Cronache Cittadine 1393 Giugno 2019

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DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Cardillo CONDIRETTORE: Giulio Iannone www.cronachecittadine.it • post@cronachecittadine.it

ANNO XXX N° 1393 GIUGNO 2019

Periodico di Colleferro, Valmontone, Segni e centri del comprensorio

COLLEFERRO | Nella Sala Aniene

Presentato il Piano di Rigenerazione Urbana della città. È il primo nella Regione Lazio...

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n CONSORZIO RIFIUTI Nominato il nuovo amministratore unico di Minerva

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n MOTOCICLISMO

Quest’anno non si farà la gara Colleferro - Segni

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Nel weekend a Colleferro IV Edizione di “Regionando sulle Radici”

n COLLEFERRO

Un 2 Giugno all’insegna della “cultura”

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L’Amministrazione Comunale di Colleferro ha annunciato importanti novità per l’ospedale: Il finanziamento, da parte della Regione Lazio, di 300mila euro per lavori di ristrutturazione nei re parto di Urologia e di Oculistica. a pag. 5

COPIA OMAGGIO



PRESSO LA REGIONE LAZIO

È stato presentato ufficialmente il Programma di Rigenerazione Urbana del Comune di Colleferro di GIULIO IANNONE

È

stato presentato ufficialmente nella Sala Aniene della Regione Lazio, nella mattinata del 20 Giugno, il programma di rigenerazione urbana del Comune di Colleferro. All’incontro erano presenti l’Assessore all’Urbanistica regionale, Massimiliano Valeriani, il Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e l’Ass. all’Urbanistica, Umberto Zeppa, del Comune di Colleferro, il Presidente del Co mitato Regionale per il territorio Arch. Manuela Manetti ed il Presidente Lazio Innova Paolo Orneli. Un risultato importante conseguito anche grazie all’istituzione di un Ufficio Speciale, all’interno della Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Ur ba nistica, che è stato varato lo scorso anno dall’Amministrazione Zingaretti con l’obiettivo di favorire la piena ed uniforme attuazione della normativa attraverso iniziative di monitoraggio e di proposta, migliorando così tempi e modalità di applicazione della legge regionale da parte dei Comuni. La positiva attività dell’Ufficio Speciale ha permesso di accompagnare i Comuni negli atti di recepimento della legge regionale sulla Rigenerazione urbana: un supporto che ha ricevuto un elevato gradimento da parte degli amministratori locali. Questo nuovo servizio, infatti, promuove misure di formazione e assistenza ai tecnici comunali e agli operatori del settore, cura la programmazione di interventi urbani sostenibili e provvede alla pianificazione e agli adempimenti normativi di progetti speciali e piani di riqualificazione urbanistica. In particolare, il programma di rigenerazione urbana del Comune di Colleferro prevede la realizzazione da parte di soggetti privati di un parco urbano sportivo, spazi ricreativi e natu-

ralistici, zone turistico-ricettive, comparti produttivi e direzionali, ambiti commerciali e residenziali. «L’Ufficio speciale sulla Rigenerazione urbana – ha affermato l’assessore regionale all’urbanistica Massimiliano Valeriani – fornisce una grande sostegno ai Comuni del Lazio: questa legge rappresenta una preziosa opportunità per il recupero di tessuti urbani degradati, la riduzione del consumo di suolo e il miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza sismica degli edifici. Una serie di interventi per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, che la Regione vuole favo-

rire e sostenere, come nel caso del Comune di Colleferro, che oggi ha presentato un vasto programma di riqualificazione delle aree industriali dismesse attraverso gli strumenti della legge regionale 7/2017». «Il Comune di Colleferro – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Sanna – ha già approvato tre delibere di Consiglio per recepire la legge 7/2017. Le delibere sanciscono i contenuti normativi specifici, che sono stati suddivisi in tre ambiti di intervento: le aree industriali dismesse, la delimitazione degli ambiti territoriali urbani denominati “Via Degli Abeti”, “Coste Vicoi” e “Via

Fontana Dell’Oste”, insieme alle disposizioni per il cambio di destinazione d’uso degli edifici ai sensi dell’art. 4 e gli interventi per il miglioramento sismico e per l’efficientamento energetico degli edifici ai sensi dell’art. 5 della legge regionale sulla Rigenerazione urbana. Ora può iniziare a prendere forma quel progetto che consentirà una serie d’interventi, tra cui la riqualificazione di zone depresse della nostra città. Un provvedimento che, siamo certi – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Sanna – contribuirà fortemente al miglioramento del contesto urbano fornendo al tempo stes-

so una risposta all'intero settore edilizio. I principali obiettivi della rigenerazione urbana sono: limitare il consumo di suolo, aumentare e migliorare le dotazioni territoriali mediante l’incremento di aree pubbliche, potenziare le aree esistenti favorendo la mobilità sostenibile, e aumentare la sicurezza dei manufatti esistenti mediante interventi di adeguamento sismico». Il Sindaco ha proseguito il suo intervento rammentando ai presenti e alla stampa «le origine della città di Colleferro e che la maggior parte del territorio è occupato dalla fabbrica, in questi ultimi quattro anni è

stato fatto un grande lavoro di rivalutazione del patrimonio di architettura razionalista civile ma mai si era per davvero iniziato la rigenerazione dell’area industriale abbandonata. Con questo percorso, avviato sin dal nostro insediamento, c’è l’intento di riconquistare e riconsegnare ai cittadini una vastissima area che in questo momento è abbandonata. Una volta terminato il processo di rigenerazione urbana nelle aree ex industriali ci sarà una nuova viabilità e nodi stradali, sarà recuperata la via Romana, sarà realizzato un parco urbanosportivo con nuovi spazi per attività sportive, aree a uso naturalistico e ricreativo, parco scientifico e tecnologico, turistico-ricettivo, campus a servizio del parco scientifico e tecnologico, ampliamento di Piazza Italia e senza la necessità di trasformare minimamente le aree agricole. Oggi la legge sulla rigenerazione urbana ci consente di avere una visione globale della città consentendoci di intervenire nelle aree industriale abbandonate e questo sarà il nostro impegno per il prossimo futuro».». Comuni che hanno recepito la legge regionale 7/2017 sono: Capranica (Vt), Mentana (Rm), Patrica (Fr), Castel Sant’Elia (Vt), Canino (Vt), Fondi (Lt), Albano Laziale (Rm), Celleno (Vt), Alatri (Fr), Orte (Vt), Graffignano (Vt), Castiglione in Teverina (Vt), Fonte Nuova (Rm), Valmontone (Rm), Sermoneta (Lt), Tivoli (Rm), Colleferro (Rm), Calcata (Vt), Castelnuovo di Porto (Rm), Montalto di Castro (Vt). Comuni che hanno avviato le procedure di recepimento della legge regionale 7/2017: Canale Monterano (Rm), Isola del Liri (Fr), Poggio Mirteto (Ri), Roccagorga (Lt), Maenza (Lt), Casalvieri (Fr), Atina (Fr), Capena (Rm), Ceccano (Fr), Fiano Romano (Rm), Viterbo, Piedimonte S. Germano (Fr), Strangolagalli (Fr), Ferentino (Fr), Vignanello (Vt), Alatri (Fr), Aprilia (Lt), Anzio (Rm).

