Libretto Sponsor Giochi 7 frazioni 2016

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Un saluto dalla Città I Giochi delle 7 Frazioni sono diventati per Parma un appuntamento fisso e intramontabile, un evento di festa che sta assumendo sempre più i contorni della tradizione. Tornare bambini, divertirsi socializzando, condividere sorrisi e allegrie all’interno della propria comunità, in fondo, sono esercizi cui non dovremmo mai rinunciare. Perché diciamocelo: non è la statura e l’età che separano i bambini dagli adulti, ma la spensieratezza, la fame di vita, il duello tra la voglia di crescere e il voler restare sognatori per sempre. Con questo spirito il Comune di Parma saluta con entusiasmo la nuova edizione dei Giochi delle 7 Frazioni, giunta al settimo anno, a testimonianza di quanto l’evento sia ormai un must che sta superando, anno dopo anno, i confini territoriali. Ringraziamo di cuore i partecipanti, gli organizzatori e i curiosi: siete una risorsa importante ed essenziale per la vita della Comunità parmigiana, perché ogni anno dimostrate di saper fare la differenza. Perciò lo dico con grande sincerità, andiamo avanti con questo spirito, senza mai perdere l’entusiasmo di sentirci bambini e adulti al tempo stesso.

Comune di Parma

Realizzazione grafica: Maria Ennia Pessina, Stefano Benassi - Stampa: Centro Grafico Srl

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PERCHÉ I PROSCIUTTI CRUDI NON SONO TUTTI UGUALI!

100% Italiano - 100% Naturale 100% Ruliano 2


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ASSOCIAZIONE GIOCHI DELLE 7 FRAZIONI I 14 CONSIGLIERI:

1) Benassi Stefano (vicepresidente)

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Bergonzi Luca Cavatorta Massimo Gaiani Stefano Ghidini Camillo Greci Claudio Montali Luigi

I 7 REFERENTI:

8) 9) 10) 11) 12) 13)

Pessina Maria Ennia Reverberi Andrea Scarica Achille Scarica Roberto Sottili Bruno Stocchi Marco

(presidente)

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1) Alberi: De Luca Maurizio 2) Carignano: Tavernari Ettore 3) Corcagnano: Terenzani Marcello 4) Gaione: Visconti Manuela 5) Panocchia: Guatelli Ettore 6) S. Ruffino: Monardi Luca 7) Vigatto: Montagna Luca

Vezzosi Luigi

COORDINAMENTO RACCOLTA PUBBLICITARIA: Scarica Achille SITO INTERNET: Guatelli Davide, Pessina Maria Ennia SOCIAL NETWORK: Cavatorta Massimo, Reverberi Andrea, Scarica Achille ORGANIZZAZIONE ARENA: Benassi Stefano, Caggiati Filippo, Scarica Roberto, AMMINISTRAZIONE E SEGRETERIA: Pessina Maria Ennia, Reverberi Andrea COORDINAMENTO: Ghidini Camillo, Greci Claudio, Scarica Roberto RAPPORTI COI MEDIA: Scarica Achille , Stocchi Marco RAPPORTI ISTITUZIONI: Greci Claudio PUBLIC RELATION: Benassi Stefano COSTUMI E SCENE: Alberti Daniela, Reverberi Fabrizio TESTI E SCALETTE EVENTO: Ferrari Daniela, Stocchi Marco AUDIO VIDEO E LUCI: Bergonzi Luca, Cavatorta Massimo, Stocchi Marco MUSICHE: Bergonzi Luca, Cavatorta Massimo, Stocchi Marco IDEAZIONE GIOCHI: Caggiati Filippo, Salati Daniele, Sottili Bruno, Vezzosi Luigi ORGANIZZAZIONE CONTABILITÀ: Gaiani Stefano IMMAGINE GRAFICA: Pessina Maria Ennia

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Dedicato a te... “È un modo semplice e diretto per commemorare e perpetrare la simpatia, l’amicizia e la semplicità che ha sempre accompagnato la figura di Luciano Benedini”. Così ha inizio il messaggio di Maurizio Minetti, presidente regionale del CRER di FIGC, una vita a fianco di Luciano, ancor’oggi rimpianto, soprattutto in momenti come questi, da tutto il gruppo dei Consiglieri Regionali e del colleghi del Comitato, dalla dirigenza agl’impiegati. “Un grande vuoto, difficilmente colmabile – lo evidenzia Minetti - poichè proprio da queste iniziative, dedicate ai giovani, ch’egli amava in modo particolare, si avverte la sua assenza. Quello che per noi, poteva apparire un evento di difficile realizzazione, per lui, se era dedicato al Settore giovanile, prendeva forma in maniera diretta ed immediata. Come una magìa”. Ricordarlo in occasione dei ‘Giochi delle 7 frazioni’ tra la sua gente, ed i suoi amici d’infanzia, legando indissolubilmente il nostro nome al suo, è per noi, motivo di grande vanto ed orgoglio, nella speranza di non dimenticarlo mai. Il nostro Luciano.

