Corriere del Salone 2010

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Anno II numero 2 - Firenze

Il Corriere del Salone Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze

11-12-13 Novembre, Stazione Leopolda. La seconda edizione. Intervista

Il Salone è stato realizzato con il Patrocinio di

Bruno Santi

IL SALONE MOTORE DELLE SINERGIE TRA ISTITUZIONI

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ministero degli Esteri, Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, ICE - Istituto nazionale per il Commercio Estero, ICOMOS Comitato Nazionale Italiano, ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, CNA Costruzioni, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Fondazione Romualdo del Bianco, Life Beyond Tourism

Quest’anno, in occasione della seconda edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, la redazione del Corriere ha voluto incontrare e discorrere con il Professor Bruno Santi, storico dell’arte di grande esperienza nel campo della tutela dei beni culturali in Italia, già soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, nonché figura di riferimento all’interno dell’organigramma del Salone, nell’ambito del quale è coordinatore del Comitato esecutivo. Nell’arricchente intervista si è conversato del Salone e degli aspetti cruciali legati al restauro e alla conservazione, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale italiano. CONTINUA A PAG. 8

Con il contributo e la collaborazione di: ATAF Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, Consiglio Regionale della Toscana, Eden Rock Resort, Edizioni Paideia Firenze, Federalberghi - Aia, Associazione di Imprese Alberghiere di Firenze e Provincia, Palazzo Spinelli per L’arte e il Restauro Associazione No Profit, Gruppo Miraglia - Servizio Catering, Hotel Tornabuoni Beacci, Hotel Loggiato dei Serviti, Istituti Paritari Cavour Pacinotti, La Bottega dei Fiori di Firenze - www.fiorit.it, Mirabili srl, Quid Communications

Con la partecipazione di: Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures, APT Agenzia per il Turismo di Firenze, Artedata srl, Associazione Prorestauro Italia per il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali, Centro per l’arte contemporanea - Luigi Pecci di Prato, Firenze Parcheggi, FIRPA. Feria Internacional de Conservación y Restauración del Patrimonio, Florens 2010 Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali di Firenze, Friends of Florence, Kermes La rivista del Restauro, Il Serchio Service Srl, Litografia IP, Museo H.P. Horne di Firenze, Nardini Editore - Nardini Press sr.l., OMA Osservatorio dei Mestieri d’Arte Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia, Prato, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Ufficio Stampa della Provincia di Firenze, Comando Provinciale VV.F. Firenze

Speciale

La figura del restauratore RIUSCIREMO A DARE UN PO’ DI RAZIONALITÀ AL CAOS? La questione che ormai da diversi mesi impegna in un modo o nell’altro coloro che in Italia vivono nel restauro, è quella dell’accreditamento dei restauratori al fine di poter affidare loro commesse pubbliche. Era facile prevedere, e in effetti molti lo avevano intuito da lungo tempo, che al momento di affrontare l’argomento si sarebbe scoperchiato un pentolone dal quale sarebbero usciti veleni di ogni sorta. Quando i problemi si lasciano incancrenire per decenni, e non si hanno le capacità tecniche, la volontà politica e l’intenzione specifica di risolverli, li vedremo ingigantire e divenire sempre più incontrollabili. Il Ministero per i Beni Culturali, fondato nel 1975 da Giovanni Spadolini con la promessa e l’impegno di assumere una qualificazione altamente tecnica, si è da subito caratterizzato invece per un accentuato burocratismo e per la mortificazione delle componenti tecnicoscientifiche; e chi ha memoria ricorda alcune persone di primo piano nell’Amministrazione che cedettero le armi e alzarono bandiera bianca andandosene anzi tempo, da Oreste Ferrari (dell’Istituto per il Catalogo) a Giovanni

Urbani (dell’Istituto Centrale del Restauro). Nel nostro settore specifico, una questione cruciale come l’insegnamento del restauro, con tutto ciò che comporta sulla qualità degli interventi compiuti sul nostro patrimonio artistico, rimaneva irrisolta e diventava preda di meccanismi impazziti, in cui scuole, insegnanti, formazione, allievi, rimanevano categorie al cui interno era possibile tutto e il suo contrario. Il meccanismo ragionevole degli accordi Vernola-Mayer del 1983, con Scuole regionali affidate al controllo e all’indirizzo degli Istituti a carattere nazionale, rimane anch’esso soltanto un ricordo per chi ha memoria. E in ogni caso, dal momento che in Italia l’insegnamento è libero, sarebbe stato necessario stabilire un meccanismo di accreditamento per le scuole private, secondo parametri facilmente individuabili (qualificazione degli insegnati, disponibilità logistiche, curriculum degli studi, ecc.). Ugualmente, andava risolta la questione del livello di studi corrispondente alla figura professionale del restauratore e delle professionalità intermedie. CONTINUA A PAG. 3


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Chi sarà il restauratore?

UN IMPEGNO CHE RESTITUISCA CERTEZZE

Per trovare i libri

BOOKSHOP di KERMES la Rivista del Restauro

Il primo, determinante passo verso il riconoscimento universitario del titolo era stato compiuto, vorrei ricordare perché non mi capita di vederlo richiamato spesso, per merito della legge di istituzione della Scuola dell’Opificio (gennaio 1992), dove si stabiliva che per accedere alle Scuole dello Stato sarebbe stato necessario un diploma di scuola superiore, e non inferiore, e che i corsi avrebbero avuto durata quadriennale (parificandosi a quello che allora era il modello universitario). Nel maggio del 2009 sono stati approvati finalmente due provvedimenti di legge di grande importanza culturale e civile, che per una volta sarà onesto accogliere con favore: i Decreti nn. 86 e 87 stabiliscono le caratteristiche della figura del restauratore, e (il secondo) quelle dell’insegnamento del restauro. Nel primo caso, comunque, ho già osservato che fra le ben venticinque funzioni individuate per il restauratore molto paradossalmente soltanto una ha a che fare con l’esecuzione materiale di un intervento, che è poi la specificità indiscussa della professione; mentre buonissima parte delle altre competerebbe a figure diverse, come lo storico dell’arte o lo scienziato. In questo caso, non temo di affermare che la lobby interna che ha lavorato a questo testo si è allargata indebitamente. Ne nasceranno sicuramente dei proble-

mi. Su un altro versante, attendiamo ancora l’istituzione della Classe di laurea specifica per il restauro, e sarebbe ora che il Ministero dell’Università rinunciasse ai suoi distinguo. Quanto alle procedure per l’accreditamento, al Salone dello scorso anno ho sostenuto una posizione impopolare, che fosse preferibile lasciare svolgere in prima battuta il concorso in modo da sistemare intanto coloro che senza discussione potevano accedere, per aprire poi un confronto durissimo su tutte le altre situazioni. Al contrario, le iniziative (senz’altro legittime, intendiamoci) dei tanti restauratori formatisi nelle mille altre maniere consentite, se non autorizzate, dalla legge, hanno fin qui bloccato lo svolgimento, e innescato ripetutamente una specie di lotta intestina. Credo comunque che la stessa gestione delle prove, quando ci si arriverà, si dimostrerà straordinariamente difficile. In ogni caso, l’auspicio (perché veramente bisogna uscirne) è che per la prossima edizione di questo Salone si sia arrivati in fondo al tunnel. Buon lavoro a tutti.

I libri sono solo muta carta stampata se non trovano lettori che li ascoltino: al Bookshop del Salone dell’Arte e del Restauro, i libri possono parlare. Il Bookshop è organizzato da Kermes - La rivista del restauro insieme alla comunità con cui la rivista è cresciuta in più di 20 anni, e da Nardini Editore e la nuova libreria Nardini Bookstore: ciò ha permesso di portare a disposizione del pubblico della cultura dei BBCC una scelta, nazionale e internazionale, di pubblicazioni di editori tra i più pertinenti al settore e spesso di difficile reperimento nella normale distribuzione libraria. Molti lettori qui potranno trovare o scoprire proprio le pagine che cercavano: molti libri potranno parlare. Nello spazio InformaRestauro è a disposizione materiale informativo di istituti, pubblici e privati, scuole, centri di ricerca attori della cultura dei BBCC. Al Bookshop è possibile trovare pubblicazioni, tra gli altri, di: A&C2000, Archetype, CELID, De Ferrari, DEI, EDICOM, Felici Editore, Fondazione Arte della Seta Lisio, Gangemi Editore, IAR, ICCROM, IGIIC, Jaca Book, Mandragora, Maschietto, Nardini Editore, Nerea, Olschki, Paideia, Palazzo Spinelli, Patron, Sillabe, Spirali, The Getty Conservation Institute ...

Giorgio Bonsanti già Ordinario di Storia e Tecniche del Restauro alle Università di Torino e Firenze

OPIFICIO: EFFETTO RESTAURO

LA MADONNA CON BAMBINO DI JACOPO SANSOVINO: un “puzzle” smontato e ricomposto

Terracotta unica di questa tipologia e singolare per la tecnica esecutiva. Il restauro è stato particolarmente complesso a causa di un precedente, pesante intervento, che alterava la forma e comprometteva lo stato di conservazione dell’opera. Il bassorilievo, frammentato in ben 20 pezzi, è stato ricomposto ritrovando l’aspetto originale. Ministero per i Beni e le Attività Culturali Opificio delle Pietre Dure, Firenze Soprintendenza per i Beni SAE di Verona, Vicenza e Rovigo Musei Civici di Vicenza Associazione Amici dell’Opificio

Orario delle visite guidate dai restauratori: Opificio delle Pietre Dure Viale Filippo Strozzi, n.1, Firenze dal 12 al 17 novembre 2010 (escluso la domenica) ogni 45 minuti, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.15 alle 17.15 Gruppi di 20 persone max, contributo minimo di Euro 10,00 a persona. Prenotazione obbligatoria: Ufficio Promozione Culturale tel. 055 2651339/340/347/348, dalle 9.00 alle 13.00 Per la realizzazione dell’importante restauro, a integrazione del finanziamento statale, ulteriori fondi sono stati generosamente messi a disposizione dell’Opificio, tramite ARPAI (Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano), da Paolo e Florence Marzotto, in ricordo dei di lui genitori.

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Bronzino a Firenze

PITTORE E POETA ALLA CORTE DEI MEDICI

Bronzino, “Ritratto di Eleonore di Toledo col figlio Giovanni”, 1545, Firenze, Galleria degli Uffizi

La prima esposizione interamente dedicata all’opera pittorica di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), pittore fiorentino fra i più grandi dell’arte italiana. Un evento irripetibile, unico, che si svolge in un luogo privilegiato come Firenze, città che lo deputò artista di corte e ritrattista della famiglia Medici e in cui sono conservati agli Uffizi, negli altri musei e nelle chiese della città molti suoi capolavori. Un’occasione per leggere, attraverso quadri di austera bellezza e aristocratico splendore, la storia di Firenze e della corte medicea. Ventinove capolavori della Galleria degli Uffizi, oltre a dipinti provenienti dalle più prestigiose collezioni di tutto il mondo (Canada, Australia, Stati Uniti, Russia, Inghilterra, Francia, Germania) sono suddivisi in sette sezioni tematiche per riflettere su aspetti

ArteE’

AL SERVIZIO DELL’ARTE ArteE’ è una nuova società di servizi dedicati al mondo dell’arte. L’azienda si occupa di tutti gli aspetti legati all’organizzazione e alla realizzazione di mostre, partendo dall’idea e dalla curatela, fino all’assicurazione, al trasporto e all’allestimento, avvalendosi di professionalità diverse e del supporto di partner qualificati. ArteE’ nasce da una passione condivisa e dalla volontà di mettere a sistema energie e competenze diversificate in grado di coprire in modo competitivo un ampio spettro di attività legate al sistema dell’arte. E’ attualmente in fase di progettazione una Officina dell’Arte, il cui intento è di riunire in un unico luogo, a Torino, artisti, designer, professionisti e creativi, partendo dalle risorse presenti sul territorio e mettendo a loro disposizione uno spazio esclusivo in grado di ospitare eventi e creare importanti occasioni di scambio e crescita professionale; un’iniziativa unica in Italia. Al Salone dell’ Arte e del Restauro di Firenze ArteE’ presenta “Art Transport Station”, una mostra realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

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dell’attività del Bronzino e nel contempo seguirne in sequenza cronologica la vicenda, dalla formazione all’eredità lasciata. La rassegna, che vede riunite per la prima volta più di novanta opere preziosissime, spesso di dimensioni imponenti, sinora mai spostate dalla collocazione abituale, è dedicata a un artista – raffinato pittore di corte ma anche poeta – che rappresenta uno degli apici del Cinquecento: nelle sue opere è espressa tutta l’eleganza della corte medicea attraverso austera bellezza, ‘naturalità’ e, allo stesso tempo, aristocratico e algido splendore. Il visitatore può ammirare quasi l’intera produzione dell’artista, attraverso confronti diretti per la prima volta possibili, più altre opere di Pontormo, Cellini, Tribolo, Bandinelli, Pierino da Vinci, Alessandro Allori. Sono inoltre presenti tre dipinti inediti del Bronzino, due dei quali si credevano perduti: il Crocifisso realizzato per Bartolomeo Panciatichi, e il San Cosma, laterale destro che accompagnava la Pala di Besançon quando in origine si trovava a Palazzo Vecchio nella Cappella di Eleonora di Toledo. Il terzo inedito è un Cristo portacroce attribuibile agli anni ultimi della sua attività. Dall’importante campagna di restauri nasce il documentario “Restaurando il Genio: Bronzino”, sponsorizzato da The Bank of America Merryll Lynch Art Conservation Programm, che verrà presentato in anteprima mondiale domenica 14 novembre, ore 10:30, Cinema Odeon, Piazza Strozzi, ingresso libero.

