Tecnica Molitoria maggio 2024

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La nostra tecnologia valorizza tutte le qualità della pasta, all’interno di una gamma completa di linee che rispondono a qualsiasi richiesta del settore.  Insieme, per ogni esigenza, la soluzione più avanzata.

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TUTTO IL MEGLIO DELL’INNOVAZIONE ellittica.it
www.storci.com ISSN0040-1862 MOLITORIA sili - molini - mangimifici - pastifici 10064 PINEROLO - ITALIA - Tel. 0121393127 - info@chiriottieditori.it Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 05/2024 - IP TECNICA Anno 75 - n. 5 maggio 2024 ISSN0040-1862 2024
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Processi innovativi per la produzione di pasta di riso integrale parboiled da cultivar a differente contenuto di amilosio

Federica Taddei - elena Galassi - chiara naTale

Francesca nocenTe - l aura Gazza*

CREA Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari

Via Manziana 30 - 00189 Roma - Italia

*email: laura.gazza@crea.gov.it

Parole chiave: riso integrale, micronizzazione, turboseparazione, parboilizzazione, pasta di riso

SOMMARIO

La pasta di riso è tra gli alimenti senza glutine più richiesti e nella sua produzione sono solitamente necessari additivi e processi tecnologici specifici in grado di migliorarne le proprietà nutrizionali e sensoriali. In questo lavoro, due varietà di riso con diverso contenuto di amilosio, sono state sottoposte a parboilizzazione, micronizzazione e turboseparazione della farina per ottenere pasta di riso integrale, utilizzando un impianto di pastificazione tradizionale. Sono state prodotte due tipologie di pasta, una da farina integrale micronizzata, e l’altra da farina di riso raffinata arricchita con il 15% della frazione fine derivante dal processo di turboseparazione. Le paste del genotipo ad alto contenuto di amilosio hanno mostrato il più alto contenuto di amido resistente ed il minore indice glicemico predetto e, in particolare, quella ottenuta dalla farina raffinata arricchita con frazione F presentava caratteristiche sensoriali paragonabili alla pasta di semola di grano duro.

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Fig. 5 - Paste cotte di riso: 85% farina raffinata + 15% frazione F di Gladio (A) e Ronaldo (B); 100% sfarinato integrale micronizzato di Gladio (C) e Ronaldo (D); pasta di semola di grano duro (E).

È comunque interessante sottolineare come l’aggiunta del 15% della frazione F, la più ricca in proteine (9,8% in Gladio e 8,9% in Ronaldo), abbia contribuito ad un incremento del contenuto proteico nella pasta da essa derivata (Fig. 4). Le due tipologie di pasta hanno mostrato differenze del contenuto in fibra; in particolare le paste ottenute da sfarinato micronizzato avevano un contenuto in fibra superiore rispetto a quelle arricchite con la frazione F. Infatti, sebbene la frazione F fosse la più ricca in fibra tra gli sfarinati ottenuti (circa 12% in Gladio e 8% in Ronaldo), l’arricchimento al 15% non ha permesso di raggiungere il contenuto di fibra presente nelle farine integrali micronizzate di Gladio (6,2%) e Ronaldo (5,2%) (Fig. 4). Bisogna comunque

evidenziare che il contenuto di fibra delle paste arricchite con la frazione F era pari a 4,5%, valore tale da poter definire l’alimento come “fonte di fibra”. L’attività antiossidante misurata sulle due tipologie di pasta non ha evidenziato differenze, indicando come l’arricchimento con il 15% della frazione F abbia consentito alla pasta di raggiungere valori di capacità antiossidante comparabili con quelli della pasta ottenuta con lo sfarinato integrale micronizzato. Il contenuto di ceneri misurato sulle paste è risultato in tutti e quattro i campioni nel limite legale italiano per la pasta integrale di grano duro (1,8%) (Fig. 4).

Inoltre, tutti gli spaghetti di riso prodotti nel presente studio hanno presentato indici di giallo (b*) compresi tra 23 e 26, valori considerati buoni anche per la pasta di semola; questo ottimo risultato è probabilmente dovuto alla reazione di Maillard avvenuta a seguito della parboilizzazione. Oltre a ciò, l’applicazione del calore, insieme alla presenza degli strati cruscali, ha portato ad un aumento dei valori di indice di bruno e di rosso nelle due formulazioni di pasta di riso rispetto a quelli riscontrati nella pasta di semola di grano duro. Entrambe le paste mostravano comunque un colore simile a quello della pasta di grano duro, caratteristica molto apprezzata dai consumatori abituali di pasta (Fig. 5).

