7 ottobre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 203 - MARTEDÌ 7 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno a Franco Sassano

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Franco Sassano. Un plauso all'imprenditore molisano nel ramo caseario che, ora, punta anche ad un ampliamento della propria attività attraverso la possibilità di potere accedere al Piano di sviluppo agricolo regionale. Si tratta di un passaggio importante perché legato al territorio della piana del Matese, oggi interessata alle Biomasse, che potrebbe invece risultare simbolo della salubrità dell'aria, dell'ambiente e della qualità già insita nei prodotti lavorati dall'azienda casearia ormai da anni e anni.

Il Tapiro del giorno a Micaela Fanelli

Il Tapiro del giorno lo diamo a Micaela Fanelli. Nonostante anche i giovani del suo partito le hanno chiesto di indire un'assemblea regionale per discutere e prendere una decisione in merito alle centrali a biomassa, la segretaria non ha ancora provveduto a riunione i componenti il comitato stesso. Eppure, su di un argomento così importante, un partito così forte in Molise dovrebbe discutere di tutti i problemi che interessano il territorio e i cittadini dello stesso. Meno male che l'onorevole Venittelli è tornata a chiederne le dimissioni.

GIORNALE SATIRICO

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TAaglio lto

7 ottobre 2014

Molise: territorio anarchico alla mercé degli speculatori Il Molise non ha un Piano energetico; non ha un Piano territoriale di sviluppo; non ha un Piano paesistico. E’ un territorio anarchico, alla mercé degli speculatori. L’assenza di strumenti di pianificazione ha portato alle centinaia di pale eoliche e, in questi giorni per taluni versi drammatici, alle centrali a biomasse di Campochiaro e San Polo Matese. La classe politica regionale ha deliberatamente eluso di darsi gli strumenti di pianificazione preferendo la libertà d’azione, il favoritismo, il clientelismo, l’affarismo. Per cui oggi diventa difficile accettare che una parte di quella classe politica cerchi di emendarsi attraverso la partecipazione alla protesta popolare. Se avesse coraggio, se fosse davvero “pentita”, sapendo bene quali sono i canali, le strutture, i servizi e gli uffici predisposti ad ogni sorta di autorizzazione in quanto coperti, volutamente, dall’assenza di fil-

tri, di condizionamenti strutturali, e per giunta assoggettati al padrone di turno, alle parole farebbe seguire i fatti. Ovvero una denuncia circostanziata alla magistratura di tutte le ipotesi di reato che si possono riscontare nella faccenda delle biomasse. Non succederà: cane non morde cane. Si sta recitando da tutte le parti in causa una miserabile rappresentazione della ipocrisia istituzionale. Le centrali a biomasse, per come sono state progettate, e per dove sono state collocate, sono una contraddizione in termini economici. L’energia che eventualmente produrrebbero avrebbe costi esorbitanti. Il fine non confessato, ma leggibile attraverso i fatti e i comportamenti, porta a concludere che sono la coperta che nasconde un solo obiettivo: fare soldi: in una maniera (risarcimento del danno alla Regione, qualora impedite) o nell’altra (prendere soldi dei fondi europei destinati alla

produzione di energia alternativa e bay bay). Per arrivare allo scopo, era necessario aprire il cantiere, muovere la terra, gettare le fondazioni. Cosa che si sta facendo. E in questo bailamme organizzato, in questa grande combine, spicca la serafica tranquillità di Frattura, che stima le centrali un arricchimento di opportunità per il Molise e una condizione di crescita per una regione che non vuole tirare i remi in barca. Di Frattura erano note le attività professionali e societarie prima che arrivasse alla poltrona di vertice di Palazzo Vitale. Che fosse coerente con se stesso e con i suoi interessi, altrettanto. I molisani lo hanno votato. Formalmente non fa una piega. Sostanzialmente invece siamo di fronte alla peggiore espressione di potere. E i molisani che lo hanno votato se lo devono tenere, contenti di vederlo arricchire ulteriormente. E loro, magari, sempre più poveri. Dardo

La garanzia del cittadino in merito alle indagini di Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone* A fronte della grande pubblicità che ha suscitato nell’opinione pubblica la notizia pubblicata nelle scorse ore su un intreccio di politica – giornalismo – fondi editoriali – pubblicità, abbiamo inteso nell’interesse della gente e per tutelare l’immagine della categoria, spendere due parole se non altro per fare chiarezza. A nostro avviso, il bisogno primario resta quello legato al soddisfacimento del dovere-diritto che i cittadini ‘dovrebbero’ avere con la possibilità di ricevere una informazione corretta e ispirata a criteri di oggettiva obiettività. E di giornalisti seri e corretti il Molise ne è pieno; poi però esistono, come in tutte le categorie, i furbi ed i moralisti. Spesso con la memoria corta, alcuni si divertono a fare i professori per poi cadere negli errori che seminano sospetti ed alimentano tensione in un contesto difficile sia dal punto di vista lavorativo che di equilibrio sociale qual è il mondo editoriale molisano. Purtroppo, molti non fanno attenzione a cosa possa intendere o recepire un ragazzo, un minore, un adulto poco colto, quando si ‘sparano’ titoli e lanci “pesanti”; per questo motivo lungi da noi una difesa d’ufficio nei riguardi dei colleghi oggetto di indagine, ma sicuramente un monito ad essere corretti, a fare più attenzione, rispettando la solidarietà tra stampa e lettori e giornalisti fra loro, cercando sempre, perché no, un doveroso equilibrio allorquando si parla anche di giornalisti iscritti da vent’anni e più, giornalisti che hanno segnato e se-

gnano la storia (positiva o negativa non spetta a noi giudicarlo) della stampa molisana, giornalisti che hanno rappresentato l’Ordine e quindi tutti noi e professionisti che si sono battuti sostanzialmente, ci pare di capire, per tutelare anche il lavoro degli altri, quindi il salario di giornalisti con annesse famiglie, nel rispetto di una tipologia particolare di contratto che vuole il direttore responsabile per forza in linea, in un rapporto fiduciario, con l’editore ed i suoi indirizzi. In questo particolare contesto l’attività dell’Ordine dei Giornalisti é essenziale per ‘bilanciare’ al meglio la libertà del giornalista di informare e il diritto del cittadino ad essere informato correttamente. Se un medico sbaglia un intervento chirurgico, se un architetto erra nella progettazione di un’opera, commettono un grave errore (e spesso finiscono sulle prime pagine dei giornali!!!) gettando oltretutto discredito su tutta la categoria di appartenenza. Lo stesso accade se un giornalista scrive un articolo disorientando, seppur in buona fede, il cittadino. Cosa che è accaduta nelle scorse ore, quando, una testata on-line, ha pubblicato la notizia di una maxi inchiesta giudiziaria. Ebbene, leggendo l’articolo, non può non balzare all’occhio, anche meno attento del lettore, la frase che testualmente recita “LE ACCUSE – CHE DOVRANNO ESSERE PROVATE IN DIBATTIMENTO – VANNO DALL’ABUSO D’UFFICIO…..etc etc”. Beh, dopo un primo sorriso, ciò che ci ha pervasi, è stato un sentimento di profondo rammarico, per alcuni colleghi che ignorano le più elementari norme di stesura

di un articolo giornalistico. L’articolo in questione parla chiaramente di indagini. Ebbene, cari amici e lettori, come molti di voi, e ne siamo certi, sapranno, quando si chiudono le indagini il pubblico ministero può chiedere l’archiviazione (e dunque nessun dibattimento) oppure esercitare l’azione penale, chiedendo, in questo caso il rinvio a giudizio (ancora nessun dibattimento). A questo punto si va dinanzi al gup, giudice per l’udienza preliminare (e ancora non c’è traccia del famoso dibattimento): il gup può decidere per l’archiviazione oppure se procedere. Solo ed esclusivamente in quest’ultima ipotesi (e sempre se non si opta per un rito alternativo) si va al famoso dibattimento. Un articolo che contravviene piuttosto chiaramente, a nostro modesto avviso, al rispetto della verità, al rispetto della dignità delle persone, al rispetto delle fonti e al rispetto delle nostre norme deontologiche. Principi, questi ultimi, sanciti non dall’Ordine dei giornalisti, ma da norme ed autorità indipendenti. Pertanto, in un momento complesso, come quello ci riguarda da vicino (è allo studio una legge sull’editoria per cercare di ridare più forza alla nostra categoria e ci auguriamo diverse prospettive di lavoro per tanti nostri validi colleghi) dovremmo dimostrare ad istituzioni e collettività in genere, preparazione e ‘coscienza’ tenendo conto delle ricadute che gli articoli scritti quotidianamente esercitano nell’opinione pubblica. Pertanto, può capitare a chiunque di commettere errori e lungi da noi ergerci a paladini di chicchessia, ma proprio noi giornalisti cerchiamo di sforzarci un po’ di più nel dare risalto alle sentenze e meno ‘spettacolarizzazione’ alle indagini. Specie quando chi si erge a cronista illuminato, dovrebbe far uso maggiore di tatto e prudenza, se non altro per…. esperienza diretta. Se manca l’abilità nell’uso degli strumenti (il bisturi per un medico, la penna per noi giornalisti) poi non lamentiamoci..Non a caso, testate di una certa importanza, hanno trattato la notizia con il giusto risalto che meritava. *Consiglieri nazionali dell’ordine dei Giornalisti


