detergonews novembre 2011

Page 1

NOVEMBRE 2011 Numero 11

Rivista Italiana di Lavanderia • Pulitura a secco • Tintoria

SPECIALI Tavole e ferri da stiro Decontaminazione biologica

Tunnel: lunghi o corti? Problematiche dell’abito da sposa

Uso degli apparecchi per smacchiare

11 / 2011



=<;;:98 =7=;6:9654< =;693623= 910/.-,+*)(*'(-&%'-.$-#1+1'0-(%$$%-$*/*)(%'.%-&'0#%,,.0)*$.

<"0$*!- -,.)0). 0-(.-,+*)(*'(-,0,+%).!.$.-&%' .$-,%++0'%-(%$-$*/* .0-.)(1,+'.*$% -". ,. ).#."*-%,,%'% .)- '*(0-(.-"0).1 *'% 2%((.+./.+ -%-2.,&%++0-(%$$ 6 !.%)+% "0),%)+%)(0-*$$*-,.) 0$*-. &'%,*-(. "0)#0' *',.-,.)-( 0'*-*$$%-)0' *+./%-#1+1'%-% "0)+%)%'%-*$- *,,. 0-.-"0,+. -.$-+1++0-*-#'0)+% (%.-&. -%$%/*+.-,+*)(*'(- 1*$.+*+./. <""0-"0,*-'*&&'%,%)+*-.$- *'" .0-(.- 1*$.+ =%++.) -=1,+*.)*!$%-=+*)(*'(, -!*,*+0-,1- "0 &0)%)+. <"0$*!-= ' $ .*- *'*"%$,0-

-6 '*+%-5'.*) * - .$*)0 ;- - - - -

- - - - -

%"0$*! %1

=.,+% .-(.-$*/* .0 =.,+% .-(.- %,+.0)%-(*+. ;%")0$0 .*-(.-(0,* .0 =%'/. .0- - 0),1$%) * 8%,+.0)%-(%.-"0),1 .-%-(%.-"0,+.-(.-*" 1*-%( %)%' .*


I tessuti Masa. Qualità e durata in primo piano.

Il tempo è il giudice più severo per garantire la qualità di un prodotto. Lo sappiamo bene noi della Masa che, per la produzione della nostra tovaglieria e dei nostri coordinati per camera e bagno, utilizziamo solo filati altamente selezionati. Inoltre, gli elevati standard tecnologici di produzione - e il costante controllo qualitativo su tutte le fasi di confezionamento - ci consentono di ottenere un prodotto finito che unisce a un design moderno ed esclusivo carratteristiche di resistenza e di durata senza paragoni. Solo in questo modo possiamo essere sicuri che i nostri prodotti, anche dopo ripetuti lavaggi industriali, mantengano inalterata la loro qualità e la loro bellezza originali. THE MASA FABRICS. LONG-LASTING PRODUCTS GIVING PROMINENCE TO QUALITY. Time is the severest judge to guarantee product quality. Masa, who is well aware of it, uses only highly selected yarns to manufacture its own table linen as well as bathroom and bedroom sets. Moreover, high technological production standards and the constant quality control on all packaging phases allow us to realise a finished product that can combine a modern and exclusive design with matchless wearability and durability features. Only in doing so, we can be sure that our products can keep their original quality and beauty unaltered even after repeated industrial washing processes.

Azienda con Sistema Qualità UNI EN ISO 9001:2000 - Certificato N. 247

Masa S.p.A Industrie Tessili - Via Mestre 37 - 21050 Bolladello di Cairate (VA) Italy Tel. +39 0331 310145 Fax +39 0331 311325 E-mail: masa@masa.it www.masa.it


NOVEMBRE 2011 Numero 11

SOMMARIO 7 8 10 12 15 16

19 20

22 25 26 32

EDITORIALE Lo strumento più efficace: il passaparola VITA ASSOCIATIVA Nuovi programmi per Assofornitori TECNOLOGIE Regole di base nell’uso degli apparecchi per smacchiare L’abito da sposa: un restauro non facile INFORMAZIONE COMMERCIALE Tecnowash: distribuisce qualità TECNOLOGIE Efficacia del risciacquo: i tunnel corti risciacquano altrettanto bene quanto i tunnel lunghi? INFORMAZIONE COMMERCIALE Cht: SMART PROTECTION IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO Professionalità, “passaparola” e diversificazione Intervista a Lucia Rambaldi, titolare della omonima lavanderia di Padova GESTIONE Assistenza in sicurezza INFORMAZIONE COMMERCIALE Sochil Chimica: Super Action – Color Block SPECIALI Tavole e ferri da stiro Oltre il pulito

40

8

12 25

20 36 39 40 43 44 47 48

36

50 52 53 55 56 59 60 61 65

44

66

ASSOSISTEMA Le Buone Pratiche sulla manutenzione sicura “Codice della strada ed autotrasporto merci” INFORMAZIONE COMMERCIALE La rivoluzione ha inizio - Contapezzi addio !!! ASSOSECCO Parliamone tra noi: Professionalità Incontri di formazione - Lavanderia Lavalampo INFORMAZIONE COMMERCIALE Lavasecco 1ora - Il business si realizza! Come si fa PICCOLA GUIDA DEL PULITINTORE Tintura-apparecchiature-comportamento fibre-solidità del colore “Se non sai domanda” Difetti Museo delle etichette CONFARTIGIANATO È legge lo Statuto delle Imprese Aggiorna…Menti 2011 Pulitintolavanderie SISTRI I nemici nascosti della nostra salute MARKETING Una “ruota di scorta” il laboratorio di fiducia ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI INDICE DEGLI INSERZIONISTI


Abbonamento - offerta

DETERGO “Ritorno a scuola” Perché non si finisce mai d’imparare

Autunno: i ragazzi tornano a scuola, e noi? Anche noi dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze, su DETERGO. Abbonarsi a DETERGO conviene sempre; oggi più che mai, con questa rinnovata offerta d’autunno. Perché DETERGO è lo strumento informativo indispensabile per chi opera nel settore Manutenzione del Tessile e Affini; ti offre, mese dopo mese, tutte le novità che possono migliorare il tuo lavoro e la sua redditività, leggi e normative, comportamento di tessili e capi confezionati, aggiornamenti operativi, notizie su capi difettosi, problemi di vita associativa. Per chi si abbona entro l’autunno, DETERGO offre un abbonamento a prezzi super scontati Abbonamento per 11 numeri € 32,00 anziché € 42,00 = risparmio € 10,00 Abbonamento per 22 numeri € 54,00 anziché € 84,00 = risparmio € 30,00 (Per chi è già abbonato, l’abbonamento sottoscritto avrà inizio al termine dell’abbonamento corrente. L’abbonamento alla rivista decorre dalla data della sottoscrizione)

Queste le modalità di pagamento: c/c POSTALE N. 60515715 - intestato a Deterservice - Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano c/c BANCARIO intestato a Deterservice - Via Angelo Masina, 9 - 20158 Milano BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA - IT 11 C 05387 01609 000001504285


D

E D I T O R I A L E

Lo strumento più efficace: il passaparola Sia le tintolavanderie, sia le lavanderie industriali affermano che uno dei più efficaci strumenti per la crescita é il passa-parola: quella “raccomandazione” che un cliente fa del proprio operatore perché soddisfatto del risultato. Però, alle volte non basta essere bravi e puntuali; occorre anche un certo stimolo, come ben sanno le grandi aziende: basta pensare allo spot di quell’ammorbidente che si concludeva inevitabilmente con lo slogan: “Passaparola”. Grandi aziende come Sky, per esempio offrono un piccolo premio a chi presenta un nuovo “affiliato”, ma il clou di questa metodologia si trova su Internet. Anche perché lì è più facile “passare la parola”: basta inserire le e-mail dell’amico (o del gruppo di amici) che si desidera coinvolgere nell’affare o nella promozione o comunque nell’iniziativa e fare un semplice clic. Vi ricorrono tutti i social network, e grandi aziende di promozioni “scontate” come Groupon e praticamente tutti i messaggi di iniziativa sociale, siano essi a favore o contro un determinato soggetto. Non tutti i nostri clienti, però, benché soddisfatti delle nostre prestazioni, si sentono per questo stimolati a raccomandare la nostra opera; anzi, alcuni sono addirittura “gelosi” e, di proposito o inconsciamente, evitano di citare la lavanderia che li rende così soddisfatti o che ha risolto un determinato problema. Come si può stimolare questo passa parola, così utile? I metodi sono molti: la pubblicità. In molti casi il passa parola non funziona perché, semplicemente, il vostro cliente non ci pensa. In questi casi basta ricordarglielo con una certa assiduità: con un cartello, esposto in lavanderia, che dica pressappoco: “se siete soddisfatti del nostro lavoro, ditelo a un vostro amico”. Ma anche le grucce che distribuite gratuitamente e soprattutto le confezioni del lavoro finito possono portare delle frasi che ricordino il vostro esercizio e la vostra abilità. Per esempio, “questo capo è stato rinnovato dalla lavanderia XX”. Poi, ci sono le promozioni, piccole o grandi a seconda delle vostre dimensioni: stabilite un premio (o uno sconto) per entrambi gli attori: chi raccomanda e chi è raccomandato. Stampate dei “buoni” che il vostro cliente potrà distribuire. È ovvio che dovrebbe rendere riconoscibile chi offre il buono, scrivendovi sopra il nome o un segno convenzionale. Molti di voi utilizzano già le “tessere di fedeltà”: potete usarle come buono, preparandone una speciale che, per esempio, rechi già un paio di annullamenti (o punti) da distribuire ad amici e conoscenti. Con la promessa di altrettanti annullamenti sulla tessera del raccomandante qualora ne tornasse qualcuna. Per finire, ci sono le gare: in questo caso bisognerà mettere in palio un grosso premio al cliente che meglio diffonde il messaggio e preparare un cartello, esposto o da consultare con discrezione (a seconda della tipologia dei clienti che frequentano il vostro esercizio) riportante la classifica dei “passa-parola”. La premiazione potrebbe essere un’ottima occasione per preparare una piccola festa per tutti i vostri clienti. Diego Zambelli

D 7

DETERGO NOVEMBRE 2011


Vita Associativa

Nuovi programmi per ASSOFORNITORI

Recentemente l’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili ha rinnovato le proprie cariche sociali. DETERGO ha voluto intervistare i tre nuovi presidenti di Assofornitori, di Expo Detergo e di Deterservice, la società responsabile per la rivista, per conoscere e divulgare i loro programmi. Iniziamo con questo numero, con un’intervista a Claudio Montanari, che sarà per il prossimo quadriennio il Presidente di ASSOFORNITORI. Seguiranno nei prossimi mesi le interviste agli altri due Presidenti.

D 8

DETERGO NOVEMBRE 2011

D-: Presidente Montanari che programmi ha l’Associazione per il prossimo quadriennio? M-: Devo dire che il compito di sviluppare la nostra Associazione, se svolto bene, è estremamente gravoso. Bisognerebbe fare come altre Associazioni che danno i dati di fatturato, personale impiegato, volumi di lavoro. Per noi è più difficile, in quanto abbiamo dei segmenti estremamente diversificati: macchine a secco, macchine ad acqua, stiro, un’infinità di aziende che offrono alle lavanderie industriali prodotti, diciamo così, complementari: sistemi logistici, come noi, piegatrici, linee stiro, eccetera. Ma non dobbiamo dimenticare chi fornisce i tessuti, i detersivi, e un’infinità di accessori sia per le lavanderie industriali che per le lavanderie a secco.

Si tratta quindi di un discorso molto impegnativo che in parte potremo risolvere consultando i bilanci; dai bilanci possiamo sapere fatturato e numero dei dipendenti. Ma forse la cosa più logica è inviare un questionario a tutte le aziende e vagliare le loro risposte. In questo modo potremo dare una radiografia di Assofornitori più rispondente alla realtà e alla qualità dell’Associazione. Da circa sette anni frequento il Consiglio Direttivo con sempre maggior assiduità e mi sono reso conto delle enormi potenzialità di questa Associazione, che è proprietaria di una fiera, Expo Detergo, che è probabilmente la più importante del mondo; ed è editrice di una rivista, Detergo, che è un’istituzione, nel nostro settore, ed esce da circa sessant’anni.


La fiera cresce di anno in anno e diventa sempre più internazionale; è sicuramente un punto di riferimento per tutto il settore, se non in tutto il mondo, almeno in Europa. Esiste è vero, un’altra fiera che si tiene in Germania, Texcare, ma mentre loro sono, per così dire, in discesa, Expo Detergo è decisamente in salita. Anche perché, a livello costi, la fiera di Milano è decisamente vantaggiosa, rispetto a Francoforte: dato che la gestione è dell’Associazione, e l’Associazione non ha fini di lucro, siamo riusciti a contenere i prezzi assicurando alla nostra fiera un vantaggio sensibile. D-: Che programmi ci sono invece per la rivista? M-: Al momento attuale un grosso sforzo deve essere fatto per rinnovare la rivista, dando più spazio agli interessi delle lavanderie industriali, che in effetti si lamentano di avere poca informazione e forse conferendole uno stile più snello e essenziale. Inoltre ci proponiamo di investire su un sito in grado di diffondere, a costi minimi, la

penetrazione della rivista in tutto il mondo per questo settore, ed eventualmente consultare online gli argomenti trattati nel passato. D-: Ci sono invece programmi per una maggiore visibilità dell’Associazione? M-: Per il resto le cose da fare sono molte: una sarebbe quella di unificare la presenza italiana nelle diverse fiere del mondo, magari non proponendo uno stand unitario, che non sarebbe gradito dai singoli produttori, ma con uno stand dell’Associazione estremamente visibile e corredato da personale (hostess o steward) gradevole e preparato, in grado di dare indicazioni ed eventualmente accompagnare i visitatori agli stand italiani di loro interesse. Un’altra cosa che dobbiamo mettere in cantiere è una ricerca sul mercato, sulla sua saturazione, sulle esigenze future. Si tratta di una serie di interventi che occorre mettere allo studio, assieme ad altri suggeriti dagli associati, e preparare un’agenda con precedenze e scadenze.

ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI L'associazione fornitori delle aziende della manutenzione dei tessili è composta da 62 aziende, la maggior parte delle quali con dimensione internazionale, operanti nei seguenti settori: • macchinari per lavaggio ad acqua • macchinari per lavaggio a secco • macchinari per logistica trasporti interni macchinari per stiro industriale, piegatura, confezione • macchinari per lo stiro • detergenti, solventi e materie ausiliarie • manufatti tessili • accessori

D 9

DETERGO NOVEMBRE 2011


Tecnologie

Regole di base nell’uso degli apparecchi per smacchiare

La procedura per allontanare le macchie non è un’operazione esclusiva dei pulitori di abiti. Ad esempio nell’industria tessile infatti sono diffuse apparecchiature destinate alle scopo di controllare le pezze ed intervenire opportunamente quando necessario. In questi casi vengono usate le cosiddette passa pezze davanti alle quali le operatrici verificano ed intervengono quando rilevano delle macchie: la smacchiatura delle pezze non presenta generalmente problemi trattandosi soprattutto di macchie grasse di macchina. Per il pulitore d’abiti le cose si complicano fortemente in quanto le origini delle macchie sui capi possono essere molto varie. Il mercato offre svariati tipi di apparecchi per smacchiare, a partire da piccole specie di tamburelli con un’estremità rotonda forellata e retinata destinati a piccole puliture che hanno problemi di spazio, per passare alle diffusissime Tavole Smacchiatrici e per terminare con le cabine complete di smacchiatura destinate ai grandi laboratori. Principio generale di ogni apparecchio per smacchiare è il disporre di una piccola zona dove vengono adagiati i tessuti macchiati, forellata e rivestita con una retina inossidabile e collegata con un sistema di aspirazione (fondamentale). La smacchiatura è, come ben noto, la fase più delicata e difficile nella già complessa attività del pulitore. Nella grande maggioranza dei casi quest’operazione viene svolta utilizzando la classica tavola smacchiatrice che fa parte dell’attrezzatura normale di una pulitura di abiti. Si tratta di un apparecchio abbastanza semplice, ma per ottenere un sicuro successo nel suo uso è indispensabile adottare alcuni accorgimenti di base. Elaborazione di Enrico Hachen

D 10

DETERGO NOVEMBRE 2011

In una normale tintolavanderia le operazioni di allontanamento delle macchie con la tavola smacchiatrice possono venire eseguite da più persone, le quali devono però essere tutte a conoscenza di alcuni principi di base allo scopo di evitare eventuali danni sui capi. Gli operatori devono conoscere quali sono i prodotti da utilizzare per eliminare le varie macchie, ma talvolta non conoscono alcuni principi basilari da adottare per un uso intelligen-

te della tavola smacchiatrice. AREA DI LAVORO SULLA TAVOLA PER SMACCHIARE La punta retinata della tavola serve per “lavorare” sulla zona macchiata per eliminare la macchia e per aspirare l’aria. Se il sudicio ed i prodotti chimici usati non sono stati allontanati totalmente dalla tavola, in una smacchiatura successiva potrebbe accadere un “rimbalzo” dei residui danneggiando così un tessuto. Questo può succedere specialmente quando si tolgono macchie di inchiostro. Un accumulo di residui chimici può provocare danni in modo particolare se il condotto di aspirazione è intasato o parzialmente otturato. Questi residui possono rimbalzare provocando una colorazione o decolorazione del tessuto. È perciò indispensabile eseguire una accurata pulizia della punta aspirante più volte al giorno. Per evitare danni e mantenere sicura la zona di smacchiatura è consigliabile smacchiare ponendo prima un pezzo di tela pulito fra la macchia e la punta aspirante della Tavola. Questo può anche mettere in evidenza l’efficacia dell’operazione. Assicurarsi che anche i bordi della suddetta zona retinata siano sem-


pre ben puliti. Se venisse inavvertitamente lasciato un capo sulla zona di smacchiatura dove potrebbero essere rimasti residui di prodotti chimici, ciò potrebbe essere causa di danni al tessuto. Anche il pavimento attorno alla Tavola deve essere sempre pulito in quanto il capo da smacchiare potrebbe pendere, toccare il suolo e sporcarsi. PISTOLA DI SMACCHIATURA Quando si usa la pistola è indispensabile spurgarla sempre verso il suolo prima di smacchiare. Se infatti la pistola non è stata usata per un certo tempo possono essersi accumulati all’interno alcuni residui o dell’umidità. Il primo getto dalla pistola può essere violento e va sempre scaricato al suolo. Un’altra buona norma è quella di usare la pistola tenendola sempre ad una certa distanza di sicurezza dal tessuto, per evitare possibili danni a tessuti leggeri. Tenendola troppo vicina l’alta temperatura del vapore potrebbe anche fissare alcune macchie rendendone impossibile l’allontanamento. SPAZZOLE Una spazzola bianca deve venire usata per la smacchiatura a base acquosa. Una spazzola nera deve servire per la smacchiatura con solventi. È importante tenere ben separate le spazzole e non scambiarle mai. Se la spazzola nera dovesse rimanere umida e poi venire a contatto con uno smacchiatore per vernici, questo fatto genererebbe dell’alcool che può danneggiare i tessuti. Quando si utilizzano le spazzole, è sempre consigliabile usarle con un movimento di tamponatura. Se la spazzola è piuttosto dura e rigida, occorre usarla inclinata in modo che solo il bordo tocchi il tessuto. Esistono anche spazzole imbottite per smacchiare la seta. In sostituzione di queste basta avvolgere un tessuto attorno ad una spazzola per creare un cuscinetto di sicurezza. Quando le spazzole non vengono usate occorre sempre tenerle appoggiate con il pelo verso il tavolo in modo che eventuali residui chimici possano scolare. Tenere sempre pulita la spazzola bianca a mezzo della pistola a vapore. Non

vaporizzare mai la spazzola nera. SPATOLE Pulire sempre la spatole prima del loro uso. Non devono venire usate su tessuti sottili e delicati in quanto potrebbero danneggiarli. USO DEI PRODOTTI SMACCHIATORI • Quando si deve tentare di allontanare una macchia di origine sconosciuta, occorre usare in primo luogo un lubrificante neutro e poi una formulazione tannica. Formulazioni proteiche potrebbero fissare macchie tanniche e perciò è bene evitarle. • Non “lavare” con la pistola a vapore uno smacchiatore per vernici in quanto creerebbe dell’alcool che influirebbe sui colori dei tessuti. • Dopo aver usato uno smacchiatore per ruggine, lavare accuratamente l’area con una formulazione proteica per neutralizzare i residui acidi. • Gli smacchiatori per ruggine (acido idrofluoridrico) non vengono lavati ed eliminati facilmente dai tessuti ed eventuali residui possono anche provocare bruciature agli operatori. • Gli smacchiatori oleosi per vernici non devono venire “lavati” con acqua o vapore. • Evitare di usare formulazioni proteiche su tessuti con colori brillanti e vivaci. • Non lavare mai a secco un capo se bagnato o umido. SISTEMAZIONE OTTIMALE DEI PRODOTTI SMACCHIATORI SUI RIPIANI DELLA TAVOLA SMACCHIATRICE Le bottiglie ed i flaconi degli smacchiatori devono essere chiaramente etichettati e sistemati in modo da poter venire facilmente raggiunti. È consigliabile collocare i prodotti sui ripiani appositi come segue: Primo rango: solventi volatili, smacchiatori per vernici, presmacchiatori acquosi Secondo rango: lubrificanti neutri, ammoniaca, formulazioni proteiche Terzo rango: formulazioni tanniche, acido acetico, acido ossalico, smacchiatori per ruggine Quarto rango: acqua ossigenata, candeggiante al cloro.

