I' Grillo Empolese Ottobre 2016

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EMPOLESE Periodico gratuito di SPORT ARTE CULTURA Eventi distribuito a empoli e dintorni

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Allegato al numero 12 de I’Grillo Fiorentino registrazione al tribunale di Prato n. 6 del 23/09/2015

DIRETTORE RESPONSABILE

Michela Lanza

proprietario e editore

Chimeralab di Chiara Reggiani Via dell’Agio 14 - Prato info@chimeralab.eu

STAMPA: Nova Arti Grafiche

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Ed eccolo il secondo numero de I’Grillo Empolese. Se il primo vi è piaciuto – e tutti noi ci auguriamo di sì – non perdete tempo e affrettatevi a leggere i servizi, le curiosità, le interviste presenti sul free press empolese di ottobre. Troverete letture di ogni tipo, a partire da una grande sorpresa, L’angolo della storia di Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale della Toscana, che con minuzia di particolari racconta la figura straordinaria di Farinata degli Uberti. A seguire, la singolare quanto simpatica storia raccontata dal “Doc” Roberto Taviani, che parla di un leone e di una Prinz. Per gli appassionati di arte e cultura, da non perdere la seconda parte del racconto sulle opere di Virgilio Carmignani a cura dell’attento Silvano Salvadori, ma anche la rubrica “Dalla terra d’Empoli” di Paolo Pianigiani, che questo mese svela un piccolo scoop relativo ad una mostra svoltasi a Empoli nel lontano 1955. Dall’arte dei grandi pittori e scultori a quella del saper ridere: Antonella Gori presenta lo yoga della risata, utile a vivere meglio. Per chi, invece, è un appassionato di calcio, per chi ama l’Empoli, da non perdere è l’esclusiva al preparatore dei portieri azzurro Mauro Marchisio, personaggio se vogliamo storico della società di Corsi, visto che quello attuale è il suo diciannovesimo campionato in prima squadra. Dopodiché, sfogliando I’Grillo Empolese, vi imbatterete nell’eclettica Carla Cavicchini, che propone sempre interviste gustose e originali. E questa volta, il personaggio che ha messo “sotto torchio” è davvero di quelli particolari: Philippe Leroy. Infine, le pagine relative al Benessere e a Cosa succede in città, dove troverete notizie, consigli e appuntamenti imperdibili. Certi che I’Grillo Empolese sia di vostro gradimento, non mi resta che augurarvi Buona lettura Il Direttore Michela Lanza SEGUI I’Grillo anche su facebook www.facebook.com/igrilloempolese

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Anche questo mese, inEmpoli copertina, potete ammirare un particolare Via di Avane, 15 (S. Maria) dell’acquerello del pittore empolese Andrea Meini , che ha per oggetto la veduta dal ponte di Sovigliana, in una giornata evidentemente autunnale. E lo si evince dai colori. Quest’opera fa parte di una serie dedicata agli angoli più caratteristici di Empoli, realizzata con la tecnica antica dell’acquerello. Che nella grande dimensione diventa difficile da prevedere negli esiti finali, perché il colore si disperde nei rivoli umidi della carta a strati, cercando strade sue, incontrollabili. Presto andremo a trovare Andrea nella sua bottega d’arte in via della Gendarmeria a Empoli e condivideremo con i lettori de I’Grillo Empolese la chiacchierata che faremo con l’artista, con lo scopo di farlo conoscere meglio a tutti. I’grilloempolese | 3

I’Grillo Empolese

ANNO 1 - n.2 OTTOBRE 2016


ARTE CULTURA e TRADIZIONI

L’angolo della storia di Eugenio Giani

Farinata degli Uberti L

a figura di Farinata degli Uberti è straordinaria. Fu il leader dei fiorentini ghibellini, e come nipote del glorioso nonno Schiatta degli Uberti, fu fin dall’inizio predestinato a guidare la fazione nel Tredicesimo secolo. A lui si deve il mantenimento della città nel luogo ove storicamente si è consolidata. Fu figura anche di straordinario valore

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umano perché antepose gli interessi della città a quelli della sua stessa fazione. A questo poi va aggiunto che le sue doti come capo militare furono tali che la battaglia di Montaperti - che i senesi attribuiscono ai loro meriti - fu probabilmente decisa proprio perché, a guidare i ghibellini oltre ai capi senesi, c’era Farinata il quale fu costretto a stare con la parte ghibellina senese a causa dei fiorentini, che due anni prima lo avevano cacciato uccidendogli il fratello. Il tredicesimo è un secolo di grandi tumulti a Firenze. Gli scontri tra guelfi e ghibellini iniziano con l’uccisione di Buondelmonte dei Buondelmonti nel 1216. Dante cita Buondelmonte nella Divina Commedia come citerà uno dei suoi presunti assassini, Mosca dei Lamberti, nel trentesimo canto dell’Inferno. Mosca dei Lamberti, riflettendo sull’utilità dell’episodio, concluderà pronunciando la famosa frase, entrata pure nel linguaggio corrente, “cosa fatta, capo ha”. La vicenda innesca una profonda spaccatura tra guelfi e ghibellini che si traduce in un secolo di battaglie. Farinata, durante queste lotte, si distingue sempre come leader dei ghibellini sia come leader di tutti i fiorentini nell’espansione territoriale della città. Innumerevoli sono le vittorie e i meriti di Farinata alla guida degli eserciti fiorentini. Tuttavia, intorno alla metà del secolo le lotte si inaspriscono e i guelfi, fazione dominante, organizzano nel 1258 un agguato contro la famiglia Uberti uccidendo il fratello di Farinata che nel frattempo combatteva fuori le mura. Farinata allora si rende conto che anche per lui a Firenze non c’è più spazio e si rifugia a Siena con la famiglia. Lui, che aveva sposato una Cavalcanti guelfa, proprio perché voleva dimostrare che guelfi e ghibellini avrebbero potuto vivere insieme, è costretto a fuggire da Firenze. Il 4 settembre 1260, due anni dopo, i fiorentini innescano la battaglia di Montaperti, convinti a distruggere Siena una volta per tutte. I ghibellini senesi, però, guidati da Farinata, cono-

scono i movimenti dell’esercito fiorentino e, grazie alla sua abilità strategica, sconfiggono le truppe di Firenze. La città rischia allora di essere rasa al suolo. I senesi, riuniti nel concilio di Empoli, vogliono distruggere la città ma Farinata si oppone con strenua forza. La sua autorevolezza fu essenziale, i ghibellini si convinsero e decisero di non distruggere la città. Farinata rientrò dunque a Firenze col fedelissimo Guido Novello. Dante lo esalta e ne ricorda la difesa della città nel concilio di Empoli con le sue famose parole “la difesi a viso aperto”. Alla sua morte viene sepolto in Santa Reparata, chiesa sulla quale oggi sorge il Duomo, ma la sua aurea è ben presto dimenticata. I guelfi tornati al potere ne uccidono i figli e profanano la tomba. Farinata è dunque un personaggio straordinario che ha dovuto, suo malgrado, vivere l’ingratitudine della sua città e che solo Dante riabilita con la Divina Commedia. Empoli si identifica con il concilio che fu teatro delle gesta politiche di Farinata e deve valorizzare di più il personaggio rendendosi conto della sua importanza nella storia tanto da arrivare a considerarlo giustamente come uno dei più grandi del Tredicesimo secolo. Eugenio Giani, Presidente del consiglio regionale della Toscana


ARTE CULTURA e TRADIZIONI

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arà stato il ’72. Aprile, sicuramente il 2. Nella campagna Samminiatese, a Sant’Angelo, sopra ì “palazzo torto”. Giorno festivo, forse Pasquetta, bella giornata di sole. A pranzo da quella che sarebbe diventata mia moglie. Di certo “carciofi fritti e cotolette d’agnello”. Una volta tanto, di festivo, ce l’avevo fatta a non essere reperibile. A quei tempi, senza telefonini e con il telefono non in tutte le case, la reperibilità era come gli arresti domiciliari. Sul finire del pranzo, arriva il ragazzo del Telefono Pubblico della Scala. Ci siamo. Me lo sento sdrucciolare. Penso: “È successo uno spicinio”, ed anche senza essere reperibile, beh mobilitazione generale. Il ragazzo vede la mia faccia: - No no, questa volta non è per te - e tutto d’un fiato - èppercarlo! Carlo il mi’ cognato. Allora sbianca lui. Genitori anziani… nonna... - Oh che c’è… - Aspetta lo leggo… - Lo leggi? - Sai un ci credevo neanch’io… me lo sono anche scritto. “Carlo vieni a casa che c’è un leone in garage”. Firmato: Tuo babbo. Si ride… si piange, ci si preoccupa!? Forse... è il 2 aprile e qualcuno dei nostri amici ha posticipato gli scherzi del 1° aprile. Pausa di riflessione. Il ragazzo: - Me lo son fatto dire anche due volte… Si decide di andare: - Io dico che ci prendono per il culo… Vedrai che si arriva e si trova in garage un bel pesce con la testa di leone. Carnevale è passato da poco. Avranno recuperato qualcosa da qualche carro quei marpioni! Si parte e veloci veloci si arriva in Barzino. Stava di casa lì. - O che si fa... s’entra non s’entra, ora si vedono sbucare i burloni, ma prendiamo almeno un zappa... casomai ci fosse davvero! Mentre s’era nell’orto immersi in queste riflessioni, s’affaccia una donnina dal terzo piano: - Ragazzi tranquilli: l’hanno già preso! Si apre la saracinesca… la Prinz NSU col tet-

un leone

sulla Prinz a cura di “Doc” Roberto Taviani

tino avvallato e pieno di liquido che a toccarlo pareva piscio. In terra due polli sgozzati. La donnina: - Ragazzi è andata bene… ma per catturarlo è dovuto venire anche il domatore, anche a lui ‘un gli riusciva. Ha dovuto portare il carro con la leonessa in calore e collegarlo al garage, con quegli aggeggi che mettono al circo per portare i leoni sulla gabbia grande in pista, e così lui è uscito. Casomai era pronta anche la musica per simulare lo spettacolo! Quella mattina un leone vero era fuggito dal circo, mi pare fosse “il Palmiri”, che aveva piazzato il tendone alla zona sportiva.

