la Gazzetta 16 ottobre 2013

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CronaCa Celebrate le esequie

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Venerdì ai Galli di Crescentino, lunedì fra Castell’Apertole e la Colombara

Due camion escono di strada

Rondissone piange il giovane Davide caduto in un cantiere Un veicolo di una ditta di detersivi e un mezzo per la raccolta rifiuti della Aimeri

Davide Giovannini

rondissone. Lunedì è stato il giorno delle lacrime. Tutta la comunità si è fermata per accompagnare nell’ultimo viaggio Davide Giovannini, il 13enne morto giovedì dopo essere caduto da un edificio in costruzione. Appesi ad ogni balcone delle case del centro, i palloncini bianchi. Ad accogliere la bara bianca, all’arrivo in chiesa, decine di cittadini e anche i compagni di classe della terza media e gli alunni delle scuole elementari. L’eucarestia è stata celebrata da don Gino Casardi, parroco del paese, e da don Patrizio, parroco di Torrazza Piemonte. Nella predica don Gino ha detto: «Mi viene da pensare che in queste settimane il demonio si sia fermato a Rondissone...» ricordando una precedente disgrazia che colpì il paese quando il 10 agosto morì in un incidente in moto, Fabio Bossa, 21 anni, anche lui rondissonese. Il momento più toccante dell’eucarestia è stato quando l’insegnante di inglese, Germana Ghiggia ha ricordato Davide come uno studente modello e di esempio per la classe. Il ricordo di Germana Ghiggia è andato verso i genitori di Davide, perché anche a lei, il 22 giugno del 2004, toccò piangere il figlio Giovanni Albano, all’epoca 12enne, travolto e ucciso da un’auto mentre pedalava in bici lungo la ex Statale 31 bis a Verolengo. Intanto l’inchiesta sulla morte di Davide Giovannini non è ancora stata chiusa. La Procura di Ivrea, leggendo il rapporto dei carabinieri di Verolengo, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. L’amministratore della società di Torino proprietaria dello stabile da cui è caduto il ragazzo rischia una denuncia per non aver messo in sicurezza l’area, rendendo così facile l’accesso alla struttura. Andrea Bucci

Due camion fuori strada. Si tratta di due incidenti avvenuti in due giorni diversi e le cui conseguenze, per fortuna, non sono state drammatiche, provocando solo qualche disagio alla circolazione. Il primo incidente risale a venerdì mattina lungo la ex Statale 31bis all’altezza di località Galli di Crescentino. Un autoarticolato proveniente dal centro di Crescentino e diretto verso Verolengo, pochi metri dopo la trattoria, per cause in corso d’accertamento è finito fuori strada piegandosi sul fianco destro. Il mezzo trasportava detersivi, che nell’urto sono finiti fuori dal container. L’autista è

Il recupero delle confezioni di detersivo in frazione Galli

uscito illeso dall’abitacolo, ma per permettere le operazioni di recupero del materiale si è dovuto attendere un altro mezzo di proprietà della ditta di detersivi. Il pesante mezzo uscito di strada è stato poi sollevato grazie ad una im-

(foto Zanero)

ponente gru. Per permettere le operazioni di soccorso, per quasi tutto il pomeriggio, sono state impegnate una pattuglia dei carabinieri di Crescentino e una dei vigili urbani. Il secondo incidente è invece avvenuto nella tarda matti-

na di lunedì scorso a Livorno Ferraris, nel tratto di strada tra le frazioni Castell’Apertole e Colombara. Qui, per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri di Livorno Ferraris, un autista alla guida di un camion compattatore della ditta Aimeri per la raccolta rifiuti, ha perso il controllo uscendo di strada e dopo aver percorso una trentina di metri sul prato, ha poi terminato la corsa piegandosi sul fianco destro. Anche in questo caso, l’autista è uscito illeso dall’abitacolo. Le operazioni di soccorso, però, per pulire la strada dalla terra alzata dal camion e dai rifiuti rovesciati, sono durate fino al tardo pomeriggio.

A Verrua Savoia prendono fuoco trecento rotoballe Arrestato dai carabinieri di Livorno Ferraris

