FACE FESTIVAL ARTE CREATIVITA' ECOCULTURA

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IMMAGINATE UN PALCOSCENICO, UN GRANDE PALCOSCENICO, ALL’INTERNO DEL QUALE ETEROGENEE FORME DI ESPRESSIONE SI INCONTRANO E CONFRONTANO; IMMAGINATE L’ENERGIA, FORTE E FLUTTUANTE, CHE PERVADE UN LUOGO RENDENDOLO VIVO, UN LUOGO CHE GRIDA DI ESSERE VISSUTO, IMMAGINATE LA SINERGIA, QUELLA DI CENTINAIA DI INDIVIDUALITÀ CHE NELL’INCONTRO SI TRASFORMANO. NON È ANCORA ABBASTANZA. PERCHÉ IL FACE NON HA CONFINI, MA È UNA REALTÀ I CUI TRATTI IDENTIITARI, COME UN DIVENIRE, SONO IN CONTINUA EVOLUZIONE.

face3=facecube Un evento interattivo è qualcosa che comprende all’interno del luogo scelto un rapporto diretto e reciproco tra attori ed attanti, pubblico ed organizzazione. Due nuove aree tematiche, due nuove facce del cubo del FACE: • Area wi•

ALESSIO PETROLINO

• ideeSostenibili

FABRIZIO CANALE

• Design Interattivo • Nuovi Mondi • Art•expo • LivePerformance

PAOLOGENOESE

AURELIA ARITO

PAOLOALBANESE

LUCIANOPENSABENE

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DI VEICOLAZIONE DI CULTURA. SFRUTTARE LE CAPACITÀ PRODUTTIVE, IL TALENTO, L’INVENTIVA COME METODO

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M U S I C A B U R L E S Q U E E C O L A B M U S I C A

• labOratori

PIETROPRATTICO’

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• Centro di gravità • Eco•Cultura

MARIELLACASILE

CESARE STILO

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E C O L A B M U S I C A


un viaggio nei meandri di una nuova concezione di “arte”… …perché anche l’incoscio è spettacolo…urge il continuo spostamento da un’area semantica all’altra,per poter continuare la creazione dell’universo. Oggi c’è troppa fretta,troppa pazienza,ansima la macchina culturale che è diventata,ahimè,mera macchina commerciale a scopo di lucro;mentre è ora di sperimentare quelle proiezioni sulle nuvole,quelle previste e presognate dai futuristi…”la vita colta sul fatto”,ma una vita ripresentata al di là delle logorate rappresentazioni a cui ormai siamo abituati. Basta, dunque,rimanere ancorati al passato,basta darsi alla mercè dell’arte commerciale e standard ma abituiamoci a guardare verso le nuove arti della visione,verso le nuove linguistiche. Iniziamo a guardare il mondo delle immagini muniti di un oscilloscopio. D’altra parte la vista è uno dei sensi che si ingannano più facilmente,ma quando si riesce a comprendere di cosa si tratta bisogna metterci mano ed è lì che il potere dell’illusione non diminuirà ma crescerà in un gioco perenne…

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Le diverse aree tematiche sono coordinate da esperti del settori : ECOLOGIA SITE SPECIFIC ESPOSIZIONI LIVE PERFORMANCE CONCERTI MOSTRE FOTOGRAFIA GRAFICA VIDEOARTE LABORATORI DI DESIGN SHORT MOVIE CONCORSI PROGETTAZIONE SEMINARI ECO ARTI VISIVE MUSICA PROIEZIONI TEATRO SPORT RICERCA ENOGASTRONOMICA WORKSHOP ARCHITETTURA SOSTENIBILE WEBTV STAZIONE RADIO E TV MEDITAZIONE TIBETANA E YOGA CONCORSO DI IDEE


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ECOLOGIA•ARTE•AGORA’ • LIBERTA’ DI ESPRESSIONE • COINVOLGIMENTO SOCIALE • RISCOPERTA DEL LUOGO • DIVERTIMENTO … Sti • a

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NON È ANCORA ABBASTANZA... PERCHÉ FACE NON HA CONFINI, MA È UNA REALTÀ I CUI TRATTI IDENTIITARI, COME UN DIVENIRE, SONO IN CONTINUA EVOLUZIONE.

