Italiano in cartella - Intro

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Italiano in cartella

Piera Civello


Presentazione “Italiano in cartella” vuole essere un manuale pratico ed esaustivo sulle principali e fondamentali regole ortografiche e morfosintattiche della lingua Italiana. In 121 pagine troverete quanto necessario per ripassare o ritrovare facilmente la regola dimenticata. È organizzato in 4 sezioni: ortografia, grammatica, sintassi, testi. Ogni sezione è costituita da una parte teorica e una parte pratica di applicazione con esercizi riassuntivi. A chi è destinato Sicuramente agli alunni uscenti della scuola primaria e agli insegnanti che hanno voglia di ritrovare le nozioni fondamentali, in modo pratico e veloce, in un testo da proporre ai loro alunni con attività integrative e di completamento a quelle proposte durante l’anno scolastico. Come è nata l’idea È nata dal desiderio di fornire ai ragazzi uscenti della scuola primaria un manuale esaustivo, pratico ed efficace, in perfetta armonia con il percorso effettuato durante l’anno scolastico con il progetto della Guida di Italiano Didatticafacile, da consultare ogni volta che in futuro avranno qualche dubbio. C’è tutto quello che serve per ripassare i concetti fondamentali di base, necessari per ogni apprendimento futuro. Come e quando utilizzarlo Può essere utilizzato dagli alunni per fare un ripasso consapevole, prima dell’ingresso nella scuola superiore di primo grado ( fine agosto - primi di settembre) al fine di affrontare il successivo ordine scolastico con la massima serenità. Può essere utilizzato come strumento dagli insegnanti durante la seconda parte dell’anno, per far consolidare ai propri alunni quanto imparato in precedenza. Il ripasso su mappe a fine unità didattica, consente di sintetizzare e richiamare alla memoria i contenuti studiati, di consolidare gli obiettivi e le competenze conseguiti in itinere. Tale strumento di lavoro risulta utile anche per gli alunni in difficoltà che, con un ulteriore ripasso, riescono a recuperare gli obiettivi che in precedenza hanno conseguito in modo settoriale o parziale.

2 Didatticafacile


Ortografia

3 Didatticafacile


Ortografia dal greco

ORTHOS

CORRETTA

+

GRAPHIA

SCRITTURA

SCOPO

scrivere le parole correttamente 4 Didatticafacile


ORTOGRAFIA un po’ di regole ... raccogli le idee LA LETTERA MAIUSCOLA La lettera maiuscola si usa sempre: § § § § § §

quando incomincia una frase dopo il punto fermo . dopo il punto esclamativo ! dopo il punto interrogativo ? dopo aver aperto i : << con tutti i nomi propri di persona, animali, cose, feste, popoli quando un nome comune indica: a. una personificazione la Patria b. una formula di cortesia Egregio Signor Sindaco c. un nome geografico Monte Bianco d. un periodo storico Medioevo

LE SILLABE §

Le parole possono essere formate da una o più sillabe: monosillabi = 1 sillaba

bisillabi = 2 sillabe trisillabi = 3 sillabe polisillabi = più sillabe

§

Nella divisione in sillabe: - la lettera S va sempre a capo con la consonante che segue: pi-sta, po-sta - le doppie si separano: gat-to, mam-ma, ac-qua… - una vocale iniziale di parola seguita da una consonante semplice fa sillaba a sé:

a-ce-to, e-le-fan-te

ATTENZIONE alle vocali! Due o tre vocali che si pronunciano con una sola emissione di voce, formano una sillaba e non si separano: pie-de, gui- da Due vocali che si pronunciano separatamente, con due emissioni di voci, si separano: ma-e-stra , pa-e-se 5 Didatticafacile


MP /MB davanti a P e B si mette sempre la M mai la N

GNA - GNO - GNU - GNE non vogliono mai la i ATTENZIONE ! GNA vuole la i: 1. nella parola compagnia 2. nei verbi che finiscono in GNARE: nella prima persona plurale, tempo presente, del modo indicativo: noi sogniamo nella prima e seconda persona plurale, tempo presente, del modo congiuntivo: che noi sogniamo – che voi sogniate

Ricorda:

GN si usa davanti a una sola vocale agnello, ingegnere N si usa prima di due vocali vicine condominio, miniera, niente

SCE non vuole mai la i tranne che nelle parole: scie usciere scienza e i loro derivati: scienziato, scientifico, scienze ... coscienza coscienzioso, incosciente, cosciente ...