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Gaione accoglie la 7a Edizione dei Giochi delle 7 Frazioni Siamo già arrivati all’ultima edizione. Sembra incredibile: sembra l’altro ieri che abbiamo iniziato, un po’ in apprensione, con l’edizione di Alberi nel Giugno del 2010. In realtà è stato un successo clamoroso fin da subito; ed è stato un crescendo quasi “Rossiniano”. Si dice che Michelangelo davanti al blocco di marmo da cui sarebbe scaturito il “Mosè” disse che l’opera c’era già dentro, bastava togliere il marmo in eccesso. Così io penso che questa manifestazione fosse già presente all’interno delle nostre frazioni, bastava farla uscire. Questa rivalità fra di noi è sempre esistita, fin da quando io ero ragazzo, e anche da molto tempo prima. Noi (organizzatori) siamo stati bravi a plasmarla e a trasformarla nella “Magia dei Giochi”. Non voglio dire che i Giochi moriranno a Gaione, nessuno lo vorrebbe, ma sicuramente qui si chiuderà un ciclo; perché tanti di noi, anche per un fatto anagrafico, si chiameranno fuori. Il nostro sogno sarebbe che entrassero forze nuove con nuove energie e, soprattutto nuove idee. I Giochi sopravviveranno se sapremo cambiare pelle. In ogni caso a Gaione ci stiamo preparando alla grande per il “botto finale”. Ci stiamo preoccupando prima di tutto del problema del flusso di tutte le automobili. Pensiamo di allestire due grandi parcheggi in modo da dividere i visitatori fra coloro che arriveranno da Alberi, Vigatto, Pannocchia e quelli da Corcagnano, Carignano, San Ruffino. E poi ci vestiremo a festa, anzi vestiremo il nostro Paese. Oltre ad essere immersi nel “Verde” (e non sarà un fatto ecologico), vi troverete in pieno MEDIO EVO (Un po’ come Benigni e Troisi nel film “Non ci resta che piangere”). Toverete gentili damigelle a servire al bar ed autentici cavalieri con tanto di calzamaglia (sul cui effetto visivo non ci sentiamo di promettere niente…) a svolgere i vari servizi. Ci saranno anche “veri” figuranti all’interno dell’Arena che vi mostreranno alcuni squarci di vita Medioevale. E ci sarà la nostra Pieve a fare da sfondo; lei si “veramente” dell’undicesimo secolo. Forse avrete già capito quale sarà il tema conduttore dei Giochi di Gaione 2016…. Vi aspettiamo numerosi il 18 Giugno, per vivere insieme questa grande serata quando sarà proclamata “La Guerra Dei Colori”. “Non si smette di giocare perché si è diventati vecchi, si diventa vecchi perché si è smesso di giocare!”

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1a Edizione 2010 ALBERI Capita che un’idea, ardita impossibile e fuori dai nostri parametri naturali, nel giro di 7 mesi possa nascere, crescere, vederla realizzata e diventare un grandioso successo. Se poi ci mettiamo che tutto ciò è stato fatto in un piccolo paese (Alberi) la soddisfazione è duplice.

La Classifica Finale

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 1600 persone Donazione: 7000 euro all’ Avis Vigatto Squadra vincitrice : PANOCCHIA Circolo organizzatore: Famija Alberese Tema dei giochi: L’AGRICOLTURA 120 Sponsor

PANOCCHIA ALBERI CARIGNANO VIGATTO SAN RUFFINO CORCAGNANO GAIONE

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Punti 42 Punti 34 Punti 33 Punti 30 Punti 28 Punti 27 Punti 27


