L'imperatore OGM è senza vestiti

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Indice L’imperatore OGM è senza vestiti

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I. Introduzione Vandana Shiva

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II. SINTESI DEL RAPPORTO dei CITTADINI del mondo Debbie Barker

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III. Dodici punti sulle biotecnologie Wendell Berry IV. TESTIMONIANZE DALLA GENTE E DAI MOVIMENTI A. Le Americhe: Canada, USA, Messico, America Latina, Uruguay, Patagonia B. Europa: Europa Occidentale – Francia, Germania, Italia, Svizzera; Europa Orientale – Polonia, Russia, Ucraina C. Africa D. Asia e Oceania: India, Giappone, Australia V. dal mondo della scienza Avvertimenti di scienziati

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VI. (a) LA STORIA DELLA MONSANTO Cronologia: 1901-2009

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VI. (b) I PRIMATI DELLA MONSANTO

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VII. Azioni per una Democrazia alimentare

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II. Sintesi del Rapporto dei cittadini del mondo Debbie Barker72

Una voce sola che dice la verità può sollevare il velo che copre falsità e complicità, come si narra nella fiaba I vestiti nuovi dell’imperatore. Questo rapporto è una collezione di molte voci da tutto il mondo che dicono la verità su ciò che sta accadendo nelle loro comunità e Paesi e stanno smascherando la favola in cui si racconta che gli OGM sarebbero, come scrive Wendell Berry, “l’ultima e definitiva risposta a tutto”. I sostenitori degli OGM affermano che questa tecnologia può risolvere i grandi problemi della nostra epoca, tra cui la crisi alimen72  Debbie Barker dirige il Programma internazionale del Centre for Food Safety di Washington DC. È stata codirettrice del Forum internazionale sulla Globalizzazione (IFG), un gruppo di esperti che ha studiato e messo in discussione le forme della globalizzazione economica dal 1996 al 2008. Ha scritto recentemente The Wheel of Life: Food, Climate, Human Rights and the Economy edito da CFS e dalla Fondazione Heinrich Böll Stiftung e The Predictable Rise and Fall of Global Industrial Agricolture, che mette in rilievo come le politiche internazionali provochino danni ecologici e sociali, e propone strategie alternative al sistema alimentare attuale. Ha pubblicato e fornito contributi a numerosi altri studi.

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tare, l’esaurimento delle risorse naturali e il caos climatico associato al riscaldamento globale. Gli OGM, come rivela questo rapporto, hanno invece fallito, questa tecnologia è inoltre frutto del modello di agricoltura industriale che non solo non è riuscito a sfamare il mondo, ma ha anche contribuito alla distruzione dell’ambiente e al riscaldamento globale.

Geneticamente modificato (OGM) La via verso la sicurezza alimentare? Semi e piante geneticamente modificati sono in commercio da quasi due decenni, eppure in questo periodo la fame nel mondo ha raggiunto livelli epici con più di un miliardo di persone affamate ogni giorno. I partigiani degli OGM spesso ribattono che la gente si riduce alla fame perché non mangia cibi OGM a causa delle tattiche di diffusione della paura di coloro che fanno campagne a favore di un approccio precauzionale. «L’insicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo come quelli africani è dovuta in parte alle campagne anti-OGM» ha affermato David King, direttore della Smith School of Enterprise and the Environment all’Università di Oxford, durante il 15° Congresso Mondiale su Scienza e Tecnologia Alimentare.73 Il luogo comune che le persone non sanno che cosa sia bene per loro nasconde alcuni fatti importanti. Primo, l’affermazione che gli OGM hanno rese più elevate e potranno sfamare il mondo è falsa. Questo è documentato dall’esperienza pratica e dagli studi scientifici citati nel rapporto. Oltre a questa falsità, nella pratica i tentativi di coltivare manioca, tuberi e altri prodotti alimentari OGM non sono riusciti. Ad esempio, all’inizio degli anni 2000 Florence Wambugu, uno scienziato della Monsanto, ha diretto un progetto per la creazione di 73  http://ipsnews.net/africa/nota.asp?idnews=52641.