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3 7 ottobre 2014

Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile di Campobasso quando la sorella dell’attuale governatore ricopriva il ruolo di vice questore vicario e capo di gabinetto del questore indagato e archiviato (Pozzo)

“Sistema Iorio”: ombre e sospetti sulla maxi inchiesta molisana CAMPOBASSO. Lo avevamo anticipato a gennaio, finalmente ci siamo. Gli atti della maxi inchiesta sul “sistema Iorio”, come lo si è definito, sono pubblici. Tra i 30 indagati (il numero si è ridotto rispetto a quello originario) compaiono, ovviamente, nomi eccellenti: Michele Iorio non poteva mancare, Gianfranco Vitagliano ovviamente, Giorgio Marone, Angelo Percopo, Giuseppe Giarrusso. Ma anche Quintino Pallante, editore di Telemolise, Manuela Petescia direttore di Telemolise, Ignazio Annunziata in qualità di editore della Gazzetta del Molise e Giuseppe Saluppo “in qualità di che non si è capito bene” dichiara. Detto in parole semplici: sotto la lente di ingrandimento finiscono fondi pubblici di cui La Gazzetta e Telemolise avrebbero usufruito per parlare bene di Michele Iorio. Il tutto, secondo l’accusa, non senza estorsioni, ricatti e truffe. Nomi, quelli contenuti nel fascicolo, appartenenti alla gestione regionale dell’ex presidente di Giunta Michele Iorio e che si sarebbero resi complici di questi finanziamenti al sistema dell'informazione di cui però, e questo è escluso dal fascicolo, hanno beneficiato tutti gli organi di stampa che vivono di pubblicità. Da questo sistema, tra gli esclusi eccellenti, mancano due degli attuali attori della politica molisana: Frattura (all'epoca presidente di Unioncamere Molise) e l’eurodeputato Aldo Patriciello (alleato di Iorio e oggi al governo con il centrosinistra di Frattura). Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Campobasso, gui-

date da Annichiarico su un fascicolo, il 1414/12 nelle mani del procuratore capo Armando D’Alterio. Il che rievoca, purtroppo, quel cortocircuito giudiziario di cui si è già parlato. Perché nel periodo in cui sono state condotte le indagini, la sorella dell’attuale governatore Frattura ricopriva il ruolo di capo di gabinetto e vice questore vicario dell’ex numero uno della Polizia di Campobasso, ossia di quel Giancarlo Pozzo, messo sotto inchiesta dal sostituto Fabio Papa (oggi trasferito dal Csm), per aver favorito l’attuale presidente della Regione (e fratello dell’ex vice questore) Paolo di Laura Frattura nel corso dell’indagine Biocom (che vede sotto

inchiesta anche il commercialista di famiglia Vittorio Del Cioppo). Indagini che sarebbero state dirottate dalla Digos alla Squadra Mobile, secondo quella che era l’accusa del sostituto Papa finita con la richiesta di archiviazione del collega Nicola D’Angelo che ha rapporti di amicizia con i legali del governatore/imprenditore Frattura. La Squadra Mobile è la stessa che ha seguito questa maxi inchiesta, dai nomi eccellenti e dai grandi assenti, che già a novembre 2012 era balzata agli onori della cronaca proprio per la figura di Giuliana di Laura Frattura e l’incompatibilità ambientale. All’epoca Michele Iorio aveva dichiarato e denunciato: “Non mi sento tranquillo perché a condurre le indagini sono i colleghi della sorella del presidente della Giunta regionale e moglie del consigliere di Sinistra e Libertà. Nutro seri dubbi perché ci sono elementi ambientali che dovrebbero escludere la possibilità che ad indagarmi siano agenti della Questura e colleghi del capo di Gabinetto, la dottoressa Frattura, che in qualche modo mi creano qualche perplessità. L’indagine è molto vasta, riguarda me al molti miei amici di centrodestra. Mi si contestano alcune ipotesi di reato che riguardano fatti precedentemente già avvenuti, molti dei quali erano stati chiusi con archiviazioni. E ho l’impressione che la complessità dell’indagine stessa meriterebbe una diversità di svolgimento”. Iorio all’epoca dichiarava che dalle parole di Paolo Frattura, su argomenti prettamente politici, si palesava il

sospetto che lo stesso Frattura fosse a conoscenza di qualcosa che travalicava il piano politico. Un sospetto che veniva fuori dal fatto che “le considerazioni di Frattura tendono a demolirmi sul piano giudiziario perché evidentemente mi ritengono ancora un pericolo sul piano politico nonostante la mia sospensione dal Consiglio regionale” oggi terminata. E mentre la stampa molisana si occupa della ribellione dei cittadini per le centrali a biomasse nel Matese volute da Frattura, una delle quali appartiene al marito del capo di Gabinetto dello stesso presidente della Giunta regionale, ecco arrivare l’avviso di conclusione delle indagini per il centrodestra. Iorio ribadisce il suo pensiero: "Sono vittima di un'aggressione inquisitoria da parte della Squadra Mobile della Questura di Campobasso, da oltre due anni. Il teorema della Procura della Repubblica del capoluogo si scioglierà come neve al Sole: sono sereno e con la coscienza pulita, anzi pulitissima. Avrò modo di chiarire ogni aspetto su tutte le infamanti accuse che mi vengono mosse e dimostrerò la mia assoluta innocenza. Esprimo molto stupore sulle modalità e sulle conclusioni di un'indagine che riguarda un cosiddetto 'Sistema Iorio' che introduce un elemento fortemente politico in una vicenda giudiziaria". Una sola riflessione in tutta questa storia: sarà un caso che al "sistema Iorio" non vengano inseriti il gruppo Patriciello (eppure il cognato Cotugno figurava negli avvisi di proroga dei mesi scorsi) nè l'enfante prodige del centrodestra Paolo di Laura Frattura?

Biomasse, il Matese si appella a papa Francesco Contro le centrali a biomasse la popolazione molisana non molla ma Frattura non annulla le autorizzazioni CAMPOBASSO. Sono disposti a tutto purchè non vengano costruite le centrali a biomasse nel Matese. I cittadini non mollano, continuano a presidiare il cantiere di Campochiaro dove le ruspe dell’impianto risalente agli ex soci del governatore Frattura, in particolare alla società C&T (soci di Frattura anche nella Biocom sotto inchiesta) e al marito del capo di gabinetto di Frattura presidente, quelle ruspe sono ancora ferme. Ad aspettare cosa? Che Paolo di Laura Frattura esegua ciò che c’è scritto sulla mozione approvata dall’intero consiglio regionale (anche dal suo centrosinistra), da quanto approvato dal consiglio provinciale di Campobasso e dai consigli comunali dei paesi dell’area matesina che chiedono, in coro, al presidente della Regione di annullare in autotutela le autorizzazioni concesse dalla Regione Molise. In Molise non si fa un passo avanti, è tutto fermo. Ecco quindi arrivare l’appello a papa Francesco che coincide con l’arrivo della troupe di Piazza Pulita (LA7) sul campo di battaglia. Insomma, il dissenso nei confronti del governatore inizia a dilagare a dismisura e gli interessi imprenditoriali, contrapposti al bene collettivo evidenziato dalle delibere, mettono Frattura presidente e Frattura imprenditore di fronte ad un bivio.


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4 7 ottobre 2014 La giunta regionale ha approvato la proposta elaborata dall’Area quarta

Legge sismica: una rondine non fa primavera Comprensibile la soddisfazione dell’assessore Nagni per l’approvazione in giunta della proposta di legge che si propone di mettere ordine alle procedure antisismiche in una regione il cui la totalità del territorio è a rischio sismico, ma più dell’assessore crediamo sia soddisfatto il direttore dell’Area quarta, Rodolfo Cocozza, che quella legge l’aveva posta al vertice del suo impegno non appena messo piede alla Regione. Un piccolo, ma significativo, primato che, probabilmente, verrà seguito da altre due proposte di legge che lo stesso Cocozza ha provveduto ad elaborare per dare all’Area quarta gli strumenti legislativi e operativi per uscire dallo stato di nichilismo in cui ha vissuto per anni. Le altre due proposte riguardano l’urbanistica e i lavori pubblici: settori trainanti per una Regione che vuole riparare ai danni prodotti proprio dall’assenza di provvedimenti legislativi in grado di assecondare l’evolvere del tempo e dei tempi (tecnici e amministrativi). Abbiamo detto e lo ribadiamo: il Molise è da anni in regime di anarchia. Una condizione che ha consentito agli amministratori di gestire il territorio in chiave utilitaristica (per loro) e a vantaggio della parte più speculativa e distruttrice dell’imprenditoria pubblica e privata. Una legge urbanistica in vigore, ad esempio, avrebbe quasi certamente impedito che nell’area del Matese a vocazione ambientale e turistica, proposta per essere un Parco naturale, con la presenza di un’oasi naturale (Guardiaregia), fosse destinata ad accogliere due centrali a biomasse che delle vocazioni e delle destinazioni appena dette sono la contraddizione in termini. Una situazione abnorme (fuori dalle norme), gestita con