24 SETTEMBRE 2010 - 23 GENNAIO 2011

Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici

A cura di Carlo Falciani e Antonio Natali

Firenze, Palazzo Strozzi Orario mostra

Tutti i giorni 9.00-20.00, Giovedì 9.00-23.00 Accesso in mostra fino a un’ora prima dell’orario di chiusura. Informazioni: Tel. +39 055 2645155 Prenotazioni Tel. +39 055 2469600 prenotazioni@cscsigma.it www.palazzostrozzi.org

Il Pecci al Salone con l’opera di Stefano Arienti

Le opere di Stefano Arienti nascono da un processo di selezione e di appropriazione di oggetti, testi, immagini spesso tratte dal contesto della cultura e della produzione di massa, modificate attraverso un repertorio di interventi ricorrenti che, assecondandone le qualità intrinseche, ne sviscerano con minuzia le qualità e le potenzialità espressive e comunicative. L’opera Cartoline, realizzata tra il 1990 e il 1991 appositamente per il Centro Pecci in occasione della mostra “Una scena emergente. Artisti italiani contemporanei”, si compone di decine di pannelli di polistirolo montati su una struttura lignea di supporto e retroilluminati da luci al neon. I pannelli di polistirolo, montati in trittici, presentano riproduzioni di opere d’arte e monumenti, vedute di paesaggi e fumetti tratti da cartoline illustrate e biglietti d’auguri, incise con lame, solventi chimici e col pirografo, che annullano le gerarchie tra generi e ci riconsegnano una sintesi variegata di immagini conosciute e condivise, riunite dall’artista in forma di raccolta composita e personalizzata. “Non si può mai prevedere cosa diventerà una raccolta. Da questo punto di vista io sono un collezionista abbastanza atipico: per esempio colleziono stoffe da utilizzare per fare dei disegni, colleziono cartoline e poi le trasformo in un multiplo o in grandi immagini su polistirolo, faccio duecentomila diapositive che sistemo in ordine nei raccoglitori e poi va a finire che quelle immagini le utilizzo per fare dei disegni, o mi metto a trattarle o a graffiarle. Queste raccolte a un certo punto si trasformano, diventano qualcos’altro e spesso questo è anche un modo per liberarsene…” (Arienti). Presentate in diverse varianti nelle prime mostre personali dell’artista a Roma e alla sezione Aperto 90 nell’ambito della XLVI Biennale di Venezia, le ‘cartoline’ di Arienti evocano momenti di storia collettiva e frammenti di memoria personale e trasformano le immagini bidimensionali dei souvenirs manipolati in visioni sovradimensionate che affiorano e proliferano sul supporto corrodendolo, attraversate dalla luce che emerge dagli interstizi, dalle incisioni e dalle combustioni, enfatizzandone al contempo la fragilità e l’aggressività.

Il progetto, a cura di Alessandro Carrer e Bruno Barsanti, prova a presentare e considerare le opere esposte in un luogo diverso dal museo, lontano dai riflettori, in un limbo che sta fra lo studio dell’artista, il museo o la galleria, riflettendo sul dispositivo, sulla macchina produttiva del sistema arte e sul rapporto tra opera e spazio. Gli artisti in mostra sono: Stefano Arienti, Paola Binante, Domenico Borrelli, Alessandro Bulgini, Filippo Centenari, Maddalena Fragnito, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, T-Yong Chung, Saverio Todaro. http://www.arteeartee.it

Stefano Arienti, Cartoline, 1990/1991. Collezione del Centro Pecci di Prato. Foto: Carlo Fei

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Friends of Florence

IL MONDO A SOSTEGNO DI FIRENZE

Il gran risveglio, nello spirito umano, ebbe luogo a Firenze. Durante il Trecento e soprattutto il Quattrocento, lo studio dell’antichità – la gloria dell’antica Grecia e la grandezza di Roma – diventò una passione fiorentina. Assieme a questo trasporto ci fu un rinnovato fervore nella ricerca e nello studio, e un nuovo approccio alla creatività. Già prima del Quattrocento, a Firenze, questa riscoperta era stata mirabile, facendo della città un centro della cultura occidentale: nell’arte, nell’architettura, nella filosofia, nelle scienze e nella politica. Firenze diventò l’emblema dell’umanesimo, offrendo al mondo le menti creative di Giotto, Dante, Brunelleschi, Leonardo, Michelangelo, e poi Galileo, e tanti altri creatori di opere e ideali che tutt’oggi continuano a ispirare il mondo inte-

ro. Agli esordi del terzo millennio, è sempre più importante che l’eredità culturale di Firenze e di tutta la terra di Toscana sia conservata – arricchita dove possibile – e protetta. Molti dei tesori – unici al mondo – che si trovano a Firenze e nei suoi dintorni, rischiano il declino per via dell’abbandono o di una conservazione episodica. “Friends of Florence”, una fondazione internazionale senza scopi di lucro costituitasi negli Stati Uniti, è stata creata per dare l’opportunità ai cittadini del mondo di partecipare alla conservazione e alla valorizzazione di questa città gloriosa e della Toscana tutta. Tramite progetti studiati e selezionati, molte opere artistiche, architettoniche e letterarie, sono state e saranno restaurate, tutelate o finalmente aperte al pubblico. La città di Firenze è in se stessa un’opera d’arte, ricca

di palazzi storici, chiese, musei, angoli segreti e giardini splendidi. Tutto deve essere protetto accuratamente in maniera che Firenze e la Toscana rimangano simboli dell’umanesimo, della creatività e del genio umano per i secoli a venire. Dal suo debutto, nel 1998, “Friends of Florence” ha portato a compimento numerosi programmi, che includono il restauro di tutte le statue marmoree sotto la Loggia della Signoria con il Ratto delle Sabine del Giambologna, il restauro dei ventidue quadri nella Tribuna del David alla Galleria dell’Accademia, il programma diagnostico per il David di Michelangelo, sempre alla Galleria dell’Accademia (con la creazione di un sito web sul restauro e un Dvd). Sia per il David che per i Prigioni, la Fondazione sostiene l’opera di manutenzione, secondo un piano di analisi e restauro. Nel 2006 “Friends of Florence” ha presentato e festeggiato il restauro della Sala della Niobe nella Galleria degli Uffizi. Nel 2008 ha inoltre completato il restauro del gruppo bronzeo di Giovan Francesco Rustici, la Predica di san Giovanni Battista, nel Battistero di Firenze, nonché il proseguimento di tantissimi altri progetti di restauro come quelli della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, del Chiostro di Sant’Antonino nel Convento di San Marco, del Crocifisso del Maestro di Figline sopra l’altar maggiore di Santa Croce. E, per chiudere, “Friends of Florence” ha dato avvio a un intervento d’importanza davvero rara, che porterà al restauro e al riordino della Tribuna di Bernardo Buontalenti, l’ambiente storicamente e poeticamente più ragguardevole di tutta la Galleria degli Uffizi. Simonetta Brandolini d’Adda Presidente Friends of Florence www.friendsofflorence.org

A.I.O. Associazione Organari Italiani

UNO STRUMENTO AL SERVIZIO DELL’ARTE ORGANARIA Già da tempo alcune case organarie sentivano la necessità di avere scambi di opinioni e di esperienze con i loro colleghi al fine di migliorare la qualità dell’arte organaria italiana e dare un indirizzo comune al futuro dell’organo in Italia. In occasione di alcuni incontri tra organari è stata individuato nell’Associazione lo strumento più idoneo al conseguimento di un così grande progetto. Seguendo l’esempio di altri paesi, constatata la mancanza di una adeguata struttura rappresentativa dell’organaria italiana, è stato avviato il progetto di realizzare un’Associazione di costruttori e restauratori di organi. Dopo un lungo lavoro preparatorio per la stesura di uno statuto si è infine giunti alla legale costituzione dell’A.I.O. che è avvenuta il giorno 8 luglio 1994 in Prato presso la sede della Confartigianato. L’Associazione, senza fini di lucro, ha i seguenti scopi: - il miglioramento e la promozione dell’arte organaria in senso lato nel rispetto delle caratteristiche locali ed individuali; - il mantenimento di un alto livello di etica professionale da parte dei propri aderenti;

- la tutela degli interessi comuni in tutte le questioni professionali e di mercato; - la rappresentanza della categoria di fronte all’Amministrazione pubblica, agli Enti ed alle Associazioni interessate alla costruzione o al restauro degli organi. Alla realizzazione dell’Associazione hanno lavorato con grande impegno un rappresentativo numero di Organari che costituiscono il nucleo fondatore dell’A.I.O. essi sono: Cav. Francesco Zanin di Gustavo Zanin, Claudio Anselmi Tamburini, Brondino Vegezzi-Bossi, Giorgio Carli, Inzoli Cav. Pacifico & Figli di Bonizzi, Dell’Orto & Lanzini, Riccardo Lorenzini, Vincenzo Mascioni, Arturo Pedrini di G. Pedrini, Cav. Emilio Piccinelli, Guido Pinchi e Figli, F.lli Ruffatti, Tamburini S.r.l., Zanin Cav. Giuseppe & Figlio di Franz Zanin. Dall’aprile 2005 l’A.I.O. ha spostato la propria Sede a Cremona presso la locale Confartigianato: il numero dei Soci è salito a 44 e si appresta a crescere nuovamente con l’entrata di altre realtà nazionali impegnate nella costruzione e nel restauro di organi nonché nella costruzione di parti ed accessori. Sono attivi per qualsia-

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si informazione un sito internet (www.aionet.it) ed una Segreteria Generale (dottor Giuseppe Patuelli, indirizzo e-mail info@aionet.it).

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Il Centro Europeo del Restauro al Salone

DIPARTIMENTO DELLA SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DI FIRENZE Il CER forma operatori della conservazione e del restauro del patrimonio storico architettonico, artistico e del paesaggio, propone un’ampia scelta formativa che va dai corsi brevi di poche settimane fino ai corsi biennali e triennali che attribuiscono qualifiche professionali e di specializzazione. Si concentra nella formazione di figure di livello intermedio che sono in grado di operare nel restauro avvalendosi al meglio dell’abilità manuale, delle conoscenze storiche e delle competenze tecnologiche abbinate ad un utilizzo sapiente dei materiali. Nei laboratori del CER si restaurano beni mobili e immobili di particolare valore storico e artistico di proprietà di enti pubblici tramite convenzioni apposite. Tutti gli interventi di restauro rispondono a progetti precisi che, oltre ad osservare i canoni previsti dalla legislazione vigente, partono da un’accurata analisi storica e scientifica, da una diagnosi e da una corretta e fedele esecuzione manuale. Tutto questo processo è incluso nella formazione degli allievi del Centro Europeo del Restauro, per i quali non esiste stacco tra la progettazione e l’esecuzione del restauro nel percorso formativo che coinvolge nello stesso tempo e misura sia il docente che l’allievo. Tra i recenti lavori di restauro sui beni artistici provenienti dagli arredi della Villa Medicea della Petraia, ed effettuati dagli allievi all’interno dei laboratori della Villa stessa, ricordiamo lo Stipo del XVII° secolo in ebano con intarsi in avorio e pietre dure, le Torcere in legno dorato e la coppia tavoli con piani intarsiati di Van Der Vinne della fine del 1600, il Tavolo lastronato in mogano con piano decorato in scagliola policroma del XIX° secolo, la Consolle a muro di manifattura fiorentina della

fine XVII° inizi XVIII° secolo proveniente dalla Chiesa di San Firenze, il Crocifisso ligneo policromo del XIV secolo proveniente dalla Chiesa di San Francesco a Castelfiorentino. Nell’ambito del restauro architettonico la Scuola EdileCER ha concluso importanti interventi: il primo cantiere scuola è nato a Firenze nel 1983 presso il Casone di Sorgane, dal 1987 ad oggi vari cantieri scuola sono stati allestiti, nell’ambito di una Convenzione con la Provincia Firenze, nel Parco Mediceo di Villa Demidoff a Pratolino. Fra le opere restaurate ricordiamo la Vasca dell’Appennino opera del Giambologna della fine del 1500, la Locanda o “Vecchia Posta” risalente al 1575, le opere dell’architetto Bernardo Buontalenti come le Scuderie e la Grotta di Cupido del 1577; la Cappella, le Vasche delle Gamberaie e la Grande Voliera tutte della fine del 1500, il giardino tra la Villetta e la Fagianeria, il Viale degli Zampilli, e gli edifici più recenti risalenti al XVIII° e XIX° secolo: il salone della Ex Piaggeria, la Fattoria Nuova e i Padiglioni della Fagianeria e della Limonaia. Fra gli ultimi lavori eseguiti ricordiamo il restauro degli affreschi delle stanze di Bianca Cappello nella Villa Medicea di Poggio a Caiano eseguiti nel XVI° secolo e gli affreschi della Chiesa di Santa Maria in Campo a Firenze risalenti alla prima meta’ del XVIII° secolo. Scuola Professionale Edile di Firenze Centro europeo del Restauro Via L. Il Magnifico 8/10 50129 Firenze Tel. 055 4625035 - Fax 0554628944 www.scuolaedile.fi.it - www.cerfirenze.it

Borgo S. Croce, 10 50122 Firenze Tel. +39 055 282951 Tel. +39 055 246001 Fax +39 055 240172

L’Alta Formazione nei Beni Culturali ASSOCIAZIONE NO PROFIT

L’Associazione No Profit Palazzo Spinelli nasce nel 1998 con l’obiettivo di contribuire alla difesa del patrimonio culturale mondiale tramite la promozione, l’organizzazione e la gestione di iniziative finalizzate allo studio, alla conservazione, al restauro, alla valorizzazione e alla fruizione dei beni storici e artistici. Palazzo Spinelli opera ad oggi in oltre trenta Paesi sia tramite azioni dirette alla formazione e all’aggiornamento di figure professionali attive nel settore della gestione dei beni culturali, nella conservazione e nel restauro, nel turismo culturale ed ambientale, nell’organizzazione di eventi, sia attraverso progetti realizzati in collaborazione con Enti pubblici e privati, con la Commissione Europea, l’Unesco e il Ministero degli Affari Esteri italiano; in quest’ultimo caso nel quadro degli accordi di Cooperazione Scientifica, Tecnologica e Culturale sottoscritti con oltre 60 governi nel mondo. Palazzo Spinelli è attualmente attivo nell’organizzazione, consulting e gestione di: • Corsi riconosciuti di formazione, specializzazione e aggiornamento nel settore dell’arte, del restauro e del management dei beni del patrimonio culturale. • Campagne di restauro, scavo archeologico, documentazione e catalogazione. • Interventi di restauro e conservazione. • Piani integrati di valorizzazione turistica e culturale. • Realizzazione di conferenze e incontri tematici.

www.palazzospinelli.org info@palazzospinelli.org

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Mirabili Abitare d’Arte AL SALONE 2010 CON LE OPERE DI GIULIANO GRITTINI

L’idea originale di Mirabili, nata nel 1986, viene portata avanti dai fratelli David e Gianni Overi dal 2002. La collezione vuole allargare la possibilità di possedere oggetti “d’arte fruibile” firmati dagli autori e realizzati spesso in tiratura limitata. Opere che interagiscono nel quotidiano per decorare e animare la vita e i desideri delle persone. Questo percorso nell’arte contemporanea continua oggi con le opere che sono state selezionate per far parte dell’esposizione al Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze. Artisti trattati in permanenza dalla Galleria: Aurelio Amendola, Roberto Barni, Luciano Bartolini, Miguel Berrocal, Sergio Cammelli, Arduino Canfora, Andrea Granchi, Marica Carniti Bollea, Mario Ceroli, Fabrizio Corneli, Paola Crema, Francesco Cuomo, Pietro Del Vaglio, Fabio De Poli, Max Ernest, Roberto Fallani, Giuliano Grittini, Franco Guerzoni, Stephan Huber, Massimo Listri, Marco Lodola, Alessandro Mendini, Adolfo Natalini, Luigi Ontani, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Andrea Rauch, Angelo Rinaldi, Oreste Ruggiero, Denis Santachiara, Ettore Sottsass, Giampaolo Talani, Carla Tolomeo, Urano Palma, Laura Villani. Artisti presenti al Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze 2010: Giuliano Grittini.