arte

1•Da cosa nasce l’idea del Face Festival? ...una notte,la canzone di maggio di DeAndrè-XQUANTOVOIVICREDIATEASSOLTISIETELOSTESSO - COINVOLTI... RIUSCIRE A TRASFORMARE UN NON LUOGO IN LUOGO! dunque un non luogo ECOLANDIA che alla moltitudine della popolazione, resta ancora sconosciuto. area diversa dalle altre e portatrice di una forte e chiara identità .Rappresentativo per ciò che riguarda i nostri tempi.. FACE ad ECOLANDIA infatti nasce x rivolgere l’interesse in’un area peculiare come la calabria verso tematiche di sostenibilità, arte, creatività, ecocultura attraverso un nuovo metodo partecipativo e graduale che spinge verso la cultura sui binari del coinvolgimento sociale e dell’esperienza sperimentale. 2• Come mai in un posto come Reggio avete deciso di dar voce alla videoarte ancorata ancora ad un pubbli - co d’elitè e specializzato? L’arte della provocazione e la provocazione dell’arte... owero pensare e progettare qualcosa d’avanguardia controllata, in modo da dare la possibilità al medio/pubblico di crescere insieme all’evento, di parteciparlo in modo graduale piuttostochè subirlo da semplice spettatore infrazionato. La video arte concede al contempo l’opportunità di stupire e stupirsi, provoca e fa pensare, .. bisogna cooncentrarsi x comprendere una video istallazione mi sembra di aver sentito quest’estate...penso che il punto di contatto sia proprio questo 3•Credi che la partecipazione di Studio Azzurro abbia aperto un nuovo mondo al fruitore reggino oppure rimane inamovibilmente ancorato alla vecchia idea di arte? L’arte contemporanea è a mio avviso pura soggettività, Dun que vi è un’idea di arte di S.A., una GLOCAL una mia ed una sua, una di ognuno, questo significa che le radici, i comportamenti e le dinamiche sopratutto quelle artistiche sono radicate e tendono a muoversi lentamente e poco, S.A. è FONDAMENTALE oggi come spero lo sarà sempre nell’ambito della crescita della città innanzitutto e del FACE in seconda battuta. Viviamo in una città abbastanza decentrata e o riusciamo a far parlare di e con noi in settori diversi cultural - mente o patiamo come sempre da un punto troppo lontano rispetto alle platee ed alle città d’arte. 4•La perfomances di studio azzurro,a tuo avviso,è rimasta impressa nella memoria delle persone?Che reazio - ni ha avuto il pubblico di primo acchitto? Ma soprattutto quali sono state le tue impressioni riguardo a questo tributo e se tornassi indietro lo rifaresti? Non esiste errore più grande del credere che quando smetti di guardare ad esempio una sedia, quella scom - pare. No, e ancora no! Sappi, al contrario, che almeno fino alla fine dei tuoi giorni continuerà ad esistere, nelle profondità della tua retina,un posto per sedersi! Diceva circa 50 anni fa S.Dalì........sono convinto oggi che possa valere anche oggi. Credo che ILCOMBATTIMENTODIETTOREEDACHILLE possa considerarsi come il punto di partenza di un discorso che come FACE e come cittadini di RC dobbiamo e possiamo proseguire 5•Pensi che l’arte interattiva possa aiutare l’uomo a pensare ad eventuali mondi possibili? Mai come oggi il presente è stato così carico di responsabilità nei confronti del futuro e così capace di mettere a rischio la possibilità stessa del futuro che si decide del perdurare della vita dei segni e dei segni della vita sul nostro pianeta ... mi domando spesso che fase sta attraversando la comunicazione visiva? E’ questo il punto di rottura dove, terminata la fase del caos e delle immagini prefabbricate, il mondo che produce non significati visuali,appunto perchè stanco del miscuglio casuale, rigetterà tutti coloro che, non riuscendo a produrre comunicazione intrisa d’artee chiara e portatrice di forte identità, darà finalmente spazio a coloro che conosco - no ed adorano l’arte vecchia e nuova e sono attenti a problemi vari ed alle diverse tipologie di interpretazioni possibili da parte del fruitore


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6• E a te in quale altro mondo possibile piacerebbe rifugiarti? ...ecolandia, il FACE? me la passi come risposta? 7• credi nell’utilizzo dei media in modo emozionale. creando un corpo a corpo tra opera e spettatore all’insegna di una sensibilità diffusa? D’emozione si vive e riuscire a ralizzare intorno alla visualart una rete di personaggi che portano idee e novità percettive sia la strada esclusiva che dobbiamo percorrere io credo nell’arte,anche, come moviemnto del corpo. corpi che si sfiorano che si uniscono si moltiplicano. che scambiano i loro fluidi...è necessario anzi urgente sperimentare come si ricomincia a fare da ecolandia sfondando ogni orrizzonte stabile e premeditato,abolendo dalla memoria tutto ciò che ci conduce a guardare al mondo dell’arte in maniera standard. Credo che bisogna mettere in discussione tutto ogni giorno. la costante consapevolezza di rovesciare in modo brusco ogni scelta anche la più banale ti fa sentire viva...oggi decidi di nullificare ogni scelta x paura di non essere in grado di capire i tuoi limiti e divenire un altra da ciò che sei o vorresti essere realmente,domani decidi di riprendertele le tue idee perchè ti accorgi che non sono poi così fragili come immaginavi. 8•Cambieresti qualcosa del Festival di quest’anno? e di te cosa cambieresti? Il FACE nasce e spero sempre sarà un work in progress nn mi sento di programmare adesso, sono un istintivo, vivo di emozioni rapide e fortissime, i piace osare e spero di riuscire a comunicare questo anke nel FACE 3 io di me non cambierei nulla anche se sono egoista e crudele a tratti-almeno così mi dicono-. Tante volte mi guardo indietro e vedo una me sempre diversa da quella che sono adesso ed è una cosa inconcepibile. sempre uguale sempre diversa,quindi non si può giudicare una persona perchè la si giudica in base a quella che era e ora è un altra oppure si è sempre uguali non lo so,ma è questo il bello della vita essere curiosi di quello che succede momento x momento. tante volte poi non si riesce veramente ad esprimere quello che si sente... amo la mia incoerenza,amo tutto di me anche la mia follia perchè la tocco ogni giorno ed è eccitante! 9• ( wow con questo numero xò nn mi vengono domande---) 10• Cosa ne pensi del face inserito in una discussione di laurea? Credi che la laurenda sia abbastanza brava e sia in grado di parlarne e di raccontarlo? Penso che sia un’opportunita e che come tale porti in se significato, e se come sta capitando al gruppo del FACE riesce a creare sinergie creative il fine nn può che essere valido. L’entusiasmo non basta serve impazzire x qualcosa, da bambino qualcuno di molto importante mi disse... vivi il mondo come una grande opera d’arte, la tua o di chi vuoi tu.... io oggi mi chiedo...si può partire da un forte semi/ abbandonato ed uscire fuori? esplodere e coinvolgere a ventaglio, crescere, pensare sempre oltre senza alcun limite, ed a bordo di ali magenta arrivare a proporre il proprio credo, il FACE in questo caso ovunque, dal New Mexico alla Palestina e poi chissà. L’intervista è finita... il FACE continua a divenire settembre 2008 • atelier galadesign RC www.galadesign.it