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2a Edizione 2011 CARIGNANO Carignano, tarda serata del 18 Giugno 2011: si spengono le luci della seconda edizione dei “Giochi delle 7 Frazioni” ma resta ben acceso lo spirito di questo simpatico incontro. Sette squadre di giovani, in rappresentanza dei sette paesi che un tempo formavano il Comune di Vigatto, si sfidano in gare di varia abilità, animate solo da scopi benefici nel comune ricordo di un amico dei giovani e dello sport quale era Luciano Benedini; il ricavato di quest’anno è destinato alla Casa Azzurra di Corcagnano e all’Associazione “Noi per loro”, attiva nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Parma. L’impegno, ovviamente, è quello di ripetere il successo della prima tornata (Alberi 2010) e se possibile di migliorarlo, anche grazie a giochi del tutto nuovi e costruiti intorno ad un nuovo tema, il numero “sette”; così, per esempio, si passa da un affollato autobus a pedali che ripercorre la vecchia linea del numero “sette” ad una bizzarra corsa delle bighe per ricordare i sette Re di Roma, dagli Stivali delle 7 Leghe a Biancaneve e i 7 nani. Completano la serata gli effetti speciali: presentatori che si muovono con il Segway (irresistibili Marco Stocchi e Daniela Ferrari, con il loro mantello d’argento, mentre introducono il Sindaco di Parma, che ancora una volta inaugura la manifestazione), fontane di luci e fumi colorati, fuochi d’artificio (anche per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia!), tifo da stadio. Alla fine, prima in classifica risulta Alberi ma tutte le squadre possono ben dire di avere vinto, perché senza di loro non sarebbe stato possibile riunire più di duemila persone e costruire una nuova occasione di amicizia disinteressata e altruista, all’insegna del divertimento e della sportività. Toccherà aspettare un anno per rivivere l’emozione, trasferendoci in un altro dei sette paesi. Sarà Panocchia ad ospitare la manifestazione e a dare il suo contributo organizzativo e non sarà facile: c’è da sfatare la profezia Maya sul 2012 e sulla Fine del Mondo! Eppure, a conferma dell’anima dei giochi, avanti tutta! Senza prendersi troppo sul serio, con un po’ di concretezza e di sincera solidarietà, sarà facile resistere a oscure minacce extraterrestri, cerchi nel grano, fenomeni soprannaturali, eccetera, ecALBERI Punti 40 cetera….

La Classifica Finale PANOCCHIA CARIGNANO VIGATTO GAIONE CORCAGNANO SAN RUFFINO

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 2600 persone Donazione: 4.500 euro a “Casa Azzurra” + 4.500 euro a “Noi per loro” Squadra vincitrice : ALBERI Circolo organizzatore: Anspi Carignano + US Carignano Tema dei giochi: IL NUMERO 7 130 Sponsor 21

Punti 33 Punti 32 Punti 31 Punti 30 Punti 26 Punti 21


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3a Edizione 2012 PANOCCHIA Un’edizione strepitosamente ecclatante, quasi da “fine del mondo”, così sorprendente che anche per noi organizzatori è stata una sorpresa. Mai ci saremmo aspettati un pubblico così numeroso.....3400 presenze...questo ci porta a pensare che Giocare è infinitamente bello a tutte le età. Ed è proprio attraverso il clima del gioco e del divertimento che abbiamo organizzato questa edizione. Ci siamo immaginati cosa sarebbe potuto accadere se gli UFO fossero venuti tra noi e quello che ne è venuto fuori è stato molto meglio della profezia dei Maya. Panocchia ha fatto gli onori di casa ospitandoci nel migliore dei modi. Il clima che si è creato, già dai mesi precedenti, è stato di aiuto per ricreare l’atmosfera soprannaturale che ci ha accompagnato durante la serata del 16 giugno: a partire dal tifo da stadio che ha accompagnato la squadra di Corcagnano, al deltaplano che sventolava la scritta “questa è Carignano”, alle majorette di Panocchia e di Vigatto, all’immancabile Don Pierino come tifoso della piccola San Ruffino, alle magiche capriole della mascotte di Alberi e, per finire, il tambureggiare delle pentole della mitica tifoseria di Gaione. Un’edizione questa davvero fuori dagli schemi che ci ha regalato tante emozioni che sicuramente vogliamo riproporre nell’edizione 2013 a San Ruffino.

La Classifica Finale CARIGNANO PANOCCHIA CORCAGNANO ALBERI GAIONE VIGATTO SAN RUFFINO

Punti 43 Punti 36 Punti 34 Punti 32 Punti 26 Punti 26 Punti 24

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 3400 persone Donazione: 5.000 euro a “Onlus Aido” + 5.000 euro a “Onlus Alice” + 5.000 euro a favore dei terremotati del Comune di Mirandola Squadra vincitrice : CARIGNANO Circolo organizzatore: Il Ciclone, Soc. Sportiva La Fodriga, Gruppo Amici di Panocchia, Cooperativa di Panocchia, Gruppo Teatrale Cips Tema dei giochi: LA FINE DEL MONDO - GLI UFO TRA DI NOI 160 Sponsor 25


