TAKE #6

Page 1

TAKE # 6 SÜDTIROL · ALTO ADIGE

MAGAZINE FOR FILM PROFESSIONALS 2016

Fünf Jahre Südtiroler Filmförderung · Von BLS zu IDM · Neue Förderkriterien · Giuseppe Tornatore im Gespräch über Correspondence · Die Südtirol-Drehs von Fräulein und Burg Schreckenstein · Produktionen in Südtirol 2015 · Die besten Locations in Südtirol · Interview mit Serienexpertin Emma Frost · Tax Credit und TV-Förderung · Digitaler Binnenmarkt und deutsch-italienische Koproduktionen · Die neue Generation der Südtiroler Schauspieltalente La BLS Film Fund & Commission compie 5 anni e diventa IDM · Nuovi criteri per il sostegno alle produzioni · Giuseppe Tornatore racconta La corrispondenza · I set altoatesini di Fräulein e Burg Schreckenstein · Riprese in Alto Adige nel 2015 · Le migliori location in Alto Adige · Intervista all’esperta di serie tv Emma Frost · Tax credit e finanziamenti per l’audiovisivo · Mercato unico digitale e coproduzioni italo-tedesche · La “new wave” degli attori altoatesini


Panalight S眉dtirol

Viale Druso, 313/b 路 39100 Bolzano (Bz) MOB. +39 366.9509059 路 TEL. +39 0471 539862 panalightsudtirol@panalight.it

www.panalight.it


HK/CC

Liebe Filmschaffende,

Cari professionisti del cinema,

seit dem 1. Januar dieses Jahres ist die Business Location Südtirol (BLS) Teil der IDM Südtirol – Alto Adige. In diesem Wirtschaftsdienstleister des Landes Südtirol und der Handelskammer Bozen sind nun vier Gesellschaften vereint, die bisher in verschiedensten Bereichen die Wirtschaft unterstützt haben: BLS, die Exportorganisation Südtirol EOS, Südtirol Marketing (SMG) und der TIS innovation park. Der Name IDM leitet sich ab aus drei Begriffen, die Programm und Ausrichtung für uns sein sollen: Innovation, Development und Marketing. Aber auch wenn sich der Name geändert hat – was gleich geblieben ist, ist die Begeisterung und Überzeugung, mit der wir auch als IDM weiterhin aktiv dazu beitragen werden, den Filmstandort Südtirol weiterzuentwickeln.

dal 1° gennaio di quest’anno la Business Location Südtirol (BLS) è parte di IDM Südtirol – Alto Adige. L’azienda speciale della Provincia e della Camera di commercio di Bolzano riunisce quattro società, che finora hanno offerto sostegno all’economia altoatesina in ambiti diversi: la BLS, l’organizzazione per il sostegno dell’export EOS, la Alto Adige Marketing (SMG) e il TIS innovation park. Il nome IDM è l’acronimo dei tre concetti che saranno programma e orientamento per il nostro lavoro: Innovation, Development e Marketing. Il nome è cambiato, ma non lo sono l’entusiasmo e la convinzione con i quali continueremo, anche con la sigla IDM, a contribuire attivamente allo sviluppo dell’Alto Adige come territorio cinematografico.

Seit der Gründung der Filmförderung hat sich in Südtirol ein neuer Wirtschaftszweig etabliert, der bestens gedeiht. 140 Filmprojekte wurden in den vergangenen Jahren gefördert, darunter so renommierte Projekte wie Das finstere Tal, Everest, Honig im Kopf, The Best Offer, Sworn Virgin oder Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit. Alle Projekte zusammen bescherten dem Land insgesamt 2.200 Drehtage und einen Südtiroleffekt von fast 38 Millionen Euro. Gleichzeitig wuchs die Film- und Kreativwirtschaft in Südtirol zusehends; inzwischen sind circa 500 Dienstleister und Filmschaffende in der Branche unterwegs. Das sind imposante Zahlen, die zeigen, dass hier der richtige Weg beschritten wurde. IDM wird diesen Weg kontinuierlich weitergehen – mit demselben bewährten Team und einer langfristigen Strategie, die bereits Früchte getragen hat. Wir freuen uns auf eine spannende Zeit und viele inspirierende Projekte.

Dalla creazione del Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive si è innestato nell’economia altoatesina un nuovo ramo in continua crescita. Negli ultimi cinque anni sono stati finanziati 140 progetti, tra cui pellicole di fama internazionale come La migliore offerta, Vergine Giurata, Everest, The Dark Valley, Honig im Kopf o Luis Trenker – La sottile linea della verità. Nel complesso, i progetti girati in provincia hanno assicurato al territorio 2.200 giorni di riprese e un effetto territoriale di quasi 38 milioni di euro. Nel contempo abbiamo assistito a una notevole espansione del settore cinematografico e creativo locale che conta ormai circa 500 addetti tra professionisti e fornitori di servizi. Si tratta di cifre importanti e di un chiaro segnale che la strada intrapresa è quella giusta. IDM proseguirà questo percorso con lo stesso team, che ha ampiamente dimostrato il suo valore, e con una strategia a lungo termine che sta già dando ottimi frutti. Ci attendono sfide interessanti e molti progetti stimolanti.

Hansjörg Prast Generaldirektor IDM Südtirol – Alto Adige

Hansjörg Prast Direttore generale IDM Südtirol – Alto Adige


Editorial

Liebe Leserin, lieber Leser,

Care lettrici, cari lettori,

mit Beginn des Jahres 2016 geht die Südtiroler Filmförderung in das sechste Jahr ihres Bestehens! Es liegen fünf erfolgreiche Jahre hinter uns: Insgesamt wurden 140 Filmprojekte in Produktion und Entwicklung gefördert und 2.200 Drehtage in Südtirol absolviert. Die Anzahl und die Kompetenzen lokaler Filmschaffender und Dienstleister wachsen kontinuierlich. Die Tabula-rasa-Situation, mit der wir zu Beginn unserer Arbeit konfrontiert waren, ist längst überwunden!

con l’inizio del 2016 il Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive entra nel suo sesto anno di attività! Abbiamo alle spalle cinque anni di successi, nei quali hanno ottenuto finanziamenti alla produzione e allo sviluppo 140 progetti per il cinema e la tv e sono stati effettuati in Alto Adige 2.200 giorni di riprese. Il numero e le competenze dei professionisti e dei fornitori di servizi locali sono in continua crescita. E pensare che siamo partiti praticamente da zero!

Zeit, uns auf den Lorbeeren auszuruhen, werden wir uns keine nehmen. Denn das neue Jahr ist bereits mit vielen Neuerungen gestartet. So ist die Südtiroler Filmförderung seit 2016 Teil der Standortagentur IDM Südtirol – Alto Adige. In bewährter Formation und mit viel Energie werden wir in dieser Organisation weiterhin Ihre Südtiroler Filmförderung bleiben. Eine neue Fassung haben auch unsere Förderrichtlinien erhalten; in Zukunft werden wir insbesondere in den Bereichen der Nachwuchs- und Entwicklungsförderung neue Impulse setzen.

Ma non intendiamo certo dormire sugli allori. Il 2016, del resto, è un anno di grandi novità. La Film Fund & Commission è ora parte della nuova agenzia per la promozione territoriale IDM Südtirol – Alto Adige. Con lo stesso team e con la stessa energia di sempre proseguiremo l’attività della Film Commission all’interno della nuova organizzazione. Modifiche sono state apportate anche alle linee guida per i finanziamenti: in futuro daremo nuovi impulsi soprattutto al sostegno dei talenti locali e al finanziamento dello sviluppo di progetti.

Neue Impulse erhält der Filmstandort Südtirol auch durch weitere Initiativen. So warten die ehemaligen Bozner Filmtage zum 30. Jubiläum mit einer Neuauflage auf. Unter dem neuen Namen „Bolzano Film Festival Bozen“ wird das traditionsreiche Festival weiterhin ein Treffpunkt des deutschsprachigen und italienischen Filmschaffens sein. Das Branchenprofil wird unter anderem durch das neue Projekt FINAL TOUCH gestärkt.

Inoltre, altre iniziative in programma daranno impulso al territorio. Bolzano Cinema festeggerà la sua trentesima edizione presentandosi in forma rivisitata e con il nuovo nome di “Bolzano Film Festival Bozen”. L’ormai tradizionale manifestazione continuerà a essere punto di incontro per cineasti italiani e tedeschi. Il nuovo progetto FINAL TOUCH, organizzato dalla BLS in collaborazione con il Festival, contribuirà infine a rafforzare il profilo della manifestazione come piattaforma per gli addetti del settore.

Viel Neues für lokale Filmschaffende bietet im Jahr 2016 unsere Aus- und Weiterbildungsplattform MOV!E IT!. Mit dem Ziel, den Standort weiter zu professionalisieren, werden wir Bildungsmaßnahmen in den Bereichen Produktion, Masken-, Kostümund Szenenbild umsetzen. In Anbetracht so vieler Neuerungen freuen wir uns besonders, 2016 auch Projekte fortzuführen, die bereits seit einigen Jahren etabliert sind. So startet mit RACCONTI #5 eine neue Edition unseres Script Labs. Und zu unserer sechsten Filmkonferenz INCONTRI werden wieder hochkarätige Gäste aus Deutschland, Österreich, Italien und der Schweiz zusammentreffen, um über die aktuellen Herausforderungen für die Branche nachzudenken.

La nostra piattaforma per le offerte formative MOV!E IT! nel 2016 riserverà novità soprattutto ai professionisti locali. Con l’obiettivo di proseguire la professionalizzazione del settore, organizzeremo infatti corsi di formazione negli ambiti produzione, trucco, costumi e scenografia. Di fronte a cambiamenti di tale portata, è per noi motivo di particolare orgoglio proseguire nel 2016 progetti consolidati da anni: con RACCONTI #5 proporremo una nuova edizione del nostro Script Lab. E la sesta Film Conference INCONTRI offrirà a ospiti di livello internazionale provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera una cornice in cui discutere delle sfide che il settore cinematografico sta affrontando.

Es wartet also ein spannendes Jahr auf uns und ich freue mich, wenn Sie uns dabei begleiten. Zunächst aber eine anregende Lektüre!

Ci attende un anno ricco di impegni e vi siamo grati fin d’ora se vorrete accompagnarci con il vostro interesse. Buona lettura!

Christiana Wertz Head of Film Fund & Commission

Christiana Wertz Head of Film Fund & Commission


6 12

Das war 2015 Ein Jahr voller Erfolge

6 12

Il nostro 2015 Un anno di successi

Location

Location

14 20 26 32 36

14 20 26 32 36

Weg frei für den Nachwuchs 5 Jahre Förderung: Christiana Wertz im Interview INCONTRI #5: Europäische Kreativität RACCONTI | Local Talent: Erzählen lernen Ein Festival im Aufbruch

Attenti ai giovani 5 anni di Fondo: intervista a Christiana Wertz INCONTRI #5: creatività europea RACCONTI | Local Talent: imparare a raccontare Un festival in trasformazione

40 One Shot!

40 One Shot!

Panorama

Panorama

50

Fräulein Caterinas Gespür für Schnee

50

Il senso di Caterina per la neve

58

Burg Schreckenstein in Südtirol

58

La carica dei ragazzini

64

Giuseppe Tornatore: Die Sterne über Bozen

64

Giuseppe Tornatore: le stelle sopra Bolzano

70

Echo Film: Mit Tiefgang

70

Echo Film: In profondità

72

Eine Region voller Geschichten

72

Una terra e le sue mille storie

77

Vom Weggehen und Ankommen

77

Partenze e ritorni

Service

Service

82

Unser Südtirol: Lieblingslocations der Scouts

82

Il nostro Alto Adige: le location preferite degli scout

92

PLACES #4: Kunst und Natur

92

PLACES #4: arte e paesaggio

94 Han & Oldenburg: Die Talentschmiede

94 Han & Oldenburg: la fucina dei talenti

98

98

Tax Credit von A bis Z

Tax credit, istruzioni per l’uso

103 Südtiroler Filmförderung: Facts & Figures

103 Film Fund & Commission dell’Alto Adige: Facts & Figures

118 Abgedreht: Produktionen in Südtirol 2015

118 Ciak... si gira! Riprese in Alto Adige nel 2015

Feature

Feature

128 Dorfdisko als Writers’ Room

128 Da discoteca di paese a writers’ room

134 Emma Frost im Interview

134 Intervista a Emma Frost

137 Nicht nur Kino: Förderungen für TV-Produktionen

137 Non solo cinema: gli incentivi per il piccolo schermo

142 Die Kraft der Koproduktionen

142 Coproduzioni, una garanzia

148 VOD-Markt: Smart und mobil

148 Il film sullo smartphone? È benvenuto

153 Die verflixte Lex Netflix

153 Lex Netflix, quanta apprensione

156 Gruppenbild mit Schauspielern

156 Ritratto di gruppo con attori


Das war 2015 Il nostro 2015 Vom roten Teppich in Berlin zur Open-Air-Filmpremiere im Klosterdörfchen Karthaus in den Bergen des Schnalstals: Gelegenheit zu feiern gab es auf den BLS-Events des vergangenen Jahres genug. Dal tappeto rosso di Berlino alla prima open air di Everest a Certosa in Val Senales: per la BLS si chiude un anno ricco di eventi e di occasioni per festeggiare. 64a BERLINALE 64. BERLINALE 64° BERLINALE 05. – 15.02.2015

1

Tre pellicole sostenute dal Fondo provinciale sono state presentate a Berlino: Vergine giurata (regia di Laura Bispuri) e 13 Minutes (di Oliver Hirschbiegel) in concorso e Chrieg (di Simon Jaquemet) nella sezione “Perspektive Deutsches Kino”. Alla cena di gala presso l’Umspannwerk in Alexanderplatz il 10 febbraio e al party che ne è seguito hanno preso parte 400 ospiti del settore.

2

1 Das Team von Elser beim BLS-Empfang auf der Berlinale Il team di 13 Minutes al ricevimento della BLS a Berlino: v. l. da sin. Lissy Pernthaler, Oliver Schündler, Burghart Klaußner, Boris Ausserer, Katharina Schüttler, Oliver Hirschbiegel, Léonie-Claire Breinersdorfer, Christian Friedel, Christiana Wertz (BLS), Fred Breinersdorfer, Anton Algrang. 2 Das Team von Sworn Virgin Il team di Vergine giurata: v. l. da sin. Marta Donzelli, Flonja Kodheli, Laura Bispuri, Christiana Wertz (BLS), Gregorio Paonessa, Dan Wechsler.

6 TAKE #6

Markus Nass

Drei von der Südtiroler Filmförderung unterstützte Filme wurden in Berlin gezeigt: Vergine giurata (Sworn Virgin, Regie: Laura Bispuri) und Elser (Regie: Oliver Hirschbiegel) liefen im Wettbewerb; Chrieg (Regie: Simon Jaquemet) in der Reihe „Perspektive Deutsches Kino“. Zum festlichen Dinner mit anschließender Party am 10. Februar im Umspannwerk am Alexanderplatz begrüßte die BLS rund 400 Gäste aus der Branche.


29. BOZNER FILMTAGE 29° BOLZANO CINEMA 22. – 26.04.2015

La 29a edizione dell’ormai tradizionale Bolzano Cinema, con quasi 70 film in cartellone, ha attirato l’interesse di 4.000 spettatori. Dieci dei film in programma, tra cui Vergine giurata, Sils Maria e Chrieg, realizzati in Alto Adige con il contributo di professionisti locali e sostenuti dalla BLS, sono stati presentati nella sezione “Made in Alto Adige”. Chrieg è risultato inoltre il film vincitore del Festival e ha ottenuto il Premio Provincia autonoma di Bolzano. Contemporaneamente al festival si è svolta la manifestazione di formazione e aggiornamento per professionisti del cinema CAMPUS, organizzata dalla BLS.

Alfred Tschager

Die 29. Ausgabe der traditionsreichen Filmtage zeigte rund 4.000 Besuchern fast 70 Filme. Zehn davon, die in Südtirol mit lokalen Filmschaffenden gedreht und von der BLS gefördert wurden, liefen in der Reihe „Made in Südtirol“, darunter Vergine giurata (Sworn Virgin), Sils Maria (Clouds of Sils Maria) oder Chrieg. Letzterer wurde auch zum Gewinnerfilm des Festivals gekürt und erhielt den Preis des Landes Südtirol. Parallel zum Festival fand der Branchentreff CAMPUS statt, eine Weiter­ bildungsveranstaltung der BLS.

1

2

3

1 Filmvorführung Elser Proiezione del film 13 Minutes: v.l. da sin. Ulrich Stofner & Alexia Demez (BLS), Lissy Pernthaler, Oliver Schündler, Oliver Hirschbiegel, Christian Friedel, Arno Kompatscher (Landeshauptmann Presidente della Provincia), Anna Unterberger, Boris Ausserer. 2 Die lokalen Teilnehmer des Branchen-„Speed Datings” im Rahmen von CAMPUS #2 I professionisti locali che hanno partecipato allo “Speed Dating” organizzato nell’ambito del programma CAMPUS #2. 3 Einige Gäste der Party „BLS meets Filmtage“ Alcuni ospiti del party “BLS meets Filmtage”: v. l. da sin.: Eva Mattes, Nikolaj Nikitin, Sonja Heiss.

TAKE #6 7


68. FESTIVAL DE CANNES 68° FESTIVAL DE CANNES

33. FILMFEST MÜNCHEN 33° FILMFEST DI MONACO

Die BLS war in Cannes im italienischen Pavillon vertreten und traf Filmschaffende aus aller Welt zu Gesprächen und zum Networking. Im Rahmen des Festivals lud die BLS zum Lunch ins Bistro Les Cannailles. Die Leiterin der Filmförderung Christiana Wertz konnte dabei rund 60 Gäste aus Deutschland, Österreich, Italien und der Schweiz begrüßen, darunter Carlotta Calori (Indigo Film), Marc Gabizon (Wild Bunch Germany), Cornelia Hammelmann (FFA), Arturo Paglia (Paco Cinematografica), Andreas Schreitmüller (ARTE), Veit Heiduschka (Wega Film), Josef Reidinger (Arri Film), Dirk Schürhoff (Beta Film), Nicola Giuliano (Indigo), Fulvio Lucisano (IIF) und Marta Donzelli (Vivo film). Per la BLS, presente nel padiglione italiano, il Festival di Cannes è stato un’occasione per incontrare rappresentanti del settore provenienti da tutto il mondo. La manifestazione ha fatto da cornice al pranzo organizzato dalla BLS presso il bistro Les Cannailles. Christiana Wertz, responsabile della Film Fund & Commission, vi ha accolto circa 60 ospiti provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera, tra cui Carlotta Calori (Indigo Film), Marc Gabizon (Wild Bunch Germany), Cornelia Hammelmann (FFA), Arturo Paglia (Paco Cinematografica), Andreas Schreitmüller (ARTE), Veit Heiduschka (Wega Film), Josef Reidinger (Arri Film), Dirk Schürhoff (Beta Film), Nicola Giuliano (Indigo), Fulvio Lucisano (IIF) e Marta Donzelli (Vivo film).

Die BLS lud am 29. Juni anlässlich des Filmfests München Filmschaffende aus Deutschland, Österreich, Italien und der Schweiz zum Empfang. Zu feiern gab es einiges: Zum Beispiel liefen BLS-geförderte und zum Teil in Südtirol gedrehte Produktionen im Festivalprogramm. Die Komödie Outside the Box wurde in der Reihe „Neues Deutsches Kino“ gezeigt; Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit feierte in der Reihe „Neues Deutsches Fernsehen“ Weltpremiere. Und der ebenfalls in Südtirol gedrehte und geförderte Elser gewann den nationalen Hauptpreis des Friedenspreises des Deutschen Films – Die Brücke, der künstlerisch und humanistisch wertvolle Filme auszeichnet. Il 29 giugno, nell’ambito del Filmfest di Monaco di Baviera, la BLS ha organizzato un ricevimento per addetti del settore provenienti da Germania, Italia, Austria e Svizzera. I motivi per festeggiare non mancavano, a partire, per esempio, dalla presenza nel programma della manifestazione di tre film sostenuti dalla BLS e realizzati in parte in Alto Adige: la commedia Outside the Box è stata presentata nella sezione “Neues Deutsches Kino”, mentre il biopic Luis Trenker ha festeggiato a Monaco la sua prima mondiale. 13 Minutes, pellicola girata in Alto Adige e finanziata dalla BLS, ha vinto infine il Premio nazionale per la Pace “Die Brücke” assegnato dall’industria cinematografica tedesca a film di particolare valore artistico e umano.

2 1 Cecilia Valmarana, Francesca Cima, Tilde Corsi 2 Klaus Schaefer, Wolfgang Behr, Michael Coldewey

8 TAKE #6

1

Marian Wilhelm

1

23.06. – 02.07.2015

Haidar Phyrass

13. – 24.05.2015

2 1 Das Team von Luis Trenker Il team di Luis Trenker v.l. da sin. Andreas Richter, Annie Brunner, Christiana Wertz (BLS), Brigitte Hobmeier, Peter Probst. 2 Das Team von Outside the Box Il team di Outside the Box v.l. da sin. Philipp Worm, Christiana Wertz (BLS), Philip Koch, Tobias Walker, Anton Algrang.


ROME FILM FEST FESTA DEL CINEMA DI ROMA

16. – 24.10.2015

1

A Roma la BLS è stata presente con più manifestazioni riservate ai professionisti del settore. Il 19 ottobre ha discusso insieme alla casa di produzione italiana Palomar e alla Letterbox di Amburgo alcuni aspetti legati allo sviluppo di serie televisive in un contesto internazionale. Con l’occasione sono stati presentati anche i progetti per serie tv elaborati con il metodo della writers’ room nell’ambito dello Script Lab RACCONTI #4, tenutosi in Alto Adige. A Roma ha avuto luogo anche il primo incontro del network RACCONTI Alumni. Per i 25 sceneggiatori che hanno partecipato alle edizioni precedenti di RACCONTI l’evento ha rappresentato una possibilità di scambio e di approfondimento, anche grazie alla Masterclass condotta dall’esperta di serie televisive Emma Frost. La BLS ha infine colto l’occasione per invitare tutti i suoi ospiti a un cocktail sulla terrazza dell’hotel Boscolo Exedra. Tra i film in programma al festival c’era anche Alaska di Claudio Cupellini, realizzato con il sostegno della BLS e girato in buona parte in Alto Adige.

Jacopo Brogioni

In Rom war die BLS im vergangenen Jahr gleich mit mehreren Branchenveranstaltungen präsent. Am 19. Oktober diskutierten die BLS, die Hamburger Letterbox Filmproduktion und die italienische Produktionsfirma Palomar Aspekte der internationalen Serienentwicklung. Zudem präsentierten sie die Serienstoffe, die im Script Lab RACCONTI #4 in Südtirol mit der Methode des Writers’ Room entwickelt wurden. Daneben trafen sich rund 25 „Absolventen“ vergangener RACCONTI-Ausgaben zum ersten Mal im Rahmen des Netzwerks RACCONTI Alumni, um sich auszutauschen und an einer Masterclass mit der Serienexpertin Emma Frost teilzunehmen. Im Anschluss lud die BLS die Teilnehmer der verschiedenen Veranstaltungen zum Cocktail auf die Terrasse des Hotels Boscolo Exedra. Im Wettbewerb des Festivals lief der BLS-geförderte Spielfilm Alaska von Claudio Cupellini, der zu großen Teilen in Südtirol gedreht wurde.

2

1 Präsentation der Ergebnisse von RACCONTI #4 mit Presentazione dei progetti di RACCONTI #4 con (v. l. da sin.) Gabriele Niola (Moderator moderatore), Nicola Serra, Ayhan Üsük, Torsten Götz, Margherita Murolo, Gianni Cardillo, Christiana Wertz (BLS), Simone Gandolfo, Roberto Gagnor, Maja Costa, Kim Zimmermann. 2 In Rom trafen sich die RACCONTI Alumni erstmals Il primo incontro dei RACCONTI Alumni presso il cinema Kino a Roma.

TAKE #6 9


ZWEI PREMIEREN FÜR EVEREST DUE PRIME PER EVEREST

SÜDTIROL-PREMIERE LUIS TRENKER PRIMA ALTOATESINA DI LUIS TRENKER

27.08.2015

Das BLS-geförderte Bergsteigerdrama Everest von Baltasar Kormákur, das in Südtirol auf dem Schnalstaler Gletscher gedreht wurde, eröffnete am 2. September 2015 mit seiner Weltpremiere die 72. Filmfestspiele von Venedig. Wenige Tage später feierte der Film eine einzigartige Südtirol-Premiere: Am 12. September wurde der Film auf dem Dorfplatz von Karthaus im Schnalstal auf einer Großleinwand gezeigt, mehr als 1.000 Filmschaffende und Einwohner des Tales kamen zur Premiere. Für die Veranstaltung reiste der Chef von Universal Italien Richard Borg eigens nach Karthaus und überbrachte dem Publikum eine persönliche Videobotschaft von Baltasar Kormákur. Everest, il film drammatico di Baltasar Kormákur sostenuto dalla BLS e girato sul ghiacciaio della Val Senales, il 2 settembre 2015 ha inaugurato fuori concorso la 72a Mostra del Cinema di Venezia. Pochi giorni dopo la pellicola ha festeggiato la sua prima altoatesina in un’atmosfera unica: il 12 settembre è stata proiettata nella piazza del paesino di Certosa in Val Senales. All’evento sono accorsi oltre 1.000 spettatori tra professionisti del settore e abitanti della vallata. Alla serata di Certosa era presente anche Richard Borg, presidente della Universal Italia, con un messaggio video girato per il pubblico altoatesino da Baltasar Kormákur.

Seine Südtirol-Premiere auf der großen Leinwand feierte die im Land gedrehte und von der BLS geförderte TV-Produktion Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit am 27. August im Filmclub Bozen. Hauptdarsteller Tobias Moretti und Brigitte Hobmeier, die im Film Leni Riefenstahl spielt, waren ebenso anwesend wie die Südtiroler Darstellerinnen Anna Unterberger und Barbara Romaner sowie die Produzentin Annie Brunner (Roxy Film). Luis Trenker – La linea sottile della verità, film tv sostenuto dalla BLS, ha festeggiato la sua prima altoatesina sul grande schermo il 27 agosto, quando è stato proiettato al Filmclub di Bolzano. Hanno partecipato alla prima i protagonisti Tobias Moretti (Luis Trenker) e Brigitte Hobmeier (che nel film interpreta Leni Riefenstahl), oltre alle attrici altoatesine Anna Unterberger e Barbara Romaner e alla produttrice Annie Brunner della Roxy Film.

1

Universal

2

Grafik Grüner

Alfred Tschager

02.09. & 12.09.2015

1 Das Team von Everest bei der großen Premiere in Venedig il team di Everest durante la prima a Venezia (v. l. da sin.) Nicky Kentish Barnes, John Hawkes, Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Emily Watson, Josh Brolin, Baltasar Kormákur. 2 Premiere in Schnals La prima in Val Senales (v.l. da sin.): Manfred Waldner, Francesco Marras, Paul Grüner, Ulrich Stofner (BLS), Florian Mohn, Richard Borg.

10 TAKE #6

(v. l./da sin.) Marion Wagner (BLS), Tobias Moretti, Barbara Weithaler (BLS), Anna Unterberger, Barbara Romaner, Ulrich Stofner (BLS), Annie Brunner, Brigitte Hobmeier


2015 Ein Jahr in Zahlen Un anno in cifre

% Erreichter „Südtiroleffekt“ Effetto territoriale raggiunto

Produktionen und Drehtage in Südtirol Produzioni e giorni di riprese in Alto Adige

197

28 productions 513 shooting days

Anteil an der Gesamtfördersumme je Land* Percentuale della somma totale di finanziamento per nazione*

Anzahl geförderte Projekte je Land* Numero di progetti finanziati per nazione* Documentary

Germany Italy

Feature Film (Theatrical/TV)

8

36,3 %

5

50 % 3

2

2

Germany 7

Austria 3

13,7 % Austria

Verhältnis der Förderarten nach Anzahl von Projekten Numero di progetti in base al tipo di finanziamento

Italy 11

1

Verhältnis der Förderarten nach Fördersumme Percentuale del contributo in base al tipo di finanziamento

96,9 %

5

3,1 % 16

Produktionsförderung Finanziamento della produzione [PF] Förderung der Produktionsvorbereitung Finanziamento della pre-produzione [PVF]

* Länderangaben entsprechen der Produktionsfirma, die als Produzent bzw. Koproduzent von der Südtiroler Filmförderung unterstützt wurde. * Le indicazioni delle nazioni corrispondono alla casa di produzione (come produttore principale o coproduttore) che ha ottenuto un finanziamento dal fondo altoatesino. TAKE #6 11


Ein Jahr voller Erfolge Un anno di successi BLS-geförderte Produktionen waren auch im Jahr 2015 auf Festivals weltweit vertreten und konnten wichtige Filmpreise gewinnen. Hier ein Auszug. Anche nel 2015 alcune produzioni sostenute dalla BLS hanno fatto il giro dei festival internazionali e vinto premi importanti. Ecco una selezione.

