I Nostri Cani - febbraio 2022. Versione ridotta

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“organo ufficiale ENCI”

febbraio 2022

ENTE NAZIONALE CINOFILIA ITALIANA – I NOSTRI CANI – N. 2 FEBBRAIO 2022 – PT MAGAZINE

LOTTA ALLA XYLELLA EUROPEA DI BUDAPEST HOVAWART RAZZE ITALIANE IL CANE CHE VERRÀ PROVE DI ZARA


SOMMARIO 4 6 9 10 17 17

XYLELLA. Il super naso dei cani Renata Fossati XYLELLA. Tecniche e procedure addestrative Roberta Bottaro e Serena Donnini Notizie ENCI Hovawart il guardiano perfetto Roberta Dall’Olio Tre amici super fedeli Emma Bernardi Un border… tira l’altro Francesca Spada EUROPEA Budapest, fine d’anno entusiasmante Claudio De Giuliani RAZZE ITALIANE. Una storia condivisa A cura della Redazione Una meraviglia di Spinoni Renata Fossati Passeggiate a due Ermelinda Pozzi Il cane che verrà Renata Fossati La salute passa dal mantello Lorenza Drini Prove ENCI a Zara per continentali Marco Ragatzu Prove ENCI a Zara per le razze inglesi Marco Ragatzu BURGIO. Conservare e tutelare Marco Ragatzu Prova a selvaggina naturale su Beccaccini Filippo Cadoni I CLUB Società Italiana Collies Circolo Italiano Bulldog Club Italiano Razze Nordiche Sezione SAKI Club Italiano Spitz Ass. Tec. Amatori Volpino italiano Successi all’estero Successi in Italia

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PER LE ASSOCIAZIONI SPECIALIZZATE DI RAZZA RAZZE: LE PAGINE DELLA RIVISTA SONO A DISPOSIZIONE PER ARTICOLI RIGUARDANTI LE RAZZE TUTELATE SU TEMI A SCELTA QUALI: STORIA, DIF­ FUSIONE SUL TERRIOTRIO, CARATTE­ RE, EDUCAZIONE, ADDESTRAMENTO, ATTIVITA SOCIALI, SPORT, SALUTE, VITA IN FAMIGLIA. CONVEGNI E SEMINARI SULLE RAZZE TUTELATE RUBRICA “CLUB”: SONO A DISPO­ SIZIONE PER SPECIALI E RADUNI. CORREDATE DA FOTO, CLASSIFICHE E BREVI TESTI SUGLI EVENTI. SI PREGA DI CONTATTARE PREVENTI­ VAMENTE LA REDAZIONE redazione@enci.it - tel. 0270020358 dalle 8,30 alle 12,30 dalle 13,30 alle 17,30

PER I GRUPPI CINOFILI Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedi­ cate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali. Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione: redazione@enci.it - tel. 0270020358

TEMPI DI CONSEGNA DI TESTI E FOTO Pubblicità expo: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita (es. 5 novem­ bre per pubblicazione in dicembre) Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile inviare a redazione@enci.it TUTTE LE RUBRICHE SONO GRATUITE Si ringrazia per la collaborazione

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Il presidente Dino Muto al centro della foto di gruppo

Un progetto innovativo contro la Xylella fastidiosa

Il super naso dei cani Presentata a Fasano la task force in grado di identificare precocemente le piante infette dal batterio. Il presidente Dino Muto sottolinea l’importanza del progetto

IIl fiuto dei cani rimanda a immagini lontane nel tempo. Già nel periodo del Neolitico, venivano impiegati per seguire le piste di animali selvatici. Una caccia più silente rispetto a quella a vista, che permetteva un notevole risparmio di energie sia per l’uomo che per il cane. Il naso del cane, studiato dai ricercatori, è sempre protagonista della nostra storia moderna. Possiede sino a 300 milioni di recettori olfattivi (rispetto ai circa sei milioni dei nostri), e l’area cerebrale dedicata è circa 40 volte più grande della nostra. Inoltre, quando i cani respirano, una piega di tessuto posta appena all’interno della loro narice (piega che noi umani non ab-

biamo) aiuta a separare le due funzioni di inspirazione e espirazione, consentendo al cane di annusare più o meno in maniera continua. Questo prezioso strumento è impiegato in diverse tipologie di ricerca di sostanze, come droga ed esplosivo e messo in campo nella ricerca di persone scomparse o rimaste sotto le macerie di un terremoto. Attualmente, una interessante sperimentazione, frutto della collaborazione fra ENCI, Coldiretti e CNR – IPSP, è stata presentata alla stampa internazionale, suscitando vivo interesse. Si tratta di 6 cani addestrati a fiutare la Xylella, che rischia di espandersi il tutto il territorio nazio4


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Coldiretti, CNR – IPSP (Istituto per la protezione sostenibile delle piante), prevede due fasi.

Serena Donnini, intesa perfetta con il cane

“Abbiamo presentato la squadra protagonista del progetto alla masseria San Martino di Fasano - spiega Dino Muto – dove i cani hanno fatto una brillante ricerca dimostrativa, suscitando meraviglia tra i presenti. Questo progetto è frutto di una preparazione complessiva concertata in questi mesi con un tavolo di lavoro permanente tra ENCI e i suoi partner istituzionali. Vorrei anche sottolineare che le modalità addestrative sono basate unicamente sul gioco, inoltre non è assolutamente invasiva per le piante dato che, una volta individuato l’odore ricercato, i cani si siedono davanti alla pianta contaminata. È una modalità che viene definita “segnalazione passiva”. Ora la sperimentazione proseguirà su due sentieri paralleli. Il primo riguarderà il passaggio dalle esercitazioni svolte in condizioni controllate a quelle effettuate in ambiente naturale, e questo richiederà l’affinamento delle capacità olfattive dei cani. La seconda riguarda l’identificazione e la caratterizzazione dei componenti volatili organici rilevati dall’olfatto dei cani e questo richiederà l’intervento di ricercatori specializzati”. Il cane di razza è sempre più protagonista nella nostra società moderna, specializzato in molteplici compiti che spaziano dell’utilizzo del fiuto, all’interazione con le persone fragili, ai numerosi sport cinofili. Una platea vasta in cui emerge sempre un fattore determinante: la selezione. nale e nel bacino del Mediterraneo. L’impiego dei cani si presenta come la nuova frontiera per identificare precocemente le piante infette dal batterio. In uno scenario tanto complesso, all’ENCI è stato affidato il lavoro sui cani e sta dunque giocando un ruolo davvero centrale. Sono sei i cani di razza addestrati a individuare in maniera preventiva il batterio: due Jack Russell, un Cane da Pastore Belga Malinois, un Segugio di Hannover, un Labrador Retriever e uno Springer Spaniel inglese. Si chiamano Lulù, Snoopy, Onda, Ocra, Paco ed Ellis.