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RIFIUTI

L’Assemblea dei Comuni del Consorzio Minerva ha nominato un nuovo amministratore unico: è Alessio Ciacci

L’

Assemblea del Consorzio Minerva - composta dai Comuni di Colleferro, Carpineto Romano, Gavignano, Genazzano, Gorga, Labico e Nemi - nella riunione del 27 Giugno, ha nominato il Dott. Alessio Ciacci nuovo Amministratore Unico della società Minerva. «Il cambio di guida - affermano i Sindaci in una nota stampa - si è reso necessario a seguito del pensionamento anticipato del Dott. Cocciò intervenuto a causa delle recenti modifiche in tema previdenziale. La fase di reggenza è stata tenuta gratuitamente dalla Dott.ssa Rossella Menichelli. I Sindaci che con loro hanno condiviso questo percorso li ringraziano per la competenza, diligenza e spirito di servizio con cui hanno gestito le fasi di start-up ed in seguito di ricerca del nuovo amministratore. Alessio Ciacci è uno dei personaggi di spicco del mondo della sostenibilità non solo in Italia ma a livello europeo. Già assessore all’ambiente del famoso comune di Capannori è stato in seguito presidente di numerose aziende pubbliche del settore dove la sua impronta di sostenibilità si è concretizzata in ottimi risultati di gestione sia in termini ambientati che di efficienza operativa. Questa è un ottima notizia per il nostro territorio che oggi può orgogliosamente affermare di aver un’altra figura di rilievo al suo servizio. Tale scelta consolida ulteriormente la realtà di Minerva che si affermerà ulteriormente come alternativa pubblica virtuosa per la gestione dei rifiuti nel nostro quadrante del Lazio. Le prospettive sono ottime - concludono i Sindaci - ed auguriamo ad Alessio Ciacci ed al direttore generale di Minerva, Ing. Fabio Ermolli, di svolgere un ottimo lavoro».

Alessio Ciacci

Nominato Personaggio Ambiente italiano dell’anno nel 2013 per il suo impegno sui temi del riciclo, della riduzione dei rifiuti e “verso rifiuti zero”, nel 2017 è stato premiato a Vienna come unico italiano al concorso europeo Innovation in Politics Awards e, nello stesso anno a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, assieme ai “Campioni dell’economia circolare italiana” Dal 2015 è Presidente di Acsel Spa, l’azienda pubblica di igiene urbana dei 39 comuni della Val di Susa e dal 2018 membro del Consiglio

Direttivo Ambiente di UtilItalia (Associazione nazionale delle aziende pubbliche e miste che si occupano di servizi pubblici locali). Nel 2019 è stato nominato membro del Consiglio di Amministrazione di Geal Spa, l’azienda di gestione del servizio idrico integrato della città di Lucca. Dal 2015 al 2018 è stato Presidente e Amministratore delegato di Asm Rieti spa, l’azienda mista multiservizi del Comune di Rieti e membro del Consiglio direttivo nazionale di Asstra, Associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale di proprietà degli enti locali, delle regioni e di imprese private. Dal 2015 è consulente dell’Unione Europea su progetti di sostenibilità ambientale legata al riuso e riciclo dei rifiuti urbani. Nel 2014 e 2015 è stato Commissario di Messinambiente Spa, chiamato dal Sindaco di Messina a guidare la società pubblica di gestione rifiuti della città (dove ha realizzato progetti di successo sulla razionalizzazione della gestione, la riduzione dei costi, la raccolta differenziata e la riduzione degli scarti). E’ stato inoltre membro del Consiglio di Amministrazione di Sea Ambiente Spa. Dal 2007 al 2013 è stato Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori, il primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia internazionale “Rifiuti Zero”; è stato membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei comuni virtuosi, del direttivo nazionale del Coordinamento enti locali Agende 21 per Kyoto. E’ presidente e membro di Osservatori Rifiuti Zero istituiti da comuni italiani. E’ stato membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Ato rifiuti della Provincia di Lucca, del direttivo nazionale dell’Associazione Mani Tese. Ha svolto attività di cooperazione in molti Paesi del Sud del mondo, lavorando in Guatemala per l’Agenzia per lo sviluppo delle Nazioni Unite (Undp). Dal 2001, prima nell’associazionismo poi come Assessore, attraversa l’Italia in convegni, conferenze e manifestazioni legate ai temi della sostenibilità e della partecipazione e dei beni comuni. Dal 2008 ha partecipato a diverse trasmissioni televisive tra cui “Annozero”, “Report”, “Presa Diretta”, “Geo & Geo”, “Ambiente Italia”, a programmi radiofonici come “Caterpillar” ed ha pubblicato interventi su testate giornalistiche nazionali.

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Mons. Luciano Lepore festeggia 50 anni di sacerdozio, 40 anni da parroco di Santa Barbara e 20 da Monsignore

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antissimi auguri al “nostro” Mons. Luciano Lepore - parroco della Chiesa Madre di Colleferro “Santa Barbara” - che lo scorso 28 Giugno ha festeggiato il 50° Anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale. Luciano Lepore, viene ordinato sacerdote presso la Chiesa dell’Immacolata dove celebra la sua prima Messa. Passerà alla Chiesa di S. Barbara nel 1972, come vice parroco, per diventarne parroco nel 1979, esattamente 40 anni fa. Per 25 anni è stato insegnante di Religione al Liceo Scientifico “G. Marconi” di Colleferro (1968-93) e dal 1973 al 2017 è stato docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, fino alla sua giubilazione il 17 Gennaio 2017 con il titolo di Professore emerito. Ha pubblicato quattro volumi sul Pentateuco e una ventina di articoli su riviste specializzate. Ha il titolo onorifico di Monsignore per la nomina a Cappellano di Sua Santità ricevuta il 21 Novembre 1999. Don Luciano è un grande appassionato ed esperto di Sacre Scritture.


COLLEFERRO

“Regionando sulle Radici” 5-6-7 Luglio in L.go Unitalsi Molise, Lazio ed Umbria

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orna il prossimo fine settimana (5-6-7 Luglio) “Regionando sulle Radici”, iniziativa giunta alla sua quarta edizione e curata dall’Assessorato alla Cultura del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna Quest’anno le Regioni interessate sono il Molise, il Lazio e l’Umbria. La fortunata manifestazione ha avuto i suoi natali nell’estate del 2016 e da allora il crescendo di interesse e partecipazione ha suggerito di farlo diventare un appuntamento fisso ad “eterna” conferma e presa di coscienza della orgogliosa “multiregionalità” delle origini dei colleferrini. Il via ufficiale a “Regionando sulle Radici 2019” verrà decretato alle ore 18 di Venerdì 5, presso l’Aula consi-

liare del Comune di Colleferro, con l’accoglienza della prima delegazione comunale di Guardiaregia (Campobasso-Molise); mentre il termine della manifestazione è previsto per Domenica 7, in Piazzale Unitalsi, alle ore 21 con l’esibizione degli Sbandieratori e dei giocolieri di Narni (Terni Umbria). Nel mezzo un programma densissimo di iniziative, tra le quali segnaliamo: l’esibizione del Gruppo folkloristico molisano “La P ’c C ’nera”; la sfilata delle Bande musicali di Colleferro, Patrica e Guarcino, ed il Convegno sulle città ipogee. Fuori dal cartellone di “Regionando sulle Radici” Sabato 6 Luglio, la III edizione della “Notte Bianca -rEstate SALDI in città”.

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NELLA SEDE DELLA SCUOLA “GIGLI” A VALMONTONE

“Geni creativi” dell’Ipia P. Delfino vincitori della seconda edizione del Concorso “Arti e Mestieri...”