Nato nel 2001 come progetto dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sviluppato nell’ambito delle azioni a favore del patrimonio storico e artistico, L’Osservatorio dei Mestieri d’Arte da quest’anno si è costituito in Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana per favorire la comprensione delle varie identità culturali, approfondire i temi della qualità delle produzioni e sviluppare progetti formativi per i giovani che intendono intraprendere lo studio e le tecniche dei mestieri artistici e tradizionali. Tra le azioni dell’Osservatorio vi sono la realizzazione di pubblicazioni, convegni, eventi e didattica, la partecipazione a programmi europei per la promozione e la formazione al mestiere d’arte e l’importante collaborazione con il museo Horne di Firenze che organizza per i più piccoli e per le famiglie, lezioni teoriche e pratiche sulle materie e i mestieri tradizionali. La rivista “OmA”

si propone come uno strumento di approfondimento dell’artigianato artistico toscano e racconta la storia, la tradizione, le tecniche e i progetti e le innovazioni del settore. Eventi, attività, formazione e innovazione sono alcune delle tematiche dell’Associazione che collabora con varie istituzioni italiane e internazionali per offrire un aggiornato contributo che può rappresentare, un catalizzatore significativo verso nuovi scenari nei quali lo stile e il gusto assumono un ruolo importante con rilevanti ricadute economiche. Sono soci dell’Associazione: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Monte Paschi Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Banca del Monte di Lucca. Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte (Ente Cassa di Risparmio di Firenze) Via Bufalini 6 - 50122 Firenze Tel. 055.5384964 www.osservatoriomestieridarte.it info@osservatorioemestieridarte.it

Un’opera di Giuliano Grittini in esposizione al Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze

Al Salone: Pilosio ATTREZZATURE PER IL RESTAURO

Pilosio, fondata nel 1961, con i marchi Pilosio e Lama è specializzata nella produzione di attrezzature leggere in alluminio ideali per il restauro, come ponteggi, trabattelli e coperture, semplici da allestire e utilizzare, per consentire ai restauratori di lavorare nel migliore dei modi e in totale sicurezza.

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Il Salone motore delle sinergie tra Istituzioni INTERVISTA A BRUNO SANTI: STORICO DELL’ARTE E COORDINATORE DEL COMITATO ESECUTIVO DEL SALONE

Siamo alla seconda edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze. Lei, in qualità di Coordinatore del Comitato Esecutivo dell’evento, che tipo di riflessioni si sente di fare? Qual è il suo pensiero sul cammino che è stato sinora intrapreso? L’aspetto positivo è stato principalmente l’intento di collaborazione tra istituzioni e organismi di formazione che si occupano di restauro. Essi hanno convogliato i loro sforzi nell’organizzazione di un’iniziativa, come quella del Salone dell’Arte e del Restauro, che ha ottenuto nella scorsa edizione un notevole risalto a livello nazionale, nonostante fosse una sorta di numero “zero”, perché Firenze non aveva ancora nessun tipo di esperienza in merito. Era presente anche una sorta di motivo orgoglioso, quello di confrontarsi con altre manifestazioni legate al settore, presenti in Italia. Inoltre, ovviamente, visto il ruolo che Firenze e le sue istituzioni hanno sempre avuto nel campo della conservazione del patrimonio culturale, in particolar modo quello artistico, c’è stato un notevole successo, come possono testimoniare l’affluenza, i numeri, la consistenza anche culturale degli interventi che hanno caratterizzato la scorsa edizione del Salone. Il Comitato Esecutivo, così come il Comitato Scientifico, la Segreteria Organizzativa – che ha fatto un ottimo, duro e lungo lavoro – tutti noi speriamo che anche quest’anno Firenze, grazie al Salone, abbia quel ruolo che le spetta nel settore del restauro e dei beni culturali. Dalla Croce di Cimabue (1966) alla Croce di Giotto (2010). Come si è evoluto il concetto di restauro dall’alluvione ad oggi? Inoltre, in che modo è cambiato il rapporto con l’opera d’arte su cui si è intervenuti (sia esso per il restauratore che per lo storico)? Credo che si sia fatto un salto di qualità, specialmente nello specifico ambiente fiorentino (e non per sventolare una bandiera locale), grazie anche alla notevole esperienza nell’impostazione del progetto di restauro. Si può facilmente immaginare il tragitto percorso dal restauro della Croce dipinta di Cimabue in Santa Croce al restauro della Croce di Giotto di Ognissanti in più di quarant’anni; naturalmente tutta la tecnologia, il sapere, la concezione stessa di restauro hanno avuto notevoli modificazioni, pur rimanendo impostati sugli imprescindibili binari di sicurezza dovuti all’opera d’arte teorizzati da personalità come Cesare Brandi e Umberto Baldini. Nella Croce di Cimabue è stata applicata una concezione nuova del restauro cosiddetto integrativo, formulata dallo stesso Baldini; peraltro si è passati, sia pure nello stesso istituto a lungo guidato da Baldini, e cioè l’Opificio delle Pietre Dure, a una concezione opportunamente aggiornata. Ciò che ha più coinvolto lo storico dell’arte, oltre che l’operatore di restauro (e io aggiungerei lo scienziato, ineludibile risorsa di ogni ricerca finalizzata al miglior intervento sull’opera), è la concezione del restauro come progetto integrato, ossia la prospettiva di vedere l’oggetto del restauro come un insieme di problematiche che devono convogliare verso un unico scopo, cioè quello di assicurare la migliore conservazione e la migliore visibilità dell’opera. Questo importante intento si è potuto constatare nell’ambito delle manifestazioni che hanno accompagnato i restauri; la loro illustrazione ha sempre tenuto presente il progetto integrato che ha coinvolto scienziati, ricercatori, operatori di restauro, storici dell’arte anche per inquadrare meglio dal punto di vista storico l’oggetto del loro intervento. Del restauro e degli interventi conservativi se ne parla molto poco nell’informazione nazionale, al di là dei grandi progetti degli Istituti Statali. C’è scarsa coscienza del significato attivo del restauro e delle realtà che esso presenta, al di fuori del settore? Penso che dal punto di vista della comunicazione non ci sia un gap. Tutto sommato, sugli organi di comunicazione, in particolare i giornali, qualche volta lo spazio riservato ai restauri (in effetti ai grandi restauri, questo bisogna metterlo bene in evidenza), è notevole. Abbiamo visto paginate intere dedicate ai restauri, certamente riguardanti le opere che più attraggono il grande pubblico. Da un altro punto di vista, c’è invece una minore attenzione ai restauri che hanno impegnato di più, dal punto di vista metodologico, gli operatori: un restauro è importante, non tanto per la rilevanza dell’oggetto dell’intervento, ma per quanto esso coinvolga un progetto complesso; ci possono essere opere di autori anche meno rilevanti, che però per il loro stato e le vicissitudini subite hanno necessitato di una maggiore compartecipazione e hanno previsto anche una maggiore problematica nel restauro: di questo in realtà si parla meno. Non si può negare che la comunicazione tenda sempre allo scoop, al colpo giornalistico, alla sottolineatura dell’importanza dell’autore “restaurato”. Il restauro assume grande valore nel coinvolgimento professionale: si pensi alle istituzioni, gli enti, le associazioni che sono coinvolte nei processi di intervento e nell’impresa del restauro, a cominciare dagli istituti di formazione, notevole risorsa per queste complesse attività. Per queste ragioni, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali deve continuare ad avere una maggiore attenzione per la ricchezza del patrimonio culturale, da implementare giorno per giorno.

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Il Salone dell’Arte e del Restauro può perciò divenire occasione di un appello rivolto alle istituzioni, per porre l’attenzione verso le responsabilità e le opportunità e soprattutto nei confronti dei giovani che attendono di essere inseriti nel mondo del lavoro: in modo che, con la dovuta educazione e formazione, essi possano partecipare attivamente a questa importante attività. Restauro come principale settore di intervento per tutti i beni culturali. Nell’Italia delle cento città, dei duecento borghi, degli 8000 comuni caratterizzati da tante preziose testimonianze storico-artistiche, perché il restauro è divenuto un’attività sempre più selettiva, nonostante le ricchezze presenti su tutto il territorio? Questa problematica è dovuta ad una mancanza di risorse e di programmazione degli interventi. In realtà, tutti gli enti locali che sanno di essere in possesso di un patrimonio notevole, potrebbero costituire un tavolo in cui annualmente, attraverso una solida pianificazione, in accordo con altre associazioni e scuole di restauro attive sul territorio, si possano decidere dei piani di intervento, anche semplicemente conservativi, sul patrimonio di pertinenza. Di fatto manca un tessuto connettivo di programmazioni mirate che facciano partecipare tutti gli organismi coinvolti in questo settore, per la conservazione del nostro patrimonio diffuso. Il restauro è in funzione della conservazione e quindi della valorizzazione e della fruizione del bene. Questi due ultimi aspetti, come sono stati affrontati e portati avanti in Italia in questo primo decennio del XXI secolo? Nonostante la situazione di crisi, di difficoltà e di sofferenza presente nell’ambiente che si dedica alla salvaguardia del patrimonio artistico, credo che la sensibilità sia aumentata, portando con sé anche elementi di discussione, di critica, di osservazione. La partecipazione del pubblico al godimento dell’opera d’arte è senz’altro aumentata: si può vedere lo strepitoso successo – ma anche un po’ gonfiato, in verità - di grandi iniziative: si pensi all’ultima mostra di Caravaggio a Roma. Questo può anche servire ad aumentare la sensibilità verso la conservazione del patrimonio. Personalmente vedo la situazione in maniera positiva: ci sono tante altre iniziative a riguardo e mi permetto di ricordare che la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino ha iniziato un collegamento con i vari Comuni della provincia di Firenze, per programmare manifestazioni decentrate: in tal caso, la presentazione di un esempio di arte figurativa in un determinato comune ed intorno ad esso scegliere un nucleo di opere che hanno rapporti di carattere culturale, religioso e civile col territorio di riferimento, così da coinvolgerne i cittadini. Credo che un passo avanti in questo senso sia stato fatto e che, nonostante le difficoltà e le indubbie sofferenze, si possa andare verso prospettive positive. Ovviamente, tutto questo non può prescindere dal restauro, ossia dal miglior modo di presentare – in condizioni conservative per quanto possibile accettabili (almeno secondo i criteri più attuali e aggiornati) – l’opera d’arte esposta alla visione del pubblico. Va anche detto che la cosiddetta “fruizione” o “godimento” dell’opera (come preferiscono dire alcuni operatori di questo ambito di attività) è strettamente connessa al suo stato di conservazione: ossia, conservazione e valorizzazione vanno sempre viste unite. Un restauro è già di per se stesso valorizzazione dell’opera oggetto dell’intervento. Meglio – poi – se questa operazione serve a mostrarla al pubblico. Un esempio illuminante in questa prospettiva credo che possa essere il recente (e ammirato) restauro della “Madonna del cardellino” di Raffaello: esso ha saputo rimediare ai guasti che il tempo aveva causato al famoso dipinto. Anche se non fosse stato esposto alla mostra e fosse stato riportato immediatamente alla sua collocazione nella Galleria degli Uffizi, la sua effettiva valorizzazione si sarebbe già verificata. E nelle considerazioni più recenti, penso che tale principio – nonostante le resistenze di chi vuole dividere questi aspetti che riguardano il patrimonio artistico – si stia opportunamente consolidando. La figura dello studioso e storico dell’arte e quella del restauratore, quale ruolo, anche strettamente sociale, possono ricoprire perché la società odierna possa interessarsi di più e sensibilizzarsi alla tutela del patrimonio italiano? Un mezzo piuttosto efficace nel sensibilizzare l’opinione pubblica verso le problematiche della conservazione del patrimonio culturale può essere quello di aumentare, con iniziative appropriate, la conoscenza, perché senza questa non ci può essere necessità di conservazione: quindi possono risultare utili iniziative di tipo conoscitivo verso il pubblico. In tal caso, la funzione dello storico dell’arte è indubbiamente rilevante: l’illustrazione motivata del patrimonio, con ricerche e indagini appropriate, può essere un compito da affidare proprio a questa professionalità. E in qualche caso, in occasioni di iniziative volte a far conoscere le caratteristiche storiche dei beni culturali di carattere figurativo o architettonico, l’inserimento di storici dell’arte, soprattutto giovani, è stato fruttuosamente effettuato. Così come è necessario coinvolgere la presenza del restauratore, che è una

Bruno Santi: già soprintendente per i Beni artistici e storici delle province di Siena e Grosseto; soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Firenze, Pistoia e Prato; soprintendente ad interim per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per i beni architettonici e il paesaggio delle province di Lucca e Massa Carrara; soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

professione dagli aspetti che si possono agevolmente definire sociali. Assicurare alla conservazione una testimonianza di storia interpretata secondo l’immagine, di qualunque specificazione essa sia: civile, religiosa, privata o pubblica, aiuta senza dubbio la consapevolezza dell’appartenenza a un contesto, a un ambito, insomma a una vicenda storica di cui dobbiamo sentirci partecipi proprio attraverso la presenza di testimonianze d’arte figurativa che debbono essere opportunamente illustrate e conservate. Certo, la situazione attuale è ancora piuttosto lontana dalle prospettive indicate, nonostante le già citate osservazioni che possono invece sembrare positive. Il Salone dell’Arte e del Restauro nel futuro. Quale funzione può ricoprire quest’evento, non soltanto nelle singole edizioni, per diventare un punto di riferimento nel panorama cittadino e nazionale? Quale peculiarità attribuirgli perché le istituzioni, statali e non, si affidino ad esso come ad un braccio operativo nella finalità di tutela e valorizzazione dei beni culturali? Il Salone credo che possa risultare molto utile, in quanto non si limita a presentare i profili aziendali nel settore del restauro, così come succede in altre realtà simili in Italia. Esso, con la fondamentale ed efficace organizzazione di un istituto di formazione, si basa invece sulle operatività delle istituzioni e sulla sinergie che tra di esse possono nascere. Assistiamo a fenomeni di grande delusione politica e sociale, come i rifiuti che paralizzano una bella e vivace società come è quella napoletana. L’intento è quello di organizzarci in maniera coordinata per sostenere una continua manutenzione in ambito civile e culturale: e in questo il restauro è un’attività che coinvolge la società e che permette la conservazione e il decoro del patrimonio di cui siamo custodi. E quindi ben vengano iniziative centrate sull’arte perché non possono che essere motivo di prestigio e di crescita. L’uomo e lo studioso Bruno Santi. Nei prestigiosi ruoli che lei ha ricoperto, posso chiederle di raccontare un aneddoto o una breve testimonianza legati, anche alla sfera personale, oltre alla sua esperienza da luminare e studioso? Intanto si elimini il riferimento allo “studioso” e “luminare”, e questo non certo per ingiustificata modestia, ma perché non mi sento di esser definito in tal modo. Una breve considerazione sul termine “studioso”: insomma, non è che durante il servizio nell’Amministrazione dei beni culturali si sia avuto modo e tempo di far qualcosa da questo punto di vista. Ho cercato di fare il funzionario nei limiti delle mie capacità e questo certe volte mi ha fatto anche perdere di vista le piccole ambizioni che potevo avere per dedicarmi un po’ di più allo studio e alla ricerca. La mia vicenda professionale mi ha dato indubbiamente delle notevoli soddisfazioni, alcune delle quali arricchite anche da certi riconoscimenti, in particolare nell’ambiente senese; ma in generale, nel nostro servizio, ci si deve occupare nella maggior parte dei casi di certe pratiche; si entra in contatto con una realtà abbastanza complicata e quindi c’è bisogno soprattutto di attenzione. Di episodi davvero eclatanti non ce ne sono stati molti, ma posso ricordare come una delle maggiori emozioni quella - posso testimoniarlo direttamente - di scorgere ciò che veniva fuori dagli scavi sotterranei nella cattedrale di Siena: un ciclo di pitture murali scoperte sasso dopo sasso, togliendo il materiale di costruzione accumulato, per ammirare alla fine una sorta di ambiente e di nucleo di pittture, anche se incompleto, di grandissima importanza e che, a mio parere, ha rivelato indubbiamente l’origine della scuola figurativa senese. Questa è stata una delle esperienze più emozionanti che io abbia vissuto: lo paragono a un lavoro in miniera che permette di giungere pian piano a scoprire un giacimento di materiale prezioso.

