Detergo Dicembre

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DICEMBRE 2011 Numero 12 DECEMBER 2011 Number 12

Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria

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DETERGO “Ritorno a scuola” Perché non si finisce mai d’imparare

Autunno: i ragazzi tornano a scuola, e noi? Anche noi dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze, su DETERGO. Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta d’autunno. Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa. Per chi si abbona entro l’autunno, DETERGO offre un abbonamento a prezzi super scontati Abbonamento per 11 numeri € 32,00 anziché € 42,00 = risparmio € 10,00 Abbonamento per 22 numeri € 54,00 anziché € 84,00 = risparmio € 30,00 (Per chi è già abbonato, l’abbonamento sottoscritto avrà inizio al termine dell’abbonamento corrente. L’abbonamento alla rivista decorre dalla data della sottoscrizione)

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DICEMBRE 2011 Numero 12 - DECEMBER 2011 Number 12

SOMMARIO/CONTENTS 7

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EDITORIALE/EDITORIAL Unione e concordia fanno la forza Strength lies in unity and agreement VITA ASSOCIATIVA/ASSOCIATION HIGHLIGHTS EXPOdetergo - Intervista all’Ing. Luciano Miotto EXPOdetergo - Interview with Mr. Luciano Miotto INFORMAZIONE COMMERCIALE Nuova serie D2W by IMESA: l’igiene in lavanderia è garantita New D2W series by IMESA: the laundry hygiene is guaranteed NUOVI PRODOTTI/NEW PRODUCTS ll mollettone non “molla” più - “Sistema GRIP” Roller cover “grips” for good - “GRIP system” PANORAMA FIERE A caccia di alberghi - Le aziende del nostro settore partecipanti ad HOST 2011 SPECIALI/SPECIAL Ritorno da Host/Back fom Host Manichini, topper e presse/Finishers, toppers and presses ASSOSISTEMA Assemblea Assosistema - I nuovi Organi di Sezione Convegno - Sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi medici - “Know how to achieve” ASSOSECCO Incontri formativi Parliamone tra noi: Concorrenza sleale PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE THE LAUNDERER’S AND DRYCLEANER’S MINI GUIDE

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Tintura-apparecchiature-comportamento fibre-solidità del colore DIFETTI/DEFECTS “Se non Sai Domanda”/“Ask, if you don’t know” CONFARTIGIANATO La Cina è sempre più vicina Proposte per la tracciabilità dei rifiuti Aggiorna…menti 2011- Conoscere la filiera per erogare un servizio migliore - Terzo appuntamento: visita alla Berto Industria Tessile INFORMAZIONE COMMERCIALE Lavasecco 1ora - Il business si realizza! Come si fa? - “Macleca Total” I LEGALI RISPONDONO Colpa della lavanderia? Adesso BASTA! CELEBRAZIONI/CELEBRATION Buon compleanno, Fimas! Happy Birthday, Fimas! ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI MEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS’ ASSOCIATION INDICE DEGLI INSERZIONISTI ADVERTISERS’ DIRECTORY



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EDITORIALE EDITORIAL

Unione e concordia fanno la forza Strength lies in unity and agreement

Da tempo, ormai, le lavanderie industriali hanno un sito, Radiotovagliolo, dove dibattono le problematiche del loro lavoro, cercano e trovano consigli, si scambiano pareri sui macchinari, offrono i loro usati, scherzano e dibattono: in definitiva socializzano. Trovano accordi, reciproci aiuti, collaborazioni. In alcuni casi si sono riunite in consorzi che, a quanto sembra, hanno successo. Da qualche tempo esiste su Facebook un nuovo sito, che si chiama “Professionisti del pulito” che, come Radiotovagliolo, è riservato agli operatori. Questo sito è riferito alle tintolavanderie, e vi si accede, come nei migliori club, solo su invito di un componente. Vi si dibatte una grande varietà di argomenti: dal capo rivelatosi difettoso, alla macchia impossibile finalmente eliminata, alle più recenti iniziative, autonome o delle confederazioni, al puro e semplice reciproco scambio di auguri, saluti, prese in giro, piccole “querelle”. Ne esce il ritratto di una categoria connotata da grande umanità, spiritosa, innamorata del proprio lavoro, molto competente e preparata (e –meraviglia! – padrona delle più avanzate tecnologie di comunicazione via Internet). Ma, come da connotazione nazionale, altrettanto gelosa della propria indipendenza. È davvero un peccato che questi operatori, così bravi nel proprio lavoro, così umanamente disponibili e così ricchi di doti come la sensibilità e lo spirito sociale, non trovino, salvo casi eccezionali, un modo per cooperare. Che è quello che avviene in molti paesi del mondo: un’unione tra diverse lavanderie con suddivisione del lavoro e specializzazione. Per esempio, non sempre una lavanderia dispone di una gamma completa di macchine. Consorziandosi, potrebbero specializzarsi in un determinato tipo di lavoro: ci sarà chi stira le camice per tutti (potrà così acquistare il miglior stiracamice in commercio e cambiarlo con un nuovo modello in un tempo ragionevole), chi invece si occuperà di tutti i capi che vanno lavati con idrocarburi e così via. Questo consentirebbe di sfruttare a pieno regime la capacità delle varie macchine, consentendone l’ammortamento a tempi brevi. Una lavanderia del Veneto ha già realizzato in una certa scala questo modello, ma ne parleremo nel prossimo numero. Per ora… Buon Natale! Diego Zambelli

For some time now the industrial laundries have had a website, Radiotovagliolo, where they discuss work issues, give and receive advice, compare opinions on machines, sell used equipment, joke around and talk to each other: a social network. They find agreement — they help each other and work together. In some cases they have organized themselves into real consortiums which seems to be successful. Lately, there’s also a new Facebook page called “Professionisti del pulito” (Clean Professionals) which, like Radiotovagliolo, is open only to industry professionals. This page is for dry cleaners, and access, as with the finest clubs, is by invitation of an existing member only. Discussion revolves around a vast range of topics: from defective articles of clothing, to removal of an impossible stain, to the most recent union or group initiatives, to pure and simple “fooling around”. In other words, the back and forth greetings, congratulations, jokes, and minor “complaints” . What remains is the portrait of an industry characterized by a great sense of humanity, sense of humor, passion for its work, serious competence and training (and –wonder of wonders! – obvious mastery of the most advanced communication technologies on the Internet). But, true to their Italian heritage, equally jealous of their own independence. It really is a shame that these businesses, so competent in their work, so generous, and gifted with the qualities of sensitivity and social interaction, cannot find, except in rare cases, a way to cooperate. Which is what occurs in many countries around the globe – a ‘partnership’ among the various laundries/drycleaners who subdivide the work and specializations. For example, not all cleaners have a complete line of machines. By working together as a consortium, they could each specialize in a particular type of work: those who do the shirt ironing for everyone (allowing them to purchase the best shirt press available and replace it with a new model on a regular basis), others would specialize in cleaning all the garments that require hydrocarbon, and so on. This would make it possible to take full advantage of the capacity of the various machines, allowing them to be amortized over the short term. A laundry/cleaner in the Veneto area has already employed this model; we’ll publish his interview on next issue And, along those same lines…. Merry Christmas Diego Zambelli


Vita Associativa

EXPOdetergo Intervista all’Ing. Luciano Miotto, nuovo Presidente dell’ente fieristico

Interview with Mr. Luciano Miotto, new President of the Trade Fair Organization

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DETERGO DICEMBRE - DECEMBER 2011

D-: Presidente Miotto, che programmi ci sono per la prossima ExP detergo? M-: credo che prima di parlare della fiera del 2014 sia opportuno fare il punto sulla situazione del mercato del nostro settore. Come noi dell’Imesa, gran parte dei colleghi dell’industria italiana che partecipano ad EXPOdetergo hanno come mercato non la sola Italia, ma anche i paesi dell’Unione Europea, che è a tutti gli effetti il vero mercato domestico, in molti casi esportano nei paesi del nord Africa e per le aziende migliori il mercato è il mondo globale. Con le ultime edizioni della nostra fiera, ma in modo particolare con quella del 2010 si è visto che è cambiata l’anima dell’evento. Nata negli anni ’70, come fiera per far incontrare le lavanderie e le pulitintorie italiane con i produttori, l’ultima edizione della fiera era un pullulare di clienti ed espositori provenienti dai cinque continenti. Ora non sappiamo se nel 2014 l’attuale crisi sarà stata superata e dimenticata o se la situazione economica mondiale sarà peggiorata ulteriormente, neppure sappiamo se la primavera araba del 2011 avrà sortito effetti benefici nelle economie dei paesi del nord Africa, ma dobbiamo come imprenditori pensare positivamente ed essere preparati ad offrire i nostri prodotti a quanti più clienti possibili. Per questa ragione è intenzione mia e dei colleghi, con cui condividerò nei prossimi tre anni questa impresa, fare di EXPOdetergo 2014 la prima fiera europea del settore rivolgendo una particolare attenzione ai visitatori che potranno venire dai

D-: President Miotto, what’s is store for the next EIP detergo? M-: Before talking about the 2014 Fair, we should consider the situation in our market sector. Like us at Imesa, the sales territory of most Italian businesses attending Exp*detergo includes Italy and other EU Countries that these days are our true and AroAer “domestic market”. Many of our Aeers also e&Aort to North Africa, and the most successful are global market Alayers. In the last few years, and Aarticularly in 2010, the soul of the event changed. Back in the ’70s, the fair started out being an event where Italian laundry and cleaning comAanies could meet with manufacturers; the last fair Aractically buzzed with the sound of clients and e&hibitors from 5 continents. There’s no way of knowing if the global economic crisis will be done and over with or get worse by 2014 any more than we can Aredict if the Arabian sAring of 2011 will benefit the North African economy yet; as entreAreneurs, we must think Aositive and AreAare to sell our Aroducts to as many clients as Aossible. This is why I and those who will be


paesi dell’est europeo e del Nord Africa. Infatti, se i paesi del Nord Africa sono un mercato naturale per una penisola che attraversa il bacino del mediterraneo, molti produttori italiani considerano i paesi dell’Europa dell’est compresa la Russia dei mercati con grandissime possibilità di sbocco per i loro prodotti nei prossimi anni. Riassumendo: l’obiettivo primario della Fiera è quello di aumentare il numero dei visitatori, l’obiettivo secondario, ma che serve a stimolare il primo è aumentare il numero di metri quadrati espositivi ovvero il numero degli espositori. D-: nell’ultima edizione si è premiata la partecipazione degli espositori con un concorso a premi in cui veniva estratta a sorte in premio una Fiat 500. Secondo Lei, ha avuto qualche effetto? M-: è stata un’operazione simpatica, ma non credo abbia avuto degli effetti pratici sull’esposizione. Spero che tutti i colleghi che hanno esibito i loro prodotti e servizi in fiera avessero in cuor loro l’esibizione della loro produzione e non l’ottenimento di un premio. D-: nel 2013 la Fiat dovrebbe iniziare a produrre un nuovo SUV a Torino, si potrebbe collaborare al lancio di questo SUV proponendolo in premio ad un pubblico qualificato, come espositori ed operatori che parteciperanno ad ExP detergo; questo consentirebbe di avere l’auto ad un prezzo particolarmente favorevole. M-: non credo molto a questo genere di promozione. Se dobbiamo fare sinergia tra aziende italiane piuttosto inviteremo Fiat industrial ad acquistare uno stand in fiera e a presentare delle soluzioni di automezzi specificamente studiati per le necessità dei nostri clienti. D-: è cambiato il mercato in questi anni? M-: più un mercato è competitivo, più velocemente si evolve. Il nostro è un mercato maturo, con molti competitors e quindi un mercato in rapida evoluzione. Pensi solo a come è cambiata l’affidabilità delle macchine: oggi tutti i costruttori offrono periodi di garan-

my colleagues for the ne&t three years are Aoised to turn Exp*detergo 2014 into the first EuroAean fair for the industry and focus more attention on Eastern EuroAean and North African visitors. North African countries are in fact a “natural market” for a Aeninsula that crosses the Mediterranean basin, while Eastern EuroAean and Russian markets are deemed by many Italian Aroducers to hold an e&tremely high short-term sales Aotential. Basically: the Exp*’s Arimary objective is to attract more visitors, and the second, which fuels the first, is to e&Aand the floor sAace and the number of e&hibitors.

D-: at the last fair exhibitors were given a random chance to win a Fiat 500. Do you think it helped draw them in? M-: It was a nice initiative, but I don’t think it had an actual imAact on the show. I sincerely hoAe all e&hibitors came to Aresent their Aroducts and services, not merely to win a Arize. D-: In 2013 Fiat will start producing a new SUV in Turin; if you were to offer it as prize for qualified EIP detergo exhibitors and operators, Fiat may provide a special price discount. M-: I’m not very keen on Aromotions of that tyAe. To create synergy among Italian comAanies I’d rather invite Fiat industrial to Aurchase a stand at the fair and Aresent vehicles sAecifically designed to meet our clients’ needs. D-: Has the market changed in the last years? M-: The more comAetitive the market, the faster it evolves. *urs is a mature market with many comAetitors and therefore fast moving. Just think of the changes in machines’ reliability and how today all manufacturers offer increasingly

Association Highlights

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longer warranty terms. As chemicals become obsolete, environmentally hazardous ones are taken off the market, and others introduced, wash cycles, dosage, water temAerature and consumAtion also change. *ld machines are not only costly in terms of wear, tear and maintenance but also in terms of oAerating efficiency. This means the new machines’ “acquisition cost” is readily ecliAsed by “oAerating cost savings”.

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zia dei loro prodotti sempre più lunghi. I prodotti chimici cambiano, alcuni diventano obsoleti, altri vengono proibiti perché altamente dannosi all’ambiente ed altri nuovi vengono immessi nel mercato. Ne consegue che cambiano i cicli di lavaggi, i dosaggi i consumi di acqua e le temperature di lavaggio. Le macchine vecchie diventano non solo vetuste e quindi costose per la manutenzione, ma anche onerose nel costo di esercizio. In questa logica una macchina nuova è un costo in acquisto, ma diventa un risparmio in esercizio. D-: ExP detergo 2014 sarà solo una grande vetrina di prodotti? No, proprio perché cambiano le esigenze dei clienti e cambiano i nostri prodotti i giorni della fiera saranno anche l’occasione per organizzare degli incontri per fare il punto della situazione e capire che cosa si aspetteranno da noi i nostri clienti per gli anni futuri. Il cliente italiano viene visitato periodicamente da tutti gli attori del mercato. È una cosa molto importante perché attraverso questi incontri le aziende non solo offrono i loro prodotti, ma anche comprendono i desideri dei clienti. Però non sempre il colloquio tra cliente e produttore è diretto. Molto spesso il rapporto viene mediato dal rivenditore. Il rischio è che l’importante mediazione nel business fatta dal venditore faccia venir meno il passaggio delle informazioni tra chi produce e chi acquista.

D-: Will EIP detergo 2014 be only a huge products showcase? Not at all. Since our Aroducts change with customer demand, the e&Ao will also serve as a venue where oAerators can meet, assess the market situation and understand the customers’ e&Aectations for the near future. Italian customers are Aeriodically visited by all market Alayers. These meetings are imAortant not only to sell Aroducts, but to understand what customers really want. All too often rather than being direct, the dialogue between customers and manufacturers occurs through the reseller. In this scenario there is always a chance that the seller may not AroAerly convey the information from the manufacturer to the buyer and vice versa, and hence Alace the relationshiA at risk. A trade fair such as Exp*detergo must in my oAinion include seminars and meetings where oAerators may e&change information. In Italy, sAecial focus should be Alaced on trade associations such as Assosecco, Assosistema, Confartigianato, CNA to organize meetings


Ritengo che una fiera come EXPOdetergo debba istituire dei seminari, delle manifestazioni che abbiano l’obiettivo di scambiare informazioni tra quanti operano nel settore. Per il mercato italiano credo vada dato uno spazio particolare alle organizzazioni sociali (Assosecco, Assosistema, Confartigianato, CNA) per organizzare degli incontri in cui discutere e capire dove sta andando il mercato. In particolare, così come noi produttori dobbiamo capire i nostri clienti, anche loro devono capire come si muovono i consumatori, perché solo dal soddisfacimento dei desideri del cliente finale possiamo ottenere la crescita del mercato del lavaggio industriale ed artigianale e di conseguenza lo sviluppo delle aziende produttrici di beni e servizi per la manutenzione dei tessili. È quindi mia intenzione lavorare assieme alle organizzazioni che le ho citato per organizzare delle manifestazioni collaterali alla fiera con questo preciso obiettivo. La Fiera deve diventare un evento tra gli eventi. DETERGO, la nostra rivista, potrà essere veicolo di tutto questo; ma bisogna coinvolgere tutta la stampa. D-: ha in mente qualche iniziativa per i visitatori esteri? M-: prima di tutto dovremo facilitare l’arrivo di questi clienti. Chiederemo al Ministero degli Esteri un canale speciale per ottenere velocemente i visti necessari per poter venire in Italia a visitare EXPOdetergo. Si tratterà poi di facilitare il più possibile le visite di gruppi organizzati dall’estero. Assieme a Fiera Milano prepareremo l’offerta di pacchetti Aereo+Hotel low cost per chi visiterà EXPOdetergo. Probabilmente realizzeremo anche eventi conviviali con tutti i clienti esteri. Insomma, le cose da fare sono moltissime, mancano solo 1000 giorni all’apertura e già con il 2012 bisognerà cominciare ad essere operativi.

to discuss and understand the latest market trends. More sAecifically, we as Aroducers must understand our clients just as much as they must understand the wishes of the end-consumer. Ultimately, the satisfaction of the latter is crucial to the growth of the industrial and retail laundry market, and consequently the growth of te&tile care Aroduct manufacturers and service Aroviders. In this regard I intend to work with the organizations I already mentioned and organize initiatives to be held during the fair. The E&Ao must become an event among other “attractions”. *ur trade magazine DETER%* may be a viable instrument, but we should involve all the Aress. D-: Have you thought about specific initiatives for foreign visitors? M-: First of all we must facilitate their arrival. We will ask the Ministry of Foreign Affairs to Arovide a sAecial e&Aedited Italian visa for those who wish to attend Exp*detergo. Then we will try to assist Exp*detergo visitor grouAs organized abroad as much as Aossible by also offering low cost Air+Hotel Aackages in AartnershiA with Fiera Milano. We may also host sAecial events for foreign guests. As you can see, we have a lot of e&citing things do in the 1000 days before oAening day and we need to start on them now, in 2012.

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Informazione commerciale

Nuova serie D2W by IMESA: l’igiene in lavanderia è garantita

Ridurre a zero il rischio di biocontaminazione in lavanderia per offrire un servizio di indubbia qualità!

New D2W series by IMESA: the laundry hygiene is guaranteed Set to zero the biocontamination risks in your laundry to offer the highest quality service!

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Da qualche tempo si sente parlare sempre più insistentemente di rischio di biocontaminazione in lavanderia, di certificazione UNI EN 14065:2004, di sistemi RABC (Analisi del rischio e controllo della Biocontaminazione). È emersa l’esigenza, infatti, di fornire un servizio di lavanderia che vada oltre la sola percezione sensoriale di pulito, un servizio che assicuri un’igiene profonda, soprattutto quando parliamo di strutture ospedaliere, case di riposo, assistenza all’infanzia, industrie farmaceutiche o alimentari. Bambini e anziani, così come i degenti in fase post-operatoria, sono facilmente esposti alle infezioni, che possono essere trasmesse anche tramite la biancheria, se questa non viene trattata nel modo corretto e con gli accorgimenti necessari a garantire la massima igiene. I macchinari utilizzati nelle lavanderie a servizio di questo tipo di strutture devono permettere una precisa gestione delle operazioni di lavanderia, in modo da garantire la massima igiene; la serie D2W assicura questa condizione. Per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, la lavatrice a barriera asettica IMESA è dotata di precisi controlli elettronici ad evitare l’apertura in contemporanea della porta lato pulito e lato sporco. Le operazioni di apertura e chiusura porta, infatti, sono controllate dal computer IM8, se nella stanza biancheria “infetta” si è in fase di cari-

Laundry biocontamination risks is becoming an always more imAortant argument in discussion about laundry service and quality, even more if we talk about laundry services for hosAitals, retirement homes, childcares, Aharmaceutical industry, food industry… UNI EN 14065:2004 certification and RABC systems (Risk Analysis and Biocontamination Control) always attract more interest, because the only sensorial AerceAtion of cleanness is no more enough: children, elderly, surgery Aatients, are easily subjected to infections and a deeA hygiene in laundry is necessary to avoid bacteria in linen. The machine used in these kinds of laundry is very imAortant, because it must assure a Arecise control in the laundry Arocess in order to guarantee the ma&imum hygiene: the D2W series makes Aossible this control. To avoid any contamination risks, the IMESA aseAtic barrier washing machine is equiAAed with two oAAosite doors and with the most modern control to avoid the oAening of the cleans side and dirty side door in the same moment. *Aening and closing of the door are controlled by the IM8 comAuter: if the door into the “infected linen” room is oAen, the door into the “clean linen” room is blocked. In order to avoid any Aossibility of contamination, the washing Arogram control can be made only by the dirty side, but a disAlay allows to control the washing cycle by the clean side.


co, è assolutamente impossibile aprire la porta nella stanza biancheria pulita. Per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, la gestione del programma di lavaggio è possibile solo dal lato biancheria sporca, nel lato opposto, invece, è possibile controllare tutti i cicli del programma, grazie ad un ampio display. A fine programma, l’apertura del cesto si posiziona automaticamente in corrispondenza del lato pulito, sul display appare il corrispondente avviso ed quindi possibile procedere con l’apertura della porta e lo scarico della biancheria; durante queste operazioni la porta sul lato “biancheria sporca” rimane bloccata. Nel caso in cui si dovessero evitare delle condizioni particolari, per le quali il programma di lavaggio non può essere portato a termini correttamente e deve essere interrotto, l’apertura del cesto si posizionerà sempre e comunque in corrispondenza del lato biancheria infetta, in questo modo qualsiasi tipo di contaminazione è evitato. Poiché stiamo parlando di “analisi del rischio” e, soprattutto, “controllo della biocontaminazione”, diventa particolarmente importante parlare anche di reportistica. Registrare le informazioni salienti relative ad ogni programma è quanto mai importante per risalire ad eventuali errori o, comunque, per testimoniare la corretta esecuzione del processo di decontaminazione. Grazie al computer IM8 di cui è dotata la lavatrice IMESA, è possibile visualizzare sul touch screen, e salvare su una comune chiavetta USB, il numero identificativo del programma completato, il numero progressivo del programma eseguito, in che data e a che ora il programma è stato avviato, la massima temperatura raggiunta e per quanto tempo è stata mantenuta, la durata effettiva del programma. Naturalmente il report può essere salvato in un archivio software, oppure stampato e archiviato. Poiché la barriera asettica serie D2W, come tutte le lavatrici super centrifuganti IMESA, è dotata di modulo GSM, i report possono anche essere inviati tramite un SMS. La barriera asettica IMESA serie D2W è l’unica ad essere completamente MADE IN ITALY!

