche la pelle subisce cambiamenti, e con il caldo e il sole, alcuni richiedono attenzioni particolari.

Linea alba Genitali, capezzoli, ascelle e la regione tra l’ombelico e il pube (linea alba), possono diventare più scure per l’aumento di ormoni che determinano il colore della pelle. La colorazione della pelle torna normale dopo il parto

Angiomi spider

I capillari possono dilatarsi e prendere varie forme: gli angiomi spider (a stella) del viso tendono a scomparire dopo il parto, ma gli angiomi rubino (piccoli rilievi tondeggianti di colore rosso acceso, tipici di addome e dorso) non scompaiono dopo il parto. Gli angiomi possono essere trattati in modo efficace e sicuro con il laser dopo la gravidanza

Melasma Fronte, guance e labbro superiore diventano più scure per l’aumento degli estrogeni. Chiamato melasma o maschera gravidica, la pelle non torna normale dopo il parto; si può però risolvere con trattamenti specifici al termine dell’allattamento. È importante prevenire il melasma utilizzando protezioni solari ad alto SPF

Nei Alcune lesioni richiedono una sorveglianza speciale, in particolare i nei. • In caso di nei atipici che crescono in modo rapido e irregolare è necessario rivolgersi subito allo specialista per una valutazione. In gravidanza, il melanoma è molto più pericoloso e richiede una diagnosi precoce • È consigliata una visita di controllo dei nei nel II°-III° trimestre di gravidanza

Al sole, prendi solo il meglio L’esposizione al sole è consigliata perché: 1. attiva la vitamina D che stimola il sistema immunitario, è utile al metabolismo delle ossa e del sistema cardiovascolare 2. migliora l’umore perché stimola il rilascio di endorfine

Come? Evita creme fai-da-te che potrebbero essere dannose per il bambino Al sole: • usa creme ad elevato SPF (fattore di protezione) e con filtro di protezione anche per gli UVA • rimetti la protezione solare ogni due ore, o dopo ogni bagno • evita le ore più calde (12-15.00) • utilizza un cappello a tesa larga per proteggere la testa e i capelli • idrata la pelle con crema idratante alla fine della giornata Ogni giorno: • usa creme idratanti o make-up (fondotinta e cipria) con filtri solari • fai attenzione al sole in città, anche nella vita quotidiana è importante proteggere la nostra pelle • non farti mancare frutta e verdura, che sono ricche di antiossidanti In caso di scottature: utilizza spray di acqua termale, creme lenitive per il rossore, e se non è sufficiente, rivolgiti al dermatologo specie se compaiono lesione sospette Ricordati di bere acqua: la pelle ha bisogno di essere idratata anche dall’interno

A cura di Marta Brumana dermatologa di Humanitas San Pio X.

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PREVENZIONE E SALUTE

L’urologo Tiziano Meroni, il responsabile di Urologia Luciano Nava, l’infermiera strumentista Adele Paradiso e gli urologi Luca Canclini ed Emanuele Scapaticci.

SALUTE E PREVENZIONE

SINTOMI E DISTURBI

#TUMORENONTITEMO

Aumento della frequenza minzionale di giorno e di notte,

Fatica a svuotare la vescica

Infezioni urinarie

(o della fase di svuotamento)

Flusso urinario ridotto e prolungato Sensazione di incompleto svuotamento vescicale

Formazione di calcoli vescicali Sangue nelle urine

Lo sai che... questa sintomatologia può diventare molto marcata quando ci si avvicina a casa, in ascensore o sul portone?

#TECNOLOGIA

Lo sai che... il valore del PSA varia con l’età, con le dimensioni della prostata, in presenza infiammazione e in caso di tumore alla prostata? I livelli di PSA possono risultare alterati se nei 3-4 giorni precedenti l’esame si ha un rapporto sessuale, si praticano sport da sella (bici, moto, cavallo) o attività fisica intensa. Humanitas San Pio X Magazine - N.4

NELLE FASI AVANZATE

Urgenza minzionale ovvero necessità imperiosa e impellente di urinare che può portare a episodi di incontinenza

Quando si parla di tumore, la precisione è fondamentale. Una mappa 3D della prostata realizzata dalla fusione di ecografia e risonanza magnetica guida la biopsia e permette diagnosi e interventi mirati che riducono l’impatto sulla qualità di vita del paziente.