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i è tenuta, presso l’Aula Magna dell’Istituto Ipia P.P. Delfino di Colleferro, la premiazione della 2^ edizione del Concorso “Arti e Mestieri – Libero il mio genio creativo”, dedicata a “In-Differenza”, cui hanno partecipato gli studenti delle tre scuole dell’istituto d’Istruzione Superiore “Via Gramsci” – Valmontone: Itc E. Gigli di Valmontone, Itcg P.L. Nervi di Segni e Ipia Parodi Delfino di Colleferro. La dirigente scolastica Prof.ssa Patrizia Fiaschetti ha rivolto un cordiale saluto ed un ringraziamento alle autorità del territorio presenti: il sindaco Pierluigi Sanna e l’assessore Giulio Calamita per il Comune di Colleferro e l’assessore Cesare Mentuccia per il Comune di Segni, al direttore della Filiale di Colleferro della Banca di Credito Cooperativo di Roma dr. Paolo Cammarota e la sig.ra Itala Maffucci in rappresentanza del Comitato Soci Bcc,la sig.ra Annalisa Marmorato di M&L Marmorato di Colleferro, l’Associazione Piazza Italia e dintorni e la Libreria Sangraal di Colleferro per il contributo alla realizzazione del progetto. Erano inoltre presenti i dirigenti degli Istituti scolastici di Colleferro: Prof. Antonio Sapone dell’Iis di Via delle

Scienze, il Prof. Alberto Rocchi dell’Itis Canizzaro, la Prof.ssa Maria Giuffrè dell’I.C. Margherita Hack e la Prof.ssa Arianna Grossi dell’I.C. Colleferro II e la Prof.ssa Daniela Michelangeli dell’I.C. Di Artena, l’Ing. Valerio Casali della Soc. Avio di Colleferro, il vicepresidente dell’Uniitre – Colleferro Leonello Bianchi, il Prof. Luigi Malavasi, insegnante storico dell’Ipia. Ha poi proseguito il suo intervento illustrando le finalità del concorso “Arti e Mestieri” rivolto alla poesia, alle arti grafiche, fotografia e manufatti che “ha quale obiettivo primario avvicinare gli studenti alle diverse forme di espressione artistica e valorizzazione di ogni attività laboratoriale”. La scuola, per realizzare queste attività, si è trasformata in una vera e propria Officina di idee , un grande laboratorio creativo che ha unito le tre sedi scolastiche permettendo così agli studenti di poter lavorare condividendo uno scopo comune, cimentandosi nel tema del concorso dedicato, per questa edizione, all’”In-differenza”, declinato il termine in tutti i suoi significati: come indifferenza , ossia non mostrare alcun interesse o empatia o propensione o volontà di partecipazione alle problematiche

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del mondo moderno o come differenza, nel senso di fare la differenza e quindi impegnarsi nell’esserci e nel distinguersi. Sono risultati vincitori: Sez. Poesia 1° class. “Il mio cuore come un porto”, di Palazzi G. (4^ A AFM Segni) 2° class. “La mia indifferenza”, di Scaramella F. (2^ B AFM Valmontone) 3° class. “Freccia”, di Raviglia F. (2^ A LSU Segni) Premio speciale: “Il buio nella stanza” Coculo V. (3 B AFM Valmontone) 1° class. “In-Differenza” foto della classe 3^ D AFM Segni 2° class. “Finale diverso” video di 1^ A Graf. Valmontone 3°class. “Sono le nostre diversità a renderci noi stessi” foto di Maurizi M. 1^ C AFM Sez. Arte grafica 1° class. “Cosa sono?” di Bucci R. 2^ A TUR Valmontone 2° class. “Indifferenza” di Pizzuti G. 3^ D AFM Valmontone 3° class. “Ciò che fa la differenza per un mondo migliore” di Capasso C. 4^ A AFM Valmontone Premio speciale: “Differenza” Maricosu D. 3^ B Mat Colleferro Sez. M anufatti

1° class. “Verso il futuro” di Cemino D. e Petrov 5^ B Mat Colleferro 2° class. “Iron man” di Fratocchi, Calabrese, Fratticci, Bottini, Iannucci, Dulca, Pellegrini 4^ B Mat, Talone, Luzzi, Fiordaliso, Cappelli, Vincioni 4° A Mat di Colleferro 3 ° class. “Vega” di Pace V., Reitano D, Rischiatelli A., Giovanatti S. 3^ B Mat Colleferro Premio speciale: Il box delle parole di Fiori, Scheul, Conte 4^ B Mat Colleferro Leggere le poesie, alcune davvero di grande intensità, ammirare le foto scattate e visionare i tanti lavori presentati hanno regalato davvero grandi emozioni e dato testimonianza del grande lavoro svolto con passione dai docenti e l’impegno della dirigente scolastica Prof. Patrizia Fiaschetti. Dopo le premiazioni spazio interamente dedicato agli studenti che si sono esibiti in uno spettacolo di musica e danza davvero coinvolgente ed emozionante. Nella Mattinata si erano inoltre disputati il torneo di calcetto maschile e quello di pallavolo femminile tra le classi dei tre istituti. Eledina Lorenzon


Stroncato in servizio da un’emorragia cerebrale. Ci ha lasciati sgomenti l’Isp.Sup.Giuseppe Rubino

Giuseppe Rubino, ispettore superiore della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di Colleferro ci ha lasciato. Nella giornata di Venerdì 21 Giugno, mentre era in servizio in commissariato ha accusato un malore. I colleghi che lo hanno soccorso si sono resi immediatamente conto della gravità delle sue condizioni. È stato subito allertato il 118 che è intervenuto trasportando l’ispettore in Ospedale a Colleferro, dove i sanitari hanno deciso per un trasferimento urgente presso il Policlinico di Tor Vergata a Roma. Qui i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte cerebrale a causa di un’emorragia. Giuseppe Rubino aveva 53 anni, dei quali 33 trascorsi al servizio della Polizia di Stato. Lo conoscevamo personalmente e l’abbiamo sempre incontrato col sorriso sulle labbra, cordiale, generoso e disponibile. Era amante degli animali e delle auto d’epoca. La notizia della morte ha sconvolto il commissariato e l’intera città. Ha lasciato nel dolore la moglie Ornella che ha dato l’assenso per la donazione degli organi. «Era una persona buona, una persona gentile…». Lo ha detto Don Nando Brusca che ha officiato le esequie in una gremita Chiesa di San Bruno, nella mattinata di Mercoledì 26 Giugno. La città, nell’ultimo saluto, si è stretta intorno alla sua salma. C’erano il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, il Sindaco di Artena Felicetto Angelini, il Commissario Capo Angelo G. Vitale, Dirigente del Commissariato di P.S. di Colleferro, il Vice Questore Aggiunto Paolo Gigli che ha declamato alcune letture della SS Messa e che è stato predecessore di Vitale, il Cap. Ivan Cesare, Comandante la Compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro, e poi ancora rappresentanti dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale e delle Associazioni d’Arma. Alle spalle dei quattro agenti, schierati intorno alla bara sulla quale era steso il vessillo della Polizia di Stato, c’erano tantissime persone: parenti, colleghi, amici e tantissimi concittadini che hanno voluto essere presenti, nonostante il caldo all’ultimo saluto per Giuseppe. Una persona buona. Una persona gentile. Nel salutare l’amico Giuseppe Rubino anche noi della Redazione e della Direzione di CronacheCittadine.it, ci uniamo idealmente alle parole pronunciate all’altare dall’Isp. Sup. Sost. Uff. Massimo Bruni. «Caro Giuseppe, sono ben oltre vent’anni che ti conosco e un amico come te non si può dimenticare: un amico come te si ricorda tutti i giorni a tutte le ore perché sono quelli come te a rendere bella l’amicizia, a far sentire speciali le persone che amano, a dar valore anche alla singola ora passata assieme. Un amico come te insomma è per sempre, e se dovessi scegliere di tornare indietro e rivedere una persona importante, ebbene, Caro Giuseppe, quella persona saresti tu. Sì perché sei tu che più di ogni altro mi manchi. Ma non voglio abbattermi e non demordo: me lo hai insegnato tu. Mi dicevi sempre di guardare la vita con il sorriso e con la speranza, di viverla a pieno perché in fondo prima o poi tutto finirà. E allora vivrò così sorridendo e divertendomi, affinché ogni mia risata permetta al tuo volto di risplendere sul mio. Ti ringrazio per tutto ciò che abbiamo condiviso, ma soprattutto voglio esprimere gratitudine per aver avuto il privilegio di conoscerti, di essere stato tuo amico. Ti voglio bene. Ciao Giuseppe». Riposa in Pace.