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ARTE CULTURA e TRADIZIONI

Virgilio CarmignAni: i suoi lavori fuori da Empoli a cura di Silvano Salvadori

Seconda parte del racconto sulle opere di Carmignani. Prosegue dal numero di settembre de I’Grillo Empolese.

rara opera di scultura del Maestro. -Vita nei campi a COLLE VAL D’ELSA, oggi presso la sede della Banca Cooperativa di Cambiano.

ontinuando l’esame dei lavori di Carmignani, allontanandosi da Empoli troviamo: -Fonte battesimale in ceramica a GAVENA, Chiesa di S. Bartolomeo; fu fatto per Don Lazzaroni verso il 1950; l’opera, per la quale esistono numerosi studi, mostra l’interesse di Carmigani per progetti di arredo. La vasca divisa in due parti ha al centro il gruppo in ceramica con il Battista e Cristo sormontati dalla colomba; è una

A FIRENZE -Crocifisso per la Chiesa di S. Piero in Palco, piazzale Cardinale Elia dalla Costa, a lato di viale Europa. La commissione di questo crocifisso è stata lunga e laboriosa. Carmignani fece tre Cristi in affresco in un edificio messogli a disposizione dal Comune di Empoli in via F.lli Rosselli, vicino alla sua abitazione, oggi sede del Liceo economico-sociale del Pontormo. Dei tre Cristi eseguiti, Carmigani ne staccò uno che rielaborò per questa chiesa. Gli altri due e le

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tracce di quello staccato rimasero in sito. L’edificio fu poi trasformato come sede del liceo Classico “Virgilio” e la costruzione dei soffitti in laterizio all’ultimo piano portò al taglio e alla distruzione della parte inferiore dei Cristi che rimasero, pertanto, solo nella parte superiore, relegati nella soffitta. Per interessamento dell’Arch. Salvadori, sono stati staccati dal Comune di Empoli ad opera della restauratrice Lidia Cinelli. Sul tema, assai caro a Carmignani, che vi riflette la sofferenza dell’uomo, esistono vari approfondimenti e bozzetti che si concentrano soprattutto sullo studio dei piedi trafitti. -Per l’ormai vecchio Teatro Comu-

Unica foto esistente della Modonnina ad affresco dipinta per il Campo di prigionia di Wietzendorf 6 | I’grilloempolese

nale, Virgilio eseguì in collaborazione con Gianni Vagnetti, di cui era assiste all’Istituto d’Arte, una decorazione di cui non si ha documentazione attuale. -Nel primo cortile di PALAZZO VECCHIO, dove sono affrescati i panorami delle città europee, Virgilio fu impegnato nel quasi completo rifacimento della città di Graz. A VICOPELAGO (Lucca) Chiesa di S. Giorgio, in collaborazione con Angiolo Vezzosi. L’opera, eseguita con tempere alla caseina, decora l’intera abside e sottostà all’esigenza della committenza, non permettendo a Virgilio troppe libertà, così che ne risulta

Fonte battesimale di Gavena


Per il Palazzo Reale di Tirana, nel 1941, fornì disegni per dei magnifici arazzi. Ma la sua grande occasione fu l’incarico per decorare due grandi pareti della nuova Chiesa dell’EUR a Roma, sogno che si spense per la sua chiamata alle armi.

ARTE CULTURA e TRADIZIONI

un’opera devozionale con l’Ascensione di Cristo alla presenza degli apostoli e della Madonna. E ANCORA Nella Cantina Antinori, a MONTECATINI, esisteva un decoro che è stato distrutto nel 1999. Nella Biblioteca dell’Accademia Chigiana di SIENA, Virgilio nel 1951 collaborò col pittore Emilio Ambron (1905-1996) a decorare quella vasta sala con storie del XIII canto del Purgatorio, sull’incontro fra Dante e Sapìa Saracini. Mentre ad AREZZO eseguì un fregio alla Banca Agricola di Arezzo con Angiolo Vezzosi e Quirino Falorni. Nel lontano lager di WIETZENDORF, Virgilio dipinse ad affresco una Madonnina. Di questa immagine, che secondo le fonti era dipinta nel campo di prigionia in Germania, rimane una foto: non si conosce il suo destino.

Loris Fucini: caricatura di Virgilio Carmignani Studi per Il Cristo crocifisso



tornò a Empoli a cura di Paolo Pianigiani

Visita a Pontorme, Chiesa di San Michele Arcangelo. A sinistra di spalle Ugo Procacci e il Ministro della Pubblica Istruzione Ermini

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Umberto Baldini e Monsignor Ascanio Palloni, il Proposto

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delle Pietre Dure dal 1970, e poi dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Ci ho messo un po’ a individuare le immagini sulle volte del corridoio voluto dal Pievano Malepa (nel 1447). Mi chiedevo cosa fossero quelle meraviglie sulle pareti. Poi improvvisa l’illuminazione. Gli 2 affreschi della Certosa, dipinti da Jacopo per ringraziare i frati dell’ospitalità, durante la terribile peste nel 1523-1525, staccati con tecniche messe a punto e perfezionate nel primo dopoguerra. In basso c’erano le copie, a rendere didatticamente più leggibili gli originali, realizzate da pittori del calibro di Jacopo da Empoli, del Cigoli e del Ligozzi. L’anno seguente vedrà la grande riscoperta del Pontormo, con la mostra rimasta celebre a Palazzo Strozzi e, per quanto ci riguarda, la riapertura del Museo della Collegiata, riordinato proprio da Umberto Baldini il 30 novembre 1956. Poi c’è l’immagine sicuramente più bella per noi. I visitatori incantati e sorridenti davanti alle ali (originalissime) del Volo del Ciuco, attaccate al soffitto del corridoio interno della Propositura. Chissà cosa gli avranno raccontato, i nostri rappresentanti, per giustificare quel manufatto di legno e strisce di cuoio, dorato a foglia d’oro, messo lassù in bella mostra. A giudicare dal sorriso che tutti han stampato in faccia, sicuramente qualcosa di molto convincente e simpatico! Il personaggione con gli occhiali e i baffi, sempre al centro dell’attenzione, se non mi sbaglio, dovrebbe essere l’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Ermini (Capo del Governo era Scelba). Defilato in una delle foto, mi pare di scorgere Corrado Alvaro, che in quegli anni venne da noi a raccontare le nostre vetrerie.

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Dalla terra d’Empoli

Quando Jacopo

i sono eventi, anche importanti, dei quali, scorsi gli anni, tutti si dimenticano. E invece bisogna ricordarli, per noi e per chi ancora ha da venire, qui in questa piccola città della provincia fiorentina, che vuol farsi metropolitana e pensa in grande e a futuri radiosi. Nessuno sapeva che nel 1955, durante l’inverno, una mostra straordinaria fu organizzata nel corridoio che unisce la Collegiata al Battistero. Approfittando delle misure degli spazi delle volte, pressoché identiche a quelle dove stavano quando furono dipinti, ci furono trasportati gli affreschi originali di Jacopo da Pontormo, staccati dalle pareti della Certosa Fiorentina. Son rimasto a bocca aperta e spalancata quando ho scorso le foto, realizzate in quell’anno molto probabilmente da mio zio Corrado Pianigiani, che il Fotocine ha messo on-line nella propria pagina Facebook. Subito i volti conosciuti, il sindaco Gino Ragionieri, il Proposto Ascanio Palloni, Giovanni Lombardi, che dal 1964 al 1970 sarà il nostro assessore alla Cultura. E poi i grandi, venuti da noi a esaltare e riordinare il nostro Museo Parrocchiale: Ugo Procacci e Umberto Baldini. Ugo Procacci, lo scopritore delle sinopie di Masolino, unico ricordo degli affreschi che il grande pittore del ‘400 dipinse in Santagostino, dedicati alla Storia della Croce. Fu lui, mi si racconta, a portare in salvo i nostri Codici Miniati, rimasti sotto le macerie della nostra Collegiata, provocate dal crollo del campanile per mina tedesca, nel 1944, trasportandoli a piedi e con un barroccio a Firenze, come mi ricorda l’amico Antonio Sedoni. E Umberto Baldini, il direttore dell’Opificio


L’arte del saper vivere

Conosciamo

lo yoga della risata

CARNIVAL

a cura di Antonella Gori

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iao a tutti, mi chiamo Antonella Gori e sono Leader dello Yoga della Risata e Ambasciatrice della Cultura del Buonumore. Insomma, insegno l’arte del ridere alle persone. Ho imparato, nei momenti di difficoltà, l’importanza di un sorriso. La Risata crea uno stato mentale positivo che ci aiuta ad affrontare le difficoltà. Per l’uomo, la ricerca della felicità è un istinto naturale, ma oggi può apparire un’utopia, perché siamo “intrappolati” nella gestione di una quotidianità che troppo spesso genera stress. Anche se non ci sono molte occasioni per ridere, io penso che dobbiamo crearle per alleggerire così la nostra vita dalle varie tensioni e lo Yoga della Risata può essere un’occasione. Lo Yoga della Risata è una meravigliosa tecnica per ridere senza motivo, senza l’utilizzo di comicità o barzellette, ma riattivando la giocosità dei bambini ed il contatto visivo. Con questi due elementi, ben presto la risata da indotta si trasformerà in risata spontanea. Si chiama Yoga della Risata perché insieme alle tecniche per ridere, si eseguono anche esercizi per la respirazione dello Yoga Pranayama. Avvicinando il riso all’esercizio fisico, riusciamo ad entrare in uno stato mentale di pace e gioia dov’è più facile ridere anche se non ne abbiamo voglia. Persone famose come il giornalista e scrittore Norman Cousins, lo psichiatra William Fry, il dottor Lee Berk ed il famosissimo medico Patch Adams, intuirono e sperimentarono la capacità terapeutica della Risata. Tutti loro però, per ridere, usavano l’umorismo. Il dottor Madan Kataria, un medico indiano, invece capì (poi scientificamente provato) che il nostro corpo non distingue se la risata è indotta o spontanea e ne trae gli stessi benefici mentali e fisici. Da qui ebbe l’idea dello Yoga della Risata, cioè ridere senza motivo, e nel 1995 creò il suo 1° Club della Risata, in India a Mombay, e adesso vanta quasi 6.000 club sparsi in tutto il mondo.