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4a Edizione 2013 SAN RUFFINO Un’edizione stratosferica! Un’edizione che nemmeno i super eroi avrebbero potuto immaginare tale! Un’edizione da lasciare semplicemente a bocca aperta! Un’edizione che, nonostante le mille difficoltà, si è dimostrata al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Quella di San Ruffino è stata proprio un’edizione che solo un paese Super Eroe avrebbe potuto realizzare in questo modo: un piccolo paese, il più piccolo delle 7 frazioni, un gruppo creato dal nulla proprio per far fronte a questo evento, una difficoltà dopo l’altra e un evento che ha dell’incredibile. Tutti noi ci ricorderemo questa edizione: i jolly delle squadre contesi tra Carignano e Panocchia, le scritte sulle strade, i colori che scintillavano attraversando i paesi, addobbi ovunque, un clima di divertimento unico, come mai prima! Sugli spalti tifoserie pronte: gonfiabili, coreografie, cheerleaders esuberanti colori, striscioni sempre più ricercarti e simpatici, trombette, bandiere e chi più ne ha più ne metta. Un pubblico numeroso, il più numeroso fino a oggi, e complimenti che si susseguono uno dietro l’altro. Nonostante i tempi lunghi e qualche contestazione durante i giochi, possiamo dire che gli amici di San Ruffino hanno reso unica e impeccabile questa edizione dei giochi. Nuovamente ci ritroviamo a dire che Giocare è infinitamente bello a tutte le età... soprattutto quando in ballo ci sono dei Super Eroi come quelli di quest’anno!

La Classifica Finale CARIGNANO VIGATTO ALBERI CORCAGNANO GAIONE PANOCCHIA SAN RUFFINO

Punti 39 Punti 38 Punti 32 Punti 29 Punti 28 Punti 27 Punti 23

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 3600 persone Donazione: 3.500 euro a ANMIC: Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili per il progetto “obiettivo a 5 cerchi”, 2.500 euro Avoprorit (Italia Gioca) Squadra vincitrice : CARIGNANO Circolo organizzatore: gli Amici di San Ruffino Tema dei giochi: I SUPER EROI 165 Sponsor

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5a Edizione 2014 CORCAGNANO La quinta edizione dei giochi è stata entusiasmante: per la prima volta una scenografia imponente ci accoglieva in arena, dove nel mezzo della struttura spiccava un maestoso cavallo di troia (il fil rouge della serata). Oltre alla scenografia, però, c’era tanto altro: costumi meravigliosi diversi per ogni gioco, tifoserie colorate e partecipi, atleti pronti a tutto ed esilaranti, musiche, coreografie, giochi incalzanti e pubblico stupendo. Una nota di riguardo all’ingresso delle squadre: tra sbandieratori, bande musicali e canti, ingresso di valorosi atleti a cavallo, il clima fin da subito si è scaldato. E’ grazie anche a questo che si è riusciti a partire alla grande e tenere per tutta la durata dell’evento un ritmo incalzante. Continuiamo a ripeterci, ma ogni anno è per noi davvero un’edizione straordinaria! Sarà perchè il lavoro che c’è dietro è davvero tanto e ci impegna per parecchi mesi, sarà perchè le pazze idee che ci vengono in mente riescono sempre a essere portate a termine, sarà perchè ogni paese ha qualcosa di magico che ci coinvolge e ci sprona a fare sempre meglio... ma di certo il risultato finale è da pelle d’oca! Niente però è bello come i colori dei paesi quando si attraversano in macchina, come l’amicizia che si è creata tra organizzatori, staff, atleti, l’arlìa e la voglia di vincere immancabili, la genuinità di quello che viene fatto. Niente è più bello delle tifoserie che ogni anno si ingegnano per regalarci qualcosa di nuovo, che ci stupisce, che ci fa capire che momenti di questo tipo sono forti, importanti e anche utili a ognuno di noi... giocare ci unisce, ogni anno di più! Questo è il bello!

La Classifica Finale GAIONE CARIGNANO ALBERI VIGATTO PANOCCHIA CORCAGNANO SAN RUFFINO

Punti 41 Punti 36 Punti 34 Punti 33 Punti 32 Punti 27 Punti 25

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 3700 persone Donazione: 10.000,00 € Ass. Casa Azzurra e Avis Vigatto per progetto “Taxi Sociale” Squadra vincitrice : GAIONE Circolo organizzatore: Circolo Anspi Corcagnano Tema dei giochi: LA MITOLOGIA 182 Sponsor

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in caso d’emergenza in case of emergency

Me.Ber. s.r.l. Via Langhirano, 270 - 43124 Fontanini (Parma) Italy Tel. 0521 648770 - Fax 0521 648780 e-mail: contact@meber.it

