ALIMENTI FUNZIONALI 11/2009

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ALIMENTI SALUTE

BENESSERE

BELLEZZA

FUNZIONALI

Supplemento al n. 11 di Industrie Alimentari novembre 2009 - Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L.353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma 1, DCB TO - N.11/2009 - IP

novembre 2009 anno 1 - numero 2

intavola

la natura Fibre alimentari solubili ed insolubili

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contents

articoli

3 - UNPLUGGED

3 - UNPLUGGED

4 - FUNCTIONAL MEAT PRODUCTS

4 - PRODOTTI CARNEI FUNZIONALI

The meat industry and functional products market

C. Cantoni - S. Milesi

L’industria della carne e il mercato dei prodotti funzionali

12 - PRE-BIOTIC FIBERS

12 - FIBRE PREBIOTICHE

V. Millàn - F. Respondek -

E. Linari - A. Wagner

Advantages of pre-biotic fibers addition to proteins in weight control

Vantaggi dell’aggiunta di fibre prebiotiche alle proteine nel controllo del peso

departments

rubriche

18 FOOD LAW

18 - DIRITTO ALIMENTARE Gli alimenti funzionali: uno sguardo concreto (G. Andreis)

22 FUNCTIONAL TRENDS 24 MEETINGS 30 HEALTH & WELLNESS 36 BEAUTY 40 WEIGHT

MANAGEMENT

42 ANTIOXIDANTS 46 PRODUCTS 50 INNOVATIVE APPLICATIONS 54 MARKETING & TRENDS 58 NEWS 64 ADVERTISERS’ LIST COMPANIES’ ADDRESS

novembre 2009 anno 1 numero 2

22 - FUNCTIONAL TRENDS 24 - CONVEGNI L’industria alimentare italiana e gli alimenti funzionali (S. Musso) 30 - SALUTE E BENESSERE Le fibre alimentari - Per il benessere della donna - Una nuova famiglia d’ingredienti - Stile di vita e funzionalità per gli over 50 - Nuovi prodotti per il benessere - Menopausa e diabete di tipo 2 - Memoria e attenzione - La salute degli occhi - Carrube e colesterolo - Vitamina K2 contro l’invecchiamento - Rigenerazione del tessuto cartilagineo 36 - BELLEZZA Nutricosmetica: alimenti per la bellezza - Per una sana crescita cellulare - Effetti anti-invecchiamento sulla pelle 40 - GESTIONE DEL PESO Soppressore della fame - Miscela vegetale per la perdita di peso - Perdere peso come in gioventù - Prodotti per la gestione del peso 42 - ANTIOSSIDANTI Antiossidanti da açaì - Peptidi per la salute del corpo e della mente - Luteina 100% naturale - Antiossidanti della vitamina E - Estratto standardizzato di cranberry - Cioccolato ricco in antiossidanti - Superfrutti esotici - Antiossidante da mirtillo rosso - Antiossidante dalla Nuova Zelanda

46 - PRODOTTI Ingredienti funzionali per il settore carni e bakery - Primo estratto vegetale biotech approvato in Europa per uso nutrizionale - Efficienza nutrizionale tecnologica - Tè verde di elevata purezza - Ingredienti a base di mela - Tè verde e nero al naturale - Rafforzare le colture probiotiche 50 - APPLICAZIONI INNOVATIVE Seme di chia - Ingredienti innovativi dalle microalghe - Ingredienti funzionali per l’industria delle carni - Omega-3 microincapsulati - Colostro, un alimento unico - Acidi grassi concentrati - L’olio di krill migliore dell’olio di pesce 54 - MERCATI E CONSUMI Il mercato europeo dei prebiotici - I “beauty food” aumentano la loro popolarità… - … Ma la recessione potrebbe frenarli - Il convenience come fattore guida degli antiossidanti - Boom degli ingredienti e degli alimenti funzionali in India 58 - NOTIZIE DAL MONDO Nuove applicazioni alimentari approvate dall’UE - Cognis autorizzata all’utilizzo di due nuovi ingredienti attivi - Pareri EFSA sulle indicazioni “funzionali generiche” sulla salute - Gli antiossidanti non sono associati al rischio di melanoma - La carenza di omega-3 causa 96.000 morti all’anno negli Stati Uniti - Miglioramento del seno? - Fiera italiana della nutraceutica - Le innovazioni dell’industria dolciaria in mostra a Colonia 64 - ELENCO INSERZIONISTI E INDIRIZZI AZIENDE


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November 2009 Year 1 number 2


Unplugged L’ulteriore dimostrazione che a livello mondiale le principali preoccupazioni per la gente comune siano l’economia e la salute, ci viene fornita dalla continua crescita del settore genericamente definito degli alimenti funzionali (in Europa il fatturato a fine 2009 sarà di circa 9 miliardi di euro, mentre a livello mondiale supererà i 19,5 miliardi di euro). Fino a qualche mese fa considerato un segmento del comparto alimentare, oggi, a dimostrazione delle innumerevoli potenzialità e vie di sviluppo ancora inespresse, il settore è a sua volta costituito da sotto-segmenti per target diversificati con un approccio da parte dei produttori orientato alla “nutrizione personalizzata”. 1) Alimenti per incrementare le capacità cognitive (food for thought). Si tratta di un segmento equamente distribuito su diversi target demografici, dalle donne incinte agli infanti, bambini, adolescenti, agli adulti e agli anziani. Le applicazioni riguardano soprattutto succhi di frutta, barrette dietetiche e prodotti da forno, prodotti per l’infanzia, mentre l’arricchimento è apportato mediante l’aggiunta/integrazione di acetil-L-carnitina, colina, co-enzima Q10, acido gamma-amino-butirrico, gingko biloba, fosfatilcolina, acidi grassi omega 3, vitamine A, B, C ed E. 2) Immunizzazione a lungo termine. Anche in questo caso si tratta di un segmento indirizzato a tutte le età, seppure con un effetto ricercato molto focalizzato per ciascuna fascia anagrafica. Per esempio, i “baby boomer” che stanno invecchiando ai giorni nostri sono molto attenti alla protezione da malattie croniche, come il cancro, i disturbi cardiaci, le diverse forme di artriti. Dal canto loro le madri di famiglia sono invece più attente ai malanni di stagione e alle infezioni dei familiari. L’intima connessione esistente fra il sistema immunitario e l’intestino consente alle aziende di fissare quest’ultimo e la conseguente salute digestiva come obiettivo del benessere. Si tratta tipicamente di succhi di frutta, derivati del latte, acqua fortificata con biotina, acido folico, selenio, zinco, co-enzima Q10, licopene, sostanze pre- e pro-biotiche, vitamine A, B1, B2, B6, B12, C ed E. 3) Anti-età. La segmentazione in questo settore si arricchisce al punto che ormai sono ampiamente diffusi i termini quali nutricosmetica e cosmeceutica per la cura nutrizionale della pelle e che si sono affiancati ai “classici” prodotti funzionali. Il mercato è guidato da un numero crescente di consumatori, giovani e anziani, consapevoli delle tematiche legate al benessere e che intendono contrastare l’invecchiamento della pelle e dell’aspetto generale. I prodotti più diffusi in questa categoria sono alimenti fortificati, bevande e supplementi nutrizionali per la bellezza. Applicazioni interessanti sono delle zuppe arricchite con collagene, yogurt, acque minerali funzionali, tè pronti, confetture, cioccolati integrati con anti-ossidanti. Le creme per applicazioni esterne sono invece arricchite con collagene, vitamina E, aloe vera, co-enzima Q10, inulina, licopene e resveratrolo. 4) Energetici. La richiesta per ingredienti in grado di aumentare la capacità energetica corporale, all’inizio esclusiva di atleti e di soggetti in regime dietetico particolare, si è naturalmente estesa per tipologia. L’estensione è soprattutto verso quei soggetti che stanno cercando di perdere peso, in modo che la sostituzione degli zuccheri da parte dei dolcificanti sintetici sia bilanciata in quanto a contenuto energetico dall’arricchimento in caffeina, guaranà, ginseng, tirosina, taurina, complesso vitaminico B, deidro-epiandro-sterone (DHEA), cordyceps e rhodiola (entrambi psico-stimolanti e coadiuvanti della resistenza allo sforzo). Alcuni di questi prodotti rientrano nella categoria che incrementa le capacità cognitive. Per quanto diffusamente interpretata, la progettazione di un prodotto dagli specifici benefici salutistici non dev’essere la combinazione algebrica di singole proprietà. Esiste peraltro, come sempre, un numero di fattori di processo, quali la temperatura, il pH, l’ossigeno, oltre alla bio-disponibilità e alle mutue interazioni fra gli ingredienti capaci di compromettere la stabilità del prodotto finale e che pertanto vanno monitorati. Infine, la solita esortazione accorata per le aziende che ancora interpretano i prodotti funzionali alla stregua dell’olio di fegato di merluzzo degli anni ’60, “cattivo ma che fa bene”: per quanto bene potrà fare dal punto di vista nutrizionale, se non è subito percepito buono dal punto di vista gustativo, gli stessi sono destinati a fallire.

Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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prodotti carnei funzionali

Carlo Cantoni* - Serena Milesi

D.S.T.V.S.A - Università degli Studi di Milano - Via Celoria 10 - 20133 Milano - Italia *e-mail: carlo.cantoni@unimi.it

L’industria della carne

e il mercato dei prodotti funzionali The meat industry and functional products market Parole chiave: prodotti funzionali, prodotti animali, soluzioni, sviluppo Key words: functional foods, animal products, solutions, development

SUMMARY The nowadays meat products based market is making the chance to be damaged due to the recent development of functional foods. The paper, in addition to a very complete review on new wellness products, suggest some operative strategies able to let this strategic market segment competing in the same way since not always it is perceived so “healthy” by the modern consumer. SOMMARIO L’attuale mercato dei prodotti alimentari a base di carne rischia di trovarsi penalizzato dal recente sviluppo dei prodotti funzionali. L’articolo, oltre a riportare un esauriente trattato sui nuovi prodotti per il benessere, suggerisce alcune strategie operative per poter far competere alla pari tale segmento di mercato, non sempre percepito “salutare” dal consumatore più moderno.

4 - Alimenti Funzionali - I (2009) novembre

L’industria della carne è una delle più importanti del mondo e ciò come conseguenza della domanda del consumatore in quanto la carne e i prodotti carnei costituiscono una componente non sostituibile nella dieta della popolazione, soprattutto in quella dei paesi sviluppati; ma sia per la richiesta consuetudinaria dei consumatori, sia a causa dell’accesa competizione di nuovi spazi mercantili tra le varie offerte di alimenti ha la necessità di sviluppare nuovi tipi di prodotti. Comunque queste ricerche ed il lancio di nuovi prodotti devono necessariamente esitare nella fornitura di alimenti che siano delle alternative salubri agli alimenti carnei tradizionali irresponsabilmente e frequentemente accusati di essere causa di varie patologie. Questa sfortunata ed errata immagine è stata fatta derivare, certamente ad arte, principalmente dal contenuto in grasso, in acidi grassi saturi, dal livello di colesterolo e dalla loro associazione quali cause di malattie cardiovascolari,

addirittura alcuni tipi di tumori, e l’obesità. Per ovviare alla disinformazione ancora vigente e limitando la trattazione alle carni suine, bovine e ai loro prodotti derivati è necessario precisare che i prodotti carnei sono alimenti con un ottimo contenuto di proteine biologicamente disponibili, con abbondante presenza di vitamine e di sali minerali, con un corretto apporto di grassi e calorie. In particolare gli alimenti nutrizionali della carne sono: Le proteine Le proteine sono nutrimenti indispensabili allo sviluppo e al mantenimento dell’organismo. Contrariamente a quanto accade nel caso dei lipidi, l’organismo umano è caratterizzato da scorte relativamente basse di proteine, tra l’altro poco energetiche (1 g di proteina fornisce un apporto pari a 4 kcal). I muscoli costituiscono l’unica “riserva” di proteine, che possono fare da “carburante” in


prodotti carnei funzionali

presenza di alcune carenze ma servono soprattutto in fase di elaborazione degli organi. Le proteine svolgono più ruoli: intervengono nella crescita, la riproduzione, la nutrizione, l’immunità (sistema di difesa dell’organismo), la formazione dei muscoli e della pelle. Possono anche essere chiamate a svolgere un ruolo ormonale oltre ad essere onnipresenti negli scambi intercellulari. Due tipi di proteine Le proteine fornite dall’alimentazione sono di origine sia animale, sia vegetale. Le proteine di origine animale: sono presenti in carni, uova, pesci e frutti di mare, nonché nei prodotti lattiero-caseari. Queste proteine si contraddistinguono per la capacità di apportare, in quantità elevate, tutti gli aminoacidi (8) indispensabili per l’organismo. Le proteine di origine vegetale: sono fornite dai cereali (pasta, riso, pane, farine, ecc.), i legumi secchi, i tuberi (patata). Contrariamente alle proteine animali, sono carenti di uno o più aminoacidi indispensabili. Dato che le proteine si completano ad incastro, come in un puzzle, è necessario consumarne di entrambe le origini. I lipidi I lipidi, o grassi, o corpi grassi o materie grasse sono presenti in tutti gli alimenti naturali o lavorati. Hanno molte qualità: nutrizionali, sensoriali, tecnologiche. Spesso considerati semplici fonti di energia (1 g di lipidi = 9 kcalorie), i lipidi assolvono altre importanti funzioni. Localizzati nel tessuto sottocutaneo svolgono un

ruolo determinante nella termoregolazione corporea. I lipidi forniscono e/o veicolano vitamine liposolubili come le vitamine A e D presenti nel burro e la panna, oppure la vitamina E presente negli oli vegetali, ecc.

stro organismo. Questi possono svolgere un ruolo specifico e completarsi a vicenda. Intervengono in vari processi: crescita, mantenimento, regolazione, equilibri vari.

Il punto su carne e lipidi Il tenore in lipidi delle carni varia molto a seconda della specie e del taglio. La maggior parte dei tagli di manzo contiene, infatti, meno del 6% di materie grasse. Quanto al vitello, varia tra il 2 e il 15%. L’agnello, carne più legata alle ricette per le feste, fornisce tra il 9 e il 25% di lipidi. La carne garantisce l’apporto di tre tipi di acidi grassi in proporzioni variabili. A titolo esemplificativo, nella maggior parte dei pezzi di manzo, la metà degli acidi grassi è di tipo insaturo. I lipidi di un rosbif sono così suddivisi (1): - 45% acidi grassi saturi; - 51% acidi grassi monoinsaturi; - 4% acidi grassi polinsaturi. Così come esistono pesci magri e grassi, vi sono dei tagli di carne magri, ed altri più o meno grassi. Bisogna quindi essere in grado di scegliere correttamente il taglio di carne da adoperare per una determinata preparazione culinaria. Il tenore medio di colesterolo delle carni è modesto, simile anzi a quello del pesce(2): meno di 80 mg/100 g. Non va dimenticato che il colesterolo entra a far parte della costituzione delle membrane cellulari oltre ad essere un precursore degli acidi biliari e degli ormoni steroidei.

Il ferro è un oligoelemento che rientra, soprattutto nella composizione dell’emoglobina. Questa, altro non è che il pigmento che colora di rosso i nostri globuli, assicurando il trasporto e lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica con l’ambiente esterno. Il ferro, inoltre, entra a far parte di molti enzimi (piccole molecole che attivano e favoriscono le reazioni chimiche essenziali per il funzionamento cellulare). Quale costituente enzimatico il ferro è coinvolto in funzioni fondamentali come lo sviluppo celebrale, le capacità fisiche, la resistenza alle infezioni. Si può affermare che riveste un’importanza biologica notevole. Dato che l’organismo ricicla parte del ferro contenuto nelle emazie o globuli rossi, il metabolismo del ferro avviene in una sorta di circuito chiuso. Alcune situazioni fisiologiche provocano un accrescimento del fabbisogno. Tra queste vi sono, in particolare, le emorragie mestruali, la crescita (infanzia, gravidanza, allattamento). Un importante deficit di ferro può provocare una carenza che potrebbe anche portare, in ultima analisi, ad anemia. Questa si manifesta attraverso una grande stanchezza fisica ed intellettuale, affanno, palpitazioni, pallore.

I minerali: ferro, zinco, selenio Esistono molti minerali, indispensabili alla vita e presenti nel no-

Il ferro

Fonte: Centre d’information des Viandes – analisi svolte da lavoratori specializzati. (2) Fonte: Ciqual 1995. (1)

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prodotti carnei funzionali

Due forme di ferro

Lo zinco

Esistono due forme di ferro negli alimenti, caratterizzate da biodisponibilità o assorbimento diversi in quanto non hanno la stessa capacità di superare la parete intestinale ed entrare nel sangue. Sono il ferro emico e il ferro non emico.

L’indispensabilità di questo oligoelemento (non se ne può fare a meno per la crescita) è stata dimostrata abbastanza tardi: negli anni ’60. Lo zinco, inoltre, svolge un importante ruolo nei meccani-

Fonte

Biodisponibilità

Ferro emico Ferro non emico

carni pesci vegetali uova prodotti lattiero-caseari

Assorbimento dal 15 al 25%

Non basta quindi che il ferro sia presente negli alimenti: deve essere assorbito durante la digestione. Una piccola frazione soltanto del ferro presente negli alimenti è realmente assorbita. Quando si consumano, del resto, più alimenti contemporaneamente (durante i pasti), i fattori presenti in alcuni di questi vanno ad interferire con l’assorbimento del ferro non emico contenuto nei vegetali. La carne, quindi, associata a verdure durante lo stesso pasto, consente di aumentare l’assorbimento del ferro da queste contenuto. Fattori come i tannini (tè, caffè ad es.) o i fitati vanno ad inibire, vale a dire a ridurre, l’assorbimento del ferro non emico. Altri invece, come la vitamina C, alcuni aminoacidi e il ferro emico, contribuiscono ad innalzare l’assorbimento di ferro non emico. Gli alimenti a maggior contenuto di ferro emico sono: trippe ed interiora (sanguinaccio, fegato, rognoni, cuore, ecc.), le carni rosse (manzo, agnello), i frutti di mare (cozze, ostriche, gamberetti) e alcuni pesci (tonno, sardine) (fonte: Ciqual 1995 e CIV).

6 - Alimenti Funzionali - I (2009) novembre

Assorbimento dal 2 al 6%

smi immunitari volti alla difesa dell’organismo dalle infezioni. Interviene in varie fasi della sintesi proteica, agevola l’azione di molti enzimi e partecipa al metabolismo dei nutrienti energetici oltre che allo sviluppo delle funzioni cerebrali. Lo zinco riveste una particolare importanza per determinati gruppi di persone: - i bambini, perché in piena crescita; - le donne durante la gravidanza o l’allattamento in quanto, a seguito di una mutata situazione fisiologica, registrano un aumento del fabbisogno; - i vegetariani la cui alimentazione è povera di zinco; - gli anziani a causa di un calo della risposta immunitaria. Le principali fonti alimentari contenenti zinco sono i prodotti carnei e quelli lattiero-caseari, le uova e i legumi secchi; lo zinco fornito dalle carni è particolarmente assimilabile. Inoltre, per preservare l’assimilazione dello zinco è auspicabile mantenere il rapporto ferro/zinco inferiore a 2. La carne di manzo è perfetta-

mente corrispondente a queste indicazioni con un rapporto ferro/zinco compreso tra 0,3 e 0,7 (fonte: ISA). Nel caso di carenze di zinco si osservano forti disturbi a carico delle difese immunitarie. Si possono citare alcuni casi particolari associati a rischi eventuali di carenze: - durante la gravidanza: una carenza di zinco è associata ad un rischio di parto prematuro e, a quello più grave, di una severa malformazione a carico del sistema nervoso durante la crescita fetale: la spina bifida. - Per gli sportivi: in caso di carenza si osserva, negli interessati, una ridotta capacità allo sforzo dato che lo zinco svolge un ruolo nel metabolismo glucidico sia prima che durante e soprattutto dopo l’esercizio, in corso di ricostituzione delle riserve di glicogeno. - In caso di diete restrittive come quelle vegetariane. Lo zinco è quindi un oligoelemento indispensabile al buon funzionamento del nostro organismo nel caso, soprattutto, di persone dalla situazione fisiologica particolare (crescita, gravidanza, patologia) e negli sportivi. L’assunzione regolare di carne nell’alimentazione aiuta a soddisfare il fabbisogno di zinco nell’organismo. Il selenio Sono ancora molte le funzioni di questo oligoelemento che rimangono da scoprire. Ad oggi, si possono elencare alcune delle proprietà che lo caratterizzano. Il selenio riveste un importante ruolo in varie funzioni protettive dell’organismo. Interviene in qualità di antiossidante ed è quindi indispensabile per l’azio-


prodotti carnei funzionali

ne svolta da un enzima (glutation perossidasi) che protegge le membrane cellulari dai radicali liberi. Il selenio è quindi un oligoelemento dagli effetti benefici, che ci protegge contro l’invecchiamento tessutale e i disturbi cardiovascolari. Sono generalmente ricchi di proteine, vale a dire le carni e i prodotti del mare, che contengono anche più selenio. Il fegato e i reni (rognoni) ne racchiudono parecchio in quanto organi preposti all’immagazzinamento di questo oligoelemento. I prodotti lattierocaseari e le uova sono fonti di un apporto non trascurabile di selenio, contrariamente alla frutta e alla verdura. Inoltre, come dimostrano alcuni studi, la biodisponibilità di selenio negli alimenti di origine vegetale è inferiore a quella degli alimenti di origine animale. Le vitamine Le vitamine fanno parte dei micronutrienti e sono sostanze indispensabili alla vita. Sono quindi elementi non energetici che consentono di utilizzare e trasformare i macronutrienti, vale a dire le proteine, i lipidi e i glucidi. Sono sufficienti quantità ridotte di vitamine per ottenere gli effetti richiesti. Vanno tuttavia fornite per mezzo dell’alimentazione dato che l’organismo non le sintetizza in quantità sufficienti per rispondere al suo fabbisogno. Le vitamine intervengono in molte reazioni biochimiche in qualsiasi cellula dell’organismo. In assenza di vitamine il nostro organismo non potrebbe approfittare degli elementi costruttivi ed energetici forniti dall’alimentazione. I mec-

canismi di azione di questi micronutrienti sono estremamente complessi, alcuni dei quali non sono ancora perfettamente conosciuti. Le vitamine sono suddivise in 2 categorie: - idrosolubili, vale a dire le vitamine del gruppo B e la vitamina C; - liposolubili, vale a dire le vitamine A, D, E e K. Nonostante siano dati inconfutabili, per i motivi citati prima, anche l’industria della carne con i ricercatori ad essa interessati ha dovuto ricorrere a mettere a punto alcune strategie per ottenere prodotti “più salubri” quali: - la riduzione del contenuto in grasso dei prodotti carnei derivati; - la modificazione della composizione in acidi grassi e colesterolo; - l’aggiunta di particolari ingredienti funzionali; - l’abbandono dell’additivazione di nitrati e nitriti nei prodotti carnei derivati. Riduzione del contenuto di grassi L’attenzione principale nella pro­duzione di prodotti a basso contenuto in grassi consiste nel ridurre il livello di grassi presente ottenendo comunque un prodotto con accettabili caratteristiche sensoriali, di funzionalità, sicurezza, e stabilità. Infatti dal momento che il grasso è uno dei componenti più importanti nel determinare le caratteristiche sensoriali del prodotto come il flavour (il grasso è precursore di componenti dell’aroma, interagisce con composti aromatici volatili e con altri componenti come il sale ed altri aromi), la struttura ed altre proprietà importanti, ad esempio, in fase di cottura, è

fondamentale che esso sia sostituito con componenti in grado di imitare le sue proprietà. La tecnologia di produzione di prodotti a basso contenuto in grassi segue essenzialmente due approcci: 1) utilizzo di materiali di partenza più magri: per ottenere materie prime con una minore percentuale di grassi è necessario mettere in atto nuove strategie di nutrizione e di allevamento dell’animale pre mortem. Tali strategie comprendono sia tecniche di modificazione genetica, sia specifiche pratiche di allevamento degli animali che prevedono anche la somministrazione di particolare additivi (ad esempio probiotici) e l’intervento sul metabolismo dell’animale; 2) riduzione del contenuto in grasso e calorie mediante la riformulazione del prodotto: il prodotto viene riformulato miscelando la materia prima magra selezionata con quantità di altri ingredienti e coadiuvanti tecnologici come: acqua, proteine (animali o vegetali, a seconda della nuova composizione finale), aromi e sostituti del grasso. La formulazione deve comunque conferire al prodotto finale le caratteristiche sensoriale e tecnologiche tipiche del prodotto tradizionale. Tra le proteine le più usate sono state quelle di soia. I carboidrati usati sono rappresentati da gomme ed idrocolloidi di diversa origine ma anche da amido e maltodestrine, ottenute da mais, avena, riso e patate e da derivati della cellulosa usati soli o in miscela. Altri ingredienti sono rappresentati da diverse sostanze come lipidi di origine vegetale (olio di oliva). Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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prodotti carnei funzionali

Modificazione della composizione in acidi grassi e colesterolo Come già sottolineato la carne è una delle principali fonti di acidi grassi della dieta che sono stati associati a disturbi cardiovascolari, cardiaci ed al rischio d’insorgenza di certi tipi di tumori. Per modificare il profilo degli acidi grassi della carne si sono seguite due vie. La prima consiste nell’impiegare strategie genetiche e di allevamento degli animali per ottenere la modificazione della composizione del tessuto adiposo nell’animale in vita. In questa direzione particolare importanza hanno assunto gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena (PUFA) specialmente presenti negli animali marini. Gli studi, hanno preso spunto dall’osservazione delle popolazioni eschimesi che avevano una minore incidenza di malattie cardiocircolatorie. I più importanti acidi grassi della famiglia omega-3 sono l’acido eicosopentanoico (C22:5, EPA) e l’acido docosaesaenoico (C22:6, DHA). Dal punto di vista fisiologico gli organismi animali superiori (essere umano incluso) non sono in grado di sintetizzarli in quantità sufficiente e per questa ragione, al pari di alcune vitamine ed aminoacidi, gli omega-3 sono definiti e giocano un ruolo chiave nella prevenzione e nel trattamento di una vasta serie di malattie e disturbi. L’incremento della disponibilità alimentare di acidi grassi omega-3 può essere realizzato in due modi, o in modo diretto attraverso l’incorporazione di oli di pesce o altri prodotti ricchi di acidi grassi omega-3, in alimen-

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ti di largo consumo quali latte, maionese, margarina, bevande, prodotti da forno o in maniera indiretta, attraverso gli animali allevati alimentandoli con mangimi arricchiti di acidi grassi omega-3; gli acidi grassi polinsaturi verranno poi trasferiti nelle carni, nelle uova e nel latte. C’è da chiedersi se l’incremento accertato in PUFA di carni e altri alimenti con omega-3 sia la strategia fondamentale per assicurare un sufficiente apporto di questi nutrienti con la dieta. In base ai dati sperimentali è chia­ro a tutti che l’introduzione degli acidi grassi polinsaturi ome­ga-3 nei cibi rappresenta un passo avanti nella ricerca di un equilibrio metabolico e nutrizionale, ma questo tipo di supplementazione a scopo preventivo e terapeutico rimane per ora ancora appannaggio degli integratori. La seconda procedura consiste nel sostituire parte del grasso animale normalmente presente nel prodotto con altri tipi di lipidi, ad esempio lipidi di origine vegetale che contengono meno acidi grassi saturi e più acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) e poliinsaturi; inoltre il loro uso contribuisce anche ad abbassare la quantità di colesterolo nel prodotto, dato che non ne contengono. Sebbene la semplice sostituzione di grassi non riduca il contenuto calorico, è comunque in grado di migliorare enormemente la qualità nutrizionale del prodotto. Vengono usati tanto gli oli di pesce (ricchi in acidi grassi poli-insaturi di tipo omega-3) quanto gli oli vegetali (di mais, palma, soia ed oliva); in funzione del tipo di olio usato, il prodotto finale può presentare alcune differenze, anche di tipo sensoriale.

