InMagazine Faenza 01/2012

Page 1

Faenza

w w w. i n m a g a z i n e . i t ®

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - E 3,00

Anno XI - N. 1 - GENNAIO - FEBBRAIO 2012

Anna

Tampieri La scienza della ceramica

Gianfranco Bessi Il punto sull’Economia Darsena di città Il futuro scritto nell’acqua Francesca Fabbri Le tessere della modernità


maylea benessere

estetica foto-epilazione/ringiovanimento ultrasuono cavitazionale ricostruzione unghie NsI barbara scarpelli

direttore tecnico

in centro a faenza via scaletta 4 tel 0546 668317

orario lun mart merc giov ven sab

10-18 12-20 10-18 11-19 10-18 09-15


Sommario

12 12 Essere

Gianfranco Bessi

18 Inventare

18

Anna Tampieri

24 Ideare

Economia dinamica

30 Progettare

Darsena di città

34 Immaginare

L’Exploratorium

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

36 Raccontare La darsena 40 Creare Francesca Fabbri 44 Abitare Casa da collezionista 51 Dirigere Roberto Vianello 54 Sostenere Vittoria Graziani 56 Editare Ravenna IN Magazine

30

Un nuovo anno si apre e l’attenzione si concerta sull’economia. A tracciarne linee e prospettive per “Ravenna IN” e “Faenza IN” è Gianfranco Bessi, presidente della Camera di Commercio ravennate. Seguono esperienze di spicco dell’imprenditoria più avanzata a cominciare da quella di Istec-Cnr di Faenza presentata dalla scienziata Anna Tampieri, e di altre aziende innovative del territorio. Sguardo in avanti anche per il recupero della Darsena di città: l’avvio del processo di democrazia partecipata tra i cittadini ha visto scaturire nuovi progetti, spunti, iniziative culturali, stimoli importanti per proseguire una storia che fonda

le sue origini nell’antichità. Si prosegue con i mosaici contemporanei di Francesca Fabbri e con la casa electro-pop di Silver e Francesca Velicchi. Protagonista della rubrica dedicata allo sport è invece Roberto Vianello, presidente di “Acmar basket Piero Manetti”, mentre Vittoria Graziani ci porta nel campo del lavoro e del volontariato. Chiude questo primo numero del 2012 un breve reportage sul cocktail party tenuto all’Alexander per festeggiare i primi dieci anni di Ravenna IN, come buon auspicio e dovuto ringraziamento a tutti gli sponsor, i collaboratori e gli amici che hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Ufficio commerciale: Gianluca Braga

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Direttore Responsabile:

Collaboratori:

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

Andrea Masotti Redazione centrale: Roberta Brunazzi Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Linda Antonellini, Lidia Bagnara, Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Anna De Lutiis, Massimo Fiorentini, Antonio Graziani, Claudia Graziani,

40

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com

Valentina Minzoni, Aldo Savini, Michele Virgili.

Impaginazione: Sabrina Montefiori Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Chiuso per la stampa il 31/01/2012

IN Magazine | 3


Annotare | Brevi IN

La Terra del Sale

Cervia - Dopo la mostra “130 anni della Tipografia Saporetti e la Cervia di fine Ottocento”, dedicata ai documenti che testimoniano l’attività della storica tipografia Saporetti, al Museo del Sale di Cervia (MUSA) vengono esposte immagini fotografiche di Carlo Croatti, che ritraggono aspetti particolari dell’ambiente della salina. Unidici stampe di grande formato illustrano questa volta aspetti particolari della terra argillosa caratteristica delle saline, con la salina Camillone in primo piano. La mostra viene allestita dal 14 al 26 febbraio. www.turismo.comunecervia.it

Nuovo passaggio grazie al Rotary Ravenna - Inaugurato il 13 gennaio il nuovo passaggio della “Zona Dantesca”, opera ideata, realizzata e donata alla città dal Rotary Club Ravenna Galla Placidia, su progetto del consocio Paolo Bolzani. L’idea è nata per abbattere le barriere architettoniche costituite dalle coppie di gradini del passaggio pedonale che collega piazza San Francesco a via da Polenta, per migliorare la sicurezza del passaggio. Per ovviare a questi inconvenienti sono state realizzate due rampe larghe 140 centimetri, bordate da una fascia in pietra bianca e pavimentate con lastre di luserna. Realizzate anche due coppie di parapetti in ferro. A rendere più sicuro il transito è poi la nuova illuminazione, con faretti incassati che segnalano i tre antichi sarcofagi in pietra.

4 | IN Magazine

Carlo Zauli, dieci anni del Museo Faenza - Il 14 gennaio 2002 scompariva Carlo Zauli, ceramista e scultore di fama internazionale nato a Faenza nel 1926. Suoi lavori sono esposti in Europa e Medio Oriente, America e Giappone, presenti nelle collezioni di 40 musei in tutto il mondo. “Dieci anni fa - ricorda il figlio Matteo - mio padre scomparve solo dopo poche settimane che si era formalizzata la decisione da parte dell’Amministrazione comunale e del Museo Internazionale delle Ceramiche di dedicargli un grande omaggio, che noi decidemmo di concretizzare nella nascita di un museo a lui dedicato”. Per celebrare i primi dieci anni del Museo Carlo Zauli sono in programma una serie d’iniziative, quali una mostra itinerante sui

“vasi sconvolti” zauliani e gli studi sulla sua opera, oltre ad un’edizione speciale del progetto “Residenza d’Artista”, in collaborazione con varie istituzioni culturali locali. Avviati anche i laboratori per bambini al museo (nella foto), sabato pomeriggio assieme a mamma e papà. www.museozauli.it

Mar, da Caravaggio a Bacon Ravenna - Dal 12 febbraio al 17 giugno 2012 il Mar - Museo d’Arte della Città di Ravenna presenta una mostra con opere di Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon, dal tito-

lo “Miseria e splendore della carne”. Dopo le mostre dedicate a Roberto Longhi, a Francesco Arcangeli e a Corrado Ricci, il Mar prosegue la sua indagine su figure di primo piano della storia della critica d’arte rendendo omaggio ad un altro protagonista della storia dell’arte e della critica militante come Giovanni Testori (1923-1993). Curata da Claudio Spadoni e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la mostra si articolerà in diverse sezioni dedicate ai vari periodi della storia dell’arte studiati dal critico milanese e agli artisti da lui amati, a partire dai suoi primi scritti su Manzù, Matisse, Morlotti, seguiti dai francesi Courbet e Géricault. w w w. m u s e o c i t t a . r a . i t / m o s t r e / mostre_in_allestimento/ (A.D.L.)


AD. ANTONELLA FREZZA

Via Romea, 58 /Ang. Via Garigliano R A V E N N A tel. 0544 64265 www.arredareinsieme.net


Gualtieri confermato al vertice della Fondazione

Il Canale dei Mulini Bassa Romagna - Realizzata da Legambiente della Bassa Romagna in 48 pagine, la Guida al Canale dei Mulini delinea un suggestivo itinerario alla scoperta della storia del paesaggio della Bassa Romagna, dal Parco della Vena del gesso al Parco del Delta del Po. Il canale che scorre lungo la pianura per circa 40 chilometri fu realizzato in epoca medievale per fornire energia idraulica alle macine di ben otto mulini, in parte abbattuti o trovano in abbandono. Esaurita da tempo la sua funzione, il canale rappresenta un importante percorso storico e naturalistico. Lungo il suo corso è possibile riscoprire manufatti di origine medievale e aree di riequilibrio ecologico e di interesse storico naturalistico, tra cui il Molino Scodellino a Castel Bolognese, il Ponte della Lavandaie e il Parco del Loto a Lugo, il Bosco e il laghetto della cava ex fornace a Fusignano, la riserva naturale ad Alfonsine. (A.S.)

Vini ad Arte Faenza - Il 19 e 20 febbraio torna al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza “Vini ad Arte”, presentazione ufficiale del Romagna Doc Sangiovese Riserva rivolta ad operatori del settore. Oltre al banco d’assaggio sono in programma anche l’undicesimo Master del Sangiovese, concorso per sommelier organizzato da AIS Romagna e Consorzio Vini di Romagna e un concorso riservato agli studenti del Liceo Artistico Istituto Statale d’Arte per la Ceramica “G. Ballardini” di Faenza, che premierà i tre migliori bozzetti di opere in ceramica inerenti il vino e il rapporto con l’arte. “Vini ad Arte” è organizzato da Enoteca Regionale Emilia Romagna, Consorzio Vini di Romagna e Convito di Romagna. comunicazione@ enotecaemiliaromagna.it

6 | IN Magazine

Ravenna - Lanfranco Gualtieri (nella foto) confermato presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, affiancato da Romano Argnani in veste di vice Presidente. La nomina è giunta dal Consiglio di Amministrazione riunitosi il 18 gennaio scorso dopo la seduta del rinnovato Organo di Indirizzo della Fondazione, che ha visto i nuovi ingressi di Mirella Falconi Mazzotti, Franco Gàbici e Carlo Lorenzo Corelli. Confermata integralmente l’attuale compagine per il prossimo quinquennio, eleggendo ed integrando nel Consiglio, in sostituzione del compianto prof. Giovanni Mazzotti, Ugo Marco Neri. Per il periodo 2012-2017 il Consiglio sarà quindi composto da Lanfranco Gualtieri, Romano Argnani, Gianluigi Callegari, Gianni Ghirardini, Gaetano Leogrande, Ugo Marco Neri, Ugo Mongardi Fantaguzzi, Antonio Rambelli, Guido Sansoni e Carlo Simboli.

Presidente del Collegio dei Revisori è Roberto Fabbri, Ermanno Cicognani sindaco effettivo; confermati Ubaldo Agnoletti e i supplenti Angelo Minguzzi e Emilio Vistoli. Conferme anche per il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol e il vice Segretario Antonio Bianco.

Ph. Massimo Fiorentini

Ravenna Festival edizione 2012 Ravenna - Meditazione, silenzio, raccoglimento, luoghi che inducono l’uomo a ripensare la propria esistenza in un momento di crisi di valori. Sono i temi portanti della 23esima edizione di Ravenna Festival, che si aprirà ad aprile 2012 con un’anteprima affidata alla Chicago Symphony Orchestra di-

retta dal maestro Muti (nella foto). Previsto a maggio l’undicesimo European youth music festival; dal 10 giugno al 12 luglio si terrà invece “Nobilissima visione”, con conclusione dal 5 al 18 novembre affidata a “Trilogia d’autunno, Aspettando Verdi”. “La difficoltà più grande - precisa Cristina Muti - è sapere quante possibilità economiche possiamo avere; una risposta arriva a febbraio, una in marzo... La parte ‘non pubblica’ la conosciamo e quindi sappiamo di certo di poter fare un grande festival, già coperto da quanto abbiamo a disposizione. Quando conosceremo le possibilità complessive potremo arricchire ulteriormente il programma”. (A.D.L.)


