UN VIAGGIO ALL'INFERNO

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GIGI MAZZULLo : UN VIAGGIO ALL'INFERNO di Gianluca Mazzullo


L'arresto Luigi Asmodeo Mazzullo, conosciuto da tutti come Gigi, nato a Milano il 26 febbraio del 1920. Allievo dell'Accedemia Aeronautica di Caserta, dopo l'otto settembre del 1943 tornò a Milano. Nel 1944 aderì alla lotta Partigiana, con il nome falso di "Carlo Leoni". Dopo avere preso parte ad alcune azioni partigiane venne arrestato il giorno 31 luglio del 1944 nello studio dell'avvocato anselmo, capo di una brigata partigiana, in viale regina margherita 30. Fu traferito nel carcere di san vittore. v raggio nella cella d'isolamento nr. 14, con la matricola 1270.

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lo stabile di viale regina margherita 30.

l'area del carcere a milano 3


il carcere di san vittore

l'ingresso del carcere 4


la struttura a raggi del carcere

il v raggio 5


Bolzano Il 17 agosto venne trasferito, nel campo di Gries-Bolzano, dove lo registrarono con la matricola Nr. 3207. Rimase nel campo di smistamento sino al giorno 5 settembre.

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il muro che ricorda dove si trovava il campo di gries-bolzano 7


Flossenburg

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Il 5 settembre, con il convoglio Nr. 81 venne trasferito nel campo di sterminio di Flossenburg in cui giunse il giorno 7, venendo registrato con la matricola Nr. 21501. Il campo di Flossenburg si trova in Baviera, al confine con l'attuale Repubblica Ceca. Creato nel 1938 sfruttava i prigionieri per estrazioni nelle vicine cave e, successivamente anche per la produzione di componenti per la Messerschmitt. Le condizioni di vita erano terribili con un altissimo tasso di mortalità. La permanenza a Flossemburg fu, fortunatamente di un solo mese, prima di essere, nuovamente trasferito.

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Kottern

Il 7 ottobre del 1944 venne trasferito a kottern-Weidach, sottocampo di dachau, nei pressi di Kempten in Baviera. Nr. di Matricola 21506.. Il campo di Kottern forniva personale per una fabbrica che realizzava componenti per i missili V1 e V2. Quando si ammalò, non essendo più utile per la produzione venne trasferito nel campo di Dachau.

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Il campo di Kottern non esiste più ma nei pressi della fabbrica è stato eretto un monumento in ricordo delle vittime. 13


Dachau

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Il campo di Dachau é stato il primo ad essere stato realizzato, il 22 marzo del 1933, meno di due mesi dopo l'arrivo al potere di Hitler. é stato il modello su cui si sono basati tutti gli altri campi del sistema di sfruttamento e sterminio nazista. I prigionieri furono più di 200.000 e si stima che i morti furono almeno 41.500.

A Dachau le camere a gas non vennero mai usate in compenso i forni crematori lavorarono senza sosta per eliminare le moltissime vittime. Negli ultimi periodi i morti furono così tanti da non essere in grado di bruciarne i corpi nei forni.

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Il 7 aprile 1945 venne trasferito a Dachau, estremamente ammalato e deperito, ormai inabile al lavoro e destinato a morire in breve. Venne collocato nel blocco 23, riservato ai prigionieri nelle sue condizioni. Per sua fortuna il 29 aprile le truppe Alleate liberaraono il campo e, grazie alle cure mediche potè salvarsi e riprendere, gradualmente una forma fisica accettabile. Il 21 giugno del 1945 potè intraprendere il viaggio di ritorno in Italia, dalla propria famiglia.

Le baracche originali sono state demolite e sostituite da piattaforme con i numeri dei blocchi. Questo é quello in cui venne internato Gigi

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L'unica immagine di Gigi a Dachau, poco prima di tornare a casa, quasi ristabilito.

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La scheda di registrazione (sempre con il nome falso di Carlo Leoni) nel campo di Dachau. 18


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Una volta tornato a casa Gigi ritornò alla sua carriera di pilota militare al termine della quale potè aderire all'Associazione Nazionale Ex Deportati e assumere la rappresentanza dell'Italia nell'ambito del Comitato Internazionale di Dachau che cura il museo e la conservazione della memoria storica.

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Dal 2000 al 2002 ho avuto l'opportunità di affiancare Gigi nella rappresentanza nel C.I.D. Quando i suoi problemi di salute lo hanno costretto a rinunciare ho proseguito la sua attività nella convinzione che mantenere vivo il ricordo di quello che è successo sia il metodo migliore per evitarne il ripetersi.

Luigi "Gigi" Mazzullo ci ha lasciato il 29 ottobre del 2008. L'esperienza della deportazione e' durata meno di un anno ma è stata centrale nella sua vita.

Quando il campo é stato liberato pesava poco più di 30 chili, aveva il tifo ed era realmente in fin di vita. Solo una combinazione di eventi ha fatto si che potesse salvarsi. Ha ripreso la sua vita, costellata anche da un paio di incidenti aerei gravi, ha potuto costruire una famiglia e vivere sino a 88 anni. Questa piccola pubblicazione vuole ricordare le tappe del suo viaggio all'inferno da cui é tornato. . 21


Da Milano (San Vittore) a Bolzano, Flossenburg, Kotter e Dachau. Le tappe di un vero viaggio all'inferno.

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