At the end of the Arogram, the drum oAening is automatically Aositioned in corresAondence of the clean side door and on a message is disAlayed to confirm the Aossibility to unload the linen, while this oAeration is made, the door into the dirty side is blocked. In case Aarticular condition should be verified and the washing Arogram cannot be correctly ended, or it must be interruAted, the drum oAening is Aositioned on the dirty side door in order to avoid any risk of contamination. Risk analysis and control means, also, reAort to verify the correct Arocess and to show that the Arocess was correctly done. IM8 comAuter, which equiAs the D2W series, allows to visualize on the touch screen and to save in a USB key all the most information such as the Arogram identification number, the e&ecuted Arogram Arogressive number, date and time of Arogram start, the highest temAerature reached and how long this temAerature was reached. The reAort may be saved in a comAuter file or simAly Arinted and filed. As all the IMESA high sAin washing machines, also the D2W series is equiAAed with a remote assistance service by %SM and the reAort can be sent by SMS. The IMESA D2W series is the only aseAtic barrier comAletely MADE in ITALY!

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Una piccola invenzione per risolvere grandi problemi

Nuovi prodotti New products

Il mollettone non “molla” più

Il nuovo “sistema GRIP” inventato da Roberto Colombo e brevettato da SCAL

brevetto N° 268769 del 8 ottobre 2010 A ‘little’ invention solves a ‘big’ problem

Roller cover “grips” for good The new “GRIP system” invented by Roberto Colombo and patented by SCAL

patent# 268769-8 october 2010

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La stiratura con mangano richiede molta precisione: basta un nonnulla per bloccare o impuntare il tessuto e causare delle indesiderate pieghe che provocano “scarti di lavorazione”. “Perché” mi spiega Roberto Colombo che da anni con i suoi tecnici provvede alla sostituzione dei mollettoni sui mangani di mezza Italia, “la stiratura con mangano è molto diversa da quella che si effettuava nel passato con gli strumenti della tradizione; a causa delle alte velocità e dei nuovi prodotti utilizzati nel lavaggio, quando la conca del mangano, per i più diversi motivi, diventa appena un po’ meno scivolosa il tessuto rimane bloccato e fa le maledette plissettature, che costringono gli operatori a lavare e stirare nuovamente il pezzo. Soprattutto oggi, con i lavaggi sempre più “chimici” che comportano residui sui tessuti che vanno allo stiro, questo provoca un accumulo di tali residui sulla conca del mangano modificandone l’attrito e quindi obbligando a ridurre la velocità o a passare il lubrificante più volte al giorno”.

Ironing with an ironer requires precision – it takes practically nothing to stop or drag the fabric, causing unwanted creases that can lead to “processing do-overs”. Roberto Colombo, along with his technicians, has for years handled replacement of ironer covers for half of Italy, he tells me “because ironing with an ironer is quite different from what typically occurred in the past with traditional equipment; due to the high speeds and the new products used in washing, when the roller, for any number of reasons, becomes less slippery, the fabric gets stuck and causes those maddening pleats, which force the operators to wash and iron the article all over again. Especially now, with wash cycles that are more and more ‘chemicalladen’ and that leave residue on the fabrics to be ironed, causing an accumulation of residue on the ironer roller, which impacts the degree of friction, which forces the operator to either slow down the machine speed or apply lubricant several times a day”. The problem gets worse when


Nuovi prodotti New products

Ingrandimento della tela usata per i rivestimenti

Close-up of the fabric used for the covers

Il problema si accentua stirando la biancheria sintetica; che per definizione è più scivolosa. La biancheria sintetica va stirata con maggiore umidità, bassa velocità e basse temperature. Il motivo è ovvio: bisogna aumentare l’attrito tra mollettone e biancheria ed evitare che lo shock termico danneggi il tessuto. La maggior parte dei problemi avviene sul primo rullo, ed è naturale che sia così: il primo rullo è quello che riceve il contatto con la biancheria bagnata e quindi tale da provocare il maggior attrito; inoltre è quello che riceve il maggior shock termico: si passa da una temperatura di 40 ad oltre 180 °C. Lì maggiormente si depositano i residui, che aumentano l’attrito. Per ovviare a questo inconveniente, si era soliti, sul primo rullo, disporre sul mollettone due strati di una tela speciale, dalla superficie piuttosto ruvida. Questo risolveva il problema, ma comportava un raddoppio dei costi ed una certa instabilità del rivestimento del rullo: dopo un certo periodo d’uso il doppio rivestimento iniziava a spostarsi ed a deteriorarsi, soprattutto nei due strati

ironing synthetic linens which, by definition, are more slippery. Synthetic linens need to be damper when ironed, require a slower speed and lower temperatures. The reason is obvious - the level of friction between the roller and the linen must be increased and every effort made to avoid possible heat shock damage to the fabric. Most problems occur on the first roller, and that’s to be expected. The first roller is the one that comes into contact with the wet linen, to such a degree that it causes more friction; in addition, it’s the one that receives the greatest thermal shock - the temperature soars from about 40 degrees to more than 180 degrees C. This is where most of the residue is deposited, which increases friction. The common remedy for this situation was to place two layers of a cover, made of special cloth with a fairly rough surface, on the first roller. This solved the problem but also doubled costs, and led to a degree of instability in the covering on the roller. After a certain period of use the double covering began to mo-

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Nuovi prodotti New products

Mollettone "GRIP": nella metà sinistra il mollettone trattato a GRIP, nella destra come è normalmente

"GRIP" ironer cover: left, GRIP-treated ironer cover; right, fabric as it appears normally

interni. E vediamo ora come è fatto il mollettone: il mollettone è un tessuto tecnico con il quale viene rivestito il rullo del mangano ed ha la funzione di trascinare attraverso la conca la tela da stirare e di assorbire l’acqua che evapora. È composto da un tessuto di base sul quale con degli aghi vengono agugliate delle piccole fibre, dei peli. Quando il rivestimento è nuovo la peluria superficiale rende il tessuto più scivoloso; la biancheria tende quindi a scivolare e non essere più trascinata, in particolare se è sintetica o se si sono formati depositi, provenienti dal lavaggio. Per evitare che questo accada ho utilizzato una tecnica nota in tessitura da più di cent’anni: la tecnica del bruciapelo. Il mollettone così trattato presenta una superficie molto ruvida e offre due benefici fondamentali: • il primo è quello di aumentare l’effetto di trascinamento del tessuto sulla piastra riscaldata del mangano;

ve around and to deteriorate, esAecially the two internal layers. Let’s take a look at the cover; it’s made of a technical fabric that surrounds the ironer roller and has the job of Aulling the article being ironed through the roller and absorbing the water that evaAorates. It’s comAosed of a base fabric uAon which tiny fibers, like hairs, are Aulled uA with needles. When the cover is new, the fluffy surface makes the fabric more sliAAery; linens then tend to sliA, rather than being Aulled, esAecially if the material is synthetic or if deAosits from wash additives have formed. To avoid this Aroblem, I used a technique that was Aracticed in weaving more than a hundred years ago: the technique of singeing. A cover treated this way Aresents a surface that is very rough and offers two fundamental advantages: • the first is to increase the effect of Aulling the fabric over the heated Alate on the ironer;


• il secondo è quello di mantenere pulita la conca del mangano stesso, eliminando i depositi man mano che si formano, evitando così che si formino incrostazioni di un certo spessore. Questo sistema è stato presentato ad EXPOdetergo 2011, senza riscontrare il dovuto successo; finché un ingegnere di un grosso produttore di attrezzature per lavanderia non si è fermato ad esaminare, spinto dalla curiosità il sistema. Solo dopo l’intervento di quest’ingegnere, la notizia ha cominciato a diffondersi, e adesso è apprezzata da tutti i tecnici di lavaggio. Il sistema “GRIP” è stato sperimentato per un anno e mezzo, prima di entrare in produzione ed oggi è disponibile, con tutti i benefici che comporta, a tutti coloro che intendono migliorare le proprie linee di finissaggio.

• the second is to keeA the ironer roller itself clean, eliminating the deAosits little by little as they form, thus avoiding the formation of thicker incrustations.

Nuovi prodotti New products

This system was Aresented at Exp*detergo 2011, without receiving the kind of attention it deserved; that is, until an engineer for a large manufacturer of laundry equiAment, driven by curiosity about the system, stoAAed by to take a look at it. *nly after the interest e&Aressed by this engineer did word begin to sAread, and now the Aroduct has gained widesAread favor among washing technicians. The “%RIp” system was tested for a year and a half before going into Aroduction and is now available, with all the benefits it brings, to anyone who intends to imArove the efficiency of their finishing lines.

Abbonamento - offerta

DETERGO

“Ritorno a scuola” Perché non si finisce mai d’imparare Autunno: i ragazzi tornano a scuola, e noi? Anche noi dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze, su DETERGO. Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta d’autunno. Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa. Per chi si abbona entro l’autunno, DETERGO offre un abbonamento a prezzi super scontati Abbonamento per 11 numeri € 32,00 anziché € 42,00 = risparmio € 10,00 Abbonamento per 22 numeri € 54,00 anziché € 84,00 = risparmio € 30,00 (Per chi è già abbonato, l’abbonamento sottoscritto avrà inizio al termine dell’abbonamento corrente.

L’abbonamento alla rivista decorre dalla data della sottoscrizione) Queste le modalità di pagamento: c/c POSTALE N. 60515715 intestato a Deterservice - Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano c/c BANCARIO intestato a Deterservice - Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA - IT 11 C 05387 01609 000001504285


PANORAMA FIERE

A caccia di alberghi di Diego Zambelli

Le aziende del nostro settore partecipanti ad HOST 2011

Un Host 2011 da Guinness: boom di operatori stranieri 125 mila presenze da 153 Paesi confermano Host come hub dell’innovazione in un settore ospitalità sempre più globalizzato È stata un’edizione “da Guinness”, quella di Host 2011 che si è chiusa a fieramilano: non solo per il record mondiale di 623 caffè espressi serviti in un’ora, ma anche per i tanti numeri significativi della manifestazione. In particolare, le presenze di Visitatori, tutti professionali, hanno raggiunto quota 125 mila; di queste il 34% sono state di Visitatori esteri, provenienti da 153 Paesi. Tutti i numeri di una formula I mq di superficie espositiva netta erano quest’anno 100 mila, +10% rispetto al 2009, mentre le aziende partecipanti sono state 1.600 (+17%), delle quali 190 new entry e con una quota di espositori esteri in crescita del +21%. Registrata una crescita straordinaria nei settori pane, pasta e pizza con un +46% e nel settore caffè con un incremento del +27%. “A Host – commenta l’Amministratore Delegato di Fiera Milano, Enrico Pazzali – si tocca con mano lo sforzo di progettualità e di investimento del settore. Per i Visitatori, questo significa trovare qui un’innovazione tanto tecnologica quanto concettuale, vere e proprie idee di progetto per sviluppare nuovi format che incontrino le evoluzioni dei consumatori. Lo dimostra l’incremento dei visitatori esteri aumentati del +19% rispetto alla passata edizione”

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HOST è probabilmente la maggior fiera europea dedicata alle aziende che si occupano di ospitalità alberghiera. Molte aziende del nostro settore vi hanno partecipato proponendo attrezzature per lavare e stirare dedicate ad alberghi e case di cura, case di riposo e similari. Anche l’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili ASSOFORNITORI, con la rivista Detergo, erano presenti con un piccolo stand. Diversa invece, sia per affluenza di pubblico che per l’interesse riscontrato, la partecipazione delle singole aziende. Ad un primo giro di verifica tutti gli imprenditori presenti si sono dichiarati soddisfatti per l’affluenza e la qualità dei visitatori, quasi tutti buyer con lar-

ghissima percentuale di provenienza straniera. Ma cominciamo questo giro d’orizzonte, scusandomi fin d’ora se ho dimenticato qualcuno. AGA

AGA spinge il proprio interesse, oltre che nei self service, verso le moltissime installazioni di ridotte dimensioni, dove la compattezza dei macchinari e la loro sovrapponibilità diventa prioritaria. Dunque molte lavanderie-tintorie acqua-secco, moltissimi self service di ridotte dimensioni, anche box lavanderia in container o in prefabbricati, o in ogni caso, laddove lo spazio non è mai abbastanza. AGA presentava inoltre la nuova serie FX di lavacentrifughe rigide ad alta velocità ed i nuovi essiccatori “vintage”, simbiosi tra innovazione tecnologica e design retrò, ispirato all’immagine delle prime creazioni dell’azienda. Grande spazio pubblicitario viene inoltre dato a sottolineare 3 punti di forza dell’azienda: esperienza (55 anni di attività), prodotto interamente italiano e garanzia di 24 mesi sulla produzione.” Nello stand di Rotondi, oltre alle lavatrici Ipso, per le quali funge da distributore in Italia e nei pochi paesi nei quali il marchio non era ancora presente, si presenta la gamma completa dei prodotti per lo stiro: manichini, topper,


ROTONDI

ROTONDI presse e tavoli. Senza contare le lavatrici operanti a gettone, per le quali ambiscono ad entrare nel prossimo mercato delle lavanderie condominiali. RENZACCI

TREVIL

In un padiglione diverso, il 6, troviamo lo stand della Trevil, pieno delle più diverse macchine da stiro. Sono piuttosto contenti di questa fiera, anche perché più forti all’estero che in Italia. Per questo pubblico, Trevil presenta due grosse novità: un inedito tavolo da stiro, destinato al self-service, ed un manichino per i copri sedia. Il primo ha l’aspetto di qualunque tavolo, ma è stato studiato per garantire la massima sicurezza: è dotato di una caldaia interna riscaldata elettricamente, ed è quello dell’unico punto nel quale arriva elettricità. Il ferro da stiro è normalmente freddo e si scalda i soli due minuti una volta inserito il pagamento. È collegato alla caldaia con un flessibile di sicurezza e si comporta come qualsiasi ferro a vapore sfruttando la potenza della piccola caldaia. In più, resta saldamente legato nella propria postazione, con un meccanismo simile a quello dei carrelli di un supermercato (si recupera la moneta inserita per utilizzarlo solo rimettendolo in posizione). IMESA

Alla Renzacci, situata in uno stand di buone proporzioni, immediatamente riconoscibile per il tipico color rosso, veniva presentata tutta la gamma di macchine per lavaggio ad acqua ed a secco con solventi naturali. L’azienda non si rapporta direttamente gli alberghi, ma a una serie di rivenditori specializzati. Piuttosto attiva anche sul mercato delle lavanderie a gettoni, che giudica interessante. Renzacci, che è l’unica azienda del settore a curare al suo interno la ricerca e sviluppo, progettazione e fabbricazione di una vastissima gamma sia di lavasecco che di macchine lavatrici ad acqua, asciugatori rotanti e calandre da stiro; intende coprire tutte le possibili necessità di una struttura che si occupa di ospitalità, con una serie di macchine capaci di esaudire ogni esigenza di lavaggio e calandre per la stiratura della biancheria piana.

Imesa ha una forte vocazione HO.RE.CA., tanto che il settore alberghiero e della ristorazione rappresentano il 90% del suo fatturato. L’azienda veneta ha presentato ad HOST le nuove lavatrici asettiche serie D2W, le uniche prodotte completamente in Italia, nelle versioni con capacità da 18 e 23 Kg; la

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serie sarà completata entro il prossimo maggio in occasione di TEXCARE, dove verranno presentate le lavatrici di capacità superiore (fino ad 85 Kg). Un’altra importante novità presente sullo stand IMESA è IRIS, il sistema di marcature dei capi con RFID dedicato alla casa di riposo; IRIS permette di tracciare la biancheria per tutto il suo percorso, dal momento della raccolta in camera al momento della riconsegna, sempre nella stanza dell’ospite, passando per la lavanderia. IRIS permette di stampare report completi relativi a quando il capo è stato raccolto, quando è stato riconsegnato, quante volte è stato lavato, che trattamenti ha subito,… Imesa, che destina la sua produzione per il 70% ai mercati esteri, considera questa HOST una fiera è particolarmente preziosa, poiché non solo consente di incontrare la maggior parte dei propri distributori esteri, ma soprattutto perché è un momento di confronto che mette l’azienda in condizione di raccogliere le opinioni e le richieste del proprio mercato. FIMAS

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La Fimas è, per la seconda volta, presente in questa fiera. Si tratta di un’esplorazione per un mercato per lei inusuale ma che può comunque portare numeri interessanti: la Fimas, infatti, essendo costruttore di macchinari da stiro per lavanderie e stirerie, ha come proprio mercato naturale il mondo della lavanderia appunto, ma anche comunità, case di riposo, alberghi e ristoranti che possono avere una lavanderia interna. Sono molto soddisfatti dell’afflusso di “compratori” e distributori provenienti da ogni parte del mondo; attualmente le loro esportazioni toccano 60-70 paesi. Espongono soprattutto i loro prodotti di punta per il settore alberghiero, i “cavalli di battaglia” che tanti successi hanno già riportato. Propongono anche tavoli da stiro adatti per tovaglie e biancheria piana in genere. Eccoci ora nell’elegante stand bianco/verde di Grandimpianti. Ci accoglie Patrizia Terribile, Direttore Generale dell’Azienda davvero soddisfatta per i numerosi contatti con distributori extra

GRANDIMPIANTI europei ed in particolare sudamericani. La gamma risulta molto apprezzata non solo per il design ma anche per la facilità d’ uso e per le importanti innovazioni che consentono di abbattere i costi operazionali. Tra queste la più ammirata è stata sicuramente il controllo G 400 con brevetto DWS che,proprio ad HOST, ha ricevuto un importante riconoscimento. Ci vengono illustrate con orgoglio lavatrici a pesatura elettronica, che dosano acqua, energia, detergente e azione meccanica in base al peso effettivo della biancheria introdotta. Gli essiccatoi, che condividono con le lavabiancheria lo stesso controllo intelligente, sono più efficienti grazie ad un diagramma di asciugatura che sostituisce un banale conto alla rovescia e adatta automaticamente i Aarametri di asciugatura alla fase del ciclo. È sempre grazie allo stesso controllo G 400 che lavabiancheria ed essiccatoi in versione self-service possono essere facilmente commutati dal gestore dell’ attività per un utilizzo professionale con cicli ad hoc per lana, capi spalla, tende, trapunte ecc. KAAN

In un piccolo stand espone la Kaan, produttrice altoatesina di “stiratrici asciuganti” (mangani con resa fino a 200 kg/orarie). Le loro macchine sono molto adatte ad alberghi di ogni dimensione e piccole lavanderie. L’azienda Kaan ha sempre adattato e sviluppato le sue stiratrici asciuganti ai progressi e ai cambiamenti nella tecnologia. Presentano la nuova produzione con display touchpad che offre la possibilità di programmare liberamente i propri programmi e ha la capacità di autodia-


gnosi. È disponibile in cinque lingue. Inoltre, il touchpad offre la personalizzazione per i commercianti, quindi molto interessante, poiché la macchina può essere fornita con il proprio nome.

fluenza di visitatori professionali e molto interessanti. REALSTAR

FIRBIMATIC

Lo stand della Firbimatic ruota attorno alla ultima novità nel campo del lavaggio, Hydroflex, che assomma le capacità di tante macchine contemporaneamente, il lavaggio ad acqua, l’essiccatoio e il lavaggio a secco con solventi alternativi, l’ideale per alberghi di qualsiasi tipo. Quest’ultima innovazione è di fatto uno strumento semplice ed efficace per ogni esigenza di pulito con una praticità d’utilizzo disarmante.

Per questa fiera Realstar ha puntato decisamente sul lavaggio ad acqua, con la gamma Aquastar. Espone macchine di piccole e medie dimensioni ed anche alcune lavatrici con gettoniera, a significare l’interesse per le lavanderie automatiche. Già il marchio è ben diffuso negli Stati Uniti, in Egitto e in Turchia, dove dispone dell’appoggio di rivenditori che trattano anche le cucine. Ma l’asso nella manica di Realstar è un mercato davvero particolare, che stanno affrontando ora e di cui hanno voluto mantenere il più geloso segreto.

ELECTROLUX

THERMINDUS Bello, e sicuramente molto grande, lo stand di Electrolu5 Professional, una parte del quale dedicata al trattamento tessuti. Presentano un nuovo essiccatoio di grande efficienza in termini di performance e risparmio energetico; il nuovo Sistema Lagoon, adatto anche a lana (e quindi alla maggior parte dei completi uomo/donna, seta e cashmere; una lava-asciuga perfetta per gli spazi ridotti ed un nuovissimo mangano che automaticamente introduce, asciuga, stira, piega e impila fino a 200 lenzuola all’ora con un solo operatore. Sono particolarmente soddisfatti dell’af-

Ultimo, anche perché lontano, nel padiglione 10, il piccolo stand dedicato a Thermindus e Zetolink. Ci accoglie, dopo una certa attesa, l’inossidabile Pippucci, protagonista anche del film istituzionale che viene proiettato in loop su un grande schermo televisivo, dove possiamo assistere alle performances di paracadutista del medesimo. Presentano due novità: un piccolissimo generatore di vapore di grande potenza e una confezionatrice in grado di sigillare capi appesi ed in piano, preservandoli da ogni tipo di contaminazione.