L'assessore Nagni torna sulla questione relativa al trasporto su strada ferrata

"Ferrovie, soluzioni alternative"

estrema perizia da chi ha avuto il compito di assecondare l’obiettivo degli imprenditori delle biomasse, favorita in maniera esponenziale dall’assenza di ogni forma di programmazione territoriale (sarebbe bastata anche una semplice zonizzazione). Tutto ciò è voluto, si badi bene. Voluto dagli amministratori di destra e di sinistra che si sono alternati a Palazzo Moffa. Il cui unico loro interesse è stato quello di crearsi i presupposti per essere rieletti, per aumentare il loro stato patrimoniale e finanziario, per assecondare i progetti che hanno ritenuto fossero meritevoli della loro discrezionalità a decidere per il “sì” e per il “no”. E ad ogni sì un motivo, una tesi, un proposito che mai hanno collimato con l’interesse generale dei molisani. Aziende partecipate dal capitale regionale miseramente fallite (Gam, Ittierre, Zuccherificio, Di Risio automobili, eccetera eccetera); aziende private con alle spalle una forte copertura politica (si pensi agli interessi dei Patriciello nella sanità, dei Cotugno nei lavori pubblici, dei Frattura - almeno in origine, prima che strumentalmente si spogliasse della titolarità delle società e delle aziende che a lui facevano capo -), fanno il paio con le politiche dissennate in materia di tutela ambientale, di produzione energetica, dell’agroalimentare, dell’industria, del turismo, dell’artigianato, del commercio: in ognuno di questi settori è il caos, in via generale, e, di tanto in tanto, un’eccezione figlia di particolari combinazioni, protezioni, collusioni. Tutto volutamente organizzato e gestito perché non ci siano regole scritte a determinare scelte e comportamenti. L’esaltazione di questo stato di precarietà legislativa e programmatica deliberatamente voluta e mantenuta in piedi la sta dando la vergognosa (sotto tutti i punti di vista) vicenda delle due centrali biomasse a San Polo e a Campochiaro: in essa sono fuse le alchimie politiche, tecniche e amministrative di un Sistema politico-affaristico (altro che storie) finalizzato a utilizzare ad libitum i vuoti programmatici e legislativi che avrebbero potuto interdire, modificare o invertire progetti e destinazione. Tant’è che pur dinanzi alla dimostrazione di passaggi di titolarità fatti ad arte, di vistosi conflitti d’interesse (il

Tutto nel Molise è volutamente organizzato e gestito perché non ci siano regole scritte a determinare scelte e comportamenti. Nella vergognosa vicenda delle biomasse con passaggi di titolarità fatti ad arte, vistosi conflitti d’interesse, e notevoli sospetti sulla trasparenza degli atti autorizzativi, è difficile trovare interstizi liberi per una denuncia penale, al di là del fatto che il sistema è talmente forte e strutturato da neutralizzare ogni tipo d’interferenza

caso muliebre Mogavero/Di Domenico) e di notevoli sospetti sulla trasparenza degli atti autorizzativi, è difficile trovare interstizi liberi in cui far passare una denuncia penale, al di là del fatto che il Sistema è talmente forte e strutturato da neutralizzare ogni tipo d’interferenza. Nella storia delle biomasse manca la dimostrazione della necessità di produrre energia; manca la dimostrazione che possa produrre utili: l’unico obiettivo pare essere la monetizzazione delle autorizzazioni a costruire. Magari da passare a società o imprenditori ad hoc che alla capacità di bruciare il cippato uniscano anche quella del denaro sporco. Supposizioni, naturalmente, in attesa di conferme. Dardo

L'intervento. Alla manifestazione per il lavoro indetta da Cgil, Cisl e Uil anche i precari della Protezione Civile

"Frattura smetta di fuggire dalle sue responsabilità" CAMPOBASSO. È entrata nel vivo la fase contrattuale in vista della scadenza degli accordi tra Trenitalia e la Regione Molise. Avviato durante lo scorso fine settimana, nell’ambito di un incontro presso la sede dell’assessorato ai trasporti di Via Elena, il percorso di dialogo e confronto tra l’azienda e l’ente regionale. “Trenitalia – ha fatto sapere l’assessore al ramo Pierpaolo Nagni – ha preso l’impegno di presentare una proposta che certamente andremo a valutare con attenzione, anche se - ha spiegato - l’orientamento della Regione sarebbe quello di un quadro di evidenza pubblica nella convinzione che il futuro del trasporto su ferro non possa essere basato unicamente sulla forma contrattuale ma debba, invece, tener conto soprattutto dell’aspetto legato all’efficienza del servizio e alla funzionalità".

CAMPOBASSO. Presenzierà anche una nutrita delegazione dei precari ed ex dipendenti dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Molise alla manifestazione per il lavoro indetta dalle tre sigle sindacali confederali, CGIL, CISL e UIL, per giovedì prossimo 9 Ottobre, a partire dalle ore 10:00 davanti al Palazzo della Giunta Regionale in via Genova a Campobasso. La manifestazione ha l’obiettivo di sollevare l’attenzione del governo regionale sulle piccole e grandi vertenze irrisolte, compresa quella della Protezione Civile che interessa oltre 100 professionisti vincitori del concorso con il quale, a fine 2012, sono state assunte 218 unità lavorative, di cui in gran parte tecnici e amministrativi, per l’espletamento delle pratiche connesse alla prosecuzione e completamento della ricostruzione post-sisma, fino al termine del 2015. I contratti dell’altra metà del personale scadranno invece il prossimo 31 Ottobre. Da otto mesi i tanti precari, padri e madri di famiglia e giovani che avevano in quella professione la loro unica forma di reddito, sono rimasti a casa. Lo scorso Settembre è scaduto il termine di durata degli ammortizzatori sociali, non sussistono prospettive riguardo al

possibile ricollocamento del personale poiché il governo regionale non sembra minimamente interessato a venire incontro alle esigenze degli ex lavoratori. “La manifestazione in programma giovedì prossimo sarà solo il primo atto di una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di suonare la sveglia ad un governo regionale che non potrà più far finta di ignorarci. Il governatore Frattura e il consigliere delegato alla Protezione Civile Ciocca ci spieghino perché dopo aver vinto un concorso (dall’esito regolare fino a prova contraria) dovremmo rassegnarci all’idea di essere sacrificati sull’altare della linea del rigore mentre contemporaneamente si continuano ad elargire incarichi, consulenze esterne e tenere in piedi società ed enti che hanno il solo obiettivo di accontentare politici trombati. Non è certamente questo il caso della Protezione Civile del Molise, fino a pochi mesi fa struttura di eccellenza regionale.In questa vicenda è in gioco la nostra dignità e il nostro orgoglio. Per questo giovedì saremo davanti al Palazzo della giunta regionale e invitiamo a partecipare tutti coloro che si trovano a vivere una medesima situazione di sofferenza e di precarietà. Il Molise non può morire di disoccupazione”.


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5 7 ottobre 2014

L'onorevole Venittelli mette sul piatto le prove di quanto accaduto nell'assemblea regionale

"La Fanelli non può fare il segretario Pd"

TERMOLI. A due settimane dalla contestata assemblea regionale del Partito democratico, dove venne approvato uno statuto in un bailamme di accuse e difese sulla validità della seduta, il presidente Laura Venittelli ha messo in piazza le carte, quelle inseguite con tenacia da quindici giorni e giunte

sotto l’egida dell’interessamento della direzione nazionale ormai fuori tempo massimo. Non fa sconti il parlamentare termolese che ha reiterato la richiesta di dimissioni per il segretario Micaela Fanelli, secondo cui dal 21 a sera e tutt’ora ha inanellato una serie di magre figure e bugie, per mistificare una realtà che andava nella direzione opposta a quanto asserito sulla vertenza Statuto. Tanto da aver persino stravolto il significato di una lettera inviata dal vicesegretario Lorenzo Guerini, che aprendosi con i complimenti, si chiudeva chiedendo di riconvocare l’assemblea per aggiustare il tiro dopo una procedura atipica. “Devo fare una premessa, stiamo facendo questa battaglia, ma il congresso è finito il 16 febbraio e volevamo avere un partito diverso da quello che si era preventivato, su quelle votazioni per c’è ancora il ricorso ma questa e un’altra storia, ogni momento ha il suo momento e poi si volta pagina – ha affermato l’onorevole Venittelli – oggi ho un ruolo che è quello del presidente dell’assemblea, di garanzia, non solo della minoranza ma di tutti anche di quelle persone che oggi mi hanno richiesto la convocazione dell’assemblea tra cui anche quelli eletto con la Fanelli. Non trattiamo del merito dell’azione di governo del Pd o del partito, perché il tema oggi è se una segretaria che misti-

fica la realtà e che ogni giorni dice una cosa contraria rispetto a quella del giorno prima possa continuare a gestire questo partito”. Per la Venittelli questa brutta esperienza che perdura da 15 giorni si sarebbe chiusa prima, bastava consegnare i verbali che attestavano le presenze di 31 persone su 63, laddove la maggioranza è di 32. “E’ stata chiesta la verifica della maggioranza e nel verbale dato dal responsabile organizzativo del Pd Luca Iosue, su pressione di due giorni fatta da Roma, sono arrivai anche i verbali, documenti in cui c’è scritto tutto e il contrario di tutto, c’è scritto che Francesca Di Cristofaro ha chiesto la verifica del numero legale e nel verbale c’è scritto che questo non viene fatto”. Per la Venittelli è la conferma che a fronte della richiesta di verificare la maggioranza, quest’ultima sia stata respinta al mittente perché bisognasse avere tutto il tempo per capire come raggiungere una maggioranza che a Ferrazzano non c’era. “Dopo due giorni di silenzio, il mercoledì successivo, dopo che sentivo continue falsità, ho chiesto le dimissioni di un segretario che agisce in modo irriverente per tante persone che stanno al nel Pd in maniera volontaria; un segretario che fa carte false non può continuare a fare il segretario”.

