Luglio alla Camera...e non solo di Ettore Rosato

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LUGLIO ALLA CAMERA e non solo… di

ETTORE ROSATO

Si chiude un mese particolarmente importante per l’Italia. Dal 1° Luglio il nostro Paese, infatti, presiede il semestre di turno dell’Unione europea in un frangente delicato durante il quale siamo chiamati a rinnovare le istituzioni di Bruxelles e Strasburgo. Intendiamo dare una linea diversa all’Europa chiedendo maggiore flessibilità nei conti pubblici, maggiori investimenti contro la crisi e una dimensione sociale che guardi ai drammi umanitari che

avvengono nel Mediterraneo. Il percorso delle riforme è avviato: nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni, proprio oggi siamo riusciti ad approvare in prima lettura quella costituzionale. Un provvedimento importante per il rilancio del Sistema Italia è stato anche il decreto sulla Pubblica amministrazione che abbiamo approvato alla Camera, senza dimenticare che Luglio ha visto approvare definitivamente anche il decreto legge Cultura e Turismo: tassello importante che rilancia il nostro Made in Italy. Ettore Rosato

ALCUNI NUMERI…

99,36% presenze in Parlamento

10

71

proposte di legge come primo firmatario

interrogazioni come primo firmatario

66

6

emendamenti come primo firmatario

ordini del giorno come primo firmatario

177

Questi sono alcuni numeri sulla mia attività alla Camera dall’inizio della legislatura ad oggi. (fonte: camera.it) Sono il Segretario d’Aula del gruppo del Partito Democratico (296 deputati, il più numeroso dopo quello della DC del 1948). Le mie giornate le trascorro quindi lì, dal lunedì al venerdì. Faccio anche parte dell’Ufficio di presidenza del gruppo PD, e sono componente della I Commissione (Affari costituzionali, dell’interno e della Presidenza del Consiglio).

interventi in Assemblea

RICORDIAMOCI CHE: Jean-Claude Junker (PPE) è il nuovo presidente della Commissione europea e guiderà una coalizione composta da PPE (Partito Popolare Europeo), PSE (Partito Socialista Europeo) e ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa). Martin Schulz (PSE) è stato eletto presidente del Parlamento europeo, mentre tra i 14 vicepresidenti è stato eletto anche il democratico David Sassoli. Il Partito Democratico ottiene anche la leadership del gruppo parlamentare dei Socialisti&Democratici, con Gianni Pittella. Il 1° luglio è iniziato ufficialmente il semestre italiano di presidenza europeo. Matteo Renzi nel suo intervento al Parlamento europeo ha indicato quali sono, secondo l’Italia, le priorità per l’Europa (guarda il video): crescita economica e lavoro, maggiore vicinanza ai cittadini, democrazia e diritti, e una nuova e più forte politica estera comune (leggi il programma della Presidenza). La candidatura ufficiale dell’Italia alla Commissione europea è Federica Mogherini, alla delega della Politica estera e di sicurezza comune, che comporta l’automatico ruolo di primo vicepresidente della Commissione.

SEGUIMI SUL SITO CAMERA O CON LE NEWS… In qualsiasi momento, puoi consultare sul sito ufficiale della Camera dei Deputati, il mio profilo, dove sono pubblicati tutti gli atti di sindacato ispettivo e le proposte di legge che ho presentato come primo firmatario o di cui sono co-firmatario. Puoi seguire il loro iter e vedere come procede… Inoltre, per seguirmi tutti i giorni e per seguire gli avvenimenti della politica e dell’attualità iscriviti a Le News dalla Camera: una breve sintesi delle notizie del giorno, qualche spunto sulla mia attività alla Camera e qualche riflessione. Clicca qui per iscriverti alla newsletter!