Le definizione di bellezza e di arte, non possono prescindere dal ruolo che queste stesse hanno rivestito e, rivestono nella società, se non altro perché il gusto è al tempo stesso individuale e collettivo. La disciplina estetica, e non solo quella contemporanea, è, infatti, sempre vissuta tra istanze legate alla società ed agli sviluppi psico- gnosologici dei soggetti; a mero titolo di esempio, si può pensare a Platone ed Aristotele. La condanna Platonica dell’arte, operata nella Repubblica, ha motivazioni essenzialmente socio-politiche, mentre , è difficile non leggere la catarsi aristotelica della Poetica come purificazione dell’anima attraverso la rappresentazione scenica delle passioni. Sociologia e psicologia divengono, tuttavia, soltanto nel Novecento i punti di riferimento delle“ scienze dello spirito” ; la specificità di tali scienze stà, proprio, nella comprensione dell’organicità e della complessità della vita a partire dall’autocoscienza umana. L’arte, è considerata, tra le principali scienze dello spirito, si evolve in manifestazione diretta della partecipazione dell’uomo nella storia; in essa : << il nostro essere si espande, forze psichiche più potenti delle nostre vengono ad arricchire la nostra esistenza>>. È in questa direzione, attenta alla peculiarità comunicativa ed espressiva dell’arte, che, partendo da basi kantiane,si sostiene che essa, è, così come la scienza, una forma con cui il soggetto crea il mondo per la propria coscienza conoscitiva. Ma dove la scienza sviluppa discorsivamente la comprensione del reale, l’arte lo concepisce intuitivamente. Nell’artista, vive, dunque, in analogia con l’opera dello scienziato, ma attuato con metodi diversi, l’impulso ad appropriarsi del fenomeno, attraverso una libera organizzazione tecno- formale: riconducendo l’indefinitezza del processo interno alla definitezza dell’espressione esterna. Il fine conoscitivo dell’arte e della scienza, pur perseguito con metodi coscienziali e processi operativi certamente differenziati, induce una meditazione d’ordine metodologico sulla specifica “ scientificità” dell’estetica. L’estetica, va distinta dalla teoria dell’arte: si può ammettere,che con estetica si intenda la scienza della percezione sensibile ma è, però, inaccettabile che, come oggetto finale di un tale processo si pongano il bello ed il brutto. In altri termini, l’estetica non può considerarsi una gnoseologia capace di stabilire le norme sulla bellezza e/o “ giustezza” degli oggetti artistici. Gli elementi estetici che pure sono presenti nell’arte, come: il piacere suscitato dalla ricezione dell’opera d’arte, non possono far dimenticare che: << il valore artistico di un’opera d’arte non ha a che fare col suo grado di bellezza né col suo contenuto di pensiero>> . <<la trattazione dell’arte dal punto di vista estetico è ormai sorpassata>> , è invece necessario cogliere l’arte come una forma conoscitiva complessa, che guarda alla dinamicità delle sue intrinseche strutture costitutive. Il risultato teorico che ci sentiamo di aver raggiunto, a conclusione della nostra riflessione intorno alla capacità conoscitive dell’arte è: che essa è destinata a porre ordine nel caos strutturale della società contemporanea. Il mondo dell’arte in definitiva,ad oggi, è, da considerarsi il mondo stesso del pensiero, è creazione che si riallaccia a tutta la vita mentale ed esperienziale dell’uomo, essa traduce in forma sensibile i movimenti interiori dello spirito dell’uomo. Questo è il fine ultimo del face festival: far si che l’arte (ri)cominci a veicolare messaggi “altri” da se per andare incontro a quelle che sono le esigenze prioritarie della società contemporanea W. Dilthey, Introduzione alle scienze dello spirito, a.c. di G. A. De Toni, La Nuova Italia, Firenze 1974 , p. 135. K. Fiedler,Aforismi sull’arte,Minuziano, Milano 1945 . p.80 Ivi, p. 130