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PER QUEST’ANNO, PURTROPPO, NIENTE CRONOSCALATA COLLEFERRO-SEGNI

Moto d’epoca riaccendonoi motori al grande raduno ben organizzato dal Moto Club “Tommaso Piccirilli”

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inalmente, dopo lo spostamento dalla data del 19 Maggio a causa delle pessime condizioni climatiche, si è svolto lo scorso 2 Giugno, il raduno del Motoclub Tommaso Piccirilli dedicato in modo particolare ai motoveicoli storici. L’appuntamento era valido anche come Memorial a Virgilio Tintisona, pilota veliterno scomparso ormai da anni, che ha corso per i colori del Motoclub Colleferro, dove oggi vivono le sue figlie ed i suoi nipoti. La giornata, baciata fino a pomeriggio inoltrato dal sole, è iniziata con il raduno presso il piazzale della piscina comunale a Colleferro, dove si sono ritrovati i numerosi centauri giunti dalle più svariate località laziali, poi alle 10.30 ha avuto luogo la partenza, il cui start è stato dato dall’assessora Sara Zangrilli. Il corteo ha percorso molte delle strade cittadine, si è fermato ad omaggiare la rotatoria dedicata a Tommaso Piccirilli ed a seguire ha iniziato un bellissimo giro per i Monti Lepini, toccando i paesi di Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni. Al termine, le moto sono state parcheggiate in Piazza Italia e lasciate in sosta per tutta la durata di un pranzo conviviale, durante il quale sono stati consegnati premi e riconoscimenti, uno dei quali è andato ad una bellissima Douglas 350 del 1949 (in foto). «Per questo 2019 – ha dichiarato il presidente del MC Piccirilli, Paolo Pelacci – abbiamo deciso di fer-

mare, per almeno un anno, l’organizzazione della Rievocazione Storica della Colleferro-Segni, sia per consentire il necessario “recupero” alla macchina organizzativa, sia per far “riposare” il territorio, come sempre facciamo per tutte le organizzazioni che da più di venti anni mettiamo in campo, sia per programmare nei prossimi anni, forse già dal 2020, una competizione vera e propria se si concretizzeranno i presupposti, diversamente la rievocazione sarà nuovamente il nostro obiettivo. Quindi per non fermare del tutto l’attività organizzativa, abbiamo deciso di mettere in piedi questo raduno anche e soprattutto grazie alla tenacia dei nostri appassionati, in modo particolare di Pietro Maron-

Paolo Pelacci nuovo presidente regionale della FMI Un attimo prima di andare in stampa ci giunge la notizia che Domenica 30 Giugno, in viale Tiziano a Roma, presso il Coni, si sono svolte le elezioni per il rinnovo della presidenza e del consiglio regionale del Lazio e la carica di Presidente regionale è andata proprio al nostro Paolo Pelacci, che con 503 voti ha avuto la meglio sull’altro concorrente, il romano del MC Gentlemens Maurizio Orsola cui sono andate 123 preferenze. Il nuovo consiglio è invece composto da Ottavio Bulletti di Anguillara Sabazia, Massimiliano Mastracci di Nettuno, Chiara Vellucci di Alatri e Giuliano Diligenti di Cerveteri. Pelacci è il presidente del MC Tommaso Piccirilli dal 1996, anno

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della sua fondazione, e proviene naturalmente dal mondo sportivo delle due ruote. Come pilota ha corso nell’enduro, disciplina in cui è stato più volte campione regionale, si è ben classificato nel campionato italiano ed ha preso parte anche ad una prova del campionato del mondo corsa in Italia, ma ha gareggiato anche in gare di motorally, motocross e supermotard. Con il moto club di Colleferro ha organizzato decine di competizioni di ogni livello ed in varie specialità ed è anche un referente del registro storico della Fmi. A livello di federazione, ha ricoperto l’importantissimo ruolo di Consigliere Nazionale nel quadriennio 2005/2008 e da qualche stagione svolge il ruolo di

coordinatore regionale per la disciplina dell’enduro, specialità nella quale ha ideato forse una delle più belle gare del panorama nazionale, il Trofeo delle Regioni di Enduro,

nato proprio a Colleferro nel 2003 e poi replicato in tutte le specialità del motociclismo. Insomma una notizia di quelle belle per lo sport colleferrino e non solo.


Cerimonia di commemorazione per il 40° anno dalla morte del Sergente dell’Aeronautica Militare Giovanni Conti

Nella mattinata di Domenica 23 Giugno si è svolta la cerimonia di commemorazione per il 40° anno dalla morte del Sergente dell'Aeronautica Militare Giovanni Conti. Alla presenza dei familiari è stata deposta una corona di fiori presso il monumento ai Caduti in tempo di pace in Piazza Italia. Presenti le autorità civili e militari.

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ALLA MEMORIA DELLA COMPIANTA ASTROFISICA

Intitolata a Margherita Hack la sede scolastica dell’Istituto Comprensivo “Colleferro 1”

È

stata veramente una cerimonia molto sentita, quella che si è tenuta pochi giorni fa presso la palestra della scuola media “Leonardo da Vinci” di Colleferro. Cerimonia nella quale si è intitolato l’Istituto Comprensivo Colleferro 1 a Margherita Hack, grande astrofisica, accademica e divulgatrice scientifica italiana. “Fulgida figura di astrofisica, donna di granitica fattura, autonoma, indipendente, incarnazione del libero pensatore”. A fare gli onori di casa il nuovo dirigente scolastico, Maria Giuffrè, al timone dell’I. C. “Colleferro 1” solo da settembre 2018, che visibilmente emozionata ma estremamente raggiante ha saputo moderare e introdurre in modo impeccabile gli esimi ospiti, invitati appositamente per l’importanza della kermesse. Intitolare l’Istituto Comprensivo alla grande scienziata è sicuramente di buon auspicio, visto che è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea ed è nota a livello mondiale per gli importanti studi da lei svolti nell’ambito dell’astrofisica. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia. Ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. L’introduzione della cerimonia è stata affidata alla ormai famosa orchestra della scuola secondaria di I grado “Leonardo da Vinci” che, diretta dai loro bravissimi docenti, ha allietato e intervallato l’interessante pomeriggio. L’orchestra è stata coadiuvata dal piccolo ed efficientissimo coro della scuola dell’infanzia e dai “piccoli musicisti” della scuola primaria. Il primo intervento in agenda è stato quello del cosmonauta T.Col. Walter Villadei, Stato Maggiore Aeronautica, che ha raccontato la sua affascinante carriera interagendo con un pubblico assai coinvolto e, rispondendo a domande di alunni grandi e piccoli, ha raccontato dei suoi addestramenti presso il celebre Gagarin Cosmonauts Training Centre (Gctc) di Star City, in cui presto svolgerà corsi di sopravvivenza e si preparerà a una serie di voli a gravità zero per

