I' Grillo Fiorentino novembre

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a i p o c ita u t a r g

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I’Grillo Fiorentino

In cover In copertina potete ammirare un particolare di un dipinto di Roberto Guerri, che ha per oggetto la nota e amata Pescaia di Santa Rosa (acrilico su tela del 1994) e che fa parte di una serie di pitture su tela e chine su cartoncino dedicate alla Firenze Medievale, catalogate in una mostra nel 2003 al Castello di Legri Calenzano (FI) e nel 2004 alla Galleria “ViaLarga” di via Cavour a Firenze. Roberto è un pittore aretino, originario della Val di Chiana, soprannominato nel suo paese “il Morino” che ha studiato e vissuto a Firenze, con studio abitazione in via Pisana, che ama soffermarsi sulla bellezza antica della città di Fiorenza, tanto da offrire a chi osserva le sue opere “l’immagine di Firenze com’era”, bella e pulita, grazie a linee e colori nitidi. Netti. Precisi. Presto andremo a trovarlo con lo scopo di conoscere e far conoscere meglio ai lettori de I’Grillo Fiorentino lui e la sua arte.

Alcuni dei punti dove trovare I’Grillo! CALENZANO CARTOLERIA ANNA di Fissi Via Roma 51 FOTO CINE GORI - Via Roma 45 spartaco giovannelli Via Giusti 18 edicola Fabio Giuliani Via A. Cioni - Settimello Biblioteca civica Via Sandro Pertini L’arcobaleno Piazza del Ghirlandaio CASA DEL POPOLO - Via Puccini 79 BAR JOMAT - Via Roma 35 Misericordia di Calenzano Via Filippo Brunelleschi, 5 pasticceria SOTTANGOLO Via Don Giovanni Minzoni, 25 CAMPI BISENZIO piedino scarpe - Via M. Falcini 1 BAR CANTINI - Via S. Stefano 46 EDICOLA di Lorenzo Pancani Via San Martino 197 EDICOLA di Fanfani Andrea Via B. Rucellai 12 FOTODIGITAL CAMPI BISENZIO Piazza Dante,29 TEATRODANTE CARLO MONNI Piazza Dante Alighieri, 23 SAN FREDIANO CIRCOLO RICREATIVO RONDINELLA DEL TORRINO Via Lungo Le Mura di Santa Rosa, 2 Firenze ISOLOTTO BAR CAFFE’ DEI MORI Via Cecioni, 106 Firenze CASEIFICIO I DUE PINI Via Cecioni, 102 Firenze CARTOLERIA ARCHIMEDE Via Libero Andreotti, 15 Firenze ELLE. TI. ELLE. BOTTEGA ARTIGIANA DI OREFICERIA Via delle Azalee 8/10 Firenze FLORENCE SPORTING CLUB Via Mortuli, Firenze TABACCHI – TRIS – TOTIP – LOTTO – TOTOCALCIO – TOTOGOL – SUPERENALOTTO CEROSIMO SANTINO Piazza dell’Isolotto, 5/R Firenze BAR I PORTICI Piazza dell’Isolotto, Firenze

CIRCOLO ARCI ISOLOTTO Via Maccari, 104 Firenze MACELLERIA BALDI BRINO & C. SAS – Via Pio Fedi, 28 Firenze LEGNAIA – S. QUIRICO TABACCHI (EX FOLLIA VIOLA) Via Sant’Angelo, 19 Firenze CAFFE’ IMPERIALE Via Cigoli, 33 Firenze SUPERPIZZA DI GUIDOTTI MASSIMO – Via Antonio del Pollaiolo, 188 Firenze BAR TABACCHERIA FANCELLI Via Antonio del Pollaiolo, 19 Firenze CASA DEL POPOLO F.LLI TADDEI CINEMA S.MS. SAN QUIRICO Via Pisana, 576 Firenze MONTICELLI - SOFFIANO - PONTE A GREVE CASA DEL POPOLO 25 APRILE Via Bronzino, 117 – Firenze MISS BIBI BAR – Via di Scandicci 12 cr, angolo Via Nicola Pisano Firenze FM EDICOLA LIBRERIA – Via di Scandicci (davanti a Bibi Bar) Firenze LAVANDERIA SELF SERVICE EXPRESS WASH Via degli Arcipressi 34 Firenze TENNIS CRAL Via del Filarete, 11 Firenze MACELLERIA FRATELLI SANI Via Spinello Aretino 1/r, Firenze OPS CAFFÈ C/O COOP PONTE A GREVE – Viuzzo delle Case Nuove, Firenze LE BAGNESE - SCANDICCI - CASELLINA PISCINA UISP NUOTO SCANDICCI 1982 – Via Cassioli, 4 Le Bagnese - Scandicci FI CENTROLIBRO Piazzale Resistenza, 2b Scandicci FI MILENA CALZATURE Via Alfieri, 16/18 Scandicci FI FORMAGGI DUCCESCHI M. CRISTINA, PINZAUTI PAOLO E C. Via Aleardi, 27/29 Scandicci FI BAR NUOVO SCANDILAND Via Del Rossi, 53f Scandicci FI PUNTO SNAI SCANDICCI – Via dei Rossi, angolo Via Alfieri, Scandicci FI

BAR PASTICCERIA MONATTI Via Vincenzo Monti, 2 Scandicci FI FOTO OTTICA POLI & GALASSI Via Vincenzo Monti, 8 Scandicci FI PASTICCERIA CAFFETTERIA LAQUALE – Via Turri, 48 Scandicci FI BAR AURORA – Via San Bartolo in Tuto, 1 – Scandicci FI BAR LA BUSSOLA – Via Donizetti, 26 Casellina – Scandicci FI PASTICCERIA ACQUILA & AQUILA Via Santa Maria a Greve, 24 Scandicci FI Via G. Pascoli, 9/11 – Scandicci FI MAXSI negozi per comunicare Piazza Matteotti, 7 – Scandicci FI CAMPO DI MARTE - FIORELLA COVERCIANO AGIP - Piazza Alberti Firenze IL PANE DI PINTO… Via Cento Stelle, 1 Firenze PASTICCERIA GELATERIA BADIANI Viale dei Mille, 20r Firenze GELATERIA CONTI Viale dei Mille, 2 Firenze SCHEGGI PANINERIA VINERIA Viale dei Mille, 1C/R Firenze BAR MARISA Viale Manfredo Fanti, 41 Firenze VIOLAPOINT Via Goffredo Mameli, 2b Firenze RISTORANTE PIZZERIA 11 LEONI Viale Manfredo Fanti, 3 Firenze CAFFÈ MARATONA Viale Manfredo Fanti, 7/r Firenze ZONA STADIO Viale Calatafimi, 4/A Firenze UNIONE SPORTIVA AFFRICO Viale Manfredo Fanti, 20 Firenze TRATTORIA IL PALLAIO Via Pier Fortunato Calvi, 2/r Firenze BAR I’ PAPPAGALLO – Via Fra’ Giovanni Angelico, 1 Firenze PIZZERIA RISTORANTE FIORELLA Via Gabriele D’Annunzio, 11 Firenze OSTERIA-PIZZERIA I’ GIUGGIOLO Viale Righi, 3 Firenze GELATERIA CIOLLI Via Ramazzini, 95/97 Firenze BELLA BLU Via Lungo L’Africo, 96r Firenze

BAGNO A RIPOLI VIALE EUROPA CAFFETTERIA RIMANI Viale Europa, 128 Firenze CAFFÈ EUROPA Viale Europa, 113 Firenze PASTICCERIA MARCELLO Viale Europa, 169 Firenze VIDOCQ SPORT Viale Europa, 119 Firenze VITTORIA ASSICURAZIONI Piazza Bernardino Pio, 47 (zona Viale Europa) Firenze PASTICCERIA JADA Via Kassel, 9-11 Firenze GIORNALI…E NON SOLO Via Kassel, 13 Firenze CASTELLO E SESTO FIORENTINO CICCIO PENNELLO OSTERIA Via Olmi - Sesto Fiorentino CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE SPORTIVO CASTELLO Via Reginaldo Giuliani, 374 edicola paolo Via Reginaldo Giuliani 143 CALZATURE ABBIGLIAMENTO PELLETTERIA VIADONATELLO Via Gramsci, 350-352-354 (Piazza Ginori) ABBIGLIAMENTO CHIOSTRI Piazza Vittorio Veneto, 12/13/14 BAR TABACCHI IL QUERCIOLINO Via Della Querciola 37 Sesto F.no Edicola Rodolfo Pagnini Viale Ariosto Sesto F.no Cartoedicola Colonnata piazza M. Rapisardi, 16 Cartoleria Landrini Gino Via Gramsci, 397 Edicola cartoleria Camporella Viale 1 Maggio, 318 G&G di Guerri David e Lorenzo v.le Togliatti, 218 Giornali ed Altro di Civai Gaia Via G.Leopardi Giornali- cartoleria Tacconi articoli da regalo Via Gramsci 145 Circolo ARCI Padule Via del Risorgimento, 237 ISOLA DEL RESPIRO Via Fucini, 4

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

Firenze ricorda

l’alluvione del ‘66 a cura di Andrea Giannattasio

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inquant’anni lunghi 356 giorni. Mezzo secolo di storia racchiuso in tantissime attività di intrattenimento rivolte a Firenze, ai toscani e a tutte le popolazioni del mondo con lo scopo di tramandare nelle memorie dei posteri il disastro ecologico fiorentino più grande dell’era recente. Si sono celebrati nell’arco di tutto il 2016 i primi 50 anni trascorsi dall’alluvione del fiume Arno, l’esondazione che mise in ginocchio la città di Firenze nelle prime ore della notte del 4 novembre del 1966 e che costò la vita a 17 fiorentini e a 18 persone della provincia, tra le quali due bambini di tre anni (entrambi di Sesto Fiorentino). La calamità naturale più grave di sempre, che Firenze ed il sindaco Dario Nardella hanno deciso di ricordare attraverso una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza intera, iniziate già nello scorso gennaio, grazie soprattutto all’impegno del comitato “2016: Progetto Firenze”, che attraverso l’attento lavoro di decine e decine di volontari (con il supporto della Regione Toscana, delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio) ha avviato un ricco percorso di eventi, mostre e spettacoli per adulti e giovani allo scopo di sensibilizzare e far conoscere tutti gli aspetti legati all’alluvione del ’66: dalle cause alle tragiche conseguenze fino all’eccezionale lavoro che permise poi a Firenze di rialzarsi in piedi nel giro di pochi mesi.

Una rinascita quasi miracolosa alla quale presero parte studenti e persone comuni provenienti da oltre sessanta Paesi, che diedero un contributo decisivo alla ricostruzione, al restauro, alla messa in sicurezza ed alla ripresa della vita quotidiana del capoluogo toscano. Ed è proprio dalla risposta corale che abbracciò una Firenze ormai sommersa da acqua, melma e fango, che le istituzioni hanno scelto di ripartire, strutturando il 50° anniversario dell’alluvione come un grande evento itinerante nel corso del quale informare fiorentini e non attraverso le illustrazioni di tutte le più importanti tematiche ambientali, attraverso il motore della solidarietà, per arrivare allo studio della cultura del patrimonio. Grande interesse, in tal senso, ha riscosso il vertice che si è svolto a Palazzo Vecchio alla presenza dei sindaci italiani delle più importanti città di fiume, evento che ha preceduto una intensa sessione di studi sul rischio idrogeologico regione per regione, oltre che la giornata nazionale del volontariato di protezione civile e la “ciclopedalata” di due giorni sviluppata lungo l’intero corso del fiume Arno, dalle pendici del monte Falterona fino alla foce. Tra le sedi più importanti che hanno accolto e continueranno a farlo fino a fine anno spazi di ricordi condivisi (documenti, storie, filmati

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ed immagini dell’epoca) sono stati scelti Palazzo Medici-Riccardi, che già da svariati mesi ospita al suo interno un percorso cronologico attraverso foto e testimonianze dell’alluvione del ’66, con un focus particolare sui danni al patrimonio culturale di Firenze e sui relativi restauri, e la basilica di Santa Croce, che - in quanto vero e proprio simbolo del dramma dell’esondazione - è diventata ben presto il teatro della ricostruzione del drammatico evento: e proprio dove cinquant’anni fa fu gravemente deturpato il Crocifisso di Cimabue, il Comune ha scelto per l’occasione di far tornare ad ammirare l’“Ultima cena” dipinta dal Vasari, tela rimasta a lungo in sede di restauro dopo essere stata a sua volta colpita dai disastri di quel maledetto novembre di mezzo secolo fa. I veri protagonisti del 50° anniversario dell’alluvione sono stati però, come sempre, gli Angeli del Fango, i più importanti fautori della rinascita di Firenze, che sono stati omaggiati nel Salone de’ Cinquecento dalle autorità cittadine alla presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato appositamente in città per quella che può essere definita senza mezzi termini la ricorrenza più apprezzabile ma allo stesso tempo struggente di tutto il 2016 e, probabilmente, del recente inizio di secolo nella città di Firenze.

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI • Per le antiche vie

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l ricordo dell’alluvione di colui che è stato direttore dell’Opificio delle Pietre Dure, Bruno Santi, che attraverso questa breve intervista concessa a I’Grillo Fiorentino in occasione del 50° anniversario di quel disastroso evento, ha raccontato di cosa si è dovuta privare Firenze a causa dell’esondazione del ’66. Alluvione a Firenze nel ‘66: un disastro per gli uomini e le cose. Una disperazione per la nostra cultura. «Posso dire di aver vissuto fin dal primo momento l’esondazione dell’Arno e le sue tragiche conseguenze in quell’indimenticabile mattino del 4 novembre 1966. Quando potei uscire di casa, poiché nella strada dove abitavo il livello dell’acqua aveva raggiunto i tre metri, la città mi apparve davvero ferita a morte: desolazione, rovine, fango da ogni dove, auto rovesciate, i segni della nafta sulle pietre delle abitazioni, delle chiese, masserizie stese sul terreno, negozi devastati. Ma tra le tante testimonianze di cultura offese dalle acque dell’Arno: documenti d’archivio (basti pensare a quanti erano conservati nell’Archivio di Stato, uno degl’istituti fiorentini più aggrediti dall’inondazione), libri, giornali (la stessa sorte toccò alla Biblioteca Nazionale Centrale, ubicata a pochi passi dal corso del fiume) e tante, tantissime opere d’arte, tra cui - secondo alcune stime 320 dipinti su tavola, 692 su tela, 493 sculture tra marmo, bronzo, legno, terracotta, stucco e gesso, 64 affreschi staccati, 8 cicli affrescati su parete, 47 corali miniati, 5 non miniati, 16 disegni, 51 stampe, 27 arazzi, 7 cartoni d’arazzo, 288 arredi tessili, 1810 armi e armature antiche e una quantità innumerevole di altri arredi, in particolare ecclesiastici. Il cordoglio, il dolore più grande fu indubbiamente quello delle perdite umane, di cui ci si poté render conto solo quando tutte le parti della città furono raggiunte dai mezzi di soccorso. Una comunità colpita quindi nella propria componente umana e in quella cultura in cui era stata protagonista nello scorrere tempo. Sembrava davvero che non ci potesse essere rimedio né recupero a tanta distruzione, ma la volontà dei cittadini, che dovevano in primis occuparsi di recuperare i propri beni, ma che dimostrarono in moltissime occasioni una insospettata volontà di solidarietà e di condivisione con chi aveva davvero perduto tutto e di collaborare al salvataggio dei simboli stessi della propria civilizzazione, riuscì a far risollevare Firenze dalla catastrofe che l’aveva sconvolta. Infatti non furono solo gli “Angeli del Fango” accorsi da altri luoghi, ma gli stessi abitanti a dare il primo, indispensabile segno della cittadinanza fiorentina nel faticoso riprendersi da tanta sciagura». Un’opera simbolo della rinascita: Il Cristo di Cimabue. «Tra le tantissime opere d’arte aggredite e danneggiate o addirittura distrutte dall’alluvione, che portò con sé anche l’inedito problema della liberazione dei manufatti dalle macchie untuose della nafta fuoruscita dalle caldaie, il simbolo di tutte, costituito anche dall’immagine stessa del Cristo spirato e doloroso sulla croce (“Christus patiens” era definita la sua iconografia), fu la Croce dipinta di Cimabue che si trovava esposta nel Museo dell’Opera di Santa Croce, nel Cenacolo. La sua permanenza nelle acque che lo raggiunsero fin quasi alla sua sommità, provocò la caduta di quasi un terzo della superficie dipinta, e si temette an-

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Bruno santi:

il Cristo di Cimabue,

icona delle opere sfuggite alla completa distruzione a cura di Paolo Pianigiani che per la perdita della grande macchina del supporto ligneo, vero capolavoro di carpenteria. Eppure, ogni sforzo fu indirizzato verso il recupero conservativo sia materiale sia d’immagine del capolavoro cimabuesco, che per gli storici dell’arte rinnovava, ancor prima della rivoluzione etica e figurativa di Giotto, gli schemi rigidi e sacrali della tradizione bizantina. Il suo restauro, che si rivelò un inesausto impegno, durò dieci anni, ossia dal 6 novembre 1966 - data della faticosa discesa dalla parete dov’era appesa e da lì ai laboratori della Fortezza da Basso - fino al 13 dicembre 1976, quando venne restituita al museo di quella basilica: tempo relativamente breve, considerando le difficoltà indiscutibili delle operazioni da effettuare e la necessità di applicare inedite soluzioni per rimediare ai danni che l’immersione di più di 48 ore nell’acqua limacciosa aveva procurato al dipinto. Vi lavorarono specialisti nel restauro del legno, del metallo, della inte-

grazione pittorica, della climatologia, cercando e verificando soluzioni mai sperimentate precedentemente, come la separazione del colore dal supporto, che venne tuttavia mantenuto nella sua integrità, e la sua adesione alla componente lignea tramite appositi magneti studiati per l’occasione e idonei a un eventuale distacco della superficie dipinta al fine di necessari interventi di controllo e di manutenzione. Questo lavoro costituì un complesso di conoscenze e di attività operative che segnò anche una metodologia nuova negli interventi restaurativi. Si può veramente affermare che, di fronte a tanta sciagura, il Cristo crocifisso di Cimabue, che ricevette anche l’omaggio commovente di papa Paolo VI nella sua visita alla città nel Natale di quell’anno funesto, divenne davvero l’icona, il paradigma di tante opere d’arte sfuggite alla completa distruzione». Cosa abbiamo perso e cosa abbiamo ritrovato. Il nostro futuro...