La qualità in cottura delle paste di riso è stata confrontata con quella della pasta di semola. Il tempo ottimale di cottura, valutato come il tempo necessario per la scomparsa del nucleo centrale degli spaghetti, è risultato significativamente più alto nella pasta di semola (10’30’’) rispetto a quelle di riso (8’50’’ nelle paste da farina integrale microniz-

48 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

cereali

Semi oleosi: previsioni per la campagna 2024/25 nell’Unione Europea

Dall’ultimo bollettino della Global Agricultural Information Network (GAIN) si prevede che per il 2024/25 la superficie totale dell’UE destinata ai semi oleosi rimarrà stabile. La ripresa della coltivazione della soia e l’aumento delle piantagioni di girasole quasi compensano la diminuzione della superficie coltivata a colza. Supponendo una resa media di soia inferiore rispetto alle buone rese dell’attuale anno e una resa media comparabile di colza e girasole, si prevede che la produzione totale di semi oleosi diminuirà dell’1%. La domanda di semi oleosi e di prodotti a base degli stessi è ancora elevata, ma il calo dei prezzi della colza e gli elevati costi di produzione hanno portato ad una minore redditività dei semi di colza. Di conseguenza, gli agricoltori preferiscono la coltivazione di soia e girasole che necessitano di meno input e, nel caso del girasole, sono più resistenti alla siccità. Inoltre, le condizioni di umidità in autunno hanno impedito la semina di alcune colture invernali. Nella maggior parte delle regioni dell’UE, le condizioni di crescita sono state finora favorevoli, ad eccezione

52 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

Panoramica sul mercato dei cereali

Dal bollettino di aprile del Dipartimento statunitense dell’Agricoltura USDA emerge che, per il 2023/24, la produzione globale di grano è prevista in aumento, anche se ancora inferiore al record dello scorso anno, specie per UE, Moldavia e Pakistan, con una crescita delle importazioni per Algeria, Pakistan, UE e Indonesia, e delle esportazioni verso Ucraina, Russia, Egitto e Australia. Il consumo globale record si innalzerà con un aumento del consumo di cibo, sementi e industria in India. Le scorte globali sono in calo, ancora al livello più basso dal 2015/16. La previ-

sione del prezzo stagionale all’origine negli Stati Uniti diminuirà di 5 centesimi, fino a 7,10 $/bushel.

Riso

La produzione globale aumenterà, soprattutto per i raccolti più grandi di Bangladesh e Filippine, con importazioni totali pressoché invariate e aumenti per Vietnam e Burkina Faso, che compensano le diminuzioni per Bangladesh e Cina. Le esportazioni cresceranno, guidate dagli aumenti per Birmania, Cambogia, Stati Uniti e Vietnam, con un calo

54 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

I cambiamenti climatici su rese, produzione ed esportazioni di mais e soia in USA

Su USDA ERS Amber Waves è stato presentato uno studio in cui i ricercatori dell’Economic Research Service (ERS) del Dipartimento Statunitense dell’Agricoltura (USDA) hanno analizzato il modo in cui i cambiamenti climatici potrebbero influenzare i futuri rendimenti di mais e soia negli Stati Uniti.

Partendo dal 2016 come anno base, si è stimato un aumento delle rese di mais, ma una diminuzione di quelle di soia entro il 2036, cambiamenti che influenzerebbero le esportazioni di mais e soia degli Stati Uniti. Si prevede che le esportazioni di mais aumenteranno dello 0,36% entro il 2036, mentre le esportazioni di soia diminuiranno dell’1,17% per un calo per le due colture di 256 milioni di dollari. Le rese del mais aumenteranno del 3,1%, rappresentando una crescita della resa storicamente lenta rispetto ai decenni precedenti. Al contrario, la resa della soia dovrebbe diminuire del 3%, con un’evoluzione anche nell’uso dei terreni per la produzione di mais e soia: si pianteranno meno acri di mais, mentre si prevede che i produttori di soia aumenteranno la superficie coltivata per compensare l’impatto della prevista diminuzione della resa. I risultati della resa hanno implicazioni anche per le esportazioni. Entro il 2036, si prevede che quelle di mais aumenteranno dell’equivalente di 63 milioni di dollari, con spedizioni aggiuntive ver-