il passaggio alla nuova versione della navicella Soyuz MS. «Sono estremamente contento dell’opportunità che mi si profila, infatti sarò l’ottavo italiano a raggiungere lo spazio-extratmosferico». Ciò grazie ad un investimento importante da parte dell’Arma Azzurra e di tutto il sistema del Paese, a partire dall’Asi che agisce come punto di riferimento nazionale. L’Italia è tra i principali contributori dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Il secondo intervento in agenda è stato della professoressa Vittoria Ionca, ingegnere Aerospaziale e ricercatrice Cnr che ha saputo tesaurizzare concetti importanti in modo affascinante. L’ultimo intervento è stato della dott.ssa Francesca Lillo, responsabile ingegneria materiali e sicurezza-ambiente di Avio, azienda leader nel campo della propulsione spaziale che ha le sue radici nella storica Bpd e che svolge attività di progettazione, sviluppo e produzione di lanciatori spaziali: il Vega nelle sue versioni base e potenziate C e E; sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per lanciatori spaziali (Ariane 5 e Ariane 6); sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici (Aster 30, Aspide, Marte e Camm-Er); sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti ricerca e sviluppo. Conclusa la prima parte della cerimonia la dirigente scolastica Maria Giuffrè ha voluto salutare i tanti ospiti presenti e ringraziare la dott.ssa Antonella Romani che l’ha preceduta come dirigente, a cui è stato rivolto un sentito applauso da tutta l’immensa platea. Ha spiegato poi, come quest’anno si sia creato nell’Istituto un unico grande progetto dal titolo “Io e l’universo” e di come in ogni plesso, si sia lavorato legati a questo file rouge, quindi ogni attività, è stata caratterizzata proprio dal tema universo, pianeti, viaggi nello spazio, alieni… I saggi finali, i concerti, tutti i progetti e ogni iniziativa ( anche in continuità tra i vari ordini di scuola) hanno sempre avuto come leitmotiv l’universo in ogni sua sfaccettatura. Impresa titanica, ma il risultato è stato a dir poco ottimale, infatti la D.S. ha lodato l’immenso lavoro di tutti i docenti, che con passione e grande spirito di abnegazione, hanno saputo adeguare l’at-

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tività didattica con modalità interattive e costruttive di apprendimento. La dott.ssa Giuffrè ha ringraziato tutto il personale (segreteria e Ata) della scuola, il Dsga, le famiglie dei discenti ma soprattutto gli alunni, sottolineando poi, come i progetti attuati siano stati fattori di notevole motivazione per gli allievi, perché li hanno portati a vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere obiettivi rilevanti, per risolvere un problema o realizzare un prodotto. Ha sottolineato come gli interventi educativi e didattici debbano essere finalizzati allo sviluppo integrale dello studente, dal più piccolo di scuola materna, a quello più grande della scuola secondaria di primo grado, all’attuazione delle potenzialità positive di tutti e di ciascuno: “no child left behind”. Tra le tante autorità presenti, istituzionali, militari e delle agenzie del nostro territorio, che hanno dato un saluto e si sono congratulati per la riuscitissima cerimonia ricordiamo: la dirigente scolastica IIS di via Gramsci-Valmontone Prof.ssa Patrizia Fiaschetti, la quale ha voluto ricordare il compianto docente di musica, Maestro, Direttore d’orchestra mai dimenticato Giuseppe Pignatelli; la dott.ssa Marika Trezza, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Colleferro 2; Il dirigente scolastico Scuola secondaria di II grado Marconi, Prof. Antonio Sapone; il dirigente scolastico Prof. Alberto Rocchi Scuola Secondaria di secondo grado ITIS Cannizzaro; il presidente del Consiglio D’Istituto Daniela Palma. A rappresentare il Comune di Colleferro c’era l’assessore all’Ambiente-Mobilità-Trasporti e Agricoltura Giulio Calamita che ha ringraziato i convenuti e ha portato i saluti del sindaco Pierluigi Sanna, impegnato altrimenti. Con la benedizione di Mons. Luciano Lepore finiva anche la seconda parte della cerimonia, tra canti e saggi musicali, consegna di targhe ricordo agli ospiti intervenuti e la portentosa chiusura musicale dell’orchestra che ha visto l’aggiunta di insoliti strumenti musicali, tra cui bottiglie riempite d’acqua! Chiaro messaggio di riciclaggio dei “rifiuti” in cui si sottolinea l’importanza di strategie e metodologie volte a recuperare materiali utili al fine di riutilizza-

re anziché smaltire direttamente in discarica. Un ringraziamento speciale è stato rivolto dalla D.S. Maria Giuffrè agli sponsor: Caschera di Toni e Lucia, alla Banca di Credito Cooperativo di Roma, rappresentata dal direttore della sede di Colleferro dott. Paolo Cammarota (che ha dato un breve saluto) e all’azienda Avio. La cerimonia arrivava così al punto culminante: scopertura targa di intitolazione dell’Istituto Comprensivo a Margherita Hack. È stato molto emozionante il momento in cui si è tolto il telo dal grande quadro con il ritratto di Margherita Hack interamente realizzato dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Una delle innumerevoli attività-laboratorio che si è tenuta in questo lungo ma tanto laborioso anno scolastico. Le attività progettuali hanno stimolato gli alunni a mobilitare, a coordinare e utilizzare conoscenze e abilità; Inoltre, il coinvolgimento delle famiglie, ha aggiunto la D.S., è ritenuto un aspetto fondante dell’Ist. Com , poiché l’interazione attiva tra scuola , famiglia e territorio, permette di intraprendere un circuito meglio aperto alla conoscenza. Così tra commozione, foto ricordo, musiche e tanta soddisfazione la D.S. ha invitato tutti alla mostra preparata con passione dai docenti di ogni ordine di scuola del nostro Istituto Comprensivo nell’atrio della scuola media e al ricchissimo buffet allestito per l’occasione. La mostra: un tripudio di colori e sapori in cui campeggiavano tutti i lavori del macro progetto “Io e l’universo” e… osservando i lavori esposti non si poteva non pensare a quel grande genio che è stata e sempre sarà Margherita Hack: “È così bello fissare il cielo e accorgersi di come non sia altro che un vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste… Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell’universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile”. Ma sicuramente è stato “unico” il momento vissuto dall’Istituto Comprensivo “Margherita Hack”!!! A.D.R.