«È indubbio che le perdite effettive nella disastrosa occorrenza dell’alluvione furono ingenti. Si è già accennato alle tante testimonianze della civiltà fiorentina andate completamente perdute nell’occasione, alcune davvero in modo definitivo e irrimediabile. Esse si aggiunsero alle distruzioni subite dalla città nel corso della seconda guerra mondiale e poi nell’attentato mafioso alla Galleria degli Uffizi e all’Accademia dei Georgofili nella notte

fra il 26 e il 27 maggio 1993. E per quantità di documenti d’arte e di cultura dispersi o obliterati, l’alluvione superò ogni altra occasione distruttiva. Andò comunque perduto anche un certo aspetto della città, la sua modesta ma accostante eleganza negli esercizi commerciali, che si rinnovarono in forme più banali e corrive; si persero anche numerosi abitanti, che dal centro storico, suscettibile di essere ancora oggetto di inondazioni e di

conseguenti danni, cambiarono la loro residenza in zone ritenute più sicure, provocando in seguito quell’abbandono abitativo del cuore della città di cui ancor oggi subiamo le conseguenze, soprattutto quella di averlo lasciato in mano a esercizi commerciali, a uffici, al terzo settore, insomma. È tuttavia difficile individuare ciò che è stato ritrovato, poiché Firenze, o almeno la sua componente urbana più attraente e giustamente famosa per i prestigiosi

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI • Per le antiche vie

Vittorio Granchi mentre interviene sul Crocifisso di Cimabue (Archivio Studio Granchi, Firenze)

monumenti e il patrimonio d’arte che vi si trova, si è trasformata in una “Disneyland” percorsa da frotte di turismo massificato e ignaro. Forse si è recuperata una più diffusa sensibilità per l’attenzione ai fenomeni naturali negativi, forse una maggior consapevolezza dei rischi che il cambiamento climatico può far correre anche a comunità come quella fiorentina. Ma il futuro di Firenze non può esser offerto solo alle presenze di un passato tanto prestigioso quanto ingombrante, al punto di far interrompere qualsiasi attività creativa per sfruttare fino all’estremo ciò che le trascorse generazioni ci hanno lasciato. Tutto ormai ha preso un indirizzo problematico, considerate le trasformazioni che la città ha subito durante i cinquant’anni trascorsi da quel tragico avvenimento. Tutto si è mosso verso quell’indiscriminato profitto dei tempi trascorsi. E ciò provoca inerzia e abbandono. Speriamo che tutto ciò possa indurre popolazione e amministrazione locale a una considerazione più consapevole di queste problematiche e a sapere intervenire con saggezza a rimediarvi. Tutto ciò – purtroppo - non può che essere un auspicio, non sappiamo quanto realizzabile».


ARTE CULTURA e TRADIZIONI

I gommoni di Weiwei, simbolo di speranza e libertà a cura di Andrea Giannattasio

La mostra dell’artista cinese sarà visibile a Palazzo Strozzi fino al 22 gennaio

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irenze ha deciso di rompere gli argini, di uscire dai consueti schemi. E questa volta in modo del tutto inedito. Dopo aver ospitato le futuristiche creazioni di Jan Fabre e le sculture di Park Eun Sun, il capoluogo toscano ha scelto di mettere al centro della propria quotidianità la controversa arte di Ai Weiwei, tra le personalità più dissidenti e provocatorie degli ultimi decenni, ma già protagonista nei più importanti musei d’Europa e del mondo, dalla Haus der Kunst di Monaco di Baviera fino alla Turbine Hall della Tate Modern di Londra. La mostra, inaugurata a Palazzo Strozzi lo scorso 23 settembre, sarà visitabile fino al 22 gennaio 2017 e, a differenza di tante altre occasioni, le opere del creatore cinese sono distribuite per la prima volta in tutti gli angoli della struttura, anche quelli più reconditi o inaspettati. Oltre

infatti alle sale interne del Palazzo, le opere di Ai Weiwei sono collocate in modo unitario anche sulla facciata (gli inconfondibili gommoni rossi hanno già fatto parlare di sé in queste settimane), nel cortile, all’interno del Piano Nobile e perfino nella Strozzina, creando così un’esperienza totalmente inedita per i visitatori ed esaltando una delle peculiarità delle creazioni del controverso artista, ovvero il rapporto tra tradizione e modernità in un luogo simbolo della storia di Firenze. La mostra - che per il suo impatto contenutistico e visivo ha già attirato su di sé svariate critiche propone un percorso tra installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della carriera di Ai Weiwei, oltre ovviamente ad una serie di video e pannelli fotografici dal forte impatto politico e simbolico. L’esposizione, articolata su più livelli compositivi, permet-

te una totale immersione tanto nel percorso artistico quanto nella biografia del creatore cinese, che nel corso della sua lunga carriera ha avuto modo di interiorizzare ed esprimere più tipi di correnti artistiche, in virtù soprattutto dei suoi viaggi per il mondo: tra le opere più conosciute, infatti, sono riproposte le creazioni nate nel corso del periodo newyorkese a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 (dove sono evidenti i riferimenti ai “maestri” di sempre Andy Warhol e Marcel Duchamp) ma anche le grandi opere degli anni duemila realizzate attraverso una complessa serie di assemblaggi di materiali e oggetti comuni, come biciclette e sgabelli, fino ad arrivare alle opere politiche che hanno segnato gli ultimi tempi della produzione artistica di Ai Weiwei, come i ritratti di dissidenti politici in Lego, la ricostruzione del drammatico

L’angolo della poesia

CLOCHARD

Continua la rubrica del Grillo Fiorentino dedicata alla poesia e in questo numero ne pubblichiamo una molto bella che ci ha inviato la nostra lettrice Antonella Mugnai e che tratta del delicato mondo dei Clochard. Di come troppo spesso siano considerati persone da evitare. Da allontanare. Delle quali addirittura avere timore. Ignorando quello che provano, quello che conoscono, quello che sono realmente, ovvero persone che, costrette dagli eventi o per scelta di vita, si ritrovano a vivere in maniera disagiata. Molti di loro, soprattutto con l’arrivo della stagione invernale, si trovano in precarie condizioni di vivibilità. Il freddo è il loro nemico numero uno e, infatti, non è un caso che spesso si legge di clochard trovati senza vita, morti dal gelo. E allora, in un mondo tanto egoista e cattivo, I’Grillo vuol dare un segnale di umanità e solidarietà, pubblicando questi splendidi versi ricchi di dignità.

Cammini, la schiena curva, vestito di abiti logori, i tuoi piedi nudi calzano scarpe troppo grandi. Di cartone, la tua casa, un borsone consunto tutto ciò che possiedi. Incontro i tuoi occhi tristi, incastonati in un viso segnato dalla vita. Chi sei clochard? Quale verità nascondi dietro quello sguardo malinconico? La tua dimora: la stazione. I tuoi amici: i piccioni. Le persone “perbene” ti schivano “Pezzente, ignorante” – pensano. Non sapendo quanto grande è il tuo sapere che solo una vita puttana ha affondato nel nulla.

Inviateci le vostre poesie, MAGARI SUL NATALE, visto che ci stiamo avvicinando a dicembre. Pubblicheremo le più belle! scrivi a redazione@grillofiorentino.it oppure a direttore@grillofiorentino.it 8 | I’grillofiorentino

di Antonella Mugnai


a cura di Andrea Giannattasio

L’ESPRESSIONE “andare

foto fonte Wikipedia

alle ballodole”

terremoto del Sichuan attraverso gli zainetti dei bambini morti nel sisma o i recenti progetti sulle migrazioni nel Mediterraneo. Ed è proprio la serie dei gommoni rossi appesi alle facciate di Palazzo Strozzi (monumentale e discussa opera a cielo aperto intitolata “Reframe”, letteralmente “ristrutturazione”) che fino ad oggi ha raccolto la maggior parte delle attenzioni dei fiorentini, che all’improvviso hanno visto scomparire le solenni bifore rinascimentali in favore di quella

che di fatto rappresenta l’attrazione principale dell’intera mostra: un grido di protesta simboleggiato da ventidue imbarcazioni identiche a quelle che, ogni giorno, prestano soccorso a centinaia di migranti in fuga verso le coste europee. Un messaggio di speranza e di libertà (“libero”, non a caso, è il sottotitolo che è stato scelto per la mostra) che Ai Weiwei ha scelto di lanciare attraverso Firenze. Per antonomasia, da sempre, una tra le città più solidali al mondo.

non solo gommoni...

L’installazione Refraction (Rifrazione) si trova nel cortile di Palazzo Strozzi ed è costituita da cucine solari assemblate a formare un’ala. Presentata per la prima volta nel 2014 nell’isola di Alcatraz, la famosa prigione nella baia di San Francisco, quest’ala è simbolo di libertà, ma essendo pesante e ancorata a terra, è come immobilizzata. Per le dimensioni ingombranti e gli elementi taglienti comunica un senso claustrofobico che fa percepire la ristrettezza in cui vivono i detenuti. È dunque metafora della privazione della libertà, la stessa imposta ad Ai Weiwei, incarcerato nel 2011 dalla polizia in un luogo segreto per ottantuno giorni. L’opera allude anche alla situazione politica tibetana.

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uanti modi di dire esistono in fiorentino per tradurre l’espressione italiana “fare una brutta fine”? Tanti, tantissimi. Praticamente risulta quasi impossibile, nel 2016, fare una cernita e, di conseguenza, una classifica di quelli più utilizzati a Firenze e dintorni. Quello però sicuramente più curioso, che affonda le proprie radici in una località storica ben precisa dell’hinterland fiorentino, è forse il modo di dire “andare alle ballodole”, una locuzione idiomatica usata soprattutto dai più anziani con la quale si allude ancora oggi ad una situazione nella quale si lascia andare tutto allo sfascio, in rovina o, in casi estremi, si va direttamente incontro alla morte. E la scelta del termine “ballodole” non è certo un caso, dato che tale parola è mutuata da uno dei più antichi cimiteri di Firenze (oggi non più in attività), situato nell’omonima località alle spalle dell’ospedale di Careggi ed a circa un miglio più a sud dell’attuale (e sterminato) cimitero di Trespiano. Le “Ballodole” (termine toscano che deriva dalla contrazione dialettale di “Val di Lodole”, ovvero “Valle delle Allodole”), è stato infatti il primo cimitero creato a Firenze per la sepoltura della gente comune al di fuori delle chiese: venne inaugurato nel 1775, anticipando le riforme napoleoniche (cui ad esempio farà riferimento anche il Foscolo nei “Sepolcri” quasi trent’anni dopo) allo scopo di ampliare i già preesistenti piccoli cimiteri di Santa Lucia a Trespiano e San Pietro a Careggi, che a quel tempo non riuscivano più a supplire alla enorme quantità di sepolture che si erano rese necessarie in seguito all’epidemia di peste di quegli anni. Nel 1783 poi, a causa della legge leopoldina che proibiva le future tumulazioni nelle chiese e regolamentava le sepolture a sterro, il camposanto delle Ballodole venne chiuso e la sede cimiteriale centrale fu traslata presso il nuovo polo di Trespiano, inaugurato il 1º maggio 1784. Da allora, però, la località delle Ballodole non è stata dimenticata ma - a dispetto del suo attuale uso di area di coltivazione - è rimasta nell’immaginario dei fiorentini come sinonimo di un luogo per certi aspetti “maledetto” e sventurato, funestato dalla malasorte. Ecco perché, ancora oggi, l’espressione “andare alle ballodole” è un augurio assai poco lieto da ricevere…

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ma lo sapevi che...


tra Fondazione, Tullio e la saletta I’Pantaleo

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el suo ristorante vanno tanti personaggi illustri, tra cui politici, autorità militari e sportivi. Tullio, ristorante tipico a Montebeni, è un punto di riferimento dal ‘58 per chi vive a Firenze ma anche per chi è di passaggio in città e Paolo Bacciotti, che insieme alla sorella e alle loro famiglie proseguono la tradizione del nonno prima e del padre dopo, un amico per tutti. Ogni volta che tornano dall’Argentina, ad esempio, gli ex viola Passarella e Bertoni non se ne vanno prima di aver mangiato almeno una sera da Tullio, il sottosegretario Lotti fa sempre un salto quando può, si può trovare il sindaco Nardella o la vicepresidente della Regione Saccardi, mentre in questo periodo di funghi va spesso e volentieri Pantaleo Corvino, al quale Paolo ha dedicato una saletta apposita “I Pantaleo”, dove può mangiare esclusivamente il dg viola: «È un’amicizia nata già durante la sua prima avventura nella Fiorentina. E quando viene chiede due cose: i funghi e soprattutto di mangiare subito la bistecca, anche prima dei suoi commensali o ospiti. Pantaleo è così, generoso ma a tavola esigente, fosse per lui ordinerebbe già in macchina». Corvino, Antognoni e Prandelli sono i clienti sportivi più affezionati («Prandelli veniva sempre per la bistecca, con qualche bruschetta e basta, magari insieme a Novella e al bambino, ma lui mangia poco; Antognoni è quello che vedo più spesso e quando vuole la bistecca viene a mangiarla qui ovviamente», racconta Paolo),

ma soprattutto sono grandi amici e molto vicini alla Fondazione che Paolo e la moglie Barbara hanno creato nel 2000. «La Fondazione nasce dalla perdita di Tommasino, il nostro primo figlio al quale fu diagnosticato un tumore celebrale e che è morto nel giorno del suo secondo compleanno - spiega Paolo - è stata un’esperienza devastante, la morte di un figlio ti cambia la vita e così io e Barbara abbiamo voluto creare una Fondazione che portasse il suo nome e fosse vicina al Meyer. Abbiamo cominciato erogando contributi con borse di studio per la ricerca e dal 2010 abbiamo iniziato il progetto per l’accoglienza, offrendo alle famiglie con bambini ricoverati al Meyer appartamenti in maniera del tutto gratuita sia per l’affitto che per le utenze, per tutto il periodo del ricovero, e siamo arrivati a 16 appartamenti. Contiamo di arrivare a 18 a fine anno ed abbiamo l’obiettivo di arrivare a 20 nel 2017, perché Tommasino avrebbe compiuto 20 anni e vogliamo dedicarglielo. Questo progetto è importante sia come aiuto alle famiglie che non hanno la possibilità di affittare una casa o una camera per stare vicine ai figli malati, sia nel percorso di guarigione del bambino, perché gli permettiamo di ricreare il nucleo familiare facendolo arrivare a Firenze». E i personaggi famosi sono importanti per richiamare l’attenzione sulla Fondazione e le iniziative per reperire i fondi, visto che solo le case - per fare un esempio - costano 90mila euro d’affitto l’anno. «La loro

calcio&

champagne di Luciana Magistrato vicinanza è importante e non è mai mancata, dagli amici più cari come Antognoni e Valcareggi - che sono sempre presenti - a tanti altri sportivi. Corvino, ad esempio, qualche anno fa l’ho vestito da Babbo Natale; alla mia proposta non ci ha creduto subito, poi si è anche emozionato all’idea e alla fine del giro dentro al Meyer era commosso, perché anche lui è un nonno. Prandelli, quando mi accompagnò al Meyer, era tutto sudato e non per il caldo, ma perché vedere bambini e sentire i racconti dei ragazzi più grandi, che magari avevano dovuto smettere di giocare a calcio per la malattia, lo colpì molto e quell’esperienza lo provò davvero. Un anno ho vestito da Babbo Natale anche l’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi, capii subito che aveva la stoffa del leader perché ci sapeva fare ed aveva la battuta pronta. Questo Natale chi vesto? Chissà, magari “il capitano” (Antognoni, ndr), che finora non ho mai vestito da Babbo Natale - sorride e continua - Se lo vedo bene nella Fiorentina? Certo, lo vedo troppo contento di questo riavvicinamento ai Della Valle e, indipendentemente dal ruolo che rivestirà, lui in questa società ci sta di diritto». Tornando alle iniziative della Fondazione al Meyer conclude: «Queste visite fanno bene ai ragazzi, ma anche e soprattutto ai genitori che, chiusi in una camera con i bambini malati, hanno un momento di serenità e distensione e possono staccare dai loro problemi anche se per poco. Siamo un bel gruppo, tutti rispondono presente e ringrazio i fiorentini per la partecipazione ma anche chi manda contributi da tutta Italia, perché può toccare con mano e vedere a cosa servono quei soldi».

foto di Paolo Bacciotti

calcio & Champagne

Paolo Bacciotti

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senza filtro

SENZA FILTRO

di Stefano Prizio

N

on è raro trovare sui social immagini delle più evocative beltà di Firenze accompagnate da frasi icastiche e sintetiche, veri e propri motti della serie... siamo già fortunati ad essere nati qui, abbiamo già vinto ad essere fiorentini. Un po’ vero lo sarà pure, ma la bellezza di una città, almeno nei tempi contemporanei fatti di globalizzazione, è anche la sua centralità, ovvero l’essere laddove le cose accadono. A Firenze da qualche tempo sembra esserci una centralità ritrovata. Per alcuni anni il capoluogo toscano ha conosciuto l’oblio della provincia, più nulla o quasi accadeva sotto la cupola del Brunelleschi. La recente parata di vip giunti in città per la prima della maxi produzione americana Inferno, un film che è anche un clamoroso omaggio alle bellezze storiche di Firenze, dimostra il ritrovato interesse di cui prima. Il vippometro resta un affidabile strumento, ancorché non empirico, per misurare il successo e la popolarità di un municipio, anche se per la nostra amata (Fiorenza) basterebbe citare il numero di milioni di visitatori annui che affollano le rive d’Arno. Ma i vip si sa portano denari, pubblicità, insomma diffondono il marchio, il nome, sempre che nel globo globalizzato (appunto) vi sia qualcuno, anche uno solo che ignori il nome della città rinascimentale che da sola, e in fondo è piccola, racchiude considere-

La centralità ritrovata di

FIORENZA vole parte dei Beni Artistici del mondo. Nessuno lo ignora, ma si sa che un principio principe della pubblicità è che si continui a parlarne, a ribadire il concetto. Di lì l’aspetto prezioso di un’altra parata di star mondiali come quella organizzata da un grande fiorentino come Stefano Ricci nel chiostro di Santa Croce, o un matrimonio dalle mille e una notte come

quello del principe indiano celebrato in città l’anno scorso. Centralità dicevamo, un bene prezioso che Fiorenza ha ritrovato in gran parte a livello globale e in buona misura a livello nazionale, complice non da poco la politica e il fatto che il capo del governo, Matteo Renzi, sia un fiorentino che non si vergogna di mostrarsi tale. Nei palazzi romani della politica gira da tempo qualche salace battuta di spirito sulla calata dei barbari toscani sulla capitale abituata da secoli all’autoreferenzialità. Negli anni duemila par proprio che il giglio vinca. Adesso però si attende qualche investimento in più sulla bellissima città di Dante, magari investimenti anche sul comparto mediatico perché a livello nazionale si possa sentire un po’ di più il punto di vista di Firenze, così come leggendo quotidiani come Corriere o Stampa si odono le voci delle nordiche Milano e Torino. È invece di questi giorni la pessima notizia dello stato di agitazione della redazione di Radio Sportiva, una delle poche testate nazionali che nascono e vivono a Firenze. Sarebbe poi l’ora che un giornale quotidiano interpretasse e diffondesse lo spirito fiorentino così ricco di cultura e di valori, ciò che non fa, o non fa più da tempo (per tanti motivi, compreso gli scarsi investimenti dell’editore), La Nazione. Un discorso in copia carbone si potrebbe fare per il calcio: la Fiorentina rappresenta una città che ha il diritto di coltivare sogni di gloria, davvero poco importa se la storia del club lo colloca alle spalle delle grandi società. La storia si cambia o si cerca di farla, non solo di subirla, questo dovrebbero capire, e qualcuno dovrebbe avere il coraggio di spiegarglielo, i Della Valle. Specie quando si abbiano parole ambiziose come le loro (per ora solo parole, solo parole) e 4 miliardi di euro di patrimonio, tanti quattrini che davvero non possono servire solo per comprarsi ogni tanto una barchetta nuova da sciorinare nella solita Capri (ci corre tuttavia l’obbligo di toglierci il cappello dinanzi all’annunciata apertura di una loro nuova fabbrica nella terremotata Arquata del Tronto).