PAVIMENTI • RIVESTIMENTI • PARQUET • CARTA DA PARATI • ARREDO BAGNO • SAUNE

Via Aldo Bozzi, 77/79 - 48100 Ravenna Tel. 0544.278360 - Fax 0544.278506 commerciale@edilravenna.it - www.edilravenna.it


Nuovo centro direzionale Sapir L’Astoria del Rock Ravenna - Cinque tribute band protagoniste di concerti a tutto rock ospitati per cinque giovedì al cinema teatro Astoria di Ravenna. Si comincia il 9 febbraio con “I bambini portoghesi”, tribute band dei Nomadi, in scena dalle ore 21 in poi. Il 23 febbraio è la volta dei “Magic Queen”, emuli della band di Freddy Mercury; il 15 marzo “Dusk E-Band” presentano invece brani celeberrimi dei Genesis. I “Floyd Machine” fanno rivivere i Pink Floyd il 29 marzo per chiudere il 19 aprile con i “Purple in time”, tribute band dei Deep Purple. Biglietto d’ingresso 10 euro; www.cinemateatroastoria.com

Ravenna - Inaugurato il 10 dicembre scorso il nuovo centro direzionale Sapir del porto San Vitale. Si tratta di un’opera dal design moderno che si estende su oltre 10mila metri quadrati, pronta ad ospitare tutti i servizi che regolano le attività dello scalo, divenuto il punto d’arrivo in Italia del corridoio Baltico-Adriatico

per il collegamento transeuropeo. Al taglio del nastro erano presenti il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, il presidente e l’ex presidente Sapir Matteo Casadio e Giordano Angelini, il direttore delle Dogane Mauro Minguzzi, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e il prefetto Bruno Corda.

Creare il lavoro

Ph. Massimo Fiorentini

Ravenna - Il progetto “Creare il lavoro” nasce con l’obiettivo di dare una risposta all’ampia platea di persone che hanno un’idea da valorizzare o vogliono avviare una attività in proprio: studenti, disoccupati, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione. A promuoverlo sono CNA, in collaborazione con ECIPAR e la società Genesis, con il patrocinio della Provincia di Ravenna e di Fondazione Flaminia. Il progetto si apre con un ciclo di conferenze gratuite con l’economista Massimo D’Angelillo ed esperti CreaImpresa CNA, in programma fino al 20 marzo nella sala Mosaico della CNA provinciale di Ravenna (viale Randi 90). Sarà attivato anche un “Info Point” presso la sede comunale della CNA di Ravenna (viale Cilla 58), piattaforma on line dalla quale poter scaricare documenti utili per la creazione d’impresa. È possibile accedervi gratuitamente, assistiti da un tutor, contattando ECIPAR Ravenna tel. 0544 298786 - 298999. www.ecipar.ra.it

8 | IN Magazine

La ceramica all’epoca di Wildt Faenza - “La scultura ceramica al tempo di Aldolfo Wildt”: è il titolo della mostra allestita fino al 17 giugno al Museo Internazionale delle Ceramiche, che celebra l’arte di Wildt attraverso un percorso all’interno della sua collezione del Novecento, ricca di artisti che hanno avuto con lui stretti rapporti, come Melotti, Fontana, Rambelli, o che hanno vissuto la stessa epoca, come Chini, Calzi, Nonni, Baccarini, Martini, Cambellotti e altri. Un “percorso nel percorso” curato da Claudia Casali, che i visitatori potranno apprezzare dopo la visita alla mostra al San Domenico di Forlì ma anche indipendentemente da essa, in una sorta di spaccato d’eccellenza dell’arte italiana fino al 1931, anno

della morte di Wildt. L’esposizione è aperta dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13,30; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 17,30. www.micfaenza.org



Francesco Giangrandi Grande Ufficiale Nuova guida per il MAR di Ravenna Ravenna - Nuova guida per il Museo d’Arte della città di Ravenna, presentata lo scorso 10 gennaio al Centro Relazioni Culturali di Casa Melandri, alla presenza del direttore del Centro Walter Della Monica, di Uber Dondini ed Anna Puritani, presidente e direttrice del MAR, del direttore scientifico del Museo Claudio Spadoni e di Alberta Fabbri, autrice della pubblicazione. Nella nuova guida del museo, inserita nella collana delle monografie promossa dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna, il racconto di una collezione s’intreccia con la storia della città, la storia di una congregazione religiosa e di un complesso monumentale, fino alle più remote ascendenze storiche che riposano nei versi di Dante e negli affreschi di scuola riminese. www.museocitta.ra.it

Ravenna - Conferito il titolo di Grande Ufficiale, ordine al merito della Repubblica Italiana, all’ex Presidente della Provincia Francesco Giangrandi, per l’importante lavoro svolto nel mettere in stretto contatto Ravenna con alcune città della Bosnia stabilendo con loro rapporti di solidarietà, scambi commerciali e culturali. La cerimonia di consegna in Prefettura, tenuta il 167 dicembre scorso, è stata presieduta dal Prefetto Bruno Corda, di fronte a rappresentanti delle istitu-

zioni, del mondo ecclesiastico e delle forze dell’ordine. L’incontro è stata l’occasione anche per tirare le somme del lavoro fatto nel corso del 2011, soffermandosi sui dati più significativi. Tra le altre cose, il Prefetto ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutte le forze e associazioni, sottolineando l’importanza del rinnovo del protocollo d’intesa che riguarda la protezione delle donne dalla violenza e quello che ha come scopo la sicurezza degli istituti bancari. (A.D.L.)

Dai cantieri Rosetti il varo di Remarkable Ravenna - Per il gruppo ravennate Rosetti Marino il 2012 si è aperto con la consegna del rimorchiatore d’altura Remarkable alla società armatoriale Fratelli D’Amato di Napoli, costruita in circa 12 mesi nel cantiere navale di Ravenna. La nuova Platform Supply Vessel Remarkable, come tutte le sette precedenti gemelle costruite da Rosetti per la società partenopea, è del tipo Rolls Royce UT 755 L, ha una lunghezza di circa 75 metri, una larghezza di circa 16 metri ed una portata lorda di oltre 3mila tonnellate. Le tre restanti PSV ordinate dalla Fratelli D’Amato alla società ravennate saranno consegnate entro i prossimi due anni.

Ph. Massimo Fiorentini

10 | IN Magazine

Ph. Massimo Fiorentini

Un reportage per Dante Ravenna - Oltre cento studenti hanno partecipato al concorso “Un reportage per Dante”, promosso dal Centro Relazioni Culturali e Longo Editore. I ragazzi hanno seguito le letture della Divina Commedia in lingua latina, norvegese e catalana nella basilica di San Francesco; 31 di loro hanno scritto un commento partecipando, così, al reportage. I vincitori, premiati il 23 dicembre scorso, sono stati Sofia Cortesi e Annalisa Salerno del liceo classico “ Alighieri”, primo premio ex aequo; secondi classificati Maria Vittoria Baravelli (liceo scienti-

fico “Oriani”) e Giovanni Francesco Barbato (liceo classico “Alighieri” indirizzo psico pedagogico); terzo classificato Terence Biffi (ITG “Morigia”). A loro sono andati bonus spendibili in libri presso la Libreria Longo. Tra i componenti della giuria anche Franco Gabici e Walter Della Monica; alla premiazione, tenuta nella basilica di San Francesco, ha preso parte lo straordinario interprete-divulgatore fiorentino Riccardo Pratesi, che, ha deliziato gli intervenuti con il suo particolare modo di declamare la Commedia. (A.D.L.)


Zingarò Jazz Club, i concerti di Febbraio Faenza - Cinque gli appuntamenti di febbraio in cartellone per Lo Zingarò Jazz Club di via Campidori 11, ogni mercoledì dalle 22 in poi. Dopo il Trio Razional Eccentrico del 1° febbraio si prosegue l’8 con Vittorio Sabelli R-Evolution Band e il 15 con Susanna Stival. Mauro Negri, Fiorenzo Delegà e Pietro Benucci sono protagonisti il 22 di un concerto con brani composti per il

Travelling Trio, mentre il Federica Baccaglini Quartet (29 febbraio) affronta un repertorio con brani di Ivan Lins, Barbara Casini e Chick Corea. Dalla collaborazione con la scuola di musica “L’Ottava Nota” di Alfonsine nasce inoltre il concerto del 20 febbraio, con i partecipanti al laboratorio d’improvvisazione condotto dal sassofonista Achille Succi. www.ristorantezingaro.com

Team Oronero FRW: la passione che Rigenera Ravenna - Claudio Brusi e Liliana Raimondi dell’azienda di bicilette Freewheeling di Ravenna hanno presentato il 18 gennaio al Wellness Club Life Planet il team femminile Oronero RVB FRW, riunito attorno ad un progetto dedicato a bicicletta, bellezza e valori dello sport. Il progetto vede protagoniste sette donne di Ravenna tra i 35 e i 55 anni, che svolgeranno attività ciclistica e in palestra presso il centro Life Planet di Ravenna. L’obiettivo agonistico finale è la cronometro su strada del 13 ottobre 2012 a Fornace Zarattini (Ravenna), durante l’evento “Freewheeling Porte Aperte 2012”. Le partecipanti

hanno in dotazione un modello da corsa Napa Valley, la bici più innovativa della collezione FRW 2012. La ditta SIXS fornirà l’abbigliamento intimo, mentre la ditta Parentini l’abbigliamento tecnico personalizzato Oronero. Le gloriose fatiche saranno supportate da un kit di creme anti-age Oronero del marchio RVB. Scopo finale è mostrare l’evoluzione dell’attività sportiva abbinata all’utilizzo dei prodotti della linea Oronero. Le sette protagoniste del team sono Marina Segantini, Rossella Raimondi, Barbara Bellucci, Paola Cagnoni, Brunella Zanellato, Valeria Ciani e Daria Salsi. www.freewheeling.it

Guidarello Giovani Ravenna - Il Guidarello Giovani cresce e diventa multimediale. È la novità della sesta edizione del premio, presentato a fine gennaio ai rappresentanti degli istituti scolastici provinciali dal presidente di Confindustria Ravenna Guido Ottolenghi. L’iniziativa si estende infatti su tutto l’anno scolastico, comprendendo due nuove categorie accanto al tradizionale reportage in azienda: la sezione video e la presentazione aziendale tramite slides di powerpoint. Il Guidarello Giovani è realizzato con il contributo della Camera di Commercio, che sostiene il premio fin dalla sua nascita, nel 2007.

Il Trovatore approda in Oman

Ravenna - Accolto con grande entusiasmo e soddisfazione da parte ci Cristina Mazzavillani Muti l’invito ricevuto dal sultano Qabus bin Said a rappresentare il Trovatore, di cui lei ha curato la regia per Ravenna Festival, nella prestigiosa Royal Opera House di Muscat in Oman. L’opera sarà eseguita dall’Orchestra Giovanile Cherubini, ma Cristina pensa di coinvolgere anche artisti locali perché il suo non sia solo un passaggio ma possa lasciare un segno. “È stata per me -dice- una piacevole sorpresa. La scelta de ‘Il Trovatore’ per questo nuovissimo teatro altamente tecnologico e sofisticato è per me una grande gioia in considerazione anche degli altri inviti fatti, vale a dire La Scala con ‘La Carmen’, l’Arena di Verona con l’‘Aida’ di Zeffirelli”. (A.D.L.)

IN Magazine | 11


Essere | Gianfranco Bessi


Il punto

Economia

sull’

testo Antonio Graziani - foto Massimo Fiorentini

Prima in Italia per “Affari e Lavoro�, Ravenna si appresta a vivere un 2012 non facile. Contando sui settori storici, come il chimico e il turistico. Luci e ombre messe a fuoco da Gianfranco Bessi, presidente della Camera di Commercio ravennate.