12 TAKE #6

1

3

2

1 ELSER (13 MINUTES) Production: Lucky Bird Pictures (DE) Director: Oliver Hirschbiegel Script: Fred Breinersdorfer, Léonie-Claire Breinersdorfer Deutscher Filmpreis Nominierung in sieben Kategorien Nominato in sette categorie Deutscher Kamerapreis Beste Kamera Miglior fotografia (Judith Kaufmann) Europäischer Filmpreis European Film Awards European Actor (Christian Friedel) Deutscher Regiepreis Metropolis Beste Kinoregie Miglior regia cinematografica (Oliver Hirschbiegel) Beste männliche Hauptrolle Miglior attore protagonista (Christian Friedel) Berlinale (außer Konkurrenz fuori concorso) Edinburgh International Film Festival (Reihe rassegna Directors Showcase)

2 OUTSIDE THE BOX Production: Walker + Worm Film (DE) Director: Philip Koch Script: Philip Koch, Anna Schneider Filmfestival Zürich (Wettbewerb concorso) Filmfest München (Reihe rassegna Neues Deutsches Kino) Filmfest Lünen Beste Filmmusik Migliore colonna sonora Max Ophüls Preis Premio Max Ophüls (2016, Reihe rassegna Saarbrücker Premieren)

4

3 LUIS TRENKER – DER SCHMALE GRAT DER WAHRHEIT Production: Roxy Film (DE) Coproduction: Epo-Film (AT) Director: Wolfgang Murnberger Script: Peter Probst Filmfest München (Reihe rassegna Neues Deutsches Fernsehen) Jerusalem Film Fest (Reihe rassegna Munich in Jerusalem) Filmfestival Kitzbühel (Wettbewerb concorso)

4 HONIG IM KOPF Production: Barefoot Films (DE) Director: Til Schweiger Script: Til Schweiger, Hilly Martinek Ca. 60 Mio. Euro Umsatz und über 7 Mio. Kinobesucher in Deutschland Ca. 60 milioni di euro di incassi e più di 7 milioni di spettatori in Germania Deutscher Filmpreis Publikumspreis für den besucherstärksten Film des Jahres Premio del pubblico per il maggior numero di spettatori nel 2015 Deutscher Regiepreis Metropolis Beste produzentische Leistung Miglior produttore Bambi Ehrenpreis der Jury für Til Schweiger und Dieter Hallervorden Premio della giuria agli attori Til Schweiger e Dieter Hallervorden Bayrischer Filmpreis (2016) Publikumspreis Premio del pubblico


6

5

5 VERGINE GIURATA Production: Vivo Film (IT) Coproduction: Colorado Film Production (IT), Bord Cadre Films (CH), The Match Factory (DE), Erafilm (AL) Director: Laura Bispuri Script: Francesca Manieri, Laura Bispuri David di Donatello Bestes Regiedebüt Miglior regista esordiente (Laura Bispuri) Beste weibliche Hauptrolle Migliore attrice protagonista (Alba Rohrwacher) Nastro d’Argento Bestes Regiedebüt Miglior regista esordiente (Laura Bispuri) Beste weibliche Hauptrolle Migliore attrice protagonista (Alba Rohrwacher) Beste Kamera Miglior fotografia (Vladan Radovic) Globi D’Oro Bestes Erstlingswerk Miglior opera prima (Laura Bispuri) Berlinale (Wettbewerb concorso) Tribeca Film Festival Preis Premio Nora Ephron Bester Film Miglior film (Laura Bispuri) Hong Kong Filmfestival Young Cinema Competition, Golden Firebird Award (Laura Bispuri) Bari International Filmfest Nuovo Imaie Beste Schauspielerin Miglior attrice (Alba Rohrwacher) Internationales Festival des unabhängigen Films Kritikerpreis Premio della critica San Francisco International Film Festival Golden Gate New Directors Prize Ortigia Film Festival Publikumspreis Premio del pubblico Bester Film Miglior film

7 8

6 EVEREST Production: Working Title Films (GB) Director: Baltasar Kormákur Script: William Nicholson, Mark Medoff Filmfestspiele von Venedig Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Eröffnungsfilm Film d’apertura

7 I WANT TO SEE THE MANAGER Production: Petrolio Film (DE) Coproduction: Miramonte Film (IT) Director: Hannes Lang Dok Fest München (Wettbewerb concorso) Hong Kong International Filmfestival (Wettbewerb Dokumentarfilm concorso film documentario) Dokumentarfilmwoche Hamburg (Wettbewerb concorso) Trento Film Festival Filmfestival Kitzbühel Perugia Social Film Festival Bester Dokumentarfilm Miglior documentario

8 CHRIEG Production: Hugofilm Productions (CH) Director: Simon Jaquemet Script: Simon Jaquemet Max Ophüls Preis Premio Max Ophüls Hauptpreis Premio principale (Simon Jaquemet) Bester Nachwuchsdarsteller Miglior giovane attore (Benjamin Lutzke) Schweizer Filmpreis Bester Spielfilm Miglior lungometraggio Bester Darsteller Miglior attore (Benjamin Lutzke) Beste Kamera Migliore fotografia (Lorenz Merz) Beste Montage Miglior montaggio Bozner Filmtage Bolzano Cinema (Reihe Made in Südtirol rassegna Made in Alto Adige) Karlovy Vary International Film Festival (Reihe rassegna Another View) Locarno Film Festival (Reihe rassegna Panorama Suisse) Montreal Filmfestival (Reihe rassegna World Greats)

Festival Filmpreis (Gewinner) Premio cinematografico (vincitore) Filmpreis (Nominierung) Premio cinematografico (nomination) Kinoerfolg Successo al box office

TAKE #6 13

Bernd Schuller, Arvid Uhlig, Roxy Film, Gordon Photograpie, Vivo Film, Universal, Petrolio Film, Hugo Film; Icons by Freepik www.flaticon.com

Feature


Panorama

DPI Digital Photo Image

Teilnehmer eines Workshops in Bozen aus dem Programm MOV!E IT! Young. Due partecipanti di un laboratorio MOV!E IT! Young a Bolzano.

14 TAKE #6


Panorama

Weg frei für den Nachwuchs Attenti ai giovani Die Südtiroler Filmförderung wartet 2016 mit neuen Richtlinien auf und unterstützt damit verstärkt junge Talente – ein neuer Meilenstein in der Strategie, die seit der Gründung der BLS vorangetrieben wird. L’attenzione ai giovani talenti è la principale novità dei nuovi criteri di sostegno alle produzioni cinematografiche e televisive della Provincia di Bolzano in vigore dal 2016. Le tappe di una strategia che parte dalla nascita della BLS.

TAKE #6 15


Harald Wisthaler

Location

Ein junges Filmteam realisierte die Dreharbeiten für den Dokumentarfilm Freestyle Stories in South Tyrol über Südtiroler Extremsportler. Un team di giovani ha realizzato le riprese per Freestyle Stories in South Tyrol, documentario dedicato agli appassionati di sport estremi.

140 geförderte Projekte, 2.200 Drehtage und 37,8 Millionen Euro Territorialeffekt. So lassen sich die ersten fünf Jahre der Südtiroler Filmförderung in Zahlen zusammenfassen. Wichtigstes Instrument dieser Einrichtung ist die Filmförderung selbst, eine der höchstdotierten Italiens. Damit konnte sich das Land sehr rasch als gefragter Filmstandort für Kino- und TV-Produktionen etablieren. Die Förderung ist aber nur ein Teil einer komplexen Strategie zur Entwicklung der lokalen Ressourcen – eine Strategie, die durch die neuen Förderkriterien 2016 weiteren Schwung erhält. Am Anfang dieser Entwicklung stand der Förderfonds. Das Angebot, Filme in Südtirol zu drehen, stieß schon bald auf sehr großes Interesse, daher musste sich die Film Commission schnell auf neue Anfragen einstellen: Produzenten, die hier ihre Dreharbeiten durchführen wollten, brauchten neben der finanziellen auch eine technische Unterstützung, vom Verleih von Filmkameras und Licht- und Kamerabühnen-Equipment über Postproduktionsstudios bis hin zu Logistikdienstleistungen. Südtirol als neuer Filmstandort war damals noch nicht in der Lage, diese Nachfrage zu befriedigen; daher begann die BLS die Ansiedlung und Gründung von Dienstleistern der Filmbranche zu fördern. Dieses Unterfangen trug – auch dank einer Ad-hocVerordnung zur Verhinderung von Briefkastenfirmen – bereits 2012 Früchte, als einige bekannte Equipment-Verleiher und Transportfirmen in Südtirol tätig wurden. Sie alle haben vor Ort Partner gefunden; so entstanden Panalight Südtirol, Movie People Südtirol und REC Alto Adige Südtirol, während die deutsche Maier Bros. einen eigenen Standort in Meran eröffnete. Know-how an erster Stelle Im Zuge der ersten Produktionen wurde der BLS klar, dass es für eine erfolgreiche Standortstrategie nötig war, das lokale

16 TAKE #6

140 progetti finanziati. 2.200 giornate di ripresa e un effetto territoriale pari a 37,8 milioni di euro. Sono i numeri di cinque anni di attività della Film Fund & Commission dell’Alto Adige, la cui principale leva è il Fondo di sostegno che, con una dotazione finanziaria tra le più importanti in Italia, ha permesso alla provincia di imporsi rapidamente sul mercato delle location cinematografiche e televisive. Una leva, quella del Fondo, funzionale a una complessa strategia di valorizzazione delle risorse del territorio che trae, come vedremo, nuovo impulso dai criteri di sostegno entrati in vigore nel 2016. È perciò utile ripercorrerne le tappe. In principio, come si è detto, c’è il Fondo. Registrando un grosso interesse a girare in Alto Adige, i primi passi della Film Commission incrociarono subito una necessità: alle produzioni che chiedevano di girare sul territorio, oltre al sostegno finanziario bisognava dare servizi, quelli tecnici in particolare: dal noleggio di telecamere, materiali elettrici, attrezzature per macchinisti e apparecchi di postproduzione, ai trasporti. Una domanda che una provincia “audiovisivamente giovane” come l’Alto Adige non era pronta a soddisfare. Occorreva quindi incentivare l’insediamento di aziende specializzate; l’intervento, grazie a un regolamento ad hoc che impediva che tali insediamenti fossero fittizi, dette i suoi frutti già nel 2012, quando cominciarono a operare in Alto Adige affermate aziende di noleggio di mezzi tecnici e trasporti per il cinema. Ogni impresa esterna ha trovato partner locali: sono così nate Panalight Südtirol, Movie People Südtirol, REC Alto Adige Südtirol, mentre il marchio tedesco Maier Bros. ha aperto una base a Merano. Il know-how in prima linea Con l’arrivo delle produzioni cresceva, per la BLS, la consapevolezza che la sfida si sarebbe vinta ampliando il know-how, fino a quel momento circoscritto al genere documentario, di cui la


Sparkling Pictures/Ivan Poletti

Location

Dreharbeiten zu König Laurin. Mit dem Fantasy-Familienfilm gibt der 28-jährige Südtiroler Regisseur Matthias Lang 2016 sein Kinodebüt. Le riprese di Re Laurino. Il film fantasy per famiglie segna nel 2016 il debutto del 28enne regista altoatesino Matthias Lang.

Know-how aufzubauen. Bis zu dem Zeitpunkt hatte sich dieses in Südtirol auf den Dokumentarbereich beschränkt, für den die Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und Neue Medien ZeLIG in Bozen seit vielen Jahren das wichtigste kreative Kompetenzzentrum bildet. Entscheidend war für den Standort die Einrichtung der Drehbuchschmiede RACCONTI, mit der die BLS die Entwicklung von Filmstoffen fördert und die 2015 bereits zum vierten Mal stattfand. Der Erfolg ließ nicht lange auf sich warten: Mit Fräulein von Caterina Carone entstand der erste vollständig in Südtirol entwickelte und gedrehte Spielfilm, natürlich mit Südtiroler Filmschaffenden. Seit 2013 wird auch die Ausbildung gefördert: Gemeinsam mit der Filmschule ZeLIG entwickelt die BLS Ausbildungsprogramme für Filmschaffende. 2015 wurde die Bildungsinitiative MOV!E IT! erweitert und das gesamte Kursangebot auf einer Onlineplattform gebündelt. Ziel der Südtiroler Filmförderung ist es, genügend Fachkräfte für mindestens zwei vollständige Filmcrews zu gewährleisten, die zeitgleich an ebenso vielen Produktionen mitwirken können. Daher wurde eine Studie durchgeführt, um festzustellen, welche strategischen Berufsbilder am Filmstandort noch fehlen. Aufgrund der Erkenntnisse daraus fiel die Entscheidung auf die Bereiche Produktion sowie Szenen-, Kostüm- und Maskenbild, in denen nun die BLS und andere Stellen Ausbildungskurse anbieten. „Die Entlohnung von hiesigen Fachkräften macht – auch dank der Bedingungen, an die die BLS ihre Förderung koppelt – 40 Prozent der Ausgaben der Produktionsfirmen in Südtirol aus, also 60 Prozent der Finanzierungssumme“, erklärt Film Location Development Manager Birgit Oberkofler, die in der BLS für die Entwicklung der lokalen Branche im Bereich Szenen-, Kostüm-

Scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG di Bolzano è lo storico punto di riferimento creativo sul territorio. Un importante lavoro la BLS lo ha fatto con RACCONTI, iniziativa dedicata allo sviluppo di sceneggiature e giunta alla quarta edizione, che comincia a dare i primi frutti: è il caso di Fräulein di Caterina Carone, primo lungometraggio pensato e girato interamente in Alto Adige con maestranze del luogo. A partire dal 2013 l’impegno nella formazione si intensifica con la creazione di percorsi formativi mirati, in collaborazione con la scuola ZeLIG, e si sviluppa nel 2015 con l’ampliamento dell’iniziativa di formazione MOV!E IT!, con tutti i corsi consultabili su una nuova piattaforma online. Perseguendo l’obiettivo di garantire le maestranze per la formazione di almeno due troupe che possano lavorare contemporaneamente su altrettante produzioni, è stato fatto uno studio per capire quali fossero le figure professionali strategiche mancanti. Si è scelto di puntare prioritariamente sul reparto di produzione e sul reparto di scenografia, costumi, trucco e parrucco, attivando iniziative di professionalizzazione, sia con corsi interni, sia esterni alla BLS. “Anche grazie ai vincoli posti dalla BLS, il 40% della spesa delle produzioni sul territorio – e dunque il 60% del finanziamento – è assorbita dalle retribuzioni ai professionisti locali,” racconta Birgit Oberkofler, collaboratrice della BLS responsabile di sviluppare il comparto delle maestranze nei reparti scenografia, costumi, trucco e parrucco. “Chi oggi viene a girare in Alto Adige può contare su circa 500 professionisti, e tutto questo è avvenuto in soli cinque anni.” Ma il lavoro continua. Nel reparto produzione “abbiamo verificato che mancano le figure più ‘alte’, come i direttori di produ-

TAKE #6 17


Location und Maskenbild verantwortlich ist. „Wer heute in Südtirol dreht, kann auf etwa 500 Fachkräfte zurückgreifen – und das nach nur fünf Jahren.“ Doch die Arbeit ist noch lange nicht abgeschlossen. „Wir haben festgestellt, dass im Production-Bereich die ‚höheren‘ Berufsbilder fehlen, wie etwa Set-Aufnahmeleiter oder Produktionsleiter“, sagt BLS-Mitarbeiterin Carmen Cian, zuständig für die Entwicklung des Filmstandorts. Die BLS will daher an Schulen und Universitäten eine Informationskampagne starten, um Berufschancen in der Filmindustrie aufzuzeigen, besonders in Bezug auf die weniger bekannten Berufsbilder. Neue Förderkriterien Der Schwerpunkt auf Nachwuchsförderung findet sich auch in den ab 2016 in Südtirol geltenden neuen Förderkriterien. Zwei Artikel des entsprechenden Landesgesetzes zielen auf eine direkte Unterstützung junger Talente ab: Diese sind vom verpflichtenden Eigenanteil des Produzenten in Höhe von 5 Prozent des Budgets, entbunden und müssen auch keine Verleihverträge beziehungsweise Verträge für Fernsehauswertung vorlegen. Diese Ausnahmeregelung gilt für Erstlingswerke und Zweitwerke mit einem Budget von maximal 900.000 Euro, die eine Förderung von maximal 150.000 Euro erhalten können. Der neue Fokus auf Low-Budget-Produktionen zeigt sich noch deutlicher im anschließenden Artikel des Gesetzes: Die Herstellung von Filmen mit Budgets bis zu 500.000 Euro wird nun mit bis zu 250.000 Euro unterstützt. Die Bedingung dafür ist, dass die Produktionsfirma von Filmschaffenden und Experten begleitet wird, die von der BLS berufen werden. Für Erstlingswerke und Zweitwerke bietet die BLS also großzügigere Förderungen, behält sich aber gleichzeitig eine Beraterrolle vor. Ähnliche Bedingungen gelten für die Förderungen zur Entwicklung und Produktionsvorbereitung: Hier wird die Finanzierung auf bis zu 70 Prozent der Projektentwicklungs- bzw. Produktionsvorbereitungskosten erhöht (bis maximal 100.000 Euro). Sie wird zudem in zwei Schritten ausbezahlt: Die zweite Zahlung erfolgt erst, nachdem die BLS das Drehbuch geprüft hat. Darüber hinaus gibt es ein neues Slate-Funding-Programm, das nicht einzelne Projekte finanziert, sondern Förderungen im Paket vergibt. Damit können Produzenten die Geldmittel flexibler einsetzen und mit einer einzigen Finanzierung gleich mehrere Projekte entwickeln. „Es handelt sich um eine Art Struktur­ finanzierung, mit der wir insbesondere lokale Unternehmen der Filmbranche auf umfassende Weise unterstützen möchten“, so Film Funding Consultant Alexia Demez von der BLS. Die Zielsetzung der neuen Förderkriterien ist klar. Die Förderung geht damit weit über die reine Finanzierung hinaus: Es geht nicht nur darum, Investitionen nach Südtirol zu holen, sondern auch darum, junge Produktionsfirmen – in erster Linie lokale Unternehmen – zu unterstützen und am Standort zu halten. Außerdem wird so die Südtiroler Filmförderung von einer reinen Standortagentur immer mehr zum komplexen Instrument, um über den Filmbereich die wirtschaftliche Entwicklung der gesamten Region voranzutreiben. Paolo di Maira ist Chefredakteur der italienischen Fachzeitschrift Cinema & Video International.

18 TAKE #6

zione e gli organizzatori generali,” riferisce la responsabile di sviluppo del settore Carmen Cian, anche lei collaboratrice BLS. Sarà quindi avviata una campagna informativa presso scuole e università del territorio per illustrare le opportunità offerte dai mestieri dell’audiovisivo, con una particolare attenzione ai profili professionali meno conosciuti. Nuovi criteri di sostegno Questa attenzione ai giovani trova la sua formalizzazione nei nuovi criteri di sostegno in vigore in Alto Adige dal 2016. Infatti, nei due articoli della legge provinciale – espressamente mirati al sostegno dei giovani talenti – sono ammesse deroghe alla garanzia obbligatoria, cioè, di risorse finanziare pari al 5% del budget e alla garanzia di distribuzione e passaggio televisivo. Le deroghe valgono innanzitutto per opere prime e seconde, il cui budget non superi 900.000 euro, e a cui può essere dato un contributo massimo di 150.000 euro. La nuova attenzione alle opere low budget si manifesta con più determinazione nell’articolo successivo della norma, che innalza il contributo massimo a 250.000 euro per le produzioni con budget non superiore a 500.000 euro (la soglia massima è quindi diminuita), ma a condizione che la società di produzione sia affiancata da professionisti ed esperti definiti dalla BLS. In altre parole, trattandosi di opere prime e seconde, la BLS è più “generosa” nel finanziamento ma si riserva un ruolo di tutoraggio. Questo “accompagnamento” ritorna come condizione nei criteri di sostegno allo sviluppo e alla pre-produzione: in questo caso il finanziamento viene innalzato a una quota del 70% delle spese (fino a un massimo di 100.000 euro) e si prevede un contributo “bifase”, dove l’erogazione della seconda rata è subordinata all’approvazione della sceneggiatura da parte della BLS. Si aggiunge, poi, un nuovo programma di slate funding, finanziamenti erogati non per singoli progetti ma piuttosto per pacchetti che permettono ai produttori di gestire in modo più flessibile le somme ottenute e di sviluppare, con un solo finanziamento, diversi progetti. “Un tipo di finanziamento ‘strutturale’ pensato per sostenere soprattutto le imprese locali dell’audiovisivo in modo più completo,” sostiene Alexia Demez, Film Funding Consultant della BLS. Lo spirito dei nuovi criteri appare chiaro. Da una parte il sostegno va oltre il puro finanziamento: non si limita a incentivare gli investimenti sul territorio ma punta allo sviluppo di giovani società di produzione privilegiando, di fatto, quelle locali. Dall’altro lato la Film Commission altoatesina da semplice agenzia di attrazione si evolve in strumento complesso che, attraverso l’audiovisivo, alimenta e presidia la crescita del territorio. Paolo di Maira è direttore della rivista di settore Cinema & Video International.


DPI Digital Photo Image

Location

Junge Teilnehmer eines Sommerworkshops für Schüler im Rahmen des Programms MOV!E IT! Young. Giovani partecipanti a un workshop estivo per studenti organizzato nell'ambito del programma MOV!IE IT! Young.

MOV!E IT! DIE FILMBRANCHE MACHT SCHULE

MOV!E IT! L’AUDIOVISIVO FA SCUOLA

MOV!E IT! ist eine Plattform für qualitativ hochwertige Aus- und Weiterbildung im audiovisuellen Sektor in Südtirol. Träger der Initiative, die im November 2015 gestartet wurde, ist die BLS. Die Programme sind fünf Kategorien zugeordnet, je nach Inhalt und Zielgruppe:

Ideata e finanziata dalla BLS e lanciata nello scorso novembre, MOV!E IT! è la piattaforma comunicativa che riunisce tutte le proposte formative nel settore audiovisivo in Alto Adige. I corsi sono strutturati in cinque diverse categorie legate al tipo di programma e ai destinatari:

>>> MOV!E IT! Young: für neue Talente, die die Welt des Filmemachens kennenlernen wollen, >>> MOV!E IT! Compact: Fachvorträge für Filmschaffende und Filminteressierte, >>> MOV!E IT! Scholarship: Stipendien für Filmschaffende für ausgewählte Aus- und Weiterbildungen, >>> MOV!E IT! Mentoring Program: Mentoring-Initiativen, die lokale Talente mit etablierten Profis zum Gedankenaustausch zusammenbringen, >>> MOV!E IT! Professionals: Lehrgänge, Workshops, Masterclasses und Weiterbildung für lokale Filmschaffende.

>>> MOV!E IT! Young: iniziative per avvicinare i giovanissimi al mondo dell’audiovisivo; >>> MOV!E IT! Compact: conferenze su temi specifici per filmmaker professionisti e appassionati; >>> MOV!E IT! Scholarship: borse di studio per la formazione continua di professionisti presso enti qualificati; >>> MOV!E IT! Mentoring Program: percorsi di mentoring che permettono a talenti locali di confrontarsi con professionisti affermati; >>> MOV!E IT! Professionals: percorsi formativi, workshop, masterclass e corsi d’aggiornamento per filmmaker locali.

Die MOV!E-IT!-Programme entstanden aus der Zusammenarbeit zwischen der BLS und der Filmschule ZeLIG, die bereits seit dem Jahr 2012 läuft. Eine wichtige Neuerung ist die Zusammenarbeit mit anderen Partnern: Kooperationen gibt es etwa mit dem Berliner Institut für Schauspiel, Film- und Fernsehberufe (iSSF) mit Stipendien für Szenen- und Kostümbildner, mit Maier Bros. zur Ausbildung von Beleuchtern und mit REC Südtirol für einen Filmworkshop für Jugendliche. „Durch die Zusammenarbeit mit renommierten in- und ausländischen Partnern entsteht ein Kompetenznetzwerk, mit dem wir Synergien nutzen können und ein sehr hohes Fortbildungsniveau erreichen wollen“, erklärt die Verantwortliche für MOV!E IT! der BLS Roberta Decarli. www.movie-it.info

I programmi di MOV!E IT! rappresentano un’evoluzione della collaborazione tra la BLS e la scuola ZeLIG iniziata nel 2012 e, novità qualificante, sono aperti anche ad altri partner. Collaborazioni sono in atto con l’Institut für Schauspiel, Film- und Fernsehberufe (iSSF) di Berlino con borse di studio per scenografi e costumisti, con Maier Bros. per la formazione di elettricisti, e con REC Südtirol per un workshop cinematografico per ragazzi. “Aprendoci a qualificati partner esterni,” spiega la responsabile di MOV!E IT! Roberta Decarli, “vogliamo creare una rete di competenze in grado di sviluppare sinergie e raggiungere un livello d’eccellenza nelle proposte formative.” www.movie-it.info

TAKE #6 19


Location

„Aus einer Tabula-rasaSituation gestartet“ “Siamo partiti dal nulla” Seit ihrem Start 2011 hat die Südtiroler Filmförderung eine enorme filmwirtschaftliche Entwicklung angeschoben. Ziel ist es nun, die lokale Kreativ- und Produktionsszene weiter zu stärken, erklärt die Leiterin des Bereichs Film Fund & Commission Christiana Wertz im Interview. Dal suo avvio nel 2011 la Film Fund & Commission dell’Alto Adige è stata il motore del notevole sviluppo del comparto cinematografico altoatesino. In futuro, l’obiettivo principale sarà rafforzare e professionalizzare il settore, spiega nell’intervista la responsabile Christiana Wertz.

TAKE: Kurz vor Weihnachten wurde bekannt gegeben, dass die Südtiroler Filmförderung im Rahmen der Umstrukturierung der Südtiroler Standortagenturen umzieht und einen neuen Namen erhält. Hat sich für die Filmförderung etwas geändert?

TAKE: Poco prima di Natale è stato reso noto che il Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive dal 1° gennaio 2016 cambia nome e sede nell’ambito della fusione delle agenzie altoatesine per la promozione del territorio. Quali cambiamenti ci saranno per il Fondo?

Christiana Wertz: Die Südtiroler Filmförderung bleibt als eigener Bereich erhalten und wird in die neu gegründete Organisation übergehen. Das bringt eine Namensänderung mit sich. Die Filmförderung trägt jetzt den Namen IDM Südtirol – Alto Adige. Doch sämtliche Aufgabengebiete, das Förderbudget wie auch die personelle Aufstellung bleiben bestehen wie bisher. Das einzige, das sich ändert, ist unsere Firmenanschrift und EMail-Adresse. Für eine Übergangszeit werden wir auf dem Markt weiterhin als BLS auftreten und den geplanten Namenswechsel im Laufe des Jahres 2016 vollziehen. Dass wir unsere inhaltliche Arbeit fortsetzen, verdeutlicht auch unser Leitspruch „Ob BLS oder IDM – Wir bleiben Ihre Südtiroler Filmförderung“.

Christiana Wertz: La Film Fund & Commission dell’Alto Adige costituirà anche in futuro un’unità ed entra in quanto tale a far parte della nuova organizzazione IDM Südtirol – Alto Adige. Competenze, budget e personale rimarranno però invariati. L’unico cambiamento riguarderà il nostro indirizzo aziendale e gli indirizzi e-mail. Durante il periodo di transizione saremo ancora presenti sul mercato con il nome di BLS: il cambiamento definitivo avverrà nel corso del 2016. La continuità con il passato è sottolineata anche dal nostro motto: “Che sia BLS o IDM, noi restiamo. La vostra Film Fund & Commission dell’Alto Adige.”

20 TAKE #6


Armin Huber

Location

„Die Einbindung lokaler Filmschaffender und vorhandener Ressourcen bleibt das entscheidende Auswahlkriterium für die Filmprojekte, die wir fördern“, so Christiana Wertz. “Il criterio decisivo per la selezione delle produzioni da finanziare è sempre il coinvolgimento di professionisti e risorse locali,” afferma Christiana Wertz.

Die Filmförderung gibt es erst seit fünf Jahren. Wie hat sich der Filmstandort in der kurzen Zeit entwickelt? Wir haben sehr viel erreicht in den ersten fünf Jahren, da wir 2011 aus einer Tabula-rasa-Situation heraus gestartet sind. Inzwischen lassen sich viele Positionen innerhalb von Filmteams mit lokalen Filmschaffenden besetzen, die das erforderliche Knowhow mitbringen. Die Infrastruktur am Standort weiter zu professionalisieren und auszubauen bleibt unser zentrales Ziel. Neben zahlreichen Aus- und Weiterbildungsinitiativen, die wir anstoßen und anbieten, bleibt die Einbindung von lokalen Filmschaffenden und von vorhandenen Ressourcen in die Filmprojekte, die wir fördern, unser entscheidendes Auswahlkriterium. Der italienische Regisseur Giuseppe Tornatore hat schon zweimal in Südtirol gedreht, erst The Best Offer und im Vorjahr Correspondence mit Jeremy Irons und Olga Kurylenko. Sehen Sie das als eine Bestätigung dafür, dass die Teamvoraussetzungen sich am Standort signifikant verbessert haben? Giuseppe Tornatore ist insofern ein interessantes Beispiel, als beide Projekte von derselben Produktionsfirma stammen. Die Paco Cinematografica hat beim ersten Mal offenbar so gute Erfahrungen in Südtirol gemacht, dass sie wiedergekommen ist. Wir haben den Anteil von lokalen Filmschaffenden an der Produktion beim zweiten Mal deutlich steigern können. Und

Il Fondo esiste da appena cinque anni. Come si è sviluppata la location cinematografica dell’Alto Adige in questo breve periodo? In questi primi cinque anni abbiamo ottenuto risultati notevoli, considerando che nel 2011 siamo partiti praticamente dal nulla. Ormai sul territorio è possibile ricoprire numerose posizioni all’interno delle diverse troupe con professionisti locali dotati delle competenze necessarie. Il nostro obiettivo principale rimane quello di professionalizzare e potenziare l’infrastruttura. Oltre alle diverse iniziative di formazione e aggiornamento che organizziamo direttamente oppure sosteniamo, anche il criterio decisivo per la selezione delle produzioni da finanziare è sempre il coinvolgimento di professionisti e risorse locali. Il regista Giuseppe Tornatore ha già girato due film in Alto Adige: dopo La migliore offerta, nel 2015 è tornato per girare La corrispondenza con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Questa può essere considerata una conferma del fatto che le condizioni in termini di troupe cinematografiche sono sensibilmente migliorate? Quello di Giuseppe Tornatore è un esempio particolarmente interessante perché entrambe le pellicole sono state prodotte dalla stessa casa, la Paco Cinematografica. Dopo le buone esperienze fatte con il primo film, i produttori hanno scelto l’Alto Adige anche per il secondo progetto, la cui realizzazione ha visto

TAKE #6 21


Location es gibt ja weitere Produktionsfirmen wie beispielsweise die Münchner Roxy Film, die zum wiederholten Male in Südtirol gedreht haben. Eine solche Entwicklung war definitiv unser Ziel. Mit welchen Motiven ist Südtirol besonders gefragt heute? Als wir hier gestartet sind, wurde Südtirol nahezu ausschließlich als alpiner Drehort wahrgenommen. Dies hat sich grundlegend geändert, vor allem durch einige Produktionen, die andere Motive und Locations genutzt haben. Beispielsweise wurden für das Projekt Sworn Virgin, das im Wettbewerb der Berlinale 2015 und auf vielen anderen Festivals zu sehen war, Innenaufnahmen wie auch einige Außenaufnahmen in Südtirol gedreht. Die Handlung spielt aber in der Peripherie von Mailand. Für den deutschen Kinofilm Elser wurde in einer Halle in Terlan der Münchner Bürgerbräukeller nachgebaut und in diesem Jahr hat eine österreichische Produktion für den Spielfilm Maikäfer flieg! den Drehort Südtirol für Studiodreharbeiten genutzt. Das Hauptmotiv steht für ein Haus der Wiener Vorstadt kurz nach Kriegsende 1945. Mit dem gewachsenen Know-how bei Setbau und Studiodienstleistungen sowie mit vielfältigen Innenlocations in Villen und Schlössern werden in Südtirol viele Innenaufnahmen realisiert – wie zuletzt die Verfilmung Burg Schreckenstein. Südtirol ist sicher auch für sämtliche mittelalterliche Motive ein interessanter Drehort. In welchen Bereichen gibt es noch Entwicklungsbedarf am Standort? Für die Bereiche Serviceproduktion, Szenenbild und Bau wie auch Rental, Casting und Catering sind wir am Standort schon gut aufgestellt. Ausbaufähig sind noch die Bereiche Kostüm- und Requisitenfundus sowie Postproduktion. Ziel ist es, den Bereich Visual Effects als einen wichtigen Zukunftssektor in Südtirol weiterzuentwickeln. Es gibt dazu Konzepte unter Einbeziehung der Firmen, die in diesem Bereich schon tätig sind, um die digitalen Dienstleistungen zu einem Cluster auszubauen und auch entsprechende Aus- und Weiterbildungsinitiativen zu starten. Als Teil unserer digitalen Strategie werden wir künftig zudem transmediale Projekte sowohl in der Entwicklung als auch in der Produktion fördern können.