Da sx : Donato Boscia del CNR Istituto per la protezione sostenibile delle Piante, Mauro Centritto, direttore CNR e il presidente ENCI Dino Muto

Il presidente Dino Muto, convinto sostenitore del progetto dice: «Il piano è basato su parametri internazionali e testimonia il nostro impegno nella valorizzazione delle funzioni cinofile. Le razze impiegate, pure diverse tra loro, sono la dimostrazione che la potenzialità del fiuto dei cani è uno strumento meraviglioso e indispensabile. È un progetto che ci riempie di orgoglio poiché unisce diverse professionalità del panorama cinofilo come allevatori, addestratori e tecnici. Devo anche sottolineare che il lavoro sui cani e l’indirizzo tecnico del progetto è stato a completo appannaggio dell’ENCI, che ha creduto sin da subito all’iniziativa che nasce supportata dalle esperienze dei numerosi progetti pilota già finalizzati alla tutela ambientale». Il progetto, nato dalla collaborazione tra ENCI, Unaprol, 5


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«Certamente la selezione è alla base - afferma Dino Muto - e vorrei sottolineare che questo termine “selezione”, racchiude in sé concetti quali ricerca, lavoro, fatica e perseveranza che si uniscono in un ideale abbraccio dettato dall’ impegno che solo gli allevatori sanno dare. Allevare e selezionare in funzione di un compito, tenendo in considerazione il benessere animale è l’obiettivo a cui ogni Allevatore con la A maiuscola tende. È solo in questo modo che si possono creare le basi per ottenere soggetti idonei a svolgere compiti specialistici, come quello della ricerca del batterio della Xylella».

Segnalazione

Un lavoro certamente specialistico, un “gioco” a cui dare uno scopo nobile. Un lavoro di squadra - tra il cane e il suo conduttore - sottile, quasi invisibile ma forte come un ulivo centenario a cui salvare la vita. Un naso perfetto al servizio dell’uomo e, stavolta, anche delle preziose piante che producono un nettare unico: l’olio. Renata Fossati

Xylella fastidiosa, la battaglia è cominciata

Tecniche e procedure addestrative La conoscenza del batterio e la preparazione dei cani che permette di individuare preventivamente il pericoloso patogeno che mette in pericolo gli ulivi pugliesi PREMESSA Xylella fastidiosa è un patogeno batterico delle piante trasmesso da insetti vettori e associato a malattie gravi che interessano un’estesa varietà di piante. Venne scoperta su olivi pugliesi, nell’Italia meridionale, a ottobre del 2013, prima segnalazione del batterio nell’Unione europea. Da allora la sua presenza è stata segnalata anche in Francia, Spagna e Portogallo. Sono in essere controlli per evitare che il batterio si diffonda ulteriormente (fonte www.efsa. europa.eu). Numerose specie di insetti succhiatori di linfa xilematica sono note come vettori del batterio. X. fastidiosa ha poi un’ampia gamma di piante ospiti, tra cui molte piante comuni sia coltivate sia selvatiche (fonte www.efsa.europa.eu). Individuare le specie ospitanti asintomatiche è fonda-

L’obiettivo del progetto è stato la creazione di un team multidisciplinare idoneo a provvedere alla selezione e formazione di unità cinofile da impiegare sperimentalmente per verificare la capacità di rilevare e segnalare la Xylella fastidiosa nelle piante di olivo. L’attività sperimentale è stata finalizzata, pertanto, a verificare: - Capacità dei cani di identificare l’odore - Capacità dei cani di discriminare l’odore - Capacità di identificare precocemente la presenza del batterio sulla pianta (early detection) - Capacità dei cani ad acquisire una corretta sistematica di ricerca sulle linee di piante - Potenzialità di utilizzo delle unità cinofile in supporto alle attività di prevenzione e controllo della diffusione della Xylella fastidiosa 6


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Taskforce

mentale, in quanto esse possono fungere da vettori asintomatici del batterio verso nuove zone e colture più sensibili. Il periodo di incubazione della malattia è di solito molto lungo (ma molto dipende dalla specie di pianta ospite e, nell’ambito della stessa specie, dalla cultivar), da qualche mese ad un anno e talvolta anche più. Si aggiunga che in molti ospiti l’infezione può rimanere asintomatica. Ne deriva che in molti casi, ad es. in vivaio, eventuali infezioni possono sfuggire, in tempi brevi, all’osservazione diretta e ciò facilita la propagazione della malattia con il materiale vegetale (fonte www.efsa.europa.eu). Considerato che l’attività di sorveglianza risulta fondamentale per il contrasto alla diffusione del patogeno, l’obiettivo principale di questo progetto è quello di verificare le capacità dei cani di identificare e discriminare il patogeno al fine di definire possibili strategie integrate di pre-

venzione alla propagazione della malattia. Si tratta del primo studio mirante a verificare la possibile efficacia di cani da detection per il rilevamento della Xylella fastidiosa. Alcuni studi recenti hanno dimostrato la capacità di identificazione e discriminazione di patogeni esotici invasivi, come nel caso del Candidatus Liberibacter asiaticus (CLas). In questo caso la valutazione di 10 unità cinofile addestrate per il rilevamento del Candidatus Liberibacter asiaticus (CLas), ha dimostrato un’accuratezza di 0,9905, 0,8579 sensibilità e specificità 0,9961 (Canine olfactory detection of a vectored phytobacterial pathogen, Liberibacter asiaticus, and integration with disease control (Gottwald et alt) Per le attività sperimentali sono stati impiegati 6 cani 7


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Al fine di evitare variabili che avrebbero potuto influire sulla comparazione dei risultati, i test sono stati svolti nello stesso ambiente per tutti i cani e con le stesse modalità di ricerca su line up, ed in modalità cieco e doppio cieco.