Sindacati in fermento per la mobilitazione prevista per il 15 ottobre

La transizione dalle scuole superiori all’università è un momento importante per tutti

CAMPOBASSO. Sindacati in fermento e mobilitazione nazionale per il 15 ottobre, giornata in cui avrà luogo una conferenza stampa per la presentazione delle firme raccolte sullo sblocca contratto, blocco dei contributi e scatti di anzianità. A tal riguardo una nota congiunta (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Fgu) rendeva noto il numero approssimativo pari a circa 400 mila adesioni, ma tali firme saranno recapitate entro domani al fine di dare il via alla conferenza…carte alla mano. “I Segretari regionali – dichiara Michele Paduano della Gilda Molise - , a cui perverranno i modelli di raccolta firme dalle rispettive Strutture Territoriali, ovvero provinciali, dopo aver coordinato e verificato il coinvolgimento di tutte le scuole, faranno pervenire alle rispettive Segreterie nazionali le firme in originale, utilizzando i moduli prestampati. L'inoltro del plico contenente le firme va effettuato alla propria Segreteria nazionale, dando contemporanea comunicazione dell'inoltro a tutte le altre Segreterie sindacali, con l'indicazione chiara della Segreteria nazionale a cui sono stati consegnati i plichi. E' necessario il rispetto dei tempi di cui sopra per permettere alla Segreterie nazionali, congiuntamente, di incontrasi entro il giorno 10 ottobre per definire ogni dettaglio organizzativo. Restano salve tutte le iniziative coordinate e condivise sul livello Territoriale che siano coerenti con il percorso sopra riportato".

L’aumento delle tasse, la crisi economica, la difficoltà per molte famiglie di sostenere i propri figli all’università hanno determinato un calo delle iscrizioni

Università: istituito il Scuola, lo sblocca primo giorno di scuola per aiutare le matricole contratti Porte aperte oggi all’università del Molise, per accogliere le matricole: una sorta di ritorno alle origini del percorso studentesco: dalle materne all’università, appunto, attraverso la celebrazione del “primo giorno di scuola”. Con tutte le variazioni sul tema. Una maniera come un’altra per dire e far capire che si è entrati di fatto nella comunità accademica e, in prospettiva, nella comunità civile con un attestato di professionalità. Un modo anche di creare da subito un segno di appartenenza che per le università è un patrimonio ideale di non poca importanza. Lo hanno e lo difendono i grandi atenei; lo cercano i piccoli atenei per radicarsi. Oggi, quindi, verrà celebrata “La giornata dell’accoglienza” che si vuole improntata alla più chiara ed aperta manifestazione di partecipazione e di condivisione di ciò ch’è la “vita universitaria” illustrata coi

servizi erogati e di supporto agli studenti ma, soprattutto, per realizzare il primo contatto umano e professionale coi docenti, con il campus, con i laboratori, con le strutture e le attività ricreative - culturali e sportive. La transizione dalle scuole superiori all’università è un momento importante per tutti ed è stata preparata con attenzione, accompagnata da diversi studenti in funzione di tutor, accompagnatori di un giorno, ma già prossimi alla vita accademica, e da ex studenti che si sono affacciati al mondo del lavoro: una sintesi di presente e futuro. La giornata troverà una sua ulteriore manifestazione di unità (non solo d’intenti) con il collegamento (Web Tv) con le sedi di Isernia - Pesche e Termoli, con il Dipartimento Giuridico e quello di Medicina e di Scienze della Salute. L’università del Molise nelle sue ramificazioni

territoriali e nelle sue dotazioni scientifiche. Con la celebrazione odierna inizia ufficialmente l’anno accademico 2014/2015, anche se restano ancora pochi giorni per immatricolarsi, per perfezionare e per regolarizzare le iscrizioni - (la scadenza è infatti il 15 ottobre). Non abbiamo i dati ufficiali, ma l’aumento delle tasse, la crisi economica, la difficoltà per molte famiglie di sostenere i propri figli all’università pare dicano, purtroppo, di un calo delle iscrizioni. Il che è un segnale che deve preoccupare in quanto indice anche di un impoverimento culturale. La Regione Molise, se fosse meno nelle mani di improvvidi improvvisatori, farebbe di tutto per frenare questa tendenza, anzi eventualmente per invertirla. Ma non fa niente. Dardo


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Campobasso

7 ottobre 2014

Circolazione stradale, s’intensificano i controlli dei carabinieri I Carabinieri della Compagnia di Campobasso nel fine settimana hanno intensificato i controlli nel capoluogo e nelle aree rurali con la finalità di prevenire la perpetrazione di reati predatori tra i quali i furti in appartamento nonché effettuare un capillare controllo della circolazione stradale sulle principali arterie stradali per scongiurare il verificarsi di eventi riconducibili al fenomeno delle “stragi del sabato sera”.

A quattro soggetti, tre campobassani ed un beneventano di età compresa tra i 25 e 39 anni, è stata ritirata la patente perché sorpresi alla guida autovetture in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla legge (0,8gr/l) e che nello specifico oscillava tra lo 0,98 e l’1,21 g/l. Gli stessi per la medesima ragione sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

All’ex Gil concerto ensemble di fiati

Questa sera alle ore 19.30, presso l’Auditorium Ex-Gil, si terrà il concerto del gruppo di strumenti a fiato “Wind ensemble Perosi”.Il Wind Ensemble Perosi è un gruppo di strumenti a fiato che si è costituito all’interno del Conservatorio con l’intento di divulgare il repertorio per strumenti a fiato per grosse formazioni. L’ensemble riunisce, insieme a valenti studenti,musicisti provenienti da alcuni fra i più importanti gruppi strumentali italiani di fiati, fra i quali “Il gruppo di Roma” e “I fiati di Parma”, e che hanno collaborato con l’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia, la Filarmonica della Scala, le Orchestre della RAI di Torino, Roma e Napoli fra le altre. I suoi membri si esibiscono nelle più importanti stagioni concertistiche italiane e straniere. A dirigere l’ensemble è stato invitato il M° Luca Vignali da oltre vent’anni Primo Oboe nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e che anche presso il nostro Conservatorio ha tenuto una Masterclass che ha riscontrato grande adesione di iscritti. Sempre oggi presso l'Auditorium del Conservatorio, invece, si terrà alle ore 18,00 un concerto che vedrà protagonisti alcuni allievi del corso di Alta Formazione di Musica da Camera del prof. Antonello Cannavale. Gli studenti si esibiranno in varie formazioni cameristiche e canto in un vasto repertorio classico e romantico.

Un diciannovenne ed un ventiseienne sono invece stati segnalati alla Prefettura di Campobasso; i due a seguito di controllo da parte di personale dell’Aliquota Radiomobile sono stati trovati in possesso di marijuana. Il primo è stato controllato in via Gazzani il secondo in Via Monte San Michele entrambi avevano un modico quantitativo di sostanza stupefacente destinato all’uso personale.

Lettera aperta

Scuola Collodi, ennesimo disservizio Come volevasi dimostrare! Ennesimo disservizio verso i fruitori della mensa scolastica della scuola dell'infanzia Collodi di Campobasso. Avevamo segnalato le difficoltà che sarebbero nate dal non accoglimento del nostro suggerimento - richiesta, che prevedeva per le scuole interessate una soluzione che avrebbe permesso, visto “il motivo del contendere”, ben altro risultato. Risultato che oggi latita. Quando congiuntamente, nel mese di Luglio, insieme ai due ingegneri della sicurezza dell'Ist. Comp.