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La Risata è un’energia vibrazionale, che rompe i nostri “blocchi” mentali ed emozionali, scioglie inibizioni e timidezze per farci vivere meglio. Riesce a liberarci dalle emozioni negative profondamente radicate, che a lungo andare diventano nocive per il nostro corpo, causando problemi fisici, mentali ed emotivi. I blocchi che abbiamo vengono sempre creati da noi stessi, dalla famiglia, dalla società e diventano degli ostacoli, cioè dei limiti per una vita felice. Il loro rilascio può farci cambiare il modo di vivere. Ridere non significa essere incuranti, superficiali e mancare di serietà. Nel riso ci sono energie vive che nutrono il nostro cervello e ci permettono di reagire e trovare delle soluzioni. Quando ridiamo il nostro pensiero si arresta, infatti è impossibile ridere e pensare nello stesso momento. Non ci credete? Ebbene, provateci. Iniziate a ridere e poi, contemporaneamente, pensate ad un vostro problema oppure ad una persona antipatica che vi ha fatto arrabbiare. Ahah, ammettetelo, non ci siete riusciti. Quando scopriamo la nostra risata, stiamo decidendo di vivere la nostra vita e di andare avanti, alla scoperta del vero senso della vita stessa. Troppo spesso i pensieri negativi affollano la nostra mente e risucchiano la nostra energia, perché diamo loro troppa importanza. Lo Yoga della Risata è come un vaccino che riesce a farci affrontare con positività le cose negative che ci possono accadere. Iniziando a ridere incondizionatamente, anche nei momenti difficili, si combattono con forza le avversità e si creano dei nuovi percorsi neuronali, impostando così un nuovo atteggiamento mentale, positivo indipendentemente dalle circostanze. La Risata spesso la consideriamo un atteggiamento infantile da evitare, perché si associa la maturità con la serietà, intesa come seriosità. Questo ci porta a perdere il senso dell’umorismo, cioè la capacità di ridere e sorprenderci per qualcosa. La Risata non riceve così l’attenzione e l’importanza che meriterebbe. Adesso però è arrivato il momento di prenderla sul serio. Del resto ridere è una cosa seria e non

tutti riescono a farlo. E allora prendete appunti. Tengo varie sessioni di Yoga della Risata al Club della Risata di Empoli e in alcune palestre. Ogni volta vedo quanto le persone abbiano bisogno di ridere, di lasciarsi andare, di positività ed io amo trasmettere l’energia contagiosa della Risata a chi partecipa. Vedere i volti che si illuminano e diventano più sereni, dopo aver vissuto l’esperienza indescrivibile dell’energia della Risata. Mark Twain diceva che “Il genere umano dispone di una sola arma veramente efficace: la Risata”, quindi puntiamo tutti questa meravigliosa “arma” contro le cose che non ci piacciono e spazziamole via. Perché come dice il dottor Madan Kataria: “Quando tu ridi, cambi. Quando tu cambi, il mondo intero cambia con te”. Per saperne di più, consulta la pagina www.facebook.com/SMILE-Freeeee-yoga-dellarisata-Empoli.


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o so, questa domanda ti sembrerà un po’ strana, ma credimi, l’età biologica può essere completamente discordante con quella che realmente dimostra la tua pelle. E ti verrà da pensare che in molte si sentono “vecchie” e di dimostrare più dell’età che hanno. In verità ho scoperto che la convinzione comune di moltissime donne è quella di sentirsi più giovane della loro età. Davvero, come professionista, credo di essermi sentita dire un numero infinito di volte, da un numero imprecisato di donne: «Grazie al cielo ho almeno una bella pelle e non dimostro l’età che ho!». Ci ho ragionato su un bel po’, per cercare di capire come mai questa convinzione, purtroppo a volte assolutamente infondata. Ci ho ragionato perché ne sono stata sempre assolutamente convinta anche io, e mi è venuto l’orrido sospetto che, come tante del-

le signore in questione, ci vedessi davvero male. Poi ho capito una cosa: noi siamo la generazione del camuffamento. Davvero! Siamo diventate incredibilmente brave a camuffare ogni difetto, ogni segnale, ogni inestetismo. Pensaci: hai a disposizione un arsenale di make-up a prova di incapace, che riesce a trasformare colore, segni, imperfezioni e impurità. Ti basta fare un giro su internet per trovare un video tutorial che ti insegna come nascondere un occhio sfatto e sfinito, una palpebra pesante, un’occhiaia grinzosa e violacea. Abbiamo fondotinta che liftano, rossetti che rimpolpano, ombretti che sollevano. Quindi è assolutamente vero: non dimostriamo MAI la nostra vera età, perché il make-up moderno la nasconde benissimo. E ci permette di credere quello che vogliamo.

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resso l’Istituto Sant’Andrea è presente un servizio rivolto all’età evolutiva che offre interventi diagnostici e terapeutici per problematiche del neurosviluppo, problematiche psichiatriche e neuropsicologiche, interventi sul disagio individuale e familiare, attività di counseling alle insegnanti. L’approccio attuato dai professionisti che operano all’interno dell’Istituto (neuropsichiatra infantile, neuropsicologo, logopedista) è complesso, multiprofessisonale, interessato al bambino nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa e relazionale. Gli interventi sono molteplici e complessivamente orientati al recupero delle potenzialità evolutive e allo sviluppo delle competenze del minore e della famiglia: visite specialistiche, colloqui psichiatrici e psicologici, valutazioni psicodiagnostiche con prove standardizzate, test di livello intellettivo, proiettivi di personalità, delle funzioni esecutive, delle funzioni linguistiche, psicoterapie individuali e di coppia, consulenze, farmacoterapia e monitoraggio farmacologico, training metacognivo, interventi di teachers counseling, interventi di sostegno alla coppia genitoriale. Nell’ambito degli interventi offerti dal mese di ottobre sarà attivo un percorso di diagnosi e trattamento,“Impariamo a controllare la rabbia”, rivolto a bambini e adolescenti con disturbo del comportamento dirompente. Questi disturbi rappresentano oggi un problema reale che si evidenzia piuttosto precocemente, creando situazioni spesso difficili da gestire, sia da parte delle famiglie sia da parte degli operatori scolastici. La condotta dei minori che ne soffrono è facilmente riconoscibile perché diversa e più estrema rispetto alla normale vivacità, “monellerie”, irritabilità tipiche dei bambini e degli adolescenti. Quando un bambino o un

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Impariamo a controllare

la rabbia

adolescente presentano un comportamento ostile e litigioso, è particolarmente suscettibile o facilmente irritato dagli altri, oppure è deliberatamente provocatorio, dispettoso o vendicativo nei confronti di altre persone, probabilmente soffre di un Disturbo Oppositivo Provocatorio o DOP. I bambini o adolescenti che soffrono di disturbo della condotta perdono invece spesso il controllo, si mettono in situazioni di pericolo e possono mostrare comportamenti auto o eterolesivi, litigano frequentemente con gli adulti, si rifiutano di obbedire alle regole, accusano gli altri per i propri errori, sono arrabbiati e rancorosi. è fondamentale riconoscere tempestivamente la presenza di queste problematiche, per poter predisporre un ambiente più idoneo e mettere a punto un programma di trattamento efficace, anche in termini di prevenzione sociale. Il percorso di trattamento “Impariamo a controllare la rabbia” prevede l’applicazione di tecniche terapeutiche di documentata efficacia clinica ed un accordo sinergico tra famiglia, scuola e specialisti che lavorano con il bambino per garantire la massima riuscita del programma. Il percorso, che si ispira al modello cognitivo-comportamentale Coping Power Program di Lochman, ha la durata di 6 mesi ed è articolato in incontri a cadenza settimanale; nel progetto vengono coinvolti i bambini e gli adolescenti con incontri di psicoterapia individuale e di gruppo e i loro genitori con incontri di psicoterapia di coppia e di gruppo. I minori sono inoltre inseriti in gruppi di massimo sei coetanei in cui svolgono attività psicoeducative, training metacognitivo e sedute di rilassamento motorio. Sono previsti controlli periodici di un neuropsichiatra infantile e incontri sistematici con gli insegnanti dei bam-

bini coinvolti. All’interno del percorso è prevista una sessione dedicata alla Pet Therapy guidata da un operatore specializzato in terapie assistite con gli animali. Attualmente la letteratura scientifica sull’argomento evidenzia come maggiormente efficaci gli interventi multimodali e multidimensionali ovvero quelli in cui vengono integrati interventi psicosociali sul minore, interventi psicoterapeutici per i genitori e interventi di counseling rivolti a tutti gli operatori che interagiscono con il minore nei vari contesti di vita (scolastico, sportivo, sociale). Tale assetto terapeutico, condiviso da un’équipe sufficientemente coordinata, permette di agire con una pluralità di strumenti e modalità operative sui molteplici fattori che contribuiscono all’esordio ed al mantenimento del comportamento deviante.

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speciale BENESSERE mente Dottor IACOPO PERITI

Dottoressa Conny Leporatti

Esercita la professione di Medico di Famiglia a Empoli. Perfezionato in Fitoterapia Clinica presso l’Università degli Studi di Firenze con il Professor Fabio Firenzuoli. Presidente dell’Associazione Culturale di divulgazione scientifica Atrikè

FARMACI: generici o di marca?

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i ricordo, alcuni anni fa, una signora che mentre le stavo prescrivendo un farmaco generico, mi disse: “Dottore, se le pere da un fruttivendolo costano 10 euro al chilo e da un altro 5, io qualche dubbio su quelle che costano meno me lo pongo”. Questa frase, nella sua semplicità e logicità, mi spinse ad approfondire la questione, per poter dare una risposta che andasse oltre «lo Stato ci dice che sono uguali». Cercherò in questo articolo di risolvere il dubbio che giustamente la signora si poneva. L’industria farmaceutica, una volta individuata una molecola “promettente”, inizia a studiarla. Prima “in vitro”, cioè in laboratorio, e se sembra funzionare prova “in vivo”, cioè su organismi viventi. Non entro nel merito etico della ricerca scientifica, non è il luogo adatto. Se il farmaco risulta sicuro e funzionante, viene sperimentato sull’uomo. Se continua a sembrare sicuro e funzionante viene poi messo in commercio. Per ogni farmaco che arriva in commercio ce ne sono decine che si fermano prima, con spesa enorme per l’industria che lo produce. Proprio per questo i farmaci vengono “brevettati”, ovvero sono producibili e vendibili per 20 anni solo da chi li ha “scoperti”. Una volta scaduti i 20 anni, chiunque può produrre e vendere il farmaco. Ho detto chiunque, ma è un chiunque che deve sottostare alle stesse regole e agli stessi controlli di chi vent’anni prima ha commercializzato il prodotto per la prima volta. Vi chiederete allora il perché del prezzo diverso. La risposta non sta in un prodotto scadente, ma nel fatto che chi produce il generico non ha dovuto spendere i soldi che hanno portato alla “scoperta” del farmaco e quindi non ne deve ammortizzare le spese. Quindi, primo punto: la differenza di prezzo non è indice di diversa “qualità” nella produzione.

Ma come “funzionano” i generici? In cosa sono uguali al farmaco di marca? Gli enti preposti al controllo dei farmaci (AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, nel nostro paese) hanno deciso che un farmaco per essere “generico” deve avere la stessa “biodisponibiltà” del farmaco di marca. Questo vuol dire che la concentrazione che il farmaco raggiunge nel nostro organismo dopo averlo assunto deve essere sostanzialmente uguale (o meglio entro dei limiti molto stretti in più o meno) tra generico e farmaco di marca. Quindi un generico non è semplicemente contenente la stessa quantità di farmaco, ma si comporta nel nostro organismo come il farmaco di marca. Dunque, secondo punto, farmaci di marca e generici non sono uguali, ma si comportano nello stesso modo e raggiungono le stesse concentrazioni nell’organismo. Se proprio vogliamo trovare una pecca al sistema, è che ogni generico è confrontato con il farmaco di marca da cui origina, e non c’è confronto fra i singoli generici. Per spiegarmi meglio, se A è bioequivalente a B e C, non vuol dire necessariamente che B e C lo siano tra di loro. Questo per i paletti che nominavo prima. B può dare una concentrazione superiore ma nei limiti e C una concentrazione sempre nei limiti ma minore. Se, per spiegarmi, B è più 1 di A e C è meno 1 di A, la differenza tra generico e farmaco di marca sarà 1 (che non mi cambia nulla), mentre quella tra i due generici sarà di 2, e quindi darmi una differenza non più nei limiti tra i due. Normalmente questo non crea problemi. Ci sono alcuni casi di farmaci assunti per anni per problemi seri, in cui invece la complicazione può esistere. Non dovete però allarmarvi. Sia i medici che i farmacisti sono consci di questo, e anche lo Stato è intervenuto regolando la “sostituibilità” dei prodotti in cui anche un cambio minimo di concentrazione può portare ad una diversa efficacia terapeutica. Il mio consiglio personale, oltre a quello come sempre di riporre fiducia nel vostro medico di famiglia e nel vostro farmacista, è quello di cercare di usare, per terapie lunghe, sempre lo stesso generico.

e corpo

Psicologa, psicoterapeuta. Dirige il Centro Co.Me.Te. di Empoli, che ha fondato nel 1996. Il Centro, con l’ausilio di diversi professionisti, si occupa di Consulenza Psicogiuridica, Mediazione familiare, diagnosi e trattamento DSA, psicoterapia rivolta all’individuo, alla coppia e alla famiglia.

