Sarò una stella. Un incontro inatteso

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Elizabeth Barféty
Sarò
stella
incontro inatteso

Universale d’Avventure e d’Osservazioni

Sarò una stella

UAO
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Si ringraziano per il prezioso aiuto:

Élisabeth Platel, direttrice della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi

Astrid Boitel, assistente alla direzione della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi

Anne-Sophie Bach, responsabile dello sviluppo commerciale dell’Opéra di Parigi

Ada d’Adamo, ballerina, scrittrice, editor insostituibile

Sarò una stella. Un incontro inatteso disegni di Magalie Foutrier

traduzione dal francese di Camilla Diez

della stessa serie:

Amiche e rivali

Perfetta… o quasi

Sfide in famiglia

Piccola ribelle

La più timida spicca il volo

ISBN 979-12-221-0493-5

A tutti i costi

La tournée in Giappone

Prima, o niente!

Intrigo all’Opéra

La nuova arrivata

Prima edizione italiana marzo 2024

ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2028 2027 2026 2025 2024

© 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Titolo dell’edizione originale francese: 20, allée de la Danse. Une rencontre imprévue

© 2019 Éditions Nathan, Sejer - Parigi, Francia

Gallucci e il logo sono marchi registrati

Se non riesci a procurarti un nostro titolo in libreria, ordinalo su:

galluccieditore.com

L’inchino

Un passo di lato

Il sogno americano

Sotto i riflettori

La festa della scuola

Il marchio FSC® garantisce che questo volume è realizzato con carta proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile e da altre fonti controllate, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su https://ic.fsc.org/en e https://it.fsc.org/it-it

Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.

Sarò una stella

Un incontro inatteso

Elizabeth Barféty

disegni di Magalie Foutrier traduzione dal francese di Camilla Diez

mamma
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«Ehi! Sono qui!»

Seduta al tavolino di un caffè affollato, Mila fa grandi cenni a Constance. La giovane ballerina le sorride e si apre un varco fino a lei. L’amica si alza per darle un bacio.

«Buon anno!» esclama allegra.

Poi si china per tirare fuori dalla borsa un pacchettino e lo porge a Constance.

«E buon Natale in ritardo!»

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«Oh, grazie! Non dovevi… Io per te non ho niente».

Mila ride davanti alla faccia dispiaciuta di Constance.

«Sono la tua madrina, è normale che ti vizi un po’! E poi è solo un pensierino, vedrai».

Constance sorride. È allieva della quinta divisione alla Scuola di ballo dell’Opera di Parigi, cioè al secondo anno. È un “topolino”, secondo la nota espressione.1 Una delle tradizioni che Constance ha scoperto a Scuola è quella dei padrini e delle madrine. Gli allievi più piccoli scelgono un ballerino o una ballerina più grande che si prenda cura di loro, gli trasmetta la sua esperienza,

1 I piccoli allievi della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi vengono chiamati affettuosamente petits rats, “topolini”.

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li conforti. Una piccola famiglia creata lontano da quella vera, perché la maggior parte degli allievi vive nell’internato: sono quindi separati dai genitori dal lunedì al venerdì, o anche più a lungo, se vengono da lontano.

Constance ha chiesto a Mila, allieva della seconda divisione, ossia al penultimo anno, di essere la sua madrina. E le due ragazze hanno preso l’abitudine di vedersi in un caffè parigino nel fine settimana.

Constance scioglie il nastro e apre delicatamente la carta regalo. C’è una scatolina che contiene un braccialetto d’argento con un ciondolo a forma di stella.

«Grazie» ripete commossa. «È adorabile da parte tua…»

«Provalo!» la incalza Mila.

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La ballerina cerca di mettersi al polso il gioiello, ma non riesce ad aprire il fermaglio. Le dita le formicolano e le tremano leggermente. Infastidita, si morde il labbro. Sa cosa significa. Che è angosciata. Ma per quale motivo? Va tutto bene!

«Ti aiuto io» propone la madrina chiudendo il braccialetto. «Ecco fatto. Ti sta una favola! Vuoi una cioccolata calda?»

Constance annuisce, e qualche minuto dopo il cameriere arriva con la bevanda. Mila sta raccontando entusiasta le sue vacanze, ma la figlioccia è distratta. «Che hai?» domanda all’improvviso Mila. «Hai l’aria… imbronciata?»

«Nient’affatto, ti stavo ascoltando!»

protesta Constance.

«Ti stai strofinando il pollice e il me-

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dio senza rendertene conto» osserva Mila. «Lo fai sempre quando c’è qualcosa che ti tormenta».

Sorpresa, la giovane ballerina si guarda la mano. L’amica ha ragione.

