Le magie del Dega

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magie del

dega 2014-2015 20 scatti in giro per monti

Fabio Menino

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le magie del dega

2014-2015 20 scatti in giro per monti

Š Fabio Menino 2015 Š Fabiomenblog 2015


A Marco De Gasperi, per tutte le emozioni che hai saputo regalare in oltre vent’anni di carriera e che regalerai negli anni a venire Che i tuoi sacrifici e la tua professionalità siano d’esempio per le future generazioni di corridori

Fabiomenblog


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Marco De Gasperi

Bormio (SO) - 05 Maggio 1977 Corpo Forestale dello Stato – Team Scott International 6 VITTORIE INDIVIDUALI NEL CAMPIONATO DEL MONDO DI CORSA IN MONTAGNA 1996 (Juniores) - TELFES (AUT), 1997 - MALE' SVATANOVICE (CZE), 1999 - KINABALU PARK (MAS), 2001 - ARTA TERME (ITA), 2003 - ALASKA (USA), 2007 - OVRONNAZ (SUI)

12 VITTORIE A SQUADRE NEL CAMPIONATO DEL MONDO DI CORSA IN MONTAGNA 1997 - MALE' SVATANOVICE (CZE), 1998 - DIMITILE (FRA), 1999 - KINABALU PARK (MAS), 2000 - BERGEN (GER), 2001 - ARTA TERME (ITA), 2002 - INNSBRUCK (AUT), 2003 - ALASKA (USA), 2004 - SAUZE D’OULX (ITA), 2007 - OVRONNAZ (SUI), 2008 - SIERRE (SUI), 2011 - TIRANA (ALB)

1 VITTORIA INDIVIDUALE NEL CAMPIONATO EUROPEO DI CORSA IN MONTAGNA 2004 - KORBIELOW (POL)

32 VITTORIE INTERNAZIONALI 1997/1999/2001/2002/2003 - Val d’Isere VK (FRA), 2008/2009/2001 - Taipei Run Up (TWN), 2009 - Empire State Building Run Up (USA), 2008/2011 - Sierre-Zinal (SUI), 2003/2010 - Mount Kinabalu Climbathon (MAL), 2006/2008 - Hochfelln Berglauf (GER), 1999/2000 - Smarna Gora Race (SLO), 2007/2009 - Pirelli Vertical Sprint (ITA), 2007 - Valmalenco-Valposchiavo (ITA-SUI), 2008 - Chiavenna-Lagunch (ITA), 2010 - Jungfrau Marathon (SUI), 2001 - Snowdon Race (WAL), 2003 - Grossglockner Strassenlauf (AUT), 1998 - Cervinia VK (ITA), 1999 - Vail VK (USA), 2006 - Andorra VK (AND), 2011 - Anboto VK (ESP), 2011 - Arles VK (FRA), 2010 - Building Corrida Vertical (BRA), 2010 The Garking (GBR)


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Resegone - Lecco Marzo 2015

Limone sul Garda - Brescia Ottobre 2014

Casette di Massa - Massa Settembre 2014

Ogni volta che osservo questa fotografia, mi domando quante scarpe Marco avrà consumato in più di vent’anni di carriera.

Ogni disciplina sportiva, in modo differente, sa esprimere la sua gestualità perfetta.

Questa fotografia, per me è importante, forse la più importante di tutte.

Da amante dell’estetica, per me ogni dettaglio estetico, umano e ambientale, è qualcosa che determina la sorte del mio appagamento interiore.

E’ stata una delle prime fotografie che ho scattato a Marco al di fuori di un contesto agonistico.

Osservando i suoi muscoli e il suo ginocchio ferito, mi domando quanti sacrifici avrà affrontato e quante sconfitte avrà dovuto sopportare per riuscire a ottenere tutti i suoi successi. Questa fotografia, l’ho scelta come copertina perché, almeno per me, è un vero e proprio elogio alla dedizione.

Marco è un atleta dalle movenze estetiche perfette, anche nel pieno dello sforzo fisico. Non ho mai pensato di attribuire a questa sua qualità un merito specifico perché lo ritengo piuttosto un dono innato.

Oggi rimane un ricordo indelebile e non più replicabile perché quella perfetta cengia tagliata nel marmo non esiste più La considero come la foto che ha dato il via alla mia passione per l’estetica e la ricerca nell’ambito della corsa a piedi.