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SPORT • Ex Viola

Spadino, in esclusiva a I’Grillo, parla della festa dei 90 anni viola e della nuova Fiorentina: “Aspettiamo a giudicare”

Robbiati:

che bello riabbracciare Toldo! iva s u l c Es illoSpero in altre serate così r

S

ono passati ormai sette anni dalla sua decisione di concludere la carriera sportiva nel calcio, eppure Anselmo Robbiati quel mondo non lo ha mai abbandonato. Scelse la Fiorentina nel 1993 accettando la serie B e trasferendosi da Monza, dando una decisa sferzata alla sua carriera. A Firenze è rimasto fino al 1999, segnando 28 reti in 155 gare tra serie A e B, vincendo la Coppa Italia e la Supercoppa italiana nel ’96 e stabilendo di fatto che la sua vita sarebbe rimasta in Toscana tra le colline e lo stadio Artemio Franchi, del quale ha potuto ricalcarne l’erba in occasione del 90° compleanno della società viola. “Spadino”, soprannome affibbiatogli dal suo compagno del Monza Giovanni Stroppa per una certa somiglianza con un personaggio del telefilm Happy Days, approda a Figline Valdarno nel 2006, formazione con la quale chiuderà la carriera da giocatore nel 2009 diventando vice allenatore e, qualche anno dopo, direttore sportivo. Oggi Anselmo fa ancora parte dello staff del Valdarno Football Club come responsabile del settore giovanile, incarico che ricopre con l’obiettivo preciso di riscoprire determinati valori come l’amicizia, il rispetto per tutti e l’importanza della crescita dei ragazzi da un punto di vista umano oltre che sportivo. Abbiamo contattato in esclusiva per i lettori de I’Grillo Fiorentino Anselmo Robbiati, già immerso nella sua nuova avventura con il Valdarno FC, protagonista del campionato di Eccellenza toscana: «È un’esperienza che ho deciso di rifare con questa società, con la quale stiamo costruendo un bel gruppo. Sicuramente più lavori e più fai bene, più partite fai e prima trovi la condizione. Un gruppo si conosce meglio e migliora il feeling solo con il tempo, ma ho visto una squadra in crescita, i ragazzi sono molto determinati. Il mese di agosto è servito per ritrovare la condizione e fare degli allenamen-

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a cura di Chiara Baglioni

ti mirati e sono certo che il gruppo entrerà a pieno regime tra qualche mese, poi molto dipende anche dai risultati, perché si sa, quelli portano energia, carica e voglia di far bene». Cambiando argomaneto: è stato uno dei protagonisti diretti della festa dei 90 anni della Fiorentina, i tifosi le hanno dedicato cori e standing ovation. Quanta emozione aver calcato il campo del Franchi dopo tanto tempo? «Sono stato contentissimo ed onorato di essere stato invitato a quella festa. È stata una serata bellissima e rivedere così tanti campioni tutti insieme è stato emozionante. Entrare nello stadio e sentire il mio nome acclamato da tutta la gente mi ha messo i brividi. Uno stadio pieno in quel modo, i cori e gli applausi mi hanno fatto rivivere le emozioni di quando giocavo. Spero che la Fiorentina ne faccia altre di queste serate bellissime con la “storia viola”, la società deve aprirsi di più a iniziative del genere».

foto di Anselmo Robbiati

I’g

Ha parlato con qualcuno in particolare dei suoi ex compagni? Chi ha rivisto in quella serata dopo tanto tempo? «Sono stato molto felice di rivedere Francesco Toldo, erano tantissimi anni che ci eravamo persi di vista. È stato un piacere vedere tutti i compagni con cui ho giocato, rivedersi invecchiati mi ha fatto effetto. Con Francesco, però, c’era un rapporto bellissimo già all’epoca, anche al di fuori dal campo, ed è stato piacevole risalutarlo. Ripeto, speriamo che la Fiorentina ne organizzi altre di queste serate». Lei segue sempre la Fiorentina? Va spesso allo stadio? «Ultimamente ci sono andato pochissimo. Lo scorso anno ci sono stato quattro o cinque volte, non di più. Ho due bambini ai quali, stranamente, il calcio non piace, quindi preferiscono spendere il tempo altrove la domenica. Forse il maschio quest’anno riesco a trascinarcelo più spesso. Nella serata del 28 agosto l’invito comprende-

va anche la visione di FiorentinaChievo, quindi ho avuto modo di vederla giocare dal vivo». E che impressione ha avuto di questa nuova Fiorentina? «La squadra è molto buona, anche se la rosa è competitiva fino ad un certo punto, perché giocare su tre fronti richiede tante energie. La Fiorentina non ha un organico così importante da puntare a Europa League, Coppa Italia e magari anche al quarto posto in campionato. Deve credere nei giocatori che ha, soprattutto nei giovani, ma al di là degli undici titolari continuo a non vedere giocatori così importanti da far sì che la squadra sia competitiva. Vedremo se questo gruppo riuscirà a portare avanti tutti gli obiettivi che si è prefissato». Quindi secondo lei Pantaleo Corvino poteva lavorare meglio nell’ultimo mercato estivo? «Un direttore segue le linee della società e Pantaleo ha svolto benissimo il suo lavoro. Ha portato tanti giovani interessanti, poi vedremo chi riuscirà a emergere. Ha risanato il bilancio, ha venduto i giocatori che erano ormai diventati un peso: ottimo lavoro insomma. Lui ci ha già abituati a scommesse vinte, come Jovetic e Ljajic, chissà se qualcuno dei nuovi farà un exploit da lasciarci a bocca aperta. Me lo auguro». Pronostici sul campionato viola? «Non voglio pronosticare piazzamenti precisi, ho visto un Paulo Sousa leggermente più svogliato rispetto allo scorso anno. Diamo il tempo alla squadra di entrare in condizione, assestarsi e giudicheremo più avanti».


SCHWARZ,

dalla Svezia al Portogallo con

Firenze nel cuore a cura di Michela Lanza

C

hi non ricorda i suoi cori? “Pa pa papara parapa pa Schwarz!”. E l’altro: “Andava a cento all’ora sull’ala sinistra, Stefano Schwarz, Stefano Schwarz”. Erano altri tempi, tempi ormai lontani in cui cori, striscioni, fumogeni e tamburi coloravano la curva Fiesole. E facevano da cornice ad una squadra creata per vincere. In panchina c’era Claudio Ranieri. Ds era Oreste Cinquini. Furono questi due personaggi a volere a tutti i costi il centrocampista svedese, uno che per la sua grinta, per la sua determinazione e le sue discese sulla fascia si è fatto apprezzare dai tifosi viola fin sa subito.

A Firenze è rimasto per tre stagioni (dal 1995 al 1998) collezionando 78 presenze e 2 reti in campionato, ma soprattutto percorrendo chilometri e chilometri sul terreno di gioco del Franchi. E oggi, Schwarz che cosa fa? Il calcio continua ad essere la sua vita e continua a seguirlo molto da vicino, anche da opinionista in tv, oltre che da addetto ai lavori. Sì, perché Stefan, oltre a fare il commento tecnico delle partite del Benfica in tv, l’estate scorsa è volato fino in Brasile insieme alla comitiva olimpica svedese per assistere alle Olimpiadi di Rio. Inoltre, è in possesso del patentino Uefa Pro ed è quindi un allenatore a tutti gli effetti (anche se momentaneamente non allena) e

organizza eventi, conferenze e tornei come la Dubai International Cup, che si svolgerà dal 31 gennaio all’11 febbraio prossimi. Insomma, il mitico Schwarz, l’uomo dagli occhi di ghiaccio e i polpacci d’acciaio, è uno che continua a darsi da fare e, in attesa di fare uscire la sua autobiografia, nella quale riserverà un capitolo particolare ai suoi tre anni in viola, vive a Lisbona con la moglie

SPORT

ma lo sAI CHE FANNO?

e i tre figli. A proposito, dalla città del Fado segue ancora con molto affetto e passione le sorti della Fiorentina. Guarda le partite e tifa per i colori viola: «Quelli che ho passato a Firenze – dice a I’Grillo – sono stati anni indimenticabili. Sono stato bene, i tifosi mi hanno sempre dimostrato stima. Ricordo ancora con piacere tutte le persone conosciute in città». Così come ha sempre presente i trofei vinti in riva all’Arno, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, perché quelli sono gelosamente conservati nella bacheca viola e nel cuore di tutti coloro che hanno vissuto la Fiorentina degli anni Novanta. Come Schwarz, appunto.

ECCO IL PIAZZALE CAMPIONI DEL ’56

Savino Del Bene:

Un’altra bella iniziativa realizzata nell’ambito dei festeggiamenti per il 90° anniversario della Fiorentina, è stata quella di intitolare ai “campioni del ’56” il piazzale che si trova tra il lato Maratona dello stadio Franchi e il centro sportivo viola (i vecchi campini, per intenderci). Quel vasto spazio da dove, negli anni, sono passati a piedi o con il pullmino decine e decine di giocatori della storia della Fiorentina, adesso ha un suo nome: Piazzale campioni del ’56. La cerimonia di intitolazione si è svolta sabato 15 ottobre alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, dell’assessore allo sport Andrea Vannucci, del presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, del patron della Fiorentina Andrea Della Valle, del direttore generale dell’area tecnica viola Pantaleo Corvino, di una delegazione di calciatori della Fiorentina attuale e soprattutto alla presenza dei valorosi reduci del ’56: Sarti, Magnini, Orzan e Carpanesi. Così, dopo l’intitolazione di due vie nei pressi dello stadio Bozzi a Stefano Borgonovo e Armando Segato, i due campioni viola scomparsi prematuramente a causa della sclerosi laterale amiotrofica, è arrivato il momento dei “campioni del ’56”, quelli che hanno fatto parte di una formazione stratosferica che ogni tifoso viola conosce a memoria e che ogni padre ha raccontato ai propri figli con l’intento di renderla immortale. Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Montuori, Virgili, Gratton, Prini: una poesia, una melodia dolce che riporta indietro nel tempo, a quella che è stata la più bella Fiorentina della storia, allenata da Fulvio Bernardini e vincitrice del primo indimenticabile scudetto viola.

presentazione, applausi e obiettivo scudetto Una serata all’insegna dello sport, degli applausi e dei sorrisi. Tanti sorrisi. Stiamo parlando dell’evento di giovedì 13 ottobre scorso quando, presso il Nuovo Auditorium Centro Rogers di Scandicci, è stata presentata la Savino Del Bene Volley, davanti a centinaia di persone, in un clima goliardico e ricco di aspettative. Sul palco, mattatori della serata, lo showman Gianfranco Monti e il giornalista Giampaolo Marchini: sono loro che, insieme, hanno presentato una ad una le ragazze che saranno protagoniste della stagione 2016-17 della pallavolo a Scandicci. Con l’auspicio che possano regalare quello scudetto che manca in città dai fasti degli anni Settanta quando la Valdagna si impose per tre anni consecutivi: 1973-74, 1974-75 e 1975-76. Presenti alla serata, oltre alla squadra, alla dirigenza e allo staff tecnico e medico al completo della Savino Del Bene Volley, il sindaco di Scandicci Sandro Fallani e due ospiti d’eccezione: il difensore della Fiorentina Women’s Elena Linari («Per me è un vero piacere essere qua – ha commentato – ho saputo che anche la Savino Del Bene, come noi della Fiorentina Women’s, ha fatto una grandissima campagna acquisti, punta a fare bene e io le faccio un grande in bocca al lupo. Chi riporterà prima lo scudetto a Firenze? Sarà una bella sfida: loro puntano a vincere, noi anche. Speriamo di poter festeggiare tutti insieme»), e il terzino dell’Empoli, nonché ex viola Manuel Pasqual («Dopo l’estate olimpica della pallavolo italiana, il movimento ha avuto una grande impennata in fatto di attenzioni – ha detto – e mi fa piacere poter conoscere le ragazze della Savino Del Bene. Sono venuto qui a nome della mia società, dell’Empoli, per fare loro un grosso in bocca al lupo, con la speranza che riescano a centrare il loro grande obiettivo»). Adesso, dopo tutti gli attestati di stima, dopo i tanti cori da stadio e i molteplici applausi, tocca al campo. Tocca alle ragazze di mister Chiappafreddo. Tocca a Rondon & Co. dimostrare la loro forza. Perché c’è chi è pronto a giurare che la Savino Del Bene, dopo il 6° posto della passata stagione, con l’eliminazione ai quarti di finale dei play off scudetto, darà del filo da torcere a tutti.

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foto di Alice Parisi

SPORT • Fiorentina Women’s

va i s u l Esc illo

I’gr

Parisi:

io, il selfie con Borja e l’obiettivo scudetto a cura di Chiara Baglioni

L

a Fiorentina Women’s ha iniziato il secondo anno sotto la proprietà dei Della Valle e non nasconde l’intenzione di regalare qualche soddisfazione ai tifosi, di avere obiettivi ambiziosi. Per questo nella sessione estiva di calciomercato la società viola ha attuato una vera e propria rivoluzione inserendo in gruppo molte giovani, pur mantenendo alta la qualità e l’esperienza internazionale. Sono arrivate a Firenze Öhrström, Linari, Bartoli, Carissimi, Mauro, Bonetti, Zazzera e Parisi. Proprio quest’ultima è la prima calciatrice intervistata da I’Grillo Fiorentino per la stagione calcistica 2016/17. Classe 1990, trentina, Alice Parisi nonostante la giovane età ha un palmarès di tutto rispetto. Un campionato ed una Supercoppa italiana vinti con il Bardolino, 2 Coppe Italia con il Tavagnacco, un campionato Europeo Under 19 con la Nazionale italiana e soprattutto il Pallone d’Oro femminile, il Golden Girl Award, vinto nel 2013 per le sue ottime prestazioni a livello nazionale ed internazionale e per la sue importanti qualità tecniche. Acquistata questa estate dal GSM Verona, Alice, si è conquistata subito un posto a centrocampo nella squadra di Sauro Fattori e nella Nazionale maggiore di Antonio Cabrini, prossima partecipante alla fase finale degli Europei che si svolgeranno in Olanda tra luglio e agosto 2017. Andiamo a conoscerla meglio. Alice, è arrivata questa estate alla Fiorentina dopo sei anni al Tavagnacco: com’è stato cambiare città e compagne? «Sono soltanto due mesi che sono qui e mi sono trovata da subito benissimo. Sicuramente quello di Firenze è un palcoscenico importante che chiede molto, ma ti mette anche nella condizione di lavorare al meglio. Il mio impatto qua è stato veramente positivo, sia con lo staff che con la città. Il campionato, poi, è iniziato bene, ma meglio non sbilanciarci». Però gli obiettivi sono ambiziosi… «Questa squadra è stata costruita per obiettivi importanti, per vincere. Già dallo scorso anno si era capito che a Firenze stavano facendo le cose sul serio, lo percepivo anche da esterna. Dopo un primo anno di assestamento, la società ha capito come funziona l’ambiente del calcio femminile e questa estate si è mossa benissimo. Se c’è qualcosa che mi ha stupito? Sì, trovare un gruppo

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La centrocampista viola che ama la montagna e le canzoni di Vasco Rossi si è raccontata a I’Grillo Fiorentino così tanto affiatato: giovani ed esperte sono perfettamente amalgamate. Nessuno ti fa sentire la nuova arrivata, cosa che non è sempre scontata». Quali sono le dirette concorrenti per lo scudetto? «Chiaramente le più forti sono il Brescia, la squadra da battere e che vince da più tempo, il Verona e il Mozzanica. Ma il campionato si sta equilibrando, non va dato niente per scontato». Torniamo alla sua scelta di venire a Firenze. Quando questa estate ha saputo che la Fiorentina era interessata a lei, che cosa ha pensato? «Gli ultimi tre anni ho deciso di farli a Tavagnacco principalmente per motivi universitari. Mi sono laureata in Infermieristica ed il calcio è tornato abbastanza prepotente nella mia vita. Mi stava stretta persino l’Italia. Quindi se non la Fiorentina, non vedevo altre società con così alte ambizioni. Quando mi è stato riferito dell’interesse viola per me, ho pensato: o vado a Firenze o mi metto a lavorare, non ho altre scelte. Ho deciso di regalarmi un altro anno di calcio professionistico, poi vedrò se prolungare il mio rapporto con la Fiorentina». È stato fondamentale l’appoggio della sua famiglia in questa scelta? «Io sono fuori casa da quando avevo 17 anni, quindi la mia famiglia è sempre stata il cardine di ogni mia scelta. Mi ha sempre appoggiata nelle decisioni e nei miei percorsi di vita. Sono molto lontani i miei genitori, ma oramai sono dieci anni che vado a giro per l’Italia e torno a Trento appena posso, quindi ci hanno fatto il callo. Senza di loro sarebbe stata dura». Ha parlato di calcio professionistico. Ecco, la società gigliata è stata la prima in Italia ad investire sul calcio femminile. Secondo lei altre società della serie A maschile potrebbero prendere esempio?

«L’idea dei Della Valle è stata ottima. L’anno scorso da esterna percepivo che qua c’era qualcosa di diverso. Vivendola poi da diretta interessata, nel quotidiano, ti rendi conto che è tutto un altro mondo. Hai a disposizione tutto quello che serve per essere una vera professionista. Mi auguro che altre società si interessino a questo mondo anche perché questo sport è come una droga: una volta che ci entri, che tu sia maschio o femmina, è difficile poi farne a meno. Ti affascina». Dal viola all’azzurro. Con la Nazionale italiana avete raggiunto un traguardo importante, ovvero la qualificazione alle finali degli Europei d’Olanda. Pensa che le sue prestazioni con la maglia della Fiorentina saranno importanti in ottica convocazione? «Assolutamente. Io sono rientrata nel giro azzurro a settembre, dopo due anni di pausa per motivi di studio. Sono tornata a pieni ritmi ed ho capito subito gli obiettivi del Commissario Tecnico. Sapendo già adesso che devo giocarmi un Europeo, è chiaro che sono stimolata tantissimo ogni volta che scendo in campo con la magli viola. Diventa più stimolante far bene anche in campionato». Per chi non la conosce, ci spiega quali sono le sue caratteristiche tecniche? «Sono una centrocampista che si propone molto in avanti, smisto tanti palloni insieme alla Carissimi, ho anche doti offensive. In quale uomo della Fiorentina mi rivedo? A me piace moltissimo Borja Valero... Tra l’altro è l’unico con il quale ho fatto il selfie alla festa dei 90 anni della Fiorentina allo stadio Franchi. Caratterialmente sono abbastanza timida, anche se con l’esperienza universitaria ho imparato ad essere più estroversa, e per questo motivo mi vergogno a farmi le foto con i personaggi famosi. Però con Borja l’ho fatta ugualmente. E molto volentieri». Qual è stato il suo idolo calcistico? «Contrariamente a quanto si possa pensare, non seguo il calcio maschile. Mi piacciono le partite di cartello e vedere il bel calcio, adesso seguo la Fiorentina allo stadio perché mi sento parte integrante della società. Però non ho preferenze verso una squadra e non ho avuto idoli da imitare, anche se ai tempi dell’Arsenal avevo un debole calcistico per Fabregas. E se mi


masta affascinata dal Piazzale Michelangelo. Ma sono certa che, essendo una città storica, anche l’angolo più nascosto cela una curiosità. Amo camminare, quindi mi prenderò lo zaino, la cartina e passeggerò parecchio». Ha degli hobby extra-calcio? «Ovviamente da trentina amo la montagna, ma da quando gioco a calcio posso solo guardarla e sciare è un’utopia. In cucina me la cavo, del

SPORT • Fiorentina Women’s

foto di Violachannel.tv

dovessi accostare a qualcuno direi Arturo Vidal dei tempi in cui segnava parecchio con la maglia del Bayer Leverkusen e della Juventus. È un giocatore che mi piace perché abbina quantità e qualità». Per una ragazza di Trento quanto è stato difficile dedicarsi a questo sport? Ha fatto delle rinunce? «Inizialmente è stato molto difficile. Ho fatto un anno di pallavolo, perché i miei speravano di distogliermi dalla mia passione per il calcio. Poi quando si sono accorti che anche lì giocavo con i piedi, hanno deciso di iscrivermi ad una scuola calcio di Trento e fino ai 15 anni ho giocato con i maschi. Vivendo in montagna è difficile poter portare una bambina a calcio, per questo mio padre si è sacrificato per me percorrendo chilometri e chilometri tutti i giorni per permettermi di allenarmi. Dopo i 15 anni, poi, la differenza fisica tra una femmina e un maschio si nota molto, quindi la mia famiglia ha deciso di fare il passo importante e segnarmi ad una scuola calcio femminile fuori città». Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando giocava con i maschi a Trento ad oggi che è arrivata a Firenze. E a proposito, come si sta trovando in città? «Sto imparando a muovermi in autobus. Vivo in zona Coverciano con una compagna di squadra e ci troviamo molto bene, anche perché la zona è molto servita. Firenze non ho ancora avuto modo di conoscerla come si deve, non sono riuscita a fare la turista per il centro. La scoprirò un po’ alla volta. Per adesso sono ri-

resto dopo tanti anni fuori casa ho imparato ad arrangiarmi. Sulla musica posso dire che ho da sempre preferito i cantanti italiani, specialmente Jovanotti e Vasco Rossi. Appena posso vado a vedermi un concerto. La canzone di Vasco che mi rappresenta? Non so rispondere. Di sicuro quello che amo di più è il “vecchio” Vasco. Quello di Vita Spericolata, di Vivere, di tutte quelle canzoni che sono intramontabili».