D 11

DETERGO NOVEMBRE 2011


Tecnologie

L’abito da sposa: un restauro non facile

Il classico e tradizionale abito bianco lungo da sposa ha sempre rappresentato il capo più amato dalla donna in quanto ricorda il giorno più felice della sua vita. Esso non verrà probabilmente più indossato. È sempre stato così nel passato. Oggi le usanze cambiano e sovente la sposa indossa per il matrimonio un bell’abito di normale fattura che potrà venire anche usato in seguito (magari con qualche modifica) e che non creerebbe particolari problemi al pulitore. Quando però la sposa indossa per il matrimonio l’abito lungo bianco classico (che in genere è speciale come fattura e tessuto), esso può facilmente subire degli inconvenienti e dei danni specie durante il ricevimento ed i festeggiamenti che seguono alla cerimonia. È, infatti, quasi impossibile che in queste occasioni il capo rimanga intatto. Sarebbe un grave errore riporre quest’abito nell’armadio (magari anche avvolgendolo in un sacco di plastica) senza prima portalo al pulitore per un lavaggio a fondo. Poiché questi abiti sono sempre particolari come fibre, tessuti, colori, essi possono creare dei problemi al pulitore. Elaborazione Ing. Enrico Hachen

Il tradizionale abito da sposa bianco è il capo più importante nel corredo di una donna. È molto frequente che questo possa sporcarsi durante la cerimonia ed i festeggiamenti: purtroppo in molti casi questo capo verrà portato al pulitore dopo molto tempo, quando cioè esso ha subito delle ossidazioni ed ha quasi fissato le macchie ed i vari danni subiti nel corso del gran giorno. Questi abiti sono confezionati con tessuti di vario tipo, quali satin, taffetà, velluto, faille e con diverse fibre quali seta, rayon, acetato, cotone e lino. Il restauro degli abiti da sposa richiede da parte del pulitore una buona conoscenza di candeggi, lavaggi ad acqua ed a secco. Viraggi di colore: mentre sono tenuti appesi chiusi negli armadi questi capi possono essere soggetti a

variazioni di colore a causa dei gas dell’atmosfera. Gli abiti bianchi tendono ad ingiallire per ossidazione. Incorretta conservazione: se il capo è tenuto chiuso in una scatola colorata con tinte a base acida può colorarsi a causa dell’influenza delle tinte del contenitore. Abiti tenuti in sacchetti di plastica: gli abiti possono scolorire a causa dei componenti la plastica ed anche per l’atmosfera contenuta nei sacchetti stessi. Errata pulitura: abiti che sono stati lavati incorrettamente e che possono contenere ancora residui di detergenti, possono ossidarsi col tempo e scolorirsi. Macchie ossidate: le macchie lasciate col tempo sui tessuti tendono


a scurire a causa dei gas dell’atmosfera e fissarsi. UN CANDEGGIO CORRETTO Il restauro dei classici abiti da sposa richiede innanzitutto una buona conoscenza del candeggio. È anche importante che quando il cliente affida il capo al pulitore egli firmi una dichiarazione di non responsabilità da parte del pulitore. I tessuti di vecchi abiti da sposa possono essere stati indeboliti dal tempo e dall’atmosfera, ed eventuali danni possono apparire dopo il trattamento. Percarbonato di sodio. È questo il primo candeggio che viene usato essendo il più leggero e sicuro fra tutti i candeggianti. Esso ha il vantaggio rispetto al Perborato di sciogliersi facilmente anche in acqua fredda. PROCEDURA • Usare un secchio non metallico adatto alle dimensioni del capo; • mettere circa 1.5 cc di percarbonato per ogni litro di acqua a 40 C°; • lasciare immerso il capo per una notte. Coprire il secchio per evitare l’evaporazione; • risciacquare dopo il candeggio; • preparare un bagno acido (usare 8 cc di acido acetico o acido ossalico per ogni litro di acqua); • immergere il capo per 10 minuti e poi sciacquare. È bene usare un imbibente nel bagno acido per facilitare la penetrazione. SETA Se il bagno con percarbonato non ha avuto effetto, si può effettuare un altro trattamento usando idrosolfito di sodio, in questo modo: • sciogliere in acqua calda 10 g di

idrosolfito per ogni litro di acqua; • aggiungere un imbibente per facilitare la penetrazione; • lasciare immerso per 10 minuti; • sciacquare bene a fondo. COTONE, LINO, ACETATO E RAYON Un altro candeggiante da usare al posto del percarbonato è l’ipoclorito di sodio o candeggiante al cloro. È molto importante usare una concentrazione di sicurezza per evitare un impoverimento del tessuto. L’ipoclorito di sodio deve venire diluito all’uno percento prima di venire usato in un bagno di candeggio. La maggior parte dei candeggianti al cloro si trovano ad una concentrazione di circa il sei percento. Voi potete allora mettere in una bottiglia una parte di candeggiante al cloro e cinque parti di acqua per ottenere una concentrazione all’uno percento. Questa concentrazione può allora venire usata come bagno di candeggio. BAGNO AD IMMERSIONE Metter acqua calda in un secchio di plastica ed aggiungere 1,5 cc di candeggio all’uno percento di cloro per ogni litro di acqua: • aggiungere circa 100 cc di imbibente neutro; • immergere il capo per non più di 15 minuti; • risciacquare in acqua calda; • risciacquare nuovamente in acqua calda con l’aggiunta di un prodotto che possa togliere anche le ultime tracce di candeggio, il che potrebbe essere il perossido, acido o candeggiante riducente.

D 13

DETERGO NOVEMBRE 2011


INCORRETTO LAVAGGIO A SECCO Talvolta gli abiti da sposa vengono messi negli armadi quando i prodotti smacchiatori non sono stati totalmente eliminati dai tessuti. Anche alcuni detergenti usati nel lavaggio a secco o bozzime lasciati sui tessuti possono ossidarsi col tempo. Correzione: il primo passo nella correzione è quello di un lavaggio a secco a fondo e risciacquo. Procedere quindi al restauro usando candeggianti come descritto prima. RESTAURO DEL COLORE Sovente gli abiti da sposa vengono tinti con le foglie di tè per ottenere un’apparenza di non-bianco oppure per dare un’apparenza di antico. Per il restauro di questi abiti sarebbe bene impiegare nuovamente una tinteggiatura al tè.

D 14

DETERGO NOVEMBRE 2011

TINTURA AL Tè Questa tintura può essere effettuata solamente su tessuti in fibra naturale. È importante disporre di un recipiente in acciaio inox di dimensioni tali per cui il capo possa poi muoversi liberamente nel liquido per assicurare una coloritura uniforme. Occorre iniziare con un buon lavaggio con un detergente leggero seguito da un risciacquo a fondo in acqua fredda. Preparare nel frattempo il bagno di tintura. Iniziare portando l’acqua a bollore, e poi togliere il riscaldamento.

Aggiungere quattro bustine di foglie di tè per ogni 500 cc di acqua. Lasciare le bustine immerse per circa 5 minuti così che il bagno possa assumere un colore bruno scuro. Togliere le bustine, e poi immergere il tessuto nel bagno. Per assicurare una tintura uniforme occorre muovere lentamente e continuamente il tessuto nel bagno. Quando si giudica che il tessuto abbia raggiunto la tonalità desiderata, estrarlo dal bagno e risciacquarlo in acqua fredda. Il lato interessante della tintura al tè è che il colore può venire intensificato ripetendo il ciclo di tintura. Vi sono due modi per fissare il colore dopo tintura: • riempire un altro contenitore con acqua fredda. Per ogni 10 litri di acqua aggiungere una tazza di aceto bianco. Lasciare immerso il tessuto per circa 15 minuti. Quindi risciacquare, spremere ed asciugare; • mettere il tessuto in un essiccatoio tarato alla massima temperatura. Quando è quasi asciutto estrarlo e spianarlo con un ferro da stiro alla massima temperatura sopportabile dal tessuto. Tenere presente che il tannino presente nelle foglie di tè tende ad indebolire le fibre ed ad accorciare la vita del tessuto.


TECNOWASH: distribuisce qualità TECNOWASH S.r.l. viene fondata nel 1999 a proseguimento dell’attività svolta dalla TECNOWASH di Vittorio Balbi, tutt’ora socio, sin dal 1978. Sono quindi oltre trenta gli anni spesi da TECNOWASH nel settore delle attrezzature per lavanderie industriali con un solo obiettivo: il servizio di qualità. Da sempre l’attività di vendita è stata preceduta da una fase di consulenza e progettazione, frutto dell’esperienza accumulata negli anni e della forte base tecnica degli addetti commerciali, e seguita da un accurato servizio post vendita sia in termini di assistenza che di fornitura ricambi. Dal 1980 al 2010 TECNOWASH è stata agente esclusivo per l’Italia dell’ormai famoso marchio GIRBAU. A completamento della gamma TECNOWASH ha distribuito negli anni diversi marchi americani, produttori di essiccatoi, quali HOYT CORP., CISSEL MFG. e infine ADC (American Dryer Corp.), leader indiscusso nella produzione esclusiva di essiccatoi rotativi industriali made in U.S.A., del quale TECNOWASH S.r.l. è distributore dall’anno 2000. Nel 2010 TECNOWASH decide di rafforzare il proprio rapporto con ADC dalla quale ottiene mandato di distribuire in 29 paesi europei allargando così i propri orizzonti commerciali al di fuori della sola Italia. TECNOWASH inizia col rinnovare la propria sede di Cesano Boscone e rinforzare la propria immagine, partendo dal restyling del marchio per poi diffonderlo capillarmente a mezzo stampa specializzata e soprattutto via web. Il nuovo sito

Informazione commerciale

ufficiale, verrà inaugurato a fine Dicembre 2011 e sarà una sorta di portale dove poter conoscere il mondo ADC, interagendo con lo staff TECNOWASH e scaricando tutta la documentazione tecnica necessaria senza perdite di tempo. Presto sarà possibile ordinare direttamente online ricambi e macchine ottenendo in automatico il prezzo della fornitura ed il tempo necessario alla sua spedizione. Il claim di TECNOWASH, Quality distributor, sottolinea la volontà che da sempre ne ha contraddistinto le politiche aziendali: la distribuzione di marchi di qualità per poter offrire quanto di meglio ci sia sul mercato. TECNOWASH è il partner ideale per ogni tipo di “laundry business” grazie all’ampia gamma di prodotti, unica nel settore. Essiccatoi con portate dai 9 Kg. fino a 210 Kg., tre differenti linee di commercializzazione, AD Line, Solaris ed Eco Smart, studiate per adattarsi al meglio ad ogni tipo d’esigenza, dalla lavanderia industriale a quella self service. La missione di TECNOWASH è quella di creare un network di distribuzione consentendo ai suoi partner italiani ed europei di sormontare gli ostacoli che incontrerebbero nella commercializzazione di prodotti provenienti da oltreoceano. L’abbattimento di elevati costi di trasporto, rischi di danneggiamento, lunghi tempi di approvvigionamento sono la chiave del successo del progetto TECNOWASH, che è quindi in grado di offrire i rinomati essiccatoi ADC a prezzi estremamente concorrenziali senza vincoli di quantità. Siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione certi di accontentarvi.


Efficacia del Tecnologie risciacquo: i tunnel corti risciacquano altrettanto bene quanto i tunnel lunghi? Ormai da qualche anno il risparmio d’acqua è al centro delle preoccupazioni della professione. Per motivi economici, a cui si sono aggiunte motivazioni ambientali, la riduzione dei consumi non ha cessato di accentuarsi nel tempo. L’arrivo dei tunnel di lavaggio ha consentito un significativo aumento di produttività e risparmio d’acqua, poiché il sistema permette un riutilizzo dell’acqua (dal risciacquo al lavaggio, ad esempio) e un risparmio energetico. Con i tunnel di lavaggio corti a doppia centrifuga si è arrivati ad una nuova fase. Innanzitutto questi tunnel sono stati sviluppati allo scopo di sostituire una serie di lavatrici con centrifuga e offrono una soluzione di automazione e di maggiore risparmio per le lavanderie con problemi di spazio.

I tunnel di lavaggio sono composti da vari moduli. La biancheria passa di modulo in modulo. Ogni modulo permette di effettuare una fase del lavaggio. Su tunnel classici detti “lunghi” (tra i 10 e i 15 moduli) un gran numero di moduli (3, 4 o 5) sono dedicati al risciacquo. Il sistema di tunnel detti “corti” (4 o 5 moduli) e il passaggio ad un unico risciacquo nella centrifuga pone legittimamente la questione della reale qualità di quest’ultima e della fase cruciale del trattamento in tunnel. • PRINCIPIO DEL RISCIACQUO IN TUNNEL CORTO L’acqua della prima centrifuga, carica di detersivo, è riutilizzata per il lavaggio e, in minore misura, per l’ammollo. L’acqua dell’ultima centrifuga, meno ricca di detersivo e potenzialmente meno calda, viene riutilizzata maggiormente per l’ammollo. Questo riutilizzo dell’acqua di lavaggio permette un triplo risparmio d’acqua, d’energia e di detersivo.

L’aggiunta di un modulo di risciacquo a monte della centrifuga è possibile ma, in pratica, questa opzione viene scelta raramente, riducendo così le possibilità di eliminazione dei prodotti residui ad un solo ed unico risciacquo. La centrifuga intermedia permette di ridurre considerevolmente la quantità d’acqua presente nella biancheria e facilita la diluizione dei detersivi e quindi il risciacquo. • COME VERIfICARE LA QUALITà DEL RISCIACQUO? Metodologia in situ: la più vicina alla realtà! Come per ogni studio, la scelta è la seguente: o le misure vengono realizzate in laboratori dove vengono controllati tutti i parametri (ma il protocollo di test non rappresenta necessariamente la realtà) o le misure vengono fatte direttamente in lavanderia. La scelta è ricaduta su quest’ultima opzione e quindi le conclusioni saranno tendenze direttamente sfruttabili che, comunque, non permetteranno di individuare l’influenza di ogni parametro preso in isolamento. La qualità del risciacquo è una grandezza relativa che dipende dalle quantità di detersivo e di acqua nel lavaggio, dai tempi di trasferimento da un modulo del tunnel ad un altro, dal numero di moduli di risciacquo, dalle modalità di trasferimento tra moduli (acqua e biancheria) che differiscono da un tunnel all’altro. Anche i rapporti di bagno, la temperatura di lavaggio e di risciacquo, la pressione della pressa o la velocità di centrifuga, il tempo di centrifuga, ecc. sono variabili.


Infine, variano anche il tipo di biancheria e il grado di sporco. Questa moltitudine di parametri ha portato ad effettuare un confronto in grandezza reale, in situ, con i programmi esistenti tra tre tunnel lunghi (da 11 a 15 moduli) e tre tunnel corti (da 4 a 5 moduli). • CONfRONTO CON I TUNNEL LUNGHI

Infatti le acque “nuove”, spesso addolcite, contengono numerose particelle (cariche o meno) e, di conseguenza, la loro conduttività e il loro estratto secco non sono nulli. Per le tre caratteristiche misurate, l’acqua della pressa presenta valori inferiori all’acqua dei moduli di lavaggio.

Numero di moduli

Carico nominale in kg/modulo

Centrifuga

Anno

Sito n°1 (lungo)

11

36

Pressa

1996

Sito n°2 (lungo)

15

50

Pressa

2010

Sito n°3 (lungo)

13

36

Pressa

2004

Sito n°4 (corto)

5

36

Centrifuga

2009

Sito n°5 (corto)

4

36

Centrifuga

2008

Sito n°6 (corto)

4

50

Centrifuga

2009

• I METODI DI MISURA Attualmente non esiste norma che definisca un metodo di misura e un valore di soglia affinché un risciacquo venga considerato sufficiente in lavanderia industriale. Sono stati utilizzati tre tipi di misura: misura di conduttività, misura dell’estratto secco, misura della concentrazione di tensioattivi. Le misure sono realizzate durante la produzione nelle lavanderie. I risultati presentati tengono conto delle incertezze di misura.

• CALCOLO DEL TASSO DI DILUIZIONE Le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua del risciacquo risulterebbero dalla combinazione delle acque di lavaggio e delle acque di alimentazione. Questa approssimazione permette teoricamente di calcolare la parte di ciascuna delle acque in funzione delle loro caratteristiche rispettive. Questo calcolo è realizzabile su ogni grandezza fisico-chimica misurata, ovvero conduttività, estratto secco e tensioattivi.

Poiché i tensioattivi sono assenti dall’acqua di alimentazione, la loro concentrazione decresce più rapidamente della conduttività o dell’estratto secco.

Se si parte dall’approssimazione secondo la quale il risciacquo è una diluizione dell’acqua di lavaggio per l’acqua di risciacquo e se ogni acqua fornisce la sua parte di con-

Tecnologie

D 17

DETERGO NOVEMBRE 2011


duttività, si ha: Cp=X*Cm+Y*Ce e X+Y=1 dove

Cp = Caratteristica alla pressa Cm = Caratteristica al modulo m Ce = Caratteristica dell’acqua di alimentazione X = Parte dell’acqua del modulo m nell’acqua della pressa Y = Parte dell’acqua chiara nell’acqua della pressa da cui X = (Cp-Ce) / Cm-Ce) ovvero un tasso di diluizione Td = 1/X

Ad esempio, se il 90% dell’acqua di risciacquo proviene dall’acqua di alimentazione (per calcolo teorico), allora X = 0,1 e il tasso di diluizione è di 10. Quindi più il tasso di diluizione è elevato migliore è il risciacquo. • TIPO DI SUPPORTO SUL QUALE VENGONO EffETTUATE LE MISURE: Tutte le analisi citate precedentemente sono effettuate su un liquido. L’acqua può essere quella che ha permesso di estrarre elementi fisico-chimici dal telo. L’acqua prelevata direttamente dal tunnel fornirà un’altra serie di tendenze. I risultati Su teli: È possibile effettuare una verifica della qualità del risciacquo sulla biancheria stessa riumidificando dopo centrifuga un telo di prova con acqua distillata e sottoponendolo ad una super centrifuga. Un’analisi dell’acqua estratta permette di caratterizzare la biancheria stessa.

Tenuto conto delle incertezze legate ai metodi di prelievo nelle lavanderie in produzione, i tassi di diluizione ottenuti con le differenti misure sono coerenti per uno stesso programma di lavaggio. La quantità di tensioattivi presenti nei detersivi utilizzati influenza naturalmente e nettamente il tasso di diluizione su quest’ultimo. I tassi di diluizione sono quindi molto buoni per il sito n°6 con concentrazioni già deboli al lavaggio.

Tassi medi di diluizione

Conduttività Estratto secco Tensioattivo

Tunnel lunghi 2,0 2,1 1,4

Tunnel corti 5,5 5,6 5,8

I tunnel corti offrono buoni tassi di diluizione rispetto ai tunnel lunghi, il che significa una buona qualità di risciacquo. • CONCLUSIONE

Il grafico presenta i risultati dei parametri fisicochimici per un chilogrammo di teli. Più le concentrazioni sono vicine a quelle dell’acqua di alimentazione, migliore è il risciacquo. Tuttavia le caratteristiche delle acque di centrifuga non possono essere inferiori ad un valore di soglia. Questa soglia è stata valutata dopo una dozzina di risciacqui successivi in laboratorio.

D 18

DETERGO NOVEMBRE 2011

Le diminuzioni dei parametri Tisico-chimici tra i moduli di lavaggio e i moduli di centriTuga mostrano che i risciacqui sono eTTettuati con una certa eTTicacia qualunque sia il tipo di tunnel. I risultati ottenuti sulle acque sono concordanti con quelli ottenuti sull’acqua estratta dai teli. Tuttavia, A più complesso trarre una conclusione relativamente ai tensioattivi per i quali il legame acqua/telo non A osservato. I tre tunnel corti osservati oTTrono sistematicamente una qualitG di risciacquo almeno uguale, persino superiore, ai tunnel lunghi. Tratto da ETN 244/2011


Fibre Auxiliaries

|

Pretreatment

|

Dyeing

| Colours |

| Printing | Finishing | Coating | Garment | TEXTILE CARE

Informazione commerciale

SMART PROTECTION Massima igiene e pulizia in un lavaggio efficace senza alcun danno al tessuto Il processo SMARTEC PROTECTION consente di realizzare un lavaggio che salvaguarda le risorse energetiche mantenendo nel contempo i costi del processo ad un livello minimo. SMARTEC PROTECTION soddisfa questi requisiti: alla temperatura di 80°C la biancheria viene disinfettata, lavata a fondo in breve tempo, proteggendo al tempo stesso le fibre. Costi energetici e costi dei prodotti chimici del processo totale in ct/kg di biancheria asciutta:

-29% Chimica

Energia

Chimica

Energia

Processo tradizionale SMART PROTECTION Il risparmio di tempo e di prodotti chimici compensano il consumo energetico I vantaggi del processo RAPIDO La disinfezione avviene in 10 minuti nel bagno di lavaggio. PULITO I risultati di lavaggio sono evidenti: Con SMART PROTECTION si ottiene un elevato grado di bianco facilitando l’eliminazione di macchie e sporco. PROTEGGE LE FIBRE Grazie agli speciali additivi nei detergenti, è possibile evitare danni alla fibra anche ad elevate temperature garantendo ai tessuti una durata superiore. SICURO L’efficacia disinfettante del processo di lavaggio viene assicurata due volte: da una parte dai detergenti della CHT/BEZEMA e, dall’altra dall‘elevata temperatura di lavaggio. Il processo SMART PROTECTION è registrato nella lista dell’Istituto Robert Koch secondo il paragrafo 18 IfSG, concernente l’attività antibatterica (A) e antivirus (B).