Per Ravenna è un riconoscimento importante il quinto posto raggiunto nella classifica nazionale sulla “Qualità della vita” del 2011, stilata ogni anno da “Il Sole 24 Ore”. La città dei mosaici occupa addirittura la prima posizione nella speciale categoria “Affari e Lavoro”. Chi meglio del presidente della

per parlare fuori dei denti, alle classifiche di questo genere non credo molto perché sono fluttuanti: sei al primo posto un anno e precipiti a metà della graduatoria l’anno

recenti stavano traballando pur con bassi interessi bancari. Se le banche aumenteranno i tassi, come è prevedibile, portandoli a cifre superiori al 5%, queste rischiano il fallimento”. “Per quanto riguarda il credito - aggiunge il presidente dell’ente camerale - voglio sottolineare gli importanti contributi dati dalla Camera di Commercio al Confidi e alle cooperative di garanzia. La Camera e gli altri enti locali ravennati hanno continuato a sostenere questo sistema creditizio, che è imprescindibile per aiutare le aziende in questo momento di crisi”. Ravenna presenta tuttavia un aspetto positivo. “Il nostro vantaggio è che abbiamo realtà molto variegate, specie quelle collocate nella sponda sinistra del porto canale, tra le quali le imprese del distretto chimico stanno tenendo abbastanza bene. L’altra colonna portante dell’economia ravennate è il turismo, che nel 2011 ha retto discretamente”. “Molte incognite, con aspetti po-

Realtà variegate aiutano la tenuta

Camera di Commercio di Ravenna Gianfranco Bessi, che è anche presidente nazionale del Consorzio Italiano Cooperative Lavoratori Ausiliari Traffico (CICLAT), può approfondire questi dati? A lui abbiamo chiesto cosa significhi per Ravenna aver conquistato il vertice in questo rilevante settore economico in un momento come quello attuale. “Bella domanda...”, risponde, chiarendo la sua opinione sulle classifiche stilate dai giornali. “Intanto,

14 | IN Magazine

successivo, pur non essendo cambiata sensibilmente la situazione”. Bessi non si sottrae dall’esprimere il proprio parere sull’economia ravennate: “A me pare, se si vuol dare un voto alla situazione economica locale, che stia sul sei meno meno. Tuttavia possiamo dire che siamo messi meglio di altri territori geografici, ma non benissimo. Abbiamo

aziende in affanno e altre, anche molto importanti, che fino a tempi

sitivi e negativi, presentano l’agricoltura, l’industria, il commercio e l’artigianato. L’agricoltura - rimarca Bessi - è quella che sta peggio. L’anno agricolo è stato abbastanza pesante. In molti stanno abbandonando l’attività”. Altro settore importante è l’artigianato. “Questo comparto è molto in affanno. Oltre al poco lavoro il problema è quello della riscossione delle fatture, che troppo spesso restano


senza incasso. Non parliamo poi dei crediti nei confronti degli enti pubblici: quando si ha la fortuna di riscuotere il dovuto, rimangono comunque tempi troppo lunghi”. Da Bessi arriva un appunto al patto di stabilità. “Questo provvedimento governativo - precisa - non permette agli enti pubblici virtuosi, e i nostri sono in prevalenza tra questi, di spendere i soldi depositati in banca. E coloro che dovrebbero riscuotere non sono nelle condizioni, a loro volta, di saldare i fornitori”. Anche il commercio non naviga in buone acque: “I consumi - prosegue - hanno fatto registrare una consistente diminuzione. In sostanza si può dire che i soldi non girano”. Sta un po’ meglio l’industria, “quella pesante, che risente meno della crisi generale. Tengono abbastanza bene le imprese del distretto petrolchimico, con i loro prodotti di vario genere, come la gomma, i concimi, la chimica fine, i gas nobili, e il polo metallurgico di Marcegaglia, che fa continui investimenti su Ravenna”. E l’industria delle costruzioni? “Qui siamo messi male, - afferma Bessi -. Sono calate notevolmente le gru, segno di una

Gianfranco Bessi e il CICLAT Nato a Piacenza, Gianfranco Bessi arriva a Ravenna nel 1956 a vent’anni, come ragioniere di un’impresa di Milano che costruiva la parte ravennate della strada Romea. “Quando l’impresa terminò i lavori - è lo stesso Bessi a raccontare - se ne andò ma io rimasi. Avevo trovato la morosa, Elena, mi sono sposato e abbiamo avuto cinque figli, tre maschi e due femmine. Nel frattempo era arrivata l’Anic e venni assunto, come contabile, da una cooperativa ravennate di facchini di nome Libertas, che lavorava all’interno del petrolchimico. Nello stabilimento era già presente il CICLAT, con sede a Roma, che gestiva lavori in appalto all’interno dello stabilimento chimico e degli zuccherifici esistenti nella zona. Sono entrato nel CICLAT e, negli anni, ne sono diventato presidente nazionale”. Attualmente al Consorzio aderiscono un centinaio di cooperative di tutte le regioni italiane, una decina del ravennate. Nel corso degli anni ha sviluppato nuovi rami di interesse economico: dalla raccolta dei rifiuti alla manutenzione, dalla ristorazione al movimento merci, dalla vigilanza all’edilizia. Un altro settore nel quale si sta sviluppando molto è l’ambiente, per il quale sono necessarie specifiche certificazioni. “Il CICLAT - spiega Bessi - è il consorzio nazionale dei servizi di Confcooperative, come il CNS è il nostro alter ego della Lega delle Cooperative. Il Consorzio ha il ruolo di acquisire gli appalti, possedendo tutti i requisiti di legge, e passa i lavori alle cooperative del territorio. Tra soci e dipendenti, le persone legate alle cooperative del CICLAT superano certamente le diecimila. Nella provincia di Ravenna sono circa duemila”.


A fianco, foto storiche dall’album di Bessi. In alto è tra i relatori del consiglio generale Filtat del 1972, sotto con Franco Marini.

l’aeroporto di Bologna. Come stazione marittima Ravenna ha la possibilità di offrire alle navi da crociera tutti i servizi, dai carburanti alle derrate alimentari, con un evidente sviluppo dell’indotto. “I ravennati - sottolinea Bessi - si stanno accorgendo che i croceristi desiderano usufruire dei servizi della città. Sarebbe necessario che l’intera comunità cittadina assumesse la mentalità di città turistica”. Altra iniziativa legata al turismo è l’area in allestimento, accanto a Mirabilandia, che ospiterà animali di

riduzione dei cantieri. Le banche hanno chiuso i crediti. Sono molte le imprese con a carico tanti investimenti che non riescono a smaltire”. Note positive giungono invece dal porto. “Il movimento portuale è in

ripresa. Non è ancora ai livelli precedenti al 2008 ma sta recuperando. All’aspetto commerciale si è aggiunto, di recente, anche un grande movimento del traffico delle crociere. Questa è la novità positiva del 2011. Il Terminal Crociere, nella cui società è presente anche la Camera di Commercio, rappresenta un fatto molto importante per Ravenna, divenuta Stazione Marittima. Da Capitaneria di porto che dipendeva da Venezia, infatti, è stata recentemente promossa Direzione marittima, con l’assegnazione del comando dello scalo ad un ammiraglio”. Ravenna è già porto di partenza e

16 | IN Magazine

arrivi di crociere. Nel 2011 hanno fatto scalo al terminal locale 82 navi da crociera con 160 mila passeggeri.

Nel 2012 si verificherà una leggera flessione, con una previsione di 6065 navi, ma nel 2013 sono già assicurati 102 approdi. E potrebbero fare scalo - le trattative sono in fase avanzata - anche le navi del MSC. Nel 2011 qui si sono imbarcati circa 40 mila passeggeri, in prevalenza spagnoli giunti in Italia attraverso

varie specie, richiamo per i visitatori e fonte di lavoro per 160 persone. Anche per il movimento merci sono previste novità. “Una importante - anticipa - riguarda l’accordo che sta maturando tra la Sapir, società ravennate ad azionariato pubblico per la movimentazione commerciale del porto, e la Contship, azienda italiana nel business dei terminal container marittimi”. Per l’economia ravennate, come sarà il 2012?

“Se non si apre la disponibilità di liquidità da parte delle banche sarà un anno nero”, è la risposta precisa e lapidaria del presidente della Camera di Commercio. IN

Qualità della vita: Ravenna ai vertici Nella classifica 2011 della “Qualità della vita” del “Sole 24 Ore” Ravenna è quinta. Ed è addirittura prima nella categoria “Affari e Lavoro”, grazie alla ricchezza prodotta (28.938 euro di PIL pro-capite), ai risparmi, all’importo medio della pensione (787 euro), alla spesa pro-capite per i veicoli, elettrodomestici e PC (1.322,18 euro), all’inflazione e al costo della casa per metro quadro (2.300 euro). Altri punti favorevoli sono la spiccata propensione agli investimenti, il basso livello di prestiti non onorati e il numero di donne occupate (46,01%). Buona anche la situazione per ambiente e salute (4° posto), e il tempo libero (16° posto). Un solo dato negativo: l’ordine pubblico, dove Ravenna scende al 77° posto.


De Stefani S.p.A. Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz ForlĂŹ, Via Ravegnana 407 tel. 0543 811011 - Imola, Via Pola 23 tel. 0542 691911 - Ravenna, Via Dismano 2 tel. 0544 479611 www.destefani.net


Inventare | Anna Tampieri

La scienza della

Ceramica

testo Valentina Minzoni - foto Massimo Fiorentini

Dal legno osso al segnale super paramagnetico. La ricerca avanzata nel campo della medicina rigenerativa passa attraverso il materiale ceramico. Come spiega Anna Tampieri, coordinatrice di Istec - Cnr.

A Faenza, patria della ceramica artistica, c’è anche chi studia scientificamente questo materiale. È Istec, l’istituto del Centro Nazionale delle Ricerche (Cnr) dedicato allo studio e allo sviluppo dei materiali ceramici. Al suo interno studiano e lavorano giovani ricercatori eccellenti, che brevettano “invenzioni” d’importanza planetaria. “La parola ceramica viene di solito interpretata in modo restrittivo. In realtà i materiali ceramici ricoprono applicazioni in tutti i settori; per definizione, infatti, è ceramico tutto ciò che non è metallo”. Parola di Anna Tampieri, scienziata eccellente e coordinatrice del gruppo di ricerca di Istec sui bioceramici. “Le principali linee di ricerca del nostro istituto - prosegue - sono tre: l’aerospazio, l’energetica e il biomedicale. Io coordino un gruppo di 12 ricercatori nel settore della medicina rigenerativa”. La ricerca più famosa del gruppo è quella sul legno osso, che ha già

18 | IN Magazine

ottenuto risultati importantissimi, oltre a portare riconoscimenti dai media di tutto il mondo, primi tra tutti Bbc e Time Magazine. “Abbiamo ricevuto - sottolinea Tampieri - l’encomio dal Time Magazine come la 30esima ricerca più importante del 2009 fra 50 selezionate in tutto il mondo, e siamo stati in seguito intervistati dalla Bbc. Abbiamo anche vinto il primo premio area centro della ‘Start Cup-Cnr’, promossa dal Sole24Ore come competizione finalizzata a stimolare l’imprenditorialità scientificotecnologica a partire dai migliori risultati della ricerca italiana. Poi abbiamo partecipato al premio nazionale ‘Innovation’, conquistando il premio della Svizzera”. I risultati più importanti, però, sono quelli raggiunti in campo medico.

“Siamo riusciti a brevettare un materiale, il cosiddetto legno osso, in grado di sostituire e riparare le ossa lunghe soggette a carico come il femore, per le quali ancora oggi


IN Magazine | 19


A fianco, Anna Tampieri illustra le ricerche svolte per il legno osso.

non esistono soluzioni se non la sostituzione con barre metalliche, con tutti i problemi che comportano. L’intuizione arriva dalla natura, dal legno degli alberi, che ha la stessa struttura interna dell’osso. Ciò che facciamo è tenere ferma la struttura interna e modificarlo chimicamente all’esterno, in modo da conferirgli le stesse proprietà meccaniche ed elastiche dell’osso, oltre alla capacità di portare pesi. Fino ad ora il legno rattan è quello che abbiamo usato di più, poiché

di rigenerare l’osso naturale, il paziente tornerà a vivere esattamente come prima, con il suo nuovo osso”. Quando potrà essere utilizzato sui pazienti questo materiale rivoluzionario?