Calendario Fiorentina Campionato 2016-2017

ACF FIORENTINA Girone d’andata

1ª gior. sab. 20/08/2016 Juventus-Fiorentina 2ª gior. dom. 28/08/2016 Fiorentina-Chievo Verona 3ª gior. dom. 11/09/2016 Genoa-Fiorentina 4ª gior. dom. 18/09/2016 Fiorentina-Roma 5ª gior. mer. 21/09/2016 Udinese-Fiorentina 6ª gior. dom. 25/09/2016 Fiorentina-Milan 7ª gior. dom. 02/10/2016 Torino-Fiorentina 8ª gior. dom. 16/10/2016 Fiorentina-Atalanta 9ª gior. dom. 23/10/2016 Cagliari-Fiorentina 10ª gior. mer. 26/10/2016 Fiorentina-Crotone 11ª gior. dom. 30/10/2016 Bologna-Fiorentina 12ª gior. dom. 06/11/2016 Fiorentina-Sampdoria 13ª gior. dom. 20/11/2016 Empoli-Fiorentina 14ª gior. dom. 27/11/2016 Inter-Fiorentina 15ª gior. dom. 04/12/2016 Fiorentina-Palermo 16ª gior. dom. 11/12/2016 Fiorentina-Sassuolo 17ª gior. dom. 18/12/2016 Lazio-Fiorentina 18ª gior. giov. 22/12/2016 Fiorentina-Napoli 19ª gior. dom. 08/01/2017 Pescara-Fiorentina

Girone di ritorno

1ª gior. dom. 15/01/2017 Fiorentina-Juventus 2-1 2ª gior. dom. 22/01/2017 Chievo Verona-Fiorentina 1-0 3ª gior. dom. 29/01/2017 Fiorentina-Genoa sospesa 4ª gior. dom. 05/02/2017 Roma-Fiorentina 1-0 5ª gior. dom. 12/02/2017 Fiorentina-Udinese 2-2 6ª gior. dom. 19/02/2017 Milan-Fiorentina 0-0 7ª gior. dom. 26/02/2017 Fiorentina-Torino 2-1 8ª gior. dom. 05/03/2017 Atalanta-Fiorentina 0-0 9ª gior. dom. 12/03/2017 Fiorentina-Cagliari 3-5 10ª gior. dom. 19/03/2017 Crotone-Fiorentina 1-1 11ª gior. dom. 02/04/2017 Fiorentina-Bologna 18.00 12ª gior. dom. 09/04/2017 Sampdoria-Fiorentina 18.00 13ª gior. sab. 15/04/2017 Fiorentina-Empoli 15.00 14ª gior. dom. 23/04/2017 Fiorentina-Inter 21.00 15ª gior. dom. 30/04/2017 Palermo-Fiorentina 20.45 16ª gior. dom. 07/05/2017 Sassuolo-Fiorentina 19.00 17ª gior. dom. 14/05/2017 Fiorentina-Lazio 15.00 18ª gior. dom. 21/05/2017 Napoli-Fiorentina 20.45 19ª gior. dom. 28/05/2017 Fiorentina-Pescara -

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Fiorentina Women’s Girone d’andata

1ª gior. sab. 2ª gior. sab. 3ª gior. sab. 4ª gior. sab. 5ª gior. sab. 6ª gior. sab. 7ª gior. sab. 8ª gior. sab. 9ª gior. sab. 10ª gior. sab. 11ª gior. sab.

Girone di ritorno

1/10/2016 Como 2000-Fiorentina Women’s 0-4 1ª gior. sab. 8/10/2016 Fiorentina Women’s-Jesina Femminile 4-1 2ª gior. sab. 3ª gior. sab. 29/10/2016 Fiorentina Women’s-AGSM Verona 4ª gior. sab. 5/11/2016 Calcio Femminile Chieti-Fiorentina Women’s 12/11/2016 Fiorentina Women’s-Mozzanica 5ª gior. sab. 19/11/2016 Luserna-Fiorentina Women’s 6ª gior. sab. 26/11/2016 Fiorentina Women’s-Brescia Calcio Femminile 7ª gior. sab. 3/12/2016 S. Zaccaria-Fiorentina Women’s 8ª gior. sab. 10/12/2016 Fiorentina Women’s-Cuneo Calcio Femminile 9ª gior. sab. 17/12/2016 Graphistudio Tavagnacco-Fiorentina Women’s 10ª gior. sab. 7/1/2017 Fiorentina Women’s-Res Roma 11ª gior. sab.

28/1/2017 4/2/2017 11/2/2017 18/2/2017 11/3/2017 18/3/2017 25/3/2017 22/4/2017 29/4/2017 6/5/2017 13/5/2017

Fiorentina Women’s-Como 2000 Jesina Femminile-Fiorentina Women’s AGSM Verona-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-Calcio Femminile Chieti Mozzanica-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-Luserna Brescia Calcio Femminile-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-S. Zaccaria Cuneo Calcio Femminile-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-Graphistudio Tavagnacco I’grillofiorentino Res Roma-Fiorentina Women’s | 15


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ll i r g ’ I

PIERACCIONI:

Ho proposto io a Carlo e Giorgio di sortire dalla tv e tornare tra la gente… a cura di Chiara Baglioni

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ono passati ormai più di venti anni da quando Carlo Conti, insieme agli amici Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello (suo compagno di scuola) decisero di terminare l’avventura del trio comico Fratelli d’Italia iniziata nel 1986 e che imperversò nei teatri e nelle tv toscane grazie allo show Succo d’Arancia e soprattutto grazie a Vernice Fresca (1992). Quest’ultimo spettacolo con Niki Giustini, Gaetano Gennai, Massimo Antichi, Andrea Cambi e tanti altri, raccolse così velocemente il favore del pubblico che permise al trio di arrivare anche nelle tv nazionali, determinando di fatto le carriere avvenire. La tv, il cinema ed il teatro hanno portato al successo i tre amici toscani che nel 2016 hanno deciso di ritrovarsi e riproporre uno spettacolo insieme, proprio come avveniva ai tempi di Fratelli d’Italia. Dopo lo straordinario successo riscosso nelle due serate all’Arena di Verona lo scorso settembre, con oltre 20mila spettatori, e le date di Roma e Milano, lo spettacolo Panariello-Conti-Pieraccioni IL TOUR è arrivato a Firenze ad ottobre (sold out nel giro di una settimana) e verrà riproposto il 12, 13 e 14 novembre, il 28, 29 e 30 dicembre e, in aggiunta, il 2, 3 e 4 gennaio 2017. Uno show di due ore in cui cinema, teatro e televisione si intrecciano per un varietà divertente e spassoso, con un Conti elegante spalla dei due attori comici che li vedrà scambiarsi sketch spiritosi e battute rivolte sia al loro passato che all’attualità. Il tema dello spettacolo ci è stato descritto perfettamente da Leonardo Pieraccioni che, giusto questa estate, ha festeggiato 20 anni dall’uscita de Il Ciclone, il film che gli ha permesso di arrivare al grande pubblico. Lo abbiamo contattato in esclusiva per i lettori de I’Grillo: «Lo spettacolo che proponiamo si incentra sullo scorrere del tempo, sul mistero del passare degli anni che sembrano una frazione di secondo. Tranne quando vai dal dentista e hai paura mentre ti aggeggia in bocca e sembra non passare mai. È dal 1995 che faccio questo lavoro eppure sembra passato uno starnuto. Il leitmotiv di tutta la serata, proprio perché il tempo passa per tutti velocemente, è quello di non prendersi mai troppo sul serio e ridere di più anche di quello che ci succede. Manca un po’ di sana autoironia nel nostro secolo». A chi è venuta in mente l’idea di riformare il trio dopo tanti anni e iniziare un tour? «Dopo Fratelli D’Italia che finì nel 1995, ognuno di noi ha preso tre strade diverse.

Carlo Conti ormai vive in televisione, Giorgio Panariello vive al cinema e in tv, io rimango parecchio a casa, ma ho fatto la cosa giusta. Ho alzato la cornetta ed ho detto agli altri due: che dite di sortire dalla tv e tornare tra la gente? Facciamo una cosa nuova, che non abbiamo mai fatto prima. Al di là delle carriere personali, penso che insieme avremo parecchio da dire. Loro hanno accolto con entusiasmo l’idea, infatti siamo qua».

A dicembre, 85.000 spettatori avranno visto LO SHOW di Pieraccioni, Conti e Panariello. Che andrà ancora avanti... C’è spazio anche per gli sketch con il pubblico e per l’improvvisazione? «L’intento è quello di divertirsi insieme e far ridere il pubblico. L’80% dello spettacolo rimane lo stesso in tutte le serate, ma un buon 20% dipende dalle battute che ci vengono lì per lì e che fanno ridere anche noi, magari quando ricordiamo dei momenti passati insieme o quando interagiamo con il pubblico». Nelle sole date del 2016, al 31 dicembre, avranno visto il vostro spettacolo dal vivo circa 85mila spettatori. Vi aspettavate un successo così straordinario? «A dire la verità assolutamente no. Tant’è vero che avevamo intenzione inizialmente di fare soltanto due o tre serate, ma niente di più. A novembre doveva finire tutto, poi abbiamo visto che i biglietti andavano a ruba e stiamo aggiungendo date a raffica. Certo è che l’affetto di Firenze è impareggiabile. Se non avessimo avuto quello, non avremmo avuto tre carriere così importanti. A Firenze ho avuto un successo strepitoso che mi ha permesso di fare carriera nel cinema, devo tutto a questa città. Anche Carlo e Giorgio devono a questa città il 100% della carriera. Se ci divertiamo ancora tutti insieme è perché in noi c’è ancora quell’affetto toscanaccio con cui siamo nati». Tra voi ed il pubblico c’è un feeling totale, nonostante la varietà di persone con età diverse (dai giovanissimi, alle casalinghe che seguono Conti in tv, ai cinquantenni che vi seguivano a Vernice Fresca). Questo vi rende orgogliosi?

«La comicità è trasversale, attraversa tutte le generazioni. La stessa battuta è uguale sia per un dodicenne che per un sessantenne, ed è così da sempre. Anzi, sono felice perché grazie al nostro spettacolo, i più giovani si sono accorti di sketch comici che durano più di dieci minuti, una pratica che non si usa più. Oggi in tv gli sketch durano al massimo tre-cinque minuti. Con noi si ritorna ai tempi degli show intesi come battute da un quarto d’ora, ci piace il teatro vecchio stampo». A che punto dello spettacolo vi divertite di più? «Ci si diverte in tutte e due le ore. Io per esempio mi attengo parecchio ai commenti della gente su Facebook, mi piace leggere ciò che mi dicono. Sono a loro modo delle recensioni. Il 90% di persone che mi scrivono dicono che sono due ore di puro divertimento, qualcuno mi ha segnalato il mal di addominali. Poi ovviamente quando ci sono io, che faccio la mia parte, ridono tutti di più, mentre quando è il momento degli altri due puoi anche distrarti, andare al bar, mandare un messaggio... insomma, il più divertente sono io!». Quali sono i suoi progetti futuri? Ha già in mente un film per Natale 2017, magari insieme a Conti e Pieraccioni? «Attualmente sto cercando di capire se questa avventura teatrale andrà avanti ancora per molto e quanto tempo mi occuperà. Abbiamo in mente di fare altri spettacoli a marzo ed in estate, magari all’aperto. Il film natalizio, che di solito giro ogni due anni, potrebbe slittare». Secondo lei, ci sono nel panorama toscano giovani interessanti che potrebbero garantire un ricambio generazionale e ai quali augura una carriera come la vostra? «Ai miei tempi Vernice Fresca era una fabbrica di comici, ma oggi non c’è più niente del genere. Nel mondo di internet è diventata importante l’autoproduzione, ovvero mettersi in casa propria e fare dei video comici, non troppo lunghi, da pubblicare su Facebook e su YouTube. Questa è la nuova comicità, che ovviamente ha investito anche i toscani, che sono tantissimi e bravissimi. Lorenzo Baglioni è un ottimo esempio di questo, anche se lui fa una comicità molto diversa dalla mia, è un menestrello alla Riccardo Marasco. Ha capito come arrivare ai ragazzi, attraverso i mezzi che usano i ragazzi. Non dovete temere il ricambio generazionale: i giovani bravi ci sono e fanno parecchio ridere».

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SPETTACOLO

iva s u l c Es o


musica

Rock, pop, classica:

ce n’è per tutti i gusti. E poi il sosia di Jackson a cura di Chiara Baglioni

N

el calendario musicale di novembre a Firenze, tornano gli appuntamenti con i concerti e gli spettacoli nei teatri che solitamente sospendono la loro programmazione nei mesi estivi per lasciare spazio a stadi ed arene. Così anche una band come i Garbage, rock alternativo con sonorità elettroniche, trova spazio all’Obihall, mercoledì 2 novembre. A giugno è uscito il loro sesto album Strange Little Birds anticipato dal singolo Empty, a quattro anni dal precedente, segnando un ritorno sul palcoscenico strettamente voluto dai fan. Il disco, infatti, è un contenuto di brani presi da spunto dalle lettere e dagli omaggi ricevuti dai loro assidui followers, in special modo alla front-woman carismatica, ricca di fascino e di bella voce, Shirley Manson. È anche grazie a lei che la band, fondata nel 1995, ha registrato parecchi sold out in tutto il mondo vendendo più di 12 milioni di dischi. Un record per il genere. L’Obihall ospiterà anche lo spettacolo dei Brit Floyd The World’s Greatest Pink Floyd Show. La famosa cover band dei Pink Floyd, di ritorno dal suo tour mondiale (146 date solo nel 2015) si fermerà a Firenze il 7 novembre riproponendo 50 anni di storia dei Pink Floyd e dei pezzi che hanno fatto la storia della musica come The Dark Side of The Moon, Wish you were here, The Wall e per la prima volta i

MUSICA Garbage 2 novembre 2016 Teatro Obihall Brit Floyd Space and Time Continuum World Tour 2016 7 novembre 2016 Teatro Obihall King Crimson The Elements of King Crimson Tour 2016 8 e 9 novembre 2016 Teatro Verdi

Elisa On Tour 2016 #elisafi16 11 novembre 2016 Nelson Mandela Forum

ne di riascoltare i pezzi più amati della storica band italiana fondata da Federico Zampaglione nel 1989, e la nuova produzione tra cui Liberi e Immagini, Dischi d’Oro nel 2014.

Tiromancino Tour 2016 14 novembre 2016 Teatro Obihall

Brit Floyd stupiranno il pubblico con la performance di Echoes in versione integrale, così come contenuta dell’album Middle. Damian Darlington, cantante e direttore musicale della band, ha deciso di intitolare lo spettacolo Space and Time Continuum con l’obiettivo di stupire e incuriosire il pubblico che già li aveva visti negli anni passati. Con uno spettacolare effetto luci costato milioni di euro, schermi tecnologici e interattività durante il concerto, i Brit Floyd promettono che sarà uno spettacolo completamente diverso dai precedent, pur mantenendo di base lo straordinario e vastissimo repertorio dei Pink Floyd. Per il cinquantennale dall’alluvione di Firenze che cambiò la vita alla città intera, il Comune ha organizzato una serie di eventi tra cui un concerto classico che verrà eseguito il 7 novembre dall’orchestra Florence Symphonietta. La Sinfonia n.9 op.125 di L.V. Beethoven verrà diretta dal maestro Grazia Rossi, soprano Sonia Bellugi. Al botteghino, poi, cresce l’attesa per il ritorno al Mandela Forum di Elisa ed il suo nuovo tour chiamato ON, proprio come il suo ultimo disco dal quale sono stati estratti i singoli No Hero, Love me forever e Bruciare per te. La tournée prenderà il via proprio da Firenze l’11 novembre ed è stata lei stessa, attraverso i canali social, a confermare le date che la vedranno calcare i palcoscenici di tutta Italia. La cantautrice, all’anagrafe Elisa Toffoli, è sicuramente una delle voci più potenti e pulite del pop italiano, talento indiscusso confermato anche dal suo ruolo di coach nel programma Amici di Maria De Filippi e grazie al quale è arrivata ai più giovani, che durante i concerti cantano a squarciagola tutti i suoi successi.