In definitiva, questa edizione di Host ha raccolto ampi consensi da tutte le aziende che vi hanno partecipato, le quali - tutte - hanno dichiarato di aver stabilito ottimi contatti (e magari concluso qualche buon affare), ripromettendosi di non mancare la prossima edizione.

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Speciale

Special

Ritorno da Host Back from Host Si è appena conclusa la grande fiera dell’ospitalità che ha attirato operatori di quel settore da tutto il mondo. Anche le lavanderie, seppure in piccola misura, fanno parte di questo mondo, sia come servizio esterno, sia nelle forniture per alberghi, case di cura, ristoranti, collegi e per le migliaia di aziende che si occupano di ospitalità e ristorazione. Alcune aziende del nostro settore hanno presentato un proprio stand in questa fiera; molte altre, comunque, si sono rammaricate di non averlo fatto. A tutte queste aziende, in questo numero, DETERGO offre uno spazio per raccontarci la loro opinione sulla fiera, sui contatti avuti, sulle opportunità di business che ha loro offerto, sui prodotti che hanno riscontrato maggior interesse. E, per chi non ha partecipato, è un modo per illustrare i prodotti o servizi che avrebbe voluto comunque presentare a questo mercato.

The large-scale hospitality exhibition that attracted trade people from all over the world has just closed. Even laundries, albeit to a lesser extent, are part of this industry, both as an external service, as well as by acting as a supplier to hotels, rest homes, restaurants, colleges and to the thousands of companies working in the hospitality and catering sectors. Some companies from our industry had a stand at the exhibition, many others regretted that they did not. For all these companies, this issue of DETERGO offers a space where the companies that did attend can tell us their thoughts about the showcase, the contacts they made, the business opportunities they were offered, which were the most interesting products. And for those who did not go, it is a way of describing the products or services they would have wanted to show to this market.

FIMAS Anche l’edizione di Host 2011 è stata più che positiva per Fimas. Con visitatori provenienti da tutte le parti del mondo, lo stand Fimas è stato parecchio frequentato segno sempre più evidente che il reparto stiro/lavanderia è una componente essenziale anche per gli operatori del settore alberghiero e della ristorazione collettiva. Producendo diverse tipologie di macchinari da stiro, nel corso degli ultimi anni Fimas ha concentrato i propri sforzi anche per le realtà che operano in tali settori, offrendo quei macchinari necessari per una più completa fornitura ad alberghi e comunità e in genere. Sono numerosi gli hotels, i ristoranti e le comunità che hanno attrezzato i propri reparti stiro/lavanderia con macchine e attrezzature Fimas. Nell’edizione 2011 di Host Fimas ha esposto quei macchinari particolarmente indicati per i settori alberghiero e delle comunità. Il modello Fimas 310 è un manichino multifunzione per la stiratura di giacche, giubbotti, e capispalla in genere. Provvisto di un programmatore questa macchina permette di impostare e controllare i tempi e le differenti funzioni per ogni singola fase di lavoro. Dotato di un motore potente garantisce una uniforme ed efficiente azione di soffiaggio. Naturalmente è possibile regolare e ridurre la potenza del soffiaggio per la stiratura di capi particolarmente delicati. La macchina è

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provvista inoltre di una batteria di surriscaldamento, di assoluta importanza, perché permette di surriscaldare l’aria del soffiaggio, in modo da asciugare perfettamente il tessuto per un risultato impeccabile. Il manichino multifunzione serie 310 è una macchina molto versatile ed ergonomica con un’alta produttività e


con il grande vantaggio di poter essere fornita anche con la caldaia incorporata. Il modello Fimas F 1400 Es è il mangano ideale per hotels, ristoranti e comunità di medie dimensioni. La qualità di stiratura è davvero ottima: il capo viene trasportato attraverso un rullo subendo contemporaneamente una pressione per mezzo della conca posizionata sopra di esso coprendolo completamente e garantendo quindi una stiratura uniforme e totale. I mangani sono inoltre particolarmente indicati per stirare capi in cotone o comunque capi composti da un solo tipo di tessuto. Il modello Fimas 167.701 tavolo da stiro aspirante con forma inclinata rettangolare e predisposto per l’allaccio di elettroferro e per montare un braccio con forma stira maniche è il tavolo ideale per quelle realtà in cui l’utilizzo di un mangano, per numero di camere o coperti, è eccessivo. La forma rettangolare di dimensioni considerevoli (12705720 mm) e la potente aspirazione permettono di stirare con comodità e semplicità tutti i tipi di tovagliati e lenzuola. I macchinari sopra descritti e tutti quelli prodotti da Fimas sono disponibili per prove e test di utilizzo presso lo Show Room nel nostro Stabilimento.

EquiAAed with a Aowerful engine which ensures a uniform and efficient action of blowing. *f course you can adjust and reduce the Aower of blowing for finishing of delicate garments. The machine is also equiAAed with a battery for overheating. This is of the utmost imAortance, because it allows to heat uA the air-blowing, for a Aerfect fabric dry in order to reach a Aerfect result. The Series 310 is a multifucntion dummywhich is very versatile and ergonomic with high Aroductivity and with the great advantage that it can also be suAAlied with built-in boiler. The model Fimas F 1400 Es is the ideal mangle for hotels, restaurants and medium-sized communities. The Aressing/finishing quality is really good: the head is transAorted through a roller simultaneously undergoing a Aressure by means of the basin Aositioned above it, covering it comAletely and thereby ensuring a uniform and total Aressing/finishing. Mangles are also Aarticularly suitable for finishing of cotton garments or other items consisting of a single tyAe of fabric. The model Fimas 167.701, vacuum Aressing table with a rectangular shaAe and arranged for connection to electroiron and to mount a swing arm for shrts’ sleeves is the Aerfect table for those situations in which the use of a mangle, by number of rooms or Alaces, is e&cessive. The big rectangular shaAe (1270&720 mm) and the Aowerful vacuum allow to easy Aress/finish all tyAes of tablecloths and sheets. The above mentioned equiAment and all Aroducts are available for any tests at Fimas Aremises in Vigevano (pV).

IMESA

Even the 2011 edition of Host e&hibition has been more than Aositive for Fimas. With so many visitors coming from all over the world, Fimas booth has been quite busy; a clear sign that the finishing/laundry deAartment is an essential comAonent also for the oAerators of Hotels and Catering comAanies. producing different tyAes of machinery facilities, in the last years Fimas has focused its efforts even for those comAanies that oAerate in these areas, offering the machines needed for a comAlete forniture to Hotels and Communities in general. There are numerous hotels, restaurants and communities that have equiAAed their finishing/laudry facilities with machines and equiAment branded Fimas. In the edition of Host 2011 Fimas has showed these machines Aarticularly suitable for the hosAitality and community. The model 310 is a multifunctions dummy for finishing of mens’ jackets, vests and jackets in general. This machine is equiAAed with a Arogrammer which allows to set and control the timing and the different functions for each Ahase of work.

La fiera HOST si è conclusa da poco più di un mese ed è stata indubbiamente un’ottima occasione per confrontarsi con il mercato HO.RE.CA, capirne le tendenze, confrontarsi con i principali players del mercato. IMESA, che ha partecipato alla fiera con il consueto entusiasmo presentando tre importanti novità dedicate al mercato dell’ospitalità professionale, può ritenersi quanto mai soddisfatta per il successo riscosso dai propri prodotti. La linea TANDEM si è arricchita di due nuovi prodotti: i TANDEM con capacità da 8 e 11 Kg ora che si sono aggiunti a quelli da 14 e 18 Kg ora già presentati allo scorso EXPOdetergo. Lavatrice ed Essiccatoi sovrapposti sono stati spunto importante di riflessione per tutti quegli albergatori che hanno dovuto rinunciare ai vantaggi della lavanderia interna a causa di problemi di spazio. TANDEM permette, infatti, di allestire una lavanderia completa dimezzando la superficie occupata, mantenendo, però, intatta l’efficacia e l’efficienza delle di lavatrice ed essiccatoio, che rimangono completamente indipendenti l’una dall’altro sia per quanto riguarda il sistema di riscaldamento, che per quanto riguarda gli organi di movimento e il sistema di controllo. La nuova linea di LAVATRICI A BARRIERA ASETTICA D2W, lavatrici dotate di due porte contrapposte per permetterne l’installazione a cavaliere di muro, separando completamente il lato biancheria sporca dal lato biancheria pulita ed eliminando così il rischio di contaminazione batterica. Questo particolare tipo di lavatrici è dedicato al settore ospedaliero e rappresenta l’unico prodotto di questo tipo completamente “made in Italy”.

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Ha riscosso un enorme successo anche la terza novità presentata in fiera: IRIS il nuovo sistema di marcatura dei capi tramite RFID. Presentato nella configurazione per casa di riposo, IRIS è l’unica proposta sul mercato a permettere la tracciabilità del capo partendo dalla raccolta in camera fino alla riconsegna, sempre in camera. Quando la biancheria dell’ospite entra nella struttura viene subito marcata grazie ad un TAG, un piccolo bottoncino di resina infilato in una bustina cucita ad ogni singolo capo. Dal momento in cui il capo viene registrato è possibile tracciare qualsiasi movimento esso faccia. Grazie ad un computer palmare completo di antenna, infatti, il sistema di identificazione del capo IMESA, permette di registrarne la raccolta immediatamente nella camera dell’ospite, ma non solo: il sistema IMESA permette anche di registrare messaggi relativi alla necessità di rammendi o altri commenti utili. Raggiunta la lavanderia la biancheria viene lavata, asciugata e stirata senza rischio di perdere l’informazione principale, il nome del proprietario del capo, perché tale informazione è registrata nel TAG un dispositivo che, al contrario delle comuni etichette, resiste al lavaggio e all’asciugatura senza sbiadire. Quando il capo è pronto per essere riconsegnato all’ospite, il computer aiuta a ricomporre il guardaroba su un carrello dotato di led luminosi: tutti i capi di uno stesso ospite finiscono nella stessa casella, e tutti i capi di ospiti appartenenti allo stesso reparto/piano possono essere facilmente ricomposti sullo stesso carrello. Quando si è pronti a riconsegnare i capi basta recarsi alle stanze degli ospiti e avvicinare il palmare al TAG identificativo del letto ospite: sul carrello si accenderanno dei led luminosi ad indicare la biancheria da riconsegnare. L’operazione è naturalmente registrata dal palmare. Poiché ogni singolo movimento viene tracciato e registrato nel gestionale della lavanderia è quindi possibile fornire ai familiari degli ospiti report completi relativi al numero di lavaggi e ai trattamenti subiti da ogni singolo capo.

*ne month since the end of H*ST, the e&hibition was a great oAAortunity to enter in contact with the H*.RE.CA. market, understanding the new trends and discussing with the main Alayers of the hosAitality market. IMESA AarticiAated to this international e&hibition

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showing it usual enthusiasm and Aresenting three new imAortant solutions dedicated to the Arofessional hosAitality and the comAany is really haAAy with the interest demonstrating in these Aroducts by the visitor. The TANDEM line was enlarged with two new models: the 8Kg and 11Kg hourly caAacity TANDEM, which were added to the model of 14 Kg and 18 Kg introduced to the market during last DETER%*. Washing machine and tumble dryer stacked were an imAortant discussion Aoint for all the hotel directors who had to renounce to the indoor laundry advantages because of room Aroblems. TANDEM allows to fit a comAlete laundry occuAying half surface, but the efficiency and reliability of industrial equiAment is maintained. Washing machines and tumble dryers motors, heating systems and control systems are seAarated, it means that the two machine are comAletely indeAendent. The second news was the HYGIENIC BARRIER WASHING MACHINE D2W SERIES. This machine is equiAAed with two oAAosed doors and must be installed with the dirty side in a room and the clean side in the ne&t room in order to avoid the bacteriologic contamination risks. Is this a machine which aims to the hosAitals and retirement homes market. This is the only hygienic barrier comAletely made in Italy! A big interest was demonstrated in IRIS, the new system to mark the linen with RFID. presented in the configuration dedicated to the retirement home, IRIS is the only system to allows the linen traceability from the collection to the delivery in the room. As soon as the linen enters in the structure, it is marked with a TA% instead of a usual label. From this moment it is Aossible to follow all the linen movement from the room to the laundry and back to the room. Thanks to a handheld comAuter equiAAed with an antenna, the linen collection is registered, as well as the linen treatment once it is in the laundry. The comAuter allows also to registered some messages useful for the laundry job, directly in the room (i.e.: necessity of mending). The linen marked with an RFID can be washed and dried without any risk of fading, then the comAuter helAs the laundry emAloyees in comAosed the delivery trolley: all the linen AroAerty of the same owner is Aut in the same comAartment, and all the linen of guest of the same floor / deAartment are Aut in the same trolley. When the trolleys comAosition is ended, just go to the rooms and aAAroach the handheld comAuter to the guest bed TA%, the led corresAonding to the linen to be delivered will light on. *f course, the delivery back of the linen is registered into the comAuter. Each movement of the linen is registered into the comAuter and comAlete reAort can be delivered to the guest family.


RENZACCI Anche questa edizione 2011 di HOST, il tradizionale appuntamento con il settore alberghiero e della ristorazione, si è chiusa per la Renzacci con un bilancio decisamente positivo sia in termini di pubblico che di interesse nei confronti delle numerose novità ed innovazioni presentate dall’azienda. E non poteva essere altrimenti, sopratutto se si considera che la Renzacci Spa è l’unica azienda nel settore del lavaggio industriale a curare in prima persona al suo interno la ricerca e sviluppo, la progettazione, la produzione delle macchine sia per il lavaggio a secco, che quelle per il lavaggio ad acqua, le asciugatrici e le calandre da stiro, proponendosi così come importante partner per la consulenza, la fornitura e l’assistenza tecnica per soddisfare tutte le esigenze di un centro professionale di lavaggio. I visitatori dello stand hanno subito avuto modo di approfondire i vantaggi offerti dall’esclusiva NEBULA, la prima lavasecco MULTISOLVENTE che utilizza “COMBICLEAN” System, l’esclusivo sistema a Tecniche di lavaggio MULTICOMBINATE, UNICO PERCHÈ per la prima volta fa scegliere al cliente; tra molte alternative disponibili; la combinazione migliore di azione dinamica di lavaggio del solvente sulle fibre in relazione al tipo di capo trattato. NEBULA è MULTISOLVENTE dato che può essere utilizzata ottenendo risultati di altissimo livello con una gamma molto ampia di solventi, come ad esempio quel-

li a base di idrocarburo sia isoparaffinico che siliconico, (KWL), Green Earth™, Rynex, Solvon K4 etc... NEBULA inoltre utilizza il Nuovo sistema DSF™ (Dinamic Saving Flow), che riduce il consumo di acqua del 70% circa, di oltre il 45% la potenza installata ed aumenta il RISPARMIO DI ENERGIA di circa il 40%; senza per questo rinunciare ad un tempo di ese-


cuzione del ciclo estremamente ridotto, che la pone al vertice della categoria per PRODUTTIVITÀ E RAPIDITÀ. Nel settore del lavaggio ad acqua vale invece la pena di sottolineare il grande successo della nuova linea di macchine supercentrifuganti della serie HS, disponibile in una vastissima gamma di possibilità che spazia dagli 11 ai 120 Kg. di capacità (da 24 a 264 Lb. di cap.) La serie HS rappresenta un altro primato raggiunto dalla Renzacci nel rispetto di ecologia ed igiene, dato che le macchine sono tutte equipaggiate con dispositivi e sistemi per diminuire drasticamente l’impatto ambientale ed il consumo di acqua ed energia. Non a caso infatti le macchine Renzacci sono le uniche a poter eseguire le avanzate tecniche di Personal cleaning”, il metodo che anche grazie all’ausilio del nuovo sistema gestionale Computerizzato Renzacci, ottimizza tutti i parametri di funzionamento e controllo della macchina in funzione delle specifiche esigenze del singolo cliente. Grandissimo interesse ha suscitato poi LA NUOVA LINEA DI LAVATRICI SUPERCENTRIFUGANTI della serie “HS” “ECOCARE SYSTEM”, tutte equipaggiate con il nuovo innovativo sistema di recupero acqua “SUPERSTORAGE SYSTEM”, che permette un notevole risparmio d’acqua (fino al 40% circa) e di energia (fino al 20% circa). Tutte queste notevoli prestazioni sono offerte da una macchina super compatta e capace di essere installata in spazi molto ridotti, riservando al tempo stesso un design estremamente innovativo ed una stabilità che non ha eguali nella sua categoria. Molto interesse hanno senza dubbio suscitato i nuovissimi essiccatori a circuito chiuso e recupero integrale del flusso d’aria RZ Plus™, i quali consentono di eliminare completamente qualsiasi necessità di tubazioni di scarico esterne e/o di costose ed ingombranti cappe di scarico, senza quindi praticare fori e/o modifiche strutturali sugli stabili dove viene esercitata l’attività. La serie RZ Plus™ infatti permette oggi di risolvere il grosso problema di tutti quegli alberghi che a causa di: a) Mancanza di autorizzazioni o vincoli di altra natura; b) Locali che non consentono lo scarico all’esterno; c) Locali che non consentono lo scarico all’esterno senza sostenere alti costi per la realizzazione di impianti di aspirazione; non possono installare essiccatori a gas, o che volendo installare essiccatori elettrici si troverebbero costretti ad aumentare di molto la potenza installata richiesta e quindi i costi di gestione. Ultima, ma non certamente per importanza, è la nuova linea di calandre autoasciuganti DELLA SERIE MSA, tutte disponibili con il nuovo sistema ad asciugamento rapido uniforme in modelli compatti da 1200 a 3200 mm di larghezza utile di stiratura. Also this edition of H*ST 2011, the traditional aAAointment with the hotel and catering business, has been closed for Renzacci with an undoubtedly Aositive balance in terms of Aublic interest towards the many novelties as well as the innovations introduced by the ComAany. It could not be different, mainly if we consider that Renzacci Spa is the only company in the industrial washing sector to take care of the research and develoAment, design, Aroduction of drycleaning and washing machines, tumble dryers and calanders, AroAosing as an imAortant Aartner for consultancy, suAAly and technical assistance to meet the needs of a Arofes-

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sional cleaning center. The visitors of the stand had the oAAortunity to e&Aerience the benefits of the exclusive NEBULA, the first drycleaning MULTIS LVENT machine that uses the “C MBICLEAN” System, the exclusive system of multi-cleaning techniques, UNIQUE as for the first time it lets the customer choose; from many available alternatives; the best combination of dynamic action of solvent cleaning in the fibers according to the type of garment treated. NEBULA is MULTIS LVENT since it can be used to obtain high level results with a wide range of solvents, as for e&amAle the hydrocarbons both isoAaraffinic and silicone, (KWL), %reen Earth™, Ryne&, Solvon K4 and so on. NEBULA moreover uses the new system DSF™ (Dynamic Saving Flow), that reduces the water consumAtion by about 70%, the installed Aower by more than 45% and increases the ENER%Y SAVIN% by about 40%; without renouncing at an extremely reduced cycle time, that Alaces it at the toA of the category for pR*DUCTIVITY AND SpEED. In the washing sector it is worth while underlining the great success of the new HS high-sAin washing machine line, available in a wide range of load caAacity Aossibilities kg from 11 to 120 (from 24 to 264 Lb.) The HS series reAresents another Arimacy achieved by Renzacci resAecting ecology and hygiene, since the machines are all Arovided with devices and systems for drastically diminish the environmental imAact and the water and Energy consuAtion. In fact, it is no accident, that Renzacci machines are the only ones that can Aerform the advanced “Personal cleaning” techniques, the method that, also thanks to the new management comAuterized system Renzacci, oAtimizes all oAeration and control Aarameters of the machine according to the sAecific needs of each customer. Moreover great interest was aroused by THE NEW HI%H-SpIN WASHIN% MACHINES “HS” “EC*CARE SYSTEM” SERIES, all Arovided with the new innovative water recovery system “SUpERST*RA%E SYSTEM”, that allows a remarkable water (uA to about 40%) and energy (uA to about 20%) saving. All these remarkable Aerformances are offered by a very comAact machine that can be installed in very


small sAace, reserving, at the same time, an e&tremely innovative design and a stability that is unmatched in its category. The new closed circuit dryers with whole air flow recovery RZ Plus™, have undoubtedly aroused much interest, which allow you to completely eliminate any need for external exhaust pipes and/or expensive and bulky exhaust hoods, therefore without drilling holes and/or doing structural changes on the building where you practise the activity. In fact now the RZ plus™ series makes it Aossible to solve the big Aroblem of all those hotels that owing to: a) lack of authorizations or other constraints; b) places that do not allow to drain outside; c) places that do not allow to drain outside without bearing high costs for the construction of e&haust system; - cannot install gas heated tumble dryers, or if they wanted to install electrically heated, they would be obliged to increase the installed Aower requested consequently the running costs. The last, but not the least, is the new self drying calanders MSA SERIES, all available with the new quick drying, with comAact models from 1200 to 3200 mm useful ironing length. *ne month since the end of H*ST, the e&hibition was a great oAAortunity to enter in contact with the H*.RE.CA. market, understanding the new trends and discussing with the main Alayers of the hosAitality market. IMESA AarticiAated to this international e&hibition showing it usual enthusiasm and Aresenting three new imAortant solutions dedicated to the Arofessional hosAitality and the comAany is really haAAy with the interest demonstrating in these Aroducts by the visitor. The TANDEM line was enlarged with two new models: the 8Kg and 11Kg hourly caAacity TANDEM, which were added to the model of 14 Kg and 18 Kg introduced to the market during last DETER%*. Washing machine and tumble dryer stacked were an imAortant discussion Aoint for all the hotel directors who had to renounce to the indoor laundry advantages because of room Aroblems. TANDEM allows to fit a comAlete laundry occuAying half surface, but the efficiency and reliability of industrial equiAment is maintained. Washing machines and tumble dryers motors, heating systems and control systems are seAarated, it means that the two machine are comAletely indeAendent. The second news was the HYGIENIC BARRIER WASHING MACHINE D2W SERIES. This machine is equiAAed with two oAAosed doors and must be installed with the dirty side in a room and the clean side in the ne&t room in order to avoid the bacteriologic contamination risks. Is this a machine which aims to the hosAitals and retirement homes market. This is the only hygienic barrier comAletely made in Italy! A big interest was demonstrated in IRIS, the new system to mark the linen with RFID. presented in the configuration dedicated to the retirement home, IRIS is the only system to allows the linen traceability from the collection to the delivery in the room. As soon as the linen enters in the structure, it is marked with a TA% instead of a usual label. From this moment it is Aossible to follow all the linen movement from the room to the laundry and back to the room. Thanks to a handheld comAuter equiAAed with an antenna, the linen collection is registered, as well as the linen treatment once it is in the laundry. The comAuter allows also to registered some messages useful for the laundry job, directly in the room (i.e.: necessity of mending). The linen marked

with an RFID can be washed and dried without any risk of fading, then the comAuter helAs the laundry emAloyees in comAosed the delivery trolley: all the linen AroAerty of the same owner is Aut in the same comAartment, and all the linen of guest of the same floor / deAartment are Aut in the same trolley. When the trolleys comAosition is ended, just go to the rooms and aAAroach the handheld comAuter to the guest bed TA%, the led corresAonding to the linen to be delivered will light on. *f course, the delivery back of the linen is registered into the comAuter. Each movement of the linen is registered into the comAuter and comAlete reAort can be delivered to the guest family.