GLI Il digramma GL seguito dalla i ha un proprio suono: gigli, figli ... In alcune parole GL ha un suono duro: glicine, negligenza ...

Si usa LI: § all’inizio di parola lieve, lieto § quando vi è un suono doppio allievo, cancelliere, idillio latina cavaliere, esilio, olio. § nei vocaboli che conservano la scrittura § Molti nomi di persona derivano dal latino e si scrivono con LI Aurelio, Amalia, Emilia …

Fanno eccezione: Guglielmo – Gigliola – Azeglio Attenzione: si può scrivere familiare - famigliare 6 Didatticafacile


CIA - GIA Le parole che al singolare finiscono in CIA - GIA al plurale finiscono in: CIE/ GIE se questa sillaba è preceduta da una vocale camicia = camicie CE / GE se questa sillaba è preceduta da una consonante frangia = frange • alcune parole contengono le sillabe cie - gie: cieco, cielo, specie, società, sufficienza • le parole con suffisso iera conservano la i: arciere, braciere, crociera, artificiere... raggiera… Attenzione: si può scrivere pasticciere\pasticcere

CU - QU – CQU - QQU § CU è sempre seguita da una consonante cucina , cuscino , culla § QU è sempre seguita da una vocale quadro, liquido, quaglia § ATTENZIONE! Fanno eccezione le parole “capricciose”: cuore, scuola, cuoco, cuoio, taccuino, circuito, arcuato, innocuo, cospicuo, proficuo, percuotere, riscuotere, evacuare, rincuorare ... § Q raddoppia sempre con cqu : acqua, acquerello, acquitrino … acquistare, acquisire … nacque - nacquero, giacque giacquero, tacque - tacquero, piacque - piacquero ATTENZIONE! Tranne che in una sola parola: soqquadro

LE DOPPIE Il raddoppiamento non avviene mai: Ø nelle parole che finiscono in BILE mobile, visibile... § nelle parole che finiscono in GIONE stagione, regione, ragione... § nelle parole che finiscono in ZIONE lezione, eccezione, operazione... § nei nomi terminanti in ZIA ZIE ZIO malizia, polizia, giudizio, ospizio...

7 Didatticafacile


L’ ELISIONE

§ Elisione è l’eliminazione della vocale finale di una parola davanti ad un’altra parola che inizia anch’essa con una vocale. § Per segnare l’elisione si usa un segno grafico: l’apostrofo. § L’elisione è obbligatoria nei seguenti casi: § Con gli articoli LA-LO-UNA davanti ai nomi che iniziano per vocale (es. un’ amica - l’ape - l’orso) § con l’articolo GLI davanti ai nomi che incominciano con i ( facoltativo; es. gl’indiani - gli indiani) § con gli aggettivi QUELLO - BELLO - SANTO davanti a vocale § con CI davanti a: è - era - erano ( es. c’è - c’era - c’erano) § in alcune espressioni: anch’io, anch’essa, l’altr’anno, all’incirca, d’accordo

IL TRONCAMENTO §

Il troncamento è l’eliminazione della vocale o sillaba finale di una parola, non è indicato da un segno grafico (es. Il signor Angelo è un gran simpaticone)

§

Fanno eccezione:

po’ (poco) da’ (dai ) fa’ (fai)

va’ (vai) modo imperativo, tempo presente, 2 persona singolare sta’ (stai) di’ (dici) ATTENZIONE!