F. Jovine e della Collodi, alla dirigente scolastica Rossella Gianfagna ed allo scrivente in quanto Presidente del Consiglio d'Istituto, incontrammo il Sindaco Battista ed i due Assessori De Capoa e Maio, gli prospettammo i possibili disservizi che si sarebbero potuti creare, venimmo rassicurati che la loro opera era per il raggiungimento della sicurezza scolastica e per il miglioramento dei servizi ai bambini. Ieri, 6 ottobre 2014, per la scuola dell'infanzia campobassana è incominciato il servizio mensa per tutte le famiglie, che per

necessità, hanno scelto il tempo pieno. Ma all'infanzia della Collodi, questo non è accaduto. Perché?! Perché i locali dedicati ad ospitare i fruitori, i bambini, anche se hanno ricevuto le attenzioni del Comune per un restyling generale per consentirne un ampio margine di sicurezza (edifico che ancora necessita di successivi interventi), e che per colpa degli stessi, hanno costretto a rinviare l'apertura di una settimana, non sono stati approntati. Esattamente, il Comune non ha provveduto. Ed eccoci nuovamente ad un disagio che ricadrà sulle tasche dei genitori che per necessità avevano scelto il tempo pieno. Gli stessi, da oggi, e fino a quanto il Comune avrà rimediato all'ennesimo disservizio, dovranno sobbarcarsi il costo della baby sitter, della ludoteca, dell'asilo privato....per chi fortunato dei nonni (sostituti ormai di tante manchevolezze sociali ed economiche).... Quanto è brutto dire: “noi lo avevamo detto!”....cambiare le cose, significa anche cambiare la prospettiva dello sguardo....ogni tanto, inginocchiatevi ed usate la prospettiva dei bambini.... I genitori


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Campobasso

7 ottobre 2014

Missione a Roma presso il ministero della Difesa

Il sindaco Battista non intende mollare sul diritto a riprendersi il Distretto di Via Verdone Essendo venuta meno la destinazione per cui gli amministratori dell’inizio del ventesimo secolo diedero gratuitamente il suolo su cui costruire l’immobile, non ci dovrebbero essere ostacoli perché la struttura militare torni alla collettività campobassana Che sia la volta buona? Ci spera il sindaco Antonio Battista, che ha ripreso il fascicolo del Distretto militare per imboccare finalmente la strada giusta per riportare quelli’immobile al patrimonio disponibile dell’amministrazione. Per darlo alla città nella sua eleganza architettonica e in tutta l’ampiezza delle superfici abitabili. Per farne una struttura di valore sociale, un luogo dove poter dare sfogo alla creatività dei giovani, delle associazioni giovanili, alla possibilità di animare il centro murattiano con forme intelligenti di socializzazione. Toglierlo, cioè, dalla limitatissima, quanto scarsamente comprensibile utilizzazione da parte dell’Esercito italiano. Il Distretto, di fatto non è più tale nel senso vero del termine; è una sorta di avamposto nel cuore della città cui peraltro nessuno più fa caso. E siccome la destinazione originaria è venuta clamorosamente meno, con essa è venuta meno, conven-

zionalmente, anche la ragione perché sia ancora destinato ai militari. E’ scritto, infatti, nell’atto di concessione del suolo comunale su cui è stata realizzata la struttura, che se nel tempo la destinazione fosse cambiata, la struttura stessa sarebbe tornata nella piena disponibilità del Comune. Clausola chiara, ma non a sufficienza per il ministero della Difesa che, messo di fronte alla realtà delle cose (nel Distretto albergano per lo più ufficiali e non ci sono uffici amministrativi a servizio dell’utenza civile), ha sofisticato che permangono valide e in essere le ragioni per cui il Distretto va considerato tale. Nonostante, come diciamo, non svolga servizio di leva, non rilasci neanche le copie dei congedi. Insomma, è vero che dentro quegli spazi si muovono uomini (pochi, pochissimi) in divisa, ma nessuno sa per che fare. Segreto militare? Non è pensabile, essendo la scarsa presenza di personale, le attività all’in-

Al Loto “La Merda”, l’opera che ha scioccato il mondo Il Teatro del Loto è onorato di inaugurare la sua Stagione 2014/2015 con lo spettacolo italiano più premiato a livello internazionale degli ultimi anni: domani e giovedì alle 21La Merda di Cristian Ceresoli. L’opera che ha scioccato e meravigliato il mondo al Festival di Edimburgo 2012 vincendo, tra gli altri, il Fringe First Award for Writing Excellence, il The Stage Award for Acting Excellence e l’Arches Brick Award for Emerging Art e registrando il tutto esaurito sia nel 2012 che nel ritorno al festival del 2013; proseguendo con il clamoroso successo di pubblico e critica del tour europeo 2014 con Copenhagen, Bristol, Berlino, Lugano, Glasgow e il celeberrimo West End londinese, e i due anni di tutto esaurito dovunque in Italia nonostante una sottile e persistente censura. Scritta da Cristian Ceresoli e incarnata da Silvia Gallerano,“La Merda” ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza. A fine marzo del 2012 la Première Italiana de “La Merda” al Teatro i di Milano va completamente sold out, con replica straordinaria esaurita in poche ore. Nel maggio 2012 al Teatro Palladium e al Teatro Valle di Roma “La Merda” registra altri due sold out.Ad agosto la versione in inglese de “La Merda” viene presentata al Festival di Edimburgo, dove registra un incredibile record di pubblico fino a diventare un Fringe Sell Out Show 2012. Nel frattempo riceve scioccanti recensioni sui maggiori media internazionali e in fine l’opera vince il Fringe First Award 2012 for Writing Excellence (Ceresoli primo scrittore Italiano di sempre), vince l’Arches Brick Award 2012 for Emerging Art, riceve la Nomination per il Total Theatre Award 2012 for Innovation e l’attrice italiana Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere ilThe Stage Award for Acting Excellence 2012 come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori/attrici all'Edinburgh Fringe Festival. In ottobre 2012 “La Merda” è sold out aVenezia eTorino, in novembre vince il Premio della Critica 2012 come spettacolo dell’anno ed è di nuovo sold out al Primavera dei Teatri Festival e di nuovo tutte le repliche al Teatro Valle Occupato (compresa la replica straordinaria). Da questo momento in poi inizia ad essere programmata in Europa mentre in Italia in ogni città e provincia dove è presentata ottiene sempre il tutto esaurito, un evento raro in un paese dove

l’umanità viene invece esclusa dai teatri. Per via dei molti che non son riusciti ad assistervi, nel gennaio del 2013 “La Merda” viene ripresentata al Teatro i di Milano, dove tutte le date finiscono esaurite con una settimana di anticipo. Per la stessa ragione viene ripresentata al Teatro Valle Occupato di Roma dove più di 2,000 persone sfondano la capienza e raggiungono “La Merda” in soli cinque giorni di repliche, divenendo di fatto un fenomeno al di fuori delle categorie. Dall’aprile al luglio 2013 il tour viene interrotto e da questo momento in poi “La Merda” è co-prodotta dalla Richard Jordan Productions Ltd e distribuita in Italia da Produzioni Fuorivia. Una prima lettura della traduzione in danese al European Contemporary Playwright Festival di Copenhagen registra il tutto esaurito e viene accolta da una clamorosa standing ovation, mentre brani dell'opera vengono trasmessi in prima serata dalla Radio Nazionale Danese con un'intervista all'autore. A grande richiesta in agosto 2013 viene di nuovo presentata al Festival di Edimburgo dove ognuna della dodici repliche viene accolta da una standing ovation registrando di nuovo il tutto esaurito, mentre la notizia viene soppressa dai servizi dedicati al festival da parte della Radio Televisione Italiana, alla stregua di alcuni quotidiani nazionali che non ne pubblicano il titolo originale. Da novembre 2013 riprende il tour in Italia con le date al Teatro Elfo Puccini di Milano che registrano il tutto esaurito con più di un mese di anticipo tanto che si è costretti a programmare una doppia replica straordinaria. Nel febbraio 2014 una folla di più di 1500 persone in solo tre giorni spinge e partecipa alle nuove repliche al Teatro Valle Occupato per un altro tutto esaurito a Roma. In Italia, nonostante una sottile e insistita censura, il tour registra il tutto esaurito ovunque l’opera riesca ad essere presentata. Nella primavera del 2014, in occasione del primo tour europeo,“La Merda” viene presentata a Glasgow, Lugano, Bristol, Berlino, Copenhagen e nel celeberrimo West End londinese, registrando un clamoroso successo di critica e pubblico, con il tutto esaurito in Svizzera, Danimarca e Germania, e le recensioni entusiastiche dei maggiori critici del Times e del Guardian. Nel frattempo sul 2015 si va programmando il tour mondiale. Una versione filmica de “La Merda” è in fase di realizzazione. Già tradotta in inglese, danese e ceco,“La Merda” è in corso di traduzione in francese e portoghese brasiliano. Il testo è pubblicato in edizione bilingue Italiano-Inglese dalla Oberon Books di Londra.

terno, la facile accessibilità elementi che non collimano con l’ipotesi che a Campobasso operi una cellula dei servizi segreti. Per ciò che si riesce a vedere e a percepire, il Distretto militare sembra essere una destinazione di transito, a volte di parcheggio, degli ufficiali in carriera o a fine carriera. Il sindaco Battista ha deciso di riavviare i contatti. E’ di questi giorni una sua andata a Roma, presso il ministero della Difesa, per capire da vicino, e in presa diretta, la posizione di quei vertici e, soprattutto, carte alla mano, documenti in cartella, per dimostrare che il Distretto conosciuto dai molisani, e a servizio dei molisani, non c’è più. Ed essendo venuta meno la destinazione per cui gli amministratori dell’inizio del ventesimo secolo diedero gratuitamente il suolo su cui costruire l’immobile, non ci dovrebbero essere ostacoli di sorta ad impedire che il Distretto diventi una proprietà della collettività

campobassana. Il sindaco Battista, forte delle esperienze passate, confortato dagli atti amministrativi che si sono venuti formando nel tempo, dalla documentazione storica, anche dall’orientamento del governo Renzi che spinge perché gli immobili dello Stato siano utilizzati al massimo della loro potenzialità logistica, nella sua visita ministeriale avrebbe sollecitato il trasferimento del personale militare che alloggia nel Distretto nei locali liberi (e sono tanti) delle Casermette di Colle delle Api. Una mossa inattesa, ma tempestiva e ben motivata. La ripresa dei contatti, la riapertura del caso, l’insistenza sui punti di forza contenuti nel contratto di concessione del suolo comunale e sulla certezza che i servizi istituzionali del Distretto sono radicalmente venuti meno, hanno margini sostanziali di successo. Buon per Battista e per la città. Dardo