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www.meber.it


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6a Edizione 2015 VIGATTO Una sesta edizione che nessuno si sarebbe mai sognato. Viene difficile anche solo capire da dove partire per raccontare questa tappa dei giochi. Un gruppo molto affiatato ha lavorato incessantemente tutto l’anno: gli Amici del “La Famiglia” di Vigatto sono stati il motore di questa edizione per la loro grande propositività, ottimismo, collaborazione e accoglienza. Una scenografia mozzafiato: la maestosità e l’eleganza della caravella al centro dell’arena lasciava senza parole. I colori, le luci, le tifoserie sempre più organizzate e partecipi hanno reso questa edizione fantastica! I problemi che si presentano durante la fase organizzativa e anche quelli che si presentano durante la serata stessa svaniscono di fronte al calore che si prova quando si entra in arena. I colori che addobbano i paesi nei giorni precedenti i giochi li ritrovi tutti lì, ancora più forti. Trovi le persone dei paesi, ma anche chi viene da lontano per vederci. Trovi sguardi, sorrisi, costumi, scenografie e coreografie ideate dai sostenitori delle squadre. E’ tutto talmente bello che è impossibile non essere coinvolti. Poi ci sono i ragazzi dello staff che ogni anno superano sè stessi: precisi, attenti, pronti a tutto e coinvolti al cento per cento. I nostri arbriti, giudici e tutto il persone impegno dietro le quinte. E poi ci sono gli atleti che sempre più vivono in modo propositivo l’arlìa tra paesi e ci regalano attimi memorabili. Grazie a loro vediamo una sana competizione: la voglia di vincere mixata all’amicizia che in questi anni si è creata tra tutti. La sesta edizione di Vigatto ha esaltato proprio ciò che di più bello è nato in questi anni: è bello giocare ad ogni età ed è ancora più bello condividere momenti di amicizia come questi. Non ci resta che aspettare la settima edizione per chiudere questo primo giro dei giochi delle sette frazioni nel migliore dei modi.

La Classifica Finale CARIGNANO GAIONE CORCAGNANO ALBERI SAN RUFFINO PANOCCHIA VIGATTO

Punti 40 Punti 38 Punti 36 Punti 33 Punti 32 Punti 31 Punti 12

DIAMO I NUMERI:

Pubblico presente: 4800 persone Donazione: 10.000,00 € totali a favore dell’Associazione Montanara Insieme proalluvione 2013 e dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Verdi (per i tre plessi scolastici scuole primarie della nostra frazione - donazione di tre lavagne multimediali) Squadra vincitrice : CARIGNANO Circolo organizzatore: La Famiglia di Vigatto Tema dei giochi: ITALIANI, POPOLO DI NAVIGATORI E INVENTORI 208 Sponsor 35


U.S.


GIOCHI EDIZIONE 2016 1° LAFODRIGA: STREGA STRIP La strega sul rogo

2° GIOVANNA D’ARCO E L’ASSALTO AL CASTELLO Una macchina da guerra speciale

3° IL PALIO DELLE BOTTI La botte rotolante

4° LA COMMEDIA DIVINA Dante e i tre particolari gironi dell’Inferno

5° LA PALLA NEL POZZO Gioco di squadra per centrare il pozzo

6° LA GIOSTRA MEDIOEVALE Lance, cavalli, cavalieri e ... Excalibur!

7° LA PULCE D’ACQUA La bandiera impazzita

FIL ROUGE: IL GUARDIANO DELL’ARKENGEMMA Il grande Drago e la pietra preziosa

GIOCO FINALE: L’ECCELLENZA IN “PALIO” Delizia per gli occhi e per il palato

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ALBERI LE BATTAGLIE DEL TORRE - La battaglia iniziò quando correva l’anno 1403 del 2 luglio. Ma correvano anche i militari di Jacopo Terzi attorno alle mura del Fortilizio di Alberi, per creare un varco ed entrare per distruggere l’esercito dei Rossi. Alcuni abitanti fuggirono attraverso un cunicolo segreto, sotto la campagna che sbucava verso il torrente Parma. Un altro attacco al castello avvenne con Ludovico il Moro nel 1405, durante il quale le cannonate fecero crollare la Torre centrale, ma non l’attuale “Torre” del lato est e le robuste mura, rimaste storicamente un simbolo di resistenza alberese sin dal Medio Evo. Seguirono altre battaglie cruente sino alla riedificazione del castello con gli Sforza. Ritornò a Pier Maria Rossi nel 1482, poi alla Camera Ducale di Parma fino al 1700, infine fu ceduto a privati. L’esempio della forza del Fortilizio alberese, servirà alla nostra Squadra per essere pronta a battersi con onore contro tutti gli avversari sul campo di Gaione, puntando alla Vittoria.

Possibilità di Alloggio Tel. 339/7439326

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HANNO SOSTENUTO LA SQUADRA:

il circolo ANSPI La Famija Alberese

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CARIGNANO IL MEDIOEVO Di informazioni sulla vita medievale di Carignano ne abbiamo poche. Sembra che la famiglia Garagnani, il cui nome era originato da una mutazione toponomastica del paese, ebbe l’antico feudo ricevendo nell’anno 964 il titolo di Marchesi dal Vescovo Oberto. Ma oltre a questo non conosciamo le classi sociali del tempo, chi erano i nobili e tantomeno il popolo. Non possiamo sapere quali privilegi godevano i sovrani e quanti feudi avevano. Non siamo a conoscenza quanti erano i servi della gleba che lavoravano al servizio dei ricchi; e neanche chi era il parroco che governava il potere religioso. Non abbiamo informazioni complete sulle battaglie a cavallo che si sono combattute e tantomeno quante mura sono state sfondate, anche se da fonti non controllate si apprende di cavalieri con drappi gialli, più volte trionfanti in singolari tenzoni contro villaggi vicini. Solo leggenda o presagio di futuri trionfi? Ma ora, nell’anno 2016, e una cosa è sicura: Carignano è popolata da tanta brava gente, con la voglia di lavorare e stare in compagnia. Di cavalli non ce ne sono, in compenso le vacche superano il numero di abitanti e il lavoro non manca. I terreni agricoli sono molti e forse è rimasto ancora qualche tributo da pagare, ma si riesce a sfamare tutti. Gli artigiani non sono da meno: alcuni si esprimono nel ferro altri nel legno. Sono cambiati i mezzi di trasporto, infatti sfrecciano rombanti motori, ma le biciclette e i pedoni rallegrano ancora le vie. E come gli antichi leggendari cavalieri, i nostri prodi di giallo vestiti ripetono esaltanti trionfi in moderne battaglie all’insegna dell’allegria e del divertimento.

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HANNO SOSTENUTO LA SQUADRA:

il circolo ANSPI Carignano il circolo ARCI Carignano

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Olga e Pietro

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Centro Collaudi Autorizzato N. 519/2016

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CORCAGNANO Il 17 luglio del 1216, il pellegrino Dante arrivò da Firenze, con quella che noi oggi chiameremmo una bicicletta, nel paesino di Corca, noto in tutta la penisola per le sue osterie. Degustato qualche bicchiere di vino, notò che gli abitanti non erano felici ed esaltati come si raccontava, e che un filo di angoscia attraversava il paese. Chiese dunque all’ oste Giò perchè ci fosse così poca vita nonostante il buon vino che circolava. La risposta fu spiazzante, cioè che il Vigattus era sotto il controllo di un terribile stregone, il mago Pingui, che soggiogava gli abitanti rubandogli ogni bene; chi non avesse obbedito sarebbe stato trasformato in un maiale. Dante decise dunque di affrontare il mago, per liberare gli abitanti dalla schiavitù. Il castello del mago Pingui era spaventoso, circondato da una grande muraglia e da un fiumicello pieno di coccodrilli, di cui però il nostro eroe non aveva paura. Perciò attraversò il corso a nuoto, e trovatosi davanti a delle mura altissime urlò, con accento toscano: “Oh strehone ‘he non apri ‘uesta porta,vattene per sèmpre via da ‘orca!” La risposta dello stregone furono tuoni e terremoti per spaventare il nostro eroe, che però, impavido, non si mosse. Allora il terribile mago uscì, scortato da un cane largo come un toro, nero come la notte. Dante non ebbe paura, e quando il cane gli si avvicinò gli mise una mano sulla testa e lo accarezzò. Il cane, inizialmente fermo, scodinzolò e prese subito a voler giocare con il suo nuovo amico, che lo trattava meglio di quanto non facesse il suo padrone. Vedendo quella scena lo stregone furioso si fece tetro, e sconfitto esclamò una profezia : “Tornerò alla SETTIMA edizione, sarà mia ogni singola frazione!” E scomparve. Dante tornò con il suo nuovo amico a Corca, dove si respirava un’ altra atmosfera, di libertà. Si fece festa per diversi giorni e Dante fu acclamato come Salvatore, e la profezia, sebbene non fosse chiarissima per gli abitanti, non fu dimenticata, tant’è vero che i Corcagnanesi, stanno aspettando il ritorno del mago Pingui, per conciarlo per le feste.

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HANNO SOSTENUTO LA SQUADRA:

il circolo ANSPI Corcagnano il circolo ARCI Corcagnano il circolo CORCAGNANO a colori