22 TAKE #6

il coinvolgimento di un numero decisamente maggiore di professionisti locali. Anche molte altre case di produzione, tra cui la Roxy Film di Monaco, hanno girato più volte in Alto Adige. Uno sviluppo del genere è proprio ciò a cui puntavamo. Quali ambientazioni sono oggi particolarmente richieste? Quando abbiamo iniziato la nostra attività, l’Alto Adige era considerato una location adatta esclusivamente a film di ambientazione alpina. Da allora molte cose sono cambiate, soprattutto grazie a produzioni che hanno utilizzato altre ambientazioni. Come Vergine giurata, film in concorso all’edizione 2015 della Berlinale e presentato in altri numerosi festival, per il quale sono state girate in Alto Adige sia scene d’interni che scene in esterno, nonostante il film fosse ambientato nella periferia di Milano. Un altro esempio è la produzione tedesca Elser (13 Minutes), per la quale è stata ricostruita in un capannone nei pressi di Terlano la birreria Bürgerbräukeller di Monaco. Nel 2015 sono state girate scene in studio per la produzione austriaca Maikäfer flieg!, ambientata in una villa di Vienna nel 1945 poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ormai, dunque, si girano spesso scene in interni, grazie alla maggiore professionalità nella costruzione di set, al miglioramento dei servizi per le riprese in studio e alla grande varietà di interni di ville e castelli, come dimostra il recente Burg Schreckenstein. L’Alto Adige è una location interessante anche per film di ambientazione medievale. In che cosa la location deve ancora migliorare? Negli ambiti di produzione esecutiva, costruzione di set e scenografia, ma anche noleggi, casting e catering abbiamo già raggiunto ottimi livelli. Per quanto riguarda costumi e arredamenti così come nella postproduzione ci sono invece ancora margini di miglioramento. Il nostro obiettivo è di sviluppare l’ambito dei visual effects per farne uno dei settori trainanti in Alto Adige. A tal proposito abbiamo iniziato a varare progetti coinvolgendo i professionisti locali già attivi nel settore. L’idea è di estendere l’offerta di servizi digitali dando vita a un vero e proprio cluster, e al tempo stesso di ampliare l’offerta formativa. La nostra “strategia

Meine Vision ist, dass Südtirol langfristig ein lebendiger Produktionsstandort im Alpenraum bleibt, an dem gleichermaßen italienische wie deutschsprachige Filmproduktionen entstehen.


Panorama

5 Jahre Filmförderung in Südtirol 5 anni di Fondo altoatesino alle produzioni

Durchschnittlicher „Südtiroleffekt“

182 %

2.200

Gesamte Fördersumme

Effetto territoriale medio

Finanziamenti complessivi

Drehtage

26.500.000 €

Von der BLS geförderte Projekte

Giornate di riprese

Progetti finanziati dalla BLS

davon Förderung der Produktionsvorbereitung

135

In Südtirol realisierte Produktionen

di cui finanziamento della pre-produzione

Progetti realizzati in Alto Adige

davon Produktionsförderung di cui finanziamento della produzione

140 36 104

IT TV-Produktionen

Geförderte Projekte nach Herkunftsland und Anteil an der Gesamtfördersumme* Progetti finanziati per paese di provenienza e percentuale dei finanziamenti complessivi*

DE

Produzioni televisive Kinoproduktionen Produzioni per il cinema

33 107

AT

GB

SE

CH

NL FR

LU SI

24,29 % 0,07 % 3,37 % 52,77 % 0,35 % 0,72 % 12,81 % 1,74 % 2,53 % 0,24 % 35 1 3 78 1 1 17 2 3 1 * Länderangaben entsprechen der Produktionsfirma, die als Produzent bzw. Koproduzent von der Südtiroler Filmförderung unterstützt wurde. * Le indicazioni delle nazioni corrispondono alla casa di produzione (come produttore principale o coproduttore) che ha ottenuto un finanziamento dal fondo altoatesino. TAKE #6 23


Location Einen wichtigen Akzent setzt die Südtiroler Filmförderung in der Stoffentwicklung und im Ausbau von Netzwerken. Was ist daraus erwachsen? Unser Stoffentwicklungsprogramm RACCONTI Script Lab dient dazu, gezielt deutschsprachige und italienische Autoren zusammenzubringen, damit sie gemeinsam an Projekten arbeiten können. Mittlerweile ist das Netzwerk so weit gewachsen, dass wir in diesem Jahr ein Alumni-Programm starten, um die Kontakte zu vertiefen und zu pflegen. Als Aktionen sind regelmäßige Treffen und Workshops vorgesehen sowie der Aufbau eines Webportals, über das sich die Teilnehmer und Alumni des RACCONTIProgramms austauschen können. Fortgeführt wird auch das Writers’Room-Programm? Das RACCONTI-Programm 2016 wird die Zusammenarbeit mit den Produktionspartnern Palomar aus Italien und Letterbox Filmproduktion aus Deutschland fortsetzen. Es werden wieder in zwei Writers’ Rooms zwei Serienprojekte entwickelt, die von zwei internationalen Experten und Showrunnern begleitet werden. Aber es handelt sich um komplett neue Autoren-Teams? Beide Writers’ Rooms werden komplett neu besetzt und anders strukturiert. Während Letterbox den Headautor und die weiteren Autoren für das Team sucht, steht im italienischen Writers’ Room der Showrunner bereits fest: Es handelt sich um den amerikanischen Drehbuchautor James V. Hart. Er wird zusammen mit der britischen Produzentin Manda Levin auch die begleitende Masterclass für alle Teilnehmer des Labs leiten. Bis Ende Januar konnten sich deutschsprachige und italienische Autoren für die beiden Writers’ Rooms bewerben. Welchen Stellenwert nimmt die Nachwuchsförderung ein? Es ist für uns ein zentrales Thema, junge Kreative und Produktionsfirmen beim Aufbau und bei der Entwicklung ihrer ersten Projekte zu unterstützen. Dazu haben wir Anfang Januar beispielsweise das Programm RACCONTI Local Plus

24 TAKE #6

digitale” prevede anche il finanziamento dello sviluppo e della produzione di progetti transmediali. Tra le priorità della Film Fund & Commission figurano lo sviluppo di sceneggiature e l’ampliamento della rete di contatti nel settore. Quali risultati avete raggiunto? RACCONTI Script Lab, il nostro programma incentrato sullo sviluppo di sceneggiature, favorisce l’incontro tra autori di lingua italiana e tedesca e ne facilita la cooperazione nell’ambito di specifici progetti. Il network da noi creato ha già raggiunto notevoli dimensioni. È per questo che nel 2016 lanciamo il programma Alumni per permettere agli autori di approfondire i contatti già stabiliti. Prevediamo di organizzare incontri e workshop, ma anche di creare un portale web per incoraggiare lo scambio tra partecipanti attuali del programma RACCONTI e alumni di edizioni passate. Proseguirete anche il programma writers’ room? Nell’ambito del programma RACCONTI nel 2016 proseguirà la collaborazione con la casa di produzione italiana Palomar e con la tedesca Letterbox. Come nelle edizioni precedenti, nell’ambito di due writers’ room i partecipanti, affiancati da esperti e showrunner internazionali, svilupperanno progetti per altrettante serie televisive. I team di sceneggiatori saranno però nuovi, giusto? Entrambe le writers’ room saranno composte da nuovi autori e verranno strutturate diversamente. Mentre la Letterbox sta ancora selezionando sia gli sceneggiatori che l’head writer per il suo team, la Palomar ha già scelto il suo showrunner: si tratta dello sceneggiatore americano James V. Hart che, insieme alla produttrice inglese Manda Levin, guiderà anche la masterclass che andrà ad affiancare il laboratorio. Autori italiani e tedeschi hanno avuto tempo fino a fine gennaio per presentare le proprie candidature alle writers’ room. Che ruolo ha per voi la promozione dei talenti locali? Sostenere i creativi e le giovani case di produzione dell’Alto Adige nello sviluppo

La mia visione nel lungo termine è rafforzare il ruolo dell’Alto Adige come vivace location per la produzione cinematografica sia in lingua italiana che tedesca.


Location gestartet, mit dem Kurzfilmprojekte von der Entwicklung bis zur eventuellen Verbreitung unterstützt und von Mentoren und Experten begleitet werden. Eine ausgewählte Anzahl von Kurzfilmen wird innerhalb dieses Programms in der Produktion auch finanziell unterstützt. Diese neue Initiative haben wir zusammen mit den lokalen Kulturämtern ins Leben gerufen. Auch in unseren Förderrichtlinien werden neue Akzente für die Nachwuchsförderung gesetzt. Wir haben jetzt die Möglichkeit, Erstund Zweitfilme wie auch Low-BudgetProjekte unter besonderen Bedingungen zu unterstützen. Geht es da mehr um die Produktionsunterstützung oder um die Entwicklung von Stoffen und Projekten? Prinzipiell um beides. Allerdings ist für uns im Bereich Nachwuchs die Entwicklungsförderung besonders wichtig, unter anderem, weil wir gesehen haben, dass insbesondere für den lokalen Nachwuchs die Entwicklung von Know-how mindestens ebenso wichtig ist wie die finanzielle Unterstützung eines Projekts. Mit den neuen Richtlinien können wir Firmen im Nachwuchsbereich enger begleiten und ihnen Experten und Mentoren zur Seite stellen. Parallel haben wir für die Entwicklungsförderung die Obergrenze angehoben, um den Bereich Development noch stärker zu unterstützen. Mit Blick zum Horizont: Wo steht der Filmstandort Südtirol in fünf oder zehn Jahren? Wir haben in fünf Jahren sehr viel erreicht, das es nun zu konsolidieren und weiter auszubauen gilt. Meine Vision ist, dass Südtirol langfristig ein lebendiger Produktionsstandort im Alpenraum bleibt, an dem gleichermaßen italienische wie deutschsprachige Filmproduktionen entstehen. Gleichzeitig wird sich hier eine vitale lokale Produktionsszene entfalten, die eigene Produktionen entwickelt und dabei durch die stetig wachsenden Dienstleistungsstrukturen und Ressourcen in Südtirol unterstützt wird. Bernd Jetschin, Hamburger Journalist und ehemaliger Filmecho-Chefredakteur, ist freier Redakteur und Autor und Chefredakteur von TAKE #6.

dei loro primi progetti è uno dei nostri obiettivi principali. Tra le iniziative c’è ad esempio il nuovo programma RACCONTI Local Plus partito a gennaio, nel quale tutori ed esperti accompagnano progetti per cortometraggi dalla fase iniziale di sviluppo all’eventuale distribuzione. Per alcuni tra i cortometraggi selezionati è anche previsto un finanziamento alla produzione. L’iniziativa è nata con l’appoggio delle Ripartizioni provinciali alla Cultura. Anche i nostri nuovi criteri per l’assegnazione dei finanziamenti pongono particolare attenzione alla promozione dei giovani talenti. In particolare, siamo ora in grado di sostenere sia film di debutto e secondi film che progetti low budget in modo più diretto. A cosa date maggiore priorità, al finanziamento alla produzione o al sostegno nella fase di elaborazione di progetti e sceneggiature? Entrambi gli aspetti sono fondamentali. Tuttavia, nell’ambito della promozione dei talenti locali, riveste particolare importanza l’appoggio allo sviluppo di nuovi progetti. Abbiamo infatti notato che per i giovani professionisti locali l’acquisizione di know-how è importante quanto il finanziamento del progetto. I nuovi criteri ci permettono di sostenere giovani professionisti e aziende locali affiancando loro esperti e tutor. Abbiamo inoltre innalzato il budget per i finanziamenti allo sviluppo per poter intervenire con maggiore efficacia nell’ambito del development. Guardando al futuro: dove si collocherà la location cinematografica Alto Adige tra cinque o dieci anni? Il bilancio dei primi cinque anni è già molto positivo. Inizia ora una fase di consolidamento, ma anche di espansione della nostra attività. La mia visione nel lungo termine è quella di rafforzare il ruolo dell’Alto Adige come vivace location per la produzione cinematografica sia in lingua italiana che tedesca. Al tempo stesso si stabilirà in provincia un dinamico settore locale in grado di realizzare produzioni proprie, che si appoggerà alla crescente rete di fornitori di servizi e usufruirà delle molte risorse locali. Bernd Jetschin di Amburgo, già caporedattore della rivista di settore Filmecho, oggi libero giornalista e autore, è caporedattore di TAKE #6.

TAKE #6 25


Location

Europäische Kreativität Creatività europea Sich auf die Stärken des europäischen Films konzentrieren und den Vertrieb durch Koproduktionen und Digitalisierung potenzieren: Das ist das Gebot der Stunde. Zu diesem Schluss kamen Produzenten und Fachleute bei der Filmkonferenz INCONTRI #5 in Bozen. Concentrarsi sui punti di forza del cinema europeo e favorirne la distribuzione attraverso le coproduzioni e la digitalizzazione: queste le “mission” emerse dalla Film Conference INCONTRI #5 che ha riunito a Bolzano produttori ed esperti.

Die fünfte Ausgabe der Filmkonferenz INCONTRI war wie die vergangenen Veranstaltungen ein Gipfeltreffen des europäischen Filmschaffens: Rund 80 führende Persönlichkeiten aus der Filmund Fernsehbranche Deutschlands, Österreichs, Italiens und der Schweiz kamen auf Einladung der Südtiroler Filmförderung im gastlichen Ambiente des Parkhotels Holzner in Oberbozen zusammen, um aktuelle Fragen zu diskutieren. Auf der Agenda standen Themen wie die neuen Produktionswege, die durch die digitalen Player eröffnet werden, die Notwendigkeit europäischer Koproduktionen und innovative Finanzierungsmodelle. Ebenso galt es nachzudenken, welche Chancen sich durch Vertriebspartner wie Netflix, Amazon und Google ergeben – aber auch, wie sich der Markt ändert und welche Auswirkungen das auf die mittelständisch strukturierte europäische Produktionswirtschaft hat. Zielgruppen und Technologien Schon das Eröffnungspanel „Producing for European Audiences“ – eingeleitet mit einer Keynote von Jan Mojto, dem Chef der deutschen Beta Film – behandelte ein Schlüsselkonzept: Lautete das Mantra für den Erfolg in der Vergangenheit „Global denken, lokal handeln“, so müsse es in Zukunft heißen „Europäisch und global denken und handeln“. In diesem Szenario werden Koproduktionen immer wichtiger. Doch Stefano Massenzi, Buyer und Produzent von Lucky Red, warf ein, große Filme zu produzieren und dabei europäisch zu denken sei momentan schwierig: „Gut funktionieren Filme mit einem starken Konzept und großen Stars

26 TAKE #6

La quinta edizione della conferenza INCONTRI organizzata dalla BLS è stata come una mini-Davos del cinema europeo con circa 80 importanti operatori dell’industria cinematografica e televisiva provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera, riuniti informalmente nella splendida cornice conviviale del Parkhotel Holzner di Renon a discutere le questioni più attuali e pressanti. Tra queste, le nuove forme di produzione stimolate dalle piattaforme digitali e la maggiore necessità delle coproduzioni europee che ne consegue, la presentazione di modelli di finanziamento innovativi, le opportunità che offrono nuove forme di distribuzione come Netflix, Amazon e Google, ma anche i possibili aspetti negativi dell’arrivo di questi colossi. Target e tecnologia Un concetto chiave emerso dal panel di apertura della Film Conference “Producing for European Audiences”, preceduto da un intervento di Jan Mojto, direttore del colosso tedesco Beta Film, è che mentre in passato il mantra per fare buon business era “pensare globale, agire locale”, per avere successo nel futuro prossimo si dovrà “pensare e agire europeo e globale”. In questo scenario le coproduzioni diventeranno sempre più importanti. Stefano Massenzi, che si occupa di acquisti e produzione per Lucky Red, ha notato che al momento è difficile produrre film importanti pensando europeo. “I film che funzionano bene sono quelli che hanno un concept forte e grandi star, ma non ci sono grandi star paneuropee,” ha detto. Infatti, grandi registi italia-


Michael Pezzei

Location

Jan Mojto (Beta Film, links) leitete die Konferenz ein. Rechtes Bild v. l.: Manfred Hattendorf (SWR) und Marco Chimenz (Cattleya). Jan Mojto (Beta Film, a sin.) ha aperto la conferenza. Foto a destra, da sin.: Manfred Hattendorf (SWR) e Marco Chimenz (Cattleya).

– aber gesamteuropäische große Stars gibt es nicht.“ Beispielsweise drehen namhafte italienische Regisseure wie Paolo Sorrentino zunehmend mit Stars aus der angelsächsischen Filmszene. Die europäische Fernsehproduktion kennt dieses Problem nicht so sehr. Das beweist etwa die Serie Gomorrha, die Cattleya mit unbekannten Schauspielern für Sky produzierte und weltweit verkaufte, wie Marco Chimenz von Cattleya am zweiten Konferenztag berichtete, ein treuer Stammgast von INCONTRI. Der deutsche Produzent Wolfgang Müller (Barry Films) sieht sogar eine neue Dynamik im Markt dank Netflix und anderer Player, die internationale Serien mit europäischen Talenten in den Hauptrollen produzieren. Doch andere Teilnehmer dämpften zu große Erwartungen: Die digitalen US-Giganten seien vor allem an amerikanischen Produkten interessiert. Wenn sich also – wie alle Teilnehmer einhellig bestätigten – nationale Erfolgsprodukte nur in Ausnahmefällen und nur mit großen Anstrengungen in andere Länder exportieren lassen, wird es umso mehr Aufgabe der europäischen Produzenten sein, spezifische Zielgruppen zu finden und mit ihren Produktionen zu erreichen. Stefano Massenzi sieht für diese Strategie in Zukunft bessere Voraussetzungen; schließlich, so der Produzent, könnten die neuen Technologien helfen, die richtigen Zielgruppen zu finden. Gibt es einen gemeinsamen Humor? Eine beträchtliche Hürde auf dem Weg zum transnationalen kommerziellen Filmerfolg sind neben dem Fehlen eines euro-

ni come Paolo Sorrentino adesso girano i loro film con stelle anglosassoni. Per quanto riguarda il prodotto televisivo europeo invece questo non rappresenta un problema. Lo ha dimostrato la serie Gomorra, prodotta con attori sconosciuti da Cattleya per Sky, e venduta in tutto il mondo, come ha sottolineato il giorno successivo Marco Chimenz di Cattleya, che di INCONTRI è ormai un affezionato habitué. Il produttore tedesco Wolfgang Müller (Barry Films) ha messo in evidenza come “il mercato dei contenuti è molto più aperto” grazie a Netflix e altre grosse società over-the-top, le quali producono serie internazionali con talenti europei come protagonisti. Ma alcuni altri ospiti hanno smorzato gli entusiasmi facendo notare come ai giganti digitali USA interessi principalmente il prodotto americano. E se – come hanno affermato i partecipanti del panel all’unisono – i successi locali si esportano negli altri paesi solo raramente e con molta fatica, sarà compito dei produttori europei trovare e raggiungere target specifici, adattando i programmi ai loro gusti. A questo proposito, è stato ottimista in chiusura il commento di Stefano Massenzi: “Il concetto di qualità sta cambiando. Ed è la tecnologia che ci aiuta a trovare il giusto target di spettatori.” Un umorismo comune è possibile? Oltre alla mancanza di uno star system europeo, un grosso ostacolo per la creazione di un cinema commerciale comune è il fatto che ogni nazione in Europa ha un suo humour profonda-

TAKE #6 27


Location

Das Parkhotel Holzner bot einen stimmigen Rahmen für die fünfte Ausgabe von INCONTRI. Bilder v. l.: Carlo Cresto-Dina (Tempesta), Gregorio Paonessa (Vivo Film), Andres Pfäffli (Ventura Film); Publikum eines Panels; Michael Lehmann (Studio Hamburg Produktion), Gabriele Walther (Caligari Film), Peter Dinges (FFA). L’ambiente particolare del Parkhotel Holzner ha fatto da cornice alla quinta edizione di INCONTRI. Foto da sin.: Carlo Cresto-Dina (Tempesta), Gregorio Paonessa (Vivo Film), Andres Pfäffli (Ventura Film); pubblico di un panel; Michael Lehmann (Studio Hamburg Produktion), Gabriele Walther (Caligari Film), Peter Dinges (FFA).

päischen Starsystems auch die starken kulturellen Unterschiede hinsichtlich des Humors in Europa. Nur wenigen europäischen Komödien gelingt der Sprung über Sprach- und Kulturgrenzen, auch wenn es Ausnahmen gibt. Diesem Thema widmete sich das Panel „LOL – Laugh Out Loud Across The Alps“. Der Leiter der Zürcher Filmstiftung Daniel Waser verdeutlichte, wie sehr Komik nationale Identität vermittelt. „Wir Schweizer sind nicht Teil der EU“, sagte er, „und in unseren Komödien suchen wir eine Bestätigung unserer Identität.“ Der national geprägte Humor lasse sich schwer in andere Länder und Sprachen übersetzen. Klaus Lintschinger, der Redaktionsleiter Fernsehfilm des ORF, merkte dazu an: „Humor an sich ist zwar universell, doch um Erfolg zu haben, muss er doch regionale Eigenheiten besitzen.“ Die Lösung könnte darin liegen, „nicht nur Geschichten, sondern auch Charaktere, die in allen Ländern funktionieren“ zu finden, wie Christian Becker von der deutschen Rat Pack Filmproduktion vorschlug. Konkret wurde das Thema der europäischen Koproduktionen im Panel „Side by

28 TAKE #6

mente radicato. Sono poche le commedie europee che varcano i confini, anche se ci sono eccezioni. Se n’è parlato nel panel “LOL – Laugh Out Loud Across The Alps”, durante il quale il direttore della Zürcher Filmstiftung Daniel Waser ha illustrato bene come la comicità spesso trasmetta identità nazionale. “Non siamo parte dell’Unione Europea e abbiamo bisogno di trovare conferma della nostra identità proprio nelle nostre commedie,” ha detto. E questi umorismi “nazionali” difficilmente si traducono negli altri paesi e nelle altre lingue. Lo ha affermato Klaus Lintschinger, a capo del reparto Feature production dell’emittente austriaca ORF, aggiungendo: “Il concetto di umorismo è universale ma per avere successo servono delle specifiche culturali.” La soluzione, allora, potrebbe essere quella di trovare “non solo storie, ma anche personaggi che funzionino in tutti i paesi”, come ha commentato Christian Becker della casa tedesca Rat Pack Filmproduktion. Molto concreto, sul tema delle coproduzioni europee, è stato il panel “Side by Side: Producing History”, nel quale il

Wir in Europa versuchen, die Kreativen der Branche zu unterstützen. Marc Gabizon, Wild Bunch Germany


Location

Side: Producing History“. Darin präsentierten der deutsche Produzent Oliver Schündler von Lucky Bird Pictures und der Italiener Francesco Virga von Mir Cinematografica je einen Film als Fallbeispiel: Elser von Oliver Hirschbiegel über das erste gescheiterte Hitlerattentat sowie Bianco (The Long Way Down) von Daniele Vicari über den Versuch der Erstdurchsteigung des Frêney-Zentralpfeilers am Mont Blanc 1961. Der von Virga erläuterte Finanzierungsplan für die italo-französische Koproduktion Bianco war dermaßen ausgeklügelt, dass Marco Chimenz ihn sogar mit dem Handy abfotografierte, um ihn genauer zu studieren. Beide Filme wurden durch die Südtiroler Filmförderung unterstützt. Schündler berichtete, dass Regisseur Hirschbiegel anfangs „sehr skeptisch“ gewesen sei, ob sich die Originalschauplätze in München und Bayern in Südtirol rekonstruieren lassen würden, dann aber sehr zufrieden mit dem Ergebnis gewesen sei. Kreative Unterstützung Die tiefgreifenden Veränderungen durch den Erfolg der digitalen Distributionsplatt-

produttore tedesco Oliver Schündler della Lucky Bird Pictures e l’italiano Francesco Virga della Mir Cinematografica hanno presentato i case studies di due loro film, rispettivamente Elser (13 Minutes) di Oliver Hirschbiegel, la vera storia di un fallito attentato a Hitler, e Bianco (The Long Way Down) di Daniele Vicari, sul tentativo nel luglio del 1961 da parte di Walter Bonatti di scalare il pilone centrale del Frêney a ridosso della cima del Monte Bianco. Il piano di finanziamento esposto da Virgo per Bianco, che è una coproduzione italofrancese, era talmente ben congegnato che Chimenz ne ha scattato una foto col cellulare per trarne insegnamento. Entrambi questi film sono stati sostenuti dalla BLS. Schündler ha riferito come il regista Hirschbiegel all’inizio fosse stato “molto scettico” sulla possibilità di ricreare le location originali in Alto Adige, ma è stato poi molto soddisfatto del risultato.

In Europa stiamo cercando di restare vicini ai creativi. Marc Gabizon, Wild Bunch Germany

Vicini ai creativi Si è tornati a parlare dei profondi cambiamenti innescati dalle piattaforme di distribuzione digitale, in modo più tecnico,

TAKE #6 29


Location

Gipfeltreffen der europäischen Filmbranche: v. l. Ferdinand Dohna (Dog’s Life/Beta Film), Wolfgang Feindt (ZDF), Manfred Schmidt (MDM), Danny Krausz (Dor Film). Una mini-Davos del cinema europeo: da sin. Ferdinand Dohna (Dog’s Life/Beta Film), Wolfgang Feindt (ZDF), Manfred Schmidt (MDM), Danny Krausz (Dor Film).

formen beschäftigten die Filmkonferenz auch am zweiten Tag. Eine Möglichkeit, der Übermacht der amerikanischen Konzerne und ihren Marketingapparaten etwas entgegenzusetzen, biete gerade die humanistische Kultur des alten Europa: „Wir versuchen, die Kreativen der Branche zu unterstützen“, sagte Marc Gabizon von Wild Bunch Germany in dem Panel „Content Strategies and Audience Reach – The Streaming Platforms“. „Wir wollen den Regisseuren, den Drehbuchautoren vertrauen, selbst wenn unsere rationale Seite sagt: Das kann nicht funktionieren. Denn in der Welt des Independent-Films sind häufig gerade jene Produktionen erfolgreich, die etwas Überraschendes bieten und nicht nur die Standards bedienen. Diesen Weg müssen wir auch in Zukunft verfolgen.” Auch der Pay-TV-Sender Sky Deutschland ist in die Eigenproduktion einer TV-Serie eingestiegen und produziert gemeinsam mit der ARD, Beta Film und X Film Creative Pool die hochambitionierte Serie Babylon Berlin von Tom Tykwer. Die „europäische Kreativität“ zeige sich nicht nur in den Inhalten, sondern auch in den Businessmodellen, sagte der Produktionschef von Sky Deutschland, Marcus Ammon: „Uns interessieren dabei weniger die Quoten als vielmehr der PR- und Marketing-Effekt einer solchen Produktion. Wir wollen damit denjenigen, die Sky noch nicht abonniert haben, zeigen, was wir können. Unser Businessmodell ist diversifizierter als das von Netflix, das auf enormen Werbeanstrengungen für die gesamte Pay-TV-Vertriebskette beruht. Ich stelle mir unseren Kanal vielmehr wie einen Ort vor, an dem die Kreativen ihre Ideen und Projekte ausstellen.“ Derselben Meinung ist Anke Beining-

30 TAKE #6

nella seconda giornata della Film Conference ed è emerso che un modo per contrastare lo strapotere dei colossi americani e le loro macchine del marketing sia proprio la cultura umanistica che contraddistingue l’Europa. “Stiamo cercando di restare vicini ai creativi,” ha detto Marc Gabizon, capo di Wild Bunch Germany, durante il panel “Content Strategies and Audience Reach – The Streaming Platforms”. “Ci piace fidarci dei registi, degli sceneggiatori, anche quando la nostra parte razionale ci dice: ‘questo non funzionerà mai’. Nel mondo degli indipendenti, i film che funzionano sono quelli non conformi ai requisiti standard. Dobbiamo continuare a fare questo.” Lo fa, ad esempio, Sky in Germania, che entra nel settore delle produzioni proprie con la serie tv Babylon Berlin. Tuttavia, questa creatività tutta europea si traduce non solo nei contenuti ma anche nei modelli di business delle piattaforme “fatte in casa”, come ha illustrato il capo della produzione di Sky Germania, Marcus Ammon: “Più che le quote di ascolti a noi interessano gli effetti di marketing che una simile produzione può generare, per raggiungere chi non è ancora abbonato. Il nostro modello di business è infatti più diversificato di quello di Netflix, che basa tutto su enormi attività promozionali per l’intera filiera della pay tv; io immagino invece il nostro canale come una sala dove gli artisti espongono idee e progetti”. Della stessa opinione Anke Beining-Wellhausen, direttrice della pay tv svizzera Teleclub, che ha sintetizzato: “La cosa più importante è l’accesso al pubblico. Quel che serve è un brand vivace e ottimo marketing.” Nel suo intervento di Best Practice, a sua volta è stato Nicola


Location

INCONTRI #5 – DIE TEILNEHMER (AUSZUG) INCONTRI #5 – I PARTECIPANTI (SELEZIONE) Christian Becker (Rat Pack Filmproduktion), Philipp Budweg (Lieblingsfilm), Cornelius Conrad (Bayrischer Rundfunk), Carlo Cresto-Dina (Tempesta Film), Nicola De Angelis (Dap Italy), Alexander Dumreicher-Ivanceanu (Amour Fou), Wolfgang Feindt (ZDF), Helmut Grasser (Allegro Film), Cornelia Hammelmann (Deutscher Filmförderfonds DFFF), Veit Heiduschka (Wega Film), Jan S. Kaiser (Bavaria Fernsehproduktion), Danny Krausz (Dor Film), Valeria Licurgo (Fandango), Klaus Lintschinger (ORF), Gregorio Paonessa (Vivo Film), Klaus Schaefer (FilmFernsehFonds Bayern), Manfred Schmidt (Mitteldeutsche Medienförderung), Claudia Steffen (Pandora Film), Pascal Traechslin (Cineworx Filmproduktion), Cecilia Valmarana (Rai Cinema), Anne Walser (C-Films), Gabriele M. Walther (Caligari Film). Francesco Virga (Mir Cinematografica) mit Christiana Wertz (Südtiroler Filmförderung). Francesco Virga (Mir Cinematografica) con Christiana Wertz (Film Fund & Commission dell’Alto Adige).