CULTURA E TURISMO, COME RIPARTE L’ITALIA ART BONUS E MECENATISMO CULTURALE. Un credito d'imposta per privati (persone fisiche e enti non commerciali) che vogliono effettuare donazioni per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti. Le donazioni potranno essere effettuate anche a favore di fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo. Nello specifico il credito d'imposta sarà del 65% dal 2014 alla fine del 2015, e del 50% dal 2016 al 2019. POMPEI. Per velocizzare i lavori di riqualificazione del sito archeologico, nell'ambito del Grande progetto Pompei, al direttore generale di progetto viene data la possibilità di derogare a diverse norme del Codice dei contratti pubblici, pur nel rispetto del protocollo di legalità stipulato con la competente prefettura. La soglia per il ricorso alla procedura negoziata viene innalzata a 1,5 milioni (la soglia prevista dal Codice dei contratti pubblici è 500mila euro). LA REGGIA DI CASERTA. Entro il 31 dicembre 2014 è predisposto il Progetto di riassegnazione degli spazi dell'intero complesso della Reggia di Caserta, comprendente la Reggia, il Parco reale, il Giardino all'inglese, l'Oasi di San Silvestro e l'Acquedotto Carolino, con l'obiettivo di restituirlo alla sua destinazione culturale, educativa e museale. Il commissario è nominato tra esperti di comprovata competenza, provenienti dai ruoli del personale dirigenziale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo o delle altre amministrazioni statali e dura in carica fino al 31 dicembre 2014. LE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE. Il fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento viene incrementato di 50 milioni di euro per l'anno 2014. Eventuale personale in esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche che rientri nel quinquennio antecedente alla maturazione dell'anzianità massima contributiva di 40 anni, potrà essere esonerato dal servizio con retribuzione pari al 50% di quella complessivamente goduta. LE MISUREA A FAVORE DEL CINEMA. Per attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d'imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri viene innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Le somme del fondo non impegnate nel 2014 potranno essere utilizzate nel 2015. Nel dettaglio il credito d'imposta sarà concesso alle imprese di esercizio cinematografico che abbiano i requisiti della piccola e media impresa ai sensi della normativa comunitaria. INCENTIVI HOTEL PER DIGITALIZZAZIONI E RISTRUTTURAZIONI. Il decreto individua per le strutture ricettive due incentivi fiscali, uno per la digitalizzazione e uno per la riqualificazione edilizia. Per favorire la digitalizzazione del settore viene istituito un credito d'imposta, per gli anni 2014, 2015, 2016, del 30% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 12.500 euro. I fondi messi a disposizione sono in tutto 75 milioni. Potranno rientrare nell'incentivo, per esempio, costi per impianti wi-fi e per siti web ottimizzati per il sistema mobile. Il secondo incentivo è un credito d'imposta del 30% per spese sostenute, fino ad un massimo di 200mila euro, per la riqualificazione - compreso l'efficientamento energetico - e l'accessibilità delle imprese alberghiere. I fondi messi a disposizione sono 20 milioni per il 2015 e 50 milioni all'anno dal 2016 al 2019. AGGIORNAMENTO SISTEMA CLASSIFICAZIONE HOTEL. Un emendamento approvato dalle commissioni Cultura e Attività produttive ha stabilito che il ministro dei Beni e delle attività culturali, con un decreto da emanare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto, dovrà aggiornare 'gli standard minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, ivi compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali'.


START-UP INNOVATIVE DEL TURIMO. Saranno considerate Start-up innovative anche le Start up del turismo che abbiano, per esempio, come oggetto sociale la promozione dell'offerta turistica nazionale attraverso l'uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Queste imprese potranno quindi usufruire, per esempio, dell'esenzione degli oneri per l'avvio o gli incentivi per l'assunzione di personale o per gli investimenti. Il decreto stanzia 1,5 milioni a decorrere dal 2015, coperti dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica. VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI. Entro il 31 dicembre di ogni anno verrà adottato il Piano strategico 'Grandi Progetti Beni culturali', per la crescita della capacità attrattiva del Paese. Il Piano individua beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici, che potranno usufruire di 5 milioni di euro per il 2014, 30 milioni di euro per il 2015 e 50 milioni di euro per il 2016. Una modifica delle due commissione competenti prevede inoltre l'attuazione del 'Programma Italia 2019', destinato a valorizzare i progetti elaborati dalle città che hanno presentato la propria candidatura a Capitale europea della cultura 2019, anche attraverso l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020. ESTENSIONE DEI DISTRETTI TURISTICI. I distretti turistici-alberghieri potranno essere istituiti non solo 'nei territori costieri' ma su tutti i 'territori interessati'. La misura, introdotta con un emendamento approvato dalle commissioni competenti, stabilisce anche che l'istituzione dei distretti non dovrà più avvenire con decreto del Consiglio dei ministri ma con decreto del ministro per i Beni e le attività culturali. USO GRATUTO BENI DEMANIO ABBANDONATI E PIANO MOBILITÀ. I beni abbandonati del demanio, come case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie o marittime, fortificazioni e i fari, potranno essere concessi ad uso gratuito a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni, con oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario. Il termine di durata della concessione non potrà essere superiore a nove anni, rinnovabili una sola volta per altri nove. Lo scopo è favorire, attraverso la nascita di ostelli o altre strutture ricettive sul modello del cammino di Santiago, la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari. Per questo, entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il ministero delle Infrastrutture, d'intesa con il Mibact e la Conferenza Stato-Regioni, dovrà redigere e adottare un piano straordinario della mobilità turistica. RICORSO PIÙ FACILE CONTRO I PARERI DELLE SOPRINTENDENZE. Vengono istituite delle commissioni di garanzia per la tutela del patrimonio culturale, costituite esclusivamente da personale del Mibact, per chiedere il ricorso contro i pareri delle soprintendenze. FOTO LIBERE NEI MUSEI. Il decreto rivede la normativa per la riproduzione delle immagini dei beni storico-artistici consentendo, in sintesi, a tutti soggetti pubblici e privati - di fare foto, purché non a scopo di lucro. Nel dettaglio viene consentita 'la riproduzione di beni culturali, diversi dai beni bibliografici e archivistici, attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né, all'interno degli istituti della cultura, l'uso di stativi o treppiedi'; e 'la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro, neanche indiretto'. SBLOCCO DELLE GUIDE TURISTICHE. Entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto il ministero dei Beni e delle attività culturali, sentita la Conferenza Stato-Regioni, dovrà emanare un decreto che sbloccherà il settore delle guide turistiche stabilendo i requisiti necessari ad ottenere l'abilitazione, e la disciplina per il rilascio, per operare nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico. La norma cerca di riempire un vuoto normativo creatosi con la legge n. 97 del 6 agosto 2013 che recepiva, tra le altre cose, le direttive europee sull'esercizio della professione di guida turistica negli Stati membri dell'Ue. La legge infatti stabiliva la validità dell'abilitazione alla professione in tutta l'Unione eccetto che per determinati siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico.


PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, LA PRIMA PARTE DELLA RIFORMA LE QUATTRO LINEE GUIDA DEL DECRETO LEGGE SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ GIOVANE Il decreto prevede norme che favoriscono il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni: viene abolito l’istituto del trattenimento in servizio e viene ampliato quello della risoluzione unilaterale del contratto nei confronti dei dipendenti che hanno già maturato i requisiti pensionistici. Il provvedimento rimodula il turn over prevedendo il criterio del risparmio di spesa per il calcolo delle nuove assunzioni. Ci sono, inoltre, una norma che vieta alle pubbliche amministrazioni di attribuire incarichi di studio o consulenza al personale in quiescenza, salvo a titolo gratuito, ed una che rende maggiormente stringente la disciplina sul collocamento fuori ruolo dei magistrati. UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ EFFICIENTE Il decreto introduce una nuova disciplina della mobilità nella pubblica amministrazione: si prevede la possibilità di trasferimenti tra sedi centrali anche in mancanza di assenso dell’amministrazione di appartenenza e nuove regole sulla mobilità obbligatoria tra amministrazioni dello stesso comune o distanti meno di 50 chilometri. Una norma sulla mobilità del personale in eccedenza riguarda anche le società partecipate. Il decreto riduce del 50% i distacchi, le aspettative e i permessi per le associazioni sindacali e i diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali. Il provvedimento, infine, aumenta la percentuale di incarichi dirigenziali (30%) che si possono conferire con contratti a tempo determinato.

UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ TRASPARENTE Il decreto abolisce l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) e trasferisce tutti i suoi compiti e le sue funzioni all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) che è presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Alla stessa autorità sono affidati compiti di supervisione e di alta sorveglianza nella realizzazione delle opere collegate all’EXPO di Milano 2015. Sono previste delle norme che regolano la partecipazione delle imprese agli appalti pubblici (obbligatorietà dell’iscrizione alle Whte list delle imprese non soggette a rischio di infiltrazioni mafiose, e facoltà per l’ANAC di proporre al prefetto di assumere il controllo delle imprese indagate per delitti contro la PA). Il provvedimento prevede, anche, che il dipendente della pubblica amministrazione che sia venuto a conoscenza di condotte illecite possa inoltrare denuncia non solo alla Magistratura e alla Corte dei Conti, ma anche all’ANAC. UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ VIRTUOSA Il decreto cerca di semplificare la struttura dello Stato eliminando sovrapposizioni e doppioni inutili: si unificano le scuole di formazione delle pubbliche amministrazioni e si razionalizza la presenza dei Tribunali Amministrativi Regionali. Si introduce una nuova procedura per la gestione unitaria delle procedure concorsuali per il reclutamento del personale in varie Autorità amministrative indipendenti e nuove regole sulla nomina dei componenti delle autorità indipendenti. Si rifinanzia la formazione dei medici specialisti e si semplificano le procedure burocratiche in materia di invalidità civile e disabilità.