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OSTRUTTIVI

(o della fase di riempimento)

Tumore alla prostata, al nodo del problema #PSA

IRRITATIVI

Si trova sotto la vescica, di fronte al retto, e circonda l’uretra, il piccolo canale che porta l’urina all’esterno. È la prostata, una ghiandola grande quanto una castagna che aumenta di volume con l’avanzare dell’età. “Sebbene fisiologica – spiega il dott. Luciano Nava, responsabile di Urologia di Humanitas San Pio X – l’ipertrofia, ovvero l’ingrossamento benigno della parte centrale della ghiandola prostatica, può dare sintomi che condizionano la qualità di vita del paziente, e la vita di coppia. Anche in assenza di sintomi, le linee guida urologiche internazionali consigliano un periodico controllo per la salute prostatica a partire dai 40-50 anni, iniziando più precocemente in caso di familiarità per tumore alla prostata”.

Tumore alla prostata, il rischio aumenta con l’età Il tumore della prostata è il primo tumore maligno solido maschile. “Il rischio aumenta con l’età – continua il dott. Nava –. La valutazione prostatica consiste in una visita urologica specialistica con l’esplorazione rettale e l’esame del sangue per il PSA (antigene prostatico specifico). In caso di valori di PSA sospetti e confermati, l’urologo consiglierà un approfondimento diagnostico con dosaggio nel sangue del PHI, l’indice di salute prostatica, ecografia prostatica transrettale o risonanza magnetica prostatica multiparametrica”. La risonanza magnetica e le biopsie di fusione: come mirare al bersaglio In caso di sospetto tumore prostatico, la recente introduzione di un esame molto sofisticato e innovativo ha reso più mirate diagnosi e terapie. “La risonanza magnetica prostatica multiparametrica è la principale novità in questo settore – spiega il dott. Nava – perché permette di identificare con elevate probabilità aree sospette per la presenza di un tumore prostatico significativo”.

…E TERAPEUTICHE

LE NOVITÀ DIAGNOSTICHE... RISONANZA MAGNETICA PROSTATICA MULTIPARAMETRICA IDENTIFICA aree sospette anche di piccole dimensioni (riduce il rischio di falsi risultati negativi) EVITA un eccessivo numero di prelievi bioptici (riduce il rischio di diagnosticare tumori non significativi) CONSENTE di escludere, all’80-90% dei casi, la presenza di tumori significativi

BIOPSIA MIRATA GUIDATA

da un sistema di fusione 3D ecografia/rmn Precisione nell’identificare le aree sospette Caratterizzazione del tumore

RADIOTERAPIA GUIDATA DA TAC CHIRURGIA ROBOTICA MININVASIVA TERAPIA FOCALE PERSONALIZZATA Agisce solo dove necessario, risparmia tessuti, riduce complicanze ed effetti collaterali

Prelievi bioptici e le complicanze della biopsia

“Grazie a un sistema di fusione di immagini 3D di ecografica e risonanza – continua il dott. Emanuele Scapaticci, urologo – oggi siamo in grado di raggiungere con precisione le zone sospette, prelevare il tessuto da analizzare con biopsie mirate di fusione e, dopo l’esame istologico, pianificare la strategia terapeutica più mirata, chirurgica o radioterapica, sfruttando le tecnologie più avanzate”.

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XXX E

I nostri progetti di ricerca

HUMANITAS VITA AL FUTURO I medici di Humanitas San Pio X sono impegnati nella prevenzione e cura di malattie materno-infantili, malattie di ossa e articolazioni, obesità e disturbi dell’alimentazione e sostengono Fondazione Humanitas per la Ricerca nello sviluppo di nuove cure. Grazie al tuo 5×1000 potremo sviluppare i nostri studi e offrire percorsi di cura e trattamenti sempre più efficaci. Scopri i nostri progetti.

Obesità e disturbi dell’alimentazione L’obesità è uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale per il suo continuo e rapido aumento, inoltre un importante fattore di rischio per malattie croniche quali diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Il team di Chirurgia Bariatrica è impegnato in uno studio che confronta due tecniche chirurgiche: il bypass gastrico classico e quello funzionale. Obiettivo: selezionare il percorso diagnostico-terapeutico più opportuno per ogni paziente, riducendo il rischio di complicazioni post operatorie anche tardive.

Malattie di ossa e articolazioni L’aumento dell’età media della popolazione ha portato ad una maggiore incidenza delle malattie legate all’invecchiamento, e in particolare dell’artrosi di anca e ginocchio. Il team di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica e Articolare è impegnato in una ricerca per dimostrare l’efficacia di una “smart cutting guide” utile al corretto posizionamento dell’impianto in interventi di protesi totale di ginocchio. Questo favorirebbe una maggiore accuratezza dell’intervento con migliori risultati clinici, un recupero clinico più rapido e una maggiore durata dell’impianto.

