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Noi siamo natura

di Gianluca Florulli

Finalmente Il ritorno alle origini, alla natura, non importa che sia un appezzamento immenso, basta un fazzoletto di terra per permettere lo sviluppo di un piccolo orto e veder crescere rapidamente pomodori, zucchine, lattuga, peperoni, cetrioli, melanzane, peperoncini, fagiolini, basilico, rosmarino, mentuccia, prezzemolo, origano e tutte le aromatiche di uso quotidiano in cucina capaci di crescere anche in vaso. In molti Paesi si sta attualmente assistendo al fenomeno della moltiplicazione degli orti fai da te nei giardini privati, nei terrazzi, nei balconi, nei cortili condominiali per un’attività scelta da molti come un momento di “silenzio”, per passione, per gratificazione personale e per garantirsi una qualità degli ortaggi che si portano in tavola. Non è una scelta dettata da risparmio visto che è statisticamente provato che gran parte dei prodotti coltivati vengono poi regalati a parenti ed amici, un gesto di condivisione caloroso e colmo di messaggi positivi. Negli Stati Uniti il cosiddetto “terrace garden” sta appassionando sempre più persone con insalate e pomodori che spuntano fin sui tetti di grattacieli e case di New York, San Francisco, Boston; una nuova visione rispetto all’importanza del cibo che scegliamo per nutrirci che è alla base di un risveglio delle coscienze. Si, perché l’uomo si sta finalmente accorgendo che è parte della natura e che “viverla” rimane uno dei momenti più belli, più naturali dell’esistenza. Anche in Italia nascono gli orti urbani: spazi verdi, personali o condivisi, gestiti dai Comuni, da Cooperative dove si offre l’opportunità di coltivare i propri ortaggi socializzando con gli altri agricoltori metropolitani. I nuovi orti non offrono solo prodotti da mangiare, ma anche svago una nuova socialità e risposte ambientali. A questo proposito, il movimento spontaneo nato sulla base di questa nuova ecologia privata è stato definito con il termine di "agricivismo". Si ritiene che il prendersi cura di un orto favorisca la crescita di alcune virtù fondamentali quali la gentilezza, la precisione, la metodicità, la pazienza e la capacità di dare un senso di appartenenza al pianeta e far pensare ai fenomeni climatici. Questa è un’attività che ci regalerà un momento di “digiuno” dai rumori, dalle immagini, dalle code in auto e dal cellulare. Questi spazi verdi danno la possibilità di socializzare con gli altri ma anche allo stesso tempo avere la possibilità di isolarsi e dialogare con sé stessi, di fermarsi, di ascoltare il respiro, di affondare le mani nella terra e di guardare il sole, si perché anche noi siamo natura.

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