video arte

Però la videoarte…Tutti se ne stanno arrotando i denti,come pasciuti,parlandone in modo impersonale,interpretandola non si sa come… •Oggi ne voglio parlare in un altro modo. Diverso da quello adottato: trasognante impregnato di passione. Forse voglio essere più consapevole,più polemica.Rottura e rigenerazione salutare della vita. Noi nutriti da visite nei più bei musei del mondo.Noi che abbiamo compiuto solo metà dei corsi dell’arte e del vizio.Noi che abbiamo messo l’uno accanto all’altro i colori dei nostri occhi e abbiamo disegnato i nostri archi. Noi adesso che schiacciamo la nostra disperazione di perderci e di non trovarci sotto l’acceleratore fatale di angoscie personali.Noi che siamo d’accordo solo sul fatto di non essere d’accordo. Noi che ci lasciamo travolgere in discussioni di arte markettata,litigando tralasciamo quello che ci ha condotto fin quì. Un bel cambio di marcia. Per non dire quanti luoghi comuni abbian perseguitato noi narcisi stanchi,delle lezioni dei grandi realisti,maestri di nessuno.Neanche di loro stessi. Una bella differenza dal punto di partenza. Forse il punto si è perso,e la videoarte è lì. Oggi dando voce al serbatioio sepolto dell’inconscio collettivo voglio sinestesie. Le mie le vostre. . . La materia di cui sono fatti i pensieri è il seme dell’artista. Sogni che hanno orgine dalla mano dell’artista. e poichè l’occhio è la sentinella del cervello.trasmetto le mie più intime percezioni tramite l’arte,la mia visione del mondo. Ho fatto un sogno caricato simultaneamente di immagini e privo di sentimenti. Ho preso in mano queste Jem e ho riascoltato la lezione di Gianni Toti. Mi dice: Noi vediamo molto meno delle mosche…Noi vediamo molto meno di quello che crediamo•Viviamo nel Kaos ed io credo che sia giunto il momento di riaprire le porta al Phaos. Ma come fare?Facile con l’entrofia,semplicemente disordine.Mettiamo insieme tante immagini che sono sempre un doppio prodotto di se stessa e allontaniamoci dalla tendenza del mondo verso l’ordine. Vorrei farvi procedere in maniera sinestetica toccare per vedere. Vorrei cantarvi di un attitudine verso l’arte,per l’importanza della non importanza per i particolare della vita…più importante di quanto crediate. . Quando la leggenda diventa realtà,si stampi la leggenda! Riprendiamoci la leggenda! Tutto è inziato un anno fa.. il sogno della videoarte. Avevo capito cos’era la montagna e ci sono voluta salire. Una leggenda che avesse il sapore dell’estremo e del magico surreale come un ready made di Duchamp come una perfomance fluxus di Naim June Paik mista alla poetronica Totia e ad un ambiente sensibile di STudioAzzurro. Ci siamo riusciti lo scorso anno. il 1 agosto 2008 Il face festival ha ospitato “IL combattimento di Ettore e Achille” di Studio Azzurro. E quest’anno dopo un percorso lunghissimo che ha attraversato l’oceano si prepara a nuovi sogni,nuove avventure. E’ semplicemente l’idea di alcune persone. Una passione che viene verso di noi e ci chiede: Chi sei? essendo come il tuo specchio e al tempo stesso in grado di illuminare uno spazio di possibilita che permette a questa domanda di potersi formulare. D’alra parte vogliamo vreare un esperienza aperta che non era mai stata costruita e che al tempo stesso potesse scoraggiare qualsiasi costruzione specifica con la quale ciascuno può arrivare di fronte alla conclusione.