TREVIL RITORNO DA HOST Dal 21 al 25 ottobre si è tenuta a Milano la fiera Host. Trevil era presente con uno spazio espositivo dedicato ai prodotti più adatti per il settore dell'alberghiero e ospitalità. Due le novità presentate: il manichino EASYFORM con castello per la stiratura dei “fantasmini”; TREVISELF tavolo da stiro per utilizzo self service a pagamento. Esyform, già noto come manichino universale per la stiratura di indumenti, si arricchisce di un nuovo accessorio: l'intelaiatura per lo stiro dei "fantasmini", i coprisedia tanto utilizzati dai servizi catering e ristorazione. Sulla stessa struttura di macchina è possibile montare anche il manichino per stirare gli indumenti, particolarmente utile per le divise. Trevifself è il primo tavolo da stiro self service appositamente progettato e dotato di sistemi brevettati per un utilizzo sicuro anche da parte di utenti non professionisti.

Lo stand Trevil a Host 2011 The Trevil booth at Host 2011 The Host trade show was held in Milan from 21st to 25th *ctober 2011. Trevil's stand focused on Aroducts targeted to the hotel business. There were two main novelties on disAlay: the EASYF*RM form finisher with chair cover finishing frame; and the TREVISELF coin oAerated self service ironing table. Esyform, the well known utility finisher for garments, is now available also in the version for chair covers, an item widely used by restaurants and by the food catering industry. The same machine can be equiAAed either with the frame for chair covers or the frame for garments, e.g. for waiters uniforms. Trevifself is the first finishing table designed for self service installations. Its Aatented devices make it safe also for non Arofessional users.

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Speciale secco

Special on dry cleaning

MANICHINI, TOPPER E PRESSE

FINISHERS, TOPPERS AND PRESSES

L’aumento della produttività, tanto necessario in tutto il “Sistema Italia”, passa nel nostro settore soprattutto attraverso le macchine da stiro più sofisticate: manichini, stiracamicie, topper e presse. Grazie a queste macchine si può giungere a livelli di produttività impensabili con solo asse e ferro da stiro, riuscendo così (tranne forse che per le presse) ad abbattere tempi e relativi costi, anche usufruendo di personale poco specializzato. Occorre naturalmente una certa quantità di lavoro, per ammortizzare queste macchine, ma spesso, consentendo di ridurre i prezzi e di attirare altro lavoro meno specifico, sono le macchine stesse che creano le condizioni per ripagarsi. Per fare un esempio, conosciamo una lavanderia che si era dotata di un ottimo stiracamicie senza avere un quantitativo di capi sufficiente a sfruttarne in pieno le capacità; potendo però praticare prezzi piuttosto convenienti non solo ha aumentato il lavoro delle camice, ma ha aggiunto di conseguenza altro lavoro, portato dagli stessi clienti. Ecco uno spazio dedicato ai produttori di questi strumenti per raccontare quanto è stato fatto di nuovo e le realtà consolidate nell’ambito dell’automatismo dello stiro.

In this industry, increased productivity which is so necessary in Italy means more sophisticated ironing equipment: form finishers, shirt finishers, toppers and presses. This equipment has led to productivity levels that were unimaginable with just an ironing board and iron, succeeding in this way (except for presses perhaps) to cut down on working times and costs, and even using non-specialized personnel. Of course it takes a certain amount of work to amortize these machines, but often by cutting back on prices and attracting other less specific work, it is often the equipment itself that pays for itself. For example, we know of a laundry that purchased an excellent shirt topper without having enough garments to fully exploit its capacity; but because its prices were rather good not only did it increase its shirt ironing work, but it also added other work as a result, brought from the same customers. This is a special space for producers of these tools where they can tell us what’s new and where we can talk about the big names in automated ironing.

FIMAS

Il manichino 296 per lo stiro pressato di camicie, totalmente automatico, con una tecnologia all’avanguardia in ogni sua funzione e con una potenzialità produttiva notevole, (può infatti avere una resa effettiva di 50/60 camicie all’ora) il modello 296 è però una macchina molto semplice nel suo utilizzo e molto versatile a fronte della varietà di camicie esistenti oggi. Questa versatilità e funzionalità totali sono possibili grazie al manichino totalmente aspirante, alle piastre da stiro con dimensioni notevoli, ai tensionatori laterali fianchi con regolazione della potenza di tensionamento e, soprattutto, con regolazione dell’ampiezza del tensionamento

Marchio leader a livello mondiale nel settore della lavanderia, Fimas negli ultimi anni ha concentrato i propri sforzi sui quei macchinari che lavorando in modo automatico possono così ridurre i costi di mano d’opera mantenendo però invariato il livello di qualità. I macchinari che Fimas va a presentare in questo numero di Detergo non solo offrono la possibilità di ridurre i propri costi in termini di tempo e mano d’opera ma bensì fanno aumentare la qualità di stiratura dei capi.

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stesso. Inoltre il modello 296 prevede di serie la regolazione dell’altezza della manica (anche durante il ciclo di stiratura) attraverso 2 pratici joystick indipendenti l’un l’altro e la chiusura del fondo manica corta è effettuata con delle pinze traforate e rivestite con un materiale apposito che ne permette l’asciugatura. L’operatore inoltre ha la possibilità di regolare il soffiaggio: una serie di comandi permettono di intervenire con

vapore e soffiaggio sulla camicia ancora tensionata. Modello Fimas 380 Manichino girevole vaporizzante e soffiante, previsto per la stiratura di pantaloni, gonne, giacche, giubbotti e capispalla in genere. Questo modello è dotato di programmatore elettronico con il quale è possibile impostare e memorizzare fino a 10 programmi diversi di stiratura, molto facile da utilizzare e con la possibilità di intervenire anche manualmente durante ed alla fine del ciclo di lavoro. Nelle varie versioni, senza caldaia - da allacciare ad impianto centralizzato - o con caldaia - da 11 litri oppure da 20 litri, con potenze installate variabili, commisurate alle diverse esigenze - è una macchina che permette una produzione oraria dai 50 ai 75 capi, in funzione delle varie tipologie degli indumenti da stirare e dei relativi tessuti. Composta da 2 stazioni di lavoro (1 stiropantalone +1 capospalla, oppure con rispettivamente 2 stiropantalone o 2 capospalla) può includere inoltre, come optional, uno speciale manichino per il tensionamento del capospalla, riuscendo cosi a creare quella soluzione che mancava nel mercato dello stiro ovvero la possibilità di avere, semplicemente ruotando la stazione di stiratura, due macchine complementari in una. In abbinamento ad un tavolo da stiro FIMAS 103 oppure FIMAS 104 - aspirante e soffiante - il manichino girevole SERIE 380 rappresenta la dotazione base sufficiente per equipaggiare il reparto stiro di una lavanderia. Modello Fimas 389 manichino stiracamicie solido e


poco ingombrante, presenta alcune caratteristiche interessanti, che garantiscono quel qualcosa di più rispetto a quanto offre oggi il mercato: altezza del corpo manichino e della struttura base della macchina accessibile molto facilmente per calzare la camicia; regolazione dell’altezza della macchina, per poterla adeguare alle esigenze dell’operatore/operatrice; gruppo combinato di serie - di pinze per stirare sia le maniche lunghe che le maniche corte delle camicie, senza lasciare la piega sui polsini; programmatore a logica programmabile (10 programmi, 4 funzioni) con possibilità di selezionare cicli di stiratura. Il modello Fimas 389 può naturalmente stirare camicie con manica lunga e con manica corta, semplicemente variando il programma di stiratura. Le pinze per la manica lunga si posizionano per la tensione durante il ciclo di stiratura, e la pinza tonda permette di ottenere il polsino perfettamente stirato, senza piega. Per la manica corta il sistema è similare, con una tensione interna delle pinze, che garantisce anche qui una finitura perfetta. Su questo manichino si possono stirare anche T-shirt, maglioncini, polo ecc. Vi si può applicare inoltre lo scarico automatico delle camicie stirate: è un meccanismo elettropneumatico, abbinato al programmatore elettronico, che permette di sincronizzare i tempi del ciclo di stiratura con il movimento di sollevamento della camicia stirata a fine ciclo, e di dirottarla, con un apposito binario, regolabile in lunghezza, altezza e direzione, presso il punto raccolta dei capi stirati, o di immetterla su un trasportatore, automatizzato o manuale, laddove il punto di raccolta non è affiancato al manichino stesso. Concepito inizialmente per lo smistamento delle camicie stirate in confezione, questo accessorio si rivela particolarmente interessante ed utile anche nelle lavanderie e stirerie che movimentano volumi medio/alti di tali capi, in quanti permette di automatizzare il processo di stiratura, eliminando tempi morti ed ottimizzando la produttività del reparto. Il manichino stiracamicie Fimas 389 è una macchina molto semplice da utilizzare e con un’alta produttività: con un operatore di media esperienza si possono ottenere tranquillamente fino a 50/60 capi/ora, se lavati a secco, e fino a 40 capi/ora se lavati ad acqua, dopo averli passati alla centrifuga alta velocità. Manichino multifunzione Fimas 317 adatto per lo stiro di camice, giacche, camici e capispalla in genere, rappresenta la soluzione del manichino che deve “stirare bene”, velocemente ed in maniera automatizzata qualsiasi capo lavato a secco o ad acqua. Pneumaticamente è possibile regolare sia l’altezza del corpo manichino, che l’altezza delle pinze laterali per il tensionamento delle maniche. La pala anteriore riscaldata ed il soffiaggio potente di aria calda prima e fredda poi a fine ciclo, garantiscono la necessaria energica fase di asciugatura che consente quindi la stiratura definitiva degli indumenti. Un programmatore elettronico permette l’impostazione di 10 diversi programmi di stiratura dando ampia possibilità di lavorare differenti tipologie di indumenti senza perdere il ritmo di lavoro e produttività. Il mercato oggi richiede sempre più economicità nel prezzo, produttività, facile uso e manutenzione, bassi costi di gestione ed alta qualità di lavoro e di risultato. Proprio in questa direzione, senza nulla tralasciare per il resto della gamma, Fimas sta concentrando le proprio forze nel potenziamento dei manichini con nuove versioni più potenti in grado di asciugare il capo appena uscito dal lavaggio e di stirarlo, nuovi accessori per un perfezionamento sempre più avanzato nello stiro e versioni totalmente elettriche laddove un impianto

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vapore non è previsto o non sia possibile. I modelli sopra descritti e tutti quelli prodotti da FIMAS sono disponibili per test di utilizzo presso la nostra Show Room nello Stabilimento di Vigevano (Pv).

Leading brand worldwide in the field of laundry, Fimas in recent years has focused its efforts on those machines that work automatically so that to reduce labor costs while maintaining the same level of quality. The machinery that Fimas is going to introduce in this issue of Detergo, not only offer the Aossibility to reduce the costs in terms of time and labor but rather they increase the quality of clothes finishing. The dummy 296 to theAressed finishing of shirts, fully automatic, with the latest technology in all its functions and with a significant Aotential Aroduction (it may have an actual yield of 50/60 shirts Aer hour) the model 296 is at the same time a very simAle machine easy to use and very versatile for any variety of shirts in e&istence today. This total versatility and functionality are Aossible thanks to the dummy comAletely vacuum, thanks to very large Aressing Alates, thanks to side to side tensioners with adjustable tension Aower and, above all, thanks to adjustable tension amAlitude. In addition, the model 296 series Arovides height adjustment of the sleeve (even during the ironing Ahase) through 2 handy joystick indeAendent of each other and closing of the bottom of the sleeve is carried out with sAecial clamAs and coated with a Aerforated sAecial material that allows drying. The oAerator also has the ability to adjust the blowing: a series of commands allow to intervene with steam and blowing on the shirt still tensioned. Fimas Dummy Model 380, rotating steaming and blowing dummy, foressen for finishing of trousers, skirts, jackets, vests and jackets in general. This model is equiAAed with electronic Arogrammer by which you can set and store uA to 10 different Arograms of finishing, very easy to use and with the Aossibility to also intervene manually during and at the end of the cycle. In various versions, without boiler - to be connected to centralized system - or boiler - 11 liters or 20 liters, with installed Aower variables in according with individual needs - is a machine that allows a Aroduction rate


from 50 to 75 Aieces in function of the various tyAes of fabric to be finished. Consisting of 2 workstations (1 for trousers finishing + 1 for coats finishing or, resAectively, 2 trousres finishing + 2 coasts finishing) may also include, as an oAtion, a sAecial mannequin for tensioning of the coats, so being able to create the solution that was missing in the market of ironing which is the ability to have, simAly by rotating the ironing station, two comAlementary machines in one. In combination with an ironing table FIMAS model 103 or 104 - vacuum and blowing - the rotating dummy series 380 is the basic equiAment to be installed in the ironing deAartment of a laundry. Fimas dummy model 389, solid and comAact, has some interesting features, which guarantee something more than what the market offers today: Height of the body mannequin and basic structure of the machine accessible very easily to wear the shirt; Adjustment of height machine, to be able to adaAt to the needs of the oAerator/worker; Combined %rouA - standard - of clamAs to iron both long-sleeved shirts and shortsleeved shirts, without leaving creases on the cuffs;.programmable logic controller (10 Arograms, 4 functions) with Aossibility to select among different cycles of ironing. Fimas model 389 can of course finish both shirts with long sleeves and short sleeves, simAly by varying the finishing Arogram. The clamAs are Aositioned for the long sleeves during the cycle of finishing and the rounded clamAs allows to have the cuff fully finished without creases. For short sleeve shirt system is similar, with an internal tension of the clamAs, which also ensures a Aerfect finishing. *n this dummy T-shirts, sweaters, Aolo shirts etc. can be also finished You can also aAAly the automatic unloader of finished shirts: it’s an electroAneumatic system, combined with the electronic controller, which allows to synchronize the timing of the cycle of finishing with the lifting movement of the end-finished shirt, and to move the shirt, with a sAecific track, adjustable in length, height and direction, at the Aoint of collection of finished garments, or enter it on a conveyor, automated or manual, where the collection Aoint is not closed to thedummy. Initially designed for the sorting of finished shirts in Aackage, this accessory is Aarticularly interesting and useful in laundry and ironing facilities that handle medium/high volumes of these garments, as it allows to automate the Arocess of finishing, eliminating downtime and ma&imizing deAartment Aroductivity. The dummy Fimas 389 for finishing of shirts is a machine very easy to use with high Aroductivity: with an oAerator of average e&Aerience can be obtained easily uA to 50/60 Aieces / hour, if dry cleaned, and uA to 40 Aieces/hour when washed with water, after having Aassed them in the high-sAeed centrifugation. Multifunctions dummy Fimas 317, suitable for finishing of shirts, jackets, coats and outerwear in general, is the solution of a dummy who must “finish well,” quickly and automated any garment dry-cleaned or wash-cleaned. pneumatically you can adjust both the height of body and of the side tension clamAs of the sleeves. The heated front shovel and the Aowerful blowing of hot air first and cold air then, at the end of the cycle, Arovide the necessary energetic Arocess of drying and thus making the final and comAlete garments finishing. An electronic controller allows the setting of 10 different Arograms of finishing, giving oAAortunity to work different tyAes of garments without losing the Aace of

work and Aroductivity. Today’s market requires more and more money in the economy, Aroductivity, easy oAeration and maintenance, low running costs and high quality work and results. In this direction, leaving no stone unturned for the rest of the range, Fimas is concentrating its forces in the e&Aansion of the dummies with new more Aowerful versions which can dry the garment just out of the washing and finishing it, new accessories for a more advanced versions of the finishing systems and fully electric Alants where steam system is not e&Aected or Aossible. The above mentioned models and all Aroducts are available for testing at FIMAS Aremises in our showroom in Vigevano (pV).

TREVIL STIRAPANTAL NI PANTASTAR Pantastar è nato per semplificare la stiratura professionale dei pantaloni ed è la prima macchina automatica in grado di stirare completamente un paio di pantaloni con piega con la stessa accuratezza a qualità di un processo tradizionale.

Un’installazione ad alta produttività con tre manichini stirapantaloni Pantastar di Trevil e due operatori.

A high productivity installation with three Pantastar trouser finishers by Trevil and two operators. Fino ad oggi, per stirare i pantaloni con la giusta qualità era necessario utilizzare due prodotti: un topper per stirare il bacino e una pressa o un tavolo per stirare la gamba e imprimere la piega. Oggi, con Pantastar è possibile: risparmiare spazio installando una sola macchina anziché due; • risparmiare tempo, perché i pantaloni non devono essere trasferiti da un macchinario ad un altro; • risparmiare in manodopera perché non è necessario contare su un operatore esperto, sempre più difficile da trovare. Rispetto a prodotti “stirapantaloni” disponibili in commercio, Pantastar offre due rilevanti vantaggi: • stira il bacino con forma rotonda, così come farebbe un topper, raggiungendo una qualità decisamente superiore rispetto alla stiratura del bacino in piatto utilizzata dai vecchi macchinari; • al termine della stiratura del bacino prepara automaticamente il pantalone piegato per la fase di pressa-

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tura. Questo posizionamento automatico, rimuovendo il passaggio intermedio manuale, elimina la necessità di un pressista esperto e garantisce un risultato uniforme nel tempo. Inoltre, durante la stiratura del bacino, il sistema brevettato TreviXpand permette di regolare la rotondità del bacino in base al tipo di pantalone. Ad esempio, è possibile usare una configurazione più rotonda per pantaloni classici e una più piatta per pantaloni sportivi. Pantastar è perfetto per stirare i pantaloni classici, anche con le pinces: le pale per le pinces e un ciclo di vaporizzazione specializzato producono un buon risultato anche senza ritocchi. Grazie al tensionamento elettronico, Pantastar può stirare senza rischi i pantaloni in tessuto elasticizzato senza deformazioni, allungamenti, né distorsioni dell’orlo. Sebbene Pantastar sia nato per stirare i pantaloni con la piega, non è necessario utilizzare una macchina separata per i pantaloni sportivi. È sufficiente selezionare il ciclo “topper” e Pantastar stirerà i pantaloni senza piega in maniera rapida ed efficace, come un topper. Ulteriori regolazioni nella pressione, nella tensione e nei tempi del ciclo permettono di stirare in totale sicurezza qualsiasi tessuto, anche delicato, senza danni e senza produrre lucido. Presentato nel 2009, Pantastar sta riscuotendo crescenti consensi e conta svariate installazioni nel mondo. PANTASTAR TR USER FINISHER pantastar was develoAed by Trevil to simAlify the Arofessional finishing of trousers, and it is the first automatic machine able to finish comAletely a Aair of trousers, ironing the toA just like a toAAer and the leg just like a Aress. Until today, in order to reach AroAer quality, two machines were needed: a toAAer and a legger. Today, with pantastar you can: • save sAace, by installing a single machine instead of two; • save time, because there is no transfer of the trousers from one machine to another; • save on labour cost, because pantastar does not need a sAecialized Aresser. pantastar offers two main advantages with resAect to “trousers finishers” available so far: • it finishes the toA Aart of the trousers in a round Aosition, just like a toAAer, thus reaching a much better finish than old “trouser finishers” which used to finish the toA in the folded Aosition; • at the end of the toAAer Ahase, it automatically folds the trousers for Aressing. By removing handling, pantastar does not require a skilled Aresser and guarantees consistent quality in time. Moreover, during the toAAer Ahase the Aatented TrevixAand system allows to adjust the roundness of the waistband according to the style of the trousers (e.g. flat for jeans and casual Aants, rounder for trousers). pantastar is Aerfect to finish dress Aants, also with Aleats. The Aleat Aaddles and a dedicated Are-steaming cycle allow a comAlete finishing of the toA, without touch-uA. Thanks to the electronic control of tensioning, pantastar can finish with no risks the most delicate fabrics without distortion nor change in size and length. pantastar can be used also for casual trousers without

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a crease. A seAarate toAAer is not needed. Just select the “toAAer” function and pantastar will finish noncreased Aants quickly and effectively. Several adjustments in Aressure, tensioning strength and cycle times allow to finish with no worries any kind of fabric, also the most delicate ones. pantastar does not leave shine on dark colours. Since its launch in 2009, pantastar has become more and more successful and now counts several installations in the world.