Michael Jackson Tribute Show Sergio Cortés in Michael Jackson Tribute Show 16 novembre 2016 Teatro Obihall Pooh Reunion, l’ultima notte insieme #poohfi16 18 e 19 novembre 2016 Nelson Mandela Forum Tarja Turunen The Shadow Shows 2016 28 novembre 2016 Teatro Obihall

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Il 4 marzo 2016 è uscito il loro ultimo singolo Piccoli Miracoli e la canzone ci ha accompagnati per tutta l’estate diventando una vera e propria hit delle radio. I Tiromancino ripartono da questo straordinario successo, seguito dall’uscita dell’album Indagine su un sentimento, e iniziano il loro tour invernale aggiudicandosi ben due date toscane. La prima all’Obihall il 14 novembre, la seconda il 18 febbraio 2017 a Montecatini. Il tour nei teatri si chiama Nel respiro del mondo ed i fan avranno l’occasio-

Sempre l’Obihall sarà il palazzetto dove si esibirà Sergio Cortés, il più famoso alter ego del Re del Pop, Michael Jackson. Il 16 novembre arriva a Firenze Michael Jackson Tribute Show, una serata ricca di scenografia, corpo di ballo e band live che riproporranno i più grandi successi del King. Da Smooth Criminal a Thriller, da Billie Jean a Dangerous, il cantante e ballerino spagnolo è considerato da tutto il mondo il sosia più affermato, completo e somigliante della grandissima star americana. A grande richiesta, dopo lo straordinario successo di vendite negli appuntamenti live dell’estate, proseguono nei palasport i grandi festeggiamenti dei Pooh per il loro cinquantennale. Ben due sono le date che vedranno protagonisti al Mandela Forum Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli con il loro Reunion-L’ultima Notte Insieme, venerdì 18 e sabato 19 novembre. I biglietti sono quasi esauriti nel giro di una settimana dall’annuncio delle date, a conferma che nonostante il passare degli anni i Pooh rimangono una delle band più amate dagli italiani. Giusto alla fine di settembre è uscito il triplo album con oltre 50 canzoni ed immagini in DVD dei loro concerti a San Siro, che il gruppo aveva organizzato per salutare definitivamente i fan. Visto l’enorme successo riscosso anche oltre oceano (i concerti in Canada, USA e America del Sud lo dimostrano), il gruppo fondato nel 1966 ha deciso di rimettersi in gioco: i componenti si sono riuniti ed hanno deciso di abbandonare per un po’ di tempo le carriere soliste regalando alla musica italiana un altro pezzo di storia. Il 21 ottobre è partita ufficialmente la stagione concertistica 2016/17 del Teatro Verdi di Firenze con tante interessanti novità musicali. Una su tutte il ritorno in Italia dei King Crimson, l’8 ed il 9 novembre. La band, rinnovata in gran parte dei suoi elementi, propone i classici del repertorio in versione acustica. Il gruppo rock britannico, che ha fatto la storia del progressive e dell’alternative rock durante il corso quarantennale della sua carriera, ha ispirato tanti artisti contemporanei in diversi generi musicali creando un culto intorno al suo nome. Il leader indiscusso, Rober Fripp, salirà sul palco insieme al sassofonista Collins, il bassista Tony Levin, il chitarrista Jakszyk e ben tre batteristi, confermando la mutazione dei componendi della band fondata nel 1969, in principio formata da musicisti britannici, ma adesso tutti statunitensi.


FIRENZE Caffè del porto con Massimo Ranieri dal 1° al 6 novembre 2016 Teatro della Pergola L’uomo dal fiore in bocca con Gabriele Lavia 1° e 2 novembre 2016 Teatro Niccolini Elena Guerrini Alluvioni 4 novembre 2016 Teatro Puccini La compagnia dell’anello Concerto Il Signore degli Anelli 4 e 5 novembre 2016 Nelson Mandela Forum Performance con Virginia Raffaele dal 4 al 6 novembre 2016 Teatro Verdi Casa nova, vita nova Compagnia Il Grillo dal 4 al 6 novembre 2016 dall’11 al 13 novembre 2016 Teatro di Rifredi Il filo dell’acqua: l’alluvione, le alluvioni Storie Toscane 8 novembre 2016 Teatro Puccini Nicola Valentini Ciclo Mozart Concerto 8 novembre 2016 Palazzo Pitti (Sala bianca) Edipo con Glauco Mauri e Roberto Sturno dall’8 al 13 novembre 2016 Teatro della Pergola Enrico Onofri Ciclo Mozart Concerto 9 novembre 2016 Palazzo Pitti (Sala bianca) Bolero – Gaîté Parisienne Danza 10 novembre 2016 Teatro Puccini

Oblivion The Human Jukebox 11 e 12 novembre 2016 Teatro Puccini Lo Show con G. Panariello, C. Conti, L. Pieraccioni dal 12 al 14 novembre 2016 Nelson Mandela Forum Caveman – L’uomo delle caverne 5ª replica con Maurizio Colombi 15 novembre 2016 Teatro Puccini Incontro con Francesco Guccini Il ritorno sul palco de “Il Maestrone”, questa volta non più per cantare, ma per raccontarsi 15 novembre 2016 Teatro Obihall Ubu Roi Fortebraccio Teatro dal 15 al 19 novembre 2016 Teatro di Rifredi Giorgi - Hanslip Daniele Giorgi: direttore Chloë Hanslip: violino 16 novembre 2016 Teatro Verdi

La Bohème Giacomo Puccini Opera dal 17 al 27 novembre 2016 Opera di Firenze

50° Anniversario dell’alluvione di Firenze Concerto 27 novembre 2016 Opera di Firenze

Teresa De Sio L’attentissima Scrittori 18 novembre 2016 Teatro Puccini Don Chisciotte con Luca Barbareschi dal 18 al 20 novembre 2016 dal 22 al 27 novembre 2016 Teatro della Pergola Vento della sera, o l’orribile banchetto - Jacques Offenbach Opera spettacoli per scuole e famiglie dal 18 al 24 novembre 2016 Teatro Goldoni Federico Buffa Le Olimpiadi del 1936 19 novembre 2016 Teatro Puccini Solo – One Man Show con Arturo Brachetti dal 24 al 27 novembre 2016 Teatro Verdi

Pucciniana I giovedì di Casa Martelli 17 novembre 2016 Museo Casa Martelli Benvenuti in casa Gori di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti Arca Azzurra Teatro dal 24 al 27 novembre 2016 Teatro di Rifredi Ormai sono una milf con Angelo Pintus 17 novembre 2016 Teatro Puccini

Daniel Oren Concerto 25 novembre 2016 Opera di Firenze

Cavalleria & Pagliacci Commedia in vernacolo fiorentino di Bruno Carbocci 17 novembre 2016 Teatro Obihall

Haydi! Familie Flöz 25 e 26 novembre 2016 Teatro Puccini

Bisbetica La bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova Dal 29 novembre al 4 dicembre 2016 Teatro della Pergola Satie et ses amis Concerto 29 novembre 2016 Opera di Firenze Festa della Toscana Christoph Poppen: direttore Anna Fusek: flauto dolce 30 novembre 2016 Teatro Verdi Renato Raimo Silenzi di Guerra Storie Toscane 30 novembre 2016 Teatro Puccini SCANDICCI Il filo dell’acqua Alluvione. 50 anni dopo di Francesco Niccolini 22-23 novembre 2016 Teatro Studio Mila Pieralli CAMPI BISENZIO Diamoci del tu con Anna Galiena ed Enzo Decaro 17 novembre 2016 Teatrodante Carlo Monni Io ci sono regia di Andrea Bruno Savelli 25 e 26 novembre 2016 Teatrodante Carlo Monni

LA STAGIONE TEATRALE A LASTRA A SIGNA Il 14 ottobre scorso è stata presentata la stagione 2016-2017 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa. Giobbe Covatta, Enzo Moscato, Glauco Mauri, Scimone Sframeli, Bobo Rondelli: sono solo alcuni dei protagonisti della stagione teatrale del Teatro delle Arti, che ha preso il via il 28 ottobre scorso con lo spettacolo di Maria Cassi “Attenti al lupo”. Una stagione che sarà punto d’incontro tra prosa, danza, musica, cinema e occasioni formative. Intitolata “Dell’amore e altri demoni” sarà «Una stagione dedicata all’amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità – come spiega il direttore del Teatro delle Arti, Gianfranco Pedullà - storie nate dall’amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare».

Dell’amore e altri demoni

GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE E DICEMBRE **fuori abbonamento Bobo Rondelli Piero Ciampi ve lo faccio vedere io 11 novembre 2016 Dedicato a William Shakespeare 18 novembre 2016 Otello di Opus Ballet + Il cuore altrove di Catalyst **Yumiko Yoshioka ME-MOIRE 26 novembre 2016, ore 18

OPERA NAZIONALE COMBATTENTI/ Compagnia Principio attivo I GIGANTI DELLA MONTAGNA atto III da Luigi Pirandello 2 dicembre 2016 Teatro popolare d’arte DOPO SALÒ secondo episodio PRIMA NAZIONALE di Massimo Sgorbani dal 9 al 15 dicembre 2016 INIZIO SPETTACOLI ore 21 dalle 20 APERITIVO TEATRALE buffet + drink 6 euro (prenotazione caldeggiata)

Teatro delle Arti

Via Matteotti n. 5/8 - Lastra a Signa (FI) Telefono: 055 8720058 - 331 9002510 promozione@tparte.it www.tparte.it

cosa succede in città

NOVEMBRE A TEATRO


cosa succede in città

fiere ed eventi FIRENZE Fierucola delle lane di S.Martino 5 e 6 novembre 2016 Piazza Santissima Annunziata www.lafierucola.org Salone biennale dell’Arte e del Restauro di Firenze 10 e 11 novembre 2016 Fortezza da Basso, Padiglione Cavaniglia salonerestaurofirenze.org

Biennale Enogastronomica Fiorentina dal 10 al 28 novembre 2016 vari luoghi Info:+39 3470613646 biennaleenogastronomica.it Mercato Manodopera: L’Arte del lavoro fatto a mano 12 e 13 novembre 2016 Piazza SS.Annunziata Info:+39 3317846960 manodopera-firenze.com Caccia al Tesoro per le vie di Firenze 12 novembre 2016 Piazza Santa Croce Info:+39 3337480487 www.legamidarte.it

Fiera di Oltrarno Oltrarno Fair 13 novembre 2016 Piazza Santo Spirito Info:+39 055 27051 www.diladdarno.it

Ciompi Mensile Antiquariato 27 novembre 2016 Piazza Ghiberti Info:+39 055 3283515 www.comune.fi.it

BORGO SAN LORENZO Mostra mercato del tartufo del Mugello 19 e 20 novembre 2016 centro storico www.tartufaimugello.it

Fiera Promozionale dell’Olio 20 novembre 2016 Piazza del Ghirlandaio Info:+39 055 8824512 www.atccalenzano.it

Rassegna enogastronomica dal 17 al 20 novembre 2016 Piazza del Carmine Info:+39 055 27051 www.anva.it

BTO Buy Tourism Online dal 30 novembre 2016 al 01 dicembre 2016 Fortezza da Basso buytourismonline.com

Dalla soffitta alla cantina 27 novembre 2016 Piazza Dante Info:+39 055 84966229

“Weihnachtsmarkt” Mercato di Natale tedesco dal 30 novembre 2016 al 18 dicembre 2016 Piazza Santa Croce Info:+39 055 2705233

CALENZANO Mostra-mercato dell’olio extra-vergine di oliva 12 e 13 novembre 2016 Centro Espositivo St.Art Eventi, Via Garibaldi 7 Info:+39 055 0502161 www.atccalenzano.it

CASTELFIORENTINO Festa a sorpresa 20 novembre 2016 centro storico basso Info:+39 0571 686341 comune.castelfiorentino.fi.it

ModaPrima dal 18 al 20 novembre 2016 Stazione Leopolda Info:+39 055 3693240 www.pittimmagine.com Florence Tattoo Convention 2016 dal 18 al 20 novembre 2016 Fortezza da Basso Info:+39 055 49721 florencetattooconvention.com Fortezza Antiquaria 19 e 20 novembre 2016 Piazza Vittorio Veneto Info:+39 055 3283515 Fierucolina dell’Olio Nuovo 20 novembre 2016 Piazza Santo Spirito Info:+39 055 697747 www.lafierucola.org Food and Wine in Progress dal 27 al 28 novembre 2016 Stazione Leopolda www.foodandwineinprogress.it

se sei un viola e ami la fiorentina, ascolta solo radio bruno toscana

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la radio ufficiale della Fiorentina e la voce inconfondibile di david guetta Ascolta il pentasport, con i suoi ospiti e la sua grande squadra di opinionisti, perché ogni istante I’grillofiorentino viola sia unico e speciale…

BAGNO A RIPOLI Prim.Olio. Mostra-Mercato Prodotti Tipici Locali 19 e 20 novembre 2016 Via Roma e Giardino dei Ponti Info:+39 055 6390373 www.comune.bagno-aripoli.fi.it BARBERINO DI MUGELLO Fiera di Galliano 9 novembre 2016 Galliano Info:+39 055 8477230 www.mugellotoscana.it BARBERINO VAL D’ELSA Il ‘900 in piazza 13 novembre 2016 centro storico Info:+39 055 8052214 barberinovaldelsa.net

CERTALDO Artigiani e non solo 5 novembre 2016 Piazza Boccaccio, Via II Giugno Info:+39 0571 656919 comune.certaldo.fi.it Festa della cioccolata 19 e 20 novembre 2016 Piazza Boccaccio, Via II Giugno Info:+39 0571 661276 comune.certaldo.fi.it

Fiera Promozionale dell’Olio 13 novembre 2016 Piazza del Ghirlandaio Info:+39 055 8824512 www.atccalenzano.it Mostra-mercato dell’olio extra-vergine di oliva 19 e 20 novembre 2016 Centro Espositivo St.Art Eventi, Via Garibaldi 7 www.atccalenzano.it Borsa scambio del giocattolo d’epoca 20 novembre 2016 Hotel Delta Florence, Centro Congressi, Via V.Emanuele 3 Info:+39 055 882041

DICOMANO Mercato del piccolo antiquariato e artigianato 20 novembre 2016 Via Dante Alighieri Piazza Buonamici Info:+39 055 8385426 comune.dicomano.fi.it EMPOLI Giro Goloso 26 e 27 novembre 2016 Piazza Farinata degli Uberti Info:+39 0571 76303 www.girogoloso.it

EQUENZE

TUTTE LE NOSTRE FR

Firenze: FM 90.8 Mugello: FM 103.0 Prato: FM 90.6 Pistoia: FM 99.2 Pisa, Lucca, Livorno, Viareggio: FM 102.8 Empoli: FM 99.2 Arezzo, Valdarno: FM 103.0 Valdisieve: FM 88.4 Piombino e Follonica: FM 102.1 Grosseto: FM 99.0 Siena: FM 97.7


MONTESPERTOLI Vino, Olio Nuovo e Tartufi e Mercato degli Ambulanti 13 novembre 2016 Piazza del Popolo www.prolocomontespertoli. it 9° Convegno di VitiVinicoltura Biodinamica Moderna 26 novembre 2016 Centro per la Cultura del Vino “I Lecci” Info:+39 0571 600219 SAN GODENZO Mercatino di Natale 27 novembre 2016 centro storico Info:+39 055 8374267 www.comune.san-godenzo. fi.it SAN PIERO A SIEVE Mercanzie in Piazza 13 novembre 2016 Piazza Colonna Info:+39 055 8487241 www.prolocosanpieroasieve.it

5 novembre 2016 San Michele a Torri Info:+39 055 769111 prolocosanvincenzo.it Vetrina antiquaria. Mercato di oggetti e mobili di antiquariato 27 novembre 2016 Piazza Giacomo Matteotti Info:+39 055 7591374 www.comune.scandicci.fi.it SCARPERIA Collezionisti in piazza. Borsa scambio del piccolo antiquariato e collezionismo 6 novembre 2016 centro storico In+39 055 8468165 www.prolocoscarperia.it SESTO FIORENTINO Sagra e mostra mercato del tartufo bianco e nero 5 e 6 novembre 2016 12 e 13 novembre 2016 Circolo MCL Info:+39 055 8469804 www.prolocoscarperia.it Festa dell’Olio 27 novembre 2016 Piazza Vittorio Veneto Info:+39 055 4496260 comune.sesto-fiorentino.fi.it SIGNA

SCANDICCI Itinera. Percorsi golosi sulle colline di Scandicci: San Michele a Torri

Mercato di Natale di Oberdrauburg 26 e 27 novembre 2016 Portici di Viale Mazzini e Piazza Cavour Info:+39 055 8794270 www.prolocosigna.it/

cosa succede in città

FIGLINE VALDARNO Autumnia. Agricoltura Ambiente Alimentazione dall’11 al 13 novembre 2016 Piazza Marsilio Ficino Info:+39 055 91251 www.autumnia.it

TAVARNELLE VAL DI PESA Svuota la Soffitta 27 novembre 2016 Piazza Matteotti Info:+39 055 8050869 VINCI Festa all’olio 6 novembre 2016 Centro storico, Vitolini Info:+39 0571 568012 lacompagniadegliortacci. com Fiera d’Autunno 6 novembre 2016 Viale Togliatti e Via L. da Vinci, Sovigliana Spicchio Info:+39 0571 568012 www.comune.vinci.fi.it Sapori e Colori del Montalbano 13 novembre 2016 Piazza della Libertà Info:+39 0571 598012 www.comune.vinci.fi.it La Domenica Leonardiana Laboratorio per famiglie e bambini 13 novembre 2016 Museo di Leonardo Info:+39 0571 933285 www.museoleonardiano.it

Il Punto Pirico VIA DI PERETOLA 24/A - FIRENZE (FI) Cel. 333 3927394 | puntopirico@gmail.com www.puntopirico.com

apre anche a Firenze il 19 Novembre 2016

La Scuola CMF di Counselling e Mediazione familiare Firenze scelta come nuova sede per il Master in Counseling nei Conflitti relazionali e Mediazione familiare, ad approccio fenomenologico pluralistico integrato, visto il grande riscontro avuto in Puglia. Vuoi finalmente dare valore alle tue capacità e risorse? Vuoi acquisire competenze professionali qualificate e innovative? Ti piace pensare di poter migliorare la qualità della tua vita e nel contempo svolgere una attività che possa aiutare anche gli altri a farlo? Hai già sentito parlare di Counselling e di Mediazione familiare? Il corso permette di formarsi in questi due ambiti specifici, attuali e complementari, di acquisire professionalità nuove e concrete, di diventare professionista della relazione di aiuto ai sensi della legge n.4 del 14/01/2013 e di operare con individui, coppie e gruppi, per migliorare la comunicazione e le rela-

zioni nei vari ambiti di vita e contesti lavorativi: familiare, coppia e amicale; sociale, assistenziale, sanitario, aziendale, scolastico. Sia il Counselling, che la Mediazione familiare, utilizzate per aiutare gli ex coniugi a rimanere genitori uniti, favoriscono lo sviluppo di molte competenze personali, necessarie per confrontarsi con un mondo e relazioni in continuo cambiamento, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle proprie risorse, l’acquisizione di nuove competenze relazionali, di comunicazione e professionali, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé, il raggiungimento di obiettivi specifici. Agevolano il cambiamento attraverso i principi dell’accoglienza, dell’accettazione incondizionata, della congruenza e dell’empatia, per la tutela dei beni relazionali, al fine di costruire una economia più “civile” per il bene comune.. Ti aspettiamo al nostro Open Day per conoscerci più da vicino e presentarti le nostre attività .

