Foglie n.14/2021

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AGRICOLTURA Fruttifere al posto degli olivi, pronto il regolamento

AGROALIMENTARE Cibo in salute: un Centro che “contamina” i saperi

EVENTI Fiera del Levante rinviata nel 2022

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Italia fra i paesi in infrazione per non aver ancora recepito le nuove norme Ue

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SUBITO DECRETO APPLICATIVO CONTRO PRATICHE SLEALI

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Numero 14 - 1 agosto 2021 www.foglie.tv

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Agricoltura - Agroalimentare - Turismo rurale


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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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Numero Ottobre 2020 Numero 18 14 -- 15 1 agosto 2021

QUINDICINALE DI AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE Iscritto all’Albo Cooperative a Manualità Prevalente N.A182952

Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore Responsabile Vito Castellaneta

Gianvito Gentile Hanno collaborato: Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Donatello Fanelli, Mara Coppola, Gianvito Gentile, Rosa Porro Raffaele Cicorella, Angela Quatela Francesco Martella, Paola Dileo Pubblicità G.Ed.A. Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa

Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61 / 06 del 15 / 11 /2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 904 0264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazioni ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA

Sommario Copertina

Subito decreto applicativo contro pratiche sleali

Agricoltura

Xylella: fruttifere al posto degli ulivi

Agroalimentare

Prodotti trasformati con ingredienti IGP e DOP

Agricoltura

Frena la produzione italiana di olio

Agroalimentare

Filomena Corbo coordinatrice Cibo in Salute

Eventi

Rinviata nel 2022 la Fiera del Levante

Eventi

Veronafiere: Green Pass obbligatorio

Agricoltura

Burel acquisisce Frandent Group

Agricoltura

INAIL: calano le malattie professionali

Agricoltura

Droni: regolamento per impiego agrofarmaci

Agricoltura

Tutte le risorse in arrivo per l’agricoltura

Agricoltura

Aumento del prezzo del gasolio

Agricoltura

Differenze tra affitto e comodato agrario

Agricoltura

Ordinanza Emiliano “anti-caldo” nei campi

Agricoltura

Agrotecnici: esami abilitanti alla professione

Agricoltura

CUT protagonista dell’ortofrutta italiana Partnership

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Agricoltura

Nasce alleanza UIR - Italmercati

Approfondimenti

Approfondimento (P. Dileo)

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BAYER RADDOPPIA LA PARTNERSHIP CON GIFFONI Il Gruppo per il secondo anno Main Sponsor del Festival numero uno al mondo del cinema per ragazzi

Milano, 22 luglio 2021 Bayer Italia sostiene anche quest’anno il Festival del cinema per ragazzi numero uno al mondo, che festeggia di nuovo i suoi primi 50 anni con l’edizione ''50 anni plus''. Giffoni rimane per Bayer una splendida opportunità di confronto con i giovani talenti, su temi necessari come il futuro e la sostenibilità dell’agricoltura, la protezione delle colture e le nuove tecniche del digital farming. Il grande coinvolgimento da parte dei ragazzi riscontrato nell’edizione 2020, ha convinto Bayer a promuovere, per questa edizione del Festival, un cortometraggio. Lo short-movie si intitola “L’altra Terra” ed è prodotto in collaborazione tra Bayer e Giffoni Innovation Hub dopo il lancio di una survey che ha coinvolto giovani dai 18 ai 28 anni con l’obiettivo di fotografare il rapporto che intercorre 6

tra la Generazione Z e la conoscenza degli strumenti innovativi nel settore dell’agricoltura, con focus specifico sui processi di digitalizzazione e sul tema della sostenibilità. Il soggetto del corto si ispira infatti ai temi dell’agricoltura e della sua innovazione perché è possibile far rinascere questa arte antica utilizzando i sistemi comuni a tutti gli altri tipi di impresa. Managerialità e nuove tecnologie sono oggi i migliori alleati per promuovere un modello di innovazione aperta, ridurre l’impatto ambientale e promuovere il nostro Made in Italy nel mondo. “La nostra intenzione è di offrire un messaggio rassicurante alle nuove generazioni. Usciamo da un momento difficile e soprattutto per i giovani ancora più duro. Costruire un rapporto tra la tradizione e il mondo che verrà è il nostro

obiettivo. La terra era e sarà sempre amica dell’uomo: coniugarla tra tradizione, nuova imprenditorialità e innovazione è il nostro auspicio per ottenere un’agricoltura consapevole, di qualità e che spinga il reddito e l’occu -pazione”, ha commentato Fabio Minoli, Direttore della Comunicazione e Rapporti Istituzionali. Bayer è orgogliosa di aver accolto con entusiasmo questa sfida e di aver preso parte al progetto cinematografico che sarà presentato agli ospiti del Giffoni Film Festival, in anteprima domenica 25 luglio in più momenti insieme all’azienda e al regista Daniele Pignatelli, al quale rivolgiamo un ringraziamento speciale per l’impegno, disponibilità e attenzione riposti nella realizzazione del film, un modo di comunicazione innovativo per il Gruppo.


Agricoltura

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XYLELLA, LAZZÀRO (CONFAGRICOLTURA PUGLIA):

“FRUTTIFERE AL POSTO DEGLI OLIVI, A GIORNI IL REGOLAMENTO. È UNA GRANDE OPPORTUNITÀ” È in arrivo il regolamento della Regione Puglia che apre la possibilità di impiantare nella zona infetta da Xylella agrumeti e frutteti. “Ci è stato confermato che gli uffici regionali sono al lavoro per ultimare il regolamento – sottolinea Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia - L’entrata in vigore del documento offrirà agli olivicoltori che hanno oliveti nelle zone infettate dalla Xylella fastidiosa di impiantare agrumeti o frutteti. In particolare si fa riferimento alle piante di agrumi, peschi, ciliegi, mandorli, albicocchi”. Il regolamento regionale in preparazione e che, come detto, dovrebbe essere pubblicato a breve è il passaggio attuativo della decisione presa dal Comitato fitosanitario nazionale. Confagricoltura Puglia nei mesi scorsi ha più volte sollecitato l’Assessorato all’Agricoltura e la stessa Regione Puglia a mettere in campo tutte le azioni necessarie a offrire una possibilità economica agli agricoltori con olivi nella zona infetta. “Con questa importante deroga – sottolinea il presidente di Confagricoltura

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Puglia - è possibile riconvertire alcune aree del Salento pesantemente colpite dal batterio. Gli agricoltori, dal momento in cui sarà attivo il regolamento, potranno far richiesta di impiantare specie arboree che si sono dimostrate resistenti o tolleranti alla Xylella fastidiosa. Tuttavia il regolamento non prevede deroghe per le zone cuscinetto”. All’indomani dell’entrata in vigore si dovrà puntare a costruire una nuova filiera produttiva. “Gli imprenditori agricoli avranno una nuova economia sulla quale puntare e investire, visto che ad oggi purtroppo non esiste una terapia per curare le piante secolari malate. Serviranno nuove infrastrutture e nello stoccaggio di queste varietà avrà un ruolo importante Agromed. Dunque – conclude - sta per iniziare un processo economico che può veder risorgere l’intero Salento dopo anni in cui lo scenario desolante degli alberi contagiati dal batterio ha sostituito la bellezza di sterminati campi di ulivi”.