RAPPRESENTAZIONE TEATRALE

Nel suggestivo scenario dei rifugi sotterranei di Colleferro va in scena “La Città Dolente dell’Inferno”

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randissime sono state l’ affluenza di pubblico e i gli entusiastici consensi – confermando il grande successo delle passate edizioni – per l’azione tearale itinerante “Nella Città dolente –l’Inferno” che la compagnia Officina Teatro, diretta da Claudio Dezi, ha messo in scena nei Rifugi Antiaerei di S. Barbara a Colleferro, cui hanno partecipato gli studenti dell’I.C.Margherita Hack – Scuola Media Leonardo da Vinci – Colleferrro, l’I.C. 2-Ceccano e l’I.I.S.P. Rosario Livatino – Palestrina. Erano dunque presenti istituti non solo di Colleferro, ma provenienti anche da Ceccano e da Palestrina.Nei giorni successivi, si è potuto assistere ad altre repliche con un pubblico davvero fantastico e paziente in religiosa fila, nonostante la pioggia, che ha atteso l’entrata scaglionata in gruppi da circa 20 persone. L’evento, patrocinato e sostenuto dal Comune di Colleferro, ha visto, tra i primi spettatori, il sindaco Pierluigi Sanna, che ha voluto essere presente nonostante i pressanti impegni istituzionali. Si è trattato di uno spettacolo emotivamente coinvolgente e che, ancora una volta, ha valorizzato questi luoghi , permet-

tendo al pubblico di immergersi nella loro bellezza ed unicità. E’ stata un’opportunità per la città ed il territorio per svolgere un’operazione culturale che contribuisce a promuovere l’interesse, la conoscenza e la fruizione di luoghi altrimenti destinati all’oblio. Come ha avuto modo di dichiarare il regista Claudio Dezi «Lo spettacolo è la ricostruzione del percorso dantesco suddiviso in quadri scenici, animati dai personaggi più famosi della Prima Cantica della Divina Commedia, più qualche personaggio meno noto, così da rendere il percorso meno scontato, con tutta una serie di sorprese. L’ultimo personaggio che vedrete è Lucifero, ma non quello descritto da Dante nel 34° canto dell’Inferno, bensì il Satana di J. Milton nel Paradiso Perduto che è di un paio di secoli dopo, quindi tardo rinascimento. Un’opera che ci ha tramandato la visione del Satana che abbiamo oggi, rispetto al Lucifero dell’iconografia della cultura medioevale, una scelta che ci sembrava più interessante ed efficace. Il testo che abbiamo utilizzato non è naturalmente come Dante l’ha scritto in volgare trecentesco, abbiamo parafrasato per la com-

prensione di tutto il pubblico presente, conservando le terzine più famose tra i personaggi scelti, a vantaggio di dantisti e cultori». I quadri scenici sono stati dodici e l’itinerario ha avuto inizio all’ingresso dei Rifugi con l’incontro tra Dante (Romina Carnevale) e Virgilio (Simona Carnevale), il pubblico ha intrapreso la discesa nell’Inferno, ogni gruppo accompagnato da Virgilio (Gaetana Carta, Chiara Datti, Giacinta Ferdinandi e Sabrina Rotonnelli) incontrando per primo il rude Caronte (Leonardo Romboli), gli indimenticabili amanti Paolo e Francesca (Francesco Ceccarelli e Claudia Tabacchiera, e poi Ciacco (Enrico Bellardini), Filippo Argenti (Andrea Abbaffati), Farinata degli Uberti e Cavalcante de Cavalcanti (Alessandro Ceccarelli e Lorenzo Noro), Pier delle Vigne ed un Anonimo fiorentino (Francesca Datti e Laura Cacciotti), Brunetto Latini (Markus Villani), Ulisse (Gianfranco Piras), Maometto, Pier da Medicina e Mosca de’ Lamberti (Paola Viglianti, Anna Maria Massari, Cinzia Incitti), Grifolino d’Arezzo (Cristiana Sarno), Bocca degli Abati (Mirko Sinibaldi),Conte Ugolino (Marco Noro), Frate Alberigo (Filippo Maria Car-

dillo) ed infine Lucifero (Francesco Specchiarelli), e “Quindi uscimmo a riveder le stelle”! Bravissimi sono stati gli attori tutti che hanno recitato in un ambiente davvero particolare e a cui il pubblico non ha potuto decretare che, giunto all’ultimo quadro, il meritatissimo applauso,per non disturbare l’ascolto degli altri gruppi, ma giunti all’esterno hanno espresso il loro consenso con grande entusiasmo, soprattutto i più giovani, rimasti letteralmente incantati dall’ambientazione e dalla recitazione. Un allestimento davvero impegnativo cui hanno partecipato per gli elementi scenici Daniele Villa, per il trucco Cristina Cavagni, i costumi di Officina Teatro, la collaborazione di Renzo Rossi, che da anni ha intrapreso, con determinazione e passione, azione di recupero di questi luoghi per troppo tempo negati alla fruizione dei cittadini, Laura Ciano, Ida Cece e Roberto Venturini. Per il coordinamento ed il controllo sicurezza del persorso all’interno dei Rifugi, il Gruppo Speleologico Gli Ipogei dei Monti Lepini della Sezione Cai di Colleferro, che sempre coadiuvano le guide volontarie dei Rifugi. E.L. CRONACHE CITTADINE | Giugno 2019 | pag. 11


COLLEFERRO

La “Biblioteca delle Donne” una nuova iniziativa promossa dall’ assessore Stanzani

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resso la Biblioteca Comunale di Colleferro si è svolto un incontro dedicato alla presentazione della nuova iniziativa culturale proposta dall’assessore con delega a “Servizi Sociali, Pari opportunità, Politiche attive e Sanità” Diana Stanzani, dal titolo “La Biblioteca delle donne”. Obiettivo dell’iniziativa è quello di affrontare, con una tempistica da programmare, tematiche prettamente femminili, per ampliare le conoscenze, idee ed opportunità, un luogo dove incontrarsi per scambiare informazioni, condividere impressioni, dialogare e confrontarsi sull’universo femminile, narrare le storie per contribuire a dar voce alle donne che, nonostante gli enormi passi avanti fatti nel Novecento, “basti pensare al diritto di voto o alle battaglie per il divorzio o l’aborto, ancora oggi non vivono una situazione paritaria fra i sessi in termini di rispetto, opportunità e trattamento”. Protagonista del primo incontro è stata Giulia Blasi, friulana d’origine e romana d’adozione, giornalista, blogger e scrittrice che ha presentato “Manuale per ragazze rivoluzionarie – Perché il femminismo ci rende felici”, edito da Rizzoli. Ha moderato l’incontro, di fronte ad un pubblico numeroso ed attento quasi tutto al femminile, la stessa assessora Diana Stanzani che ha espresso grande soddisfazione per la presenza di Giulia Blasi per la presentazione di un libro letto con grande entusiasmo perché, come ha dichiarato, “si è ritrovata meno sola nell’universo” grazie ad una scrittrice che ha saputo mettere, nero su bianco, tutta una serie di pensieri, riflessioni e ragionamenti pienamente condivisi. Giulia Blasi scrive principalmente su Il Tascabile, oltre che in Marie Claire e The book girls, blog dedicato alla CRONACHE CITTADINE | Giugno 2019 | pag. 12

narrativa Young Adult che ha aperto con una piccola redazione. Autrice di successo, nel settembre 2009 ha esordio con Nudo d’uomo con calzino (Einaudi Stile Libero), una serie di racconti per delineare una divertente galleria di personaggi maschili, cui ha fatto seguito, nel 2010, il romanzo Il mondo prima che arrivassi tu, edito da Mondadori Shout; successivamente ha pubblicato nel 2013, Siamo ancora tutti vivi per Mondadori Chrysalide e nel 2017 Se basta un fiore (Piemme, 2017). Sostenitrice da sempre delle persone che hanno subito violenze, ha dato il suo sostegno ad Asia Argento che ha denunciato il produttore di Hollywood Weinstein per molestie, facendosi promotrice dell’iniziativa hashtag #quellavoltache, per permettere alle persone di raccontare le molestie subite in qualsiasi campo e che non avevano avuto mai il coraggio non solo di denunciare, ma neache di parlarne. Nella sua ultima fatica “Manuale per ragazze rivoluzionarie – Perché il femminismo ci rende felici” edito da Rizzoli nel 2018, la scrittrice analizza, nella prima parte, le situazioni che le donne quotidianamente vivono ed in una seconda offre consigli pratici e concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo, spirito di collaborazione che esca dallo stereotipo della “femminista arrabbiata”, che possa rendere tutti più sereni, rispettosi, appagati e felici, anche gli uomini, stanchi di essere ingabbiati in inflessibili schemi di mascolinità. Un libro quindi non per addetti ai lavori, ma una pubblicazione pratica, accessibile, dedicata soprattutto per chi si avvicina per la prima volta al femminismo. È giunto il momento, secondo Giulia Blasi, “che le ragazze di ogni età raccolgano il testimone delle loro

