Protesi di ginocchio primo impianto

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ARTROPROTESI DI GINOCCHIO. TRATTAMENTO CHIRURGICO E RIABILITATIVO 24 MARZO 2012

PROTESI DI GINOCCHIO

PRIMO IMPIANTO F. Rossi www.dottorfrancorossi.it 05/07/2012

Istituto Clinico Città di Brescia


Apparente semplice , l’indicazione alla protesizzazione di ginocchio riveste invece grande sensibilità umana e professionale, capacità di osservare il Pz., profonda conoscenza dei problemi della chirurgia protesica . Vedremo come esistono molti fattori da considerare per valutare attentamente l’indicazione alla protesizzazione totale.


Indicazioni alla protesizzazione

• • • • • • •

Dolore Deterioramento articolare Malattia infiammatoria Limitazione funzionale (movimento) Limitazione funzionale ( instabilità) Età Condizioni psicologiche


DOLORE

E’ la ragione che più frequentemente conduce il paziente dal medico e che si può esprimere con diversi gradi di intensità. Secondo le nostre indicazioni, il dolore deve limitare in maniera significativa la vita di relazione del pz. tanto da costringerlo all’assunzione frequente di farmaci , talvolta senza alcun sollievo.


Dolore

• La localizzazione del dolore : l’origine del dolore deve essere principalmente articolare; un origine tenomuscolare non sarà migliorata dall’impianto protesico . In questi casi le cure fisiokinesiterapiche e conservative possono risolvere per diverso tempo la sintomatologia .


Dolore

Ad un Pz. con dolore moderato anche se accompagnato da un quadro radiografico di gonartrosi avanzata, non deve essere subito prospettata la sostituzione protesica. Esistono diverse possibilitĂ terapeutiche che possono differire nel tempo un trattamento chirurgico radicale e permettere una discreta qualitĂ della vita.


Dolore

Il dolore articolare importante deve comunque riconoscere un’associazione con uno stato artrosico e/o infiammatorio evidente ; la scarsa associazione di tali parametri deve sconsigliare una chirurgia protesica anche nel Paziente anziano e deve ricercare altre cause , talvolta anche psicologiche.


Dolore • Quando le terapie con fans e strumentali non sortiscono più alcun effetto , l’intervento di protesizzazione totale può essere affrontato serenamente dal chirurgo e dal pz. e eventuali complicazioni verranno meglio accettate. • Non è infrequente sentire Pz. lamentarsi del risultato per un intervento eseguito con le scorrette indicazioni. La peggiore frase che che un Pz. potrà dirci è : “ Dottore stavo meglio prima”


DETERIORAMENTO ARTICOLARE

Il deterioramento articolare è una situazione anatomo patologica che presenta gradi diversi di espressività . Quando la soluzione chirurgica presa in considerazione è quella protesica riteniamo di riservare tale opzione a gradi avanzati di artrosi dolorosa.


Il deterioramento articolare

E’ il parametro che forse influenza di più il medico poco esperto nell’indicazione alla protesi. Da solo , per quanto l’artrosi possa essere avanzata, non è sufficente a giustificare l’ intervento.


Malattia infiammatoria cronica

I fenomeni artritici cronici , quando non controllabili farmacologicamente, si manifestano con dolore intenso, versamenti articolari e severa limitazione funzionale. La maggior parte dei Pazienti giovani da noi operati appartengono infatti a questa categoria dove la protesizzazione del ginocchio può migliorare radicalmente la qualità della vita.


Limitazione funzionale ( movimento) • La perdita dell‟estensione è cio’ che viene avvertito come più invalidante, mentre la limitazione della flessione è generalmente più tollerata. • La limitazione articolare è in sé una indicazione alla scelta di una chirurgia protesica totale e non monocompartimentale anche di fronte ad un apparente interessamento articolare limitato ad un solo compartimento femoro tibiale.