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una patata dolce OGM resistente ai virus da coltivare in Kenya. Wangubu ha girato il mondo diffondendo le virtù di questa patata e i media hanno celebrato il suo successo, senza l’esistenza di prove sul campo. La rivista Forbes scrisse: «Mentre l’occidente discute sull’eticità degli OGM, Florence Wangubu li sta usando per sfamare il mondo». Mentre gli opinion leader parlavano della patata dolce OGM come un trionfo, i risultati delle prove in pieno campo furono pubblicati solamente nel 2004. Il Kenya Daily Nation scrisse: «Il tentativo di sviluppare una patata dolce resistente ai virus è fallito». Nonostante ciò la storia della patata dolce OGM è ancora oggi ripetuta come esempio di come milioni di africani potrebbero essere salvati dalla fame grazie agli OGM. Il secondo motivo per cui gli OGM non stanno sfamando il mondo è che nutrono soprattutto animali e auto. La maggior parte delle coltivazioni OGM sono, infatti, utilizzate come mangimi o bio carburante, che, in un modello di agricoltura industriale, garantiscono profitti più elevati. Il sistema agricolo formato da piccole aziende che coltivano per il consumo locale è basato sull’autosufficienza e non rientra nel paradigma industriale, fondato sul mercato. Terzo, le coltivazioni OGM sono parte dell’attuale modello industriale che non riconosce che la fame nel mondo è un problema di povertà, distribuzione del cibo e ingiustizia. Anche se si coltivasse la quantità di cibo necessaria a sfamare il mondo, più di un miliardo di persone soffrirebbe ancora la fame. Sono, infatti, disponibili alimenti per garantire almeno 2 kg di cibo al giorno a persona, 1,5 kg di grano, fagioli, noci, circa 400 g di frutta e verdura, e quasi altri 400 g di carne, latte e uova.74 74  H. Poole-Kavana, 12 Myths About Hunger, in “Food First Backgrounder”, estate 1998, vol. 5, n. 3, http://www.foodfirst.org/sites/www.foodfirst.org/files/ pdf/Bg%20SU06%2012%20Myths%20 About%20Hunger.pdf.

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La sicurezza alimentare inizia con un giusto ed equo accesso alla terra e ai prodotti naturali vitali. Il sistema attuale di affidamento ai mercati globali e al modello import/export ha distrutto la sicurezza alimentare a livello familiare, dove dovrebbe invece cominciare. I sistemi agro ecologici e sostenibili forniscono invece multifunzionalità e fiducia e assicurano un accesso abbondante ed equo al cibo e all’acqua. Quarto, i sostenitori degli OGM non riconoscono che oltre al sistema agricolo ad alta tecnologia e OGM, costosissimo, esistono metodi di coltivazione sostenibili, economici, più adatti a sconfiggere la povertà e la fame. Varie ricerche dimostrano che l’agricoltura biologica ed ecologica può avere rese pari a quella industriale e intensiva. «Stime di modelli indicano che i metodi biologici possono produrre abbastanza cibo per sfamare la popolazione mondiale e potenzialmente un numero anche maggiore di persone, senza aumentare la quantità di terra coltivata» conclude un rapporto basato su un progetto di ricerca di lungo periodo.75 Lo studio, fondandosi su 293 casi di verifica dimostra che, nei Paesi in via di sviluppo, i metodi biologici hanno rese più alte dell’80% rispetto all’agricoltura industriale.76 Una recente ricerca del relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo dimostra che i sistemi sostenibili raddoppiano le rese in un periodo di tra i 3 e i 10 anni secondo le ricerche sul campo condotte in 20 Stati africani.77 Il rapporto cita numerosi altri studi che con75  Catherine Badgley et al., Organic Agriculture and the Global Food Supply, Cambridge Journals, 9 giugno 2006. 76  Ibidem. 77  O. de Schutter, Food Commodities Speculation and Food Price Crises, Ginevra, Nazioni Unite, 2010, pp. 1-2, http://www.srfood.org/images/stories/pdf/ otherdocuments/20102309_briefing_note_02_en.pdf (accesso effettuato il 18 gennaio 2011).

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fermano l’esistenza di rese più elevate e la riduzione della necessità di sostanze chimiche anche in altre zone del mondo per merito di metodi agroecologici.