Che cosa è la psicologia e che cosa è la psicoterapia?

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ccorre fare chiarezza tra psicologia e psicoterapia. La psicologia è la scienza che studia il comportamento delle persone e i loro processi mentali. La psicologia si occupa quindi, sia delle dinamiche interne alla persona, che dei meccanismi del suo pensiero, che dei rapporti che la persona costruisce con le altre persone e in relazione all’ambiente in cui vive. La psicologia ha quale obiettivo il sostegno e l’aiuto rivolto alle persone nei momenti di difficoltà, in situazioni di particolare disagio e sofferenza psicologia. Compito dello psicologo è redigere una diagnosi relativa alla sofferenza presentata dalla persona in cerca di aiuto. In genere, attraverso l’aiuto dello psicologo, è possibile superare eventi traumatici. Ma che cosa è la psicoterapia? La psicoterapia solitamente si attiva a seguito di una diagnosi psicologica che rileva l’esistenza di un disagio psichico o di una patologia. La psicoterapia è una modalità di trattamento della persona che viene condotta da uno psicologo psicoterapeuta o da un medico psicoterapeuta. La qualifica di psicoterapeuta si consegue a seguito della specializzazione quadriennale post-lauream, mentre una normativa specifica regolamenta l’accesso alla psicoterapia da parte dei medici. Obiettivo della psicoterapia è il supporto alla persona in funzione di un cambiamento che consente il superamento del disagio o della patologia sviluppata ed il ripristino di condizioni di benessere psicoemotivo e affettivo. La psicoterapia può essere rivolta a vari utenti: - all’individuo, quindi prendere in carico un singolo paziente; - alla coppia in crisi, o quando ormai la crisi è giunta all’epilogo, quindi di supporto alla coppia in

fase di separazione o di divorzio; - alla famiglia, ovvero rivolta all’intero nucleo, composto da genitori e figli, e può coinvolgere anche altri familiari o conviventi, talvolta i nonni, talvolta gli zii o altri. Il primo passaggio, in caso di sofferenza o di disagio, consiste nel chiedere aiuto ad uno psicologo perché sia elaborata una diagnosi del malessere che la persona manifesta. Il malessere se riconosciuto in tempi brevi e supportato, può non aver bisogno di psicoterapia, ma necessitare soltanto di una consulenza psicologica di breve durata. Qualora la richiesta di un intervento psicologico sopraggiungesse a distanza di tempo e quando oramai il disagio si è strutturato in sofferenza psichica o patologia, a seguito della diagnosi può essere necessario un percorso di psicoterapia. La psicoterapia è la relazione tra paziente e terapeuta e si instaura a seguito di una diagnosi, di una prognosi e di un progetto terapeutico, in accordo tra il professionista e il paziente. La relazione terapeutica si basa su un rapporto fiduciario e sta alla base dell’attivazione del percorso di crescita e di cambiamento. In genere i percorsi di psicoterapia si instaurano a seguito di disagi marcati conseguenti a traumi, elaborazioni del lutto, disturbi dei toni dell’umore (depressione, ecc.), a seguito di stati ansiosi generalizzati, attacchi di panico, a seguito di disturbi del comportamento alimentare ed è di supporto anche a disagi legati alla vita di relazione ed alla vita di coppia. Un percorso specifico può riguardare le difficoltà di natura sessuale, legate a disturbi del desiderio e del raggiungimento del piacere.


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ei bambini in età scolare si impostano e si consolidano le abitudini alimentari che permangono in età adulta. Per questo è importante che l’ambiente familiare e quello scolastico contribuiscano a sviluppare uno stile alimentare corretto. Molto spesso i bambini hanno un introito calorico eccessivo soprattutto di proteine di origine animale, grassi saturi, sodio accompagnato da carenza di glucidi complessi, fibra, vitamine e sali minerali. Questi eccessi in associazione alla monotonia della dieta possono indurre a squilibri nutrizionali. Per promuovere un

corretto sviluppo è importante educare i bambini a consumare un’ampia varietà di alimenti. Ecco gli errori più comuni in questa fascia di età: • Eccesso calorico rispetto al consumo energetico con carenze al mattino ed eccessi alla sera • Colazione assente o inadeguata • Consumo di alimenti troppo ricchi di energia nello spuntino a scuola e nella merenda pomeridiana • Eccessivo consumo di alimenti di origine animale come formaggio, carne, affettati e carboidrati ad alto indice glicemico come patate, succhi di frutta, snacks, focacce • Scarso apporto di fibre e proteine vegetali (frutta e verdura, cereali integrali, legumi), e pesce • Abitudine alla frequenza dei fast-food, con consumo anche al di fuori dei pasti principali di preparazioni ad elevato contenuto di energia e consumazione dei pasti davanti alla tv o tablet Partiamo dalla prima colazione Per cominciare bene la giornata è importante per il bambino fare

FOCUS

Quali alimenti dobbiamo far consumare ai nostri figli per concentrarsi al meglio • il pesce: che il pesce aiuti a migliorare la memoria e che quindi rappresenti un ottimo alimento per gli studenti di tutte le età non è solo un luogo comune. Gli omega-3 contenuti nel pesce sono essenziali per una corretta funzione dei neuroni, quindi possono aiutare

Dott.ssa Susanna Agnello Biologa nutrizionista – Dietista Sp. Scienze della nutrizione umana Master inerente la nutrizione sportiva Master in disturbi psicogeni della nutrizione in età evolutiva agnellosusanna@gmail.com

I bambini che mangiano bene RENDONO MEGLIO A SCUOLA. ECCO PERCHé una adeguata prima colazione. Saltare la prima colazione può causare un’ipoglicemia secondaria al digiuno con una ridotta concentrazione mentale e quindi minor apprendimento scolastico

a concentrarsi meglio. • frutta secca: come il pesce, la frutta secca oleosa come mandorle, pistacchi e noci, contiene alti livelli di acidi grassi essenziali che aiutano il cervello a funzionare in modo ottimale. Inoltre le noci contengono una buona quantità di ferro che aumenta la prontezza mentale. • la frutta e le mele: la buccia della mela contiene un potente antiossidante chiamato quercetina che migliora la funzionalità di memoria. • il cioccolato extra fondente: aiuta a sviluppare le capacità di apprendimento au-

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oltre a favorire l’insorgenza del sovrappeso. Al mattino il bambino può consumare latte o yogurt con cereali integrali o pane o fette biscottate con miele o marmellata ed un frutto.

mentando l’afflusso di sangue al cervello e mantenendo vigili e pronti a ricevere nuove informazioni. • spinaci: contengono un’elevata quantità di acido folico, che previene l’invecchiamento mentale e favorisce lo sviluppo delle potenzialità mnemoniche del cervello. • frutti rossi: hanno effetti significativi sulla salute e le funzioni del cervello, riducono il livello di tossine nel flusso sanguigno, contengono anche fitonutrienti e antiossidanti che favoriscono il flusso di sangue al cervello e migliorano l’attività neurologica.


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SPORT • Empoli

MAURO MARCHISIO:

iva s u l c Es o Foto di Empoli FC

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orinese di nascita, ma pisano d’adozione («Sono nato a Torino, ma fin da quando ero piccolo ho vissuto a Pisa, dove la mia famiglia si dovette trasferire, perché mio padre era un militare e faceva parte dei parà») Mauro Marchisio è il preparatore dei portieri dell’Empoli e quello attuale è il suo diciannovesimo campionato con la prima squadra azzurra. E in questo ventennio, di volti ne ha visti passare dallo spogliatoio empolese. Di allenatori e di portieri. Così, I’Grillo Empolese, ha deciso di andare ad intervistarlo in esclusiva, per conoscere meglio quella che è stata la sua carriera («Ho iniziato a giocare nel settore giovanile della Fiorentina, poi sono andato a destra e a sinistra, ma sempre in serie C, mai a grandi livelli. Fino a quando ho smesso e ho intrapreso la carriera di allenatore»), e per chiedergli qualche curiosità legata alla sua esperienza, ma anche legata ai “personaggi” con cui lui ha avuto modo di lavorare a stretto contatto. Mauro, iniziamo da lontano, come è arrivato in azzurro? «Sono arrivato per caso. L’anno che l’Empoli andò in serie A con Luciano Spalletti, l’allenatore dei portieri era Marconcini. E faceva tutto lui, prima squadra e settore giovanile. Ma era improponibile ripetere quella esperienza, perché non ce la faceva da solo. Così, la società si mise alla ricerca di un preparatore dei portieri per il settore giovanile e mi arrivò la chiamata di Lucchesi. Ricordo che avevo già un impegno con il povero Ferdinando Donati di andare con lui a Pietrasanta, a fare il secondo, ma rinunciai. Ferdinando mi liberò e arrivai a Empoli. Dopo aver fatto un anno con gli Allievi e con la Primavera, arrivai in prima squadra. Era l’Empoli di Sandreani, quella della stagione 1998-99». L’ambiente di Empoli tutti lo definiscono “una famiglia”. Per lei lo è ancora di più… «Se quando sono arrivato all’Empoli, avessi saputo di rimanerci tutti questi anni, avrei comprato casa in città, invece di fare il pendolare della Fi-Pi-Li – sorride – per diciotto anni. A parte gli scherzi, sì, Empoli è una famiglia. È un posto dove si lavora con tranquillità, dove le cose vengono fatte con raziocinio. Non so dire che differenze ci possono essere tra il club azzurro e le altre società, perché non ho un termine di paragone, ma qui sono sempre stato bene». È mai stato sul punto di lasciare l’Empoli? «No. Anche perché non ho mai provato a la16 | I’grilloempolese

’grill

I “miei” portieri?