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Agroalimentare

1 agosto 2021

SONO 13MILA I PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI CON INGREDIENTI ITALIANI DOP E IGP DOP ECONOMY

Cosa succede quando la “Dop Economy” italiana incontra il mondo dell’industria e dell’artigianato alimentare? È questa è la domanda a cui Fondazione Qualivita ha provato a rispondere con uno studio approfondito sul segmento dei prodotti alimentari trasformati che usano ingredienti Dop e Igp. I risultati, presentati ufficialmente nella sede del Ministero delle Politiche Agricole, parlano di un 68% di Consorzi di tutela “attivi” che hanno concesso l’autorizzazione all’uso di un’Indicazione Geografica (IG) come ingrediente. Nel complesso si contano 13mila autorizzazioni rilasciate negli anni dai Consorzi e dal Mipaaf, di cui 4.600 attive nel 2020 che coinvolgono circa 1.600 imprese della trasformazione. Nel complesso, si stima un valore alla produzione Dop/Igp destinato a prodotti trasformati pari a 260 milioni di euro che supera il miliardo di euro per l’industria e l’artigianato alimentare. Le Dop e le Igp sono usate soprattutto in condimenti (42% delle IG coinvolte) e primi piatti (41%), salumi (33%) e dolci (31%). Seguono poi formaggi e gelati (25%), marmellate, pizze e bevande (23%).L’analisi ha anche rilevato un quadro normativo europeo frammentato e un “primato” italiano in termini di regolamentazione, dove l’Italia è l’unico Paese ad aver introdotto un meccanismo di autorizzazione – in capo ai Consorzi riconosciuti – per conferire una maggiore tutela alle IG. La ricerca ha evidenziato una serie di buone pratiche e il grande potenziale del settore in termini di opportunità di mercato. La presentazione è stata anche un’occasione per ascoltare dalla viva voce di rappresentanti delle aziende alimentari italiane alcune case history virtuose che hanno visto l’inserimento di ingredienti Dop e Igp all’interno di prodotti trasformati dalla grande industria. Dal cornetto Sammontana con cioccolato di Modica Igp (oltre alla la crema gelato con Vin santo di Chianti Dop) alla pasta ripiena di Giovanni Rana con Gorgonzola Dop, dal mine strone Findus con Basilico Genovese Dop, Pata88

te del Fucino Igp e Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp alle ricette My Selection di McDonald’s Italia, dalla Fanta con Arance Rosse di Sicilia Igp (o Limone di Siracusa Igp per la versione Fanta Limonata) fino alla Focaccia del Contadino con Parmigiano Reggiano Dop dell’impresa artigiana di Attilio Servi. L’Italia vanta il primato mondiale di prodotti agroalimentari e vitivinicoli Dop e Igp, con 840 filiere a qualità certificata che coinvolgono 180mila operatori in tutta la penisola per una produzione che sfiora i 17 miliardi di euro. Accanto a questo asset portante del sistema agroalimentare, vi è il settore dell’industria e dell’artigianato alimentare italiano: un comparto da oltre 81.600 imprese che generano un fatturato di 145 miliardi di euro. La sinergia fra settore Dop e Igp e prodotti trasformati negli ultimi anni è andata consolidandosi e secondo la Fondazione Qualivita rappresenta una via di crescita sempre più rilevante per molte produzioni territoriali di qualità e per le imprese della trasformazione. La ricerca ha anche analizzato i principali usi illeciti delle IG come ingredienti riscontrati sul mercato, quali lo sfruttamento indebito della notorietà, l’evocazione, le indicazioni false ed ingannevoli sulle qualità essenziali, la mancanza dell’autorizzazione, la violazione del requisito minimo convenuto sulla quantità, e lo sfruttamento indebito dell’identità visiva o della reputazione.

Il nuovo cono Sammontana con cioccolato di Modica IGP


IL MICROMA DI BIOAGROTECH Alleato dei bonsai più forti e rigogliosi Dall’ulivo, all’acero fino al ficus: il formulato dell’azienda di San Marino rappresenta un alleato fondamentale per gli hobbisti impegnati con la cura del bonsai sia in terra che in vaso Espressione di grazia e perfezione delle forme. È il bonsai, non una semplice pianta ma un’opera d’arte, risultato di un’antica tradizione originatasi inizialmente in Cina nel VII secolo d.C. e poi diffusasi in Giappone dove attraverso l’influenza del buddhismo zen ha acquisito la forma e lo stile attuale. Oggi il bonsai è una passione diffusa e una costante decorativa di appartamenti e giardini di tutto il mondo. La sua gestione però richiede specifiche accortezze a livello di innaffiatura, posizione e concimazione. Bioagrotech srl, azienda di San Marino specializzata dal 2011 nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti ideali per l’agricoltura biologica ha deciso di valorizzare la propria esperienza a favore di tutti gli amanti, del genere. Il risultato è BioBob Bonsai Bio, un nuovo prodotto che va ad arricchire ulteriormente BioBob, linea di hobbistica, dedicata agli appassionati di orto e giardinaggio e che già comprende i kit BioBob Orto e BioBob Flora, e ancora le fialette monouso Evergreen, Succulents e Flowers rispettivamente dedicate alla cura delle piante verdi e aromatiche, delle piante grasse e delle piante da fiore, BioBob Orchidea e Zeolite Cubana Bio. BioBob Bonsai Bio è un fertilizzante biologicoconcentrato capace di creare un ambiente favorevole a tutti i tipi di bonsai: dall’ulivo all’acero fino al ficus. Il formulato fornisce una giusta e regolare concimazione durante la stagione di crescita, aiutando il bonsai ad ottenere un fusto più robusto, una zona apicale più accestita con foglie più sane e verdi e una stimolazione dell’apparato radicale.

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Il suo segreto consiste nel Microma, un consorzio di microrganismi (funghi e batteri) che sono normalmente presenti in terreni ricchi di humus e contribuiscono allo sviluppo della pianta, conferendole un importante apporto nutritivo. Diluendo 1 misurino in 2 litri di acqua la soluzione prevede un trattamento bisettimanale attraverso innaffiatoio. Infine, in linea con gli altri articoli di BioBob, il prodotto, concentrato e salvaspazio, coniuga qualità e facilità d’uso adeguandosi a un contesto domestico, caratterizzato da ambienti ridotti e piante prettamente in vaso. Con il lancio di BioBob Bonsai Bio, Bioagrotech Srl continua a veicolare l’esperienza decennale nella lavorazione di fertilizzanti biologici a servizio del consumatore, presentando al pubblico degli hobbisti una valida alternativa all’utilizzo di fitofarmaci e allo stesso tempo trasmettendo una filosofia e un approccio green basato sulla necessità di ricercare la sostenibilità ambientale a tutti i livelli: dalle produzioni su larga scala alle singole situazioni domestiche. https://www.bio-bob.com/

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Agricoltura

PER IL 2°ANNO CONSECUTIVO FRENA LA PRODUZIONE ITALIANA DI OLIO Secondo anno di calo per la produzione nazionale di olio d’oliva. Il forte calo, secondo i dati provvisori diffusi dal Coi (Consiglio oleicolo internazionale), non è esclusiva italiana visto che a perdere terreno sono anche il Portogallo (-28,8%) e la Grecia (meno 1,8%). La Spagna invece continua a rafforzare la sua leadership segnando, in controtendenza rispetto agli altri Paesi mediterranei, una crescita del +24,4%. “La forte riduzione della nostra produzione – afferma Walter Placida, presidente della Federazione (FNP) olivicola nazionale di Confagricoltura – è ormai diventata endemica. Occorre risolverla presto con un approccio pragmatico e fattivo. Siamo diventati il terzo Paese produttore dopo Spagna e Grecia, rimanendo primi importatori e consumatori. La nostra olivicoltura è un patrimonio inimitabile che vive difficoltà strutturali e commerciali nonostante la qualità dei prodotti. Siamo primi al mondo per biodiversità, con oltre 500 cultivar che danno vita ad oli con profili aromatici unici nel panorama mondiale, senza contare la cultura, la qualità delle produzioni, la salvaguardia ambientale e paesaggistica, lo sviluppo e la ricerca tecnologica”. Secondo Confagricoltura è quindi più che mai necessario un Piano Olivicolo Nazionale “ che consenta di impiantare nuovi oliveti e recuperare quelli abbandonati. Serve garantire, su tutto il territorio nazionale, valore al lavoro dei nostri agricoltori – continua Placida – riconoscendo un giusto sostegno alla filiera agricola impegnata nella produzione di un olio extravergine di oliva di qualità, garantendo un prezzo equo, adeguato e remunerativo”. La discussione in ambito COI per la modifica dei parametri qualitativi con la riduzione dei livelli di acidità potrebbe comportare “la rimozione dal mercato di una fetta consistente – conclude Placida – pari al 50% della produzione italiana di extra vergine. Ma non solo. Se non si valorizza l’esito del Panel test, si corre il rischio di escludere dalla gamma degli extra vergini oli con caratteristiche organolettiche ottime, continuando ad ammettere oli stranieri sensorialmente discutibili”.