nonne e bisnonne per proporre un cambiamento epocale, per fare una rivoluzione che porti tutti, donne e uomini, ad un mondo in cui ciascuno abbia le stesse occasioni per affermarsi secondo i propri talenti e non si senta obbligato ad aderire a modelli patriarcali, ma il sistema cambia solo se il femminismo entra nel dibattito pubblico, politico e filosofico con la dignità che gli compete, sia come pratica di pensiero che critica ai valori della nostra attuale società, libero dalle difficoltà imposti dai ruoli di genere. Non si può pensare che il femminismo abbia fatto il suo tempo, in un Paese dove è stata presentato il Ddl Pillon, dove si cerca di promuovere l’abrogazione della Legge 194 per le donne che abortiscono, dove la metà delle donne italiane non ha possibilità di accedere al mondo del lavoro o è costretta all’abbandono per potersi dedicare alla crescita dei figli, e nel mondo le cose non vanno certo meglio visto che il Senato dell’Alabama negli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che prevede il divieto di aborto anche nei casi di stupro e incesto ed anche il Missouri si appresta a varare un’analoga legge. Giulia Blasi ha affascinato la platea, per la sua simpatia e per il suo modo disinvolto di porsi, aperta, schietta e disponibile alle tante domande del pubblico presente. Appuntamento al prossimo incontro con l’augurio che possa esserci una sempre maggiore presenza, soprattutto del pubblico più giovane, a temi così importanti per il futuro, magari pubblicizzando l’evento anche presso le Scuole Superiori della nostra città e del territorio. E.L.


Conferito a Paolo Navarra il Premio Rotary Club 2019 del distretto colleferrino

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a Presidente del Rotary Club di Colleferro, Giuliana Della Penna, nel corso della conviviale di Giovedì 30 Maggio ha consegnato al giovane pianista Paolo Navarra, nato a Colleferro e residente a Segni, il tradizionale Premio Rotary Colleferro destinato a talenti emergenti nel territorio. Il Premio, istituito negli anni ’90, è stato assegnato nel 2017 al Prof. Giampaolo Pisano, docente di Astronomia ed Astrofisica nelle Università di Manchester e

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di Cardiff e nel 2018 a Monica Coggi, conduttrice dell’edizione serale di TGCOM24, ambedue nati e residenti, negli anni degli studi, a Colleferro. Il premiato di quest’anno, il Maestro Paolo Navarra, si è diplomato presso il Conservatorio Bruno Maderna di Cesena seguendo poi corsi di specializzazione presso l’Accademia pianistica delle Marche – Recanati. Anche se giovanissimo Paolo Navarra ha già al suo attivo una lunga serie di partecipazioni a concorsi con otti-

mi piazzamenti ed a recital pianistici come quello del 27 gennaio di quest’anno svoltosi con grande successo nell’Auditorium della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere con la sponsorizzazione del Rotary Club di Colleferro. A conclusione della bella serata il Maestro ha deliziato i numerosi intervenuti eseguendo con la consueta abilità alcuni raffinati brani del suo già vasto repertorio, iniziando con la “Consolation” di Franz Liszt e riscuotendo meritati e lunghi applausi e richieste di bis.

I bersaglieri della sezione “Toti”di Colleferro in trasferta al raduno nazionale di Matera

i è svolto nei giorni scorsi, a Matera, “Città Europea della Cultura 2019”, il 67° raduno Nazionale Bersaglieri al quale ha partecipato anche la Sezione Bersaglieri di Colleferro “Enrico Toti”. Tra le attività svolte in “trasferta”, non è mancata l’esibizione della nostra Fanfara che, riscuotendo grande successo, ha marciato, corso e suonato lungo le vie di Matera al seguito del capofanfara M° Mauro Conti e sotto lo sguardo attento e compiaciuto del Colonnello Romani Antonello. Complimenti! CRONACHE CITTADINE | Giugno 2019 | pag. 13


Periodico di Colleferro, Valmontone, Segni e centri del comprensorio EDITO DALL’A.C.A.S. ASSOCIAZIONE NAZIONALE CuLTuRALE  AMICI DELLA STAMPA VIA DELL ‘ARTIGIANATO, 43 00034 COLLEFERRO (ROMA) tel - fax 069780585 mob. 3319021516 - 34557783238 - 3429808664 www.cronachecittadine.it e-mail: post@cronachecittadine.it cronachecittadine@gmail.com

Direttore Responsabile GIAN LuCA CARDILLO Condirettore GIuLIO IANNONE Vice Direttore LuCIANA VINCI Direttore P.R. Marketing BEATRICE CARDILLO Impaginazione FILIPPO M. CARDILLO Segretaria di Redazione MIRIAM D’EMILIA Direzione, Redazione c/o sede dell’A.C.A.S. Associazione Nazionale Culturale Amici della Stampa - Club Amici della Stampa - Via artigianato 61 00034 Colleferro (Roma) - Tel: 06 9780585 (anche Fax)Editore A.C.A.S. - Cod. Fisc. unico n° 95008710584 - Iscrizione al Tribunale di Frosinone n° 200 3/1990 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n° 2950 Iscrizione al nazionale ROC n° 1394. Stampa: Gescom Spa. Strada Teverina,7 Viterbo.Il contenuto degli articoli, dei servizi, le foto ed i loghi nonché quello voluto da chi vi compare rispecchia esclusivamente il pensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo Cronache Cittadine, la direzione, la redazione, la proprietà, l’Acas, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto di pubblicazione, modifica e stampa a propria insindacabile discrezione senza alcun preavviso né autorizzazioni di sorta. Articoli, foto ed altro materiale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La collaborazione a qualsiasi livello e sotto qualsiasi forma è soltanto gratuita e riservata ai soci, sostenitori, e simpatizzanti del sodalizio rientrando nelle norme statutarie dell’Acas che non persegue fini di lucro. Tutti i collaboratori e sostenitori sono considerati per libera scelta ed automaticamente soci ed il loro contributo è volontario per l’affermazione dei valori culturali, informativi e sociali insiti nelle finalità sociali. In nessun caso esiste per tali motivi un rapporto di tipo lavorativo e/o subordinato diretto o indiretto a qualsiasi livello e con chiunque. Le inserzioni e spot sono riservate ai soli associati (eff., onorari, sostenitori) e/o simpatizzanti e collaboratori ed hanno carattere divulgativo-promozionale nel loro stesso ambito. Ogni inserzione dà automaticamente diritto alla qualifica di socio onorario sostenitore e/o benemerito e simpatizzante. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, foto, disegni, marchi, etc. sia sulle edizioni cartacee che sui siti on line. Si avvisano i soci che le date, i formati, i contenuti, possono subire variazioni. Spazi e inserzioni sempre proporzionali ai formati editi.Copia omaggio ceduta senza alcun corrispettivo ad associati e simpatizzanti. Esente IVA e bolla di accompagnamento ai sensi di legge. © Copyright dal 1990 al 2019