Wellhausen, die für den Schweizer Pay-TV-Anbieter Teleclub anwesend war und zu dem Schluss kam: „Das Wichtigste ist, das Publikum zu erreichen. Dazu braucht man eine lebendige Marke und ausgezeichnetes Marketing.“ Anschließend erläuterte Nicola Serra die Erfolgsstrategien seiner Produktionsfirma Palomar, die mit Commissario Montalbano und der italienischen Serie Braccialetti rossi (in Deutschland Club der roten Bänder, eine VOX-Eigenproduktion) bekannt wurde. Das Geheimnis des großen Erfolgs dieser Serie, die Palomar für RAI 1 produzierte, liegt für Serra vor allem in der „treuen Fangemeinde, die wir aufbauen konnten“ und einer Reihe von CrossmarketingAktivitäten, die dem Produkt weitere Aufmerksamkeit verschafften. Neben Serra präsentierte Eva Stadler (Wiedemann & Berg Television) ihre erfolgreiche Serie Add a Friend für TNT Deutschland, die erste Eigenproduktion eines deutschen Pay-TV-Kanals. Zum Konferenzabschluss am zweiten Tag von INCONTRI warf das Panel „Further steps and strategies – an outlook“ einen Blick in die Zukunft. Optimistisch war der Blick von Roberto Amoroso (Sky Italia): Er zitierte das aus der Kommunikationswissenschaft bekannte Rieplsche Gesetz, um festzuhalten, dass „kein neues Kommunikationsmedium jemals die vorher bestehenden ersetzt hat. Mit Ausnahme des Telegraphen, der von der E-Mail abgelöst wurde.“ Schließlich erinnerte Manfred Hattendorf vom SWR an die Ziele von INCONTRI: „Wir tun gut daran, uns miteinander zu vernetzen und zu kooperieren, denn allein verfügen wir nicht über ausreichende Mittel, um alles das umzusetzen, was wir möchten. Diese beiden Tage haben deutlich gezeigt: Wir brauchen Visionen und müssen auch daran gehen, diese umzusetzen.“

Serra a illustrare le strategie della sua casa di produzione Palomar, nota per Il Commissario Montalbano e la fiction Braccialetti rossi. Il segreto del grande successo di quest’ultima, prodotta dalla Palomar per Raiuno, secondo Serra è stato quello di “aver costruito una fedele community di spettatori” e di una serie di attività parallele di cross-marketing che hanno contribuito a dare visibilità al prodotto. Accanto a Serra, Eva Stadler (Wiedemann & Berg Television) ha presentato il progetto Add a Friend, prima produzione in-house di un canale pay tv tedesco, la TNT Germania. In chiusura della seconda giornata di INCONTRI, nel panel “Further steps and strategies – an outlook” lo sguardo è stato rivolto al futuro. Ottimista quello di Roberto Amoroso (Sky Italia) che si è avvalso della legge di Riepl nota nelle Scienze della comunicazione per affermare che “nessuna nuova forma di comunicazione ha mai causato l’estinzione di un’altra. Ad eccezione solo del telegrafo, soppiantato dalle e-mail”. Infine, Manfred Hattendorf dell’emittente tedesca SWR ha richiamato gli obiettivi di INCONTRI: “Faremo bene a connetterci tra di noi perché da soli non abbiamo i mezzi per fare tutto ciò che vorremmo fare.” E ha chiuso con le parole: “Ciò che è emerso in queste due giornate è che bisogna avere una visione e metterla in pratica subito. E che dobbiamo agire localmente… e rimanere umili.” Nick Vivarelli, giornalista, è inviato a Roma della rivista di settore statunitense Variety.

Nick Vivarelli ist Filmjournalist und Italienkorrespondent des US-Fachmagazins Variety in Rom.

TAKE #6 31


Location

Erzählen lernen Imparare a raccontare RACCONTI | Local Talent bietet Drehbuchautoren einen Ausbildungsweg mit Workshops und personalisiertem Coaching. Sie sollen lernen, wie man eine Idee in eine Geschichte verwandelt, die die große Leinwand erobern kann. RACCONTI | Local Talent offre a sceneggiatori un percorso di formazione con laboratori e coaching personalizzato, per imparare a trasformare un’idea in una storia pronta per diventare una realtà cinematografica.

Film und Fernsehen bestehen aus Geschichten. Ob dramatisch oder leicht, lustig oder berührend, abenteuerlich oder tiefsinnig, Realität oder Fantasie – bevor die Kamera überhaupt laufen kann, bedarf es einer guten Geschichte. Aber um sie wirkungsvoll zu erzählen, ist es für angehende Drehbuchautoren wichtig zu wissen, wie sie Szenen aufbauen müssen und welchen Rhythmus der Erzählfluss braucht. Um eine Reihe von Ereignissen in ein erfolgreiches Drehbuch für einen Film oder eine Serie zu verwandeln, brauchen sie vor allem eines: das nötige Know-how. Genau deshalb wurde die Initiative RACCONTI Script Lab – die 2011 von der BLS ins Leben gerufen wurde, um bereits tätige Drehbuchautoren zu fördern – für die Autoren von morgen um das Programm „Local Talent“ erweitert: Vier aufstrebende Südtiroler Autorinnen und Autoren deutscher oder italienischer Muttersprache werden dabei ausgewählt, um an einem Bildungs- und Mentoringprogramm teilzunehmen. So erhalten sie alle nötigen Instrumente, um die Geschichten, die in ihren Köpfen entstehen, erzählen zu können. Damit dieses Programm Früchte trägt, werden die Teilnehmer nicht nur aufgrund ihres Talents und ihres Lebenslaufs ausgewählt (grundlegende Branchenkenntnisse sind Voraussetzung), sondern auch und vor allem aufgrund des Drehbuchstoffs, den sie einreichen und der Jury vorstellen. Die besten Geschichten werden von dieser ausgewählt und bilden – natürlich zusammen mit ihren Autoren – den Kern des Workshops RACCONTI | Local Talent. Dort wird ein Jahr lang jedes einzelne Projekt analy-

32 TAKE #6

Il cinema e la televisione sono fatti di storie. Che siano drammatiche o leggere, divertenti o commoventi, avventurose o introspettive, reali o di pura fantasia – prima di prendere in mano la macchina da presa, è necessario avere buone storie da raccontare. E per raccontarle in modo efficace, è altrettanto importante saper costruire le scene, dare il ritmo alla narrazione e possedere la professionalità necessaria per trasformare una sequenza di eventi solo pensati in una sceneggiatura per un film o una serie di successo. RACCONTI Script Lab è il format ideato nel 2011 dalla BLS proprio per promuovere gli sceneggiatori di oggi. Nel 2015, si è aggiunto il programma Local Talent per quelli di domani: quattro autori altoatesini emergenti, sia di madrelingua italiana che tedesca, vengono selezionati per entrare a far parte di un programma di incubazione e mentoring, che fornisce loro tutti gli strumenti professionali utili per imparare a raccontare al meglio le storie che hanno in testa. I partecipanti, infatti, vengono selezionati non solo in base al talento che hanno dimostrato e al curriculum che confermi una loro conoscenza di base del settore, ma anche e soprattutto in base al soggetto che presentano e propongono al comitato di valutazione. Le storie migliori, insieme ai loro autori, diventano dunque l’anima del laboratorio RACCONTI | Local Talent, all’interno del quale – per la durata complessiva di un anno – ogni singolo progetto viene analizzato, manipolato e sviluppato, per arrivare a un trattamento significativo che potrebbe sfociare poi


Location

Die erste Workshop-Session der vier Autoren mit dem Drehbuchexperten Daniel Speck im Frühjahr 2015. V. l.: Martin Thaler, Alessio Posar (verdeckt), Daniel Speck, Mauro Podini, Jasmin Mairhofer. Il primo workshop dei quattro autori con l’esperto sceneggiatore Daniel Speck nella primavera del 2015. Da sin. Martin Thaler, Alessio Posar (nascosto), Daniel Speck, Mauro Podini, Jasmin Mairhofer.

siert, bearbeitet und weiterentwickelt, bis daraus schließlich ein hochwertiges Treatment entsteht, das in einen ersten „richtigen“ Drehbuchentwurf münden kann. Für die erste Ausgabe 2015/16 wurden als Autoren Alessio Posar, Jasmin Mairhofer, Martin Thaler und Mauro Podini ausgewählt. Während des Fortbildungswegs, der sowohl Gruppenworkshops als auch Einzelcoachings beinhaltet, wird das Quartett von vier Mentoren begleitet, die anerkannte Experten aus der Branche sind. In der aktuellen Ausgabe sind dies Drehbuchautor, Regisseur und Produzent Giacomo Durzi, Drehbuchautorin Heidrun Schleef sowie die Dramaturgen und Script Consultants Julia Grünewald und Oliver Rauch. Seit Juli 2015 haben die jungen Autoren an zwei Workshops teilgenommen, die sie von den Grundlagen des Drehbuchschreibens bis hin zur Dialog- und Szenenkonstruktion geführt haben. Die Workshops wurden vom Münchner Autor und Dramaturgen Daniel Speck geleitet, der

in una prima bozza di sceneggiatura vera e propria. Per la prima edizione 2015/16 gli autori selezionati sono Alessio Posar, Jasmin Mairhofer, Martin Thaler e Mauro Podini. Durante il percorso formativo e professionalizzante – che comprende momenti di lavoro di gruppo e stimolanti passaggi di confronto individuale – il quartetto è accompagnato da quattro mentori e professionisti del settore cinematografico: lo sceneggiatore, regista e produttore Giacomo Durzi, la sceneggiatrice Heidrun Schleef, la drammaturga e script consultant Julia Grünewald e lo sceneggiatore e script consultant Oliver Rauch. Da luglio 2015 inoltre i giovani autori hanno partecipato a due workshop che dai fondamenti della sceneggiatura li hanno indirizzati verso l’approfondimento della scrittura dei dialoghi e della costruzione di una scena. I workshop sono stati guidati da Daniel Speck, autore e drammaturgo di Monaco di Baviera e docente di sceneggiatura nelle prestigiose scuole di cinema HFF (Monaco), IFS (Colonia),

TAKE #6 33


Location RACCONTI | Local Talent Die Projekte I progetti Alessio Posar / Ritratto d’estate Matteo ist neunzehn und angehender Medizinstudent. Sein Sommer verläuft ruhig im Kreis seiner langjährigen Freunde und seiner Mutter, die alles für ihn tun würde. Zumindest bis Sophie auftaucht, eine französische Künstlerin, die ihm zeigen wird, dass die Welt noch viel mehr zu bieten hat – und so sein Leben für immer verändert. Matteo ha diciannove anni e un futuro come studente di Medicina. La sua estate trascorre tranquilla, tra gli amici di sempre e una madre pronta a tutto per lui, almeno fino a quando non arriva Sophie, una pittrice francese che gli mostrerà che al mondo c’è molto di più e gli cambierà la vita. Mentorin mentore: Heidrun Schleef Jasmin Mairhofer / Ein Jahr Seit Jahren lebt der alte Hias zurückgezogen auf seinem Bergbauernhof. Er erzählt von seiner Frau und seinem Kind, die niemand je gesehen hat. Bis jemand in sein Leben tritt, so unerwartet und eigenartig wie Schnee im Sommer. Kann der Lauf eines Jahres ein ganzes Leben verändern? Il vecchio Hias vive da anni ritirato nel suo maso di montagna. Racconta di una moglie e di figli che nessuno ha mai visto, finché nella sua vita entra una persona speciale, inaspettata come la neve d’estate. Può un anno stravolgere un’intera esistenza? Mentor mentore: Oliver Rauch

als Dozent für Drehbuch an den renommierten Filmschulen HFF (München), IFS (Köln), DFFB (Berlin) und in der Master Class Ludwigsburg-Paris tätig ist. Der Bildungsweg des Autorenquartetts endet aber nicht nach Ablauf des RACCONTI-Jahres. Vor allem, weil die Geschichten ihre Reise auch dann fortsetzen werden, sobald sie fertig geschrieben und in Drehbücher verwandelt worden sind. Die BLS wird nach Abschluss der Workshops die Projekte der vier Drehbuchautoren nicht nur bewerben und bekannt machen, sondern sie wird es den vieren auch ermöglichen, in direkten Kontakt mit wichtigen Partnern aus der Branche zu treten, damit ihre Geschichten eine echte Chance haben, zu Filmen zu werden. Beispielsweise werden die Autoren im Anschluss an die BLS-Filmkonferenz INCONTRI die Gelegenheit haben, ihre Ideen den anwesenden Produzenten zu präsentieren. Und natürlich werden auch die vier Autoren Teil des Netzwerks RACCONTI Alumni, das alle Teilnehmer vergangener RACCONTI-Ausgaben vereint und in einem europaweiten Netz von Drehbuchautoren zusammenführt. Ein weiteres nützliches Instrument, um neue Erfahrungen zu sammeln und auf sich aufmerksam zu machen – schließlich sind Teamwork und Netzwerken in kaum einer Branche so wichtig wie in dieser. Anna Quinz aus Bozen arbeitet im Bereich Marketing und Kommunikation und ist künstlerische Leiterin von franzmagazine.com, dem Südtiroler Magazin für zeitgenössische Kultur.

34 TAKE #6

Martin Thaler / Balla Balla Was braucht ein echter Mann? Fußball und Psychotherapie! Der erfolglose, weil viel zu gutmütige Psychotherapeut Rainer bekommt den Auftrag, den aggressiven, unkontrollierbaren Fußballstar Zoran zu therapieren. Das misslingt dermaßen, dass es für beide nur das Beste mit sich bringen kann. Eva, una ragazza ingenua e passionale, decide di uscire dal maso per fuggire da una madre oppressiva e una comunità bigotta. Ma ad attenderla troverà una realtà ancora più dura e violenta. Sarà solo riconciliandosi con il suo passato che Eva potrà alla fine ribellarsi al suo destino e rinascere così un’altra volta. Mentorin mentore: Julia Grünewald Mauro Podini / Le stagioni di Eva Die naive, aber leidenschaftliche Eva beschließt, den heimischen Hof zu verlassen, um vor ihrer dominanten Mutter und der bigotten Dorfgemeinschaft zu flüchten. Es erwartet sie aber eine noch härtere, sogar gewalttätige Realität. Nur indem sie sich mit ihrer Vergangenheit versöhnt, kann sich Eva schließlich gegen ihr Schicksal auflehnen und ein neues Leben beginnen. Eva, una ragazza ingenua e passionale, decide di lasciare il maso per fuggire da una madre oppressiva e una comunità bigotta. Ma ad attenderla troverà una realtà ancora più dura e violenta. Sarà solo riconciliandosi con il suo passato che Eva potrà alla fine ribellarsi al suo destino e rinascere così un’altra volta. Mentor mentore: Giacomo Durzi

DFFB (Berlino) e nella Master Class Ludwigsburg-Parigi. Il cammino di questo gruppo di scrittori non finisce però allo scadere dell’anno di RACCONTI. Soprattutto perché le loro storie, anche quando perfettamente scritte e sceneggiate, non hanno di certo ancora finito il loro viaggio. È per questo che, una volta concluso il laboratorio, la BLS attiverà un processo di comunicazione dei progetti dei quattro sceneggiatori e soprattutto li metterà in contatto diretto con partner importanti che potrebbero trasformare le loro storie in film da produrre e distribuire. Ad esempio, in occasione della Film Conference INCONTRI organizzata dalla BLS potranno presentare le loro idee ai produttori presenti. Infine i quattro autori entreranno a far parte di RACCONTI Alumni, un network che raccoglie e raggruppa tutti i precedenti partecipanti alle iniziative RACCONTI in una rete europea di sceneggiatori professionisti. Un ulteriore strumento utile per conoscere e farsi conoscere in un settore in cui il networking e la capacità di collaborare e fare squadra sono requisiti fondamentali. Anna Quinz, di Bolzano, si occupa di marketing e comunicazione ed è direttrice creativa di franzmagazine.com, magazine altoatesino di cultura contemporanea.


recenti film e documentari provenienti da Italia, Austria, Svizzera, Germania e per la prima volta anche dalla Slovenia

aktuelle Spiel- und Dokumentarfilme aus Italien, Deutschland, Österreich, Schweiz und erstmals aus Slowenien

cortometraggi internazionali, film inseriti nelle rassegne local artists e Made in Südtirol

internationale Kurzfilme, Filme in den Reihen local artists und Made in Südtirol

un ricco programma di manifestazioni collaterali ein umfangreiches Rahmenprogramm pensate per pubblico e addetti ai lavori e highlights für Branche und Publikum und Highlights dei 30 anni di storia del festival bolzanino aus 30 Jahren Bozner Filmgeschichte/n

www.filmfestival.bz.it

AUTONOME PROVINZ BOZEN SÜDTIROL

PROVINCI A AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE


Location

Ein Festival im Aufbruch Un festival in trasformazione Zu ihrem 30. Jubiläum präsentieren sich die Bozner Filmtage 2016 mit dem neuen Namen „Bolzano Film Festival Bozen“ und überarbeitetem Programm. Bolzano Cinema compie trent’anni e si presenta per l’occasione con un programma rivisitato e con un nuovo nome: “Bolzano Film Festival Bozen”.

36 TAKE #6


Location

Filmtage Bozen/Alfred Tschager

Stärkere internationale Ausrichtung und mehr Publikumsnähe: Das Bozner Filmfestival stellt sich 2016 neu auf. Un orientamento più internazionale e una maggiore vicinanza al pubblico: nel 2016 il festival Bolzano Cinema si rinnova.

Als kleines, familiäres Filmfestival haben die Bozner Filmtage einen festen Platz und einen guten Namen in der europäischen Festivalszene. Jedes Jahr im April können Südtirols Cineasten an fünf Tagen bis zu 65 Spielfilme, Dokumentationen und Kurzfilme sehen. Das Festival spielt sich auf engstem Raum im mittelalterlichen Kern der Kleinstadt ab: Im kleinen Kino in der Dr.-Streiter-Gasse geht der Besucher mit Schauspielern, Regisseuren, Dramaturgen und Autoren auf Tuchfühlung – was diese in dem intimen Ambiente bereitwillig über sich ergehen lassen. Einerseits macht diese entspannte Atmosphäre den Charme der Filmtage aus; andererseits ist Bozen durch seine Lage zwischen deutschem und italienischem Lebens- und Kulturraum ein spannender Markt- und Veranstaltungsplatz für Filmschaffende. Diese Faktoren und die Tatsache, dass die lokale Filmbranche – auch durch die Südtiroler Filmförderung – in den letzten fünf Jahren starke Entwicklungssprünge verzeichnet hat, haben eine Weiterentwicklung der Bozner Filmtage notwendig gemacht. Das Festival erhält mit „Bolzano Film Festival Bozen“ nicht nur einen neuen Namen, auch gestalterisch und inhaltlich will man nach 30 Jahren neue Wege gehen. Zum einen will man sich noch deutlicher auf den deutsch-italienischen Austausch und die Einbindung italienischer Filmproduktionen konzentrieren. Zum anderen wollen sich die Veranstalter um den Bozner Filmclub stärker international positionieren und das Festival als Schaufenster für das Filmland Südtirol nutzen. Neben den Kernländern Deutschland, Österreich, Schweiz und Italien, die jedes Jahr vertreten sind, wird ab 2016 das Augenmerk auf ein wechselndes Gastland gelegt. In diesem Jahr ist dies Slowenien. Die rasante Entwicklung des Filmstandorts Südtirol hat das Interesse der Bevölkerung an der Filmwelt noch einmal angefacht. Daher will das Festivalprogramm ab 2016 das Publikum stärker einbinden und ihm den Film nicht nur im übertragenen Sinne näher bringen: Filme werden deshalb neben Bozen auch in Meran, Kaltern, Brixen

Le dimensioni ridotte e l’atmosfera familiare hanno fatto di Bolzano Cinema un festival conosciuto e apprezzato, nonché un appuntamento fisso nel panorama cinematografico europeo. Ogni anno in aprile, per cinque giorni, la manifestazione presenta ai cinefili altoatesini fino a 65 produzioni tra lungometraggi, cortometraggi e documentari. Palcoscenico del festival è il centro storico medievale di Bolzano: qui, nel piccolo cinema di via Dr. Streiter, si può dialogare direttamente con attori, registi, drammaturghi e autori e grazie all’ambiente raccolto questi non sdegnano lo stretto contatto con il pubblico. Il fascino del festival altoatesino, infatti, nasce proprio dall’atmosfera rilassata che lo contraddistingue. La posizione di Bolzano, all’incrocio tra l’area culturale italiana e quella tedesca, ne fa però anche una location e un mercato molto interessanti per i professionisti del settore. Questi aspetti, unitamente al forte sviluppo registrato sul territorio dal settore nell’ultimo quinquennio (anche grazie alle iniziative e ai finanziamenti promossi dalla Film Fund & Commission), hanno reso necessario rielaborare il formato di Bolzano Cinema. Insieme al nuovo nome di “Bolzano Film Festival Bozen” la manifestazione, giunta ormai alla trentesima edizione, conoscerà anche importanti cambiamenti strutturali e di contenuto. Il Filmclub di Bolzano, organizzatore del festival, intende infatti riposizionare l’evento lungo due direttrici: da un lato rafforzando lo scambio italo-tedesco e inserendo un numero maggiore di produzioni italiane, dall’altro accentuando il carattere internazionale della manifestazione e facendo del festival una sorta di vetrina per l’Alto Adige come location cinematografica. Accanto a Italia, Germania, Austria e Svizzera, paesi sempre presenti in programma, a partire dalla prossima edizione il festival avrà ogni anno un ospite speciale. Nel 2016 sarà la volta della Slovenia. Ma il rapido sviluppo della location cinematografica altoatesina ha accresciuto anche l’interesse dei suoi abitanti per il mondo del cinema. L’edizione 2016

TAKE #6 37


Oliver Oppitz

DPI Digital Photo Image

Location

3 Fragen an … Festivalmacherin Helene Christanell

3 domande a... Helene Christanell, direttrice del Festival

Was macht das Bolzano Film Festival Bozen so besonders? Ich glaube, es ist die besondere Atmosphäre, die wir durch die Nähe zwischen Filmemachern und Publikum schaffen. Viele der Gäste des Festivals sind zu Freunden geworden, die immer wieder gerne nach Bozen kommen. Das Publikum spürt und schätzt das. Diesen Charakter wollen wir auch in Zukunft beibehalten. Es ist uns wichtig, Begegnungen zwischen Publikum und Filmemachern aus Nord und Süd zu ermöglichen und die Kontakte innerhalb der Branche zu verstärken.

Che cosa rende Bolzano Film Festival Bozen così particolare? Credo sia l’atmosfera speciale che riusciamo a creare grazie al contatto ravvicinato tra pubblico e filmmaker. Molti degli ospiti del festival sono ormai veri e propri amici che tornano sempre con piacere a Bolzano. Il pubblico se ne accorge e apprezza. Vorremmo conservare quest’atmosfera familiare. Per noi è fondamentale facilitare lo scambio tra pubblico e cineasti e tra Nord e Sud, e naturalmente anche l’approfondimento dei contatti all’interno del settore.

Welcher der eingeladenen Gäste des Festivals hat Sie am meisten beeindruckt? Es sind viele Gäste, die mir in guter Erinnerung geblieben sind. 2015 war es Tobias Moretti, der trotz vieler beruflicher Verpflichtungen nach Bozen gekommen ist und sich viel Zeit für Gespräche genommen hat.

Quale tra gli ospiti del festival l’ha impressionata maggiormente? Ho un ottimo ricordo di molti ospiti. Nell’edizione 2015 sicuramente il noto attore austriaco Tobias Moretti, che nonostante i tanti impegni ci ha fatto visita dedicando molto tempo a incontri e conversazioni.

Gab es auch unangenehme Überraschungen? Größere Probleme gab es zum Glück nie; kleinere Unannehmlichkeiten schon. Zugstreiks haben etwa die Rückreise unserer Gäste schon mehrmals zu einer Herausforderung wachsen lassen, so wie der Ausfall der Flüge durch den Ausbruch des isländischen Vulkans Eyjafjallajökull. Auch gab es kurzfristige Absagen von Gästen oder Jurymitgliedern. Aber am Ende haben wir – das Festivalteam, die Mitarbeiter des Filmclubs und viele ehrenamtliche Helfer – die Situation doch immer wieder retten können.

Ci sono stati anche momenti di delusione? Per fortuna non ci sono mai stati problemi seri, semmai piccoli contrattempi. È capitato ad esempio che scioperi ferroviari rendessero difficoltoso il ritorno a casa dei nostri ospiti. Anche la cancellazione di numerosi voli a causa dell’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull ci ha messo in difficoltà. Altre volte ospiti o membri della giuria hanno disdetto all’ultimo momento. Alla fine però ce l’abbiamo sempre fatta, grazie al lavoro degli organizzatori, dei collaboratori del Filmclub e dei tanti volontari che ci sostengono.

38 TAKE #6


Filmtage/DPI Digital Photo Image

Location

Festivalchefin Helene Christanell (ganz links); Vertreter aus der Filmbranche und dem Kulturbereich erarbeiteten in mehreren Workshops ein neues Festivalkonzept (Mitte); Mario Adorf war 2014 Ehrengast des Festivals (rechts). La direttrice del festival Helene Christanell (a sin.); uno dei workshop durante i quali rappresentanti del settore cinematografico e della cultura hanno elaborato un nuovo concetto per il festival (al centro); Mario Adorf è stato ospite d’onore dell’edizione 2014 del Festival (a destra).

und Neumarkt ge­zeigt. Auch zusätzliche Spielstätten wie etwa das Museion, das Museum für moderne und zeitgenössische Kunst in Bozen, sollen neue Impulse geben. Um die aufstrebende Südtiroler Filmbranche stärker einzubinden, bemüht man sich besonders um den Filmnachwuchs, für den das Festival zum Sprungbrett werden soll. Etwa durch die Initiative CAMPUS, organisiert von der Südtiroler Filmförderung in Kooperation mit dem Festival: Bei einem Werkstättengespräch geben Branchenprofis Insiderwissen weiter, während beim „Speed Dating“ interessierte Laien Einblicke in die Berufsbilder am Filmset erhalten, ihre Lebensläufe hinterlegen und damit Weichen für den Berufseinstieg in der Branche stellen können. Und bei „Final Touch – Intense Feedback from Experts“, einer weiteren gemeinsamen Initiative von Filmförderung und Festival, können junge Filmemacher aus dem In- und Ausland ihre Erstoder Zweitfilme einreichen, die dann von Experten in intensiven Workshops beratend besprochen werden. Stehen auch die Schärfung des inhaltlichen Profils und die Positionierung als internationaler Branchentreff in Zukunft im Vordergrund, so soll das „Bolzano Film Festival Bozen“ – das machen die Veranstalter deutlich – seinen familiären Charakter auf keinen Fall verlieren. Gerade er ist es, der seit 30 Jahren den einzigartigen Charme des kleinen Festivals ausmacht. Christine Helfer ist freischaffende Publizistin, Autorin und Redakteurin für Fernsehen und Hörfunk.

intende coinvolgere questo pubblico di appassionati andando loro letteralmente incontro: oltre a Bolzano, alcuni film verranno proiettati anche a Merano, Caldaro, Bressanone ed Egna. Anche nuove sedi, tra cui il Museo di arte moderna e contemporanea Museion di Bolzano, ospiteranno parte della manifestazione. Un altro obiettivo del festival è di riuscire a coinvolgere sempre più l’ambizioso settore cinematografico locale, rafforzando il sostegno offerto alla nuova generazione di filmmaker, per i quali la manifestazione intende diventare un trampolino di lancio. Tra le iniziative promosse dal festival in collaborazione con la BLS c’è CAMPUS: iniziativa tramite la quale i professionisti del settore trasmetteranno la loro preziosa esperienza nell’ambito di appositi laboratori, mentre lo “Speed Dating” permetterà ai partecipanti di conoscere più da vicino le figure professionali attive sul set, ma anche di consegnare il proprio curriculum gettando così le basi di una futura carriera cinematografica. “Final Touch – Intense Feedback from Experts”, un’ulteriore iniziativa congiunta di Fondo e Festival, offrirà ai giovani cineasti italiani e stranieri la possibilità di sottoporre al giudizio di esperti il proprio film di debutto o l’opera seconda. E se il futuro passa attraverso una ridefinizione dei contenuti e del profilo internazionale della manifestazione quale punto di incontro per i professionisti del settore, gli organizzatori tengono a sottolineare che il nuovo “Bolzano Film Festival Bozen” non perderà il carattere familiare che da trent’anni lo rende così unico nel suo genere. Christine Helfer è giornalista pubblicista, autrice e collabora come redattrice con emittenti radiofoniche e televisive.

TAKE #6 39


Panorama

Was machen Sie eigentlich, wenn Sie kein Arzt sind?

40 TAKE #6

Lei cosa fa quando non fa il dottore?


Panorama

One Shot! Mehr als Alpenromantik: Locations in Südtirol zeigen, dass sie als Schauplätze für verschiedenste Filmklassiker hätten dienen können. Non solo romantiche vallate alpine: le location dell’Alto Adige dimostrano che avrebbero potuto senz’altro fare da cornice a diversi classici del cinema.

Paradies: Hoffnung Paradise: Hope (2013) Director: Ulrich Seidl Script: Ulrich Seidl, Veronika Franz Photo: Florian Wenter Location: Wald bei Breitenberg, Pfalzen Bosco presso Montelargo, Falzes

TAKE #6 41


Panorama

Wir müssen für unsere Überzeugung einstehen. Auch wenn der Preis dafür hoch sein mag. 42 TAKE #6

Bisogna rimanere fermi nelle proprie convinzioni. Non importa a quale prezzo.


Panorama

Die Päpstin La papessa (2009) Director: Sönke Wortmann Script: Heinrich Hadding, Sönke Wortmann Photo: CINEALP/Florian Mohn Location: Dominikanerkloster, Bozen Convento dei Domenicani, Bolzano

TAKE #6 43


Panorama

Glauben Sie wirklich, dass in Ihrem Kopf etwas nicht stimmt? – Nein, ich bin völlig normal. Ein Wunder der modernen Wissenschaft. 44 TAKE #6

Lei pensa che la sua mente abbia qualcosa che non va? – No signore, è una meravigliosa stupenda macchina della scienza.


Panorama

Einer flog über das Kuckucksnest Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) Director: Miloš Forman Script: Lawrence Hauben, Bo Goldman Photo: Florian Wenter Location: Villa Post, Sand in Taufers Villa Post, Campo Tures

TAKE #6 45


Panorama

Ich bin nur aus Versehen hier. – Ob hier oder woanders, Leutnant, wir sind alle aus Versehen da. 46 TAKE #6

Io sono finito qui per sbaglio. – Qui o altrove, tenente, siamo tutti da qualche parte per sbaglio.


Panorama

Die TatarenwĂźste Il deserto dei tartari (1976) Director: Valerio Zurlini Script: AndrĂŠ G. Brunelin, Jean-Louis Bertucelli Photo: Andrea Pozza Location: Festung Franzensfeste Forte di Fortezza

TAKE #6 47


Panorama

Ich halte Karrieren fĂźr eine Erfindung des 20. Jahrhunderts. Da lege ich keinen Wert drauf.

48 TAKE #6

Credo che la carriera sia un’invenzione del ventesimo secolo. Non mi interessa.