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Agroalimentare

1 agosto 2021

SCELTA UNA DONNA PER IL COORDINAMENTO CIBO IN SALUTE: UN CENTRO CHE “CONTAMINA” I SAPERI In foto: la neo coordinatrice Filomena Corbo

“Cibo in Salute”: nutraceutica, nutrigenomica, microbiota intestinale, agricoltura e benessere sociale. E’ questo il titolo del neonato Centro Interdipartimentale dell’Università degli studi Aldo Moro di Bari approvato recentemente dagli Organi accademici (Senato e Consiglio di amministrazione) che si pone come interlocutore privilegiato dell’Università nei confronti di tutti gli stakeholder territoriali, Regionali in primis e Nazionali nel settore che lega a doppio filo il cibo e la salute. Il Centro comprende ben 8 dipartimenti (Farmacia-Scienze del Farmaco, Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica, Interdisciplinare di Medicina (DIM), Emergenza e Trapianti di organo (DETO), Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione (For. Psi. Com.), Scienze del suolo, della pianta e degli Alimenti (DISPPA), Studi Umanistici (DISUM), Economia e Finanza) rappresentati da 16 docenti annoverati tra le eccellenze dell’Ateneo barese (i Direttori dei Dipartimenti proff. Leonetti Francesco, Sabbà Carlo, Ricciardi Luigi, Giorgino Francesco, Peragine Vitorocco e i Proff. Moschetta Antonio, Gesualdo Loreto, Mazzitelli Dante, Perla Loredana, Massaro Stefania, De Angelis Maria, Pisano Isabella, Tamma Grazia, Lavarra Caterina, Gadaleta Giuseppina) che costituiscono il comitato scientifico. Il coordinamento del Centro, unico nel suo genere nel Sud Italia e a spiccato carattere interdisciplinare è stato affidato alla prof.ssa Corbo Filomena, docente di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco. L’idea è nata al fine di favorire la contaminazione tra saperi, tema particolarmente caro al Rettore prof. Bronzini e sposa la filosofia della nuova programmazione europea che “incardi 128

na” i saperi scientifici, individuati nei pilastri di Horizon Europe, con gli aspetti legati alla cultura, alla education e in generale al grande bagaglio culturale europeo. Il Centro ha la consapevolezza di come lo stretto rapporto tra alimentazione e salute sia diventato un criterio che influenza le scelte di acquisto dei consumatori e che genera nuove opportunità di mercato, tanto che le discipline che correlano il cibo alla salute, come la nutraceutica, la nutrigenomica le biotecnologie alimentari e lo studio del microbiota, rappresentano il supporto scientifico alla crescita socioeconomica dei paesi del Mediterraneo, tra cui l’Italia, il cui tessuto industriale è votato alla valorizzazione, in chiave sostenibile, del settore agroalimentare e salutistico. La necessità di aggregare competenze, smussando le conflittualità e aumentando la sinergia tra discipline apparentemente, distanti permetterà di sfruttare a pieno le sfide che ci attendono con la ripresa post covid, rendendo virtuosi gli investimenti, oculati i target di cittadini a cui si rivolgerà l’utilizzo dei fondi del PNRR, fruttuosa la ricaduta sociale. Non da ultimo questo Centro annovera una grande componente femminile che risponde alle politiche di genere che mirano ad utilizzare le risorse gestionali, creative e comunicative dell’universo femminile. La coordinatrice Filomena Corbo è anche espressione di questa visione.


Eventi

FIERA DEL LEVANTE RINVIATA NEL 2022 Pur confermando il calendario delle numerose fiere specializzate in programma nel quartiere fieristico di Bari (2021-2022), Nuova Fiera del Levante srl ha deciso di rinviare al prossimo anno l’organizzazione dell’85esima edizione della Campionaria di Settembre. Una scelta essenzialmente legata alla scarsa adesione delle aziende per le difficoltà finanziarie, per la mancanza di materie prime e di prodotti disponibili, in conseguenza delle ripetute restrizioni adottate dai governi per contenere la pandemia. Un quadro che rispecchia perfettamente la situazione nazionale in cui versano migliaia di piccole e medie aziende/imprese che sono oggettivamente in grandissima difficoltà. A tutto questo si è aggiunto anche il timore di non poter rispettare impegni a lungo termine in considerazione delle variabili dovute all’andamento dei contagi da COVID/Variante Delta, oltre a tutte le problematiche sull’utilizzo del Green Pass. Rinviare la Campionaria è un atto dovuto che si compie nel rispetto di chi aveva deciso di esserci, ed a cui non si vuol chiedere di aggiungere alla fiducia un rischio.

Levante PROF torna in presenza con la settima edizione Torna in presenza dal 26 al 29 settembre prossimo in Fiera del Levante la settima edizione di Levante PROF, la più importante fiera del Mezzogiorno che valorizza il vero “made in Italy” agroalimentare. Panificazione, pasticceria, pizzeria e pasta fresca, gelateria, birra, vino, bar, ristorazione, confezionamento e hotellerie sono i settori in cui è specializzata la rassegna fieristica organizzata da DMP Srl di Roma. Obiettivo di Levante PROF è riunire in un'unica location l'intera filiera del grano, il comparto della trasformazione e lavorazione delle materie prime, del packaging e degli arredi, e offrire 8

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a tutti gli operatori del settore una manifestazione in grado di creare concrete opportunità di business sul mercato nazionale e internazionale. Le principali aziende italiane hanno confermato la propria partecipazione a Levante PROF per presentare le ultime novità di prodotto e dettare le nuove tendenze e innovazioni del mercato. Oltre alla parte espositiva, la fiera darà vita a un ricco programma di eventi - show cooking, seminari, conferenze e contest, che si svolgeranno nelle quattro giornate di fiera sia nelle aree comuni che negli stand degli espositori -. Tante le iniziative che si stanno organizzando. Tra queste, Élite del Panettone Artigianale, il concorso dedicato al dolce lievitato tipico del Natale, organizzato da Massimiliano Dell’Aera, fondatore di Goloasi.it - portale dedicato alle pasticcerie e gelaterie -, e gare sul gelato più buono, sulla pizza migliore e tanto altro. A meno di due mesi dalla sua inaugurazione, la fiera sta già facendo registrare il "tutto esaurito" degli spazi espositivi, con le riconferme degli espositori pressoché totale - e avrebbe accolto anche altre aziende se non fosse per gli spazi ridotti dovuti all'insediamento dell’Ospedale Covid e del centro vaccinale all’interno della Fiera del Levante -. «Levante PROF – dichiara l'organizzatore di Levante PROF, Ezio Amendola - è diventato, negli anni, un appuntamento di prestigio per il mondo dell’enoagrolimentare a livello regionale, nazionale e internazionale. Non si tratta solo di una manifestazione fieristica ma di un evento unico che caratterizza sempre più Bari e il Mezzogiorno in generale. Per questo, abbiamo lavorato duramente in questi mesi affinché si adottassero tutti i protocolli sanitari per garantire a visitatori, espositori e organizzatori la partecipazione in totale sicurezza».