“Lo stiamo ancora sperimentando, occorreranno circa 3 anni ancora di numerosi test prima che il materiale possa essere definitivamente exploitato. Fino a tutto il 2011 il progetto godeva di finanziamenti europei, ora stiamo valutando come portarlo sul mercato”.

Nuovi materiali, ispirati dalla natura mima la struttura microscopica dell’osso, ma lavoriamo anche sulla quercia rossa e sul pino. Questo biomateriale ha il vantaggio di non aver reinterventi; il sostituto osseo ha anche la formidabile capacità

20 | IN Magazine

La vostra innovativa ricerca apre dunque le porte alla medicina rigenerativa...

“L’importanza delle nostre attività di ricerca sta nel cambiare la mentalità dal ‘riparare’, passando dal

concetto di sostituzione ad uno di rigenerazione. Oltre alle ossa lunghe siamo intervenuti anche sulle articolazioni con un prodotto appena arrivato sul mercato, che serve per riparare la regione osteocondriale, cioè osseocartilaginea. Si tratta di un materiale che rivoluzionerà la filosofia della protesi: mima completamente l’osso e la cartilagine umana, viene inserito al posto di una protesi e in breve tempo rigenera osso e cartilagine, evitando i problemi causati dalle protesi e dai frequenti interventi sistemativi che esse necessitano”. Qual’è l’ultimo progetto a cui state lavorando?

“La nostra ultima scoperta, appena nata, aprirà un altro settore enorme della medicina rigenerativa e della teragnostica (diagnostica e terapia, ndr). Siamo riusciti ad introdurre dentro la parte chimica dell’osso un segnale super parama-


Te c n o s o l s n c | v i a d e ll a M e r e n d a , 24 F o r n a c e Z a r a t t i n i ( R a v e n n a ) | Te l . + 3 9 . 0 5 4 4 . 4 5 3 0 11 S h o w - r o o m Tr a s p a r e n z e b y Te c n o s o l | v i a R o t t a , 6 5 / A R a v e n n a | Te l . + 3 9 . 0 5 4 4 . 5 0 17 8 9 www.teloneriatecnosol.it


gnetico, grazie al quale potremo attivare il tessuto osseo semplicemente sottoponendo il paziente ad un campo magnetico. Mi spiego: fin’ora s’introduceva dentro l’osso un’altra fase, la magnetite, che però è tossica; noi invece siamo riusciti a trasformare il tessuto osseo stesso in super paramagnetico. Questo vuol dire che le cellule possono venir attivate a rigenerare l’osso in tempi molto minori rispetto a quelli richiesti normalmente. Inoltre, poiché un materiale super paramagnetico ha anche la capacità di riscaldarsi, saremo in grado di fare cure terapeutiche antitumorali localizzate, curando ad esempio un tumore per trattamento termico”. Viene naturale applaudire un simile centro. Ma viene anche automatico chiedersi, visto le problematiche attuali, come riusciate ad essere così efficaci in un contesto così locale come Faenza, in Italia. Com’è fare ricerca qui?

“Da una parte stare a Faenza ci fa comodo, perché c’è poca con-

Chi è Anna Tampieri Nata a Faenza nel 1960, la dottoressa Anna Tampieri ha girato il mondo prima di tornare nella sua città, alla guida dell’Istituto di Scienza e Tecnolgia dei Materiali Ceramici. Laureata con lode in Chimica all’Università di Bologna, è ricercatrice prima all’Università di Milano poi alla Berkley University negli Stati Uniti. Dal 1987 lavora come ricercatrice all’Istec-Cnr di Faenza, vincendo anche uno stage che la porta per quattro mesi in Giappone, all’“Institute for Inorganic Materials”. Dal 1996 è a capo del gruppo di ricerca di Istec sui materiali superconduttori per poi passare, dal 1998 ad oggi, al ruolo di coordinatrice del gruppo di ricerca sui bioceramici. Nel 2000 assume la carica di presidente di Fin-Ceramica Spa di Faenza (attualmente riveste il ruolo di consulente scientifica), impresa del settore biomedicale nata come spin-off dell’Istec ed oggi leader mondiale nel campo della sostituzione cranica. Al suo attivo ha molte importanti pubblicazioni su riviste internazionali e oltre 10 brevetti internazionali di sua invenzione.

22 | IN Magazine

fusione e siamo molto autonomi. Dall’altra le difficoltà sono moltissime. Restiamo perché siamo testardi e alla fine, rischiando, siamo riusciti a fare quello che volevamo, trovando i fondi per conto nostro. Tuttavia non va dimenticato che noi, così come tutta la ricerca italiana, ci manteniamo solo attraverso i progetti internazionali che riusciamo a conquistare; i ricercatori qui, eccetto due, sono tutti con contratti a termine: se non conquistiamo progetti o fondi la gente non può essere pagata, né tanto meno può restare aperto l’istituto”. Voi però, negli ultimi 10 anni, avete ottenuto risultati importantissimi, senza far fuggire cervelli...

“Credo sia stato possibile grazie alla costruzione di un link eccezionale: c’è la parte materiali, che siamo noi, la clinica con la quale collaboriamo, l’Istituto ortopedico Rizzoli, e infine l’impresa, Fin-Ceramica. Per essere incisivi in questo settore bisogna creare la filiera, in modo da avere sempre chiaro non solo le richieste del target ma anche un contatto diretto con chi userà il materiale (il chirurgo) e con chi lo commercializzerà. A quest’ultimo proposito è stata creata Fin-Ceramica, impresa spin off del nostro gruppo, che è già leader mondiale nella sostituzione cranica e che svolge, dopo di noi, tutto il lavoro di test specifici prima di far passare il brevetto a marchio CE e infine alla commercializzazione. Questi sono i rapporti che generano i successi: non c’è un materiale che vale per se stesso, ma vale per la sua particolare applicazione”. IN



Ideare | Economia dinamica

24 | IN Magazine


Il coraggio

Innovazione

dell’

testo Claudia Graziani - foto Massimo Fiorentini

Carrelli elevatori elettrici, schermi tattili con cui interagire, biciclette ad idrogeno. Tre idee sviluppate a Ravenna e dintorni, segnali incoraggianti di economia dinamica.

Una pagella di tutto rispetto quella di Ravenna. Proprio così la chiama, pagella, il Sole 24 Ore la valutazione che assegna ad ogni provincia italiana nell’indagine che da più di vent’anni il quotidiano economico svolge confrontando le 107 province del territorio nazionale sulla qualità della vita. Ravenna, nel 2011, non se l’è affatto cavata male, anzi. Intanto sale al 5° posto dal 9° dell’anno precedente, dopo Bologna, Bolzano, Belluno e Trieste. E poi risulta prima in classifica per quanto riguarda la sezione “Affari e lavoro”, in particolare per l’occupazione delle donne, l’incidenza delle sofferenze sui prestiti, i rapporto impieghi/depositi, l’occupazione dei giovani tra 25 e 34 anni, la quota delle esportazioni sul Pil, e le imprese registrate ogni 100 abitanti. Certo sono dati che da un lato sorprendono, visto la particolare contingenza economica di crisi e visto che nel mese di dicembre è cresciuto del 160% il ricorso alla cassa integrazione. Dall’altro rappresentano uno slancio, se non di ottimismo, almeno di fiducia per il futuro. Quindi è più di un’impressione il dinamismo, l’intraprendenza, anche il coraggio presenti nel tessuto imprenditoriale e artigianale ravennate. Siamo andati a cercare realtà che possano darci l’idea di tutto ciò. Investimenti in ricerca e innovazione, attenzione all’ambiente, nuove tecnologie al servizio di una società sempre più attiva: sono gli elementi che abbiamo trovato.

IN Magazine | 25


A fianco, Andrea Bianchi e Daniela Donnini di “Touchwindows”. In apertura uno dei loro schermi tattili presentati a Tamo, innovativa esposizione al Complesso di San Nicolò. Nella pagina a fianco, Antonio Cantone, Ad di Carer srl.

Touchwindows

mosaico Tamo. “Il settore culturale

Comunicazione multimediale: sono partiti da qui nel 1994 Andrea Bianchi e Daniela Donnini per la loro esperienza imprenditoriale, incentrata su divulgazione ed informazione. Si sono accorti nel tempo che per le idee che avevano non c’erano le tecnologie adeguate e così hanno deciso di realizzarle. “È nata quindi nel 2005 Touchwindow - racconta Bianchi, che ne è amministratore unico -, con sede a Montaletto di Cervia. Ci siamo specializzati in tecnologie interattive con l’intenzione di coinvolgere clienti e fruitori in esperienze multisensoriali”. Bianchi si riferisce a

c’interessa molto, perché ci offre la possibilità di soddisfare la nostra curiosità e di trasferirla in quelle che possono essere le aspettative del visitatore di una mostra o di un museo. Molta soddisfazione ci stanno dando le installazioni realizzate al Museo della civiltà libica di Tripoli che raccoglie i siti archeologici più importanti, al Maxxi di Roma e naturalmente alla mostra Tamo di Ravenna con una grande proiezione architetturale su una parete, il tavolo interattivo multi touch. Inoltre - prosegue Bianchi - stiamo realizzando per il museo geologico di Caselle in Pittari, in provincia di Salerno, all’interno del Parco naturale del Cilento, una particolare struttura a cubo. Si tratta di riprodurvi all’interno una grotta, non visitabile dal vero perché accessibile solo agli speleologi. Desideriamo che sia per il visitatore un’esperienza a 360 gradi e il più reale possibile. Per questo, così come accaduto per il progetto

schermi tattili con i quali interagire, sfogliando pagine e scegliendo fotografie e quindi manipolare, muovere, zoomare, ruotare e gestire i contenuti presentati. Gli ambiti sono i più vari: il retail, cioè i punti vendita, il turismo, l’intrattenimento e la cultura. Qualcuno può averne fatto già esperienza visitando la mostra permanente del

26 | IN Magazine

libico, in collaborazione con l’Università di Ancona, abbiamo ripreso immagini della grotta e l’abbiamo scansionata al laser. Le proiezioni immersive al museo, con tanto di diffusori di essenze che riproducono gli odori naturali, daranno l’idea di quel luogo”. Recentemente, con le aziende ravennati Panebarco & C (che sviluppa progetti interattivi, ricostruzioni e animazioni tridimensionali, software per visite immersive) e Intera Srl (agenzia web grafica e comunicazione), Touchwindow ha dato vita al marchio Seeover, per la fornitura di sistemi integrati per la divulgazione, la promozione e l’informazione. “Oltre a fare sistema con altre aziende - conclude Bianchi - aggiornarsi costantemente sulle nuove tecnologie è l’aspetto più importante. E quello che sembrava fantascienza è già il presente, come gli schermi trasparenti interattivi. Non tarderanno ad essere di uso comune anche gli schermi touch di computer e televisori”.