Una cosa importante da tener presente è che la modificazione della composizione in acidi grassi comporta la variazione della shelf-life del prodotto perché gli acidi grassi insaturi hanno una propensione ad essere ossidati con formazione di prodotti di reazione sgradevoli. Riassumendo, l’aggiunta alla carne di componenti con particolari proprietà benefiche per la salute, come fibre, proteine vegetali, acidi grassi monoinsaturi e poli-insaturi (soprattutto del tipo omega-3), steroli vegetali, antiossidanti, vitamine e minerali, permette di trasformare un prodotto carneo tradizionale in un prodotto capace di apportare componenti bioattivi. Infine nella tab. 1 sono elencate le recenti proposte per la produzione di alimenti carnei funzionali. Riduzione del contenuto in nitrati e nitriti Sebbene molteplici ricerche abbiano definitivamente dimostrato l’innocuità delle quantità di nitrati e nitriti presenti negli insaccati, al solo scopo di aumentare il consumo e, quindi, di poterli presentare come cibi funzionali, è attualmente in corso una ricerca per mettere a punto metodi innovativi per la preparazione di salumi che consentano di mantenere le caratteristiche delle carni conservate senza l’impiego di additivi chimici (Progetto Europeo “Novel Vegetal-based Extracts Additives for Chemical free Food o Nonchernfood”). La ricerca è basata sull’impiego di estratti vegetali ottenuti con particolari tecniche che, in opportune condizioni, dovrebbero


prodotti carnei funzionali

consentire appunto la preparazione di alcuni chemical free. Al proposito, è necessario chiarire che nei prodotti di salumeria

sono inesistenti o in bassissime concentrazioni, mentre i nitrati sono innocui. Gli alimenti che naturalmente apportano la mag-

gior quota di nitrati sono invece i vegetali e la loro presenza si spiega come viene riportato qui di seguito.

Tabella 1 Recenti proposte per la produzione di prodotti carnei funzionali. Prodotti carnei

Tipo d’ingrediente

Salumi fermentati Calcio ascorbato Cereali e fibre di frutti Olio di oliva extravergine Inulina Olio di semi Olio di oliva Olio di oliva (antiossidanti) Acidi polinsaturi n-3 e alfatocoferolo Olio di soia Proteine isolate di soia Fibra di limone Prodotti carnei cotti Fibra di limone Olio di pesce Fruttosio, oligosaccaridi Amidi modificati di tapioca, sodio citrato, e crusca di frumento Proteine di soia Fibre di avena Olio di oliva e pectina Estratto di rosmarino e miscela di Konjac Sodio citrato, carbossimetilcellulosa e carragenine Proteine di soia isolate Proteine di soia e carragenine Proteine di soia Succo di pomodoro e olio di girasole Catechine del tè Crusca di segale Pasta di pomodoro Cloruro di Potassio Prodotti freschi Pasta di noci Semi di lino Acido linoleico e vitamina E Acido linoleico coniugato Tè verde Farine di legumi Fibra di pisello Vitamina E

Impatto sul prodotto Diminuzione nell’apporto di sodio (2001). Aumento del contenuto in fibra (2002). Non esercita effetti sulle caratteristiche chimiche, fisiche e sensoriali. Non riduce l’ossidazione dei lipidi (2003). Consistenza più soffice, tenerezza, adesività o aumenta le proprietà nutrizionali (2001). Aumenta la quantità nutrizionale senza modificare sostanzialmente l’aroma e lo stato di ossidazione (2004). Riduce il contenuto di colesterolo ed aumenta le frazioni NUFA e PUPA. Rende le salsicce di colorito più chiaro e giallastro. Riduce lo stato di ossidazione (2001, 2002, 2003). Riduce l’ossidazione dei lipidi, confezionati sottovuoto (2004). Non influisce la composizione, la stabilità dei lipidi, la consistenza e le proprietà sensoriali (2004). Riduce il contenuto di acidi grassi saturi, aumenta il contenuto di acido linoleico e di acido linolenico (2003). Prevengono la perdita di umidità (2001). Riduce i livelli residuali di nitrito. Non modifica le proprietà sensoriali (2003, 2004). Aumenta le proprietà nutrizionali e il livello di fibra grezza (2003, 2004). Aumento del contenuto di EPA e DHA e riduzione degli acidi grassi n-6 (2002). Fibra ipocaloriche e ricche di fibra (2002). Diminuzione della perdita di peso con la frittura. Aumento della capacità di trattenimento dell’acqua (2003). Nessuna modifica delle caratteristiche fisico-chimiche e della consistenza eccetto il calore (2000). Aumento della tenacità e sofficità (2001). Accettabilità più elevata: 1,8-2% di sale, con 0-35% di olio di oliva e 0,25-4% di pectina (2000). Minore velocità di ossidazione (Coronado, 2000). Diminuzione della perdita di umidità ed aumento di salinità e di consistenza (2003). Influenza la consistenza e il colore (2003). Influenza sulla capacità di trattenere acqua e della stabilità termica. Nessuna influenza sulla consistenza (2000). Influenza la consistenza del prodotto (2003). Aumento del contenuto di acidi grassi insaturi essenziali (2002). Inibizione dell’ossidazione lipidica (2001). Abbassamento degli acidi grassi saturi totali, aumento del rapporto tra acidi grassi insaturi e acidi grassi saturi (2004). Intensificazione del colore, riduzione della quantità di nitrito presente, aumento del potere nutritivo (Deda et al., 2007) Diminuzione del Cloruro di Sodio (Palmia et al., 1993). Usato anche nei prodotti crudi. Accettabili proprietà fisico-chimiche e sensoriali, aumento di salubrità (2003). Aumento degli n-3 PUFA (2000). Aumento delle proprietà nutrizionali (2004). Aumento della stabilità del colore, inibizione dell’ossidazione di lipidi e di ossiemoglobina (2004). Aumento delle proprietà biodinamiche (2003). Diminuzione dell’assorbimento dei grassi durante la frittura (2003). Aumento della tenerezza e della resa di cottura (2000). Riduzione dell’ossidazione e del colesterolo (Zanardi et al., 1998)

Da Fernandez-Gines et al. (2005).

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prodotti carnei funzionali

Nitrati, nitriti e nitrosamine Nitrati, nitriti e nitrosamine sono composti costituiti da azoto (N) e ossigeno (O). Le piante impiegano azoto per sintetizzare le proteine necessarie alla loro crescita, assorbendo dal terreno direttamente sotto forma di nitrato oppure associato ad altre sostanze. La concimazione sistematica e intensiva dei suoli coltivati (con sostanze chimiche e anche con fertilizzanti naturali) causa un eccesso di nitrati nel terreno, nelle falde freatiche e negli alimenti (soprattutto frutta e verdura). Attraverso le acque di falda e i cibi, i nitrati giungono anche all’organismo umano, dove viene trasformato in altri composti (nitriti, nitrosamine). Tali composti sono nocivi per la salute umana. Nitrati L’uomo assume nitrati principalmente attraverso l’acqua potabile e le verdure. Il nitrato di per sé è innocuo. In determinate circostanze (p. e. lunghi tempi di conservazione, calore, pH acido) può però trasformarsi in nitrito, dagli effetti tossici. L’assunzione di nitrati andrebbe perciò limitata il più possibile. La loro concentrazione negli ortaggi dipende da vari fattori: - Maggiore è l’aggiunta di azoto nel terreno e la quantità di concimi in eccesso rispetto al normale fabbisogno, più elevato è il contenuto di nitrati nelle verdure e nell’acqua potabile. In proporzione, gli ortaggi da colture “alternative” contengono perciò meno nitrati. - Le piante hanno bisogno di luce naturale per impiegare i nitrati nella sintesi di proteine necessarie alla

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loro crescita. Maggiore è l’esposizione dei vegetali ai raggi solari, minore è il contenuto di nitrati. In altre parole: - gli ortaggi coltivati in pieno campo contengono meno nitrati di quelli prodotti in serra; - le verdure estive contengono meno nitrati di quelle invernali; - gli ortaggi raccolti dopo il tramonto contengono meno nitrati di quelli raccolti la mattina. I vegetali accumulano nitrati in misura diversa. Esistono perciò ortaggi a basso, a medio e ad alto contenuto di nitrati. Ortaggi ad alto contenuto di nitrati: lattuga, cavolo rapa, lattuga cappuccina, crescione, bietola da costa, ravanello, rafano, rabarbaro, rapa rossa, spinacio. Ortaggi a medio contenuto di nitrati: cima di rapa, indivia, finocchio, cavolo riccio, sedano, cavolo bianco, cavolo verza, zucchino. Ortaggi a basso contenuto di nitrati: melanzana, fagiolino, cavolfiore, broccolo, cicoria, pisello, cetriolo, patata, germogli, carota, peperone, funghi, porro, cavoletto di Bruxelles, cavolo rosso, radice amara, asparago, pomodoro, cipolla. Anche la distribuzione dei nitrati nell’ortaggio è variabile, con concentrazioni più elevate nei gambi, nelle costole, nelle foglie esterne e nella scorza. Nitriti In determinate circostanze i nitrati si trasformano in nitriti. Questa reazione può avvenire nel terreno, nell’acqua potabile, negli alimenti e nell’organismo umano. I nitriti sono sostanze tossiche; legandosi all’emoglobina (la proteina del sangue che trasporta l’ossigeno ai tessuti)

ostacolano l’ossigenazione. Particolarmente a rischio sono i neonati, nei quali la scarsa ossigenazione può causare difficoltà respiratorie e, in casi estremi, asfissia (morbo blu). Nitrosamine I nitriti e le ammine possono com­b inarsi dando origine alle ni­tro­samine, che sono composti cancerogeni. Le ammine sono presenti nei prodotti alimentari contenenti proteine (carne, salumi, formaggi). Il nitrito è un componente del salnitro impiegato nella preparazione degli insaccati per esaltare il colore e il sapore della carne. Il nitrito si forma anche nelle verdure ad alto contenuto di nitrati. La trasformazione dei nitrati in nitriti può avere luogo negli alimenti, durante la loro preparazione o all’interno dell’organismo umano. Nelle pagine di questa rivista questo argomento è stato trattato per esteso e si rimanda alla lettura dell’articolo specifico. Colture batteriche per la fermentazione di insaccati crudi Come accaduto per alcuni tipi di prodotti caseari, si è pensato di aggiungere colture batteriche lattiche negli insaccati crudi. Si distinguono due tipi di colture starter: 1) quelle composte da LAB produttori di batteriocine attive contro L. monocytogenes e 2) quelle a base di ceppi probiotici. In genere per probiotico s’intende un ceppo resistente all’acidità, al lisozima e alla bile e capace di colonizzare la mucosa intestinale umana (anche provvisoriamente)


prodotti carnei funzionali

Tabella 2 Alcuni ceppi probiotici impiegati. Ceppo

Effetti chimici sull’essere umano

L. rhamnosus L. johnsonii La 1 L. casei L. reuteri L. plantarum Lattococcus lactis sp. lacti sBb12 L. lactis sp. cremoris Bifidobacterium bifidum B. infantis B. adolescentis B. longum B. breve Streptococcus salivarius sp. thermophilus Enterococcus faecalis E. faecium Saccharomyces boulardii

Cellule aderenti all’intestino umano, diminuente le attività degli enzimi fecali, prevengono la diarrea, modulano la risposta immunitaria, prevengono o trattano le allergie da cibo. Modulano la flora batterica intestinale, rinforzano l’immunità, coadiuva la terapia contro Helycobacter pylori. Modulano la flora batterica intestinale, riducono l’attività enzimatica fecale, prevengono la comparsa del tumore superficiale della vescica. Colonizzazione del tratto intestinale, trattamento della diarrea. Aderiscono alla mucosa intestinale, modulazione della flora batterica intestinale. Trattamento/prevenzione di diarrea, modulazione della flora intestinale, ostacolo alla costipazione, modulazione della risposta immunitaria, attenuazione dei sintomi di allergia alimentare.

mediante alcuni meccanismi di adesione o di legame con le cellule intestinali, ovviamente un ceppo probiotico deve essere un GRAS organismo e deve essere preferibilmente di origine umana. I ceppi a disposizione sono segnalati nella tab. 2. Tra tutti questi ceppi solo L. rhamnosus (Erkkila, 2001) e L. casei sono stati adoperati a tale scopo, con scarso successo perché per ottenere l’effetto atteso è necessario garantire la presenza di 108-109 cellule/g nel prodotto finale.

CONCLUSIONI Come si è descritto, per rendere un salume un alimento funzionale sono possibili, quindi, due tipi d’interventi complementari. Il primo prevede la riduzione di alcuni componenti normalmente presenti in questi alimenti fino a

quantità appropriate, per esempio, il grasso, gli SFA, il sale e i nitriti. Il secondo intervento si realizza con l’incorporamento di ingredienti che sono potenzialmente benefici per la salute (funzionali) per esempio la fibra, certi tipi di proteine vegetali, i MUFA e i PUFA, gli antiossidanti. Esistono numerosi aspetti da tenere presenti per questi generi di prodotti poiché i nuovi prodotti carnei devono possedere le giuste proprietà tecnologiche, sensoriali e nutrizionali ed essere salubri e dal costo conveniente. Ignorando queste necessità, non solo si compromette il loro successo commerciale ma si proietta pure una pessima immagine di questi prodotti e si determina una sfiducia generale difficile da essere poi superata. Per il momento, l’industria salumiera, a torto o a ragione, non si preoccupa di approntare salumi funzionali, preferendo limitarsi

al miglioramento di quelli tradizionali non ritenendo queste proposte efficaci commercialmente. Ricevuto il 19 ottobre 2009

BIBLIOGRAFIA Cantoni C., 2003, Archivio Veterinario Italiano 54: 232-236. C.I.V., 2000, Laviande, 64 Rue Taitbout 75009, Parigi. C.I.Q.U.A.L, Table de composition des alimentes. AFSSA/CIQUAL 23 Rue du Gen. De Gaulle, BP19, 94701 MaisonsAlfort, France. Conway P.L., 1996, J. Clin. Nutr. 10-14. Deda M.S., Bloukas J.G., Fista G.A., 2007, Meat Science, 76: 501-508. Erkkila S., 2001, Bioprotective and probiotic meat starter cultures for the fermentation of dry sausages, Thesis EK 1235 Univ. Helsinki. Fernández-Ginés J.M., Fernández-López J., Sayas-Barberá E., Pérez-Alvarez J.A., 2005, J. Food Sci. 70, R37-R43. Palmia F., Negrini C., Barbuti S., 1993. Industrie e Conserve. 68: 122-124. Zanardi E., Novelli E., Dazi G., Ghiretti G.P., Campanili G., Maddalena G., Chizzolini R., 1998. Meat Science 49, S73-S89. Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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fibre prebiotiche

V. Millán - F. Respondek - E. Linari* - A. Wagner

Syral - Z.I. et Portuaire B.P. 32 - 67390 Marckolsheim - Francia *elena.linari@syral.com

Vantaggi dell’aggiunta di fibre prebiotiche alle proteine nel controllo del peso

Advantages of pre-biotic fibers addition to proteins in weight control Parole chiave: dieta, proteine, barretta, perdita di peso, prebiotico Key words: diet, proteins, bar, weight loss prebiotic

SUMMARY This paper report the experimental results of the production weight controlling cereal bar. The wheat soluble protein Meripro has been used as bonding for a partial glucose substitution. Proteins in this bar bring more than 20% of the total energy while fructooligosaccarides (scFOS) produce a fiber rich and prebiotic as well food giving in this way a solution for the weight control and gut health. SOMMARIO In questo articolo sono riportati i risultati sperimentali relativi alla produzione di una barretta ai cereali studiata per il controllo del peso. La proteina solubile di frumento Meripro è stata usata come legante per sostituire parte del glucosio. In questa barretta le proteine apportano più del 20% dell’energia totale, i frutto-oligosaccaridi (scFOS) permettono di ottenere un prodotto ricco in fibre e prebiotico, fornendo una buona soluzione per combinare il controllo del peso e la salute dell’intestino.

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In generale le diete ad alto contenuto proteico sono utili per perdere peso e allungare il senso di sazietà. Le proteine di frumento rappresentano una fonte proteica naturale, abbondante e di alta qualità. Queste proteine mostrano interessanti proprietà viscoelastiche se vengono frazionate e/o idrolizzate. Si aumenta in questo modo la possibilità di applicazione, come l’effetto montante, emulsionante e di assorbimento dell’olio. Tuttavia, ci sono altri aspetti delle diete alto proteiche che hanno conseguenze sulla salute dell’intestino, a causa dell’apporto limitato di carboidrati. In base a questo, l’aggiunta di fibre alle proteine negli alimenti ha due benefici: da una parte promuove la salute dell’intestino e dall’altra aumenta l’effetto saziante. Questa combinazione di proteine e fibre è stata testata con successo in una barretta ai cereali studiata per il controllo del peso. La proteina solubile di frumento Meripro è stata usata come legante per sostituire parte del glucosio.

In questa barretta le proteine apportano più del 20% dell’energia totale, i frutto-oligosaccaridi (Actilight) permettono di ottenere un prodotto ricco in fibre e prebiotico, fornendo una buona soluzione per combinare il controllo del peso e la salute dell’intestino.

Per mantenere un peso ottimale e prevenire malattie croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari, alcune persone devono perdere peso e mantenerlo: questo è ciò che chiamiamo controllo del peso. Vengono indicate differenti


fibre prebiotiche

strategie, anche in combinazione tra loro, fra cui: il bilanciamento della dieta, la diminuzione dell’apporto energetico e l’esercizio fisico.

EVIDENZE SCIENTIFICHE DELLE DIETE ALTO PROTEICHE L’apporto di cibo è regolato da una complessa interazione tra eventi psicologici e fisiologici associati nel momento dell’ingestione. Il senso di sazietà gestisce il nostro comportamento alimentare, controllando la quantità e la frequenza dei pasti. Ciò influenza fattori cognitivi, sensoriali, postingestivi (meccanici) e post-assorbitivi (metabolismo).

Possono essere descritti due distinti processi nel senso di sazietà (Blundell et al., 1999): l’appagamento iniziale, che è il processo che opera durante il pasto e che pone fine al bisogno di mangiare (punto in cui un individuo si sente pieno durante il pasto) e la sazietà, che è lo stato d’inibizione fino al pasto successivo, che inizia dopo la fine del precedente pasto (periodo durante il quale un individuo resta sazio; tra un pasto e l’altro). Le proteine sono ben note per il loro potere saziante, che è maggiore rispetto ai carboidrati e ai

grassi. Sappiamo che si sviluppa un effetto a breve termine, indotto da un pasto con alto contenuto proteico: solo 50 g di proteine possono limitare nel breve termine la quantità di alimenti assunti nell’essere umano [1]. C’è anche un effetto continuo sulla sazietà durante il giorno, se la dieta è generalmente ricca in proteine e quando il contenuto di proteine è maggiore del 20% [2]. Questo accrescimento del senso di sazietà è il fattore chiave del successo dei programmi di perdita del peso; infatti ogni volta che viene ridotta la quantità di energia quotidiana con diete alto proteiche si evidenzia una perdita in peso. È stato pubblicato recentemente uno studio di due anni che ha valutato i cambiamenti del peso in popolazioni sottoposte a tre differenti tipi di diete [3]: una dieta povera in grassi, la dieta Mediterranea, ed una povera in carboidrati ma ricca in proteine, che hanno portato ad una perdita di peso in 24 mesi. Questo calo di peso è stato però più evidente per la dieta Mediterranea (-4,4 ± 6,0 kg), e quella povera in carboidrati e alto proteica (-4,7 ± 6,5 kg), rispetto a quella povera in grassi (-2,9 ± 4,2 kg). È stato inoltre notato che la massima perdita di peso è avvenuta durante i primi sei mesi, seguita da un periodo di stabilità o di leggero riaccumulo di peso.

PROTEINE DI FRUMENTO PER LA SAZIETÀ Tra le diverse proteine disponibili, quelle di frumento rappresentano una scelta interessante se relazionate al loro potere saziante. Infatti, studi sui roditori

hanno dimostrato buoni effetti generali delle proteine sulla sazietà e sulla quantità di cibo assunta. Uno studio di Bensaïd et al. pubblicato nel 2002, ha testato nei ratti l’effetto di diversi tipi di pasti sulle successive quantità di cibo assunte [4]. Inizialmente i ratti venivano alimentati 3 volte al giorno con una dieta controllata per un periodo basale di 12 giorni. Questo tipo di alimentazione è stato fatto per riprodurre quello umano. Successivamente i ratti sono stati divisi in 5 gruppi. Per 4 giorni, è stato loro dato un pasto un’ora prima della cena; questo pasto conteneva amido di frumento, o una miscela di amido e glutine in differenti quantità, o una miscela di amido e proteine del latte. I diversi pasti testati erano isocalorici e isovolumetrici. L’apporto di cibo era poi misurato durante la cena seguente ad libitum. È stata riscontrata una più efficiente relazione dose-effetto nel pasto contenente il 100% di glutine rispetto a quello con il 35 e il 50% di glutine di frumento. Uno studio simile è stato condotto negli uomini, in cui 72 persone in salute hanno mangiato una zuppa 3 ore prima del pranzo, senza altri pasti [5]. Quattro gruppi di 18 persone hanno ricevuto 4 diversi pasti isocalorici: una zuppa a base di carboidrati (glucosio) e 3 zuppe alto proteiche contenenti 50 g di proteine di soia, di siero o di frumento. Questa quantità di proteine corrisponde approssimativamente ad una minima richiesta per un giorno, la corretta quantità giornaliera di proteine è 3 o 4 volte superiore. In seguito è stato offerto ai partecipanti un buffet ad libitum con Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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fibre prebiotiche

differenti piatti, ed è stato pesato il consumo di cibo. È stato osservato che il contenuto energetico ad libitum era significativamente inferiore dopo il pasto al glutine comparato con quello al glucosio. È stata valutata una differenza del 10% (p<0,05). Un simile trend di diminuzione nel contenuto energetico è stato osservato anche con le altre proteine, ma senza raggiungere un significato statistico. In termini di composizione del secondo pasto, fra il gruppo del glucosio ed il gruppo del glutine, il consumo di grassi è stato simile, ma l’apporto di carboidrati e proteine era più basso. Dagli studi esistenti, sembra piuttosto difficile fare una classificazione sull’efficienza delle differenti fonti proteiche. Da questa sintesi, sembra che se comparate alle altre fonti proteiche, le proteine di frumento siano dei buoni candidati per ridurre l’appetito e diminuire l’apporto energetico. Le proteine di frumento sono versatili e in accordo con le formulazioni alimentari possono essere usate come emulsionanti, testurizzanti o montanti. Rendendole così interessanti sia per le loro proprietà nutrizionali che per le proprietà tecnologiche.

INFLUENZA DELLE DIETE ALTO PROTEICHE SUL BENESSERE DELL’INTESTINO Uno studio ha valutato l’effetto della dieta ricca in proteine usata per la perdita di peso in 19 volontari obesi [6]. Dopo un periodo di 7 giorni di stabilizza-

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zione, durante i quali i volontari hanno mantenuto una dieta che fornisse 399 g di carboidrati al giorno, hanno poi continuato una dieta o con una quantità elevata di proteine e moderando il contenuto di carboidrati (164 g/giorno) o con un’alta quantità di proteine e basso contenuto di carboidrati (24 g/giorno) seguendo uno schema cross-over. È stata fatta, prima di ogni periodo di 4 settimane di trattamento, un’interruzione di 3 giorni sulla dieta di mantenimento con carboidrati. La microflora fecale è stata analizzata mediante tecnica FISH all’inizio e alla fine di ogni periodo della dieta e ha permesso di fare delle conclusioni sull’evoluzione della composizione della microflora digestiva. Nella dieta di mantenimento, i Bifidobatteri e la Roseburia rappresentavano il 15,4% della flora totale, ma con la riduzione dei carboidrati e l’aumento delle proteine nella dieta, c’è stata una significativa diminuzione di queste specie. Allo stesso tempo diminuiscono le concentrazioni degli acidi grassi a corta catena ed in particolare il butirrato. Una dieta ricca in proteine porta ad avere meno Bifidobatteri e Roseburia, generalmente considerati come batteri positivi, nella microflora digestiva. Di conseguenza si verifica una riduzione dell’attività fermentativa legata al metabolismo dei carboidrati, che è considerata più sana rispetto alla fermentazione delle proteine, anche chiamata putrefazione. La fermentazione delle proteine nel colon può favorire la formazione di molecole cancerogene come ammine biogeniche, fenoli e indoli. È stato dimostrato, utilizzando modelli su parecchi animali, che

le diete arricchite con ingredienti prebiotici, come scFOS, possono ridurre la produzione di questi componenti nel tratto digerente [7].

IMPORTANZA DI AGGIUNGERE LE FIBRE DIETETICHE Il vantaggio di aggiungere le fibre alle proteine nei cibi ad effetto saziante è ovviamente quello di sfruttare l’effetto saziante delle fibre stesse. Il secondo vantaggio è di promuovere il benessere dell’intestino attraverso le fibre. Oltre al ben noto effetto delle fibre dietetiche di ridurre il tempo del transito intestinale, le fibre dietetiche fermentabili possono aiutare a ribilanciare la microflora del colon, che è stata alterata dalle diete ricche in proteine. I frutto-oligosaccaridi (scFOS) sono non-viscosi, solubili, con dimostrate proprietà prebiotiche [8]. È noto da parecchi anni che sono capaci di stimolare selettivamente la crescita dei Bifidobatteri e dei Lattobacilli che producono soprattutto lattato e acetato. Questi metaboliti sono poi usati da altri batteri che producono sia propionato che butirrato [9]. È stato recentemente scoperto


fibre prebiotiche

che essi possono stimolare altri ceppi batterici produttori di butirrato. Entrambi i meccanismi possono spiegare l’aumento della concentrazione del butirrato nel prodotto della digestione, che è generalmente osservato durante il consumo dei FOS [10]. Le diete alto proteiche, attraverso il loro effetto saziante, rappresentano una chiave per il controllo del peso, ma potrebbero avere effetti nocivi se utilizzate troppo spesso o per lunghi periodi di tempo.

