Emma e il giaguaro nero

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Un’incredibile storia

di avventura e amicizia! Emma, un’adolescente di New York, scopre che la sua amica d’infanzia è in pericolo: decide allora di partire per un rischioso viaggio nel cuore della foresta amazzonica, sfidando insidie e trafficanti di animali. Pur di ritrovare la sua amica Hope, Emma è pronta a tutto, perfino sopportare la professoressa Shymore, la sua insegnante di biologia, che cerca in tutti i modi di riportarla a casa. I pericoli però sono in agguato, soprattutto perché Hope è in realtà un giaguaro nero, l’ultimo della regione, un animale selvaggio che probabilmente ha dimenticato la sua grande amica umana. Riuscirà Emma a recuperare la fiducia di Hope e a salvarla? Testo adattato da Christelle Chatel nzo il roma Traduzione di Marianna Zilio l film

il

nzo a m o r del

tratto da

EMMA NERO E IL GIAGUARO

film

del regista di

BIANCO MIA E IL LEONE e IL LUPO E IL LEONE Degli stessi autori:

ISBN 979-12-221-0530-7

© 2023 Mai Juin Productions - Wishing Tree Productions - Studiocanal

Consigliato dagli ai anni

99

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un film di

E 9,90

gilles de maistre



UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni


Emma e il giaguaro nero testo adattato da Christelle Chatel traduzione dal francese di Maria Laura Capobianco degli stessi autori: Il lupo e il leone ISBN 979-12-221-0530-7 Prima edizione italiana febbraio 2024 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2028 2027 2026 2025 2024 © 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma Titolo dell’edizione originale francese: Le Dernier Jaguar Tratto dal film Le Dernier Jaguar di Gilles de Maistre Grafica della locandina © Rysk Foto: © Christopher Power (pp. 4, 50, 55, 58-59, 61, 69, 70, 78, 81, 113, 115, 126-127); © Emmanuel Guionet (quarta di copertina, p. 13) ; © Lexi Steel (pp. 83, 95, 97). Progetto grafico Alice Nussbaum © 2024 Éditions Nathan Sejer - Paris, Francia Gallucci e il logo

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sono marchi registrati

Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Graficki Zavod Hrvatske, Zagabria (Croazia) nel mese di febbraio 2024 Se non riesci a procurarti un nostro titolo in libreria, ordinalo su:

g a l l u c c i e d i t o r e. c o m

© 2023 Mai Juin Productions - Wishing Tree Productions - Studiocanal Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


Un film di Gilles de Maistre

testo adattato da Christelle Chatel

traduzione dal francese di Maria Laura Capobianco



PROLOGO O

N

el profondo della foresta amazzonica, un magnifico giaguaro dal mantello nero cammina su un tronco caduto. I raggi del sole filtrano tra le foglie verde intenso, lo scroscio leggero di una cascata accompagna i suoi passi. L’animale si ferma a contemplare brevemente la giungla, il suo regno. Non abbassa la guardia, però: un pericolo minaccia non solo lui, bensì tutta la fauna e la flora di questa terra affascinante, tanto grande ma tanto fragile... Poco lontano, su una sponda del Rio delle Amazzoni, Oré, capotribù degli Awaha, sta scrivendo una lettera al riparo da occhi indiscreti.

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Caro Doc, amico mio, oggi il mio pensiero va a te, come ogni anno, nel giorno in cui io e la mia gente ricordiamo la morte di Ellie. Sappi che vegliamo sempre sul suo spirito e, anche se lei non c’è più, portiamo avanti la sua battaglia. Purtroppo la situazione non fa che peggiorare. Nei nostri fiumi c’è il veleno, e gli alberi abbattuti aumentano. La caccia e la vendita degli animali non si fermano. Ma c’è di peggio: nella regione è rimasto soltanto un giaguaro, e i trafficanti gli stanno con il fiato sul collo. Ci serve aiuto. Abbraccia come sempre la nostra principessina, e mi raccomando: che non dimentichi la sua famiglia nella foresta. Il tuo amico, Oré

