Lettera aperta alle attività produttive sulla gestione della Tarsu

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LETTERA APERTA ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE LA GESTIONE DEL SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI A UBOLDO: UN CONFRONTO. Come le sarà noto, l’attuale Amministrazione Comunale ha deliberato un aumento secco del 15% nelle tariffe del servizio di raccolta rifiuti urbani. Tale aumento si applicherà indifferentemente a qualsiasi tipo di utenza: residenziale ed economica (commercio, artigianato, industria, servizi). L’attuale Sindaco ha diramato ai cittadini un comunicato ufficiale, con logo del Comune, con cui intendeva spiegare la scelta adottata. Non c’è spazio qui per commentare le parole dell’attuale Sindaco e i suoi numerosi strafalcioni aritmetici (tutti i saldi dei bilanci rifiuti dal 2005 al 2010 da lui indicati sono sbagliati, calcolatrice alla mano) e previsionali. Si sappia, ad esempio, che il deficit 2009 non è stato di euro 252.475, come l’attuale Sindaco scrive, ma di euro 93.914 (fonte Bilancio Consuntivo 2009). Ci preme, invece, illustrarle quanto è stato compiuto dalla nostra Amministrazione Comunale 20022007 in materia di Servizio Raccolta Rifiuti. Ciò perché, se lo riterrà, lei potrà porre a confronto il nostro metodo nell’affrontare il problema rifiuti con quello adottato dall’attuale Amministrazione. Tutti i dati che seguono sono ufficiali, fonte Bilanci Comunali. In sei anni avevamo ridotto il deficit di due terzi. Diciamo subito che all’epoca del nostro insediamento la Raccolta Rifiuti presentava un deficit di euro 316.992 (fonte Bilancio Consuntivo 2002), una gravissima sottrazione di risorse al bilancio generale. Ridurre quel deficit era una vera priorità. Non intendevamo tuttavia cavarcela coi soli aumenti tariffari. Siamo tutti capaci di chiudere un deficit tassando brutalmente i cittadini. Volevamo invece combinare assieme potenziamento della raccolta differenziata, recupero del sommerso nel gettito della Tassa Rifiuti (Tarsu) e, infine, ritocchi alle tariffe della Tarsu ma moderati, periodici e comprensibili.

E’ stata un’operazione complessa, condotta lungo tutto il periodo 2002-2007. Ma in tal modo il deficit, “a regime”, del bilancio Servizio Raccolta Rifiuti si riduceva a fine 2007 a euro 179.854 (fonte Bilancio Consuntivo 2007), migliorato quindi di euro 137.138 rispetto al 2002. La riduzione era strutturale: si protrarrà nel 2008 (deficit: euro 87.080) e nel 2009 (deficit: e uro 93.914).

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Nella pagina precedente lei può osservare un diagramma indicante la dinamica del deficit in questione dal Bilancio 2002 al Bilancio 2007, anni coperti dalla nostra Amministrazione, e quello degli anni 2008 e 2009 immediatamente successivi ma ancora beneficiari dei nostri interventi. In sostanza: Deficit 2002: euro 317.000 circa (copertura costi al 64,80%). Deficit sei anni dopo: euro 94.000 circa (copertura costi al 91,33%). Crediamo che i cittadini abbiano apprezzato questo nostro modo di ridurre il deficit. Ne è riprova il fatto che gli aumenti tariffari da noi introdotti, moderati e diluiti nel tempo, furono giudicati equi. Ma quale è stata, in concreto, la nostra gestione del servizio e la nostra politica tariffaria? Nel 2003 abbiamo introdotto un primo aumento pari al 5%. Inevitabile: il deficit era drammatico. Nel frattempo però abbiamo avviato e poi messo a regime la raccolta differenziata: umido, carta e cartone, plastica, vetro; raccolta a domicilio. Così i costi di smaltimento si riducevano nettamente. Nel 2005 abbiamo introdotto un secondo aumento, sempre del 5% e nel frattempo abbiamo avviato il piano dettagliato di recupero del sommerso nella tassa rifiuti. La base imponibile veniva allargata e il gettito accresciuto strutturalmente. Nel 2007, due anni dopo, ci apprestavamo a introdurre un terzo aumento pari al 2%. Nel frattempo, però, dall’analisi dei dati emergeva la forte sproporzione esistente tra la tariffa per le residenze e le tariffe per le attività economiche. Le tariffe economiche risultavano infatti sproporzionatamente alte, considerando che la Tarsu è una tassa, non un’imposta sul reddito. Abbiamo allora deciso per un aumento, comunque contenuto, del 2% della sola tariffa residenziale. Restavano immutate invece le tariffe per le attività economiche, nella prospettiva (a conclusione del lavoro fatto) di un generale riequilibrio tariffario, in forza del quale l’onere per ogni attività economica tenesse meglio conto della capacità teorica di produrre rifiuti. I noti eventi elettorali del 2007 ci avrebbero però impedito (ingiustamente, come noto) la partecipazione alle elezioni e, in caso di riconferma, il ritorno alla continuità amministrativa. Questo è stato il lavoro da noi compiuto. A lei, se lo riterrà, fare confronti e trarre un sereno giudizio. Se non fosse convinto da quanto esposto fin qui, siamo sempre disponibili a confrontarci con lei di persona. Cordiali saluti. Uboldo, novembre 2010

Il Centrosinistra di Uboldo Lista Civica fondata nel 2001

P.s.: oggi, nulla sappiamo sulle ragioni per cui, stando all’attuale Sindaco, il deficit con la sua Amministrazione riesplode (previsione 2010). Sappiamo di certo che introdurre tra i costi 2010 le spese per «rimozione neve dall’abitato» (euro 86.012) è certamente discutibile, a maggior ragione quando non lo si spiega nei volantini ufficiali.

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