APPLICAZIONI SVILUPPATE: BARRETTE AI CEREALI CON ALTO CONTENUTO DI PROTEINE E DI FIBRE

Sono state sviluppate ricette e prototipi con alto contenuto proteico utilizzando proteine solubili di frumento. Le ricette contengono inoltre fibre sia di origine vegetale che aggiunte (sc-FOS). Esse sono ottenute dal glutine

vitale di frumento, prodotto per estrazione fisica dalla farina di frumento. Si prepara un impasto con acqua e farina e mediante forza centrifuga si separano la soluzione amidacea e le proteine di frumento. Il glutine è poi lavato con acqua. Le proteine solubili sono prodotte mediante idrolisi (enzimatica, acida o per estrazione) delle proteine di frumento. Syral produce frutto-oligosaccaridi a catena corta dal saccarosio, con il nome “Actilight”. Le barrette ai cereali ad alto contenuto proteico possono essere sviluppate con le proteine Meripro e Actilight (FOS) senza significativi cambiamenti nel processo, nella texture e nel sapore. Meripro è efficace come legante per sostituire gli zuccheri, mentre Actilight apporta dolcezza (tab. 1). La barretta formulata da Syral ha un contenuto di zuccheri totali ridotto del 60% rispetto ad una barretta standard, un elevato contenuto proteico (più del 20% dell’energia proviene dalle proteine) ed un maggiore contenuto di fibre (più del 6%) (tab. 2). Per questo prototipo e per lo stan-

Tabella 1 Ricetta di una barretta ai cereali con alto contenuto di proteine e di fibre.

Gli effetti negativi delle diete alto proteiche possono essere compensati dall’aggiunta di fibre prebiotiche come i FOS, che rappresentano un’ottima soluzione per combinare il controllo del peso e la salute dell’intestino.

% Prodotto Finito

Riferimento Barretta ai cereali alto-proteica

Glucosweet 56A - Sciroppo di glucosio-fruttosio 33 Actilight 950S - scFOS Meritol 161 - Sorbitolo liquido 4 Mix cereali 53,4 Albicocca essiccata 7,5 Meripro 500 - Proteine solubili di frumento Meripro 707 - Proteine solubili di frumento Olio vegetale 2 Lecitina di soia 0,04 Aroma albicocca 0,07

20 6 4 51,4 7,5 2,3 6,8 2 0,04 0,07

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fibre prebiotiche

Tabella 2 Aspetti nutrizionali di una barretta standard ai cereali verso una barretta formulata con Meripro e Actilight.

Riferimento

Valore energetico (kcal/100 g) 369 Carboidrati (g/100 g) 70,8 - di cui zuccheri (g/100 g) - di cui polioli (g/100 g) 32,8 2,9 Riduzione degli zuccheri % Lipidi (g/100 g) 2,3 Proteine (g/100 g) 9,4 Energia proveniente dalle proteine % 10,2 Fibre totali (g/100g) 4,5 - di cui Sc-FOS Actilight (g/100 g)

Barretta ai cereali alto-proteica 339 48,2 13,3 2,9 60 2,6 18,7 22,1 17,3 13,5

dard di riferimento sono stati valutati parametri come la texture, il colore e l’aspetto sensoriale. Texture La texture è stata analizzata misurando la forza necessaria a rompere la barretta con un coltello. Non è stata riscontrata nessuna differenza significativa fra i due campioni (fig. 1).

Fig. 1 - Forza di taglio con Texture Analyser.

Colore e aspetto Il colore è stato misurato con Hunterlab Colour analysis (L*a*b* valori di riflessione). Sono state trovate delle mini-

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me differenze nel colore e anche l’aspetto visivo è risultato comparabile al panel sensoriale.

Fig. 2 - Profilo spider-web.

Valutazione sensoriale Nessuna differenza significativa è stata trovata sui differenti attributi, ad eccezione della croccantezza; i campioni arricchiti con Meripro e Actilight sono risultati leggermente meno croccanti del riferimento (fig. 2).


fibre prebiotiche

Claims sulla nutrizione e sulla salute La barretta ai cereali studiata rispecchia il profilo nutrizionale per il contenuto di sale, zuccheri e grassi saturi, come definito dal regolamento dell’UE. Si possono così sfruttare i seguenti claims: “Ricco in fibre”, “A ridotto contenuto di zuccheri”, “Con elevato contenuto proteico”. È anche una potenziale base per l’utilizzo di claims sulla salute: “Prebiotico” grazie ai frutto-oligosaccaridi e “Saziante” grazie alle proteine. Oltre a questa sono state sviluppate altre proposte per il controllo del peso, come le zuppe ad alto contenuto proteico e i sostituti del pasto. Ricevuto il 27 luglio 2009

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diritto alimentare

A cura dell’avv. Gianclaudio Andreis, studio associato, To e Mi

Gli alimenti funzionali: uno sguardo concreto

Come noto, negli ultimi anni l’attenzione agli alimenti funzionali è aumentata notevolmente in ragione del fatto che il rapporto fra alimentazione e salute è diventato sempre più stretto: i consumatori vogliono infatti avere e mantenere un regime alimentare in grado di soddisfarli non soltanto dal punto di vista gustativo, ma anche e soprattutto dal punto di vista salutistico. L’alimentazione infatti viene oggi spesso direttamente legata e connessa al benessere fisico e mentale. Trattando dell’apporto benefico che i singoli alimenti possono offrire e considerando sia il costante interesse che i consumatori manifestano nel conoscere e provare questo tipo di apporto, sia il fatto che di alimentazione si occupano le più varie e diverse discipline (accreditate e no), dal punto di vista normativo è stato necessario individuare criteri il più possibile oggettivi al fine di poter garantire una chiara e veritiera informazione circa gli effettivi benefici derivanti da alimenti e nutrienti. È necessario però precisare che non vi è in nessuna norma di legge una definizione di alimenti funzionali. Questa è stata fornita, ed è ormai riconosciuta globalmente, dall’EUFIC (European Council Food Information), il quale ha precisato che “un alimento può essere considerato funzionale se dimostra in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o per la riduzione del rischio di ma-

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lattia. Gli alimenti funzionali devono comunque restare “alimenti” e dimostrare la loro efficacia nelle quantità normalmente consumate nella dieta. Gli alimenti funzionali non sono pillole o pastiglie, ma prodotti che rientrano nelle normali abitudini alimentari.” Le caratteristiche fondamentali degli alimenti funzionali sono le seguenti: devono essere alimenti che fanno normalmente parte della dieta di ogni consumatore; devono essere alimenti che hanno effetti benefici su una parte o funzione dell’organismo; devono essere alimenti che esplicano i loro effetti positivi con un consumo in quantità normali, e quindi non in misura superiore al regolare regime giornaliero. Siamo pertanto chiaramente al di fuori della categoria degli integratori alimentari. Sono invece alimenti funzionali, ad esempio, gli alimenti di uso corrente, gli alimenti arricchiti ed i novel foods. Le modalità tramite le quali si possono rendere funzionali certi alimenti possono essere: - l’eliminazione di un componente di cui si temono effetti negativi sulla salute; - l’aumento del livello di un componente di cui si conoscono gli effetti positivi; - l’aggiunta di un componente solitamente non presente negli alimenti, ma di cui si conoscono gli effetti benefici; - la realizzazione di particolari tecniche di coltivazione. Le categorie di alimenti funzionali fra le più diffuse sul mercato possono essere ad esempio: antiossidanti, probio-

tici, prebiotici, anti infiammatori, ipo-colesterolemici. Pur non esistendo una precisa normativa o classificazione degli alimenti funzionali, è necessario individuare le norme di legge che si occupano di questi. Da una parte vi è la normativa di ampia portata in materia di indicazioni nutrizionali e sulla salute rappresentata dal reg. CE 1924/2006 valevole per tutti gli alimenti compresi quelli con proprietà funzionali, e dall’altra ci sono norme che specificamente si occupano di alcuni alimenti funzionali, come ad esempio i c.s. novel foods (reg. 258/97), gli alimenti addizionati di fitosteroli (reg. 608/2004) ed ancora gli alimenti addizionati di vitamine e minerali ed altre sostanze (reg. 1925/2006). Questo quadro normativo presenta una situazione nella quale soltanto in alcuni casi il legislatore si è occupato specificamente di alimenti con provate qualità funzionali, ponendo in essere una disciplina sulla immissione in commercio e sull’etichettatura. Un chiaro esempio in questo senso è dato dal reg. CE 604/2008 sugli alimenti addizionati di fitosteroli. In termini invece più ampi e generali, il legislatore ha posto in essere una particolare procedura e un insieme di regole affinché ad alimenti di uso corrente possano essere attribuite particolari funzionalità benefiche e affinché queste possano essere indicate e comunicate al consumatore (reg. 1924/2006). Esaminato brevemente l’assetto normativo sugli alimenti funzionali, in questa sede si cercherà di avere un approccio il più concreto possibile verso tali


alimenti, analizzando i recenti sviluppi che riguardano i principali e più conosciuti di essi.

FITOSTEROLI Il reg. CE 608/2004 si applica ai prodotti e agli ingredienti addizionati di fitosteroli esteri di fitosterolo, fitostanoli o esteri di fitostanolo e prevede alcuni obblighi aggiuntivi in materia di etichettatura oltre a quelli generalmente previsti dalla direttiva CE 2000/13 (in Italia il D.Lgs. 109/1992). Proprio recentemente in sede di valutazione delle richieste di indicazioni sulla salute ex art. 14 reg. CE 1924/2006, l’EFSA ha adottato due pareri separati: uno il 30 giugno e l’altro il 2 luglio scorsi. Il primo riguarda l’autorizzazione all’utilizzo dell’indicazione sulla salute riguardante l’aggiunta di stanoli vegetali e steroli vegetali e l’abbassamento/riduzione del colesterolo nel sangue (question 2009-00718); il secondo si occupa di un helth claim relativo ai fitosteroli e all’abbassamento/riduzione del colesterolo nel sangue e la riduzione del rischio di malattie coronariche (question 2008-779). In riferimento alla prima richiesta, l’Autorità ha riconosciuto che l’aggiunta di fitosteroli e stanoli in un elenco preciso di alimenti (margarina, maionese, salse, latte e prodotti lattiero-casearii, yogurt e formaggio) può comportare una riduzione nel sangue del livello di colesterolo cattivo. Ha, però, anche precisato che questo beneficio non è altrettanto sufficientemente stabilito e riconosciuto quando tali sostanze vengono aggiunte ad altri alimenti diversi da quelli richiamati. Per chiarire, l’EFSA ha riconosciuto un effetto benefico di queste sostanze solo qualora aggiunte a certi alimenti. Vi sarebbe invece meno certezza per

l’aggiunta in alimenti esclusi dall’elenco (“The Panel concludes that while plant sterols/stanols added to foods such as margarine-type spreads, mayonnaise, salad dressings, and dairy products such as milk, yoghurts and cheese have been shown consistently to lower blood LDL-cholesterol, the efficacy of plant sterols/stanols added to other food formats is less well established”). Il secondo parere ha avuto conclusione positiva soltanto in parte: l’EFSA infatti da una parte ha riconosciuto che la relazione tra la sostanza e gli effetti sono stati ben dimostrati, ammettendo conseguentemente la validità del claim: “i fitosteroli abbassano/riducono il livello di colesterolo nel sangue”. Dall’altra, però, non è stato ammesso come indicazione sulla salute il diretto legame tra aggiunta di fitosteroli e riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. L’EFSA, al riguardo, ha infatti precisato che l’indicazione che riflette correttamente l’evidenza scientifica è che: “i fitosteroli abbassano/diminuiscono il livello di colesterolo nel sangue. Un ele-

vato livello di colesterolo rappresenta un fattore di rischio nello sviluppo di malattie cardiache”. Inoltre, l’Autorità ha ancora aggiunto che il consumo di fitosteroli interessa quella parte di consumatori che ha bisogno e vuole abbassare il colesterolo, ma che è sotto la supervisione di un medico che consiglia il consumo di questi alimenti. Come si evince da questo ultimo parere, la posizione dell’Autorità è molto cauta: il colesterolo e le conseguenze negative di un suo elevato livello nel sangue sono problemi che devono essere risolti con un supporto medico, e non in maniera autonoma e soprattutto autodidatta, ritenendo erroneamente di poter sostituire le cure di un medico con il semplice consumo di alimenti funzionali. Da queste considerazioni, derivano altre due diverse precisazioni. Prima ancora che l’EFSA pubblicasse i parere qui citati, a livello nazionale, tra gli operatori del settore hanno avuto molta risonanza due provvedimenti emessi dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in sede di valutazione di due diverse e distinte campagne pubblicitarie su alimenti contenenti fitosteroli. Quel che appare interessante evidenziare come primo elemento, è l’interconnessione che oggi come oggi esiste, ma soprattutto deve esistere tra le diverse autorità. Diversità che si esplicano sia sotto l’aspetto della competenza, sia sotto quello istituzionale, nazionale o europeo, delle autorità. L’AGCM ha ritenuto di dover sanzionare due pubblicità che, seppur basate su un fondamento scientifico solido, si sono allontanate dai limiti della correttezza e trasparenza per la formulazione della comunicazione. Quel che si vuole evidenziare è che in riferimento al concetto di funzionalità, anche se supportata da solide basi scientifiche, i margini entro i quali l’apAlimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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diritto alimentare

porto benefico di alcuni alimenti può essere dichiarato e pubblicizzato appaiono stretti e limitati. La motivazione di questa ristrettezza è data dalla volontà delle autorità competenti, di tutte le autorità competenti, europee e nazionali, in coordinazione tra loro, di evitare che tramite particolari ed accorte campagne pubblicitarie il discrimine tra cura ed alimentazione, e tra medicinali ed alimenti, venga reso non facilmente identificabile ed individuabile da parte del consumatore. Appare utile precisare, infine, che il reg. CE 608/2004 potrebbe essere oggetto di una prossima abrogazione in forza della Proposta di regolamento relativo alla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori – COM (2008) 40. Il testo chiaramente prevede da una parte l’abrogazione e dall’altra l’inclusione nell’Allegato III di quelle indicazioni che, qualora in un prodotto alimentare vengano aggiunti fitosteroli, devono essere obbligatoriamente presenti.

CAFFÈ e CAFFEINA Un altro esempio di alimento funzionale può essere dato dal caffè e della caffeina, anche alla luce del dato in base al quale il caffè è la terza bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua e il vino. Per quanto attiene alle proprietà benefiche del caffè e della caffeina, diverse sono le indicazioni sulla salute presenti nella lista provvisoria dei 4280 claims pubblicata sul sito dell’EFSA e non ancora valutati definitivamente o comunque pubblicati. Da un rapido esame, risulta che gli effetti benefici della caffeina che possono essere vantati ricadono ad esempio sul livello di attenzione, di allerta, sulla capacità di reazione, sulla concentrazione e anche sulla capacità di bruciare i grassi.

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Si rileva intanto che al momento è stato pubblicato un solo parere sulla valutazione di un claim ex art. 13.5 reg. 1924/2006 relativamente al the nero derivante dalla camelia sinensis, i cui costituenti attivi derivano dalla caffeina e teina, e i cui effetti benefici ricadono sullo stato di allerta e di attenzione del consumatore. Il parere del dicembre 2008 riguarda in particolare l’effetto benefico legato all’attenzione, e a fronte dell’analisi della documentazione presentata dai richiedenti, l’Autorità ha ritenuto di dover emettere un parere negativo su questo tipo di claim. Nonostante la posizione dell’Autorità non sia ancora ben definita per quanto attiene alle indicazioni sui benefici di questa sostanza, le comunità nutrizionista e medica hanno assunto negli ultimi anni una posizione differente: se inizialmente al consumo di caffè e all’assunzione di caffeina la tradizionale popolare più che quella scientifica ricollegava effetti negativi sulla salute, gli ultimi studi paiono invertire questo senso. Il consumo di caffè può avere effetti positivi sotto diversi aspetti che si manifestano nell’elevato potere antiossidante, nell’azione protettiva nei confronti del diabete, del fegato, nel rallentamento del declino cerebrale, nel miglioramento dell’apprendimento e della memoria.

È quindi al momento estremamente interessante approfondire i termini sui quali potrà formularsi la posizione dell’EFSA ai fini delle dichiarazioni nutrizionali per risaltare queste funzionalità, che paiono comunque ormai acclarate. Può essere curioso inoltre estendere l’esame a quanto avviene anche oltreoceano, dove, infatti, proprio in relazione alle capacità di apprendimento e allo stato di allerta, recentemente è iniziata una campagna pubblicitaria diretta ad un pubblico giovane su un nuovo prodotto presentato come un aiuto e supporto allo studio: si tratta di acqua con aggiunta di caffeina, in una quantità equivalente ad una tazza di caffè.

OMEGA 3 Trattando degli omega 3 si fa riferimento ad acidi grassi i cui effetti positivi sulla salute umana sono stati più volte riconosciuti, sia in relazione alla riduzione del rischio cardiovascolare, sia nell’efficacia anti-infiammatoria. L’EFSA dovrà valutare o in alcuni casi l’ha già fatto, e pertanto si è in attesa della pubblicazione del parere, la validità di alcune indicazioni sulla salute sugli effetti positivi attribuibili a questi acidi grassi.


Gli effetti positivi oggetto di esame ricadono sulla vista, sul sistema nervoso e in relazione sulla pressione nel sangue, inoltre gli omega-3 presenti nell’olio di pesce potrebbero aiutare a mantenere un sano livello di lipidi nel sangue. Nel luglio scorso, durante una riunione tenutasi a Bruxelles tra Commissione EFSA e alcuni Stati membri, l’EFSA ha evidenziato che alcune richieste di indicazioni presentate, come ad esempio quelle sugli oli marini e sull’olio di pesce contenenti EPA e DHA (quali derivati degli omega-3) dovranno essere riuniti e valutati insieme alle indicazioni sull’ingrediente attivo (EPA e DHA) e non sullo specifico olio e/o sul marchio. Sempre in riferimento agli omega-3 ma spostando l’attenzione sulle indicazioni nutrizionali di cui all’Allegato del reg. CE 1924/2006 può essere utile precisare che in sede di Comitato Permanente per la catena alimentare e la salute degli animali – Sezione Diritto Alimentare in generale – è iniziato l’esame della Bozza della Commissione Europea di modifica dell’allegato. In questo testo, il cui esame è iniziato nella riunione del Comitato il 22 giugno scorso, è proseguito il 15 luglio e dovrebbe concludersi con la votazione da parte degli Stati membri nella prossima riunione, si esamina l’introduzione nell’allegato di cinque nuove indicazioni: Fonte di acidi grassi omega-3 Elevato in acidi grassi omega-3 Ad alto contenuto di grassi monoinsaturi Ad alto contenuto di grassi polinsaturi Ad alto contenuto di grassi insaturi Le modalità con le quali queste nuove indicazioni potranno essere indicate in etichetta sono ancora oggetto di discussione, pertanto non resta che attendere la pubblicazione ufficiale del testo di modifica della norma. Trattando degli omega-3, a livello nazionale, l’AGCM si è pronunciata con

il Provvedimento n. 39/2007, e pur riconoscendo l’esistenza di un ampio consenso medico e scientifico sulle proprietà benefiche di questi acidi grassi, ha ritenuto di dover sanzionare una particolare campagna pubblicitaria. Anche in questo caso, anche se precedente temporalmente alle già citate pronunce sui fitosteroli, l’Autorità ha espresso chiaramente quale debba essere l’utilizzo della validazione scientifica di alcuni effetti di certe sostanze e soprattutto i limiti entro i quali poterne usufruire. Nel caso in esame, infatti, l’AGCM ha chiarito che se la comunità scientifica riconosce che sostanze come gli omega-3 possano avere effetti benefici per la salute, questo non significa e non permette di affermare che gli stessi possano svolgere “un ruolo ausiliario nel mantenere il cuore in salute” e che possano essere “un aiuto naturale per cuore e arterie”. Come appare evidente, anche in questo caso è stato necessario evidenziare i limiti entro i quali a livello comunicazionale si possano e soprattutto si debbano utilizzare gli studi scientifici alla base del riconoscimento della funzionalità per certi alimenti.

CEREALI INTEGRALI Come affermato anche dal­l’EUFIC, “oggi è sempre più diffusa la consapevolezza che i cibi preparati con cereali integrali possono contribuire significativamente a migliorare il nostro stato di salute e il nostro benessere”. I più recenti studi scientifici hanno messo in evidenza i benefici che possono derivare dal consumo di cereali integrali. Oltre ad essere ricchi di fibre, infatti, questi cereali manifestano la loro positiva funzionalità anche grazie alla presenza di altri nutrienti quali vitamine, sali minerali acidi grassi essenziali.

Il regolare consumo di cibi a base di cereali integrali può infatti avere conseguenze positive sulla salute, come ad esempio in riferimento alla riduzione del rischio di diabete, di malattie cardiovascolari, al raggiungimento e al mantenimento di un peso adeguato, alla riduzione di disturbi gastrointestinali. Se da una parte l’EFSA sta valutando una serie di indicazioni nutrizionali ex art. 13, quali, a titolo di esempio, la connessione con il controllo del peso, dall’altra gli operatori del settore alimentare si potranno attivare allo scopo di riformulare i propri prodotti aumentando il contenuto di fibra integrale ovvero anche introducendo nuovi prodotti, rispettando pur sempre le procedure previste per legge. In conclusione, si è voluto cercare un approccio concreto, cercando di individuare i più recenti sviluppi della materia. Sempre di più, ormai, il diritto alimentare si accompagna a materie tecniche e scientifiche, nonché alle discipline che ne regolamentano la sua esteriorizzazione e proiezione sull’utilizzatore finale e cioè il consumatore, vero destinatario e interprete, con forte soggettività, del messaggio. Oggi infatti i diversi termini illustrativi del prodotto non vanno più formulati e letti come avveniva anche di recente, in chiave solo tecnica e applicativa della norma, ma devono essere formulati e letti alla luce ed in ossequio a quelle che sono le ben strutturate ed oggettivamente indicate modalità di interpretazione e recepimento del consumatore, indicateci dalla psicologia, come “processi decisionali”. Si realizza quello che un grande maestro del Diritto Alimentare, che ci piace ricordare, l’avv. Renato Piccinino già negli anni ’60 evidenziava e cioè la pluridisciplinarietà del diritto alimentare che richiede la collaborazione sinergica di più esperti. Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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functional trends La rubrica presenta le novità più recenti e interessanti a livello internazionale nel segmento “­functional”, oltre a un’analisi critica di quelle più attraenti in funzione dei trend e degli sviluppi dei mercati di riferimento. Un valore aggiunto significativo per chi è coinvolto nello sviluppo dei prodotti. La rubrica è frutto di una collaborazione esclusiva tra “Alimenti Funzionali” e Mintel gnpd (global new products database) la più importante agenzia-osservatorio nel mercato mondiale dei prodotti di consumo.

Azienda: Danone

Azienda: Orgran Natural Foods

Azienda: Old Fashioned Foods

Marchio: Danone Densia

Marchio: Orgran Super Grains

Marchio: Hansells Real Yoghurt

Prodotto: Natural Yogurt

Prodotto: 100% Amaranth Puffed Breakfast Ce-

Prodotto: Lite Berry Delight Mix

Paese: Spagna

real

Paese: Nuova Zelanda

Packaging: plastico

Paese: Nuova Zelanda

Packaging: flessibile

Packaging: flessibile, in plastica Descrizione del prodotto

Descrizione del prodotto

Danone ha introdotto Densia, un nuovo Yogurt

Hansells Real Yoghurt Delight Mix è ora dispo-

naturale per le donne oltre i 40 anni. Contiene

nibile al gusto Lite Berry. Questo prodotto “ha-

una doppia dose di calcio rispetto agli altri tra-

lal” (puro secondo la legge islamica) contiene

dizionali yogurt naturali e vitamina D che aiuta

quattro colture attive, tra cui Acidophilus e Bifi-

l’assorbimento del calcio nel corpo. Secondo il

dus. È una buona sorgente di calcio e non con-

produttore, il nuovo yogurt Densia aiuta a man-

tiene coloranti artificiali, aromi o conservanti.

tenere forti le ossa fornendo la giusta dose di

Favorisce un salutare equilibrio microbico all’in-

calcio e vitamina D. Contiene 400 mg di cal-

terno del sistema digestivo e stimola la cresci-

cio e 5 mg di vitamina D (25% della dose gior-

ta e l’attività dei microrganismi benefici. Que-

naliera raccomandata). Il nuovo Yogurt magro

sto prodotto magro al 99,9% necessita soltan-

è disponibile in tre gusti: Natural, Strawberry e

to di aggiunta di acqua. È venduto in confezio-

Natual with Sugar. È commercializzato in con-

ni da 185 g.

fezione 4x125 g. Ingredienti Latte magro in polvere, zucchero aromi (contiene frumento), coloranti naturali (barbabietola, caramello IV), colture lattiche (L. bulgaricus, S. Descrizione del prodotto Orgran Super Grains 100% Amaranth Puffed Breakfast Cereal è un prodotto naturale privo di glutine. Questo cereale Azteco certificato kosher ha uno dei più alti livelli di proteine rispetto agli altri cereali e contiene quantità significativamente alte di tutti gli otto aminoacidi essenziali. Non contiene frumento nè derivati del latte e nemmeno colesterolo, uovo, lieviti, soia e frutta secca. Il prodotto è adatto per i vegani e contiene l’11% di fibra alimentare e il 17% di proteine. Inoltre, non contiene coloranti artificiali o aromi e conservanti. Il cereale è altamente digeribile ed è commercializzato in confezioIngredienti

ni da 100 g.

Latte, polvere di latte scremato, citrato di calcio, stabilizzante (E1422), fermenti lattici, vita-

Ingredienti

mina D.

Amaranto integrale soffiato.

22 - Alimenti Funzionali - I (2009) novembre

thermophilus, L. acidophilus, B. bifidum).