CIASCUNO, NESSUNO, BUONO, ALCUNO si comportano come l’articolo uno:

restano inalterati davanti a: s impura, gn, pn, ps , x, y, z ( es. nessuno stivale...) si troncano davanti ai nomi maschili (es. nessun uomo, ciascun individuo, buon amico, alcun compagno) § si apostrofano solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale (es. nessun’amica, buon’ idea...) - TAL e QUAL non vogliono mai l’apostrofo (es. qual amico, qual è, tal aria …) 8 § §

Didatticafacile


L’ACCENTO - L’accento è un segno grafico che indica la sillaba su cui la voce cade con maggiore forza. - L’accento si segna obbligatoriamente quando cade sull’ultima sillaba città - l’ accento grafico è consigliabile ma non obbligatorio per distinguere gli omografi, cioè quelle parole che si scrivono con le stesse lettere ma che hanno un significato diverso a seconda dell’accento con cui sono pronunciate: prìncipi - princìpi. - I composti di re, tre, su, di, blu vogliono sempre l’accento vicerè, ventitrè, lassù, lunedì, rossoblù

MONOSILLABI ACCENTATI: vogliono l’accento per distinguerli da altri con significato e funzione diversa Dà = verbo dare da’ = dai verbo imperativo da= preposizione semplice Dì = nome, giorno di’= dici, verbo imperativo di = preposizione semplice Là = avverbio di luogo la = articolo determinativo la = pronome personale Lì = avverbio di luogo li= pronome personale Né = congiunzione ( né questo, né quello) ne= pronome o avverbio Sé = pronome personale riflessivo (se stesso) se= congiunzione Sì = avverbio di affermazione si = particella pronominale, nota musicale Tè = nome, bevanda te= pronome personale

Ricorda i seguenti monosillabi non vogliono mai l’accento: tu, ti, me, mi, ce, fa, fu, sa, so, su, qui, qua, le, lo, va, no, do, sta, tra, fra

Per saperne di più … Il pronome sé si accenta sempre quando è isolato per distinguerlo da se congiunzione: “se lui mediterà tra sé, capirà”, invece non si accenta davanti a stesso e stessa, medesimo e medesima perché qui è chiaro che è un pronome: “se pensa a se stesso, fa bene” “se pensa a se medesimo, fa bene”. Bisogna accentarlo al plurale, in casi come sé stessi e sé stesse per non confonderli con i congiuntivi passati di stare, ad esempio “mi chiedevi se stessi bene”, mentre se medesimi e se medesime vanno sempre senza accento perché la confusione qui non è possibile.

--------------------------------------------------------------------------------------- CON O SENZA H? - Ho, hai, ha, hanno si scrivono precedute dalla lettera H perché sono voci del verbo AVERE - Le esclamazioni si scrivono con l’ H finale ( oh , ah…) o interposta ( ahi, ohi ...)

ATTENZIONE ! Rifletti sempre sul significato delle espressioni che hanno suoni identici, ma che si scrivono con grafia diversa: mela ( nome) La mela contiene vitamine. me la Voglio una palla e me la compro. me l’ ha La penna? Me l’ ha data Laura. telo - te lo - te l’ho - glielo - gliel’ho - gliela - gliel’ha - gliel’ hai - gliel’ hanno

ANCORA ... • •

E unisce = congiunzione Il gatto e il cane sono nel cortile. È spiega = verbo essere Il gatto è sotto il tavolo. 9 Didatticafacile


LA PUNTEGGIATURA

Ø Ø Ø Ø Ø

La virgola ( , ) indica la più breve delle pause, si usa per: separare i termini di un elenco separare una serie di frasi separare un inciso dal resto del pensiero. Il punto e virgola (;) indica una pausa maggiore della virgola, si usa per separare due frasi all’ interno di un periodo.

Ø I due punti ( : ) si usano per introdurre un elenco, una descrizione, una spiegazione, un discorso diretto. Ø Il punto indica la pausa più lunga, si usa per concludere una frase o un periodo.

