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Sabato 25 maggio 2013

diariodoc.it

Per la Corte d’Assise di Appello di Catania il francofontese Umberto Briganti uccise per legittima difesa

Omicidio Benvenuto, annullata la condanna Colpo di scena al processo di secondo grado a carico del francofontese Umberto Briganti, condannato in primo grado a 18 anni di reclusione perchè riconosciuto colpevole di omicidio volontario ai danni dell’operatore ecologico Salvatore Benvenuto, detto “Ciatuzzu”. Condividendo la tesi dell’avvocato Santi Terranova, i giudici della Corte d’Assise di Appello di Catania hanno riformato la sentenza del processo di primo grado e, riconoscendo l’esimente della legittima difesa, hanno assolto il Briganti e hanno ordinato la sua immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. Il fatto di sangue si è verificato il 7 luglio 2006 in contrada Masireschi, in territorio di Francofonte. C’era una disputa di natura finanziaria tra il Briganti e un proprietario terriero in ordine alla compravendita di appezzamento di terra per il quale l’imputato aveva già pagato soltanto una parte della caparra precedentemente concordata. Il mancato rispetto degli accordi aveva indotto il proprietario terriero a ritenere nullo l’atto di compravendita, ma la sua decisione fu aspramente contestata dal Briganti, che, pur se in torto per non avere onorato gli impegni presi, non voleva perdere quello che lui riteneva un giardino. I contrasti con l’acquirente il proprietario terriero riteneva di poterli agevolmente superare con il ricorso ad un uomo di sostanza. Il venditore del terreno si era infatti rivolto a al Benvenuto affinchè, come componente di una famiglia strettamente collegata con una banda mafiosa, facesse da “paciere” nella diatriba con il Briganti. La mattina del 7 luglio tutte le parti interessate al raggiungimento di una bonaria composizione della lite si ritrovarono in contrada Masireschi. Purtroppo non andò come il proprietario terriero sperava. Le divergenze sulle modalità d’acquisto del terreno, il sospetto che il proprietario avesse già promesso ad altri quel pezzo di terra, il timore del Briganti di poter perdere la caparra ammontante a quasi ventimila euro e quindi anche la terra a cui lui teneva tantissimo, l’ingombrante presenza del cosiddetto “paciere”, cioè a dire del Benvenuto, papà di Giuseppe, esponente di spicco e referente per Francofonte del clan Nardo di Lentini, anni dopo assassinato a colpi di fucile nella principale piazza di Vizzini, misero fine alle trattative con un nulla di fatto e le parti in causa si separarono senza neanche scambiarsi una stretta di mano. E proprio nel momento in cui ognuno andava per la sua strada si sentirono le secche detonazioni causate da un’arma da fuoco. I proiettili sfioravano Umberto Briganti che, pur se terrorizzato di essere un facile bersaglio del pistolero, in quel momento a lui ignoto, per lo spirito di conservazione, si gettava a terra e strisciando sulla terra raggiungeva la cuccia del cane, dal cui interno prelevava un fucile. Caricata l’arma, il Briganti prendeva la mira ed esplodeva alcuni colpi in direzione della postazione da dove erano partiti i colpi di pistola. Pochi istanti dopo, egli sentiva un gemito e un tonfo: qualcuno era stato ferito ed era stramazzato al suolo. Sempre impugnando il fucile il Briganti si avvicinava nella parte in cui erano partiti i colpi di pistola e scopriva riverso a terra il corpo del Benvenuto, che stava sanguinando copiosamente. Briganti

Il Palazzo di Giustizia di Siracusa e altri due suoi congiunti si prodigavano a soccorrere il Benvenuto, e lo accompagnavano all’ospedale di Lentini, dove però i medici ne constatavano l’avvenuto decesso. Briganti, arrestato dai Carabinieri dopo una settimana di latitanza, raccontò immediatamente di avere ucciso per legittima difesa, ma nessuno gli diede credito. Infatti, al processo di primo grado, sebbene il suo difensore di fiducia,l’avvocato Santi Terranova, si fosse battuto per fargli riconoscere l’esimente della legittima difesa, la Corte d’Assise condannò a diciotto anni di reclusione Umberto Briganti. Il francofontese e il suo difensore impugnarono il verdetto ritenendolo ingiusto e ora la Corte d’Assise di Appello di Catania ha condiviso il ragionamento e la ricostruzione dell’avvocato Santi Terranova, dicendo in sentenza che Umberto Briganti ha ucciso per legittima difesa e lo ha restituito alla libertà e alla sua famiglia.

Elezioni per il Consiglio comunale Si vota il 9 e il 10 Giugno 2013

La manifestazione è organizzata dagl’amici dell’avvocato Aldo Ganci

Lunedì al Jolly Hotel incontro con Ezechia Paolo Reale

Gli amici dell’avvocato Aldo Ganci, lunedì 27 maggio, al Jolly Hotel, con inizio alle ore 18.30, hanno organizzato incontro elettorale per la presentazione dei candidati al Consiglio comunale Dott. Aldo Antonuccio e Sig.ra Paola Consiglio. Alla manifestazione sarà presente l’Avv. Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco alle Amministrative del 9 e 10 giugno. Nell’occasione - comunica l’avvocato Aldo Ganci “si porranno le basi per la costituzione a Siracusa di un Centro cattolico che possa riportare i principi morali ed etici all’attenzione della futura Amministrazione comunale”. D.D

Attesa per la relazione del presidente Antonino Spadaro

Oggi l’assemblea dei soci della Banca di Siracusa

E’ stata convocata per questa mattina, sabato 25 maggio, al Grand Hotel Minareto, in via del Faro Massolivieri in contrada Isola a Siracusa, l’assemblea ordinaria dei soci della Banca di Credito Cooperativo - Banca di Siracusa. I lavori avranno inizio alle ore 9.30. All’ordine del giorno la ratifica di nomina dei consiglieri di amministrazione cooptati; e poi l’esame e l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 e le relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e deliberazioni consequenziali. La relazione d’apertura sarà tenuta dal presidente di Banca di Siracusa, avv. Antonino Spadaro. Seguirà l’intervento del direttore generale di Banca di Siracusa, dott. Matteo Amato. L’assemblea dei soci è un momento di confronto e un’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte.

Dal 2004 sono consigliere del quartiere Akradina e ho ricoperto il ruolo di presidente, vice presidente e dedico molta attenzione al settore sociale.


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