Sereni il più matto, Skoru il più reattivo, Berti il più completo a cura di Michela Lanza

sciare Empoli. E poi ho sempre pensato che se un allenatore che andava via mi voleva portare con sé, avrebbe dovuto chiederlo alla società. Io, e questo lo posso dire con grande tranquillità, non ho mai chiesto a nessun allenatore di portami con sé. Nessuno l’ha mai chiesto a me. Quindi…». A proposito di allenatori: ne sono passati tanti da Empoli. C’è qualcuno con cui ha instaurato un legame più amichevole? «Gli unici con i quali ho instaurato un rapporto di amicizia sono Giovanni Martusciello, Daniele Baldini e Alfredo Aglietti. Con gli altri ho sempre avuto solo un rapporto professionale, anche perché ho sempre fatto il mio lavoro, senza cercare altro. Ho sempre pensato di non voler disturbare e nessuno ha chiesto la mia amicizia». Non è un caso, però, che due con i quali ha instaurato un rapporto di amicizia, siano stati due suoi ex giocatori, prima di diventare collaboratori (Baldini e Martusciello)... «No, forse non è un caso. Comunque c’è da dire che io sono sempre stato abbastanza schivo, poco socievole, anche piuttosto timido. E, ripeto, ho sempre pensato di non voler rompere le scatole al mister. L’allenatore che ti vede dieci ore al giorno, magari quando torna a casa, non ha voglia di vedere le stesse facce con cui lavora tutti i giorni. Invece con Daniele e Giovanni c’era e c’è un rapporto più intimo. Li ho avuti come giocatori prima, come collaboratori poi. È stato diverso. Così come diverso è stato con Aglietti». E con Giampaolo? «Un po’ di rapporto extra-campo c’è stato. Ogni tanto sono stato coinvolto da Stefano Rapetti (preparatore atletico del tecnico) e qualche volta siamo andati a cena insieme. Ma io non sono mai andato da solo a cena con un allenatore. Sarri? Ho avuto un buon rapporto con Maurizio, ma lui era uno che quando usciva dal campo, pensava sempre e solo al calcio, a riguardare le partite, ad andare coi suoi colleghi a parlare di tattica e gioco. È stato un rapporto diciamo lavorativo intenso, però non c’è stato un grande feeling». Dalla panchina al campo. Ai portieri che hanno militato nell’Empoli negli ultimi vent’anni: Sereni, Berti, Mazzi, Bucci, Cassano, Balli, Cejas, Bassi, Pelagotti, Pugliesi, Sepe, Skorupski. Ecco, tra tutti, qual è stato il più matto? «È stato il primo che ho avuto. Perché dopo

aver smesso di giocare e dopo esser passato dal settore giovanile alla serie A, avere come primo portiere Matteo Sereni è stato uno shock non indifferente. Matteo era un bravo ragazzo, però un personaggio al di sopra delle righe, quindi di difficile gestione». Quindi non è vero che i portieri devono essere tutti un po’ matti? «Questo è un luogo comune. Il portiere, soprattutto quello che piace a me, deve essere razionale, perché deve capire e leggere le situazioni. Quindi se sei un matto, se sei un istintivo, qualche volta ti va bene, ma spesso ti va male» E invece il più reattivo? «Sono stati tutti portieri diversi tra di loro. Diciamo che Lukasz Skorupski è un portiere reattivo. Sereni era un portiere reattivo. Berti era un portiere più razionale. E infatti, secondo me, tra tutti quelli che ho avuto, è stato il portiere più completo. Era uno da 6½ in tutte le situazioni: tra i pali, nelle uscite, nella gestione della squadra e nella gestione dello spogliatoio, visto che aveva anche personalità. Poi altri portieri bravi ne sono passati da qua. Per esempio, Bucci che era uno bravo, anche se a Empoli non ha avuto grande successo a causa di valutazioni sbagliate fatte a quel tempo. Un altro bravo era Bassi, però era un ragazzo eccessivamente razionale, che soffriva troppo certe situazioni. Aveva grandi qualità dal punto di vista tecnico, aveva grandi qualità fisiche ma era un introverso. Non era come per esempio Berti o Sereni, che si facevano amare dalla folla, Bassi era un tipo piuttosto schivo che non riusciva ad avere feeling col pubblico e alcuni sbagli gli venivano perdonati meno». Il migliore dal punto di vista atletico? «Skorupski e Sereni». I portieri italiani, sono ancora i migliori? «Sì, secondo me si. I portieri stranieri hanno più tranquillità nel venire a giocare da noi, forse perché molti non capiscono o non leggono i giornali – scherza – perché magari nei loro Paesi non c’è tutta questa pressione che c’è in Italia. Il portiere italiano è abituato già da ragazzino ad avere pressione sul collo. Poi, adesso, al portiere non viene più perdonato niente. Come c’è un gol, c’è sempre il “numero 1” di mezzo. Ora il portiere deve imparare a sopportare con grande tranquillità le critiche, perché è il giocatore più soggetto ai giudizi». Cosa mi dice di Donnarumma?


SPORT • Empoli

Foto di Empoli FC

«Dico che è un grande portiere. A 16 anni ha esordito in serie A, ha fatto bene e ha grandissime qualità fisiche e di temperamento, altrimenti alla sua età non puoi giocare nel Milan. Dal punto di vista tecnico, ha tempo per migliorare. Sarà il portiere più forte d’Italia dei prossimi venti anni». Qual è il compito più difficile per un allenatore dei portieri? «Lavorare sull’aspetto psicologico. Quando lavori a questi livelli, arrivano portieri che dal punto di vista tecnico e tattico sono già preparati, quindi devi agire sulla testa. Riuscire a farli stare sempre tranquilli, a motivarli, riuscire ad

allenarli senza diventare protagonista, capire quando è il momento di dirgli le cose e quando è il momento di sparire e non dire niente. E sapere quando difenderli di fronte all’allenatore e ai compagni, perché spesso e volentieri il portieri è il capro espiatorio del gruppo. Direi che a questi livelli, l’aspetto meno difficile, è allenarli sul campo». Lei preferisce il portiere plateale o quello che ha il senso della posizione? «A me piace quello che ha il senso della posizione, che ha delle letture importanti e ha una valutazione spazio-temporale ottima. Mi piace il portiere razionale. Io ho sempre detto che

i portieri si distinguono in quelli che sanno parare e quelli che sanno stare in porta. A me piacciono quelli che sanno stare in porta. Perché se sai farlo bene, di conseguenza sai anche parare». E invece, fuori dal campo, cosa ama fare Mauro Marchisio? «Quando vado a casa mi piace stare sul computer, ma anche stare con i miei due cani. Poi nel tempo libero sistemo il giardino, quando c’è la neve vado a sciare. E mi piace leggere romanzi d’avventura, non libri impegnati come Sarri – sorride – io leggo libri meno importanti».

Il calendario - stagione 2016/2017 GIRONE DI RITORNO

GIRONE D’ANDATA 1ª giornata 2ª giornata 3ª giornata 4ª giornata 5ª giornata 6ª giornata 7ª giornata 8ª giornata 9ª giornata 10ª giornata 11ª giornata 12ª giornata 13ª giornata 14ª giornata 15ª giornata 16ª giornata 17ª giornata 18ª giornata 19ª giornata

dom. dom. dom. dom. merc. dom. dom. dom. dom. merc. dom. dom. dom. sab. dom. dom. sab. mart. dom.

21/08/2016 28/08/2016 11/09/2016 18/09/2016 21/09/2016 25/09/2016 02/10/2016 16/10/2016 23/10/2016 26/10/2016 30/10/2016 06/11/2016 20/11/2016 26/11/2016 04/12/2016 11/12/2016 17/12/2016 20/12/2016 08/01/2017

Empoli-Sampdoria 0-1 Udinese-Empoli 2-0 Empoli-Crotone 2-1 Torino-Empoli 0-0 Empoli-Inter 0-2 Lazio-Empoli 2-0 Empoli-Juventus 0-3 Genoa-Empoli 15.00 Empoli-ChievoVerona 15.00 Napoli-Empoli 20.45 Empoli-Roma 15.00 Pescara-Empoli 12.30 Empoli-Fiorentina 15.00 Empoli-Milan 20.45 Sassuolo-Empoli 15.00 Bologna-Empoli 15.00 Empoli-Cagliari 15.00 Atalanta-Empoli 20.45 Empoli-Palermo -

1ª giornata 2ª giornata 3ª giornata 4ª giornata 5ª giornata 6ª giornata 7ª giornata 8ª giornata 9ª giornata 10ª giornata 11ª giornata 12ª giornata 13ª giornata 14ª giornata 15ª giornata 16ª giornata 17ª giornata 18ª giornata 19ª giornata

dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. dom. sab. dom. dom. dom. dom. dom. dom.

15/01/2017 22/01/2017 29/01/2017 05/02/2017 12/02/2017 19/02/2017 26/02/2017 05/03/2017 12/03/2017 19/03/2017 02/04/2017 09/04/2017 15/04/2017 23/04/2017 30/04/2017 07/05/2017 14/05/2017 21/05/2017 5/28/2017

Sampdoria-Empoli - Empoli-Udinese - Crotone-Empoli - Empoli-Torino - Inter-Empoli - Empoli-Lazio - Juventus-Empoli - Empoli-Genoa - Chievo Verona-Empoli - Empoli-Napoli - Roma-Empoli - Empoli-Pescara - Fiorentina-Empoli - Milan-Empoli - Empoli-Sassuolo - Empoli-Bologna - Cagliari-Empoli - Empoli-Atalanta - Palermo-Empoli -

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MUSICA SPETTACOLI e PERSONAGGI