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anni di fotografia

Quale sarà il futuro della fotografia? Quali saranno le nuove idee, i nuovi generi, le nuove tendenze? Rivoluzione o restaurazione? La tecnologia digitale sembra aver dato nuovo vigore ad un arte che sembrava fare di tutto per escludere i più giovani, confinata spesso in luoghi asfittici che risuonavano di interminabili discussioni su acidi, sviluppi e formule chimiche astruse. Forse adesso, negli stessi luoghi, le discussioni vertono sulle qualità di pixel e sensori, in ogni caso nulla a che vedere con quanto dovrebbe effettivamente esprimere la fotografia, chimica o digitale che sia: IMMAGINI. Non è necessario rompere i ponti con i grandi maestri del passato. Tuttavia, una volta assorbita la loro lezione, occorre guardare avanti, cercare di inventare un linguaggio visuale contemporaneo. Non occorre creare qualcosa di nuovo ad ogni costo. Mark Twain sosteneva che il cervello umano fosse fatto in modo che non potesse creare niente in assoluto: “può usare soltanto materiale già esistente” , diceva (ora quale arte può rielaborare l’esistente meglio della fotografia). La novità, semmai, riguarda la grammatica della visione. Ecco che il mezzo fotografico diviene uno strumento duttile ed attuale, un “moleskine” ideale per rappresentare pensieri, osservazioni e notazioni di costume, sentimenti ed emozioni, lucida critica sociale ed esaltazione di valori. Fotografare come atto naturale e istintivo, come mangiare: mangiare con gli occhi. Quello che più conta è però il “processo digestivo” che ci conduce dal reale alla sua rappresentazione fotografica: è importante nutrirsi ma è più importante che il nostro corpo metabolizzi questo nutrimento. Citando Munari: “l’uovo ha una forma perfetta benché sia fatto col culo”. La sua perfezione deriva proprio dall’essere fatto col culo, essere cioè perfezione di forma cui si arriva alla fine della metabolizzazione creativa. Ecco cosa mi aspetto dal FACE festival, che diventi la tavola imbandita alla quale sederci e attingere il nostro nutrimento. La vetrina creativa della nostra realtà provinciale; il dispensatore di stimoli; il luogo dove, attraverso le immagini, rappresentiamo la nostra porzione di realtà: le angosce e le paure, i rifiuti e le follie, l’ambiente urbano e quello naturale, gli interni di case e i luoghi di lavoro, i rituali, le amicizie e la famiglia. Mi aspetto che diventi il contenitore nel quale ciascuno propone il suo progetto visivo con una mescolanza di generi, stili, supporti che, oltre ad esprimere il punto di vista proprio dell’autore, è soprattutto sintomo di libertà da condizionamenti stilistici o speculativi. Certo, nessuna pretesa di risolvere i dilemmi di ciascuno riguardo l’arte fotografica ma la consapevolezza che, in questo istante, migliaia di individui ritagliano la loro porzione di realtà semplicemente premendo il pulsante di scatto del proprio apparecchio fotografico mi riempie di gioia. Finalmente scattare una fotografia è diventato facile. Basta semplicemente digerire ciò che gli occhi percepiscono utilizzando i “succhi gastrici” della creatività. La differenza tra una foto buona ed una meno buona la fa l’osservatore: “di chi è un girasole? Del contadino che l’ha piantato o del passante che lo guarda volgere il capo al sole e ne giustifica così l’esistenza?” TXT


• LUCIANO PENSABENE

COERENZA ZERØ Uomini Decorso passato antico…Teatro, quale teatro? Decomposto in frammenti, in celle: Fortino. Una sfida, portare il teatro dentro il forte, rinchiuderlo, rap/presentarlo in un non-luogo e ri-crearlo. Teatro che ha avuto quasi sempre un suo luogo canonico in un rapporto platea-palco che rassicura, mantiene le distanze senza e con l’abbattimento della quarta parete, ma comunque dentro lo Stabile. Esperienze lungo tutto il corso che ritorna lo hanno portato nelle fabbriche, nelle carceri, nei capannoni dimessi, nelle strade del Teatro di strada….Living, Odet…nomi che ritornano in questi momenti, in questo per-corso e che ci aiutano ad accettare la sfida e passarla allo spettat(t)ore non pagante e partecipante, quindi non semplice spettatore ma coinvolto parte che integra e disintegra che rifiuta che disconosce ma che accetta e si mette in scena, o in gioco… Quest’anno la performance teatrale approda al Face con una serie di proposte racchiuse in due giornate e che daranno la possibilità ai visitatori di compiere un percorso non guidato tra le nostre stanze per svelare il mistero che si trova all’interno e che solo il pubblico può animare entrandovi in punta di piedi. I nostri attori rimangono senza vita all’interno delle loro celle spazio tempo, in cerca dei loro autori, sino all’ingresso di coloro che li faranno rivivere, semplicemente con la loro presenza e il loro silenzio. Svevo, Beckett, Pirandello e altri permetteranno che il miracolo si compia e che la cerimonia abbia inizio…

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interattività/musica BA DC CA HILI FAC NT AN BLUE E 20 DO 0 S SFE DE BAN 7 AN RE D D CR M R IST AUR ALA CA E’ FAC ALL EL L C INE IO M RIAN IA’ MA E 20 Z A 08 TR C MA ON NDI A C I M A C RG CE IA RL NT A AR O K H RIET AO GIO D C R S C O A SA H PO SIA DAN LEN LL R E F O AB NE T B OD & R I ZIO BIN AS MU S CA GT SIC SK BA NA OF 8 NG L E ILIA T


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cat on a PROPOSTA PER GLI SPONSOR •SCEGLI LA TUA VISIBILITA’

COMPRA PIù UNITA’ DI LOGHETTI FACE E SCEGLI QUANTO SPAZIO VUOI DEDICARE ALLA TUA PROMOZIONE ATTRAVERSO FACE3

•COME FUNZIONA:

UN LOGHETTO (formichina) FACE CORRISPONDE AD UN’AREA DI VISIBILITA’ ED HA UN COSTO FISSO.

•INFO COSTI/•CONFIGURAZIONI:

UNA FORMICHINA COSTA 200€ ED è POSSIBILE ACQUISTARLE A MULTIPLI DI 2, IN OGNI DIREZIONE: (esempio: 4 loghetti/formichine disposte orizzontalmente TOT : 800€

(esempio: 9 loghetti/formichine disposte a quadrato TOT : 1800€

•SUPPORTI X LA COMUNICAZIONE:

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI FACE3 PREVEDE I SEGUENTI SUPPORTI: •CUBE (INSTALLAZIONE INTERATTIVA MESE DI LUGLIO AGOSTO ATTRAVERSO 2000 CUBI DI CARTONE SPARSI X IL CENTRO CITTA’. ••WEB SITE/STREAMING TV DEL FACE (IL LOGO DELLO SPONSOR COMPARIRA’ SUL NOSTRO CIRCUITO WEB NELLE 48 ORE SUCCESSIVE AL CONTRATTO. IL SITO FACEFESTIVAL.ORG HA CONTATO 600.00 CLICK DA MAGGIO 2008... •••10000 SUPPORTI CARTACEI TRA MANIFESTI 100X140 ••••TOTEM INTERNI AL PARCO DI ECOLANDIA.

