Cresa Informa n. 5/2014

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Graf. 1 Effetti regionali della crisi: imprese e occupati al 2013 (2007=100) 105

Occupati nell'industria in senso stretto

T. A. Adige 100 F. V. Giulia 95

E. RomagnaBasilicata

Lazio

Lombardia 90

Liguria Calabria

Sicilia

85

80

Marche

Sardegna

70

72

74

U mbria

Abruzzo

Toscana

Piemonte

Campania

V. D'Aosta

Puglia 76

Veneto

Molise

78 80 82 Imprese manifatturiere

84

Tabella 2 Indicatori del mercato del lavoro (riferiti alla popolazione 15-64 anni) Abruzzo Marche Veneto E. Romagna Lombardia Tasso di occupazione 2008 59,0 64,7 66,4 70,2 67,0 2009 55,7 63,8 64,6 68,5 65,8 2010 55,5 63,7 64,5 67,4 65,1 2011 56,8 62,8 64,9 67,9 64,7 2012 56,8 62,6 65,0 67,6 64,7 2013 54,8 61,0 63,3 66,6 64,9 Tasso di disoccupazione 2008 6,6 4,7 3,6 3,2 3,8 2009 8,2 6,7 4,8 4,9 5,4 2010 8,9 5,8 5,8 5,8 5,7 2011 8,6 6,8 5,1 5,4 5,8 2012 11,0 9,3 6,7 7,2 7,6 2013 11,4 11,1 7,6 8,5 8,1 Tasso di attività 2008 63,1 67,9 68,9 72,6 69,6 2009 60,7 68,4 67,9 72,0 69,6 2010 60,9 67,6 68,4 71,6 69,0 2011 62,1 67,4 68,4 71,8 68,7 2012 63,8 69,1 69,6 72,8 70,0 2013 62,0 68,8 68,6 72,6 70,7 Fonte: elaborazioni su dati Istat.

86

88

90

Mezzogiorno

Italia

46,1 44,6 43,9 44,0 43,8 42,0

58,7 57,5 56,9 56,9 56,8 55,6

12,1 12,6 13,5 13,7 17,4 19,7

6,8 7,9 8,5 8,5 10,8 12,2

52,4 51,1 50,8 51,0 53,0 52,5

63,0 62,4 62,2 62,2 63,7 63,5

In termini occupazionali l’Abruzzo ha registrato perdite più che doppie a quelle sperimentate in media nelle regioni centro-settentrionali: nonostante sia stata pesantemente colpita nella prima fase della crisi (-4,7% gli occupati dal 2008 al 2010, tra i peggiori risultati del paese) la nostra regione ha poi raccolto l’opportunità della ripresa occupazionale del biennio 2010-2011 in misura superiore ad altre (graf. 2). I dati più recenti, relativi al 2013, in un contesto di ingente caduta complessiva e del Sud in particolare, mostrano un Abruzzo colpito pesantemente anche se con intensità minore nel confronto con le altre regioni meridionali. In valori assoluti il calo dello stock di occupati è stato pari a circa 28 mila lavoratori nell’arco di cinque anni. La tendenza a “diluire” la riduzione dei posti di lavoro si è spinta oltre il consueto ritardo con cui si manifestano gli effetti occupazionali rispetto alle oscillazioni del ciclo produttivo, confermando una certa capacità di resilienza del mercato del lavoro abruzzese.

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