CLEAN. CLEANER! Macchie ostili associate ad odori cattivi, tipici degli indumenti, usati nel settore catering ed in generale nel settore cucina sono un problema ben noto alle lavanderie di bianco. La nostra soluzione è il BEICLEAN FDO NEW, una combinazione di tensioattivi altamente efficaci e solventi speciali per grassi basati su estratti naturali di agrumi. BEICLEAN FDO NEW è in grado di rimuovere completamente le macchie di unto dando un pulito profumato.

UNIQUE IDEAS. UNIQUE SOLUTIONS

C H T I TA L I A s . r. l | Via Settembrini, 9 | 20020 Lainate (Mi) Tel.: +39 2 93195111 | Fax: + 39 2 93195112 www.chtitalia.it | e-mail: cht@chtitalia.it


Il segreto del mio successo Professionalità, “passaparola” e diversificazione Intervista a Lucia Rambaldi, titolare della omonima lavanderia di Padova

D 20

DETERGO NOVEMBRE 2011

La lavanderia della Signora Lucia Rambaldi è una lavanderia “storica” della “cinta padovana” sviluppata e cresciuta grazie all’opera competente di tre generazioni che si sono tramandate le esperienze accumulate negli anni. Ci troviamo in una zona non centralissima di Padova ma densamente abitata. Un bacino importante di clientela per la nostra pulisecco che si apre ai clienti con un ambiente non molto grande ma accogliente dedicato esclusivamente al ricevimento dei capi ed alla loro riconsegna. L’azienda vera e propria infatti, si sviluppa tutta sul retro dell’edificio, tutto di proprietà. Ed è una struttura quasi “industriale” per numero, dimensione e complessità dei macchinari a disposizione. L’attrezzatura della lavanderia è molto completa. Sviluppatasi dai locali adibiti alla tintoria, nel tempo si è estesa a tutto l’edificio in modo un po’ originale a causa della distribuzione dei locali, ma non per questo non coerente. Anzi i locali sono tutti separati (acqua, secco, stiro) caso davvero raro nella categoria e nel rispetto di tutte le norme. Il piano superiore, ad esempio, è un unico grande locale adibito a stireria. Ad accogliermi, c’è tutta la famiglia: la signora, il marito e la figlia. “Uno dei segreti del mio successo è il passa parola” afferma la signora Lucia “il cliente soddisfatto passa

l’informazione ad amici e conoscenti. Ovviamente il cliente deve essere convinto della nostra professionalità, sia per la cortesia con cui viene accolto, sia per la qualità del risultato. “Il cliente abituale cerca proprio noi“ accenna a se stessa ed alla figlia “perché anche Alessia ha acquisito le stesse maniere e la stessa sicurezza nel trattare con i clienti”. La figlia e socia Alessia è una ventinovenne molto graziosa, cresciuta a “pane e lavanderia” ma attiva in azienda da circa sei anni dopo essersi diplomata. Certo è che ha il mestiere nel suo DNA visto che vive l’esperienza di questa attività fin dai tempi in cui la gestiva il nonno. Il rapporto tra madre e figlia è molto professionale e di rispetto reciproco, senza alcuna prevaricazione. Collaborano, si scambiano consigli anche con il personale dipendente. Partecipano a tutti i corsi di formazione di cui vengono a conoscenza. Lamentano che molto spesso la rivista giunge in ritardo e


si augurano di un’informazione più tempestiva, magari per e-mail. Nella conversazione che ne è seguita emerge la grande passione per il proprio lavoro che anima le due imprenditrici, mai abbastanza soddisfatte di quanto conoscono e sempre pronte a seguire corsi di formazione e di aggiornamento, frequentare le fiere, in definitiva aggiornare ed aumentare le proprie già notevoli conoscenze. Ciò nonostante devono mantenere dei prezzi competitivi e lamentano la presenza di troppi operatori poco preparati che cercando di attrarre la clientela, limitano i propri compensi. In questo modo obbligano l’intera categoria a tenere dei prezzi poco remunerativi. Parlando, mi fanno visitare tutta la lavanderia, con macchine, non nuovissime in realtà, ma di marche davvero prestigiose, di grande dimensione e qualità e in perfetta efficienza. Una grande caldaia a vapore, il compressore, l’aspiratore da 10cv, i tumbler a vapore di tipo industriale, diversi tavoli e presse da stiro con relativo ferro a vapore, manichini per lo stiro, topper a vapore e pressa bacino per lo stiro dei pantaloni, tamponino per lo stiro del giromanica. Tutte attrezzature di livello industriale adeguate per capi spalla e pantaloni. La lavasecco ad esempio, è un enorme Spencer che, per precisa scelta delle titolari, è a schede. “Se la si sa usare bene - sottolinea la Rambaldi - la programmazione manuale offre una flessibilità ed una duttilità irraggiungibili con le macchine automatiche”. La sorpresa viene nel reparto stiro, di dimensioni davvero enormi rispetto agli spazi visti finora. Le postazioni sono molte, - causa crisi al momento ne sono occupati solo cinque - e su alcuni stand porta abiti sono allineati una quantità incredibile di pantaloni nuovi di fabbrica. Per compensare i periodi di bassa affluenza, l’inverno e l’estate, infatti, la famiglia Rambaldi si è organizzata per “intercettare” nuovi lavori come stirare per alcune ditte di confezioni di alta gamma. Mi dicono che tempo addietro le stiratrici erano addirittura dieci. Quelle rimaste sono per fortuna però le più brave, tutte con circa

vent’anni di attività alle spalle. Grazie a questa attività collaterale, hanno potuto affrontare tranquillamente i periodi di punta, primavera e autunno, mantenendo un reparto stiro adeguato senza problemi. La dedizione al lavoro è assolutamente globale: le due titolari (che hanno la propria abitazione nella casa accanto alla lavanderia) sono praticamente sempre presenti. Il negozio è ufficialmente chiuso, Sabato e Lunedì mattina, ma spesso all’interno il laboratorio lavora in modo da completare gli ordini da consegnare. Mi fanno osservare la perfezione dello stiro “perché il capo nuovo deve essere perfetto”, ma soggiungono che in questo stesso modo stirano ogni abito ed ogni capo che ricevono dai loro clienti. Grazie a competenza e alla diversificazione delle attività, la lavanderia riesce ad essere remunerativa anche praticando prezzi normali per una lavanderia tradizionale “e – sottolineano con orgoglio - riconoscendo ai nostri collaboratori e a noi stesse uno stipendio dignitoso”. Ma moltissimi sono gli accorgimenti con i quali tengono legata la clientela: per esempio in caso di necessità, effettuano un graditissimo servizio a domicilio. Per l’immediato futuro vorrebbero incrementare la produzione del reparto acqua. In definitiva si tratta di due esperte lavandaie, imprenditrici a tutto campo, che fondano il proprio successo e la propria reputazione sull’eccellenza dei risultati che derivano da un mix intelligente che coniuga un laboratorio attrezzato per lavorazioni di finissaggio industriale (e quindi dedicato alle imprese) al servizio per il cliente privato.

D 21

DETERGO NOVEMBRE 2011


Gestione

L’industria italiana del settore sostiene la propria immagine di alta tecnologia, offrendo un servizio migliore

D 22

DETERGO NOVEMBRE 2011

Assistenza in sicurezza Assistenza e garanzie: un problema di serietG I costruttori italiani aderenti all’Assofornitori (Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili) come per l’anno passato hanno confermato la linea sui due complementi indispensabili per i prodotti che offrono al mercato: assistenza e garanzia. Il prodotto industriale si è fatto sempre più complesso; ne è buon esempio l’automobile, ormai talmente ricca di elettronica ed accessori da non poter essere riparata senza un’adeguata preparazione e ricambi originali. Questo ha, in un certo senso, decretato la fine del cosiddetto meccanico generico a favore di officine ad alta specializzazione, con meccanici costantemente aggiornati e dotati di preparazione specifica su un dato marchio e tutta la strumentazione necessaria ad un lavoro inappuntabile. Come ogni cliente ben sa, perché lo subisce lui stesso, oggi la tendenza è un gioco al risparmio su qualsiasi cosa, gioco al quale, purtroppo, molti si prestano a scapito della qualità. Ed il pubblico ha imparato velocemente che era meglio pagare un’ora di lavoro ad uno specialista per un lavoro ben fatto che 10 ore ad un praticone di buona volontà, per un lavoro raffazzonato. Nel settore lavanderie queste due figure sono comunque coesistenti, e la differenza di costi orari rende ancora possibile, per taluni clienti, l’illusione di un risparmio. Le domande che l’Assofornitori si è posta sono state quindi: come garantire un effettivo risparmio ai propri clienti? Innanzi tutto con la garanzia: un’azienda seria deve garantire i propri prodotti per un periodo adeguato; in particolare per la parte elettroni-

ca, la più soggetta a “mortalità infantile” (ovvero: in questo delicato segmento, gli elementi difettosi mostrano le loro inadeguatezze nel giro di pochi mesi; una volta passato questo periodo hanno una vita e una funzionalità praticamente illimitata). Le parti meccaniche, invece, sono più soggette alla normale usura, già prevista in una manutenzione programmata ben fatta (nell’auto: i famosi “tagliandi”). Ed ecco che assistenza e garanzia si saldano in vantaggiosi contratti di manutenzione programmata, che consentono all’utente il massimo risparmio sia prolungando la vita di quanto ha acquistato, sia evitando inutili “fermo macchina”. Non sempre l’assistenza programmata risolve ogni problema; esistono comunque casi nei quali l’imprevisto gioca la sua parte. Ed ecco nascere il bisogno di un’assistenza “straordinaria”. In molti casi basta

una semplice telefonata all’azienda fornitrice; a patto, però che quest’ultima metta un tecnico ed una linea telefonica a disposizione di chi chiama; il che rappresenta, per l’azienda, un costo. Molte aziende del settore hanno dotato le proprie macchine di dispositivi di autodiagnosi, che sono in grado di monitorare il funzionamen-


to delle macchine, rilevando a distanza guasti meccanici ed addirittura intervenendo per ripristinare la funzionalità dell’elettronica. Questo consente di inviare un tecnico già edotto del problema e, se necessario, munito dei pezzi di ricambio occorrenti, risparmiando sia sulle ore impiegate, sia sul fermo macchina. Un’assistenza siffatta rappresenta sicuramente un vantaggio per l’utente, ma anche una spesa non indifferente; al costo orario di un tecnico, ai vari livelli di specializzazione, occorre sommare i costi di viaggio e trasferta, ma soprattutto i costi di aggiornamento, che richiedono periodicamente appositi corsi, pagati sia al tecnico in formazione che ai docenti che formano. D’altra parte è questo l’unico sistema per offrire un’assistenza dove i problemi siano già stati affrontati a monte e non soggetti a sperimentazioni sul cliente, dove il tecnico non “ci prova”, ma sa quel che deve fare e quello che non si può fare. Consci sia dell’immagine di alta tecnologia che va sostenuta per l’industria italiana, sia del vantaggio competitivo che un’assistenza di questo genere offre alla propria clientela, i costruttori italiani si sono pertanto riuniti per confrontarsi e determinare sia le condizioni di garanzia, sia i PREZZI MINIMI, sulla base dei loro

N. 1/2011 TARIffE PER LE PRESTAZIONI TECNICHE ALLA CLIENTELA Rilevazione delle condizioni eTTettivamente praticate nell’anno 2011 Tali importi si riferiscono a tre figure professionali relative al settore: “A” – tecnico – montatore – elettricista “B” – tecnico specializzato – collaudatore – capo cantiere “C” – software – programmatore – laureato tecnico

costi vivi, per una seria assistenza. Sarà poi responsabilità di ogni singola azienda praticare estensioni di garanzia, costi maggiori o superiori per ogni singolo intervento tecnico, a seconda del rapporto in atto con i propri clienti; ma le tabelle e le condizioni che seguono rappresentano un corretto punto d’orientamento. A proposito delle prestazioni, si precisa quanto segue: 1) il rimborso spese è a carico diretto del cliente, salvo differenti accordi contrattuali. L’alloggio dovrà essere adeguato alla località dove ha sede l’azienda del cliente. La categoria dell’hotel non dovrà essere inferiore alle 3 stelle. 2) le spese di andata/ritorno di viaggio e trasporto bagagli sono a carico del committente; per i trasferimenti in auto sono applicate le tariffe ACI 3) gli importi sono al netto di imposte e tasse e le spese relative al personale ausiliario, gli aiuti, gli attrezzi e i materiali occorrenti per le prestazioni, sono sempre a carico del cliente.

Gestione


N. 1/2011 CONDIZIONI DI GARANZIA La garanzia ha la durata di 12 (dodici) mesi a partire dalla data della fattura o, in alternativa, previo accordo tra le parti, dal collaudo della macchina, se effettuata entro e non oltre i 90 gg. dalla consegna. A discrezione di ogni singolo produttore, la durata temporale della garanzia può essere a seconda del tipo di apparecchiature od impianto fornito: • convertita in numero di cicli, che può variare a seconda del tipo di apparecchiature fornito; • 2.000 ore di lavoro dell’impianto per un massimo di 12 (dodici) mesi Riparazioni o sostituzioni effettuate durante i 12 (dodici) mesi successivi alla data della fattura di acquisto per le apparecchiature o del collaudo del bene, non prolungano la durata del periodo di garanzia. Il riconoscimento della garanzia non dà diritto alla richiesta di risarci-

mento danni di alcun genere. La garanzia consiste nella sostituzione delle parti eventualmente diTettose per accertate cause di Tabbricazione. Laddove intervenga un intermediario commerciale le parti richieste in garanzia saranno inviate all’intermediario secondo le condizioni di fornitura del produttore. Dovrà essere data comunicazione della richiesta di sostituzione di pezzi in garanzia fornendo i dati identificativi del macchinario od impianto a cui appartengono i pezzi oggetto della richiesta, eventualmente con la compilazione del formulario sotto riportato a titolo esemplificativo. I pezzi sostituiti verranno comunque fatturati e l’emissione di nota di accredito (accoglimento della richiesta di garanzia) avverrà solo se i pezzi difettosi verranno restituiti in “porto franco” entro 30 gg. dalla data della segnalazione. Le spese di trasporto e mano d’opera per la sostituzione del pezzo (per questo costo verrà utilizzata la Tabella mano d’opera degli “Associati Assofornitori – Fornitori Lavanderie Industriali”) sono a carico del cliente. La Garanzia non si applica alle apparecchiature che siano state danneggiate per: • negligenza • errato collegamento • installazione inadatta • mancata osservanza delle istruzioni di montaggio • impiego errato del bene • ordinaria manutenzione • eventi catastrofici (che solitamente sono inseriti nella Polizza incendi dell’Azienda). Inoltre la garanzia non verrG riconosciuta qualora: • le manutenzioni vengano eseguite da personale non autorizzato dalla azienda fornitrice • siano state utilizzate parti di ricambio non originali (salvo autorizzazione scritta da parte del venditore). La garanzia non verrG riconosciuta su: • parti soggette ad usura (es. mollettoni, cuscinetti, guarnizioni, ecc.) • parti elettriche ed elettroniche.


Informazione commerciale

SOCHIL CHIMICA: SUPER ACTION COLOR BLOCK Oltre trent’anni di esperienza e una dedizione particolare allo sviluppo e alla ricerca tese a garantire piena soddisfazione della clientela. Ecco l’obiettivo di Sochil Chimica, un’azienda che è diventata un punto di riferimento indispensabile per tutto il mondo del “cleaning”. La sua gamma di prodotti per la detergenza e l’igiene copre tutte le esigenze di chi lavora nel settore del lavaggio professionale, mentre il reparto ricerca e sviluppo – dotato di un modernissimo laboratorio di analisi – studia ogni giorno soluzioni diverse per migliorare l’efficacia dei suoi prodotti, con un’attenzione speciale alle problematiche ambientali.

• SUPER ACTION SUPER ACTION in liquido è uno smacchiatore all’ossigeno attivo da erogare direttamente sui capi da lavare. Si può utilizzare per il pretrattamento delle macchie presenti sui tessuti prima del lavaggio in lavatrice; è particolarmente efficace su macchie di erba, vino, frutta e caffè. SUPER ACTION liquido A sicuro sui colori.

• COLOR BLOCK Color block è il prodotto che consente di lavare tutti i tipi di tessuti salvaguardando i colori degli stessi. Con la sua azione filmante forma una pellicola sul tessuto che evita il ridepositarsi del colore disperso nel bagno di lavaggio sulle fibre.


Speciale

TAVOLE E FERRI DA STIRO Nonostante tutte le innovazioni che sono state fatte per l’automazione nello stiro, gran parte delle lavanderie è ancora legata allo strumento più flessibile: l’asse ed il ferro da stiro. Che, però, nel tempo hanno subito una notevole evoluzione: i ferri sono diventati più ergonomici, dotati di dispositivi per l’emissione di vapore, leggeri da usare e del giusto peso per pressare. Così come le tavole sono regolabili al millimetro in altezza, studiate nella forma, dotate di aspirazione e soffiatura dell’aria, per mantenere in posizione lo stirato o consentirne la stiratura su un cuscino d’aria. Orientarsi nell’offerta di questo mercato non è certo facile; spesso fanno premio la qualità, i materiali, la garanzia di durata offerta dalla marca: mai come in questo caso è premiante l’immagine di un serio costruttore. Su questo numero, DETERGO ha dedicato ai fabbricanti di assi e ferri da stiro uno spazio per esporre le innovazioni e gli accorgimenti apportati a queste attrezzature negli ultimi tempi.

fIMAS Marchio leader a livello mondiale, fimas offre una vasta gamma di tavoli da stiro di ogni tipologia: aspiranti con forma universale e rettangolare, aspiranti e soffianti regolabili in altezza e con forme intercambiabili, vaporizzanti e aspiranti, vaporizzanti aspiranti e soffianti. Proprio i tavoli aspiranti e soffianti sono ormai da tempo uno degli strumenti più utilizzati nelle lavanderie e stirerie per la stiratura soffiata di tutti i capi trattati. FIMAS propone due diverse soluzioni di tavolo soffiante, a freddo e/o a caldo, proprio per risolvere e soddisfare le diverse esigenze. La serie fimas 104 – stiratura a Treddo - prevede le caratteristiche che si richiedono ad un tavolo di alto profilo: • differenti piani di lavoro. Forma universale pantalone, oppure universale standard, oppure rettangolare. • regolazione in altezza mediante un cilindro pneumatico. • possibilità di stiratura a freddo o termoassistita:

D 26

DETERGO NOVEMBRE 2011

un termostato permette infatti di regolare o escludere il riscaldamento elettrico del piano da stiro. • aspirazione e soffiaggio molto potenti che asciu-


PONY

gano immediatamente il capo durante la stiratura • regolazione manuale disgiunta sia del soffiaggio che dell’aspirazione per permettere di trattare in modo adeguato anche i capi più delicati. • scarico dell’aria mediante camino alto. La serie fimas 307 - stiratura a caldo -, tavoli aspiranti, soffianti e vaporizzanti, con nuove soluzioni tecniche e di costruzione. Macchine, da sempre basilari per lo stiro a caldo nella lavanderia tradizionale, sono proposte con un rapporto qualità/prezzo a prova di qualsiasi raffronto. Con forma universale/maxi riscaldata con camera a vapore, così da garantire una vaporizzazione senza condense ed una asciugatura del capo ottimale, e dotati di nuove caldaie, naturalmente in linea con le normative P.E.D., tali tavoli garantiscono la massima autonomia di vapore sia per i piani da stiro che per gli accessori quali elettroferri e pistole vaporizzanti, consentendo inoltre un notevole risparmio energetico. La stiratura dei capi è sempre stata per le tintolavanderie, e lo è tuttora, un elemento di identificazione e di differenziazione molto importante: servizio “rapido”, “tradizionale”, “monoprezzo” e via di seguito. In tutte queste differenti modalità di esecuzione il denominatore comune rimane comunque l’asse da stiro e, naturalmente, il ferro da stiro. Fimas propone il ferro da stiro Macpi modello 032/033. Tali elettroferri sono contraddistinti da leggerezza, scorrevolezza, ergonomicità e precisione; caratteristiche necessarie per ottenere sempre ottime prestazioni di stiro. Leggerezza solo 1,45 kg. – scorrevolezza 0,6 um. ErgonomicitG grazie ad un manico anatomico in legno con microinterruttore incorporato, dotato di uno schermo para calore per proteggere la mano dagli sbuffi di vapore durante la stirature. Precisione, con uno scarto di circa 2°c per il ferro a controllo elettronico. Bassa temperatura di esercizio. I macchinari sopra descritti e tutti quelli prodotti da Fimas sono disponibili per prove e test di utilizzo presso la nostra Show Room nel nostro Stabilimento di Vigevano

“Risale ai tempi degli antichi Egizi il primo ferro da stiro a freddo di cui si abbia testimonianza. Poi, per più di 2mila anni la tecnica dello stiro non ha subito importanti evoluzioni fino intorno al 200 a.C. dove in Oriente fa la comparsa il primo ferro da stiro a caldo. Abbiamo invece notizia della prima lavanderia della storia risalente a 2mila anni fa. Una bottega dove gli antichi Romani portavano i vestiti a lavare e stirare.” Questo è solo l’inizio della storia…e coloro che traggono da questo strumento di lavoro il pane quotidiano sono ben consapevoli che l’evoluzione è costante ed è necessario mantenersi al passo. Di fatto, anche nella lavanderia dei giorni nostri, un buon ferro ed un buon tavolo da stiro sono gli strumenti più utilizzati per mettere a frutto tutta l’esperienza e trarre le maggiori soddisfazioni dal proprio lavoro. Da oltre 50 anni la ditta PONY impegna le proprie risorse per offrire ad ogni moderno pulitintore la possibilità di scegliere il proprio strumento di lavoro, che soddisfi i requisiti di praticità d’uso, affidabilità e durata, con il giusto rapporto qualitàprezzo.