Azienda: Eden Foods

sto processo sono proteine, aminoacidi, vitami-

Marchio: Eden

ne, calcio, ferro, zinco, selenio e fosfolipidi se-

Prodotto: Brown Rice & Muqwort Mochi

condo i produttori i fosfolipidi possono attivare

Paese: USA

cellule del cervello, rinforzare il sistema immunitario. Questo pollo è privo di coloranti e pove-

Descrizione del prodotto

ro in olio e sale. Il prodotto è venduto in confe-

Eden Brown Rice & Muqwort Mochi è un ali-

zioni da 400 g, ed è stato acquistato da Wal-

mento tradizionale rinvigorente prodotto da riso

Mart, Qingdao, China.

waxy cotto a vapore e battuto secondo fasi laboriose. Di questo riso ogni chicco e fiore Mo-

Ingredienti

gwort è garantito dal JAS, certificazione giap-

Pollo, sale, glutammato monosodico, vino di

ponese ed è povero di sale e grassi. Questo ali-

riso, olio di semi di girasole, spezie.

mento è sano per il cuore, certificato dai produttori kosher, non contiene glutine o grano e viene venduto sottovuoto.

Ingredienti

Azienda: Friesland Foods

Riso nero di alta qualità, riso, olio di palma,

Marchio: Yomost

chicchi di soia, amido, polvere di cumino, car-

Prodotto: Orange Flavoured Drinking Yogurt

ne in polvere, pepe dello Sichuan, sale, glu-

Paese: Vietman

tammato monosodico, zucchero bianco granu-

Packaging: Tetra Pak

lato, spezie.

Azienda: Meiyuan Foods Marchio: Liu Laotai Prodotto: Drunken Chicken Paese: Cina Packaging: flessibile stand-up pouch Ingredienti Riso waxy 98% (Oryza glutinosa) Mugwort 2% (Artemisia prineps).

Descrizione del prodotto Liu Laotai Drunken Chicken è prodotto con pollo selezionato e lavorato utilizzando una tecnologia che mantiene i nutrienti del pollo. I nutrienti che possono essere mantenuti attraverso que-

Azienda: Tai Sheng Foods Marchio: Bai Ji Mao Prodotto: Black Rice Crispy Snack Paese: Cina

Descrizione del prodotto

Packaging: sacchetto flessibile

Yomost, un drink allo yogurt al gusto di arancia, è stato riformulato per offrire più succo di frutta.

Descrizione del prodotto

Questa bevanda allo yogurt UHT è povero in

Lo Snack di riso soffiato Bai Ji Mao è prodotto

grassi e zuccheri. È utilizzato per aiutare la di-

con riso nero. Il riso nero contiene manganese,

gestione e per mantenere la linea.

zinco, rame, sali organici, vitamina C, clorofilla, antocianine, carotene e glucosidici cardia-

Ingredienti

ci. Il riso nero aumenta l’appetito, migliora la vi-

Acqua, zucchero, latte in polvere, fruttosio, suc-

sta, rinforza le vene, incrementa la vitalità, atte-

co di frutta (5%), Streptococcus, Lactobacillus,

nua la fatica, previene l’anemia e nutre i reni.

latte intero, stabilizzanti (pectina (E440), polifo-

Questo prodotto è disponibile nel gusto Xi Yu

sfato sodico (E452i), colorante naturale, colo-

Barbecue in confezioni da 88 g.

ranti sintetici (giallo tramonto (E110)).

Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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convegni

L’industria alimentare italiana e gli alimenti funzionali In occasione di TuttoFood, ma­ ni­festazione internazionale sul­ l’agro-alimentare che si è svol­ ta a Milano dal 10 al 13 giu­ gno 2009, è stato orga­niz­ zato un seminario dal titolo: “L’industria alimentare italia­na e gli alimenti funzionali: la tra­ dizione presenta il benessere” promosso da Federalimentare. È stata la prima delle iniziati­ ve che le organizzazioni del

sistema Confindustria realizze­ ranno in vista dell’Expo Mila­ no 2015, dedicato al tema dell’alimentazione. Il semina­ rio ha affrontato il tema delle proprietà funzionali del cibo e del nuovo mercato degli ali­ menti funzionali in Italia e in Europa, per i quali il nostro Pa­ ese è all’avanguardia ponen­ dosi al secondo posto dopo gli Usa.

Mercato e tendenze Dopo gli interventi introduttivi di saluto e presentazione dell’Ex­ po Milano 2015, Simone Nucci, Healthcare Industry Ma­ nager, The Nielsen Company, ha presentato una panoramica del mercato e delle tendenze. Dal 2008, i cittadini, causa la situazione economica, sono costretti a una razionalizzazio­ ne dei consumi e al cambia­ mento di alcune delle abitu­ dini di acquisto, nelle quali è compresa anche la spesa quo­ tidiana. I consumatori passano più tempo in casa, si dedica­ no maggiormente alla prepara­ zione degli alimenti e si è re­

gistrata una crescita importan­ te del canale discount e dell’at­ tenzione alla salute. È stato ri­ levato che la valenza salutisti­ ca e gli aspetti funzionali sono i fattori chiave che i consumato­ ri tengono in considerazione al momento dell’acquisto. In que­ sti primi mesi del 2009, infatti, si è assistito a una crescita de­ gli alimenti funzionali del 4,4% e degli integratori dell’11%. In­ teressante è il caso del latte: la versione probiotica ha fatto re­ gistrare un aumento delle ven­ dite del 7,3%, mentre quello con proprietà anticolesterolo del 10,9%.

rio generale Unione Naziona­ le Consumatori; Dario Dongo, responsabile politiche regolati­ ve Federalimentari; Lucia Gui­ darelli, direttore ufficio V nutri­ zione, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con moderatore Danie­ le Rossi, direttore generale Fe­ deralimentare. Massimiliano Dona ha tratta­ to il tema dell’emergenza edu­ cativa in quanto è necessario che i cittadini siano più con­ sapevoli: non è sufficiente, in­ fatti, scegliere gli alimenti ar­ ricchiti, accettando anche di pagarli di più, e poi dimenti­ carsi di perseguire un’alimen­ tazione corretta e di fare atti­ vità fisica. Dario Dongo ha ribadito l’as­

senza di educazione alimenta­ re nelle scuole e pertanto le in­ formazioni nutrizionali di aiuto per i consumatori risultano for­ nite dalle industrie, fondate sì su prove scientifiche ma relati­ ve ai loro prodotti. Il Reg. (CE) 1924/06, relativo ai claim, ha degli obiettivi condivisi qua­ li garantire al consumatore in­ formazioni chiare, veritiere e fondate scientificamente; fa­ vorire diete equilibrate; pro­ muovere l’innovazione orienta­ ta verso il benessere dei con­ sumatori, rispettando le culture tradizionali. Purtroppo però at­ tualmente ci si trova in un perio­ do di transizione non compati­ bile con i cicli industriali, dovu­ to anche alle carenze del rego­ lamento stesso che manca di

Tavola rotonda Il quadro giuridico europeo e italiano sull’informazione al consumatore è stato il tema

trattato nella tavola rotonda alla quale hanno partecipato Massimiliano Dona, segreta­

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Da sinistra: Dario Dongo, Lucia Guidarelli e Massimiliano Dona durante la prima tavola rotonda.


chiarezza negli standard per la valutazione scientifica per i claim di salute e ha una lista delle indicazioni nutrizionali povera per quanto riguarda i claim nutrizionali. Lucia Guidarelli, ha spiega­ to che il Reg. (CE) 1924/06, pur essendo a base volonta­ ria, coinvolge tutti gli alimen­ ti funzionali. Dai consumato­

ri è considerato uno strumen­ to contro la pubblicità ingan­ nevole e dai produttori come uno strumento per superare le diverse posizioni nazionali e la concorrenza sleale. Infatti i claim nutrizionali si basano su regole uguali per tutti gli ope­ ratori, mentre quelli di salute sono autorizzati solo se scien­ tificamente provati.

Ricerca industriale e accademica La ricerca industriale sugli ali­ menti funzionali nella Piatta­ forma Tecnologica Europea “Food for Life” è il titolo dell’in­ tervento di Daniele Rossi, di­ rettore generale Federalimen­ tari. Le piattaforme tecnologiche europee sono state istituite per mettere insieme i sistemi di ricerca sia industriali che accademici nelle quali il dri­ ver è l’industria. Ne esistono sette anche in Italia. L’obiet­ tivo della piattaforma “Food for Life” è di rendere la scel­ ta sana la più semplice possi­ bile e di offrire ai consumato­ ri cibi di qualità. Oltre 10 mi­ lioni di cittadini hanno eleva­ ti livelli di colesterolo nel san­ gue e oltre 24 milioni di citta­ dini soffrono di malattie car­ diache. Il settore alimentare è particolarmente vivace in Ita­ lia: è il secondo settore pro­ duttivo dopo il settore metal­ meccanico. Esporta per quasi 20 miliardi di euro e importa per quasi 16 miliardi di euro con un saldo positivo di 3,7 miliardi di euro; l’80% dell’ex­ port italiano è rappresentato

da prodotti industriali di mar­ ca. L’industria alimentare ita­ liana è composta da 32.300 imprese e acquista e trasfor­ ma oltre il 70% del prodotto agricolo nazionale. Investe ogni anno in attività di ricer­ ca e sviluppo circa 2 miliar­ di di euro, pari all’1,7% del fatturato industriale dell’intero settore. Sono effettuati 2,770 milioni di analisi e control­ li giornalieri con una media di oltre 400 controlli in linea e analisi al giorno per azien­ da. In base al fatturato per ti­ pologia di prodotto, nell’indu­ stria alimentare italiana il set­ tore più importante è il tradi­ zionale classico, seguito dal tradizionale evoluto, dalle de­ nominazioni protette, dai nuo­ vi prodotti, dei quali gli ali­ menti funzionali rappresenta­ no il 25% circa, e dal biologi­ co, che non si evolve in modo particolare. Carlo Cannella, presidente INRAN, ha presentato la situa­ zione della ricerca sulla fun­ zionalità del cibo. La salute e il benessere, che sono in cima alla piramide

delle linee guida per una sana alimentazione, sono persegui­ bili partendo dalla base, dove si trovano i tre principi fonda­ mentali (l’accertamento del ruolo dei nutrienti e dei com­ ponenti minori; quello dei re­ ciproci rapporti e interazioni; la definizione dei fabbisogni) e proseguendo con la pro­ va dell’evidenza epidemiolo­ gica della relazione esistente tra sana alimentazione e pre­ venzione; il rispetto delle tradi­ zioni, del gusto e del piacere della buona tavola; l’adegua­ mento al mutare dei consumi, delle abitudini alimentari e del­ lo stile di vita. Nel 1998 è stato definito l’ali­ mento funzionale: un alimento “funzionale” quando al di là del valore nutrizionale è scien­ tificamente dimostrato che il suo consumo può produrre un effetto benefico e mirato su una o più funzioni dell’or­ ganismo, contribuendo a pre­ servare o migliorare lo stato di salute e di benessere e/o a ridurre il rischio di malattia. Pertanto gli alimenti funziona­ li possono essere quelli natu­ rali, quelli ai quali è stato ag­ giunto un componente, quel­ li dai quali è stato rimosso un componente, quelli nei qua­ li sono state modificate le ca­ ratteristiche di uno o più com­ ponenti, quelli nei quali è sta­ ta modificata la biodisponibi­ lità di uno o più componenti e qualsiasi altra combinazione di queste possibilità. Per esem­ pio, in Italia abbiamo il Parmi­ giano Reggiano, un alimento naturalmente funzionale per­ ché contiene peptidi derivanti dall’idrolisi delle proteine che

sono presenti solo in questo formaggio. La ricerca di base sui prodot­ ti funzionali è stata presentata da Lorenzo Morelli, Università Cattolica di Piacenza. Se si effettua una ricerca sul database di letteratura scien­ tifica GoPubNet per capire in quale posizione si trovi l’Italia rispetto agli altri Paesi circa la pubblicazione delle ricer­ che di base esiste un proble­ ma terminologico: a seconda che si usi il termine “functional food” o “nutraceutical”, termi­ ne usato dagli americani per indicare gli alimenti funziona­ li, il risultato è molto differen­ te. Inoltre, a livello europeo la situazione del mercato va­ ria molto da Paese a Paese: per esempio in Italia i probio­ tici rappresentano il 44% de­ gli integratori venduti, mentre in Germania sono quasi inesi­ stenti come integratori. Si sen­ te pertanto la necessità della creazione di una rete nazio­ nale di ricerca; di una mag­ giore interazione università-in­ dustria; di maggiori finanzia­ menti. Sempre nell’ambito dei probiotici negli Stati Uniti, per esempio, lo scorso ottobre è partito l’Human Microbiome Project (HMP), un’iniziativa degli istituti nazionali per la salute con l’obiettivo d’iden­ tificare e caratterizzare i mi­ crorganismi correlati alla sa­ lute e alle malattie dell’uomo. Il budget totale è di 115 mi­ lioni di dollari. In Europa esi­ ste MetaHIT, un progetto fi­ nanziato dall’Unione europea che ha come obiettivo quello di stabilire le associazioni tra i geni dei microbioti intestina­

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convegni

li umani e la salute e le malat­ tie dell’uomo, al quale l’Italia non partecipa. La situazione

in Italia è che ci sono pochi spin-off e di conseguenza po­ chi brevetti.

Tavola Rotonda A questa seconda tavola ro­ tonda, dedicata alle case-hi­ story, sono intervenuti Andrea Borsari, Granarolo-Assolatte; Patrizio Cagnasso, ParmalatAssolatte; Salvatore Castiglione, Danone-Assolatte; Roberto Ciati, Barilla-Aidi; Bianca Maria Vecchio, Nestlé Italia­ na-Aiipa; Marilena Zaccarini, Biolife Protein-Assolombar­ da. Il moderatore è stato Armando Garosci, giornalista di Largo Consumo. In Italia, il settore primario per gli alimenti funzionali finora è stato quello lattiero casea­

Vivi Più è un latte italiano fre­ sco parzialmente scremato, che, contenendo calcio e vi­ tamina D3, aiuta ogni giorno a rinforzare e a mantenere la struttura ossea del corpo, per vivere sempre in maniera dina­ mica e attiva. Yomo Rinforzo Plus è la rispo­ sta di Yomo, facile e natura­ le, per rinforzare ogni giorno le difese naturali e protegge­ re l’equilibrio dell’organismo. I fermenti probiotici LGG, arri­ vando vivi e attivi sino all’inte­

rio. La Granarolo offre una gamma completa di latte fre­ sco, UHT, speciale e fermenta­ to grazie ai diversi marchi che fanno parte del gruppo.

Da sinistra: Andrea Borsari, Patrizio Cagnasso, Salvatore Castiglione, Roberto Ciati, Bianca Maria Vecchio e Marilena Zaccarini nella seconda tavola rotonda della giornata.

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stino, rinforzano le difese natu­ rali del corpo e contribuiscono a equilibrare la microflora in­ testinale. Le Actifibre, agendo con azione prebiotica sulla mi­ croflora, aiutano a proteggere le difese naturali e migliorano il benessere e la regolarità in­ testinale. È l’unico probiotico e prebiotico al mondo con la combinazione esclusiva di fer­ menti LGG, i fermenti probioti­ ci col maggior numero di pub­ blicazioni scientifiche al mon­ do, e Actifibre, le fibre pre­ biotiche che aiutano l’intesti­ no a mantenersi in buona sa­ lute, come dimostrato da più di 100 pubblicazioni scienti­ fiche. Parmalat è un gruppo alimen­ tare al servizio del benessere dei consumatori la cui parola

d’ordine è innovazione per tut­ ti i settori: innovazione di pro­ dotto, di processo, di controllo per realizzare prodotti di qua­ lità, rispondenti alle crescen­ ti richieste dei consumatori di alimenti ad alta sicurezza igie­ nico-sanitaria ed elevato valo­ re nutrizionale e salutistico. Omega3 Plus è il latte messo a punto dai ricercatori che uni­ sce a un buon sapore di latte un prezioso contenuto di ome­ ga-3, gli acidi grassi polinsatu­ ri che aiutano a proteggere la salute del cuore. Fibresse è la nuova linea con RegoPlus, che aiuta la rego­ larità intestinale. Fibresse non


aggiunge fermenti probiotici esterni all’organismo, Fibres­ se ha le fibre e le vitamine di RegoPlus, che attivano e molti­ plicano i fermenti benefici già presenti nell’intestino. PhysiCal è un latte parzialmen­ te scremato arricchito con cal­ cio naturale e vitamina D: ne bastano 2 bicchieri (500 mL) al giorno per assicurarsi la quantità raccomandata. Que­ sto perché, rispetto al latte tra­ dizionale, PhysiCal contiene il 33% di calcio in più ed è inol­ tre ricco di vitamina D che ne facilità l’utilizzo. Kyr è il primo yogurt probioti­ co nato in Italia. Grazie al fer­ mento probiotico L. paracasei aiuta a rinforzare le difese im­ munitarie, riequilibrando la flo­ ra batterica intestinale. Parmalat non è solo latte, ma anche succhi di frutta: la linea Santal 5 - I colori della salu­ te, è composta da cinque be­ vande di colore diverso otte­

nute attraverso un’attenta se­ lezione delle materie prime e impreziosite con specifici ele­ menti naturali che contribui­ scono all’effetto salute. Ogni bevanda è composta da un

mix di frutti di colore diverso e per ogni colore è stato evi­ denziato un benefit specifico, rafforzando i fitochimici (com­ posti organici di origine ve­ getale) di riferimento già na­ turalmente presente nella frut­ ta. Santal Verde (kiwi, mela, lime) è una combinazione uni­ ca e bilanciata di frutti ver­ di e rinforzata con magne­ sio, vitamina C, acido foli­ co e luteina. La luteina è un prezioso antiossidante natura­ le che svolge un’azione pro­ tettiva sulla vista. Santal Ros­ so (arance rosse, melagrana) è una combinazione unica e bilanciata di frutti rossi rinfor­ zata con vitamina C e polife­ noli naturali. I polifenoli sono un valido aiuto per contrasta­ re l’invecchiamento cellulare. Con i marchi Actimel, Acti­ via, Danacol, Danette, Dani­ to, Dan’Up e Vitasnella, Dano­ ne offre ai consumatori italia­ ni un’ampia gamma di prodot­ ti alimentari, arricchiti con in­ gredienti naturali, che, oltre ai normali benefici dello yogurt, hanno un effetto positivo sulla salute e il benessere di adulti e bambini. Per esempio, Danacol è una bevanda a base di latte scre­ mato fermentato addiziona­ to di steroli vegetali. Grazie a questi ultimi favorisce una riduzione dei livelli di cole­

sterolo nel sangue. Una bot­ tiglietta contiene 1,6 gram­ mi di steroli vegetali e, per assicurare la massima effica­ cia, va consumato una vol­ ta al giorno in concomitanza con uno dei pasti principali. Il consumo di Danacol va ac­ compagnato a una vita sana e una dieta equilibrata (che ri­ duca l’apporto di acidi grassi saturi e che comporti un ade­ guato apporto di frutta e ver­ dura), in modo da mantene­ re alti i livelli di carotenoidi e con sane abitudini comporta­ mentali. Actimel è un probiotico che, consumato regolarmente in­ sieme a uno stile di vita sano,

aiuta a rinforzare le difese na­ turali di tutta la famiglia la cui efficacia di è stata provata da più di 30 studi scientifici. Gli esclusivi fermenti L. casei immunitas riescono a supera­ re la barriera gastrica dello stomaco arrivando a esercita­ re la loro azione benefica di­ rettamente nell’intestino, dove arrivano vivi e attivi. Il consu­ mo regolare aiuta a ristabili­ re il normale equilibrio del­ la microflora intestinale, spo­ standolo a favore dei “batte­ ri buoni” e creando un am­ biente ostile alla diffusione di batteri patogeni. Inoltre, con­

sente di modulare la risposta immunitaria con riflessi positi­ vi sulle difese generali dell’or­ ganismo. Activia è un latte fermentato che aiuta la naturale regolarità riducendo, giorno dopo gior­ no, la sensazione di gonfio­ re. Infatti, oltre ai fermenti tra­ dizionali dello yogurt, contie­ ne un fermento probiotico uni­ co, il Bifidus actiregularis, se­ lezionato presso il centro di ri­ cerca per i suoi effetti benefici sull’intestino. Barilla ha lanciato la linea di prodotti funzionali Alixir. Lo Snack Croccante con Cerea­ li e Nocciola Alixir Regularis contiene una quantità signi­ ficativa di fibre prebiotiche grazie a una combinazione selezionata di frutto-oligosac­

caridi e galatto-oligosaccari­ di. Grazie alle proprietà del­ le fibre prebiotiche, aiuta a riequilibrare la flora batteri­

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ca e a regolarizzare il tran­ sito intestinale. Inoltre, aiuta a sentirsi sazi più a lungo te­ nendo a freno l’appetito gra­ zie al suo alto contenuto di fibre. Gli altri prodotti Alixir Regularis sono i cracker, i bi­ scotti o la bevanda arancia e carota). La Bevanda ai Frutti Rossi Ali­ xir Iuvenis aiuta a rallenta­ re l’invecchiamento cellula­ re contrastando l’eccesso di radicali liberi grazie a una combinazione selezionata di sostanze antiossidanti: vi­

tamina C, vitamina E e cate­ chine. A base di succo con­ centrato di lampone, uva ros­ sa e mirtilli, è fresca e disse­ tante e contiene un mix di so­ stanze antiossidanti che con­ tribuiscono a rallentare l’in­ vecchiamento precoce delle cellule causato dall’eccesso di radicali liberi. La linea Ali­ xir Iuvenis comprende anche il tè verde o le barrette di ce­ reali e frutta. Lo Snack-Biscotto con Cacao Magro Alixir Immunitas contie­ ne più di un miliardo di Bifido-

bacterium longum e Lactobacillus acidophilus. Sono pro­ biotici esclusivi che raggiungo­ no vivi e attivi l’intestino. Con meno di 80 calorie per por­ zione, questo snack è lo spun­ tino ideale in qualsiasi momen­ to della giornata che è anche in grado di arricchire la flora batterica intestinale. Il Pane ai Cereali Alixir Cor aiuta ad avere cura della sa­ lute del cuore grazie a una combinazione selezionata di betaglucani, omega-3 e fola­ ti. È fragrante, gustoso, pre­ parato con farine di grano te­ nero, integrale e soia e impre­ ziosito con semi di lino. Con­

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tiene una combinazione di principi attivi in grado di con­ trollare i livelli di colesterolo LDL, trigliceridi e omocisteina. Fornisce le stesse calorie del pane comune e ha quantità bilanciate di grassi e protei­ ne. Della stessa linea fa parte anche il Pan di Brioche. LC1 della Nestlè è una gam­ ma ideata per fornire un con­ tributo quotidiano al benesse­ re, composta da prodotti che contengono l’esclusivo fer­ mento probiotico Lactobacillus jonhsonii La1(LC1) e de­ clinata in tanti gustosi sapo­

ri. L’LC1 è uno speciale fer­ mento lattico selezionato tra oltre 4.000 ceppi batterici nel centro di ricerche Nestlé di Losanna, che resiste ai suc­ chi gastrici ed è in grado di arrivare vivo e attivo nell’inte­ stino dove svolge la sua attivi­ tà probiotica: quella di raffor­ zare le naturali difese dell’or­ ganismo e quella di protegge­ re l’intestino dai batteri inde­ siderati bilanciandone la flo­ ra. È un latte fermentato che può essere consumato in qual­ siasi momento della giornata, ma ideale da bere al mattino appena svegli, per sfruttarne i preziosi benefici fin dall’inizio

della giornata. La gamma si compone di un’ampia varietà di gusti: il classico Bianco, il Multifruit, due gusti light Ana­ nas e Fragola, Arancia Caro­ ta Miele, Pappa reale, Aloe vera, Mirtilli e soia, Mango e Ginseng, e da oggi anche nel nuovissimo gusto Frutti ros­ si. Freia Farmaceutici è una so­ cietà di ricerca, sviluppo e commercializzazione di pro­ dotti nutraceutici e farmaceu­ tici basati su principi attivi fi­ toderivati e biotecnologici frutto dell’esperienza matura­ ta in anni di attività e di ri­ cerca nel campo nutriziona­ le, dietetico, farmaceutico ed erboristico. Biolife Protein e Biolife Omega3 sono i due marchi alimentari nutraceuti­ ci e dietetici di quest’azien­ da, pensati per consumatori attenti alla qualità degli ali­ menti, alla ricerca di proprie­ tà nutrizionali che assicurino una migliore salute. La farina di canapa, ingre­ diente che caratterizza i pre­ parati della linea Biolife Pro­ tein, vanta proprietà nutrizio­ nali di grande valore e interes­ se. È ricca di proteine, fibre e offre un elevato apporto si sali minerali, quali ferro, fosforo, magnesio e zinco. L’olio, componente essenzia­ le di Biolife Omega3, è ca­ ratterizzato da un elevato contenuto di omega-3 (aci­ do alfa e gamma linolenico) e omega-6 (acido linoleico) nel rapporto ottimale di 1:3. Presenta, inoltre, un alto con­ tenuto di vitamina E e di be­ tacaroteni. Simonetta Musso


Lo strumento giusto per la creazione di nuovi alimenti

ELEMENTI E CONCETTI NELLO SVILUPPO DEGLI ALIMENTI 309 Pag. - 45 Fig. Rilegato Sebastiano Porretta - Howard R. Moskowitz -

Lo sviluppo dei prodotti La selezione delle utilità nei test di concetto L’ideazione nelle fasi iniziali: strategie (fuzzy) La fase operativa: le domande, le scale, i soggetti e l’esecuzione dell’azione di test (field) La variazione sistematica degli elementi di concetto e l’approccio all’analisi congiunta (conjoint) I risultati: attendibilità, validità e approssimazioni Approcci di segmentazione Concetti grafici Età, tempi di risposta e interesse Dai concetti ai prodotti Lo sviluppo di prodotto e le occasioni di consumo I marchi nello studio dei concetti

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salute e benessere

Le

fibre alimentari

La definizione di fibra alimentare evolve giorno per giorno al passo con le nuove ricerche scientifiche in campo alimentare. Dalla direttiva 2008/100/CE comma 5 sull’etichettatura nutrizionale dei prodotti, si evince che: “le fibre alimentari sono tradizionalmente consumante come materie vegetali e hanno uno o più effetti fisiologici benefici, consistenti, per esempio, nel ridurre la durata del transito intestinale, aumentare la massa fecale, poter essere fermentate dalla microflora del colon, ridurre la colesterolemia totale e la colesterolemia LDL, ridurre la glicemia postprandiale e l’insulinemia (…)”.

Le fibre alimentari, per questioni sia funzionali che produttive, sono suddivise principalmente in due classi: le fibre solubili e quelle insolubili, ovvero quelle fibre che gelificano o no al contatto con l’acqua. Le fibre insolubili, come per esempio la fibra di frumento, di avena o di bambù e di mela, non sono digerite nell’intestino tenue, ma fermentano perlopiù nella parte crassa: equilibrando il pH e l’acidità nell’intestino, rendendo più semplice il transito e rimuovendo le sostanze tossiche dalle pareti del colon aiutando così a limitare la costipazione e a prevenire neoplasie dell’apparato dige-

Esempio di fibra insolubile (ABS Food).