Orditi comuni, visioni comuni Ogni paese e regione nominata in questo rapporto ha esperienze diverse riguardo agli OGM, ma c’è un filo comune a tutte queste storie. Il tema principale è che anche se i cittadini di tutti i Paesi, in ogni sondaggio, dichiarano che non vogliono gli OGM, la maggior parte dei governi continua ad appoggiare queste tecnologie e ne sollecita e promuove l’adozione. Perché così tanti governi lavorano a contraddire i desideri e i loro cittadini? La collusione tra governi e industria del biotec si manifesta con molte tattiche, riportate in questo rapporto: attività di lobby, promozione commerciale, finanziamento della ricerca scientifica, educazione, istituzioni di ricerca, influenza politica e lo sfacciato disprezzo della legge. Questo rapporto mette in luce l’onnipresenza dell’industria. I maggiori promotori delle coltivazioni OGM, vale a dire le industrie biotecnologiche hanno speso più 547 milioni di dollari per le attività di lobby nel Congresso degli Stati Uniti tra il 1999 e il 2009. Hanno poi finanziato anche con più di 22 milioni di dollari campagne di politiche dal 1999.78 Inoltre si sta perdendo il controllo dell’attività di lobby, dato che molti dei funzionari dell’industria del biotec lavorano attualmente nel governo o ne sono diventati consulenti ufficiali. I controllati sono diventati controllori con effetti prevedibili, le politiche di tutela dei 78  http://documents.foodandwaterwatch.org/BiotechLobbying-web.pdf.

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cittadini vengono quindi eliminate o ignorate. In questo rapporto si citano numerosi esempi dell’attività di lobby incrociata (o influenza della porta girevole). Ad esempio, in Argentina, rappresentanti della società OGM come Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow e Pioneer, fanno parte dell’importante gruppo permanente che consiglia direttamente i ministeri che decidono sulle autorizzazioni da dare alle richieste che queste stesse compagnie presentano. Negli Stati Uniti è ormai prassi consolidata che le imprese del biotec assumano ex deputati del Congresso e ex funzionari della Casa Bianca per avere una visione interna alle istituzioni. Ci sono anche molti esempi opposti, con ex dipendenti delle imprese biotec che lavorano nel governo. Un consulente della Food and Drug Administration (FDA) era un lobbysta della Monsanto, il capo della ricerca agricola lavorava per il Danforth Plant Science Center (fondato dalla Monsanto) e un ex dipendente della Monsanto è nel comitato di governo che ha il compito di autorizzare il commercio del salmone OGM. Alcuni governi aprono le porte agli OGM a causa dell’influenza e delle campagne pubblicitarie delle industrie biotec. Così come i tessitori dell’imperatore lo rassicurano dicendo che sta indossando dei bei vestiti, le imprese del biotec ripetono storie di successo fino a che il messaggio non diventa la verità, al di là delle esperienze reali e dei risultati. La recente campagna pubblicitaria “America’s Farmers Grow America” (gli agricoltori americani fanno crescere l’America) mostra la Monsanto come amica degli agricoltori e un aiuto alla crescita economica degli Stati Uniti. «Li aiuteremo a scrivere la loro storia. Ed è una grande storia da raccontare» dice la Monsanto. Ma le centinaia di agricoltori denunciati dalla Monsanto per furto di brevetti e viola58


zione degli accordi sull’utilizzazione di tecnologie hanno una storia diversa da raccontare. In India è diffuso il seguente messaggio pubblicitario della Monsanto: “Le delizie dell’India, come le esistenze dei coltivatori di cotone trasformate in meglio”. Ma le vedove dei 250.000 contadini suicidi correlati in India con il fallimento delle coltivazioni di cotone OGM non sono certamente deliziate da questi sapori. I metodi di marketing possono essere anche più subdoli, ad esempio dei rappresentanti dell’industria del biotec intervengono ovunque, dalle fiere del libro agli incontri con gli investitori privati, presentandosi come “futuri leader” e “innovatori”.

Contaminazione/semine illegali Molti rapporti dei vari Paesi riferiscono che le coltivazioni e i semi OGM spesso entrano nelle varie zone con semine illegali. In molti casi l’industria del biotec ha semplicemente ignorato le leggi che proibiscono gli OGM e semi o piante OGM sono commercializzati nei mercati neri. La contaminazione è un altro modo di diffusione degli OGM (il mais in Messico). Molti Paesi per legalizzare le coltivazioni e i semi OGM usano come giustificazione i ritrovamenti effettuati (Russia). Nel suo rapporto sull’India Vandana Shiva riassume le esperienze indiane che si ripetono anche negli altri Paesi. «La Monsanto viola sfacciatamente le leggi eppure grazie alla sua influenza riesce a ottenere delle modifiche. Cambia le politiche per privatizzare i semi e rendere i contadini dipendenti dal monopolio della vendita dei semi. Corrompe i governi e i policymakers, corrompe la conoscenza e la scienza, corrompe la biodiversità tramite le contaminazioni e l’inquinamento genetico». 59


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