La Bottega delle Idee Soc. Coop. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei soci fondatori di condividere le competenze e capacità professionali per rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La Mission: “Diteci il vostro problema: Noi vi daremo la soluzione” La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incontrano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il successo personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collettivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici e privati che hanno la necessità di dialogare con un partner veloce, versatile ed affidabile. La natura della struttura è pensata e programmata per rispondere a molteplici tipi di richieste in tempi rapidi e costi contenuti. Servizi Offerti - Servizi di pulizia civili ed industriali presso strutture private e pubbliche - Servizi di piccola manodopera presso strutture private e pubbliche - Servizi di manutenzione aree verdi - Servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera (anziani e persone con disabilità) - Servizi di consulenza amministrativa e legale E tanto altro… “La Bottega delle Idee Soc. Coop.” - Via Campania n° 31 86100 Campobasso Per informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 - 12.00 Oppure contattare Tel. 0874/61099 o mail: labottegadelleideecoop@gmail.com


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Isernia

7 ottobre 2014

“Le chiacchiere di Chiacchiari” Sulla Tasi in risposta al consigliere di minoranza interviene Moscatiello ISERNIA. "Confidare nel fatto che le cose non siano dai più conosciute, non dovrebbe (il condizionale nella nostra realtà è d’obbligo) ripagare ai fini della pubblicità mediale e quindi del consenso elettorale. Questa è la premessa, secondo il mio modesto parere di cittadinoutente, che deve precedere il commento all’iniziativa di protesta fiscale, sbandierata tramite i mass media, intrapresa dal Consigliere di minoranza del Comune di Isernia, Domenico CHIACCHIARI, al fine di contrastare l’applicazione dell’aliquota TASI nelle borgate di Isernia; aliquota deliberata dal Consiglio comunale in data 08/09/2014 con delibera n. 54". A sostenerlo è Virginio Moscatiello. " Premesso che il pagamento di tasse, tributi e balzelli vari non fa piacere ad alcuno, ciò almeno fintanto che dalle notizie di cronaca si apprenderà del loro utilizzo non dire-

zionato verso il bene comune. E’ anche vero che l’aliquota TASI applicata dal comune corrisponde al massimo applicabile, però speculare su tale argomento, mediante raccolta di firme ecc…. a solo uso, almeno a

Minacce, diverse denunce

me pare, per fini elettorali, diventa alquanto degradante e mistificatorio. E veniamo al dunque: 1. La normativa prevede in via generale che la TASI possa essere applicata a chiunque sia proprietario

o possessore in qualità di titolare di un diritto reale di godimento (quale superficie , servitù, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi) o comunque detentore a qualunque titolo di fabbricati ed aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli. I Comuni poi possono decidere le fattispecie di immobili a cui applicare il tributo ed in che misura, nei limiti previsti dalla Legge. 2. Dal punto di vista prettamente politico e per una questione di coerenza, visto l’interessamento del consigliere all’argomento de quo, non si riesce a capire perché poi nella delibera di istituzione del tributo (n. 54 del 08/09/2014) non si trovino tracce di interventi o dichiarazioni oppositive ai fini del tributo, da parte del suddetto, come pure non risulti il suo nome tra coloro che hanno votato contro l’istituzione della tassa. Allora, ci si permette di ricordare al Consigliere di minoranza Domenico

CHIACCHIARI che, gli elettori che gli hanno conferito il mandato affinché li tuteli nelle opportune sedi istituzionali che nel caso de quo è l’aula consiliare del Comune di Isernia e non perché proponga chiacchiere al “bar dello sport” Se la situazione in questa nostra città è quella a cui oggi si cerca invano di rimediare è certamente da addebitare al comportamento poco istituzionale e diligente della rappresentanza politica eletta per rappresentarci e le giustificazioni non possono assolutamente essere: appartenendo all’opposizione non si ha voce in capitolo; in quanto essa dovrebbe svolgere le funzioni di organo di controllo, la cui rappresentanza se ben organizzata ed impostata dà l’impronta del ben governare, ovviamente la sua principale caratteristica deve essere la competenza e la volontà del perseguimento del bene comune".

Macchia e i vini molisani Successo per la manifestazione. Il filo della degustazione con l'Onav

Vasto controllo del territorio isernino da parte dei Carabinieri ISERNIA. Un 25enne di Isernia è stato denunciato dai carabinieri del comando provinciale pentro per minacce nei confronti di una donna di 50 anni, originaria di Pesche, che aveva precedentemente sporto denuncia nei confronti del ragazzo. Un copione simile è successo anche a Pescolanciano dove dopo una discussione troppo accesa i due, un uomo e una donna, sono finiti alle minacce. Un vicino di casa ha poi segnalato la vicenda ai carabinieri e il 50enne protagonista è stato denunciato per minacce. Durante

il fine settimana i carabinieri del comando provinciale di Isernia hanno attuato una serie di controlli in varie zone del territorio con l’obiettivo di mettere fine a fenomeni di illegalità denunciando nove persone, protagoniste di reati di vario genere. A Frosolone durante questi controlli è stato denunciato un 33enne originario di Foggia perchè viaggiava su un auto priva di assicurazione e con targhe appartenenti ad un altro mezzo, già precedentemente radiato dal Pubblico Registro Automobilistico.

Parte il progetto Premed Accordo tra l'istituto Majorana e Università per creare nuovi medici ISERNIA. A seguito di un accordo dell’istituto Majorana-Fascitelli con l’Università degli studi del Molise, Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute, sarà attuato un corso di preparazione ai test d’ingresso per gli studenti dell’ultimo anno che frequentano il liceo isernino. Ad annunciarlo è stato il preside dell’istituto Eugenio Silvestre che ha parlato di questa iniziativa come un supporto pratico, teorico e un occasione di crescita per

una più ampia preparazione in materia bio-medica. Questo progetto, chiamato “Premed” è riservato ad un massimo di 30 alunni, per poter garantire un’attenzione maggiore per ogni partecipante e un contatto diretto con i docenti. Tutto è iniziato lo scorso 3 ottobre e andrà avanti fino al 28 marzo, per un totale di 80 ore con cadenza bisettimanale durante le quali gli alunni si focalizzeranno nelle diverse discipline oggetto dei test.

MACCHIA D'ISERNIA. Due serate a Macchia d'Isernia per la 41 edizione della mostra mercato dei vini Molisani. Un grosso successo per la manifestazione che ha richiamato l'attenzione sulla produzione vitivinicola molisana ma anche sulle prospettive di crescita attraverso la riscoperta di vitigni autoctoni abbandonati. Con cognizione di causa ne ha parlato e accompagnato nel giro sensoriale e di degustazione l'Onav Molise per parlare delle nostre eccellenze, del Molise, dei tanti viticoltori che ogni giorno, si dedicano alle loro vigne alle loro cantine, perchè credono nel Molise,

credono nell'identità di questa regione, quale opportunità di crescita, non solo per loro, ma per i nostri figli. L'Onav ha ringraziato, poi, le cantine che rispondono sempre con attenzione alle iniziative: Angelo D'Uva, Claudio Cipressi - Vignaiolo, Vincenzo Cianfagna Catabbo Vini,Luciano Cirucci Tommaso Giagnacovo Maria Antonietta De Lisio, Cantina San Zenone, Cantina Salvatore, Borgo di Colloredo, L'Arco Antico, e Campi Valerio. A lavorare per la buona riuscita della manifestazione il sindaco di Macchia d'Isernia, Mario Stasi e l'amministrazione da lui guidata.

Il silenzio dei bambini, mostra prolungata L'Archivio di Stato ha deciso di allungare i tempi dell'apertura ISERNIA. L’Archivio di Stato di Isernia ha deciso di prolungare i termini di apertura della mostra documentaria “il silenzio dei bambini, la voce della storia”, organizzata nell’ambito del progetto nazionale “Domenica di Carta”, visto il grande interesse e il forte impatto emotivo che ha suscitato nei visi-

tatori. La mostra, allestita nella sala convegni dell’Istituto sito in c.so Risorgimento, rimarrà aperta fino al 31 ottobre p.v. con il seguente orario: lunedì - mercoledì - venerdì: ore 9,30 - 13,00 martedì e giovedì: ore 9,30-13,00 / 15,30-17,00.


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Termoli

7 ottobre 2014

Canoni locazione, i contributi Il Comune di Campomarino ha indetto un bando di concorso per i meno abbienti

CAMPOMARINO. Il Comune di Campomarino ha indetto un bando di concorso per l’erogazione di contributi integrativi per il pagamento del canone di locazione, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 11, comma 8, della Legge n. 431/98. Al concorso possono partecipare i cittadini titolari di contratti di loca-

zione per uso abitativo interessati ad un contributo integrativo per il pagamento dei canoni dovuti ai proprietari degli immobili purchè non superiori ad € 392,00 mensili, al netto degli oneri accessori. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate, in forma di dichiarazione sostitutiva a

norma del DPR n. 445/2000, compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune di Campomarino, reperibili unitamente alla documentazione relativa al concorso, presso gli uffici comunali o sul sito ufficiale www.comune.campomarino.cb.it, entro e non oltre il giorno 22 ottobre 2014.