•TIMING

GLI INTERVENTI PUBBLICITARI: 15 LUGLIO CON IL PROGETTO DEI CUBI CENTRO CITTA’ RC 20 LUGLIO MANIFESTI, INVITI, SEGNALETICA. 1/7 AGOSTO DURANTE L’EVENTO SARANNO PRESENTI TOTEM E SEGNALETICA.

•STANDS/STRUTTURE PRESENTI

area•sponsor

ALL’INTERNO DEL PARCO CI SONO DIVERSE STRUTTURE CHE STIAMO ASSEGNANDO A SPONSOR,ENTI ED ASSOCIAZIONI PER PROVARE A CONVOGLIARE NEI GIORNI PREVISTI QUANTE PIU’ FORZE PRESENTI IN CAMPO ECOLOGICO/ARTISTICO E RISUCIRE AD ATTIVARE INSIEME L’INTERA STRUTTURA. PER INFORMAZIONI E CHIARIMENTI INVIARE UNA MAIL AD INFO@FACEFESTIVAL.ORG.


credits opere

STEFANO ROVEDA (STUDIO AZZURRO) MARIO ALVERA’(THE CLIMATE PROJECT) LUIGI ROSSI MIMMO SOSTA GIOVANNA COTRONEO JP MANFREDINI CAPONE&BUNGT BANGT MATRIMIA KHAOSSIA ALURELIO MANDICA MURNAU CARLO GIORDANO DOMENICO COLONNETTI ERNESTO ORRICO STEFANIA PENNACCHIO·TACIANA COIMBRA FRANCESCA MICCIULLI LUCIANO PENSABENE PAOLO GENOESE•PAOLO ALBANESE FABRIZIO CANALE ALESSANDRO MALLAMACI ELINA MARIA VAAKANAINEN DOMENICO LOFARO•ENZOPENNA NINNI DONATO•ANTONIO SOLLAZZO NINO BARTUCCIO•MICHELE RIERI ANDREA SCARFO’•GIUSEPPE VIZZARI ANTONIO RAFFAELE NUCT DAVIG LUNAPAESE VALENTINA CHILLE’ CETTINA SCOPELLITI ETTORE PENSABENE GRUPPOMARCIO GIOVANNI CUTRUPI SACHA LONGO

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REMO MALCIE FILIPPO MALICE MARILENA PECORARO MELANIA AITOLLO AREA GIULIO MANGLAVITI ANTONINO TRIOLO ROBERTO FERRANTE GIANFRANCO PULITANO ELENA SALVATI HERMES W. FERRO

VIDEO SINCRONIZZATO INTERVENTO CAMBIMENTI CLIMATICI INTERVENTO IL RISCHIO SOCIALE AG•SOSTANDO•RAVE PARTY INTERVENTO ECO INTERAZIONE SU BRUNO MUNARI ECO MUSICHE RITMI BALCANICI TARANTELLE MERIDIONALI CANTAUTORE MUSICA PERCUSSIONI JOLLY INSTALLAZIONE AUDIO ESPOSIZIONE IDENTITA’ NOTTJ INSTALLAZIONE•FOTOGRAFIA ECO LIUTAIO VIDEO SITE SPECIFIC FOTOGRAFIA STREET FOTOGRAFIA FOTOGRAFIA FOTOGRAFIA CUCINA CREATIVA PRODUZIONE VIDEO PERFORMANCE VIDEO MUSICALE PERFORMANCE PITTURA PITTURA PITTURA GRAFFITI FOTOGRAFIA LAB DI TARANTELLA

CURATORE SISMA SCULTURA PITTURA PITTURA INSTALLAZIONE PITTURA

IL VISUAL E’ DI PAOLO GENOESE• I TESTI DI: AURELIA ARITO•MARIELLA CASILE•PAOLOGENOESE•PAOLO ALBANESE CESARE STILO•REMO MALICE• LUCIANO PENSABENE•NINNI DONATO•FRANCESCA NACCI•JP MANFREDINI•MARIO ALVERA’•GIUSY CIPRIOTI•ENRICA TANCIONI•LE FOTO DI :DOMENICO LOFARO•ENZOPENNA•PAOLOALBANEE•PAOLO GENOESE•GIULIO MANGLAVITI•MICHELE RIERI•DOMENICO BARTUCCIO•ANNA BIASI• I DISEGNI DI: FABRIZIO CANALE•

•ARTISTI•RELATORI•MUSICISTI


13•COPIA INCOLLA E SPUTA/istallazione sonora ERNESTO ORRICO 27•GALLERIA LEUCO’/stefania pennacchio 19•MICCIULLI FRANCESCA/identità 16•NOTTAJ/LUCIANO PENSABENE 12•ALESSANDRO MALLAMACI 11•PAOLOGENOESE PAOLOALBANESE 11•FABRIZIO CANALE 18•ELINA VAAKANAINEN 4•ENZOPENNA DOMENICO LO FARO 5•NINNIDONATO E SOLLAZZO ANTONIO 6•BARTUCCIO NINO E MICHELE RIER I 27&MEZZO•SCARFO’ ANDREA/GIUSEPPE VIZZARI