Carer Srl Dal 1976, a Cotignola, progetta e realizza carrelli elevatori elettronici da 0,8 a 25 tonnellate e da oltre 35 anni è anche l’unico costruttore specializzato in carrelli elevatori esclusivamente elettrici in grado di competere con omologhi macchinari a combustione. “Sono 90 i modelli del nostro portafoglio - spiega l’amministratore delegato Antonio Cantone -. La nostra filosofia è quella di progettare e realizzare prodotti che rispondano alle esigenze del cliente, anticipando le loro aspettative. Proprio come l’alta sartoria. E tra i clienti abbiamo Volkswagen, Michelin, Klm. Da sempre la Carer ha voluto costruire carrelli elevatori elettrici che potessero svolgere, in tutto e per tutto, gli stessi compiti dei carrelli a combustione interna a parità di produttività, ma con una significativa riduzione dei costi di esercizio. Inoltre non dimentichiamo che con l’elettrico il luogo di lavoro è anche più salubre: stop a fumo, rumore, gas nocivi”. Rispetto per l’ambiente e produttività è una combinazione sulla quale Carer investe in termini di innovazione e ricerca in collaborazione con l’Università. In particolare con quella di Bologna, per lo

sviluppo di una nuova elettronica che porterà a carrelli elevatori di grossa portata con altissime prestazioni ed un elevato rendimento. Con l’Università di Modena c’è in corso un progetto di ricerca per l’ottimizzazione di stabilità e razionalizzazione del sistema idraulico, per ridurre il consumo energetico senza compromettere le performance.


A fianco, Alberto Angelini mostra la bici di sua produzione.

Microcredito etico-sociale ravennate e imolese

Angelini Giancarlo e figlio Una bicicletta a pedalata assistita ad idrogeno. Maggiore autonomia

rispetto a quella elettrica e un tempo di ricarica ridotto a 15 minuti anziché diverse ore. C’è un po’ di Ravenna in questo che per ora è ancor un prototipo, ma che nelle intenzioni vorrebbe essere commercializzato. “L’idea è nata da un rapporto di lunga data con un cliente, diventato un amico racconta Alberto Angelini, contitolare con il padre della Angelini Giancarlo e figlio, produttore di biciclette da corsa e city bike a San Pietro in Vincoli -. Franco Tozzi, dell’impresa ravennate Tozzi, mi ha chiesto di realizzare il telaio in carbonio per una bicicletta la cui tecnologia per la propulsione ad idrogeno era allo studio dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del Consiglio nazionale delle ricerche. Tre ingegneri della sede di Messina sono venuti nel mio laboratorio e la bici ha preso forma. Si tratta di un modello a pedalata assistita, una manopola regola l’accelerazione a seconda

28 | IN Magazine

delle necessità del ciclista, raggiungendo anche i 150 chilometri d’autonomia e i 25 chilometri all’ora. Zero emissioni, esce solo vapore acqueo da un tubicino grande come una cannuccia. La biciclet-

ta è stata esposta in diverse fiere specializzate di mezza Europa ed è stata oggetto di un servizio per Tg Leonardo di Rai3. Certo il prototipo ha costi molto elevati e non sarebbe commercializzabile, anche se un acquirente lo avevo già trovato, ma poi dove sarebbe andato a fare rifornimento di idrogeno? Ora c’è proprio da sviluppare una rete di distributori e credo che la Tozzi3 ci stia lavorando. Per quanto mi riguarda - conclude Anegelini -, mi basta una telefonata. Io sono pronto per farne anche in alluminio, più economiche ma con le stesse prestazioni. Ci credo in questo progetto, anche perché la bicicletta è il mio mondo e sarà un elemento importante anche nel mio agriturismo di imminente apertura vicino a Mirabilandia. Un parco bici sarà a disposizione per escursioni nelle bellezze naturalistiche del nostro territorio”. IN

La crisi dei sistemi economici locali spinge verso l’innovazione ma anche verso forme di mutualità sociale che già in passato hanno dato buoni frutti. Una di queste è il microcredito, consolidata tradizione di mutualità che risale alle Casse Rurali di fine Ottocento. Il microcredito è una forma di finanziamento destinata a persone che, pur svolgendo un’attività lavorativa, vivono temporanei momenti di difficoltà economica ed hanno limitate possibilità di accesso alle istituzioni creditizie: al centro del sistema vi è una rete di rapporti interpersonali, che si basano sulla fiducia reciproca e sullo scambio di informazioni, suggerimenti, iniziative. Il microcredito può quindi diventare uno strumento indispensabile per combattere l’esclusione sociale e favorire, sulla scia del principio di sussidiarietà, la formazione di reti di cittadini attivi. È la convinzione della Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, del Credito Cooperativo ravennate e imolese e delle venti associazioni firmatarie dell’Accordo di collaborazione che hanno avviato l’esperienza del “Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese”, progetto di finanziamento per sostenere le famiglie che versano in precarie condizioni economiche. “La novità di questo accordo - spiega Tiziano Conti, vice presidente della Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche è il collegamento con le associazioni del territorio. In questo modo si realizza una rete virtuosa che coinvolge la cooperativa di credito e il mondo del volontariato, per avviare una concreta coesione sociale”. www.fondazionedallefabbriche.coop


Via Diaz 22, RaVENNa - tEl. 0544.39546


Progettare | Darsena di cittĂ


Il futuro

Acqua

scritto nell’

testo Roberta Bezzi - foto Massimo Fiorentini

Qualcosa si muove tra le paludi burocratiche del progetto per la Darsena di cittĂ . Grazie ad un percorso di democrazia partecipata compiuto da 250 cittadini, che hanno consegnato al sindaco le loro 22 soluzioni.


È “Darsena di città” la chiave di accesso al futuro di Ravenna. Se ne parla da più di vent’anni, dalla prima proposta di trasformazione contenuta nel progetto Marmarica (1989) per arrivare al master plan del noto architetto Stefano Boeri (2004). Gli anni passano e ora i fondi languono, mentre i nodi da risolvere sono più o meno gli stessi: la “barriera” stazione ferroviaria, bonifica delle acque del Candiano, rapporto tra edificazione e verde, presenza di ben 42 proprietari privati. Qualcosa, però, è cambiato: il consenso dei cittadini è in aumento. Un bel passo avanti considerando che, nelle moderne pianificazioni urbanistiche, il parere dei cittadini risulta indispensabile. I ravennati sembrano aver capito le potenzialità di questa lunga via d’acqua di tredici chilometri, il canale Candiano, che collega l’Adriatico al centro storico, terminando a ridosso della stazione ferroviaria con quella che potrebbe diventare una straordinaria piazza d’acqua. Lo dimostra il successo riscontrato dalla prima tappa del percorso di democrazia partecipata, che ha coinvolto tra settembre e dicembre ben 250 cittadini. Al termine di una serie di workshop e di incontri sono emersi ventidue progetti condensati nel volume “La Darsena che vorrei”, consegnato al sindaco Fabrizio Matteucci. Nei primi mesi del 2012 si proseguirà con nuovi incontri ispirati alla filosofia del laboratorio permanente, per seguire passo passo l’iter burocra-

32 | IN Magazine

tico di approvazione del Poc (Piano operativo comunale) tematico,

che dovrebbe essere adottato dal consiglio comunale entro il prossimo luglio. In attesa del bando per il progetto, che dovrà risolvere il problema della “frattura” della stazione, riqualificare la testata della Darsena e l’ex sede della Dogana, ad inizio anno saranno appaltati i lavori di demolizione delle cancellate e di arredo urbano di minima (illuminazione e panchine), della parte iniziale del canale Candiano, dalla torre di Zucchi fino alla sede dell’Autorità portuale. “Mi pare - ha commentato il sindaco Matteucci - che la richiesta dei cittadini sia chiara: non fare della Darsena la replica di un altro quartiere ma una nuova area in cui le diverse funzioni si mescolino in modo originale, fondando la propria identità sull’acqua. Malgrado le difficoltà, ora tocca al Comune dimostrare di essere all’altezza di questo grande processo di partecipazione”. Nei prossimi mesi potrebbe ottenere il via libera l’intervento di Cmc, giudicato in linea con gli orientamenti urbanistici già definiti e con

Spiaggia urbana, come a Parigi In estate la creazione di una spiaggia urbana, seguendo il modello già sperimentato a Parigi. In inverno l’organizzazione di attività ricreativo-culturali negli edifici di archeologia industriale già esistenti. Due idee dell’architetto Stefano Boeri, celebre per gli studi sulla condizione urbana contemporanea, per rendere immediatamente fruibile lo spazio urbano della Darsena, in attesa che i lavori si completino. Una delle maggiori preoccupazioni dei cittadini, nell’ambito del percorso di democrazia partecipata, riguardava proprio la gestione della fase transitoria, ossia di ciò che si può fare subito. “La questione più immediata - afferma Boeri - è collegare la Darsena al centro storico. Bisognerebbe costruire nella parte più prossima alla città, subito dietro la stazione ferroviaria, rendendo accessibile quello che in origine era solo uno spazio riservato all’attività produttiva e portuale. Un primo passo per aprire una prospettiva nuova sul quartiere è collegare quest’area con le strutture ricettive ravennati e sfruttare al massimo gli spazi per organizzare eventi artisticoculturali tutto l’anno”.


il master plan Boeri. L’azienda privata ravennate ha presentato mesi fa il proprio progetto: spostamento dei propri uffici in via Trieste e costruzione di un comparto residenziale e commerciale, su un’area di 50 mila metri quadrati con al centro una grande piazza pedonale, con l’obiettivo di coniugare l’idea di città pubblica e privata. La vera sfida sarà però il coinvolgimento anche degli altri proprietari. “In questo momento di crisi economica - sottolinea l’assessore Gabrio Maraldi - è fondamentale il loro apporto. Nonostante il loro momentaneo disinteresse in questa prima fase credo che troveremo il modo di coinvolgerli. Penso soprattutto ai fondi immobiliari, ai cosiddetti ‘articolo 18’, gli accordi pubblico-privati, ma non solo. Sarebbe già un buon risultato far sì che uniscano le proprie forze anche solo alcuni di loro”. IN

Atelier Tessuti Mengozzi e Mazzoni Veste la tua casa C.so Matteotti, 60 - Faenza - Tel 0546 26559 - www.mengozzi-mazzoni.com


Immaginare | L’Exploratorium

La scienza

ei

Saperi testo Anna De Lutiis

Ph. Massimo Fiorentini

Ermes Fuschini lancia un’idea per la Darsena: trasformarla in Expolatorium, centro per lo studio scientifico in città. Un sogno per Ravenna, legato alla candidatura a capitale europea della cultura.