Limitazione funzionale Vi sono casi, molto più frequenti di quanto si pensi, di coinvolgimento articolare del ginocchio e dell’anca omolaterale . E’ fondamentale , tranne rare eccezioni, iniziare a protesizzare prima l‟anca ,allo scopo di estendere l’articolazione coxo femorale e mettersi nelle migliori condizioni per l’impianto successivo della protesi di ginocchio.


Limitazione funzionale (instabilità)

• L’ instabilità è fonte di cedimenti spesso dolorosi e costringe i Pazienti ad una severa limitazione delle proprie attività . • Meno rilevabile nelle forme artrosiche, è più tipica delle artriti croniche ove è causata dal progressivo indebolimento dei tessuti molli.


Instabilità

Nei Pz. più anziani acuisce la sensazione di insicurezza nella deambulazione molte volte naturalmente presente. Li spinge inoltre all’isolamento ed alla perdità progressiva dell’autosufficenza. Ecco che ,in questi casi, la protesizzazione totale permette la restituzione del pz. ad una vita sociale e di relazione più idonea.


Il Paziente più giovane Nelle manifestazioni dolorose di natura artrosica, spesso post traumatiche , non è il fattore età a sconsigliarci la protesizzazione immediata , ma il fatto che si tratta spesso di situazioni in genere abbastanza compensate, anche a fronte di quadri radiografici di grave deterioramento articolare. E’ comunque opportuna in questi casi la ricerca di eventuali soluzioni chirurgiche conservative in grado di ritardare l’impianto protesico totale.


Il paziente piĂš giovane

Al contrario , nelle manifestazioni dolorose di natura infiammatoria cronica con associata compromissione articolare in senso globale , la scelta della protesizzazione diviene l’unica soluzione in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita .


Il paziente più giovane

Sono persone che non chiedono altro che affrancarsi parzialmente dal dolore in una età in cui possono ancora raccogliere alcune soddisfazioni, non sentirsi esclusi nell’ambiente lavorativo e dalle loro amicizie. In questi rari casi, l’età giovanile finisce anzi per diventare una necessità all’impianto di una protesi prima che compaiano deterioramenti ulteriori in senso generale.


IL GRANDE ANZIANO

In questi casi va valutata l‟età biologica del pz. ricordandosi che condizioni generali apparentemente discrete possono essere precipitate dall’intervento stesso. • Al di sopra degli ottanta anni ogni paziente va valutato con maggiore attenzione considerando l’ambiente di vita, la motivazione, l’assenza di sindromi depressive ,le condizioni generali globali. •


Le condizioni psicologiche I dolori cronici possono portare allo sviluppo di depressioni reattive: in questi pazienti una attenta preparazione all’intervento è fondamentale per valutare le risorse rimaste necessarie alla partecipazione ad un programma riabilitativo sempre impegnativo.I pazienti affetti da depressione cronica sono spesso incapaci ad affrontare la riabilitazione necessaria al raggiungimento di un soddisfacente risultato e vanno quindi talvolta esclusi dall’intervento.


Conclusioni Una corretta indicazione è la base di ogni trattamento chirurgico . In una fase in cui il grado di litigiosità fra medico e paziente ha portato ad una evidente diminuizione del rapporto di fiducia reciproco è fondamentale la corretta selezione del paziente. Ancora di più in una chirurgia come la protesica del ginocchio , che può presentare risvolti clinici e medico legali fonte di profonda frustrazione .


Obiettivi Clinici nella PG

Eliminare il dolore

Ripristinare una funzione fisiologica


Obiettivi del design protesico

Consentire un bilancio legamentoso ottimale

Ottenere buona cinematica e R.O.M.


Obiettivi del design protesico

Supportare le forze di carico (4 x peso corporeo) Lunga sopravvivenza con minima usura del polietilene


SCOPI DELLA PROTESI DI GINOCCHIO

• ripristinare le superfici articolari • ripristinare l’asse meccanico • preservare ( o ripristinare ) l’interlinea articolare • bilanciare i legamenti • mantenere (o ripristinare ) il traking rotuleo


RIPRISTINARE LE SUPERFICI ARTICOLARI


RIPRISTINARE L’ASSE MECCANICO • Significa che l’asse di carico dell‟arto deve passare al centro della testa del femore, del ginocchio e della caviglia. • Ne consegue un carico equidistribuito fra il compartimento mediale e laterale della protesi, con maggiore sopravvivenza della stessa.