C

sisma

sud/italian/silent/modern/art

26•FILIPPO MALICE /scultura&digitale 24•GIUSEPPE COSTANTINO/scultura 25•MARILENA PECORARO / istallazion e 9•MELANIA AITOLLO/pittura 28/AREA 28a••GIULIO MANGLAVITI/pittura 28b•ANTONINO TRIOLO /scultura&incisione 28c•ROBERTO FERRANTE & GIANFRANCO PULITAN O 23•ELENA SALVATI 28e•

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28f•HERMES W. FERR O 10•VIDEO • ANTONIO RAFFAELE/FABRIZIO CANALE/A3P/DAVI G GALADESIGN/LUNAPAESE/TIZIANA CANNIZZARO/ GUITARHEROCONTEST/VALENTINA CHILLE’/CETTINA SCOPELLITI ETTORE PENSABENE /MOVIMENTO WOW/GRUPPOMARCIO/ /GIOVANNI CUTRUPI THE FACE OF THIS ARTIST LABORATORI DI T ARANTELLA & GIOCOLERIA

SISMA 08 – South Italian Silence Modern Art prendendo spunto dal centenario del tremendo terremoto di Reggio e Messina, vuole avvicinare il pubblico al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente tramite l’arte, non avendo come unico fine la familiarizzazione con i suoi linguaggi e modelli, ma suggerendo processi immaginativi e creativi utili a comprenderne il messaggio. L’evento si svolge all’interno di un immenso e suggestivo “contenitore”, Ecolandia, svuotato della sua originaria funzione di fortificazione militare, restaurato e dimenticato. Un non spazio, un vuoto che FACE Festival e SISMA 08 intendono colmare suggerendo, attraverso diverse vocazioni linguistico espressive, un approccio alla musica, alla scultura, pittura, fotografia e, più in generale, all’arte contemporanea, ai suoi linguaggi e ai suoi materiali.


• • ECOLANDIA FORTINO DI ARGHILLA’ 1 2 3 4 AGOSTO 2008 • RC CATONA

report •

La seconda edizione del FACE, Festival dell’Arte, della Creatività e dell’Ecocultura, promosso dall’Associazione CAT.ON.A Onlus, si è conclusa all’insegna di un coinvolgimento crescente: dagli amanti delle eterogenee forme d’arte in mostra al fortino di Ecolandia, ai curiosi, dai media interessati all’evento ai grandi e illustri ospiti che hanno conferito a questa edizione un plus in termini di approfondimento culturale e scientifico. Ecolandia, il parco ecologico costruito sulle rovine del vecchio fortino di Catona (Reggio Calabria Nord), ha ospitato per 4 giorni mostre fotografiche, pittoriche, videoproiezioni, performances, conferenze e musica. Il messaggio principale alla base del Face, ovvero le tematiche dell’eco-sostenibilità e del rispetto ambientale, declinate in più forme e affrontate attraverso dibattiti, progetti, colori e note, è stato portato avanti con entusiasmo dagli organizzatori della manifestazione nella selezione degli ospiti e delle attività promosse nell’ambito del FACE Festival. Nella giornata inaugurale due illustri partecipazioni hanno conferito prestigio all’evento: Mario Alverà, portavoce italiano del The Climate Project di Al Gore, e Stefano Roveda, socio fondatore del gruppo Studio Azzurro, avanguardia italiana nella video arte. Mario Alverà è stato relatore di un’interessante conferenza dal titolo “Cambiamenti climatici. Conseguenza per l’acqua e l’energia”. Dalle parole di Alverà emerge la prospettiva di un futuro possibile, la necessità di attivare forme di responsabilizzazione dal basso, che possano condurre verso la risoluzione, nel medio e lungo termine, di un problema che ci coinvolge tutti. Ma il momento più atteso della giornata è stato di certo la partecipazione di Studio Azzurro, con la presentazione, in seguito all’intervento di Stefano Roveda, del video sincronizzato “Il Combattimento di Ettore e Achille”. Video composti da due o più programmi trasmessi simultaneamente, disposti in modo da ricomporre la natura organica di ciò che appare. Ma il Face Festival non è stato solo un momento di approfondimento scientifico: è stato anche un momento di coinvolgimento sociale e, proprio per la location in cui si è svolto, riscoperta dei luoghi e riavvicinamento all’ambiente. Numerosi infatti gli artisti che hanno esposto le proprie opere al Festival e i partecipanti a The Face of this artist, concorso per giovani artisti e menti creative. Si è registrata poi una discreta partecipazione ai concerti organizzati per tutte le serate dell’evento: in particolare la partecipazione dei Capone&BungtBang ha rappresentato una speciale comunione di intenti tra lo spirito del Festival, la band partenopea conosciuta nel mondo per la realizzazione di tutta la sua strumentazione da materiali di riciclo e la location ospitante. Ecolandia rappresenta infatti un luogo dalle molteplici potenzialità sulle quali si ritiene necessario un maggiore investimento.