All’interno di queste linee guida, il contributo portato dalla Commissione al decreto legge è molto ampio. Ecco nella pagina successiva alcune delle cose che ho seguito più da vicino, alcune in prima persona.


1. SCORRIMENTO GRADUATORIE. Abbiamo lavorato assieme al relatore, Emanuele Fiano, per ottenere lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi indetti per l’anno 2013 e approvate entro il 31 ottobre 2014, per i ruoli iniziali delle Forze di polizia, ferme restando le assunzioni dei volontari in ferma prefissata quadriennale. Lo scorrimento si applica anche alla Polizia penitenziaria.

2. NUOVI 1.030 VIGILI DEL FUOCO. Abbiamo aumentato la dotazione organica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di 1.030 unità: le assunzioni avvengono mediante il ricorso, in parti uguali, delle due graduatorie esistenti (stabilizzazione e concorso 814).

3. LSU E LPU FUORI DAI LIMITI ASSUNZIONALI. Partendo da un problema segnalato dalla mia regione (il Friuli Venezia Giulia), abbiamo escluso i Lavori Socialmente Utili (LSU) e i Lavori di Pubblica Utilità (LPU), che sono due strumenti di politica attiva del lavoro, dal conteggio di limiti assunzionali nelle pubbliche amministrazioni. Questi progetti, infatti, sono attivati con

finanziamenti ad hoc provenienti da privati o da fondi europei e non incidono sulla stabilità finanziaria dei conti pubblici. 4. PERMESSI SINDACALI PER FORZE DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO. Abbiamo lavorato per riconoscere la specificità delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco anche per quanto concerne le riduzioni dei permessi sindacali, consentendo di adattare questa rideterminazione alla specificità del comparto.

5. MENO OSTACOLI PER I DISABILI. Con un emendamento della collega Carnevali abbiamo superato alcune situazioni paradossali vissute dai disabili e dalle loro famiglie: non si prederanno i benefici fiscali ed economici a causa dei ritardi nelle visite di accertamento dell’invalidità, i Comuni saranno obbligati a dedicare un numero di posti gratuiti ai disabili nelle aree a pagamento e una riduzione dei tempi per il rilascio di certificati provvisori per permessi e congedi lavorativi. Ci sono delle cose di cui ci siamo occupati ma che hanno incontrato la contrarietà insormontabile della Ragioneria dello Stato. Parliamo del criterio della spesa per il turn over nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco (emendamento che era stati approvato in I Commissione), la soluzione per la “Quota 96” e i suoi 4 mila esodati del mondo della Scuola (che era stata approvata dalla Camera in prima lettura) e il pensionamento a 62 anni nella Pubblica Amministrazione, raggiunto il limite massimo di contributi previdenziali, senza incorrere in alcun tipo di penalizzazione.

GRADUATORIE P.A., LA FARNESINA E’ SPECIALE RISPETTO AGLI ALTRI MINISTERI? Il Ministero degli esteri nel 2010 è stato autorizzato ad assumere 35 segretari di legazione all’anno fino al 2014. La Farnesina ha quindi bandito un concorso l’anno per 35 posti ogni anno, tranne nel 2011 che ha bandito un concorso a 29 posti perché i restanti sono stati coperti con lo scorrimento della graduatoria dell’anno precedente. Dal 2013 (con il decreto D’Alia), le amministrazioni non possono bandire nuovi concorsi ma devono coprire i posti delle nuove assunzioni attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti. Il Ministero, in ogni caso, ha deciso di bandire nuovi concorsi nel 2013 e nel 2014 senza procedere allo scorrimento delle graduatorie. Da una parte la Farnesina non le considera più vigenti (nonostante la legge dica altro), dall’altro le considera valide per le assunzioni del Dis (il dipartimento della sicurezza della Repubblica). Gli idonei delle graduatorie precedenti hanno fatto ricorso e al TAR hanno ottenuto ragione. Questo il testo dell'interrogazione.