RIPRISTINARE ( O PRESERVARE ) L’INTERLINEA ARTICOLARE • Significa rimuovere osso e cartilagine in una quantità equivalente allo spessore della protesi da impiantare. • Ne consegue un mantenimento della cinematica e della funzione anche grazie al mantenimento della fisiologica tensione legamentosa e della centrazione della rotula.


BILANCIARE I LEGAMENTI • Durante la progressione della patologia artrosica, causa la deformità articolare, i legamenti possono diventare tesi o lassi. • E’ fondamentale che alla fine dell’intervento protesico i legamenti siano di nuovo alla giusta tensione; anche questo è un fattore che condiziona la maggior sopravvivenza dell‟impianto, oltre a favorire un più anatomico movimento articolare.


RIPRISTINARE (O MANTENERE ) UN BUON TRAKING ROTULEO • La fisiologica centrazione della rotula nella troclea dello scudo femorale è requisito fondamentale per una escursione articolare il più possibile anatomica e non dolorosa nel ginocchio protesizzato. • Spesso un dolore rotuleo è segno di un non corretto posizionamento dei componenti protesici ( sia femore che tibia )


PROTESI DI GINOCCHIO • Monocompartimentali • Primo impianto standard -> Piatto fisso -> Piatto Mobile -> Cons. LCP -> Sacrif. LCP • Primo impianto con Stems e Wedge • Protesi Semivincolate Protesi Vincolate a piatto mobile Revisione Protesi per Allergie a Metalli ( Nichel ) Protesi da Revisione


PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE


Monocompartimentale • Concetto di protesi MONO proposto per la prima volta da Mc Keever ed Elliot nel 1952 (protesi a piatto tibiale metallico) • Gunston nei primi aa ’70 sviluppò una protesi in plastica e metallo presso la J. Charnley Clinic modificata presso la Mayo Clinic e chiamata “Policentric Knee” • Marmor dal ’77 primi lavori scientifici sulla protesi “Marmor”

Metà aa ‟80 risultati scadenti (InsallAglietti) vs risultati soddisfacenti (Cartier-Scott)


INDICAZIONI • Artrosi compartimento mediale, laterale o femoro-rotulea • Integrità pivot • Non lavoro pesante, non attività sportiva • Osteonecrosi condilo femorale ( mediale )


CONTROINDICAZIONI • Artrosi del compartimento opposto o della femoro-rotulea • Instabilità ( LCA ) • Patologie a carico della sinoviale ( Patologie Reumatiche ) • Deviazioni assiali > di 15° in varo o di 10° in valgo • Lassità in varo-valgo > di 10° • Contrattura in flessione > 10-15° • Limitata flessione • Obesità, osteoporosi • Precedente osteotomia tibiale o femorale


Posizionamenti degli ImpiantiI • Piatto Tibiale: perpendicolarmente all’asse tibiale o in lieve valgismo ( 2-3 °) seguendo l’asse epifisario • Femore: perpendicolare al piatto tibiale


Posizionamenti degli ImpiantiI

4a

4b 2

2째 1

3


Varietà di ImpiantiI

DePuy PRESERVATION

Biomet REPICCI

Link SLED

Biomet OXFORD 3

Smith&Nephew Genesis UNI

Stryker EIUS


Protesi di Superficie VANTAGGI

Minima perdita di osso Fissazione osso subcondrale

Bassa incidenza di mobilizzazioni Miglior follow up


Protesi di Superficie SVANTAGGI

Curva di apprendimento pi첫 elevata Assenza strumentario femorale Maggiore usura polietilene per spessori inferiori ai 6mm