Parlare di biodiversità con cognizione di causa Molto interessante l’incontro nell'Aula Magna dell'Istituto tecnico Agrario San Pardo di Larino, organizzato dal Lions club della città frentana e partecipato da altri club del Molise e dell’Abruzzo. Le attese non sono rimaste deluse con un discorso a 360° sulla Biodiversità, che ha visto, sotto il coordinamento di Demetrio Di Fonzo; protagonisti i tanti relatori intervenuti tutti a sviluppare con chiarezza e professionalità i temi a loro assegnati, contrassegnati da applausi sentiti. Un contributo importante del Lions club di Larino all’impegno dei Lions sula Biodiversità, in attesa della grande esposizione universale che vede il prossimo anno protagonista l’Italia con un obiettivo molto impegnativo qual è quello di “nutrire il pianeta” (Expo 2015). Cosa non facile

se va avanti il furto e la perdita di territorio, nella previsione di un 2050 abitato da più di nove miliardi di persone. In pratica, la necessità di rispondere a un altro 70% in più di oggi della domanda di cibo, che fa subito pensare alla mancanza di lungimiranza della politica e del gruppo dirigente, ancor più della cultura italiana e mondiale, dell’abbandono dell’agricoltura, un settore sempre più primario e di grande attualità. L’incontro iniziato con il saluto del sindaco di Larino, Notarangelo, e del Presidente del Consiglio regionale, Niro, ha visto Luigi Mastronardi raccogliere nell’intervento conclusivo i contributi dati dai diversi relatori: Pasquale Romano, Carla Iorio, Stefano Vincelli, Sebastiano Di Maria, Michele Tanno, Pasquale Di Lena e Antonio Di Lisa.

“Basta attacchi gratuiti Ecco i rischi che comporta vivere in un ambiente e infondati ai pescatori” degradato, l’analisi di Pietrantonio L'Opera San Basso entra nel merito delle polemiche per la morte delle tartarughe

TERMOLI. Il Presidente della Organizzazione Produttori Pesca del Molise, Basso Cannarsa, respinge al mittente tutte le accuse mosse dal Prof. Pasquale Salvemini circa la responsabilità dei pescatori sulla morte delle tartarughe marine. È assurdo leggere che “i pescatori potrebbero avere usato un remo per stordire le tartarughe” quando i remi non vengono usati ormai da decenni, ma stiamo scherzando? Oppure considerare “le attività di pesca a strascico con le tartarughe che restano impigliate tre le reti e vanno sotto sforzo”. Che un motopeschereccio a strascico possa “pescare” le tartarughe marine è un fenomeno rarissimo e quando succede la tartaruga viene presa ancora viva e dunque ridata al suo habitat naturale.Anche gli altri sistemi di pesca praticati nelle nostre zone, diverse dallo strascico, non utilizzano reti in grado di uccidere pesci o animali grandi come le tartarughe marine, data la misura sottile del filato. Può invece succedere che le testuggini marine possano avvicinarsi alle reti da posta per mangiare il pesce catturato ma non essere imbrigliate. Quindi sono assurde queste accuse mosse dal Professore del “Golfo del Gargano”. Basta con la concezione del pescatore come “distruttore” del mare, il pescatore è in primis il “guardiano e custode” del suo mare, che è risorsa da tutelare e difendere con decisione. Ciò è sia uno degli obiettivi statutari della O.P. San Basso sia il pensiero di tutti i pescatori molisani

TERMOLI. Nel corso della manifestazione pubblica ‘Il silenzio è complice’ del Corea Molise, c’è stato un interessante contributo da parte del presidente del comitato scientifico del CodiSap Vincenzo Pietrantonio. La dimostrazione che molti processi patologici trovano una loro eziopatogenesi in cause ambientali, quali l’accumulo di inquinanti nell’aria, nell’acqua, nel suolo e nel cibo, e l’esistenza su scala mondiale di gravi e irreversibili dissesti ambientali, sollecita una crescente attenzione verso questi temi. I fattori di rischio ambientale incidono fortemente sulla salute tanto da essere coinvolti in oltre l’80% delle patologie regolarmente esaminate dall’Oms. L’Organizzazione mondiale della sanità attesta che ambiente degradato, esposizioni occupazionali a sostanze nocive e modelli di vita scorretti sono responsabili del 75% delle patologie e delle cause di morte. Il Comitato di Difesa della Salute Pubblica di Co.Re.A. nato per creare una rete di solidarietà attiva fra tutti coloro che già si impegnano in loco per difendere il proprio territorio, affermare, tutelare ed estendere il diritto alla partecipazione ed alla consultazione preventiva dei cittadini in merito agli interventi proposti che interessino il loro territorio e le loro condizioni di vita si propone di: • sensibilizzare e informare i cittadini sui problemi relativi al-

l’inquinamento ambientale strettamente connessi alla tutela della salute; • fornire ai cittadini suggerimenti pratici e semplici per ridurre l’impatto dell’inquinamento nel proprio ambito domestico-relazionale; • esercitare una funzione di advocacy sulla politica pubblica a favore del cittadino al fine di sostenere e incentivare i sistemi di produzione e di consumo attraverso la valorizzazione delle risorse territoriali, minimizzando gli impatti ambientali e, affrontare la realizzazione delle grandi opere pubbliche e la localizzazione degli impianti energetici con un approccio consapevole, trasparente rivolto al bene comune opponendosi al tentativo di depauperamento dei territori sia per la mancanza di un piano energetico nazionale condiviso e partecipato, sia per impedire che la logica degli affari di pochi divori le risorse di tutti. I fattori di rischio legati al degrado ambientale possono, infatti, essere largamente modificati tramite interventi definiti e a buon rapporto costo/efficacia a cominciare dallo stile di vita e da una “buona bonifica” dell’ambiente indoor, per proseguire on la bonifica di siti e luoghi fortemente inquinati ed arrivare alla prevenzione primaria come il Principio di Precauzione detta.


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Termoli

7 ottobre 2014

La Finanza recupera due tonnellate di marijuana Sequestro record a Termoli da parte degli uomini delle fiamme Gialle. 7 i fermi TERMOLI. Droga abbandonata in prossimità della costa, ai fini di un successivo e comodo “ripescaggio”. Il tutto, in pieno week-end, sperando, forse, in un alleggerimento dell’azione di controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Nella notte tra sabato e domenica appena trascorsi i Finanzieri della Compagnia e Sezione Operativa Navale di Termoli, hanno stroncato sul nascere un massiccio tentativo di sbarco di sostanze stupefacenti sul litorale molisano. Di seguito all’attento monitoraggio di alcuni movimenti sospetti in mare aperto, più unità navali avviavano una capillare sorveglianza degli specchi d’acqua e della costa, rinvenendo – inizialmente – 30 Kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana, a circa mezzo miglio dalla boa di segnalazione della condotta del depuratore di Termoli (CB) – Litorale Nord. Tale rinvenimento avveniva con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Termoli. La droga era confezionata in

balle ricoperte di materiale protettivo, idoneo ad assicurare sia galleggiamento che resistenza all’acqua. Immediata l’attivazione di altre pattuglie a terra ed a mare, grazie alle quali

Immigrati, nuovo rinvio In cento dovrebbero alloggiare all'ex hotel Modena. Restano le contrapposizioni TERMOLI. Rischio forfait per l’arrivo degli immigrati all’hotel Modena sul lungomare nord. Secondo le ultime voci pare infatti che la paventata venuta dei cento richiedenti accoglienza sia saltata per mancanza degli stessi fruitori. Ufficialmente si parla di “pullman non disponibili ieri” ma voci insistenti danno per “allontanati” o destinati ad altri centri, i cento precedentemente assegnati alla struttura. A questo punto è evidente che tutto sarà rimandato a data da destinarsi (e in alcun modo ipotizzabile), ma con un bando vinto e un contratto sottoscritto, l’arrivo degli immigrati sarebbe solo rinviato di qualche giorno nella struttura del litorale cittadino. Già oggi, infatti, altre navi hanno sbarcato profughi nei porti nazionali. Ricordiamo che l’accoglienza all’hotel Modena, inizialmente prevista per lo scorso 3 ottobre, ha subito continui rimandi, ciò a causa di ritardi legati proprio a questi fattori

l’intero litorale è stato passato al setaccio. Nelle ore successive e per tutta la giornata di domenica 5 ottobre, con il costante coordinamento del Comando Provinciale di Campo-

basso, le Fiamme Gialle della Compagnia e della Sezione Operativa Navale di Termoli, predisponevano un imponente dispositivo di vigilanza sia a terra che a mare, con un capillare

controllo lungo l’intero litorale, che consentiva il sequestro di ulteriori 1.870 Kg. di marijuana, confezionata con le stesse modalità. Successivamente si procedeva al fermo di 7 persone, che si trovavano a bordo di un motopeschereccio di rientro nel porto di Termoli, sul quale erano rinvenuti circa Kg. 4,280, lordi, con involucro uguale a quello del restante stupefacente sequestrato. Accertate le responsabilità individuali, su conforme parere del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Larino-dott. Federico CARRAI -, erano posti agli arresti due dei marinai proprietari dei due zaini, abilmente occultati nella stiva del natante, in cui erano stati conservati i due “pani” di stupefacente; i restanti 5 marittimi erano segnalati alla competente A.G. per favoreggiamento nel reato. Sono in corso indagini serrate, con la direzione della competente Autorità Giudiziaria, per ricostruire le responsabilità connesse all’illecito traffico