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CAPITOLO 1 O

È

tarda sera. Nel suo studio, a New York, il dottor Saul Edison ha appena finito di leggere la lettera dell’amico Oré. Mentre riflette su quelle notizie allarmanti, sua figlia Emma entra nella stanza. «Non riesco a dormire!» sbotta la quindicenne. «Che succede, piccola mia?» esclama il padre, infilando la lettera in un cassetto. «Ti va di parlare un po’?» «Grazie, ma vedo che ti aspetta una bella nottata di lavoro...» scherza Emma. Indica una pila di documenti: «Cosa sono tutti questi fogli?» «Oh! Niente di che» farfuglia Saul. «Ricerche per il mio prossimo articolo. Piuttosto...» aggiunge dolcemente. «Hai avuto un altro incubo?»

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Emma fa cenno di sì. Non le va di parlarne, per cui svia la conversazione. «Domani ho lezione di biologia. Pensavo che magari potrei stare a casa...» «Emma, ti prego» geme il padre. «Dobbiamo proprio discuterne a quest’ora?» «Ma lo sai che la odio, la prof. Non la sopporto. Con quello chignon stretto stretto, quei tacchi bassi bassi, quegli occhiali piccoli piccoli e quel suo riccio da compagnia!» prosegue la ragazza. «Ed è fissata con le piante, ma anche una pianta morirebbe di noia, a sentirla parlare!» Saul trattiene un sorriso, dopodiché rimprovera bonariamente la figlia.


«Basta così! Fila a letto. E domani ci vai, a scuola». Delusa, Emma fa un gran sospiro. «Ti voglio bene» sussurra il padre, e le dà un bacio sulla fronte. Con estrema lentezza, Emma torna verso la porta. «Ti voglio bene anch’io... Buonanotte» mormora. «Che poi» aggiunge senza preavviso Saul «una prof. che adotta un riccio non può essere tanto odiosa...» «E invece sì» brontola Emma. «E non porta gli occhiali!» «Ah, no?» È strano che il padre abbia notato quel dettaglio. La porta è ormai quasi chiusa quando, sottovoce, Emma saluta il genitore. «Buonanotte, papà...» «Buonanotte, amore mio». O Una volta tornata in camera, Emma non ha alcuna voglia di rimettersi a letto. Prende il por-

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tafoto dalla scrivania: dentro c’è l’ultima foto che la ritrae assieme alla madre, Ellie. Era ancora una bambina, all’epoca. Bacia quella foto tanto cara, stringendo tra le dita il medaglione che ha ereditato. Intanto, nello studio, Saul sta guardando la stessa foto. Gli vengono le lacrime agli occhi, ma proprio allora il notiziario dell’Amazzonia che segue tutte le sere cattura la sua attenzione: “Mentre il dibattito sulla deforestazione infuria, l’imprenditrice Doria Dargan ha assicurato che grazie al suo progetto immobiliare gli abitanti del Mayarihawá avranno energia pulita per trent’anni, oltre che migliaia di posti di lavoro”annuncia la giornalista. “Dargan ha dichiarato che agli sfollati delle terre alluvionate sarà data una nuova sistemazione...” O Nella stanza accanto, Emma solleva il tappeto che nasconde la sua opera segreta: un dipinto che ormai da settimane sta realizzando sulle assi del pavimento, all’insaputa del padre. Raffigura una bambina dai capelli scuri che accarezza un

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giaguaro, nel cuore di una giungla lussureggiante. Emma intinge il pennello nella tempera e aggiunge un tocco di nero al mantello dell’animale. Man mano che dipinge, nella sua mente prende forma un ricordo... O Emma ha cinque anni e abita in Amazzonia, un luogo che le sembra il paradiso; i suoi genitori gestiscono un rifugio per animali feriti o scam-