L’argomento ha interessato molte testate giornalistiche

L’ultima fase di test è stata svolta, sempre sotto la supervisione del CNR di Bari, utilizzando - 4 piante di olivo infette - 16 piante di olivo sane Per minimizzare la variabile sulla forma delle piante, le stesse presentavano dimensioni e fogliame simili. La prima fase sperimentale appena conclusa ci ha fornito indicazioni importanti per un possibile utilizzo dei cani per il rilevamento precoce della Xylella fastidiosa. Non essendoci ancora dati sul comportamento in ambiente delle molecole volatili, ci si è attenuti esclusivamente alla osservazione del comportamento dei cani. Roberta Bottaro e Serena Donnini (Canis familiaris) addestrati seguendo protocolli validati in precedenti progetti ENCI (“Comparazione tra operatori di polizia penitenziaria e unità cinofile nella ricerca di Subutex e telefoni cellulari in ambito penitenziario” https://www.enci.it/progetti-enci/cane-attore-sociale/ detection-in-ambito-penitenziario; ricerca dei pellet fecali del genere Lepus con l’ausilio del cane da detection https://www.enci.it/progetti-enci/enci-for-conservation/monitoraggio-della-lepre-italica)

Unità cinofila

PREDISPOSIZIONE DELL’AMBIENTE SPERIMENTALE Le procedure di imprint dell’odore e le successive fasi di test per verificare le eventuali capacità di identificazione e discriminazione sono state effettate in un setting di laboratorio coordinato dal CNR di Bari. Sistematica di ricerca

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Notizie ENCI AVVISO Si avvisa che, essendo ritornata con motivazione sconosciuto la raccomandata a.r. spedita, in applicazio­ ne dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 2a Istanza è stata depositata la decisione n. 22/21 2a emessa in data 10.11.21 relativa al procedimento disciplinare n. 15/19 C nei confronti di DI PASQUALE FULVIO. Il Segretario Istruttore

AVVISO Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “destinatario sconosciuto”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a è stata depositata lettera di contestazione relativa al procedimento disciplinare n. 68/21 nei confronti di DI PASQUALE FULVIO. Il Segretario Istruttore

AVVISO Si avvisa che, essendo la raccomandata a.r. ritornata con motivazione “destinatario sconosciuto”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a è stata depositata lettera di contestazione relativa al procedimento disciplinare n. 71/21 nei confronti di CIULLA VERONICA. Il Segretario Istruttore

RECENSIONI Konrad Lorenz L’ANELLO DI RE SALOMONE Adelphi Editore Racconta la leggenda che un anello magico dava a Re Salomone il potere di parlare agli animali e di capire il loro linguaggio. Konrad Lorenz, uno dei fondatori e massimi teorici della etologia, ha trovato, si può dire, un equivalente di quell’anello studiando per molti decenni, con amorosa pazienza e acutezza di osservazione, il comportamento degli animali, di cui ha sempre voluto circondarsi, non solo nei laboratori universitari, ma anche nella sua vita privata. Konrad Lorenz E L’UOMO INCONTRÒ IL CANE Adelphi Editore Lorenz ci guida qui innanzitutto verso le origini dell’«incontro» fra l’uomo e il cane. Queste origini lasciano le loro tracce in tutte le complesse forme di intesa, obbedienza, odio, fedeltà, nevrosi che si sono stabilite nel corso della storia fra cane e padrone. Spesso ricorrendo a dei casi a lui stesso avvenuti, Lorenz riesce in queste pagine a illuminare rapidamente tutto l’arco della «caninità» con la grazia di un vero narratore, con la precisione e la sottigliezza di uno scienziato che ha aperto nuove vie proprio nello studio di questi temi.

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EURO DOG SHOW 2021

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BEST IN SHOW - 4° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO di Giulia Manzoni

Budapest, fine d’anno entusiasmante Tre intense giornate che hanno visto l’Italia ottenere notevoli risultati anche nel Ring d’Onore. Nel BIS finale al quarto posto un Fila Brasileiro di proprietà italiana

Il 2021 è terminato. Per noi cinofili si è concluso con l’esposizione di fine anno, l’Europea 2021, che si è svolta a Budapest dal 29 al 31 dicembre. Nella sua totalità più di 20.000 iscritti di cui 10.801 all’Europea, numeri certamente alti in un periodo delicato come questo. Sono stati 126 gli esperti giudici provenienti da 38 Paesi diversi, di cui 7 dall’Italia che hanno presenziato nelle diverse giornate di questa grande kermesse cinofila di fine anno. Una manifestazione, purtroppo, ancora in piena

pandemia ma che, nel complesso, è stata ben gestita, rispettosa delle più basilari regole sanitarie necessarie in questo momento. Il Kennel Club Ungherese (MEOE) sotto la guida del presidente Andras Korozs e del presidente dei giudici ungheresi Tamàs Jakkel, presidente della FCI, coadiuvati da un efficiente gruppo di lavoro, ha gestito l’importante evento. Collateralmente alla EDS ci sono state numerose altre manifestazioni: un CACIB il giorno 28 dicembre, l’Interra 18


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EURO DOG SHOW 2021

1° BEST IN SHOW

EUROPEA DI BUDAPEST (H) 29, 30, 31 DICEMBRE 2021 “RING D’ONORE” PIAZZAMENTI SOGGETTI ITALIANI PER ALLEVAMENTO E/O PROPRIETA* 29 DICEMBRE 2021 ❚ GRUPPI D’ALLEVAMENTO 1° MATTEO ARENA KENNEL Bloodhound Allev. Matteo Arena ❚ PROGENY 1° UBOLD Kurzhaaar Allev. Alberto Meloni Pr. Laura Moretti ❚ GRUPPO 6 1° MIRACLE MARY VAN GRUNSVEN Basset Hound Allev. von Grunsven Pr. Francesca Ghezzi ❚ GRUPPO 10 1° SARABI DELLA BASSA PAVESE Irish Woldhound Allev. e Pr. Antonia Turini ❚ GRUPPO 9 2° CINECITTÀ VICTOR ARNOLD Maltese All. e Pr. Franco Prosperi ❚ JUNIOR GRUPPO 10 3° SOBERS FAYENNE Whippet Allev. e Pr. Bitte Ahrens 4° SOBERS GWYNITH Greyhound Allev. Sobers. Pr. Giulia Rizzetto ❚ JUNIOR GRUPPO 9 4° SANTA BARBARA DELL`ALBERICO Lhasa Apso Allev. e Pr: Stefano Paolantoni 30 DICEMBRE 2021 ❚ GRUPPO 2 1° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO Fila Brasileiro Allev. Rincão Violento Pr. Giulia Manzoni ❚ JUNIOR GRUPPO 5 3° OF POMS FOREVER TYPHON Spitz Pomerania Allev. of Poms Forever Pr. Claudio Masi ❚ GRUPPO 5 4° OF POMS FOREVER TYPHON Spitz Pomerania Allev. of Poms Forever Pr. Claudio Masi 31 DICEMBRE 2021 ❚ COPPIE 1° Cane Lupo Cecoslovacco Allev. e Pr. Manuel Iurato ❚ BEST PUPPY 1° ABATES BULL A TRE GIRI DA TE American Staffordshire Terrier Allev. e Pr. Biagio Abate. ❚ GRUPPI D’ALLEVAMENTO 3° JACKANDFISH Jack Russell Terrier Allev. Stefano Serafini