Genus SV

Per utilizzare al meglio il tavolo da stiro aspirante/soffiante si consiglia di utilizzare: - l'aspirazione per fissare le pieghe del pantalone e per stirare indumenti di tessuto duro (cotone ecc.) o particolarmente stropicciati. - Il soffiaggio quando si stira il bacino del pantalone, le cuciture, le fodere ed i capi delicati. Si consiglia inoltre di lavorare con la punta del tavolo a destra, dove è possibile vaporizzare con il ferro, impugnando lo stesso con la mano destra, e contemporaneamente asciugare con il soffiaggio, avendo modo di fermare e manovrare il capo con la mano sinistra.

La gamma dei tavoli da stiro Pony spazia dai semplici banchi aspiranti, fino ai più sofisticati banchi con tre funzioni e con moderni accorgimenti ergonomici e tecnologici volti ad ottenere migliori risultati ed alleggerire le fatiche dell’operatore. È superfluo soffermarsi nella descrizione dei tavoli da stiro riscaldati ed aspiranti, anche se è opportuno precisare che molte sono le alternative tra

27

DETERGO NOVEMBRE 2011

D


questi modelli, con diverse dimensioni dei piani, con caldaia o per collegamento a fonte di vapore e sempre con la possibilità di montare bracci stiramaniche ed i consueti accessori complementari. Il tavolo aspirante e vaporizzante è stato per molti anni il banco più diffuso e ancora oggi viene preferito in molte lavanderie. La Vaporetta, prodotto “storico” di Pony, apprezzata per decenni per la sua robustezza e già da tempo adeguata ai moderni standard qualitativi, è stata recentemente rivisitata anche dal punto di vista estetico. Dedichiamo invece particolare attenzione ai tavoli con tre funzioni: aspirazione, vaporizzazione e soffiaggio. Introdotti ormai da parecchi anni sul mercato, questi tavoli consentono davvero un risparmio di tempo e fatica, se utilizzati nel modo corretto. Le nostre indagini di mercato hanno rilevato che sono ancora molti gli operatori che non conoscono a fondo e non utilizzano la tecnica dello stiro soffiato ed in molti casi, pur avendo acquistato la tavola idonea, non sfruttano le sue potenzialità fino in fondo. Per questo la nostra rete di vendita ed assistenza mette a disposizione tutta la propria competenza per consigliare il cliente ed indirizzarlo verso un uso corretto delle nuove tecniche di stiratura. Come vedrete riassunto nello specchietto sotto riportato, si tratta di pochi accorgimenti che permettono di perfezionare il metodo in brevissimo tempo con risultati inaspettati. Creando un “cuscino d’aria” sotto il capo, con il soffiaggio si possono velocemente stirare anche i capi scuri senza lasciare lucidi, nemmeno sulle parti critiche come per esempio le tasche dei pantaloni. Le fodere delle giacche vengono sollevate e distese e non raggrinzite come avviene in aspirazione, quindi la finitura delle giacche risulta assolutamente più veloce. I banchi aspiranti-vaporizzanti e soffianti sono prodotti solitamente con piano da stiro di grandi dimensioni; questo facilita ulteriormente le operazioni di stiratura. È stato

D 28

DETERGO NOVEMBRE 2011

dimostrato che su un banco con punta a destra, alternando correttamente aspirazione e soffiaggio, si riducono di un terzo i movimenti necessari per stirare perfettamente un pantalone. Sarà facile per tutti trarre le conclusioni in termini di produttività e minor fatica. Per questi tavoli PONY offre la possibilità di scelta tra la linea GENUS, la linea SILVER oppure RECORD, in base alle peculiarità della macchina desiderata ed anche al budget destinato all’acquisto. In breve, la linea Genus offre la possibilità di avere il banco ad altezza fissa oppure regolabile. La linea SILVER, progettata con particolare riguardo alle caratteristiche estetiche ed ergonomiche, viene prodotta di serie con camino insonorizzato per lo scarico dell’aria. Questi tavoli da stiro, estremamente versatili e funzionali, sono stati studiati per offrire prestazioni altamente professionali con un occhio di riguardo ai consumi energetici, con soli 4 kW di potenza in caldaia e con la possibilità di stirare a freddo, escludendo la vaporizzazione quando necessario. Entrambe le linee sono disponibili anche nella versione aspirante/soffiante. In questo caso la macchina autonoma produce vapore sufficiente per un ferro con soli 3,3 kW. I tavoli della serie RECORD, con piano riscaldato a vapore, sono prodotti con caldaia da 5, 9 o 20 lt., per alimentare anche un secondo banco, oppure nella versione da collegare a vapore esterno. Ai fautori della stiratura cosiddetta “a freddo”, PONY propone la tavola TAS-F, dal look moderno e tecnologicamente all’avanguardia. Grazie allo speciale rivestimento del platò e all’imbottitura al silicone, questo tavolo consente la stiratura a freddo oppure con riscaldamento elettrico del piano da stiro. L’aspirazione viene attivata tramite fotocellula, mentre il soffiaggio si inserisce spingendo lievemente una barra con la punta del piede. Regolabile in altezza da 830 a 950 mm., è dotata di rotelle per facilitarne lo spostamento. Viene equipaggiata di serie con camino convogliatore d’aria e gruppo illuminazione ed il tavolo è disponibile nella versione Maxi o Collo di Bottiglia. Tutti i tavoli da stiro PONY sono predisposti per l’applicazione di accessori, (quali: pistole, bracci, poggia-ferri, gruppi sostegno per ferro, possibilità di stiro con punta a destra, ecc.) che consentono di personalizzare la postazione di lavoro e, cosa non meno importante, di rendere il più funzionale possibile il posto di lavoro, alleggerendo la fatica fisica e migliorando la produttività. Altrettanto importante è la qualità del ferro da stiro. Oltre al tradizionale ferro elettro-vaporizzante, è possibile scegliere il modello con centralina elettronica per il controllo della temperatura oppure il modello solo vapore “all steam”. Rivolgetevi con fiducia alla nostra rete di vendita, per informazioni e consigli sulla scelta del tavolo più consono alle vostre necessità. In ogni caso, il


prodotto da voi selezionato, sarà frutto dell’esperienza e della serietà di un’azienda leader nel settore, costruito nel segno del miglior “made in Italy”.

TREVIL LINEABLU by Trevil – GRANDE QUALITà A PICCOLI PREZZI “Crisi”, “perdita di fiducia”, “tensione sul credito”… ecco i termini che più frequentemente affollano le pagine di economia. Se la crisi c’è, e si sente, non è però più possibile rimandare all’infinito la sostituzione del tavolo da stiro vecchio di decenni, o del ferro da stiro ormai consunto dall’uso. Dunque, che fare? Con “Lineablu”, caratterizzata dall’inconfondibile colore azzurro intenso, Trevil risponde alle esigenze di chi desidera un prodotto affidabile, senza investire una fortuna. “Lineablu” è una gamma di prodotti robusti ed affidabili, “senza fronzoli”, alla portata di tutte le tasche. Tutta la qualità dei prodotti Trevil, prodotti in Italia, con componenti di prima scelta, ad un prezzo veramente accessibile. Vediamo in dettaglio i prodotti della gamma. Tavolo aspirante Lineablu Si tratta di un tavolo aspirante con altezza fissa, disponibile in versione con caldaia o in versione senza caldaia.

Tavolo aspirante Lineablu by Trevil – Semplice ed economico ma completamente made in Italy. Disponibile con e senza caldaia. Qui mostrato con la caldaia Lineablu a due ferri.

La superficie di stiratura è in lamiera d’alluminio forata, resistente alla ruggine, e dotata di riscaldamento con termostato regolabile. Nonostante la sua semplicità costruttiva, il tavolo non lesina sui sistemi di sicurezza: nel consueto stile Trevil tutte le protezioni sono ridondanti, per garantire la sicurezza al 100%, anche in caso di guasto dei circuiti di lavoro primari. Il modello con caldaia è equipaggiato con caldaia in acciaio inossidabile con regolazione elettronica del livello. Il tavolo monta ferro prodotto da Trevil in Italia,

robusto e durevole, con parti di ricambio facilmente reperibili. Tavolo aspirante e soTTiante Lineablu Un vero prodigio di convenienza: questo tavolo condivide tutte le caratteristiche di un tavolo di alta gamma, ma ad un prezzo estremamente contenuto. Aspirazione e soffiaggio sono realizzate

Tavolo aspirante e soffiante Lineablu by Trevil – Regolabile in altezza senza sforzo, anche nella versione con caldaia.

con motori indipendenti ed entrambe sono regolabili in intensità. La superficie di stiratura è riscaldata e realizzata con una robusta lamiera di copertura resistente alla ruggine. Tutti i modelli, anche quello con caldaia, sono regolabili in altezza senza l’ausilio di attrezzi. È inoltre possibile montare una lampada per l’illuminazione e un supporto per sospendere il ferro o i cavi e il camino per l’evacuazione dell’aria. Anche per questo tavolo i doppi sistemi di sicurezza proteggono l’operatore da qualsiasi inconveniente. Il modello autonomo è dotato di caldaia in acciaio inossidabile, e ferro da stiro Trevil. Le caldaie con Terro Lineablu Completano la gamma i generatori con uno o due ferri. I generatori sono provvisti di serbatoio in acciaio inossidabile, caldaia in acciaio inossidabile e pompa di alimentazione. Il controllo del livello in caldaia avviene con la ben collaudata elettronica Trevil, ormai sul mercato da oltre 20 anni. I sistemi di sicurezza proteggono dal rischio elettrico, dal rischio di sovrapressione e dal rischio di surriscaldamento. Ogni controllo è tale da avere una seconda protezione che scatta in caso di guasto della prima. Completa il generatore il ferro da stiro Trevil, interamente prodotto in Italia in esclusiva da Trevil. Per premettere un facile riposizionamento, i generatori Lineablu possono essere forniti su rotelle.

29

DETERGO NOVEMBRE 2011

D


SILC La tendenza negli ultimi decenni fra i costruttori di macchine da stiro è stata di orientarsi nello sviluppo di prodotti automatizzati capaci di ridurre l’esigenza di operatori altamente qualificati e di sfruttare al meglio le capacità proprie delle macchine da stiro. Nonostante ciò, in Italia, date le dimensioni delle tinto lavanderie e la tradizione tutta italiana di offrire sempre un prodotto con una finitura curata nei minimi dettagli, la stiratura classica con ferro e tavolo da stiro è ancora la preferita dagli operatori del settore.

1. il modello S/AAR – DSH tavolo da stiro riscaldato elettrico ed aspirante, completo di generatore di vapore ed aspiratore incorporati. Alimentazione acqua con pompa incorporata • regolabile in altezza da cm 84 a cm 108 max (operazione elettromeccanica, si agisce su un pulsante per la salita e la discesa) Doppia pedana di serie per stiro sia a destra che a sinistra • Possibilità di spostare ed inserire l’attacco e la forma stiramaniche sia a destra che a sinistra. La Silc ha prestato sempre una particolare attenzione alla stiratura manuale, come dimostrato dal fatto che la macchina da stiro classica, il modello S/AAR tavolo aspirante e riscaldato con caldaia e ferro da stiro, è ancora oggi il modello più venduto in assoluto tra la vasta gamma delle proposte Silc che comprende oltre 50 modelli, dai tavoli alle presse, dai manichini ai topper. Questo modello viene proposto in due versioni base: • il classico S/AAR un tavolo aspirante e riscaldato con caldaia incorporata con una serie importante di accessori sempre applicabili • il modello S/AAR-S un tavolo aspirante e riscaldato ma anche soffiante, sempre con caldaia incorporata con una serie importante di accessori sempre applicabili Questi modelli sono evidentemente previsti anche nella versione senza caldaia e perciò predisposti per allaccio a linee di vapore centrali. Ora la Silc in risposta alle esigenze sempre più insistenti di un mercato internazionale propone questa serie di macchine nella versione regolabile in altezza e con la possibilità di stiratura sia a destra che a sinistra. Sono macchine importanti e di larga diffusioni, con un prezzo molto invitante, non necessitano di aria compressa e, si possono adattare alle altezze di ogni operatore. Queste sono le caratteristiche basilari dei due nuovi modelli:

D 30

DETERGO NOVEMBRE 2011

2. il modello S/AAR-S – DSH tavolo da stiro riscaldato elettrico ed aspirante e soffiante, completo di generatore di vapore ed aspiratore incorporati. Alimentazione acqua con pompa incorporata • regolabile in altezza da cm 84 a cm 108 max (operazione elettromeccanica, si agisce su un pulsante per la salita e la discesa) Doppia pedana di serie per stiro sia a destra che a sinistra • Possibilità di spostare ed inserire l’attacco e la forma stiramaniche sia a destra che a sinistra • A richiesta fornibile con piano da stiro maxi cm 130x48x27,5. Questa nuova serie di tavoli da stiro SILC, autonomi (con generatore di vapore incorporato da 8 litri) sono una proposta di assoluta novità e di grande interesse per il settore della stiratura. Sono stati presentati con successo alla recente mostra ITMA 2011 di Barcellona. Si tratta di prodotti che uniscono tutte le caratteristiche che hanno garantito alla SILC un successo, nazionale e internazionale, che dura oramai da 43 anni. Per finire una giusta annotazione: non si deve dimenticare che, quando si parla di prodotti Silc, si parla sempre di prodotti progettati e costruiti interamente ed esclusivamente in Italia, sono prodotti che offrono un’eccezionale qualità di stiratura al cliente finale, con consumi contenuti ed un’affidabilità nel tempo senza precedenti.



Speciale

OLTRE IL PULITO

(TRATTAMENTI PER LA DECONTAMINAZIONE BIOLOGICA)

È la nuova frontiera che si sono date le lavanderie industriali: garantire non solo il pulito, ma anche la igienicità di quanto lavano. In questa guerra alla biocontaminazione, ci sono in prima linea macchine, prodotti chimici, metodologie di lavoro altamente specializzate, che stanno rivoluzionando il lavoro nelle lavanderie. Su questo numero, DETERGO dedica uno spazio alle aziende che stanno alla base di questa rivoluzione, producendo innovazioni atte a trattare biancheria ed abiti da lavoro batteriologicamente sani.

ELECTROLUX PROfESSIONAL La lavanderia asettica di Electrolux ProTessional. Quando si trattano quantitativi ingenti di biancheria in ambito socio-sanitario, la semplice pulizia sensoriale non è sufficiente per contrastare il rischio di proliferazione batterica. Anche se profumata e priva di macchie, la biancheria potrebbe essere contaminata a causa di una non corretta gestione nel processo di lavaggio. L’errore più frequente è quello di movimentare e manipolare biancheria sporca e pulita all’interno degli stessi locali. Con la gamma di lavatrici asettiche di Electrolux ProTessional questo rischio viene minimizzato. Grazie ad apparecchiature dotate di due sportelli contrapposti da montare a cavaliere di parete, vengono separati il lato della lavanderia dove si tratta la biancheria sporca da quello pulito. Così facendo una volta che il capo è stato sanificato non può essere ricontaminato per via aerea o per contatto. L’applicazione di questo sistema permette di evitare che i capi trattati siano vettori di agenti patogeni, diminuendo sensibilmente i rischi della diffusione delle cosiddette infezioni nosocomiali. Macchine che permettano questa separazione sono la condizione necessaria per rispettare i rigidi standard della norma EN 14065. Electrolux Professional propone la gamma di lavatrici asettiche più ampia del mercato, in grado di soddisfare differenti tipologie di clientela. 1. Per le lavanderie interne alle strutture socio-

D 32

DETERGO NOVEMBRE 2011

assistenziali di dimensioni medio- piccole è indicata la serie pocket, con capacità a partire da 13 kg. Si tratta di macchine facilmente installabili anche in spazi ridotti che, oltre ad una corretta sanificazione, garantiscono ottimi risultati anche sui capi più delicati, ad esempio gli effetti personali degli ospiti quali vestaglie, pigiami, indumenti intimi, capi in lana. Tra le nostre referenze: • Fondazione San Rocco di San Pietro in Vincoli (RA) • Casa di riposo Tilde e Luigi Colosio – Rodengo Saiano ( BS) • Fondazione casa di riposo per anziani onlus Pieve di Soligo (TV) • Istituto Suore Maestre Santa Dorotea- Vicenza (VI) 2. Con i modelli di capacità superiore, fino ai 120 kg, Electrolux Professional risponde alle esigenze di attività socio-sanitarie di grandi dimensioni che lavano internamente (ad esempio ospedali o RSA con centinaia di ospiti), o di lavanderie industriali, che offrono servizio di lavaggio e noleggio di biancheria. Tra le nostre referenze: • Casa di Riposo Santo Spirito di Bressanone • Lavanderia industriale ZBM, Arco (TN) • Lavanderia Bernareggi di Baveno (VB)

RARO “Oltre il pulito” con Raro Per ottenere il miglior risultato di pulito ed igiene


della biancheria cercando di raggiungere i risultati di decontaminazione biologica, per i manutentori del tessile la strada da percorrere è una sola, essere dotati di attrezzature, macchine e prodotti chimici adeguati ma soprattutto impostare un processo e misure adeguate a tutto l’ambiente di lavoro. In lavanderia la presenza di acqua, umidità, caldo e residui di cibo, favoriscono la proliferazione microbica: temperature fra i 30° e i 50°C, (facilmente raggiungibili in lavanderia), sono ottimali per molti ceppi; la presenza dell’acqua e dello sporco consente ad essi di alimentarsi, per cui è naturale ed inevitabile che ci siano e si moltiplichino. Come controllare e stabilire il livello di pulito Per i ristoratori e gli albergatori la biancheria piana rappresenta una materia prima che nell’ottica del sistema di autocontrollo HACCP nell’applicazione del D.Lgs. 155/97, deve essere controllata. Esistono metodi veloci ed efficaci per il controllo igienico dei tessuti, IGIENTEST RARO ne è un esempio poiché permette risposte certe in 10 minuti. Solo con il lavaggio ottenere biancheria totalmente decontaminata è quasi impossibile, si possono invece raggiungere risultati di igienicità elevata mediante dei processi di sanificazione, igienizzazione o sterilizzazione. Per gli operatori è importante stabilire un range di igienicità accettabile e garantirla al cliente. Il processo di decontaminazione biologica Il processo comincia dal lavaggio il quale contribuisce a realizzare risultati di decontaminazione mediante temperature elevate, bagni con pH molto caratterizzati e uso di ossidanti e riducenti. Tutto ciò riduce la carica microbica presente sulla biancheria prima della sua pulizia. Il problema però non è risolto perché potrebbero rimanere sulla biancheria spore o ceppi particolarmente resistenti pertanto diventa necessario inserire nei cicli di lavaggio prodotti igienizzanti, disinfettanti o processi di sterilizzazione. Tutto questo potrebbe non bastare se non si pone attenzione al tragitto che i corredi fanno dall’uscita dalle macchine lavatrici e dalle macchine di stiratura. Pertanto gli ambienti e le superfici che vanno a contatto con i tessuti devono essere puliti e disinfettati. L’equazione A: ambienti sporchi = microrganismi.