DIRITTI UMANI, L’ITALIA SI METTE IN REGOLA SULLE CARCERI Il decreto legge sui detenuti, approvato alla Camera definitivamente, completa il pacchetto normativo già approvato nei mesi scorsi in risposta alla sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha condannato l'Italia per la situazione delle carceri. Tra le norme, anche interventi sulla giustizia minorile e sull'organico degli agenti penitenziari. Ecco, le principali novità: RIMEDI RISARCITORI. Si prevedono sconti di pena o risarcimenti ai detenuti reclusi in condizioni inumane, per compensare la violazione della Convenzione sui diritti dell'uomo. Se la pena è ancora da espiare è previsto un abbuono di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate, a chi è già fuori andranno invece 8 euro per ogni giornata in cui si è subito il pregiudizio. STRETTA SU CARCERE PREVENTIVO. Si prevede il divieto di custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai 3 anni. In altri termini, se il giudice ritiene che all’esito del giudizio la pena irrogata non sarà superiore ai 3 anni, per esigenze cautelari potrà applicare solo gli arresti domiciliari. La norma non vale per i delitti ad elevata pericolosità sociale (mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia) e in mancanza di un luogo idoneo per i domiciliari. Chi trasgredisce ai domiciliari va in carcere. BENEFICI MINORI A UNDER 25. Si estendono le norme di favore previste dal diritto minorile sui provvedimenti restrittivi a chi non ha ancora 25 anni (anziché 21 come oggi). In sostanza, se un ragazzo deve espiare la pena dopo aver compiuto i 18 anni ma per un reato commesso da minorenne, l'esecuzione di pene detentive e alternative o misure cautelari sarà disciplinata dal procedimento minorile e affidata al personale dei servizi minorili fino ai 25 anni. Sempre che il giudice non lo ritenga socialmente pericoloso. PIÙ MAGISTRATI DI SORVEGLIANZA. Qualora l'organico sia scoperto di oltre il 20% dei posti, il CSM in via eccezionale destinerà alla Magistratura di sorveglianza anche i giudici di prima nomina. E' anticipata al 31 luglio la scadenza del commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria. Cresce di 204 unità anche l'organico della polizia penitenziaria, con un saldo finale che vedrà meno ispettori e più agenti. Sfatiamo alcuni falsi miti e facili polemiche: “Ecco, la solita amnistia mascherata” - Non è vero. Il decreto non introduce alcun ‘condono’, ma si preoccupa di indennizzare chi ha subito un pregiudizio vivendo in celle sovraffollate. La riduzione di pena risponde a una logica compensativa di un surplus di sofferenza ed è rimedio conforme e legittimato dalla giurisprudenza della Corte europea. E stata sperimentata anche in Germania come strumento riparativo per l’eccessiva durata del processo. “Pazzesco, c’è la crisi e danno soldi ai delinquenti” - Non è vero. Come già detto, non c’è alcun premio ma il risarcimento di un danno. Gli 8 euro al giorno rappresentano solo l’equa riparazione di un pregiudizio. Monetizzare del resto è l’unica soluzione quando (come nell’ovvio caso di chi già è stato scarcerato) non è praticabile l’abbuono di pena da scontare . “Senza pudore, si impedisce l’arresto se l’imputato fugge, inquina prove o fa nuovi reati” - Non è vero. Il decreto stabilisce due cose. Da un lato conferma una norma che già esiste: non si può andare in carcere o ai domiciliari in corso di processo se la ‘prognosi’ del giudice fa ritenere che sarà concessa la sospensione condizionale della pena. Dall’altro, invece, vieta la custodia cautelare in carcere (ma non gli arresti domiciliari) quando il giudice ritiene che la pena definitiva non potrà superare i 3 anni di reclusione. Il principio è: chi non deve andare in carcere da condannato perché dovrebbe andarci da imputato ancora “presunto innocente”? “Oddio, escono i peggio criminali, stalker e ladri seriali” - Non è vero. Un emendamento del relatore Pd, votato dalla commissione, ha escluso dal divieto di custodia cautelare in carcere i reati ad alta pericolosità ed allarme sociale. Per i delitti di mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia. “Vergogna, i colletti bianchi fuori dal carcere” - Non è vero. I reati gravi di corruzione, concussione, peculato e via dicendo possono implicare prognosi di pena ben superiore ai 3 anni, dunque non scatta alcun divieto. Per altri reati ci sono i domiciliari, che restano comunque una pesante restrizione della libertà. “Uno schifo, forze dell’ordine abbandonate, pensano solo ai criminali” - Non è vero. Il decreto anzi aumenta l’organico degli agenti penitenziari. Non solo, grazie a un emendamento del Pd ci saranno più magistrati di sorveglianza.