Panorama

Into the Wild (2007) Director: Sean Penn Script: Sean Penn Photo: Florian Wenter Location: Reiner Wasserf채lle, Sand in Taufers Cascate di Riva, Campo Tures

TAKE #6 49


Panorama

Ein Projekt mit ungewöhnlicher Entstehungsgeschichte: Lucia Mascino als „Fräulein“ Regina in Caterina Carones Spielfilmdebüt. Un progetto dall’insolita origine: Lucia Mascino nei panni della “Fräulein” (“signorina”) Regina nel debutto cinematografico di Caterina Carone.

50 TAKE #6


Panorama

Fräulein Caterinas Gespür für Schnee Il senso di Caterina per la neve Fräulein, der Debütfilm von Caterina Carone, ist so ungewöhnlich wie die Freundschaft, von der er erzählt; ein Projekt mit engem Bezug zur Landschaft und zur Kreativität Südtirols. Fräulein, film-debutto di Caterina Carone, è un progetto insolito – come la strana amicizia che racconta – e legato fortemente ai luoghi e alla creatività dell’Alto Adige.

TAKE #6 51


Federico Vagliati

Panorama

In Fräulein geht es um die Geschichte der Freundschaft von Walter (Christian De Sica) und Regina (Lucia Mascino) – doch auch die Landschaft spielt eine Hauptrolle. Fräulein racconta la storia dell’amicizia tra Walter (Christian De Sica) e Regina (Lucia Mascino), ma anche il paesaggio ha un ruolo di primissimo piano.

Es ist die Geschichte einer Freundschaft. Die Mittvierzigerin Regina (gespielt von Lucia Mascino) lebt allein in einem heruntergekommenen Hotel und wird „Fräulein“ genannt: Sie liegt im Clinch mit der Welt und mit allen. Da taucht der etwas kindliche und vom Leben gezeichnete 60-jährige Walter (Christian De Sica) auf und besteht darauf, an diesem Ort, an dem er einst heiratete, ihr Gast zu sein. „Eine etwas mysteriöse Figur“, nennt ihn die Regisseurin Caterina Carone, 33 Jahre alt, die in den Abruzzen aufgewachsen ist und heute in Turin lebt. Fräulein ist ihr erster Spielfilm – und ein sehr ehrgeiziges Projekt. Es kommt schließlich nicht alle Tage vor, dass eine so junge Regisseurin die Chance erhält, mit Schauspielkalibern wie De Sica und großen Produktionshäusern wie der Tempesta Film (unter Beteiligung von RAI Cinema) zu arbeiten. Kein Wunder also, dass schon die Entstehungsgeschichte des Projekts ungewöhnlich ist. Ebenso wie die Tatsache, dass ein rein italienischer Film einen deutschen Titel trägt. Ein Indiz darauf, dass der Film im zweisprachigen Südtirol entstand, einer Region, der die Regisseurin sehr verbunden ist. Hier nahm alles seinen Anfang, als Caterina Carone 2012 an der ersten Ausgabe des Script Lab RACCONTI teilnahm, das jährlich von der Südtiroler Filmförderung veranstaltet wird. Ziel des Script Lab RACCONTI ist nicht nur die Weiterbildung und Unterstützung talentierter Drehbuchautoren, sondern vor allem auch die Entwicklung von Filmstoffen, die in Südtirol spie-

52 TAKE #6

È la storia di un’amicizia tra un uomo di sessant’anni e una donna di quarantacinque. Lei, Regina (interpretata da Lucia Mascino) vive in un albergo fatiscente, la chiamano “Fräulein” perché è arrabbiata col mondo, risponde male a tutti. E adesso le capita tra i piedi come cliente un uomo infantile come Walter (Christian De Sica) che torna nel luogo in cui si sposò, portandosi dietro una ferita lacerante. “Un personaggio un po’ misterioso,” lo definisce la regista Caterina Carone, trentatré anni, nata ad Ascoli Piceno, cresciuta in Abruzzo e che ora vive a Torino. Fräulein è il suo primo film, ed è un progetto decisamente ambizioso. Una regista alle prime armi, infatti, non riesce spesso a lavorare con attori del calibro di De Sica o con case di produzione come la Tempesta Film (con la partecipazione di Rai Cinema). Non c’è da meravigliarsi, allora, se già la genesi di questo progetto sia stata insolita. Insolita come il fatto che una pellicola tutta italiana abbia un titolo tutto tedesco come Fräulein. Del resto è nata in un territorio particolare e bilingue, quello dell’Alto Adige, a cui la regista è molto legata. Tutto ha avuto inizio, infatti, con la partecipazione, nel 2012, di Caterina Carone alla prima edizione dello Script Lab RACCONTI, un laboratorio di sviluppo di sceneggiature organizzato annualmente dalla BLS, la Film Commission dell’Alto Adige. L’obiettivo dei laboratori RACCONTI non è solo di formare e sostenere sceneggiatori di talento, ma soprattutto di far scrivere storie ambientate in Alto Adige per fare in modo che queste vengano poi


Panorama

len, um zu garantieren, dass diese auch im Land gedreht werden und so indirekt die lokale Film- und Fernsehbranche ankurbeln. Genau das ist Caterina Carone gelungen. Das Drehbuch, das sie im Rahmen von RACCONTI #1 entwickelte, wurde bei einem von der BLS organisierten Pitch italienischen und internationalen Produzenten vorgestellt und erregte das Interesse der Tempesta Film. Die Südtiroler Filmförderung bekräftigte ihr Vertrauen in das Projekt, indem sie die Entwicklung mit 20.000 Euro und schließlich die Produktion des Films mit 480.000 Euro förderte. Caterina Carone schritt also zur Tat und drehte ihr Spielfilm­ debüt mit einer fast vollständig aus Südtirolern bestehenden Crew, überwiegend ehemaligen Kommilitonen der Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und Neue Medien ZeLIG in Bozen, die sie von 2004 bis 2007 besuchte. Märchenhafte Landschaft Die Hintergründe dieser Produktion sind also eng mit Südtirol verwoben, einem jungen und sehr lebendigen Filmland. So erscheint es nur natürlich, dass Caterina hier auch nach den Schauplätzen suchte, an denen sie ihre Geschichte zum Leben erwecken wollte. Die Initialzündung gab ein winterlich vereister See auf dem verschneiten Hochplateau des Ritten, oberhalb von Bozen. Auf dem Plateau blieb sie dann auch für den Dreh: Nur wenige Kilometer von dem See entfernt, liegt der Ort Oberbozen. Caterina Carone ließ sich verzaubern von der märchenhaf-

anche girate sul territorio, promuovendo indirettamente il settore audiovisivo della provincia. Ed è proprio ciò che ha fatto Caterina Carone. Dopo che la sceneggiatura sviluppata durante RACCONTI #1 era stata presentata a produttori italiani e internazionali in occasione di un pitch organizzato dalla BLS, che aveva incontrato l’interesse della casa di produzione Tempesta, il Fondo altoatesino ha creduto nel progetto anche in modo concreto, finanziando la pre-produzione con 20.000 euro e la produzione con 480.000 euro. E Caterina si è messa all’opera, girando il suo lungometraggio di debutto con una troupe quasi interamente altoatesina, composta in gran parte dai suoi vecchi compagni di corso della ZeLIG, la Scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano che Caterina ha frequentato dal 2004 al 2007. Paesaggi fiabeschi Un dietro le quinte legato intimamente all’Alto Adige, terra di cinema giovane e vivace. Ovvio, quindi, che la regista abbia cercato in Alto Adige i luoghi dove trasformare la sua visione in realtà. Inizialmente aveva individuato un lago ghiacciato sull’altopiano innevato del Renon, sopra Bolzano, dove poi in effetti è rimasta a girare, spostandosi solo di qualche chilometro. Caterina è rimasta stregata dall’architettura fiabesca e senza tempo di quei paesaggi, quel fazzoletto di terra denominato Soprabolzano. Un tempo per raggiungere quella frazione c’era un trenino a cremagliera, che nel 1966 fu sostituita da una funivia, poi rottamata a sua volta per es-

TAKE #6 53


Panorama

„Hier bin ich nun also und spiele zum allerersten Mal in einem Debütfilm.” Der italienische Leinwandstar Christian De Sica war begeistert von Caterina Carones Drehbuch. "Ed eccomi qui, la prima volta che mi ritrovo in un debutto." Christian De Sica è stato conquistato dalla sceneggiatura di Caterina Carone.

ten, zeitlosen Architektur dieser Landschaft. Hierher brachte die Bozner in früheren Zeiten eine Zahnradbahn, die 1966 durch eine Seilbahn ersetzt wurde, die wiederum mittlerweile einer modernen Kabinenbahn gewichen ist. Oberbozen hat ein Kirchlein aus dem 13. Jahrhundert, ein Bienenmuseum und vor allem zahlreiche kleine Villen der Bozner Hautevolee, die dort die Sommermonate verbringt, um der unerträglichen Hitze des Talkessels zu entfliehen. Nicht weit entfernt von diesen Sommerhäusern, am Ende einer kleinen Straße mitten im Grünen, liegt ein Privathaus, das einst ein Hotel war. Seit zwanzig Jahren ist es geschlossen, und das sieht man ihm an. Dieser Ort vermittelt ein Gefühl, als stünde die Zeit still, und entspricht damit genau dem Geist, der Fräulein beseelt. Der perfekte Rahmen also für einen Film, mit dem Caterina Carone menschliche Beziehungen ergründen wollte, genauer: die Beziehung zweier Menschen, die sich nicht leiden können, aber dann lernen, miteinander umzugehen. Eine Entwicklungsgeschichte, sagt sie, aber von Erwachsenen. Eine spät einsetzende Reifung. Sie hat sich eine einsame, spröde, in ihrem Leben festgefahrene Frau vorgestellt – ein „Fräulein“ eben–, die erst entdecken muss, was sie wirklich will, was ihr wichtig ist. Zugleich nahm die männliche Figur Gestalt an und trug die unerwarteten Züge von Christian De Sica. Der Schauspieler ist in Italien ein Star, bekannt vor allem für seine seichten Weihnachtskomödien (spöttisch cinepanettoni genannt). Mittlerweile 64 Jahre alt,

54 TAKE #6

sere sostituita da una cabinovia. C’è la Chiesa di San Giorgio e San Giacomo che risale al XIII secolo, c’è un museo delle api, ci sono le dimore degli abitanti della “Bolzano bene” che lì trascorrono le vacanze estive per sottrarsi al caldo insopportabile che si forma nella conca della città. Non lontano da quelle case, alla fine di una piccola strada cinta dal verde, appare una casa privata. In passato era un hotel. È chiuso da vent’anni, e si vede. Il luogo trasmette un’idea di ambiente fermo nel tempo, che corrisponde allo spirito che caratterizza Fräulein. Una cornice perfetta, insomma, per un film nel quale Caterina voleva indagare sui rapporti umani, o meglio, sulla relazione tra due persone che non si sopportano ma che poi imparano a conoscersi. Come se fosse una storia di formazione, ma tra due adulti. Una crescita già avanzata. Ha pensato a una donna solitaria, scontrosa, bloccata nella vita – ecco perché la chiamano “Fräulein”, signorina – che aveva bisogno di comprendere i suoi desideri, le cose che sono importanti per lei. Allo stesso tempo ha preso corpo il personaggio maschile, è uscito dall’ombra e ha avuto le sembianze inaspettate di Christian De Sica, l’attore dei cinepanettoni che a sessantaquattro anni cerca anche progetti diversi dopo aver sempre fatto l’italiano medio, il borghese travestito da trucido. Non rinnega niente (tanto che è appena tornato a recitare in un film natalizio). I cinepanettoni gli hanno dato soldi e notorietà. Ma è difficile fare gli stessi film usando gli stessi meccanismi: non vuole passare come l’attore che ha sempre fatto la stessa cosa. E forse


Panorama

Grüne Dreharbeiten

Un set verde

Die Dreharbeiten zu Fräulein erfolgten zu 80 Prozent unter Einhaltung des Verhaltenskodex „EcoMuvi“. Dabei handelt es sich um eine Initiative zur Reduzierung der Umweltbelastung durch Filmproduktionen, die die produzierende Tempesta Film ins Leben gerufen hat; dank dieser Richtlinien konnten am Set von Fräulein mindestens 10 Tonnen CO2 eingespart werden. Dafür wurden einige konkrete Maßnahmen ergriffen, wie die Wiederverwendung von Kostümen und Materialien für den Setbau. Beim Catering kam ausschließlich Geschirr aus biologisch abbaubaren und kompostierbaren Materialien zum Einsatz, ebenso Wasserkanister und nachfüllbare Trinkflaschen anstelle von Plastikflaschen. Ein großer Teil der Dreharbeiten konnte mit Strom aus dem Festnetz gespeist werden, anstatt wie üblich einen Generator zu verwenden, der wesentlich mehr CO2-Ausstoß verursacht.

Per girare Fräulein è stato adottato per l’80% il disciplinare EcoMuvi. Si tratta di un’iniziativa volta a calcolare e ridurre l’impatto ambientale di produzioni cinematografiche, messa a punto dalla stessa Tempesta Film, casa di produzione del film. Grazie a queste linee guida, sul set di Fräulein è stata raggiunta una riduzione delle emissioni di CO2 pari ad almeno 10 tonnellate. Nello specifico, sono stati adottati alcuni accorgimenti come per esempio il riutilizzo di materiale di scenografia e costumi. Il catering, poi, ha utilizzato esclusivamente stoviglie in materiale biodegradabile e compostabile, oltre a boccioni d’acqua e borracce al posto delle bottigliette di plastica. Per buona parte delle riprese (un terzo del totale) il fabbisogno energetico è stato soddisfatto grazie all’allaccio alla rete elettrica, invece di utilizzare un generatore.

TAKE #6 55


Panorama genießt er nun die Abwechslung von den ewigen Rollen als Durchschnittsitaliener, als bürgerlicher Tölpel. Er bereut diese zwar nicht, den cinepanettoni verdankt er schließlich Geld und Ruhm (und hat gerade erst wieder einen Weihnachtsfilm abgedreht). Aber es ist unbefriedigend, immer dieselben Filme mit denselben Methoden zu drehen; er will nicht als Schauspieler enden, der immer nur dasselbe gespielt hat. Vielleicht brauchte er gerade ein Drehbuch wie Fräulein und eine ehrgeizige Regisseurin wie Caterina Carone, um zwischendurch den Gang zu wechseln. „Ich bin es gewohnt, immer mit denselben Menschen zu arbeiten; ich bin einer, der an die Stärke des Clans glaubt“, sagt er während eines Besuchs am Set in Bozen. „Diesmal aber habe ich diese Geschichte einer jungen Regisseurin gelesen, die zuvor nur Dokumentarfilme gedreht hatte: Kein Mann hätte das je geschafft. Hier bin ich nun also und spiele zum allerersten Mal in einem Debütfilm.” Er geht ein Risiko ein, gemeinsam mit Caterina, inmitten dieser scheinbar stillen, spröden, einsamen Täler. Wie oft sagt man, dass die Landschaft in gewissen Filmen die Hauptrolle spielt – selten ist es so wahr wie hier. Valerio Cappelli ist Kultur- und Filmjournalist des Corriere della Sera und Mitarbeiter der Monatszeitschrift für klassische Musik Amadeus.

c’è voluta proprio una sceneggiatura come Fräulein e una regista ambiziosa come Caterina Carone a fargli cambiare marcia per un po’: “Sono abituato a lavorare con le stesse persone,” ci dice durante la visita sul set a Bolzano. “Sono uno che crede nel clan. Stavolta però ho letto la storia scritta da una regista giovane che prima aveva fatto solo documentari, nessun uomo ne sarebbe stato capace. Ed eccomi qui, la prima volta che mi ritrovo in un debutto.” Mettendosi in gioco, insieme a Caterina, tra queste vallate apparentemente scontrose, silenziose, solitarie. Quante volte si dice: il paesaggio è un altro protagonista del film. Mai come in questo caso è vero. Valerio Cappelli, giornalista, scrive di cultura e spettacoli per il Corriere della Sera e collabora con il mensile di musica classica Amadeus.

56 TAKE #6

FRÄULEIN SPIELFILM LUNGOMETRAGGIO Regie Regia: Caterina Carone Drehbuch Sceneggiatura: Caterina Carone Produktion Produzione: Tempesta Film mit con Rai Cinema Verleih Distributore: Warner Bros. Entertainment Italia Cast: Lucia Mascino, Christian De Sica, Therese Hämer, Irina Wrona, Max Mazzotta Förderung Finanziamento BLS 20.000 € (Entwicklung preproduzione) 480.000 € (Produktion produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Schauspieler und Komparsen Attori e comparse: Mattia Brutto, Daniela Costa, Franco Benito Lato, Iole Lepore, Stefan Walzl, Marco Boriero, Georg Kaser, Aslam Mohammed, Daniel Ruocco, Markus Soppelsa, Anna Rottensteiner, Gottfried Stabler, Ida Micheletti, Marco Girardi, Ulrike Huber, Caterina Bonsante, Samuel Girardi, Lilian Girardi, Emmanuel Scopelliti, Tobias Walzl, Daniel Grassl, Chiara Cicconi, Lea Braito, Bianca Alessandra Crisbasan, Emma Taufer Valeria Errighi, Set-Aufnahmeleitung ispettore di produzione, location manager Massimo Polita, Produktionssekretär segretario di produzione Riccardo El Madany, Produktionsassistent assistente di produzione Michele Priano, Produktionsassistent assistente di produzione Mattia Brutto, Zweiter Regieassistent 2° assistente alla regia Silvana De Carli, Script Continuity segretaria di edizione Melanie Brugger, Kamera direttore della fotografia Enrica Gatto, Schnitt montatore Luca Saggini, Schnittassistenz assistente montatore Fabio De Felice, Data Manager/DIT data manager/DIT Luca Bresadola, Kameraassistent aiuto operatore video Daigoro Vitello, Kamerabühne macchinista Alexander Bodi, Kamerabühnen-Fahrer autista furgone MDP Federico Vagliati, Setfotograf fotografo di scena Patrick Bruttomesso, Tonassistent microfonista Eros Rodighiero, Requisite attrezzista di scena Kristian De Martiis, Requisite attrezzista di preparazione Yuri Massaro, Requisitenassistenz aiuto attrezzista di preparazione Valentina Zizola, Kostümassistenz aiuto costumista Katja Schweiggl, Schneiderin sarta Ingrid Blasbichler, Maskenbildassistenz aiuto trucco e parucco Haimo Endrizzi, Beleuchter elettricista Harald Erschbaumer, Beleuchter elettricista Andrea Folgheraiter, Beleuchter elettricista giornaliero Giulia Gentile, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Elena Monti, Übersetzerin traduttrice Luigi Poveromo, Transportkoordinator gruppista


film production / location service / logistics / scenography

www.cinealp.com


Panorama

Burg Schreckenstein in Südtirol La carica dei ragazzini Ideale Voraussetzungen für die Jugendbuchverfilmung Burg Schreckenstein hat der Münchner Produktionsleiter Rainer Jeskulke in Südtirol vorgefunden. Il direttore di produzione Rainer Jeskulke ha trovato in Alto Adige le condizioni ideali per realizzare il film per ragazzi Burg Schreckenstein.

„Etwas skeptisch“ sei er noch gewesen bei Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit, ob die aufwendige Roxy-Produktion in Südtirol reibungslos durchzuführen wäre, bekennt der Münchner Produktionsleiter Rainer Jeskulke im Gespräch mit TAKE. Zu den Herausforderungen beim Dreh hatte damals auch die Zusammenarbeit mit örtlichen Dienstleistern gezählt, deren Arbeitsweise er noch nicht kannte. Geklappt hat dann alles „besser als erwartet“. Zwei Filme später – dazwischen hat Jeskulke auch die Produktion von Die Trappfamilie in Österreich durchgeführt – kam von der Münchner Roxy Film die Anfrage, ob er auch ihr Jugendfilmprojekt Burg Schreckenstein in Südtirol leiten wolle, was für ihn nach den guten Erfahrungen mit dem Trenker-Biopic „keiner großen Überlegung bedurfte“. Nach rund 30 Drehtagen an verschiedenen Locations freut er sich, dass „die Produktion noch perfekter abgelaufen ist – obwohl es hier ganz andere Anforderungen gab“. Neben der hochkomplexen Logistik angesichts der zahlreichen Schauplätze – darunter Burg Taufers im Ahrntal, Schloss Runkelstein und Schloss Maretsch bei Bozen, die Zenoburg bei Meran, der Pragser Wildsee und der Montiggler See – war eine weitere Herausforderung das Drehen mit mehreren Dutzend Kindern. In Deutschland wie auch in Italien sind Dreharbeiten mit Kindern gesetzlich auf wenige

58 TAKE #6

“All’inizio ero un po’ scettico,” ammette Rainer Jeskulke, direttore di produzione di Monaco di Baviera, e ricorda i dubbi che hanno accompagnato la decisione di effettuare in Alto Adige le complesse riprese di Luis Trenker – La sottile linea della verità, lungometraggio prodotto dalla Roxy Film. Una delle sfide poste dalle riprese era costituita proprio dalla collaborazione con i fornitori locali, di cui non conosceva ancora il livello professionale, spiega Jeskulke durante l’intervista a TAKE. Alla fine però, aggiunge, tutto è andato per il meglio, anzi, “ben oltre le aspettative”. Due film dopo, la Roxy Film di Monaco ha proposto a Jeskulke (che nel frattempo ha diretto la produzione di Die Trappfamilie, girato in Austria) di realizzare in Alto Adige anche il nuovo progetto della casa, il film per ragazzi Burg Schreckenstein. Dopo l’esperienza positiva del film-biografia su Trenker, questa volta Jeskulke ha accettato “senza esitare”. Dopo circa trenta giorni di riprese Jeskulke è entusiasta: “I lavori si sono svolti in modo perfetto, nonostante questa produzione ponesse ben altre difficoltà rispetto alla precedente”. Accanto alla complessità logistica creata dai numerosi set (tra cui il Castello di Tures in Valle Aurina, Castel Roncolo e Castel Mareccio a Bolzano, Castel San Zeno a Merano, il lago di Braies e il lago di Monticolo), la sfida maggiore è stata coordinare decine di bambini durante le riprese. La normativa italiana, come del resto quella tedesca, limita


Über einen Monat lang drehten die „Schreckenstein-Jungs“ in Südtirol. Le riprese in Alto Adige con i “ragazzini di Schreckenstein” sono durate più di un mese.

Stunden pro Tag reduziert; allerdings können Minderjährige in Italien länger arbeiten – ein Vorteil für Produktionen mit jungen Darstellern. Im Mittelpunkt der Verfilmung des Jugendbuch-Bestsellers Burg Schreckenstein von Oliver Hassencamp durch Regisseur Ralf Huettner steht der elfjährige Stephan (Maurizio Magno), der in ein Internat muss. Nach anfänglichen Differenzen wird er von seinen neuen Freunden in den Geheimbund aufgenommen, der sich eine erbitterte Fehde mit den Mädchen vom benachbarten Internat liefert. Roxy Film und Koproduzent Violet Pictures, beide in München ansässig, erhielten für das Projekt von der BLS eine Produktionsförderung in Höhe von 500.000 Euro. Der Film feiert im Herbst 2016 bei Concorde Film seine deutsche Kinopremiere. TAKE: Was war die größte Herausforderung bei diesem Projekt? Rainer Jeskulke: Die Drehzeiten der zahlreichen jungen Darsteller und Statisten so zu koordinieren, damit wir die gesetzlich limitierte Zeit für Kinder einhielten, die auch genau dokumentiert werden musste. Das ist in Italien ähnlich geregelt wie in Deutschland, wobei uns in Südtirol die Behörden viel Vertrauen entgegenbrachten. Geeignete Kinderdarsteller zu finden war kein

a poche ore al giorno la durata delle riprese a cui partecipano minorenni. La durata massima consentita in Italia è tuttavia leggermente superiore rispetto a quella consentita in Germania, un vantaggio per le produzioni estere che impiegano giovani attori. Burg Schreckenstein, diretto da Ralf Huettner e basato sull’omonimo bestseller tedesco per ragazzi di Oliver Hassencamp, narra le vicende di Stephan (Maurizio Magno), che a undici anni deve entrare in collegio. Superate le difficoltà iniziali, Stephan viene ammesso dai nuovi amici nel loro circolo segreto, perennemente in lotta con le ragazzine del collegio vicino. La Roxy Film e i coproduttori della Violet Pictures, entrambi con sede a Monaco, hanno ottenuto dalla BLS un finanziamento alla produzione di 500.000 euro. Il film verrà presentato al pubblico tedesco nell’autunno del 2016 dal distributore Concorde Film. TAKE: Qual è stata la sfida maggiore di questo progetto? Rainer Jeskulke: Coordinare le fasi di ripresa con i giovani attori e le giovani comparse per garantire la conformità con la normativa che regola gli orari di lavoro dei minorenni sul set e impone tra l’altro di documentare questi ultimi in modo scrupoloso, ma devo dire che le autorità altoatesine ci hanno accordato grande fiducia. Trovare gli interpreti adatti è stato semplice. La vera sfida quotidia-

TAKE #6 59

Roxy Film/Christian Hartmann

Panorama


Panorama Problem. Die tägliche Herausforderung war es, die Kinder aus unterschiedlichen Gegenden mit Bussen abzuholen, damit sie pünktlich zu Drehbeginn vor der Kamera stehen konnten. Die Unterstützung durch Eltern und Schulen war beispielhaft.

na era invece di natura logistica: dovevamo prelevare ogni giorno i bambini da diverse zone e accompagnarli con i nostri autobus sul set per assicurare l’inizio puntuale delle riprese. L’appoggio fornitoci da scuole e genitori è stato esemplare.

Wie war die Unterstützung durch die Filmförderung, die lokalen Behörden und die Bevölkerung? Die Südtiroler haben wir bei den Dreharbeiten als sehr offen und hilfsbereit erlebt. Angefangen von der großzügigen Förderung der BLS, die uns auch bei Genehmigungen und der LocationSuche stark unterstützt hat, bis hin zu den freiwilligen Feuerwehren und den Verantwortlichen vor Ort während der Dreharbeiten. Im Rückblick kann ich nur Positives berichten.

Come è stato il rapporto di collaborazione con il Fondo per le produzioni cinematografiche, le autorità locali e la popolazione? Gli altoatesini si sono dimostrati molto aperti e disponibili, a partire dalla BLS, che oltre al generoso finanziamento ci ha assistiti anche nella richiesta di permessi presso le autorità locali e nella ricerca delle location adatte. Prezioso è stato anche il sostegno fornitoci dai volontari dei vigili del fuoco e dalle autorità sul luogo delle riprese.

Wären die Dreharbeiten in der Umgebung von München nicht einfacher und günstiger gewesen? Die Frage stellte sich nicht: Um in Burgen

Non sarebbe stato più semplice e meno costoso effettuare le riprese nei dintorni di Monaco? La questione non si è neanche posta: per

Als „Land der Burgen“ bietet Südtirol eine große Auswahl an trutzigen Gemäuern. Schreckenstein wurde teils auf Burg Taufers im Ahrntal gedreht. Im Bild links: Alexander Beyer und Maurizio Magno. In quanto “terra di castelli” l’Alto Adige offre una vasta scelta di mura merlate. Schreckenstein è stato in parte girato nel Castello di Tures in Valle Aurina. Foto a sin.: Alexander Beyer e Maurizio Magno.

60 TAKE #6

Ausschlaggebend für die Entscheidung, in Südtirol zu drehen, waren letztlich die außerordentlich gut passenden Locations. Rainer Jeskulke


Panorama zu drehen, wären auch in Deutschland Reisen zu den Locations angefallen, die mit den Fahrten nach Südtirol – rund drei Stunden Fahrzeit für die 290 Kilometer von München – vergleichbar wären. Ein Vorteil in Südtirol waren die hohen Hotelkapazitäten in allen Preislagen in der Nähe der Schauplätze, was nicht selbstverständlich ist. Ausschlaggebend für die Entscheidung, in Südtirol zu drehen, waren letztlich die außerordentlich gut passenden Locations, die es in Bayern so nicht gibt. Das Kostenniveau ist ähnlich wie in Bayern, allerdings war die Nutzung der Burgen günstiger. Wichtig war für uns zudem eine hohe Wettersicherheit mit vielen Sonnentagen, die Südtirol durch seine Lage bietet.

potere girare scene nei castelli, anche restando in Germania avremmo dovuto effettuare spostamenti non inferiori alla distanza di 290 chilometri che separa Monaco dall’Alto Adige. Un vantaggio dell’Alto Adige era costituito inoltre dalla grande disponibilità di posti letto nelle vicinanze dei set e in alberghi di tutte le categorie, un aspetto quest’ultimo tutt’altro che scontato. Il motivo decisivo che ci ha convinti a girare in Alto Adige sono state però le location, perfette per le nostre esigenze e impossibili da trovare in Baviera. Il livello dei prezzi è simile a quello bavarese, anche se l’affitto dei castelli è inferiore in Alto Adige. Un altro aspetto importante per noi era la stabilità meteorologica e l’elevato numero di giorni di sole che offre l’Alto Adige.

Wie war die Zusammenarbeit mit Dienstleistern und Partnern vor Ort? Nach meinen positiven Erfahrungen mit dem Trenker-Film habe ich jetzt nach diesen Dreharbeiten den Eindruck, dass es noch besser gelaufen ist. In Südtirol hat

Come è stata la collaborazione con i fornitori di servizi e i partner locali? La mia esperienza era già stata positiva per le riprese del film su Trenker, ma ho l’impressione che questa volta le cose siano andate ancora meglio. In Alto Adige si è

TAKE #6 61


Panorama sich ein sehr gutes Know-how entwickelt – von der Produktionsdienstleistung vor Ort über die Technik bis hin zu Aufnahmeleitern. Unser Serviceproduzent Trenkwalder & Partner übernahm alle wichtigen administrativen Aufgaben bis hin zu den Verträgen mit den Mitarbeitern vor Ort. Wir konnten uns auf Produktion konzentrieren und uns darauf verlassen, dass die Anforderungen der BLS-Förderung und des italienischen Tax-Credit-Systems für die steuerlichen Rückflüsse erfüllt werden. Hervorragende Arbeit hat auch die Maier Bros. aus Meran bei der Baubühne und als Technikverleih geleistet. Das Engagement von allen war enorm. Die Begeisterung für den Film bei den Südtiroler Mitarbeitern und den jungen Laiendarstellern – auch bei allen, mit denen wir nur kurz Kontakt hatten – ist hoffentlich auch auf der Leinwand zu spüren, wenn der Film ins Kino kommt. Roland Keller arbeitet als freier Film- und Medienjournalist in München und schreibt vor allem für Fachpublikationen.

Die Wettersicherheit in Südtirol ist ein großes Plus für Dreharbeiten. Im Bild: BurgSchreckenstein-Dreh am Pragser Wildsee. La sicurezza climatica dell'Alto Adige è un grande vantaggio per le riprese. Nella foto: le riprese di Burg Schreckenstein al Lago di Braies.