Ø Il punto esclamativo ( ! ) si usa per esprimere meraviglia, dolore, gioia …

Ø Il punto interrogativo (?) si usa per concludere una domanda. Ø I puntini di sospensione (…) si usano per indicare l’interruzione di un discorso che viene lasciato in sospeso.

Ø Le virgolette o lineette (<< / “ ) si usano, sempre in coppia, per racchiudere un discorso diretto. Attenzione! Si usano anche per introdurre un titolo, una citazione …

Ø Il trattino (-) si usa per: - unire due termini ( es. ambito storico-geografico ) - dividere le parole a fine riga.

Ø Le parentesi tonde ( ) servono per isolare le parole dal resto della frase.

DISCORSO DIRETTO - DISCORSO INDIRETTO Per passare dal discorso diretto al discorso indiretto si deve usare il seguente procedimento: Ø eliminare i segni di punteggiatura Ø introdurre le parole di collegamento ( a - di - se - che) Ø cambiare i pronomi personali e i possessivi in terza persona Ø cambiare gli avverbi ( oggi in quel giorno, ieri in il giorno prima, qui in là) Ø cambiare i dimostrativi (questo in quello...) Ø i verbi rimangono immutati se la frase introduttiva è al presente, altrimenti il presente diventa imperfetto il futuro diventa condizionale il passato diventa trapassato

Es. Il mago dice :<< Mi piace questo cappello !>> Il mago dice che quel cappello gli piace . 10 Didatticafacile


ESERCIZI ORTOGRAFICI DI CONSOLIDAMENTO

1. In ogni coppia di parole cancella quella errata

cavagliere - cavaliere

acquilone - aquilone

notizie - notizzie

innocuo - innoquo

disegnamo - disegniamo

Emilio - Emiglio

superfice - superficie

ragiognere - ragioniere

orgolio - orgoglio

spiagge - spiaggie

ingegnere - ingeniere

birichino - biricchino

milione - miglione

chiacchere - chiacchiere

igenico - igienico

gniente - niente

celo - cielo

socquadro - soqquadro

squadra - scuadra

carrozziere - carroziere .....\10

Ø In ogni coppia cancella la parola divisa in sillabe in modo sbagliato

mo-nte mon-te bar-ca bar-ca cos-tru-zio-ne co-stru-zio-ne maes-tra ma-e-stra el-efan-te e-le-fan-te cap-pe-llo cap-pel-lo eq-ua-zio-ne e-qua-zio-ne es-te-rio-re e-ste-rio-re chi-e-sa chie- sa a-cquaz-zo-ne ac-quaz-zo-ne

Ita-lia-no i-ta-lia-no Ba-u-la bau-le Us-tio-ne u-stio-ne Po-nti-le pon-ti-le li-scia lis-cia o-vo-via ov-o-via po-eta po-e-ta a-u-to au-to fa-mi-glia fa-mi-gli-a pag-not-ta pa-gnot-ta .....\10

2. Segna l’apostrofo dove serve Quand anche Un abile fabbro Brav orso Nessun idea Un indiano Un elegante donna Quell anatra Nessun uomo Buon umore Qual è .....\10

1. Segna l’accento dove manca Intanto comincio a farsi notte, Pinocchio, ricordandosi che non aveva mangiato nulla, senti un'uggiolina allo stomaco, che somigliava moltissimo all’appetito. Il povero burattino corse subito al focolare, dove c’era una pentola che bolliva e fece l’atto di scoperchiarla, per vedere che cosa ci fosse dentro, ma la pentola era dipinta sul muro. Figuratevi come resto. Il suo naso, che era gia lungo, gli divento piu lungo almeno quattro dita. Allora si dette a correre per la stanza, frugo in tutte le cassette e in tutti i ripostigli in cerca di un po’ di pane ... ma non trovo nulla, il gran nulla, proprio nulla. Cosi disperato, comincio a piangere. .....\10 11 Didatticafacile


RICORDA: te = pronome personale tè = nome comune di cosa t’è = pronome (ti) + verbo essere ( è)

Ø 1. 2. 3. 4. 5.