Protesi con resezione ossea VANTAGGI Curva di apprendimento pi첫 breve Accurato posizionamento femorale, strumentario preciso simile alle PTG


Protesi con resezione ossea SVANTAGGI Maggiore sacrificio del Bone Stock

PiÚ elevata incidenza di scollamenti per la fissazione all’osso spongioso


Protesi a menischi mobili VANTAGGI Minore usura del polietilene Minore sollecitazione sull’ancoraggio dell’impianto


Protesi a menischi mobili SVANTAGGI Maggiore incidenza di lussazioni Curva apprendimento elevata, necessario un ottimo bilanciamento legamentoso


Cinematica delle PM Il vero vantaggio delle PM (specie le mediali) è che mantengono una cinematica del ginocchio molto simile a quella normale in massima flessione, durante le varie posizioni del passo e nelle rotazioni. Il peggioramento nel tempo della cinematica è legato alla progressiva

lassitĂ del LCA, confermando il suo ruolo fondamentale nelle PM. Argenson, Komistek, Dennis 2005


Risultati (Monocompartimentali) • Buoni risultati in letteratura in pz over 60 con sopravvivenze a 10aa dal 98% di Berger, all’86.6% di Marmor • Pennington (JBJS) riporta buoni risultati su pz under 60 attivi in nuoto, ADL e shopping sostenendo che la mono è una eccellente alternativa alla HTO ed è equivalente alla TKA in tempi intermedi di sopravvivenza … (???!!)


PROTESI TOTALE


Protesi Bicompartimentale


Obiettivi del design protesico Minore congruenza

Maggiore congruenza

 area di

 area di

contatto

contatto

 usura

 usura

 ROM

 ROM


Design Protesico Condylar Replacement

Cruciate Retaining (CR) Superfici di carico a bassa o moderata congruenza LCP conservato

Posterior Stabilized (PS) Superfici ad alta o moderata congruenza LCP sostituito da cam-post


Design Protesico Medial Pivot Knee

Tentativo di riprodurre la stabilitĂ in medio-laterale

Mobile Bearing Knee

Ridurre lâ€&#x;usura e provvedere una ulteriore libertĂ di movimento


Il LCP nelle PTG • Nel ginocchio normale la traslazione posteriore del femore è controllata dal LCP che mantiene il femore a contatto con la tibia e previene traslazioni anteriori del femore. • Esistono tre diversi accorgimenti nel design protesico CONSERVAZIONE DEL LCP SACRIFICIO DEL LCP

SOSTITUZIONE DEL LCP

e sostituzione con la geometria delle superfici articolari

con camma articolata con spina (post and cam) A P L M


Conservazione LCP nelle PTG • • • •

VANTAGGI Cinematica più naturale Propriocettività Conservazione del Bone Stock Le superfici tibiali protesiche sono più piatte con maggior area di contatto e minor stress-usura

• • •

SVANTAGGI L’interlinea articolare deve rimanere inalterata o varia la cinematica Può risultare corto con inserti alti Nelle gravi deformità deve essere considerato causa parziale delle deviazioni


Sostituzione del LCP nelle PTG

VANTAGGI Ampio arco di movimento e buona stabilità articolare assicurata da superfici più congruenti Propriocettività in alcuni studi sovrapponibile alle CR

SVANTAGGI Maggiore resezione ossea per far posto al box della camma

Le differenze cliniche e funzionali delle diverse protesi con e senza conservazione del LCP sono generalmente non significative sia riguardo al dolore che al recupero funzionale per cui la scelta dipende esclusivamente dalla sensibilità personale del chirurgo


Protesi a piatto rotante Alla fine degli anni ‘70, fu proposta da Buechel e Pappas una protesi a menischi mobili (LCS).