UN DILETTANTE di successo a cura di Carla Cavicchini

C

ome la lattuga! Scarta, scarta, scarta, e poi trovi la tenerezza di cuore da deliziare sotto il palato. Leroy è così, sotto sotto nasconde un tenerone dagli occhi dolci da cucciolotto. Talvolta sbuffa e mentre mi guarda insistendo che non ama le interviste: «Sono qui per rilassarmi, perché non lo vuol capireeee? Se sono allergico ai giornalisti è perché sono un attore anomalo, vivo come voglio e... chi finisce sui giornali, bene andate da loro, non rappresentano il mio genere! Il cinema! Non è più quello di prima, mancano i soldi e non solo. Ed è giusto dare spazio alle nuove leve. Sa una cosa? Ho sempre cercato di lavorare sul senso delle parole e non tanto sulla battuta che si dice. Ho un ricordo vivissimo e bellissimo del grande regista Castellani... oggi è tutto più frettoloso. Le basta?» Qui a Pitti mi viene quasi obbligatorio domandarle che rapporto ha con la moda... «Non ce l’ho, non mi interessa, non m’importa un bel niente! Vivo in campagna e non vado dai grandi

sarti. Se sono qui all’Aereonautica militare è perché presentano una linea bellissima ed io indosso volentieri i loro capi dal momento che sono un paracadutista, un uomo che vola! Mi considero un buon sportivo, ho superato 2500 lanci e aspetto la domenica per abbracciare l’aria. È il mio sogno realizzato in cui non esiste la parola agonismo». Ridacchia e, mentre lo fa, nonostante le rughe e le macchie di senilità, mantiene lo sguardo birichino. Ed è sempre in formissima, tanto che... «grazie al mio essere scorbutico e solitario, non frequento salotti e sto proprio bene!». Incalzo dicendogli che sua moglie Silvia Tortora, figlia del grande giornalista Enzo Tortora... «No, no, no! Guardi la fermo subito, alle domande personali non rispondo, ho una bellissima famiglia punto e stop». E allora da buon francese oramai naturalizzato italiano mi dica il luogo dell’Italia che preferisce. «Il cielo, grazie! Madame, tutte le mie felicitazioni, adesso scappi al-

trimenti le sparooo!» Pum! Scampata! Parliamo del Genio Vinciano da lei magistralmente interpretato? Mamma quanto è buffo, ha un’espressione così... sembra un monellaccio mentre... «Sono contento che una volta tanto si parli dell’Uomo di Vinci perché se mi chiedeva di Sandokan, lei cara signora, finiva proprio male! Basta, non ne posso più! Per Leonardo ebbi la nomina all’Oscar negli Stati Uniti e, durante lo sceneggiato, girammo in lungo e largo la Toscana. Che regione fantastica» I suo prossimi impegni. «Sedermi su una poltrona». Questo diavolo d’uomo continua a burlarsi di me. E pensare che prima d’intraprendere la carriera artistica fece due guerre in Indocina ed in Algeria. Addirittura qualche annetto fa andò in Afghanistan per portare solidarietà al contingente italiano andando personalmente ad Herat, punto operativo della zona affidato ai carabinieri italiani, ai parà, artiglieri aviatori. Si, è decisamente un uomo di spessore. Lo ricordo a Firenze in occasione d’u-

na celebrazione al Salone dei Cinquecento quando spedì via tutti i giornalisti e gli operatori. In realtà era più interessato agli affreschi ed agli arazzi della superba sala di Palazzo Vecchio. «Proprio in questa magnificenza dedico il premio a Leonardo, altissima figura del Rinascimento. Si, se lo merita proprio, merci». Si alza, cerca un angolo per fumarsi una sigaretta in santa pace, non prima di fulminarmi con quegli occhietti a macchinetta vivacissimi. Ma non ce la fa, è proprio un discolaccio d’oltralpe. Scoppiamo a ridere. Adesso è quello che volevo dal buon Philippe mentre la nuvoletta fumosa ‘sale’.

ASSOCIAZIONE ARCHEOSOFICA EMPOLI Riprendono le nostre attività! con corsi, conferenze, stage, eventi, lezioni...

vi aspettiamo ! Conferenze del Sabato

Ciclo di incontri

“Salute e benessere” dalle ore 17.30

• Sabato 15 Ottobre La scienza del respiro come elevazione spirituale • Sabato 22 Ottobre L’uomo immortale • Sabato 29 Ottobre La medicina siderale • Sabato 5 Novembre La metafisiologia: studio dei corpi energetici

• Sabato 12 Novembre La tradizione medica e la costituzione energetica dell’ Uomo e della Donna • Sabato 19 Novembre Le 7 chiavi della salute • Sabato 26 Novembre Ginnastica psicosomatica e Saluto al Sole • Sabato 3 Dicembre Lo sviluppo della memoria e i 5 sensi metafisici Ingresso libero

Per info: Cinzia cell 373 7558049

Presentazione del corso ingresso libero Martedì 11 Ottobre ore 21,00 “Le meraviglie della Radiestesia”

Inizio corso

Martedì 18 Ottobre ore 21,15 corso in 6 lezioni + 2 approfondimenti

Corso di Erboristeria

Le piante della salute: dell’autunno e dell’inverno Presentazione del corso di Erboristeria • Mercoledì 2 Novembre ore 21.15 ingresso libero Inizio corso • Mercoledì 9 Novembre ore 21,15 5 lezioni + 2 approfondimenti. Il corso sarà teorico e pratico con laboratorio erboristico.

Mail: info.empoli@boxletter.net Fb: Associazione Archeosofica – Archeosofia a Empoli Blog: Archeosofia a Empoli | Associazione Archeosofica sezione di Empoli


G

iovedì 15 settembre, nella splendida cornice del Relais Sassa al Sole in località Genovini – San Miniato, è stata presentata la 46ª Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato. La manifestazione, che dal 1969 accoglie ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia, si svolgerà a cavallo tra novembre e dicembre, in quattro fine settimana: aprirà sabato 12 novembre e proseguirà domenica 13 novembre, per continuare il 19 e 20 novembre, il 26 e 27 novembre e terminare il primo week-end di dicembre, sabato 3 e domenica 4. Così, per quattro intensi fine settimana, il centro storico di San Miniato diventerà un vero e proprio ritrovo del gusto e del sapore per tutti gli appassionati di sua maestà il Tartufo Bianco, ma anche per coloro che amano i prodotti di eccellenza del territorio, le tipicità della Regione Toscana e delle altre regioni italiane ed europee (saranno 120 gli espositori che presenteranno le eccellenze enogastronomiche locali, della Toscana, d’Italia e d’Europa). In occasione della grande Mostra Mercato Nazionale del Tartufo, inoltre, non mancheranno altre attrattive come il mercatino delle arti e dei mestieri, oppure l’antiquariato e il collezionismo, lo Street Food ed eventi culturali di vario genere. E ogni week-end sarà dedicato ad un tema specifico: il primo, al burattino più famoso del mondo, Pinocchio, che ha i suoi “natali” proprio a San Miniato Basso. Per l’occasione, saranno ospiti d’onore della Mostra Mercato del Tartufo Bianco il Comune di Pescia e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. La seconda settimana sarà dedicata all’Istituto del Dramma Popolare per i suoi 70 anni di storia gloriosa e d’eccellenza che ha portato sul palcoscenico di San Miniato i personaggi più prestigiosi del teatro italiano. Il terzo fine settimana alla tradizione dei salumi di sangue, rilanciata dall’Associazione dei Sanguinacci di San Miniato che, grazie a

Tutto pronto per la

46ª Mostra Mercato del Tartufo Bianco

Slow Food, ha trasformato il Mallegato in un Presidio di tutela. Nel quarto ed ultimo weekend, invece, il tartufo incontra il Natale attraverso rappresentazioni, presentazioni e degustazioni di prodotti natalizi, ma anche un fine settimana dedicato alla solidarietà di cui è un esempio l’Arciconfraternita della Misericordia di San Miniato che proprio quest’anno celebra i suoi 300 anni di storia. Tra le novità di quest’anno, anche un servizio di intrattenimento per i bambini e le famiglie. Giochi e laboratori e tanto divertimento in collaborazione con la Cooperativa Il Piccolo Principe. La Mostra, come di consueto, è preceduta da altri appuntamenti dedicati al tartufo, sparsi nel territorio di San Miniato: Balconevisi (15-

16 ottobre), Ponte a Egola (22-23 ottobre), San Miniato Basso (5-6 novembre). Alla conferenza stampa di presentazione, insieme al sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e al presidente di San Miniato Promozione Delio Fiordispina, sono intervenuti anche l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo, l’assessore al Turismo di San Miniato Giacomo Gozzini e il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani. Per info: Segreteria San Miniato Promozione 0571.42745 - segreteria@sanminiatopromozione.it, Cesare Andrisano vicepresidente e responsabile della comunicazione Fondazione San Miniato Promozione, 335.476313 - cesare@sanminiatopromozione.it

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COSA SUCCEDE IN CITTà

fuori empoli: SAN MINIATO


COSA SUCCEDE IN CITTà

I

n questo numero abbiamo confezionato una speciale intervista a Lorenzo Campinoti, titolare insieme al padre Renato e al fratello Massimo di una ditta storica di Sovigliana: la JOLLY ARREDAMENTI. Prodotti di qualità, ricerca del miglior prezzo, cura del dettaglio e soluzioni personalizzate: questi sono solo alcuni dei punti di forza che hanno permesso alla ditta di arrivare a soffiare su 40 candeline… Lorenzo, la vostra azienda è leader nel settore dell’arredamento e sta per compiere quarant’anni di attività. A cosa è dovuto questa grandissimo successo? «Il nostro successo è sicuramente il frutto della serietà e dell’impegno con il quale abbiamo sempre svolto il nostro lavoro. L’azienda fu fondata nel 1977 da nostro padre ed ha sempre avuto una conduzione familiare: esperienza, dedizione e passione perfettamente coniugati, con particolare attenzione alle nuove tecnologie. I nostri clienti, inoltre, possono sempre contare sul contatto diretto con noi titolari: li seguiamo in prima persona, passo dopo passo, in tutte le richieste, adattando le nostre proposte alle loro necessità personali, con professionalità e attenzione ai particolari». Si può dire che quello attuale è per voi un anno importante. Perché? «In un momento delicato come quello attuale per il nostro settore, abbiamo voluto dare un segnale forte alla clientela. Abbiamo deciso di realizzare una vendita promozionale nei mesi scorsi, per poi dare vita ad un completo rinnovamento del nostro showroom. 1200 mq dove i nostri clienti potranno trovare il giusto arredo per tutta la casa: dalla zona giorno, con particolare attenzione al rinnovato reparto dedica-

Serietà, dedizione e passione: 40 anni di attività per

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«Si, cogliamo questa occasione per invitare tutti i lettori a venire a trovarci nel nostro showroom di Sovigliana per valutare di persona le nostre proposte.». A questo punto proseguiamo noi de I’Grillo la nostra visita di questo bellissimo showroom con la piacevole compagnia di Lorenzo e Massimo.

to alle cucine, alla zona notte, sia camere che camerette, con una specifica promozione per ciascun ambiente. Affidandovi a noi potrete quindi arredare tutta la casa, così da poter progettare i vostri ambienti in maniera funzionale ma soprattutto omogenea, usufruendo di un servizio “chiavi in mano”». Alla luce di quanto già detto, è possibile offrire ancora qualcosa in più al cliente? «Si, ad esempio siamo in grado di realizzare un rendering per dare la possibilità al cliente di avere un’anteprima più realistica possibile degli ambienti progettati insieme. I nostri preventivi rimangono comunque sempre gratuiti e realizzati con la massima attenzione per garantire un prezzo concorrenziale, senza mai rinunciare alla qualità». C’è qualcosa che volete dire ai lettori de I’Grillo Empolese?