Il Metodo HACCP in lavanderia La risposta a questo problema è quella di applicare il metodo HACCP anche in lavanderia. D’altro canto l’applicazione di tale metodo di autocontrollo migliora l’organizzazione del lavoro, accresce la professionalità del personale e ne aumenta l’efficienza e l’economicità della gestione. RARO supporta le imprese nella stesura ed applicazione del metodo HACCP in lavanderia industriale disponendo di prodotti e cicli idonei per la pulizia e la sanificazione di tutte le zone del processo in cui transita la biancheria, pensando alle metodologie di controllo dell’igiene, rapidissime ed efficaci, valide per tutti i supporti, tessuti compresi. Inoltre organizza corsi di formazione agli addetti ai lavori, per insegnare le tecniche ed aumentare la sensibilità al problema; mette a disposizione degli imprenditori del lavaggio industriale della biancheria strumenti informatici, CDRom - Sito Internet, per l’auto stesura di un Manuale di autocontrollo “cucito su misura” per la propria lavanderia. La metodologia RARO La RARO propone quindi il suo metodo che consiste nel curare con attenzione la tutto il processo di pulitura fino alla consegna; non solo prodotti quindi, ma soprattutto processi, organizzazione e controlli. La netta divisione fra corredi sporchi e puliti, l’igienicità delle parti esterne delle lavatrici e degli essiccatori, la creazione di percorsi obbligatori fino al carico sui mezzi per la distribuzione, la loro cavillosa cura igienica, la meticolosa pulizia e disinfezione degli stessi mezzi di trasporto, l’igiene personale degli operatori ed i controlli prima del confezionamento, garantiranno sulla qualità del prodotto finito. I prodotti RARO A tutta questa metodologia associa anche prodotti di ultima generazione e soprattutto soluzioni a 360° per garantire la sanificazione durante tutto il processo di lavoro e non solo per il lavaggio della biancheria. Lavaggio di biancheria ed indumenti Raro propone quattro prodotti Tillygiene, Delto-

33

DETERGO NOVEMBRE 2011

D


bat, Oxxidol. TILLYGIENE è un disinfettante (presidio medico chirurgico) specifico per l’eliminazione del 99,9% di germi e batteri. In macchina nell’ultimo risciacquo DELTOBAT usato allo 0,25% calcolato sull’acqua, esercita un’energica azione garantendo alla biancheria un potere residuo sanificante che riduce l’entità di successive contaminazioni. Oxxidol è un additivo sbiancante, smacchiante ecologico con azione sanificante per il trattamento di tessuti e biancheria bianca e colorata sia a mano che in lavatrice. Lavaggio di ambienti e superTici. Per l’igiene dei pavimenti Raro consiglia PUSCH 370/L, per tutte le superfici invece IPOATTIVO GEL, per l’igiene dei mezzi di trasporto i prodotti fORMULA, per l’igiene delle mani degli operatori GYL SAN. Pensiamo che adottando un nuovo approccio e nuove metodologie andare “oltre il pulito” sia alla portata di tutti.

IMESA NUOVA BARRIERA ASETTICA D2W: PULITO ED IGIENE GARANTITI Pulito, igiene, decontaminazione batteriologica: sono termini che ricorrono spesso quando si parla di lavanderie dedicate ad ospedali o case di riposo e non sono sicuramente argomenti da trattare con leggerezza. Trattare la biancheria ad alte temperature o con igienizzanti non porta a risultati sempre sufficienti, molto spesso, per mettersi al riparo da possibili rischi di contaminazione, è necessario implementare nella struttura processi di lavanderia molto particolari, che assicurino la totale separazione fra biancheria sporca e biancheria pulita. La soluzione ideale al problema delle contaminazione batteriologica in lavanderia è stata presentata da IMESA S.p.A. durante la scorsa edizione di HOST e si identifica con la nuova serie di lavatrici D2W: l’unica barriera asettica completamente made in Italy. Dotata di due ampie porte contrapposte, questa lavatrice è stata progettata per essere installata a cavaliere di muro, separando così la biancheria sporca che viene raccolta e maneggiata in una stanza diversa da quella in cui viene recuperata e trattata la biancheria pulita. Il contatto fra capi “infetti” e capi “decontaminati” è impossibile, non solo perché una parete separa i due lati della lavatrice, ma anche grazie a sofisticati controlli che impediscono agli operatori di aprire contemporaneamente le due porte. Grazie al computer touch screen IM8, che equipaggia di serie la barriera asettica IMESA, l’addetto alla lavanderia può selezionare in modo semplice e veloce il programma di suo interesse: scegliendo fra una lista di 200 programmi disponibili oppure fra i 5 programmi più utilizzati o, ancora, fra i 5 programmi impostati come preferiti. La connessione alle pompe peristaltiche permette di automatizzare e controllare in modo preciso il dosaggio di detergenti e igienizzanti, assicurando che entrambi siano

D 34

DETERGO NOVEMBRE 2011

usati al momento opportuno e, soprattutto, nelle quantità corrette. La flessibilità di IM8, inoltre, permette di costruire i programmi della lavatrice sulle effettive esigenze della struttura ospedaliera: bilanciando correttamente tutti i parametri di lavaggio sono assicurati risultati di qualità e risparmio energico. Grazie alla porta USB il carico/scarico programmi da lavatrice verso computer (o altre lavatrici) e viceversa è molto rapido e non richiede schede e dispositivi particolari, è sufficiente essere dotati di una normalissima chiavetta. IM8 per D2W permette di visualizzare sul touch screen tutte le informazioni necessarie alla verifica dei cicli effettuati, come la massima temperatura raggiunta, per quanto tempo è stata mantenuta, in quale punto del programma è stata raggiunta, …. le stesse informazioni, che sono memorizzate dal computer IM8, possono essere trasferite su chiavetta USB per poi essere stampate e/o salvate in un archivio software. Per evitare rischi di contaminazione tutte le operazione di selezione e avvio del programma sono fatte dal lato “sporco”, lato dove sono presenti anche le pompe peristaltiche oltre agli accessi per la manutenzione: in questo modo il lato “pulito” rimane al riparo da qualsiasi pericolo. Una volta scelto ed avviato il programma, tutte le operazioni compiute dalla lavatrice sono visualizzate sullo schermo IM8, mentre nel lato “pulito”, su un display, appare il tempo residuo a fine programma. Al completamento del lavaggio, il cesto si posiziona automaticamente sul lato pulito per permettere lo scarico, questa condizione si verifica solo a conclusione del programma, se invece ci dovesse essere un’interruzione del ciclo di lavaggio, il cesto tornerebbe a posizionarsi sul lato “sporco”: in questa condizione, infatti, non sarebbe assicurata la decontaminazione dei capi. La lavatrice D2W, completamente in acciaio INOX AISI 304, rappresenta la soluzione ideale per assicurare un trattamento sicuro dei capi anche nelle condizioni più estreme!


Nuova serie D2W massima igiene, massima sicurezza! Ideale per nursery, ospedali, cliniche, case di riposo, industrie farmaceutiche e qualsiasi altra struttura che abbia bisogno di garantire altissimi standard igienigici.

La sola completamente MADE DE IN IT TAL ALY!!! Y ITALY!!! Disponibile con riscaldamento Elettrico o o Va apore

S O L U Z I O N I D I L AVA N D E R I A

www.. imesa.it - info@imesa.it


ASSOSISTEMA

di Daniela Passione, Relazioni Istituzionali e Caterina Vaiuso, Centro Studi Assosistema

D 36

DETERGO NOVEMBRE 2011

ASSOSISTEMA premiata tra le migliori buone prassi al Concorso nazionale “Le Buone Pratiche sulla manutenzione sicura” Da tempo Assosistema è impegnata nel rafforzamento della cultura e della sensibilità sul valore intrinseco dell’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): strumenti di sicurezza del lavoratore ed elementi di riduzione dei costi sociali.

In tal senso, l’Associazione ha evidenziato l’esigenza di intervenire – oltre che attraverso maggiori investimenti delle imprese e programmi di formazione mirati - sulla diffusione di informazioni precise e dettagliate, da un punto di vista normativo e tecnico, con un modello di riferimento sulla correttezza dell’impiego e della manutenzione dei dispositivi, rivolto a imprenditori, lavoratori e organi di controllo. Proprio quest’ultimo argomento ha visto l’Associazione impegnata in prima linea nella stesura delle “Linee Guida rivolte alle aziende al fine della corretta somministrazione e manutenzione dei DPI”, redatte in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero del Lavoro, l’INAIL (ex ISPESL) e le Parti Sociali, ricevendo l’apprezzamento del Presidente della Repubblica.

Ora questo impegno dell’Associazione è stato “letteralmente” premiato: è accaduto in occasione del Concorso nazionale “Le buone pratiche sulla manutenzione sicura”, promosso dall’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (EU-OSHA), in collaborazione con la Presidenza dell’Unione Europea, che ha selezionato quelle buone prassi che si sono distinte con contributi eccezionali e innovativi finalizzati a promuovere un approccio gestionale integrato alla manutenzione sicura in materia di sicurezza sul lavoro. Tra le organizzazioni che hanno ricevuto tale riconoscimento, Assosistema si è distinta per l’approccio alla Cultura della Sicurezza sul Lavoro fondato sulla convergenza di intenti e sul dialogo sociale nonché sugli aspetti, spesso tralasciati, legati alla corretta manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuale. Alla cerimonia di premiazione che si è svolta a Napoli il 27 ottobre scorso - ha partecipato il Segretario Generale, la dottoressa Patrizia Ferri, che ha ritirato, con orgoglio ed emozione, la targa intestata


all’Associazione alla presenza di una nutrita platea e di relatori come l’Avv. Lorenzo Fantini, dirigente del Ministero del Lavoro, e il dott. Michele Lepore rappresentante governativo nel Board dell’EU-OSHA. La dottoressa Ferri ha espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa in quanto proprio l’adozione di buone pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro costituisce leitmotiv nel passaggio da una fase di definizione prettamente normativa delle misure di prevenzione e tutela ad una fase in cui l’esperienza empirica di una buona prassi restituisce certezza e concretezza alla norma. Il Segretario Generale Assosistema ha illustrato gli obiettivi e i risultati conseguiti con la buona pratica rappresentata delle Linee Guida premiate, quale veicolo istituzionale di informazione, conoscenza e controllo (attraverso la predisposizione di una Check list) per la corretta gestione e manutenzione dei DPI.

La manutenzione viene individuata come l’elemento chiave che assicura il mantenimento delle caratteristiche e l’efficienza dello strumento rispetto alla funzione di protezione dai rischi specifici per cui è stato progettato, garantendone altresì la sicurezza igienica attraverso la Norma UNI EN 14065:2004 relativa al controllo della biocontaminazione. È il fattore in grado di garantire l’eliminazione del rischio di infezioni e di contaminazioni crociate nonché il drastico abbattimento dell’impatto ambientale, stante la costante riduzione dei consumi di energia e dell’emissione di sostanze inquinanti consentita dal trattamento industriale rispetto a quello “domesticotradizionale”. Quest’ultimo ancora oggi fin troppo diffuso a scapito dell’intera collettività. Rilevanti, in tal senso, anche le evidenze dei dati comprovate da analisi condotte con il metodo del Life Cycle Assessment (LCA): in ambito domestico il consumo di energia è circa doppio e quello di acqua più che triplo. Il maggior consumo energetico implica anche un aumento delle emissioni in atmosfera di ossidi di azoto (NOx) e di anidride carbonica (CO2) che si ritiene aggravino le condizioni dei malati di asma e che siano tra le cause delle piogge acide. In particolare, le emissioni di CO2 sarebbero tra i principali responsabili del cosiddetto Global Warming. Le altre organizzazioni premiate (in totale 14) sono state varie e diversificate per settore e competenze: Divisione Generazione ed Energy Management di Enel Produzione, Centro Ricerche Casaccia dell’Enea, Gruppo Ferrovie dello Stato, Iscar Italia, Tarkett, Usl di Modena e Reggio Emilia con Confindustria Ceramica, Spisal dell’Ulss 6 di Vicenza, Aifos (Associazione Italiana Formatori Sicurezza sul Lavoro), Fulgar, Ineos Manufacturing Italia, stabilimento Sanofi di Garessio, Studio Odontoiatrico Di Blasio di Guardia Sanframondi con il Centro Odontoiatrico Casertano e Fores Engineering. Tutte le esperienze presentate durante l’evento sono divulgate anche attraverso il sito dell’INAIL.

D 37

DETERGO NOVEMBRE 2011



Le Giornate di studio Assosistema, 8 e 9 novembre 2011

ASSOSISTEMA “Codice della strada ed autotrasporto merci” “Stage, voucher e lavoro a termine Soluzioni a confronto” Assosistema – l’Associazione del Sistema Industriale Integrato di beni e Servizi Tessili e Medici Affini ha organizzato, con il coinvolgimento di illustri esponenti istituzionali, due giornate di studio ed approfondimento, più dettagliatamente illustrate di qui a breve, aperte a titolari d’azienda, amministratori delegati, giovani imprenditori, direttori, responsabili ed addetti delle aree distribuzione e logistica, gestione ed amministrazione del personale. In particolare, martedì 8 novembre 2011, dalle ore 10.30 alle ore 13.30, presso i locali di Assosistema - Confindustria, siti in Viale dell’Astronomia, n. 30, 00144 Roma, si è parlato di “Codice della strada ed autotrasporto merci” con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella persona del Dott. Paolo Sangiorgio, Dirigente Generale per il Trasporto Stradale e l’intermodalità; il Ministero del Lavoro, rappresentato dal Dott. Vincenzo Mazzeo, Dirigente della Divisione III sul coordinamento della vigilanza tecnica ed ordinaria; la Polizia Stradale con il Dott. Giuseppe Franco, Sostituto Commissario, ed il Centro Studi Confindustria per il tramite della Dott.ssa Floriana Buccioni. La giornata si è rivelata particolarmente interessante anche grazie ai focus specifici dedicati al campo di applicazione oggettivo e soggettivo della Carta di QualiTicazione del Conducente, meglio nota come CQC, alle modalità di calcolo e di registrazione dei tempi di guida e di riposo degli autisti, alle diTTerenze tra il trasporto in conto proprio ed in conto terzi ed al sistema sanzionatorio.

di Carmen Amato Il giorno seguente ovverosia il 9 novembre 2011, nei medesimi uffici di Assosistema - Confindustria, dalle ore 10.45 alle 16.30, assieme al Prof. Michele Tiraboschi, Direttore del Centro Studi Internazionali e Comparati Marco Biagi, alla Dott.ssa Francesca Esposito, Dirigente dell’ufficio legislativo dell’INPS ed all’Avv. Davide Costa si è parlato, anche qui con un elevato grado di approfondimento, rispettivamente delle novitG in materia di stage introdotte con il decreto legge n. 138/2011 convertito in legge n. 148/2011 e disciplina del lavoro occasionale, del ruolo dell’Inps nella gestione dei voucher e degli aspetti modiTicati nella disciplina del contratto a termine dalla legge n. 183/2010 meglio nota come “collegato lavoro”.

Le due giornate hanno costituito parte integrante di un percorso formativo- accademico ma allo stesso tempo di taglio empirico, che l’Associazione ha intrapreso già diversi mesi orsono con il “Safety Day” e su cui ha continuato con la “Lectio Magistralis” dello scorso 21 luglio relativa alla disciplina dell’apprendistato e con il “ciclo di seminari sulla normativa in materia di appalti” organizzati nel mese di ottobre 2011 con la Maggioli Editore. Dati i successi in termini di partecipazione e coinvolgimento rispetto a ciascuna iniziativa, si sono aggiunte, dunque, sempre nuove tappe. Ciò per rispondere nella maniera meno astratta e quanto più pragmatica possibile, attraverso interpretazioni autentiche delle norme e conseguenti proficui dibattiti, ai dubbi ed alle problematiche quotidiane che si possono presentare a chi, direttamente o indirettamente, fa impresa.

D 39

DETERGO NOVEMBRE 2011


Informazione commerciale

La rivoluzione ha inizio Contapezzi addio!!!

Dopo anni di prove e tentativi di lettura a distanza, falliti per le deboli caratteristiche dell’hardware a disposizione dei ricercatori, la lettura dei rolls a distanza è finalmente divenuta una realtà e viene regolarmente utilizzata per la tracciabilità delle divise e della biancheria piana. La Tagsys leader mondiale nel campo della tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) ha messo a punto un progetto che prevede l’utilizzo dei tags UHF (860 ÷ 960 MHz).

Tag UHF di produzione Tagsys (Lintrak) Il progetto prevede di equipaggiare tutta la biancheria (divise o piana) con un microchip che può essere termofissato in caso di prodotto già presente nel circuito di noleggio o inserito all’interno dell’orlo in caso di prodotto di nuova collocazione.

tista è quella dell’invio della e-mail sia al cliente che alla lavanderia. Tutto questo è possibile grazie all’integrazione che Dreamydress®, partner ed agente ufficiale Tagsys per l’Italia ha messo a punto in collaborazione con aziende di lavanderia amiche. Quale è stata la molla che ha fatto investire risorse umane ed economiche alla Dreamydress®? Il tutto nasce dalla richiesta di tracciabilità da parte del titolare di un motel nella zona di Milano che aveva il sospetto della poca onestà da parte del proprio personale notturno. In effetti l’unico controllo a disposizione del motel era la registrazione del check-in ed del check-out rispetto all’apertura ed alla chiusura delle porte con tessera con banda magnetica. Il personale di notte, che per motivi evidenti a tutti non registrava il passaggio delle coppie che chiedevano una camera riceveva denaro contante dal cliente che non voleva lasciare tracce con carta di credito e non registrava quindi il passaggio e l‘uso della camera. Morale ogni notte sparivano almeno un paio di camere, pari a circa 150,00 euro intascati indebitamente dal portiere che si trovava al desk. Il titolare si trovava quindi depauperato di circa 4/5.000 euro al mese. Una sera, davanti ad un aperitivo, il titolare del motel raccontava al Sig. Casieri, titolare della Dreamydress®, le sue preoccupazioni. Detto fatto, in accordo con la lavanderia, veniva messa con molta discrezione un

Termofissatrice

Tag termofissato su un lenzuolo

Grazie alle sofisticate antenne portatili UHF di produzione Tagsys è possibile dotare il trasportatore di tutto il necessario (PC, antenna e stampante) per poter leggere lo “sporco” presso il cliente e rilasciare immediatamente un documento cartaceo comprovante quanto viene ritirato e nello stesso tempo è possibile inviare in tempo reale alla lavanderia una e-mail con le specifiche e il numero dei pezzi ritirati. Un’altra possibilità che pare molto più semplice anche per l’au-

Tag inserito nell’orlo di un lenzuolo

etichetta UHF su tutte le lenzuola utilizzate nel motel e veniva così controllato all’atto del ritiro quante lenzuola erano state utilizzate e quindi quante camere vendute nelle 24 ore. Inutile dire che il portiere di notte ha cambiato lavoro, ma la cosa più importante è che il lavandaio si è reso conto che con il tag apposto sulla biancheria piana avrebbe guadagnato tempo perché avrebbe avuto il controllo dello sporco in tempo reale, quando lo sporco


era ancora presso il cliente, e quinta con l’uscita (il software Dreamdi avrebbe abbattuto in maniera ydress® ha già questa funzione). • Il cliente riceverà sempre il fabimportante le scorte di magazzino. Altra materia di riflessione è la bisogno giusto e quindi si potrà diminuire la scorta presso di lui e possibilità di lasciare l‘antenna portatile in comodato d‘uso presso presso la lavanderia (roi ≤ 30% il cliente. su statistiche francesi eseguite su campioni di lavanderie che Si avranno così tre risultati importanti: utilizzano il sistema UHF). • La mail dello sporco in lavanderia Sono inoltre tantissimi gli alberghi che si dotano della loro biancheria arriverà quando ancora il camion non è partito e quindi si può già piana e danno incarico di lavaggio Verifica di 200 pezzi su 200 in pochi secondi portare il pulito dal cliente e riti- (vedi il filmato su: http://www.youtube.com/watch?v=ESTEsf5rNdk) all’esterno. rare nello stesso momento lo È facile comprendere come, con la sporco guadagnando 2 giorni di intervento tecnico tracciabilità UHF, è possibile dare certezze al proprietario dell’albergo ed al responsabile di lavanderia circa (ritiro giorno A consegna giorno C) • L’inventario di quanto in carico al cliente è costante lo sporco ritirato ed avere quindi in ogni momento un inventario di magazzino aggiornato. e non si dovrà fare nient’altro che bilanciare l’entra-

Ed ora parliamo di chi ha testato il prodotto, abbiamo dato alla lavanderia MAC RAPID di Brugherio una certa quantità di lenzuola e telini da camera operatoria da lavare nel loro sistema lavanderia. Il Sig. Claudio Errico che è contitolare della lavanderia con suo fratello Antonio ci dice: “Disponiamo di una lavacontinua a 14 camere Jensen (pressa da 37 bar ed un mangano sempre Jensen con il quale lavoriamo ad una temperatura di 185°), abbiamo lavato i campioni affidatici dalla Dreamydress® per 120 volte. Ogni settimana (il venerdì pomeriggio) abbiamo testato il valore di lettura dei tag UHF della Dreamydress® ed il lunedì mattina li abbiamo rimessi in circolo. Possiamo tranquillamente confermare che i tag hanno resistito senza problemi e che siamo assolutamente soddisfatti del risultato. Mio fratello ed Claudio Errico, contitolare con il fratello Antonio io siamo partiti della lavanderia Mac Rapid di Brugherio con il primo albergo e, grazie alla paletta portatile della Dreamydress®, abbiamo il controllo immediato dello sporco e ci togliamo anche la soddisfazione di inviare via e-mail al cliente, al momento del ritiro, l‘informazione circa lo sporco ritirato e quindi possiamo preparare in anticipo il pulito da riconsegnare. L’anno scorso abbiamo reintegrato le scorte di magazzino acquistando prodotti per circa 220.000,00 euro, nel 2012 pensiamo di poter tranquillamente lavorare con un acquisto inferiore del 20/25%. Naturalmente all’inizio eravamo molto perplessi perché le informazioni sull’UHF degli altri fornitori di RFID non erano certo incoraggianti, ci raccontavano che l’UHF aveva problemi di stabilità se il prodotto tracciato risultava umido, figuriamoci bagnato. Paletta portatile Easy Inventory

Noi lavoriamo con diverse RSA e quindi abbiamo la necessità della certezza della lettura dei prodotti ma lo staff degli ingegneri della Dreamydress® ci ha rassicurato con una prova che ha dell’incredibile, hanno preso un tag UHF, l’hanno immerso in un bicchiere d’acqua e poi hanno messo il tutto, bicchiere con all’interno il tag, sopra un’antenna e vi posso assicurare che l’antenna non ha battuto ciglio, il tag è stato letto immediatamente senza nessun problema.