SILC La Silc propone da molti anni una serie di macchine specifiche per lo stiro soffiato, manichini e topper ed una gamma completa di presse da stiro. Infatti, già alla fine degli anni 70, la SILC, ha presentato il Topper Tandem S/TP2, una macchina che permette ad un solo operatore di stirare pantaloni su due teste contemporaneamente. Questo modello è stato negli anni costantemente rinnovato ed aggiornato seguendo le esigenze di un mercato sempre in movimento come quello del Jeans. Ancora oggi è l’unica macchina esistente sul mercato in grado di finire bene con un solo operatore qualsiasi tipo di pantalone, senza piega, con una produzione vicina ai 2000 pezzi giorno. A partire dalla mostra EXPODETERGO 2010 la Silc ha presentato e rinnovato molti modelli di manichini ed in questo secondo semestre del 2011 le presse. Partendo dai manichini è stata presentata con successo immediato Il modello S/MSA-E COMBI, una macchina

autonoma combinata multi stiro per camicie e non solo. Questa macchina è composta da uno speciale manichino per stiro delle camicie da una pressa manuale per stirare i colli ed i polsini delle camicie ed infine da un tavolo aspirante e soffiante con piano riscaldato regolabile in altezza e posizionabile su più lati. La caldaia incorporata nel manichino alimenta di vapore tutto il gruppo. Novità finale inserita in questi ultimi mesi è la gestione automatica mediante un microprocessore con programmi indipendenti per le diverse macchine. Un vero computer, a bordo macchina, un supporto moderno che rende il lavoro con questo gruppo combinato di stiratura veloce e con risparmio energetico sicuro.


Questo “gruppo combinato” si va ad affiancare idealmente alla macchina che ha realizzato la Silc per i professionisti della camicia, una macchina specifica per la stiratura industriale di camicie: il modello S/MPC. Questa macchina è il top che viene oggi proposto dal mercato internazionale per la stiratura della camicia. Si tratta di un manichino veramente speciale per la stiratura delle camicie nuove e di lavanderia. È una macchina pneumatica con il castello sagomato che si adatta automaticamente alla forma e taglia della camicia, con estensione e tensione della camicia in orizzontale e verticale. È dotato di un microprocessore con 10 programmi di stiratura, di una pala frontale riscaldata a scomparsa e pinze sagomate di bloccaggio sui polsini delle maniche. È completo di pistola nebulizzatrice acqua, con fotocellula per regolazione altezza. Ideale completamento al lavoro di stiratura della camicia con questo manichino è la pressa da stiro colli e polsi mod. S/ICP. Con questa pressa si provvede alla stiratura dei colli e polsi prima di passare alla finitura della camicia sul manichino prescelto. Altro importante manichino è presente nella gamma Silc. Si tratta di una macchina per la stiratura specifica di giacche, cappotti e camici. Il manichino modello S/MSG è adatto per lo stiro di qualsiasi tessuto e taglia. È corredato di un dispositivo automatico di adeguamento dell’altezza del busto al capo da stirare e di una automazione con microprocessore con 10 diversi programmi di lavoro. Per completare la presentazione delle novità della Silc, arriviamo finalmente, alle nuove presse da stiro pneumatiche. La Silc ha di fatto colto l’occasione nell’appli-

care la normativa EN10472-6 (norme che precisano le regole da osservare per la sicurezza dell’operatore) per aggiornare in modo significativo tutte le prestazioni di questa importante serie pneumatica, realizzando così la nuova serie S/EIP. Le caratteristiche essenziali di queste nuove macchine sono le seguenti: • Piano superiore riscaldato e vaporizzante - Piano inferiore riscaldato, aspirante e vaporizzante • Salvamani sul piano superiore con chiusura a 2 pulsanti (come da Normativa Europea EN10472-6) • Avvicinamento dei piani senza chiusura automatica Battitura dei piani Regolazioni pressione aria frontali (pressione di schiacciamento, velocità chiusura piani e avvicinamento) Piano di appoggio maggiorato Tutte queste novità, applicate di serie sulle presse SILC, offrono una serie di prestazioni che sino a ieri erano esclusive dei modelli “industriali” per confezioni la serie S/IP. Una nota importante e decisiva al successo di questi nuovi prodotti è che è stato deciso di non cambiare il prezzo di vendita. Per rispondere infine alle esigenze delle lavanderia industriali e nello specifico settore della stiratura dei camici e delle divise del personale di ospedali, cliniche e alberghi, la SILC ha negli anni realizzato una gamma completa di presse da stiro con piani lucidi riscaldati a vapore ed elettriche. Sono presse con forme tradizionali universali, forme bacino e rettangolari (in versioni anche maxi con piani lunghi sino a 145 cm.) Sono le macchine da stiro tradizionali che assolvono in modo perfetto le esigenze di finitura di alto livello richiesto, con sempre maggiore insistenza, dagli economi di ospedali e dai direttori d’albergo o cliniche specialistiche. Le caratteristica principali di queste presse da stiro sono: Macchine estremamente robuste con utilizzo di una serie di componenti pneumatici affidabili prodotti da una azienda leader nel settore mondiale. Prodotti che la Silc adotta sin dal 1980. Una pneumatica semplice ed affidabile sono elementi, ripetiamo, determinanti nella durata e nell’utilizzo di una attrezzatura che deve aspettarsi un servizio continuo anche in doppi turni di lavoro. Inoltre il livello della qualità costruttiva Silc è completato dalla silenziosità dei movimenti che assicurano alla macchina una rumorosità sempre inferiore alle 75 db(A). La macchina Silc prevede un utilizzo per i piani superiori lucidi di lastre di acciaio inox AISI 304 di spessore 5 mm. Il piano viene successivamente lucidato a specchio. Questo rivestimento in acciaio inox garantisce una durata senza fine e senza rischi di logoramento o di dannose fuoriuscite di ruggine.

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ASSOSISTEMA

Assemblea Assosistema

Ecco i nuovi rgani di Sezione Alla Sanità Enea Righi (Servizi Italia Spa), alla Fabbricazione Dispositivi Medici Sterili Marco Squassina (Padana Everest Srl), al Turismo Mauro Gnecco (Milanese Verbania Srl), alla Sicurezza sul Lavoro Egidio Paoletti (Alsco Italia Srl) e ai Servizi Tessili Affini Candido D’Antoni (Dieci Più Snc). Soddisfazione dei neo eletti e del Presidente di Assosistema, Alessandro Trapani per l’ampia partecipazione delle imprese, a dimostrazione della crescente consapevolezza tra gli associati del ruolo dell’Associazione quale motore di condivisione di strategie e azioni comuni.

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Si sono svolte il 23 novembre 2011, presso la sede di Assosistema, le Assemblee di Sezione per il rinnovo degli Organi elettivi delle Articolazioni Merceologiche interne: Presidenti, Vice Presidenti, Consigli di Sezione e Delegati alla Piccola Industria. Una grande e sentita partecipazione delle imprese associate ha caratterizzato la giornata che si è aperta con un saluto di benvenuto da parte del Presidente di Assosistema, Ales-

sandro Trapani e con la spiegazione delle modalità elettive da parte del Segretario Generale Patrizia Ferri. A seguire, i discorsi dei Presidenti uscenti delle singole Sezioni: per la Sezione Fabbricazione Dispositivi Medici Sterili Paolo Leonardelli (Servizi Ospedalieri Spa), per la Sanità Alessandro Trapani (Demi Spa), per il Turismo Maurizio Bolcato (Tiziana Ind. Noleggio Tessile Srl), per la Sicurezza sul Lavoro Egidio Paoletti (Alsco Italia Srl) e per i Servizi Tessili Affini Candido D’Antoni (Dieci Più Snc). Dopo le votazioni e lo spoglio delle schede, nel primo pomeriggio sono stati nominati i nuovi eletti. Dei cinque Presidenti, due sono stati riconfermati nella carica: per la Sicurezza sul Lavoro Egidio Paoletti (Alsco Italia Srl) e per i Servizi Tessili Affini Candido D’Antoni (Dieci Più Snc). “La mia seconda elezione nella Sezione Sicurezza sul Lavoro dimostra che gli associati hanno rinnovato la propria fiducia per il prossimo biennio – ha commentato Egidio Paoletti – e valuto positivamente il fatto che numerose aziende sono presenti nel Consiglio perché dimostra il loro interesse e la loro attenzione verso il settore. Il mio proposito è quello di continuare le iniziative già in cantiere e sarà mio impegno prioritario seguire l’evoluzione in atto presso le Commissioni Europee in merito sia alla definizione dei requisiti dei dispositivi di protezione individuale, i DPI che alla messa a punto di una norma per la manutenzione degli stessi nelle industrie di servizi dispositivi tessili”. Soddisfazione anche per Candido D’Antoni alla


Sezione Servizi Tessili Affini: “Sarà ancor di più motivo per contribuire alla crescita di professionalità dei nostri laboratori e per dare più visibilità al nostro operato. Condividere con Assosistema una strategia comune significherà per i nostri laboratori industriali accrescere il livello di consapevolezza delle proprie potenzialità”. Per la Sezione Turismo è stato nominato Presidente Mauro Gnecco (Milanese Verbania Srl); Marco Squassina (Padana Everest Srl) alla Fabbricazione Dispositivi Medici Sterili Enea Righi (Servizi Italia Spa) alla Sanità. Mauro Gnecco ha commentato: “Sono molto soddisfatto della nomina e della squadra di consiglieri, sarà occasione per me per proseguire l’operato di Bolcato, nell’ottica di un lavoro di squadra e con l’obiettivo di fare conoscere le nostre aziende anche partecipando a eventi, cominciando dal Sia Guest di Rimini nei prossimi giorni”. Marco Squassina ha detto: “La mia elezione sarà un punto di inizio per proseguire il lavoro intrapreso da Leonardelli nel precedente mandato, nella consapevolezza che il nostro è un mercato in continua evoluzione con una grande potenzialità ancora da esprimere. Mi concentrerò in particolare sul capitolato tipo per la gestione/fabbricazione di

DM sterili, sulla definizione dei costi minimi per la gestione/fabbricazione di DM sterili; sul proseguimento della predisposizione delle Linee guida, senza trascurare un’azione di tutela del mercato del TTR”. Alessandro Trapani, presidente di Assosistema ha concluso i lavori:“Le dichiarazioni dei neo Presidenti sono tutte improntate alla determinazione di continuare laddove i loro predecessori hanno terminato il mandato. È sicuramente una cosa positiva constatare che nessuno di loro si pone in termini di discontinuità rispetto al passato, ciò significherebbe, infatti, una negazione dell’operato fatto. Motivo d’orgoglio per la nostra Associazione, che dimostra così di aver saputo portare avanti ragionamenti e interessi comuni a tutte le aziende, in un’ottica di condivisione di strategie e azioni”. Prossimo appuntamento per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Assosistema il 12 dicembre 2011.

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ASSOSISTEMA

Convegno Sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi medici “Know how to achieve”

Know how to achieve, ovvero la conoscenza come fondamento dell’attività industriale. Essere consapevoli di far parte di un sistema strutturato e integrato che trae proprio dalla sua complessità il suo punto di forza. Ancor più in questo periodo di crisi economica e di squilibri sociali che sta vivendo il nostro Paese occorre ripartire dalla base: dal confronto di idee tra le imprese e le istituzioni, fondato sulla reciproca conoscenza del proprio ruolo. Obiettivo: creare un sistema sanitario equilibrato, soddisfacente per tutti gli attori coinvolti nel processo e sostenibile dal punto di vista ambientale.

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È stato questo il messaggio che ho voluto trasmettere alla numerosa platea di partecipanti all’evento organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca e patrocinato da Assosistema, a Milano il 29 novembre 2011: “La gestione del servizio di lavanolo nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie”. Il convegno è stata l’occasione per mettere a disposizione di chi quotidianamente opera in tale settore la competenza e l’esperienza maturate sul campo in questi anni di quotidiano confronto con le imprese che vi operano. Ben vengano, infatti, iniziative in tal senso perché il confronto e lo scambio di informazioni contribuiscono allo sviluppo delle attività. Prova ne è, oltre l’attiva partecipa-

zione degli iscritti al convegno, anche il fatto che aziende associate ad Assosistema abbiano sponsorizzato l’evento. Il settore della sanificazione del tessile e della sterilizzazione dello strumento chirurgico (generalmente conosciuta come attività di lavanolo) è un comparto che in Italia fattura circa 4 miliardi di euro ed occupa 35.000 lavoratori, il 93% a tempo indeterminato e il 65% donne. Con una media occupazionale di 26 addetti, occupando così il 5° posto fra i 24 settori rilevati dall’Istat con l’ultimo Censimento Industria e Servizi. Un comparto che ha registrato fino al 2009 un trend di crescita del 3% e un incremento dell’occupazione del 9% che hanno significato un dimensionamento delle aziende più ampio e una maggiore solidità economicafinanziaria di cui ha beneficiato anche il sistema nazionale Paese. Tutto prodotto interno lordo. Occupazione e reddito che, come tali, vanno assolutamente salvaguardati. Negli ultimi 2 anni, la crisi economica finanziaria e l’annoso problema dei pagamenti (che registra in questo ultimo trimestre un ritardo medio nazionale di 9 mesi) hanno determinato una flessione significativa di 2 punti percentuali di fatturato e di 6 punti percentuale di occupazione. Nel settore sanitario che esprime


una complessità strutturale generale (ospedali, comunità socio sanitarie e assistenziali, cliniche, ecc.) e una complessità specifica (degenza, assistenza, cura, emergenza, rischi, sicurezza individuale e collettiva, ecc.) l’equilibrio del sistema è fondamentale. Affinché fra tutte le parti che in esso interagiscono si realizzi un buon equilibrio è necessario che dall’interazione discenda una reciproca soddisfazione. L’utente del servizio deve risultare soddisfatto della qualità del servizio, il Committente deve essere in grado di informare le proprie attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, le imprese fornitrici di beni e servizi devono essere in grado di remunerare tutti i fattori di produzione (in economia: capitale, terra e lavoro). Lo squilibrio del sistema genererebbe scompensi sociali, ambientali ed economici che andrebbero ad impattare inevitabilmente sulla collettività. È necessario, inoltre, ripartire da un riposizionamento delle proprie percezioni e da una condivisa e ferma convinzione che il primo cambiamento necessario riguarda proprio i nostri modelli mentali. A tal fine, occorre considerare che l’attività di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi medici avviene attraverso processi industriali altamente automatizzati e organizzativamente complessi.

Per questo oggi è anacronistico parlare ancora di “lavanolo” poiché tale definizione non è abbastanza ampia da favorire la corretta rappresentazione del settore, fuorviando l’approccio nelle politiche di accesso e scambio al mercato. Basti ricordare che un lenzuolo nelle strutture sanitarie è un dispositivo medico e che come tale è soggetto ad una serie di normative e controlli inderogabili. Lavaggio e noleggio, infatti, sono solo due fasi di un processo integrato molto più ampio e più complesso. Scelta e acquisto dei dispositivi, immissione degli stessi in commercio e in servizio, ritiro, conta, cernita, sanificazione, tiratura, piegatura, confezionamento, spedizione, consegna al cliente, gestione del guardaroba. Controllo dei processi e rintracciabilità dei prodotti. Questo è ciò che le industrie di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi medici riutilizzabili fanno quotidianamente a garanzia della sicurezza degli utenti del servizio (degenti e operatori sanitari). Siamo tutti consapevoli che l’impresa è competitiva solo quando è culturalmente protesa alla ricerca continua del miglioramento della qualità e dell’efficienza, quando è in grado di remunerare il proprio rischio di impresa e quando è consapevole che il corretto confronto con il mercato è la base valoriale sui cui si intreccia e si sviluppa il

di Patrizia Ferri, Segretario Generale Assosistema

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rapporto solidaristico con i propri competitors. Purtroppo, però, stante la mancanza di requisiti di idoneità tecnicoprofessionali specifici, il settore è fortemente penalizzato da fenomeni distorsivi della concorrenza. A causa della operatività sul mercato di soggetti rispetto ai quali le attestazioni di idoneità tecnico-professionale, non trovano sempre riscontro nella effettiva capacità di gestire in modo sicuro e competitivo i processi produttivi, le imprese più virtuose vedono ogni giorno compromesso il loro lavoro soprattutto in situazioni congiunturali di mercato critiche – come appunto quella attuale - in cui il prezzo è l’unico elemento che fa la differenza. L’obiettivo del sistema deve essere quello di sostenere lo sviluppo di un processo virtuoso in grado di migliorare le sensibilità degli attori economici e sociali al fine di trasformare i vecchi e obsoleti stereotipi culturali in linfa di sviluppo e crescita di nuovi modelli economici e sociali maggiormente in linea con gli standard europei. Un’Europa, in cui l’Italia si colloca ancora come “innovatore moderato” e in cui l’Italia ha il dovere morale di aumentare il proprio impegno affinché l’Europa stessa risulti maggiormente innovativa rispetto ad altri Paesi come USA e Giappone. In tutti questi anni, gran parte delle aziende associate ha lavorato proprio sul perfezionamento del rapporto di equilibrio fra agenti chimici, meccanici, termici e impatto ambientale, raggiungendo risultati più che soddisfacenti in termini di riduzione dei consumi: meno 30% di energia e meno 60% di acqua. E il sistema può essere ancora migliorato sia in termini di efficienza tecnologica sia attraverso il riciclo dell’acqua utilizzata per il lavaggio. La stessa riduzione di sostanze detergenti associata all’utilizzo di detergenti eco-compatibili ha consentito di ridurre drasticamente l’emissione di fosforo e di tensioattivi nell’ambiente. Vantaggi ambientali che possono essere ulteriormente enfatizzati soprattutto con politiche di sensibi-

lizzazione all’utilizzo di prodotti riutilizzabili al posto di prodotti monouso, soprattutto nei mercati di sbocco dove in termini di volumi generano un danno economico, sociale e ambientale il cui costo non è immediatamente percepibile. Si pensi ai ristoranti, agli alberghi, alle sale operatorie in cui l’uso elevato e quotidiano si traduce in importanti volumi di carta e di Tessuto Non Tessuto da smaltire anche, in questo ultimo caso, con accorgimenti particolari, considerata la sua caratteristica di “rifiuto ospedaliero” e quindi “speciale”. Inoltre, i prodotti monouso sono prevalentemente importati dall’estero e come tali non fautori di reddito fiscale. Da un punto di vista sociale ed economico, quindi, si tratta di uno sbilanciamento sostanziale a favore delle spese: - PIL + COSTI. L’importazione dall’estero dei prodotti monouso genera una prevalenza di manodopera delocalizzata e una bassa capacità di controllo dell’intera filiera produttiva; l’utilizzo di tali prodotti implica necessariamente il loro smaltimento e quindi un costo in più, che, per sostenere, le strutture sanitarie devono attingere ai contributi regionali. Tutto questo meccanismo si traduce in minore reddito disponibile per i consumi e maggiore impatto ambientale da gestire con risorse pubbliche non generate da corrispondente gettito fiscale. Limitando, quindi, l’acquisto del monouso solo laddove effettivamente necessario, produrremmo più occupazione e maggiore reddito fiscale. Considerato che, come abbiamo visto, il fatturato complessivo del nostro settore si attesta sui 4200 milioni di euro e che in media il 20% del fatturato è destinato, ad esempio, all’acquisto di prodotti tessili, solo con l’approvvigionamento di questo ultimo fattore di produzione si genera un indotto di 840 milioni di euro di cui il 40% impegnato a garantire occupazione per 10.000 lavoratori. A tal proposito, il decreto legislativo 163/2006 (Codice Appalti) statuisce che l’affidamento dei contratti d’appalto “deve svolgersi nel rispetto


dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza (art. 2 co.1)” e, soprattutto, al comma 2 “il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile”. Generalmente le imprese del settore, ma in particolare quelle che operano nel settore sanitario hanno una significativa capacità tecnologica, finanziaria ed organizzativa. E considerato quanto, in questo settore, sia fondamentale il controllo qualitativo dei processi produttivi ai fini dell’abbattimento del rischio biologico di cross contamination che riguarda evidentemente sia il paziente sia lo staff chirurgico e ospedaliero – devono essere dotate di strumentazione tecnica e tecnologica in grado di abbattere il livello microbiologico dei prodotti e di garantire la sicurezza igienica degli stessi fino al momento di consegna al cliente. Pertanto, per tutto quanto sopra evidenziato e stante le caratteristiche labour intensive delle imprese, nel settore è assolutamente da escludere che sconti eccessivi possano essere offerti perché legati a condizioni produttive particolarmente favorevoli di cui gode un’impresa, essi sono assolutamente da considerare quale risultato di scelte “moralmente azzardate” attraverso le quali l’impresa pur di acquisire una commessa formula un’offerta non in linea con le oggettive capacità produttive, tecniche ed organizzative necessarie all’impresa stessa e all’ente appaltante in termini di garanzie assolute sulla prevenzione del trasferimento microbico e sulla resistenza agli stress meccanici dei dispositivi tessili e chirurgici (mix qualità/costo). Pur essendo consapevoli che la tra-

duzione in dettami puntuali di tali enunciazioni non è sempre agevole nella prassi applicativa, siamo convinti che la garanzia di equilibrio fra le tre parti principali del sistema (utente, committente e impresa) si realizza esclusivamente attraverso una corretta progettazione della gara, una idonea valutazione delle proposte di fornitura e la puntuale verifica dei requisiti. Per questo è fondamentale avviare un dialogo a pieno regime tra il soggetto pubblico che ha necessità di acquistare un servizio alle migliori condizioni economiche e tecnicoqualitative e chi quel servizio lo produce: soltanto con il confronto preventivo su razionalizzazione dei costi, recupero delle efficienze e risparmio nell’approvvigionamento è possibile pensare ad un sistema sanitario che possa proiettarsi verso un futuro sostenibile, centrato sulle esigenze dei pazienti e sull’inderogabilità della tutela collettiva. La sola mancanza di un lavoro a monte di ricerca, di analisi e pianificazione del bisogno di consumo, nonché l’assenza di un dialogo con gli operatori del settore che conoscono in profondità gli aspetti tecnici può portare ad adottare soluzioni addirittura più costose, benché sostituibili con altre tecnologicamente più innovative ed economiche. Occorre quindi che la fusione delle reciproche conoscenze e il confronto di idee tra imprese e istituzioni tornino ad essere un elemento centrale per far ripartire il nostro Paese.