Malattie materno-infantili Il parto è un momento delicato per mamma e neonato. Il team del Punto Nascita è impegnato a garantire privacy, qualità e sicurezza alla futura famiglia. Ginecologi, ostetriche e neonatologi sono attivi in uno studio multidisciplinare per definire tempistiche e modalità di esecuzione del clampaggio e del milking (spremitura) del cordone ombelicale. Le ricerche condotte in questo ambito evidenziano infatti significativi benefici per la salute del neonato derivati da un ritardato taglio del cordone e quindi da una maggiore trasfusione cellulare dal versante placentare.

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PREVENZIONE E SALUTE

SALUTE E PREVENZIONE

In viaggio, gambe sempre sane #CIRCOLAZIONE

#ESERCIZI

Fanno soffrire una donna su due, già dai 30 anni, tre volte più degli uomini. Gonfiore, pesantezza, dolore e crampi si possono alleviare e prevenire anche se la causa è una malattia venosa.

Lo sai che... dolore, gambe irrequiete, gambe gonfie, spesso dipendono anche dalla postura scorretta o da patologie ortopediche di ginocchio o anca?

Si stima siano 50mila i chilometri di vasi sanguigni che percorrono tutto il corpo umano. “Le malattie venose, superficiali o profonde, colpiscono le pareti delle vene e capillari degli arti inferiori che perdono elasticità – spiega il dott. Dario Monti, chirurgo vascolare e angiologo di Humanitas San Pio X – alterando così i meccanismi di ritorno del sangue venoso al cuore e ai polmoni. Il sangue infatti deve

risalire, in un percorso contro la forza di gravità, che richiede anche la collaborazione dei muscoli delle gambe. Per mettere in funzione la pompa muscolare del polpaccio, e prevenire la stasi [μ doctorpedia] venosa e linfatica, è sufficiente camminare in modo regolare e costante, evitando la sedentarietà e alcuni dei fattori che aumentano il rischio di vene varicose, teleangectasie, malattia venosa e, nei casi più gravi ed estremi, ulcere e trombosi”.

STASI

ristagno di sangue o linfa, in questo caso negli arti inferiori, che provoca gonfiore anche doloroso di piedi, caviglie e polpacci

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SALUTE NEWS

NEWS SALUTE

Vita in Humanitas #ITALIACINA

#PUNTONASCITA

#SPECIALMENTEDONNA

HUMANITASMAMA AL BABY SHOWER PARTY

PREVENZIONE: DALLA PUNTA DEI CAPELLI A QUELLA DEI PIEDI #PERIODOFERTILE

Il dott. Leonardo Lenisa, chirurgo e coloproctologo, ha presentato la chirurgia colorettale e proctologica dell’ospedale al 21°esimo congresso mondiale della Società Coloproctologica dell’Associazione di Medicina Integrativa Cinese tenutosi a Tiyuan ad aprile. L’incontro è stato l’occasione per un confronto internazionale sullo stato dell’arte della chirurgia del prolasso del retto, che ha riconosciuto il valore dell’esperienza maturata in Italia in temi di chirurgia funzionale e del pavimento pelvico.

INCINTA E INFORMATA

Come rendere la propria casa a misura di bebè? Quali sono gli accorgimenti da adottare per viaggiare in sicurezza con il pancione? Quali i consigli per allattare bene e affrontare i principali problemi legati all’allattamento? Gli specialisti del Punto Nascita hanno risposto ai tanti dubbi di neo e futuri genitori al Baby Shower Party di FattoreMamma.

La neonatologa Anna Flora Moscatiello con Jolanda Restano di FattoreMamma

Quali i principali esami da effettuare in gravidanza? Come mangiare in maniera sana con il pancione? Fino a che mese è possibile prendere l’aereo? A queste e tante altre curiosità delle future mamme hanno risposto gli specialisti del Punto Nascita sulle pagine di PeriodoFertile.it, il grande portale di informazione per neo e future mamme.

Oltre 250 appuntamenti, 30 medici in campo, 17 specialità coinvolte: questi i numeri della seconda edizione di SpecialmenteDonna. A marzo una settimana speciale dedicata alle donne di tutte le età, con visite, incontri e test gratuiti. Tra le novità di quest’anno una sessione di ginnastica per prevenire i dolori della menopausa insieme ai medici e fisioterapisti della Riabilitazione.

CHIRURGIA COLORETTALE: UN INCONTRO OLTREOCEANO

Per leggere tutti gli articoli scansisci il QR code La settimana è stata promossa anche attraverso dirette video sul canale Facebook dell’ospedale.