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Al Salone l’evento di apertura di Florens 2010

FLORENCE 2010: SETTIMANA INTERNAZIONALE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI Il progetto di organizzare a Firenze la Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali è nato nel 2008 da un’idea della Confindustria fiorentina: riguardava la proposta di una nuova politica industriale che puntasse allo sviluppo imprenditoriale in una logica innovativa. La crisi ha accelerato ulteriormente la necessità di un profondo ripensamento di tutti i modelli imprenditoriali e di consumo per individuare, accanto ai modelli economici tradizionali, nuove vie di sviluppo industriale. Da Firenze il mondo dell’impresa lancia, perciò, un’idea ambiziosa: l’economia dei beni culturali è un nuovo motore di crescita e un nuovo paradigma produttivo vincente che mette al centro la conservazione, la valorizzazione, la produzione e il consumo di beni culturali e ambientali, rilanciando sinergie innovative fra ricerca, capacità manifatturiera, cultura ed espressione artistica. Firenze è un punto d’eccellenza internazionale dove, accanto ad un grande patrimonio ereditato dal passato, è presente una ‘cultura viva’ fatta di grandi istituzioni e di imprese leader nei settori del restauro, delle tecnologie optoelettroniche, dell’illuminazione, dell’editoria, fino alla moda e alle produzioni di lusso del made in Italy, in cui sono normali le contaminazioni fra arte, design e saper fare manifatturiero e artigianale di altissima qualità. In questi due anni il progetto Florens 2010 è cresciuto. Ha visto la co-produzione di Confindustria Firenze; CNA Firenze; del primo gruppo bancario nazionale, Intesa Sanpaolo, che è anche main sponsor; e di Banca CR Firenze; attraverso la Camera di Commercio, di tutte le categorie economiche del territorio. Ha ottenuto il contributo di tutti i livelli di governo (Governo nazionale, Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune), perché questa iniziativa è destinata ad avere ricadute economiche importanti per tutto il nostro paese. Da qualche giorno è stata costituita la Fondazione Florens per assicurare continuità temporale ed organizzativa all’evento. Questa coalizione può diventare internazionale: ogni due anni, le principali istituzioni culturali mondiali si daranno appuntamento qui, per fare il punto sulle agende e sviluppare nuovi progetti. Da Firenze ‘fiorisce’, perciò, un’originale iniziativa di politica industriale nel panorama economico internazionale, da cui il nome evocativo di Florens 2010. Vogliamo far emergere idee e progetti per favorire lo sviluppo dell’economia dei beni culturali, un settore dalle grandi potenzialità che può contribuire alla crescita del PIL e dunque ad un ritrovato dinamismo dell’economia internazionale e, in particolare, di quella italiana, oggi più in difficoltà a riposizionarsi negli scenari competitivi internazionali. È ormai acquisito il ruolo della green economy nel cambiamento dei sistemi produttivi verso un minore consumo di risorse ambientali. Florens favorisce una crescita economica green; ma, accanto a questo, vuole lanciare un modello innovativo di golden economy per la valorizzazione industriale del giacimento di beni culturali, ambientali e dello storico saper fare presente sul territorio. Un modello di green and golden economy valido certamente per l’Italia, ma esportabile a tutte le realtà internazionali ad alta concentrazione di beni artistici e ambientali, perché capace di conciliare cultura, ambiente ed economia. Il progetto vuole riaffermare, infine, il ruolo delle aree urbane nell’economia contemporanea; quelle aree urbane che rappresentano oggi un mix di economia tradizionale con funzioni di ricerca e servizi avanzati in campo culturale e artistico e sono, perciò, le protagoniste naturali dell’innovazione degli stessi sistemi produttivi, con una combinazione virtuosa di terziario avanzato e

manifattura. Auspichiamo che tutto il nostro paese senta come propria questa iniziativa, che propone una nuova politica industriale e di branding per l’intero made in Italy. Il bene culturale – visto, fino ad oggi, solo in funzione della tutela e della conservazione - è in realtà un driver di sviluppo industriale eccezionale per la crescita dei nostri territori e di tutta la nostra economia. L’Italia è conosciuta nel mondo per arte, cultura, creatività, qualità manifatturiera, turismo: è la filiera unica del made in Italy, che abbiamo saputo valorizzare a livello internazionale come stile di vita, e che non riguarda solo il design e la grande qualità di fashion, food and forniture, ma comprende anche l’espressione artistica in tutte le sue forme. Questo rende il nostro made in Italy un bene culturale vivente. Florens si propone la sua adeguata valorizzazione per un nuovo sviluppo industriale. Florens 2010 svilupperà questa impostazione strategica attraverso molteplici iniziative: • la costituzione di reti tra operatori della cultura e

dell’economia di livello internazionale, poiché lo sviluppo di un’economia dei beni culturali richiede la combinazione di approcci, modelli e conoscenze di diversa natura; • uno studio strategico; • una survey internazionale sull’atteggiamento del cittadino nei confronti della fruizione dei beni culturali; • un forum biennale che riunisca i principali operatori della cultura e dell’economia per discutere ed elaborare proposte innovative; • iniziative di animazione del territorio per sviluppare consenso sulla politica di branding per Firenze e per alimentare una cultura del territorio capace di re-interpretare in modo virtuoso la tradizione e il patrimonio dei beni culturali viventi. Giovanni Gentile Presidente Confindustria Firenze Presidente Comitato Promotore Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali

Matlas - About The Project ADVANCED METHODS OF MATERIALS ENGINEERING IN DIAGNOSTICS OF ART WORKS AFTER RENOVATION BY MEANS OF SHAPED, HIGH-ENERGY LASER RADIATION PULSES (MATLAS) A unique nature of the works of art and historic objects, which make up the cultural heritage and an invaluable source of information about the history and civilisation of a given region, requires application of such methods for assessing their conditions and of such renovation technologies, which will not result in a worsened state of their surface and ensure a long-term perspective for their further "usage". In the search of advanced techniques for the protection and conservation of the material cultural heritage, technologies typically bound up with the materials engineering are deemed ideal ones, as they more and more often refer to the world of the nanotechnology. Also photonics is more frequently applied in the conservation and diagnostics of historic objects and works of art. Photons are an ideal non-contact, sampling and testing tool used in the research on materials. Pulse and continuous wave lasers offer a possibility to renovate historic objects, however, their safe application in the renovation of the works of art requires further research aimed at increasing their efficiency and minimising the risk of errors. A selective removal of the external layer of pollutions with a minimum interference in the cleaned object is a prerequisite of the success in this type of the laser application. The MATLAS project is aimed at a development

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of a universal technology in the area of the renova-

tion of works of art made out of metals or alloys, or objects whose external surfaces contain metals. This technology should allow to precisely clean shapecomplicated historic objects with laser. An integral part of the project shall consist in an interdisciplinary verification of the laser cleaning with the participation of experienced specialists in the area of the materials engineering and art restorers specialising in metal or metallic objects. A database which will be created and updated on an on-going basis will make it possible for restorers to choose appropriate methods for diagnosing surfaces and conditions of the renovation. The project, whose coordination is ensured by the Faculty of Materials Science and Engineering of the Warsaw University of Technology, is carried out by four institutions: Warsaw University of Technology (WUT), Faculty of Materials Science and Engineering Military University of Technology (MUT), Institute of Optoelectronics Academy of Fine Arts (AFA), Inter-Academy Institute for Conservation and Restoration of Works of Art Norwegian Institute for Cultural Heritage Research (NIKU)

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze Firenze, Stazione Leopolda 11-12-13 Novembre 2010 Planimetria Planimetria

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Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir ACRAM Srl AlfaBi Studio d’Arte e Restauro AMPM di Angelo Pieroni ANCE Firenze Antico Setificio Fiorentino Art & Heritage Conservation APT - Agenzia per il Turismo di Firenze Art Defender Spa Artedata Srl ArteE’ Arteria Srl Artex Art-Test Sas Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO Associazione delle Dimore Storiche Italiane – Sezione Toscana Associazione dei Restauratori della Lettonia Associazione Laskavata Associazione Patrum Vinea et Viridarium

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Associazione Italiana Organari Associazione Palazzo Spinelli Auri Folia Restauri Ayuntamiento de Valladolid Baldassin Restauro e Antichità Bartolozzi e Maioli C.T.S. Srl Casa Editrice Il Prato Centrica Srl Centro d’Ateneo per i Beni Culturali, Centro Studi dell’Università degli Studi di Firenze Centro Di Centro Luso Italiano de Conservação e Restauro Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena CNA Firenze Confederazione Nazionale Artigianato e Piccole Imprese di Firenze e della Toscana CNR – ICVBC Istituto per la Conservazione e la

Servizi

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Valorizzazione dei Beni Culturali CNR – IFAC Istituto Di Fisica Applicata “Nello Carrara” CNR – ISTI Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” Co.Se.R Compagnia Artisti e Autori – Spazio Arts&Arts Comune di Caltavuturo Comune di Ferruzzano Comune di Taverna Comune di Bagno a Ripoli Comune di Firenze Comune di Nanchino Confartigianato Imprese Firenze - Toscana Contemporanea Academy Cristanini Spa Dambra Laboratorio Di Restauro Di G. Forcucci DIARCO Restauro Srl spinoff dell’Università delle Calabrie Digi.Art Ecodry Italia Srl

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Sala Boito

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Edifir Edizioni Firenze 52E Edizioni Paideia Firenze 33S-34S-53S-62S EL.EN. Spa 05S-13S Engim Veneto 37S Eurogiardinaggio Nicola Piazza Maisto Srl Ferrari Restauri di Ferrari 65S Antonella Fondazione Romualdo del 06S Bianco Forum Italiano Calce 73S-74S-75S Friends of Florence Area Friends of Florence Giovanna Giuntini Architetto Area Poster Gronchi Fotoarte 33S-34S-53S-62S Gruppo Archeologico Paolo 33S-34S-53S-62S Orsi HD System Srl 76S Hygien Control Spa 38S I.G.M. - Istituto Geografico 33S-34S-53S-62S Militare IMK - Istituto dei Monumenti di 33S-34S-53S-62S Tirana Impresa De Feo Antonio Area Poster Istituto Italiano per l’Arte, 33S-34S-53S-62S l’Artigianato e il Restauro Istituto per l’Arte e il Restauro 33S-34S-53S-62S Kermes. La rivista del Restauro Bookshop KME Italy Spa 39S-40S

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Lab. di Restauro Antica Maniera Lab. di Restauro Carta dell’Isola di San Lazzaro Lab. di Restauro del Libro dell’Abbazia di Praglia Lab. di Restauro Dipinti del Monastero di La Verna Leonardo Srl Life Beyond Tourism Manzani Graniglie Snc MATLAS PROJECT - Warsaw University of Technology Menci Software Srl MIBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Microconsult Srl Missione Archeologica dell’Università di Chieti in Libia Missione Archeologica Italiana di Pyrgos a Cipro Monica Lusoli Architetto MuseoMuseo - Artex Nardini Editore - Nardini Press Srl Opera di Santa Croce Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano al Vivaio di Incisa in Val d’Arno

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Laboratorio Ragazzi 71S

Area Poster 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S Area Poster 06S 41S Area Poster 57S Area Istituzionale

Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org

77S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S Area Poster 46S 49E 25S 33S-34S-53S-62S

Parrocchia di S. Miniato alle Serre Piacenti Srl Pilosio Spa Poli & Co Snc Polloni Vetrate Artistiche Snc Progetto TEMART Scuola Metallo Nobile Scuola Professionale Edile - Centro Europeo del Restauro di Firenze Stefania Salomone Architetto Studio Desma di Maria Di Stefano Studio Mauro Falzoni Toscana Restauro Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito Università di Dubrovnik Università di Malta Università Internazionale dell’Arte – UIA Utet Scienze Tecniche

33S-34S-53S-62S 14S Area Poster 42S Area Poster 09S-10S-11S-17S-18S-19S 33S-34S-53S-62S 71S-72S Area Poster 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 43S-44S-45S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 33S-34S-53S-62S 48E

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Calendario degli Eventi

Relatori: Lia Piccolella, Vincenzo Ruggieri _______________________________________________________

Stazione Leopolda 11-13 novembre 2010 (Aggiornamento del 3 novembre 2010)

Riconoscere per conservare

Il presente Calendario degli Eventi potrà subire variazioni. Si prega di visitare il nostro sito alla pagina http://www.salonerestaurofirenze.org/2010/ita/ eventi.asp per poter essere sempre aggiornati sul programma culturale del Salone.

