Dossier Campania

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Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx Antonio Pescape’

Digital divide, un ritardo da colmare Molti bei progetti, ma pochi fatti. Si può sintetizzare così la situazione italiana sulo sviluppo delle reti informatiche ad alta velocità. Gap, che se superato, porterebbe vantaggi considerevoli soprattutto alle imprese. Il punto del professor Antonio Pescape’ Michela Evangelisti

ul piano del tasso di penetrazione della banda larga l’Italia non fa bella figura in Europa e nemmeno a livello mondiale. «Gli indicatori e gli studi sono molteplici, ma tutti concordano sul ritardo italiano e sul fatto che negli ultimi anni la situazione non solo non è migliorata, bensì è ulteriormente peggiorata» commenta Antonio Pescape’, docente all’Università Federico II di Napoli. Se la situazione economica mondiale ha fatto la sua parte, in Italia incide anche il problema culturale. Quali sono ora i passi da compiere? «Il primo e più importante è quello di considerare, definitivamente, le reti di comunicazione a banda larga come

S

delle infrastrutture fondamentali per lo sviluppo del Paese e quindi trattarle, non solo dal punto di vista degli investimenti, ma anche da quello della gestione, della pianificazione e dello sviluppo, allo stesso modo di altre infrastrutture come quelle stradali o di distribuzione elettrica o idrica. Fatto questo, indipendentemente dal contesto politico e dalle relative politiche economiche e di sviluppo, è indispensabile definire un’agenda digitale in cui la parte relativa allo sviluppo delle infrastrutture sia punto focale. E non è un problema di finanziamenti. Siamo un Paese che ha speso, e molto di più in passato, su opere che sicuramente impattano molto CAMPANIA 2012 • DOSSIER • 125


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