62 TAKE #6

raggiunto un ottimo livello di professionalizzazione in più settori, dai servizi forniti alla produzione alle competenze tecniche al location management. Il nostro produttore esecutivo, la Trenkwalder & Partner, si è fatto carico di tutte le incombenze amministrative, compresi i contratti con i collaboratori locali. Abbiamo potuto così concentrarci sulla produzione, affidando al nostro partner il compito di garantire il rispetto dei termini del finanziamento della BLS e del sistema di credito d’imposta di cui è possibile avvalersi in Italia. Ottimo è stato anche il lavoro della Maier Bros. di Merano per quanto riguarda la costruzione del set e il noleggio delle attrezzature. Tutti si sono impegnati al massimo. Spero che l’entusiasmo dei collaboratori altoatesini, dei giovani interpreti e delle comparse venga percepito anche dal pubblico in sala. Roland Keller vive a Monaco, è giornalista freelance nel settore cinema e media e collabora soprattuto con riviste specializzate.


BURG SCHRECKENSTEIN SPIELFILM LUNGOMETRAGGIO Regie Regia: Ralf Huettner Drehbuch Sceneggiatura: Christian Limmer Produktion Produzione: Roxy Film (DE) in Koproduktion mit in coproduzione con Violet Pictures (DE) Verleih Distributore: Concorde Filmverleih Cast: Henning Baum, Sophie Rois, Harald Schmidt, Jana Pallaske u. v. m. e molti altri Förderung Finanziamento BLS 500.000 € (Produktionsförderung finanziamento alla produzione) Anwendung des italienischen Tax Credit für Filmproduktionen utilizzo del tax credit

Il motivo decisivo che ci ha convinti a girare in Alto Adige sono state però le location, perfette. Rainer Jeskulke

Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Martin Thaler, Schauspieler attore Jasmin Mairhofer, Schauspielerin attrice Massimo Sacilotto, Schauspieler attore Debora Scaperrotta, Location Scout location scout Anna Magdalena Wenter, Motivaufnahmeleitung location manager Irene Reiserer, Regie-Assistenz assistente alla regia Evi Reich, Script Continuity segretaria di edizione Livia Romano, Video Operator video operator Oliver Oppitz, Standfotograf fotografo di scena Alberto Valentini, Beleuchter elettricista Benjamino Casagrande, Kamerabühne-Assistenz assistente macchinista Zita Pichler, Szenenbildassistenz assistente scenografo Caterina Frontull, Garderobe costumi Andrea Zadra, Baubühne scenografia Peter Valming, Baubühne scenografia Eros Rodighiero, Innenrequisite-Assistenz aiuto attrezzista d’interni Renate Ranzi, Set Decoration-Assistenz assistente set decoration Ester Seppi, Data Wrangler data wrangler Jan Paul Frontull, Fahrer autista Renè Fierer, Fahrer autista Han & Oldenburg, Komparsen-Casting casting delle comparse Trenkwalder & Partner, Serviceproduktion/Filmgeschäftsführung produzione esecutiva/assistenza amministrativa Maier Bros., Lichtequipment noleggio attrezzature Ö wie Knödel, Catering catering

Schreckenstein-Regisseur Ralf Huettner. Il regista Ralf Huettner.

TAKE #6 63


Panorama

Die Sterne über Bozen Le stelle sopra Bolzano Giuseppe Tornatore ist zum zweiten Mal für Dreharbeiten nach Südtirol gekommen. Ein Verdienst der wandelfähigen Motive und der Professionalität der lokalen Filmschaffenden. Con la storia d’amore La corrispondenza, Giuseppe Tornatore è tornato a girare in Alto Adige per la seconda volta. Merito, dice il regista, della qualità “camaleontica” dei luoghi ma anche della professionalità delle maestranze locali.

Paco Cinematografica

Mehrere Wochen lang drehte Giuseppe Tornatore (ganz rechts) in Südtirol für seinen neuen Film, der die Liebe zwischen Stuntfrau Amy (Olga Kurylenko, linkes Bild) und dem Professor Ed (Jeremy Irons) erzählt. Per il suo nuovo film, che racconta l’amore tra la stuntwoman Amy (Olga Kurylenko, foto a sin.) e il professore Ed (Jeremy Irons), Giuseppe Tornatore (a destra) ha girato in Alto Adige per diverse settimane.

64 TAKE #6


Panorama

Never change a winning team. Nach den positiven Erfahrungen mit La migliore offerta (Das höchste Gebot) im Jahr 2012 ist Giuseppe Tornatore nach Südtirol zurückgekehrt, um noch einmal hier zu arbeiten, wiederum mit der Unterstützung der Südtiroler Filmförderung. La corrispondenza (Correspondence) erzählt die Liebesgeschichte zwischen einem Professor für Astrophysik und der Studentin Amy, die als Stuntfrau beim Film arbeitet. Dabei ist sie jederzeit bereit, ihr Leben aufs Spiel zu setzen, um den Schmerz zu betäuben, der sie innerlich aufreibt. Der Funke zwischen den beiden springt bei einem Kongress für Astrophysik über. Der Protagonist Ed Phoerum erscheint in der eleganten Gestalt von Jeremy Irons, während Amy Ryan von der faszinierenden Olga Kurylenko verkörpert wird, dem Bond Girl aus Ein Quantum Trost. Eine leidenschaftliche Liebe, die natürlich auf allerlei Widrigkeiten stößt. „Weil er verheiratet ist?“ frage ich. „Nein, nicht deswegen“, antwortet Giuseppe Tornatore am Telefon aus Rom. „Phoerum hat zwar eine Ehefrau, sie kommt aber im Film nie vor. Das wahre Hindernis ist ein anderes – und das herauszufinden, ist eine der Spannungslinien des Films.“ Der Regisseur spricht nicht gerne über die Themen seiner Filme. Er zieht es vor, wenn seine Zuschauer dem Film unvoreingenommen begegnen und bereit sind, sich vom Geschehen auf der Leinwand in den Bann ziehen zu lassen. Genauso, wie es Tornatore in jungen Jahren selbst getan haben muss, wenn er in Bagheria, seiner geliebten sizilianischen Heimat, einen Film

Squadra che vince non si cambia. E Giuseppe Tornatore è tornato a lavorare in Alto Adige – e con il Fondo provinciale della BLS – dopo la positiva esperienza di La migliore offerta nel 2012. Questa volta è per La corrispondenza, storia d’amore tra un professore e una giovane studentessa che quando è libera dagli studi fa la stuntwoman per il cinema, pronta a mettere a repentaglio la vita come controfigura per tacitare un dolore che la lacera dentro. La scintilla tra i due scoppia a un convegno di astrofisica, materia che coinvolge entrambi, il primo come insegnante la seconda come allieva. Lui ha il volto elegante e raffinato di Jeremy Irons e nel film si chiama Ed Phoerum; lei, Amy Ryan, ha quello affascinante e tentatore di Olga Kurylenko, indimenticata Bond Girl in Quantum of Solace. Un amore travolgente e appassionato, che naturalmente non avrà vita facile. Perché lui è sposato? chiedo. “No, non per quello,” risponde Giuseppe Tornatore, al telefono, da Roma. “Phoerum una moglie ce l’ha ma nel film non si vede mai. Il vero ostacolo è un altro e scoprirlo è una delle linee di tensione del film”. Tornatore non ama parlare dei temi su cui costruisce i suoi film, preferisce uno spettatore con la mente sgombra e la fantasia libera, disposto a farsi affascinare da quello che scoprirà sullo schermo. Proprio come doveva essere il giovane spettatore Tornatore che a Bagheria, nella sua Sicilia, divorava film con l’innocenza dei suoi verd’anni e della sua passione. E anche sull’insolita passione della coppia protagonista è avaro di spiegazioni: “Mi piacciono

TAKE #6 65


Panorama nach dem anderen verschlang. Auch über seine beiden Protagonisten verliert er nur wenige Worte: „Mir gefallen besondere, ungewöhnliche Berufe, die mich zwingen, mich mit einer Welt auseinanderzusetzen, die ich nicht kenne. Und die es mir erlauben, indirekt von meinen Figuren zu erzählen. Was studieren Astrophysiker? Den Kosmos, die Sterne. Und die Sterne haben eine große Bedeutung für die Geschichte, die ich erzähle. Zumindest im übertragenen Sinn.“ Dosiert Tornatore die Informationen über seinen Film sparsam, so gibt er umso großzügiger Auskunft über die Dreharbeiten. Sie dauerten zehn Wochen lang: vier in Großbritannien, wo die Handlung spielt, knapp zwei am Ortasee im Piemont auf der Isola San Giulio, die für den Film in Borgoventoso umbenannt wurde, und weitere vier im Trentino und in Südtirol, mit einem Abstecher ins nahe Asiago für die Innenaufnahmen in einem Observatorium. Kostbare Unbestimmtheit Bozen und Trient, so Tornatore, haben einen grundlegenden Vorteil: „Die Region Trentino-Südtirol hat eine kostbare Unbestimmtheit, die sie nicht typisch italienisch erscheinen lässt. Ihre Architektur und Atmosphäre spiegeln nicht sofort eine italienische Identität wider. So konnten wir für die Szenen des folgenschweren Kongresses von den Außenaufnahmen in York zu den Innenaufnahmen in Trient übergehen. Amys Appartement haben wir in Bozen gefunden, wo die Erker der Häuser so aussehen wie jene, die so typisch für die angelsächsische Architektur sind. Und dank Bluescreen an den Fenstern sieht man im Film englische Landschaften.“ Solche geografischen Verfälschungen sind also zulässig? Um darauf zu antworten, greift Tornatore auf seine cineastische Kompetenz zurück: „Das wurde immer schon so gehandhabt, das Diktat des Cinéma vérité war von kurzer Dauer. Früher brachte man eben riesige Fotos hinter den Fenstern an und dem aufmerksamen Zuschauer fiel auf, dass sich die Wolken nie bewegten. Mit den heutigen Projektionen auf Bluescreens ergibt sich dieses Problem natürlich nicht.“ Vielleicht aber neue Probleme. Denn für die Schauspieler ist das Drehen an echten Schauplätzen anders als vor einer grünen oder blauen Wand. Special-Effects-Filme können selten mit hochwertiger Schauspielkunst aufwarten.

66 TAKE #6

i mestieri particolari, fuori dal comune, quelli che mi costringono a confrontarmi con un mondo che non conosco. E che mi permettono di parlare in maniera indiretta di chi è al centro del film. Che cosa studiano gli astrofisici? Il cosmo, le stelle. E le stelle hanno una grande importanza per la storia che racconto. Almeno dal punto di vista metaforico.” Ma se sul suo film Tornatore centellina le informazioni, sulla lavorazione è molto più generoso. Le riprese lo hanno impegnato per dieci settimane, quattro in Gran Bretagna dove è ambientata la storia (il protagonista interpretato da Irons vive a Edimburgo, in Scozia, ma il convegno dove lui e Amy si incontrano si svolge a York, in Inghilterra), praticamente due sul lago d’Orta, all’isola di San Giulio, ribattezzata per l’occasione Borgoventoso, e altre quattro settimane in Trentino Alto Adige, con una puntata nella vicina Asiago, per filmare gli interni di un osservatorio di astrofisica. Vaghezza preziosa Trento e Bolzano, secondo Tornatore, hanno una qualità fondamentale per un regista che non voglia identificare immediatamente i luoghi delle riprese: “Il Trentino Alto Adige ha una vaghezza preziosa rispetto a tutto ciò che appare immediatamente italiano. L’architettura ma più in generale l’atmosfera delle città non identifica immediatamente un’identità nazionale. E così abbiamo potuto passare senza nessun problema dagli esterni di York agli interni di Trento per le scene che si svolgevano nel convegno galeotto. Allo stesso modo il monolocale dove abita Amy l’abbiamo trovato con una certa facilità a Bolzano, dove i bovindo sono identici a quelli tipici dell’architettura anglosassone. È bastato mettere un blue screen fuori dalla finestra per ritrovare nel film finito gli stessi sfondi inglesi.” Nessun problema per queste falsificazioni geografiche? Per rispondere Tornatore sfodera la sua competenza cinefila: “Si è sempre fatto sui set perché la stagione del cinema verità è durata molto poco. Una volta mettevano delle gigantografie dietro le finestre e se c’erano delle nuvole lo spettatore attento si accorgeva che non si muovevano mai. Adesso con le proiezioni sul blue screen quei pericoli non si corrono più.” Ma forse se ne corrono altri, perché recitare in un ambiente

Um in Südtirol zu drehen, habe ich lediglich den Key Grip aus Rom mitgebracht. Alle anderen Arbeitskräfte habe ich vor Ort gefunden, und zwar mit einem Knowhow auf wirklich hervorragendem Niveau. Giuseppe Tornatore

Bei den Dreharbeiten für Correspondence kamen viele lokale Filmschaffende zum Einsatz. Durante le riprese de La Corrispondenza sono stati coinvolti molti professionisti locali.


Panorama Tornatore gibt zu: „Manchmal mindert die Technologie die Qualität des Schauspiels an sich, weil sie Kräfte und Emotionen raubt. Aber es ist auch wahr, dass sie hilft, komplizierte Probleme zu lösen.“ Außerdem hänge viel von den Schauspielern ab, so der Regisseur: „Der Schauspieler muss wirklich das sehen, was er sich vorstellen muss. Bei Arbeiten in verschiedenen Umgebungen, die vielleicht sogar noch Hunderte Kilometer voneinander entfernt liegen, muss er eine imaginäre Verbindung aufbauen, die alles zusammenhält. Aber mit guten Schauspielern habe ich diesbezüglich nie Probleme.“ Und manchmal, sagt der Regisseur, kann es sogar unterhaltsam sein, ein Ambiente zu konstruieren, das in Wirklichkeit gar nicht existiert. „Das habe ich bei Das höchste Gebot gemacht. Es scheint, als liege die Bar, von der aus Virgil (Geoffrey Rush) das Haus von Claire (Sylvia Hoeks) beobachtet, nur wenige Meter entfernt.“ Dabei befand sich die Bar in Triest und die Villa in Codroipo in Friaul-Julisch Venetien. Tornatore gelang es, die beiden Locations künstlich zu verbinden – dank eines Mäuerchens mit schmiedeeisernem Tor, das er eigens bauen ließ. „In den Aufnahmen aus der Bar grenzte es die Szene ab, die im Hintergrund dank Bluescreen die Fassade der Villa zeigte. Und bei den Aufnahmen aus der Villa fungierte mein Mäuerchen als Rahmen für einen Bluescreen, auf den die Bar projiziert wurde. Im Grunde habe ich damit nur das wiederholt, was Orson Welles sechzig Jahre zuvor in seinem Othello tat: Eine Figur erhielt in Marokko einen Tritt und fiel in Orvieto zu Boden.“ Einheimisches Know-how Solche Filmtricks sind das Handwerk der „siebten Kunst“, auf das Tornatore unverhohlen stolz ist. Er ist sich der Tatsache bewusst, dass ein Film nicht nur aus starken Dialogen und unvergesslichen Nahaufnahmen besteht – sondern aus geduldiger Arbeit, die im Stillen geschieht. Genau das hat der Regisseur von seiner Crew verlangt und bekommen; einer Crew, die zu großen Teilen aus Südtiroler Filmschaffenden bestand, hier ausgebildet und von der Südtiroler Filmförderung betreut. Früher schleppte ein Regisseur für Außenaufnahmen seine gesamte Crew aus Rom an, mit allen damit verbundenen Kosten. Heute ist das in Südtirol nicht mehr nötig, dank der vielen Filmschaffenden und

vero piuttosto che davanti a uno schermo verde fa una certa differenza: i film costruiti sugli effetti speciali difficilmente possono vantare una recitazione di alto livello qualitativo… Tornatore non fa fatica ad ammetterlo: “A volte la tecnologia impoverisce la lavorazione perché ti toglie qualcosa, ti ruba certe energie e certe emozioni. È indubbio. Ma è altrettanto vero che altre volte aiuta a risolvere problemi complicati. E poi molto dipende dagli attori: bisogna che l’attore veda veramente quello che deve immaginare. Lavorando in ambienti diversi, lontani magari centinaia di chilometri uno dall’altro, tocca a lui tirare un legame immaginario capace di tenere tutto insieme. Ma con grandi attori di solito non ci sono problemi.” “Senza dimenticare che a volte può anche essere divertente costruire una scena, un ambiente che nella realtà non esiste,” continua il regista. “Io l’ho fatto per La migliore offerta, dove sembrava che il bar da cui Virgil (Geoffrey Rush) ‘spia’ la casa di Claire (Sylvia Hoeks) sia lontano pochi metri dall’abitazione. E invece il bar era a Trieste e la villa a Codroipo. Sono riuscito a legarli insieme grazie a un muricciolo e a un cancello di ferro battuto che ho fatto costruire io: nelle inquadrature fatte dal bar serviva a chiudere la scena in fondo alla quale un blue screen permetteva di mostrare la facciata della villa; nelle inquadrature fatte dalla villa, il retro del mio muretto finto faceva da cornice a un blue screen che mostrava l’immagine del bar. In fondo ho solo rifatto quello che Orson Welles aveva fatto sessant’anni prima nel suo Otello, dove un personaggio riceveva un calcio in Marocco e poi cadeva per terra a Orvieto.”

Per girare in Alto Adige mi sono portato da Roma solo il capo macchinista: tutte le altre maestranze le ho trovate sul posto, con un livello di professionalità davvero eccellente. Giuseppe Tornatore

Professionalità locale Un lavoro tutto nascosto dietro le quinte, da “artigianato” della settima arte, per il quale Tornatore non nasconde il proprio orgoglio, quello di chi sa che un film non è fatto solo di battute che si stampano nella memoria e di primi piani indimenticabili, ma anche di lavoro quotidiano, silenzioso e paziente. Proprio quello che il regista ha chiesto (e ottenuto) dalle maestranze cresciute e addestrate sul luogo, in Alto Adige, e seguite dalla Film Fund & Commission. Una volta girare in esterni voleva dire portare da Roma tutta la troupe, con i

TAKE #6 67


Panorama

Olga Kurylenko als Amy Ryan und Jeremy Irons als Ed Phoerum in Correspondence. Olga Kurylenko nei panni di Amy Ryan e Jeremy Irons nel ruolo di Ed Phoerum ne La corrispondenza.

Mitarbeiter, die am Standort auf hohem Niveau arbeiten. Das Lob kommt von Tornatore selbst: „Bei der Suche nach dem richtigen Ambiente leistete Debora Scaperrotta äußerst wertvolle Arbeit. Das war schon bei Das höchste Gebot der Fall gewesen, und für Correspondence hat sie ihr Können erneut unter Beweis gestellt. Ihre Vorauswahl der Locations hat gezeigt, dass sie meine Bedürfnisse und jene des Films ganz genau erfasst hatte.“ Bei seinem zweiten Südtirol-Dreh wollte Tornatore auch Federico Pietrobelli wieder an seiner Seite haben: „Er war es, der das Trompe-l’Œil und das Gewölbe für Das höchste Gebot geschaffen hatte. Beim neuen Projekt ist der große Salon, in dem sich Ed und Amy bei der Astrophysik-Tagung treffen, sein Werk.“ Die wahre Überraschung war das hohe berufliche Niveau, das alle Crewmitglieder mittlerweile mitbringen: „Früher ließ ich Mitarbeiter für Kamerabühne und Beleuchtung aus Rom kommen, weil sie mit ihrer Erfahrung als einzige die tausend Probleme lösen konnten, die tagtäglich am Set entstehen“, erinnert sich Tornatore. „Inzwischen hat der Einsatz der lokalen Film Commissions dazu geführt, dass ausgezeichnete Techniker ausgebildet wurden. Um in Südtirol zu drehen, habe ich lediglich den Key Grip aus Rom mitgebracht. Alle anderen Arbeitskräfte habe ich vor Ort gefunden, und zwar mit hervorragendem Know-how.“ Auf lokale Dienstleister konnte sich Tornatore auch beim Verleih der digitalen Filmkameras stützen: Correspondence wurde mit einer Alexa der Firma Panalight gedreht, die dank des Einsatzes der BLS schon vor einiger Zeit eine Südtiroler Niederlassung eröffnet hat. „Ein Zuschauer kann wohl nicht nachvollziehen, wie wichtig es ist, auf Unterstützung vor Ort zählen zu können, auf einen Techniker, der nicht aus Rom oder weiß Gott woher anreisen muss, um jedes noch so kleine Problem zu lösen“, erklärt Tornatore. „Aber ein Regisseur kennt den Unterschied genau: Viele Spannungen lassen sich so vermeiden und die Arbeit wird einfacher und angenehmer. Und zu wissen, dass in technischer Hinsicht alles wie am Schnürchen klappt, bedeutet auch für das Endergebnis unheimlich viel.“

costi e i problemi organizzativi che si possono immaginare. Oggi in Alto Adige non è più così, grazie a professionisti e maestranze di altissimo livello. È proprio il regista a tesserne l’elogio: “Per trovare ambienti e location è stato preziosissimo il lavoro di Debora Scaperrotta. L’avevo già sperimentato per La migliore offerta, e per La corrispondenza ha confermato la propria professionalità: il lavoro di pre-selezione con cui aveva individuato i luoghi adatti alle riprese dimostrava la perfetta comprensione di quello che andava bene al film e a me.” Per quest’ultimo film, poi, Tornatore ha voluto ancora al suo fianco Federico Pietrobelli e la cooperativa Oasis di Bolzano: “Sono stati loro a costruire il trompe-l’oeil e il caveau de La migliore offerta, qui è merito loro il grande salone dove si incontrano i due protagonisti per il convegno di astrofisica.” Ma la vera sorpresa è stato il livello di professionalità raggiunto dai componenti della troupe: “Una volta dovevi portarti da Roma macchinisti ed elettricisti perché sembrava che solo loro, con la loro esperienza, potessero risolvere i mille problemi che ogni giorno nascono su un set,” ricorda Tornatore. “Adesso l’impegno delle film commission regionali ha fatto crescere dei tecnici eccellenti. Per girare in Alto Adige mi sono portato da Roma solo il capo macchinista: tutte le altre maestranze le ho trovate sul posto, con un livello di professionalità davvero eccellente.” Una facility che si è riproposta anche per il noleggio delle telecamere digitali (che Tornatore continua a chiamare “macchine da presa” per abitudine e nostalgia): La corrispondenza è stata girata con una Alexa della Panalight, che grazie al lavoro della BLS ha potuto dotarsi di una succursale altoatesina. “Forse lo spettatore non può capire che cosa voglia dire poter contare su un’assistenza in loco, con un tecnico che non deve venire da Roma o da chissà dove per risolvere il minimo problema”, spiega. “Ma il regista sa benissimo la differenza: vuol dire eliminare una serie di problemi e di tensioni per rendere la lavorazione più facile e agevole. E per il risultato finale, sapere che dal punto di vista tecnico tutto scivola via nel migliore dei modi vuol dire tantissimo.”

Paolo Mereghetti ist Filmkritiker und Redakteur des Corriere della Sera sowie Autor des meistverkauften Filmlexikons in Italien.

Paolo Mereghetti, critico cinematografico e collaboratore del Corriere della Sera, è l’autore del Dizionario dei film più venduto in Italia.

68 TAKE #6


Panorama LA CORRISPONDENZA (CORRESPONDENCE) SPIELFILM LUNGOMETRAGGIO Regie Regia: Giuseppe Tornatore Drehbuch Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore Produktion Produzione: Paco Cinematografica in Zusammenarbeit mit in collaborazione con Rai Cinema Verleih Distributore: 01 Distribution Cast: Jeremy Irons, Olga Kurylenko Förderung Finanziamento BLS 400.000 € (Produktionsförderung finanziamento alla produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Florian Schwienbacher, Schauspieler attore Peter Schorn, Schauspieler attore Alena Sophie von Aufschnaiter, Schauspielerin attrice Debora Scaperrotta, Set-Aufnahmeleitung location manager Giuseppe Tedeschi, Produktionssekretär segretario di produzione Massimo Polita, Produktionsassistent aiuto segretario di produzione Davide Scaperrotta, Produktionsassistent aiuto segretario di produzione Riccardo El Madany, Produktionsassistent aiuto segretario di produzione Matteo Casarini, Produktionsassistent aiuto segretario di produzione Francesca Bertoni, Produktionsassistentin aiuto segretario di produzione Nastassja Kinspergher, Kostümassistenz aiuto costumista Michela Dall’Ara, Schneiderin sarta Haimo Endrizzi, Beleuchter elettricista Stefano Ben, Steadicam Operator operatore steadicam Luca Bresadola, Kameraassistent aiuto operatore video Daigoro Vitello, Kamerabühne macchinista Beniamino Casagrande, Kamerabühne, Requisitenassistenz, Fahrer macchinista, aiuto attrezzista, autista Federico Pietrobelli, Baubühne/Setbau/Kulisse costruzioni/scenografie Matteo Fait, Szenenbildassistenz assistente scenografo Romina Berni, Setdekorations-Assistenz aiuto arredatore Eros Rodighiero, Setbau (Swing Gang Team) costruzioni (swing gang team) Andrea Folgheraiter, Requisitenassistenz, Kamerabühnen-Fahrer aiuto attrezzista, autista macchinisti Kristian De Martiis, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Guido Vivian, Requisitenassistenz, Wart aiuto attrezzista, guardiano Davide Filippi, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Alessandro Pozzato, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Paolo Penta, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Beniamino Valentini, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Yuri Franceschini, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Harald Erschbaumer, Requisitenassistenz aiuto attrezzista Federica Mele, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Lorenzo Viti/Han & Oldenburg, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Katja Rigali, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Erwin Egger, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Roberta Azzalini, Komparsenbetreuung aiuto organizzatore scene di massa Luigi Poveromo, Transportkoordinator gruppista Ruggiero Manna, Fahrer autista Mauro Merlino/Panalight, Kamera- und Equipmentverleih noleggio telecamere e attrezzature Cassandra Han, Lorenzo Viti/Han & Oldenburg, Casting casting

TAKE #6 69


Panorama

Mit Tiefgang In profondità Die Bozner Echo Film begann als Serviceproduzent und startet nun mit Eigenproduktionen durch. Mit aktuellen Themen will sie in den gesellschaftlichen Diskurs eingreifen. Attiva finora nella produzione esecutiva, la Echo Film di Bolzano si appresta a produrre film in proprio, affrontando temi che si inseriscano nel dibattito attuale.

Regionale Geschichten für ein internationales Publikum zu erzählen, das ist das Credo der Echo Film in Bozen. Neun Filmprojekte, Koproduktionen mit Deutschland, Österreich und der Schweiz, mit einem Budget zwischen 1,5 und 3 Millionen Euro, unter anderem von der BLS gefördert – all das hat das fünfköpfige Produzententeam gerade in der kreativen Schleife. Die Mannschaft besteht aus Maja Wieser Benedetti, Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler, Philipp Moravetz und Martina Baumgartner, die die Anteile ihres Vaters übernommen hat, des 2014 verstorbenen Mitgründers Karl „Baumi“ Baumgartner. Seit 2012 existiert die Echo Film, die bisher vor allem als FullServiceproduktion im Alpenraum und Italien in Erscheinung trat. Die erste Premiere einer Eigenproduktion ist im April 2016 mit dem Dokumentarfilm Von Männern und Vätern von Martin Prinz und Andreas Pichler im Kino zu sehen. Und für drei weitere Filme sind 2016 Dreharbeiten in Südtirol geplant. Iceman – Rache (Drehbuch und Regie: Felix Randau) mit Jürgen Vogel in der Hauptrolle bringt die 5.000 Jahre alte Gletschermumie Ötzi auf die Leinwand. Erzählt wird Ötzis fiktive Odyssee durch die Berge, um den Tod seiner Familie zu rächen. Mit 560.000 Euro wird die Koproduktion der Port au Prince Film mit Echo Film und dem ZDF Kleines Fernsehspiel von der BLS gefördert. Der Film wird fast zur Gänze in Südtirol gedreht, zum Teil am Hochjochferner Gletscher im Schnalstal, der bereits Schauplatz von Everest war. Ein Kinofilm von Jan Zabeil mit Alexander Fehling in der Hauptrolle, Drei Zinnen (Three Peaks, Koproduktion mit Rohfilm Leipzig) ist für Frühjahr/Sommer vorgesehen, wenn die Finanzierung bis dahin gesichert ist. Im Herbst steht unter der Regie von Ulrich Köhler eine Drehetappe von In my room auf dem Plan. Hans Löw spielt darin einen freiberuflichen Kameramann, der eines Tages in einer menschenleeren Welt aufwacht. Jahre

70 TAKE #6

Narrare storie di contenuto locale a un pubblico internazionale: è questo l’obiettivo della Echo Film di Bolzano. I produttori hanno deciso di concentrare la loro energia creativa su nove progetti cinematografici, realizzati in coproduzione con case tedesche, austriache e svizzere, ciascuno con un budget compreso tra gli 1,5 e i 3 milioni di euro e finanziati in parte dalla BLS. Insomma, un programma ambizioso quello della squadra formata da cinque membri: Maja Wieser Benedetti, Andreas Pichler, Georg Tschurtschenthaler, Philipp Moravetz e Martina Baumgartner, che ha rilevato la quota del padre, il co-fondatore e noto produttore Karl Baumgartner detto “Baumi”, scomparso nel 2014. La Echo Film è attiva dal 2012 e finora si è occupata soprattutto di produzione esecutiva. Il primo film prodotto in proprio è stato Von Männern und Vätern, documentario girato da Martin Prinz e Andreas Pichler, che arriverà nelle sale nell’aprile del 2016. Ma per il 2016 sono in programma in Alto Adige anche le riprese di tre ulteriori pellicole. Iceman – Vendetta (sceneggiatura e regia di Felix Randau, con il noto attore tedesco Jürgen Vogel nel ruolo principale) porta sul grande schermo Ötzi, l’uomo dell’età del rame vissuto circa 5.000 anni fa, il cui corpo mummificato venne ritrovato nel 1991 sul ghiacciaio Similaun delle Alpi Venoste. Il film narra l’odissea immaginaria dell’uomo, che attraversa i monti per vendicare l’uccisione della sua famiglia. Alla realizzazione della pellicola, prodotta dalla Port au Prince Film insieme alla Echo Film e a ZDF Kleines Fernsehspiel, ha contribuito anche la BLS con un finanziamento di 560.000 euro. Il film è stato girato quasi interamente in Alto Adige, in parte sul ghiacciaio di Giogo Alto in Val Senales, che già aveva fatto da sfondo ad Everest di Baltasar Kormákur. Per la primavera/estate del 2016 – qualora il finanziamento risulti garantito – sono previste le riprese di Three Peaks (una coproduzione di Echo Film e Rohfilm di Lipsia). Per l’autunno è invece in


Echo Film

Panorama

Neun Filmprojekte haben die jungen Produzenten derzeit in Arbeit. Das Team der Echo Film (v. l.): Philipp Moravetz, Andreas Pichler, Martina Baumgartner, Maja Wieser Benedetti und Georg Tschurtschenthaler. Il giovane team di produttori ha attualmente nove progetti in lavorazione. Da sin. Philipp Moravetz, Andreas Pichler, Martina Baumgartner, Maja Wieser Benedetti e Georg Tschurtschenthaler.

später lebt er allein als Selbstversorger in einer Hütte und rechnet nicht mehr damit, noch Menschen zu treffen. Der Hauptproduzent des Films, die deutsche Pandora Film, hat in Echo Film den idealen Partner gefunden: „Wir haben dort Filmemacher als Gegenüber, die einen ähnlichen Geschmack haben und genauso wie wir hinter dem Projekt stehen“, sagt Produzentin Claudia Steffen, die die Zusammenarbeit sehr schätzt. Beim Spielfilmprojekt Zweitland (Buch & Regie: Michael Kofler), dessen Drehbuch im BLS Script Lab RACCONTI entwickelt und dabei besonders ausgezeichnet wurde, fungiert Echo Film hingegen als Hauptproduzent. Der Film greift das Thema des Terrorismus im historischen Kontext des Südtiroler Freiheitskampfes Anfang der 1960er-Jahre auf. „Mit Fragen wie ‚Ab wann handelt es sich um Terrorismus? Gibt es nicht auch ein Recht auf Selbstverteidigung? Was zerbricht in der Familie, wenn man eine solche Entscheidung trifft?‘ regt der Film zum Nachdenken an“, so Produzentin Maja Wieser Benedetti. Vielschichtige Geschichten mit Tiefgang – das ist der gemeinsame Nenner der Echo-Film-Eigenproduktionen. In Zukunft soll auch vermehrt genre- und formatübergreifend erzählt werden. „Da einige von uns aus dem Dokumentarfilm kommen, sind wir sehr daran interessiert, neue Erzählformen auszuprobieren und Themen aufzugreifen, die in den gesellschaftlichen Diskurs eingreifen“, kommentiert Andreas Pichler die Zukunftspläne. In diese Richtung geht die deutsch-italienische Fernsehserie Tris. Mit fiktiver Inszenierung an realen Schauplätzen wird in Koproduktion mit der Berliner Kundschafter Film in vier Folgen à 45 Minuten das bewegte Schicksal von drei jungen Flüchtlingen nachgezeichnet. Ein deutsch-italienisches Autorenteam schreibt derzeit an dem Drehbuch zu der Miniserie.

programma una nuova fase delle riprese di In my room di Ulrich Köhler. Nel film Hans Löw interpreta un cameraman che un giorno, al risveglio, si ritrova improvvisamente in un mondo disabitato. Il produttore principale, la tedesca Pandora Film, ha trovato nella Echo Film il partner ideale. La produttrice Claudia Steffen riserva parole di apprezzamento al team altoatesino: “Abbiamo lavorato al fianco di professionisti dal gusto molto simile al nostro e altrettanto entusiasti del progetto.” La Echo Film sarà il produttore principale nella realizzazione di Un paese di seconda mano (Zweitland, sceneggiatura e regia di Michael Kofler), la cui sceneggiatura è stata sviluppata e premiata nell’ambito dello Script Lab RACCONTI organizzato dalla BLS e che affronta il tema degli attentati in Alto Adige negli anni sessanta. “Il film fa riflettere su domande importanti: quando si può parlare di terrorismo? Non esiste un diritto all’autodifesa? Che fratture si creano in una famiglia quando un membro decide di unirsi alla lotta armata?” spiega la produttrice Maja Wieser Benedetti. Storie complesse che vanno a fondo delle questioni: questo il denominatore comune delle produzioni della Echo Film. In futuro avranno ancora più spazio storie che si pongono trasversalmente rispetto a genere e formato. “Alcuni di noi provengono dall’ambito del documentario. Anche per questo vogliamo sperimentare nuovi tipi di narrazione e affrontare temi che si inseriscano nel dibattito attuale," afferma Andreas Pichler. In questa cornice si inserisce anche la serie tv italo-tedesca Tris. I quattro episodi di 45 minuti l’uno, realizzati in cooperazione con la Kundschafter Film di Berlino, collocano vicende fittizie in contesti reali. Un team di autori italo-tedeschi è al lavoro per elaborare la sceneggiatura, incentrata sul toccante destino di tre giovani rifugiati.