Relatori: Daniele Danesi, Cinzia Nanni _______________________________________________________

Giovedì 11 Novembre Cerimonia di apertura Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze dalle ore 9,30 alle ore 10,30 - Sala Secco Suardo _______________________________________________________ La Ragione del Restauro, da Comitato ad Associazione. Presentazione pubblica dell’Associazione. Comitato La Ragione del Restauro dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala Boito Relatori: Giovanna Bandini, Pietro Celli, Andrea Cipriani, Federica Di Napoli Rampulla, Dario Nardella, Miriam Ricci, Andrea Toniutti _______________________________________________________ Dove? Come? Gli spazi per l’arte e gli standard di sicurezza per la tutela delle opere d’arte: custodia, conservazione, movimentazione e restauro Art Defender Spa in collaborazione con Arterìa Srl dalle ore 11,30 alle ore 13,00 - Sala Rosi Relatori: Antonio Addari, Ugo Carenini, Alvise Di Canossa, Bruno Galeazzi, Danilo Maitti, Fabrizio Vedana _______________________________________________________ Presentazione del progetto T-VedO: Ricostruzione Tridimensionale per non Vedenti di Opere d’arte pittoriche Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali (DMTI), Università degli Studi di Firenze dalle ore 11,30 alle ore 12,30 - Sala Bianchi Relatori: Rocco Furferi, Lapo Governi, Yary Volpe _______________________________________________________ Ecosostenibilità nel restauro architettonico e territoriale AM PM di A. Pieroni in collaborazione con Studio Anzilotti e Associati dalle ore 11,30 alle ore 13,00 - Sala Secco Suardo Relatori: Carlo Anzilotti, Cristina Benedettini, Vittorio Maschietto, Marco Sala _______________________________________________________ Archeologo: una identità antica, un riconoscimento moderno Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalle ore 11,30 alle ore 14,00 - Sala Tintori Relatori: Giovanni Azzera, Irene Berlingò, Franco Cambi, Andrea Camilli, Tsao Cevoli, Gianfranco Ceratoli, Luigi Fozzati, Giorgia Leoni, Fulvia Lo Schiavo, Giorgia Leoni _______________________________________________________

dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Bianchi Relatori: Luigi Rella, Lucia Saccani _______________________________________________________

C.t.s. Srl dalle ore 14,00 alle 17,00 - Sala Rosi

L’Officina di Giotto. Il restauro della Croce di Ognissanti Opificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala Bianchi Introduce: Isabella Lapi, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure Relatori: Anna Bisceglia, Roberto Boddi, Paola Bracco, Andrea Cagnini, Sandra Cassi, Ciro Castelli, Marco Ciatti, Ottavio Ciappi, Monica Galeotti, Anna-Marie Hilling, Carlo Lalli, Giancarlo Lanterna, Mauro Parri, Maria Rizzi, Andrea Santacesaria, Fabio Sciurpi, Isetta Tosini _______________________________________________________ L’eliminazione dell’umidità di risalita mediante l’Elettrocibernetica (impulsi elettromagnetici) ECODRY Gmbh - Monaco, Germania dalle ore 14,30 alle ore 16,00 - Sala Tintori Relatori: Rossano De Rosa, Valerio Valiani _______________________________________________________ Progettare e documentare i restauri. SICaR, una piattaforma in rete condivisa: istituzioni, enti di governo territoriale e privati a confronto Direzione Generale Organizzazione Affari Generali Innovazione Bilancio Personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Soprintendenza BAPSAE di Pisa, Soprintendenza BAPSAE di Lucca, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala Secco Suardo Introduzione: Maddalena Ragni, Isabella Lapi, Gian Bruno Rivenni

C.t.s. Srl

Clara

Baracchini,

Moderatori: Francesca Fabiani, Raffaella Grilli Intervengono:
Antonia d’Aniello, Carlo Sassetti,
Marta Ciafaloni, Valentina Musetti,
Emanuela Paribeni, Antonio Alberti, Fulvia Donati, Paolo Liverani, Eliana Siotto. Tavola Rotonda - Introduce e presiede: Giorgio Bonsanti Intervengono:
Gisella Guasti, Lucrezia Cuniglio, Massimo Marsili, Giorgio Caselli,
Don Luca Franceschini. _______________________________________________________ Restauro Archeologico: casi di studio Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalle ore 15,30 alle ore 18,00 - Sala Boito Relatori: Mariasole Bernicchi, Giuseppina Carlotta Cianferoni, Gianni De Tommaso, Fulvia Lo Schiavo, Emanuela Paribeni, Paola Puma, Elena Sorge, Francesco Viviani _______________________________________________________ Patrimoni culturali: opportunità di collaborazione con la Russia e con il Messico ICE Istituto del Commercio Estero di Firenze in collaborazione con il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze dalle ore 16,30 alle ore 17,30, Sala Leonetto Tintori

Tapestries in the Acton Collection at Villa La Pietra. Gli arazzi della collezione Acton a Villa La Pietra Edifir Edizioni Firenze dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Secco Suardo a cura di: Francesca Baldry, Helen Spande Relatori: Francesca Baldry, Costanza Perrone De Zara, Loretta Dolcini _______________________________________________________ L’attività di un Ufficio di Tutela Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze (con esclusione della città, per le competenze sul patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico), Pistoia e Prato dalle ore 10,00 alle ore 13,30 - Sala Boito Introduce Alessandra Marino, Relatore prima parte dell’incontro: Gabriele Nannetti Modera: Vincenzo Vaccaro _____________________________________________________ __ Metodi di consolidamento dei dipinti murali e dei manufatti lapidei tra tradizione e innovazione UIA Università Internazionale dell’Arte di Firenze dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Rosi Relatori: Mauro Matteini, Guido Botticelli _______________________________________________________ “OPD 2.0” Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala Secco Suardo Introduce: Isabella Lapi Relatori: Giuseppe Ariano, Giancarlo Buzzanca, Christian Ghiron, Flavio Giurlanda, Maria Teresa Natale, Nicola Ruggieri a cura di: Giancarlo Buzzanca _______________________________________________________ Come affrontare un’infestazione in ambito delle Belle Arti Hygien Control Srl in collaborazione con il Museo del Tessuto di Prato e l’Opificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 11,30 alle 13,30 - Sala Bianchi Relatori: Alberto Baseggio, Daniela Degl’Innocenti, Fabio Nozza, Marco Tarducci, Isetta Tosini _______________________________________________________ Il piano di emergenza per il salvataggio delle collezioni della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala Rosi Relatori: Gisella Guasti, Alessandro Sidoti _______________________________________________________

Il restauro dei dipinti della Chiesa del Vivaio: L’allegoria dell’Immacolata Concezione di Fabrizio Boschi

Intervengono: Cristina Acidini, Andreina Guerrieri

I palmenti del Mediterraneo. Nuove scoperte. Soluzioni per la conservazione.

Dal Messico: Julio Valencia Navarro e Lilia Rivero Weber,

Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano ad Incisa in Val d’Arno

Associazione Patrum Vinea et Viridarium

Dalla Russia: Alexander V. Rabotkevich, Chekhova Elena, Sergey B. Kulikov, Reyman Andrei, Liudmila N. Marsina

dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala Tintori

dalle ore 13,00 alle ore 13,45 - Sala Bianchi

Introduce: Santino Pascuzzi.

Relatori: Gabriella Forcucci, Alessandro Nesi, Gastone Tognaccini _______________________________________________________

Venerdì 12 Novembre

Relatori: Vincenzo D’Angelo, Naida Panicucci, Paola Rendini, Raffaele Riverso, Giovanni Rossi, Cesare Scarfò, Orlando Sculli, Palma Silvestri

Una esperienza danese: procedure e realizzazione di un deposito con sistemi a ”climatizzazione passiva”

Interviene: Marco Bacci, Isidoro Castello, Piero Frizzi, Giancarlo Marini, Chiara Piani _______________________________________________________

Premio “Fondazione Paola Droghetti” per la migliore tesi presentata allo Stato dell’Arte 8 e presentazione degli Atti VIII Congresso IG-IIC, Venezia, 2010

dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Tintori

Introduzione di don Lorenzo Campagnolo e don Guido Villa.

Nardini Editore in collaborazione con IG-IIC Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation dalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala Boito Interviene: Lorenzo Appolonia

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Carl Brädde in collaborazione con Konserveringscentret i Vejle, Danimarca Relatore: Carl Brädde _______________________________________________________ KIT MAGNETIQUE®: l’utilizzo dei magneti nel restauro dei dipinti su tela

Incontri con l’Opificio Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala Secco Suardo Coordinato dall’Ufficio Promozione Culturale Introduce: Isabella Lapi

Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org


Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010 Relatori: Gianna Bacci, Carla Balocco, Roberto Boddi, Isidoro Castello, Elena Della Schiava, Dominique Charles Fuchs, Carlo Lalli, Jeannette Łucejko, Daniela Manna, Maria Donata Mazzoni, Antonella Nesi, Elena Pianea, Elisa Pucci, Isetta Tosini, Andrea Vanni Desideri. _______________________________________________________ I materiali storici nella formazione degli architetti Associazione Palazzo Spinelli dalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala Tintori Relatore: Alessandro Gambuti _______________________________________________________ Presentazione del libro La sicurezza nell’arte e nel restauro. Un nuovo manuale. Edizioni Paideia Firenze in collaborazione con l’Istituto per l’Arte e il Restauro dalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala Rosi Relatori: Marco Innocenti Degli, Silvia Marengo _______________________________________________________ I progetti di scavo e restauro nelle missioni archeologiche a Cipro e in Libia CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ministero degli Esteri, Ministero della Cultura di Cipro, Ministero della Cultura della Libia, Tuscia Cultura, Università di Chieti dalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala Bianchi Relatori: Maria Rosaria Belgiorno, Domenico Fossataro, Oliva Menozzi. _______________________________________________________ La Loggia della Mercanzia di Siena. Un tentativo di ricostruzione del colore nelle diverse epoche storiche El.En. S.p.a. Relatori: Francesca Droghini, Marco Giamello, Stefano Landi, Alberto Scarampi di Pruney _______________________________________________________ Preparazione delle sezioni lucide e sottili di materiali di interesse storico-artistico: il corretto “dialogo” con il campione Microconsult S.r.l. in collaborazione con Remet S.a.s. di Bologna dalle ore 15,00 alle ore 16,00 - Sala Bianchi Relatore: Mariagrazia Dilillo _______________________________________________________ Tecnica esecutiva, conservazione e restauro di una tempera su tela non preparata: la ‘Madonna del Buonconsiglio’ di Bergamo Antonio Zaccaria Restauro Beni Culturali dalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala Rosi Relatori: Paolo Bensi, Emanuela Daffra, Gianluca Poldi, Claudio Seccaroni, Antonio Zaccaria _______________________________________________________ Life Beyond Tourism: i siti del Patrimonio Mondiale per il Dialogo Interculturale. Riflessioni, casi studio e il Photoblog Fondazione Romualdo del Bianco con il patrocinio di: ICCROM – International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property ed in collaborazione con Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Associazione Città e Siti Italiani patrimonio Mondiale UNESCO, Comune di Firenze, Comitato ICOMOS Italia e con la partecipazione di Kharkov State Technical University of Civil Engineering and Architecture di cracovia, Ucrain e Azerbaijan Architecture and Construction University di Baku, Azerbaijan dalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala Leonetto Tintori Del

Bianco,

Mounir

Relatori: Roberto Cecchi, Peter Pearce, Paolo Pejrone, Renato Soru. Modera: Martin Angioni _______________________________________________________

Bouchenaki

Intervengono: Maurizio Bossi, Mary Westerman Bulgarella, Carlotta Del Bianco, Maurizio Di Stefano, Carlo Francini, Marc Laenen. Con la partecipazione di: Fikrat Huseynov, Tatyana Sergeeva. Invitati: Maria Teresa Jaquinta _______________________________________________________ Evento di apertura di FLORENS 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali: Restaurare il Paesaggio

dalle ore 11,30 alle ore 12,30 - Sala Tintori Relatori: Barbara Mazzei, Gigliola Patrizi _______________________________________________________ L’antica Castro: pratiche di rinvenimento e conservazione di una Città dimenticata Comune di Ischia di Castro (VT) in collaborazione con Associazione Palazzo Spinelli

Rilievo ed analisi strutturale negli edifici storici

dalle ore 12,30 alle ore 13,30 - Sala Rosi

Università degli Studi di Firenze - Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile, Prof. Alberto Cecchi

Relatori: Anna Laura, Renato Macchioni, Paolo Pieri Nerli _______________________________________________________

dalle ore 17,30 alle ore 18,00 - Sala Bianchi Relatore: Alberto Cecchi

Sabato 13 Novembre Associazione Italiana Organari dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 16,00 - Sala Rosi Relatori: Claudio Bonizzi, Maurizio Isabella, Francesco Ruffatti _______________________________________________________

Il restauro della Predica del Battista di Domenico Crespi (detto il Passignano) in S. Michele in Visdomini Auri Folia Restauri dalle ore 13,00 alle ore 13,45 - Sala Tintori Presentazione di Maria Matilde Simari. Relatori: Donatella Lami, Lea Ghedin, Alessandra Zardo. _______________________________________________________ Il restauro del primo film italiano d’animazione: La Rosa di Bagdad (1949) Film Documentari D’arte in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma

Conservation Scientists? Sì, grazie! Il contributo della scienza alla tutela dei beni culturali: dibattito su presente e futuro professionale dello scienziato della conservazione

dalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala Boito

Italian Association Of Conservation Scientists in collaborazione con la Società Chimica Italiana, e l’Università degli Studi di Firenze - Corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro e Corso di Laurea Magistrale in Scienze per la Conservazione e il Restauro

Il restauro architettonico trait-d’union con i Paesi del Bacino del Mediterraneo

dalle ore 10,00 alle ore 13,00 - Sala Boito

dalle ore 14,30 alle ore 15,30 - Sala Boito

Paolo

dalle ore 16,00 alle ore 18,00 - Sala Camillo Boito

Suoni e Segni: Il Restauro Sonoro delle Canne d’Organo

Introduzione di Francesco Amodei.

Introduce: (invitato).