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Approfondimento

LA BANDIERA BLU 2021 SVENTOLA SULLE SPIAGGE DI MONOPOLI A PORTO ROSSO LA CERIMONIA PUBBLICA PER IL RICONOSCIMENTO FEE MONOPOLI - Con una cerimonia svoltasi dinanzi alla spiaggia pubblica di Porto Rosso, lo scorso 19 luglio è stata fatta sventolare per la prima volta nel 2021 la Bandiera Blu. Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco di Monopoli, Angelo Annese, con la partecipazione di autorità politiche La manifestazione segue l’assegnazione avvenuta nel maggio scorso da parte della Foundation for Environmental Education (Fee). Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a quelle località di mare che rappresentano l’eccellenza in termini di qualità delle acque di balneazione, pulizia delle spiagge, qualità dei servizi, misure di sicurezza per i bagnanti, adeguata cartellonistica informativa sull’ecosistema e sulle modalità di fruizione della spiaggia, iniziative di educazione ambientale. L’Amministrazione Comunale, nel ringraziare tutte le associazioni del territorio e i cittadini che con le loro azioni hanno contribuito a ottenere il riconoscimento, ricorda che nelle prossime ore la Bandiera Blu sarà issata alla Porta Vecchia insieme alla bandiera italiana e alla bandiera dell’Unione Europea. Durante la cerimonia un vessillo è stato consegnato ai gestori dei lidi del territorio. «Nel primo consiglio comunale del 6 agosto 2018 avevamo preso un impegno con la città. Oggi, dopo tre anni, abbiamo riottenu-

Una foto della cerimonia dello scorso 19 luglio

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to questo simbolo che mancava da sei anni. È un risultato non solo per questa amministrazione comunale ma per tutti i cittadini di Monopoli e per gli operatori turistici della città. Il mio ringraziamento va ai monopolitani e agli operatori ecologici che con il loro impegno ci hanno dato una mano a raggiungere quelle alte percentuali di raccolta differenziata che hanno consentito a Monopoli di avere tutti i requisiti richiesti dalla Fee», afferma il Sindaco Angelo Annese.

Paola Dileo


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Eventi

1 agosto 2021

VERONAFIERE, GREEN PASS OBBLIGATORIO PER MANIFESTAZIONI, EVENTI E CONVEGNI I PRIMI EVENTI IN SETTEMBRE CON ISSAPULIRE, AUTOMOTIVE DEALER DAY E MARMOMAC Anche a Veronafiere Green pass obbligatorio per accedere al quartiere durante lo svolgimento di manifestazioni, eventi e convegni. All’indomani della decisione del Governo, Veronafiere si fa trovare pronta, con uno specifico protocollo safetybusiness, contenente le linee guida più aggiornate in materia di prevenzione contro il Covid19, a cui si aggiunge la certificazione verde. Una serie di misure adottate già dal 15 luglio scorso, giorno della ripartenza del settore fieristico a livello nazionale, e applicate alle manifestazioni che si sono svolte, tra cui Motor Bike Expo, Vinitaly OperaWine, Vinitaly Preview, Innovabiomed. In settembre le prime fiere che vedranno operativo il Green pass sono IssaPulire (7-9 settembre), Automotive Dealer Day (14-16 settembre) e Marmomac (29 settembre–2 ottobre). «Veronafiere è da sempre impegnata nella tutela della salute e della sicurezza dei propri espositori e visitatori, a maggior ragione con l’emergenza sanitaria in corso – osserva Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Condividiamo la decisione del Consiglio dei ministri di estendere l’obbligatorietà del Green pass al settore fieristico, che ha risentito pesantemente dello stop forzato lo scorso anno. Ci auguriamo che questa misura consenta alle imprese del made in Italy il ritorno al business in fiera». Il protocollo safetybusiness adottato da Veronafiere è validato dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, dalle autorità sanitarie nazionali e da Aefi, l’associazione di riferimento delle fiere italiane. L’intero quartiere fieristico e le attività che si svolgono al suo interno sono stati riprogettati alla luce delle ultime misure di sicurezza. A partire dalle modalità di accesso: biglietti digitali sullo smartphone acquistati online per una data specifica e misurazione della temperatura corporea con termoscanner ai tornelli. La capienza giornaliera della fiera è contingen168

tata sui parametri previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: una persona ogni 4 metri quadrati. Con una superficie di oltre 300mila metri quadrati a disposizione, pari a 42 campi da calcio, a Veronafiere è facile incontrarsi e fare affari, rispettando in ogni momento il distanziamento interpersonale. A ulteriore garanzia, inoltre, è attiva una rete intelligente di 400 telecamere, in grado di individuare in tempo reale eventuali assembramenti e monitorare il corretto utilizzo delle mascherine, grazie ad un software evoluto di computer vision. Una volta entrati in fiera, è un’app di geolocalizzazione a guidare il visitatore tra gli stand, indirizzandolo verso percorsi differenziati di ingresso e uscita dai padiglioni, evidenziati anche da apposita segnaletica colorata a terra. In tutti gli spazi comuni la parola d’ordine è igiene: oltre ai dispenser di gel idro-alcolici per disinfettare le mani, sono state rafforzate le procedure di sanificazione degli ambienti e degli impianti di climatizzazione, con squadre di pulizia specializzate. Regole precise anche per le sale congressi, con capienza ridotta e sedute distanziate, e per la ristorazione. In fiera, infatti, la sicurezza è servita anche a tavola, con nuovi criteri per la somministrazione di cibi e bevande e il lancio dell’app di food delivery per la prenotazione dei servizi di catering agli stand. Durante ogni manifestazione, poi, è attivo un presidio medico gestito dalla Croce Blu con punto tamponi rapidi dove operatori, espositori e allestitori possono effettuare il test antigenico ad un prezzo convenzionato. Un’equipe di medici e infermieri è pronta ad intervenire in caso di emergenza, con un protocollo specifico e una isolation-room per gestire sospetti casi di Covid19, grazie al supporto dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, struttura all’avanguardia nel campo delle malattie rare e infettive.


Agricoltura

ACQUISIZIONE DELLA SOCIETÀ FRANDENT GROUP DA PARTE DEL GRUPPO BUREL CONTINUITÀ DEL GRUPPO IN ITALIA

In data 1° luglio 2021, il gruppo BUREL ha acquisito la maggioranza di FRANDENT GROUP, società con sede a Osasco (TO), attiva nella progettazione e produzione di macchine agricole. L'accordo prevede inoltre la successiva acquisizione, nel 2025, della restante parte delle quote ancora in capo al fondatore Ezio BRUNO. Questa operazione è parte del progetto "Farming Together", che mira a consolidare la presenza del gruppo BUREL in Europa. L’acquisizione è frutto di una partnership nata nel 2001. FRANDENT GROUP è infatti attiva, tra le altre, nella produzione di erpici rotanti da 3,00 m a 8,00 m per il marchio SULKY. Storicamente, i produttori di seminatrici non disponevano del know-how necessario alla fabbricazione di erpici rotanti e viceversa. In seguito, con l'introduzione delle seminatrici combinate, i produttori hanno ritenuto necessario includere nella propria offerta soluzioni in grado di integrare seminatrice ed erpice. È per questo motivo che, nel 2001, il gruppo BUREL ha iniziato a collaborare con l’italiana FRANDENT GROUP, con l'obiettivo di

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www.foglie.tv offrire combinazioni di seminatrici integrate. Dall'inizio della partnership, FRANDENT GROUP ha prodotto oltre 10.000 erpici rotanti per il marchio SULKY. FRANDENT GROUP è inoltre riconosciuta per la vasta gamma di attrezzature per la fienagione. Infatti, la società è specializzata nella produzione di 23 modelli di spandivoltafieno e ranghinatori-andanatori da 2,00 m a 8,40 m di larghezza. Questo accordo garantisce, da un lato, ad Ezio BRUNO, proprietario e amministratore della società, la continuità all'attività di FRANDENT GROUP e, dall’altro, a SULKY di assicurare la produzione dei propri erpici rotanti associati alle seminatrici TRAMLINE, MASTER, PROGRESS e TF anche in futuro. Entrambi gli imprenditori si dichiarano soddisfatti dell'accordo, il quale contribuisce a garantire la continuità di FRANDENT GROUP in Italia. Julien BUREL, Presidente del Gruppo BUREL «Siamo felici di accogliere FRANDENT GROUP nella nostra famiglia. FRANDENT GROUP possiede un vero know-how e una competenza riconosciuta nel campo degli utensili a motore. Ci auguriamo così di consolidare e sviluppare questa attività in Italia». Ezio BRUNO, Presidente di FRANDENT GROUP «Sono molto soddisfatto di vedere la mia impresa famigliare entrare a far parte di un gruppo famigliare. La storia di FRANDENT GROUP iniziata da mio padre proseguirà nel tempo e la cessione al gruppo BUREL ci permetterà di assicurare il futuro della società. Accompagnerò questa transizione per garantirne il successo».