so Cina (18 milioni di dollari), Messico (9 milioni), Giappone (4 milioni), Corea del Sud (4 milioni) e altri paesi (28 milioni). Tuttavia, le esportazioni di semi di soia potrebbero scendere di 319 milioni tra tutti i partner commerciali. Nel 2020 gli Stati Uniti hanno contribuito all’offerta globale di mais più di Cina, India e Russia insieme. La produzione di soia è stata superata solo dal raccolto brasiliano, rendendo gli USA uno dei principali produttori ed esportatori di mais e soia.

cereali vol. LXXV - Tecnica Molitoria maggio 2024 57

macinazione

Lavorazione, composizione e proprietà tecnologiche delle farine di miglio perlato

Il miglio perlato (Pennisetum glaucum (L.) R. Br.) è un cereale privo di glutine con potenziale utilizzo in sicurezza alimentare e nutrizione umana; tuttavia, è ancora sconosciuto all’industria alimentare e alla maggior parte dei consumatori. In un lavoro apparso su Journal of Food Process Engineering, ricercatori brasiliani hanno studiato tre metodi di lavorazione (decorticazione, germogliazione ed estrusione), al fine di valutare l’impatto della lavorazione sulle caratteristiche nutrizionali e tecnologiche delle farine di miglio perlato.

Sono stati valutati gli effetti dei metodi di lavorazione su distribuzione granulometrica, composizione approssimativa, contenuto minerale, densità apparente, indice di assorbimento d’acqua, indice di solubilità in acqua (WSI) e proprietà di impastamento (analizzatore rapido di viscosicità) sulle farine e confrontati con farina grezza integrale. L’intera farina grezza mostrava particelle di dimensioni pari a 355 mm, 62,5% di carboidrati, 12,0% di proteine, 5,6% di lipidi, 8,2% di fibre alimentari e 1,7% di ceneri. La farina decorticata presentava una diminuzione del contenuto di minerali, fibre alimentari e proteine. La farina estrusa presentava il WSI maggiore e il contenuto lipidico e la viscosità dell’impasto minori, mentre la farina germogliata mostrava un basso arretramento, viscosità dell’impasto, contenuto di fitati e un alto contenuto di proteine e fibre alimentari. Le farine decorticate e germogliate presentavano maggiore luminosità, mentre quelle estruse minore L*. La crescente differenza di colore (DELTAE*) tra il miglio perlato grezzo e le farine lavorate è stato germogliato<de corticato<estruso. Andrebbe incentivata la produzione di farina di miglio per diverse applicazioni alimentari, soprattut-

60 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

panificazione

Enzimi nel pane con farina d’orzo

In uno studio pubblicato su the Japanese Society for Food Science and Technology, ricercatori giapponesi han no prodotto pane con farina d’orzo avente la stessa qualità panifica bile di quello di frumento, anche quando il contenuto di farina d’orzo era au mentato dal 20 al 30%. È emerso che se nel pa ne miscelato con farina d’orzo si aumenta la pro porzione di farina, le proprietà di espansione e l’appetibilità di minuiscono: le prime sono influen zate dalle pareti cellulari dell’en dosperma, dure e spesse, formate da fibre alimentari. Poiché si pensava che i frammenti e le particelle di tali pareti, generati dalla macinazione (frantumazione), inibissero l’estensione della fase continua del glutine nell’impasto, è stato aggiunto un enzima alimentare che degrada le fibre per frantumarle e raffinarle ulteriormente. Tuttavia, si prevedeva che tale aggiunta riducesse la fibra alimentare, in particolare il beta-glucano. È così stato esaminato

un nuovo metodo di aggiunta di enzimi che mira sia a migliorare le proprietà di espansione del pane miscelato con farina d’orzo, sia a sopprimere la diminuzione della fibra, e sono state valutate le condizioni ottimali per raggiungere tali obiettivi. Dopo l’aggiunta, il tasso di espansione è migliorato in media del 10% e la diminuzione del contenuto totale di fibre è stata limitata a circa il 20%.