Florens 2010, Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali con il contributo di Friends of Florence

Relatori: Salvo Barrano, Luigi Campanella, Luigi Dei, Giuseppe Losco, Andrea Macchia, Alessandra Petrucci, Magnolia Scudieri, Stefano Tortorella Invitati: Roberto Cecchi, Valentina Aprea _______________________________________________________ Il restauro del Nano Morgante di Agnolo Bronzino: il senso di una occasione storica Opificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 10,00 alle ore 13,30 - Sala Bianchi Introduce: Isabella Lapi. Relatori: Ezio Buzzegoli, Marco Ciatti, Diane Kunzelman, Luisa Landi, Debora Minotti, Antonio Natali. _______________________________________________________ Varietà di problematiche e varietà di soluzioni nel restauro del patrimonio fiorentino Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Firenze dalle ore 10,00 alle ore 18,00 - Sala Secco Suardo Presiede la Dr.ssa Cristina Acidini Moderatori: Maria Grazia Vaccari, Magnolia Scudieri Relatori: Monica Bietti, Lucia Biondi, Sabrina Biondi, Anna Bisceglia, Susanna Bracci, Roberto Buda, Alessandro Cecchi, Massimo Chimenti, Bartolomeo Ciccone, Silvia Colucci, Giacomo Dini, Francesca Fiorelli Malesci, Claudia Gerola, Marina Ginanni, Giovanna Giuntini, Roberta Iannaccone, Barbara Lavorini, Mauro Linari, Marco Marchi, Giuseppe Montagna, Andrea Niccolai, Luigi Orata, Fabrizio Paolucci, Daniela Parenti, Marcello Picollo, Elena Prandi, Daniele Rapino, Paolo Roma, Antonio Russo, Stefania Salomone, Leonardo Severini, Maria Sframeli, Brunella Teodori, Simone Vettori, Alessandro Zanini. _______________________________________________________ Tecniche di restauro di materiali fotografici Fondazione Alinari per la Storia della Fotografia dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Leonetto Tintori Relatore: Angela Barbetti _______________________________________________________

Relatori: Massimo Becattini, Mario Musumeci _______________________________________________________

Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti PPC di Sicilia dalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala Tintori Relatori: Roberto Floridia, Gaetano Manganello _______________________________________________________ La Pala di San Zeno di Andrea Mantegna: studio e conservazione Opificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze dalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala Bianchi Introduce: Isabella Lapi. Relatori: Roberto Boddi, Ciro Castelli, Marco Ciatti, Maria Cristina Gigli, Carlo Lalli, Mauro Parri, Michela Piccolo, Andrea Santacesaria, Oriana Sartiani, Laura Speranza, Isetta Tosini, Caterina Toso. _______________________________________________________ Tutela dell’Ambiente, eco sostenibilità e legami fra sviluppo e passato: il progetto VIS-FAO27 di Gianni Depaoli AM PM di A. Pieroni in collaborazione con la Compagnia Artisti e Autori - sede nazionale Torino, Artsnet di Angelo Pieroni dalle ore 15,30 alle ore 16,30 - Sala Boito Relatori: Gianni Depaoli, Giusi Patti, Gianluca Stirpe Modera: Angelo Pieroni _______________________________________________________ La conservazione dell’Opera di Arienti del Museo Pecci. Un materiale difficile: il polistirolo. Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato, in collaborazione con il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze dalle ore 15,30 alle ore 17,30 - Sala Tintori Relatori: Leonardo Bigazzi, Giorgio Bonsanti, Paolo Braggio, Costanza Cucci, Stefano Pezzato, Marcello Picollo, Antonio Rava _______________________________________________________ Scoprire il Vasari di Bosco Marengo Art-test in collaborazione con Kermes s.n.c. - Roma e Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte dalle ore 16,30 alle ore 17,30 - Sala Rosi Relatori: Piero Coronas, Luciano Marras, Anna Pelagotti, Chloé Roquefeuil

L’impiego della strumentazione laser sui dipinti murali in ambiente ipogeo. Prime esperienze nelle catacombe Romane e Siciliane Pontificia Commissione di Archeologia Sacra

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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010

Mostre, iniziative ed attività permanenti Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, come membro sostenitore, ospiterà il primo convegno di apertura di Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, promossa da Confindustria Firenze in collaborazione con The European House-Ambrosetti S.p.A. www.florens2010.com Talking Corner Area interventi con presentazioni di libri, progetti, iniziative, a cura di Kermes La rivista del restauro Area Formazione L’Area Formazione è gestita da un gruppo di scuole fiorentine, in preminenza accreditate dalla Regione Toscana, che in occasione del Salone organizzano wire laboratories con esibizioni dal vivo nei settori dell’arte, dell’artigianato artistico e del restauro, conferenze, testimonianze artistiche ed incontri tecnici Mostra “Una Anteprima - Museo delle Navi Antiche di Pisa” Progetto di mostra itinerante, a cura della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana - Museo delle Navi Antiche di Pisa. (Esposizione integrata con il percorso con facilities per non vedenti e testi esplicativi in braille) Mostra “Art Transport Station”
 Al Salone dell’ Arte e del Restauro di Firenze ArteE’ presenta Art Transport Station, una mostra realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Gli artisti in mostra sono: Stefano Arienti, Paola Binante, Domenico Borrelli, Alessandro Bulgini, Filippo Centenari, Maddalena Fragnito, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, T-Yong Chung, Saverio Todaro. Laboratorio ragazzi A cura del Museo Horne di Firenze e di OMA - Osservatorio dei Mestieri d’Arte, promosso dall’Ente Cassa di Risparmio. MIBAC e Area Istituzionale Allestimenti, mostre, dimostrazioni dal vivo a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze e delle Soprintendenze fiorentine. Area relax Allestimento a cura di “Mirabili, Arte di Abitare”. ICE Firenze Istituto per il commercio Estero Presenza di Delegazioni Estere dalla Russia e dal Messico, tavola rotonda e incontri B2B. Proiezione Video delle Città Gemellate ed Amiche con Firenze In accordo con l’Ufficio Internazionale del Comune di Firenze verranno proiettati, in uno spazio multimediale riservato, dei video rappresentativi dei Beni Culturali presenti nel proprio territorio, pervenuti dalle Città di Cracovia (Polonia), Jeon-Ju (Korea del Sud), Nanchino (Cina), Olomouc (Republica Ceca), Philadelphia (USA), Valladolid (Spagna). Città Di Nanchino La mostra dei pannelli espositivi ospitati nello stand del Comune di Firenze alla Stazione Leopolda, proseguirà in Palagio di Parte Guelfa, Sala Brunelleschi. PinocchioWorld Urban Concept Presso lo stand Arts&Arts è ospitato il progetto PinocchioWorld presentato all’Expo di Shanghai 2010 dalla Presidente On. Arch. Monica Baldi e dagli Architetti Carlo Anzilotti e Cristina Benedettini. Il laboratorio di PinocchioWorld ha ottenuto un grande successo di pubblico, con 40 mila presenze al giorno, ed è stato visitato dalle alle autorità internazionali più eminenti. Mappa degli itinerari delle botteghe di artigianato e restauro fiorentine Un progetto che il Salone ha realizzato in collaborazione con Comune di Firenze, CNA Firenze, Confartigianato Imprese Firenze, realizzata da Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana. Con l’iniziativa Galleria dell’Artigianato – Itinerari fiorentini è possibile visitare Firenze seguendo un tour alternativo, costruito attorno a botteghe e laboratori, per conoscere i migliori artigiani della città: grazie alle mani di questi artigiani si conserva ancora intatto il valore unico delle antiche lavorazioni. Entrare in queste botteghe è un’esperienza notevole, che rende un viaggio a Firenze ancora più ricco, semplicemente per l’autenticità percepita attraverso gli oggetti della collezione Galleria dell’Artigianato: acquistare uno di questi oggetti significa acquistare un “pezzo” di Firenze e della sua storia.

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Area Formazione L’Area Formazione è gestita da un gruppo di scuole fiorentine, in preminenza accreditate dalla Regione Toscana, che in occasione del Salone organizzano Laboratori-vetrina con esibizioni dal vivo nei settori dell’arte, dell’artigianato artistico e del restauro. Queste attività sono esaltate da un ricco calendario di conferenze, testimonianze artistiche ed incontri tecnici, la cui breve durata contribuisce a risaltarne l’interesse e l’efficacia. Ogni evento è presentato in una saletta per sedici persone sedute che si interfacciano con i relatori durante incontri essenziali, veloci e colloquiali.

Scuole presenti nell’Area Formazione

• Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir, Catania • Acram Formazione, Milano • Artedata, Matera • Associazione Forum Italiano Calce, Bologna • Associazione Palazzo Spinelli, Firenze • Aurifolia, Torino • ContemporaneaAcademy, Firenze • Engim Veneto, Vicenza • Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze • Fondazione Arte della Seta Lisio, Firenze • Istituto Italiano Arte Artigianato Restauro, Roma • Istituto per l’Arte e il Restauro “Palazzo Spinelli”, Firenze • Scuola Edile Centro Europeo Restauro, Firenze • Scuola Metallo Nobile, Firenze • Università Internazionale dell’Arte, Firenze

Calendario degli Eventi

Il presente Calendario potrà subire variazioni. Si suggerisce di visitare spesso i siti www.salonerestaurofirenze.org e www. spinelli.it per una verifica delle date e degli orari definitivi.

Giovedì 11 Novembre Tecniche di restauro di tele di grandi dimensioni. I sipari teatrali Studio di restauro Veronica Hartman Giovedì 11 novembre - dalle ore 11,30 alle 12,00 La riscoperta del colore e il trionfo della luce nel Barocco religioso valdarnese Scuole Fiorentine Arte e Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 12,00 alle ore 12,30 Un dipinto tardo di Lorenzo Lippi ritrova la sua ubicazione d’origine Scuole Fiorentine Arte e Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 12,30 alle ore 13,00

Tutela, fruizione e valorizzazione dell’architettura contemporanea Scuole Fiorentine Arte e Restauro Venerdì 12 novembre - dalle ore 11,00 alle ore 11,45 Il restauro degli affreschi della chiesa di S. Miniato alle Serre, Montanino di Reggello (Firenze) Parrocchia di S. Miniato alle Serre, Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e Prato Venerdì 12 novembre - dalle ore 11,45 alle ore 12,15 L’utilizzo dei polimeri di sintesi nelle opere d’arte contemporanea Open Care Spa Venerdì 12 novembre - dalle ore 12,15 alle ore 13,00 Il valore delle mostre d’arte come strumento di valorizzazione e promozione dei beni culturali ContemporaneAcademy Venerdì 12 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30 I materiali della pittura e il trionfo dell’effimero nell’arte contemporanea Studio Mauro Falzoni Venerdì 12 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,00 Gli affreschi dell’Oratorio della Madonna della Neve di Bollate: il restauro AlfaBi Restauri Venerdì 12 novembre - dalle ore 14,00 alle ore 14,45 Nuove tecnologie nella formazione specialistica dei restauratori: il ruolo della geomatica Università di Firenze, DiCR Sezione di Restauro Venerdì 12 novembre - dalle ore 14,45 alle ore 15,15 A scuola di calce Associazione Forum Italiano Calce, Istituto per l’Arte e il restauro “Palazzo Spinelli” Venerdì 12 novembre - dalle ore 15,15 alle ore 16,00 Uno “studio dal vero” in restauro: recupero strutturale ed estetico di un olio su tela di Cesare Mussini (Berlino 1804-Firenze 1879) Associazione Bastioni Venerdì 12 novembre - dalle ore 16,00 alle ore 16,30 Dai pennelli al computer. Traccia di un percorso autobiografico di insegnamento, ricerca e produzione artistica Atelier Celeste, Accademia Arte Scienza Ambiente Venerdì 12 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,15 Il progetto di formazione nel restauro tessuti per gli studenti dell’Università di Dubrovnik Istituto per l’Arte e il Restauro, Associazione Palazzo Spinelli, Fondazione Lisio Venerdì 12 novembre - dalle ore 17,15 alle ore 17,45 I laboratori di restauro archeologico di Tolfa e il nuovo piano di valorizzazione territoriale Comune di Tolfa, Soprintendenza dell’Etruria Meridionale Venerdì 12 novembre - dalle ore 17,45 alle ore 18,30

Sabato 13 Novembre Un archivio digitale per l’insegnamento della storia dell’arte Scuole Fiorentine Arte e Restauro Sabato 13 novembre - dalle ore 9,45 alle ore 10,15

Le antiche tecniche delle pitture murali Scuole Fiorentine Arte e Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30

La camera TUCHEB e le sue applicazioni nel restauro Università di Cosenza-Dipartimento di Chimica, Diarco Restauri Sabato 13 novembre - dalle ore 10,15 alle ore 11,00

Il recupero di un inedito Paolo da Caylina il Giovane Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia Giovedì 11 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,15

La formazione nel restauro del libro, della carta e della fotografia Università Internazionale dell’Arte, Fratelli Alinari Fondazione per la storia dell fotografia, Istituto per l’Arte e il Restauro Sabato 13 novembre - dalle ore 11,00 alle ore 11,30

Presentazione del libro “Manufatti lapidei: interventi di restauro ad arte” Istituto per l’Arte e il Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 14,15 alle ore 14,45 Il restauro di una statua in gesso dell’Istituto Innocenti di Firenze Istituto degli Innocenti, Istituto per l’Arte e il Restauro, Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e Prato Giovedì 11 novembre - dalle ore 14,45 alle ore 15,15 Il consolidamento delle rocce carbonatiche. Bio-stimolazione di batteri specializzati nella produzione di carbonato di calcio. Valutazione di fattibilità Studio di restauro Marco Bacci Giovedì 11 novembre - dalle ore 15,15 alle ore 16,00 Magister Faber e Manufatti Innovativi Luxury Tuscany, Eurogift Giovedì 11 novembre - dalle ore 16,00 alle ore 16,30 Architetture dipinte. Tradizione e attualità della pittura decorativa Istituto per l’Arte e il Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,00 Restauro sostenibile: un workshop per il Museo Marino Marini di Firenze Museo Marino Marini, Università di Firenze, Università di Torino Giovedì 11 novembre - dalle ore 17,00 alle ore 17,45 Le attività di conservazione, studio e promozione di Ischia di Castro Museo Archeologico di Ischia di Castro, Associazione Palazzo Spinelli Giovedì 11 novembre - dalle ore 17,45 alle ore 18,30

Venerdì 12 Novembre Animazione territoriale per il recupero di antiche tradizioni artistico-artigianali tessili CRAT-Centro Ricerca Arte Tessile Venerdì 12 novembre - dalle ore 10,00 alle ore 10,30 Il restauro dell’Annunciazione della chiesa di S. Stefano a Lucciano, Quarrata (Pistoia) Studio di restauro Materassi Mariotti, Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e Prato Venerdì 12 novembre - dalle ore 10,30 alle ore 11,00