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BELCHIM CROP PROTECTION, FMC CORPORATION E ROVENSA GROUP PROMUOVONO IL SISTEMA EASYCONNECT Limburgerhof, Germania, 18 luglio 2021 – Continua a cresce il numero di aziende agrochimiche che hanno deciso di sostenere l’utilizzo del sistema easyconnect - Closed Transfer System (CTS), in linea con l’impegno di CropLife Europe di rendere universalmente disponibile questa tecnologia. A partire da giugno 2021, Belchim Crop Protection, FMC Corporation e Rovensa Group si uniscono ad ADAMA, BASF, Certis Europe, Corteva Agriscience, Nufarm e Syngenta per il lancio di easyconnect sul mercato europeo. “Diamo il benvenuto a Belchim, FMC e Rovensa che con l’adozione di easyconnect forniscono agli agricoltori un’innovativa soluzione che li aiuta, in modo rapido e facile, nelle operazioni di riempimento del serbatoio delle macchine irroratrici, garantendo una maggiore sicurezza per loro e per l’ambiente” ha commentato Louise Brinkworth, Stewardship Leader EMEA di Corteva Agriscience, nonché Presidente del comitato direttivo del gruppo di lavoro easyconnect CTS. “Ad oggi, siamo nove aziende leader nel campo dell’agricoltura ad offrire agli operatori del settore una scelta ancora più ampia di prodotti compatibili con easyconnect.” Il sistema easyconnect è pensato per gli agrofarmaci in formulazione liquida ed è costituito da due componenti: un tappo unico - preinstallato sui contenitori - e un dispositivo di accoppiamento. Queste due parti insieme formano il CTS. “Belchim è lieta di unirsi alla consociata Certis e alle altre aziende leader del settore nel Gruppo di Lavoro easyconnect,” ha dichiarato Peter Lieckens, Direttore, Supplier Relationship e Supply Chain Management di Belchim. “Sosteniamo con piacere l’ulteriore sviluppo e il lancio di easyconnect, una soluzione pratica per gli agricoltori che, salvaguardando l’ambiente, aumenta la sicurezza de gli operatori.” “FMC si impegna a garantire la sicurezza, uno dei valori fondamentali dell’azienda. Abbiamo il piacere di collaborare con le altre società partner del progetto nel proseguire lo sviluppo di easyconnect e contribuire a migliorare la sicurezza delle attività agricole,” afferma Sebastià Pons, Direttore Marketing Strategico EMEA di FMC. “Easyconnect è perfettamente in linea col nostro impegno nell’aiutare gli agricoltori a gestire gli agrofarmaci in sicurezza per la salute e l’ambiente. Sosteniamo il progetto Green Deal europeo e intendiamo farne parte attiva, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi individuati. Entriamo a far parte di questo importante gruppo di lavoro e insieme alle altre aziende contribuiremo al raggiungimento di nuovi livelli per gli standard di salute e sicurezza in questo settore” spiega Eric van Innis, Amministratore Delegato di Rovensa Group. Il primo lancio sul mercato è previsto nel 2022 in Danimarca e Olanda, per poi proseguire in Francia, Germania e Gran Bretagna nel 2023. Seguiranno altri paesi dell’Unione Europea. Sviluppato da BASF in collaborazione con produttori di attrezzature agricole, easyconnect è stato testato nelle aziende agricole di tutta Europa a partire dal 2015. Basandosi sui riscontri ricevuti dagli agricoltori, il sistema è stato costantemente migliorato in termini di maneggevolezza e rapidità, rendendo l’operazione di riempimento ancora più rapida e sicura. Easyconnect è una tecnologia adattabile e disponibile per le diverse realtà del settore agricolo; qualora interessate a partecipare al progetto sono invitate a contattare una qualsiasi delle società partecipanti. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito: www.easyconnect.tech. 8 18


Informazioni su easyconnect e il gruppo pilota easyconnect - Closed Transfer System (CTS) per prodotti agrofarmaci liquidi è costituito da due componenti: un tappo unico – preinstallato sui contenitori – e un dispositivo di accoppiamento. Il sistema velocizza il riempimento della macchina irroratrice, rendendolo più semplice e più sicuro rispetto ai metodi convenzionali. Messo a punto da BASF in collaborazione con produttori terzi di attrezzature, easyconnect è disponibile per tutte le realtà interessate sul mercato. Il Gruppo di Lavoro easyconnect è composto dalle società partecipanti al progetto pilota di easyconnect in alcuni paesi selezionati che, a giugno 2021, sono: ADAMA, BASF, Belchim Crop Protection, Certis Europe, Corteva Agriscience, FMC Corporation, Nufarm, Rovensa Group e Syngenta.

Informazioni su Belchim Crop Protection Dalle sue origini in Belgio nel 1987, fino alla sua attuale posizione di protagonista sul mercato europeo e del Nord America nel settore agrochimico, Belchim Crop Protection ha dimostrato una notevole capacità di crescita, oltre a un impegno nell’offrire agli agricoltori prodotti innovativi e la migliore consulenza sul loro utilizzo. Belchim Crop Protection vanta partnership strategiche con aziende giapponesi, leader nell’innovazione, come Mitsui AgriSciences, ISK Biosciences e Mitsui Chemicals Agro (che sono anche azionisti della società) per la distribuzione e la promozione

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del mercato di prodotti innovativi per la difesa delle colture. Questa alleanza ha portato alla creazione di un portafoglio specializzato che è stato integrato con lo sviluppo di componenti proprietari.

Informazioni su FMC Corporation FMC Corporation, società che opera nel campo delle scienze agrarie, offre soluzioni innovative ai coltivatori di tutto il mondo, grazie a un solido portafoglio prodotti, alimentato da una pipeline nel settore della protezione delle colture alimentata da una ricerca e sviluppo guidata dal mercato. Questa efficace combinazione di tecnologie avanzate comprende prodotti leader sul mercato per il controllo degli insetti, derivati dai principi attivi Rynaxypyr® e Cyazypyr®; gli erbicidi con il marchio Authority®, Boral®, Centium®, Command® e Gamit®; gli insetticidi col marchio Talstar® e Hero®, oltre ai fungicidi a base di flutriafol. Il portafoglio di FMC si compone anche di prodotti biologici, quali i bionematicidi Quartzo® e Presence®. FMC Corporation conta circa 6.400 dipendenti in tutto il mondo. Per saperne di più, visitate il nostro sito all’indirizzo www.fmc.com . FMC, il logo di FMC, Rynaxypyr, Cyazypyr, Authority, Boral, Centium, Command, Gamit, Talstar, Hero, Quartzo, Presence, Rayora e Kalida sono marchi registrati di FMC Corporation o di sue controllate. Leggere sempre e seguire le istruzioni riportate sull’etichetta, le limitazioni e le precauzioni per l’uso. I prodotti qui elencati potrebbero non essere autorizzati alla vendita o per l’utilizzo in tutti gli stati, paesi o aree di competenza. L’insetticida Hero® è un agrofar -

maco il cui utilizzo è limitato agli Stati Uniti.