per le razze Terrier che ha visto un altissimo numero di soggetti, la Coppa del Mondo per le razze Nazionali Ungheresi, la Coppa Europea del cane Corso, la Coppa Europa del Doberman e numerosi raduni tra cui quello degli Spitz, dei Bassotti, degli Alani, degli Schnauzer e Pincher, del Terranova, dei Bovari Svizzeri, degli Spaniel, dei Levrieri che, di fatto, hanno portato a più di 20.000 le iscrizioni totali. Ovviamente c’è stato anche l’appuntamento con la competizione riservata agli Junior Handler, manifestazione che attira sempre un pubblico numeroso e tanti tifosi per i giovani presentatori. Purtroppo, Budapest, come peraltro tutte le grosse metropoli, ha creato qualche problema di traffico e per alcuni espositori è stato veramente difficile raggiungere i padiglioni dell’Expo.

❚ BEST IN SHOW 1° OVATION DE CHESTER Bearded Collie di Audrey Garcia 2° MINIDOGLAND TAKE AFTER SUN Bassotto Miniature pelo corto di Daria Churakova 3° MONALINE UNIT Welsh Terrier di Vladimir Pijunovic-Lea Bartos 4° PONTOS V DO RINCAO VIOLENTO Fila Brasileiro di Giulia Manzoni * Fonte https://nevezes.dogshow.hu – ENCI Libro genealogico Inviare eventuali altri risultati italiani per allevamento e/o proprietà, ottenuti nel Ring d’Onore, a: redazione@enci.it “RAZZE ITALIANE” – Accesso alla rubrica Successi all’Estero per i soggetti appartenenti alle razze italiane che abbiano ottenuto CACIB e/o BOB. Inviare a: redazione@enci.it

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GRUPPO 9 Maltese 2° CINECITTÀ VICTOR ARNOLD di Franco Prosperi

LA LOCATION

GRUPPI D’ALLEVAMENTO 29.12.2021 - 1° BLOODHOUND Matteo Arena Kennel

PROGENY 1° UBOLD Kurzhaar allev. Alberto Meloni Pr. Laura Moretti

Budapest è una capitale piena di storia ed è sicuramente tra le città più visitate al mondo. Lo scrittore Claudio Magris in “Danubio”, pubblicato nel 1986, così la descriveva “…. dà la sensazione fisica della capitale, con una signorilità e un’imponenza da città protagonista della storia”. Non a caso si è meritata l’accattivante soprannome di “Parigi dell’Est”; città sì antica ma giovane ed alla moda, sempre pronta ad offrire, al turista curioso, tanta storia, arte, cultura, natura e divertimento. Lo storico quartiere di Buda, la parte più antica della città, offre numerose attrattive, tra cui il Ponte delle Catene, il Palazzo Reale e la Chiesa di Mattia, mentre dall’altro lato del Danubio, Pest, la parte più moderna di Budapest, offre scorci moderni, negozietti e boutique di artisti ma, anche, la Grande 20


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GRUPPO 10 Irish Wolfhound 1° SARABI DELLA BASSA PAVESE di Antonia Turini

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GRUPPO 5 Spitz Pomerania - 3° Junior - 4° Adult OF POMS FOREVER TYPHON di Claudio Masi

GRUPPO 6 Basset Hound 1° MIRACLE MARY VAN GRUNSVEN di Francesca Ghezzi

Sinagoga ed il Palazzo del Parlamento, vero e proprio simbolo di Budapest. Senza dimenticarci del Museo delle belle Arti, che conserva una tra le più grandi collezioni di dipinti al mondo. Insomma, non solo cinofilia ma anche, per chi lo ha potuto fare, un turismo di alto livello. Il polo espositivo Hungexpo, rinnovato in alcune sue strutture, si è dimostrato all’altezza di un evento internazionale. Ben otto hall erano a disposizione degli espositori e del pubblico, padiglioni facilmente raggiungibili una volta assimilata la distribuzione degli stessi. I ring, abbastanza ampi, potevano essere ricoperti con più moquette per una maggior sicurezza di cani e proprietari. Ben congegnata la divisione tra i ring dell’Europea da quelli delle altre manifestazioni. Purtroppo, causa la pandemia, non c’erano tanti stand commerciali per cui, forse, è venuta a mancare quella nota di “colore” che piace tanto ad allevatori, proprietari e pubblico. 21


EURO DOG SHOW 2021

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JUNIOR GR. 10 Greyhound 4° SOBERS GWYNITH ANGOL AGAR di Giulia Rizzetto

JUNIOR GR. 10 Whippet 3° SOBERS FAYENNE di Bitte Ahrens

IL BEST IN SHOW

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

Ring d’onore ben ampio, con molte gradinate adatte ad ospitare decine di spettatori che hanno quasi sempre apprezzato e sostenuto, con i loro applausi, le scelte dei giudici. I tempi non sono stati perfettamente rispettati ma, certamente, è giusto apprezzare la mancanza di tempi morti, peculiarità non da poco che, alla fine, ha fatto risultare gradevole tutta questa parte di manifestazione. Al centro del ring due presentatori, in lingua inglese Linda Volarikovà, allevatrice e giudice ben conosciuta a livello internazionale, e in lingua ungherese, un altro prestigioso nome della cinofilia internazionale, Peter Harsànyi. Il palco della premiazione dei soggetti vincitori è risultato moderno e ben addobbato, con un’innovativa soluzione riguardante la visualizzazione del nome del giudice. Anche gli spettacoli proposti durante le varie fasi del BIS hanno saputo donare quel tocco mittel europeo, sempre pieno di fascino e di nobiltà.