Saremo presso Il Fuligno in via Faenza, 48 alle ore 10. La presentazione del Master in Counselling nei Conflitti relazionale e Mediazione Familiare è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. Maggiori informazioni saranno fornite: Scrivendo via email info@cmfec.it Scrivendo in privato alla ns pagina facebook: www.facebook.com/counsellingmediazione/?fref=ts Visitando il nostro sito www.cmfec.it Telefonando Maria Teresa Marotta 3283880853, oppure a Maria Luisa Pascuccio 3337407960

I’grillofiorentino | 21


cosa succede in città • SCANDICCI

Il 22 ottobre si è svolto il

3° Anniversario VoaVoa Onlus

è

stata una bellissima giornata di sole, solidarietà, sensibilizzazione, divertimento e condivisione. La mattina il convegno all’Auditorium Rogers, con ospiti del mondo delle istituzioni politiche, del Terzo Settore per le Malattie Rare e della Clinica e Scienza Medica. A chiusura del convegno la bellissima performance artistica con finale indimenticabile di Fatmir Mura, sand artist di fama internazionale, fortemente voluto da VoaVoa. La giornata ha proseguito al Piazzale della Resistenza con laboratori creativi per i più piccoli con gli amici di “Le Matite Colorate”, la scuola di circo “En Piste”, il piccolo grande Mago Mircus, il Lavoratorio di Ceramica con Raffaele di Pietro, gli amici di Jumon Studio che hanno insegnato i bambini a disegnare la Mascotte di VoaVoa... e infine, il laboratorio di Nail Art, Trucco e Parrucco di Emanuela Carletti, Silvia, Tiziana e Laura con la partecipazione speciale dello youtuber Gordon direttamente da Milano. Per tutta la giornata l’animazione degli amici “Ivan e Francesca Animazione” con la collaborazione eccezionale per simpatia e bravura dei clown dell’associazione

VIP, Vivere In Positivo, Firenze. Ma non è finita qui! È stato insieme a noi anche il mitico Red Ronnie come premiato per il suo impegno a diffondere la mission di VoaVoa! Abbiamo avuto sul palco la partecipazione dell’amico Alessandro Masti che ha presentato l’intero pomeriggio con le attrazioni in programma come i favolosi Killer Queen, Sophia de Rosa, i Beyond the Garden ma anche dove si è svolta la prima fortunatissima Lotteria VoaVoa. Ad impreziosire la giornata abbiamo ospitato in piazza e nei cieli di Scandicci lo spettacolo mozzafiato di rapaci di Guglielmo Ventimiglia, dal Parco Oltremare di Riccione, e Fernando Ferrini dei Falconieri Fiorentini, infine abbiamo alzato il capo a seguire il volo vincolato della nuovissima Mongolfiera VoaVoa che ha portato in alto i colori e le speranze di VoaVoa! Onlus. Grazie a tutti coloro che si sono fermati a conoscerci e che ora portano nel cuore e ella mente una scintilla del nostro motto: “Credere Amare Resistere” Arrivederci a tutti alle prossime iniziative di VoaVoa! Onlus - Amici di Sofia!

scandicci

Dal 20 novembre al via la III edizione de

Il Libro della Vita

Il sindaco Fallani: È un evento che crea interesse Dopo il grande successo delle prime due edizioni (5.000 presenze alla prima rassegna e 6.000 alla seconda), riparte Il Libro della Vita, evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura, che è stato ideato da Raffaele Palumbo e organizzato dal Comune di Scandicci e Scandicci Cultura, con il contributo della Regione Toscana. Nel mese di novembre, dunque, partirà il terzo ciclo di incontri con personaggi famosi che racconteranno il libro che ha cambiato loro la vita. Dieci personaggi, dieci domeniche, alle ore 11: l’appuntamento fisso è al Nuovo Auditorium di Scandicci, in piazzale della Resistenza. «Siamo arrivati alla terza edizione con molta soddisfazione – spiega a I’Grillo Fiorentino il sindaco di Scandicci Sandro Fallani – anche perché abbiamo registrato un interesse notevole da parte della gente nei confronti di questo evento culturale. Basti pensare che nella seconda edizione Il Libro della Vita ha visto la partecipazione di ben 6.000 persone, in dieci appuntamenti, tutti di domenica mattina alle 11. Un numero importante che dimostra quanto sia straordinaria questa formula». È straordinario, è vero, come personaggi come scienziati, scrittori, giornalisti, autori, attori, si mettono a nudo raccontandosi e raccontando come un libro (quel preciso libro!) abbia cambiato loro la vita. Li abbia influenzati. Li abbia ispirati. Ogni uomo può identificarsi in una lettura e per la gente è culturalmente interessante ascoltare tali narrazioni per poi avere modo di confrontarsi. E continua il Sindaco: «Si parte a novembre, per la precisione domenica 20 novembre, e si finisce domenica 2 aprile 2017. Saranno dieci mattinate in compagnia di grandi affabulatori di varie provenienze, di varie culture, di vari mondi. L’appuntamento sarà come sempre al Nuovo Auditorium di Scandicci, a partire dalle ore 11. Qualche nome? Prenderanno la parola l’attrice Lucia Poli, il cantautore, scrittore e attore Francesco Guccini, la giornalista Bianca Berlinguer, l’autrice e blogger Lorella Zanardo, lo scrittore Marco Vichi, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo ed Erika Lemay, performer di classe mondiale, contorsionista, trapezista, acrobata e altri. Saranno tutti incontri interessanti, da non perdere». L’ingresso sarà libero.


cosa succede in città

SPAZIO PONTE come ritrovare se stessi a cura di Sara Veggelli “L’essere umano è fatto strano”, pensavo. Lo pensavo ogni volta che non capivo o che non accettavo comportamenti e pensieri di persone intorno a me. Poi mi sono resa conto che ci sono essenzialmente due grandi motori che muovono ogni azione, ogni pensiero, ogni opinione. Sono la paura e l’amore. Da qui è iniziato il moto che mi ha portato a rivalutare ogni aspetto della mia vita, cercando di essere onesta con me stessa e di capire se era la paura o l’amore a dare movimento ad ognuno di essi. Certo, sono concetti importanti e prima di una qualsiasi considerazione ci si dovrebbe mettere d’accordo sul loro significato, ma quando perdiamo l’entusiasmo anche solo a guardare un tramonto, o quando tutto ci sembra inutile e senza senso, forse di base c’è un qualche tipo di paura: paura di perdere qualcosa, paura di non essere abbastanza, paura di non riuscire, paura di... Spesso in questo stato, se prolungato, cominciano a nascere disagi: dolori inspiegabili nonostante tutti i controlli medici, mal di testa improvvisi, piedi o ginocchia che non vogliono saperne di camminare, avvenimenti strani che non si riescono a spiegare. A questo proposito ci sono “tecniche” che aiutano a trovare una

comprensione profonda di noi stessi e dei nostri disagi in modo da risolverli. Per questo all’interno dello studio vengono utilizzate una o più tecniche contemporaneamente. L’importante è volerlo.

compagnandola alla comprensione e al cambiamento. Il Reiki, infine, ripristina il naturale fluire dell’energia in tutto il corpo in modo da riattivare ogni centro energetico.

Con la Riflessologia Plantare, stimolando punti precisi del piede, si vanno a riequilibrare varie funzionalità del nostro corpo e allo stesso tempo a liberare emozioni trattenute.

Promozione fino al 31/12/2016 primo incontro (di 30 minuti circa) 10 euro.

La Tecnica Metamorfica lavora su traumi, disagi e paure che ci sono stati trasmessi dai nostri genitori attraverso il concepimento e la gestazione.

Ogni martedì e giovedì, dalle 18 alle 19.30, ci troviamo in gruppo per fare insieme movimenti e respirazioni sulla base del Qi Gong. Prima prova gratuita.

Con il Theta Healing la persona viene posta in uno stato di piacevole rilassatezza ac-

La chimica della fluorescenza Tante idee fluo per il tuo albero di Natale! ChimicAmica 10 €

Martedì 22 novembre:

Sulle onde della Scienza centro didattico scientifico

Il programma di Novembre Sabato 5 novembre:

Ore 15-16.30 da 8 anni: Crescere nell’acqua. Coltiviamo una piantina acquatica. Lab BiologiAmica 10 € Ore 17-18.30 da 8 anni: L’osservatorio delle piante. Costruiamo un osservatorio botanico. Lab BiologiAmica 10 €

Martedì 8 novembre:

Martedì 8 novembre: Ore 17.30-19 da 8 anni: Neanderthal: Storia del nostro cugino estinto BiblioScienza: Biblioteca E. Ragionieri,

Piazza della Biblioteca 4, Sesto F.no (FI) - gratuito

Venerdì 11 novembre:

Ore 14-17 da 8 anni: Minerali no stop lab, con merenda. Come riconoscere, classificare e osservare i minerali GeologiAmica 30 €

Sabato 19 novembre:

Ore 15-16.30 da 8 anni: Paesaggi di cristallo Magici paesaggi con le reazioni di cristallizzazione! ChimicAmica 10 € Ore 17-19.30 da 8 anni:

Ore 17.30-19 L’incredibile mondo dell’era glaciale. BiblioScienza: Biblioteca E. Ragionieri, Piazza della Biblioteca 4, Sesto F.no (FI)

Sabato 26 novembre:

Ore 15-16.30 da 8 anni: Chimica facile! Cinque reazioni chimiche per stupire gli amici. ChimicAmica 10 € Ore 17-18.30 da 7 anni: Mai più senza esperimenti! Cinque esperimenti più bizzarri del mondo! ChimicAmica 10 €

SPAZIO PONTE Via Firenze n. 7 Calenzano, Firenze spazioponte7@gmail.com pagina Facebook: spazioponte Tel. Roberta 334.5771683 Sara 338.1637005

Sabato 12 novembre

Buon compleanno Sulle onde della Scienza

Dalle 10 alle 19: Fernando José Schapira, pittore Argentino diplomato all’Accademia di Belle Arti di Buenos Aires espone le sue opere In più per voi: mostra dei progetti di Scienze realizzati dai ragazzi Ore 15-16.30 da 8 anni: Alchimie di colori con l’acqua! Laboratorio di pittura sperimentale con la tecnica dei colori acrilici. Lab CreaScienza 10 € Ore 17-18.30 da 10 anni Alchimie di colori con l’olio! Laboratorio di pittura sperimentale con la tecnica dei colori ad olio. Lab CreaScienza 10 € Solo oggi, occasione speciale per i vostri regali di Natale, giochi e libri

scontati del 15%!

P.zza del Sapere, 11/13 Calenzano - Info-line 347.3159003 – 055.8873038 I’grillofiorentino | 23 www.sulleondedellascienza.it info@sulleondedellascienza.it


cosa succede in città • calenzano

Dicembre

Via della Conoscenza, 11 - Calenzano Tel.055.8833.421 www.civicaonline.it biblioteca@comune.calenzano.fi.it (segue)

di incontri per*la fascia di Venerdì Ciclo 16 dicembre oreSala17Polivalente - Sala- CiviCa Bambini Biblioteca di Calenzano età 0-3 anni a cura Dott.ssa14-18Favole ore 16 - Cineforum perdella giovani anni e Merenda Spettacolo teatrale di Paola Presciuttini Federica Vannoni Proiezione del film “Mary per sempre” di Marco Risi di Roald Dahl Il Dito Magico Oltre gliAiazzi argini Ti leggo, ti racconto... giochiamo? A cura della Dott.ssa Elisa Tommasi a cura di Giulia mercoledì 16 novembre - ore 21

ore 9.30 – Sala Bambini

Firenze, 4 novembre 1966

Narratore: Gionni Voltan 8 novembre* Venerdì Martedì 16 dicembre Regia: 16 Marionovembre Mattia Giorgetti Mercoledì Il gioco del cucù ore 21 - Sala Polivalente - Cinema inore Biblioteca 21 - Sala Polivalente e idel librifiad Proiezione lmesso “St dedicati Vincent” Oltre gli argini - Firenze,

Da quando il mondo è mondo l’alluvione, o diluvio che dir si voglia, è simbolo della fine e dell’inizio della vita. Le alluvioni ci sono sempre state e purtroppo ci saranno sempre. Anche l’Arno tracima i suoi argini una volta ogni cento anni dalla notte dei tempi, il fiume è la base della cultura e della storia della città, l’ha aiutata a crescere, l’ha invasa e distrutta, passa silenzioso sotto le gambe larghe dei ponti come un testimone discreto. “Simili a due amanti antichi Firenze e il suo compagno irrequieto vanno a braccetto lungo le curve della storia, in pace e in guerra come tutti gli innamorati.”

Martedì 15 novembre* 4 novembre 1966 Il gioco del tatto*e i libri sensoriali Sabato 17 dicembre Martedì novembre*- Giochiamo con l’inglese ore 10,30 - Sala22Bambini gioco dei travasi e la coordinazione “A story,Il a rhyme, a game” Per i bambini dagli 8 ai 10 anni Martedì 29 Mower novembre* A cura di Margaret e degli “Amici di Civica” Il gioco euristico Prenotazione consigliata e la sperimentazione (Barbara 333/7534738 - amicidicivica@gmail.com) *Posti limitati Lunedì 19 dicembre prenotazione obbligatoria* Ore 17,30 - Sala Polivalente - Club del Giallo teatrale di Paola Spettacolo “Cosa resta di noi. Il giallo secondo Gianpaolo Simi” Presciuttini Lunedì 7 novembre* con Elenaore Andreini e Sandra Nistri 17 - Sala Bambini Giovedì 17 novembre Una storia esagerata MartedìLettura 20 dicembre ore 21 - Biblioteca ad alta voce a cura di Miore 9.30chele - Sala Bambini - Ildai mio Natale Montessori Giallo in Biblioteca Neri, per i bambini 7 anni Nutrire la relazione bambino-adulto con consapevolezza, Metti alla prova le tue doti invefiducia e amore stigative, individua, il movente e Martedìincondizionato. 8 novembre Laboratorio 0-3 anni a cura della Dott.ssa Federica ricostruisci la scena del crimine oreper 18 - bambini Sala Polivalente Vannoni. *Posti limitati-della prenotazione obbligatoria* insieme ai detective più brillanti Inaugurazione mostra del mondo! A cura del Centro “Operarte, un’Associazione Mercoledì 28 dicembre* iniziative Teatrali in mostra” a cura dell’ Associazioore 17 - Sala Bambini - Favole e Merenda ne Culturale Operarte Gli Sporcelli - di Roald Dahl a cura di Venerdì Giulia Aiazzi 18 novembre * ore 16 - Cineforum per giovani Mercoledì 9 novembre* dai 14 ai 18 anni ore 17 - Sala Polivalente Proiezione del film “Mare DenPomeriggio con Manola... tro” di Alejandro Amenabàr Storie di donne, con donne, su donne, per donne… Venerdì 18 novembre a cura di Manola Nifosì ore 21 - Sala Polivalente Workshop di giochi da tavolo Giovedì 10 novembre* a cura degli “Amici di Civica” ore 17 - Spazio Ragazzi e di Gamelot - Il Regno dei Il giardino segreto Giochi per ragazzi e adulti Un intreccio a china da esplorare e colorare. Laboratorio di illustrazioDomenica 20 novembre ne a cura di Giovanni Gheri. ore 17 - Sala Polivalente Per adulti e ragazzi dai 7 anni Cinema Ragazzi proiezione film “Inside Out” Giovedì 10 novembre ore 21 - Presentazione del libro Lunedì 21 novembre “Le Potenze” di Filippo Cardini, Ore 17.30 - Club del Giallo musiche del a cura deaccompagnato “Gli Amici didalle CiviCa” Parliamo di Maurizio trio rock 3bien, un incontro solfoDe Giovanni con Elena roso a base di musica e parole Matematica? Non c’ho mai capito niente Andreini celebri e Sandra Nistri Ponti, palline e palazzi: le curve 11 novembre IncontroVenerdì di matematica a cura di Sandra Vannini Mercoledì 23 novembre ore 21 - Sala Polivalente Lunedì Cinema 14 novembre - ore 17,30 - Sala orepolivalente 17 - Sala Bambini in Biblioteca Giochiamo con l’inglese Proiezione del film “My Old Lady” story, a rhyme, a game” Workshop di giochi da tavolo“Aper ragazzi e adulti PerRegno i bambini dagli 8 ai 10 Lunedì 14 novembre a cura di: “Gamelot Il dei Giochi anni. A cura di Margaret Moore 17.30 - Sala Polivalente venerdì 18 novembre - Sala e degliPolivalente “Amici di Civica”. Matematica?... Non c’ho mai- ore 21wer Prenotazione consigliata capito niente (Barbara 333/7534738 - amiciPonti, palline e palazzi: le curve Giochiamo con l’inglese celebri. Incontro di matematica “A story, rhime, game” dicivica@gmail.com) a cura diaSandra Vanniniae degli Per i bambini 8 ai 10 anni - A curaMercoledì di Margaret Mower 23 novembre* “Amici didagli Civica” ore 21.15 Mercoledì 23 novembre - ore 17 - Sala Bambini Presentazione 15 novembre SabatoMartedì 17 dicembre - ore 10,30 - Sala Bambini del libro “A 50 anni dal fango l’alluvioore 18 - Presentazione delle nuone del Colonnello Arcieri ve uscite di Porto Seguro Editore e del Commissario Bordelli”. “Minchiate” di Fabrizio de Sanctis Con gli scrittori Marco Vichi e (Vincitore della IV edizione del Leonardo Gori concorso Città di Parole 2015) “25 Piccole storie perverse” di 24 novembre Chiara Novelli Tutti i martedì dalle ore 17 alle ore 19Giovedì gli Amici di Civica ore 21.15 - Rock Tales - incontri saranno in biblioteca per darti tutte le informazioni di di musica dal vivo e racconti Mercoledì 16 novembre*

Incontri a tema

Info Point

*

cui hai bisogno!

Via della Conoscenza 11 - 50041 Calenzano - tel. 055.8833421 - fax 055 8833401 biblioteca@comune.calenzano.fi.it

CiviCa Biblioteca di Calenzano

sulla storia del Rock “#3 - War & Work - Guerra e Lavoro” Le ali del rock: dal blues dei campi di cotone al rock dei campi di battaglia, dalla Cotton Belt al Vietnam. Per l’occasione ore 19.30 “AperiCivica”a cura degli Amici di Civica. Info e prenotazioni entro il 22 novembre (Barbara 333/7534738 - amicidicivica@gmail.com) Venerdì 25 novembre Giornata Internazionale Contro La Violenza sulle Donne ore 21 - “Violenza sulle donne: consapevolezza pubblica e comportamenti non violenti”

Venerdì 2 dicembre* ore 17 - Spazio Ragazzi Disegnare l’arte La storia di Simonetta Vespucci, Venere di Botticelli, e il suo arrivo a Firenze lungo l’Arno Laboratorio di illustrazione a cura di Giovanni Gheri per adulti e ragazzi dai 7 anni Venerdì 2 dicembre Ore 18.30 - SFIDE - Presentazione della stagione teatrale 2016-2017 del Teatro Manzoni a cura di M.Cristina Ghelli, Presidente dell’Ass.ne Teatro delle Donne - segue Aperitivo

Cineforum per giovani Sabato 26dai novembre14 ai 18 Venerdìanni 2 dicembre

ore 21 - Salavietato Polivalenteai bambiniore - Sala Polivalente ed21adulti! Premiazione Pietro Parigi ed Cinema in Biblioteca, aesposizione cura delladelle Dott.ssa educatrice e specialista opereElisa Tommasi, proiezione del film “The waterLaboratori Diviner” 29) in processi interculturali (Ass. Culturale Mercoledì 30 novembre* Venerdì 18 novembre ore 16-19 ore 17 - Sala Bambini Domenica 4 dicembre Favole e Merenda ore 17 – Sala Polivalente Mareproiezione dentro Furbo, il Signor Volpe - di Roald Cinema di Alejandro Amenabàr (2004Ragazzi – durata 2h e 5’)film Dahl a cura di Giulia Aiazzi “Il mio amico Nanuk”

Venerdì 16 dicembre ore 16-19

Mercoledì 30 novembre Si raccomanda la massima puntuaMary per sempre ore 21 - Sala Polivalente lità. Ad iniziativa iniziata non sarà di Marco (1989 –accedere durata alla 1h sala. e 42’) Conversazioni fotografiche in- Risipossibile contro con Giovanni Presutti Gli eventi contrassegnati con * Ogni proiezione sarà preceduta da una breve A cura dell’ Ass.ne Photoalchimie sono su prenotazione. presentazione e seguita da guidato. Perdibattito gli altri l’ingresso è libero Gradita la prenotazione. fino ad esaurimento posti

MERCATINO DI LIBRI

Tutti i mercoledi’ dalle 10 a 12

A cura degli Amici di CiviCA dell’Associazione Sale in Zucca. Il ricavato verrà utilizzato per donare a CiviCa nuovi libri e dvd per la sezione bambini e ragazzi.