centenariA

centenario

20 | I’grilloempolese

Festa a Brusciana per i 100 anni di Primetta Casalini

Tiziano Tamburini, 100 anni vissuti nella sua amata Empoli

Si chiama Tiziano Tamburini e poco più di un mese fa ha oltrepassato il grande traguardo dei 100 anni. Per la precisione il compleanno è stato il 29 agosto, ma è stato festeggiato lo scorso 3 settembre dai suoi cari, nella sua casa di Empoli. Tamburini e la sua splendida famiglia hanno ricevuto la visita del sindaco Brenda Barnini. Il primo cittadino, come avviene per tutti i centenari empolesi, ha portato in nome dell’amministrazione una pergamena, che celebra il raggiungimento di questa eccezionale meta, e una composizione di orchidee con gli auguri del Comune di Empoli. Tiziano Tamburini è davvero una persona con una storia incredibile alle spalle e il neo centenario non si è fatto pregare due volte per raccontarla al sindaco Barnini. Lui è ancora del tutto autonomo, lucidissimo e «potrebbe ancora guidare l’auto, secondo l’ultima visita oculistica» - ha detto il figlio Claudio. Vive a due passi dal centro con il figlio, la nuora Anna e le tre splendide nipotine: Laura e le gemelle Silvia e Alice, tre ragazze che si coccolano il nonno con grande affetto e ammirazione. Tiziano ha vissuto nel suo lontano passato momenti davvero duri. Ha vissuto l’epo-

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pea della campagna di Russia, durante la Seconda Guerra Mondiale, dalla partenza in treno fino al ritorno in Italia. Un racconto incredibile che negli anni scorsi ha trovato spazio anche sulle cronache locali. In qualche minuto Tiziano Tamburini si è raccontato al sindaco Barnini, commossa ed entusiasta per l’energia e l’entusiasmo espressi dal centenario. Un empolese doc che in guerra ha perso anche il padre sotto al bombardamento delle Cascine, dove viveva con la famiglia, il 26 dicembre del ‘43. Poi il lavoro da assicuratore e poi da rappresentante di una nota confezione di Empoli. Tamburini, avvolto dal calore della famiglia, ha raccontato anche la sua giornata trascorsa tra camminate per il Giro d’Empoli, gli amici del bar della Misericordia, la lettura del giornale e il pranzo alle Pubbliche Assistenze. A lui e a tutti i centenari empolesi possa arrivare ancora un gesto di attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Fonte: Ufficio Stampa Comune Empoli

Un altro compleanno da 100 anni nel Comune di Empoli, città sempre più longeva. Domenica 11 settembre a ricevere gli omaggi del sindaco di Empoli Brenda Barnini, a nome di tutta l’amministrazione comunale, è stata Primetta Casalini, nella sua casa di Brusciana. Il sindaco Barnini conosce Primetta fin dalla sua infanzia, l’ha omaggiata di una composizione di orchidee e della pergamena ricordo. Primetta donna semplice e socievole, ha condiviso la gioia insieme ai suoi cari, i familiari, i nipoti, i bisnipoti e i tanti amici di frazione, i bruscianesi. Una famiglia numerosa la sua: la signora Casalini ha avuto una sorella gemella, un’altra sorella e cinque fratelli. Ha due figli, Vasco e Marisa, con la quale vive, cinque nipoti e sei bisnipoti. Insomma, un gran da fare per la centenaria fortunata e coccolata dall’affetto di tutti. Contadina della fattoria di Meleto, suo marito è venuto a mancare negli anni ’90, era operaio agricolo. Quindi gente semplice e grandi lavoratori della terra della Valdelsa. Per rendere più bella la festa è stata preparata una grandissima e altissima torta tutta decorata e un cartellone di foto ricordo dei “suoi tempi”. Fonte: Ufficio Stampa Comune Empoli


Licia Ferrali

va in pensione e si regala l’Africa. Con un obiettivo…

Quarantadue anni di lavoro come dipendente comunale e, subito dopo la pensione, le sue meritate vacanze trascorse in Africa dove ha portato aiuti ai bambini del Marocco e del Mali. E non è la prima volta. È la storia di Licia Ferrali, entrata in Comune a Empoli nel novembre del ’74. Ha lavorato nelle scuole, al Trovamici, ha accompagnato per anni i bambini nei centri estivi organizzati dal Comune. Poi il lavoro all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, dove per anni è stata

uno dei volti accoglienti, sempre pronta a dare informazioni sulla propria città, a fare certificati e carte d’identità. Lo scorso 14 agosto è stato il suo ultimo giorno in Comune ed è stata salutata da colleghe e colleghi. Appassionata di viaggi in camper come il marito Roberto, l’11 settembre scorso è partita per l’ennesima lunga trasferta in Africa. Obiettivo: andare a portare aiuti alle popolazioni delle aree più povere. E anche il regalo fatto dai suoi colleghi è stato in tal senso: sono stati comprati pennarelli, matite, colori, pongo, carta. Licia e Roberto li hanno portati ai bambini di una scuola della città marocchina di M’Hamid. Con altro denaro raccolto fra i colleghi dipendenti comunali, poi, è stato acquistato sul posto del riso che è stato donato ad un orfanotrofio di Bamakou, capitale del Mali. Non sono arrivati in Mali, i due, ma si sono fermati in Mauritania dove un loro contatto ha ricevuto la merce per portarla ai bambini dell’orfanotrofio malese. Insomma, dopo tanti viaggi con lo stesso scopo (quello di aiutare) e sempre in Africa, Licia non ha perso la voglia di aiutare il prossimo. E adesso che è in pensione, ha intenzione di passare molto tempo in quelle

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aree per aiutare bambini e famiglie meno fortunate. Alla signora Ferrali da parte del sindaco Brenda Barnini, della giunta e di tutto il personale dell’amministrazione comunale un caloroso ringraziamento. Fonte: Ufficio Stampa Comune Empoli

solidarietà “Jazz per Amatrice”: al Chiostro raccolti 778 euro per le popolazioni colpite dal terremoto

“Empoli per Amatrice”: la mobilità di commercianti, associazioni e tifosi azzurri

Un piccolo grande concerto, per un piccolo grande contributo a favore delle popolazioni colpite dal recente terremoto in Centro Italia. L’Associazione Empoli Jazz, con il patrocinio del Comune di Empoli, è riuscita a raccogliere, grazie alla generosità delle decine di persone intervenute domenica 4 settembre al Chiostro degli Agostiniani, 778 euro. L’iniziativa “IL JAZZ ITALIANO PER AMATRICE” ha avuto un ottimo successo anche a Empoli. In tanti hanno trascorso il dopo cena al fresco del Chiostro per il concerto gipsy jazz dei Note Noire Quartet, che hanno incantato il Convento con la loro musica. E come detto sono stati 778 gli euro raccolti, subito documentati dall’Associazione Empoli Jazz. Il concerto empolese, organizzato in pochi giorni, rientrava nella kermesse “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, realizzato da Associazione I-Jazz, insieme a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz. Un evento che per questa edizione, per quanto è tragicamente accaduto, si è trasformato in “Il Jazz Italiano per Amatrice e per gli altri territori colpiti dal sisma”. Anche la Città di Empoli ha ospitato uno dei tanti eventi che si sono svolti in Italia, da Roma a Napoli, da Milano a Catania, da Firenze a Lampedusa. Fonte: Ufficio Stampa Comune Empoli

È arrivato anche dalle attività commerciali del centro storico di Empoli un piccolo grande gesto a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma nel Centro Italia. Il titolo dell’iniziativa “Empoli per Amatrice” ha ben sintetizzato la sua finalità. Si è trattato di un’apertura straordinaria dei negozi fino a mezzanotte di venerdì 16 settembre nel centro storico empolese. Organizzata da Confesercenti e Associazione Centro Storico, in collaborazione con Misericordia, Pubbliche Assistenze Riunite, Croce Rossa Italiana, Empoli for Charity e Unione Club Azzurri-Desperados, la serata ha goduto del patrocinio del Comune di Empoli, con la partnership dell’Agenzia di comunicazione Juice. Ecco di cosa si è trattato. Gli esercizi commerciali che hanno aderito all’evento “Empoli per Amatrice”, hanno esposto la locandina dell’iniziativa, hanno effettuato apertura straordinaria e facoltativa fino alla mezzanotte e hanno versato un contributo libero, destinato interamente alla causa, che è stato raccolto attraverso l’Associazione Centro Storico. In questi negozi, inoltre, nei giorni immediatamente successivi al 16 settembre, è stato possibile acquistare, per un importo pari a 1 euro, il gadget messo a disposizione dall’agenzia di comunicazione Juice, il cui ricavato è stato anch’esso interamente destinato alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma. Ma l’iniziativa di solidarietà non è finita qui. Empoli for Charity e Unione Club Azzurri-Desperados hanno raccolto fondi grazie a gadget per tutti i tifosi dell’Empoli. Inoltre nelle attività food e nei ristoranti che hanno esposto l’apposita locandina “Una Amatriciana per Amatrice”, promossa da Confesercenti e Città del Vino, è stato possibile consumare un piatto di amatriciana, il cui ricavato è stato devoluto per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Un piccolo contributo che esprime di fatto la vicinanza delle attività commerciali e della ristorazione empolesi verso queste persone che in un attimo hanno perso tutta la loro vita. Fonte: Ufficio Stampa Comune Empoli

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COSA SUCCEDE IN CITTà

la storia


Cosa Dove Quando:

eventi in città

COSA SUCCEDE IN CITTà

EVENTI A TEATRO

Teatro Excelsior: ancora una stagione spettacolare

Grandi classici, commedie, nuova drammaturgia, teatro canzone: tutto questo sarà la nuova stagione del Teatro Excelsior di Empoli, promossa dall’Amministrazione Comunale e dalla Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, con la direzione artistica della compagnia empolese Giallo Mare Minimal Teatro. Una stagione che parte dai record dello scorso anno: 450 abbonamenti e 494 presenze a serata, la media di spettatori più alta in Toscana fra tutte le sale da 500 posti in attività nella regione. Un risultato straordinario che si cercherà di replicare anche per questa nuova stagione. Con la consueta condivisione tra tutti i partner, sono stati scelti spettacoli e produzioni di grande livello e nomi di primissimo piano per un cartellone che propone sei spettacoli. Il sipario si apre mercoledì 26 ottobre con Banlieu (l’ora di ricevimento) di Stefano Massini, drammaturgo di livello internazionale che da due stagioni, dopo la scomparsa di Luca Ronconi, è guida artistica del Piccolo Teatro di Milano. Con Banlieu, Massini indaga la questione sociale che attraversa i nostri giorni. L’incontro e la coesistenza fra differenze culturali e religiose. Il protagonista della pièce, il professor Ardeche, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, affronta questa trincea educativa mischiando l’ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione; l’intento è far proseguire negli studi i propri studenti. La regia è di Michele Placido. Mercoledì 23 novembre Il giuoco delle parti, macchina drammaturgica perfetta di Luigi Pirandello messa in scena da un regista giovane e di grande valore, Roberto Valerio, e interpretata da uno dei più grandi attori del teatro italiano: Umberto Orsini. Lunedì 19 dicembre tocca a Un’ora di tranquillità del giovane quanto famoso Florian Zeller. Commedia brillante, che parla dei nostri tempi, interpretata e diretta da Massimo Ghini. Un moderno e divertente “vaudeville” che narra le vicende di un uomo in cerca di un po’ di tranquillità e che invece viene travolto da continui e imprevisti incontri, che lo trascinano in un vortice di frenetici avvenimenti. Con il primo spettacolo del 2017, torna ad Empoli Rocco Papaleo con Buenaonda. L’attore e musicista lucano, in collaborazione con Walter Lupo, prosegue il suo percorso legato al teatro canzone; in questo spettacolo è accompagnato da Giovanni Esposito (bravo attore teatrale e noto volto cinematografico e televisivo), e da un quartetto di ottimi musicisti. In scena giovedì 12 gennaio. Mercoledì 15 febbraio è la volta di un altro artista eclettico, Neri Marcorè, che propone uno spettacolo di teatro canzone dal titolo Quello che non ho con la regia di Giorgio Gallione. Un affresco teatrale che si interroga sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza del futuro. Fra le canzoni di De André e le visioni lucide e beffarde di Pasolini si compie un viaggio “in direzione ostinata e contraria”. Si chiude la stagione, giovedì 16 marzo, con Il borghese gentiluomo di Molière. Mattatore Emilio Solfrizzi che interpreta il protagonista di questa comicissima commedia, il Signor Jourdain. Come l’Avaro, come il Malato immaginario, come Tartufo, anche questo borghese, sogna di diventare nobile, ma è circondato da persone che lo raggirano e che assecondano la sua follia unicamente per tornaconto personale. Solfrizzi in quest’attesa edizione è diretto da Armando Pugliese ed è affiancato da una numerosa e importante compagnia. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21.00. La biglietteria sarà attiva presso il Museo del Vetro di Empoli, via Ridolfi 70 – Empoli, dal martedì al sabato ore 10-13, 17-19. Per info tel. 0571/81629-83758. Per informazioni ci si può rivolgere anche al Comune di Empoli servizio cultura giovani e sport telefono 0571/757729-757625 e-mail cultura@comune.empoli.fi.it 22 | I’grilloempolese

CASTELFIORENTINO Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura in concerto 23 ottobre 2016 Teatro del Popolo teatrocastelfiorentino.it MONTESPERTOLI Quartetto Nuova Euterpe 23 ottobre 2016 Museo Amedeo Bassi Info: 0571 600255 CERRETO GUIDI Sapori d’Autunno 16 ottobre 2016 centro storico prolococerretoguidi.it CERTALDO Fiera del Boccaccio Mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato 16 ottobre 2016 Piazza Boccaccio e Via 2 Giugno Info:+39 0571 665734 comune.certaldo.fi.it Sagra della bistecca e del fungo porcino fino al 23 ottobre 2016 Centro Polivalente Antonino Caponnetto comune.certaldo.fi.it

DICOMANO Mercato del piccolo antiquariato e artigianato 16 ottobre 2016 Via Dante Alighieri Piazza Buonamici Info:+39 055 8385426 comune.dicomano.fi.it FUCECCHIO Fucecchio Alta in festa 16 ottobre 2016 Piazza Vittorio Veneto www.prolocofucecchio.it

GREVE IN CHIANTI Festa delle Castagne 22 - 23 ottobre 2016 Piazza Anichini, Lucolena comune.greve-in-chianti.fi.it

MONTAIONE Tartufesta Mostramercato del tartufo e dei prodotti tipici 23 e 30 ottobre 2016 Villa Serena Viale dal Filicaia, 18 e centro storico Info:+39 0571 699255 MONTELUPO FIORENTINO Io non rischio Buone pratiche di Protezione Civile. 15 ottobre 2016 Piazza Unione Europea dalle ore 9 alle ore 13 16 ottobre 2016 Piazza della Libertà dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 15.30 alle 19.30 Mercatino dell’artigianato 16 ottobre 2016 centro storico Info: 0571 518993 Speaker’s corner al MMAB 15, 22, 29 ottobre 2016 Riapre anche lo spazio a disposizione dei cittadini che hanno libri da presentare e iniziative da proporre. Il primo appuntamento è con un ciclo di incontri proposto dal dr. Giorgio Stefanini sul tema del rapporto fra genitori e figli nell’adolescenza. 15 ottobre 2016 Bulli e pupe di A. Pellai, ed. Feltrinelli 22 ottobre 2016 Lasciatemi crescere in pace di A. Pellai, ed. Kowalski 29 ottobre 2016 Questa casa non è un albergo di A. Pellai, ed. Kowalski

L’iniziativa si tiene dalle 17.00 alle 18.30 è gratuita ed è richiesta una preiscrizione Per info e iscrizioni: 0571/971552; VINCI Brocantage che passione 16 ottobre 2016 dalle ore 10.00 Piazza della Pace, Sovigliana - Vinci Cantine e soffitte in piazza. Associazione Porte Aperte


Torna “La Grande Arte al Cinema” Sul grande schermo del Cinema La Perla di Empoli, in via dei Neri, riparte una nuova stagione di film nell’ambito della rassegna denominata “La Grande Arte al Cinema”. Una serie di eventi cinematografici che faranno vivere al cinema tutta la ricchezza delle mostre e degli artisti più amati, curiosi ed irriverenti.

• Che cosa vedremo

Dopo Marina Abramovic (all’inizio ottobre) ci interrogheremo su cosa si nasconde veramente dietro all’Inferno di Dante disegnato da Botticelli in “Botticelli. Inferno” che, a poche settimane dall’uscita del colossal Hollywoodiano di Ron Howard, ci guiderà attraverso i veri segreti del disegno che ha ispirato lo stesso Dan Brown. Il film è in programma a novembre 2016. Poi scopriremo “Il curioso mondo di Hieronymus Bosch” raccontato attraverso la mostra sold-out della città natale del genio olandese, considerato un surrealista ante litteram. In programmazione a dicembre 2016. Quindi ci immergeremo nei colori simbolisti di “Segantini. Ritorno alla natura” attraverso

la storia singolare e straordinaria di un pittore che ha trovato nella natura una inesauribile fonte di ispirazione artistica e spirituale. In programmazione a gennaio 2017. La prima parte della stagione chiuderà in bellezza grazie a “Loving Vincent”, dove i dipinti del pittore olandese più amato, Van Gogh, prenderanno vita in un lungometraggio, il primo interamente dipinto su tela, poetico e seducente che mescola arte, tecnologia e pittura. In programmazione a febbraio 2017.

Ricapitolando, ecco il calendario completo delle proiezioni

(Date e orari in aggiornamento su www.laperlaempoli.it)

attraverso la mostra sold-out della sua città natale.

BOTTICELLI. INFERNO Novembre 2016 Cosa si nasconde veramente dietro all’Inferno disegnato da Botticelli? Un film che ci guida attraverso i misteri del disegno che ha ispirato lo stesso Dan Brown. A poche settimane dall’uscita del colossal Hollywoodiano di Ron Howard, un’indagine che lascerà senza fiato.

SEGANTINI-RITORNO ALLA NATURA Gennaio 2017 Dopo lo straordinario successo della mostra di Palazzo Reale a Milano, arriva sul grande schermo la storia di uno più importanti pittori del simbolismo italiano.

IL CURIOSO MONDO DI HIERONYMUS BOSCH Dicembre 2016 Il fantastico mondo di uno dei geni creativi più importanti della storia dell’arte raccontato

LOVING VINCENT Febbraio 2017 I dipinti del pittore olandese più amato prendono vita in un lungometraggio poetico e seducente che mescola arte, tecnologia e pittura.

M ON T E L U P O FIO R E N T INO 28 ottobre - 2 novembre:

Montelupo Film Festival Cinema Mignon

La seconda edizione del Montelupo Fiorentino Film Festival, che si terrà dal 28 ottobre al 2 novembre presso il Cinema Mignon D’Essai di Montelupo, ha numeri degni dei maggiori film festival internazionali: 50 opere in concorso, 29 le Nazioni partecipanti, 6 giorni di cinema di alto livello. Potremmo definirlo “le Olimpiadi del cinema” considerato il largo numero di Paesi coinvolti, gli spettatori avranno la possibilità di vedere tutti i film stranieri in lingua

Leonardo e l’anatomia 22 ottobre 2016 ore 16.00 Palazzina Uzielli Inaugurazione della nuova sezione del Museo Leonardiano, dedicata agli studi anatomici del Genio, attraverso sculture in ceroplastica, modellate da artisti esperti, che riproducono il corpo umano così come Leonardo lo aveva disegnato.

originale con i sottotitoli in italiano, viceversa i film italiani avranno i sottotitoli in lingua inglese. S’inizia con la serata di apertura del 28 ottobre in cui si parlerà di arte e ambiente con due opere di assoluto livello come i documentari “Unlearning” e “Fabbricatori di sogni”. Da segnalare il 29 ottobre: un giorno in cui si parità dal pomeriggio con opere riguardanti temi di attualità come l’immigrazione, il lavoro, lo sport e la disabilità. Nel pomeriggio da non perdere il documentario “The Winners” (I vincitori) che mostra come il

Progetto scientifico di Paola Salvi, docente dell’ Accademia delle Belle Arti di Brera. Info: 0571 933285 museoleonardiano.it 10° Concorso regionale di teatro Amatoriale “di Quarconia” 22 ottobre 2016 ore 21.15 Teatro di Vinci La compagnia teatrale

calcio possa dare una seconda possibilità nella vita delle persone. Protagonista anche l’ex allenatore della Fiorentina Emilano Mondonico nella veste di allenatore della Nazionale Italiana dei senzatetto. Ospiti Iacopo Melio e Saverio Tommasi. La sera, da non perdere, il cortometraggio “Djinn Tonic” con protagonista Francesco Pannofino e il lungometraggio greco “Invisible”. Domenica 30 ottobre sarà il continente asiatico il filo conduttore della giornata. Lunedì 31 ottobre, la notte di Halloween, preparatevi a una marato-

GAVENADOPOCENA presenta: “L’ hanno combinata!”. info: Casa del popolo di Vinci Festa della castagna 23 ottobre 2016 tutto il giorno Via Roma e Via Giovanni XXIII° - Stand enogastronomici con degustazioni Info: CCN Vincincentro

na di cortometraggi horror che vi sorprenderà. Ospite d’onore della serata il critico cinematografico Federico Frusciante. Martedì 1 novembre largo al cinema italiano e non. Sesto e ultimo giorno, la sera di mercoledì 2 novembre sarà protagonista il cinema che racconta se stesso, in esclusiva per l’Italia arriva il lungometraggio “Cinema Angel” direttamente dal Giappone. Un film a tratti felliniano, girato con maestria e la cui storia vi emozionerà. La storia vera di un glorioso cinema giapponese che dopo 122 anni di vita rischia la chiusura. Info e programma completo su: Facebook.com/Montelupofilmfest

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COSA SUCCEDE IN CITTà

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ORARIO lun. 16-20 mar. - sab. 9-13 / 16-20 aperto la IIa e IVa domenica del mese orario 16/20


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