I soggetti italiani sono stati 986 a fronte di 506 proprietari, risultato che ci piazza al terzo posto della classifica dei soggetti iscritti che vede al primo posto i 3.153 soggetti ungheresi, seguiti dai 927 cani polacchi. Dopo l’Italia i 785 soggetti russi, seguiti, con 600 cani, dalla Repubblica Ceca. Non sono i numeri a cui di solito eravamo abituati ma la paura del Covid ha, di fatto, bloccato qualche centinaio di proprietari che di solito sono assidui frequentatori di queste esposizioni internazionali. Numerosi i titoli europei ottenuti e ottimi risultati anche nel Ring d’Onore. I soggetti italiani che si sono piazzati nei vari raggruppamenti sono evidenziati nella tabella dove è possibile rilevare come la “nostra” cinofilia sia sempre ad altissimi livelli in campo internazionale. La giuria ha visto la presenza di ben sette giudici italiani: Anna Albrigo, Cesare Calcinati, Francesco Cochetti, Fabrizio La Rocca, Marco Marabotto, Barbara Zanieri ed il 22


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BEST PUPPY 31.12.2021 American Staffordshire Terrier 3° ABARES BULL A TRE GIRI DA TE di Biagio Abate

EURO DOG SHOW 2021 GRUPPI D’ALLEVAMENTO 31.12.20212° Jack Russell Terrier JACKANDFISH di Stefano Serafini

COPPIE 31.12.2021 - 1° Cane Lupo Cecoslovacco di Manuel Iurato

sottoscritto. Anna Albrigo e Cesare Calcinati hanno avuto l’onore di giudicare due raggruppamenti Junior: rispettivamente il 1° ed il 4°.

CONCLUSIONI Un evento degno delle più alte tradizioni cinofile europee che ha saputo offrire agli espositori e al pubblico uno spettacolo cinofilo di alto livello. Termino invitando i cinofili italiani ad iscriversi alla prossima Esposizione Europea di Parigi dell’imminente aprile 2022. Sono sicuro che anche in quell’occasione l’Italia e la sua cinofilia riuscirà a raggiungere gli ambiziosi traguardi che la contraddistinguono da sempre. Claudio De Giuliani Fotoservizio di Tommaso Urciuolo

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Le “razze italiane” sono un patrimonio da difendere

UNA STORIA CONDIVISA Genetica, scienza e cultura a confronto in uno studio italo-americano che ripercorre l’origine dei cani della nostra Penisola. Come le principali funzioni dei nostri preziosi ausiliari hanno determinato la selezione canina e sostenuto i cambiamenti socio-culturali. I confronti tramite DNA primordiale hanno evidenziato interessanti scoperte

Il nostro Paese detiene un importante patrimonio genetico autoctono che riguarda le razze canine rappresentate nelle principali funzioni quali la pastorizia, la guardia, la caccia il coursing e la compagnia. La conformazione del nostro territorio, solcato da importanti catene alpine, circondato da mari dai quali emergono due importanti isole quali la Sardegna e la Sicilia, rappresenta uno scenario unico dal punto di vista delle selezione canina dato che è stato interessato da fenomeni di migrazione quali la transumanza che avviene sulle Alpi e sugli Appennini, e da episodi di “nicchia selettiva” evidenti in regioni chiuse come possono essere le nostre Isole, che hanno inciso sulla nascita di numerose razza autoctone.

Evolution e ripreso anche da American Kennel Club Gazette con il titolo originale “Studies of modern Italian dog populations reveal multiple patterns for domestic breed evolution”, ha indagato sulle primordiali radici genetiche delle nostre razze autoctone, sottolineando come attraverso migliaia di anni di allevamento e una forte selezione umana, il cane (Canis lupus familiaris) esiste oggi all’interno di centinaia di popolazioni stabili in tutto il mondo, ciascuna con fenotipi definiti, di cui l’Italia detiene un forte primato. Una singola regione geografica con un’ampia diversità nelle razze canine presenta un’interessante opportunità per osservare i potenziali meccanismi di formazione della razza. Per determinare la relazione tra le popolazioni canine italiane, i ricercatori hanno integrato i dati genetici di 263 cani che rappresentano 23 popolazioni di cani autoctoni dell’Italia, più sette lupi grigi appenninici e un set di dati stabilizzato di 161 razze canine riconosciute a livello mondiale, applicando più metodi genetici per definire le modalità con cui le razze si formano all’in-

Bolognese

Bracco Italiano

Lo studio portato avanti da Andrea Talenti, Dayna L. Dreger, Stefano Frattini, Michele Polli, Stefano Marelli, Alexander C. Harris, Luigi Liotta, Raffaella Cocco, Andrew N. Hogan, Daniele Bigi, Romolo Caniglia, Heidi G. Parker, Giulio Pagnacco, Elaine A. Ostrander, Paola Crepaldi - di recente pubblicato sulla rivista scientifica Ecology & 24


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terno di una singola regione geografica. Nello specifico, per le razze italiane, hanno identificato tre percorsi di sviluppo che includevano: la divergenza, da un’ampia raccolta di individui fenotipicamente simili; la funzione, attraverso ripetute selezioni senza influenza di altre razze simili; e l’inclusione di riproduttori stranieri che presentavano i caratteri desiderati.

Università di Medicina Veterinaria di Milano, Messina, Sassari e Bologna, (e la comparazione di dati provenienti dal National Human Genome Research Institute, National Institutes of Health, Bethesda, MD, USA) ha portato a scoperte interessanti riguardanti i modelli genomici primordiali, specifici di una razza, sviluppati prima dell’impatto causato dalla contaminazione con soggetti provenienti da altre regioni. Inoltre, i nostri ricercatori fanno notare che la maggior parte degli studi precedenti avevano utilizzato un piccolo numero di razze, affrontando solo le relazioni superficiali e limitando la considerazione dell’impatto della selezione artificiale fatta dall’uomo, della divergenza naturale e dell’ibridazione diretta delle razze, che sono evidenti solo attraverso l’analisi di dati genetici primordiali.

