microbook di Grangetti Diego

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Galleria Ariele presenta

Diego Grangetti


Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico

Andrea Domenico Taricco impaginazione e grafica Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo

in copertina

particolare dell’opera “Al Pacino”.


Galleria Ariele presenta

Diego Grangetti


BIOGRAFIA Autodidatta, Diego Carlo Grangetti scopre la sua vocazione all’arte nel momento in cui arriva terzo classificato al contest del liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino con un quadro astratto dal titolo Bungle in The Jungle nel 1995. Con l’adolescenza arriva anche l’interesse per il mondo del Writing e della Street Art: Grangetti diventa writer nel 1996 e inizia l’attività con il gruppo Jungle Crime Experience. Tre anni più tardi, sarà membro fondatore della The Others Crew (1999) dedita al writing su muro e treno. Dal 2001 al 2003 realizza e segue la fanzine BAGNACAODA, producendone tre numeri distribuiti in tutta Europa. Nel 2001 è invitato a dipingere alla manifestazione Vibrazioni Positive e nel 2004 dipinge a Mestre, nell’ambito del contest New York Strikes Again oltre a prendere parte a numerose jam minori nell’ambito torinese dal 1999 ad oggi. La prima expo personale, intitolata BARELY LEGAL, arriva presso il Circolo Pueblo di Torino nell’anno 2005, anno in cui la rivista Moodmagazine dedica il suo undicesimo numero ai lavori della sua crew JCE Club. La volontà di sperimentare con la fotografia lo porta invece, nel 2007, a concepire la serie delle Decostruzioni Fotoniche, descritte dall’artista come un mix in omaggio tanto all’immaginario di Mario Schifano quanto ad alcuni significativi esponenti delle Avanguardie storiche, ad esempio il Futurismo. Anche le Decostruzioni - complice la mostra dal titolo SHIVA SHAKTY – troveranno ospitalità presso il Circolo Pueblo di Torino, stavolta nel 2007. Il 2010 – 2011 lo vede protagonista con l’esclusiva serie Black in tempera o gesso su cartoncino.


CRITICA

L’estro compositivo di Diego Grangetti è caratterizzato dal desiderio di rinnovare dall’interno i codici convenzionali del linguaggio pittorico. Un ribelle della visione che scompone e ricompone, che costruisce e demolisce in nome d’una curiosità, d’una poetica, d’un impeto creativo finalizzato alla rimozione di tutti quegli elementi percettivi che la naturalità delle cose tende a celare. L’atto del dipingere diviene per lui una ricerca profonda, un tentativo di verificare, svelare e dimostrare secondo riferimenti alla tradizione neodadaista, pop, fotografica. Ma i modi e la carica realizzativa dei suoi lavori trascendono qualunque riferimento iniziale alle matrici logiche, che supera, alterandole in potenza: così attua una critica alle strutture preesistenti partendo da una realtà referenziale, elevata a tavolozza idealizzata, quale banco di prova di tutte le sue sperimentazioni artistiche, filosofiche e rigenerative.


“Al Pacino” stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


“Donna fantasma� stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


“Il bacio” stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


“Kelis” stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


“Omaggio al futurismo” stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


“Omaggio modigliani� stampa su carta, 2005, cm 50 x 30


www.galleria-ariele.com Via Lauro Rossi, 9/c 10155 Torino tel. 0112073905


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