Informazioni su Rovensa Group Rovensa Group è leader globale nel campo delle soluzioni sostenibili per l’agricoltura, che comprendono bionutrizione, biocontrollo e prodotti per la difesa delle colture pensati per aiutare gli agricoltori a produrre alimenti sicuri, sani e nutrienti per tutti. Per sostenere la sua missione di nutrire il pianeta, i suoi 1.700 dipendenti sparsi per oltre 30 paesi cercano ogni giorno di guidare il cambiamento nel sistema di produzione alimentare, attraverso un’agricoltura equilibrata, volta a preservare e migliorare lo stato di salute del suolo, l’ambiente e la salute delle persone. Rovensa offre un portafoglio integrativo di prodotti ecocompatibili e innovativi per la salute e la cura delle piante. Dai suoi 20 Centri Sperimentali e Laboratori di Ricerca e Sviluppo in tutto il mondo, fino agli oltre 800 agronomi sul campo, lavora a stretto contatto con gli agricoltori per aiutarli a fare di più con meno risorse. Rovensa riconosce la propria responsabilità nell’utilizzo delle proprie conoscenze e della propria esperienza per promuovere il progresso nell’agricoltura sostenibile, contribuendo così a sconfiggere la fame nel mondo. Il portafoglio delle società del Gruppo comprende uno dei vincitori dell’European Business Awards for the Environment (EBAE) 2020 -2021, assegnato dalla Commissione Europea alle imprese che hanno contribuito allo sviluppo sostenibile. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.rovensa.com.

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INAIL: CALANO LE MALATTIE PROFESSIONALI, 16 MILA IN MENO Diminuisce notevolmente il numero delle malattie professionali denunciate all’Inail. Ad affermarlo il Presidente dell’Istituto nella Relazione annuale 2020, precisando che sul fenomeno, in controtendenza con l’ultimo quinquennio, ha influito l’emergenza epidemiologica. Dal report dell’Istituto emerge che l’anno si è chiuso con poco meno di 45 mila malattie professionali denunciate, in diminuzione del 26,6% rispetto al 2019. La causa professionale è stata riconosciuta nel 35,34% del totale, mentre il 3,33% delle denunce sono ancora “in istruttoria”. Le malattie del sistema osteomuscolare si confermano, anche nel 2020, le più frequenti tra i lavoratori nel complesso (69,74% del totale). Più colpiti gli uomini, il 73,17% sul totale delle denunce presentate. Migliorare le prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici, è quanto ha affermato il presidente dell’Inail presentando la Relazione annuale a Palazzo Montecitorio, nonché garantire un indennizzo per i danni all’integrità psicofisica del lavoratore a seguito di incidenti sul lavoro e malattie professionali anche con una invalidità inferiore al 6%. Raggiungere l’obiettivo della completa eliminazione della franchigia attualmente prevista, ha aggiunto, sarebbe un atto di grande civiltà e permetterebbe di dare adeguata tutela a un numero significativo di casi denunciati ogni anno all’Inail. Le malattie di origine professionale riconosciute dalla Legge sono elencate in una tabella e sono associate a una o più attività lavorative. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco il lavoratore, per vedersi riconoscere il relativo indennizzo, deve solo dimostrare di aver svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongono al rischio di quella malattia.

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A BREVE UN REGOLAMENTO PER L’IMPIEGO DI AGROFARMACI CON L’UTILIZZO DEI DRONI “Il Governo si dichiara pronto a intervenire in un prossimo provvedimento di competenza affinché sia normato e potenziato l’utilizzo dei droni in agricoltura. E’ stato, infatti, accolto il mio ordine del giorno che punta a rendere quanto più concrete possibili le misure previste dal Fondo per progetti innovativi e impiego di soluzioni tecnologiche nelle coltivazioni, rifinanziato con ulteriori 500 mila euro grazie a un nostro emendamento al decreto Sostegni-bis”. E’ quanto dichiara il deputato Alberto Manca, esponente M5S in commissione Agricoltura. “Garantire – aggiunge Manca – una regolamentazione adeguata dei mezzi di precisione, denominati Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Sapr) e

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Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Apr), può essere una strada preferenziale per raggiungere i numerosi obiettivi agroclimatici e ambientali contenuti nel Green Deal europeo e dalle derivate strategie Farm to fork e per la Biodiversità”. Manca conclude affermando: “Aprire alla possibilità di impiegare questi mezzi per la distribuzione, in via sperimentale, di agrofarmaci è un intervento molto atteso dall’agricoltura italiana. In molti altri Paesi, infatti, sono già impiegati con successo e rappresentano un cambio di passo radicale nella modernizzazione del comparto agricolo nazionale, nonché un sostegno per alleggerire di costi e oneri gli operatori del settore, ancora gravati dagli effetti dell’emergenza Covid-19”.

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TUTTE LE RISORSE IN ARRIVO PER L’AGRICOLTURA DALLA PAC AL RECOVERY

Il ministro Patuanelli fa il punto sui finanziamenti destinati alla filiera agrifood. Ai 51,5 miliardi di risorse della PAC e del relativo cofinanziamento nazionale si aggiungono i 5,9 miliardi dedicati al settore dal PNRR e dal Fondo complementare, oltre all’accesso a misure orizzontali come il Piano Transizione 4.0. In audizione in commissione Agricoltura alla Camera Patuanelli risponde alle critiche sul taglio dei fondi destinati alla Politica agricola comune nel settennato 2021-2027 rispetto alla PAC 2014-2020. E’ vero che c’è una riduzione dei fondi PAC, decisa quando a luglio dello scorso anno nella definizione dell’accordo su Next Generation EU sono stati rivisti anche gli importi destinati a tutte le altre politiche europee nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale, sottolinea il ministro delle Politiche agricole, ma è anche vero che ci sono ampie risorse per il settore sia nel Recovery Plan che nel Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. I fondi PAC destinati all’Italia In dettaglio, spiega il ministro, nell’ambito della Politica agricola comune, per ogni annualità fino al 2027 sono previsti: - 3 miliardi e 628,5 milioni di euro per i pagamenti diretti - 323,9 milioni per l’OCM Vino - 5,2 milioni per l’OCM Miele - 34,6 milioni per l’OCM Olio d’oliva - 250 milioni per l’OCM Ortofrutta

programmazione 2014-2020 intervengono le risorse del PNRR e del Fondone. In tutto 5,9 miliardi di euro, ricorda Patuanelli, destinati a progettualità specifiche per la filiera agroalimentare. Nel dettaglio, fronte Recovery ci sono 2,8 miliardi per i contributi a fondo perduto per la meccanizzazione (500 milioni), il potenziamento della logistica dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (800 milioni) e il progetto Parco agrisolare per l’installazione di pannelli fotovoltaici senza consumo di suolo (1,5 miliardi). Al Fondo complementare è invece demandato il finanziamento dei contratti di filiera e di distretto, a valere su un budget di 1,2 miliardi di euro. Al quadro vanno poi aggiunti circa 2 miliardi per progettualità prevalentemente legate al settore agricolo, in particolare i progetti per l’efficienza e la resilienza dei bacini irrigui e per il biogas e il biometano. Infine, nel PNRR ci sono misure orizzontali cui hanno accesso anche le imprese della filiera agroalimentare, a cominciare dai crediti di imposta del Piano Transizione 4.0 che incentivano sia gli investimenti in beni strumentali che quelli in ricerca e sviluppo e in formazione.