Da Termoli a Pescara per un seminario ‘in progress’

Il mondo Rotaryano disegna il futuro TERMOLI. Un fine settimana davvero intenso per il mondo associativo locale, alle prese con sessioni formative e illustrative per l’annata sociale che va montando giorno dopo giorno. Non tradisce questo spirito di rinnovato vigore autunnale nemmeno il Rotary International, che ha visto i vertici del club di Termoli, rappresentati, tra gli altri, dal presidente Michele Di Tomasso e dal segretario Basilio Ciucci prendere parte con mero costrutto sabato scorso alla giornata di formazione e aggiornamento per il Rotary club di Termoli. Il presidente alla guida di una piccola delegazione del club si è recato a Pescara per partecipare ad un seminario riguardante i progetti distrettuali Rotaryani. Iniziative molto interessanti tutte accomunate da una unica parola d’ordine: “concretezza”. Coerentemente con gli indirizzi del board internazionale si tratta di progetti rivolti principalmente ai giovani che vanno dal microcredito (“Credit to the young”),

alle borse di studio per master con stage (master & job), sino al programma “Virgilio” di tutoraggio sulle nuove iniziative imprenditoriali ). Uno sguardo focalizzato principalmente sulle realtà locali di riferimento pur senza dimenticare gli aiuti ai paesi più poveri (illustrato il progetto “Vita Nova”, che vede il distretto impegnato nella cura dei

bambini dello Zambia contro le malattie Cardiache reumatiche da febbri reumatiche). Insomma una serie di aiuti e idee concrete che si aggiungono, a quelle già in programma per il club. Spetterà al direttivo del club definire quali di queste iniziative perseguire, compatibilmente con le risorse disponibili

Via Genova tra puzza, immondizia e animali TERMOLI. Sono i residenti di via Genova a segnalarci che “dal 26 agosto scorso è stato rotto un bidone per la raccolta del secco”. Un evento da associare senza dubbio all’inciviltà di alcuni ma, nonostante tutto, gli innocenti cittadini “si sono rivolti all’amministratore del condominio che a sua volta ha contattato la Teramo Ambiente ma non è riuscita a farsi dare il contenitore nuovo perchè “erano finiti””. Una questione scomoda che perdura da oltre un mese e così, uno dei residenti “si è recato personalmente più volte “dove si ritirano le buste” facendo vedere le foto” e la risposta che ha ottenuto è la stessa degli amministratori. “In pratica, tra puzza, immondizia e gatti, la situazione non è più sostenibile”: denunciano i residenti



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Opinioni

7 ottobre 2014

Termoli, quel '43 di fuoco TERMOLI. “Mai più guerre…”, con questo appello finale i protagonisti delle “voci della memoria” chiudono il documentario presentato ieri e che racconta i fatti di quel 3 ottobre 1943. Un lavoro, quello presentato ieri pomeriggio dai ragazzi dell’associazione culturale “Progetto Cultura”, presso la sala del Cinema Sant’Antonio, davvero emozionante e anche commovente in alcuni passi. Due gli elaborati presentati ai convenuti: “Le voci della memoria” e il cortometraggio “Millenovecento43” capaci di riscuotere un applauso convintissimo e sincero durato alcuni minuti da una folta platea. La sceneggiature del cortometraggio, curate dal presidente dell’associazione Liberato Russo, con la regia di Maurizio Perrotta, sono molto precise e ben fatte e la voce narrante ben “condisce” le stesse grazie all’attore molisano Aldo Gioia. Curatirci del cortometraggio e del docufilm Chiara Martino e Lucia Checchia; alle musiche ha contribuito Sandro Perrotta, fratello del regista Maurizio e come ospiti i musicisti alla fisarmonica l’artista Donato Santoianni e Daniele Galuppo al clarinetto; organizzatore dell’evento l’editore Stefano Leone. Abbiamo ascoltato il presidente dell’Associazione, nonché sceneggiatore, Liberato Russo. Liberato, la presentazione di questa vostra opera di operazione memoria della termo-

Entro fine anno si deve assolutamente affrontare la discussione delicatissima sul piano d’impresa e su questo saremo intransigenti, non faremo sconti a nessuno – dichiara il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -, da quando è arrivato il nuovo amministratore delegato, il Sindacato è stato convocato una sola volta. Qual’è la direzione strategica di Poste Italiane? Quali sviluppi per le attività finanziarie e tradizionali? Come e quanto sarà coinvolto il

La storia corre sul filo della Memoria

lesità, ha richiamato al cinema cosa inusuale a Termoli moltissima gente. Quali le tue impressioni? “Mi ha reso felice il grande afflusso di persone per assistere a questo nostro lavoro. Forse sarà il fatto che la termolesità attira sempre ma questa giornata è stato il momento della presentazione del nostro lungo lavoro che siamo riusciti a realizzare o meglio, che l’associazione culturale “Progetto Cultura” ha voluto realizzare dando a me l’incarico di scrivere la sceneggiatura e a Maurizio Perrotta di curare la regia. La nostra attenzione l’abbiamo voluta focalizzare sulla

Termoli del 1943 e in particolare nell’ottobre 1943 di cui oggi ricade il 71esimo anniversario dello sbarco degli alleati, in particolare le truppe inglesi, l’ottava armata comandata dal generale Montgomery. È un lavoro che è partito dalla storia dai dati storici, ma abbiamo voluto usare, come metro, un mezzo di comunicazione che non fosse il solito libro, il solito saggio, ma che invece a parlare fosse l’immagine e così abbiamo realizzato un documentario e un cortometraggio; quest’ultimo non vuole assolutamente fare il verso al cinema, ma è una prova poetica sperimentale e non fa altro che ricostruire, in qualche modo, scene di vita quotidiana quali potevano essere vissute a Termoli nel 1943”. Un lavoro molto impegnativo … “Abbiamo impiegato per realizzarlo la bellezza di 10 mesi, un lavoro anche abbastanza delicato e non abbiamo voluto tralasciare quello che predomina che è proprio l’aspetto emotivo, il phatos, l’emozione e la poesia che vanno di pari passo anche con il lavoro del regista. Un montaggio poetico per cui c’è una sorta di legatura tra quelle che sono ad esempio le testimonianze rilasciate da alcuni termolesi che

hanno vissuto all’epoca che nel 43”. Tutto ciò potrebbe essere un punto di partenza innovativo per Termoli e per la vostra associazione? “Me lo auguro, l’associa-

zione culturale vive da circa un anno a Termoli e ci si siamo prefissi di lavorare in questo senso, dando importanza soprattutto alla macchina da presa e voce alle persone del popolo; quindi su questa base costruirci qualcosa di importante. Anche in questo lavoro, che abbiamo portato a termine nemmeno un mese fa, ci torneremo sicuramente sopra”. Chiudiamo con una domanda che ci pare d’obbligo con un sorriso: tuo cognato Giulio Manfredonia è al corrente di avere una sorta di concorrenza in famiglia e se si, cosa ne pensa? “Di questa cosa ne sa marginalmente anche lui. Sarà una sorpresa e reputo opportuno che Giulio guardi prima il prodotto realizzato e poi vediamo … il da farsi”. Resta il fatto che questo lavoro è piaciuto tanto ai molti presenti … come si dice: “se il buongiorno si vede dal mattino”, si preannuncia bel tempo su tutta la linea.

Poste, un marasma sindacato? Questioni importanti, per un’azienda che negli ultimi dieci anni ha registrato risultati economici di successo, anche grazie all’impegno del sindacato e dei suoi dipendenti, ma che oggi è ferma e appare incerta. Bisogna assolutamente affrontare l’annosa questione è l’equilibro tra le attività finanziarie di Poste e la mission tradizionale, del servizio postale. Un ramo, que-

st’ultimo, che secondo la CISL Poste molisana è assolutamente da rivedere e richiede investimenti e strategie da parte dell’azienda. Il servizio è in decadenza – afferma Antonio D’Alessandro – gli utenti si lamentano e i dipendenti, oltre ad essere costretti a lavorare sotto-organico, devono anche subire gli insulti della clientela. L’azienda è ferma perché attende di prendere decisioni di alto livello,

come la privatizzazione – aggiunge continua Antonio D’Alessandro – ma il rischio è che intanto si compromettono i risultati positivi raggiunti con sacrifici negli ultimi anni. Una tale situazione di stasi, non può durare a lungo. Perché nel contesto attuale di grande concorrenza, anche internazionale – ha spiegato il Segretario della CISL Poste – si crea un grande spazio per i competitors.

La positività delle relazioni tra sindacato e Poste è stato negli anni uno dei fattori chiave del successo dell’azienda. La storia di Poste dimostra che se si affrontano processi anche difficili ma con relazioni positive si può avere successo – conclude Antonio D’Alessandro -. Il futuro delle relazioni deve essere un futuro di partecipazione, dove non ci sia confusioni di ruoli. In un momento come questo è importante mettere in evidenza il sindacato com’è in realtà



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