Completa le frasi inserendo te, tè, t’è ( ti è) Capisco che la geometria ............... indigesta ma la devi studiare. Sai Marisa, a me non piace il ............... alla pesca e a ...............? Luca dopo aver bevuto il ............... verrà a giocare con ............... in cortile. Mi stupisce che non ............... ancora arrivata la cartolina che ti ho spedito. Giorgio.............passato il mal di testa?.............. lo avevo detto di non stare troppo al sole. .......\8

Ø 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Correggi l’errore se necessario Con tè non si può parlare, t’è la prendi sempre per tutto. ( te – te) Se t’è l’ha detto la mamma, significa che t’è concesso di farlo. Aver trascorso un giorno con tè è stata un’esperienza indimenticabile. In cucina c’è una tazza di t’è per tè. Perché tè ne vai? La festa è appena incominciata. Mario tè l’ha detto che va in America? Tè venuto in mente dove potrebbero essere le chiavi? Preferisco il tè freddo al te caldo. ......\8

RICORDA: ne = pronome ( in alcuni casi avverbio) nè = congiunzione n’è = pronome o avverbio ( ne) + verbo essere (è)

Ø Completa le frasi inserendo ne, né, n’è ( ne è) 1. Ho comprato una torta buonissima e ............... ho già mangiato la metà. 2. Avevo voglia di un cioccolatino ma non ............... rimasto nemmeno uno. 3. Non è la prima volta che nell’interrogazione prendo un bel voto ............... sarà l’ultima. 4. La partita è stata molto combattuta ma la nostra squadra ............... uscita vincente. 5. Quando lo capirai che non ............... posso più? 6. Di interessi ................ ho davvero tanti! .......\6

Ø Correggi l’errore se necessario 1. La nonna, dopo aver preparato le patatine, né diede un po’ al suo nipotino ma non n’è diede a suo marito. 2. Quante caramelle sono rimaste nel sacchetto? N’è conto ancora dieci. 3. Cosa né pensi dello spettacolo cui hai appena assistito? 4. Delle scarpe che hai provato, non hai scelto n’è queste né quelle. 5. Adesso non ho tempo per discutere con te; ne riparleremo più tardi. ......\5 12 Didatticafacile


Ø Completa con: è - e Nella zona alpina l’inverno ............. lungo ............. rigido; l’estate ............. molto fresca. ho - o- oh ............., non ho capito se .............vinto ............. perso la partita. hai - a - ahi .............! Non ............. ubbidito ............. tuoi genitori. ha - a - ah ............., che sbadato! Mario non ............. restituito il quaderno............. Mirco. hanno - anno L’ ...................... scorso i miei genitori ...................... visitato Londra. c’è - ce Non ............. più nessuno. ............. ne andiamo a casa. c’era - cera Ieri sulla tovaglia ...................... una macchia di ...................... . ce ne - ce n’è ...................... ancora di nutella? ...................... vorrebbe un barattolo gigante. .....\20

Ø Inserisci i segni di punteggiatura nei seguenti testi 1. La foresta equatoriale

☐ i raggi del sole non penetrano attraverso il fitto fogliame ☐ Essa è caratterizzata da alberi altissimi ☐ liane ☐ cespugli e da un ricco tappeto di arbusti e felci ☐ Gli alberi più diffusi sono ☐ l’ebano ☐l’albero della gomma ☐ il banano dai cui rami pendono le liane ☐ coccodrilli ☐serpenti velenosi ☐e pesci carnivori infestano i fiumi ☐ La foresta equatoriale è buia

2. L’asino

☐ un asino ☐ pieno d'invidia per quella voce melodiosa ☐ chiese loro che cosa mangiavano per poter emettere tali suoni ☐ ☐ ☐Rugiada ☐ risposero quelle ☐ Così l'asino ☐ aspettando che scendesse la rugiada ☐ morì di fame ☐ Sentendo cantare le cicale

.....\23

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Per la correzione Conoscere e applicare le regole ortografiche in modo corretto Totale punti .........\ 100