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pati ai bracconieri. Quel pomeriggio Emma decide di fare un giro nella giungla, felice come non mai. «Non allontanarti troppo!» si raccomanda la madre. Emma le fa un gesto frettoloso con la mano, poi parte all’inseguimento di una farfalla. La perde di vista, la ritrova, quand’ecco che uno sparo rimbomba nell’aria. Nel rifugio, Ellie si immobilizza per la paura. Emma si accoccola tra gli alberi, tendendo le orecchie. Dopo un po’ sente di nuovo il canto degli uccelli e il mormorio dell’acqua. E poi, sulla sponda del fiume... «Non ci posso credere!» esclama. «Un cucciolo di giaguaro!» Il felino la fissa con i grandi occhi dorati, sorpreso più di lei, poi spicca un balzo maldestro e atterra su una zattera di rami. Emma lo raggiunge e lo ricopre di carezze rassicuranti, e in quel momento magico la piccola imbarcazione comincia a navigare sul fiume... «Stai tranquillo» dice la bambina al suo nuovo amico. «Ci sono io con te. Guarda! Un cer-

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coletto, sui rami sopra di noi! Oh, e che bei pappagalli!» Il cucciolino si guarda attorno tutto curioso, sporgendosi più che può. «Uao! Il coccodrillo, com’è grande!» esclama Emma, e indica la riva. Il giaguaro si accoccola addosso alla bambina. «Ma tu cosa fai qui, tutto solo?» mormora Emma. «Dovresti stare con la mamma... Bene, da ora io e te siamo amici. Mi chiamo Emma, e tu?»


Le viene da ridere: sa bene che il giaguaro, una femminuccia, non può risponderle. «Sono sicura che papà e mamma verranno a cercarci. E spero tanto che casa mia ti piacerà, e anche il mio lettino. Vedrai quant’è bello! Possiamo dormirci tutti e due. Sì, scommetto che ti piacerà tanto, Hope. Vuol dire “speranza” in inglese, e secondo me è proprio un bel nome. Tu che ne dici?» Il giaguaro si mette a fare le fusa e Emma gli dà un bacio sulla testa. Ben presto cala la notte, ma con Hope vicino a sé la bambina non ha paura. Le due naufraghe approdano sulla sponda del fiume e si mettono pazientemente ad aspettare. Dopo qualche ora Emma sente delle voci... Sono i suoi genitori! «Emma!» grida Saul. «Emma!» ripete Ellie. «Sono qui!» risponde la bambina. «Continua a parlare, seguiremo la tua voce!» esclama la madre. E alla fine la famiglia si ricongiunge. Per la gioia di aver ritrovato Emma sana e salva, Saul ed Ellie decidono di adottare il piccolo giagua-

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ro. Temono che la sua mamma sia stata abbattuta proprio quel pomeriggio. «Bracconieri armati a due passi da nostra figlia...» riflette Saul. «Vivere qui è troppo rischioso!» O In camera sua, a New York, Emma stende con cura una pennellata verde sulle foglie che ha dipinto. Come vorrebbe che il giaguaro prendesse vita e balzasse fuori da quella giungla! «Hope, amica mia» sussurra. «Quanto mi manchi...»


Un’incredibile storia

di avventura e amicizia! Emma, un’adolescente di New York, scopre che la sua amica d’infanzia è in pericolo: decide allora di partire per un rischioso viaggio nel cuore della foresta amazzonica, sfidando insidie e trafficanti di animali. Pur di ritrovare la sua amica Hope, Emma è pronta a tutto, perfino sopportare la professoressa Shymore, la sua insegnante di biologia, che cerca in tutti i modi di riportarla a casa. I pericoli però sono in agguato, soprattutto perché Hope è in realtà un giaguaro nero, l’ultimo della regione, un animale selvaggio che probabilmente ha dimenticato la sua grande amica umana. Riuscirà Emma a recuperare la fiducia di Hope e a salvarla? Testo adattato da Christelle Chatel nzo il roma Traduzione di Marianna Zilio l film

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