Sospira:

«Se sapessi quanto mi dà fastidio! Essere angosciata e non sapere perché! Come se già non bastassero il timore degli esami, l’agitazione prima degli spettacoli, la paura dell’aereo… Adesso mi angoscio per niente. Come se il mio cervello non funzionasse più!»

Mila aggrotta le sopracciglia.

«Sicuramente un motivo c’è» riflette.

«Sei preoccupata per la ripresa dopo le vacanze?»

Constance fa spallucce.

«Sono sempre preoccupata!» ribat-

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te con una risatina. «A Scuola abbiamo così tanto lavoro, tra le lezioni della mattina, la danza il pomeriggio, gli spettacoli da preparare. Se non ci si mettono anche gli esami, ovviamente…»

Mila annuisce:

«È vero che è molto faticoso. Ma la maggior parte del tempo riusciamo a prenderla con il sorriso… Non è che ti sei infortunata? Ti fa male qualcosa?»

La figlioccia scuote la testa.

Come prima di ogni periodo di vacanza, la signorina Pita, la direttrice, ha ricordato agli allievi e alle allieve l’obiettivo principale: rilassarsi, riposare la mente, ma anche il corpo. Godersi i propri cari e le feste di fine anno per tornare con il pieno di energia.

Fedele alle sue abitudini, Constance

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ha comunque passato un’ora al giorno alla sbarra, in camera sua. Compreso il 25 dicembre.

«Con la banda va sempre tutto bene?» chiede ancora Mila.

“La banda” è il gruppetto di amici di Constance. Sei topolini dai caratteri molto diversi e tuttavia inseparabili dal giorno in cui sono entrati nella Scuola.

«Sì, tutto come al solito» risponde la giovane ballerina. «Jamal fa le battute, Zoe le marachelle, Maina è la gentilezza in persona… Gli unici cambiamenti sono che Sofia parla un pochino più di prima e Niky è finalmente cresciuto un po’ in altezza!»

Il solo fatto di pensare ai suoi amici le tira su il morale. Tra due giorni li rivedrà tutti.

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Mila continua a cercare la possibile causa dell’agitazione di Constance.

«Pare che a molte persone le feste di fine anno non piacciano, sai» osserva. «Magari a deprimerti è semplicemente il periodo».

Constance è commossa dagli sforzi di Mila, ma sente di non avere energia sufficiente per lanciarsi in un dibattito sul Natale e le riunioni di famiglia…

«Lo vuoi uno scoop?» chiede di colpo la sua madrina, con uno scintillio malizioso nello sguardo.

«Dipende» ribatte la giovane ballerina. «Se si tratta di un nuovo flirt di Doriana, mi sa che stavolta preferisco non saperlo…»

Doriana è in prima divisione… ed è famosa per le sue cotte continue!

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Mila scoppia a ridere.

«No, non è quel genere di scoop» precisa. «È molto più interessante…»

«Riguarda la Scuola?»

L’amica annuisce.

«Parteciperemo a un balletto?» chiede Constance speranzosa.

L’anno scorso è stata selezionata per danzare sul palcoscenico del Palais Garnier accanto alla celebre étoile Louise Leven nella Bayadère. Da allora ha avuto numerose occasioni di risalire su quel mitico palco. Ma niente è esaltante quanto le vere rappresentazioni tra i ballerini della Compagnia…

«Fuochino…»

Constance si spreme le meningi, ma invano.

«Mi arrendo» dice alla fine.

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«Ok. Non dovrei parlartene, ma tanto la signorina Pita lo annuncerà lunedì, quindi…»

Mila è la rappresentante degli allievi della Scuola, quindi Constance non si stupisce che abbia accesso a certe informazioni con un po’ di anticipo.

«L’Opéra organizza degli open days!» rivela la ragazza. «E noi allievi parteciperemo!»

«Ah…»

Constance cerca di non darlo a vedere per non offendere l’amica, ma è un po’ delusa. Sarebbe questo, lo scoop? Degli “open days” suonano come un evento piuttosto noioso. Già si immagina a fare da guida a un gruppo di curiosi.

«Accidenti, oggi sei proprio incurabile!» esclama Mila di fronte al poco en-

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A passo di danza, le storie di piccole grandi amicizie

Che occasione fantastica, gli open days!

Per tre giorni l’Opéra aprirà le porte ai curiosi e i topolini della Scuola di ballo si esibiranno nei prestigiosi spazi del Palais Garnier.

Ma Constance durante le prove non riesce a concentrarsi: una persona molto speciale è appena comparsa nella sua vita.

I racconti della Scuola di ballo in collaborazione con l’Opéra National de Paris

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