Oltre il colore. Incontro sull’importanza del colore in un’opera d’arte Studio Luisa Del Campana Sabato 13 novembre - dalle ore 11,30 alle ore 12,00 L’attività formativa di Palazzo Spinelli nell’area artistica: i nuovi corsi 2011 Istituto per l’Arte e il Restauro Sabato 13 novembre - dalle ore 12,00 alle ore 12,30 La formazione del restauratore alla scuola Engim Veneto di Vicenza Engim Veneto Formazione Sabato 13 novembre - dalle ore 12,30 alle ore 13,00 Il restauro di una cornice del sec. XVII: risanamento strutturale e recupero estetico Baldassin Restauro e Antichità Sabato 13 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30 Il restauro della Pala della Misericordia di Giovanni Antonio De Sacchis (detto il Pordenone) Restauro e Conservazione di Opere d’Arte di Pordenone Sabato 13 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,15 Il patrimonio culturale di Berat e la collaborazione regionale per la sua salvaguardia Regione di Berat - Albania Sabato 13 novembre - dalle ore 14,15 alle ore 15,00 Tra le forme dell’arte il gioiello d’eccellenza Scuola Metallo Nobile Sabato 13 novembre - dalle ore 15,00 alle ore 15,45 Metodologie e tecniche adottate nel restauro delle sculture all’aperto Scuole Fiorentine Arte e Restauro Sabato 13 novembre - dalle ore 15,45 alle ore 16,30 Il Napoleone del Canova della Pinacoteca di Brera: il restauro Associazione Bastioni, Laboratorio di restauro Piani Angellotto Sabato 13 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,00 Il consolidamento delle pitture murali con Nanorestore: influenze dei parametri termoigrometrici e della presenza di sali sul processo Laboratorio di restauro Sara Di Gregorio Sabato 13 novembre - dalle ore 17,00 alle ore 17,30

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Una Nuova Visione del Patrimonio Culturale DA FIRENZE LIFE BEYOND TOURISM PER IL DIALOGO FRA CULTURE

Nel 2011 ci prepariamo a celebrare il 20° anniversario della nostra attività, condotta fin dal 1998 sotto l’egida della Fondazione Romualdo Del Bianco®. Un momento importante per aggiornare i nostri partner. La missione della Fondazione è da sempre orientata al Dialogo Interculturale e al Patrimonio culturale, come cita il suo statuto. L’attività è nata con la caduta del muro di Berlino nel 1989 al fine di favorire l’incontro fra i giovani dell’est e quelli dell’ovest Europa e dell’Eurasia. Pur consapevoli di quanto stavamo svolgendo su vari fronti, in varie discipline, non ci eravamo accorti che il nostro maggior risultato era la combinazione e la fusione dei due punti del nostro statuto: il primo, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, il secondo, dialogo interculturale. Solo allo scopo di dare un’idea della dimensione di questa esperienza, vale la pena segnalare che ad oggi la Fondazione ha promosso circa 100.000 giornate di dialogo internazionale, interculturale e interdisciplinare a Firenze fra giovani, docenti, professionisti e studiosi provenienti da 5 continenti, 50 paesi e di ben oltre 400 istituzioni. Rivisitando con la memoria le nostre attività

Talking Corner

nel loro insieme, ci siamo resi conto che, senza volere, avevamo svolto ‘vero turismo’, contribuendo a far conoscere l’identità di un luogo nella sua peculiare evoluzione. Da qui siamo giunti a considerare il turismo quale ricchezza diffusa, ma non conosciuta nel suo vero valore e, quindi, non adeguatamente utilizzata quale opportunità strategica per il dialogo interculturale. Ecco dunque che nel novembre 2007 a Baku, in Azerbijan, abbiamo presentato con successo ‘Life Beyond Tourism®’ nell’ambito del Convegno “XXI Secolo, la Città Storica Islamica”. Questo orientamento è volto alla conoscenza della diversità delle espressioni culturali e delle conoscenze tradizionali e alla valorizzazione del patrimonio culturale in un turismo dei valori e non solo dei servizi e dei consumi. Ufficialmente presentato a Firenze il successivo 15 Marzo 2008 in Palazzo Vecchio, Life Beyond Tourism® vede nel turismo non più una ‘minaccia’ per il patrimonio culturale tangibile e intangibile, ma la sua salvaguardia, se volto al dialogo interculturale. Con Life Beyond Tourism® i siti visitati dai turisti e in particolare i Siti della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO - come asserisce anche il Sindaco di Cracovia Prof. Jacek Majchrowski nella sua lettera del maggio 2008, di apprezzamento di Life Beyond Tourism® - assumono il fondamentale ruolo di laboratori per un contributo al dialogo e alla cooperazione, grazie alla valorizzazione del turismo per il dialogo tra culture. In particolare, la città storica nel XXI secolo non potrà non tener conto del suo essere luogo e favorevole occasione d’incontri per stimolare conoscenza reciproca, in un mondo di crescenti scambi che chiedono proprio conoscenza e capacità di dialogo. La città, pertanto, va pensata anche in questa sua nuova determinante funzione di laboratorio. I principi di Life Beyond Tourism® vengono diffusi sul Web 2.0 coinvol-

gendo le nuove generazioni sui moderni strumenti di social networking (Blog, Forum, Photoblog) oltre che sul portale www.lifebeyondtourism.org che si pone come la piattaforma di dialogo tra cultura e viaggio per una reciproca conoscenza dei popoli. Dal 2008 l’orientamento è in fase di sperimentazione presso il Life Beyond Tourism® Centro Congressi al Duomo di Firenze che ha colto l’opportunità di stabilire un più profondo dialogo con l’ospite, in coerenza con quanto auspicato dalla Dichiarazione di Intenti sottoscritta il 16 marzo 2008 da 59 personalità istituzionali provenienti da 20 paesi diversi. Nel corso del 2010 abbiamo avviato due importanti iniziative: la prima, la Costituzione dell’Istituto Internazionale per le Conoscenze Tradizionali (ITKI), la seconda, l’avvio del programma ‘90 Giorni per il Dialogo tra Culture’ inserito dall’UNESCO nel calendario dell’anno 2010 dedicato al‘Reapprochement of Cultures’. Tale programma sarà ospitato presso l’Auditorium al Duomo, complesso congressuale restituito alla città quale spazio storicamente dedicato ad incontri ed eventi - come ben ricordò Antonio Paolucci in occasione della presentazione del DVD ‘Gli Uffizi’ nel dicembre 2006. Nello spirito di Life Beyond Tourism® il 7 ottobre 2010 è iniziata la collaborazione diretta con le Autorità Pubbliche dei paesi in cui opera la Fondazione, per contribuire alla visibilità e alla valorizzazione delle loro istituzioni culturali. Quel giorno, a Yalta, è stato sottoscritto il primo accordo con Natalia Grinenko, Titolare Responsabile della Commissione del Ministero della Cultura per la Protezione del Patrimonio della Repubblica Autonoma di Crimea.

Nardini Editore (Cristina Giannini)

16:00 Decorazione parietale: storia e artigianato di eccellenza (Fabrizio Bandini, Paola Cassinelli, Roberto Maestro, Isabella Pazzi)

per conoscere e confrontare le idee

13:45 Normalizzazione dei lessici della conservazione (Deodato Tapete)

di KERMES la Rivista del Restauro

14:30 Restauro scientifico e musealizzazione della barca romana di Ercolano (Antonio De Feo)

Il Talking Corner del Salone dell’Arte e del Restauro è lo spazio per comunicare. E’ un’area libera - cioè non racchiusa nelle pareti di un locale in cui dover accedere - con impianto video e audio e ampio e informale spazio per il pubblico. Il Talking Corner è organizzato, come il Bookshop, da Kermes. La rivista del restauro insieme alla comunità con cui la rivista è cresciuta in più di 20 anni, e da Nardini Editore e la nuova libreria Nardini Bookstore: anche per il Talking Corner ciò permette di offrire al pubblico il più ampio pluralismo di idee. Spazio per incontrarsi, conoscere, discutere, progettare, scoprire opportunità... : tutti i giorni con cadenza di 45 minuti sono a disposizione del pubblico presentazioni di libri, eventi, conferenze sul restauro e la conservazione in collaborazione con studiosi, professionisti, associazioni e istituti pubblici e privati. Una volta al giorno si svolgerà un incontro Ring – i Ring di Bastioni – tra due “contendenti” che sostengono tesi opposte: il pubblico decreta il vincitore. Tra gli argomenti previsti (il calendario completo e aggiornato è disponibile sul sito del Salone e nei programmi distribuiti al Salone):

Giovedì 11 novembre 2010 12:15 Ring di Bastioni: E’ giusto che il direttore dei lavori non sia quasi mai un restauratore? (Giorgio Bonsanti vs Guido Botticelli, mod. Muriel Vervat) 13:00 Presentazione del nuovo “Dizionario del restauro. Tecniche Diagnostica Conservazione” a cura di Cristina Giannini,

15:15 Il restauro del mobile. Trattati, ricettari, Internet, indagini scientifiche e osservazione diretta per progettare il restauro (Cristina e Leticia Ordoñez) 16:00 Presentazione del nuovo “Dizionario del restauro. Tecniche Diagnostica Conservazione” a cura di Cristina Giannini, Nardini Editore (Cristina Giannini) 16:45 Presentazione dell’ebook “Museo Stibbert. Il recupero di una casa-museo con il parco, gli edifici e le opere delle collezioni” di Mirna Esposito, Nardini Editore (Mirna Esposito).

Venerdì 12 novembre 2010 10:00 Presentazione del volume “Sulle tracce dei Tabernacoli restaurati. Storia e curiosità fiorentine” di Doretta Ermini e Chiara Sestini, Edizioni Polistampa 10:45 Scultura in pietra serena (Cristina Giannini) 11:30 Il restauro del crocifisso quattrocentesco della cappella Martelli in San Lorenzo a Firenze (Maria Matilde Simari, Gabriella Forcucci, Paolo Giusti, Luciano Marras, Daniela Valentini) 12:15 Ring di Bastioni: Si possono adoperare alcuni solventi tossici in modiche quantità? (Ottaviano Caruso vs Francesco Carnevale, mod. Muriel Vervat) 13:00 Appianamento dei dipinti su tela: nuove possibilità (Leonardo Borgioli, Enrica Boschetti, Arianna Splendore) 13:45 Condizioni microclimatiche per la conservazione (Giovanna Alessandrini, Alberto Grimoldi, Davide Del Curto) 14:30 La qualifica di restauratore di beni culturali tra normativa vigente e proposte di modifica legislativa (Andrea Cipriani, Pietro Celli) 15:15 Scienza e Conservazione nel Museo Archeologico (Bruno Fabbri)

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Paolo Del Bianco Presidente Fondazione Romualdo Del Bianco

16:45 La comprensione dell’intreccio tessile, base di partenza per ogni studio storico o intervento conservativo (Eva Basile).

Sabato 13 novembre 2010 10:00 Nuovi strumenti di produzione e comunicazione multimediale nella Video-Art (Giancarlo Cauteruccio, Pietro Gaglianò) 10:45 Uno, nessuno, centomila, l’ “inqualificabile” restauratore di beni culturali (Andrea Cipriani, Pietro Celli) 11:30 La valorizzazione dell’arte di “qualità” mediante la salvaguardia della “quantità” del Patrimonio storico (Pietro Segala) 12:15 E’ giusto investire tempo e denaro nel restauro pittorico a selezione cromatica su grandi superfici dipinte a molti metri di altezza? (Miriam Ricci vs Paolo Cantaluppi, mod. Alberto Felici) 13:00 Oggetti di restauro e pratica della conservazione. Progetti e reti di monitoraggio ambientale nell’attività dell’IBC (Antonella Salvi) 13:30 Presentazione del manuale in lingua inglese “La chimica per la conservazione dei manufatti in plastica”, di Ezio Martuscelli, Paideia (Ezio Martuscelli, Enrico Pedemonte, Mariano Pracella) 14:30 Presentazione dell’ebook “Colore. Colorimetria: sistema di Carlieri-Bianco” di Maria Bianco, Nardini Editore (Maria Bianco, Luigi Campanella, Massimo Carlieri) 15:15 Presentazione del libro di arte fotografica e poesia “EuDemonia”, Edizioni Paideia Firenze (Giuseppina Amodei, Caterina Ranieri, Francesca Tuscano) 16:00 Il cielo degli Etruschi. Analisi degli scavi sotto la Cattedrale di Perugia (Luciano Vagni) 16:45 Presentazione della rivista “Archeomatica – tecnologie per i beni culturali” (Renzo Carlucci)

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Il progetto TEMART: nuove tecnologie dalla Toscana per la conoscenza e la conservazione

Nel decennio 2000-2010 si è consolidata in Toscana una priorità della ricerca scientifica e tecnologica per la salvaguardia del patrimonio culturale, che non ha uguali in altre regioni di Europa. La presenza di una cultura del restauro di antiche tradizioni, che vede nell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze l’organizzazione più prestigiosa, nota in tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi interventi. Gli Istituti di ricerca e le Università, che a Firenze, Pisa e Siena, si dedicano da tempo a sviluppare le ricerche e le tecnologie di frontiera verso lo studio dei problemi connessi alla conoscenza, alla conservazione, alla protezione ed infine alla fruizione del patrimonio. Un insieme di imprese sia grandi, che medie e piccole, che si occupano di offrire prodotti e servizi di altissimo livello per la domanda significativa che emerge dal settore. Ecco, un insieme di tre componenti, la Tutela, la Scienza, l’Impresa, che in Toscana ha imparato prima che altrove a collaborare fattivamente per l’avanzamento tecnologico e professionale. Di questo successo, riconosciuto a livello internazionale, è certamente protagonista la Regione Toscana, che dimostrando una grande sensibilità per le importanti problematiche dei beni culturali, ha promosso con continuità nel primo decennio degli anni 2000 una serie di progetti di ricerca e di sviluppo, come Optocantieri e St@rt che hanno fatto rete fra le tre componenti, hanno permesso di abbattere le barriere fino ad allora esistenti, hanno iniziato a produrre risultati ed avanzamenti tecnologici che pongono all’avanguardia mondiale le attività della Toscana intorno alla conservazione.

Il partenariato regionale è composto da tredici soggetti, di cui cinque pubblici e otto privati, già coinvolti da anni a diverso titolo nel settore beni culturali: l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” del CNR, Sesto Fiorentino, con il coordinamento; il Laboratorio di Tecniche Nucleari per i Beni Culturali LABEC–INFN; il Consorzio Interuniversitario per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase di Sesto Fiorentino; il Dipartimento di Scienze Ambientali - Università di Siena; l’Opificio delle Pietre Dure del MiBAC; la società El.En. S.p.A. di Calenzano; la società Liberologico S.r.l. di Calenzano; l’azienda Net7 di Federico Ruberti e C. S.n.c. di Pisa; la società ELab Scientific S.r.l. di Firenze; la società Microconsult S.r.l. di Sesto Fiorentino; la società ScanSystems S.r.l. di Cascina; la società ADARTE S.n.c. di Prato; la società XRDTools S.r.l. di Pisa. Accanto alle attività di stretta pertinenza di sviluppo scientifico e tecnologico, il piano operativo di TEMART prevede collaborazioni con imprese di restauro ed enti di tutela, sostanziate da una intensa attività di sperimentazione in cantiere delle nuove tecnologie sviluppate. Inoltre, con l’Infrastruttura di Servizi TEMART, il partenariato intende fornire supporto scientifico agli operatori del settore in materia di diagnostica, restauro, autenticazione, documentazione, monitoraggio e altro.