62 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

Reologia dell’impasto di grano saraceno

La farina di grano saraceno è uno pseudocereale impiegabile per migliorare il valore nutrizionale degli alimenti, come il pane. Tuttavia, sostituire la farina di frumento può essere difficile a causa della potenziale perdita della qualità tecnologica del prodotto finale.

Ricercatori irlandesi hanno valutato l’effetto della farina di frumento sostituita da quella di grano saraceno su reologia dell’impasto e qualità del pane durante il processo di raffermamento. La farina di frumento è stata sostituita con quella di grano saraceno allo 0, 10, 20 e 30% e sono state analizzate: proprietà di miscelazione, profilo di viscosità, consistenza del gel, comportamento reologico, pro -

prietà di estensibilità, struttura interna (microscopia a cellule C e confocale), volume specifico, densità e profilo della consistenza della mollica. L’aumento della quantità di grano saraceno ha ridotto assorbimento di acqua della farina (p<0,05), stabilità dell’impasto e tempo di sviluppo, con un aumento dell’indebolimento del glutine, come evidenziato dalla diminuzione dei valori di C2 (forza proteica) di Mixolab. Di conseguenza, l’impasto risultava meno resistente all’allungamento, con scarsa estensibilità. Il profilo di viscosità più elevato della pasta di amido è stato osservato con un livello di inclusione di grano saraceno del 30%, che può portare a un processo di raffermamento più rapido. Nella valutazione reologica è stato osservato un comportamento solido ed elastico, suggerendo un’interazione tra fibra e amido di grano saraceno con le proteine del glutine. Nonostante si siano verificati cambiamenti nella reologia dell’impasto, la qualità del pane è rimasta invariata a livelli fino al 20% di grano saraceno (p>0,05), con volume specifico, densità, struttura interna e profilo di consistenza simili rispetto al pane di controllo (0% di grano saraceno).

Dai risultati pubblicati su Food Structure è emerso che il grano saraceno si è rivelato un valido sostituto della farina di frumento, con cambiamenti minimi nel comportamento dell’impasto e nel mantenimento della qualità tecnologica del pane, migliorando il profilo nutrizionale e aumentando il contenuto di fibre e gli aminoacidi essenziali totali.

64 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

pasta

Artigianale vs industriale

Alcune persone con sensibilità al glutine (o al grano) non celiache (NCGS) dichiarano di poter consumare pasta artigianale senza manifestare i disagi che provano dopo aver mangiato quella industriale. Le principali differenze risiedono nelle varietà scelte (antiche vs moderne) e nella filiera di produzione (macinazione del grano, idratazione e miscelazione della semola, estrusione o laminazione, essiccazione e confezionamento). Tuttavia, varietà, materia e metodo differiscono in ogni fase. Su Food Research International è apparso uno studio francese in cui è stato analizzato l’impatto di ciascuna di queste fasi su quantità e qualità delle proteine dalla semola alla pasta cotta. Coltivata nelle stesse condizioni, la vecchia varietà (cv. Bidi 17) utilizzata dagli artigiani conteneva molte più proteine rispetto alla moderna (cv. Anvergur), raccomandata dall’industria. Concentrandosi sulla pasta cotta, la macinazione ha avuto un grande impatto sulle proteine non facilmente solubili (proteine solubili DTE): la pasta da grani macinati a pietra aveva meno proteine solubili DTE rispetto a quella da grani macinati a rulli (metodo industriale) e una maggiore quantità di proteine digerite in vitro. La fase di miscelazione ed estrusione ha interessato

le proteine facilmente solubili (proteine solubili in SDS). La quantità di tali proteine era maggiore per la pasta cotta artigianale (estrusione non monitorata) rispetto a quella industriale (estrusione monitorata). Per quanto riguarda l’essiccazione, la proporzione di proteine solubili in SDS era maggiore per la pasta essiccata a bassa temperatura (metodo artigianale), rispetto a quella essiccata ad alta temperatura (metodo industriale). Pertanto, l’osservazione che la pasta cotta artigianale sarebbe più digeribile di quella industriale sembra dovuta principalmente alla varietà (61%), in misura minore alla macinazione su molino a pietra (22%) e all’estrusione in condizioni non controllate (16%) e poco (1%) all’essiccazione a bassa temperatura e quindi più lunga.