34 | IN Magazine

Sul progetto di una “città della scienza e dei saperi”, un exploratorium, si sono espressi e confrontati alcuni cittadini, studiosi e scienziati sollecitati da Ermes Fuschini, autore del libro “Lettera a Prometeo” edito da Media News che ben s’inserisce nel contesto della candidatura di Ravenna Capitale europea. Al progetto hanno dato il sostegno, tra gli altri, i sindaci di Ravenna, Forlì e Cesena. L’Exploratorium, secondo i promotori, potrebbe essere ospitata alla Darsena. Abbiamo chiesto a Fuschini com’è nata questa idea. “Dall’evolvere e il contaminarsi di idee, suggestioni, passioni. Se

penso ad un’origine, però, penso ad una lettera che avrei voluto scrivere ad un cario amico un paio d’anni fa, quando si trovò ad avere un problema di salute di non facile soluzione. In quel momento sentii forte la necessità di un legame più stretto tra scienza e umanesimo (anche umanità). Poi il confronto con tante persone, la suggestione di Ravenna 2019, la critica alla mancanza di spazi adeguati per la cultura scientifica, la... Lettera a Prometeo”. Non poteva mancare il parere di Sergio Zavoli, presidente del Comitato per Ravenna Capitale della Cultura Europea 2019: “Nel-


la storia della civiltà i momenti di massimo splendore si sono avuti proprio quando le discipline umanistica e scientifica hanno interagito, superando confini che non hanno ragione di essere”. In una città che ha evidenti tracce di cultura umanistica, quella scientifica sembra più opportuna che mai. È ciò che sottolinea il sindaco Fabrizio Matteucci: “Ognuno di noi spera nella scienza e nelle nuove tecnologie. Forse basterebbe questo a motivare la nascita di una città della scienza a Ravenna”. Con la passionalità che la contraddistingue invia il suo contributo anche Cristina Mazzavillani Muti, sempre presente quando si parla di Ravenna: “Promuovere la scienza come cultura primaria è senza dubbio una precedenza assoluta. Tutta la Darsena è lì per questo, nata e riservata per questo. Per chi lo sente, lo vede e ci crede”. Franco Gàbici, personaggio emblematico della coesistenza di mondo umanistico e scientifico, indica Dante a modello di cultura universale: “Dante dovrebbe essere assunto come testimonial di un moderno modello di cultura. Non stupisce quindi questa idea a Ravenna, la divulgazione del sapere scientifico che non escluda interconnessioni con l’altra cultura”. IN

Fiorista

Rosa Scarlatta di Bandini Cristina

Fiori e p rofumi per l’ambiente e per il corpo

Sopra, da sinistra, Sergio Zavoli e Cristina Mazzavillani Muti. Sotto, Franco Gàbici, affiancato da Bruno Vespa. In apertura, Ermes Fuschini.

Apertura domenicale Via Bovini, 30 - 48123 RAVENNA Tel. 0544 771094 - Cell. 349 2983111


Raccontare | La darsena

36 | IN Magazine


L’ormeggio della

Storia

testo Andrea Casadio - foto Massimo Fiorentini

Tra terra e mare, l’identità di Ravenna è ancorata da sempre alla sua darsena. Che oggi, passata l’era della “deindustrializzazione”, cerca il suo nuovo volto.

Quello sul destino della vecchia darsena di città e del quartiere circostante è uno dei temi più dibattuti nella Ravenna degli ultimi anni. Il recupero di quest’area costituisce la principale sfida di politica urbanistica che la comunità ravennate nel suo complesso (istituzioni, imprenditoria, cittadinanza) si trova ad affrontare in questo scorcio di nuovo secolo. Proprio perché geograficamente adiacente al mare, questa zona esprime un aspetto fondamentale della storia e nell’identità stessa della città: quello, appunto, del suo rapporto con l’orizzonte dell’Adriatico, che qui è registrato quasi come

in un sismografo nei suoi alti e bassi, nei suoi corsi e ricorsi lungo lo sgranarsi dei secoli. L’incontro di terra e di acqua, di lagune e mare aperto è dunque il genius loci di partenza, fin da quando, in qualche punto ancora impre-

cisato del centro storico, cominciò a svilupparsi il primo nucleo della futura Ravenna. In ogni caso, una vocazione portuale di questa zona si fa risalire perlomeno all’epoca romana, quando, a non grande distanza

da qui (e cioè nell’area all’incirca fra la Rocca Brancaleone e la stazione) sembra si aprisse il bacino del porto civile (a Classe era invece lo scalo militare). Successivamente il mare, allontanandosi, lasciò emergere una zona che possiamo immaginare dunosa e “pre-costiera”, che la città occupò in parte nell’ultima espansione che ne precisò definitivamente i confini storici, ossia nel periodo della Ravenna “capitale” nel V secolo dopo Cristo. Fu allora che venne costruito il tratto di mura che passava lungo quello che è oggi il parco-binari della stazione: al di là, verso la spiaggia ancora vicina, si estendeva un’area sepolcrale, all’in-

IN Magazine | 37


A fianco, immagini d’epoca della darsena. Sopra com’era nel 1923/24, sotto nel 1955 (tratte da “E’ Cangian”, Ravenna, Danilo Montanari Editore, 2005 II ed., p. 92 e p. 51). In apertura, una veduta del vecchio porto di città del 1900 (tratta da “Vecchia Ravenna”, anno 6, pag.50, edita da Cooperativa Culturale Ricreativa Libera Stampa Romagnola, 1981).

questi luoghi. Per quanto l’attività del porto restasse quella di uno scalo nel complesso secondario e dal raggio poco più che locale, esso cominciò gradualmente a dotarsi di tutte le infrastrutture connesse all’attività commerciale. In particolare, verso il 1780 furono realizzati, su disegno di Camillo Morigia, i grandi magazzini sulla banchina orienta-

terno della quale Teodorico fece edificare il proprio mausoleo.

Col passare dei secoli e con l’ulteriore allontanarsi della linea di costa, anche questa zona venne infine “conquistata” allo sfruttamento agricolo. Nel tardo Medioevo aveva ormai assunto la dignità di località ben definita nell’immediato suburbio cittadino, conosciuta con il termine di Cenceda e con una topografia abbastanza definita: una sorta di triangolo delimitato a ovest dalle mura cittadine e a est dal corso del Montone e del Ronco, che provenendo rispettivamente dagli attuali borgo S. Biagio e borgo S. Rocco andavano a confluire all’incirca all’altezza del pala De Andrè, per poi sfociare in Adriatico in direzione di Punta Marina. Questo panorama solitario di orti e di vigne, con la cortina delle mura e le torri della città a fare da quin-

38 | IN Magazine

ta sullo sfondo, venne sconvolto verso il 1740, dopo l’ennesima “rivoluzione idrografica” ravennate, promossa dal cardinale Alberoni. Già la diversione del Ronco e del Montone, pochi anni prima, aveva tolto all’antica Cenceda quelli che abbiamo visto essere i suoi confini naturali. Ora, il progetto del nuovo canale di raccordo fra la città e il mare, seppur non senza dibattiti e polemiche, prevedeva che proprio qui venisse realizzato il suo punto terminale. E così avvenne. Il nuovo canale Corsini, risalendo dal mare da nord-est, giungeva a sfiorare le mura per poi piegare parallelamente ad esse lungo l’odierno piazzale Moro, per concludersi a pochi metri dalla nuova porta Alberoni. E così, dopo oltre mille anni, i profili dei natanti e l’alacre attività sui piazzali e sulle banchine tornarono ad essere la nota caratterizzante di

le, l’odierna via Magazzini Anteriori. Ancora all’inizio del ‘900 essi erano il vero fulcro del quartiere, un vero complesso “multifunzionale” che ospitava anche abitazioni di marinai e operai, officine, botteghe di commestibili, osterie nelle quali si mesceva il vino “marascone”, reso celebre da alcuni versi di Olindo Guerrini dedicati proprio all’atmosfera della Ravenna portuale dell’epoca: “se l’acqua è sporca e puzza di paltano / è per via della merda e dell’orina / ma poi, col marascone e la canina / l’aria si purga e il popolo sta sano”. La seconda tappa fondamentale nella definizione urbanistica della zona si ebbe nel 1863, quando la costruzione della stazione ferroviaria portò alla creazione di un complesso “intermodale” ferroviario e marittimo, al prezzo della demolizione di tutto l’antico tratto di mura compreso fra la Rocca e via Alberoni. Negli stessi anni, sotto la guida di Alfredo Baccarini (all’epoca direttore dei lavori marittimi) venne realizzata una nuova darsena in direzione nord, ossia opposta a quella originaria settecentesca, con tanto di “squero” (cantiere per piccole imbarcazioni) oggi ricordato dall’omonima strada. Fu però so-


prattutto con il risveglio economico del primo decennio del ‘900 che la zona cominciò ad assumere un vero carattere “industriale”. La raffineria di zolfo dell’Almagià, la fonderia Rosetti, le fabbriche di concimi e cementi, la prima officina della luce elettrica, la Callegari e Ghigi (che ebbe la sua pri-

ma sede nei vecchi magazzini del Morigia) sono solo alcuni degli stabilimenti che iniziarono a popolare a cavallo del nuovo secolo le sponde della darsena. La quale, negli stessi anni, venne nuovamente ampliata assumendo la forma vagamente triangolare che, con successivi aggiustamenti, avrebbe sostanzialmente mantenuto fino ad oggi. Unica differenza, l’appendice d’acqua che ancora si allungava di fronte ai magazzini del Morigia. Devastata dai bombardamenti durante la guerra, venne colmata con le macerie negli anni seguenti, cosa che sancì la definitiva scomparsa di quella che due secoli addietro era stata la prima darsena del canale Corsini.

Il porto sul canale Corsini Frattanto, nei decenni a cavallo della guerra, le sponde del canale si erano arricchite di nuove presenze: ad esempio la sede della CMC lungo una strada di nuova costruzione, via Trieste, dove nel 1951 sorse anche lo stabilimento della SAROM, la raffineria di Attilio Monti. A quel punto, però, il quartiere della darsena cominciava a conoscere anche un nuovo tipo di sviluppo, che affiancava alla tradizionale vocazione commerciale e industriale un nuovo e più deciso carattere residenziale. E così, mentre sui vecchi magazzini settecenteschi giunsero a svettare i profili avveniristici dei due nuovi “grattacieli”, icona della Ravenna del “miracolo”, un nuovo quartiere iniziava ad allargarsi a macchia d’olio attorno all’asse della vicina via Gulli. Alla fine degli anni ‘50 la costruzione del nuovo porto a metà strada fra la città e il mare sancì l’inizio del definitivo declino della vecchia darsena urbana. Ancora una volta il quartiere assumeva un tono paradigmatico nel simboleggiare le dinamiche socio-economiche del momento, quelle della “deindustrializzazione”. Il resto, con i reiterati e finora vani progetti di recupero degli ultimi decenni, è la cronaca di una sfida che la Ravenna di oggi è chiamata a fronteggiare una volta per tutte. IN

Una enoteca in centro facilmente raggiungibile in auto dove acquistare vini e liquori da gustare a casa. Kavatappi oltre a proporre un’ampia scelta di vini e liquori dall’Italia e dal mondo vi offre una selezione di oggettistica, accessori e confezioni personalizzate.

FAENZA C.so Matteotti, 42/44 - tel. 0546 681770 www.kavatappi.it


Creare | Francesca Fabbri

40 | IN Magazine


Le tessere della

Modernità

testo Aldo Savini - foto Lidia Bagnara

Dalla contaminazione tra arte, artigianato e design nascono forme nuove, interpreti dell’oggi. Come i mosaici di Francesca Fabbri, anima dell’atelier Akomena.