Cane corso

LA DOMESTICAZIONE Stabilire con certezza l’età della domesticazione dei cani è un compito arduo dato che le continue scoperte riportano sempre più indietro l’era in cui il cane venne addomesticato. Indicativamente, si parla di un tempo compreso tra i 15.000 ed i 40.000 anni fa. Questo avviene in quanto l’analisi dei reperti fatta con il Carbonio -14 permette di datare materiali di origine organica quali ossa, legno, fibre tessili, semi ecc. ecc. Gli scavi fatti da archeologi e paleontologi sono sparsi in tutto il mondo, pertanto sono in continua evoluzione. Come suggerisce, per quanto riguarda l’Italia, una recente scoperta (successiva allo studio in questione) fatta da alcuni ricercatori dell’Università di Pisa che ha portato alla luce ossa appartenenti ad un cane domestico risalente al paleolitico, rinvenuti nei siti di Grotta Paglicci a Rignano Garganico (Foggia) e Grotta Romanelli a Castro (Lecce) che testimoniano una presenza molto antica del cane, datata tra 14mila e 20mila anni fa, al momento, il più antico cane italiano, che mettono in risalto la somiglianza con un individuo di epoca comparabile proveniente dal sito di BonnOberkassel in Germania. I due cani potrebbero quindi essersi originati da una primordiale popolazione comune, poi diffusasi in varie parti d’Europa.

IL LIBRO GENEALOGICO

Cane da pastore bergamasco

LA RICERCA ITALIANA Questo corposo studio portato avanti in collaborazione tra le

Cane da pastore maremmano abruzzese

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I registri dei cani di razza pura, rivestono un’enorme importanza per lo studio della moderna selezione, come quello di ENCI fondato nel 1882, dell’American Kennel Club (AKC) e dei Paesi appartenenti alla Fédération Cynologique Interna­ tionale (FCI), che classificano le popolazioni di cani come razze distinte applicando i regolamenti sul monitoraggio del pedigree, l’adesione a uno standard scritto e la dimensione della popolazione. Oggi l’ENCI riconosce 17 diverse razze italiane, di cui 13 utilizzate in questo studio. Inoltre, nello studio sono incluse sette popolazioni autoctone locali, definite come varietà canine distinte ed uniche per una specifica regione geografica con popolazioni riproduttive storicamente limitate, ognuna con una lunga e distinta storia di nicchia sviluppatesi in alcune regioni italiane. Alcuni degli autori della ricerca operano attivamente a livello di ENCI : Polli CTC, Frattini ENCI Servizi Vetogene, Marelli supporto Zoo­ tecnico e Luigi Liotta.


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Cirneco dell’Etna

Lagotto romagnolo

Maltese

ALCUNI DATI EMERSI

Mastino napoletano

Razze canine italiane Si legge nello studio che mentre la maggior parte delle razze canine moderne si è sviluppata negli ultimi 200 anni, alcune popolazioni canine hanno assunto forme riconoscibili, adatte a compiti distinti, in tempi molto più antichi, addirittura primordiali. L’Italia presentava nella ricerca un numero di 23 varietà canine, di cui 13 riconosciute a livello internazionale e 11 conosciute a livello locale. Queste razze possono essere ampiamente classificate in sette categorie fenotipiche: segugi, guardiani del gregge, mastini e levrieri, come descritto da autori storici romani (Senofonte; Columella, 1954), così come le più moderne razze da caccia, da pastore e da compagnia e le comparazioni genetiche hanno evidenziato una serie di profili genetici che convalidano la teoria per cui la formazione delle razze abbia un’origine primordiale, successivamente influenzata dalla mano dell’uomo e dalla migrazione dei popoli. I levrieri mediterranei Per quanto riguarda i levrieri mediterranei, c’è da notare che lo sviluppo di una razza è stato determinato anche dalla vicinanza geografica. Nello specifico, si ritiene che il Cirneco dell’Etna, un levriero di media taglia, si sia sviluppato sull’isola di Sicilia. Le attuali analisi genetiche collocano il Pharaoh Hound dell’isola di Malta e il Podenco di Ibiza dell’omonima isola delle Baleari come i parenti genetici più prossimi al Cirneco dell’Etna. La condivisione di alcune sequenze del DNA che sono trasmesse in blocco (aplotipo) tra il Cirneco dell’Etna e il Pharaoh Hound risale al 1950, riflettendo il riconoscimento della razza FCI delle due razze rispettivamente nel 1956 e nel 1963. Razze da pastore italiane e pastore tedesco Una delle principali funzioni che il cane ha svolto nei secoli riguarda certamente la pastorizia che ha origini 26

Piccolo levriero italiano Segugio dell’Appennino


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antichissime ed ha trovato grande sviluppo in molte regioni europee. Una delle razze più diffuse in questo campo è certamente il Cane da pastore tedesco le cui impronte genetiche sono state trovate dai ricercatori di questo studio in molte razze (Black Russian Terrier e lo Swedish Elkhound, Cane da acqua portoghese, Barboni, le razze senza pelo messicana e peruviana, Berger Picard). Ciò è dovuto al fatto che il riconoscimento della razza Pastore tedesco avvenuta nel 1899, rifletteva in realtà impronte genetiche di un primordiale cane da pastore agricolo molto diffuso nell’Europa continentale (Caius, 1576; Pennant, 1793; Elite 2015). La condivisione di alcuni gruppi di tratti genetici (aplotipi) riconosciuti nel moderno Pastore tedesco e risalenti al ceppo primordiale, sono stati poi passati alle razze nordamericane durante il loro periodo di sviluppo. L’aggiunta delle razze italiane pone un antenato del Pastore tedesco come collegamento tra la più ampia popolazione di razze da pastore e le razze americane. Le razze da guardiania si sviluppano lungo le linee della transumanza Notano i ricercatori che le razze italiane da guardiania presentano un riflesso sorprendentemente accurato del lavoro dell’uomo. La gestione delle pecore e delle capre domestiche è stata un’esigenza chiave fin dalla prima occupazione umana, come risulta dai resti scheletrici di caprini e cani domestici trovati negli insediamenti neolitici della Sicilia (Debono Spiteri et al., 2016; Leighton, 1999). L’importanza dell’industria ovina in Italia è continuata durante l’epoca romana (Canfield, 1853; Lambert 2014). A causa della topografia e del clima della regione, la transumanza, la pratica di spostare le greggi di pecore e i cani che le proteggevano dai pascoli di montagna in estate a pascoli riparati di pianura durante l’inverno, è stata a lungo utilizzata. In