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DIETRO IL PORTONE DI LEGNO Questo racconto l’ho pubblicato sul mio blog il 21 febbraio 2014 dopo essermi recato a Bormio con gli amici Alessandro e Paolo. Il portone della casa di suo papà, me lo ricordo perfettamente ancora oggi… Mi fossi trovato a camminare da solo lungo questa via del centro storico, magari frettolosamente, penso che non avrei prestato particolare attenzione a quel portone. Del resto è solo uno dei tanti portoni che oggi hanno accompagnato il mio cammino, l’ennesimo testimone silenzioso di un lontano passato sempre più dimenticato dal tempo che scorre. Invece, bisognerebbe sempre fermarsi davanti a un vecchio

portone e contemplarne i preziosi dettagli che ne raccontano ancora fedelmente la lunga storia. Potrebbe essere l’occasione giusta per scoprire qualcosa d’inaspettato, meglio ancora, qualcosa di magico. Solo fermandosi per un istante, per esempio, lo stesso portone si dipingerebbe di tenui colori, addolciti dal ripetuto susseguirsi delle stagioni e in perfetta armonia tra di loro. Si riuscirebbe anche ad osservare la sua ricca chiusura in ferro battuto e a quel punto l’unico desiderio sarebbe quello di scoprire chi possa aver stretto così tante volte tra le mani quel suo grande anello ormai perfettamente consumato. Ci si potrebbe anche accorgere che i suoi trasandati pannelli di legno, apparentemente semplici, in realtà sono impreziositi da una splendida cornice intarsiata a mano o che a fianco della sua

soglia di pietra, anch’essa ormai levigata da chissà quanti passi, un’antica incisione ne testimonia addirittura le origini. Questo portone di Bormio, al numero civico diciassette di un’anonima e stretta via in pavè, di storie da raccontare ne avrebbe molte visto che risale addirittura al 1690. Poi, se lo stesso portone si spalancasse invitando a scoprire quanto di bello e prezioso custodisca al suo interno, allora la semplice contemplazione potrebbe addirittura trasformarsi in qualcosa di molto simile a una fiaba. Chiudendo gli occhi, il profumo della tradizione porterebbe direttamente a flebili ricordi del passato, ormai purtroppo svaniti o addirittura sconosciuti per i più giovani. Alcune scale in pietra, inoltre, condurrebbero direttamente nelle viscere della terra, in un luogo illuminato appena


quel che serve, essenziale ma molto caldo e altrettanto vivo. Uno di quei luoghi dov’è possibile entrare immediatamente in armonia con il proprio spirito e da quanto si è circondati. In questa fiaba, un uomo girato di schiena, intento a parlare ripetutamente ai suoi amati animali, sarebbe orgoglioso di poter ospitare qualcuno desideroso di avvicinarsi alla sua storia. Ma la cosa più sorprendente di questa fiaba, quanto basta per renderla realmente magica, una volta ritornati in strada, sarebbe quella di alzare gli occhi e di poter ammirare alcune splendide creste di roccia nel momento esatto in cui contornano il cielo azzurro mille metri più in alto. Lo sarebbe perché ci si potrebbe accorgere di molti altri particolari, non meno importanti di quelli raccontati dal portone e da quanto di prezioso

custodisca gelosamente. Osservando con attenzione l’orizzonte, con molta attenzione, si scoprirebbe che quel piccolo puntino che sta salendo velocemente per la linea di massima pendenza, appena fuori dal bosco, è un giovane ragazzo partito poco prima proprio dalla stessa stalla sotto il portone. Basterebbe chiederlo a qualsiasi abitante del paese e si avrebbe la conferma che quel ragazzo, giorno dopo giorno, compie sempre lo stesso percorso, cercando di farlo il più velocemente possibile per poi tornare da suo papà e dagli animali. Addirittura, qualcuno potrebbe raccontare che il suo vero sogno è quello di poter aprire questo pesante portone stringendone con forza l’anello di ferro, di scendere le scale il più velocemente possibile, di entrare nella stalla e di sussurrare

timidamente a suo papà che finalmente ci è riuscito, che è diventato campione del mondo. In questa bella fiaba, l’uomo girato di schiena sussurrerebbe ai suoi animali che è fiero di suo figlio ma prima di girarsi verso di lui, si asciugherebbe quella lacrima solitaria ormai scesa inaspettata lungo il suo viso. Oggi, questo portone di Bormio mi suggerisce, non solo che quel ragazzo sia riuscito a coronare il suo sogno, ma che abbia continuato a correre su quella cresta, ancora più veloce di prima, ancora più voglioso di rendere fiero suo papà. Osservandolo meglio, è un portone troppo importante perché la fiaba possa avere avuto un finale differente.


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Casette di Massa - Massa Marzo 2015

Resegone - Lecco Marzo 2015

Bormio - Sondrio Novembre 2014

Volare in cielo senza l’utilizzo di artefici meccanici o appendici, sfortunatamente, non è una prerogativa del genere umano.

Ogni qualvolta chieda a Marco se sia possibile per lui correre in un determinato posto, inevitabilmente, mi assale un senso di colpa.