Strumenti analitici portatili per l’analisi in situ Lo sviluppo di strumenti analitici portatili sta gradualmente trasformando l’approccio alle problematiche di caratterizzazione materica di beni culturali. Se da un lato però la possibilità di mappare la composizione in situ in maniera non invasiva può fornire un quadro analitico più rappresentativo rispetto a misure effettuate su campioni, dall’altro occorre considerare che difficilmente le prestazioni degli strumenti portatili raggiungono quelle dei corrispondenti apparati di laboratorio. Inoltre, la maggiore variabilità composizionale rende di solito più complessa l’interpretazione dei dati. Il progetto sviluppa due tecniche di grande potenzialità: la spettroscopia di plasma indotto da laser (LIPS: laser induced plasma spectro-

ceramiche, intonaci e altro). Lo sviluppo di strumentazione XRD portatile per analisi in situ, senza prelievo di campioni, aumenta notevolmente l’utilità della tecnica nella caratterizzazione di materiali solidi di interesse storico-artistico. Nel caso specifico dei manufatti metallici, si rilevano anche tensioni residue prodotte da lavorazioni meccaniche e saldature, orientazioni cristalline privilegiate (tessitura), associate alla geometria di fusione, a lavorazioni meccaniche e trattamenti termici. La prospettiva applicativa nel settore beni culturali è realmente ampia. Il rilievo 3D ha una valenza molteplice nello studio, documentazione e fruizione di beni culturali. Tra i molti strumenti presenti sul mercato, soprattutto quelli per la modellazione di superfici di dimensioni caratteristiche variabili dall’ordine del millimetro al metro, presentano maggiori necessità di miglioramento delle prestazioni. Occorre in particolare ridurre i tempi di misura, ottenere risoluzioni adeguate, acquisire il colore e, al contempo, ridurre i costi. Il progetto TEMART risponde a questa domanda di innovazione sviluppando una nuova serie di videomicroscopi 3D portatili ed uno strumento di rilevo in luce strutturata per manufatti di media scala. I costi contenuti per i primi e le alte prestazioni del secondo, rendono questi prodotti altamente competitivi. I partner principalmente impegnati nello sviluppo di tecnologie di rilievo 3D sono SCANS, CNR-IFAC, NET7 e MCONS. La ricostruzione 3D dei microscopi sviluppati in TEMART è basata su un’implementazione della tecnica di “scansione di fuoco”. Una telecamera CCD è montata su uno stadio di traslazione motorizzato, spostando lungo l’asse ottico il fuoco dell’obiettivo, la telecamera acquisisce una sequenza di immagini della superficie da analizzare. L’elaborazione delle immagini e la ricostruzione del modello 3D, completo di tutte le informazioni sul colore della superficie, è ottenuto in poche decine di secondi.

Il progetto TEMART In questa sequenza razionale si pone il progetto TEMART “Tecniche avanzate per la conoscenza materica e la conservazione del patrimonio storico-artistico”. Il progetto, recente vincitore di un bando della Regione Toscana per lo sviluppo di ricerche nel settore, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività Regionale e Occupazione” cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR-CReO/FESR 2007-2013), mira allo sviluppo e al trasferimento di strumenti diagnostici portatili, apparecchiature e materiali per il restauro, servizi innovativi per la conservazione di beni culturali. Esso è organizzato nei seguenti cluster di innovazione tecnologica: strumenti analitici portatili per l’analisi in situ dispositivi e materiali per il restauro software per acquisizione e gestione di dati Infrastruttura di Servizi (IS-TEMART ) TEMART prevede la prototipazione, validazione e trasferimento tecnologico di quindici prodotti innovativi, alcuni dei quali saranno ingegnerizzati ed introdotti sul mercato. Lo sviluppo di nuove tecnologie è fortemente interconnesso con l’Infrastruttura di Servizi, che rappresenta un efficace canale di validazione e disseminazione dei risultati della ricerca. IS-TEMART svolge servizi di caratterizzazione materica, e-learning/tutoring e definizione di trattamenti conservativi ottimizzati rivolti ad imprese, laboratori pubblici e privati, forze dell’ordine e ad altri soggetti operanti nell’ambito della salvaguardia del patrimonio culturale. Il progetto, iniziato a Febbraio 2010, ha una durata di due anni, entro i quali la serie di prodotti innovativi ideati e sviluppati nel progetto dovranno passare dall’attuale fase sperimentale a concrete proposte di mercato. Sono attualmente allo studio i seguenti avanzamenti tecnologici: 1) il videomicroscopio 3D, 2) l’apparato per il rilievo 3D di media scala, 3) il diffrattometro a raggi X (XRD), 4) l’apparato di spettroscopia di plasma indotto da laser (LIPS), 5) il sistema laser a impulso variabile per la pulitura, 6) i materiali nanotecnologici per la pulitura, il consolidamento e la protezione, 7) il dispositivo biocida a microonde, 8) il software per l’analisi materica in tempo reale, la documentazione, l’e-learning e l’e-tutoring, 9) l’Infrastruttura di Servizi.

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scopy) per l’analisi degli elementi e la diffrattometria X (XRD: X-ray diffractometry) per il riconoscimento delle fasi cristalline. In entrambi i casi l’obiettivo generale è il raggiungimento di specifiche tecniche che consentano un’alta affidabilità sia in misure qualitative che quantitative. Coinvolti nello sviluppo dei due apparati sono CNR-IFAC, XTLS, NET7, ELEN e altri. La tecnica LIPS sta acquistando in questi ultimi anni grande interesse per le applicazioni nel settore dei beni culturali in quanto consente l’analisi qualitativa e/o quantitativa della composizione atomica degli oggetti d’interesse, in situ, in tempo reale, senza preparazione del campione, con alta risoluzione spaziale. È possibile effettuare molte misure sul medesimo manufatto e per ogni punto ottenere profili di composizione. Con un numero sufficientemente alto di impulsi laser, è possibile ottenere in sequenza la composizione di depositi e stratificazioni, dei sottostanti strati di alterazione e infine del substrato, oppure stimare spessori e riconoscere stesure pittoriche sovrapposte.

La diffrattometria X è nota da molti anni ed è usata per ottenere informazioni sul contenuto cristallino sia di polveri (pigmenti, terre, o campioni ridotti in polvere) che di materiali coerenti (metalli, pietre,

Scanprobe, nato dalla fusione di due sistemi precedenti, è uno scanner ottico a luce strutturata, caratterizzato da un accurato livello di dettaglio unitamente ad una buona velocità di acquisizione e manovrabilità dello strumento. Grazie all’utilizzo di tre telecamere ed un proiettore digitale è possibile ottenere, in modo facile e veloce anche per utenti non esperti, diverse configurazioni per meglio adattarsi all’oggetto di studio: dall’acquisizione di oggetti di piccole dimensioni (gioielli, piccoli utensili) fino ad oggetti di dimensioni più significative (sculture ed elementi architettonici) senza perdere in facilità d’uso ed in accuratezza del risultato.

Dispositivi e materiali per il restauro La pulitura LASER e le nanotecnologie rappresentano le principali novità nel campo del restauro, che in molti casi si sono dimostrate vantaggiose rispetto alle tecniche tradizionali. Entrambe sono oggetto di sviluppo all’interno del progetto, che prevede anche la realizzazione di uno speciale applicatore a microonde sviluppato da ELAB per il trattamento del degrado biologico di manufatti lapidei, ancora tipicamente affrontato con prodotti chimici pericolosi per la salute e l’ambiente. CSGI-DC sviluppa gel e materiali nano-strutturati innovativi ad elevata rigidità/elasticità per la pulitura e nuovi nano-materiali inorganici quali idrossido di calcio, magnesio, stronzio e bario per il consolidamento superficiale e la protezione a basso impatto ambientale. La sperimentazione è condotta in collaborazione con OPD,

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ADARTE e gli altri partner. CNR-IFAC ed ELEN concentrano la loro attività su un nuovo sistema LASER a durata di impulso selezionabile e un nuovo manipolo equipaggiato con sensori di processo. La validazione e disseminazione delle tecniche di restauro a mezzo LASER, condotta con apparati diagnostici innovativi e tradizionali, coinvolge tutto il partenariato di TEMART. La sperimentazione interessa tutte le tipologie di manufatti, ma si concentra in modo particolare su problematiche da considerarsi ancora aperte, come quelle riguardanti biodegrado, superfici dipinte, documenti, manufatti lignei e polimaterici. Il progetto dedica particolare attenzione alla sperimentazione di approcci combinati, allo scopo di definire protocolli ottimizzati che sfruttino al meglio le potenzialità e la complementarità dei diversi approcci, massimizzando la selettività, praticabilità e sostenibilità dei trattamenti. Campagne sperimentali, test, verifiche e dimostrazioni di efficacia, saranno programmate anche in funzione delle domande di intervento raccolte da IS-TEMART, in modo da accelerare il processo di disseminazione e trasferimento applicativo ad imprese e laboratori di restauro, pubblici e privati per il restauro.

interpretativi del manufatto, unitamente ad un insieme di servizi web di formazione, tutoraggio e assistenza tecnica. Lo sviluppo di questo nuovo software è curato da LLOG con il contributo di NET7, CNRIFAC e altri partner. La comunicazione tra gli strumenti e SIConArt richiede la realizzazione di specifiche funzionalità e modalità di trasferimento dati all’interno degli applicativi dei singoli strumenti, che si aggiungono all’implementazione di routine di speciazione e quantificazione automatizzate. Queste problematiche di interfacciamento sono curate da NET7, in collaborazione e tutti i partner impegnati in attività di sviluppo hardware e software. SIConArt è un prodotto software evoluto in grado di gestire via web i dati prodotti durante campagne di studio ed intereventi di restauro, nonché una serie di servizi web quali: - ricezione ed elaborazione in tempo reale di dati provenienti dalle apparecchiature utilizzate; - controllo e monitoraggio delle medesime; - formazione e assistenza in remoto del personale (e-Tutoring) attraverso una molteplicità di interfacce utente Il punto di partenza di SIConArt è un sistema pre-esistente, SICaR w/b al quale verranno introdotti i seguenti elementi aggiuntivi: Ricezione automatizzata, memorizzazione e successiva elaborazione dei dati prodotti dalle apparecchiature usate per l’analisi dei materiali e il restauro; Integrazione con strumenti di supporto e formazione multicanale, accessibili sia da web che tramite telefono cellulare attraverso innovative modalità interattive (modulo e-Tutoring). L’obiettivo finale di SIConArt è quello di costituire, per una determinata opera, un database multidisciplinare che raccolga informazioni relative al suo studio analitico, restauro, e/o autenticazione, proponendo un approccio integrato che copra vari aspetti di conoscenza e conservazione.

Software per acquisizione e gestione di dati

Infrastruttura di Servizi (IS-TEMART)

Un software in grado di acquisire in modo automatizzato e gestire agevolmente dati di campagne analitiche, interventi di restauro, monitoraggio e manutenzione. Questa la funzionalità principale di SIConArt, un Sistema Informativo di concezione fortemente innovativa, in grado di gestire al contempo dati archeologici, storici e

Il partenariato di TEMART ha costituito un’Infrastruttura che offre Servizi (IS-TEMART) a istituzioni di tutela, imprese, forze dell’ordine e altri soggetti operanti nel settore beni culturali, su problematiche di: - caratterizzazione dello stato di conservazione

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Il Centro di Ateneo per i Beni Culturali” (CABeC) dell’Università degli Studi di Firenze, promuove e coordina studi e ricerche nel campo della catalogazione, restauro e conservazione dei beni culturali. Il CABeC si propone di favorire un razionale ed efficace sviluppo scientifico e tecnico delle aree disciplinari presenti nell'Università di Firenze che si occupano dei beni culturali. Persegue le seguenti finalità: (I) promuovere, sostenere, coordinare e condurre ricerche fondamentali ed applicate nel settore dei beni culturali, anche nell'ambito di collaborazioni tra Università, Enti di Ricerca, altre Amministrazioni Statali ed Enti Locali, Industria; (II) favorire lo scambio di informazioni, documentazione e materiali; (III) stimolare iniziative di divulgazione scientifica e di collaborazione interdisciplinare nei settori di interesse del Centro; (IV) promuovere convenzioni nazionali ed internazionali finalizzate agli scopi generali del Centro, nonché rendersi disponibile per consulenze con soggetti esterni all'Università. II CABeC persegue il raggiungimento delle proprie finalità mediante: (I) realizzazione e/o potenziamento di laboratori con relativa strumentazione; (II) attività di diffusione dell'informazione mediante seminari e convegni e la costituzione di un laboratorio basato su banche dati informatiche; (III) azione di stimolo e di concorso all'organizzazione didattica nelle forme previste dallo Statuto e dal Regolamento Didattico dell’Ateneo; (IV) promozione di specifici progetti di ricerca. Il Consiglio Scientifico del CABeC è costituito dal Direttore Prof. Piergiorgio Malesani e dai docenti dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei, Alessandro Gambuti, Carlo Alberto Garzonio, Francesco Gurrieri, Leonardo Masotti e Roberto Sabelli.

- interpretazione delle tecniche artistiche - ottimizzazione di trattamenti conservativi - datazione - autenticazione - caratterizzazione materica in generale IS-TEMART dispone di risorse strumentali e competenze di riconosciuta eccellenza. Accanto alle tecnologie qui presentate, un acceleratore di particelle e un gran numero di strumenti analitici innovativi e tradizionali. È possibile inoltrare richieste di servizi compilando un apposito modulo accessibile sul sito web del progetto o attraverso posta elettronica. Queste saranno equamente valutate dal comitato di gestione dell’Infrastruttura costituito da esperti degli organismi di ricerca (CNR-IFAC, UNISI-DSA) OPD, INFN-LABEC, CSGI). L’Infrastruttura gestisce anche servizi web e tutte le attività di validazione e disseminazione di TEMART. Nella partecipazione a questa seconda edizione del Salone dell’Arte e del Restauro il progetto TEMART esporrà le proprie realizzazioni, svolgerà dimostrazioni sulle funzioni dei nuovi strumenti, presenterà i risultati dei primi casi di studio come la Chimera, il bellissimo bronzo Etrusco del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

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CABeC, c/o Dipartimento di Scienza della Terra, Università degli Studi di Firenze, via G. La Pira, 4 - 50121 Firenze. Referente: luigi.dei@unifi.it.

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2006 ©Agenzia per il Turismo Firenze Graca e cartograa: lorenzo.gualtieri@tin.it Base cartograca: Regione Toscana Ufcio Cartograco

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