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rente, emorroidi e diverticolosi. Le fibre alimentari solubili, come la fibra di acacia o l’inulina, se messe a contatto con sostanze liquide formano un gel e rallentano lo svuotamento dello stomaco, fanno aumentare la salivazione e accrescono il senso di sazietà. Le fibre solubili, allungando i tempi della digestione, riducono il picco glicemico post-prandiale e limitano l’assorbimento del colesterolo alimentare. Aggiungendo le fibre all’impasto dei prodotti, oltre a benefici prettamente salutistici si possono apportare delle migliorie ai prodotti finiti ed ai processi di produzione. Le fibre assorbono facilmente acqua, grassi e umidità, migliorando così la lavorabilità degli impasti. Se volessimo visualizzare delle fibre al microscopio potremmo immaginarle come delle cannule che accumulano liquidi nella loro parte interna cava. Con l’aggiunta di fibre è possibile allungare la shelflife nei prodotti da forno, rendere più lavorabili le paste dei prodotti a base carne o pesce, facilitare il congelamento di cibi pronti e rendere graduale lo scongelamento di quelli surgelati. L’assorbimento di liquidi da parte di queste fibre fa sì che, ad esempio, la carne in scatola rimanga morbida e che i pro-

dotti confezionati sottovuoto rilascino meno, e molto più lentamente, i liquidi. Ogni fibra ha poi le sue peculiarità: con l’utilizzo della fibra di frumento, per esempio, si migliora la struttura degli insaccati, si migliora la possibilità di tagliare a fette i prosciutti e si limitano le increspature dell’involucro delle salsicce o dei würstel; con la fibra di cellulosa si aumentano la densità e la consistenza di salse o creme e si rendono più croccanti i cibi fritti; con la fibra di bambù nei prodotti da forno, oltre a un effetto “anticaking”, si dà più struttura all’impasto e si rende la crosta più dorata. Tornando ai benefici salutistici di questi ingredienti, si deve ricordare che le fibre non aumentano l’apporto calorico nei prodotti, piuttosto lo riducono in quanto facilitano la digestione dello stesso. ABS Food, in un’ottica di ampliamento della sua gamma, nel rispetto della genuinità delle materie prime e nella funzionalità degli ingredienti, sta presentando al mercato nuove fibre estratte e raffinate con metodi naturali. La proposta dell’azienda spazia dalle fibre solubili, inulina e acacia, alle fibre insolubili, pisello, soia, lupino, riso, mela, cellulosa, bambù, avena e frumento.


Per il

benessere della donna

Indena ha prestato particolare attenzione alla salute e al benessere delle donne con Soyselect, un estratto di soia standardizzato in isoflavoni e saponine con elevata biodisponibilità, attivo sui disordini post-menopausali. Altra novità di Indena è Emulgel, una preparazione senza ormoni per il trattamento dei disordini menopausali, quali il locale trofismo non bilanciato e la secchezza vaginale.

Grazie al lavoro di ricerca e sviluppo, l’azienda è in grado di realizzare prodotti efficaci basati su ingredienti naturali, pronti per la distribuzione. Emulgel è stato brevettato e dato in licenza a diverse aziende farmaceutiche che lo commercializzano con il proprio marchio. È stato sviluppato e testato in due studi clinici condotti in collaborazione con Dermogyn, produttore specializzato italiano di prodotti ginecologici.

Lo stabilimento Indena a Settala (Mi).

Una nuova famiglia d’ingredienti DSM Food Specialties ha creato la nuova famiglia d’ingredienti nutrizionali Vida, validati da prove scientifiche, che propongono soluzioni salutistiche efficaci e sicure per i consumatori. Sono disponibili TensVida, che aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, InsuVida, per il controllo dei livelli di zucchero nel sangue, ResVida, per la salute del cuore e GeniVida, genisteina pura che aiuta a potenziare l’apparato scheletrico. TensVida contiene peptidi del latte tra i quali il lactotripeptide Ile-Pro-Pro ottenuto grazie a un’avanzata idrolisi enzimatica messa a punto da DSM e responsabile dell’effetto moderatore sulla pressione sanguigna.

InsuVida è il primo ingrediente di questo genere disponibile per le industrie delle bevande e degli integratori dietetici; è una caseina idrolizzata in polvere ottenuta dalle proteine del latte adatta a diverse formulazioni, che gene-

ra un maggior aumento del rilascio dell’insulina rispetto alla proteina intera, mostra un passaggio più rapido nello stomaco e digestione e assorbimento più veloci. Il resveratrolo ad elevata purezza contenuto in ResVida

I peptidi lattiero-caseari sono piccoli peptidi che si formano quando le proteine del latte sono rotte enzimaticamente in pezzi più piccoli (DSM).

offre ai consumatori maggiori benefici del vino rosso. Studi condotti presso la Harvard University e l’Istituto nazionale americano sull’invecchiamento hanno messo in evidenza che l’assunzione giornaliera di resveratrolo migliora le prestazioni muscolari e la coordinazione durante l’invecchiamento dei ratti grazie alla migliorata attività aerobica. GeniVida è a base di genisteina, un isoflavone della soia che non si trova comunemente negli alimenti e che è in grado di aiutare a mantenere le ossa in buona salute e il naturale processo dell’organismo di ricostruzione delle ossa. Senza allergeni, pesticidi, erbicidi e OGM, GeniVida offre la più elevata purezza e una documentata sicurezza.

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salute e benessere

Stile di vita e funzionalità per gli over 50 Il concetto 50plus è la risposta di Frutarom all’attuale cambiamento demografico. Fornisce prodotti gradevoli che sono stati progettati appositamente per le persone con più di 50 anni che sono alla ricerca di sapore, qualità, autenticità e benefici salutistici addizionali. Quattro sono i temi chiave per i prodotti funzionali che devono essere affrontati quando si parla di consumatori over 50: un sistema cardiovascolare in salute, agilità mentale, digestione bilanciata e salute delle ossa. Per soddisfare queste domande, Frutarom ha svi-

luppato una gamma di prodotti che combinano i migliori ingredienti funzionali e aromi per fornire non solo il valore aggiunto desiderato, ma anche un aspetto e un sapore accattivanti. Per conferire una dimensione funzionale, ma ancora naturale, Frutarom ha utilizzato ingredienti naturali quali gli estratti di ginseng, carciofo, finocchio e camomilla. Favorire la salute del sistema cardiovascolare è l’obiettivo di una bevanda a base di succhi con un elevato contenuto in superfrutti e antiossidanti, addizionati di estratto di carciofo e di foglie di vite rossa.

Una caramella alla fragola ricca in antiossidanti e povera in zucchero può essere collocata tra i prodotti benefici per il cuore. Il cioccolato non solo diventa un cibo per l’anima, ma anche un cibo per il cervello con la possibilità di favorire la concentrazione mentale grazie all’aggiunta dell’estratto di avena verde selvatica Neuravena abbinato all’estratto di ginseng. Per potenziare la salute delle ossa possono essere consumati uno yogurt o una barretta a base di cereali entrambi contenenti gli isoflavoni SoyLife, estratti dal germe di soia, e

un’addizionale fonte di calcio. Questi concetti sono unici anche perché gli specialisti degli aromi di Frutarom sono riusciti a mascherare il sapore amaro della soia tipico dei prodotti alimentari arricchiti in soia. Per quanto riguarda la salute del tratto digestivo, sono stati aggiunti, a una saporita crema spalmabile a base di filetti di salmone fresco, la fibra prebiotica naturale inulina e il finocchio, mentre gli estratti di camomilla e di melissa sono stati addizionati, insieme alla fibre naturali, a una barretta a base di cereali adatta per i consumatori in movimento.

Nuovi prodotti per il benessere Pierre Fabre Pharma aiuta a ridisegnare il corpo con i prodotti della linea Affinex, a base di estratti di origine naturale, elaborati, trasformati e controllati con i più alti standard di qualità per offrire la massima sicurezza. “Affinex” ventre piatto contribuisce a combattere i gonfiori addominali, drenare e regolarizzare il transito intestinale associando due capsule di differente composizione per un’azione complementare: argilla verde per contrastare i gonfiori addominali, estratto di tè verde per favorire l’eliminazione dei liquidi in ecces-

so che sono all’origine del cedimento dei tessuti; probiotici che partecipano alla digestione e aiutano a regolarizzare l’attività intestinale. Affinex Drainage elimina i liquidi in eccesso, riduce gli accumuli adiposi e favorisce la tonicità. Facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso e contribuisce ad assottigliare e tonificare il profilo. Contiene 3 principi vegetali dalle proprietà complementari: Spirea ulmaria, che facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso; Guaranà, con un alto tasso di caffeina, che attiva la combustione dei grassi nell’orga-

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nismo e dona un effetto tonificante “anti-stanchezza”; Maté, con azione tonificante e proprietà diuretiche. Affinex moderatore dell’appetito contribuisce a controllare l’appetito contrastando la fame fuori pasto; limitando l’assorbimento dei grassi e favorendo la sensazione di sazietà. Contiene 4 principi attivi di origine naturale che facilitano il controllo dell’appetito e la diminuzione dell’assorbimento dei grassi: i glicomacropeptidi (GMP), contenuti nell’idrolizzato delle proteine del latte, che favoriscono la sensa-

zione di sazietà; l’Ascophyllum, che contribuisce a limitare l’assorbimento dei grassi; l’associazione di vitamina B3 e cromo che contrasta la fame fuori pasto.


menopausa e diabete Tonalin CLA della Cognis è un modo sicuro ed efficace per ridurre la massa grassa corporea e preservare la massa muscolare magra nelle donne in menopausa affette da diabete di tipo 2, secondo i risultati del primo studio di questo tipo pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. Sebbene l’effetto di riduzione del grasso del CLA sia stato osservato in diversi studi condotti sia sugli uomini che sulle donne con diversi gradi di massa corporea, questo nuovo studio è il pri-

mo che dimostra gli effetti di diminuzione del grasso di Tonalin CLA nelle donne obese in menopausa. Questo è importante perché le donne in menopausa sono a elevato rischio di aumento di peso e grasso corporeo che comporta un aumento del rischio verso malattie croniche compresa la sindrome metabolica. Questa ricerca ha dimostrato per la prima volta che l’assunzione giornaliera di Tonalin per un totale di 6,4 g di CLA ha ridotto significativamente il peso, l’indice di massa corpo-

di tipo 2

rea e la massa adiposa totale senza influenzare la massa muscolare magra nelle donne in menopausa con il diabete di tipo 2 senza seguire una dieta o particolare attività fisica. Solo negli Stati Uniti, a più di 800.000 persone ogni anno viene diagnosticato il diabete mellito di tipo 2; dei 15,7 milioni di persone affette da diabete, più della metà (8,1 milioni) sono donne e il 90-95% di esse hanno il diabete di tipo 2. L’obesità, definita come un eccesso del tessuto adiposo (mas-

sa grassa), è il principale fattore di sviluppo del diabete di tipo 2. I ricercatori hanno somministrato alle 55 partecipanti, obese, in menopausa e affette da diabete di tipo 2, olio di cartamo o il Tonalin CLA per 16 settimane, in modo randomizzato con il controllo del placebo. L’integrazione con il CLA ha ridotto il peso corporeo (1-1,6 kg), l’indice di massa corporea e le massa adiposa totale senza alterare la massa magra, i marker dell’infiammazione e la resistenza all’insulina.

memoria e attenzione Enzymotec e Life Extension hanno presentato i risultati del loro studio clinico nel quale a 30 volontari è stato somministrato Cognitex per 12 settimane, un prodotto di Life Extension contenente i nutrienti di alta qualità Sharp-PS Gold e Sharp-GPC

la salute degli Secondo uno studio recente, l’integrazione con l’astaxantina può contrastare la perdita della vista correlata con l’età simile alla “Computer vision syndrome”. Questo problema porta a difficoltà di visione da

di Enzymotec. Dopo due settimane dall’inizio del trattamento, Cognitex aveva migliorato le capacità cognitive correlate all’attenzione del 19%, la memoria del 17% e il complesso di attività della vita giornaliera del 20%. Questi e altri effet-

ti sono significativi sia statisticamente che clinicamente e sono stati mantenuti e in alcuni casi anche migliorati durante tutta la durata dello studio. Sharp-PS Gold è una forma attivata di fosfatidilserina (PS) con DHA coniugato come

struttura portante. Questa struttura, che imita la PS naturalmente presente nell’organismo umano, permette una maggiore biodisponibilità nel cervello del DHA e l’azione combinata di PS e DHA per migliorare le prestazioni cognitive.

può essere dovuta al deterioramento di alcune parti interne dell’occhio quali i muscoli ciliari, i muscoli delle pupille o la diminuzione dell’elasticità della superficie della lente del cristallino. L’eziologia

sembra essere una miscela di questi fattori, ma un trattamento e una prevenzione efficaci rimangono problematici. Uno studio condotto dalla Kajita Eye Clinic in Giappone ha coinvolto 22 soggetti ma-

occhi vicino, per esempio nel leggere o nello scrivere; tale difetto viene detto presbiopia e può affliggere tutti gli individui intorno ai 40 anni. La capacità di accomodamento viene persa con l’età e tale perdita

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salute e benessere

schi di età compresa tra 48 e 59 anni ai quali sono stati somministrati 6 mg di astaxantina AstaReal della Fuji Chemical Industry per 4 settimane. Sono state registrate, prima e dopo il periodo di sperimentazione, la percentuale di restringimento della pupilla (risposta di accomodamento calcolata da TriIris C9000) e le risposte a un questionario. Dopo 4 settimane di assun-

zione all’astaxantina, entrambi gli occhi hanno aumentato in modo significativo la percentuale di restringimento della pupilla – diametro della pupilla ristretta (mm)/diametro iniziale della pupilla (mm) – : 12,5% rispetto ai valori iniziali. Inoltre, i risultati del questionario mostrano diversi effetti positivi sulla difficoltà di vista da vicino, sulla stanchezza degli occhi, sulla visione confusa e sull’indolen-

zimento delle spalle e della schiena. La percentuale dei soggetti che ha segnalato un miglioramento per i suddetti quattro problemi è stata rispettivamente del 65, 77,2, 61,1 e 63,2%. Gli effetti dell’invecchiamento sugli occhi sono inevitabili, ma i problemi quali la presbiopia sono prontamente gestibili: gli occhiali rappresentano il modo normale, ma l’ultimo studio suggerisce che

l’integrazione con l’astaxantina può aiutare a rallentare la progressione della presbiopia o migliorare la vista da vicino delle persone ultra quarantenni. Il miglioramento della funzione dell’accomodamento è stato del 12,5% in entrambi gli occhi e le persone coinvolte hanno generalmente dichiarato una riduzione della stanchezza degli occhi e una migliore vista da vicino.

carrube e colesterolo Exxenterol della Puleva Biotech Exxentia è un estratto brevettato della carruba, una nuova soluzione naturale e clinicamente testata che aiuta a mantenere a livelli salutistici il colesterolo e i trigliceridi. Quando Exxenterol raggiunge l’intestino, si lega al colesterolo dietetico e ai sali biliari endogeni prevenendo il

loro assorbimento; in questo modo è favorita l’escrezione con le feci del colesterolo e dei sali biliari, con una conseguente riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre, Exxenterol non interferisce con le vitamine o i minerali liposolubili, non è assorbito dall’intestino e non è fermentato dalla flora presente nel colon. L’effetto di ridu-

zione del colesterolo nel sangue è stato dimostrato in diversi studi clinici. Exxenterol è riconosciuto come un alimento dietetico naturale dallo Spanish Health Food Register che garantisce la sicurezza del composto, mentre quale additivo alimentare, è ritenuto un prodotto GRAS (ritenuto generalmente sicuro) dalla FDA.

Vitamina K2 contro l’invecchiamento La vitamina K si trova in diversi alimenti, quali ortaggi a foglia verde, cavolfiori, formaggi, fegato e semi di soia, anche se la principale fonte di vitamina K è il prodotto di sintesi dei batteri nell’intestino crasso.

La vitamina K2 è un termine collettivo per un gruppo di composti chiamati menachinone; i singoli componenti sono indicati con il numero di unità isopreniche nella catena laterale e con la sigla MK-n, dove

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n specifica il numero di residui isoprenoidi. La vitamina K2 è più efficace della K1 rispetto all’osteoclastogenesi e agli effetti ipo-colesterolemici, mentre la capacità di rallentare la progressione aterosclerotica è

stata osservata solo con la vitamina K2. Per molti anni c’è stato un dibattito su quale menachinone fosse il più importante o efficace e recenti studi hanno dimostrato come l’MK-7 sia uno


dei composti più efficaci per i diversi disturbi al cuore e alle ossa. MK-7, forma attiva della vitamina K2 con elevata biodisponibilità, è ottenuta

con un processo fermentativo con un bacillo e le sue principali funzioni sono la prevenzione dell’osteoporosi e della calcificazione arteriosa; può

prevenire e rallentare il progredire dell’Alzheimer; potrebbe anche essere efficace nella gestione di alcune forme di tumore.

La vitamina MK-7 della Uniq­ Ingredients è disponibile in tre diverse concentrazioni: 1.500 ppm, in forma di olio, 1.000 e 2.000 ppm, pura.

Rigenerazione del tessuto cartilagineo Due ricerche indipendenti hanno confermato che la sostanza naturale Fortigel stimola la rigenerazione della cartilagine. Uno studio clinico condotto dall’Harvard Medical School e dal Tufts Medical Center (Usa) ha dimostrato l’efficacia di Fortigel sulla base delle immagini ottenute con la risonanza magnetica. Inoltre, grazie alla collaborazione con Kiel Uni-

I cambiamenti nella cartilagine dell’articolazione dopo tre mesi: sezione tissutale (Gelita).

Rigenerazione della cartilagine dopo 48 settimane (Gelita).

versity, i ricercatori del Collagen Research Institute (CRI) di Kiel hanno raccolto inoltre le prove sperimentali degli effetti di Fortigel sulle cellule cartilaginee. Fortigel è stato sviluppato da Gelita, produttore leader mondiale dei peptidi di collagene, e i risultati di questa ricerca aprono prospettive di mercato completamente nuove con prodotti sviluppati per prevenire e trattare i problemi delle articolazioni e l’osteoartrite. Precedenti studi clinici avevano già messo in evidenza che Fortigel fosse in grado di promuovere la mobilità e ridurre il dolore. Le immagini della risonanza magnetica ottenute grazie a uno studio clinico estensivo condotto congiuntamente dalla Harvard Medical School e il Tufts Medical Center di Boston sono puntellate dalle scoperte degli esperimenti cellulari del CRI che hanno rilevato come Fortigel porti all’aumento della sintesi dell’aggrecano, un importante componente della cartilagine, e del collagene di tipo II, che svolge un ruolo chiave nell’elasticità della cartilagine.

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Bellezza

Nutricosmetica: alimenti per la bellezza La nutricosmetica, combina elementi degli alimenti funzio­ nali, degli integratori dietetici e dell’industria cosmetica. In tutto il mondo si sta assisten­ do ad una lenta convergenza tra le industrie alimentari, del­ le bevande, farmaceutica e della cura personale, dove le linee di confine di ciascun mercato stanno diventando sempre più indistinte; d’altro canto si riscontra parecchia confusione nelle definizioni per catalogare i nuovi prodot­ ti creati con l’uso spesso indif­ ferenziato di termini quali nu­ traceutici, alimenti funziona­ li e nutricosmetici. Nel caso dei prodotti alimentari per la bellezza, il termine cosmeceu­ tico è usato erroneamente in quanto si riferisce ai prodotti

per uso topico e non a quel­ li per uso orale. La definizio­ ne più comune per gli alimenti per la bellezza è nutricosmeti­ ca. La figura mette in eviden­ za come il confine tra le diver­ se definizioni sia molto evane­ scente con la creazione di ca­ tegorie interconnesse. Gli alimenti e le bevande con riportate in etichetta dichiara­ zioni riguardanti la bellezza sono apparsi per la prima vol­ ta, come settore di nicchia, in Asia. Nella prima metà degli anni ’90, in Giappone, ingre­ dienti utilizzati da lungo tem­ po nelle lozioni di bellezza e nei prodotti per la cura della pelle, quali l’acido ialuronico e il collagene, sono stati ag­ giunti ad alimenti e bevande: l’area della cura personale è

diventata un’incredibile fonte d’ispirazione per i produttori giapponesi di alimenti e be­ vande. Soft drink, yogurt e ca­ ramelle sono stati commercia­ lizzati sottolineando i diversi benefici specifici per la bel­ lezza, quali l’azione anti in­ vecchiamento o la carnagio­ ne chiara. È un mercato che sta diventando estremamen­ te interessante per i produttori occidentali, grazie a diverse tendenze che guidano sia il mercato statunitense che quel­ lo europeo.

Bellezza: unione tra alimenti, integratori e cosmetici Il cambiamento più significa­ti­ vo riguarda il concetto di in­ vecchiamento: in quasi tut­

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ti i Paesi la proporzione del­ le persone con più di 60 anni sta crescendo più rapidamen­ te che quello degli altri gruppi di età: nell’Europa meridiona­ le, per il 2050, un terzo del­ la popolazione sarà over 65, mentre nell’Europa settentrio­ nale “solo” il 25%. Oltre alla tendenza all’invec­ chia­mento, i media pongono sempre maggiore attenzione sul­l’aspetto estetico. L’aspetto associato alla salute, alla feli­ cità e al benessere generale e c’è un crescente riconoscimen­ to dell’importanza di una buo­ na dieta per una salute e una bellezza sia interna che ester­ na. I consumatori incomincia­ no a convincersi che se devo­ no alimentarsi comunque, per­ ché non assumere qualcosa


con un extra che possa aiutare ad avere un aspetto più giovanile e più raggiante? Grazie alla crescente disponibilità d’informazioni, i livelli di consapevolezza dei consumatori riguardo agli specifici ingredienti degli integratori dietetici hanno mostrato aumenti significativi facendo sì che si possano fare scelte più informate rispetto al passato. Inoltre, l’ampia disponibilità degli integratori nelle farmacie, nei supermercati e anche su Internet continua a spinge-

re la richiesta di integratori dietetici. Questi ultimi per potenziare la bellezza sono la naturale evoluzione della categoria. I dati riportati sul Nutrition Business Journal suggeriscono che in Europa i consumatori francesi sono i maggiori utilizzatori d’integratori per la bellezza. Gli Stati Uniti sono un altro mercato chiave guidato dalla crescente propensione a integrare le abitudini dietetiche povere e a trovare soluzioni rapide per il legame salute/bellezza. Inoltre, molti alimenti naturali sono da lungo tempo associati alla bel-

lezza, cosa che ha ulteriormente aiutato a creare un legame tra alimenti e bellezza nella mente dei consumatori. Grazie a questi crescenti legami tra nutrizione naturale e bellezza, sono nate diverse joint venture tra aziende alimentari e quelle di cosmetici o prodotti per la cura della persona, quale quella tra Nestlè e L’Oreal. Si è anche assistito alla diversificazione verso l’industria per la cura della persona di marchi di bevande salutistiche quali Evian e Aquafina con una gamma di prodotti premium. La moderna tecnologia di incapsulamento sta eliminando le barriere per l’arricchimento e l’integrazione degli alimenti; in questo modo è possibile aggiungere ingredienti salutistici e nutrizionali a una vasta gamma di alimenti rendendo l’alimentazione salutistica un’esperienza piacevole e piena di sapore. Questi progressi tecnologici hanno permesso lo sviluppo di prodotti salutistici, ma indulgenti, quali i prodotti di confetteria arricchiti, i Collagen Marshmallow di Eiwa (Giappone), la gamma di prodotti Health By Chocolate della Ecco Bella (Usa) e le Beauty Bar della Perfect Age (Olanda) che hanno sfruttato con successo queste tendenze emergenti con la creazione di prodotti premium e salutistici.

Le barriere per la crescita Un recente sondaggio condotto da Harris Interactive

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Bellezza

ha dimostrato che il 55% de­ gli adulti inglesi non crede che gli alimenti per la bellez­ za abbiano un effetto positi­ vo sull’aspetto e che solo il 2% ci crede in modo definiti­ vo. Comunque, con l’aumen­ to della fiducia dei consuma­ tori e della generale accet­ tazione degli integratori, i consumatori saranno più fa­ vorevoli a provare bevande e alimenti specifici per il loro benessere. Il 24% dei consu­ matori intervistati non ha mai provato alimenti per la bel­ lezza, ma sarebbe intenzio­ nato a sperimentarli con un ulteriore 13% che li ha già provati. Un altro 24% pensa che gli alimenti per la bellez­ za potrebbero avere un ef­ fetto positivo sull’aspetto, un potenziale futuro per la ca­ tegoria. L’attuale tendenza per gli ali­ menti completamente naturali, fa sì che le aziende promuo­

vano i loro ingredienti come nutrienti per la bellezza. Un esempio è la recente cam­ pagna del Milk Development Council della Gran Bretagna dal titolo “naturalmente belli”: che dimostra come i nutrienti positivi che si trovano nel latte, nei formaggi e negli yogurt, quali zinco, ferro, rame e vita­ mina A, migliorino l’aspetto di capelli, pelle e denti. Questa tendenza naturale è diventa­ ta prevalente nell’industria co­ smetica, con la domanda per prodotti alimentari naturali per la cura della persona quali il marchio Origins di Estée Lau­ der. Ma, soprattutto in Europa, i pro­ duttori sono reticenti a esagera­ re i potenziali effetti benefici dei loro alimenti per le recen­ ti leggi europee. La più discus­ sa legge dell’Unione europea sulle dichiarazioni nutrizionali e salutistiche, che entrò in vigore il 1° luglio 2007, si sta dimo­

strando essere una barriera alla crescita, oltre ovviamente all’of­ ferta di potenzialità per il mer­ cato. Al momento, la legislazio­ ne sembra trattenere le aziende che aspettano di vedere come sarà applicata agli alimenti per la bellezza insieme all’impatto generale sul mercato degli ali­ menti funzionali.

euro, seguito dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Il mercato globale dei nutrico­ smetici ha un valore compre­ so tra 700 milioni e 3,6 miliar­ di di euro con una percentua­ le di crescita annuale a dop­ pia cifra a dimostrazione che sebbene sia difficile stimare le dimensioni del mercato, il po­ tenziale è molto forte.