Incendio manda in fumo un fienile Rubava rame alla Prysmian

mattinale mazzè

Sventa una rapina alla farmacia della moglie Giorgio Felci, 67 anni, nel tardo pomeriggio di venerdì scorso ha costretto alla fuga un rapinatore che aveva cercato di assaltare la farmacia di piazza della Repubblica 1 della moglie Giovanna Boltro. Erano circa le 19 e in farmacia c’era un solo cliente quando è entrato un uomo, di mezza età, italiano, con indosso un passamontagna bianco calato sul volto. Il rapinatore si è diretto alla cassa e brandendo un taglierino ha iniziato a minacciare la donna dietro al bancone. Non ha però fatto i conti con la scaltrezza di un cliente della farmacia, un cittadino mazzediese, e con il coraggio di Felci, che si trovava in negozio: i due non si sono fatti intimorire e gli sono subito volati addosso. Mentre il cliente sfilava dalla testa del bandito il passamontagna, l’ex assessore “armato” di una torcia elettrica ha cercato di colpirlo e immobilizarlo. E’ nata così una colluttazione: il bandito è riuscito a liberarsi dalla stretta dei due ed è fuggito via a bordo di un motorino riuscendo, in pochi minuti, a far perdere le tracce. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri della stazione di Caluso.

mazzè

Tre banditi rapinano una commerciante I carabinieri della stazione di Caluso e della Compagnia di Chivasso sono alla ricerca di tre banditi che, lunedì mattina, hanno rapinato una commerciante mentre portava l’incasso in banca. Vittima è una donna, titolare del ristorante “La Cometa” di frazione Casale. Era a piedi quando è stata affiancata da un’auto scura con a bordo tre banditi con indosso i passamontagna: uno le ha puntato la pistola mentre un complice le ha sfilato la borsetta con circa 4 mila euro in contanti.

VERCELLI

Smantellato giro di corrieri della droga

Il materiale recuperato dagli uomini dell’Arma

L’intervento dei Vigili del Fuoco

verrua savoia. (a.bu.) Un incendio di vaste proporzioni scoppiato intorno alle 3 della notte tra mercoledì e giovedì ha mandato in fumo un fienile in località Sbarrea 141. Per avere ragione delle fiamme più squadre dei vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Torino Stura, Rivalta, Grugliasco e San Maurizio Canavese hanno lavorato fino alla tarda mattina di giovedì. Le fiamme, probabil-

Livorno Ferraris. (a.bu.) Un altro cacciatore di rame è stato arrestato, nei giorni scorsi, dai carabinieri agli ordini del maresciallo Ignazio Casti. Durante un controllo del territorio una pattuglia è stata attirata da alcuni rumori sospetti provenienti dall’interno della ditta mente partite da un cor- Prysmian dove è stato sortocircuito al motore del preso un uomo, un cittadicamper parcheggiato sotto la tettoia, oltre a danneggiarlo, hanno trovato facile esca nelle oltre 300 rotoballe di fieno ammassate sotto la tettoia in legno con copertura in ferro lunga una trentina di metri. Ad accorgersi delle fiamme, ormai già alte, la scorsa notte sono stati i proprietari, Marino Guglia e la moglie, che abitano nella casa a fianco del fienile.

Furto al campo sportivo di Saluggia

no romeno residente a Torino, impegnato a tagliare le bobine di rame in pezzi facilmente trasportabili. Il malvivente è stato immediatamente circondato e quando si è accorto della presenza dei militari, ha cercato inutilmente la fuga. Tutta la refurtiva, del valore di alcune migliaia di euro, è stata recuperata e restituita alla ditta.

Quindici arresti, che si aggiungono ai 26 scattati tra il 2011 e il 2012, 40 denunciati a piede libero e 38 chili di hashish sequestrati: è il bilancio dell’operazione antidroga “Ricetto 2011” condotta dai carabinieri di Biella in 6 province piemontesi (Biella, Cuneo, Alessandria, Novara, Vercelli e Torino) a Savona e a Prato. E’ stata così sgominata una fitta rete di spacciatori. L’indagine era partita nell’inverno 2011 quando i carabinieri avevano fermato una ragazza di Candelo (paese noto per il suo ricetto medievale) che aveva un piccolo giro di spaccio. Per seguire le tracce del traffico, nel corso dei tre anni i militari si erano infiltrati fra i corrieri che si rifornivano a Porta Palazzo, a Torino. Persone tutte note alle forze dell’ordine: studenti, disoccupati, ma pure liberi professionisti che a seconda della quantità da acquistare si rivolgevano a “grossisti” nordafricani diversi. Ora le indagini proseguono per capire la provenienza della droga.

saLuggia. (a.bu.) Proseguono da parte dei carabinieri di Livorno Ferraris le indagini sul furto commesso la scorsa settimana al campo sportivo della Virtus Saluggese, in via Ponte Rocca. A scoprire il furto erano stati, martedì mattina, i gestori del bar annesso alla struttura sportiva. A chiamare i carabinieri poi erano stati i dirigenti della società calcistica bianconera. I malviventi erano riusciti a scavalcare la recinzione e una volta all’interno dell’impianto sportivi hanno forzato le porte degli spogliatoi e dell’annesso circolo. Il bottino

L’ingresso del campo

è stato qualche confezione di patatine, bevande, abbigliamento sportivo in dotazione alla società di calcio e alcuni palloni.


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