100\100 voto 10 91\100 voto

9

81\100 voto

8

71\100 voto

7

61\100 voto

6

51\100 voto

5

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Grammatica

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Grammatica MORFOLOGIA

SINTASSI

FUNZIONI FUNZIONI

Conoscere e classificare le parole di una lingua:

Conoscere e rispettare le regole di: Ordine, logica, concordanza Riconoscere, individuare e analizzare: frase minima

LE NOVE PARTI DEL DISCORSO VARIABILI INVARIABILI

nomi preposizioni articoli avverbi aggettivi congiunzioni pronomi esclamazioni verbi

soggetto predicato verbale predicato nominale complementi

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Discordanze logiche e grammaticali

Una frase per essere considerata tale deve rispettare le regole di: ORDINE: le parole seguono un ordine Es. con Mario mangia panino un nutella la Mario mangia un panino con la nutella. LOGICA: le parole hanno un significato logico Es. L’ armadio va in vacanza al mare. Il turista va in vacanza al mare. CONCORDANZA: le parole concordano nel genere e nel numero Es. La bambino mangiano le bistecca. La bambina mangia la bistecca.

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La mappa delle parti variabili Hanno

genere e numero

Le parti variabili

pronomi nomi articoli aggettivi FUNZIONI FUNZIONI FUNZIONI FUNZIONI - Sostituiscono - Indicano: - Precedono nomi: - Precisano le qualitĂ i nomi persone determinati - Determinano animali indeterminati meglio il nome a cui si aggiungono. cose - ne precisano: idee\sentimenti genere numero verbi FUNZIONI - esprimono: azioni modi di essere situazioni 18 Didatticafacile


PERSONA g e n e r e

I

NOMI

COSA

ANIMALE

MASCHILE leone SINGOLARE

FEMMINILE leonessa

PROMISCUO Animali tigre

PLURALE

INVARIABILE Singolare = plurale: la gru - le gru DIFETTIVO miele

n u m e r o leone

COMUNE Persone il/la nipote

Manca del singolare o del plurale

leoni

SOVRABBONDANTE Due forme di plurale braccio

COMUNE indica in generale persone, animali, cose PROPRIO indica persone, animali, cose ben determinate cane Pluto

CONCRETO indica: persone, animali, cose

ASTRATTO indica idee, sentimenti libertà

che esistono nella realtà e si possono percepire attraverso i sensi

maestra, cane, penna INDIVIDUALE indica un solo elemento

COLLETTIVO indica anche al singolare un insieme di: PERSONE esercito ANIMALI stormo COSE flotta SPECIFICO indica un determinato elemento all’interno di

bambino GENERICO indica iuna categoria di elementi con caratteristiche comuni frutta

PRIMITIVO

DERIVATO

casa

casalinga

una categoria

mela

ALTERATO

DIMINUTIVO casina VEZZEGGIATIVO casetta ACCRESCITIVO casona DISPREGIATIVO casaccia

COMPOSTO: formato dall’unione di 2 parole Nome + nome arcobaleno Nome + aggettivo pellerossa Aggettivo + nome mezzogiorno Aggettivo + aggettivo pianoforte Verbo + nome asciugamano Verbo + verbo saliscendi

FUNZIONE: i nomi indicano persone, animali, cose, idee, sentimenti

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La mappa dei nomi

- ______________________

indica

Il nome

_________________

significato

- ______________________ - ___________, ________________

forma genere:

- comune ______________

- maschile ________________________

- proprio ______________

- femminile _______________________

- collettivo ____________

struttura primitivo libro

concreto

- individuale ___________

si può classificare rispetto a:

astratto

- ______________________

derivato ______________

- comune (persone) il-la _____________ - promiscuo (animali) _______________

alterato diminutivo __________ vezzeggiativo __________ accrescitivo __________ dispregiativo __________

numero: - singolare _____________________ - plurale _____________________ - invariabile _____________________ - difettivo _____________________ - sovrabbondante _______________

Ăˆ una parte ___________________ del discorso.

composto _________________________ _

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