Birgit Schweitzer ist Filmjournalistin und Reporterin sowie ausgebildete Drehbuchautorin und Script Consultant.

Birgit Schweitzer è giornalista cinematografica e reporter, sceneggiatrice e script consultant.

TAKE #6 71


Panorama

Eine Region voller Geschichten Una terra e le sue mille storie Südtirol hat eine starke Dokumentarfilmtradition. Die heutige Generation der Filmemacher lebt und denkt europäisch, ohne ihre Wurzeln zum Land zu verlieren. Forte di una lunga tradizione di film documentari, l’Alto Adige vanta una nuova generazione di cineasti che vive e pensa in termini europei, rimanendo però legata alle proprie radici.

Der Bozner Regisseur, Autor und Produzent Andreas Pichler hatte 14 Jahre in Berlin gelebt und gearbeitet, bevor er wieder zurückkehrte ins Land der Berge und in die Stadt Bozen – wegen der Zweisprachigkeit und der zwei Kulturräume. Er hatte sich auch vor Ort stark für eine eigene Filmförderung in Südtirol engagiert, „weil wir hier zu Bedingungen arbeiten wollten, die es auch in anderen Regionen gibt.“ Pichler hat die Bozner Echo Film mit gegründet sowie die Miramonte Film, über die er seine Filme produziert und jene von anderen Filmemachern als Koproduzent unterstützt. Die Kreativszene der Südtiroler sei heute in Mitteleuropa weit verzweigt, aber überschaubar: „ Wir sind alle lose in Kontakt“, so Pichler. „Einige haben mehrere Wohnsitze, bleiben aber mit Südtirol verbunden. Sie entwickeln eine mitteleuropäische Sicht und wenden sich auch globalen Themen zu wie etwa Hannes Lang mit I want to see the Manager. Aber viele verspüren die Lust, nach Südtirol zu kommen und in das regionale Geschehen mit seinen vielen realen Filmstoffen einzutauchen.“ In seinen jungen Jahren

72 TAKE #6

Dopo aver vissuto e lavorato per 14 anni a Berlino, Andreas Pichler, regista, autore e produttore bolzanino, ha deciso di fare ritorno tra i monti di casa, stabilendosi a Bolzano, città che ha scelto per la sua identità bilingue e biculturale. Pichler si è impegnato attivamente affinché l’Alto Adige ottenesse un proprio fondo per le produzioni cinematografiche. “Proprio perché," spiega, “volevamo che il settore locale trovasse condizioni lavorative favorevoli, al livello di altre regioni europee.” Pichler è co-fondatore della Echo Film di Bolzano e della Miramonte Film, società con cui produce i suoi film oppure coproduce pellicole di altri registi. I creativi di origine altoatesina sono approdati un po’ in tutta l’Europa centrale, ma costituiscono un gruppo dalle dimensioni tutto sommato ridotte. “Più o meno siamo tutti in contatto tra di noi," spiega Andreas Pichler. “Alcuni hanno varie residenze ma mantengono stretti legami con l’Alto Adige. Pur avendo sviluppato una sensibilità mitteleuropea, questi autori si dedicano a temi di portata globale, come Hannes Lang nel suo I want to see the Manager. Altri scelgono invece di fare ritorno


Against Reality Pictures

Panorama

Recherchereise nach Salvador de Bahia, wo Martin Prinoth 2016 seinen Film Die fünfte Himmelsrichtung dreht. Viaggio di ricerca a Salvador de Bahia, dove nel 2016 Martin Prinoth gira il suo film Die fünfte Himmelsrichtung.

hatte Pichler einen starken Bezug zu den Bergen: „Ich habe sie immer als erste große Liebe bezeichnet. Diese Landschaft ist ungemein intensiv und prägend, sie ist nicht nur schön und in manchem sogar schroff, sie steckt vor allem auch voller Geschichten.“ Im vergangenen Oktober hat Pichler zusammen mit dem Österreicher Martin Prinz den Film Von Männern und Vätern abgedreht, mit dem sich beide auf die Suche nach dem heutigen Männerbild in der Alpenregion begeben – vorwiegend in der Steiermark, in Kärnten und in Südtirol. Es geht um Lebensentwürfe und das Selbstverständnis der Altersgenossen zwischen 35 und 50 in der alpenländischen Region, die als sehr männlich angesehen wird. Beide sind selbst Väter und fragen sich: „Wie gehen wir Männer heute mit dem Mannsein um und wie verstehen wir die Vaterrolle? Was geben wir weiter, was leben wir vor?“ In der Alpenregion finde sich vieles nebeneinander, so die beiden Filmemacher: Traditionelle bäuerliche Männerrollen treffen auf Welten, die von großer Veränderungsdynamik geprägt sind.

in Alto Adige per immergersi nella realtà della regione e approfittare dei molti spunti cinematografici che questa offre.” Il rapporto di Pichler con la montagna, ad esempio, si è rafforzato nel corso degli anni: “Come amo ripetere, la montagna è stato il mio primo grande amore. I paesaggi alpini emanano un’incredibile forza e intensità. Non sono soltanto affascinanti e di una bellezza a volte un po’ ruvida, ma nascondono anche al loro interno un’infinità di storie”. Nell’ottobre scorso Pichler ha realizzato insieme all’austriaco Martin Prinz Von Männern und Vätern (Di uomini e padri), film con il quale i due autori hanno voluto esplorare il ruolo maschile nelle regioni alpine e in particolare nell’area compresa tra Stiria, Carinzia e Alto Adige. Temi del documentario sono l’identità e le scelte di vita dei loro coetanei, uomini tra i trentacinque e i cinquanta anni, in una regione in cui l’elemento maschile è tuttora considerato dominante. I registi, entrambi padri, si sono interrogati anche su se stessi: “Come ci rapportiamo al nostro essere uomini e al nostro ruolo di padri? Che cosa trasmettiamo ai nostri figli, che

Diese Landschaft ist nicht nur schön und in manchem sogar schroff, sie steckt auch voller Geschichten. Andreas Pichler, Regisseur

TAKE #6 73


Echo Film/Geyerhalter Film

Miramonte Film/Elemag Pictures

Panorama

Andreas Pichler porträtiert in Portus Mundi die Bewohner und Mitarbeiter im Haus der Solidarität in Brixen; Von Männern und Vätern untersucht das männliche Rollenverständnis in den Alpenländern. In Portus Mundi Andreas Pichler ritrae i residenti e i collaboratori della Casa della solidarietà di Bressanone; Di uomini e padri prende in esame il ruolo maschile nei paesi dell’arco alpino.

Die Koproduktion der Echo Film mit Geyrhalter Film Wien ist von der BLS ebenso gefördert worden wie auch der nächste Film von Pichler, Portus Mundi, den Miramonte mit der Leipziger Elemag Pictures produziert. Portus Mundi ist das Porträt einer besonderen Hausgemeinschaft in Brixen, in der Menschen unterschiedlichster Herkunft, die auf der Straße gelandet sind, zu einer solidarischen Lebensgemeinschaft zusammenfinden. Ein Haus der Gestrandeten und Gescheiterten, die dort leben und sich selbst organisieren. „Sie werden aufgefangen in dieser Gemeinschaft mit dem Ziel, dass sie dort wieder herauskommen und danach in eigenständigen Wohn- und Arbeitsverhältnissen weiterleben können“, so Pichler. Der Ruf der Gipfel Riafn heißt im Südtiroler Dialekt „rufen“ und steht auch als Titel für das neueste Projekt des Südtiroler Regisseurs Hannes Lang, der sich nach seinem Film I want to see the Manager – für den er um die ganze Welt gereist war und sich thematisch mit geopolitischen und globalen Umwälzungen befasste – wieder auf die alpenländische Region fokussiert. Der in Südtirol aufgewachsene Regisseur und Kameramann, der an der Kunsthochschule für Medien in Köln studiert hat, folgt in dem Film Riafn dem Alltag der Schäfer, Bauern und Senner und beobachtet die lokalen Ausdrücke, Kommandos und Rufe in der Region.

74 TAKE #6

esempio diamo loro?” Nell’area alpina coesistono realtà diverse, sostengono i registi. È qui che i ruoli maschili tradizionali propri del mondo contadino si scontrano con il grande dinamismo mostrato da altre fasce sociali. Il film, coprodotto dalla Echo Film e dalla Geyrhalter Film di Vienna, è stato finanziato dalla BLS, che contribuirà anche a Portus Mundi, il prossimo film di Pichler, una coproduzione della Miramonte e della Elemag Pictures di Lipsia. Portus Mundi ritrae una casa comunità di Bressanone che accoglie persone senza fissa dimora di varia provenienza. La casa, un vero e proprio porto per gli “sconfitti” della nostra società, permette loro di sostenersi a vicenda e di organizzarsi autonomamente. “Entrano a far parte della comunità con l’obiettivo di uscirne non appena saranno in grado di lavorare e vivere in modo autonomo," precisa Pichler. Il richiamo delle vette Riafn (termine del dialetto altoatesino che sta per rufen, in tedesco “chiamare”) è il titolo del nuovo progetto del regista altoatesino Hannes Lang. Dopo I want to see the Manager – film per il quale ha girato il mondo approfondendo il tema delle trasformazioni geopolitiche della società globale – Lang ha spostato nuovamente il suo sguardo sui paesaggi alpini a lui familiari. Il regista e cameraman è originario dell’Alto Adige e ha studiato alla Kunsthochschule für Medien di Colonia. In Riafn Lang segue


Panorama Lang taucht ein in den Lebens- und Arbeitsrhythmus der Bauern und Hirten mit ihren Tieren in den abgelegenen Hochtälern der Alpen. Der Schwerpunkt liegt auf den unterschiedlichen Sprachen und Worten in verschiedenen Dialekten. In seinem ersten Film Peak – Über allen Gipfeln habe er dargestellt, wie die Alpenlandschaft heute verändert wird und das Leben sich dort wandelt, so Lang. „Da habe ich die Prozesse beobachtet, wie Menschen heute den Lebensraum dort prägen, und diesen dadurch erfahrbar gemacht. Mit Riafn will ich über die Sprache, den Klang und die Kommunikation zwischen Mensch und Tier diese Landschaft nun von einer andere Warte aus erkunden.“ Lang will nächstes Jahr in der Almzeit von Mitte Juni bis in den Oktober hinein drehen, in Italien, Österreich und der Schweiz. Die Projektentwicklung der Kölner Petroliofilm ist von der BLS gefördert worden. Heimat und Herkunft Martin Prinoth, in St. Ulrich im Grödnertal aufgewachsen, hat in Hamburg an der Hochschule für bildende Künste studiert. Dort gründete er zusammen mit dem Filmemacher Arne Körner (The Bicycle) und dem Film- und Theaterautor Akin Sipal die Against Reality Pictures, mit der er nun seinen ersten langen Dokumentarfilm Die fünfte Himmelsrichtung drehen wird, der von der BLS und auch von der Filmförderung Hamburg Schleswig-Holstein gefördert wird. „Der Film erzählt von zwei brasilianischen Adoptivkindern, die im Südtiroler Grödnertal aufgewachsen sind“, berichtet der Regisseur. „Als der ältere von beiden als junger Mann nach Brasilien reiste, um nach seiner Familie zu suchen, kam er auf dem Rückflug ums Leben. Er saß in der Air-France-Maschine, die 2009 über dem Atlantik abstürzte.“ Daraufhin begibt sich der jüngere Bruder auf den Weg, um die Familie der beiden zu finden. Prinoth hat beide Adoptivbrüder persönlich gekannt, die als erste dunkelhäutige Jungen im Grödnertal als Exoten betrachtet wurden. „Es ist ein aktuelles Thema, da so viele Menschen ihre Heimat verlassen und in der Fremde leben müssen“, so Prinoth. „Die beiden Brüder sind in Südtirol nicht richtig heimisch geworden und in Brasilien fehlten ihnen die familiären Wurzeln.“ Prinoth geht der Frage nach, wie es sich

pastori, contadini e malgari nelle loro attività quotidiane e ne osserva espressioni locali, comandi e richiami. Il film si immerge nel ritmo che scandisce vita e lavoro dei contadini e dei pastori impegnati con il bestiame negli isolati pascoli in quota, rivolgendo l’attenzione soprattutto alle espressioni tipiche dei vari dialetti del luogo. Già Peak, il primo documentario di Lang, era dedicato al paesaggio alpino, in particolare ai cambiamenti che esso sta subendo e alle ripercussioni nella vita della popolazione montana. “Nel film avevo osservato i processi attraverso i quali l’uomo plasma l’ambiente circostante e ne modifica attivamente la percezione. Con Riafn vorrei avvicinarmi a questo paesaggio da un’altra prospettiva, ovvero attraverso il linguaggio, i suoni e la comunicazione tra uomo e animale.” L’anno prossimo Lang vorrebbe trascorrere la stagione del pascolo estivo, da maggio a ottobre inoltrato, in diverse malghe tra Italia, Austria e Svizzera. Il progetto, sviluppato dalla Petroliofilm di Colonia, è stato finanziato dalla BLS. Patria e origine Martin Prinoth, originario di Ortisei in Val Gardena, ha studiato alla Hochschule für bildende Künste (Accademia di Belle Arti) di Amburgo, città in cui, insieme al regista Arne Körner (The Bicycle) e all’autore cinematografico e teatrale Akin Sipal, ha fondato la casa di produzione Against Reality Pictures. La società produrrà Die fünfte Himmelsrichtung, primo lungometraggio di Prinoth, al cui finanziamento hanno contribuito anche la BLS e il Fondo per le produzioni cinematografiche di Amburgo Schleswig-Holstein. “Il film narra la storia vera di due figli adottivi, nati in Brasile e cresciuti in Val Gardena,” racconta il regista. “Il maggiore, ormai adulto, intraprende un viaggio in Brasile alla ricerca della famiglia d’origine, rimanendo vittima di un incidente aereo sulla strada del ritorno. Il giovane era a bordo dell’aereo Air France precipitato nel 2009 mentre sorvolava l’Atlantico.” Dopo la tragedia è il fratello minore a proseguire la ricerca dei genitori naturali. Prinoth ha conosciuto i fratelli personalmente e ricorda ancora lo scalpore suscitato in Val Gardena dal loro aspetto così “esotico”, i primi due abitanti di colore della valle. “Questo è un tema di grande attualità: molte persone sono oggi costrette a lasciare il loro paese per

TAKE #6 75


Panorama

I paesaggi alpini non sono soltanto affascinanti e dalla bellezza a volte un po’ ruvida, ma nascondono anche al loro interno un’infinità di storie. Andreas Pichler, regista

lebt ohne einen Ort der Zugehörigkeit, an den man immer zurückkehren kann. Für den Regisseur ist das Südtirol – und er sieht es als Segen, dass die Region heute eine eigene Filmförderung besitzt: „Ich halte es für notwendig, dass der kritische Blick der jungen Südtiroler Filmemacher auf die Welt, aber auch auf Südtirol gefördert wird.“ Brückenschlag Südtirols Filmemacher öffnen sich nicht nur fernen Ländern, sondern auch dem eigenen Land: Italien. Besonders im Dokumentarbereich herrscht ein reger Austausch zwischen der lokalen Szene und jener aus südlicheren Regionen. Mitverantwortlich dafür ist sicherlich die Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und Neue Medien ZeLIG – schon seit 1988 eine wahre Institution in Bozen. Dort studiert haben etwa die Südtiroler Regisseurin Veronika Kaserer (Vier Jahreszeiten) sowie Valentina Pedicini aus Apulien, deren Dal profondo 2013 in Rom den Preis als Bester Italienischer Dokumentarfilm gewann. Auch Andreas Pichler ist ZeLIG-Absolvent. Als Bozner zweisprachig aufgewachsen und in der deutschsprachigen und italienischen Kultur zu Hause, arbeitet Pichler nicht nur nördlich des Brennerpasses, sondern hat auch einige Filme in Italien gedreht, darunter den vielfach ausgezeichneten Das Venedig Prinzip. Auch der in Sarnthein in Südtirol geborene Journalist, Autor und Dokumentarfilmer Gustav Hofer, der seit Langem in Rom lebt, ist filmisch viel in Italien unterwegs. Gemeinsam mit seinem Partner, dem Journalisten Luca Ragazzi, dreht Hofer autobiografische Dokumentarfilme wie Schwulsein auf Italienisch (Suddenly, Last Winter) über das Leben eines homosexuellen Paares in Italien, das Doku-Roadmovie Italy: Love it, or leave it oder zuletzt What is Left?, der sich mit der Situation der italienischen Linken beschäftigt. Hofer und Ragazzi verkörpern den Brückenschlag zwischen der italienischen und deutschen Kultur, für den Südtirol durch seine Lage prädestiniert ist – auch im Dokumentarfilmbereich. Bernd Jetschin, Hamburger Journalist und ehemaliger Filmecho-Chefredakteur, ist freier Redakteur und Autor und Chefredakteur von TAKE #6.

76 TAKE #6

vivere in terre lontane," spiega Prinoth. “I due fratelli non si sono mai completamente ambientati in Alto Adige, e in Brasile mancavano loro le radici familiari.” Prinoth nel film indaga l’esistenza di persone prive del senso di appartenenza a un luogo d’origine a cui poter sempre fare ritorno. Luogo che per il regista è l’Alto Adige. È anche per questo che apprezza particolarmente la presenza di un fondo locale per le produzioni cinematografiche: “Ritengo fondamentale aiutare i giovani cineasti altoatesini a sviluppare uno sguardo critico non soltanto verso il mondo esterno, ma anche verso la loro stessa terra.” Gettare ponti I cineasti altoatesini non rivolgono la loro attenzione soltanto a realtà lontane ma anche al loro paese di appartenenza: l’Italia. Soprattutto in ambito documentaristico si è stabilito un intenso scambio tra i cineasti locali e i loro colleghi provenienti dalle altre regioni italiane. Il merito va anche alla Scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG, dal 1988 una vera e propria istituzione a Bolzano. Tra gli ex studenti ci sono Veronika Kaserer (Vier Jahreszeiten) e la pugliese Valentina Pedicini, che con il suo Dal profondo ha vinto nel 2013 il premio per il miglior documentario al Festival internazionale del film di Roma. Anche Andreas Pichler si è diplomato alla ZeLIG. Pichler, bolzanino bilingue perfettamente a suo agio nelle due sfere culturali, non lavora soltanto a nord del Brennero, ma ha girato anche numerosi film in Italia, tra cui il pluripremiato Das Venedig Prinzip (The Venice Syndrome). È molto attivo in Italia anche Gustav Hofer, giornalista, autore e documentarista di Sarentino che vive da anni a Roma. Insieme al giornalista Luca Ragazzi, Hofer ha realizzato documentari autobiografici come Improvvisamente l’inverno scorso (Suddenly, Last Winter), sulla loro vita da coppia omosessuale in Italia, il road movie documentaristico Italy: Love it, or leave it e il più recente What is Left?, sulla situazione della sinistra italiana. Hofer e Ragazzi simboleggiano il ponte tra la cultura italiana e la cultura tedesca. Un ruolo a cui l’Alto Adige è, per la sua stessa posizione geografica, predestinato, anche in ambito documentaristico. Bernd Jetschin di Amburgo, già caporedattore della rivista di settore Filmecho, oggi libero giornalista e autore, è caporedattore di TAKE #6.


Panorama

Vom Weggehen und Ankommen Partenze e ritorni Sie zogen aus, um das Filmhandwerk zu lernen. Im letzten Sommer kehrten Matthias Lang und Ronny Trocker nach Südtirol zurück, um dort ihre Debütspielfilme zu drehen. Sono partiti per imparare il mestiere di cineasti, Matthias Lang e Ronny Trocker. L’estate scorsa hanno fatto ritorno in Alto Adige per realizzarvi i loro primi lungometraggi.

Sparkling Pictures/Ivan Poletti

Dreharbeiten zu Matthias Langs Spielfilmdebüt König Laurin auf der Seiser Alm. Le riprese sull’Alpe di Siusi per Re Laurino, il film di debutto di Matthias Lang.


Panorama Ronny Trockers Geschichte könnte sich in vielen Regionen der Welt ereignen. Sein Film Die Einsiedler erzählt vom Konflikt zwischen einem abgeschiedenen Leben und einem in der Gemeinschaft, vom Leben auf dem Berg und dem im Tal. Als der Vater stirbt und die Mutter alleine auf dem Hof zurückbleibt, steht der Sohn zwischen beiden Lebenswelten, zwischen seiner Familie und seiner ersten Liebe. Dass Trockers Projekt so gut nach Südtirol passte, hatte viel damit zu tun, dass die Suche nach den Motiven und die Recherche für die Story Hand in Hand gingen. „Ich hatte mir schon viele Bergbauernhöfe angesehen, bis ich den Falleg-Hof fand, der oberhalb von Kortsch im Vinschgau liegt. Ab da habe ich die Geschichte genau für dieses Motiv geschrieben“, berichtet Trocker, der das Drehbuch zusammen mit Rolando Grumt Suárez entwickelt hat. Mit Andreas Lust und Ingrid Burkhard in den Hauptrollen wurde im vergangenen Herbst und im Januar gedreht. Trocker ist viel herumgekommen in der Welt, hat in Berlin als Toningenieur mit Musikern und Künstlern gearbeitet, in Buenos Aires Film studiert, lebt zurzeit in Brüssel. Nach einigen Kurzfilmen und Dokumentationen hat ihn nun sein Debütspielfilm zurückgebracht. Denn Trocker stammt aus Südtirol, kennt sich also aus mit der Gegend und dem Milieu. „Hier lebt ein schweigsamer Menschenschlag“, findet Trocker. „Ich fand es filmisch sehr reizvoll, von den komplexen Beziehungen und Sehnsüchten ohne viele Worte zu erzählen.“ Drehabenteuer in Burgen und Schlössern Doch Südtirol lässt sich auch ganz anders betrachten. Hier gibt es nicht nur kleine Berghöfe, sondern auch die größte Dichte an Burgen und Schlössern in Europa. Diese illustre Kulisse wiederum reizte Matthias Lang. Auch er ist Südtiroler und mit der Sagenwelt seiner Heimat in Eppan aufgewachsen. Ritterspiele haben ihn schon als Kind begeistert und so drehte er hier im letzten Sommer einen Abenteuerfilm im Segment Family-Entertainment als Abschlussarbeit an der Münchner Hochschule für Fernsehen und Film. Mit einer neu erdachten Figur im Mittelpunkt erzählt Lang die alte Südtiroler Sage vom Zwergenkönig Laurin und seinem Rosengarten, vom magischen Tarnmantel,

78 TAKE #6

La vicenda narrata nel film di Ronny Trocker potrebbe svolgersi un po’ ovunque. Die Einsiedler racconta il conflitto tra isolamento e integrazione nella comunità, tra la vita in alta montagna e la vita nella vallata. Quando il padre muore lasciando la madre sola a gestire il maso, il figlio si trova a dover scegliere tra due realtà opposte: la famiglia d’origine da un lato e il primo grande amore dall’altro. Il progetto di Trocker si inserisce con naturalezza nel contesto altoatesino, non da ultimo grazie al fatto che la ricerca dei soggetti e lo sviluppo della sceneggiatura hanno potuto procedere parallelamente. “Avevo già visitato molti masi, quando finalmente mi sono imbattuto nel Falleg, un maso situato sopra Corces, in Val Venosta. Da quel momento in poi ho continuato a sviluppare la storia soltanto per questa location,” racconta Trocker, autore della sceneggiatura insieme a Rolando Grumt Suárez. Le riprese del film, che vede Andreas Lust e Ingrid Burkhard nei ruoli principali, sono state realizzate l’autunno scorso e in gennaio. Prima di tornare sui monti dell’Alto Adige, Trocker ha girato il mondo: dopo un periodo trascorso a Berlino, in cui ha collaborato come tecnico del suono con diversi musicisti e artisti, si è trasferito a Buenos Aires per studiare regia e infine a Bruxelles dove vive tuttora. A riportarlo a casa è stato il suo primo lungometraggio, lavoro che giunge dopo alcuni cortometraggi e documentari. “La mia è una terra di persone taciturne,” dichiara. “Da un punto di vista cinematografico, è stato molto interessante narrare relazioni e desideri complessi in poche parole.” Avventure tra fortezze e castelli L’Alto Adige ha anche un altro volto. La terra dei piccoli masi alpini è anche la regione d’Europa con la più alta densità di castelli e fortezze. Sono proprio questi gli scenari che affascinano Matthias Lang, nato e cresciuto in Alto Adige, ad Appiano, circondato dalle saghe della sua terra. Da piccolo amava giocare ai cavalieri, ed è anche per questo che l’estate scorsa ha deciso di concludere i suoi studi presso la Hochschule für Film und Fernsehen di Monaco di Baviera con un film per famiglie. La pellicola, che è incentrata su una figura creata dallo stesso Lang, rielabora l’antica saga altoatesina di re Laurino, monarca di un popolo di nani, e del suo

Hier lebt ein schweigsamer Menschenschlag. Ich fand es filmisch reizvoll, von komplexen Beziehungen und Sehnsüchten ohne viele Worte zu erzählen. Ronny Trocker, Regisseur


Panorama

Ronny Trocker (rechtes Bild, 1. v. l., mit Ingrid Burkhard, Andreas Lust, Susanne Mann und Paul Zischler) drehte auf dem Falleg-Hof oberhalb von Kortsch im Vinschgau seinen Spielfilm Die Einsiedler. Ronny Trocker (foto a destra, primo da sin., con Ingrid Burkhard, Andreas Lust, Susanne Mann e Paul Zischler) ha girato il suo film Die Einsiedler al maso Falleg, sopra Corces in Val Venosta.

von Freundschaften und Ritterturnieren. Die Hauptrollen haben Rufus Beck, Volker Zack und Florian Burgkart übernommen. „Das Drehen war ein großes Abenteuer“, berichtet Lang. „Die Motivsuche war schwierig, denn es galt Burgen und Höhlen zu finden, die für ein Drehteam auch zu erreichen waren, zumindest mit Traktoren und Quads.“ Es gab zehn Hauptmotive, darunter die Ruine Schloss Boymont bei Bozen, der Ansitz MoosSchulthaus in Eppan und für Laurins Höhle ein Bunker aus dem Zweiten Weltkrieg. Um die mittelalterliche Ritterwelt entstehen zu lassen, wurden Kostüme und Requisiten aus Mailand, Bayern, Prag, aber auch aus Südtirol herbeigeschafft. 25 Mitarbeiter hatte die Abteilung Szenenbild, darunter allein vier Tischler. „Während ich an einem Motiv gedreht habe, wurde das nächste eingerichtet. Wenn ich dann morgens zum Dreh kam, war es immer eine Freude zu sehen, wie der Set ausgestattet war.“ Erfolgreiche Finanzierung Schon in der Entwicklungsphase unterstützte die Südtiroler Filmförderung (BLS) beide Projekte und förderte auch die Produktion. Darüber hinaus erhielt Trockers Film Unterstützung vom Beauftragten der Bundesregierung für Kultur und Medien (BKM), dem Medienboard Berlin-Brandenburg und dem Österreichischen Filminstitut. Verantwortlich zeichnet die Berliner Zischlermann Filmproduktion mit der Echo Film aus Bozen als Serviceproduzentin. Koproduziert hat die Wiener Golden Girls Filmproduktion & Service, als Sender sind Servus TV und RAI Südtirol dabei. Auch Matthias Lang konnte zusammen mit der Produktionsfirma Sparkling Pictures für seinen Hochschulfilm neben der Unterstützung durch die BLS den FFF Bayern und den BKM als Förderer gewinnen sowie BR, ORF und RAI Südtirol als Senderpartner. Zusätzlich konnten Interessenten bei einem er-

roseto. È una storia fatta di mantelli magici, amicizie e tornei cavallereschi. Nei ruoli principali sono impegnati Rufus Beck, Volker Zack e Florian Burgkart. “Le riprese sono state un’avventura,” racconta Lang. “La ricerca dei luoghi si è rivelata da subito difficoltosa. Dovevamo trovare castelli e caverne che fossero raggiungibili dalla troupe almeno con trattori e quads.” Tra i dieci set principali ci sono le rovine di Castel Boymont presso Bolzano e Castel Moos-Schulthaus ad Appiano, mentre le scene che si svolgono nella caverna di re Laurino sono state girate in un bunker della seconda guerra mondiale. Per ricreare il mondo cavalleresco medievale Lang si è servito di costumi e arredi provenienti da Milano, dalla Baviera, da Praga, ma anche dall’Alto Adige. Un team di venticinque collaboratori, tra cui ben quattro falegnami, si è occupato delle scenografie. “Mentre giravo su un set, gli scenografi già preparavano il set successivo. Quando al mattino arrivavo sul luogo delle riprese era sempre una grande gioia trovare il set perfettamente attrezzato.” Finanziamenti verso il successo Il Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive della BLS ha sostenuto entrambi i progetti sia in fase di sviluppo che nella produzione. Trocker ha ottenuto inoltre il sostegno del BKM (Ministero della Cultura tedesco), del Medienboard Berlin-Brandenburg e dell’Österreichisches Filminstitut di Vienna. Il film è prodotto dalla Zischlermann di Berlino, affiancata nella produzione esecutiva dalla Echo Film di Bolzano. Nel progetto sono stati infine coinvolti come coproduttori la viennese Golden Girls e i canali televisivi RAI Alto Adige e l’austriaca Servus TV. Anche Matthias Lang, assistito nella realizzazione del suo film di diploma dalla Sparkling Pictures, ha potuto contare sul sostegno della BLS nonché dell’FFF (FilmFernsehFonds) di

TAKE #6 79


Panorama folgreichen Crowdinvesting Beteiligungen am Gewinn aus der Kinoauswertung erwerben. Insgesamt kamen so 1,3 Millionen Euro zusammen, für einen historischen Film immer noch low budget. Für beide Südtiroler Filmemacher war es wichtig, in der Region kompetente Mitarbeiter zu finden. Mit seinem Team aus Deutschland, Österreich und Italien erlebte Trocker die Südtiroler als richtige Filmfamilie, während Matthias Lang, der während seines Studiums Praktika bei mehreren Hollywoodproduktionen (Two And a Half Men, Bridesmaids) und in Großbritannien (Harry Potter) absolviert hatte, sich nun über dieselbe Mentalität freute. Matthias Lang kehrte mit seinem Film an die Orte seiner Kindheit zurück. Trocker dagegen erzählt vom Aufbruch, von jemandem, der sich aus der Familie herauswagt und sein vertrautes Revier verlässt. So stehen beide Filme – die voraussichtlich im Laufe des Jahres in die Kinos kommen – für ganz unterschiedliche Genres und für einen jeweils anderen Blick auf die Region. Und damit für die große Vielfalt der Filmwelten, die am selben Ort kreiert werden können. Herdis Pabst ist freie Journalistin in Hamburg und arbeitet für NDR-Fernsehen im Bereich Kultur sowie für das Fachmagazin Blickpunkt: Film.