CiviCa Biblioteca di Calenzano Laboratori Operarte di Creatività

8 - 23 novembre 2016

Per adulti, a cura de “Gli Amici di CiviCa” un’Associazione in mostra

ORIGAMI PER ADULTI* Inaugurazione martedì 8 novembre ore 18di Kumi Suzuki a cura Artisti18 partecipanti venerdì novembre venerdì Pittori: 16 dicembre L’Associazione Culturale Operarte e nasce nel Maria Antonietta Canalini gennaio 1999 con l’intento di promuovere 17,30 alle 18.30 Maria Luisa Cavicchio e valorizzare le arti figurative, di crearedalle eventi, manifestazioni, rassegne trasformandoli in momenti di riflessione e scambio culturale. Un ventaglio di espressioni, personalità e volontà vogliono convivere negli eventi di OPERARTE. I linguaggi differenti, le fantasie oniriche, il confronto di stili portano ad un arricchimento interiore, ad un’esperienza unica che permane nell’anima di chi partecipa. Oggi l’Associazione è aperta su ogni fronte offrendo la possibilità di trattare nei suoi eventi temi come Architettura, Arte Figurativa, Fotografia, Cinema, Arte Digitale, Web Art, Archelogia, Letteratura, Musica, Arte e Scienza, Arte e Ambiente. In Operarte convivono artisti affermati, persone alle prime armi, amanti dell’arte, sostenitori: tutti uniti.

Benedetta Fazzino Alessandro Fedeli Lia Firetto Simonetta Fontani Franco Franchi Arianna Fusini Lina Giorgi Renata Ornis Daniela Papucci Silvia Ronsisvalle Roberta Saccocci Christiane Simond Paolo Staltari Luciana Toccafondi Carmela Torsiello Vania Vettori

operartecampi@gmail.com

AnnaMaria Romoli

LABORATORIO DI FELTRO* a cura di Federica Martorelli

Il Libro Tattile - Sensoriale in 4 incontri: martedì 8 - 15 - 22 - 29 novembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro il 2 novembre Il Calendario dell’Avvento Venerdì 11 novembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro 8 novembre Fotografa:

Facciamo insieme i regalini Di NataleSaranno presentate anche alcune grafiche di Nidia Gugnaz. Martedì 13 e 20 dicembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro il 9 e il 16 dicembre

LABORATORIO DI PICCOLO CUCITO, RICAMO, MAGLIA, UNCINETTO Via della Conoscenza 11 - 50041 Calenzano - tel. 055.8833421 - fax 055 8833401

Si raccomanda la massima puntualità.

biblioteca@comune.calenzano.fi .it CiviCa Biblioteca di Calenzano e tanto altro... a cura di Elena. Tutti i mercoledì di novembre dalle 9 alle 12


Per adulti, a cura de “Gli Amici di CiviCa”

ORIGAMI PER ADULTI* a cura di Kumi Suzuki venerdì 18 novembre e venerdì 16 dicembre dalle 17,30 alle 18.30

LABORATORIO DI FELTRO* a cura di Federica Martorelli

Il Libro Tattile - Sensoriale in 4 incontri: martedì 8 - 15 - 22 - 29 novembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro il 2 novembre Il Calendario dell’Avvento Venerdì 11 novembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro 8 novembre Facciamo insieme i regalini Di Natale Martedì 13 e 20 dicembre - ore 17 Prenotazione obbligatoria entro il 9 e il 16 dicembre

Giovedi 24 novembre ore -21.00 mercoledì 23 novembre ore 21.15

presso libreria IL FILO ROSSO CiviCa Biblioteca di Calenzano Via Puccini 66 Calenzano Presentazione

Seminario: A 50 anni dal fango

Mente per vincere! l’alluvione del Colonnello Arcieri e del Commissario Bordelli con gli scrittori Marco Vichi e Leonardo Gori Letture di Lorenzo Degl’Innocenti Conducono le giornaliste Elena Andreini e Sandra Nistri

Conduce il dott. Marco Mazzarella, psicologo-ipnologo

LABORATORIO DI PICCOLO CUCITO, RICAMO, MAGLIA, UNCINETTO

In questa serata dedicata alla preparazione mentale di altissimo livello, saranno illustrate tecniche e metodologie per raggiungere i più elevati obiettivi, sia sportivi, che nella vita quotidiana.

Per informazioni e iscrizioni: amicidicivica@gmail.com Barbara 333/7534738

Max.15 persone, prenotazione obbligatoria: Via della Conoscenza 11 - 50041 Calenzano - tel. 055.8833421 - fax 055 8833401 biblioteca@comune.calenzano.fi.it CiviCa Biblioteca di Calenzano 0558876192 – 3476173556 cristianamaggi@gmail.com

e tanto altro... a cura di Elena. Tutti i mercoledì di novembre dalle 9 alle 12

Foto Gori wedding

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Vi apettiamo domenica

27 novembre dalle 16,00 alle 20,00 per presentarvi i nuovi servizi dello studio

V IA RO M A 4 5 - C A L EN Z ANO - 0 5 5 . 8 8 7 9 1 9 0 - WWW . FOTOGORI . IT - i n fo @ fo to g o r i . i t

cosa succede in città

Laboratori di Creatività


il personaggio

Con gli occhi di... Carla Cavicchini

SANDRA MILO:

L’asta dei ricordi. Tuttavia è il cuore che conserva...

L

ei – se vuole – è la signora in giallo, ma anche la “tipa” dalle 1000 bolle bleu, la Venere spumeggiante, l’icona di Fellini, l’Alka Seltzer in persona, la morbidezza con tanto di plasticità, ma anche la mamma tutta chioccia e coccole per i tre figli e poi ancora nonna premurosissima ed orgogliosa d’esserlo. Alla Maison Bibelot è venuta per “Sandra Milo, una vita tra cinema ed arte, i ricordi di una diva” e, nell’occasione, ha spiegato d’aver dato all’asta le sue memorie. Già, le sue memorie d’una vita intera d’amatissimo lavoro attraverso fotografie, quadri, pitture, vestiti ed altro ancora. Pregevole l’opera di Francesco Messina dove la “Sandrocchia” esplode nella totale fisicità lasciando trasparire tuttavia il suo essere, la sua essenza di donna quieta, ingenua, ma anche saggia e sottile. «Il motivo? Pur tenendo moltissimo a ciò che è esposto in quanto “vissuti” di notevole importanza della mia professione, è giusto che simili “pezzi” vadano incontro a chi li desidera vivamente, apprezzandone il buon contenuto affettivo». In questo clima gli chiedono per chi voterà e lei a testa alta, ondeggiando come sua abitudine, risponde che il voto... è più importante la persona! Raccontando che stima Renzi e che trova

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in lui molti accostamenti simili a Craxi per la sincerità di fondo ed il sostentamento delle proprie idee. «Lei non immagina quanto mi manca Bettino – si commuove – la politica era la sua missione, lui... così bravo, riconosciuto per i propri valori. Tutti ci ricordiamo di Sigonella, quand’egli si oppose agli americani con gran coraggio e... e poi lui che amava così tanto il suo Paese con quella sepoltura in terra straniera! Mah... da uomo intero qual’era, visse la situazione molto dignitosamente. Sappiamo inoltre che la vita prosegue, chi non c’è più rimane indietro, non fa più parte della storia, però se qualcuno ce lo ricordasse ben bene approfondendone la grande figura di statista, sarei la sua più accesa paladina. La figlia Stefania, donna intelligente e dolcissima, ha dedicato la vita alle memoria del padre portandone avanti anche la grande umanità, anche se a mio avviso non era l’umanità di Nenni... quest’ultima era più familiare, in sintonia col personaggio. Ricordo quando i socialisti andarono al Governo e Nenni diventò vicepresidente del Consiglio, ebbene, chiesi una legge per il riconoscimento dei minori e lui la attuò, facendomi poi pervenire un bel bigliettino di cortesia». Pacata, sorridente, con un bel drink in mano, si lascia scappare... «Ah, che dolor, che dolor»

toccandosi un po’ più in basso della nuca. «Questa zona è stata colpita da un incidente e non solo» e, ai nostri sguardi allibiti, lascia trasparire qualcosa di più “profondo”. Ma è solo un attimo, eccola sorridere, toccarsi i capelli mielati osservando che la sua età è bellissima, di completamento e grande serenità... «Mio Dio, è terribile morire giovani! Oggi sono una donna âgée ma libera! E scaccio le ipocrisie usando la gentilezza. Vi sembra poco? L’amore poi è fondamentale, è parte di noi stessi, tra l’altro credo alla molteplicità della vita, al suo riprodursi; noi che rinasciamo di continuo... chissà se in tali vissuti possa io diventare un albero, sìììì, l’alberello solo, che però a primavera butta le gemme, accoglie gli uccellini e poi arriva l’estate, ed ancora l’autunno con i magici colori della natura...». Prosegue ancora dicendo che gli anziani provvedono ai giovani e... non è bellissimo questo? «Adoro inoltre curare la casa, le piante... il verde è così bello!». Signora, quel pezzo di Toscana che lei conserva così amorevolmente? Ce ne vuol parlare? «Devi sapere cara che, durante la seconda guerra mondiale, ho vissuto a Vicopisano e dintorni, proprio in provincia di Pisa, poi Volterra, Laiatico, Orciatico, Ruota, tanti tanti luoghi poiché dovevamo spostarci di continuo a causa di bombe e cannoneggiamenti. Dunque, per una bambina la cosa è ancora più brutta... da piccolini ci insegnavano che nel cielo ci sono gli angeli, Dio e... chissà se la mamma restava o ci accoglieva nell’alto azzurro a braccia spalancate...! Il clima era terribile, con quelle bombe che scaricavano, tutte quelle mitragliatrici... e allora pensi, pensavi alla cattiveria, alla morte che in un lampo ti può prendere, oddio! Imparando che tutto è relativo. Perché questo: perché nello scappare lasciavamo libri, giocattoli e c’era chi ci urlava dietro: “via, via correte bimbi” e allora nel caos totale non trovavi più niente e, se all’inizio sembrava

doloroso, da adulta capisci che tutto è così relativo poiché tutto va, viene... e la cosa basilare è quello che ti rimane dentro, i ricordi, le passioni, la gente, l’amore... questo non te lo toglie nessuno! Certo, sarebbe stato bello vivere nei nostri sogni, giochi, cuori – sorride illuminandosi più del giallo “canarino” che indossa – sai, a Natale ricevevo un’arancia oppure una bambola fatta di pezza con gli stracci, con gli abiti “passati” della nonna, e quelli…quelli sì che erano dei bei doni carichi di valori! Chiaramente da adulta ho avuto altri regali però sono gli altri, quelli della sofferenza, che mi sono rimasti più impressi nella mente». Dopo simili trascorsi ti trovi vaccinata a vita... «Beh... al dolore non si fa mai l’abitudine, però s’impara a gestirlo, a sopportarlo e superarlo, non solo. Diventiamo anche maestri nello spiegare agli altri». Pausa. Eccola abbracciare amici venuti apposta a trovarla, però è gentile – come la figlia Azzurra che, riservata, osserva tutto in un angolo – e riprende il filo. «Conservo anche radici siciliane, quelle di papà per l’appunto, ed eccoci allora parlare di queste regioni più terribili d’Italia, perché se in questa terra dove sono stasera, voi non siete certamente tipetti teneri – come mia madre e mia nonna, terribili! - beh.... i siculi hanno inventato la mafia e allora! Ma il mio Paese è così! Così passionale dove trovi mare, vulcani e tutta quest’arte da vivere e respirare a polmoni pieni. Ecco il motivo d’essere degli artisti, tutti, sì, proprio tutti! A Firenze rivedo sempre con enorme piacere Piazzale Michelangelo che mi rimase impresso da ragazzina ed ancora il David di Donatello, piazza Signoria con questi Medici e la loro storia – adoro leggere tutta la storia – capaci d’aver fatto parte d’un vissuto intriso di cattiverie, forza, intelligenza, volontà... è così bello quando la volontà trionfa!». E voi riuscite a trovare “cotanta” saggezza intorno?


L’angolo del gusto

Perseus Fiesolano a cura di Michela Lanza

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el cuore di Fiesole, a tu per tu con il suo sapore etrusco: è qui, nella piazza Mino da Fiesole, che si trova il Perseus Fiesolano, un ristorante che regala a cittadini e turisti la genuinità dei piatti della tradizione toscana, assaporati in un ambiente rustico con tavolini di legno colorati, se vogliamo folkloristico vista la sua atmosfera chiassosa soprattutto nel periodo estivo quando è sempre stracolmo di gente anche nel caratteristico dehors, e straordinariamente “in”, considerata la sua posizione, a due passi da un panorama mozzafiato. Cosa mangiare al Peresus Fiesolano? È impossibile sbagliare, perché se è vero che si possono gustare antipasti tipici toscani con salumi quali salame, prosciutto, finocchiona, prelibatissimo lardo e crostini di fegatini che offre solo la nostra regione, e se è conclamato che tra le portate più gettonate ci sono anche piatti come la ribollita, la pappa al pomodoro, la trippa alla fiorentina, è altrettanto vero che la vera specialità del Perseus Fiesolano è la bistecca alla fiorentina. Quella classica. Quella che non può pesare meno di 1 kg. Quella alta dai cinque ai sette centimetri. Ma soprattutto quella cotta al sangue, perché in altro modo, al Perseus, è… vietato cuocerla. La bistecca alla Fiorentina non è solamente un pezzo di ciccia. È cultura. È arte. È godimento allo stato puro. Ogni boccone diventa gioia per il palato, ammesso che sia drogata come si deve. Che non sia sciapa ma che, anzi, abbia quel sapore deciso e sempre più eccitante via via che ci si avvicina all’osso. La bistecca del Perseus, che si sposa alla perfezione con un bel bicchiere di vino rosso toscano – a proposito, che bello il “vecchio” fiasco impagliato sulla tavola! – concilia con l’anima. Mette di

buonumore. E non viene a noia. Dal Paradiso all’estasi è un attimo. Finito di pranzare (o di cenare), chi vuole toccare il cielo con un dito, può fare una passeggiata romantica. Dal lato ovest della piazza di Fiesole, potete imboccare una ripida ma breve salita che vi porterà davanti al quadro più bello che esista: Firenze. La città dei Medici si aprirà ai vostri occhi, bella come una donna nuda, distesa su un divano capitonnè in pelle bianco. Ecco, dopo un’ottima bistecca e una sconvolgente e strabiliante vista, sarà possibile raggiungere la pace dei sensi.

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a cura di Daniele Belgrado

e statistiche su matrimoni e separazioni ci forniscono alcuni dati allarmanti: negli ultimi 15 anni la quantità di separazioni è raddoppiata. La durata media del matrimonio è diminuita, infatti è passata da 16 anni nel 1995 a 10 anni nel 2015. Se poi andiamo a indagare all’interno delle coppie che restano unite, scopriamo che oltre il 50% non sono soddisfatte del loro rapporto di coppia. Abbiamo l’impressione che sia sempre più difficile creare e mantenere un rapporto di coppia soddisfacente. Anche tra le cosiddette coppie di fatto la situazione non è migliore: ci si conosce, dopo qualche mese di frequentazione si decide di convivere e dopo pochi anni la relazione finisce. È veramente difficile trovare una coppia in cui i due partner dopo 10-15-20 anni di unione sono soddisfatti. In una relazione di coppia ci sono tanti aspetti importanti di cui tenere conto: la comunicazione, la fiducia, la complicità, la sessualità, le relazioni con l’ambiente esterno (parenti, amici, conoscenti, mondo del lavoro). Le aspettative verso il partner sono cambiate rispetto a qualche decennio fa. C’era un modello di donna che doveva essere soprattutto moglie e madre, cioè accudire la famiglia, crescere i figli, accettare le attenzioni del marito e tenere in ordine la casa. Il modello di donna attuale è invece quello di una donna più indipendente che oltre ad occuparsi della famiglia ha una sua attività lavorativa e una vita sociale.

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Il modello di uomo non è cambiato molto anche se oggi ci sono più uomini che aiutano la partner nei lavori domestici. A prima vista sembrerebbe più facile andare d’accordo perché c’è un maggiore scambio di ruoli e quindi la possibilità di comprendersi meglio, ma purtroppo le difficoltà sono aumentate. È vero che si comunica di più, ma la qualità della comunicazione è spesso scarsa e nevrotica. Quando nella coppia vediamo qualcosa che non va tendiamo a cercare ed evidenziare gli errori del partner e spesso succede che, dopo aver notato una cosa che non ci piace, ne troviamo un’altra e poi un’altra, come le ciliegie, una tira l’altra, così ci dimentichiamo delle tante cose belle che ci sono, delle belle qualità del partner che ci hanno fatto innamorare. Oppure ci sentiamo inadeguati, non all’altezza del nostro partner e ci creiamo sensi di colpa per tutto quello che non va bene nella coppia. Questi due atteggiamenti non ci portano a niente di buono. Un aspetto fondamentale di una relazione di coppia è la confidenza, la condivisione, la complicità. Possiamo chiederci qual è il livello di complicità: quanto raccontiamo di noi, dei nostri bisogni, dei nostri desideri, dei nostri sogni? C’è poi la sfera sessuale: siamo soddisfatti? Dichiariamo i nostri bisogni? Confidiamo le nostre fantasie? Conosciamo i bisogni e le fantasie del nostro partner? Molte persone hanno un loro mondo erotico che non condividono con

Infinite sfumature di coppia

il partner perché hanno paura di non essere capiti, di creare disagio e così, anziché soddisfare le loro curiosità insieme al partner, si trovano a vivere esperienze al di fuori della coppia o a soffocare desideri e aspirazioni. Spesso la mancanza di complicità nei rapporti intimi va ad influenzare anche la complicità in altri ambiti della vita di coppia. Ci sono persone che criticano abitualmente i comportamenti del partner e talvolta confidano le loro lamentele ad altre persone. Queste critiche e la loro divulgazione minano la qualità della relazione e il suo futuro. Un tarlo sempre pronto a danneggiare il rapporto di coppia è la gelosia: che cosa si nasconde dietro la gelosia? Che rapporto c’è tra amore e gelosia? Si può amare senza essere gelosi? Da queste considerazioni è nato INFINITE SFUMATURE DI COPPIA, un percorso di aiuto alla coppia, unico nel suo genere, non una terapia di coppia perché non mi piace pensare ad una malattia da curare. Per me la relazione di coppia è qualcosa da sviluppare utilizzando tutti i mezzi a disposizione, quindi credo che possiamo migliorare la qualità della comunicazione imparando a conoscer-

ne le regole e gli strumenti, possiamo migliorare la qualità dell’ascolto, la gestione delle emozioni e infine la confidenza, la capacità di condividere e di creare complicità. Possiamo fare tutto questo in un clima piacevole e giocoso, perché non andiamo a cercare i difetti ma a sviluppare le capacità dei singoli e della coppia, dando loro strumenti utili a far crescere la qualità della relazione. Con soli cinque incontri è possibile acquisire e sperimentare alcuni strumenti efficacissimi e dare una svolta entusiasmante al proprio rapporto di coppia. Funziona con tutti? Funziona con chi vuole sviluppare un rapporto di coppia soddisfacente e duraturo, non funziona con chi vuole difendere a tutti i costi il suo punto di vista trascurando quello del partner: la diversità di punti di vista può essere una grande opportunità nella coppia anziché un terreno di scontro quotidiano. La realtà non è quasi mai racchiusa nel bianco o nel nero, ma in una sfumatura di grigio e ogni coppia ha infinite sfumature di grigio da scoprire. Se qualcuno vuole chiedere informazioni anche in modo anonimo può farlo scrivendo a: danielebelgrado@gmail.com o telefonando al 392 8871578.