#ITALIAAFRICA

OSPEDALI A CONFRONTO

#CONVEGNIECORSI

PREVENZIONE E CURA DELLE PATOLOGIE GENITALI Quanto è diffusa la vaccinazione HPV? Quali le procedure di diagnosi e cura delle principali patologie del tratto genitale inferiore? Quanto è efficace la colposcopia? Su questi temi si sono confrontati i ginecologi durante l’incontro scientifico organizzato a maggio dal dott. Alessandro Bulfoni, responsabile di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X,e dal prof. Luigi Fedele.

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Insieme al dott. DDumba (al centro) la neonatologa Paola Marangione, il responsabile dello Sviluppo Internazionale di Humanitas Gianluca Mondovì, la ginecologa Sarah Moretti Montefusco e Danilo Vazzano, responsabile Direzione Operativa Inpatient.

Il dott. DDumba, direttore dell’ospedale ugandese S. Francis of Nsambya (Kampala), è stato ospite in Humanitas San Pio X per un confronto sul modello gestionale e organizzativo ospedaliero e sul percorso di assistenza e cura in ambito ostetrico-ginecologico e neonatologico. Spazio anche a una visita di alcune aree dell’ospedale, tra cui gli spazi dedicati alla maternità, la radioterapia e la radiologia.

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NEWS

NEWS

#TANTIAUGURI

INFERMIERI, GIRASOLI IN OSPEDALE

PER TUTTI GLI INFERMIERI UN SEGNALIBRO SPECIALE L’assistenza infermieristica è un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio. È una delle Belle Arti. Anzi, la più bella delle Arti Belle. (Florence Nightingale)

#OSPEDALECHECAMBIA

SPECIALE LAVORI È in costruzione di fianco all’entrata principale dell’ospedale un nuovo ascensore, riservato al personale, che collegherà direttamente la radiologia e le sale operatorie dell’ospedale al quinto piano. Pochi i disagi per pazienti e operatori: vibrazioni e rumore sono concentrati in fasce orarie limitate, le attività più impattanti vengono eseguite nel weekend e contro la dispersione delle polveri sono state realizzate cesate a copertura delle aree di lavoro ai piani. In estate l’inaugurazione dei nuovi spazi del Laboratorio Analisi che si trasferisce al piano – 2, insieme all’Anatomia Patologica. Di fianco all’attuale Punto prelievi nasceranno nuovi ambulatori. Le attività sono una parte importante del più ampio piano di rinnovamento del nostro ospedale che continueremo a raccontarvi sui prossimi numeri del giornale.

Come i girasoli seguono il sole, così il personale assistenziale segue e risponde ai bisogni del paziente durante tutto il suo percorso di cura. Una relazione di aiuto di cui sono protagonisti coordinatori, infermieri, operatori socio sanitari e ausiliari in un grande e quotidiano gioco di squadra. Per questo il girasole è stato scelto come simbolo in Humanitas in occasione dei festeggiamenti della Giornata Internazionale degli Infermieri.

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Tutto quello che c’è da sapere sulla dolce attesa

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à altri tolle ente accadrà ben con ro pap Il futu che sia a quello che compagna, a apertam ria meglio zi, cipo Ma è a prop parlarne prim pregiudi o in anti za dell è di senza preparat la sofferen arto, siglio o Il con o prep ento. vedend al cors sangue. mom pia, e pagna a del quel a cop la vist bene ria com o dell piccoli vivere la prop all’intern sicuri di ni, farle enere staff re sost a, posizio dello re le per esse la calm ta fronti tenere mantene i nei con rà la gius cios o: man aiutarla nel e cree fidu part na , pag ione In sala ostrarsi alla com respiraz iesta e dim forto con la gi a rich sarà di con olo. sag mas presente ivo del picc l’arr medico ra per osfe atm : bambino il suo ma e mam sognato tra la aginato, prende fisico acco o imm za il dist re tant papà. gravidan segna olo esse 9 mesi di ma e spinta lancia i il picc li di mam bambino L’ultima ento in cui durante il incredu siero occhi vidualità è il mom to nel pen anti agli la sua indi cola a dav ae e coc nte form sua presenz lme la do. fina ando ta il mon Proclam iti e salu i vag O i prim PART

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Humanitas San Pio X Magazine Via F. Nava, 31 - 20159 Milano | Ufficio stampa: Laura Capardoni | ufficio.comunicazione@sanpiox.humanitas.it Anno 3 - Numero 4 - Luglio 2018 | Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 247 del 3 ottobre 2016 Direttore responsabile: Walter Bruno | Responsabile comunicazione: Laura Capardoni | Redazione: Laura Capardoni, Liana Zorzi, Francesca Bariselli Grafica: Tortuga s.r.l. | Immagini: Archivio Humanitas San Pio X, iStockphoto | Stampa: Tipografia F.lli Verderio - Milano Direttore Sanitario: dott. Giorgio Tarassi

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