È da qui che si deve iniziare, avvicinando con la forza del dialogo interessi solo apparentemente contrapposti.

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ASSOSECCO

Incontri formativi Firbimatic: solventi alternativi Pony: evoluzione dello stiro Studio Senna: Le novità fiscali Considerazioni preliminari Ringraziamenti e complimenti a Firbimatic, a Mirko Mongillo ed al suo staff per l’organizzazione della giornata e per il coinvolgimento di Assosecco. La collaborazione tra aziende produttrici e l’Associazione di categoria degli operatori di riferimento dimostra la volontà di mettere a disposizione dei pulitintori una serie di strumenti conoscitivi per migliorare l’attività e per aumentare le conoscenze in fatto di impianti, lavorazioni, gestione aziendale. Necessità di concentrare l’attenzione su un concetto ben noto: in passato alla nostra categoria era richiesto di saper lavare, stirare e rapportarsi gentilmente con i clienti. Tutto questo oggi non è assolutamente sufficiente: sono indispensabili, infatti, competenze tecniche, professionali, informatiche, legislative, fiscali, ecc. Senza contare le caratteristiche interpersonali per poter interagire con i clienti limitando o per meglio dire gestendo efficacemente le controversie.

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La giornata formativa consentirà di affrontare alcune tematiche di particolare interesse: le principali novità fiscali, i solventi per il lavaggio a secco, le innovazioni in fatto di stiratura, l’evoluzione dell’attività. Da apprezzare la visita allo stabilimento, autentico gioiello dell’imprenditoria italiana del lavaggio a secco che tanto successo riscuote in Italia ed all’estero. Questa giornata si inquadra nel programma formativo che Assosecco promuove costantemente con l’obiettivo di affiancare gli operatori del settore nel difficile cammino di sviluppo delle conoscenze tecniche e professionali. Si tratta di occasioni di incontro gratuite ed interattive, durante le quali si illustrano e si approfondiscono diverse tematiche, si chiariscono varie normative e si organizzano prove pratiche a vari livelli.

Queste considerazioni ci devono spronare al coraggio di un’affermazione: dobbiamo ritrovare la dignità della nostra professione. Dobbiamo gridare in faccia ad istituzioni, amministrazioni locali, produttori, distributori, clienti, che il nostro lavoro è impegnativo e pieno di responsabilità: per lavorare bene dobbiamo impegnarci ed aggiornarci nell’acquisire una moltitudine eccezionale di informazioni, nozioni, suggerimenti, modalità operative, ecc. Dobbiamo avere l’orgoglio della professione e smettere di considerarci imprenditori di serie B: siamo professionisti seri, artigiani motivati ed affezionati alla nostra attività nonostante difficoltà e problematiche sempre più pesanti. Basta timori e riservatezza: usciamo allo scoperto con tutto il nostro bagaglio di esperienza e di conoscenza per affrontare con rigore, ma senza falsi timori il nostro mercato.


Questa ritrovata dignità della categoria deve, però, passare attraverso la consapevolezza di doversi aggiornare quotidianamente, facendo scelte coraggiose e consapevoli, ma soprattutto cercando di evolvere nella professione arrivando a buoni risultati in fatto di qualità del servizio reso. Dobbiamo imparare a considerarci imprenditori. Non solo proprietari della nostra attività, ma iniziatori, creatori di progetti, responsabili di attività produttive organizzate. È necessario far emergere le funzioni proprie dell’imprenditore: • la capacità di innovare • l’assunzione del rischio (innovare significa anche fare scelte in condizione di incertezza) • il potere di decidere. Per sviluppare la nostra gestione dobbiamo preferire un orientamento strategico: • identificare le opportunità che altri non percepiscono • limitare l’analisi per agire rapidamente, fidandoci però della nostra esperienza e della capacità di previsione • procedere per stadi • cercare la flessibilità nel servizio e nell’uso di risorse di terzi. Nessuno di questi comportamenti di per sé solo è sufficiente per gestire con successo l’impresa: essi si esercitano su un’area comune di intervento dove i loro caratteri distintivi devono trovare complementarietà per gestire efficacemente la nostra impresa. Eccoci, dunque, ad introdurre brevemente un concetto interessante, quello di strategia, inteso come un sistema di scelte relative alle risorse da impiegare ed alle azioni da intraprendere a livello produttivo, commerciale, amministrativo, finanziario ed organizzativo affinché l’azienda possa raggiungere i propri obiettivi. In altri termini la strategia: • indica la strada da seguire per raggiungere gli obiettivi; • presuppone determinate azioni e l’impiego di determinate risorse; • è interpretabile come collegamento tra l’impresa e l’ambiente esterno.

E non ha alcuna importanza la dimensione dell’azienda, perché il nostro settore deve finalmente fare quel salto di qualità che consenta al pulitintore di acquisire coscienza di sé e non limitarsi a considerarsi un artigiano che sa trattare i capi affidati alle sue cure. Cerchiamo di trovare sempre nuove opportunità per integrare l’attività, cerchiamo di essere “affamati di sapere e di risultati”. Suggeriamo solo alcune possibilità da valutare in base alle caratteristiche delle singole strutture: l’introduzione di un nuovo servizio a costo diversificato la ricerca di nuove forme di distribuzione, per es. con il potenziamento della presa e consegna a domicilio il ricorso a servizi aggiuntivi (sartoria, piccole riparazioni, ecc.) lo sviluppo di un’immagine del servizio “più visibile” rispetto ai concorrenti il ricorso a forme di marketing aggressivo l’adozione di comportamenti etici nel dirimere le controversie con la clientela l’appartenenza ad una struttura associativa come identità di categoria con valori e possibilità di aggiornamento professionale. Queste riflessioni, che vogliono indurre ad una valutazione trasparente della situazione ed alla pianificazione di azioni per l’ottenimento di risultati aziendali, sono da tempo elementi costanti nell’attività della nostra Associazione, che rappresenta a livello nazionale la categoria dei pulitintori. Assosecco è al fianco degli operatori per informarli costantemente delle novità normative che interessano l’universo della detergenza e per aggiornarli in tema di: procedure, attività da sviluppare, sistemi nuovi da introdurre in azienda, prodotti innovativi, ecc. Ed, inoltre, per rispondere a tutti i quesiti legali, fiscali, tributari, ecc. che possono essere d’ausilio nell’esercizio della professione. In Assosecco, Associazione tecnica per i tecnici, i pulitintori trovano un punto di riferimento, assistenze a 360 gradi e proposte formative a vari livelli e su tematiche di interesse.

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ASSOSECCO

Considerazioni sulla giornata formativa di alcuni Consiglieri Assosecco Gabriella Platè L’incontro che si è tenuto il 20 c.m. nella sede della ditta Firbimatic è stato un po’ diverso da tutti gli altri.

L’azienda che ci ha accolto è sicuramente una realtà organizzata, l’idea che si ha nel visitarla è di solidità, la presenza inaspettata del Presidente della società ha dato l’impressione ai visitatori, di attenzione da parte dei vertici, un po’ quello che facciamo noi nei confronti dei nostri clienti o probabili tali. Quello che hanno saputo fare è stato diversificarsi dagli altri facendo percepire il piacere di svolgere un “mestiere“ che amano e questo mi sembra importante. Tra gli intervenuti molte facce nuove, colleghi attenti e propositivi, e sia gli uni che gli altri hanno apprezzato l’intervento del dott. Senna, anche se l’argomento non era tra i piacevoli e semplici. Ho visto molta attenzione ai lavaggi e alle macchine per lo stiro, ma anche, confessiamocelo, per il sontuoso buffet che ha inframmezzato la giornata di lavoro. Sabato Rocco Lamoglie La giornata formativa inizia con la visita guidata della struttura aziendale e degli impianti tecnologici che permettono di produrre direttamente gran parte della componentistica delle macchine lavasecco che l’azienda Firbimatic produce. Impressionante la macchina con taglio laser.

La seconda parte del corso è dedicata all’intervento del dott. Senna. Interessante l’esposizione relativa all’incidenza del redditometro e dello spesometro, l’attenzione dei partecipanti, sottolineata dal silenzio totale, viene raggiunta quando il relatore illustra alcuni casi reali di accertamento dell’agenzia delle entrate, che il dott. Senna ha seguito direttamente e che si sono concluse una con forte riduzione dell’importo della cartella esattoriale e l’altra addirittura con lo sgravio totale. Nella terza parte sono state effettuate tre prove di lavaggio con altrettante macchine innovative e alternative al tradizionale lavaggio a secco: • una macchina con lavaggio a idrocarburo • una macchina che può lavare a idrocarburo e alternativamente ad acqua • una macchina studiata appositamente per l’innovativo lavaggio con Sistem k4, che utilizza un solvente con le stesse caratteristiche dell’idrocarburo ma con un potere lavante che si avvicina a quello del percloro. Nel pomeriggio si è potuto provare le attrezzature automatizzate per la stiratura della ditta Pony, constatando che l’odore particolare e caratteristico del solvente k4 era quasi completamente sparito. Mi preme sottolineare che, nonostante la fitta nebbia, vi è stata una buona partecipazione all’evento. Complimenti a tutti i corsisti che, nonostante le condizioni meteorologiche non incoraggianti, hanno affrontato con i propri mezzi anche centinaia di chilometri, sicuramente la voglia di essere aggiornati ed essere informati, a riguardo delle novità che si muovono intorno al nostro settore, sono di stimolo per i colleghi che vogliono essere pronti a ripartire appena la crisi cesserà di rompere..... progetti, sviluppo e investimenti.


Concorrenza sleale Per quanto ne so, dimostrare che esiste un caso di concorrenza sleale è un compito particolarmente difficile e che richiede sempre l’intervento della Magistratura, di periti, testimoni, avvocati ed anni di procedure snervanti e costose. Se parliamo del nostro settore, supporre quel reato, perché comunque di reato si tratta, trovo sia particolarmente difficile: non possono essere i prezzi –ognuno li decide a suo giudizionon può essere la qualità del servizio – anche quella è autonoma- si potrebbe ipotizzare una concorrenza sleale quanto un fattorino si trascina la sua clientela da una lavanderia ad un’altra – ma è un’azione del fattorino e non della lavanderia -. Sono tutte cose ben difficilmente dimostrabili. Vi è invece un caso, che si sta verificando proprio in questi ultimi tempi in varie parti d’Italia, dove forse il richiamo, dal punto di vista legale, alla concorrenza sleale è molto labile e discutibile, ma che, dal punto di vista pratico, è decisamente importante. In realtà, per assimilazione, di questi casi ne esiste più di uno: mi riferisco a quelle attività che provvedendo alla lavatura di capi di arredamento ed abbigliamento non emettono ricevuta fiscale. Esempio eclatante i commercianti di tappeti che provvedono alla lavatura degli stessi ma che non mi risulta emettano ricevuta (in realtà dovrebbero emettere uno scontrino o fare fattura ma …) Uguale cosa si può dire delle grandi sartorie su misura che spesso si incaricano della manutenzione del guardaroba dei loro clienti. Ma quello che maggiormente avviene in questi tempi è la prestazione di servizi di presa e consegna capi, di stiratura e, comunque di lavatura servita, da parte di lavanderie self service che, sfruttando le esenzioni di Legge, non emettono ricevuta fiscale. Qui non ci siamo. Le norme vigenti prevedono che l’attività di una lavanderia self service consista esclusivamente nel noleggio al pubblico delle attrezzature presenti nel locale, è come per gli apparecchi di gioco nei locali pubblici: vengono usati solo dal cliente. Se vi è del personale che provvede alla presa e consegna a domicilio, e conseguentemente al carico e scarico dei capi da lavare e da asciugare, se esiste un servizio di piccola sartoria od altro che preveda l’intervento di operatori interni all’azienda, decade il concetto di self service e, di conseguenza, l’esenzione di Legge dall’emissione della ricevuta fiscale. In realtà, tutto questo configura, più che una concorrenza sleale, una evasione fiscale ed un mancato rispetto delle Leggi di impresa, nella pratica, però, le lavanderie delle vicinanze rimangono danneggiate dalla ipotizzabile perdita di clientela determinata dai livelli di prezzo praticati. Quali azioni si possono intraprendere per difendere il nostro lavoro? La più immediata e corretta consiste in una denuncia formale alla Guardia di Finanza affinché controlli la regolarità (o irregolarità) della gestione suddetta, strada che ben pochi si sentono di percorrere. Da varie parti si chiede ad Assosecco di intervenire direttamente presso gli Organi competenti: non è possibile: secondo le Leggi vigenti le associazioni di categoria non hanno titolo per questo tipo di interventi. A meno che … A meno che non ricevano un certo numero di raccomandate firmate ed identificabili di associati che espongono fatti reali. In tal caso Assosecco è disponibile a fare qualcosa, e Voi? Buone Feste! Cesare Locati

ASSOSECCO

PARLIAMONE TRA NOI

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24a puntata

Piccola guida del Pulitintore The launderer’s and drycleaner’s mini guide A cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART by LART Director, Engineer Vittorio Cianci

Tintura-apparecchiature-comportamento fibre-solidità del colore 2 parte a

APPARECCHI DI TINTURA E PR CEDIMENTI

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La tintura può essere eseguita in varie fasi del ciclo tessile dalla materia prima al capo finito. Nei numeri precedenti abbiamo parlato di tintura in pasta, tintura in fiocco, tintura in rocca e tintura in matassa. Proseguendo: tintura in pezza Per tale tipo di tintura vi sono diverse classificazioni in base al ciclo di lavoro, alle condizioni e alle macchine utilizzate. La tintura in pezza può essere eseguita in modo: • discontinuo: macchine ad aspo, jet, jigger, overflow, siluro • semicontinuo: macchine Pad-Rol e Pad-Batch • continuo: combinazione di più apparecchi. La tintura può essere eseguita con i seguenti procedimenti: ad esaurimento È un processo in cui il materiale da tingere viene posto nel bagno contenente colorante ed in tale sistema viene raggiunto un equilibrio fra fibra e colorante. Più il colorante viene trasferito alla fibra, più il colorante si “esaurisce” nel bagno, fino al punto che non vi è più passaggio di colorante dal bagno al substrato. In questa fase il colorante sulla fibra e quello nel bagno sono in equilibrio. a foulard Il foulardaggio (Pad) è operazione con la quale il tessuto steso in aperto viene impregnato in una

vasca di impregnazione e colorato con il colorante adatto alla fibra. Dopo l’applicazione del colorante segue la fase di fissazione. Il momento di sviluppo della tintura, ovvero la fissazione del colorante può avvenire secondo criteri diversi in funzione del tipo di procedimento: • Pad-batch fissazione per stoccaggio a freddo su rotolone. Il tessuto viene arrotolato su un grande rotolo e ricoperto con telo di plastica e viene stoccato per 8-24 ore in lenta rotazione

• Pad-roll: dopo l’impregnazione e il riscaldamento del tessuto con vapore o raggi infrarossi si ha uno stoccaggio caldo in camere vaporizzate a 70°C da 2 a 8 ore • Pad-steam: prima il tessuto viene impregnato con spremitura a foulard e di seguito si utilizza un vaporizzatore per fissare il colorante • Pad-dry: il ciclo è il seguente, impregnazione - spremitura preasciugatura con raggi infrarossi - immissione in hot flue per fissazione - lavaggio e risciacquo in continuo


Macchine per la tintura dei tessuti BARCA AD ASPO: tinge i tessuti in corda e lavora a pressione atmosferica. Più pezze vengono cucite tra loro (testa e coda) e un aspo di forma ellittica o circolare assicura il movimento delle pezze chiuse a circolo nel bagno di tintura. Le pezze che si attorcigliano come una corda nel movimento rimangono faldate nel bagno di tintura per 1,5 min. Difetti: fissazione di pieghe e abrasioni, deformazioni.

SILURO: tinge i tessuti in largo con tessuto fermo e bagno in movimento. È un’autoclave orizzontale con inserito un subbio forato sull’asse centrale. JIGGER: il tessuto è in movimento tra due cilindri alternativamente passando attraverso un bagno fermo, a temperatura atmosferica. FOULARD: il tessuto passa in un bagno di impregnazione e poi attraverso cilindri spremitori. La fissazione del colorante può avvenire per stoccaggio a freddo, a caldo o per vaporissaggio (in modo continuo e discontinuo). OVERFLOW: sia il tessuto in corda che il bagno sono in movimento. Il trascinamento del tessuto è affidato ad un aspo motorizzato ed al flusso del bagno di tintura. La macchina lavora a pressione atmosferica oppure sotto pressione in relazione al tipo di fibre. A differenza del jet il trascinamento del tessuto è affidato al flusso del bagno caduta del bagno. È ancora più delicato rispet-

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to al jet e si utilizza per tessuti molto delicati. La pezza è trasportata da un dispositivo a cascata del bagno di tintura, ancora più delicato rispetto al jet e adatto pertanto ai tessuti più delicati.

JET: sia il tessuto in corda che il bagno sono in movimento. Il tessuto viene spinto e trascinato dal bagno di tintura immesso ad alta velocità e viaggia a 100/400 metri al secondo. È la pressione del bagno di tintura che muove il tessuto. Bagno di tintura e pezze sono in movimento e possono lavorate sia pressione normale che sotto pressione (135-140°C). Il trasporto del materiale non è meccanico ma idraulico e si avvale di un dispositivo ad ugello denominato jet, la cui azione si basa sul principio fisico del tubo di Venturi indicato in figura.

Classificazione in base al movimento bagno/tessuto • macchine a circolazione bagno • macchine con merce in movimento • macchine con merce e bagno in movimento Classificazione in base alla temperatura di lavoro: • macchine che lavorano in pressione (135-145°C) • macchine aperte che lavorano al massimo a 100°C Classificazione in base alla disposizione del tessuto in macchina: La tintura in pezza può avvenire con trattamento in: • corda: il tessuto trascinato nel senso longitudinale si arrotola torcendosi nel senso della lunghezza come una corda; la torsione del tessuto può dar luogo alle bastonature “strisce lineari oblique di colore diverso”.

• aperto: il tessuto rimane perfettamente disteso in tutta la sua larghezza; non si verifica il difetto delle bastonature ma si possono avere differenze di colore tra centro e cimossa per disassamento dei cilindri di spremitura.

A portata costante se il tubo si restringe la velocità del fluido aumenta. La velocità del fluido trasporta le pezze. L’apparecchio è adatto per tessuti più delicati che non sopporterebbero l’azione meccanica della barca ad aspo. Si tratta di un trascinamento del tessuto più delicato della barca ad aspo dove il trascinamento è solo meccanico.

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LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it http://www.lartessile.it - Skype lartsrl


DIFETTI

DEFECTS

TRAPUNTA IMB TTITA

C MF RTERS

La trapunta imbottita con ovatta di poliestere dopo il lavaggio ad acqua presenta il seguente difetto: • perdita di spessore • spostamento ovatta che si è ammassata al centro. Nella foto è rappresentato l’aspetto dell’ovatta di poliestere prelevata dal cuscino e dalla trapunta e l’aspetto della trapunta diminuita di spessore, rispetto al cuscino non lavato e con ammassamento della ovatta in alcune parti.

After washing with water, Aolyester-filled duvets have the following defects: • there is less fluffiness • there is clumAing of the fluff in the center.

Perdita di spessore

Less fluffiness

ovatta originale original fluff

ovatta impaccata compacted fluff

The Ahotos show some Aolyester fluff taken from a Aillow and from a comforter and a comforter which is not as fluffy as the unwashed Aillow and with clumAing in some Aarts.

perdita di spessore (confronto con cuscino non lavato) less fluffiness (compared to the unwashed pillow)

L’interno della trapunta è costituito da una ovatta di poliestere. È normale che l’agitazione meccanica di lavaggio provochi sempre una riduzione di spessore la cui entità dipende unicamente dalla qualità del materiale di riempimento (finezza fibre, indice e tasso di crettatura, coesione, grado di riempimento ecc.) e dal tipo di lavaggio, se energico o delicato e dal tipo di asciugatura (l’asciugatura in tumbler è negativa in tal senso).

The comforter filling is made of Aolyester fluff. It is normal for mechanical washing to regularly cause less fluffiness. The e&tent of this deAends solely on the quality of the filling (fineness of the fibers, crimAing, cohesion, quantity of the filling etc.) and from the tyAe of washing, whether it is energetic or delicate, and the tyAe of drying (there should be no tumble drying in this case).

Spostamento ovatta

Uneven fluff

Si nota una distribuzione irregolare del materiale di riempimento con zone più voluminose e zone piatte, il difetto è causato: • dalla mancanza di cuciture di

grumi di ovatta ammassata clumps of fluff

The filling is uneven and some Aarts are fluffier while others are flatter, this is because there is: • no baffle stitching to Arevent machine washing from

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trapuntatura; per evitare che l’agitazione meccanica provochi lo spostamento irregolare delle fibre di riempimento con zone più spessorate (accumulo del materiale di riempimento) ed altre piatte (prive del materiale di riempimento) è necessario che vi sia una trapuntatura e che le zone trapuntate siano di dimensioni ridotte. Lo spostamento irregolare del materiale favorisce l’impaccamento dell’ovatta; • dal tipo di lavaggio se energico o delicato e dal tipo di asciugatura (l’asciugatura in tumbler è negativa in tal senso).