I valori del mercato Il mercato globale dei cosme­ tici ha fatto registrare vendi­ te superiori ai 172 miliardi di euro e gli alimenti per la bel­ lezza stanno traendo profitti da un settore che continua a sperimentare una solida cresci­ ta. A guidare questa crescita è la continua attività nei mer­ cati dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti insieme all’au­ mento fenomenale nelle eco­ nomie della Cina, dell’Ameri­ ca Latina e dell’Europa orien­ tale. I dati di Euromonitor sug­ geriscono che la cura della pelle è il settore più vasto e ra­ pido della categoria dei co­ smetici con i prodotti antietà e anticellulite che spingono le vendite. Il mercato dei cosmeceutici, regolati come integratori, vale 10-14 miliardi di euro con una crescita annuale dell’812%; il Giappone fa la parte del leone con 4-6 miliardi di

Tendenze future per i prodotti Molti degli ingredienti più co­ muni che si trovano negli ali­ menti per la bellezza, quali il collagene e il CoQ10, han­ no iniziato la loro vita negli integratori e nei prodotti to­ pici per la cura della pelle e trovano ora applicazione anche nei prodotti alimenta­ ri. Attualmente gli ingredien­ ti che godono di popolarità sul mercato giapponese sono il platino e l’acido alfa-lipoi­ co, quali ingredienti anti età insieme alla biotina (vitamina H) per mantenere la pelle, i capelli e le unghie in salu­ te. Non solo in Giappone, le applicazioni di sostanze ve­ getali etniche, con una lunga tradizione nutrizionale, per usi medici e di bellezza stan­ no aumentando vertiginosa­ mente, soprattutto per quelle di origine africana.

PER una sana crescita cellulare NutriSGS della Nutrisan Nutraceuticals è un prodotto a base di una varietà di broccoli

con elevato livello di SGS (sul­ forafano glucosinolato) svilup­ pata alla Johns Hopkins Uni­

38 - Alimenti Funzionali - I (2009) novembre

versity. Grazie all’elevato con­ tenuto naturale in SGS della materia prima, NutriSGS può

essere preparato senza utiliz­ zare solventi organici; inoltre, l’inattivazione degli enzimi du­


rante il processo produttivo rende l’estratto stabile. Questo prodotto garantisce una crescita sana delle cellule; ha un’azione antiossidante indiretta e a lungo termine grazie all’induzione della fase II enzimatica e fornisce una protezione contro l’impatto negativo del fumo di sigaretta, delle aflatossine, delle radiazioni UV e della carne e del pesce troppo cotti.

Effetti anti-invecchiamento sulla pelle Negli ultimi anni, Rousselot ha sviluppato collagene idrolizzato di diverse qualità e gradi commercializzati con il marchio Peptan. L’azienda ha commissionato due studi per misurare l’efficacia di Peptan sulla salute della pelle. Gli studi, condotti da Dermscan in Francia e Souken in Giappone, hanno avuto una durata di

tre mesi durante i quali donne fra i 35 e i 59 anni hanno assunto giornalmente per via orale 10 g di Peptan. Sono stati misurati gli effetti di idratazione e di anti-invecchiamento, oltre che la tollerabilità, usando tecnologie e metodi all’avanguardia: i risultati evidenziano che l’assunzione regolare del collagene idrolizzato Peptan migliora la condizione e la struttura di base della pelle che risulta meglio idratata con un numero ridotto di micro rughe e una minor predisposizione per la formazione delle rughe profonde. Il collagene idrolizzato Peptan può essere utilizzato come ingrediente bio-attivo a valore aggiunto per bevande proteiche e acqua arricchita in quanto è altamente solubile, trasparente e stabile in soluzione.

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gestione Del peso

Soppressore della fame

Slimaluma della Polichimica è un prodotto a base di estratti di Caralluma fim-

briata, una pianta succulenta della famiglia delle Asclepiadaceae che cresce in vaste zone d’India e Africa. Si

tratta di una pianta molto diffusa, che cresce spontanea anche nei centri urbani ed è spesso piantata ai bordi delle strade o come siepe nei giardini. La Caralluma è un cactus commestibile e da secoli è utilizzata da numerose popolazioni indiane nella dieta quotidiana, che la consumano in diverse forme, sia cotta che cruda. I principali componenti fitochimici presenti in Slimaluma sono glicosidi pregnanici, glicosidi flavonoidi, glicosidi megastigmanici, principi amari saponine e un’ampia gamma di flavonoidi. In particolare, la proprietà di soppressione dell’appetito è attribuita ai glicosidi pregnanici, che sono particolarmente abbondanti nelle piante appartenenti alla famiglia delle Asclepiadaceae. Solo Slimaluma è l’estratto originale di Caralluma fimbriata titolato in saponine glicosi-

diche (>18%) e glicosidi pregnanici (>25%). Nonostante non sia ancora completamente chiaro come agiscano, esistono evidenze che indicano come i fito-costituenti presenti in Slimaluma siano in grado d’intervenire nei meccanismi che controllano l’appetito a livello del cervello. Pare, infatti, che i glicosidi pregnanici siano in grado di amplificare il segnale dei livelli di energia corporea nell’ipotalamo. Quando tali livelli sono elevati, l’ipotalamo manda un segnale al cervello per indicare che non è più necessario introdurre cibo e viene ridotto l’appetito. Oltre all’azione a livello dei segnali che regolano la sensazione di fame, è stato proposto un ulteriore meccanismo secondo il quale i glicosidi pregnanici intervengono direttamente nel metabolismo dei grassi, andando a

inibire la citrato-liasi, un enzima importante nel processo di gluconeogenesi, ossia il processo permette all’organismo di trasformare l’energia in eccesso in grassi di riserva. La Caralluma fimbriata, nella medicina tradizionale indiana, è nota da sempre come potente anti-fame e viene usata come soppressore dell’appetito e per aumentare la resistenza alla fatica. Inoltre, nel corso dei numerosi secoli di uso di Caralluma in India non è mai stato riportato un singolo effetto collaterale. La dose di Slimaluma consigliata tende a replicare un consumo medio giornaliero di cactus crudo pari a 100 g. Pertanto si consiglia l’assunzione di 1 g di estratto al giorno, suddiviso in due dosi da 500 mg ciascuna, da somministrare 30-45 minuti prima della colazione e prima di cena.

Miscela vegetale per la perdita di peso OB-X della Nutraceutica è una miscela di Morus alba, Melissa officinalis e Artemisia capillaris che è stata dimostrata in grado di ridurre il grasso viscerale e la circonferenza della vita. Il grasso viscerale è un segno premonitore di rischio per le ma-

lattie correlate all’obesità: infarto, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione e fegato grasso. La circonferenza della cintola è un marker dell’aumento del grasso viscerale, che circonda gli organi vitali ed è metabolizzato dal fegato che lo rimet-

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te nel circolo sanguigno sotto forma di colesterolo. OB-X sopprime l’angiogenesi da cui dipende la crescita del tessuto adiposo prevenendo l’adipogenesi, che è accompagnata da una nuova crescita dei vasi sanguigni e l’obesità indipendentemente dalla causa dell’obesità.

Pertanto, OB-X riduce la circonferenza della cintola, il grasso addominale, il grasso viscerale, il peso corporeo, l’accumulo di grasso nel fegato e l’indice aterogenico aumentando la massa corporea magra, l’ossidazione degli acidi grassi, il consumo di lipidi e il dispendio di energia.


Perdere peso come in gioventù Oltre i trent’anni, per una donna può essere più difficile tenersi in forma: nei giovani un po’ di esercizio fisico e una dieta leggera sono sufficienti, ma con gli anni l’organismo femminile non risponde nello stesso modo. Di solito in questi casi la tendenza è di accusare il metabolismo, ma la questione è più ampia. Oltre i trent’anni la concentrazione ormonale è caratterizzata da un rapido e costante boom; durante e dopo la menopausa, il livello degli estrogeni inizia a diminuire in modo lento e irregolare. Le oscillazioni impercettibili nella concentra-

zione ormonale sono responsabili delle adiposità subcutanee nelle aree critiche quali i fianchi. Zuccari ha sviluppato “re-code”, un innovativo integratore alimentare per il controllo del peso, che rappresenta la terza generazione dei prodotti dimagranti e contribuisce a compensare gli effetti di una situazione ormonale non bilanciata. In questo modo è possibile ottenere un doppio effetto: in primo luogo, i messaggi trasportati dagli ormoni possono raggiungere gli organi correttamente come durante la gioventù; in secondo luogo, è possibile ricordare

all’organismo come riusciva a perdere peso quando era più giovane. Re-code è una formula brevettata con un’ottimizzata biodisponibilità di fitoestrogeni, grazie all’uso sinergico di tre componenti: fitoestrogeni, fermenti lattici e florizina. Gli isoflavoni, estratti dalla Pueraria lobata, combattono i sintomi derivanti dalla situazione ormonale non bilanciata; i fermenti lattici creano le necessarie condizioni intestinali perché la florizina agisca come una sorta di chiave, favorendo l’assorbimento degli ormoni vegetali.

prodotti per la gestione del peso ID-alG della Bio Serae è un ingrediente naturale composto da alghe marine marroni che crescono nelle acque pure al largo delle coste della Bretagna e ha proprietà nutrizionali uniche e benefici per la salute. Le alghe sono selezionate, raccolte e preparate secondo un processo rispettoso dell’ambiente. ID-alG fornisce una diversa gamma di minerali essenziali e polifenoli di origine marina.

I polifenoli contenuti in quest’ingrediente derivano dal fluoroglucinolo, una sostanza in grado di inibire i due principali enzimi digestivi, l’amilasi e la lipasi, riducendo l’assimilazione di carboidrati e grassi. Un test in vitro condotto da Bio Serae ha messo in evidenza queste originali proprietà: lo studio preliminare ha dimostrato che ID-alG riduce l’attivi-

tà dell’alfa-amilasi e della lipasi di oltre il 50%; pertanto il prodotto aiuta a controllare l’assunzione calorica. Inoltre, è stato condotto un test in vivo per valutare l’effetto di ID-alG sull’evoluzione del peso dei ratti con obesità indotta: l’obiettivo di questo studio era di confermare i preliminari risultati in vitro sulle proprietà di gestione del peso. I risultati hanno mo-

strato che ID-alG aiuta a ridurre di circa il 22% l’aumento di peso dei ratti alimentati con pasti ricchi in grassi. La naturale concentrazione di minerali ed elementi in tracce, soprattutto iodio, svolge un ruolo essenziale nel metabolismo regolando la naturale sintesi degli ormoni tiroidei che sono coinvolti nella termogenesi e nella riduzione dei grassi.

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antiossidanti

Antiossidanti da açaì Diana Naturals, oltre alla gamma standard Phytonutriance di prodotti ottenuti da frutta e ortaggi salutistici e nutrienti che trovano applicazione negli integratori alimentari e negli alimenti funzionali, propone l’estratto di açaì, una bacca viola, frutto di una palma della regione amazzonica che è stata consumata per centinaia di anni come alimento base della dieta, ma

anche per i suoi effetti energizzanti. Ora è ben conosciuto come un potente antiossidante e può essere utilizzato per formulazioni anti-età ed energetiche. L’estratto di açaì Phytonutriance è stato progettato per una vasta varietà di integratori alimentari, alimenti funzionali e bevande. Contiene più del 10% di polifenoli totali per un valore di ORAC indicativo di 1.680 µmolTE/g.

Peptidi per la salute del corpo e della mente Nella gamma di prodotti offerti da Kyowa si trova il glutatione, l’antiossidante più abbondante nell’organismo. È un tripeptide composto da acido glutammico, cisteina e glicina. Il beneficio chiave di questo ingrediente è la sua capacità di legare le sostanze organiche e gli altri composti chimici e trasformarli in una forma che può esse-

re escreta con le urine o con la bile. È raccomandato quale integratore dietetico per la sua azione antiossidante, per il suo effetto di potenziare la luminosità della pelle e per le generali proprietà anti-invecchiamento. Citicoline, invece, è un mononucleotide composto da ribosio, citosina, pirofosfato e colina prodotto in Giappone at-

traverso un processo brevettato di fermentazione. È coinvolto nella sintesi dei fosfolipidi ed è un potente ingrediente anti-invecchiamento che è stato utilizzato a livello internazionale per la promozione di funzioni neurologiche e cognitive ottimali. Studi scientifici hanno indicato l’efficacia dell’aciticolina nel mantenimento della normale funzione

cognitiva durante l’invecchiamento. L-alanyl-L-glutamine è un dipeptide degli aminoacidi L-alanina e L-glutamina che potenzia l’assorbimento di elettroliti e acqua. Grazie alla presenza dell’L-glutamina, questo peptide svolge un ruolo importante nel potenziare il sistema immunitario e la sintesi delle proteine muscolari.

zato da un’elevata stabilità nutrizionale. Trova applicazione nelle soluzioni acquose o nelle dispersioni in fase oleosa; è privo di allergeni, OGM, proteine ed è certificato kosher e halal. Può essere addizionato ai cereali per la prima colazio-

ne, alle preparazioni a base di frutta, ai prodotti di confetteria, a quelli da forno, ai gelati, agli yogurt, ai dessert, alle salse, ai condimenti, agli snack, ai pasti sostitutivi, alle barrette nutrizionali e agli integratori alimentari.

Luteina 100% naturale Vitatene è un’azienda con sede a León (Spagna) di proprietà dell’italiana P&R Group specializzata nella produzione di carotenoidi 100% naturali, formulati in matrici 100% vegetali in un modo innovativo. Oltre a Betanat e Lyconat, be-

ta-carotene e licopene ottenuti dal ficomicete Blakeslea trispora, l’azienda fornisce anche Lutenat, luteina estratta dal Tagetes erecta. La luteina è il carotenoide più importante per la salute degli occhi e Lutenat è di origine naturale caratteriz-

42 - Alimenti Funzionali - I (2009) novembre


AntiossidantI della vitamina E Lipid Nutrition ha presentato un nuovo ingrediente antiossidante, il VitaTrin, ottenuto dal tocotrienolo della palma e ricco di vitamine E. I tocotrienoli sono potenti antiossidanti in grado di neutralizzare i radicali liberi che

causano danni tissutali e cellulari. Le viatmine E sono 8 composti suddivisi in due gruppi che si differenziano per la struttura chimica. Quattro di questi composti sono classificati come tocoferoli e gli altri come tocotrienoli.

Una recente ricerca indica che i tocotrienoli sono attualmente un antiossidante naturale molto potente grazie alla sua catena laterale insatura. Un’integrazione giornaliera di VitaTrin è ben assorbita dall’or-

ganismo e aiuta a prevenire i danni causati dai radicali liberi. Inoltre, aiuta a mantenere un bilancio salutistico per un organismo in salute. VitaTrin è 100% non OGM, vegetariano e certificato kosher.

Estratto standardizzato di cranberry Orocyan della Ferlux è un estratto standardizzato di cranberry contenente il 20% di PACs grazie all’utilizzo di

tecnologie brevettate capaci di assicurare che tutti i composti attivi contenuti nei frutti siano conservati e concentrati. La

ricerca indica che le proantocianidine trovate nei cranberry forniscono benefici per la salute del tratto urinario, del si-

stema cardiovascolare, della cavità orale e della pelle, sia come antibatterico che come anti-età.

Cioccolato Riccioli Bottoni Foglie Pezzi Quadretti Cilindri Fiammiferi Scaglie

Applicazioni: muesli, cereali e yogurt, prodotti da forno, gelato e dessert. Cioccolato: dal single origin all’extra dark; dal gluten free al senza zucchero; bio e aromatizzabile. Anche con ingredienti “healthy”: Probiotici Prebiotici Vitamine e minerali Acidi grassi Omega 3 Polifenoli estratti dal tè verde e cacao

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antiossidanti

Cioccolato ricco in antiossidanti I prodotti a base di cioccolato, ricchi in antiossidanti naturali, stanno aumentando la loro popolarità in quanto combinano il piacere con i benefici nutrizionali. Finora erano necessarie, per la dichiarazione di un effetto antiossidante, le fave di cacao di qualità speciale e ricche in composti vegetali secondari; con la sua miscela di antiossidanti, Wild permette ai produttori di offrire prodotti ricchi in antiossidanti anche quando i composti vegetali naturali delle fave di cacao non raggiungono il livello desiderato. La base in polvere offerta da

Wild ha un elevato contenuto polifenolico standardizzato: la miscela di antiossidanti contiene gli estratti vegetali del tè verde e del tè bianco oltre a quelli del rooibos verde e dei vinaccioli. I polifenoli contenuti nelle piante sono coloranti naturali, aromi o tannini e sono in grado di assorbire i radicali liberi nell’organismo umano. L’elevato e standardizzato contenuto in polifenoli di questi estratti ha un effetto antiossidante naturale. Questa miscela può essere utilizzata in una vasta gamma di prodotti, quali barrette o prali-

ne di cioccolato, con o senza il ripieno a base di frutta. Inoltre, i produttori possono scegliere anche tra altri ingredienti naturali offerti da Wild quali frutti in polvere (frutto della passione, cranberry) o coloranti e aromi naturali per potenziare il valore nutrizionale dei loro prodotti. La miscela in polvere può essere aggiunta alla massa di cacao o ai ripieni ed è possibile addizionare fino a 700 mg di polifenoli in 100 g di una barretta di cioccolato con ripieno: 200 mg alla

Esempio di cioccolato ricco in antiossidanti (Wild).

massa di cacao e 500 mg al ripieno di frutta, senza influenzare il sapore del prodotto finito.

Superfrutti esotici Agro Labs commercializza bevande a base di frutti naturalmente ricchi in antiossidanti. Per esempio, uno dei prodotti disponibili è “Naturally Pomegranate” la bevanda a base di melagrana biologica ricca in antiossidanti che aiutano a neutralizzare i radicali liberi che posso-

no danneggiare le cellule e che svolgono anche un ruolo importante per la salute del sistema cardiovascolare. Un’altra bevanda è “Naturally Noni”, a base di frutto originario della Polinesia, priva di conservanti, ma ricca in antiossidanti. A base del superfrutto amazzonico açaì è

invece la bevanda “Naturally Açaì Xtra” che ha effetti stimolanti e benefici sul sistema cardiovascolare e sul sistema immunitario grazie alla naturale ricchezza in acidi grassi e acido palmitico, in antiossidanti e in aminoacidi, soprattutto acido aspartico e acido glutammico.

Antiossidante da mirtillo rosso LingonMAX della Beijing Gingko Group è l’estratto di mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) brevettato sia per il processo e le applicazioni che per la funzione e gli usi e standardizzato con il 35% di proantociani-

dine, il 10% di resveratrolo e il 10% di antocianine. In vitro, ha mostrato il suo potenziale per la cura della pelle: è in grado di inibire l’attività della tirosinasi e la sintesi della melanina più efficacemente dell’arbutina, un

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agente utilizzato nei prodotti cosmetici. Negli studi clinici è stato chiesto a 44 donne con età superiore ai 35 anni di assumere per due mesi le capsule di LingonMAX: le caratteristiche della pelle del viso sono state testa-

te periodicamente. Queste analisi hanno messo in evidenza che aumenta l’idratazione della pelle e diminuiscono le rughe e la sensibilità. Inoltre, l’85% dei soggetti ha notato un miglioramento della propria pelle.


Antiossidanti dalla Nuova Zelanda New Zealand Trade and Enterprise (NZTE) rappresentava al Vitafoods di Ginevra alcune aziende neozelandesi produttrici d’ingredienti alimentari funzionali e prodotti nutraceutici. Per esempio, New Zealand Extracts ha presentato un’estensione della sua linea chiamata Oxi-fend Plus, una miscela di estratti di frutti e semi neozelandesi ricchi in antiossidanti, quali i mirtilli neri, i vinac-

cioli e i kiwi. La combinazione di questi estratti ha dimostrato un’attività sinergica antiossidante sia nei test in vitro (ORAC) che in quelli in vivo di protezione delle cellule umane. Quest’attività è dovuta a composti quali i bioflavonoidi che hanno benefici salutistici comprovati. L’estrazione di questi composti antiossidanti è ottenuta con acqua attraverso un processo completamente sostenibile: ciò significa che

il prodotto non contiene residui di prodotti chimici o di solventi. Il prodotto finale è liofilizzato per assicurare che siano conservate tutte le proprietà antiossidanti. Comvita ha esposto l’Olive Leaf Complex, il suo estratto di foglie d’ulivo che ha un’azione antiossidante 400 volte superiore a quella della vitamina C. Utilizzato come un tonico generale quotidiano, questo complesso rinforza il siste-

ma di difesa naturale dell’organismo dagli attacchi dell’inverno e promuove la salute e la vitalità durante tutto l’anno. L’azienda ha anche lanciato l’estratto di broccoli, ricco in glucorafanina, un composto naturalmente presente che aiuta a ricaricare le difese dell’organismo contro molte malattie. Il Broccoli Extract contiene un estratto standardizzato con un livello garantito di glucorafanina.

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Engineering natural active ingredients Alimenti Funzionali - I (2009) novembre -

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prodotti

Ingredienti funzionali per il settore carni e bakery

IDI (International Dairy Ingredients), leader nello sviluppo di ingredienti funzionali derivanti dal latte, propone una gamma adatta a molti segmenti di mercato nelle industrie alimentari di tutto il mondo. Per il mercato italiano, in partnership con Frigerio Food Ingredients, vengono ora lanciati nuovi e innovativi ingredienti funzionali per il settore bakery e delle carni. Uno dei principali obiettivi dei produttori bakery è quello di migliorare la sofficità e la freschezza dei prodotti, e di farli apparire più a lungo come “appena usciti dal forno”. Promilk 802 FB è una proteina funzionale sviluppata appositamente per migliorare la “texture” di tutti i prodotti da forno, grazie alla competenza del team di IDI negli ingredienti dairy e nelle applicazioni bakery. Questo concentrato di proteine del latte, perfettamente solubile, è direttamente estratto dal latte utilizzando un processo specifico di ultrafiltrazione. Il processo conserva la struttura originaria delle proteine e le loro funzionalità. A differenza delle proteine estratte dal siero, il Promilk 802 FB è puro al 100% senza qualsiasi interferenza di sostanze derivanti dalla produzione di formaggio o caseina (caglio, aci-

di, sali, enzimi). Promilk 802 FB, con le proprietà funzionali di “foaming”, potere emulsionante e ritenzione d’acqua molto buone, usato ne-

gli impasti, consente: a) di migliorare la texture dei prodotti (sviluppo della struttura areata, aumento di volume e miglioramento della sofficità per prodotti come muffin, pan di Spagna, pound cake); b) sostituire totalmente o in parte le uova nei prodotti di pasticceria quali pan di Spagna e torte in generale; c) ottenere una buona stabilità dei prodotti dopo la cottura e conservare la loro freschezza. Promilk 802 FB è etichettato come “proteine del latte”, rispondendo così alla crescente ri-

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chiesta di prodotti di qualità e naturali. Essendo il mercato savoury, uno dei più dinamici a livello mondiale, IDI ha sviluppato un’ampia gamma d’ingredienti Prochef per ogni fase della produzione di carni e derivati. Essi apportano sia proprietà funzionali che di miglioramento del gusto, ottimizzando al tempo stesso i costi. In particolare, vengono presentati tre prodotti funzionali nelle seguenti applicazioni: per il miglioramento della texture, ritenzione d’acqua e proprietà di emulsione dei grassi (Prochef MD 500); per la sostituzione dei caseinati (Prochef MD 600); per diminuire il contenuto di carne nei prodotti di gastronomia (Prochef 501). Per le emulsioni, Prochef MD 500 consente di ottenere un rapporto di emulsione fino a 1/15/15, a seconda del grasso e della texture necessari. Questo prodotto si adatta ad ogni tipo di emulsione: con pollame, grasso vegetale e grasso di maiale. Oltre che apportare specifiche funzionalità nell’impasto, il Prochef MD 600 conferisce un buon gusto di latte e permette un aumento del rendimento. Prochef 501 è una proteina del latte specifica sviluppata per prosciutto e paté. Grazie alle sue alte

proprietà funzionali, Prochef 501 apporta la maggior parte delle funzionalità necessarie (ritenzione d’acqua, mantenimento della fetta, emulsione stabile, cremosità e sensazione in bocca). Facendo affidamento su una forte competenza tecnica, il personale IDI lavora con i propri clienti al fine di sviluppare prodotti innovativi e soluzioni fatte su misura che soddisferanno e supereranno le aspettative.


Primo estratto vegetale biotech approvato in Europa per uso nutrizionale IRB, Istituto di Ricerche Biotecnologiche, presenta il primo e unico estratto vegetale di origine biotecnologica autorizzato in Europa come ingrediente per integratori alimentari: il Teoside, un esclusivo estratto da colture di tessuto di Ajuga reptans titolato in teupolioside. Secondo la procedura di notifica prevista dall’articolo 5 del Regolamento Novel food (258/97/CE), la Commissione Unica per la Dietetica e la Nutrizione ha infatti riconosciuto nel mese di marzo la sostanziale equivalenza dell’estratto di Ajuga reptans da colture di tessuto vegetale con l’estratto tradizionale da pianta, avendo esaminato i risultati del confronto fitochimico basati sull’analisi metabolomica presentati da IRB. Due sono le novità più rilevanti: la prima è legata alla modalità produttiva. Teoside è, infatti, ottenuto con l’esclusiva tecnologia HTN (High Tech Nature), un innovativo processo biotecnologico in grado di assicurare qualità e si-

curezza superiori e un profilo di composizione riproducibile. L’esclusione di qualsiasi tipo di contaminante ambientale (pesticidi, metalli pesanti, aflatossine) è infatti garantita dall’ambiente di coltura sterile e protetto, mentre l’utilizzo di una linea cellulare selezionata e stabile consente il controllo e la standardizzazione del profilo di metaboliti prodotti. Infine, questo innovativo processo, operando nel pieno rispetto dell’ambiente, permette il completo affrancamento da variazioni geografiche, climatiche o stagionali e assicura una produzione programmabile e flessibile. L’altro aspetto rilevante è l’esclusività di un prodotto unico e brevettato a livello internazionale con promettenti prospettive d’impiego in problematiche ancora irrisolte come la sindrome dell’intestino irritabile. Lo studio sperimentale condotto dal gruppo di Salvatore Cuzzocrea dell’Università di Messina in collaborazione con IRB e pubblicato sul numero di marzo

della rivista Biochemical Pharmacology (77 (5) 845-57) ha infatti dimostrato che il trattamento orale con bassi dosaggi di teupolioside su ratti affetti da colite ulcerosa indotta da DNBS (acido dinitro-benzensulfonico) determina un miglioramento generale delle condizioni degli animali e una significativa riduzione dei principali marker infiammatori (TNF-α, IL-1β, iNOS, MMP9). Forte di questi promettenti risultati preliminari, IRB intende completare lo sviluppo clinico di Teoside in collaborazione con un partner industriale interessato alla licenza esclusiva del prodotto. Ajuga reptans, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Labiate, è tradizionalmente nota per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti ed è utilizzata nella medicina popolare per la cura di ferite e ulcerazioni, tanto che in Germania è stata ribattezzata come “erba delle piaghe”. Il teupolioside è un metabolita secondario della classe dei fenilpropanoidi,

molecole che vengono normalmente prodotte dalla pianta in risposta a sollecitazioni ambientali di vario tipo, quali radiazioni UV, attacco di patogeni e danni meccanici. In virtù di questo ruolo fisiologico, il teupolioside possiede importanti proprietà biologiche, quali l’attività antiossidante, antinfiammatoria e cicatrizzante, ampiamente indagate da IRB con studi sperimentali.

efficienza nutrizionale tecnologica S.I.I.T. è un’azienda che offre un servizio completo di terziarizzazione, dalla formulazione alla produzione e confezionamento di prodotti farmaceu-

tici, integratori alimentari salutistici e alimenti funzionali. Ha sviluppato tecnologie uniche e innovative per migliorare l’efficienza dei nutrienti.