Segugio italiano a pelo forte

Segugio italiano a pelo raso

Segugio maremmano

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alcune regioni, i percorsi standard, denominati “tratturi”, tra i pascoli estivi e invernali sono stati incisi nel paesaggio (Higgs, 1976; Pounds, 1990). È interessante notare che, mentre il Cane da pastore maremmano abruzzese mostra prove genetiche della relazione di razza con i restanti guardiani del gregge della terraferma, il cane di Mannara, il Mastino Abruzzese e il Pastore della Sila non mostrano legami genetici sostanziali tra loro, ciò suggerisce che attraverso il processo di transumanza, il Cane maremmano abruzzese possa aver influito sulle popolazioni canine incontrate durante il cammino. La condivisione di alcuni gruppi di tratti genetici (aplotipo) per altre razze europee di cani da guardiania dimostra impronte genetiche condivise tra i Cani da montagna dei Pirenei, il Mastino spagnolo e il Pastore maremmano abruzzese. Di particolare interesse è anche il gruppo delle razze da Pastore ungheresi (guardiani e conduttori). Allo stesso modo, il Cane di Fonni, guardiano di gregge della Sardegna, evidenzia ancora una volta un assetto genetico esclusivo rispetto a razze attitudinalmente affini.

Spino degli iblei

Spinone italiano

RIEPILOGO L’Italia vanta indubbiamente un primato nella selezione di razze autoctone che nel tempo hanno svolto il prezioso ruolo di ausiliari nelle principali funzioni che hanno contribuito all’evoluzione dell’uomo; in seguito, la moderna selezione guidata dall’uomo ha prodotto centinaia di varianti di razze canine. Utilizzando 23 popolazioni canine riconosciute e non, provenienti da una posizione geografica distinta, analisi demogra-

Volpino italiano

fiche approfondite relative a un’ampia coorte di popolazioni di razze canine consolidate ha rivelato tre modalità attraverso le quali è stata applicata la selezione: divergenza da un’ampia raccolta di individui fenotipicamente simili; basata sulla funzione, attraverso ripetute selezioni senza influenza di altre razze simili; e l’inclusione di riproduttori esterni con i caratteri desiderati. Il presente campionamento delle razze italiane consente l’analisi delle popolazioni che attraversano più fasi di sviluppo della razza. L’impatto del progresso umano sulla distribuzione e lo sviluppo della razza è facilmente visibile in relazione alla pratica agricola della transumanza e alla diffusione delle razze da guardiania lungo le rotte abituali. È stato ulteriormente chiarita una teoria riguardante un tipo comune di “cane da pastore agricolo”, diffuso nell’Europa centrale, che probabilmente esisteva prima della moderna differenziazione del Pastore tedesco. Si può riconoscere che le impronte genetiche di questa popolazione abbiano contribuito alla formazione di molte razze regionali di cani da pastore europei, tra cui il noto Pastore tedesco, e alle molteplici razze da pastore italiane adattate al lavoro nelle regioni pastorali del Nord Italia come il Pastore Bergamasco, della Lessinia e del Lagorai, L’analisi di ulteriori razze canine regionali amplierà la nostra comprensione degli impatti e dei percorsi della selezione artificiale, rivelando un’interazione sempre maggiore tra la coevoluzione umana e canina. A cura della Redazione

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La mia razza in 40 righe “Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti. Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane”.

I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI INFORMAZIONI TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf). Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi). FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati. INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte. LIBERATORIA Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione: Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2022 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ENCI PER VALORIZZARE IL CANE DI RAZZA

Foto gallery 4000 immagini!

Ringraziamo tutti i partecipanti per aver contribuito a raggiungere questo importante risultato

Se sei interessato, segui il percorso indicato Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche: - Cani adulti. Cuccioli. - Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra. - Cani negli sport cinofili. - Teste in primo piano. - Cani singoli, in gruppo. - Cani di razze diverse nella stessa foto.

- Cani ambientati nelle diverse stagioni. - Foto a colori e bianco/nero. - NO PERSONE - NO BAMBINI - Dimensioni: minimo 2MB

È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto. Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria. Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso ……………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI. Dichiara inoltre che la foto è libera da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2022 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


successi all’estero

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA BEST IN SHOW: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) RAGGRUPPAMENTO: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS 1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI ALL’ESTERO, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI: NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ, NAZIONE E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO

ELEANOR RIGBY DEL GRAN PAMIR Levriero Afgano Expo di Genève (CH) 19/11/21 2° BIS Veterani Giudice Rony Doedijns

Expo di Genève (CH) 20/11/21 2° BIS Veterani

BECLAU BLUE DIONISIO Kerry Blue Terrier Expo di Fehraltorf (CH) 9/10/2021 2° classificato gruppo 3

Giudice Refet Hadzic Allevatore e proprietario Allev. Beclau

Giudice Lokodi Csaba-Zsolt

GIN TONIC- N DI TORRE SAN FRANCESCO Alano nero Campionato di Francia a Dijone 5/9/21 CACS – CACIB – BOB Giudice Loredana Salina Allevatore Giuliano Paolini Proprietaria Rina Solimeno Paolini

Expo di (CH) 21/11/21 1° BIS Veterani

Giudice Annika Ulltveit Moe Allevatore Cinzia Aymaretti Camia Proprietaria Sabrina Paradiso

ROYAL WEIM X-KID Weimaraner Expo di Sempeter (SLO) 9/10/21 1° classificato gruppo 7

Giudice Sean Delmar Allevatore Dario Raimondi Cominesi Proprietario Luigi Ingrosso

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successi all’estero

PONZA DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchino Club Show di Budapest (H) 16/10/21 2° classificato BIS Assoluto

Giudice Robeert Jako Allevatore e propr. Alberto Malaguti

JACOSTA INNUENDO DEL GRAN PAMIR Levriero Afgano Expo di Genève (CH) 20/11/21 2° classificato gruppo 10

TUSCAN RED MIGLIARA Irish terrier Budapest Interra Show Terrier 30/12/21 CAC BOS cl. Campioni

Giudice Ivan Vyguzov

Expo di Genève (CH) 21/11/21 1° classificato gruppo 10

Giudice Beatrix Marki Casanova Allevatore Cinzia Aymaretti Camia Proprietaria Sabrina Paradiso

Giudice Kukasz Pawłowski Allevatore Anne Morley Tureen Proprietaria Silvia Nannicelli

RECENSIONE Fabio C. Fioravanzi ROUGH COLLIE Albo d’Oro 50 anni di Campioni in Italia Antonio Crepaldi Editore

HEROE’S DREAMS PANDORA-B Zwergschnauzer bianco Expo di Bratislava (SK) 30/10/21 1° classificato gruppo 2

Giudice Pettkó Csaba Allevatore e propr. Salvatore Romano

Questo libro (568 pagine) offre il tributo ad un cinquantennio di storia del Cane da Pastore Scozzese a pelo lungo - Rough Collie - in Italia attraverso i campioni che hanno rappresentato al massimo livello la razza nel nostro Paese. Questo corposo volume ha un notevole corredo iconografico e mette a disposizione una fonte documentale che consente anche di studiare le linee di sangue sulle quali gli allevatori italiani hanno ottenuto un patrimonio morfogenetico di spessore. Contiene anche i vincitori del Crufts dal 1950. Questa catalogazione riccamente illustrata è dunque un autentico Albo d’Oro del Rough Collie.