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galadesign.it


•MARINKA DALLOST

Studio Azzurro TRA SPETTACOLARITA’ E BELLEZZA Studio Azzurro, è il primo gruppo attivo in Italia dal 1982 che ha come obiettivo quello di un utilizzo dell’arte tramite i nuovi sistemi tecnologici. un nuovo modo di guardare all’arte contemporanea .il gruppo milanese ama definirsi più un “progetto”,si ispira alle botteghe rinascimentali ed utilizza i nuovi strumenti preservando quel legame con l’antica bellezza che caratterizza i più grandi. Quì ricerca artistica e tecnica si integrano rafforzandosi. Recentemente una loro opera ha fatto tappa a Reggio Calabria, presentata al Face Festival2 che si è tenuto al parco Ecolandia dal 1 al 4 agosto ed anno pensato di aprire le porte a questo mondo sempre relegato ai margini delle riflessioni teoriche,dettato dagli inamovibili clichè con cui ci hanno abituato a rivolgerci ai palinsesti televisivi. la loro perfomance è stata uno degli eventi di punta non solo della rassegna in se ma della vita artistica calabrese. Di solito la presentazione delle loro opere è sempre relegata a manifestazioni,convegni e festival a cui partecipano sempre dei fruitori che potremmo dire d’elitè. “il combattimento di Ettore e Achille”,video sincronizzato del 1989, è stato presentato da una breve presentazione di Stefano Roveda socio dello studio dal 1995. Installazione sincronizzata per due schermi creata sulle musiche di Giorgio Battistelli,nata originariamente come opera teatrale la cui struttura narrativa è divisa in sei blocchi; rinuncia alla componente scenografica utilizzando le immagini video per sottolineare quella drammatica. nel prologo e nell’epilogo si evidenziano la presenza narrante dei suoni tattili ed arcaici. un doppio punto di vista per affrontare il poema omerico,dove si mescolano l’esperienza del naturale con l’immateriale,il segno teatrale con quello cinematografico,i suoni arcaici dell’arpa e delle percussioni con le immagini elettroniche...il mito con la quotidianità. studio azzurro da sempre impegnato nella ricerca dei linguaggi delle nuove tecnologie,nel tentativo di rifondare una “nuova” concezione dell’arte. Il gruppo è formato da Paolo Rosa(cinema e arti visive),Fabio Cirifino( fotografia),Leonardo Sangiorgi (grafica e progettazione) e Stefano Roveda (ricerca e tecnologie interattive)a cui si affiancano oltre venti collaboratori. Agli albori la loro formazione avviene dall’esperienza degli studi sulle immagini. La loro prima formazione nel contesto dei media si ritrova nei loro lavori,anche se in modo molto celato. Il contesto storico in cui ci troviamo è quello degli anni 70’ e anche in Italia si inizia ad esplorare l’universo video. si capisce che può essere un importante esperienza pioneristica. parlando della nascita del video non si puo non parlare del Laboratorio di comunicazione militante di cui faceva parte §Paolo Rosa§. Pubblicano nel 1977 il libro “L’arma dell’immagine”,risultato dei loro studi sui meccanismi della menzogna dei media,della manipolazione delle informazioni tramite le immagini. la nascita del video aveva generato una tendenza documentaristica e artistica, si avallavano delle teorie su un uso artistico della televisione;c’erano infatti dei programmi tv sperimentali in diretta,da non dimenticare anche la nascita di un canale di distribuzione indipendente che segna questa stagione del video italiano di controinformazione. Dopo quest’esperienza militante ,ci fu una sorta di riflusso. Il video militante fu costretto a scomparire con censure e il riflusso verso il privato fu breve e venne assodato negli anni 80’. In questo periodo lo Studio si dovette misurare con il contesto sociale milanese. Da quì il loro primo lavoro su commissione del 1982 “Luci D’inganni”. Chiamati ad allestire una mostra per un gruppo di Design. Da quì l’idea dell’utilizzo dei monitor televisivi che permettevano di mettere in mostra gli oggetti,permettendo il movimento facendo in modo che l’immagine dell’oggetto è più reale dell’oggetto in se. Da qui l’idea del rapporto tra Reale e Rappresentato rea NAturale e Artificiale. L’ambito applicativo della loro ricerca spazia da installazioni interattive a opere teatrali e include percorsi museali ad alto contenuto tecnologico( da visitare il museo della resistenza di Sarzana, nda). Ribaltano una concezione largamente diffusa,si rinuncia alla centralità dell’artista per coinvolgere il pubblico in un processo partecipativo. ogni loro opera è pensata come un evento,un luogo dove intrecciare liberi percorsi narrativi liberi,dove lo spettatore è invitato a costruire un proprio percorso di senso in un rapporto tra naturale ed artificiale tra reale e immaginario. Sensibilità dell’artista,dello spettatore e dell’opera,sono per la prima volta inserite in un flusso relazionale che tende ad abbattere confini fisici e mentali. il processo artistico si fonda sull’analisi e la rielaborazione del passato con l’intenzione di suggerire visioni sul futuro mettendo in discussione lo stesso termine di contemporaneo.


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