R TTURE DEL TESSUT DEL PIUMIN DURANTE LA MANUTENZI NE

piume fuoriuscenti dal tessuto feather spillage from the fabric

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causing the uneven distribution of filling with some Aarts fluffier (clumAing) and others flatter (there is no filling ), a baffle-bo& construction is needed with small baffle-bo& sections. The uneven distribution of the filling leads to comAacted fluff because of: • they tyAe of washing, energetic or delicate, and the tyAe of drying (there should be no tumble drying in this case).

FABRIC TEARS IN C MF RTERS DURING CARE

micro rotture del tessuto da cui fuoriescono le piume mini tears in the fabric cause feather spillage

L’interno della trapunta è costituito unicamente da penne con una punta aguzza

The comforter filling is made solely of feathers with Aointy quills

È sufficiente una minima trazione per provocare la lacerazione del tessuto. L’azione combinata della qualità del materiale di riempimento (penne a punta aguzza), resistenza meccanica del tessuto, vetustà (sfregamento prolungato di uso) e agitazione meccanica hanno dato luogo al difetto lamentato.

A minimum amount of traction is sufficient to cause tears in the fabric. The combined action of the quality of the filling (feathers with Aointy quills), mechanical strength of the fabric, use (long-term rubbing from use) and mechanical washing caused the Aroblem.


“SE N N SAI D MANDA”

“ASK IF Y U D N’T KN W”

Nella rubrica “SE NON SAI DOMANDA” l’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati.

In the “ASK IF YOU DON’T KNOW” section, Vittorio Cianci and his staff are ready to answer any questions sent by e-mail to the following addresses:

SE N N SAI D MANDA (Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematiche di manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio • Domande riguardanti le controversie • Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

L’ESPERT RISP NDE

ASK IF Y U D N’T KN W (Clear answers to complicated problems) • Technical questions on materials, defects, toxicity, complaints, previews on materials, care problems, textile chemistry when washing • Questions regarding disputes • General information and other information • Problems with care and textile chemistry when washing

WHAT THE EIPERTS SAY

I quesiti vanno inviati a info@detergomagazine.net oppure a e-mail: lart@lartessile.it

Questions can be sent to info@detergomagazine.net or to e-mail: lart@lartessile.it

Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta

The most interesting questions will be published with a reply

RISP STE ALLE D MANDE PERVENUTE NEL MESE DI N VEMBRE

ANSWERS T QUESTI NS RECEIVED IN N VEMBER

Perché i capi si macchiano al lavaggio ad acqua corrente? Ing. Vittorio Cianci L’acqua corrente di acquedotto sbattendo sul tessuto provoca in continuo lo sviluppo di ossigeno (vedi le piccole bollicine che si sviluppano nel contatto acqua/tessuto). I colori rosso, verde e blu “possono” essere i colori primari (cioè i componenti) di una mescolanza additiva. A partire da tre colori Rosso, Verde, Blu è possibile generare tutta la rimanente scala cromatica mescolando con le dovute percentuali questa terna di riferimento. Se l’ossigeno provoca la riduzione di uno dei tre componenti la terna, il colore vira

Why do garments stain when washed with running water? Vittorio Cianci When it acts on a fabric, running water from the waterworks constantly Aroduces o&ygen (the small bubbles that develoA when the water and fabric enter into contact). Red, green and blue “can” be Arimary colors (that is the comAonents) of an additive mi&. By starting with Red, %reen and Blue, the whole remaining color scale can be obtained with the due AroAortions of these three colors. If o&ygen breaks down one of the three comAonents, the color tone changes giving rise to secondary colors; for e&amAle if the blue disaAAears or fades, the two colors of red and green give


dando luogo a colori secondari; ad esempio se scompare o si riduce il blu i due colori rosso e verde danno luogo a un colore secondario giallo, se si riduce il verde i due colori blu e rosso virano verso il magenta. • Colori critici: pastello, coloniali, azzurri • Viraggi di colore verso il giallo o azzurro o magenta. Baffi rosati nella zona di piegatura del ginocchio di pantaloni

rise to a secondary yellow color, if the green fades, the two colors of blue and red change to a magenta tone.

Cosa contengono i detergenti Ing. Vittorio Cianci In base alla loro origine i detergenti si classificano come naturali e sintetici. I detergenti naturali sono i comuni saponi. I detergenti di sintesi sono i cosiddetti detersivi solidi o liquidi. Detergenti naturali I saponi sono i sali alcalini degli acidi carbossilici grassi, cioè di quegli acidi carbossilici contenenti almeno 6 atomi di carbonio e derivati dai grassi naturali (acido palmitico, acido stearico, ecc.). Un tipo di sapone usato (indumenti di lana ad esempio) è il sapone neutro che si ottiene per completa neutralizzazione degli acidi grassi liberi ed eliminazione dell’eccesso di soda eventualmente presente in modo che il pH raggiunga il valore 7 (valore neutro); in realtà se così fosse il sapone non avrebbe alcun potere detergente e quindi in realtà i saponi neutri hanno un pH leggermente alcalino. Il sapone non è utilizzato nel lavaggio domestico con lavatrici perché è sensibile alla durezza dell’acqua e forma con i sali di calcio, presenti nelle acque dure, dei precipitati biancastri insolubili che si depositerebbero sui capi rendendoli di mano sgradevole, di aspetto opaco e alonati. Detergenti sintetici Non disponendo usualmente in ambiente domestico di acqua depurata si usano detergenti sintetici resistenti alle acque dure (insensibili ai sali di calcio). Tali detergenti (prodotti di sintesi derivati dai sottoprodotti petroliferi) sono miscele di prodotti contenenti sostanze attive o tensioattivi, alcali, prodotti ausiliari (complessanti antiridepositanti - candeggianti ottici – enzimi) ed eventualmente candeggianti chimici, ognuno dei quali ha un compito specifico.

What do detergents contain Vittorio Cianci According to their origin, detergents are classified as natural or synthetic. Natural detergents are everyday soaAs. Synthetic detergents are the so-called solid or liquid detergents.

Domande pervenute nel mese di novembre

Questions received in November

• Classificazione macchie per solubilità • Eventuali novità per l’etichettatura di composizione • Notizie sul Kit presentato da LART a ExP detergo per il controllo dei capi

• Solubility-based stain classification • News on composition labelling • News on the garment checking Kit presented by LART at EIP detergo

• problem colors: Aastels, colonials, Aale blues • Color change into a yellow or Aale blue or magenta tone. pinkish destressing in the knee fold area on trousers

Natural detergents SoaAs are the alkaline salts of fatty carbo&ylic acids, that is carbo&ylic acids having at least 6 carbon atoms and byAroducts of natural greases (Aalmitic acid, stearic acid, etc.). *ne tyAe of soaA used (for wool garments for e&amAle) is neutral soaA which is obtained from the comAlete neutralization of free fatty acids and the elimination of any e&cess soda so that the AH factor is 7 (neutral); if this was really the case soaA would have no cleaning Aower, so neutral soaA actually has a slightly alkaline AH. SoaA is not used for washing with domestic washers because it is sensitive to the hardness of water and reacts with the calcium salts found in hard water to form insoluble whitish AreciAitates on garments, making garments feel unAleasant and giving a matt, haloed effect. Synthetic detergents Since homes usually do not have deAurated water, synthetic detergents that are resistant to hard water (resistant to calcium salts) are used. These detergents (synthesized Aroducts from Aetroleum sub-Aroducts) are mi&es of Aroducts containing active or surface-active substances, alkalis, au&iliary Aroducts (comAle&ing agents – anti-redeAosition agents – oAtical bleaches – enzymes) and Aossibly chemical bleaches, each with a sAecific function.


La Cina è sempre più vicina La logica del sottocosto non si ferma. È arrivata ora anche al settore delle pulitintolavanderie. E a farne le spese, come sempre, come al solito, sono gli imprenditori coscienziosi che continuano a lavorare rispettando tutte le regole del gioco. Il fenomeno della diffusione di operatori cinesi è ben noto. Partito negli anni 2000 con i laboratori dei contoterzisti della filiera della moda e dell’arredamento, di recente si è avvicinato al settore dell’acconciatura e dell’estetica e della sartoria. Ed ora, poche ma significative le segnalazioni che abbiano raccolto in particolare nelle regioni del nord Italia, l’intraprendenza “cinese” si affaccia anche al servizio di lavanderia. Il “modello” è sempre lo stesso: arredamento a dir poco “minimal” del negozio, prezzi bassissimi, velocità nel servizio, apertura sette giorni su sette fino alle nove di sera. Un mix che, specie in tempi di recessione, rischia di sbaragliare noi imprenditori seri che da sempre lavoriamo coscienziosamente e nel rispetto delle norme. Anche nel nostro settore, infatti, i ”vantaggi competitivi” vengono ottenuti con una gestione spesso al di fuori della legge: scarse le garanzie di carattere igienico dei negozi gestiti da orientali, assenza di una corretta gestione dei rifiuti, violazione dei regolamenti comunali, utilizzo di macchinari di dubbia provenienza e poi, soprattutto, utilizzo del lavoro nero. La concorrenza “leale” non ci fa paura. Basti pensare a come le lavanderie tradizionali hanno ben resistito all’assalto delle rapide e di quelle a gettone. Ma

siamo indifesi contro chi gioca una partita truccata. Prezzi così bassi si spiegano infatti solo con l’uso di prodotti a basso costo, di cui si dovrebbe controllare l’uso lecito. Sembra palese una scarsissima propensione dei cinesi a rilasciare le ricevute fiscali e ad assumere manodopera regolare: ma è anche vero che quasi sempre le imprese cinesi sono familiari e ci lavorano cugini, nipoti e così via, ovviamente con regole cinesi che nulla hanno a che vedere con le nostre norme sull’impresa familiare. Non siamo certo disposti a chiudere un occhio sul fenomeno. Anzi siamo determinati a contrastarlo con ogni mezzo. Alcune nostre Associazioni Provinciali hanno già ottenuto incontri in Prefettura per discutere del problema, aggiungendolo alle “pratiche” già da tempo all’ordine del giorno per saloni di acconciatura e centri estetici. Altre lo faranno. Conto su una mobilitazione nazionale importante ed anzi sollecito i colleghi sul territorio a segnalarci casi di loro conoscenza. Per risolvere una questione così delicata sono certa sia opportuno un coordinamento di tutti i soggetti coinvolti nella grave situazione di illegalità e irregolarità: forze dell’ordine, associazioni di categoria, enti locali. Insieme ritengo che si possa riuscire ad affermare un concetto semplice ma fondamentale: la qualità del lavoro è frutto di competenza, esperienza e rispetto delle regole. Solo così possiamo garantire ai lavoratori il giusto trattamento e ai clienti un servizio realizzato a regola d’arte.

di Letizia Baccichet Presidente nazionale ANIL Confartigianato

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Notizie Sindacali

Proposte Confartigianato per la tracciabilità dei rifiuti

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Il sistema di tracciabilità dei rifiuti attualmente configurato non mostra ancora assolutamente la funzionalità necessaria per renderlo operativo. Nonostante alcuni interventi volti a rendere più efficiente la piattaforma SISTRI, i diversi test hanno messo in evidenza il permanere di gravi lacune tecniche del sistema. Le condizioni di accesso e i tempi costituiscono caratteristiche critiche per valutare se il Sistri risulta, davvero, una semplificazione. Le proposte che seguono hanno pertanto lo scopo di ridisegnare un sistema che possa effettivamente garantire la tracciabilità dei rifiuti (obiettivo che da sempre è stato condiviso dal mondo imprenditoriale), con tecnologie e procedure che siano effettivamente efficienti ed efficaci e che rappresentino una semplificazione rispetto all’attuale sistema di gestione dei rifiuti. Le proposte sono state elaborate non tanto come semplificazioni del sistema attuale, ma piuttosto in una logica di nuova definizione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, che possa essere condiviso ed implementato dalle realtà imprenditoriali che ne sono le dirette destinatarie. Di seguito proponiamo alcune delle principali. Proposte relative alla tecnologia: Utilizzo del sistema senza dispositivi USB 1. Il sistema di tracciabilità deve essere implementato mediante un accesso tramite user-name e password, nella fase di inserimento e salvataggio dei dati; 2. La fase di firma può avvenire, per ciascun soggetto, una volta sola per ogni transazione completa, mediante un sistema di firma digitale remota, senza la necessità di alcun supporto hardware. Ciò perché il sistema attuale, con l’utilizzo di dispositivi USB, comporta:

• pesanti complicazioni “pratiche” oggettive dal punto di vista operativo • dispositivo “intrusivo” all’interno dei sistemi informatici • fragilità del supporto (rotture, attacco virus…) • lentezza nelle operazioni che lo coinvolgono (diversi minuti per operazione, criticità in sequenze massive). Tracciabilità del trasporto mediante rilevazione gps 1. Il sistema deve essere implementato mediante una procedura di rilevazione satellitare continua del mezzo (anche utilizzando gli eventuali sistemi già installati da gran parte delle imprese per la tracciabilità del mezzo). Ciò perché il sistema attuale comporta: • Estrema complessità della gestione delle USB autista; • Gestione combinata di black box e chiavette inapplicabile (procedure eccessivamente lunghe e complesse). Proposte relative alla procedura per la gestione dei rifiuti: PRODUTTORE Registro: Operazioni di carico: 1. il formato del registro cronologico attualmente proposto può essere mantenuto; 2. la procedura per la registrazione dei rifiuti da parte del produttore deve essere articolata in modo da consentire la registrazione di tutti i rifiuti prodotti anche in un’unica schermata, senza dover aprire una nuova pagina per ogni rifiuto da registrare; 3. prevedere il salvataggio dei CER già utilizzati e dei dati ad essi collegati: ogni operazione di carico deve automaticamente andare ad alimentare un elenco CER, stato fisico, caratteristiche di peri-


colo; tale elenco deve essere utilizzabile in fase di creazione di una nuova registrazione per riproporre i dati ricorrenti e deve poter essere modificabile in ogni sua voce. Operazioni di scarico: 1. lo scarico viene generato automaticamente al momento della presa in carico da parte del trasportatore. La conferma attraverso firma digitale remota deve avvenire entro 10 giorni lavorativi. Movimentazione: 1. la scheda movimentazione è costituita da un’unica pagina; 2. la procedura per la compilazione della scheda movimentazione da parte del produttore deve essere articolata in modo da consentire la registrazione di tutti i rifiuti da movimentare anche in un’unica schermata, senza dover aprire una nuova pagina per ogni rifiuto (il sistema poi automaticamente creerà una scheda per ogni rifiuto inserito); 3. nell’area trasportatore predisporre un “incrocio” automatico con i dati dell’Albo Gestori Ambientali completo di targhe e codici CER. Motivazioni: Necessità di ridurre quanto più possibile le operazioni che il produttore deve effettuare per ogni transazione, sia nella fase di gestione che in quella di movimentazione. Ulteriori proposte: 1. l’iscrizione ed i contributi al sistema avvengono secondo il principio del minimo costo per le imprese e dell’effettiva copertura dei costi necessari per la gestione di un sistema più semplice e razionale; 2. i dati relativi alle imprese, e le eventuali variazioni, sono comunicati al sistema di tracciabilità automaticamente dal Registro delle imprese. Le imprese possono comunque comunicare prima direttamente al sistema tali dati; 3. il registro e la scheda movimentazione devono essere disaccoppiate; nella maggior parte delle situazioni non è applicabile una procedura che vincoli la compilazione della scheda movimentazione alla previa compilazione del registro; 4. tutte le registrazioni possono indicare la quantità dei rifiuti in alternativa mediante il peso o mediante il volume; 5. le registrazioni sono conservate nella piattaforma telematica, da parte del gestore del sistema, per tre anni; 6. è assolutamente necessario che l’obbligo di adempiere al sistema di tracciabilità valga anche per i vettori esteri operanti sul territorio nazionale; 7. occorre allineare il sistema con i dati comunicati al Registro Imprese, con aggiornamento automatico dei dati al momento della comunicazione delle variazioni al Registro Imprese; 8. il sistema deve definire una procedura specifica rispetto al ruolo dell’intermediario, che preveda la possibilità di assegnare a tale soggetto un ruolo attivo nella gestione del rifiuto.


Notizie dal Territorio

Aggiorna…Menti 2011 Pulitintolavanderie Conoscere la filiera per erogare un servizio migliore Terzo appuntamento: visita alla Berto Industria Tessile

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In Italia si trova oramai l’ultima vera filiera completa del tessile abbigliamento d’Europa. Un patrimonio di aziende, persone, saperi, competenze e tecnologie che non ha eguali nel mondo. Un “campione” decisamente rappresentativo di questo sistema è la ditta Berto Industria Tessile di Bovolenta nella bassa Padovana. Nata oltre cent’anni fa per la produzione di tessuti per le vele di flotte che solcavano la laguna veneziana è approdata negli anni sessanta alla produzione full-made in Italy del Denim. La possibilità di osservare in una unica azienda il reparto di filatura con tecnologia

open-end, la tintoria indaco, lo sviluppo della tecnologia ring nella filatura oltre a tutte le fasi di lavorazione successive necessarie alla realizzazione del denim l’hanno resa una tappa obbligata del progetto formativo: “AGGIORNA…MENTI 2011 pulitintolavanderie conoscere la filiera per erogare un servizio migliore”. La visita, l’ultima delle tre in programma per quest’anno, si è svolta lunedì 7 novembre scorso con oltre 25 imprenditori artigiani presenti provenienti da tutte le sette province della regione Veneto oltre a due funzionari di categoria, provinciale di Padova e regionale. Questo il gruppo che ha aderito alla giornata formativa realizzata come di consueto grazie al contributo del Comitato di categoria Pulisecco di Ebav. Suddivisi in due gruppi per meglio seguire le spiegazioni del personale Berto, è iniziata la visita che si è sviluppata attraverso i vari capannoni che compongono la complessa area di produzione della azienda partendo dal deposito in cui vengono stoccate le balle di cotone grezzo proveniente da diverse parti del mondo e successivamente miscelate per garantire una costanza nelle caratteristiche e qualità del filato. Particolarmente apprezzato dai pulitintori la tappa al laboratorio di analisi del cotone e dei filati. Esperienza straordinaria vedere nascere dal cotone le matasse di filo che poi andranno a costituire l’orditura. La ditta Berto è infatti una delle ultime rimaste in Italia con le tecnologie open-end e ring di ultima generazione ed i partecipanti hanno potuto così toccare con mano – accompagnati da tecnici specia-


lizzati- pregi e difetti delle due modalità di filatura. Passati poi alla fase di realizzazione dell’orditura i due gruppi hanno potuto assistere al processo di tintura dell’indaco. È stato loro spiegato come l’indaco, sia vegetale che chimico, (quest’ultimo largamente il più usato per questione di costo dato che è del tutto simile a quello naturale), non vada “chimicamente” d’accordo con il cotone. Esso non entra infatti nella fibra ma si deposita per ossidazione pian piano passando nelle varie vasche. L’anima della fibra di cotone rimane bianca. Ciò determina la caratteristica principale del denim (ed anche motivo del suo successo): la costante perdita di colore all’uso e nei lavaggi. Con finissaggi particolari o resine e spalmature è possibile bloccare lo scolorimento ma solo per un certo periodo. Le “protezioni” infatti svaniscono prima o poi con uso. Saltate le fasi di tessitura e finissaggio - oggetto per altro di una specifica giornata formativa alla tessitura Marzotto - logisticamente scomode da raggiungere per la loro lontananza (hanno sede a Bagnoli) la visita si è conclusa con una lunga tappa alla fase di

controllo qualità. Un reparto dedicato alla verifica dei difetti, dei possibili restringimenti, alla solidità dei colori. Ogni pezza viene meticolosamente controllata su tutto. Nel laboratorio di analisi chimiche infine, il responsabile ha discusso a lungo con i puli-

distributore esclusivo per l’Italia: GMP Commerciale srl Via Sernaglia, 74 31053 PIEVE di SOLIGO (TV) - ITALY Tel. +39.0438.82354-82547 Fax +39.0438.842755 www.gmp.it

UniMac is part of Alliance Laundry Systems, a world leader in manufacturing commercial laundry equipment. Since its start, more than 50 years ago, the UniMac brand has become renowned for building some of the most durable on-premises laundry products available. As part of Alliance Laundry Systems, UniMac employs a ‘Customer One’ approach to business. This means UniMac clients are provided with services targeted to their specific needs, including superior technical support, laundry design and layout services and industry-leading after sales parts support in their market.

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Come di consueto al fine di consolidare quanto visto dal vero, la visita è stata sedimentata da due di ore di lezione tenutesi presso la sede della Confartigianato di Conselve, dalla dottoressa Carla Sperotto responsabile del laboratorio del RiTex (Ente convenzionato con Confartigianato Vicenza) che ha accompagnato il gruppo anche nel corso della visita. L’argomento ovviamente è stato il Cotone e più precisamente:

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tintori scambiando pareri, suggerimenti, trucchi ed esperienze utili ad una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza utili in fase di manutenzione. Unanime il giudizio dei partecipanti, entusiasti per aver potuto assistere ad un processo che apre e chiude il cerchio nella specifica lavorazione del cotone. In particolare è stata apprezzata la modernità dello stabilimento dotato di impianti tutti di nuova concezione e totalmente automatizzati.

