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Adolescenti fragili, il cane come media- tore relazionale

Adolescenti fragili, il cane come mediatore relazionale

di Miriam Maestrini

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CORREGGIO MICHELI (MN) –Corte Margonara si occupa da tempo di Interventi Assistiti con gli Animali. In particolare, cani e cavalli vengono coinvolti in progetti di terapia individuale a beneficio di persone con diverse fragilità. Il cane è sicuramente l'animale più impiegato in questo tipo di terapia. Ma perché proprio il cane? “Il migliore amico dell'uomo” è un essere estremamente sociale, noto per la capacità di relazionarsi con le persone, ha un forte senso di collaborazione con l'uomo ed è in grado di apprendere numerosi esercizi-giochi spendibili per raggiungere diversi obiettivi. Inoltre, grazie alla selezione che ne ha plasmato aspetto e comportamento, presenta una notevole multiformità. Per queste caratteristiche, ma soprattutto per le sue capacità relazionali e per lo scambio emozionale che ne deriva, il cane è considerato un ottimo co-terapeuta nel sostegno di adolescenti con fragilità.

L'adolescenza è una fase dello sviluppo estremamente delicata, segnata da cambiamenti fisici e psicologici importanti. È l'età in cui i ragazzi si costruiscono un'identità, intesa come consapevolezza di sé, attraverso il confronto con i coetanei, il conflitto con i genitori, la maturazione della capacità di scelta, il riconoscimento delle proprie abilità e delle proprie emozioni, l'accettazione di regole e limiti connotate di valori e attraverso la ricerca di un'autonomia responsabile. Non è un percorso facile o lineare e l'adolescente fragile, per le sue caratteristiche, trova spesso ulteriori difficoltà nell'affrontare crisi ed ostacoli. L'adolescente necessita di sentirsi capace, ascoltato e compreso dagli adulti di riferimento. Il cane si inserisce nel rapporto fra

l'adolescente e la figura educativa in quanto mediatore della relazione. Tra utente e cane la comunicazione passa attraverso canali sensoriali di grande immediatezza, rompendo gli schemi usuali. Il cane è un essere non giudicante, accogliente, estremamente espressivo e disponibile, in grado di stimolare a tirar fuori sicurezza ed au-

tocontrollo operando sull'autostima

e l'emotività della persona. È fondamentale che gli Operatori di Pet-Therapy conoscano in profondità gli animali. La scelta stessa dell’animale, con le sue peculiarità etologiche e fisiologiche, con tratti di personalità idonei al caso, rappresenta una fase delicata e preziosa affinché avvenga poi un significativo coinvolgimento emozionale utile ai fini terapeutici.