Il tag UHF della TagSys non solo non risente dell’umidità, ma nemmeno del bagnato (vedi il filmato su: hthttp://www.youtube.com/watch?v=LoxjSEMdCbotp://www.youtube.com/watch?v=LoxjSEMdCbo Un’altra perplessità ci era stata riferita circa la possibilità di lettura nei rolls in metallo: possiamo assicurare che abbiamo fatto prove su prove, in meno di 20 secondi il nostro autista legge un rolls con all’interno dai 200 ai 250 pezzi. Utilizziamo la paletta portatile anche per la riconsegna del prodotto pulito, leggiamo il roll prima di caricarlo sul camion e confrontiamo i dati risultanti con la bolla di accompagnamento. Abbiamo diverse idee circa lo sviluppo di questa tecnologia ed abbiamo la fortuna di avere come partner la Dreamydress® che ha un entusiasmo a prova di …. lavandaio.”

Per ogni informazione riguardante il progetto UHF: Trovate i nostri indirizzi su qualsiasi motore di ricerca; ad esempio Google - Dreamydress®


SERVIZI, ASSISTENZE, CONSULENZE ASSOSECCO ed UNIONE CONfCOMMERCIO assicurano al Socio eccezionali vantaggi per la gestione ottimale dell’attivitG. Far parte di ASSOSECCO significa poter usufruire di servizi e consulenze ad alto valore aggiunto: • assistenza specialistica • analisi gratuite sui capi danneggiati • informazioni sulle principali normative del settore • copertura assicurativa a condizioni interessanti • risparmi sui consumi energetici • certificazione di qualità (TÜV) • consulenza legale • consulenza fiscale e tributaria • consulenza finanziaria e creditizia • consulenza in materia pensionistica e previdenziale • consulenza ambientale • assistenza in tema di: sicurezza sociale e sul luogo di lavoro, credito e finanza, gestione del personale.

Il servizio di perizie sui capi danneggiati permettere di risolvere ogni controversia con la clientela. Il socio di ASSOSECCO riceve ogni mese la RIVISTA DETERGO e viene invitato a partecipare a MOMENTI di INCONTRO, MANIfESTAZIONI ed EVENTI. Promotrice di un’importante AZIONE fORMATIVA, ASSOSECCO organizza CORSI TEORICI e PRATICI per gli operatori sui principali temi di interesse della categoria. Tra i temi affrontati ed approfonditi nei corsi più recenti: • Aggiornamento costante sulla legislazione del settore • Nuove norme di etichettatura di manutenzione • L’attività di pulitura e secco proiettata nel futuro • Nuovi tessuti e trattamenti • Smacchiatura efficace e risolutiva • Stiratura delle camicie • Attività alternative per diversificare le proposte ed aumentare i profitti • Analisi dei costi, controllo di gestione, tasse ed imposte, amministrazione dell’azienda, studi di settore, ecc. Contattate la SEGRETERIA ASSOSECCO al n. tel. 02.7750447: saremo lieti di fornire agli operatori (senza alcun impegno) informazioni per meglio comprendere il valore dell’Associazione e l’efficace rappresentanza degli interessi che essa può garantire. Per affrontare in modo responsabile le tematiche del settore ed ampliare la visione imprenditoriale, scegliete di entrare in Assosecco, il luogo ideale per essere SEMPRE informati ed evolvere professionalmente. La nostra sede è al centro di Milano (metropolitana rossa, fermata PALESTRO), corso Venezia, 47/49.


Professionalità L’attività predominante della mia azienda (perché dobbiamo dire: “core businnes”?) era la tintura: offerta come terzisti ai negozi di lavanderia assieme al lavaggio in acqua, alla manutenzione tappeti e pelli ed anche al lavaggio a secco per coloro che ancora non avevano la macchina. Ma, soprattutto, tingevamo per aziende tessili nel campo delle passamanerie, dei nastrifici, dell’intimo e, come fiore all’occhiello, della moda. Le campionature per le sfilate o per il capo su misura, l’accessorio particolare, il pezzetto di canetè per fare borsetta e scarpe in tinta con l’abito erano la nostra specialità (sulla piazza di Milano il nostro concorrente era la Tintoria Guritz, oggi chiusa, che aveva le nostre stesse radici). Trovo che fosse un lavoro affascinante che avevo imparato da mio padre e da valenti collaboratori che si erano succeduti in ditta, nel corso degli anni. Poi, fattori ecologici, di mercato, di personale hanno determinato un ridimensionamento dell’attività nel lavaggio a secco inteso in senso lato. Come capita a tutti coloro che svolgono una attività – dal medico al ciabattino, dal pulitintore al magistrato – non tutti i giorni permettono di essere al meglio: un mal di testa od un litigio in famiglia incidono sul rendimento della persona. In alcuni giorni riuscivo a centrare quindici, venti campionature impeccabili, in altri ne riuscivano solo otto o dieci in uno standard commercialmente accettabile dal cliente. In quei giorni “l’arte” diventava “artigianato”. E questo è ciò che intendo per professionalità: in qualsiasi situazione il servizio prestato alla clientela deve essere corretto. E come si ottiene questa “professionalità”? A parte l’indispensabile serietà dell’individuo: lavorando, studiando, lavorando e studiando ancora. Quest’estate, prima delle ferie, parlando con un caro amico, mi sono spinto a consigliargli di occupare parte del suo tempo libero leggendo: gli ho offerto qualche libro di chimica e fisica elementare, un prontuario tessile, uno sulla concia delle pelli e, naturalmente l’ho invitato a studiarsi da cima a fondo il manuale Assosecco che, come associato, possiede. “…ma io faccio il Pulitintore, qui ci sono tante cose che non mi riguardano…” Ma per potersi muovere nel mondo complesso della manutenzione tessile (chi dice che basta schiacciare il bottone?) non puoi limitarti a conoscere quello che strettamente riguarda il lavoro di tutti i giorni, ogni tanto capita il problema strano che spesso puoi risolvere solo se riesci ad agganciarti a conoscenze collaterali che ti fanno affrontare il caso da una angolazione non convenzionale ma vincente. Non conosco, se non superficialmente, altri lavori oltre quello del colorista e, naturalmente, del pulitintore, ma sono sicuro che tutti quegli “artigiani” che riescono a sconfinare tra gli “artisti” hanno delle conoscenze generali che esulano dal ristretto tecnicismo della professione. Sono convinto che la vecchia battuta del “Cumenda milanese” che diceva al figlio: “studia il latino se vuoi riuscire nel commercio”, non fosse così sbagliata. Buon lavoro! Cesare Locati

ASSOSECCO

PARLIAMONE TRA NOI

D 43

DETERGO NOVEMBRE 2011


ASSOSECCO

Incontri di formazione

Come già comunicato nello scorso numero, si è tenuto a Mortara, presso la Lavanderia Lavalampo, stabilimento del nostro Consigliere Sabato Rocco Lamoglie, con grande successo di pubblico e, cosa importante per il successo delle future manifestazioni, con estrema soddisfazione da parte delle Aziende Fornitrici che hanno voluto sponsorizzare l’iniziativa di Assosecco, il corso di formazione particolarmente indirizzato all’illustrazione delle possibilità di acquisizione di nuovo lavoro per questo nostro settore un po’ … zoppicante. Visto il successo ottenuto tra i presenti e le numerosissime richieste da parte dei Colleghi per ottenere il testo base, che venne poi ampiamente illustrato e discusso dai Relatori, riteniamo interessante metterlo a disposizione dei Pulitintori tutti. C.L.

D 44

DETERGO NOVEMBRE 2011

Obiettivo della presentazione Illustrazione ed analisi dell’attività svolta in azienda allo scopo di rendere sistematica ed organizzata gran parte delle iniziative che già svolgiamo in maniera abituale, spontanea e casuale o che non facciamo per mancanza di convinzione. Definizione di Innovazione Per innovazione si intende l’introduzione di un prodotto, di un processo, di un servizio o di una soluzione che siano nuovi o significativamente migliorati rispetto alle attuali

caratteristiche o usi dell’impresa (l’innovazione nel campo dei servizi comprende miglioramenti significativi nelle modalità di fornitura degli stessi; ad esempio in termini di efficienza e velocità, l’aggiunta di nuove funzioni o caratteristiche di servizi esistenti e, naturalmente, l’introduzione di nuovi servizi). Premessa Quello che oggi deve essere ben chiaro è la consapevolezza che tutte le attività, anche le più piccole, dovranno imprenditorializzarsi. Il bilancio preventivo, le previsioni di crescita, l’innovazione e la cultura imprenditoriale dovranno essere parte integrante della nostra attività. Quindi partiamo dal presupposto che per noi l’innovazione inizia proprio dalla consapevolezza di imprenditorializzarci. REGOLE PER L’INNOVAZIONE • Pianificare con rigore: budget (fatturato) e preventivi di spesa (oltre al costo dell’energia, dei detersivi, del nostro stipendio, anche l’ipotesi di un eventuale acquisto di attrezzature tecnologicamente avanzate) • Controllare metodicamente il rispetto della pianificazione: sicuramente una volta al mese, con la consapevolezza che il risultato sull’andamento degli incassi più realistico si ha al 30 giugno e al 30 novembre • Gestire in maniera rigorosa l’attività principale, non trascurando prodotti e servizi nuovi, che possono essere proposti ai nostri clienti • Creare situazioni che bilancino creatività e razionalità: non lasciarsi prendere dall’entusiasmo, ma altrettanto non subire psicologicamente le situazioni negative • Finalizzare strategicamente l’innovazione alla crescita: la crescita esterna e quella interna devono andare di pari passo, sempre nell’ottica dello sviluppo aziendale (espansione) • Progettare l’innovazione partendo dai nostri clienti con proposte di servizi e prodotti nuovi e continuando con i non clienti (nuovi contatti) • Utilizzare le nuove tecnologie per innovare


Il prossimo incontro, che come già ampiamente pubblicizzato, si terrà il 20 novembre p.v. presso lo stabilimento Firbimatic, sarà particolarmente basato sull’analisi dei vari solventi presenti oggi nel campo del lavaggio a secco e sugli ultimi sviluppi delle disposizioni fiscali che possono interessare il nostro settore.

anche nel processo produttivo (quando i volumi di lavoro crescono, per abbattere i costi del lavoro, occorre investire in attrezzature automatizzate) • Coinvolgere i fornitori per la vendita di prodotti e attrezzature ai nostri clienti: detersivi, deodoranti, appretti, teli antilucido, vaporelle, ecc. che sono utilizzati e presenti nel nostro negozio. • Difendere l’innovazione dalle ortodossie

aziendali (abitudini tradizionali) • Comunicare l’innovazione: relazionare con i clienti, proporre ai non clienti, pubblicizzare. CONCLUSIONI La crisi e il conseguente calo dei volumi di lavoro ci ha dato e ci dà preoccupazioni, ma anche l’opportunità di avere del tempo libero. Questo tempo è a nostra disposizione non

D 45

DETERGO NOVEMBRE 2011


solo per i nostri hobby, ma per crearci nuove possibilitĂ di lavoro, nuovi business, per potenziare le nostre energie (prima spese tutte a lavare e stirare), per liberare la nostra creativitĂ e voglia di fare. Se non abbiamo abbastanza lavoro, andiamo a cercarlo; chiudiamo il negozio al pomeriggio o nei momenti di minor afflusso della clientela (durante i periodi di magra e avvisando preventivamente i clienti), scusandoci comunque per il disguido, scriviamo che il negozio riapre alle ore 16,00. Due ore al giorno andiamo a proporci presso uffici, negozi, aziende, studi professionali, cliniche mediche, ovunque ci sono delle tende da lavare o tappeti o anche per i camici

o anche per un servizio a domicilio periodico continuato per gli indumenti personali. In estrema sintesi diventiamo rappresentanti di noi stessi, senza paura, perchè quello che promettiamo lo manteniamo sia nella professionalità del servizio che nei tempi di attuazione. Non tutti i contatti saranno positivi, anzi soprattutto i primi saranno negativi, e saranno sempre in maggioranza questi ultimi, ma quelli positivi ci daranno un ritorno economico per coprire le spese sostenute anche per i casi negativi; inoltre con il passa parola e con la nostra costanza diventeranno la semina per il raccolto della nuova stagione. I Consiglieri Sabato Rocco Lamoglie Riccardo Ripamonti


Il business si realizza! Come si fa?

Informazione commerciale

Lavaggio dei tappeti Le attrezzature per il lavaggio dei tappeti “Catinet” dal 1999 a oggi hanno subito una costante evoluzione sia in termini di fabbricazione che in termini di ingegneristica mantenendo sempre l’ottima qualità del risultato finale sul lavaggio dei tappeti. Si è passati dai modelli del 1999 costruiti con parti in ferro e parti in acciaio inox con macchine di una dimensione di lavaggio tappeto a mt. 3,50 a oggi che si può vantare una gamma unica al mondo che va dalla macchina singola alla macchina compatta che incorpora in una sola macchina ben tre lavorazioni battitappeto-lavaggio-centrifuga a macchine per lavaggio tappeti speciali fino ad una larghezza di mt. 4,50, centrifughe da mt. 2,50 a mt. 5,50 che hanno diametri da cm. 30 a cm. 56 e oltre; le macchine compatte da larghezza lavaggio di mt. 2,50 a mt. 3,50; tavoli misuratori di metri quadrati automatici; battitappeto da mt. 3,00 a mt. 4,00; treni per lavaggio tappeti da 6 a 12 a 18 spazzole; tavoli per la pettinatura con aspirazione e confezionamento da mt. 3,40 a mt. 4,40 con accessorio per la misurazione automatica dei metri quadrati che interfacciata a computer gestisce anche la etichettatura per il riconoscimento del cliente; tavoli per confezionamento manuali; forni d’asciugamento tramite deumidificatore elettrici da 3Kw in grado di asciugare circa 24 tappeti a forni automatici da 10 metri a 20 metri comprese catene di stoccaggio e asciugamento da

150 tappeti a 500 tappeti alimentate a gas e gasolio. Tutta questa gamma di attrezzature e costruita interamente in acciaio inox della migliore qualità con progetti ingegneristici ottimi da un’azienda leader nel mondo che con il suo reparto sviluppo è alla costante ricerca di innovazioni utili per il miglioramento dei propri prodotti. Anche in questo caso altri hanno tentato di eguagliare questo marchio nella sua produzione, ma purtroppo per loro senza ottenere risultati positivi per la propria clientela, anzi scontentandola. CONTINUARE / MIGLIORARE / CRESCERE È POSSIBILE!!!!!!! Nel prossimo numero vi presenteremo il modo più facile e conveniente per incrementare il business dei TAPPETI


a

23 puntata

Piccola guida del Pulitintore A cura di Ing. Vittorio Cianci direttore di LART

Tintura-apparecchiature-comportamento Tibre-soliditG del colore APPARECCHI DI TINTURA E PROCEDIMENTI La tintura può essere eseguita in varie fasi del ciclo tessile dalla materia prima al capo finito. • Tintura in pasta • Tintura in fiocco • Tintura in filo (rocca e matassa) • Tintura in pezza • Tintura in capo

Tintura in pasta Le fibre chimiche si ottengono per estrusione di una pasta morbida detta “dope” attraverso i fori di una filiera. Si tinge il “dope” o la pasta prima della estrusione in modo tale che i filamenti che fuoriescono dalla filiera sono già tinti. Si tratta di un procedimento di tintura in continuo similare a quello utilizzato nel campo alimentare per produrre la pasta colorata o per produrre i bottoni.

Vantaggi

• solidità del colore elevata in particolare alla luce • costi inferiori • cotte immense di dimensioni illimitate.

Svantaggi

• cartella colori limitata.

Impieghi

D 48

DETERGO NOVEMBRE 2011

• tende e capotte per esterni • pigiameria e vestaglieria • colori standard ripetitivi (nero, ecc.). L’unica fibra che esiste solo tinto in pasta è il polipropilene che pertanto presenta solidità del colore elevate a tutti i fattori cui il tessuto è esposto. Il tappeto in meraklon era in polipropilene. Il bottone tinto in pasta si riconosce spezzandolo in due o graffiandolo: tutto il bottone interno ed esterno è dello stesso colore e pertanto ha solidità elevatissime a tutti i fattori. Solo le fibre chimiche (artificiali o sintetiche) possono essere tinte in pasta, anche se vi sono esperienze di coltivazioni di cotone geneticamente modificato che produce fiocchi di cotone tinti in 4-5 colori. Si stanno anche avviando delle prove su pecore, modificandole geneticamente, per ottenere pecore con il vello colorato.

Tintura in Tiocco o in tops Il tops è un nastro continuo di fibre pettinate.


Si tingono le fibre o il nastro pettinato di fibre (tops) prima della filatura disponendole in cesti forati attraverso i quali circola il bagno di tintura tramite una pompa. Si tratta di un procedimento di tintura in discontinuo, ovvero il materiale da tingere subisce vari trattamenti in una e più macchine, ad esempio un ciclo completo prevede: • preparazione (purga e/o candeggio) del fiocco in cesto • scarica del bagno di preparazione dal cesto • tintura del fiocco in cesto • idroestrazione in macchine tipo centrifuga: serve ad allontanare, mediante azione meccanica, l’acqua presente in quantità più o meno rilevante a seconda della fibra • asciugatura vera e propria per via termica in apparecchi attraversati da aria calda: serve a eliminare l’acqua assorbita residua dopo idroestrazione meccanica.

Vantaggi

• Possibilità di tingere il materiale prima della filatura miscelando fiocchi o tops tinti in colore diverso • Costi inferiori. Svantaggi (dopo la filatura il filato non subisce alcun trattamento) • mano meno morbida e scivolosa • tendenza a ruotare del filo.

Impieghi

• filati melange.

www.ilsa.it

ILSA S.p.A. - Via Cirillo Bassi, 1 40015 San Vincenzo di Galliera (Bo) - Italy Tel. +39 (0)51 815154 - Fax +39 (0)51 812697 info@ilsa.it


“SE NON SAI DOMANDA” Nella rubrica “SE NON SAI DOMANDA” l’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati.

SE NON SAI DOMANDA

L’ESPERTO RISPONDE

(Risposte chiare a problemi complessi) • Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali e alle problematiche di manutenzione, alla chimica tessile del lavaggio • Domande riguardanti le controversie • Informazioni generali e altre informazioni • Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

I quesiti vanno inviati a info@detergomagazine.net oppure a e-mail: lart@lartessile.it Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta

RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE NEL MESE DI OTTOBRE Come si lavano i capi in acetato e in seta

Ing. Vittorio Cianci Per rispondere è necessario ricordare le proprietà positive e negative dell’acetato e della seta ovvero che cosa ci si deve aspettare da tali fibre prima di effettuare il lavaggio più idoneo. SOLIDITà COLORE LAVAGGIO AD ACQUA

ALL’ACQUA

LAVAGGIO A SECCO

SUDORE

LUCE

GOCCIA D’ACQUA

Acetato

Insuff.

Insuff.

Buono

Insuff.

Buono

Insuff.

Seta

Insuff.

Insuff.

Buono

Insuff.

Insuff.

Insuff.

Date le basse solidità del colore ai trattamenti ad umido dell’acetato e della seta si consiglia il solo lavaggio a secco. Data la bassa solidità alla goccia d’acqua di entrambe le fibre è necessario stare attenti allo stiro e verificare l’eventuale presenza di macchie causate dal contatto con acqua precedenti al lavaggio, di difficile rimozione e da segnalare al cliente. Data la bassa solidità del colore al sudore di entrambe le fibre, verificare la presenza di alonature o viraggi di colore, non più eliminabili, nelle zone esposte al sudore, da segnalare al cliente. RESISTENZA ALL’USO

STABILTà DIMENSIONALE

PILLING

USURA

SNAGGING

RIENTRO

DEfORMAZ.