Gastrotab è una nuova tecnologia sviluppata dal settore farmaceutico e applicata agli integratori alimentari salutistici basata sull’uso di agen-

ti di rivestimento che evitano la distruzione, da parte degli enzimi digestivi dello stomaco, dei nutrienti attivi contenuti nelle compresse. Queste si

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prodotti

disciolgono in un tempo breve nell’intestino per consentire l’attività dei nutrienti; le compresse sono coperte da materiali alimentari in grado di resi-

stere 2-4 ore nei succhi gastrici e di disciogliersi in un’ora nell’intestino. Microil è un marchio registrato applicato ad una tecnolo-

gia di micro-incapsulamento attraverso coacervazione. Questa tecnologia consiste nell’inclusione d’ingredienti attivi (olio) in microcapsule (da 5

a 5.000 µm) di gelatina. Entrambe le tecnologie possono essere applicate ai prodotti finiti in compresse o capsule di gelatina rigida monodose.

tè verde di elevata purezza Il tè verde, originario della Cina, è popolare anche in occidente. I suoi benefici salutistici sono attribuiti a un gruppo di polifenoli chiamati catechine delle quali il più potente è l’epigallocatechin-3-gallato (EGCG).

TeaWell 95 della Tate & Lyle è un estratto di tè verde con il 95% minimo di EGCG che può trovare applicazione in alimenti e bevande che diventano nuove opzioni salutistiche per i consumatori. Di-

versi studi clinici hanno dimostrato che l’EGCG può aiutare nella gestione del peso, nel mantenere livelli salutistici di glucosio e di colesterolo nel sangue e valori ottimali della pressione sanguigna;

inoltre, il suo effetto antiossidante aiuta a sostenere un invecchiamento in buona salute. TeaWell 95 è un ingrediente funzionale che può essere etichettato semplicemente come “estratto di tè verde”.

Ingredienti a base di mela Val de Vire Bioactives ha presentato due nuovi ingredienti dedicati alle industrie degli alimenti e degli integratori alimentari: la mela in polvere e Pomactiv One che permettono di aggiungere i benefici salutisti-

ci della mela in prodotti alimentari. La mela in polvere contiene solo il frutto essiccato naturalmente in modo da conservarne tutti i composti nutrizionali del frutto fresco. La mela in polvere può essere facilmente incorporata

nei prodotti da forno e nei ripieni, nei prodotti lattiero caseari e nelle preparazioni a base di frutta. La sua forte capacità di ritenzione dell’acqua migliora la palatabilità e la conservazione del prodotto finito. Pomactiv One è stato formula-

to in modo specifico per l’industria delle bevande ed è un estratto ricco in polifenoli; ha un limitato impatto sensoriale sul sapore del prodotto finito. È particolarmente adatto per bevande a pH acido e si scioglie immediatamente in acqua.

Tè verde e nero al naturale I consumatori stanno cercando naturalezza e funzionalità senza sacrificare il sapore. Plantextrakt ha identificato questa tendenza fin dall’inizio ed è in grado di proporre con Elexia – il genuino sapore della natura – un’esperienza sensoriale più simile agli infusi di tè appena preparati di quanto non sia mai stato possibile. Il nuovo concetto offre anche indubbi benefici funzionali: infatti, il tè ver-

Elexia combina naturalezza e massimo sapore (Plantextrakt).

de Elexia ha un elevato contenuto in antiossidanti.

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Il concetto innovativo è basato su una nuova tecnica pro-

duttiva sviluppata appositamente per questo scopo, la quale garantisce una lavorazione particolarmente “mild” delle foglie di tè e delle altre piante assicurando che le diverse varianti mantengano il loro carattere autentico e originario. Un recente studio scientifico condotto da Plantextrakt ha dimostrato gli effetti positivi di questi estratti vegetali selezionati sulle cellule della pelle.


rafforzare le colture probiotiche La tecnica d’incapsulamento, messa a punto dalla Danisco BioActive e in attesa di brevetto promette miglioramenti significativi nella stabilità dei probiotici alle alte temperature e durante la conservazione nelle applicazioni semi-umide. Prove con una coltura incapsulata di Lactobacillus acidophilus hanno dimostrato che la resistenza a temperature fino a 50°C è aumentata di 10 volte se il riscaldamento è applicato per 24 ore in ambiente secco. Inoltre, il ceppo probiotico ha conservato il 60% della vitalità dopo lo stoccaggio di 5 mesi a temperatura ambiente di una barretta nutrizionale con un livello di umidità di 0,35 Aw. Altri test con il probiotico incapsulato applicato a un formaggio ricombinato hanno messo in evidenza che la resistenza alla lavorazione è

2.500 volte superiore rispetto al controllo. L’elevato livello di sopravvivenza dei probiotici attraverso la lavorazione e la conservazione è critico sia dal punto di vista tecnico che economico per i produttori di alimenti e d’integratori; la nuova tecnica d’incapsulamento aprirà nuove possibilità di sviluppo per le barrette nutrizionali, per le formule per la prima infanzia, per i cereali per la prima colazione, per le bevande energetiche e i formaggi lavorati. Privi di solventi e con componenti di grado alimentare e idrosolubili, la tecnologia, risponde alle richieste dell’industria e ulteriori test sono in corso per assicurare la presenza di batteri vivi durante la shelf life di diversi alimenti e prodotti nutrizionali.

Il Lactobacillus acidophilus DGCC145 (Danisco BioActive).

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applicazioni innovative

Seme di chia

Il seme di chia “Omega-3” (Salvia Hispánica L.) è un’antica coltura degli Aztechi coltivata nelle valli tropicali e subtropicali del Sud America e attualmente è ancora coltivato da agricoltori consapevoli, per fornire una fonte naturale ed economicamente sostenibile di acidi grassi omega-3 e principali sostanze nutritive. La pianta è coltivata in modo biologico; il seme, senza colesterolo e senza glutine, può essere ottenuto direttamente dalla pianta, miscelato con alimenti o bevande, oppure macinato in farina per

i prodotti da forno. Non ha eguali, a livello nutrizionale, fra gli altri semi, in quanto è molto ricco in acidi grassi omega-3 (3,8 g su 22 g di semi), di proteine complete, di fibra alimentare, di calcio, rame, ferro e magnesio; inoltre, contiene antiossidanti quali acido caffeico, acido clorogenico, quercitina e camferolo, con un’attività antiossidante simile a quella del mirtillo blu fresco. Il seme di chia, prodotto dalla cilena Functional Products e commercializzato con il marchio Benexia, distribuito in Ita-

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lia dalla Alesco, è già stato utilizzato in una vasta gamma di ricette e prodotti senza modifiche sensoriali (un leggero sapore di noce che si confonde piacevolmente con gli aromi degli altri ingredienti). Il seme di chia ha ottenuto l’approvazione GRAS e una deroga ai sensi della National Organic Program (NOP) per poter essere utilizzato come un ingrediente biologico dal 35 al 80% di una miscela di prodotto. Molteplici sono i benefici per la salute apportati dai semi di chia: l’elevato contenuto in

calcio e gli antiosssidanti aiutano a preservare la massa ossea, mentre il contenuto in fibra permette una riduzione della costipazione, dei gonfiori e dei crampi e aiuta la detossificazione con benefici per la salute gastro-intestinale. Ma sono soprattutto gli acidi grassi omega-3 ad apportare i benefici più significativi per la salute del sistema cardiovascolare: il rapporto di omega-3 e omega-6 che si trova nella chia è 4:1 (4 parti di omega-3 e 1 parte di omega-6). Sotto il marchio Benexia è messa in commercio una gamma completa di prodotti derivati dai semi di chia. Benexia “omega-3” olio di chia è 100% naturale, non OGM, estratto a freddo e filtrato da semi di chia senza pesticidi, è ricco in acidi grassi essenziali omega-3 di natura vegetale. Si presenta come un olio dorato con un leggero gusto di noce, senza sapore di pesce e senza metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio); si miscela perfettamente nei pasti quotidiani senza provocare disturbi gastro-intestinali; inoltre, ha una più alta percentuale di omega-3 per grammo comparato ad altri oli ricchi in omega-3. Benexia “omega-3” farina di chia è 100% naturale, senza pesticidi e senza OGM; certificata Iso 9001:2000 per


preservare le qualità nutrizionali naturali della fibra, delle proteine e dei minerali, è un’eccellente fonte di proteine di alta qualità, fibra dietetica, vitamine, minerali e antiossidanti nella loro forma alimentare naturale. La farina di seme di chia “omega-3” germogliato, è

caratterizzata da un’aumentata biodisponibilità di vitamine e minerali; da un aumento di antiossidanti ORAC (valore triplicato) con un potenziale aumento della protezione dai radicali liberi e della stabilità del prodotto; da un aumento del contenuto e della biodisponibilità degli ami-

noacidi che sono in uno stato pre-digerito; da una riduzione dell’acido fitico e dal conseguente aumento della biodisponibilità dei minerali per la conversione degli acidi grassi e l’assorbimento dei minerali (l’acido fitico nei semi può ridurre l’assunzione di determinati minerali essenziali e la

conversione di omega-3 richiede magnesio, ferro e zinco come co-fattori). Benexia Chia ha un gusto piacevole e può essere aggiunta a una varietà di prodotti da forno, quali muffin, pane, cracker e biscotti, cereali, barrette, pasta, patatine, yogurt, zuppe, insalate.

dei composti ottenuti suddivisi per specie e i diversi metodi d’estrazione utilizzati con i possibili benefici salutistici dei composti estratti. Per esempio, la Spirulina platensis, che appartiene al gruppo di alghe blu-verdi (cianobatteri), ha particolare importanza come integratore nutrizionale ed è la specie più studiata perché dimostra proprietà funzionali in vitro e in vivo. Inoltre, questa specie di microalga possiede tutti gli aminoacidi in una forma biodisponibile. Un altro gruppo di composti utili sono le proteine coinvolte nella fotosintesi (ficobiliproteina e c-ficocianina). È stato dimostrato come, attraverso l’estrazione liquida sotto pressione con l’acqua come solvente, è possibile estrarre queste proteine dalle microalghe, le quali hanno dimostrato di avere importanti proprietà mediche e farmacologiche quali l’epato-protezione e le capacità antin-

fiammatorie e antiossidanti. È stato ipotizzato che queste proteine (soprattutto le ficobiliproteine) potrebbero anche possedere proprietà che sono significative nei trattamenti di diverse forme tumorali fitodinamiche. Come noto, per avere l’effettivo trasferimento della ricerca nella pratica con le sostanze bioattive realmente utilizzate come ingredienti per il mercato degli alimenti funzionali, dev’essere determinata in vivo la reale attività funzionale degli estratti. Infine, per essere impiegati come ingredienti negli alimenti, dovrebbero essere condotti diversi studi per testare che la loro attività sia mantenuta dopo la lavorazione industriale. Questa procedura è già stata messa a punto per i materiali di origine vegetale e, in futuro, procedure simili potrebbero essere preparate per i composti e i prodotti ottenuti dalle microalghe. rssl

ingredienti Innovativi dalle microalghe Il concetto di alimento funzionale è stato sviluppato per la prima volta in Giappone agli inizi degli anni ’80 per potenziare la salute dei consumatori, sia per proteggerli dalle malattie che per ridurre i costi per la salute. Nel 1993 sono state legalmente permesse le dichiarazioni salutistiche per alcuni alimenti funzionali dal ministero della salute e del welfare che ha definito le linee guida per gli alimenti per specifici usi salutistici (FOSHU). Gli alimenti che sono considerati funzionali presentano benefici su specifiche funzioni dell’organismo oltre ai normali effetti nutrizionali, e sono classificati per tipo di alimento o per composto funzionale contenuto. L’aumentata domanda per alimenti funzionali ha portato a rivolgere particolare attenzione all’origine degli ingredienti funzionali con una preferenza per quella naturale piuttosto che per quelle sin-

tetiche. Di conseguenza, la ricerca si è trovata a dover scoprire le fonti naturali maggiormente disponibili, quali le microalghe. Cambiamenti ambientali per le microalghe possono inibire o stimolare la biosintesi di diversi nutrienti con implicazioni per le proprietà degli ingredienti funzionali Sul Journal of Agricultural and Food Chemistry è stata pubblicata una panoramica delle ricerche per ingredienti alimentari funzionali innovativi che possono essere ottenuti dalle microalghe. Sono prodotti quali polifenoli, acidi grassi polinsaturi o fitosteroli che si trovano nel vino, sottoprodotti ittici e vegetali e alcuni nuovi composti con diverse bioattività. Le microalghe sono state presentate come fonte quasi illimitata d’ingredienti funzionali naturali. È stata preparata una tabella di dati sugli ingredienti funzionali ottenibili dalle microalghe specificando l’attività

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applicazioni innovative

Ingredienti funzionali per l’industria delle carni Campus è stata creata nel 2005 da un gruppo di tecnici con provata esperienza nel settore degli ingredienti e materie prime funzionali per l’industria alimentare e delle carni in particolare. Fin da subito ha iniziato la ricerca relativa a nuovi metodi di estrazione e produzione di proteine animali funzionali, innovative fibre vegetali e altre materie prime alimentari che possano garantire un’elevata funzionalità al minor prezzo. Le proteine animali e le nuove fibre funzionali sono prodotte in propri stabilimenti in Italia e all’estero. Campus è in grado di fornire soluzioni alle esigenze del cliente o di mercato in maniera estremamente rapida e flessibile. In supporto all’attività di ricerca, sviluppo e applicazione, i tecnologi Campus lavorano nel nuovo impianto pilota per il settore carni che viene messo a disposizione, gratuitamente, di tutti i clienti e distributori – vecchi e nuovi – che vogliano studiare, comprendere e toccare con mano le risposte alle loro richieste. Sostituire ingredienti, risparmiare sulle formulazioni, ottenere “etichette pulite”, creare nuove materie prime o miscele sinergiche altamente funzionali, adottando un approccio di tipo scientifico e pragmatico allo stesso tempo, fa parte

del lavoro di Campus. La certificazione BRC Livello A è garanzia oggettiva dell’attenzione scrupolosa che l’azienda rivolge alla qualità dei propri prodotti. Oltre 5.000 tonnellate d’ingredienti e semilavorati speciali venduti nel 2008, 20 milioni di euro di fatturato solamente in Italia. Piccole, ma promettenti, filiali in diversi Paesi del mondo, fra cui il Brasile. Una fabbrica italiana di proteine in piena evoluzione e prossima all’installazione d’in-

novativi impianti di estrazione, concentrazione ed essiccazione e altre due unità produttive in fase di progettazione. Dalla lunga collaborazione fra Campus e Lipofood nasce lo stabilimento Italprotein, sito a Torino e dotato delle più moderne tecnologie e impianti per l’estrazione, la concentrazione e la disidratazione di una vasta gamma di proteine animali funzionali, da utilizzare in prodotti carnei trasformati. L’utilizzo di materie prime di sola produzione italiana,

consentirà un completo controllo della filiera: esempio unico nel panorama europeo delle proteine animali. Gli innovativi sistemi di estrazione e disidratazione implementati consentono la realizzazione di prodotti di prima qualità, di origine italiana e con prezzi competitivi. Lo stabilimento Campus di Collecchio (Pr) viene raddoppiato per consentire ulteriori lavorazioni e trasformazioni delle materie prime concentrate prodotte a Torino, acquisendo una notevole flessibilità e velocità di servizio. Per dimensioni previste e capacità produttive, lo stabilimento di Itaiprotein avrà un ruolo europeo nell’ambito delle proteine funzionali.

Omega-3 microincapsulati Gli omega-3 concentrati Ωmelife della Croda sono ingredienti preparati utilizzando la tecnologia di micro-incapsulazione più all’avanguardia. Addizionando Ωmelife Smooth nella ricetta, i produttori sono certi di disporre di un ingrediente stabile prontamente biodisponibile e di poter enfatizzare le dichiarazioni del proprio prodotto finale. Se incorporato in zuppe o smoothie, muffin o muesli, il risultato finale è lo stesso; gli omega-3 concentrati completano e arricchiscono i prodotti finiti senza compromessi sul sapore. La tecnologia unica conserva la parte “buona” dell’olio di pesce, pur eliminando il sapore e

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l’odore sgradevoli e indesiderati nel prodotto finito. Inoltre, potenzia le proprietà ossidative di

Ωmelife Smooth che permette di non modificare la shelf life dei prodotti in commercio.


Colostro, un alimento unico Il colostro è uno degli alimenti più antichi che si possono trovare in natura: è il latte prodotto da ogni mammifero nelle prime 24-36 ore dopo il parto. Le sostanze attive che sono presenti in questo primo latte non si possono ritrovare da nessuna parte in concentrazioni così elevate e bilanciate. Pertanto il colostro si presenta come un alimento funzionale unico che contiene nutrienti difficilmente presenti nella dieta giornaliera. È ricco di ami-

noacidi, la cui fornitura ottimale provvede all’energia sia a livello fisico che psichico e ha un’importante influenza sulle prestazioni fisiche e mentali. Anche le immunoglobuline sono presenti in elevate concentrazioni e sono importanti per la prevenzione e la difesa dalle infezioni e nell’inibizione delle infiammazioni. Il colostro contiene anticorpi contro i batteri Escherichia coli. I fattori naturali di crescita, anch’essi presenti, influenzano il me-

tabolismo cellulare in modo positivo promuovendo la proliferazione cellulare in alcune e inibendola in altre. Altre sostanze delle quali il colostro è ricco sono le vitamine e le citochine che stimolano il siste-

ma linfatico e che contengono fattori antivirali altamente efficaci. Colostrum Technologies ha sviluppato diverse serie di prodotti disponibili in commercio sotto forma di estratto in polvere.

Acidi grassi concentrati Crystalpure di Equateq è una gamma unica di acidi grassi naturali e altamente biodisponibili concentrati grazie alla cristallizzazione a bassa temperatura. Questo metodo, utilizzato solo da Equateq nel proprio impianto in Sco-

zia, offre una reale alternativa agli altri metodi di concentrazione che portano a forme sintetiche di acidi grassi, quali l’estere etilico o il trigliceride ricostituito, che in alcuni Paesi, tra i quali Australia, Corea del Sud, Danimarca,

Germania, Giappone e Svezia, ne è stato vietato l’utilizzo. Pertanto Crystalpure offre un’alternativa per coloro che vogliono oli concentrati in forma completamente naturale. Il metodo di cristallizzazione con basse temperature sele-

zionate porta alla cristallizzazione dei grassi saturi e quelli mono-insaturi, permettendo la separazione fisica di quelli polinsaturi: Crystalpure contiene più del 50% di omega-3 con arricchimenti specifici degli acidi grassi EPA o DHA.

L’olio di krill migliore dell’olio di pesce Un nuovo studio pre-clinico commissionato dalla Aker BioMarine ha dimostrato che il nutraceutico Superba Krill Oil, ricco in fosfolipidi omega-3, porta a una riduzione sostanzialmente maggiore del grasso nel cuore e nel fegato rispetto a quella apportata dagli omega-3 dell’olio di pesce. Lo studio è stato condotto da gruppi di ricerca riconosciuti

a livello internazionale in Italia sotto la supervisione dei dottori Sebastiano Banni e Vincenzo Di Marzo dell’Università di Cagliari su ratti obesi. Per quanto riguarda i parametri associati all’obesità, Superba Krill Oil ha ridotto il contenuto in grassi nel cuore del 42%, mentre l’olio di pesce l’ha ridotto del 2%. Un elevato livello di grassi nel cuore non ha effetti positi-

vi sulle funzioni cardiache ed è importante ridurne il contenuto in grasso a un livello normale. Il corrispondente esame del grasso nel fegato ha messo in evidenza una riduzione del 60% dopo la somministrazione del Superba Krill Oil contro quella del 38% con olio di pesce. Un elevato contenuto di grasso nel fegato altera la funzione epatica: questo può

portare a una ridotta sensibilità all’insulina e contribuire allo sviluppo del diabete di tipo 2. I risultati di questo studio confermano l’ipotesi che Superba Krill Oil ha sostanzialmente un effetto migliore dell’olio di pesce su alcuni fattori di rischio per il sistema cardiovascolare. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Nutrition, vol. 139, n. 8, agosto 2009.

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MERCATI e CONSUMI

Il

mercato europeo dei prebiotici

Il mercato europeo dei prebiotici si sta diversificando ed espandendo nell’industria alimentare e delle bevande sia per importanza che per valore, con diversi sviluppi interessanti nel segmento dei prodotti per l’infanzia, in quelli lattiero caseari e nelle bevande e con l’arrivo degli ingredienti prebiotici in nuovi settori d’applicazione quali gli snack e i prodotti a base di carne. I nuovi ingredienti prebiotici con proprietà funzionali stanno penetrando il mercato e l’importanza delle fibre prebiotiche rispetto alle fibre in generale sta notevolmente crescendo nelle applicazioni di mercato. L’industria degli ingredienti alimentari sembra

meno influenzata di molte altre dalle condizioni economiche e i produttori hanno notato che il driver della gestione attiva della salute continua a rimanere il più forte. Probabilmente i consumatori continueranno a pagare per gli ingredienti funzionali fino a quando continueranno ad associare questi ingredienti con chiari benefici per la salute. L’aumentata frequenza della pubblicazione dei risultati delle ricerche sugli effetti dei prebiotici e i possibili benefici derivanti da questi ingredienti dovrebbe permettere la formazione di nuove collaborazioni di produzione. In questo modo, i prodotti innovativi possono essere sviluppati per la salute e le positive iniziative di comunicazione possono dimostrare chiaramente i vantaggi di questi prodotti. La recente analisi di Frost & Sullivan sul mercato europeo dei prebiotici negli alimenti e nelle bevande rivela che il mercato ha raggiunto i 295,5 milioni di euro nel 2008 per un volume di 91.905 tonnellate. È previsto che il mercato dei prebiotici raggiungerà i 766,9 milioni di euro nel 2015 con un volume totale di 204.895 tonnellate, seguendo una velocità di crescita annua del 14%. In questa ricerca gli esperti della Frost & Sullivan hanno esami-

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nato i seguenti segmenti: fruttani (inulina, frutto-oligosaccaridi) e prebiotici derivati dal lattosio (galatto-oligosaccaridi e galatto-fruttani) con previsioni separate per ciascun ingrediente. Sono anche stati presi in considerazione l’amido resistente e gli altri nuovi prebiotici. I prebiotici negli alimenti e nelle bevande sono interessanti ed estremamente utili in una vasta gamma di applicazioni in quanto sono in grado di migliorare la struttura, forniscono fibre e soprattutto hanno la loro elevata funzionalità che è il motore primario per il mercato sempre più guidato dalla salute in Europa. La maggior parte del mercato è governata dai produttori di fruttani (inulina e frutto-oligosaccaridi), ma segmenti sempre più importanti in questo mercato sono i prebiotici derivati dal lattosio (galatto-oligosaccaridi e galatto-fruttosio) e c’è un enorme potenziale nei prossimi anni per il nascente segmento dei prebiotici amido resistenti. Sebbene i consumatori possano trovare difficile distinguere tra i messaggi offerti dai prodotti prebiotici e probiotici presenti sul mercato, è diffusamente accettato che tutti questi prodotti hanno lo stesso obiettivo, cioè il miglioramento della salu-

te dell’apparato digerente. Indubbiamente, gli sforzi di marketing delle grandi aziende alimentari hanno contribuito in modo positivo a far crescere la consapevolezza nel settore della salute del tratto digerente. I prebiotici hanno una natura multifunzionale e pertanto sono utilizzati per modificare le proprietà strutturali, comprese la cremosità e la palatabilità, in una vasta gamma di prodotti. I fruttani, quali l’inulina, sono utilizzati per sostituire grassi e zucchero in diversi alimenti e bevande. I numerosi test di ricerca per dimostrarne la funzionalità hanno fortemente sostenuto la tendenza della crescita dell’im-


portanza degli ingredienti prebiotici in nuove aree, quali la prevenzione dei tumori, il miglior assorbimento dei minerali, la gestione del peso e la sazietà.

Migliorare la comunicazione Nel mercato, il messaggio pro­motore dei batteri probiotici e delle fibre prebiotiche spesso non è chiaro e i consumatori trovano difficile distinguere i due prodotti. È importante quindi che sia comunicato un chiaro messaggio di promozione della salute del tratto digerente in modo che si possa associare in modo chiaro il beneficio al consumo. Lo sviluppo di mercato dei prebiotici come ingredienti funzionali in Europa è attualmente contrastato dalla necessità da parte delle azien-

de di essere registrati sotto la Nutrition and Health Claims Legislation e dalla limitata conoscenza da parte dei consumatori di questi ingredienti; pertanto, continue iniziative di marketing dovrebbero essere messe in campo per far sì che questa sia una limitazione di breve durata. Le prove scientifiche a supporto delle proprietà funzionali dei fruttani, i molteplici benefici salutistici che possono avere e il crescente numero di applicazioni sostengono la loro forte crescita nel mercato. Attualmente, i produttori degli altri prebiotici sono concentrati sulla ricerca e sviluppo e a pubblicare i risultati degli studi scientifici oltre che a firmare accordi di collaborazione per stabilire progressi nella tecnologia e negli ingredienti. L’obiettivo è di aiutare a descrivere la completa funzionalità di questi ingredienti che dovrebbe potenziare la loro posi-

zione nel mercato dei prebiotici. Parte della mancanza di chiarezza riguardo ai prebiotici nel mercato europeo può essere spiegata dalla confusione tra i consumatori su quale sia un’efficace dosa giornaliera. Inoltre, senza una regolamentazione centrale nell’etichettatura dei prodotti, molti consumatori europei consumano meno prebiotici al gior-

no di quanti ne avrebbero bisogno per vedere gli effetti benefici. Sarebbe essenziale un’ulteriore comunicazione ai consumatori su cosa è necessario inserire nelle diete per promuovere la salute dell’apparato digerente e dovrebbe essere riconosciuto che i diversi ingredienti prebiotici hanno richieste giornaliere differenti per poter manifestare i loro effetti. Un numero maggiore di consumatori sta iniziando ad associare i prebiotici ai positivi effetti sulla salute del tratto digerente, all’aumento del senso di sazietà e ad altri benefici. Nuovi prodotti simbiotici combinano i benefici dei prebiotici e dei probiotici e in futuro lo sviluppo di collaborazioni per miglioramenti tecnologici e per l’innovazione promuoveranno una forte crescita del mercato degli ingredienti prebiotici.