Le Avanguardie storiche del Novecento hanno infranto la separazione tra le arti cosiddette pure e le arti applicate, proponendo un nuovo rapporto tra il fare artigianale e i processi automatici per la produzione in serie, su base progettuale, di oggetti d’arredo. La serialità ha comportato un nuovo concetto di replica e di copia, sostituite dal termine multiplo molto spesso numerato che implica un’intima contaminazione tra arte, artigianato e design, col conseguente superamento dell’anonimato industriale. Il design ha invaso lo spazio del quotidiano, all’insegna di una sua riqualificazione per sottrarlo al degrado di presenze anonime, la cui funzionalità prescinde da implicazioni estetiche e, pertanto, assolutamente indifferenti e facilmente sostituibili. Sia che si tratti di un pavimento o di un tavolo, di una sedia o di un complemento d’arredo, ogni oggetto mantiene quella imperfezione che lo distingue e al tempo stesso lo rende simile all’altro: somiglianza che trova il fondamento nel progetto e nell’ideazione, distinzione che deriva dall’esecuzione. Francesca Fabbri

reinterpreta la tradizione musiva in

È del 1993 la prima collezione di

un’ottica multidisciplinare, alla luce

tavolini d’autore progettati da Ric-

della ricerca e della sperimentazione contemporanea, sconfinando nel territorio del design e dell’architettura d’interni. Su questi presupposti è nato l’atelier Akomena, fondato con Giuliano Babini nel 1988, che, pur mantenendo le caratteristiche della bottega, si configura come un’impresa moderna per la realizzazione di vere e proprie collezioni con l’apporto di artisti, architetti e designer.

cardo Dalisi, Luigi Serafini, Ugo Marano, Adolfo Natalizi, Giuliano Babini, Gianni Veneziano, Garouste e Bonetti. Nel frattempo la collaborazione con Ettore Sottsass vede un primo intervento nella decorazione musiva della “stanza magica” nel Museo dell’Arredo Contemporaneo fondato da Raffaello Biagetti a Russi e, successivamente, la produzione di una serie di oggetti di arredo. Nel 1996

IN Magazine | 41


A fianco e nelle pagine precedenti, l’artista assieme ad alcune sue creazioni.

Akomena realizza per il cimitero russo di Sainte-Geneviève-Des-Bois, a Essonne nei dintorni di Parigi, il monumento sepolcrale di Rudolf Nureyev. Ideato da Ezio Frigerio, non poteva non essere un tappeto in mosaico, essendo il grande ballerino di origine caucasica un appassionato collezionista di tappeti orientali. Ricoprendo interamente la sagoma di un sarcofago che ne costituisce la struttura portante, come fosse per caso posato sopra, il tappeto conserva la morbidezza e la leggerezza dei panneggi. Per ottenere questo effetto sono state selezionate una ventina di tonalità di rosso e dodici tipi di oro che, tra l’altro, riflettendo la luce, accentuano la leggerezza della materia, quasi fosse volante. Lo stesso effetto plastico si ritrova nella pedana in mosaico dorato come base della scultura dell’artista fiorentino Umberto Pinzauti, posta all’ingresso della sede centrale della Banca Popolare di Ravenna. L’attività di Francesca Fabbri è continuata nel tempo con la produzione delle sue Serie d’Autore: i tavolini Pipe-Pipe realizzati con il recupero di tubi di produzione industriale in acciaio spazzolato del diametro di 20, 30, 40 centimetri

e di diversa altezza, che diventano la struttura portante per un intervento artigianale di rivestimento del piano di appoggio in mosaico, molto spesso dorato. Seguono Alfabeta, gli Stone Carpet, i Tavolini di Mabel, la collezione Sassoft, chaise longue e poltrone realizzate con sassi di fiume e silicone, i tappeti musivi Animal Skin per i quali la Fabbri utilizza come base le pelli di animali per poi rivestirle in mosaico. La progettazione e l’autoproduzione di questi elementi seriali ha comportato un’intensa collaborazione con importanti show-room e gallerie d’arte, tra cui Dilmos Milano. Invitata alla 54ª Biennale di Venezia, ha partecipato al Padiglione Italia regione Emilia Romagna a Reggio Emilia con “Prigione”, una scultura

di grandi dimensioni completamente rivestita in mosaico dorato e argentato. È la prima opera realizzata come Francesca Fabbri e non come Studio Akomena, in previsione di nuove possibilità creative legate al mondo dell’arte più che dell’arredo, del design e dell’architettura, in un momento in cui la crisi si avverte anche in questo settore, stimolando altre ricerche e sperimentazioni. IN

Chi è Francesca Fabbri Nata nel 1963, ha frequentato a Ravenna l’Istituto d’arte per il Mosaico e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Del periodo degli studi ricorda particolarmente l’insegnamento di Aldo Rontini e Vittorio d’Augusta per il ruolo determinante nella sua formazione artistica. Nel 1988 ha fondato lo studio Akomena, un centro di progettazione e realizzazione nell’ambito del mosaico contemporaneo. Vive e lavora a Ravenna, con studio in via Chartres 3.

42 | IN Magazine


INGROSSO E DETTAGLIO: BIANCHERIA, ARREDO CASA, FORNITURE ALBERGHIERE Via di G. Di Vittorio, 1 - 48026 - Russi (RA) Tel. 0544 463070 - Fax 0544 464559 info@pezzolibiancheria.it - www.pezzolibiancheria.it


44 | IN Magazine


Abitare | Casa da collezionista

Collezione

Pop

electro-

testo Linda Antonellini foto Massimo Fiorentini

Un tributo alla Coca Cola e agli oggetti elettronici d’epoca. È l’abitazione di Silver e Francesca, una casa da collezionista ricca di design e curiosità.

Silver Verlicchi e Francesca Rauseo abitano in una casa indipendente a San Marco di Ravenna; la loro abitazione è densa di strumenti musicali, elementi di design attuali e modernariato come tastiere, vecchi pc, chitarre, skate, pattini, scarpe Allstar e Converse, insomma tutto ciò che è stato simbolo degli anni ’80 e ’90. Veramente insolita è la presenza di un videogame da sala giochi in soggiorno: un “Coin Op”, attivato a monete, rappresenta la prima console della storia, generata all’inizio degli anni ’70. In origine lo schermo era una normale TV in bianco e nero dalla grafica estremamente semplificata, a tutt’oggi riproduce un simulatore di ping-pong da cui il nome “Pong”. Sulla stessa parete una stampa del pittore e writer statunitense Keith Haring. Sotto la mensola a forma di radio è di

IN Magazine | 45


Rocket Design, un giovane brand

che si propone di rivisitare in chiave originale oggetti di uso quotidiano. Rivestita in jeans la riedizione del divano “Le bambole” della B&B, che nel 1979 vinse il Compasso d’Oro; accogliente e spazioso, si ripropone nel 2007 in forma attualizzata. L’apparente assenza di struttura portante nasconde resistenti tubolari in acciaio ricoperti da poliuretano flessibile e sagomato; l’attuale design, reso più slanciato ed elegante, conserva le linee tese e sinuose del progetto originale. Diverso il concept della poltroncina in plastica gialla della Moroso: “Little Albert” con struttura in polietilene tinto, ottenuto mediante stampaggio, così come la sedia a forma di gatto verde che, insieme a vasi ed annaffiatoio, fa invece parte della linea Julian Design. Acquistato da Ginestri Arredamenti, il mobile giorno brevettato nel 2003 dal Designer Daniele Lago è composto dagli elementi “36e8” e “Tangram” che accostati gli uni agli altri in segmenti di differente lunghezza e colore consentono innumerevoli

46 | IN Magazine

opportunità di contenimento. Originale anche il tavolino-consolle apribile, che appoggiato alla parete costituisce uno degli elementi d’arredo acquistati da Biagetti. Al primo piano, salite le scale in granito, scende dal soffitto la particolare lampada Ikea riempita di tappi, mentre sulla parete spicca la composizione fotografica che ritrae con la Polaroid tutti gli ospiti che hanno visitato casa Verlicchi. La camera da

della Koziol. Fondata nel 1927 da Bernhard Koziol, la piccola azienda oggi non produce più souvenir in avorio, ma complementi d’arredo di grande forza emozionale. Il salotto con camino è illuminato dalla lampada da soffitto “Cabildo” by Artemide. Creata in alluminio pressofuso dal Designer Eric Solé nel 2007, produce una luce indiretta soffusa che modella il corpo lampada come un anello luminoso. Appoggiata

In soggiorno un videogame anni ’70 letto è arredata con elementi della Italian Design e sul comodino l’in-

novativo Cuboluce di Design Opi-Cini & Nils: alzando il coperchio cromato si accende, abbassandolo si spegne. Rielaborata da un progetto del 1972, questa lampada realizzata in tecnopolimeri fa parte anche della collezione permanente del Museo di Arte Moderna di New York e alla Triennale per il museo del design. Ancora più remota l’origine delle oggettistiche svedesi in plastica

alla parete, la libreria a colonna “Sapiens”, design by Bruno Rainaldi, è composta da due elementi in acciaio verniciato alti due metri, su cui si distribuiscono 14 mensole per una capienza di circa 70 libri. Sulla parete della finestra, un quadro pop art raffigurante Michael Jackson proviene da New York, meta dei tanti viaggi dei Verlicchi, tra cui non mancano anche Marocco, Giappone, Messico, Kenia, Egitto, Normandia, poi ancora Dublino, Bali e Santo



A fianco, il salotto con camino. Sopra, Silver Verlicchi e Francesca Rauseo. Nella pagina precedente, il soggiorno con videogame da sala giochi e la mensola a forma di radio.

Domingo. Il mobile porta tv “Gem” della Dammidesing Design, con finitura laccata lucida, dona allo spazio forma e sostanza. Presente anche nel programma “Around Me” di iPhone e nella rivista di nicchia della Capitale LivingROoMe, la Dammidesign è stata fondata a Modena nel 2006 con l’idea di vendere on-line prodotti che riproducano famosi arredi d’autore a prezzi convenienti. Nello studio tutti i mobili sono Ikea, modello Billy: semplici ripiani modulari del Designer Gillis Lundgren, tranne l’essenziale porta cassette e lattine che è un Verlicchi originale! Tale spazio costituisce il fulcro della casa, perché trattiene tutte le insolite collezioni di Silver. Una passione nata per gioco nel ’95 quando, con l’apriscatole della mamma, cominciava a creare porta-

48 | IN Magazine

penne dalle lattine di Coca Cola; nel tempo ne ha raccolte più di 500, sia italiane sia divise per nazioni, poi ancora bottiglie e oggettistiche di vario genere. L’ordinata raccolta si estende anche a cd e cassette anni ’90, catalogati per generi fra cui musica elettronica, classica, colonne sonore, rock alternativo. Ben più ampia la ricercata collezione di dispositivi elettronici concepiti per giocare con i videogame: console, computer e oggetti tecnologici che, dopo l’elaborazione da parte di nomi come Atari, Coomodore, Zanussi, negli anni ’70 sono passati dall’essere utilizzati esclusivamente da tecnici al divenire bene di consumo di massa. Esposta a casa Verlicchi troviamo anche la tastiera Spectrum della Sinclair, che ha dato il nome al

gruppo musicale di cui fa parte Silver. Una stanza della casa costituisce, infatti, la sala prove del gruppo, che usando sintetizzatori elettronici e strumenti vintage crea pezzi di musica elettronica oggi sempre più apprezzati. Una passione quella di Silver costata diverse centinaia di euro, iniziata 10 anni fa spulciando tra mercatini e soffitte degli amici, luoghi in cui ha trovato oggetti come Magnavox Odyssey, Inno Hit, Sega Master System, Reel, Polistil… Tutti prodotti per intenditori del settore, che negli ultimi 30 anni hanno generato l’attuale tecnologia alla portata di tutti. Attorniati dagli oggetti che hanno rivoluzionato l’era moderna, Silver e Francesca si sono creati un’abitazione densa di design e di buon gusto; a loro la qualifica di architetti mancati. IN


_Aperto a pranzo per colazioni di lavoro. Ideale la sera, per cene intime, in una romantica atmosfera_

S. Michele (RA) - Via Faentina, 275 - Tel./Fax 0544 414312 - giovedĂŹ chiuso



Dirigere | Roberto Vianello

I giovani sotto

Canestro

testo Michele Virgili - foto Massimo Fiorentini

La squadra in DNB e un settore giovanile in grande espansione, premiato da importanti convocazioni. Un cammino in crescita per il club Acmar Basket Piero Manetti, presieduto da Roberto Vianello.