IGROSCOPIC.

Acetato

Insuff.

Insuff.

Insuff.

Buono

Insuff.

Medio

Seta

Medio

Insuff.

Medio

Buono

Medio

Buono

D 50

DETERGO NOVEMBRE 2011

Data la bassa resistenza al pilling, allo snagging e all’usura di entrambe le fibre, si consiglia di: • verificare prima del lavaggio la presenza di pills, peli, brinature chiare, falli o lacerazioni sulla superficie dei capi


• azione meccanica ridotta • evitare la presmacchiatura o smacchiatura finale. Per entrambe le fibre è necessario stare attenti alle formazioni di pieghe difficilmente rimovibili.

PROPRIETà CHIMICHE

Acetato Seta

PROPRIETà MECCANICHE

Grado di polimerizzazione

Resistenza alle muTTe

Resist. agli acidi

Resist. alle basi

Resist. al candeggio

TenacitG a secco

Perdita tenacitG a umido

Punto Tusione °C

Resilienza

350

Insuff.

Insuff.

Insuff.

Insuff.

Insuff.

Insuff.

260

Insuff.

/

Insuff.

Medio

Insuff.

Insuff.

Buono

Medio

no

Medio

Per l’acetato: • evitare prodotti chimici acidi e basici in quanto estremamente sensibile a questi prodotti • attenti alla presenza di micro falli precedenti al lavaggio o alla presenza di oggetti metallici a causa della sua bassa resistenza meccanica. Per la seta: • evitare nel lavaggio prodotti basici.

Perché il nichel A vietato?

Ing. Vittorio Cianci Il contatto prolungato di questo metallo con la pelle può costare caro: rossori, eczemi, vesciche. Articoli di bigiotteria, ma anche bottoni, e persino certi tipi di cosmetici sono sovente responsabili di questo tipo di allergie, dato che questo metallo si scioglie col sudore, i fenomeni allergici sono più frequenti durante la stagione calda. Per disposizioni di Legge i prodotti contenenti NICHEL devono essere conformi alla disposizione di Legge direttiva CEE 94/27. già dal 21 luglio 2001, che qui riassumiamo. 1. Non è consentito l’uso di nichel: a) in tutti gli oggetti metallici che vengono inseriti negli orecchi perforati o in altre parti perforate del corpo umano, a meno che il tasso di cessione di nickel da tali oggetti metallici sia inferiore a 0,2 g/cm2 per settimana (limite di migrazione); b) in articoli destinati ad entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle, quali: — orecchini, — collane, bracciali e catenelle, cavigliere, anelli, — casse di orologi da polso, cinturini per orologi e chiusure di orologi, — bottoni automatici, fermagli, rivetti, cerniere lampo e marchi metallici applicati agli indumenti, se il tasso di cessione di nickel dalle parti di questi articoli che vengono a contatto diretto e prolungato con la pelle è superiore a 0,5 /cm2/settimana; c) negli articoli di cui alla lettera b) se hanno un rivestimento senza nickel, a meno che tale rivestimento sia sufficiente a garantire che il tasso di cessione di nickel dalle parti di tali articoli che sono a contatto diretto e prolungato con la pelle non superi 0,5 g/cm2 /settimana per un periodo di almeno due anni di uso normale dell’articolo.

Domande pervenute nel mese di ottobre • Macchie da etichette antitaccheggio adesivo • Perché i jeans si lacerano? • Cos’A l’indaco?

D 51

DETERGO NOVEMBRE 2011


DIfETTI fUORIUSCITA DELL’ELASTOMERO DAI BORDI E DALLE CUCITURE

Il filo di elastomero è inserito nella struttura del tessuto senza copertura.

D 52

DETERGO NOVEMBRE 2011

Prevenzione Per i tessuti elasticizzati (è sufficiente una leggera trazione in senso trasversale per accorgersene) è bene controllare la presenza di fili penduli che fuoriescono dai bordi e dalle cuciture ed eventualmente sollecitare qualche bordo o cucitura, dopo averla vaporizzata, per evidenziare il difetto.

Viraggio di colore da verde a blu del motivo di stampa nel lavaggio a secco Il difetto è distribuito su tutta la superficie in modo disuniforme: ad esempio un fiore presenta petali di colore blu e petali di colore verde.


Originariamente il fiore era tutto verde. Nelle foto seguenti l’aspetto del fiore prima e dopo il contatto con percloro.

La responsabilità del difetto è da ricondursi alla errata lavorazione di stampa: sono stati applicati coloranti non solidi al lavaggio a secco e tali da provocare forte viraggio di colore e precisamente il lavaggio a secco ha provocato la scarica del colore giallo dal colore originale verde che ovviamente privo del giallo diventa blu: la tonalità originale verde del capo è stata realizzata combinando due coloranti blu e giallo; scaricato dal solvente il giallo, il colore da verde diventa blu. Prevenzione Per i tessuti stampati, in particolare a spruzzo, in cui è consentito il solo lavaggio a secco, si consiglia di: • effettuare una prova di solidità del colore al contatto a caldo con solvente utilizzando un testimone bianco, il solvente e un ferro da stiro • farsi rilasciare dichiarazione di man leva.

MUSEO DELLE ETICHETTE

LART LABORATORIO ANALISI E RICERCA TESSILE 41012 Carpi (MO) - Via Vasco Da Gama, 2 - Tel. 059/645279 - Fax 059/621856 e-mail: lart@lartessile.it http://www.lartessile.it - Skype lartsrl

D 53

DETERGO NOVEMBRE 2011


Pulitintolavanderie Accordo con rivista “DETERGO”

I T N O C S SUPER MENTO A N O B B PER A ERGO A DET In considerazione della necessità che hanno le imprese di avere continua e precisa informazione utile per la loro attività, e della necessità di ANIL Confartigianato di raggiungere direttamente le imprese associate per dare informazione della attività politicosindacale svolta dalla Confederazione, si è individuata nella rivista DETERGO un organo di stampa idoneo a fornire alla categoria tali informazioni. È quindi, già da diversi numeri, che sulla rivista appaiono notizie confederali, ma dallo scorso numero queste pagine sono maggiormente visibili perché immediatamente individuabili dalla cornice blu e dal logo Confartigianato.

D 54

DETERGO NOVEMBRE 2011

Per beneficiare delle condizioni previste dall’accordo, si ricorda che è sufficiente effettuare il pagamento di detto importo o tramite conto corrente postale o tramite bonifico bancario, come sotto riportato, indicando nella causale l’Associazione Confartigianato di appartenenza Intestato a: Deterservice Srl Via Angelo Masina 9 20158 Milano • c/c POSTALE N. 60515715 • BONIFICO BANCARIO - BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA IT 11 C 05387 01609 000001504285 Nel caso decideste di abbonarvi, per poter emettere regolare fattura, Vi chiediamo gentilmente: • bonifico bancario: trasmetterne copia via fax alla Segreteria, con indicato indirizzo a cui inviare la Rivista e n. partita IVA; • c/c postale: nella causale inserire i dati partita IVA e indirizzo a cui andrà inviata la rivista.

Per gli associati CONFARTIGIANATO - ANIL è quindi possibile sottoscrivere l’abbonamento al costo ridotto di € 25,00


È legge lo Statuto delle Imprese Sburocratizzazione, recupero dei crediti e sanzioni più dure per i ritardi nei pagamenti le disposizioni più attese In una fase politica ed economica delicatissima per il nostro Paese giunge dal Senato una notizia straordinaria per l’artigianato: lo Statuto delle Imprese, ovvero l’insieme di quelle disposizioni che recepiscono lo Small Business Act europeo riconoscendo il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, è legge dello Stato. Un voto definitivo avvenuto - e non è banale in questo momento - solo due settimane dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati, e soprattutto all’unanimità. La nuova legge fissa una serie di principi di carattere generale come la progressiva riduzione degli oneri amministrativi e la trasparenza ed equità nell’accesso al credito. Ma quello che più ci interessa come imprese è il capitolo del testo in cui vengono definiti i rapporti con le Istituzioni: in questo ambito sono inserite la delega per attuare la direttiva Ue sui tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra privati e con la Pubblica amministrazione e le norme in materia di appalti pubblici. Un toccasana per i nostri imprenditori che sono i creditori messi peggio in Europa. Per incassare si attende in media 79 giorni se il pagatore è un privato, 96 se è un’altra impresa, e 180 giorni se si tratta della Pubblica Amministrazione.

Se tutto va bene, chiaramente, perché chi si rivolge a un tribunale potrà attendere, in media, fino a più di cinque anni per far valere i suoi diritti. In questa carta dei diritti, infine, c’è un nuovo principio che potrebbe rivelarsi fondamentale per il variegato mondo delle lavanderie artigiane. Quello che stabilisce la proporzionalità da rispettare, nell’introduzione di leggi e adempimenti, in base alla dimensione e al settore merceologico dell’impresa. Sono curiosa di vedere quali saranno gli effetti di questa nuova norma in fase di attuazione del Sistri (il famigerato sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti) che, oltre a non funzionare ancora a due anni dalla sua attivazione, è decisamente sproporzionato rispetto alla realtà delle nostre lavanderie a secco ed in generale della piccola imprese italiana.

di Letizia Baccichet Presidente nazionale ANIL Confartigianato

D 55

DETERGO NOVEMBRE 2011


Notizie dal Territorio

Aggiorna…Menti 2011 Pulitintolavanderie Conoscere la filiera per erogare un servizio migliore SECONDO APPUNTAMENTO DAL TESSUTO AL CAPO FINITO

D 56

DETERGO NOVEMBRE 2011

Dalla nascita del tessuto - protagonista della prima “lezione” al Gruppo Marzotto - a come si realizza un capospalla di alta sartoria industriale. Questo il filo logico che lega le due prime giornate di formazione del progetto formativo: “AGGIORNA…MENTI 2011 pulitintolavanderie conoscere la filiera per erogare un servizio migliore”. La visita si è svolta nella fabbrica del Gruppo Forall a Quinto Vicentino. Nato nel 1970 grazie ai suoi due fondatori,

– VISITA ALLA FORALL

Gianfranco Barizza e Aronne Miola, nell’arco di 40 anni Forall è diventato, attraverso il marchio Pal Zileri, una delle principali realtà al mondo del più prestigioso abbigliamento maschile “Made in Italy”. Un progetto imprenditoriale teso verso l’eccellenza e l’innovazione ma al tempo stesso che affonda le sue radici in un passato dalle grandi tradizioni storiche e artistiche. All’interno di una logica produttiva industriale, il Gruppo Forall esprime infatti un’atten-


zione alla qualità prima riservata solo ad un mercato elitario. La produzione di abbigliamento formale maschile di alta qualità rispetta infatti la tradizione sartoriale più classica. Severi i controlli sulle materie prime e sui metodi di lavorazione, tecniche di costruzione d’origine sartoriale, modelli classici ma anche innovativi e la cura per i dettagli sono gli elementi caratterizzanti i prodotti. Bruno Magnaguagno Master Tailor dell’azienda, ha accompagnato il folto gruppo dei titolari di pulitintolavanderie nella visita al sistema produttivo, lungo tutte le fasi di lavorazione di quella che è risultata essere una immensa sartoria. 19 in tutto gli imprenditori artigiani presenti tre dei quali provenienti dai direttivi provinciali di Padova e Treviso ed uno “sceso” dal Trentino oltre ai due funzionari di categoria provinciale e regionale. Questo il gruppo che ha aderito alla giornata formativa realizzata la mattina di lunedì 17 ottobre grazie al contributo del Comitato di categoria Pulisecco di Ebav. Si è iniziato con il magazzino dei tessuti tutto computerizzato e gestito con barcode per il su misura ed i riassortimenti nel quale alloggiano migliaia di rotoli di tessuto già vaporizzati per la loro stabilizzazione, onde evitare eccessivi cali (ritiri) per poi passare al settore vicino, quello del taglio. Dopo di che il gruppo ha visitato i tre piani dello stabilimento dove nascono le giacche sartoriali (i pantaloni vengono prodotti in un altro stabilimento nelle vicinanze). Il Master Tailor Magnaguagno ha posto in risalto ai presenti tre aspetti fondamentali della costruzione dei capi: • il primo che la lavorazione è molto complessa ed è suddivisibile in 180 fasi diverse, • il secondo che il controllo qualità in tutte le fasi non ammette tolleranze, • il terzo che alla base dei capospalla Forall c’è il metodo tradizionale sartoriale della canapa che, adesivata con una corretta pressione e temperatura (varianti da tessuto a tessuto) tiene in modo impeccabile la tela della giacca ben tesa. Una procedura questa che, se fatta correttamente offre una grande struttura e qualità al capo. Troppo spesso però, per abbassare i costi di produzione (soprattutto all’estero), vengono usati altri materiali e soprattutto aumentata la pressione e la temperatura che cristallizzando la colla impediscono poi una corretta manutenzione della giacca. “Una esperienza straordinaria - racconta la Presidente della categoria di Vicenza Lunardon - aver potuto seguire dal vivo passo passo lavorazioni affidate a maestranze con un alto livello di specializzazione. La tecnica di costruzione dell’abito su tela richiede anni di formazione e costituisce per noi manutentori un patrimonio di conoscenza da custodire ed utilizzare. Vedere lavoratrici valutare “l’entità di lentezza” di un tessuto solo al tatto fa capire quanta conoscenza, tradizione, professionalità e competenze ci siano in chi produce il vero made in Italy”. Per un migliore apprendimento, la visita è stata introdotta da un’ora di lezione in aula condotta dalla dottoressa Claudia Sperotto responsabile del laboratorio del RiTex (ente convenzionato con Confartigianato Vicenza) che ha poi accompagnato il gruppo anche nel corso della visita. Una lezione con la doppia valenza di anticipare in “teoria” le varie fasi si lavorazione ed i macchinari che si sarebbero visti successivamente nello stabilimento e porre in risalto le problematiche ed i difetti che i capi possono presentare, conseguenti al non rispetto delle varie fasi della lavorazione.


Gli argomenti Trattati L’ABBIGLIAMENTO CLASSICO/CASUAL Prestazioni fisico-meccaniche Parametri ecotossicologici Prestazioni dei colori LA PROGETTAZIONE DI UN CAPO: UN CONTRIBUTO DI TANTI ELEMENTI Design del manufatto Contributo dei materiali Contributo della struttura tessile Contributo della nobilitazione costruzione capo

D 58

DETERGO NOVEMBRE 2011

QUALITÀ E DURABILITÀ DEL PRODOTTO Resistenza all’abrasione Resistenza a trazione e allungamento Resistenza alla lacerazione Valutazione del recupero elastico Tendenza al Pilling Resistenza allo Snagging Delaminazione Accessori: zip, cursori, tiretti, bottoni automatici,… La carica elettrostatica La stabilità dimensionale al vapore ed al lavaggio Resistenza allo scoppio Durabilità alla manutenzione


Notizie Sindacali

SISTRI Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti: le imprese avviano azioni legali per recuperare i contributi versati Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza.

Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti annunciano l’avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del Sistri (il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi) che non è mai diventato operativo. Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito. Abbiamo sempre denunciato - sottolineano Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti - le inefficienze e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo.

In attesa che il sistema possa davvero funzionare - sostengono le Confederazioni - intraprenderemo le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell’Ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi.

D 59

DETERGO NOVEMBRE 2011


Notizie Tecniche

I NEMICI NASCOSTI DELLA NOSTRA SALUTE

Spesso senza saperlo ci avveleniamo con i nostri abiti Dr.ssa CARLA SPEROTTO Chimico - Responsabile Tecnico RITEX - Laboratorio Ricerca e Analisi Tessili

D 60

DETERGO NOVEMBRE 2011

Allergie e tessuti Forse non tutti sanno che esiste una stretta connessione tra gli abiti che indossiamo e alcune reazioni allergiche che la nostra pelle può manifestare. In generale una reazione allergica è una risposta esagerata del nostro sistema immunitario ad uno o più agenti esterni individuati come offensivi. Nel caso dei tessuti, la reazione si può scatenare al contatto con alcune delle sostanze chimiche utilizzate per tingere o nobilitare il capo. I coloranti dispersi ne sono un esempio. Perché alcuni coloranti dispersi possono causare reazioni allergiche? I coloranti dispersi, tipicamente utilizzati per tingere i tessuti in poliestere, sono piccole molecole, di natura idrofobica (non si sciolgono cioè in acqua ma preferiscono ambienti oleosi o grassi,…). Per tali peculiarità, essi sono in grado di penetrare nella particolare struttura chimica del poliestere, altrettanti idrofobico, e tingerlo. Tuttavia, dal momento che sono molecole di dimensioni ridotte, tendono, in particolari condizioni, a fuoriuscire dalla fibra. Grazie al loro carattere lipofilico vengono facilmente assorbite dalla pelle

e, se il contatto è prolungato e profondo, favorito da un intenso sfregamento tra pelle e tessuto, tendono a sollecitare il nostro sistema immunitario. Ecco perché alcuni coloranti dispersi sono particolarmente inclini a provocare intense reazioni allergiche, particolarmente in presenza di sudorazione, frizione e sovrappeso. Ma quando vengono utilizzati? E come difendersi da reazioni indesiderate? Tessuti totalmente o parzialmente composti di poliestere e/o acetato sono sicuramente tinti con coloranti dispersi ed è quindi consigliabile, prima di utilizzarli, verificare che il tessuto non scarichi troppo colore (la prova di sfregamento su un fazzoletto bianco è sempre molto indicativa!). Se si sceglie di indossare tinte molto chiare o bianche il contatto con i coloranti viene molto limitato e con esso la probabilità dell’insorgere di reazioni cutanee dovute ai coloranti dispersi. Dato che comunque ogni lavorazione chimica, sia del poliestere, che di ogni altra fibra, richiede sempre l’uso di sostanze chimiche è buona e salutare abitudine lavare i capi prima di indossarli.


Un’indispensabile “ruota di Marketing scorta” il laboratorio di fiducia Ci sono momenti e occasioni nei quali vi trovate … con una gomma a terra: la vostra attrezzatura e/o la vostra esperienza non bastano per eseguire al meglio un determinato lavoro. Per esempio, la pulizia di un tappeto, magari di valore, di un capo in pelle, delle strane finiture, o più semplicemente un inaspettato “picco” di lavoro. La soluzione di questi problemi non è rinunciare al guadagno che potrebbe darvi quel lavoro, e neppure rischiare di fare un pasticcio, trattando il capo in modo inadeguato. Un buon laboratorio è la soluzione, ma dovete prepararvi per tempo. Il primo passo è trovare un buon laboratorio specializzato: su queste pagine ve ne proponiamo alcuni. È molto importante che il laboratorio non solo offra garanzie di qualità nel lavaggio, ma sia anche affidabile per puntualità e precisione nelle consegne. Prima di scegliere un laboratorio, è bene visitarne due o tre, verificando processi di lavoro, servizi ausiliari - come riparazioni e finissaggi - e smistamento delle merci. È importante farsi spiegare le principali problematiche nell’accettazione: più “bravi” sarete voi a distinguere i problemi posti da ciò che vi affida il cliente, più facile sarà il lavoro per tutti ed eviterete che un capo irrimediabilmente macchiato o rovinato faccia dei giri a vuoto. In ogni caso, se alcuni problemi non sono risolvibili o comportano un costo fuori dall’ordinario, il buon laboratorio vi avvisa, prima di procedere, in modo che abbiate l’autorizzazione del cliente. Può sempre succedere, anche ai più preparati, di rovinare un capo; verificate

CAMPANIA

che il vostro laboratorio sia assicurato; potrà evitare noie e contestazioni in seguito. In ogni caso, il laboratorio dovrebbe offrirvi un piccolo corso sui “capi impegnativi” e la loro manutenzione, prima di cominciare. Fate pubblicità; sono soldi che ritornano, moltiplicati I vostri clienti non possono certo indovinare che trattate tappeti, capi in pelle, abiti da sposa, ecc.; dovete farglielo sapere, e ricordarglielo in continuazione. La vostra vetrina è il mezzo principale per farlo: un autoadesivo sulla vetrina viene visto da tutti i vostri clienti e dai frequentatori di altre lavanderie che casualmente passano davanti al vostro esercizio. Chissà, potrebbe portarvi nuova clientela anche per i capi d’abbigliamento. Una scritta è meglio che niente, ma un’immagine vale mille parole: la foto di un bel tappeto aumenta l’efficacia dell’adesivo. Se offrite servizi accessori, come piccole riparazioni o autentici restauri, ditelo sulla vostra pubblicità. Può essere lo stimolo determinante ad affidarsi a voi, il resto seguirà. Soprattutto all’inizio di questi nuovi servizi, stampate dei volantini e fateli distribuire nelle caselle della posta della vostra zona. Un’offerta promozionale, come uno sconto, aumenterà di molto la resa della pubblicità e contribuirà a farvi conoscere nella vostra zona - non dimenticate di citare i vostri abituali servizi - ma attenzione: date un termine all’offerta, o vi troverete richieste di sconti anche dopo 10 anni. Anche qui, il vostro laboratorio può aiutarvi, sia con materiale pubblicitario, sia con preziosi consigli.