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successi Italia

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ACCESSO ALLA RUBRICA

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie, Gruppi, Razze Italiane, Giovani e Juniores in Esposizioni Nazionali e Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale PER L’INSERIMENTO NELLA RUBRICA SUCCESSI IN ITALIA, SONO INDISPENSABILI I SEGUENTI DATI: NOME DEL CANE - RAZZA - CITTÀ E DATA DELL’EXPO - RISULTATO MASSIMO OTTENUTO - NOME E COGNOME DEL GIUDICE NOME E COGNOME DELL’ALLEVATORE - NOME E COGNOME DEL PROPRIETARIO - MICROCHIP I NOMI DEI CANI, ALLEVATORI E PROPRIETARI DEVONO CORRISPONDERE AL LIBRO GENEALOGICO. LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DI EVENTUALI ERRORI ENCI PUÒ VERIFICARE LO STATO DEI CANI AL LIBRO

MITTELEUROPA KAISER SCHMARREN Black And Tan Coonhound Expo di Foggia 7/11/2021 1° classificato gruppo 6

Giudice Gianni Fulgenzi Allevatore Cristina De Marco Proprietario Vincenzo Di Ciurcio

MANESKIN Bouledogue francese Expo di Varese 1/11/21 1° BIS Juniores

Giudice Marko Lepasaar Allev. e propr. Vala Dohaeri’s Kennel

GENS JULIA MUST HAVE Rhodesian Ridgeback Expo di Brindisi 11/12/21 1° classificato gruppo 6 Giudice Sandra Piscedda Allevatore Iuliia Kniazeva Proprietario Marina Cassani

HEROE’S DREAMS TANGO-B + HEROE’S DREAMS VIVA LA VITA -B Zwergschnauzer bianco Expo di Isernia14/9/21 1° BIS Coppie

ALBA DI GREYSBETH Weimaraner Expo di Caserta 27/11/21 1 classificato gruppo 7

Giudice Pietro Marino Allev. e propr. Elisabetta Parrinello

Giudice Alessandro Zeppi Allev. e pr. Salvatore Romano 65


ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 2 10febbraio novembre 2022 2021 – Anno – Anno 68°67° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari REDAZIONE: Renata Fossati, Rodolfo Grassi PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: RobertoBernardi, Emma Aguzzoni, Roberta Pietro Bottaro, Paolo Condò, Filippo Cadoni, Francesca Claudio DeCosti, Giuliani, PaoloRoberta Lovaglio, Dall’Olio, MaurizioDonnini, Serena Meneguzzo, Lorenza Drini, Ermelinda Pozzi, Pippo Miraglia, Marco Ragatzu, Marco Francesca Ragatzu, Spada Marcello Salvi, Alberto Vergara ENCI IN INTERNET: www.enci.it ENCI IN ufficio gestione INTERNET: registri: www.enci.it ugr@enci.it informazioni: soci: soci@enci.it info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it segreteria: expo: expo@enci.it segreteria@enci.it libro genealogico: prove: prove@enci.itlg@enci.it expo: expo@enci.it redazione: redazione@enci.it prove: affissi@enci.it affissi: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it addestratori: addestratori@enci.it biblioteca:campioni@enci.it campioni: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: DOD artegrafica - Massa Lombarda (RA) STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori FOTO PERSONE MINORENNI Si comunica che tutte le foto pubblicate sulla rivista che ritraggono persone di minore età sono state autorizzate dai rispettivi genitori. In copertina: Hannoverscher Schweisshund In copertina: Cucciolo di Bouledogue Francese (Segugio di Hannover), uno dei cani impiegati contro la Xylella fastidiosa Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

RECENSIONI William E. Campbell PSICOLOGIA CANINA Come interpretare e correggere i problemi di comportamento del cane CG Edizioni Un volume scritto da un esperto di psicologia canina, che più che psicologo animale può essere definito un comportamenti sta. William e. Campbell affronta lo studio dei problemi comportamentali del cane su di un piano eminentemente pratico-applicativo, fornendo capitolo per capitolo esempi tratti dalle sue casistiche che meglio rappresentano i problemi che incontrano i padroni dei cani e che risultano più indicativi, per prospettare le modalità atte a risolvere efficacemente i problemi stessi. “Un cane che costituisce un problema per un padrone può non costituire per un altro, anche se presenta con entrambi lo stesso tipo di comportamento. L’aggressività ne è un esempio calzante. Recentemente una coppia di sposi con due figli in tenera età venne da me per chiedere dei consigli su come abituare un cucciolo di sette settimane, da loro appena acquistato, ad essere mansueto e socievole. Essi avevano da poco ceduto il loro aggressivo pastore tedesco ad un’anziana vedova che viveva in un posto isolato. La vedova riceveva conforto proprio dal comportamento aggressivo del cane, che i due sposi avevano invece trovato insopportabile”.

Sina Eschenweber ESERCIZI MENTALI PER CANI I 101 giochi per cani: i migliori giochi per sviluppare più intelligenza e favorire il divertimento I giochi sono molto importanti per i cani per mantenerli in forma a livello fisico e mentale. Il tuo cane può fare molto di più del dare la zampa e ha bisogno di un utilizzo ottimale delle sue capacità. C’è una vasta gamma di attività da svolgere in casa e all’aperto che renderanno il tuo cane felice, sano e in forma a lungo. Queste allontanano la noia e portano una svolta nella tua quotidianità e nella vita del tuo amico peloso.


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