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Il forte sapore “vangogghiano” nel vivo ricordo di Bruno Recchia

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stata inaugurata di recente, presso il Palazzo del Vescovado a Segni, la bella mostra in ricordo del pittore Bruno Recchia. Numeroso era il pubblico intervenuto nelle belle sale, dove hanno fatto bella mostra le tele dell’artista scomparso il 30 Aprile 2018, anno del suo 50° anniversario di attività artistica. Breve e commosso è stato l’intervento del nipote Bruno Recchia che ha evidenziato come la mostra abbia l’intento di ricordare un grande artista che con la sua opera ha dato lustro alla città di Segni, a distanza di tanti anni dalla sua ultima esposizione dovuta alla malattia che lo ha tenuto lontano dalla sua grande passione che era la pittura. “Anarchico dell’arte” ha saputo dare origine ad una produzione artistica variegata, riscuotendo grandi successi tra il pubblico e premi in concorsi e rassegne sia in Italia che all’estero. Una personalità davvero eclettica, quella di Bruno Recchia, che ha espresso sentimenti ed emozioni anche attraverso il linguaggio universale della poesia che, come nella pittura, è stato testimonianza di una attenta ricerca di se stesso, dove la positività vince sempre sulla negatività, la luce sull’oscurità e la speranza sulla disperazione. Il sindaco Piero Cascioli, che a Bruno Recchia – era legato da profonda amicizia – ha evidenziato l’importanza che questo sentimento aveva per l’artista. Ha poi ricordato come, nel corso degli anni di attività artistica, abbia più volte recensito, sull’allora Cronache della Provincia e successivamente su Cronache Cittadine, le opere esposte nelle tante mostre cui l’artista ha partecipato sottolinenando come nei suoi quadri abbia riprodotto momenti, paesaggi, oggetti, cose, persone, affetti, dolori così da leggervi il percorso della sua vita. E come la sua vena artistica sia sempre stata caratterizzata da una musa ispiratrice ogni volta diversa e dettata da un’emozione, da un affetto o da un amore finito. L’artista Gustavo Mastrodomenico ha poi illustrato nel dettaglio l’opera dell’artista, approfondendo soprattutto alcuni dei quadri esposti e ricordando come Bruno Recchia fosse nato, esattamente cento anni dopo , nello stesso giorno e mese del grande pittore olandese Vincent van Gogh, cosa di cui era molto orgoglioso! “Artista dei buoni sentimenti” nonostante la sofferenza pervada le sue opere, egli credeva nella bontà, nell’amore e nell’amicizia, sentimenti che ha saputo riversare nelle sue opere. Le opere in mostra sanno regalare al visitatore, anche più disattento, grande emozione per la ricchezza del colore, per la vena a volte melanconica, a volte goliardica che le pervade nell’opera stupenda della “Crocifissione”, lascia in eredità ad ognuno di noi: “nonostante il dramma, la vita e l’affettività vincono sempre”. Ellor


COLLEFERRO

In piazza e a teatro per celebrare degnamente la festa della Repubblica

I

l 2 Giugno 1946 gli Italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. Dopo il regno dei Savoia, la parentesi del fascismo e la Seconda Guerra Mondiale, il referendum istituzionale fu un momento di svolta per il Paese e per la prima volta i cittadini diventarono protagonisti del loro futuro. Da 73 anni questa festa ci rende orgogliosi del nostro essere Italiani e dei diritti e doveri sanciti dalla Costituzione, promulgata il 22 Dicembre del 1947. Tema della celebrazione di quest’anno è stata l’inclusione, infatti ed il Ministero della Difesa ha dedicato la ricorrenza al “diritto di ogni singola persona di avere accesso ed esercitare, nella società di cui è parte, le stesse opportunità”. Un messaggio di speranza rivolto soprattutto alle giovani generazioni, affinché sappiano abbattere le troppe barriere mentali ed i muri reali che in ogni parte del mondo si ricomincia a costruire. Colleferro ha celebrato la giornata del 2 Giugno con due diversi momenti di aggregazione, capaci di unire e coinvolgere la popolazione, regalando momenti straordinari. Alle 18 in Piazza Italia, dove un bel sole ha fatto capolino dopo l’acquazzone del primo pomeriggio, la Compagnia Nazionale di Danza Storica di Roma che dal 1990 studia e promuove la danza storica, si è esibita in uno spettacolo suggestivo, con la partecipazione di straordinari ballerini in eleganti frac e preziosi abiti crinolina che hanno eseguito valzer, quadriglie, contraddanze, mazurche tratte dai manuali dei più celebri maestri del XIX secolo e dai più incantevoli film in costume. In Piazza si è rivissuta l’atmosfera de “Il Gattopardo” o della “Principessa Sissi”, con musiche di Strauss, Verdi e dei principali compositori dell’epoca. Non è mancato l’invito al pubblico presente per unirsi alle danze. Alle ore 21, poi, appuntamento al Teatro Vittorio Veneto di Colleferro con “Centovoci in Coro”, spettacolo cui hanno dato vita la Corale Polifonica G.B. Martini Colleferro, il Coro Polifonico di Bracciano, la Corale Polifonica di Grottaferrata e la Nuova Corale di Marano Equo – tutte dirette dal M° Massimo Di

Biagio, con al piano il M° Andrea Bosso – che hanno presentato un programma di grande impatto emotivo, fortemente applaudito dal numerosissimo pubblico in sala. Nel corso della manifestazione Elena Giuliani, Presidente della Corale G.B. Martini, in occasione del 30° anno di attività, ha voluto premiare con una medaglia ricordo Francesco Positano che con le sue 90 primavere è il più longevo cantore della corale, così come Domenico Maglione che è il più giovane. Medaglia commemorativa anche ad Antonello Amici per l’affetto e la vicinanza. Targhe ricordo dell’evento sono poi state consegnate anche ai presidenti dei tre cori ospiti. La prima parte dello spettacolo è stata dedicata interamente a brani lirici quali Va pensiero dal Nabucco e Coro di Zingarelle e Mattadori dalla Traviata, entrambe di G. Verdi, Scherzo corale sul Barbiere di Siviglia di G. Rossini, Viva il vino spumeggiante dalla Cavalleria Rusticana di P. Mascagni e lo stupendo brano Toreador dalla Carmen di G. Bizet. Seconda parte dedicata alla musica da film e d’autore ed una carrellata di canzoni napoletane. A chiudere lo straordinario spettacolo, presentato con grande professionalità da Stefano Raucci, è stata “La Gloria all’Egitto” dall’Aida di G. Verdi e gran sorpresa il celebre brano “Libiamo ne’ lieti calici”, il celebre episodio in tempo di valzer del primo atto de “La Traviata” di G. Verdi con la partecipazione in sala dei ballerini della Compagnia Nazionale di Danza Storica. Un momento davvero magico. In chiusura sul palco è intervenuto il sindaco Pierluigi Sanna che ha ringraziato il M° Di Biagio e gli interpreti tutti per l’intenso spettacolo presentato che ha regalato emozioni uniche. Ha poi evidenziato non solo l’importanza della celebrazione della Festa della Repubblica, ma il valore che mantiene e che si rafforza sempre più, anno dopo anno. Il 2 Giugno è la festa di tutti, una data che unisce e non si poteva concludere questa eccezionale serata intonando tutti insieme l’Inno nazionale. Eledina Lorenzon CRONACHE CITTADINE | Giugno 2019 | pag. 15



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