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GAIONE LA COMPAGNIA DELL’OMBRELLO - C’era una volta un posto felice situato nel Nord del “Mondo Conosciuto”, la Contea di GAIONE, abitato da esseri buoni e pacifici, gli Hobbit. Essi vivevano attorno alla loro Pieve, a quel tempo ancora in costruzione; si dedicavano alla pesca nel loro fiume Cinghio ed alla coltivazione del Pomodoro e del Chianti RUFFINO. Loro non sapevano che nere nubi si stavano addensando all’orizzonte. Ma andiamo con ordine. La storia iniziò quando il giovane Frodo Baggins, ricevette l’inaspettata visita di un vecchio amico, il grande Stregone Gandalf. Questi senza indugio gli comunicò che era stato convocato a “Gran Burrone” per una cosa della massima importanza. Non si capisce il motivo del nome di questo posto in quanto esso era situato in un posto completamente pianeggiante, mah… Partirono quindi insieme, attraversarono la grande strada che divideva il “Mondo Conosciuto” , la Via Langhirano, ed arrivarono al punto dove avrebbe avuto luogo l’importante riunione. L’osteria del SESTO GATTO, che, già allora era dipinta di uno sgargiante colore Arancio. Qui si incontrarono con Legolas, grande guerriero degli Elfi che vivevano nella boscosa zona a Nord di Gran Burrone, nella città costruita sopra gli ALBERI più maestosi. Più tardi arrivò anche Gimli uno dei pochi superstiti del vecchio popolo dei Nani che vivevano a sud e che, da grandi guerrieri, si erano ridotti a coltivare il MAIS per sopravvivere. Gandalf prese subito la parola: “Un grande pericolo ci minaccia, l’ordine sta per essere rovesciato. Nel “Mondo di Mezzo” abitato dagli Orchi, le due grandi famiglie dominanti, i KORKA ed i KARIJI, si sono alleate, e stanno organizzando un grande esercito. Vogliono invaderci e distruggere la nostra civiltà di cui sono sempre stati invidiosi.” Frodo intervenne impaurito: “ Ma cosa possiamo fare contro quell’esercito… e cosa ci faccio io in mezzo a questi guerrieri?”. Riprese Gandalf “Dovremo cercare aiuto nelle Terre del Sud, fra le grandi montagne, dove vivono i “Felinesi”. Intervenne il Nano Gimli: “ Ma come, dovremmo chiedere aiuto a quegli… adoratori del Maiale, ne hanno addirittura costruito un monumento!”. Con voce calma ed autoritaria proseguì Gandalf: “Non ci sono alternative! Dovrete attraversare il Mondo di Mezzo e, passando per il passo di Barbiano salire fin sul Monte Sporno dove vivono i Felinesi per chiamarli alle armi! Avrete con voi una grande arma; questo OMBRELLO MAGICO vi permetterà, aprendolo, di sparire dalla vista di tutti gli altri. Ma, attenzione, solo un animo nobile potrà tenerlo, per questo ho chiamato te, Frodo. Questo sarà il tuo compito”. Partirono quindi, i nostri i nostri eroi, salutati dall’oste Baldo, verso il loro destino, determinati a compiere la loro missione. Il destino del “Mondo Conosciuto” era nelle loro mani. Mille avventure li aspettavano… ma questa è un’altra storia, ci sarà tempo per raccontarla.

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il circolo AMICI DI GAIONE

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PANOCCHIA IL MEDIO EVO A PANOCCHIA Nel Medio Evo, la vita di Panocchia è stata animata da diversi personaggi. Pare infatti che durante le invasioni barbariche gli Unni, cappeggiati dal famoso Attila, si siano accampati nel nostro paese. Faceva parte di quel esercito un certo Karl Diem, persona buona e simpatica, ma di professione boia, il quale aveva per contratto di tagliare la testa a 10 persone al giorno. Vi era anche un certo Hectorinen Ferretten, per il quale si dice sia stato il primo vegano della storia. Dal Cronicum di un certo Daniel Zner si legge poi una storia boccaccesca. Pare infatti che Bianca Pellegrini, amante di Pier Maria Rossi, abbia mandato a Pier un messaggio chiedendogli da che parte arrivava. Questi gli ha risposto: dalla via Val Parma. Peccato che la parte finale si sia scolorita e Bianca ha letto solo le due prime parole (dalla via)e così presso il famoso albergo “Le Viole”gestito a quel tempo da uno scozzese di nome Georg, soprannominato Manenti, ha svolto il compito che le era stato affidato. Ma come avrà fatto Daniel Zner a sapere tutte queste cose?

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HANNO SOSTENUTO LA SQUADRA:

il circolo IL CICLONE Società Sportiva LA FODRIGA Gruppo AMICI di Panocchia COOPERATIVA di Panocchia Gruppo Teatrale CIPS