“Sei anni belli anche se dispendiosi”. Roberto Vianello, presidente dell’Acmar Basket Piero Manetti, sintetizza così il suo periodo al comando del club giallorosso. “Sono stato coinvolto per la seconda volta - dice - e mi sono posto alcuni obiettivi. Il primo è ricordare Piero Manetti, una persona che ha regalato tante soddisfazioni al basket ravennate, poi essere riconoscente verso una città che mi ha dato tanto, avvicinare i bambini al basket e soddisfare la mia passione per la pallacanestro”.

Proprio a Piero Manetti, presidente del Ravenna Basket che raggiunse l’A2, è legata la pagina più bella: “Piero è una figura importantissima per la città”, ricorda commosso Vianello. “Ho di lui ricordi indimenticabili: si lavorava insieme in un ambiente unico, con grandi giocatori e partite stupende, come la vittoria di San Lazzaro di Savena che ci fece andare nell’attuale Dna”. A distanza di vent’anni l’ambiente della pallacanestro è molto cambiato: “Oggi è tutto diverso, quello era un

IN Magazine | 51


Nella foto, la squadra che milita nel girone B di DNB. In piedi da sinistra: Morigi, Bosio, Quartieri, Amoni, Barbieri, Cicognani, Locci, Sanlorenzo, Zambrini, del Vecchio. Seduti: Frigoli, Filattiera, Lunghini (ass.all.), Ciocca (all.), Sacchi (vice all.), Babini (fisio), Caroli e Davolio (capitano).

mondo di sport, questo è un’industria. La bellezza del dilettantismo è sparita, non c’è più la passione e l’amore per lo sport, adesso è tutto professionismo e ogni cosa viene esasperata”. Dal 2010 c’è stata una sorta di svolta all’interno del club: “Abbiamo voluto gettare le basi per trasformare la società in qualcosa di più strutturato, è arrivato un allenatore di esperienza come Cesare Ciocca e Dario Bocchini come general manager, che dopo un anno ha però deciso di tornare a Trieste. Hanno portato la loro esperienza contribuendo a consolidare la nostra società”. Tante soddisfazioni per il presidente Vianello giungono dal settore giovanile: “Sono stati fatti sforzi notevoli. Maurizio Massari e il suo staff hanno indovinato le scelte, c’è della qualità, i bambini sono felici e abbiamo anche delle squadre femminili. Un giorno speriamo di avere una prima squadra con tutti giocatori di Ravenna”. A dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto sono arrivate le convocazioni, da parte del Comitato Regionale Emilia Romagna, per la composizione dei gruppi di allenamento

52 | IN Magazine

per il Progetto Azzurri, curato dal responsabile del settore squadre nazionali giovanili maschili Andrea Capobianco, per sette ragazzi delle formazioni giovanili giallorosse: Federico Battaglia, Matteo Giardini, Alessandro Mazzotti, Alessio Temporin, Marco Maraldi, Gian Antonio Zannini e Marco Bendoni. E per quanto riguarda la prima squadra la soddisfazione è la convocazione di Giacomo Cicognani nella nazionale Under 20 guidata da Sacripanti. L’Acmar è inserita nella stagione 2011/12 nel girone B di DNB: “Ravenna merita sicuramente un palcoscenico più importante di quello attuale. Nel nostro girone - prosegue il presidente - la squadra che si è dimostrata più forte è Ferrara ma

noi siamo contenti dei risultati ottenuti; quando abbiamo perso è stato per prestazioni al di sotto delle nostre possibilità”. In un periodo di crisi Vianello ringrazia gli sponsor principali che hanno dimostrato il loro attaccamento ai colori giallorossi. “L’Acmar è stata eccezionale aumentando l’aiuto, poi la Fondazione Cassa di Risparmio e a tutte le aziende che sono riuscito a coinvolgere. Certo, la città di Ravenna potrebbe dare molto di più e noi meriteremmo maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione. Rispetto allo scorso anno - conclude - c’è stato un incremento di pubblico al PalaCosta. Stiamo lavorando bene e il palazzetto sempre pieno ne è la dimostrazione”. IN

Alla guida dei giallorossi Presidente del Basket “Piero Manetti” dalla stagione 2005/06, Roberto Vianello aveva già ricoperto la carica di vicepresidente del Ravenna Basket sul finire degli anni ‘80, quando il basket ravennate agguantò la promozione in A2 al termine del campionato 1988/89. I migliori piazzamenti ottenuti dall’attuale squadra sono il quarto posto della stagione 2008/09 e il terzo nella stagione scorsa. Fiore all’occhiello per il club di via della Lirica è il settore giovanile, composto da circa 350 ragazzi divisi in 20 gruppi che partono dal baby-basket (3-4 anni) fino all’under 19. Lo staff è formato da 25 persone, con Maurizio Massari responsabile del settore giovanile. Acmar è lo sponsor principale della società.



Sostenere | Vittoria Graziani

L’entusiasmo del

Fare

testo Anna De Lutiis - foto Lidia Bagnara

Lavoro e volontariato s’intrecciano nella carriera di Vittoria Graziani. Dal Gruppo Giovani di Confindustria al suo impegno al fianco dei più deboli in Tanzania.

Incontriamo una giovane donna in carriera molto bella, dal fisico di indossatrice. Quel che maggiormente colpisce di lei è il viso aperto, sorridente e lo sguardo diretto, limpido e pulito. Quando le chiedo il luogo d’origine risponde con forza ed entusiasmo: “Sono romagnola doc!”. L’entusiasmo di Vittoria Graziani è contagioso anche durante una breve conversazione, lo stesso che mette nel lavoro e nella vita. “Dopo il diploma in ragioneria mi sono iscritta a Giurisprudenza, ma ho iniziato subito a lavorare presso il Gruppo Ferruzzi tralasciando gli studi. In seguito ho lavorato in banca svolgendo contemporaneamente il ruolo di vice presidente del Gruppo Giovani di Confindustria”. Cosa le ha dato il suo impegno nel Gruppo Giovani di Confindustria?

“Ho lavorato a fianco di Giovanni Poggiali, il presidente, e devo dire che è stata un’esperienza insostituibile che mi ha dato modo di con-

54 | IN Magazine

frontarmi con persone che svolgono attività completamente diverse in aziende. Ho potuto conoscere molte problematiche a livello regionale e nazionale, un’esperienza davvero fondamentale”. Vittoria mostra da sempre un lato molto generoso del suo carattere prendendo parte a iniziative organizzate per beneficenza. Recentemente si è impegnata in una full immersion partendo con una spedizione Lions in Tanzania.

di lavoro che mi permette di farla, compatibilmente con le esigenze di servizio. Partecipare a queste spedizioni mi ha dato tanto e ho deciso di trasformarle in un impegno fisso, almeno una volta ogni anno. Ho scoperto che sono davvero tante le persone che fanno volontariato e dedicano il loro tempo agli altri, un impegno stimolante e gratificante”. Vittoria, lei è impegnata per molte ore al giorno e dedica tempo agli altri.

Le chiediamo di raccontarci questa

Cosa fa nel suo tempo libero, se le ri-

esperienza.

mane? Sport, palestra, legge e ascol-

“Ultimamente ho deciso di dedicare più tempo possibile ad attività sociali e ho partecipato in maniera concreta alla spedizione in Tanzania con un gruppo di medici. Io, non essendo medico, ho avuto l’opportunità di osservare, di imparare, di capire le grandi difficoltà ed esigenze che emergono in alcuni paesi. Sono già tre anni che ripeto questa esperienza grazie anche al mio datore

ta musica?

“Amo frequentare musei e mostre e di questo ringrazio il mio compagno, appassionato ed esperto di arte moderna e contemporanea. Mi piace la musica mentre la lettura la riservo soprattutto ai periodi estivi; recentemente mi sono appassionata alla lettura dei gialli o gialli noir, come quelli di Eraldo Baldini che non perdo mai”. IN



Editare | Ravenna IN Magazine

10 anni in

Copertina

testo Roberta Brunazzi - foto Massimo Fiorentini

Un affollato cocktail party all’Alexander per l’uscita del numero speciale di Ravenna IN Magazine, realizzato in occasione del decennale della rivista.

56 | IN Magazine

Oltre trecento persone si sono ritrovate la sera del 24 novembre al ristorante Alexander di Borgo San Rocco, per brindare al primo compleanno a due cifre della rivista Ravenna IN. Ospiti della serata i collaboratori, gli sponsor, gli amici, i sostenitori ed i lettori del periodico, tra cui tanti protagonisti delle copertine, dal maestro Paolo Olmi alla direttrice del MIC Claudia Casali, da Cristina Rocca ad Enrico Mambelli, da Enrico Sabbioni a Luce Caponegro. Il cocktail party è stata l’occasione per scoprire il numero speciale di Ravenna IN Magazine, edito per questa particolare occasio-

ne celebrata non senza una punta d’orgoglio, con la speranza di aver contribuito a raccontare, numero dopo numero, fatti e volti, progetti e trasformazioni. A campeggiare sulla copertina del numero speciale l’austero profilo di Dante Alighieri, sotto il cui sguardo vigile è trascorso questo primo decennio del XXI secolo. A raccontare Ravenna sono stati alcuni dei tanti volti apparsi in copertina, assieme alle istituzioni, agli sponsor e ai lettori di Ravenna IN Magazine. Voci diverse che hanno raccontato la città, interpretandone eventi e fatti di questo decennio d’inizio secolo. IN



Scegliere | Shopping

1

4

7

8

2 5

9 3

6

1 | Giacca Torrentshell Patagonia, impermeabile e traspirante, da marzo in vari colori. OVERLANDER - via Diaz, 22 - Tel. 0544.39546 - Ravenna 2 | NOE di Verzelloni: sistema componibile con struttura in poliuretano autoportante. Design: Lievore Altherr Molina. ARREDARE INSIEME - via Romea Sud, 58 - Tel. 0544.64265 - Ravenna 3 | Card Ethòs. SABBIONI - via Faentina, 118 - Tel. 0544.460461 - Ravenna 4 | Anello con Morganite e diamanti. LIVIANO SOPRANI Taglieria Pietre Preziose - via Cerchio, 61 - Tel. 0544.215080 - Ravenna 5 | Automobilina a pedali SL R230, per bambini da 3 a 5 anni, produttore Toys Toys. DE STEFANI SPA - v. Dismano, 2 - Tel. 0544.479611 - Ravenna 6 | Teknai, resins technology. SALAROLI - v. Oberdan, 38 - Tel. 0544.213490 - Ravenna 7 | Anello in oro e diamanti Grace T., in esclusiva gioiellerie Gold Gallery - c/o Centro Commerciale ESP - via Bussato, 74 - 48100 - Ravenna 8 | Orologi da polso Vespa, movimento Citizen. F.G. MOTO - via Romea, 144/B - Tel. 0544.401950 - Ravenna 9 | Tessuti by Ciesse. Trasparenze by Tecnosol - via Rotta, 65/A - Tel. 0544.501789 - Ravenna

Cover ADV

maylea benessere

estetica foto-epilazione/ringiovanimento ultrasuono cavitazionale ricostruzione unghie NsI

barbara scarpelli

direttore tecnico

De Stefani S.p.A. Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz ForlĂŹ, Via Ravegnana 407 tel. 0543 811011 - Imola, Via Pola 23 tel. 0542 691911 - Ravenna, Via Dismano 2 tel. 0544 479611 www.destefani.net

in centro a faenza via scaletta 4 tel 0546 668317

orario lun

10-18

mart merc

12-20 10-18

giov ven sab

11-19 10-18 09-15




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.