CONTRO L’INQUINAMENTO DELLE GROTTE CARSICHE A febbraio di quest'anno la Camera in prima lettura ha approvato il nuovo testo unificato sui delitti ambientali che inasprisce. Una decina di anni fa per la prima volta la Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha messo in luce come l'inquinamento del terreno non fosse frutto solo di agenti naturali ma anche di cattive usanze della collettività o di organizzazioni criminali che nei meandri del sottosuolo hanno smaltito impunemente rifiuti speciali, industriali e pericolosi. Le cavità del suolo, particolarmente presenti nel nostro Paese, sono stati utilizzati criminalmente quali discariche abusive profittando della difficoltà che hanno le autorità di verificare con costanza lo stato di salute di questi spazi. Una inchiesta giornalistica del quotidiano Avvenire del dicembre 2012 ha svelato una situazione di inquinamento del sottosuolo che ha raggiunto dimensioni preoccupanti, riportando alcune situazioni emblematiche tra le quali quella del Carso triestino (già documentato da una inchiesta giornalistica del quotidiano Il Piccolo). Delle oltre 40 mila grotte censite a livello nazionale, infatti, ben 7 mila sono collocate nel Friuli Venezia Giulia e sono 3.175 quelle situate

nella provincia di Trieste (una media di quindici grotte ogni chilometro quadrato), ad evidenza del rischio che questo territorio possa essere stato in passato vittima privilegiata di diversi delitti ambientali: sono, difatti, 128 le grotte del Carso triestino inquinate in 212 chilometri quadrati (una media di una grotta inquinata ogni 1,65 chilometri quadrati). Leggi il testo dell’interrogazione che ho presentato con i colleghi Tamara Blažina, Giorgio Brandolin e Giorgio Zanin.

TROPPI GUASTI SULLA RETE FERROVIARIA AL BIVIO D’AURISINA SERVE UN INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: LA MIA INTERROGAZIONE Nel mese di luglio abbiamo assistito per alcuni giorni ad una situazione di caos sulla nostra rete ferroviaria, conseguenza di guasti lungo la linea Trieste-Udine e Trieste-Venezia che ormai avvengono con troppa frequenza, penalizzando soprattutto i pendolari. Ho presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dove ho sottolineato l’importanza di un intervento di manutenzione straordinaria in corrispondenza della stazione ferroviaria di Bivio d'Aurisina. Agli inizi del mese si sono verificati ritardi fino a 90 minuti e alcuni treni sono stati cancellati lungo la tratta Trieste centrale-Udine o Venezia Mestre, in corrispondenza della stazione ferroviaria di Bivio d'Aurisina. A generare ritardi e cancellazioni sarebbe stato un problema tecnico avvenuto nella notte dell’8 luglio, che ha avuto pesanti ripercussioni nelle prime ore della mattina successiva, quelle maggiormente utilizzate dall'utenza pendolare, creando forti disagi ai passeggeri, che non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro in orario. Non è la prima volta che accade: anzi, simili complicazioni sono già avvenute, sempre nello stesso punto, complice la vetustà delle linee. Quindi, oltre a chiedere al ministro quale è stata, dettagliatamente, la natura del guasto che ha generato i ritardi e le cancellazioni dei giorni scorsi ho segnalato come sia necessario che Rete ferroviaria italiana provveda prima possibile a una manutenzione straordinaria nel punto di tratta in corrispondenza della stazione ferroviaria di Bivio d’Aurisina. Questa l’interrogazione che ho presentato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

URSUS, TAVOLO ISTITUZIONALE SUGLI INTERVENTI, MA SIA DEL COMUNE La tutela e la valorizzazione dell'Ursus sono tra gli interessi del Governo, che si è detto, in una risposta ad una mia interrogazione, disponibile a organizzare un tavolo di lavoro tra le istituzioni interessate per valutare gli interventi, la fattibilità e le risorse necessarie per assicurare la salvaguardia del pontone-gru galleggiante. Il ministero dei Beni culturali ha ribadito l'interesse del Governo per l'Ursus, indicando anche nuove strade per finanziarne la manutenzione. Se, infatti, il Comune di Trieste assumesse gratuitamente la proprietà dell'Ursus, che diventerebbe così un bene culturale pubblico, potrebbe usufruire di una serie di nuove agevolazioni fiscali. Passaggio tra l'altro già previsto con l'approvazione di uno specifico ordine del giorno in Consiglio comunale nel 2012. L'articolo 1 del decreto legge 97/2013 ha introdotto, infatti, rilevanti agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali in denaro per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici.


LUGLIO ALLA CAMERA e non solo‌ Ettore Rosato

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