Fronte FEASR, la prima annualità vale 1 miliardo e 648,6 milioni, mentre per le annualità successive le risorse ammontano a un miliardo e 349 milioni; per le prime due annualità sono previste integrazioni alle risorse QFP a titolo di Next Generation UE, pari rispettivamente a 269 milioni e a 641 milioni di euro. In tutto i fondi europei ammontano a 40 miliardi e 354 milioni di euro, cui si aggiungono 11 miliardi di cofinanziamento nazionale, per un totale di circa 51,5 miliardi di risorse PAC per il settennato in corso. I finanziamenti per l’agricoltura nel Recovery e nel Fondone A compensare in buona parte la differenza di 6,2 miliardi della dotazione PAC 2021-27 rispetto alla

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EIMA 2021: UN PUNTO FERMO PER LA MECCANICA AGRICOLA Un sondaggio condotto da GRS per FederUnacoma

Un sondaggio condotto da GRS per FederUnacoma conferma la fiducia dei costruttori negli eventi fieristici e in particolare nella kermesse bolognese. Posizionamento del brand e rapporti con operatori professionali gli elementi che motivano maggiormente le aziende a partecipare. «EIMA rappresenta una piattaforma insostituibile – dichiara il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – per lo sviluppo del nostro settore». Dopo il blocco causato dall’emergenza sanitaria, gli eventi fieristici tornano ad essere, con forza ancora maggiore, il perno delle attività promozionali e commerciali delle imprese industriali. E’ quanto emerge da un’analisi di settore svolta dalla società GRS per conto di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole. L’indagine, condotta su un esteso campione di aziende costruttrici e di visitatori, è stata presentata questo pomeriggio dal direttore generale di FederUnacoma, Simona Rapastella, nel corso dell’assemblea generale della Federazione, che si è svolta a Varignana, nel Bolognese. La grande maggioranza delle aziende censite

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(l’83%) – sottolinea l’indagine GRS – riconosce nelle fiere tradizionali un presidio fondamentale del mercato. Quasi nessuno tra i costruttori (2%) pensa che esse abbiano esaurito la loro funzione e che in futuro possano essere sostituite da eventi di altro tipo. Ancora più elevata (95%) la percentuale dei visitatori che ritiene insostituibili le manifestazioni fieristiche tradizionali. In questo scenario risalta il posizionamento di un evento come EIMA International, l’esposizione mondiale della meccanica agricola che tiene a Bologna, dal 19 al 23 ottobre, la sua 44ma edizione. «Nel caso specifico dell’EIMA – ha spiegato Rapastella – l’indagine evidenzia come la maggioranza delle aziende della meccanica agricola ritenga l’EIMA un evento strategico e come il 93% degli espositori lo ritenga indispensabile per rafforzare il brand aziendale e incontrare operatori di alto livello professionale». L’indagine GRS evidenzia altresì come l’innovazione tecnologica rappresenti, nella percezione di espositori e visitatori, l’elemento decisivo per il succeso di un evento fieristico, e per questo – ha spiegato Rapastella – l’organizzazione di EIMA sta puntando molto su anteprime, novità tecniche e sistemi 4.0. L’EIMA di ottobre, forte dei suoi circa 1.500 espositori dei quali oltre 450 esteri, è il primo grande evento di meccanica agricola che si realizza dopo l’emergenza sanitaria, e l’unico che si svolge nel corso del 2021. «Questo rappresenta un successo per la Federazione e per la sua struttura organizzativa – ha concluso Rapastella – che anche in un momento di grande incertezza nel panorama fieristico internazionale ha creduto nel valore della fiera come piattaforma insostituibile per lo sviluppo del nostro settore».



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L’AUMENTO DEL GASOLIO INCIDE SUI PREZZI DELL’ORTOFRUTTA COSTO DELLA LOGISTICA INCIDE OLTRE IL 30%

L’aumento del costo del gasolio per l’autotrasporto si sta ripercuotendo sul prezzo alla vendita dei prodotti ortofrutticoli. Lo denuncia l’associazione degli agricoltori Coldiretti, spiegando che nella filiera agroalimentare il costo della logistica incide tra il 30% e il 35% del prezzo di frutta e verdura. L’autotrasporto resta il principale vettore in tale filiera, con costi elevati. Riportando i dati di una ricerca del Centro Studi Divulga, l’associazione afferma che “in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08) e la Germania (1,04), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 euro al chilometro e in Romania 0,64”. Coldiretti chiede che il Pnrr agisca anche in questo ambito per “sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Il presidente Ettore Prandini aggiunge che “si tratta di una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge proprio il maggior costo della bolletta logistica legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”.

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1 agosto 2021


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SCOPRIAMO QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA AFFITTO E COMODATO AGRARIO LA SCELTA TRA I DUE ISTITUTI GIURIDICI

l titolare di un terreno agricolo può decidere di concederlo in affitto oppure in comodato.La scelta tra i due istituti giuridici dipende dall’intento effettivamente perseguito dal proprietario del fondo rustico, avendo l’affitto ed il comodato agrario due differenti cause: l’uno è teso alla concessione in godimento del fondo per assicurarne la gestione produttiva a fronte di un corrispettivo; l’altro, al contrario, è finalizzato ad attribuire l’uso, sostanzialmente gratuito, del bene per un determinato periodo o fintanto che permane una specifica necessità. Il concetto di gratuità, proprio del comodato, non è, tuttavia, incompatibile con la corresponsione al comodante di una somma di denaro, purché la stessa non assurga a corrispettivo del godimento del bene. Si pensi, ad esempio, alla periodica corresponsione al comodante di un importo di modico valore a titolo di rimborso spese. La distinzione tra affitto e comodato è stata sottoposta al vaglio della Sezione specializzata agraria del Tribunale di Udine che, con la Sentenza del 30 marzo 2018, n. 407, ha precisato che occorre aversi con riguardo alla reale intenzione delle parti, al di là del nomen iuris attribuito al contratto. I giudici di merito, in quell’occasione, sono stati chiamati a pronunciarsi circa la qualificazione giuridica da assegnare ad una convenzione, la quale stabiliva che il precedente contratto di affitto dovesse considerarsi definitivamente risolto per intervenuta disdetta della proprietà e dovesse ritenersi sostituito dal predetto accordo, con cui lo stesso terreno agricolo veniva concesso all’originario affittuario a titolo di comodato precario. La necessità di interrogarsi sulla giusta qualifica da attribuire alla predetta convenzione traeva origine dal fatto che, nel momento in cui il proprietario del terreno, dopo qualche anno, aveva avanzato richiesta di restituzione del bene, il comodatario si fosse rifiutato di restituirlo, adducendo che non si trattasse di comodato bensì di affitto agrario di durata quindicennale. A sostegno della propria 8

eccezione, il presunto comodatario sosteneva come lo stesso avesse sempre corrisposto un importo pari a quello del canone precedentemente versato in pendenza di affitto, così che la convenzione doveva considerarsi una novazione del precedente rapporto agrario intercorso tra le parti. Il Tribunale di Udine ha basato la sua decisione proprio sul fatto che il valore dell’importo periodicamente corrisposto dal presunto comodatario fosse dichiaratamente pari a quello in precedenza versato a titolo di canone di affitto. Né dalla lettura testuale della convenzione potevano evincersi elementi da cui desumersi che detta somma venisse corrisposta a titolo di rimborso spese. Detto in altri e più chiari termini, la somma di denaro periodicamente versata dal presunto comodatario doveva essere qualificata quale corrispettivo della concessione in godimento del bene. Sulla base di questo ragionamento logico, il Tribunale di primo grado ha ritenuto che la convenzione tra le parti dovesse qualificarsi come contratto di affitto di fondo rustico e non quale comodato. Le pattuizioni applicate dalle parti in deroga alla normativa in materia di contratti agrari, a sua volta, non potevano trovare applicazione essendo mancata l’assistenza e la sottoscrizione dell’atto da parte delle rispettive associazioni di categoria. La convenzione è stata, pertanto, riclassificata come contratto agrario della durata di quindici anni e la domanda attorea del proprietario del fondo, volta ad ottenerne l’immediata restituzione, è stata conseguentemente respinta per i motivi sopra esposti. In conclusione, qualora il proprietario del bene intenda stipulare un contratto di comodato precario, che comporta la possibilità per lo stesso di entrare nuovamente nella disponibilità del bene a semplice richiesta, è importante che l’eventuale somma richiesta a titolo di rimborso spese sia di modico valore ed in alcun modo equiparabile ad un canone di affitto.

