galleria Ariele presenta Franco Erreni

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Galleria Ariele presenta

Franco Erreni


Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico

Alfredo Tradigo

in copertina

particolare dell’opera “ Ferro”


Galleria Ariele presenta

Franco Erreni


BIOGRAFIA Nato a Milano nel 1952, ha ereditato dal padre Sergio la passione per la pittura iniziando sotto la sua guida ad usare gli oli e ad “imbrattar tele” (come il pittore stesso usa dire). Diplomato Perito meccanico nel 1971 ha continuato, nei ritagli di tempo a dipingere cercando valide alternative al classico paesaggio a cui lo aveva indirizzato il padre. Nel 1989 frequenta il corso di disegno, pittura e Storia dell’Arte organizzato dal Comune di Gorgonzola e tenuto dai Maestri Loris Riva e Giorgio Carlassara che è rimasto in ottimi rapporti col pittore. Nel 1990 partecipa alla mostra collettiva organizzata dalla scuola stessa. Nel 1991 vince il primo premio all’esposizione concorso della “Biblioteca popolare del Volontariato” di Cernusco Sul Naviglio. Nel 2009 ha frequentato il corso di pittura tenuto dalla pittrice Luciana Meazza presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) mentre dal 2008, sempre al NABA, sta seguendo il corso di disegno dal vero tenuto dal Prof. Emanuele Mocarelli. Nel Febbraio 2010 partecipa alla collettiva “Spaccato artistico 2010” organizzata dalla Galleria Ariele” di Torino. A Settembre dello stesso anno presenta le sue opere in una personale presso “Arte e Caffè” di Trezzo sull’Adda. Nell’Aprile 2011 partecipa, con i colleghi del NABA all’esposizione collettiva “Insoliti percorsi” presentando una serie di disegni realizzati con gessi Contè.


CRITICA Le opere di Franco Erreni sono il travaglio di un uomo che vive, si interroga, non rimane insensibile davanti alla realtà. La sua pittura esprime l’ansia di dire, di capire, di comunicare una bellezza ritrovata nel profondo di sé dove parla e agisce il Mistero. Tutto ciò si accentua e viene fuori negli ultimi lavori in cui Franco cerca di dare una risposta al caos dell’esistenza e del tempo che passa e consuma le cose, rendendole immondizia e rifiuto. Si potrebbe dire che Erreni trasporti la fresca brezza dei suoi paesaggi di Normandia e di Bretagna nell’immondizia di Napoli, per verificare la verità della sua pittura. Un gesto di coraggio e di umiltà che dà i suoi primi frutti in grandi tele dense di colore. Abituato a cogliere del “mondo” il gonfiore delle nuvole, lo splendore della terra fatta oro dal grano maturo, il nitore delle piccole case degli uomini rannicchiate tra terra e cielo, Erreni affronta il nuovo paesaggio dell’immondezzaio senza pregiudizi; e ne rianima la natura artificiale con il soffio della sua pittura fatta di tratti decisi, in cui le masse di colore sembrano impigliarsi nelle sfumature della plastica come nuvole che imbrigliano il vento e i colori del mondo. La poetica di Erreni è in fieri ma ne intuiamo i possibili sviluppi purché l’Autore si mantenga in equilibrio su questo confine, su questa soglia tra astratto e concreto come dimostra di saper ben fare in uno dei suoi ultimi quadri, Bacche rosse, in cui il microcosmo nostrano dei frutti del bosco si trasforma nell’intricato macrocosmo di una possibile foresta tropicale. Si intuisce che il soffio che investe la naturale artificiale delle immondizie è lo stesso che ravviva la fresca natura vegetale esplosa in fasci di erbe lunghi e sottili e nelle superbe macchie di colore delle bacche, sfacciate nel loro proporsi così come lo sono i rossi di bottiglie e sacchetti.


“Ferro” olio su cartone - 2011 - cm 50x70


“Concreto astrattismo� acrilico su tela - 2011 - cm 100x80


“Cumulo 1” acrilico su tela - 2011 - cm 70x50


“Cumulo 2” acrilico su tela - 2011- cm 70x50


“Malinconia� acrilico su tela - 2011 - cm 100x80


“Senza titolo” acrilico su tela - 2011- cm 70x50


www.galleria-ariele.com Via Lauro Rossi, 9c 10155 Torino tel. 011 2073905


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