Obiettivi Diminuzione usura Diminuzione del contact stress tramite l‟aumento della congruenza Aumento della stabilità per maggiore congruenza

Migliore articolarità Inserto mobile

(2 articolazioni)


Classificazione delle MBK

1) Rotazione pura intorno ad un post centrale 2) Rotazione intorno ad un post mediale per meglio simulare la cinematica di un ginocchio normale 3) Rotazione e traslazione AP 4) Movimento guidato che permette rotazione come tipo I ma con traslazione guidata da una camma o da superfici guidate Walker and Sathasivam 2000


Cinematica abnorme Piatto mobile Vantaggi Non richiede ď‚Ż congruenza per ottenere buon ROM Perdona errori di posizionamento

Svantaggi Asse di rotazione non fisiologico Possibile lussazione per mobilitĂ illimitata dellâ€&#x;inserto


Protesi a piatto rotante ModalitĂ di fallimento

Cinematica abnorme

Lussazioni, fratture

Usura abrasiva e adesiva


Fattori da considerare nel planning operatorio • • • • • • • • • •

Età Attività fisica Peso Grado di deviazione assiale ( DEFORMITA’) Stabilità Arco di movimento preoperatorio Qualità dell’osso e/o difetti ossei Precedenti interventi ( cicatrici, osteotomie ) Condizioni generali Condizioni del ginocchio controlaterale e delle anche




•MINIMALLY •INVASIVE •SURGERY


MID-VASTUS


• • • • • • •

Minore trauma capsulare e muscolo-tendineo Non uso di guide di allineamento endomidollare Minore sanguinamento Minore rischio di embolia adiposa Mancata eversione della rotula Minor trauma all‟apparato estensore Progressiva diminuzione incisione cutanea


•TISSUE •SPARING •SURGERY + ADEGUATO CONTROLLO DEL DOLORE POST-OPERATORIO


NAVIGAZIONE E ROBOTICA


Principio base del tracking Ottico Telecamera sensibile agli Infrarossi Raggi Infrarossi

Strumenti con riflettenti

Blocco di calibrazione


Calibrazione Strumenti

• Calibrazione di: – Pointer – Blocco di posizionamento universale •

La calibrazione è completamente automatica

E’ sufficiente posizionare di fronte alla telecamera gli strumenti


Posizionamento dei Tracker •

I pin per i tracker possono essere posizionati percutanei (Vecchio Modo)

Grazie ai tracker con Offset è però possibile ora il posizionamento intraferita


VARIAZIONE DELLA NAVIGAZIONE

CHIRURGIA ROBOTICA

ma ………. • • • • •

Costi elevati Tempi di sala operatoria Non dimostrati vantaggi Protesi impiantate Forse più utile nell’anca


PSI: La nuova tecnologia dedicata all„artroplastica totale di ginocchio‌


Obbiettivi del PSI •

Possibilità di ottimizzare la tecnica chirurgica in funzione dei reperi anatomici

Intervento mini invasivo (canale endomidollare integro)

Compatibilità con una tecnica mini invasiva

• •

Riduzione degli step chirurgici

Diminuzione degli strumenti usati in sala operatoria

Creazione di benefici economici per le strutture sanitarie  Riduzione del numero di strumenti usati durante l‟intervento  Possibilità di ridurre il tempo dell‟intervento (Tempo dell‟anestesia...)


Le diverse fasi del processo

25 giorni lavorativi dalla RMN alla consegna delle mascherine


Production of PSI Pin Guides

• Laser Sintering – Fast Prototyping

• Computer Controlled CO2 Laser

• Creazione delle mascherine con tecnologia strato su strato


Interactif 3D Planning General buttons

Planning Femur

View 3 D

Planning Tibia


Interactif 3D Planning


Interactif 3D Planning


Benefici: • Tecnologia basata sui classici reperi anatomici • Compatibile con un approccio MIS

• Diminuzione del numero di strumenti necessari per l‟intervento chirurgico • Riduzione del numero di passaggi chirurgici • Possibilità di ridurre il tempo dell‟intervento

• Creazione di benefici economici per le strutture sanitarie • Efficenza e flessibilità operatoria


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05/07/2012


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