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1 agosto 2021

ESAMI ABILITANTI ALLA PROFESSIONE DI AGROTECNICI DOMANDE SINO AL 26 AGOSTO

Dal 27 luglio scorso, giorno di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – Serie speciale concorsi, dell’Ordinanza del MIUR, per i trenta giorni successivi, è possibile presentare domanda di partecipazione alla sessione 2021 degli esami di Stato abilitanti alla professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato (ultimo giorno utile, giovedì 26 agosto 2021). Rispetto alla data di scadenza, che coincide con il pieno del Ferragosto, sono fortissime le proteste dei candidati nei confronti del Ministro Patrizio Bianchi, responsabile di questo “disastro” per avere impiegato più di 100 giorni per firmare l’Ordinanza. Le domande devono essere spedite con raccomandata (farà fede il timbro postale) al Centro Unico di raccolta posto presso l’Ufficio di Presidenza del Collegio Nazionale (Poste Succursale n. 1 – 47122 FORLI’) oppure possono anche essere inviate a mezzo PEC-Posta Elettronica Certificata al seguente indirizzo: agrotecnici@pecagrotecnici.it Possono accedere all’esame di stato abilitante (e, successivamente alla professione) i soggetti in possesso: 1. Di una laurea magistrale – LM (DM n. 270/2004) in una delle Classi idonee (vedi elenco allegato) dei settori agrario; forestale; ambientale, naturalistico, zootecnico; biotecnologico agrario e veterinario; biologico della nutrizione umana; chimico; dell’architettura del paesaggio; dell’ingegneria ambientale; dell’economia e dell’economia ambientale (come da elenco allegato). 2. Di una laurea specialistica – LS (DM n. 509/1999) corrispondente ad una delle Classi indicate per le lauree magistrali nonché altre lauree equipollenti o di identico valore formativo (come da elenco allegato). 3. Di una laurea quadriennale o quinquennale “vecchio ordinamento” (ante DM n.

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509/1999) corrispondente ad una delle Classi indicate per le lauree magistrali nonché altre lauree equipollenti (come da elenco allegato). 4. Di una laurea di primo livello (triennale) nelle Classi di Biotecnologia; Ingegneria civile ed ambientale; Scienze dell’economia e Scienze della gestione aziendale; Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica; Scienze agrarie e Scienze alimentari; Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura; Scienze zootecniche e delle produzioni ambientali nonché altre equipollenti o di identico valore formativo (come da elenco allegato). 5. Di un Diploma Universitario equivalente ad una delle lauree di primo livello di cui al punto precedente, nonchè altri Diplomi universitari non tabellati con pari identicità formativa (come da elenco allegato). 6. Di un diploma in agraria di scuola secondaria superiore di “agrotecnico” oppure di “perito agrario” oppure di tecnico nel settore “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” oppure di tecnico in “Agraria, agroalimentare e agroindustria”; in entrambi i casi unito a 18 mesi di praticantato professionale certificato ovvero un percorso formativo equivalente. L’elenco completo dei titoli di studio idonei è scaricabile al sito www.agrotecnici.it. I modelli delle domande, distinti per titolo di studio, sono scaricabili dal sito internet www.agrotecnici.it oppure dal profilo Facebook https://www.facebook.com/collegioagrotecnici o Twitter https://twitter.com/Agrotecnici. Informazioni dirette si possono richiedere ai n. 0543/720.908 oppure 06/6813.4383 ovvero tramite e-mail a: agrotecnici@agrotecnici.it. Sempre nel sito www.agrotecnici.it sono indicati i numeri telefonici dedicati per ottenere informazioni sugli esami, sempre possibili anche inviando una e-mail ad agrotecnici@agrotecnici.it


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LA CUT FRA I “PROTAGONISTI DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA” Anche la Commissione Uva da Tavola (Cut) fra i “Protagonisti dell’ortofrutta italiana” l’evento organizzato dal Corriere Ortofrutticolo che quest’anno si è tenuto a Turi (Ba) presso Villa Menelao. “Per la Cut è stato un onore essere inserita all’interno di un evento che racchiude in sé il significato e la forza dell’ortofrutta italiana” – dichiara Donato Fanelli coordinatore della

Commissione - “Quest’anno l’evento si è tenuto in Puglia , la terra dell’uva da tavola: la Cut sta lavorando alla costituzione del distretto di filiera, la Regione Puglia si è espressa positivamente circa il riconoscimento e quindi ora bisogna convogliare le imprese verso obiettivi comuni in nome della sostenibilità ambientale e delle sfide del futuro”.

Donato Fanelli coordinatore della CUT

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1 agosto 2021

NASCE ALLEANZA UIR-ITALMERCATI UNA RETE DI 17 MERCATI E 23 INTERPORTI

UIR-Unione Interporti Riuniti e Italmercati-Rete d'Imprese hanno firmato un protocollo d'intesa per lo sviluppo di un'attività congiunta a livello associativo. L'obiettivo è quello di apportare un significativo contributo al miglioramento della competitività del sistema produttivo e logistico nazionale. La partnership, tra l'associazione nazionale degli interporti e la rete dei principali mercati agroalimentari italiani, è nata per promuovere forme di cooperazione tese sia a sviluppare modelli virtuosi legati alla transizione ecologica, sia ad incrementare la competitività del sistema produttivo del settore agroalimentare rispetto ai mercati italiano ed europeo. UIR con i suoi 23 interporti (50 mila treni intermodali movimentati all'anno) e la Rete Italmercati (5 milioni di tonnellate di ortofrutta e prodotti ittici e carnei di movimentazione annua) prossima ad accogliere il 18° Mercato all'ingrosso, costituiscono uno straordinario sistema di piattaforme distributive, complementari e ben predisposte per operare in sinergia. Un sistema che può sostenere la crescita del comparto ortofrutticolo e agro-ittico-ali

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mentare italiano attraverso le eccellenze delle interportualità italiane, in ottica di internazionalizzazione e di rafforzamento della propria capacità competitiva sui mercati nazionali ed esteri. Per il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini, "la firma di questo protocollo con la partecipazione di due importanti strutture di governo come il MIT e il MIPAAF, ognuna con la propria autonomia, è rappresentativa di una volontà generale di pervenire a un discorso di sistema che non può far altro che giovare alla logistica agroalimentare, che forse più di altri canali ha bisogno di lavorare in maniera sinergica. Per questo, esprimendo la mia soddisfazione, vorrei anche invitare altri soggetti a farsi avanti e ampliare ancora di più questo sistema, penso ad esempio agli aeroporti. I Mercati all'Ingrosso si configurano sempre con maggiore forza come i grandi poli per il commercio del prodotto agroalimentare e come luoghi non solo di vendita ma anche, e sempre di più, di logistica". Il Presidente di UIR, Matteo Gasparato, ha sottolineato che "si tratta di un passaggio importante per tutte le realtà che rappresentiamo: una indicazione forte, un segnale, a fare squadra per uno sviluppo sostenibile. Quella con ITALMERCATI è un'intesa di ampio respiro e strategica per il Paese tutto intero, perché sarà di supporto alla crescita interna e insieme alle sfide che ci attendono sui mercati internazionali. Un importante strumento per l'innovazione delle nostre infrastrutture al passo con la transizione ecologica".


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Agrifarma - Conversano Agrinova - Conversano Meliota - Rutigliano Agrisana - Rutigliano F.lli Rescina - Rutigliano Agrofert di Losito Berardino - Rutigliano Berardi - Noicattaro Pannarale Carburanti Agricoli - Noicattaro Settanni Prodotti per l’agricoltura - Noicattaro Agriverde - Turi L’isola Verde - Putignano Agrimotor - Monopoli Agribio SRL - Gioia del Colle Adelfagri Prodotti Fitosanitari SRL - Adelfia Mondelli Agrofarma - Sannicandro di Bari CAA Servizi di B. Occhiogrosso - Bitetto Agrofarma SRL - Ruvo di Puglia

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