I “beauty food” aumentano la loro popolarità… Mintel Beauty Innovation ritiene che il legame tra gli alimenti e la bellezza sia evidente in maniera crescente. Tutti gli alimenti e le bevande lanciate con la dichiarazione “migliora la bellezza” sono cresciuti del 306% dal 2005 al 2008. Una donna americana su cinque, tra i 18 e i 25 anni, è interessata a provare bevande funzionali.

Mentre gli alimenti e le bevande di bellezza hanno visto una crescita significativa, i prodotti alimentari e le bevande nella loro totalità hanno visto una crescita solo del 35% nello stesso intervallo. Questi dati chiariscono l’impatto che i beauty food stanno avendo sul mercato. Inoltre, solo nel 2009, sono stati lanciati

quasi 300 alimenti e bevande promossi col claim “migliora la bellezza”, superando il numero totale dei lanci di tutto il 2008. Kracie Foods, Giappone, ha recentemente lanciato snack alla frutta costituiti da manghi essiccati, ananas, papaia e cranberry rivestiti di collagene. Il target di questi prodotti

è rappresentato da donne tra i 20 e i 40 anni che prestano attenzione alla salute della propria pelle. Altro nuovo prodotto di bellezza lanciato in Australia è Complexon Tea di Tea Tonic che vanta di rivitalizzare ogni cellula del corpo ed è un passo verso la conquista di una pelle luminosa.

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MERCATI e CONSUMI

… Ma la

RECESSIONE potrebbe frenarli

Un recente rapporto di Datamonitor, dal titolo “Cercare la bellezza attraverso la nutrizione”, ha esaminato gli atteggia-

menti globali dei consumatori e il comportamento verso i prodotti di bellezza per via orale. Il mercato americano dei beauty food è cresciuto significativamente negli ultimi cinque anni, ma il prezzo più elevato degli stessi potrebbe frenare la crescita futura, affermano i ricercatori di mercato di Datamonitor. Spesso definiti come nutrico-

smetici o cosmeceutici, i prodotti di bellezza per via orale venduti negli Stati Uniti hanno raggiunto il valore di 1,06 miliardi di dollari, un aumento significativo dal 2003 quando il mercato fu stimato 579,3 milioni di dollari. Guardando avanti, Datamonitor stima che il mercato varrà 1,55 miliardi di dollari nel 2013. Questo riflette la crescita della consapevolezza del consumatore che gli alimenti, le bevande e gli integratori possono avere proprietà di bellezza. Ma questa categoria di prodotti è particolarmente suscettibile a subire un contraccolpo dovuto alla tesa situazione economica; la crescita potenziale potrebbe essere frenata dall’alto prezzo dei pro-

Il convenience come degli antiossidanti Con il miglioramento degli standard di vita e l’accelerazione degli stili di vita, le nostre abitudini e preferenze alimentari si dirigono in modo netto verso i prodotti “risparmia-tempo”. La conseguente è la richiesta di alimenti preparati e “convenience” che offrono una migliore protezione dall’ossidazione.

I costi industriali che crescono continuamente frenano il mercato europeo degli antiossidanti. La nuova analisi condotta dalla Frost & Sullivan dal titolo “Il mercato europeo degli antiossidanti per prolungare la shelflife di alimenti e mangimi”, rivela che il mercato ha registrato entrate per 257,6 milio-

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dotti in questione. Più durerà la recessione, peggio sarà per il mercato, considerato che al momento pochi consumatori ritengono i prodotti di bellezza essenziali. I risultati mettono in evidenza che

la necessità del consumatore, le crescenti consapevolezza e disponibilità di tali prodotti, fanno sì che possano assumere un ruolo di primo piano nel campo dei prodotti funzionali.

fattore ni di dollari nel 2008 e si stima che questo raggiungerà i 348,6 milioni nel 2015. Lo studio presenta le prospettive per gli antiossidanti per il prolungamento della shelf-life, i fenoli, i gallati, le vitamine C ed E e l’etossichina. La crescita a lungo termine del consumo di prodotti avicoli e il crescente interesse verso

quello della carne suina supportano il mercato europeo degli antiossidanti per alimenti e mangimi. La carne di maiale continua a essere quella preferita nell’Unione europea, in modo particolare in Spagna e in Polonia. In generale, si è verificato un aumento a lungo termine nella domanda di carne di pollo nelle regioni


europee: il consumo di carne avicola pro capite è cresciuto rapidamente ogni anno e ha superato quello della carne bovina nel 1996. Da allora, la rapida crescita nel mercato degli antiossidanti è dovuta in parte ai maggiori livelli di mangime concentrato richiesti per le produzioni suine e avicole, rispetto a quanto richiesto dagli allevamenti intensivi dei bovini.

Comunque, l’avversione europea ai prodotti GM ha posto una sfida ai produttori. Le vitamine naturali sono spesso estratte da materie prime GM, in quanto l’impollinazione incrociata tra colture GM e non-GM porta alla contaminazione delle colture nonGM, causando una carenza d’ingredienti quali la soia non GM. Il problema della modificazione genetica ostacolerà

il volume di crescita del mercato degli antiossidanti alimentari. Inoltre, il prezzo fluttuante delle materie prime, influenzato dagli imprevedibili cambiamenti climatici come pure da fattori sociali, economici e politici, ostacolano la programmazione economica degli attori del mercato. La competizione può arrivare anche dai fornitori degli antiossidan-

ti base provenienti da mercati a basso prezzo come Cina e India. Complessivamente, l’ottimizzazione dei costi di produzione e l’adattamento alla normativa in evoluzione sembrano essere la chiave per restare in testa nel crescente mercato europeo degli antiossidanti utilizzati per prolungare la shelf-life di alimenti e mangimi.

Boom degli ingredienti e degli alimenti funzionali in India Nonostante lo scarso livello di consapevolezza pubblica rispetto ai mercati occidentali, gli ingredienti e gli alimenti funzionali stanno vivendo un momento di crescita in India in quanto i consumatori sono attratti dalle promesse di alimenti, bevande e integratori più salutistici. Secondo il nuovo rapporto redatto da Frost & Sullivan, gli yogurt arricchiti con probiotici, le bevande e gli alimenti per la prima infanzia arricchiti con omega-3 stanno conquistando la fiducia dei consumatori soprattutto nelle aree più sviluppate di Mumbai e Nuova Delhi. Mentre educare il pubblico è rimasta una sfida chiave per l’industria, la produzione locale di acidi grassi polinsaturi (PUFA), probiotici ed enzimi sta aumentando per servire sia il merca-

to nazionale che quello internazionale. Il mercato ha buone prospettive di crescita se si considera la crescita positiva dell’industria alimentare indiana in termini di nuovi investimenti e sviluppo di nuovi prodot-

ti. Questo, associato alla consapevolezza riguardo allo sviluppo dei prodotti tra i consumatori in tutto il mondo, guiderà la crescita a lungo termine del mercato degli ingredienti per gli alimenti fermentati. Leggi non chiare sui nuovi ingre-

dienti funzionali e le dichiarazioni salutistiche stanno agendo come un freno sull’innovazione e sul mercato. Il rapporto ha messo in evidenza che l’87% dei PUFA è utilizzato negli integratori alimentari e il 13% negli alimenti. I probiotici sono stati consumati tradizionalmente sotto forma d’integratori alimentari in India, ma yogurt e gelati stanno diventando popolari, mentre il mercato degli enzimi è cresciuto dell’11% dal 2007 al 2008. Frost & Sullivan ha fatto osservare che la recessione economica globale non ha avuto un forte impatto sul mercato degli enzimi indiani: gli Stati Uniti, l’Unione europea e il Giappone rimangono mercati forti e Cina, Corea del Sud, India e Taiwan offrono buone opportunità di crescita.

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notizie dal mondo

Nuove applicazioni alimentari approvate dall’UE Lo Standing Committee On The Food Chain and Animal Health (SCFCAH) dell’Unione europea ha votato all’unanimità l’approvazione per nuove applicazioni alimentari del life’sDHA della Martek Biosciences in Europa. Questa decisione permette nuovi utilizzi dell’olio di alga ricco in DHA nei prodotti da forno, nelle barrette di cereali e nelle bevande, comprese quelle a base di latte, nei 27

stati membri dell’Unione ampliando l’attuale gamma di categorie, approvata nel 2003, che comprende i cereali per la prima colazione, i condimenti spalmabili, i prodotti lattiero caseari (escluse le bevande a base di latte) e gli integratori alimentari. Attualmente ci sono più di 30 alimenti, bevande e integratori che contengono life’sDHA disponibili nell’Unione europea.

Cognis autorizzata all’utilizzo di due nuovi ingredienti attivi InterMed Discovery (IMD) ha concesso a Cognis la licenza per l’utilizzo di un nuovo ingrediente funzionale che sembra essere promettente nell’area della gestione del peso e di un altro che fornisce effetti benefici per la salute cardiaca. Utilizzando la sua piattaforma tecnologica, IMD è in grado di correlare le strutture chimiche con l’attività biologica su vasta scala (IMD Bioprofiling) e, durante la loro collaborazione, IMD e Cognis hanno utilizzato questa piattaforma per identificare nuovi ingredienti funzionali attivi per applicazioni alimentari specifiche. Le ultime conquiste hanno por-

tato alla scoperta di due prodotti naturali che sono in sintonia con le tendenze globali per la gestione attiva del peso e per un approccio pro-attivo alla salute cardiaca. Cognis possiede l’autorizzazione per l’utilizzo di questi due ingredienti attivi che si sono dimostrati molto promettenti in vitro e in studi preclinici in vivo il primo e in vitro il secondo. Con questi due ingredienti attivi, Cognis ha potenziato il proprio portfolio nell’importante mercato in crescita degli ingredienti per gli alimenti funzionali e le industrie degli integratori dietetici.

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Pareri EFSA sulle indicazioni “funzionali generiche” sulla salute L’EFSA ha pubblicato una prima serie di pareri riguardo l’elenco di indicazioni “funzionali generiche” sulla salute compilato dagli Stati membri e dalla Commissione europea. Esperti del gruppo scientifico dell’EFSA sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie (NDA) hanno esaminato le prove scientifiche relative a oltre 500 indicazioni. Tali pareri contribuiranno alle decisioni relative all’autorizzazione delle indicazioni sulla salute da parte della Commissione europea e degli Stati membri. I pareri forniscono consulenza scientifica su 523 indicazioni sulla salute relative a oltre 200 alimenti e componenti alimentari come vitamine e minerali, fibre, grassi, carboidrati, batteri “probiotici” e sostanze botaniche. Per circa un terzo delle indicazioni, gli esiti delle valutazioni sono stati positivi, in quanto vi erano prove scientifiche sufficienti a sostegno delle indicazioni. Le valutazioni positive riguardano principalmente le funzioni svolte da vitamine e minerali, ma anche fibre dietetiche, acidi grassi per il mantenimento dei livelli di colesterolo e gomme da masticare senza zucchero per il mantenimento della salute dei denti. L’esito sfavorevole di quasi la metà

delle valutazioni è legato a una carenza di informazioni sulla sostanza su cui si fondava l’indicazione, ad esempio batteri “probiotici” e ingredienti botanici. Non potendo identificare con chiarezza la sostanza in questione, il gruppo di esperti non è stato in grado di accertare se le prove scientifiche fornite all’EFSA si riferissero alla stessa sostanza per la quale venivano vantati benefici sulla salute. Commentando questi primi risultati, il professor Albert Flynn, presidente del gruppo di esperti scientifici NDA dell’EFSA ha dichiarato: “La consulenza scientifica indipendente dell’EFSA contribuirà a garantire che le indicazioni sulla salute sui prodotti alimentari siano veritiere e aiutino i consumatori verso scelte dietetiche salutari. Tali pareri scientifici saranno alla base delle future decisioni della Commissione e degli Stati membri in merito all’autorizzazione di indicazioni sulla salute”. Da luglio a dicembre 2008, l’EFSA ha ricevuto dalla Commissione europea un elenco provvisorio di 4.185 indicazioni da valutare. Tale elenco rappresentava l’esito di un processo di consolidamento effettuato dalla Commissione dopo aver esaminato oltre 44.000 indicazioni tra-


smesse dagli Stati membri. Il gruppo di esperti scientifici sta procedendo all’adozione e alla pubblicazione dei pareri scientifici sulle indicazioni restanti in elenco. L’EFSA è in

contatto con la Commissione europea per definire un calendario di ultimazione dei lavori più preciso, che tenga conto di ulteriori possibili indicazioni da valutare.

Gli antiossidanti non sono associati al rischio di melanoma Sul numero di agosto della rivista Archives of Dermatology è stato pubblicato un rapporto secondo il quale gli integratori di antiossidanti non sembrano essere associati all’aumentato rischio di melanoma. Un recente test randomizzato sugli antiossidanti nella prevenzione del cancro ha messo in evidenza che l’integrazione giornaliera con dosi nutrizionalmente appropriate di vitamine C ed E, beta-carotene, selenio e zinco sembravano associate all’aumento di rischio di melanoma nelle donne. Dal momento che una stima di adulti americani compresa tra il 48 e il 55% assume regolarmente integratori di vitamine e minerali, i potenziali effetti dannosi di questi nutrienti è allarmante. Maryam M. Asgari e collaboratori della Kaiser Permanente Northern California, Oakland, USA, hanno esaminato l’associazione tra antiossidanti e melanoma in 69.761 soggetti che stavano partecipando allo studio VITAL (Vitamine e stile di vita) con l’obiettivo di sviscerare l’uso di integratori e il rischio di cancro. All’inizio dello

studio, tra il 2000 e il 2002, i partecipanti hanno compilato un questionario di 24 pagine riguardo i fattori dello stile di vita, la storia delle malattie, la dieta, l’uso d’integratori e altri fattori di rischio per il cancro.

L’assunzione di complessi multivitaminici e di integratori, compresi il selenio e il beta-carotene, durante i 10 anni precedenti non era stata associata al rischio di melanoma né negli uomini né nelle donne. In questo nuovo lavoro, i ricercatori hanno anche esaminato il rischio di melanoma associato all’uso a lungo termine d’integratori a base di beta-carotene e selenio a dosi confrontabili a quelle dello studio precedente e non hanno riscontrato alcuna associazione. In particolare l’esame dei livelli nel sangue di beta-carotene, vitamina E e selenio non ha evidenziato alcuna associazione con il conseguente rischio di melanoma.

La carenza di omega-3 causa 96.000 morti all’anno negli Stati Uniti La carenza di omega-3 è la sesta principale causa di morte negli Stati Uniti, più dannosa dell’assunzione in eccesso dei grassi trans, secondo quanto pubblicato sul Public Library of Science Medicine Journal, vol. 6, aprile 2009. I ricercatori dell’Università di Harvard hanno studiato 12 fattori di rischio dietetici, di stile di vita e metabolici, quali il fumo di sigaretta o l’alta pressione sanguigna e hanno utilizzato modelli matematici per prevedere quante morti si sarebbero potute evitare se fos-

sero state osservate pratiche migliori. Lo studio, sovvenzionato dai Centers for Desease Control and Prevention (CDC) attraverso l’Association of Schools of Public Health, ha esaminato i dati, dal 2005, del National Health Center for Health Statistics degli Stati Uniti. I ricercatori hanno determinato che ci sono state 72.000-96.000 morti ogni anno causate della carenza di omega-3 rispetto alle 63.000-97.000 dovute a diete con elevati grassi trans. Questa analisi rafforza quan-

to già saputo da tempo, cioè che la dieta ha un impatto tremendamente forte sulla salute e sulla longevità e che il consumo di omega-3 è molto lontano dall’essere adeguato tra gli americani. Ma è stata messa in dubbio la precisione delle scoperte a causa dei fattori complessi che non sono stati affrontati: infatti, le malattie croniche e le morti associate sono multifattoriali. Per esempio, è difficile dire se è responsabile la carenza di frutta e ortaggi o l’eccesso di alimenti a base di carne. Inoltre, lo studio non prende in considerazione un altro fattore importante quale la vitamina D. Sono necessari ulteriori studi clinici che spieghino perché l’omega-3 sia così efficace in modo da poter stabilire un’assiunzione dietetica di riferimento per gli omega-3, sia per la forma EPA (acido eicosapentenoico) che per quella DHA (acido docoesanoico). Tra gli altri fattori di rischio, il più pericoloso è il fumo di sigaretta con 436.000500.000 morti, seguiti dal­ l’e­levata pressione sanguigna (372.000-414.000), dal­ l’obesità (188.000-237.000), dall’inattività fisica (164.000222.000), dal­l’elevata concentrazione di glucosio nel sangue (163.000-217.000), dall’elevata concentrazione di LDL nel sangue (94.000-124.000) e dall’elevata assunzione di sale (97.000-107.000). Gli altri fattori di rischio presi in esame sono stati l’uso di alcool e la scarsa assunzione degli acidi grassi polinsaturi e di frutta e ortaggi.

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notizie dal mondo

Miglioramento del seno? In seguito a una richiesta di The Natural Push-Up Company, presentata ai sensi dell’Articolo 13 del Regolamento (CE) n. 1924/2006 tramite la competente Autorità dei Paesi Bassi, è stato chiesto al gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie, di esprimere un parere in merito alla fondatezza scientifica della dichiarazione sulla salute relativa a compresse e capsule di Natural Push-Up per il miglioramento del seno. Il campo di applicazione della domanda riguarda l’indicazione sulla salute basata sulle nuove prove scientifiche e include la richiesta di protezione dei dati del proprietario. Gli alimenti oggetto della dichiarazione sulla salute sono due prodotti: compresse Natural Push-Up (NPU) e capsule NPU contenenti luppolo, come principio attivo. Il gruppo di esperti scientifici ritiene che questi prodotti alimentari, oggetto dell’indicazione sulla salute, sono sufficientemente caratterizzati. L’effetto dichiarato consiste nel miglioramento del seno rendendolo più sodo e abbondante. La popolazione target è costituita dalle donne tra i 18 anni e la menopausa. Il gruppo di esperti scientifici ritiene che le prove fornite non stabiliscono che un seno più sodo e abbondante sia indice di funzio-

nalità mammaria o sia benefico per la salute umana. La richiesta contiene due relazioni di studi clinici randomizzati controllati, che sono riservati, uno studio analitico pubblicato sul sito web della società, e uno studio sui ratti. Lo studio analitico e lo studio nei ratti,

non sono considerati pertinenti per la domanda. Il gruppo di esperti scientifici ritiene che le carenze significative di questi due studi d’intervento limitano il loro valore come fonte di dati per dimostrare l’effetto dichiarato. Il gruppo di esperti scientifici conclude che non è stata stabilita una relazione di causa ed effetto tra compresse e capsule di Natural Push-Up e il miglioramento del seno.

Fiera italiana della nutraceutica Dal 26 al 28 ottobre 2010 a Fieramilanocity si terrà NUCE International, la prima mostraconvegno nell’area del Mediterraneo dedicata all’industria nutraceutica, cosmeceutica e delle bevande e alimenti funzionali. Una recente ricerca di AcNielsen rileva che in tutto il 2008 l’intera catena produttiva di nutraceutici e integratori alimentari ha generato in Italia un giro d’affari di circa 1,4 miliardi di euro registrando una crescita rispetto al 2007 dell’11%. Solo nel settore degli integratori alimentari, le 932 aziende italiane del settore, con 92,4 milioni di confezioni vendute hanno prodotto un fatturato di tutto rispetto: 1,2 miliardi di euro, pari a una crescita dell’8,7%. A questi importi si aggiungono 300 milioni di euro derivanti dalla vendita di circa 30 milioni di

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pack attraverso il canale delle erboristerie e della GDO. Su tutto questo punterà i riflettori il salone del Mediterraneo dedicato all’industria nutraceutica, cosmeceutica e degli alimenti funzionali; la manifestazione offrirà una vetrina di eccellenza per tutti gli operatori del settore: i produttori, i rivenditori, i distributori e per tutte le aziende che operano nel settore degli ingredienti, materie prime, servizi e prodotti relativi a nutraceutica, farmaceutica, dietetica, cosmesi, alimenti funzionali, cura della persona, prodotti naturali, e poi attrezzature per l’analisi e il laboratorio e servizi. Questi comparti sono in sviluppo e offrono notevoli opportunità di investimento. In particolare, il mercato mondiale dei nutraceutici è in forte aumento e, secondo i dati

del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), i tassi di crescita annuali sono superiori al 30%. Secondo CORDIS -– il Servizio di informazione della Commissione Europea in materia di ricerca e sviluppo per la scienza -– nel mondo il mercato vale già oltre 50 miliardi di euro. I leader nel settore sono Stati Uniti e Giappone, ma anche i Paesi dell’Unione europea sono in espansione e l’interesse è sempre maggiore. In Francia, per esempio – uno dei Paesi più attenti alla nutraceutica –, da un’inchiesta dell’Istituto IPSOS è emerso che il 52% dei consumatori è interessato agli effetti degli alimenti sulla salute. In Italia, secondo l’indagine AcNielsen, il grande successo di mercato di questo settore produttivo deriva essenzialmente da due fattori: da un lato l’aumentata sensibilità degli italiani verso la cura del proprio benessere e, dall’altro, la possibilità di acquistare questi prodotti salutistici nei supermercati e nelle parafarmacie. Infatti, circa un italiano su tre acquista integratori alimentari: su 100 almeno 18 li consuma con regolarità da anni, 62 su 100 da oltre due anni, e 14 su 100 da più di un anno. “Anche alla luce di questi dati – spiega Marco Pinetti, presidente di Artenergy Publishing, società organizzatrice della fiera – abbiamo voluto creare un grande appuntamento annuale, di altissimo livello professionale e scientifico per dare finalmente anche all’Ita-


lia una manifestazione di settore. NUCE International è infatti un evento di respiro internazionale che punta al mercato interno e del Mediterraneo. Il progetto prevede il coinvolgimento delle principali associazioni di categoria, delle università, degli enti e delle istituzioni pubbliche di riferimento. Stiamo creando un comitato scientifico composto dai più autorevoli esponenti del mondo produttivo, delle istituzioni e della ricerca che ci consentirà di elaborare un fitto programma convegnistico e, in generale, i principali contenuti di una manifestazione che si confronterà sui temi dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo del mercato. Insomma, un evento B2B che sarà in grado di attirare decine di migliaia di visitatori internazionali”.

NUCE International 2010 si svolgerà nei padiglioni di Fieramilanocity su un’area di oltre 10.000 m2 espositivi, in contemporanea alla seconda edizione di Biotech Expo, l’evento Internazionale e Conferenza sulle Biotecnologie. E per soddisfare ancora di più le esigenze degli operatori, la manifestazione metterà a disposizione un esclusivo strumento: il servizio di partnering, che consente agli utenti di fissare decine di incontri mirati oneto-one tramite il migliore software a livello mondiale, in grado di personalizzare l’agenda individuando gli interlocutori più adatti da incontrare in fiera ai quali proporre collaborazioni, joint-venture, tecnologie, ricerche, nuovi prodotti, consulenze, servizi o progetti di finanziamento.

Le innovazioni dell’industria dolciaria in mostra a Colonia ProSweets Cologne è l’unico salone interamente dedicato a tutti i subfornitori dell’industria dolciaria. Dopo appena tre edizioni è già la più importante piattaforma per gli affari e lo scambio d’informazioni per l’industria dei sub-fornitori. Lo conferma la partecipazione record del 2009: 307 espositori da 28 Paesi; 14.700 visitatori da più di 100 Paesi (il

38% in più rispetto alla seconda e il doppio di quelli della prima edizione). ProSweets Cologne è l’unico salone dedicato esclusivamente all’industria dolciaria; si svolge per quattro giorni a Colonia, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2010 in concomitanza con ISM, la più importante fiera dei prodotti dolciari dove sono presenti, come

espositori, tutti i principali produttori del settore dolciario – che intervengono come visitatori a ProSweets Cologne. È l’unica fiera che copre l’intera gamma di subfornitori dell’industria dolciaria: materie prime e ingredienti; materiali per l’imballaggio e imballaggi; macchine per l’imballaggio; macchine e impianti per l’industria dolciaria; tecniche di refrigerazione e climatizzazione; sicurezza dei prodotti alimentari e management della qualità; automazione, elaborazione dati, tecnologia di comando e regolazione; attrezzature aziendali e ausiliarie; fornitori di servizi, organizzazioni, case editrici; smaltimento/riciclaggio. ProSweets Cologne è la fiera delle innovazioni: quasi due terzi degli espositori presentano prodotti nuovi e al contempo si possono trovare tutte le informazioni sugli ultimi sviluppi e trend. “I dolciumi come premio in tempo di crisi” è un motto più che attuale e che continua a spronare gli operatori del settore. Per quanto possa sembrare strano, i periodi economicamente difficili sono favorevoli all’industria dolciaria. Anche per dolciumi e snack i consumatori sono sempre più attenti a scegliere prodotti sani. A questa tendenza legata ai prodotti non si sottrae certo l’esigenza di sostenibilità nella produzione di prodotti dolci e salati: del resto una produzione che non sciupa risorse è anche più commerciabile. La sostenibilità è decisamente in voga anche in questo settore e viene accolta favorevolmente dai clienti.

Programma collaterale Già il primo giorno della fiera un Forum della DLG tratterà il tema “Problematiche sensoriali nella produzione dolciaria”. In collaborazione con la rivista specializzata “Food Design”, ProSweets Cologne presenta il Forum “Ingredienti per prodotti dolciari & Packaging”. Costituito da quattro sezioni tematiche, si terrà il secondo e il terzo giorno della fiera. Tutte le conferenze saranno tenute in inglese, considerato l’importante ruolo internazionale di ProSweets Cologne e dei suoi visitatori. Gli operatori in visita a ProSweets potranno accedere liberamente al Forum.

Collettiva italiana In occasione di ProSweets Cologne 2010, Koelnmesse, la filiale italiana della Fiera di Colonia, organizza per la prima volta una collettiva italiana per agevolare tutte le aziende interessate, offrendo numerosi vantaggi sia di tipo organizzativo che logistico. La collettiva rappresenta una valida possibilità per le aziende italiane partecipanti di presentarsi sul mercato estero con una presenza visibile e valorizzatrice del marchio italiano. L’area espositiva italiana occuperà una posizione strategica all’interno del padiglione e prevederà stand preallestiti di varia metratura che comprendono ogni tipo di servizio.

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novembre 2009 - anno 1 - numero 2

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