Plus - Qualità e professionalità al servizio di lavanderie e laboratori EMILIA ROMAGNA

confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni FRIULI VENEZIA GIULIA

PULIVAN S.A.S di Ivano Piano & C. ZONA INDUSTRIALE - LOTTO 120 73020 MELPIGNANO (LE) TEL.: 0836 330008 FAX: 0836 330008 E-Mail: info@pulivan.it SITO WEB: WWW.PULIVAN.IT Tappeti Lavaggio e restauro tappeti con esclusivo sistema di lavaggio DSP Plus - Qualità e professionalità al servizio di lavanderie e laboratori CALABRIA

PULIVAN S.A.S di Ivano Piano & C. ZONA INDUSTRIALE - LOTTO 120 73020 MELPIGNANO (LE) TEL.: 0836 330008 FAX: 0836 330008 E-Mail: info@pulivan.it SITO WEB: WWW.PULIVAN.IT Tappeti Lavaggio e restauro tappeti con esclusivo sistema di lavaggio DSP

ILVA LAVANDERIA di Gilioli franco & C. S.n.c. VIA ALESSANDRO TIARINI, 2 A 42122 REGGIO EMILIA TEL.: 0522 516965 FAX: 0522 516965 E-MAIL: laveria8@lavanderiailva.191.it SITO WEB: www.lavanderiailva.com Tappeti - piumoni, trapunte e coperte - lavaggio a secco ed acqua trattamento cashmere e maglieria in genere Trattiamo macchine particolari lavaggio a mano - Ritiro e consegna merce da concordare - Rapidità nella consegna PIEROTTI LAUNDRY NETWORK GROUP ZONA INDUSTRIALE PADULE 06024 GUBBIO (PG) TEL.: 075 9293137 FAX: 075 9293137 E-MAIL: info@pierottigroup.it SITO WEB: www.pierottigroup.it pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte -

RINNOVAfUR di Taddio Sergio VIA LODI, 18 33100 UDINE TEL.: 0432 402034 FAX: 0432 405224 E-MAIL: info@rinnovafur.it SITO WEB: www.rinnovafur.it Pelli - pellicce - rimessaggio - piumoni, trapunte e coperte - vendita prodotti professionali ed accessori Dal 1969… oltre 40 anni di professionalità a vostra disposizione Servizio, vendita e consulenza in un unico referente serio, affidabile e puntuale LAZIO

NUOVA RIVIERA DI PONENTE S.R.L. VIA DI TORRENOVA, 95 00133 ROMA


TEL.: 06 2014350 FAX: 06 2014350 E-MAIL: info@nuovarivieradiponente.it SITO WEB: WWW.NUOVARIVIERADIPONENTE.IT Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - restauro tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salvaspazio - capi in pelle da moto tendaggi - pulitura divani Dal 1956 …. Qualità per tradizione PIEROTTI LAUNDRY NETWORK GROUP ZONA INDUSTRIALE PADULE 06024 GUBBIO (PG) TEL.: 075 9293137 FAX: 075 9293137 E-MAIL: info@pierottigroup.it SITO WEB: www.pierottigroup.it pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni LIGURIA

ACQUACHIARA S.n.c. VIA ALBERTO DA GIUSSANO, 25 20011 CORBETTA (MI) TEL.: 335 6009507 E-MAIL: acquasecco@tiscali.it pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni - restauro tappeti Facciamo tutto ma proprio tutto il possibile… only professional clean by Acquachiara NEW PELL LINE S.A.S. VIA GIUSEPPE DI VITTORIO, 58 21029 VERGIATE (VA) TEL.: 0331 946990 FAX: 0331 948900 E-MAIL: info@newpellline.com SITO WEB: www.newpellline.com Pelli - pellicce - tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salva spazio - lavaggio a secco ed acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria e piccole riparazioni - lavaggio borse e scarpe Centro pulitura specializzato Leader nel settore sistemi di lavaggio innovativi - Il nostro obiettivo è la qualità REN PELL A.M.G.I. di Alessandro Miraglia

STRADA PER CHIERI 60 14019 VILLANOVA D’ASTI (AT) TEL.: 0141 946381 FAX: 0141 946381 E-MAIL: renpell@renpell.com pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni Utilizziamo: disinfettante e candeggiante Presidio Medico Chirurgico CREG n. 14160 LOMBARDIA

ACQUACHIARA S.n.c. VIA ALBERTO DA GIUSSANO, 25 20011 CORBETTA (MI) TEL.: 335 6009507 E-MAIL: acquasecco@tiscali.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni - restauro tappeti Facciamo tutto ma proprio tutto il possibile… only Professional clean by Acquachiara DBG SERVICE di Gerardo Delli Bovi VIA SAN MASSIMO, 94 20018 SEDRIANO (MI) TEL.: 02 90364359 FAX: 02 36547959 E-MAIL: info@dbgservice.it SITO WEB: WWW.dbgservice.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni - lavaggio borse e scarpe Consegne in 3 giorni - Su tutti i lavaggi ad acqua utilizziamo OZONIT prodotto disinfettante (Registrato Presidio Medico Chirurgico) EL CARIBE VIA DEI MORI, 7 A 24060 ROGNO (BERGAMO) TEL.: 035 967598 FAX: 035 4340815 E-MAIL: elcaribe@tin.it SITO WEB: WWW.ELCARIBE.IT Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - riparazione e restauro tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salvaspazio - lavaggio a secco ed acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria e piccole riparazioni -

trattamenti idrorepellenti Consegne settimanali - Disinfezione con ossigeno attivo - Antipioggia su pelli e tessuti e tende da esterno Tute da moto - Richiedi un preventivo ILVA LAVANDERIA di Gilioli franco & C. S.n.c. VIA ALESSANDRO TIARINI, 2 A 42122 REGGIO EMILIA TEL.: 0522 516965 FAX: 0522 516965 E-MAIL: laveria8@lavanderiailva.191.it SITO WEB: www.lavanderiailva.com Tappeti - piumoni, trapunte e coperte - lavaggio a secco ed acqua trattamento cashmere e maglieria in genere Trattiamo macchine particolari lavaggio a mano - Ritiro e consegna merce da concordare - Rapidità nella consegna NEW PELL LINE S.A.S. VIA GIUSEPPE DI VITTORIO, 58 21029 VERGIATE (VA) TEL.: 0331 946990 FAX: 0331 948900 E-MAIL: info@newpellline.com SITO WEB: www.newpellline.com Pelli – pellicce – tappeti – piumoni, trapunte e coperte – confezioni salva spazio - lavaggio a secco ed acqua – lavaggio wet cleaning – sartoria e piccole riparazioni – lavaggio borse e scarpe Centro pulitura specializzato – Leader nel settore sistemi di lavaggio innovativi – Il nostro obiettivo è la qualità REN PELL A.M.G.I. di Alessandro Miraglia STRADA PER CHIERI 60 14019 VILLANOVA D’ASTI (AT) TEL.: 0141 946381 FAX: 0141 946381 E-MAIL: renpell@renpell.com pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni Utilizziamo: disinfettante e candeggiante Presidio Medico Chirurgico CREG n. 14160 MARCHE

PIEROTTI LAUNDRY NETWORK GROUP ZONA INDUSTRIALE PADULE


06024 GUBBIO (PG) TEL.: 075 9293137 FAX: 075 9293137 E-MAIL: info@pierottigroup.it SITO WEB: www.pierottigroup.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni MOLISE

PULIVAN S.A.S di Ivano Piano & C. ZONA INDUSTRIALE – LOTTO 120 73020 MELPIGNANO (LE) TEL.: 0836 330008 FAX: 0836 330008 E-Mail: info@pulivan.it SITO WEB: WWW.PULIVAN.IT Tappeti Lavaggio e restauro tappeti con esclusivo sistema di lavaggio DSP Plus - Qualità e professionalità al servizio di lavanderie e laboratori PIEMONTE/VALLE D’AOSTA

ACQUACHIARA S.n.c. VIA ALBERTO DA GIUSSANO, 25 20011 CORBETTA (MI) TEL.: 335 6009507 E-MAIL: acquasecco@tiscali.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni - restauro tappeti Facciamo tutto ma proprio tutto il possibile… only Professional clean by Acquachiara REN PELL A.M.G.I. di Alessandro Miraglia STRADA PER CHIERI 60 14019 VILLANOVA D’ASTI (AT) TEL.: 0141 946381 FAX: 0141 946381 E-MAIL: renpell@renpell.com pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte - confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni Utilizziamo: disinfettante e candeggiante Presidio Medico Chirurgico CREG n. 14160

PUGLIA

PULIVAN S.A.S di Ivano Piano & C. ZONA INDUSTRIALE - LOTTO 120 73020 MELPIGNANO (LE) TEL.: 0836 330008 FAX: 0836 330008 E-Mail: info@pulivan.it SITO WEB: WWW.PULIVAN.IT Tappeti Lavaggio e restauro tappeti con esclusivo sistema di lavaggio DSP Plus - Qualità e professionalità al servizio di lavanderie e laboratori SELEKT QUICK WASH S.R.L. VIALE DELLA REPUBBLICA, 35 70020 CASSANO DELLE MURGE (BA) TEL.: 080 2466135 FAX: 080 2466038 Pelli - pellicce - tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salva spazio - lavaggio a secco ed acqua - lavaggio wet cleaning Consegne personalizzate Puntualità - Prezzi concordabili in contrattazione TINTOLAVANDERIA SILVESTRO VIA GIOVANNI XXIII, 13 70020 BITRITTO (BA) TEL. 080 631351 FAX: 080 3859525 E-MAIL: vitocarone@lavanderiasilvestro.com Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni, trapunte e coperte lavaggio a secco e acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni Qualità del lavaggio Organizzazione della gestione dei capi - Distribuzione ottimizzata alle esigenze del cliente TOSCANA

ILVA LAVANDERIA di Gilioli franco & C. S.n.c. VIA ALESSANDRO TIARINI, 2 A 42122 REGGIO EMILIA TEL.: 0522 516965 FAX: 0522 516965 E-MAIL: laveria8@lavanderiailva.191.it SITO WEB: www.lavanderiailva.com Tappeti - piumoni, trapunte e coper-

te - lavaggio a secco ed acqua trattamento cashmere e maglieria in genere Trattiamo macchine particolari lavaggio a mano - Ritiro e consegna merce da concordare - Rapidità nella consegna PIEROTTI LAUNDRY NETWORK GROUP ZONA INDUSTRIALE PADULE 06024 GUBBIO (PG) TEL.: 075 9293137 FAX: 075 9293137 E-MAIL: info@pierottigroup.it SITO WEB: www.pierottigroup.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni UMBRIA

PIEROTTI LAUNDRY NETWORK GROUP ZONA INDUSTRIALE PADULE 06024 GUBBIO (PG) TEL.: 075 9293137 FAX: 075 9293137 E-MAIL: info@pierottigroup.it SITO WEB: www.pierottigroup.it Pelli - pellicce - rimessaggio - tappeti - piumoni/trapunte/coperte confezioni salvaspazio - lavaggio a secco e lavaggio acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria/piccole riparazioni VENETO

NEW PELL LINE S.A.S. VIA GIUSEPPE DI VITTORIO, 58 21029 VERGIATE (VA) TEL.: 0331 946990 FAX: 0331 948900 E-MAIL: info@newpellline.com SITO WEB: www.newpellline.com Pelli - pellicce - tappeti - piumoni, trapunte e coperte - confezioni salva spazio - lavaggio a secco ed acqua - lavaggio wet cleaning - sartoria e piccole riparazioni - lavaggio borse e scarpe Centro pulitura specializzato Leader nel settore sistemi di lavaggio innovativi - Il nostro obiettivo è la qualità


Elenco iscritti all’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI comprende i fabbricanti di macchinari, attrezzature ed accessori per il lavaggio ad acqua e a secco, per la stiratura ed il finissaggio; i produttori di detergenti, solventi, materie ausiliarie; i produttori di manufatti tessili. Con il progredire della società ed il maggior rilievo posto alle tematiche legate all’igiene, alla pulizia, alla salvaguardia ambientale ed al risparmio energetico, il comparto della manutenzione dei tessili ha acquisito un’importanza ed un significato pregnante, soprattutto nei confronti di un’opinione pubblica che ha rivalutato e finalmente compreso la funzione socialmente utile svolta dal comparto.

S c o p i L’ASSOCIAZIONE FORNITORI AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILI si propone in modo specifico di: • riunire per la trattazione delle questioni di comune interesse tutti coloro che esercitano le attività legate alla manutenzione dei tessili; • stimolare la solidarietà e la collaborazione degli imprenditori del settore nel contesto di una libera e competitiva società in evoluzione; • promuovere e sostenere ogni iniziativa atta a favorire il miglior esercizio dell’attività delle imprese associate;

Vi segnaliamo i nominativi, suddivisi per settori merceologici, delle aziende fornitrici che hanno aderito all'Associazione secondo quanto previsto dallo Statuto.

MACCHINARI Aziende produttrici e filiali di produttori esteri ELECTROLUX PROfESSIONAL SPA Viale Treviso, 15 33170 PORDENONE PN fIRBIMATIC S.p.a. Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BO GRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.a. Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BL ILSA S.p.a. Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BO IMESA S.p.a. Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TV IRON S.r.l. Via Piano Selva-Z.I. 63040 MALTIGNANO AP ITALCLEAN S.r.l. Via Ossola, 7 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO JENSEN ITALIA S.r.l. Strada Provinciale Novedratese, 46 22060 NOVEDRATE CO KANNEGIESSER ITALIA S.r.l. Via C. Pavese, 1/3 20090 OPERA MI LAVASTIR S.R.L. Contrada Motta 87040 CASTROLIBERO CS MAESTRELLI S.r.l. Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BO MIELE ITALIA S.r.l. Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZ

D 64

DETERGO NOVEMBRE 2011

• difendere i legittimi interessi dei soci in tutte le questioni di ordine economico, giuridico e sindacale; • collaborare per le questioni di interesse generale, tanto con le autorità, quanto con eventuali altre Associazioni proponentesi scopi identici o similari ai propri; • diffondere anche con corsi professionali, studi, consulenze, ricerche, mostre, esposizioni, pubblicazioni, opere di divulgazione e con ogni mezzo utile la conoscenza, lo sviluppo, il progresso, la discussione delle attività proprie del settore merceologico per il miglioramento del prodotto e la riduzione dei costi anche nell’interesse della clientela; • attivare contatti con Enti, Ministeri ed Istituzioni.

Mentre ringraziamo le aziende che già lo hanno fatto, confidiamo nell’adesione di numerose altre.

MONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTION Via Emilia Ovest, 1123-a 41100 MODENA MO PAZZI S.r.l. Contrada Vallecupa 64010 COLONNELLA TE PIZZARDI S.r.l. Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MI RATIONAL S.r.l. AGA Brand Via Catagnina, 10 54100 MASSA MS REALSTAR S.r.l. Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BO RENZACCI S.p.a. Via Morandi, 13 06012 CITTA' DI CASTELLO PG SKEMA S.r.l. Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MO THERMINDUS S.r.l. Via Gino Capponi, 26 50121 FIRENZE FI UNION S.p.a. Via Labriola, 4 d 40010 SALA BOLOGNESE BO VACUUM PUMP S.p.a. Via Olgiate Molgora, 26 - Loc. Beverate 23883 BRIVIO LC ZETOLINK S.r.l. Piazza Leopoldo, 11 50134 FIRENZE FI

Distributori LAVATEC LT ITALIA S.r.l. Via delle Industrie 26010 CASALETTO CEREDANO CR LOGIK SOLUTION S.r.l. Via Eschilo, 194 00125 ROMA SETEL S.r.l. Via delle Industrie 26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIRO Aziende produttrici e filiali di produttori esteri BARBANTI CARLO S.n.c. Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MO DUE EffE S.p.a. Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BO fIMAS S.r.l. Corso Genova, 252 27029 Vigevano PV GHIDINI BENVENUTO S.r.l. Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MI PONY S.p.a. Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MI SIL fIM S.r.l. - marchio SILC Via Campania, 19 60035 JESI AN TREVIL S.r.l. Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

Distributori LAVASECCO 1 ORA-CATINET/Sankosha S.r.l. Via Roma, 108 10070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC. Aziende produttrici e filiali di produttori esteri ALBERTI ANGELO PRODOTTI CHIMICI Via 1° Maggio, 22/24 40064 OZZANO DELL'EMILIA BO BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l. Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MI CHT ITALIA S.r.l. Via Luigi Settembrini, 9 20020 LAINATE MI


CHRISTEYNS ITALIA Via F.lli di Dio, 2 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI DIM S.R.L. Detergenti Ind. Milano Via Guglielmo Marconi, 15 20051 LIMBIATE MI ECOLAB Via Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni 20864 AGRATE BRIANZA MB fALVO S.a.s. Via del Progresso, 12 00065 Fiano Romano RM G.B.M. ELETTROCHIMICA S.r.l. Via Fiumicino San Mauro, 120/130 47039 SAVIGNANO SUL RUBICONE FO MONTEGA S.r.l. Via Larga, 66 47843 Misano Adriatico RN RARO S.r.l. Via 1° Maggio, 14 75100 MATERA MT TENSIOCHIMICA IND. S.p.a. Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BS

Distributori A.P.LAV. di Lucidi Contrada San Pietro, 12 63010 MASSIGNANO AP

MANUFATTI TESSILI Aziende produttrici e filiali di produttori esteri CORITEX S.n.c. Via Ca' Volpari, 25 24024 GANDINO BG EMMEBIESSE S.p.a. Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO AL GASTALDI & C. S.p.a. Industria Tessile Via Roma, 10 22046 MERONE CO LAMPERTI CARLO TESSITURA E fIGLIO S.p.a. Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LC MASA S.p.a. INDUSTRIE TESSILI Via Mestre, 37 - Loc. Bolladello 21050 CAIRATE VA NOBILTEX S.R.L. - GRUPPO TESSILE LG VIA 1° Maggio, 39/41 25038 ROVATO BS PAROTEX S.r.l. Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VA TELERIE GLORIA S.n.c. Viale Carlo Maria Maggi 25 - Loc. Peregallo 20855 LESMO MB TESSIL TORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MI

Distributori CROTEX ITALIA S.r.l. Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

ACCESSORI Aziende produttrici e filiali di produttori esteri A 13 S.r.l. Via Venini, 57 20127 MILANO ABG SYSTEMS S.r.l. Via Milano, 7 20084 LACCHIARELLA MI ALVI S.r.l. Strada Statale, 230, 49 13030 CARESANABLOT VC NUOVA fOLATI S.r.l. Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RM

Distributori LAUNDRY SUPPLIES S.r.l. Via Sangallo, 31 - Zona Sambuca 50028 TAVARNELLE VAL DI PESA FI SCAL S.r.l. Viale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

D www.assofornitori.com

DETERGO Pubblicazione ufficiale dell’Unione Italiana Manutenzione dei Tessili e Affini

Membro di: International Textile Care Press Club

Direttore responsabile: Diego Zambelli Comitato di direzione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Cesare Locati, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Pino Pisacane, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Giovanni Salvati Si ringraziano i signori: Letizia Baccichet, Vittorio Cianci, Enrico Hachen, Cesare Locati, Claudio Montanari, Daniela Passione, Lucia Rambaldi, Caterina Vaiuso Segretario Generale: Ugo Sala Segretaria di redazione: Franca Cesarini Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via A Masina, 9 Tel 02 39314120 • Fax 02 39315160 • e-mail: info@detergomagazine.net Progetto grafico e impaginazione: STRIKE • Via F.lli Rizzardi, 10 • 20151 Milano tel 02 36508778 • e-mail: strike.sala@tiscalinet.it Stampa: Presscolor • Milano La riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta. Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 42,00 • Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50 I versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo: C/C Postale n° 60515715 BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXX Gli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni. Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano. Tiratura: 10.000 copie La pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della Rivista

Autorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa al ROC N. 18402 Distribuzione: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DBC (Filiale di MILANO)

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALI INFORMATIVA AI LETTORI Rendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spedizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano. I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs. 196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici. In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengono utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso con l’attività editoriale della Deterservice srl. Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, di sapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica o anche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati per scopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto……………………………………………………………..................... Azienda…………………………………………………………................................. Indirizzo……………………………………………………….................................... Località………….....………................................ Cap…………… Prov. ………… Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano- e-mail: detergo@libero.it - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160 Ë di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl; Ë di modificare i dati come sopra specificati; Ë di cancellare nell’archivio i suoi dati FIRMA .............................................................................


INDICE DEGLI INSERZIONISTI CHT ITALIA S.R.L. DREAMYDRESS S.R.L. ECOLAB FALVO S.A.S. FIRBIMATIC S.P.A. ILSA S.P.A. IMESA S.P.A. KANNEGIESSER ITALIA LAVASECCO 1 ORA S.R.L. MASA S.P.A. SIL FIM S.R.L. marchio SILC SOCHIL CHIMICA S.R.L. TECNOWASH S.R.L. TESSILTORRE S.R.L.

19 40 3 57 3a DI COPERTINA 49 35 2a DI COPERTINA 47 4 31 25 a 1 DI COPERTINA 4a DI COPERTINA




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.