68 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

Farina di castagne d’acqua nei noodle di frumento

Su Italian Journal of Food Science è apparso uno studio in cui i ricercatori del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria hanno preparato dei noodle per il ramen, integrando parzialmente la farina di frumento con quella di castagne d’acqua (WCF), a livelli del 30, 40 e 50% p/p. Sono stati studiati composizione, impasto e indici farinografici delle miscele. I noodle sono stati analizzati per colore, eliminazione dei radicali e caratteristiche funzionali. Il tempo per lo sviluppo dell’impasto, la stabilità e il numero di qualità del farinografo sono diminuiti da 5,250±0,07 a 1,20±0,01 min, da 6,45±0,07 a 1,31±0,01 min e da 81,50±0,71 a 18,50±0,71 dopo la sostituzione. L’aumento statisticamente significativo di temperatura di impasta-

mento (da 60,91±0,01 a 72,05±0,07°C), viscosità di picco (da 1.094,05±0,07 a 1.099,25±0,35 unità Brabender, BU), perdita (da 310,05±0,07 a 376,05±0,07 BU), viscosità dei noodle caldi (da 782,05±0,07 a 996,10±0,14 BU) e freddi (da 1.548,10±0,14 a 1.701,25±0,35 BU) è stato trovato con l’aggiunta di WCF. Il ramen non tradizionale ha mostrato un miglioramento di fibre, potenziale antiossidante e contenuto di minerali con una riduzione della percentuale di grassi e del conteggio calorico. I dati sulla variazione del colore erano: L* (66,35-57,86), a* (0,24-2,08) e b* (4,034,47). I punteggi edonistici della consistenza variavano tra 8,38 e 7,57 con l’incremento del livello di farina di castagne. La durezza dei campioni variava tra 13,9 e 19,8 N.

70 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

mangimi

Inclusione

di flavonoidi

In uno studio apparso su Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition ricercatori sudcoreani hanno valutato l’impatto di dosi graduate di quercetina (QS) su efficienza della crescita, ritenzione dei nutrienti, punteggio fecale, punteggio delle lesioni del cuscinetto plantare, cenere della tibia e qualità della carne. In un test di 32 giorni, un totale di 576 polli Ross 308 di 1 giorno sono stati assegnati arbitrariamente con un peso corporeo medio di 41±0,5 g. Lo studio prevedeva quattro trattamenti dietetici con otto ripetizioni di 18 animali per

recinto e una dieta basale contenente 0, 0,02, 0,04 e 0,06% di QS. All’aumentare del dosaggio QS, il peso corporeo tendeva a crescere in modo lineare nei giorni 9-21 (p=0,069) e nel periodo complessivo (p=0,079).

Allo stesso modo, l’assunzione di mangime è aumentata (p=0,009) con la crescita delle dosi di QS nei giorni 9-21. Si è verificato un miglioramento nella digeribilità della sostanza secca (p=0,002) e dell’energia (p=0,016) dopo la somministrazione di QS.

Tuttavia, il punteggio relativo alle feci e alle lesioni del cuscinetto plantare non ha mostrato risultati significativi (p>0,05). Dando ai polli una quantità graduata di QS, il peso relativo degli organi del muscolo pettorale (p=0,009) e della milza (p=0,006) è incrementato, la luminosità del colore della carne è aumentata (p=0,015), il rossore tendeva a migliorare (p=0,065) e la perdita di gocciolamento è diminuita (p=0,015).

L’inclusione di QS nella dieta di livello graduale ha portato a miglioramenti in efficienza della crescita, assorbimento dei nutrienti, qualità della carne e ceneri di tibia, il che lo rende un additivo alimentare benefico per i polli.

72 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV

Larve essiccate di mosca soldato nera

Identificare mangimi alternativi per sostituire le fonti di nutrienti convenzionali nelle diete del pollame è fondamentale per soddisfare la crescente domanda di mangimi.