• Natura chimica - Morfologia – Proprietà • La Pianta, il Fiore, il frutto, la peluria, la maturazione la raccolta (manuale o automatica), la sgranatura (Ginning) e la pressatura in balle • Classificazione del Cotone in base alla provenienza • Classificazione Commerciale (Americana) in base alle proprietà • Sistema di coltivazione biologica controllata (CBC) • Composizione chimica • La cellulosa: natura chimica e struttura • Morfologia • Proprietà fisiche e meccaniche • Comportamento al calore • Alcuni problemi con il cotone • L’indaco: un colorante tutto particolare • L’indaco: il problema dell’ingiallimento


Il business si realizza! Come si fa? “Macleca Total” - La macchina per lavare tappeti Dal 2010 la costante ricerca di Catinet ha prodotto un’attrezzatura compatta chiamata “Macleca Total” eccezionale, per aggredire il mercato del tappeto che al contrario dell’andamento negativo del settore lavanderia è in continuo aumento, ma la manutenzione e lavaggio dei tappeti è affidata a pochi grandi laboratori. Catinet ha giustamente pensato di rendere più accessibile a tutti le attrezzature per la pulizia dei tappeti mantenendo la proverbiale qualità di costruzione delle proprie attrezzature e l’elevato standard di qualità del lavaggio con un costo limitato. Per questo motivo ha inventato “Macleca Total” che lava tappeti larghezza massima mt. 2,50 che costituiscono per il mercato italiano il 98% dei tappeti circolanti, e “Catinet Total” con una produttività più elevata e che lava tappeti di una larghezza fino a mt. 3,50 , entrambe con la medesima qualità di lavaggio. In un solo anno sono stati installati all’interno di piccoli e medi laboratori o in gruppi di lavanderie oltre una decina di impianti da Trento a Matino (LE) a Roccella Ionica (RC), Seregno (MI), Frosinone, Torino, Corbetta (MI), Brescia, ecc. ecc. Tutti i nostri clienti che sono in possesso della nuova Macleca Total sono estremamente soddisfatti, tutti ci hanno confermato che grazie al nuovo servizio proposto ai propri clienti hanno notato un miglioramento considerevole nel proprio volume d’affari e nel numero dei propri clienti e saremo lieti di farvelo confermare direttamente da loro.

Informazione commerciale

Questa innovazione permette di staccarsi da laboratori estremamente grandi, che forse proprio per le loro dimensioni non riescono a seguire ogni singola situazione. Macchine o mano? Sicuramente macchine!!!! Ciò consente qualità costante, sicurezza del proprio risultato, possibilità di aumento senza paura di alcun limite e notevole riduzione dei costi che consentono di meglio reggere il mercato. Certo che la conoscenza del tappeto da parte dell’operatore ricopre un punto di favore per lo stesso come poter sbiancare le frange, come e quando pettinare un tappeto, ecc. ecc. È per questo che Lavasecco 1 Ora a tutti i propri clienti offre un periodo di stage sul lavaggio del tappeto presso la propria sede in Cafasse (TO) CONTINUARE/MIGLIORARE/CRESCERE È POSSIBILE!!!!


i legali rispondono

Colpa della lavanderia? Adesso BASTA! Un nuovo servizio promosso da Confartigianto e CNA: lo SPORTELLO LEGALE gestito dal Dottor Luca Bandiera

Il servizio sarà erogato da Confartigianato e CNA Veneto grazie al contributo di E.B.A.V. (Ente Bilantelare dell’Artigianato Veneto)

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Al contrario di quanto dicono le leggende metropolitane, il colpevole non è quasi mai il maggiordomo. E neppure la lavanderia. È quanto afferma il dottor Luca Bandiera, un legale che ha raccolto in tanti anni di attività un’impressionante collezione di casi di contestazioni alle lavanderie per i cosiddetti “capi rovinati”. E che può tranquillamente affermare che in 9 casi su 10 la colpa non è della lavanderia, bensì va attribuita al venditore. “In effetti le perizie dimostrano che la quantità dei capi effettivamente rovinati nelle operazioni di lavaggio e stiro dalle lavanderie sono rarissimi; nella maggior parte dei casi il problema nasce dalla mancanza di etichette o le etichette approssimative ed errate. E, secondo la legge, in tutti questi casi la responsabilità va attribuita a chi è venduto il capo. In effetti è commerciante che dovrebbe preoccuparsi della possibilità di manutenzione per i capi che vende. Se viene dimostrato che la causa della cattiva manutenzione del capo è attribuibile alla mancanza di un’etichetta con corrette istruzioni, la responsabilità viene addossata a chi materialmente ha venduto il capo stesso. Costui potrà in un secondo tempo rivalersi sul produttore o sul grossista che gli ha procurato il capo in questione. Invece, oggi, il commerciante non si interessa assolutamente alla questione: è così facile dire che “la colpa è della lavanderia”, scaricandosi così di ogni responsabilità, della necessità di rifondere in qualche modo il capo rovinato, e del fastidio di rivalersi sul proprio fornitore. Che, molto spesso, è un marchio conosciuto e richiesto dalla propria clientela, un “prodotto sicuro” per le proprie vendite.

In questo caso, nella maggior parte dei casi, la lavanderia “bozza”: si adatta cioè a rimborsare il valore del capo, convinta che in ogni caso è il male minore. Infatti, qualora decidesse di sottoporre il capo a perizia, questo gli costerebbe da 80,00 a 150,00 €, e molto spesso il valore del capo -usato!- è inferiore o pari a questa cifra. Per non parlare, se si arrivasse ad una causa dei costi per la difesa. E non c’è molto da contare sulle associazioni di consumatori, cui poco importa chi effettivamente rimborserà il cliente del capo danneggiato, purché qualcuno lo rifonda. E, anche per loro, la cosa più facile puntare il dito sulla lavanderia. Questo sportello ha quindi doppio scopo di aiutare i tintolavandai nell’assoluzione delle contestazioni che vengono loro attribuite, ma soprattutto di dare nuova dignità alla categoria, sottolineando la professionalità degli operatori. In effetti nel momento in cui la lavanderia decide di transare ed accetta di dare un rimborso, anche se senza nessuna colpa, va a rafforzare un’opinione purtroppo diffusa, che è quella del “lavandaio (o lavandaia) pasticcioni”, della cui scarsa professionalità non ci si può fidare. E questo discredito che affligge tutta la categoria in realtà costa più del capo, in termini di immagine e di fiducia, tanto più in un periodo come questo, dove la conflittualità è spesso esasperata. Non passa giorno infatti senza una qualche notizia su conflitti di varia natura che giungono alla follia dell’omicidio, come il caso di quel pensionato intenzionalmente investito e ucciso per un litigio dovuto un parcheggio. Se riusciamo ad aiutare la tintola-


vanderia a opporre resistenza alle accuse provenienti dai clienti (che, ormai “ci provano” sempre), anche su capi poco costosi, otterremo due risultati, entrambi salutari per il rispetto della legge. Il primo è scoraggiare il cliente “furbo” ad addossare alla lavanderia problemi magari da lui stesso provocati sul capo; ma, ancora più importante, potremo indurre i commercianti a compiere il proprio dovere ed a verificare le etichette e la loro veridicità prima di mettere in vendita i capi. Anche perché, in caso di inadempienza a questa semplice regola del rapporto venditore-cliente, sono previste sanzioni piuttosto pesanti: la legge cioè tende a proteggere chi si occupa della manutenzione del capo, sia esso un professionista o una semplice massaia. L’attività dello sportello è quella di offrire una consulenza preliminare: come rispondere, anche per iscritto,

ad eventuali contestazioni a chi rivolgersi per una perizia, a chi per una consulenza legale. Per motivi di etica professionale non potrò in prima persona occuparmi di cause legate alla mia attività allo sportello, ma stiamo raccogliendo nominativi di avvocati con una certa esperienza in questo settore. Ma riteniamo che già in fase preliminare si possano ottenere con piccoli accorgimenti notevoli risultati. Se la risposta è corretta molte contestazioni si “smontano” da sole. E per i clienti più “aggressivi” è importante utilizzare, da subito, la strategia di difesa più corretta. Se in questo modo riusciremo a rafforzare l’immagine della categoria, scoraggiare i clienti da azioni pretestuose e, più di ogni altra cosa, indurre i commercianti a verificare la merce prima di venderla, sarà per noi la miglior ricompensa a questa attività.


Celebrazioni

Buon compleanno, Fimas!

Fimas e il Gruppo Macpi celebrano rispettivamente le nozze d’argento e le nozze d’oro con un mercato che li vede protagonisti da 25 e 50 anni rispettivamente.

Happy Birthday, Fimas! Fimas and Macpi Group respectively celebrate their silver and golden wedding in a market that sees them as main players since 25 and 50 years.

The celebration of 50 years of MacAi %rouA took Alace in the huge headquarters in palazzolo sull’*glio, in the Arovince of Brescia, which has seen alongside the celebration for the 25 years of another sister-comAany of the %rouA, Fimas.

Si è svolta, nella gigantesca sede di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, la celebrazione dei 50 anni dell’attività del Gruppo Macpi, che ha visto affiancarsi identica celebrazione per i 25 anni di un’altra società del gruppo, la Fimas. Per questa doppia celebrazione di compleanno, gli uomini di Macpi e di Fimas hanno fatto davvero le cose in grande. I numerosi invitati alla loro festa potevano essere presenti nella zona già dalla sera del 10 novembre, ospiti in hotel di Bergamo, con la mattinata seguente a disposizione per lo shopping. A una ragionevole ora del pomeriggio (le 15,30) è iniziata la visita alla fabbrica Macpi, introdotta da un discorso inaugurale di Luciano Sardini, socio fondatore del gruppo. Raramente ho ascoltato un discorso che, nella sua voluta semplicità, meglio rappresentasse le ragioni del miracolo economico italiano di circa

For this double Birthday celebration, the staff of MacAi and Fimas really made a great job. Most of numeous guests have reached the area early in the evening of November 10th., guests by Mercure Hotel in Bergamo, with the following morning at leisure for shoAAing. At a reasonable hour in the afternoon (around 15:30) began the visit at MacAi Factory introduced by an oAening sAeech of Mr. Luciano Sardini, a founding member of the grouA. I have rarely heard a sAeech that, in its deliberate simAlicity, has better reAresented the views of the Italian economic miracle of about fifty years ago. The business choice to focus the future of the comAany on young AeoAle, the sAirit of collaboration in a cohesive and wellstocked staff, the aim to be always number one, for technology, for innovation and finally for assistance and customer service care have been told without unnecessary hyAerbole, with the confidential tone of one who tells a good story. During the visit to the factory, then everyone could see how there was nothing e&aggerated, deeA insights into the high technology, the ability of workers, the cooAerative sAirit that animates all emAloyees. These were all CE*s of comAanies in the grouA. Mr. %ottardi for Ima SAA, which manufactures equiAment for the cutting room: machines for sAreading and cutting of fabric, for handling and management of cloth rolls and Arograms for the management and organization in the cutting room.


cinquant’anni fa. La scelta imprenditoriale, quella di puntare l’avvenire dell’azienda sui giovani, lo spirito di collaborazione in un gruppo coeso e ben assortito, l’obiettivo di essere sempre il numero uno, sia per tecnologia, sia per innovazione, sia infine per l’assistenza e servizio alla clientela sono stati raccontati senza inutili iperboli, col tono confidenziale di chi racconta una bella storia.

Durante la visita allo stabilimento poi tutti hanno potuto constatare quanto non ci fosse nulla di esagerato, toccando con mano l’alta tecnologia, la capacità delle maestranze, quello spirito di collaborazione che anima tutti i dipendenti.

Mr. Cividini for Fimas srl which Aroduces all kinds of Aressing machinery for traditional and industrial laundries, ironing facilities, hotels and communities in general. Mr. Del %iudice for Manfield, a subsidiary of MacAi SAa for the manufacture of Aressing machines for the asian market Mrs. Sally for MacAi HK, a subsidiary of MacAi SAa for the eastern market Mr. Mohanty for MacAi India, MacAi branch in Bangalore for the indian market. And, of course, Mr. %iovanni Cartabbia, Aresident of MacAi sAa pressing Division, his son Mr. paolo Cartabbia, CE* of MacAi sAa pressing Division, Mr. Luciano Sardini (who has made the oAening sAeech), chairman of MacAi %rouA and their resAective families. But AerhaAs the main Arotagonists have been those technicians and workers who have shown in real time, some of the most significant Ahases of work and e&ecution of Aarts for Aressing machines of very high technology that have made this comAany worldwide Leader, alongside with the most imAortant clothing grouAs . In fact many customers of global imAortance, such as Ermenegildo Zegna, Hugo Boss, Corneliani, Zbm, Boglioli, TriumAh, East West, all reAresented by their owners or general managers were Aresent at this event. MacAi designs and manufactures customised shaAes, suitable for the Aressing of each Aiece, always taking care of

Il gruppo Macpi

Macpi Group

La Macpi spa Pressing Division nasce nel 1961 dall’intraprendenza di due giovani amici, Giovanni Cartabbia e Luciano Sardini, oggi possiamo dire con orgoglio che l’azienda è riconosciuta a livello internazionale, occupa una posizione di leadership nel settore dello stiro e non solo ed ha contribuito considerevolmente, allo sviluppo delle tecniche di stiro, rivoluzionando e migliorando uno degli stadi più complicati della produzione dei capi d’abbigliamento. Qualità del prodotto e servizio al cliente i punti chiave della riuscita di questo progetto che continua oggi con entusiasmo ed energia degli uomini e con mezzi altamente sofisticati, impianti robotizzati perfezionati ed adeguati ai tempi per una sempre migliore gestione delle varie fasi di lavoro. Un esempio concreto è rappresentato dall’accoppiamento e foratura delle forme, operazioni queste estremamente delicate eseguite oggi con speciali robots completamente automatici, precisi e senza alcuna possibilità di errore. 50 anni (tanti ne compie oggi) di attività per una brillante escalation resa possibile da partnership vincenti e da una attenta prestazione post-vendita. Importanti acquisizioni di mercato, una rete vendita solida e ramificata fanno della Macpi spa Pressing Division una realtà leader riconosciuta dal mercato, presente, anche con le proprie consoziate in Cina e India, in ogni angolo del mondo.

MacAi sAa pressing Division has been oAerating since 1961 thanks to the enterArise of two young friends – %iovanni Cartabbia and Luciano Sardini – who decided to join together to reach the ambitious target to establish a new dynamic reality, enabling the MacAi name to lead the field of the clothing industry. A great challenge for an imAortant Aroject. presently we can say with Aride that MacAi brand is well-known on international scale, it is a comAany leader in the Aressing field and not only and has develoAAed new Aressing techniques, revolutioning and imAroving one of the most comAlicated stage of garment Arodcution. 50 years of activity for a brilliant escalation, made Aossible thanks to winning AartnershiAs and a careful after-sale service. ImAortant markets acquisitions and a well-organized sales network make MacAi sAa pressing Division a comAany leader in the world.


Erano presenti tutti gli amministratori delegati delle aziende del gruppo ovvero: il Sig. Gottardi per Ima Spa che produce impianti di stesura, sistemi di movimentazione e gestione delle pezze e di programmi per la gestione e l’organizzazione della sala taglio il Sig. Cividini per Fimas Srl che produce tutti i tipi di macchinari da stiro per lavanderia tradizionale, industriale, stirerie, hotel e comunità in genere il Sig. Del Giudice per Manfield, filiale di Macpi Spa per la produzione di macchine da stiro per il mercato asiatico il Sig. Sally per Macpi HK, filiale di Macpi Spa per il mercato orientale Sig. Mohanty per Macpi India filiale di Macpi Spa per il mercato indiano. E, ovviamente, il Sig. Giovanni Cartabbia, presidente di Macpi Spa, suo figlio Paolo, amministratore delegato di Macpi Spa, il Sig. Luciano Sardini (colui che ha fatto il discorso inaugurale), presidente del gruppo Macpi e le loro rispettive famiglie. Ma forse i maggiori protagonisti sono stati quei tecnici e quegli operai che hanno mostrato, in tempo reale, alcune delle fasi più significative di progettazione ed esecuzione di particolari per macchine da stiro di altissima tecnologia che hanno reso questa azienda leader mondiale, a fianco dei più importanti gruppi industriali di confezione. Non a caso erano presenti molti clienti di importanza mondiale,

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come Ermenegildo Zegna, Hugo Boss, Corneliani, Zbm, Boglioli, Triumph, East West, tutti rappresentati dai rispettivi titolari o direttori generali. Macpi studia e realizza su misura le forme adatte per lo stiro di ogni capo, curando nel contempo la qualità del risultato, che deve essere assoluta, e la velocità di esecuzione. La visita è proseguita attraverso parte dello stabilimento, dove abbiamo potuto vedere le macchine cui vengono applicate queste forme, il magazzino dove vengono conservate anche per anni (“perché non si sa mai quando la moda ritorna d’attualità”), le macchine per l’applicazione di adesivi, una nuova frontiera per la lavorazione industriale fino a macchinari da stiro che possono essere usati anche in grosse lavanderie, assolutamente avveniristiche. the quality of the result, which must be absolute, and considering also the sAeed of e&ecution. The tour continued through the different factory deAartments, where we could see all the Aroducts: the machines on which these shaAes are fitted, the warehouse where they are Areserved for years (“because you never know, when fashion returns toAical!!!”), fusing machines for the aAAlication of taAe, a new frontier for clothing industrial Arocessing facilities uA to machines that can also be used in large laundries, very futuristic.


Fimas Fimas nasce nel 1986 a Vigevano in provincia di Pavia. L’esperienza e l’affidabilità Fimas vanno ben oltre questi 25 anni, in quanto il Management Fimas vanta un’anzianità ultra trentennale in questo settore. Con l’intento di fare bene, Fimas si è contraddistinta nel corso degli anni come un’Azienda sempre attenta alle esigenze del mercato e del cliente, senza mai tralasciare l’aspetto tecnologico e qualitativo del prodotto, incentrando i propri sforzi principalmente sullo sviluppo e la ricerca. Nel corso degli anni ’80 Fimas è stata fra i primi in Italia a capire e puntare sul nuovo sistema da stiro a “freddo” con tavoli aspiranti e soffianti. Metodo di stiro che oggi risulta essere tra i più popolari tra gli operatori di settore. A metà degli anni novanta Fimas è tra le prime aziende costruttrici di macchinari da stiro italiane ed europee ad esportare il proprio prodotto negli Stati Uniti d’America dove, grazie anche alle ottime collaborazioni coi distributori americani, riesce così a “rompere” l’egemonia creata dai costruttori locali americani riguardo lo stiro pressato. Con l’ingresso nel nuovo millennio Fimas si concentra sia in un totale restyling di tutta la gamma, e sia nella progettazione e sviluppo di macchinari sempre più automatici ed automatizzati con versioni totalmente elettriche per quelle situazioni laddove un impianto a vapore non è previsto o non sia possibile. L’ultima grande novità, presentata allo scorso Expodetergo, è il nuovo, ma già conosciuto ed ampiamente collaudato, modello 296 manichino per lo stiro pressato delle camicie. Con una rete distributiva molto capillare e presente in 5 continenti ed oltre 60 stati, Fimas partecipa a tutte le più importanti fiere e rassegne internazionali del settore. I punti di forza di Fimas sono quindi una gamma completa e dettagliata, una produzione di qualità assolutamente italiana ed una sinergia costante con il gruppo Macpi di cui Fimas è parte integrante.

Fimas Fimas was born in 1986 in Vigevano. Fimas e&Aerience and reliability has been born more than 25 years ago, as the e&Aerience of the management has been lasting more than for 30 years in this sector. Fimas has been distinguishing itself over the years as a comAany always attentive to the needs of the market and customer, without neglecting the asAect of technology and quality of the Aroduct by focusing their efforts mainly on the develoAment and research. During the ‘80s Fimas was among the first in Italy to develoA the new “cold” iron system with vacuum and blowing table. Now this system is the most AoAular in the Arofessionals industry. In the mid-nineties Fimas is among the toA Italian and EuroAean board manufacturers to e&Aort their Aroduct in the United States of America where, thanks to the e&cellent collaboration with American distributors, can “break” the hegemony created by local American manufacturers. By offering a wide range of blowing and tensioning dummies, for shirts, jackets, coats and multifonction, American oAerators were able to discover and aAAreciate this “new” way to iron, softer and definitely more EuroAean. With the entry into the new millennium Fimas makes a total restyling of the entire range, as well as develoAAing more automated machines like tensioning dummies, new versions with more Aowerful, able to stretch not only wet but also dry garment, new accessories for imAroving these new advanced versions of the board and all-electric Alant where steam is not Arovided or is not Aossible. The latest big news, Aresented last E&Aodetergo, is the new, but already known, dummy 296 for ironing Aressed shirts. Fimas was among the first to build for the Italian and EuroAean market a machine with these characteristics, for offering at the oAerators a valid alternative “Made in Italy” to the offered one by foreign Aroducers. With a very e&tensive selling network, Fimas known in over 60 states and 5 continents; Fimas AarticiAates in all international E&hibition. Fimas hase a comAlete and detailed range, italian quality Aroduction and synergy with the MacAi %rouA - world leader in the field of the manufacturing, in business for 50 years- Fimas is a Aartner of this %rouA.


Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili Members to the Textile Care Suppliers’ Association MACCHINARI MACHINERY Aziende produttrici e filiali di produttori esteri Manufactoring companies and subsidiaries of foreign manufacturers ELECTR LUx PR FESSI NAL S.p.a. Viale Treviso, 15 33170 PORDENONE PN FIRBIMATIC S.p.a. Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BO GRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a. Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BL ILSA S.p.a. Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BO IMESA S.p.a. Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TV IR N Via Piano Selva - Z.I. 63040 MALTIGNANO AP ITALCLEAN S.r.l. Via Ossola, 7 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO JENSEN ITALIA S.r.l. Strada Provinciale Novedratese, 46 22060 NOVEDRATE CO KANNEGIESSER ITALIA S.r.l. Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MI LAVASTIR S.r.l. Contrada Motta 87040 CASTROLIBERO CS MAESTRELLI S.r.l. Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO MIELE ITALIA S.r.l. Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZ M NTANARI S.r.l. ENGINEERING C NSTRUCTI N Via Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MO PAZZI S.r.l. Contrada Vallecupa 64010 COLONNELLA TE PIZZARDI S.r.l. Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MI RATI NAL S.r.l. AGA Brand Via Catagnina, 10 54100 MASSA MS REALSTAR S.r.l. Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BO RENZACCI S.p.a. Via Morandi, 13 06012 CITTÀ DI CASTELLO PG

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