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SAN RUFFINO Correva il X secolo e alla corte di Gustavo III De Carignano si respirava aria di festa; la principessa primogenita Vittoria compiva il suo 7° anno di vita ed il padre iniziava già a premurarsi per il suo futuro il quale doveva essere tanto splendente quanto lo era stato il suo. Gli anni passavano per tutti ma per il sovrano iniziavano a pesare più degli altri, forse per la reggenza di un territorio tanto vasto e complicato qual era il regno delle 7 frazioni, forse anche per le molteplici controversie che ogni anno venivano ad accendersi tra le sette parti. Per questo motivo aspettava con grande trepidazione l’arrivo di un giovano degno di un simil ruolo che avesse il temperamento per governare le diverse richieste dei popoli. Si dice che la notte porti consiglio e proprio così avvenne per Re Gustavo III De Carignano a cui un sogno indicò la via migliore per la scelta del futuro sposo. Il giorno successivo ala rivelazione, il reggente inviò sei messaggeri per ognuna delle altre sei frazioni (San Ruffino, Gaione, Corcagnano, Vigatto, Panocchia, Alberi), invitando ognuna a presentare sei valorosi condottieri di giovane età disposti a gareggiare per ottenere la mano della principessa Vittoria ed il potere sulle 7 frazioni. Numerosi accorsero alle selezioni ma solo sei furono scelti per l’ambiziosa competizione. L’attesa maturò di settimana in settimana fino al giorno della disputa , quando tutti i prescelti con le rispettive tifoserie si ritrovarono nel luogo designato. Le prove a cui dovevano sottoporsi erano varie e richiedevano abilità di ogni tipo ; ogni partecipante era quindi stato selezionato per la sua prestanza fisica e bellezza ma, tra tutti, un campione venne beffato per la sua presunta inadeguatezza. Il malcapitato era Artù da San Ruffino, mandato dalla sua patria come favorito alla vincita; egli era un giovane promettente le cui doti però erano celate da un aspetto “normale” rispetto agli altri atleti. L’astuzia ed il coraggio lo accompagnarono prova dopo prova riscuotendo grande successo e stupore tra il pubblico. Ciò che inizialmente non sembrava possibile divenne realtà ed il vincitore prese forma nella frazione di San Ruffino. Artù fu premiato con tutte le onorificenze del caso ma, con grande sorpresa, al momento del solenne incontro con la principessa Vittoria, ci fu un turbinio di colori che avvolse la giovane; l’alternanza di colori riprendeva i sette colori delle 7 frazioni e, tra tutti, improvvisamente prevalse il bianco. In un istante tutto scomparve e, al posto della principessa, apparve un trofeo immenso e dorato; che fine aveva fatto dunque Vittoria? La fanciulla era stata vittima di un sortilegio che la imprigionava in una fortezza su di un’isola ai confini del mondo; il vincitore del suo cuore doveva quindi raggiungere la sua dolce metà e salvarla da questo triste destino di prigionia. Di fronte al terrore dipinto sui volti degli spettatori, Artù prese in mano la situazione e, convinto del suo compito, partì alla volta di una nuova avventura, la più bella ma anche la più pericolosa che avesse mai provato.

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VIGATTO Le gesta di Vi Cavalier Gatto Furioso - Le pulzelle, i cavalieri, l’armi, gli amori, le audaci imprese io canto, a far da servo vostro e quel che posso riportar a parole e a scriver ciò che la mia man si presta a opera grata. Dirò di gesta valorose e di rimpianti di colui che è, e fu, un paladin galiardo e per il giudizio umano, che spesso erra, diventò Furioso. Racconterò di lui, Vi cavalier Gatto e di come lo diventò furioso pur essendo senza macchia né vergogna. Vagar come un vagabondo per le corti a richiamar le genti, e mi farò udir se voi mi darete orecchio. Ancor confuso era il Mondo nell’Evo in cui questa storia si svolgeva. Ai piedi del Castello s’apriva la valle striata di campi divisa in 7 Feudi pronti a dar battaglia dal bosco e alla campagna. “Mille e non più Mille” citavano alcuni, e il fato volle che la fine fosse giunta per quei feudatari che 7 Cavalieri avrebbero inviato alla settima e ultima Giostra. Nell’arena l’ultima sfida a colpi al cuori e alla testa e al vincitor l’eterna gloria. Oh gran bontà di Cavalieri son rivali e di far diverso: Cari Cavalier Gnano l’eterno vincitor con il giallo del sol, e dietro a dar corteo, Corca Cavalier Gnano e a dar tenzone Ser Alberi Alberino detto il contadino e perfino un santo… San Ruffino e dalla busa emergeva trionfante Messer Panocchino e l’intrepido Gaio One e… colui che nominar con lode mi approccio, Vi Cavalier Gatto che per 6 anni e 6 volte lotto e perse troppe battaglie. Oh fortuna crudel! Fortuna ingrata! Trionfan gli altri… pensar che rabbia! Mancò la vittoria per una scarpa. Gli scappò e nessuno la ritrovò. Sconsolato e sconsacrato diventò Furioso a trovarsi ultimo fra gli ultimi a risalir a ribaltar le sorti. Vago per le corti a richiamar le genti che accorrano pulzelle, dame e cavalieri ad acclamar le sue gesta all’ultima settima sfida. Che d’arancio si colori il ciel del suo vessillo, che squillino le trombe al suo passaggio s’inchini il monarca a sperare il bene in quel di. Io che son canta storie umil servo vostro a non citar menzogna, sarò nell’ultima giostra a sperar in cuor e nell’anima di riportar cronaca di vittoria e s’incendi la gloria per smorzar la furia.

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HA SOSTENUTO LA SQUADRA:

il circolo LA FAMIGLIA

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