Ricercatori canadesi hanno condotto un esperimento di 17 settimane con tre diete, tra cui 0 (controllo), 10 e 18% di larve essiccate di mosca soldato nera con grasso intero (DBSFL), per valutare l’efficienza produttiva e la sicurezza alimentare dell’utilizzo delle larve per la sostituzione parziale (50%) e totale (100%) della farina di soia e per la sostituzione del 90% dell’olio di soia nelle diete per galline ovaiole. Trenta galline (di età compresa tra 18 e 36 settimane) sono state distribuite in due rimorchi mobili per livello di trattamento. Sono stati esaminati: aumento di peso, consumo di mangime, produzione e pe-

so delle uova, rapporti di conversione del mangime, parametri di benessere degli animali, ematologia e metaboliti del sangue, microbiologia fecale e peso del tratto digestivo. Le galline di controllo hanno avuto aumenti di peso più elevati, hanno deposto uova più grandi, consumando meno mangime e hanno avuto rapporti di conversione del mangime inferiori rispetto a quelle DBSFL al 18%. Tuttavia, le performance produttive delle DBSFL al 10% non erano diverse dal controllo in molti dei parametri considerati (ad esempio, produzione di uova o HDEP).

Dai risultati pubblicati su Agriculture è emerso che la sostituzione parziale della farina e dell’olio di soia con DBSFL mantiene l’efficienza produttiva, la sicurezza dei mangimi e lo stato di salute e benessere delle galline.

mangimi vol. LXXV - Tecnica Molitoria maggio 2024 73

Le selezionatrici ottiche purosangue italiane macchine

Azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di selezionatrici ottiche per grano, riso, legumi e, in generale, per la cernita e pulizia di qualsiasi tipo di prodotto secco o granulare, grazie al lavoro di ricerca e sviluppo svolto internamente, IST 2000 offre le selezionatrici ottiche IST con le più sofisticate tecnologie di visione artificiale, che sono in grado di riconoscere e separare qua-

lunque difetto o alterazione. Tramite telecamere digitali ad alta risoluzione e a infrarosso, il prodotto viene ispezionato in ogni caratteristica: colore, dimensione, forma e superficie. Il software, basato sull’Intelligenza Artificiale, permette all’utente la creazione di ricette in maniera semplice e senza l’ausilio del tecnico specializzato. Le selezionatrici ottiche riconoscono e consentono di separare, con precisione, i prodotti conformi da quelli che presentano alterazioni o da corpi estranei, come i residui di guscio da noci, mandorle, nocciole e pistacchi, o rimuovere veccia, orzo e altre alterazioni dal grano e altri cereali.

Le applicazioni sono molteplici, sia in campo alimentare che in altri settori, compresa l’industria della plastica e, in particolare, nel settore del riciclaggio, dove si esegue la selezione di scaglie di PVC e PET.

La serie Infinity Plus è la più diffusa nel settore molitorio, trovando impiego sia nei molini a duro che in quelli a tenero. Disponibile in 8 modelli, da 1 fino a 8 canali, garantisce efficienza e produzione per ogni tipo di lavorazione, da poche centinaia di kg/h, fino a 30 t/h.

80 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV
Selezionatrice ottica Infinity Plus (IST 2000).

Fondo vibrante con scarico ottimale mass-flow certificato

In un settore in cui la costanza del flusso di semole e farine è cruciale per l’efficienza dell’intero processo, il fondo vibrante BAF di Wamgroup facilita la discesa dei materiali sfusi da sili e tramogge, offrendo una serie di vantaggi chiave per migliorare la produttività e ridurre i costi operativi. Una delle caratteristiche distintive è la capacità di mantenere il materiale in movimento in modo uniforme e continuo. Le vibrazioni controllate

applicate al fondo del silo assicurano che le farine fluiscano senza ostacoli durante lo scarico dai sili di stoccaggio. Il design dei fondi vibranti è il risultato di un’esperienza quarantennale sullo studio della discesa delle polveri, per offrire un funzionamento ottimale in qualsiasi contesto industriale. L’ampia gamma di fondi vibranti certificati ATEX e EC1935 permette di soddisfare tutte le esigenze. Inoltre, il fondo vibrante BAF è proget-

82 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV
Fondo vibrante BAF (Wamgroup).

dia dotate di soluzioni di azionamento Nord. L’impianto, con un carico collegato di 1.400 kW, è in grado di macinare fino a 80 t di cereali al giorno ed elaborarne fino a 20 t.