Anche se so che Marco non ha mai mostrato particolare interesse per questa fotografia, è una di quelle che osservo maggiormente.

Eppure, esistono situazioni particolari, fisiche, ambientali e mentali, in cui è possibile percepire cosa potrebbe voler dire per un essere umano volare libero in cielo. Vivendo dal vivo alcuni scatti fatti a Marco o ammirando alcune sue fotografie, può capitare di vivere queste situazioni e farsi trasportare dall’immaginazione in splendidi voli in cielo.

La sua abilità nel muoversi in montagna e il suo perfetto senso dell’equilibrio, lo spingono spesso in luoghi che inducono timore solo ad osservarli da lontano. Per fotografare Marco, spesso, è necessario riuscire ad allontanare lo spettro delle vertigini. Non tanto per seguirlo, cosa almeno per me impossibile, quanto per osservarlo se pur da lontano.

Lo vedo correre su un terreno impervio a picco sulla sua Valtellina. Lo vedo correre più in alto di tutto, anche delle nubi che non osano sovrastarlo.


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Casette di Massa - Massa Marzo 2015

Bormio - Sondrio Novembre 2014

Resegone - Lecco Marzo 2015

Alle volte capita di visualizzare una determinata situazione ipotetica e di volerla trasformare in realtà.

Mi capita spesso di pensare al rammarico di non aver conosciuto Marco negli anni dei suoi trionfi mondiali nella corsa in montagna.

Penso che la professionalità sia un’altra qualità difficilmente allenabile.

Spesso e volentieri, in questi casi per me il risultato finale è differente da quello che realmente volevo realizzare. Forse è il bello della fotografia sportiva, dove sono l’attimo e il frangente che costruiscono il risultato finale. Questa fotografia, non era come l’avevo immaginata ma l’attimo e il frangente di Marco l’anno resa, almeno per me, molto particolare.

Mi capita anche spesso di pensare a quanto poco io lo conosca come persona. Nei rarissimi momenti in cui lo vedo pensieroso, mi piace fantasticare su cosa si stia concentrando. L’invariabilità dei suoi pensieri, è qualcosa che mi affascina molto.

Penso anche che, per ciascun individuo, sia una caratteristica onnicomprensiva e che non possa limitarsi a un solo ambito d’attività. Marco è l’esempio di questa onnicomprensività. Con la sua professionalità, anche nei momenti che potrebbero prestarsi a qualcosa di simile allo svago, riesce a valorizzare il lavoro di chi lo circonda.


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Casette di Massa - Massa Marzo 2015

Resegone - Lecco - Marzo 2015 Santa Caterina Valfurva - Sondrio - Gennaio 2015

Nell’ambito delle mie fotografie, ragiono molto sul confine tra i miei gusti personali e le probabili preferenze di chi le osserverà.

Queste due fotografie, nascono da un’idea, quasi un gioco, sviluppatasi sulle piste da sci di Santa Caterina.

Questa fotografia, da me scartata tra le scelte per la mostra fotografica di Bassano del Grappa, si è poi rivelata essere una delle preferite dal personale della tipografia. Forse un giorno, tra le mie fotografie scartate ma custodite gelosamente nell’hard disk del computer, ve ne sarà qualcuna che saprò rivalutare.

L’idea era quella di offrire una nuova lettura del gesto tecnico di Marco espresso durante i suoi salti. Cercavo una nuova prospettiva, un qualcosa che, almeno nell’ambito della corsa a piedi, non avevo ancora visto. Decidemmo insieme di provare a scattare delle fotografie dal basso, il più possibile sull’asse verticale del baricentro del suo corpo. Questa tecnica, ha anche dato corso a un possibile progetto futuro, quello delle foto scattate dall’alto. La seconda fotografia, in formato verticale, è stata scelta dalla rivista Sportvicius come immagine di copertina del suo numero di febbraio-marzo 2015.


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FOTO 13 Casette di Massa - Massa Settembre 2014 Questa fotografia, o meglio il gesto tecnico di marco, ha dato l’idea al logo del mio blog. Mentre l’ho scattata, ho osservato gli sguardi increduli delle persone presenti su un terrazzo di marmo della cava. Più la guardo e più mi emoziona, consapevole del fatto che Marco ha saputo trasformare un difficile salto di un paio di metri in qualcosa di assolutamente naturale, semplice e armonioso.


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Casette di Massa - Massa Marzo 2015

Montagna in Valtellina - Sondrio Novembre 2014

Casette di Massa - Massa Marzo 2015


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Riomaggiore - La Spezia Marzo 2015

Bormio - Sondrio Novembre 2014

Resegone - Lecco Marzo 2015


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FOTO 20 Malpensa - Novara Gennaio 2015


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