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e fibre aiutano nella prevenzione del tumore del colon e del retto anche perché modificano la flora batterica intestinale, ovviamente senza esagerare il loro consumo altrimenti potrebbero portare dei danni allo stomaco e all’intestino per il trascinamento di sali minerali. A livello gastrico, la ritenzione idrica da parte delle fibre produce una sazietà, perché le pareti hanno una distensione. Inoltre si formano soluzioni viscose che intrappolano i nutrienti, questo rallenta lo svuotamento gastrico verso il duodeno, che a sua volta frena l’assorbimento di nutrienti come il glucosio ed impedisce i picchi di concentrazione ematica: questo procura l’appiattimento della curva del glucosio e aiuta i pazienti diabetici. La fibra è molto importante per l’intestino tenue, perché insieme all’acqua trattenuta occupa un volume al suo interno; ciò procura una soluzione viscosa che determina il contatto dei substrati nutritivi con gli enzimi digestivi e la velocità di assorbimento, provocando un ritardo dell’assorbimento e questo determina la liberazione di ormoni gastrointestinali differenti che agiscono sul metabolismo come l’assorbimento più lento del glucosio ed altri nutrienti. L’aumento del contenuto intestinale per fissazione di acqua produce più motilità intestinale, si riduce il tempo di transito ed aumenta la frequenza delle evacuazioni. Questa è la fase più importante per prevenire il cancro intestinale ed ora vediamo perché. Il tempo di transito più lungo è quello dell’intestino crasso che risulta 10 volte superiore a quello tenue, e cambia in base allo stile di vita e alla popolazione. Sul transito intestinale influiscono solo alcuni alimenti. La fibra ingerita sotto forma di una carota o di cavolo ha limitati effetti, invece se viene assunta sotto forma di crusca può arrivare a dimezzare i tempi di transito intestinale. Il minor tempo di transito intestinale per fissazione di acqua

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rimedio preventivo naturale esercita un effetto diluente, cioè la maggiore presenza di acqua impedisce un contatto eccessivo con agenti oncogeni che provengono dall’alimento o formatisi endogenamente. Questo aiuta nella prevenzione del tumore al colon ed al retto. Le sostanze che possono indurre dei danni genetici nei colonociti sono gli acidi grassi non esterificati, monogliceridi, digliceridi, acidi biliari secondari, idrocarburi arilici, prodotti pirrolici derivati dai processi di cottura ad elevate temperature, ammoniaca, ammidi e diversi prodotti di degradazione proteica da parte dei batteri del colon. Mangiare molta fibra porta anche ad una diminuzione della pressione intraluminale del colon. Un’alimentazione povera di fibra produce una piccola massa fecale e viscosa, che procura stipsi e dunque ci vuole un maggior sforzo muscolare per evacuare, che può determinare un’ipertrofia muscolare del colon con aumento della pressione intracolon. Quest’aumento della

pressione procura una fuoriuscita della mucosa attraverso la tonaca muscolare circolare dell’intestino, si formano ernie o diverticoli. Le estroflessioni della mucosa del colon favoriscono la proliferazione di batteri Gram ed anaerobi, le pareti dei diverticoli sono carenti di tonaca muscolare, il contenuto fecale non può essere espulso e si trasforma in escrezioni dure, queste possono ulcerare la mucosa e originare diverticolite. L’aumentata pressione intraddominale può produrre ernia iatale ed emorroidi, varici agli arti inferiori. Tutti i tipi di fibra tranne la lignina vengono attaccati dai batteri intestinali. Nel colon ascendente si trova la maggior parte del microflora intestinale, soprattutto batteri anaerobi circa 400 specie. La fibra capta cationi, gruppi carbossilici degli acidi uronici, anche gruppi fenolici ed i solfati, soprattutto calcio, magnesio, ferro, zinco, rame; a volte è proprio questa carenza di sali minerali che può favorire fenomeni di stipsi in chi segue le diete vegetariane.

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La rubrica di Firenze Formato Famiglia!

Le case di Babbo Natale da visitare in famiglia per il Natale 2016 a cura di Laura Bianchi

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a Toscana è la nuova terra di Babbo Natale, degli elfi aiutanti, delle renne e di tutto quello che ruota intorno a questa festività. Sono anni che il tema è sviluppato in diversi centri (la zona di Montecatini sopra tutte le altre) con tipologie simili: si tratta di percorsi allestiti a tema dove si incontrano Babbo Natale o i suoi collaboratori, si fanno laboratori, giochi, ci si lascia incantare dalla scenografia o dagli effetti speciali che vengono messi in atto. Diversi sono gli elementi che determinano il successo di questi eventi, principalmente la location scelta per l’evento: è ovvio che una casa di Babbo Natale allestita in un castello o in un altro posto suggestivo come un palazzo antico o una piazza del centro storico sarà più accattivante rispetto a quella organizzata in un capannone alla periferia della città, ma non sottovalutate la capacità di fantasia dei vostri bambini, capaci di immedesimarsi, se il gioco è condotto bene, anche in una casa di Babbo Natale sorta nell’atrio di un centro commerciale. Poi l’età dei bambini: se li portate quando hanno un’età compresa fra i 3 e i 6 anni rimarranno entusiasti, dopo i 9 anni l’entusiasmo va a scemare in concomitanza con la perdita dell’ingenuità tipicamente infantile. Se deciderete per una gita con destinazione “dimora di Babbo Natale” sappiate che nel fine settimana troverete un po’ di affollamento, che il biglietto di ingresso non è economicissimo, soprattutto se siete una famiglia numerosa e che, alla fine della giornata, sarete stremati. Organizzatevi prima di partire e studiate un minimo l’offerta: ormai qualunque casa di Babbo Natale ha un suo sito di riferimento e qui troverete orari, costi del biglietto d’entrata ed eventuali extra da pagare. Mi raccomando, non sottovalutate

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le spese relative al cibo quindi, se progettate una gita di un’intera giornata, valutate se portare da casa il pranzo al sacco: spesso infatti, i ristoranti e i bar annessi alle case di Babbo Natale all’ora di punta sono sovraffollati, offrono non troppo in termini di qualità e non sono economici. Propendete quindi per il pasto portato da casa e magari accontentate i bambini se vogliono mangiare in loco qualche dolcetto o fare la merenda con qualcosa di speciale proposto dagli stand gastronomici che, sicuramente, troverete presenti. Ecco le case di Babbo Natale raggiungibili facilmente da Firenze alle quali potete dedicare una gita di un giorno intero. Se poi avete più tempo e alla magia del Natale potete dedicare un intero fine settimana, vi segnalo un sito specializzato in pacchetti viaggio per famiglie che ha un’intera sezione dedicata agli eventi di Natale in zona Montecatini, prezzi ottimi e ottima organizzazione: www.bambinitravel.it/toscana/casadi-babbo-natale-montecatini.php. • A Montecatini: il Bosco degli Elfi Il Bosco degli Elfi è allestito all’interno del “Minigolf Montecatini”, in viale Bustichini 59, è in posizione centrale ed è facilmente raggiungibile in macchina. Troverete posto presso il parcheggio antistante. Il Bosco degli Elfi vuole ricreare il luogo magico e accogliente dove vivono gli Elfi aiutanti di Babbo Natale che tanto si danno da fare durante l’anno affinché i desideri dei bimbi vengano realizzati. Qui i bambini verranno “trasformati” in piccoli Elfi grazie al cappellino che riceveranno in regalo e una serie di gadget che prenderanno durante lo svolgimento dei percorso. I bambini, in questo luogo, si avvicineranno al mondo degli Elfi e ne scopriranno le leggende e le tradizioni. Oltre a visitare le varie ambientazioni, i piccoli potranno divertirsi

blog di consigli, idee, recensioni ed eventi per vivere Firenze e dintorni con i propri bambini

www.firenzeformatofamiglia.it

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partecipando a laboratori a tema, ascoltare i racconti degli elfi, giocare nel parco giochi natalizio, assistere agli spettacoli di magia e delle marionette, ballare la baby dance. Mettete in conto una giornata, se deciderete di visitare questo villaggio dove troverete: la Cucina di Nonna Elfa a tema cioccolato, il Borgo le Casette degli Elfi, l’Angolo dei Racconti con il bicentenario Elfo-Cantastorie, la zona del Trucca-Elfo, la Fabbrica del Giocattolo, i laboratori a tema e altre sorprese. Info su www.ilboscodeglielfi.com • A Montecatini: la casa di Babbo Natale (dal 4 novembre al 6 gennaio 2017) Una delle case di Babbo Natale più conosciute e più sontuose. Per questa edizione, si svolge in un luogo splendido: il Castello delle Terme di Tamerici. Anche in questo caso si tratta di un percorso alla scoperta della casa del babbo più famoso del mondo, con la possibilità di curiosare nei vari ambienti, dalla camera da letto all’ufficio postale dove consegnare la letterina. Ecco cosa troverete in questa casa: Punto Letterina: nell’ufficio postale perfettamente ricreato, i bambini potranno scrivere la loro letterina e consegnarla agli Elfi postini, che con speciali marchingegni la faranno arrivare direttamente a Babbo Natale. Giochi sotto l’Albero: grande parco giochi con tantissime animazioni, burattini, giocolieri clown, trucca bimbi. Un vero e proprio Paese dei Balocchi in veste natalizia. Gli spettacoli si terranno in giro per il parco sempre aperto. E poi ancora laboratori di ogni genere per i bambini (inclusi nel prezzo d’entrata), letture animate e incontri con personaggi fatati. Il calendario completo sul sito: www.nataleafirenze.it. • A Montecatini alto, nello splendido borgo: Il Piccolo Regno Incantato (da venerdì 4 novembre fino a domenica 8 gennaio 2017) Il posto è splendido, perché Montecatini Alto merita anche senza addobbi natalizi una visita tutto l’anno, e poi qui c’è la possibilità di accedere attraverso Gigio e Gigia la rossa funicolare, che funge da

collegamento. Peccato che l’evento non sia fruibile in caso di brutto tempo, quindi occhio alla condizioni meteo prima di progettare una visita nel Piccolo Regno Incantato. Anche solo visitare la piazzetta del centro merita, tanto è bella, e il percorso deve essere prenotato online. L’età indicata è dai 4 anni in poi. Il posto in cui l’evento si svolge è speciale e molto carino, in quanto si sviluppa all’interno della Rocca ma, ripetiamo, è sconsigliato in una giornata di pioggia perché la maggior parte del percorso avrà luogo all’aperto. Durante questo giro, si raccontano tutte le più belle fiabe, giocando con gli zecchini consegnati ai bimbi all’inizio, prima di partire alla scoperta del percorso fatato. www.ilpiccoloregnoincantato.com • A Chianciano Terme: Il Paese di Babbo Natale L’evento si è ingrandito rispetto alla prima edizione e adesso coinvolge l’intera cittadina di Chianciano. La casa di Babbo Natale è allestita nel Parco Acquasanta di Terme di Chianciano: qui troverete la pista di pattinaggio, la pista su ghiaccio, il trenino Polar express che attraversa tutto il centro cittadino e, addirittura, dinosauri in carne ed ossa. www.paesedibabbonatale.it. • A Montepulciano: Il Villaggio di Babbo Natale Anche Montepulciano è diventata la casa di Babbo Natale e quella del 2016 è la terza edizione. Il villaggio apre il 19 di novembre ed è aperto nei fine settimana e durante le vacanze, con chiusura l’8 gennaio 2017. Qui, all’interno del villaggio, vi aspetta un grande mercatino caratteristico, con sessanta casette in legno, in cui potrete trovare tantissime idee regalo per voi e per i vostri cari, per poi tuffarvi nell’emozionante visita del Castello di Babbo Natale, ricco di sorprese e attrazioni, non solo per i più piccoli. Il castello, grande 1000 mq tutti al coperto, sarà ricco di luci, addobbi, meraviglie. Un luogo dove tutti i bambini possono incontrare il vero protagonista del Natale, tra giochi, canti, attività didattiche e di intrattenimento, spettacoli interattivi, laboratori creativi. www.nataleamontepulciano.it.


Mamma

Ironica, Impulsiva, Irriverente. Innamorata, Inconcludente. facebook: La Gazza twitter: @laggazza

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ovembre è la stagione delle piogge e dei primi freddi. Degli ombrelli, degli impermeabili, dei piumini coi cappucci e della gara dei bambini ad infilar nelle pozzanghere. All’uscita delle scuole e degli asili, se fino al mese scorso si respirava una calma apparente, ha inizio il delirio delle mamme. Perché non importa se per tutta la giornata c’è stato un sole

che nemmeno il 15 di agosto, trentacinque gradi all’ombra e lo scirocco, comunque sia alle 16.25, inizierà a piovere. Le mamme fashion arriveranno sotto il diluvio all’ultimo secondo prima del suonar della campanella e, non trovando parcheggio al Suv grigio metallizzato, lo parcheggeranno davanti al cancello dell’uscita. Perché meglio bloccare il traffico che evitare di sciupare la piega appena fatta, è risaputo. Scenderanno dal monovolume con tacco quindici, cappottino Cavalli, rossetto rosso ed ombrellone di Prada, pronte ad accaparrarsi la prima fila

... e non solo E non importa se sei una casalinga, una mamma, un’impiegata di banca o una scrittrice. Non conta se sei una commessa, un architetto, una badante o un’attrice. Se sei una fashion blogger, una spazzina o una commercialista. Perché alla fine di ottobre-primi di novembre, comunque sia, se sei una donna, i’ che tu farai? Il cambio dell’armadio. Iniziamo a preannunciarlo dal lunedì alle nostre colleghe, perché il cambio stagione, che si realizza solitamente nel weekend, merita una preparazione fisica e psicologica non indifferente. Cominciamo col riporre i nostri abitini verde Tiffany per fare spazio ai cappotti bordeaux, alle maglie di lana, ai piumini neri ed alle mantelle. Rispolveriamo il jeans preferito, quello blu scuro con sfumature chiare, che se

per prendere la creatura. Si faranno spazio tra la folla a colpi di gomitate e pedate negli stinchi, evitando accuratamente di chiudere anche solo per un attimo l’ombrello, per non rischiare che la tinta mogano con riflessi platino e sfumature rame abbia a scaricare. Generalmente si presenteranno accompagnate da un elegante chiwawa, con collare di diamanti e cappottino di strass, che dopo aver fatto inciampare una ventina di nonni, si farà spazio anche tra l’alano di turno per darsi una scrollata ed una sistemata al pelo. La bambina della proprietaria del Suv sarà la prima della fila: giubbotto e cartella in pelle di coccodrillo, occhiali anti nebbia e piastra per capelli nella tasca del grembiule. Le altre mamme, quelle per così dire denoaltri, che quando piove sono solo più incazzate

per disgrazia non ci entra più, diventa il primo motivo valido per trasformare un normale venerdì sera nel principio di un fine settimana di merda. Si passerà quindi in rassegna, per ordine: le minigonne, le longuette, i pantaloni larghi, quelli stretti, quelli stretti ed un po’ larghi, quelli larghi ed un poco stretti. Sarà quindi la volta delle camicie: quelle bianche, quelle nere, quelle a righe, a mezze righe, a pallini, a rombi, a quadrati, a triangoli, isosceli, equilateri e scaleni. Sarà la volta quindi dei cappelli, di lana, di mezza lana, di cashmere, di gatto, di volpe, di un ex. Impiegheremo circa quattro ore e quindici minuti per portare a termine il nostro cambio stagione, senza contare ovviamente quello delle scarpe che, come minimo, richiederà un ponte apposito o una tre giorni di ferie. Passeremo poi a quello di nostro marito: quattro polo, tre camicie e due paia di pantaloni,

che mai, giungeranno invece trafelate con pantalone della tuta o il jeans inzuppato d’acqua. Il capello di Branduardi, l’ombrellino dell’Oviesse e la pazienza di stare in fila cedendo il proprio posto ai nonni, agli zii, ai fratelli minori, al chiwawa ed all’alano. Sono quelle che aspetteranno mezz’ora con l’utilitaria verde salvia, nell’attesa che il Suv in doppia fila decida di sbloccare il traffico. Ma saranno anche quelle che davanti all’ipotesi di passare una giornata uggiosa davanti alla TV, decideranno di portare il proprio figlio a mangiare toast e patatine al McDonald. E magari alla fine del pomeriggio si faranno pure una grassa risata, ripensando al capello crespo e ai pantaloni inzuppati d’acqua. Perché una mamma lo sa. Ed in fondo ciò che importa non è il come. Ciò che conta è solo l’esserci.

uno da giorno ed uno da sera. Anche troppo. E mentre nel nostro armadio riusciremo a trovare il posto anche per la cintura del 1983, perché non si sa mai che la torni di moda, su sette magliette del nostro uomo, cinque saranno da buttare via, che mica si può tenere ogni cosa. Sistemato il tutto in modo equo, dodici ante per noi ed una per il nostro compagno, ci rimarrà una mezz’ora libera tra le sei e le sei e mezzo della domenica pomeriggio. E dove andare se non a fare un giro in centro per un po’ di shopping? Che il cambio armadio avrà dimostrato in maniera inequivocabile, ancora una volta, che non abbiamo niente da mettere. Perché prima regola per essere una donna ed una donna vera è non avere niente da indossare. Che se non sei indecisa tra diciotto vestiti ed una quindicina di decolté, ma che donna sei!?

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w w w. g r i l l o f i o r e n t i n o . i t I’GRILLO FIORENTINO anno 2 n. 13 - novembre 2016 periodico a distribuzione gratuita, registrato al tribunale di Prato al n. 6 del 23/09/2015

DIRETTORE RESPONSABILE Michela Lanza EDITORE e PUBBLICITà Chimeralab di Chiara Reggiani Via dell’Agio 14 Prato info@chimeralab.eu

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STAMPA Nova Arti Grafiche Signa FOTOGRAFIE Giacomo Gori www.fotocinegori.it Fotolia, archivio CHIUSO IN REDAZIONE venerdi 28 ottobre 2016



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