Il progetto challenge

All’Arnreiter Mühle il grano viene macinato e raffinato in vari processi: il molino altamente automatizzato utilizza una gamma di macchinari per vaporizzazione, sgranatura, frantumazione, macinazione, estrazione, tostatura, raffreddamento, asciugatura e pelatura. Attraverso questi trattamenti, la forma e le caratteristiche di cereali e semi vengono modificate per migliorare conservazione, digeribilità e proprietà di cottura, e per ridurre l’amaro. È quindi richiesta una varietà di sistemi di trasporto con soluzioni di guida flessibili per ottenere un trasporto efficiente di materiali particellari e fluidi da una fase alla successiva. Essendo impegnata nella produzione sostenibile, Arnreiter ha cercato di

installare azionamenti robusti e a bassa manutenzione che garantissero una lunga durata e un’operatività continua affidabile.

Poiché le materie prime vengono macinate finemente, l’atmosfera in tutto il molino è arricchita da particelle di polvere. I motoriduttori devono quindi essere antideflagranti. Ricorrendo a un versatile portafoglio di tecnologia di azionamento meccanica, elettrica ed elettronica certificata per l’uso in aree pericolose, Nord Drivesystems ha fornito diversi motoriduttori, oltre a sistemi di azionamento meccatronici integrati per un’operatività distribuita.

La soluzione applicativa di Nord

I motoriduttori Nord azionano elevatori a nastro e a tazze che trasportano materie prime dai sili ai piani superiori fino alle macchine di lavorazione nel molino. Le macchine di processo sono poi alimen-

86 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV
I motoriduttori Nord Drivesystems azionano elevatori a nastro e a tazze. Le soluzioni di azionamento Nord Drivesystems nei molini per cereali.

Nuovo design, nuova struttura, nuove geometrie

General Dies ha rinnovato la pellettatrice Omega 67 – uno dei cavalli di battaglia che ha esemplari in funzione da più di 45 anni –, mettendoci tutta l’esperienza maturata nei 64 anni di attività e raccogliendo accortezze, migliorie, soluzioni tecniche, innovazioni sperimentate, testate e collaudate presso la sede e/o insieme ai clienti. È così che sono stati riposizionati cuscinetti, alberi, pulegge, tenute, cinghie, guarnizioni, circuiti e sistemi di lubrificazione, dispositivi di sicurezza… componenti meccanici, elettrici, pneumatici, elettronici…, tenendo conto di accop-

piamenti, montaggi, manutenzioni, velocità, temperature, sforzi e resistenze che si possono sprigionare nel normale utilizzo, ma anche da possibili errate manovre. Ausili elettrici, aria e lubrificazione sono stati riorganizzati in un unico punto protetto da polveri e da eventuali urti accidentali, e sono stati progettati ampi sportelli incernierati e controllati da dispositivi di sicurezza, per un facile accesso ai punti di controllo e di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sul condotto di alimentazione è stato incorporato un doppio by-pass (di serie

90 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV
Pellettatrice Omega 67 in esposizione in Fiera a Verona (General Dies).

analisi

Sensori a microonde e apprendimento automatico per la rilevazione dei contaminanti

I prodotti alimentari confezionati possono nascondere contaminanti che minacciano la qualità del prodotto, causando il ritiro dal mercato o mettendo a rischio la salute dei consumatori. Per affron-

Sistema a microonde e apprendimento automatico per il rilevamento dei contaminanti alimentari (Wavision).

tare questa sfida, un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica – percorso biennale di eccellenza congiunto del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino – affiancato da Wavision, spin-off del Politecnico di Torino, ha lavorato sul progetto Wavision, soluzione innovativa tramite sensori a microonde e algoritmi di apprendimento automatico (machine learning).

Le aziende alimentari producono volumi sempre più consistenti di alimenti confezionati, con l’aumento proporzionale del rischio di contaminazione. Tutelare la sicurezza dei consumatori permette di mantenere la fiducia e la reputazione del marchio. È essenziale, dunque, individuare la presenza dei contaminanti prima della commercializzazione.

La tecnologia alla base del progetto propone un principio originale di riconoscimento: grazie alla differenza, vista dalle microonde, tra il prodotto da ispezionare e l’eventuale corpo estraneo. Nel caso di avvenuta contaminazione, le microonde vengono alterate in modo che gli algoritmi sviluppati da Wavision ne possano rilevare la presenza. Il principio di rile-

98 maggio 2024 Tecnica Molitoria - vol. LXXV
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