Monaco e del BKM. Il progetto è stato inoltre sostenuto dai canali televisivi RAI Alto Adige, BR (Bayrischer Rundfunk) e l’austriaca ORF. Infine, nell’ambito di un’iniziativa di crowd investing, gli aderenti hanno avuto la possibilità di partecipare agli utili derivanti dalla produzione. Lang è riuscito a raccogliere complessivamente 1,3 milioni di euro, un budget tutto sommato modesto per un film di ambientazione storica. Per entrambi i registi altoatesini è stato fondamentale potersi affidare alla competenza dei professionisti locali. Per Trocker, alla guida di un team internazionale italo-austro-tedesco, i collaboratori altoatesini hanno rappresentato una vera e propria famiglia. Matthias Lang, che nel corso dei suoi studi ha effettuato stage presso diverse produzioni hollywoodiane come Two and a Half Men (Due uomini e mezzo) e Bridesmaids (Le amiche della sposa) oppure britanniche (Harry Potter e i Doni della Morte), ha da parte sua apprezzato la mentalità altoatesina. Grazie al suo film, Lang ha potuto fare ritorno nei luoghi della sua infanzia mentre Trocker, al contrario, narra proprio del distacco di chi si allontana dalla famiglia d’origine e abbandona i luoghi più cari. I due film, che arriveranno in sala con ogni probabilità nel corso del 2016, rappresentano generi completamente disparati e si fanno portatori di uno sguardo al territorio altrettanto diverso. Un’ulteriore conferma di come uno stesso luogo possa ispirare realtà cinematografiche differenti e lontanissime tra loro.

La mia è una terra di persone taciturne. È stato molto interessante narrare relazioni e desideri complessi in poche parole. Ronny Trocker, regista

Herdis Pabst, giornalista di Amburgo, collabora con NDR-Fernsehen nell’ambito culturale e con la rivista di settore Blickpunkt: Film.

Eine Filmszene aus König Laurin mit Florian Burgkart (l.) und Volker Zack. Una scena di Re Laurino con Florian Burgkart (a sin.) e Volker Zack.

80 TAKE #6


Panorama

Matthias Lang, geboren 1986 in Bozen, Südtirol. SpielfilmregieStudium an der Hochschule für Fernsehen und Film München (2006), Masterclass Werbung an der HFF München (2009– 2010). Praktika als Video Operator in den Londoner Leavesden Studios (2009) sowie bei Universal Pictures (2010); Praktikum im Sound- und Video-Department von Two and a Half Men (2010). Matthias Lang, nato nel 1986 a Bolzano. Corso di studi in regia presso la Hochschule für Fernsehen und Film (Accademia di cinema e televisione) di Monaco (2006), masterclass in Pubblicità presso lo stesso istituto (2009-2010). Stage come video operator presso i Leavesden Studios di Londra (2009) e Universal Pictures (2010); stage nel reparto video e suono di Due uomini e mezzo (2010). Filmografie (Auswahl) filmografia (selezione): • König Laurin (2016) • Gravis – Es ist mehr möglich, als man denkt (Werbefilm spot pubblicitario, 2010) • In Formatica (Kurzfilm cortometraggio, 2008) • Glückstreffer (Kurzfilm cortometraggio, 2006)

Ronny Trocker, geboren 1978 in Bozen, Südtirol. Arbeit als Toningenieur in Berlin, Studium an der Universidad del Cine in Buenos Aires, Residenz am Le Fresnoy – Studio national des arts contemporains, lebt und arbeitet in Brüssel und Paris. Ronny Trocker, nato nel 1978 a Bolzano. Ingegnere del suono a Berlino, studi presso la Universidad del Cine di Buenos Aires, borsa di studio presso Le Fresnoy – Studio national des arts contemporains. Vive e lavora tra Bruxelles e Parigi. Filmografie (Auswahl) filmografia (selezione): • Die Einsiedler (2016) • Gli Immacolati (Kurzfilm cortometraggio, 2013) • Eiszeit – Frozen (Kurzfilm cortometraggio, 2012) • Grenzland – Terra di Confine (Dokumentarfilm documentario, 2012) • Guardianes (Dokumentarfilm documentario, 2008) • MTR – Movimiento Teresa Rodriguez (Dokumentarfilm documentario, 2008) • Amor Precario (Kurzfilm cortometraggio, 2007)

Sparkling Pictures/Ivan Poletti

Sparkling Pictures/Kaaspar Karven

„Das Drehen war ein großes Abenteuer“, berichtet Matthias Lang (rechtes Bild) von der Arbeit für seinen Familienfilm König Laurin. Gedreht wurde an zehn Hauptmotiven. “Realizzare le riprese è stata una grande avventura”, racconta Matthias Lang parlando del suo film Re Laurino, girato in dieci location principali.

TAKE #6 81


Service

Alois Lageder

1363 erbaut und seit dem 17. Jahrhundert ein Weingut: Casòn Hirschprunn ist einer der schönsten Ansitze Südtirols. Casòn Hirschprunn, costruito nel 1363 e tenuta vinicola dal XVII secolo, è una delle più belle residenze dell’Alto Adige.


Service

Unser Südtirol Il nostro Alto Adige Sie gehören zu den engagiertesten und gefragtesten Location Scouts Südtirols. Für TAKE enthüllen Debora Scaperrotta und Valeria Errighi ihre Lieblingsdrehorte: ungewöhnlich, überraschend – und natürlich immer filmreif. Due location scout altoatesine – tra le più attive e richieste dai registi che girano in provincia – svelano, per TAKE, le loro location preferite: luoghi insoliti, sorprendenti… ma sempre scenografici.

TAKE #6 83


Valeria Errighi

Nata a Bolzano nel 1986, ha studiato Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Padova, per poi tornare a Bolzano nel 2011: proprio l’anno in cui la BLS ha iniziato a operare per costruire e sviluppare il settore audiovisivo in Alto Adige. Da cinque anni, ormai, Valeria lavora come location scout e location manager per produzioni girate in Alto Adige, dai lungometraggi agli spot televisivi. Nel suo cachet troviamo pellicole italiane d’autore come Anita B. di Roberto Faenza e Alaska di Claudio Cupellini, film tedeschi come Lou Andreas-Salomé di Cordula KablitzPost, la serie televisiva di successo Grand Hotel di Luca Ribuoli ma anche produzioni hollywoodiane come il remake di Point Break. Progetti per i quali Valeria ha scovato in primis i luoghi più adatti alle riprese, prestando poi supporto anche nella ricerca di personale, alberghi e fornitori locali.

84 TAKE #6

Florian Mohn

Valeria Errighi wurde 1986 in Bozen geboren und studierte Theater-, Filmund Medienwissenschaft in Padua. 2011 kehrte sie nach Bozen zurück – genau in dem Jahr, als die Südtiroler Filmförderung mit dem Ziel, den Filmstandort Südtirol zu entwickeln, tätig wurde. Seit fünf Jahren arbeitet Valeria nun als Location Scout und Location Manager für in Südtirol gedrehte Produktionen, von Spielfilmen bis hin zu TV-Spots. Dabei hat sie mit italienischen Filmgrößen wie Roberto Faenza (Anita B.) und Claudio Cupellini (Alaska) zusammengearbeitet. Auch hat sie bei der erfolgreichen Fernsehserie Grand Hotel von Luca Ribuoli, bei Hollywood-Produktionen wie dem Remake von Point Break und bei der deutschen Produktion Lou Andreas-Salomé von Cordula KablitzPost mitgewirkt. Für alle Projekte spürte sie geeignete Locations auf und unterstützte die Produzenten anschließend bei der Suche nach Personal, Unterkünften und lokalen Dienstleistern.


Service

Die Magie des Magia medievale: Mittelalters: Glurns Glorenza „Im oberen Vinschgau, entlang der Straße, die zum Ofenpass und zur Schweizer Grenze führt, liegt Glurns: die kleinste Gemeinde Südtirols, die sich eine Stadt nennen darf. Der Ort hat eine sehr lange Geschichte. Davon zeugt die vollständig erhaltene Befestigungsmauer, die das mittelalterliche Städtchen bis heute schützend umfasst. Gleichzeitig ist Glurns aber eine sehr zweckdienliche Location, denn sie wirkt losgelöst von Raum und Zeit. Die Häuser und Straßen weisen keine typische Architektur auf, die leicht wiederzuerkennen ist. Genau deshalb eignen sie sich als Setting für Geschichten aus unterschiedlichen Epochen. Auch Fantasy-Filme passen wunderbar in die Straßen von Glurns, zum Beispiel die holländische Produktion Koning van Katoren (To Be King), für die ich 2012 diesen Drehort vorgeschlagen habe. Inhaltlich ähnelt der Film den Geschichten von Harry Potter, allerdings hat die holländische Produktion mehr moderne Elemente, beispielsweise Transportmittel und Kleider. Deshalb passte Glurns wunderbar. Hier wurde aber auch eine weitaus dramatischere Geschichte erzählt: Anita B. von Roberto Faenza spielt in der Nachkriegszeit; nicht in Südtirol, sondern in Polen und Ungarn. Auch Teile der Serie Grand Hotel von Luca Ribuoli, die zur Jahrhundertwende spielt, haben wir in den Gassen und Lauben von Glurns gedreht. Tatsächlich haben Regisseure, denen ich einen Dreh in Glurns vorgeschlagen habe, in 90 Prozent der Fälle zugestimmt. Ich empfehle die Stadt für Drehs immer wieder – schon allein der Tatsache wegen, dass die Zusammenarbeit mit der Gemeindeverwaltung so angenehm ist. Sie hat uns Parks und Straßen, Räume für die Kostümproben und das Catering zur Verfügung gestellt. Auch die Einwohner waren sehr offen und neugierig. Sogar als wir das Malser Tor – der einzige Zugang zur Stadt, der hoch genug ist – mit zehn LKWs blockiert haben!“ Infrastrukturen: Wasser, sanitäre Anlagen, Strom, Aufzug, diverse Räume Entfernung von Bozen: 83 km

“Situata in Alta Val Venosta, lungo la strada che porta verso il Passo del Forno e il confine svizzero, Glorenza è il più piccolo comune dell’Alto Adige a fregiarsi del titolo di città. Questo perché ha alle spalle una lunga storia, visibile ancora oggi nelle mura fortificate perfettamente conservate, che ne fanno un piccolo gioiellino medievale. Allo stesso tempo, però, Glorenza è una location molto funzionale perché secondo me è un posto senza tempo e senza luogo. Le sue case e le sue stradine non hanno un’architettura tipica facilmente riconoscibile, e per questo si prestano a riprese per film ambientati in diverse epoche storiche. Ma anche ai film fantastici, come la produzione olandese Koning van Katoren (To Be King), per la quale ho lavorato nel 2012. È un film paragonabile alle storie di Harry Potter, ma con elementi moderni: i mezzi di trasporto, i costumi non sono legati al passato. Ecco perché ho consigliato al regista Glorenza. La cittadina ha prestato il suo ‘volto’ anche a un film molto più drammatico: Anita B. di Roberto Faenza è ambientato nel dopoguerra, non in Alto Adige bensì in Polonia e Ungheria. Infine, anche per la serie Grand Hotel di Luca Ribuoli, ambientata all’inizio del Novecento, ho trovato i luoghi adatti tra i portici e i vicoli di Glorenza. Insomma, nel novanta per cento dei casi, quando ho proposto a un regista di girare a Glorenza, ha accettato. Una ragione decisamente importante per cui consiglio questa location è il fatto che l’amministrazione comunale diverse volte si è dimostrata molto accogliente e disponibile. Hanno messo a disposizione parchi e strade, oltre a sale per fare le prove costume o per il catering. E anche gli abitanti sono stati molto aperti e curiosi. Persino quando – passando dalla Porta di Malles che è la sola porta d’accesso alla città abbastanza alta – siamo arrivati con dieci camion!” Infrastrutture: acqua, servizi, corrente, ascensore, diverse stanze Distanza da Bolzano: 83 km

TAKE #6 85


Michael Pezzei

Service

86 TAKE #6


Service

Herrschaftlicher Charme: Casòn Hirschprunn „Wenn Produktionen eine historische Villa verlangen, rate ich oft zum Ansitz Hirschprunn in Margreid im Südtiroler Unterland, der 1363 erbaut wurde. Auf dem gutseigenen Weinberg wird seit dem 17. Jahrhundert Wein produziert. Alois Lageder, ein bekannter Südtiroler Winzer, hat das Anwesen 1991 erstanden und sich gegen eine Renovierung des Gebäudes aus der Frührenaissance entschieden. So blieb es über all die Jahre hinweg unverändert: Es hat heute noch die originalen Fenster und teilweise ist sogar die Tapete erhalten. Seit einigen Jahren kann der Ansitz für kulturelle Veranstaltungen gemietet werden und kürzlich wurden hier auch einige Kinofilme gedreht. Der Besitzer und seine Frau, die Choreografin Veronika Riz, sowie Günther Falser, der für die Events verantwortlich zeichnet, stehen den Filmcrews, die auf dem Gut arbeiten wollen, mit Rat und Tat zur Seite. Die Infrastrukturen sind einfach ideal. Es gibt sogar ein Restaurant, man braucht also nicht einmal ein Catering. Die Villa ist von einem großen Park umgeben, weshalb es hier sehr ruhig ist. Allerdings ist der gutseigene Weinkeller gleich nebenan für Besucher offen, das sollte man nicht vergessen. Besonders praktisch finde ich, wie vielseitig der Ansitz ist: Neben der historischen Villa und dem großen Park gibt es hier auch einen Getreidespeicher, moderne Büros und den großen Barriquekeller. Deshalb habe ich die Location schon so oft vorgeschlagen, etwa für Anita B. und Max e Hélène. Letzterer erzählt das Schicksal eines Paares, das vom Zweiten Weltkrieg auf dramatische Weise getrennt wird. Auch einige meiner Kollegen haben hier schon gedreht. Historische Ansitze gibt es natürlich viele in Südtirol. Aber dieser ist so besonders, weil er seit mehr als 600 Jahren unverändert geblieben ist. Und die Besitzer bringen als Kulturliebhaber viel Verständnis für unsere Arbeit auf.“

Fascino signorile: Casòn Hirschprunn “Quando le produzioni richiedono un palazzo storico, spesso propongo Casòn Hirschprunn. Si tratta di una tenuta vinicola, situata a Magrè nella Bassa Atesina, che risale al 1363 e nella quale si produce vino dal XVII secolo. Alois Lageder, il noto viticoltore altoatesino, ha acquistato la tenuta nel 1991, scegliendo di non rinnovare il palazzo quattrocentesco. Di conseguenza l’edificio è rimasto quasi inalterato: ha ancora le finestre originali e in diverse stanze si è preservata persino la carta da parati. Da diversi anni è possibile affittare il palazzo per eventi culturali e recentemente è stato utilizzato da alcune produzioni cinematografiche. Il proprietario e sua moglie, la coreografa Veronika Riz, nonché Günther Falser che è il responsabile degli eventi, sono molto disponibili con le troupe cinematografiche che vogliono lavorare nella tenuta. E le infrastrutture sono a dir poco ideali. C’è pure un ristorante, così che volendo non è necessario nemmeno il catering. Grazie al grande parco che circonda il palazzo, la location è molto silenziosa. Anche se subito accanto c’è la cantina vinicola Lageder, che è aperta al pubblico, un fatto da tenere presente. La ragione che mi ha fatto proporre diverse volte questa location è senz’altro la grande versatilità degli spazi. Oltre al palazzo storico e al grande parco ci sono un granaio, degli uffici molto moderni e la grande cantina barrique. Ho scelto questo luogo per Anita B. e per Max e Hélène, che narra la storia di una coppia divisa dalla seconda guerra mondiale. Ma anche altri miei colleghi hanno utilizzato la location. Di palazzi storici, in Alto Adige, naturalmente ce ne sono tanti. Ma questo posto è speciale proprio perché è rimasto pressoché inalterato da oltre seicento anni e perché i proprietari sono persone di cultura che hanno una grande sensibilità per il nostro lavoro.” Infrastrutture: servizi, corrente, diverse stanze Distanza da Bolzano: 30 km

Infrastrukturen: sanitäre Anlagen, Strom, diverse Räume Entfernung von Bozen: 30 km

TAKE #6 87


88 TAKE #6

Gianni Fiorito

Nasce a Bolzano nel 1975. Dopo una formazione nel campo della psicologia infantile lavora come educatrice in diverse scuole della provincia di Bolzano. Nel 2004 si iscrive alla Scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG di Bolzano dove si diploma nel 2007 con una specializzazione in regia. Da allora ha collaborato come location scout e location manager a diverse produzioni, dalla fiction di successo Un passo dal cielo a lungometraggi come Youth di Paolo Sorrentino, Alaska di Claudio Cupellini, Bianco di Daniele Vicari e Vergine Giurata di Laura Bispuri. Nel 2012 si è fatta notare dal regista Giuseppe Tornatore sul set de La migliore offerta, che di conseguenza l’ha voluta anche per La corrispondenza: questa volta non solo come location scout ma anche come ispettore di produzione.

Florian Mohn

Debora Scaperrotta wurde 1975 in Bozen geboren und arbeitete nach einer Ausbildung im Bereich der Kinderpsychologie als Erzieherin an verschiedenen Schulen. 2004 begann sie eine Ausbildung an der Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und neue Medien ZeLIG in Bozen, 2007 machte sie dort ihren Abschluss mit Schwerpunkt Regie. Seitdem hat sie als Location Scout und Location Manager für diverse Produktionen gearbeitet, vom italienischen Quotenschlager Un passo dal cielo bis hin zu Spielfilmen wie Youth (Ewige Jugend) von Paolo Sorrentino, Alaska von Claudio Cupellini, Bianco (Long Way Down) von Daniele Vicari oder Vergine Giurata (Sworn Virgin) von Laura Bispuri. Im Jahr 2012 wurde Regisseur Giuseppe Tornatore am Set von The Best Offer (Das höchste Gebot) auf sie aufmerksam und engagierte sie drei Jahre später auch für den Südtiroldreh von Correspondence, diesmal nicht nur als Location Scout, sondern auch als Set-Aufnahmeleiterin.

Handelskammer Bozen/Camera di commercio di Bolzano

Debora Scaperrotta


Service

Glas und Stahl: die Handelskammer Bozen

Vetro e acciaio: la Camera di commercio di Bolzano

„Ehrlich gesagt ist der Pragser Wildsee mit seiner kristallklaren Oberfläche meine absolute Lieblingslocation. Allerdings kann ich ihn nach dem Riesenerfolg von Un passo dal cielo nicht mehr wirklich als Geheimtipp verkaufen. Der Sitz der Handelskammer am Verdiplatz in Bozen ist aber eine ebenso besondere Location – und noch relativ unbekannt. 2013 haben wir dort die Komödie Un boss in salotto von Luca Miniero gedreht. Darin geht es um einen karriereorientierten Geschäftsmann aus dem Norden Italiens, der auf Erfolgskurs ist – bis sein Schwager, ein allen Klischees entsprechender Süditaliener, bei ihm einzieht. Die Handelskammer ist ein wunderschönes Gebäude, das mit seinen Glasfassaden genau die schnörkellose, geschäftige Arbeitswelt verkörpert, die wir für den Film brauchten. Außerdem entsteht durch die riesigen Räume eine angenehme Ruhe, die einen tollen Kontrast zur heiteren Stimmung der Komödie bildet: Im Film gibt es eine unfreiwillig komische Sekretärin, die in diesem schlichten und seriösen Bürogebäude ziemlich fehl am Platz ist und so für herrlich lustige Szenen sorgt. Dem Regisseur hat die Location sehr gut gefallen, unter anderem, weil die Zusammenarbeit mit den Verantwortlichen so angenehm war. Sie haben uns einen großen Konferenzraum im vierten Stock mit einem riesigen HD-Bildschirm zur Verfügung gestellt, den wir für den Film zum Büro umfunktioniert haben.“

“A dire il vero, la mia location preferita in assoluto è il lago di Braies con le sue acque cristalline. Ma dopo il successo di Un passo dal cielo, non posso certo più parlarne come di un segreto. Una location per niente scontata, invece, è la sede della Camera di commercio di Bolzano, situata in piazza Verdi. Lì nel 2013 abbiamo girato la commedia Un boss in salotto di Luca Miniero, che parla di un uomo d’affari del Nord, disposto a tutto pur di fare carriera, che si trova sulla strada del successo – fino a quando viene a vivere da lui suo cognato, un personaggio-stereotipo del profondo Sud. La Camera di commercio è un edificio bellissimo, tutto in vetro, che rispecchiava perfettamente quell’ambiente d’affari che ci serviva rappresentare. D’altro canto è un posto dove, grazie agli spazi molto vasti, regna un silenzio che crea un bel contrasto con la trama leggera di una commedia: nel film c’è una segretaria molto buffa che, “trapiantata” in questo edificio così sobrio e severo, crea delle situazioni molto comiche. La location è piaciuta molto al regista, anche perché i responsabili sono stati molto disponibili. Ci hanno messo a disposizione una grande sala conferenze al quarto piano (ma ce ne sarebbe stata una ancora più grande) con un enorme schermo in alta definizione, che noi abbiamo adibito a ufficio.” Infrastrutture: acqua, servizi, corrente, ascensore, altre stanze Distanza da Bolzano: 0 km

Infrastrukturen: Wasser, sanitäre Anlagen, Strom, Aufzug, weitere Räume Entfernung von Bozen: 0 km

TAKE #6 89


Service

90 TAKE #6


Federico Vagliati

Service

Karg und surreal: der Latemar

Brullo e surreale: il Latemar

„2015 hatte ich für den Spielfilm Monte die Gelegenheit, mit dem großartigen iranischen Regisseur Amir Naderi zusammenzuarbeiten. Naderi hat oft trotz schwerster Bedingungen gearbeitet, vom Regime verfolgt und inmitten von Bombenanschlägen. Für Monte hat er zum ersten Mal in Italien gedreht. Der Film ist schwierig, kein kommerzieller Streifen. Seine Geschichte spielt sich wortwörtlich im Schatten ab: Sie handelt von einem Dorf am Fuße eines Berggipfels, wo die Sonne nie scheint. Deshalb werden die Bewohner krank und auf den Feldern wächst nichts. Alle haben den Ort verlassen – bis auf eine einzige Familie. Eines Tages beschließt der Familienvater, den verhassten Gipfel abzuschlagen. Für mich als Location Scout war es eine Herausforderung, einen hohen, kahlen Berg zu finden, eine karge Landschaft, die aber für das Filmteam zugänglich sein sollte. Die drei Produzenten waren verzweifelt, weil sie keine passende Location finden konnten. Am Fuße des Latemars, am Hang, der dem Skigebiet Obereggen zugewandt ist, haben wir schließlich den idealen Platz gefunden. Die Familie Eisath, der der Grund und die nahegelegene Mayrl Alm gehören, hat uns sehr geholfen. Sie haben uns zum Beispiel ihre Geländefahrzeuge geliehen und ihre Hütte zur Verfügung gestellt. Auch Tischler und andere Handwerker aus der Umgebung haben uns tatkräftig unterstützt. Für den Setbau verschoben wir ganze Felsblöcke, um eine Mulde auszuheben, in der wir die sechs Häuschen des Dorfes errichten konnten. Es handelt sich dabei übrigens um eine Nachbildung eines echten Dorfes aus dem 14. Jahrhundert. Das war das erste Mal, dass in Italien ein Komplex dieser Art nachgebaut wurde – und das Budget dafür war wirklich knapp! Die Arbeit an Monte war hart, aber eine wunderschöne Erfahrung. Der ganze Film wurde in den Abendstunden gedreht, weil ja nie die Sonne scheinen sollte. Wir haben Mitte Juli begonnen und bis zum Herbst gedreht … überraschender Wintereinbruch mit Schneefall inklusive!“

“Per il lungometraggio Monte ho avuto la possibilità, nel 2015, di collaborare con Amir Naderi, grande regista iraniano che stimo molto – pensate che ha girato film pur essendo perseguitato dal regime e sotto i bombardamenti – e che per la prima volta ha girato in Italia. Monte è un film difficile, molto introspettivo e con una trama che si svolge nell’ombra… letteralmente. La storia è quella di un villaggio dove il sole non arriva mai, e dove per questo ci si ammala e nei campi non cresce nulla. Un luogo abbandonato da tutti tranne che da una sola famiglia. Fino a quando il padre di questa famiglia decide di abbattere l’odiato monte. La sfida per me come location scout era quella di trovare un monte, appunto, che doveva essere molto alto e anche molto brullo, senza alberi, senza verde. E ovviamente doveva essere accessibile con i mezzi. I tre produttori erano disperati perché non riuscivano a trovare una location adatta. Sotto le vette del monte Latemar, sul versante rivolto verso la località sciistica di Obereggen, alla fine abbiamo individuato il posto ideale. E i proprietari del terreno – la famiglia Eisath, che gestisce anche il vicino rifugio Mayrl Alm – ci hanno aiutato moltissimo. Ad esempio prestandoci i loro mezzi per raggiungere il posto, oppure facendoci utilizzare la loro baita. Ma abbiamo avuto un preziosissimo sostegno anche dai falegnami della zona: per realizzare il set abbiamo dovuto spostare addirittura dei massi per ricavare una conca dove costruire le sei casette del villaggio. Che poi è una ricostruzione di un autentico villaggio del XIV secolo. È la prima volta, in Italia, che è stato ricostruito un complesso del genere. E pensare che il budget era davvero ridotto! Devo dire che è stata una bellissima esperienza, anche se è stata davvero dura. Tutto il film è stato girato nelle ore serali perché, come da sceneggiatura, non doveva mai esserci il sole. I lavori sono iniziati a metà luglio e abbiamo girato fino all’autunno. Nevicata ‘a sorpresa’ il 26 settembre inclusa...”

Entfernung von Bozen: 22 km Distanza da Bolzano: 22 km

TAKE #6 91


Service

Kunst und Natur: großes Kino Arte e paesaggio per un cinema senza confini Die Location Tour PLACES #4 bot die perfekte Gelegenheit, um zwischen Kathedralen und Bergdörfern an neue Projekte zu denken. Il location tour PLACES #4 è stata l’occasione per immaginare nuovi progetti, tra cattedrali e paesaggi di montagna.

Brixen mit seiner reichen Geschichte und seinen charmanten Renaissancebauten war im Oktober 2015 der Ausgangspunkt der vierten Ausgabe von PLACES. Die von der Südtiroler Filmförderung angebotene Location Tour führt Produzenten, Herstellungsleiter, Drehbuchautoren und Regisseure an verschiedene Orte, die sich für Dreharbeiten eignen. Als Hauptort des Eisacktales besticht Brixen auch durch seine gotische Architektur: Der Dom ist nicht nur eine imposante marmorne Kultstätte, sondern könnte auch die perfekte Kathedrale für einen düsteren Gruselfilm abgeben. Eine der wohl reizvollsten Residenzen Südtirols ist die Brixner Hofburg, die seit 1973 das Diözesanmuseum und den Domschatz beherbergt. Der prächtige Innenhof wartet mit zwei typisch barocken Fassaden auf, die auf drei Stockwerken im Norden und Süden von Bogengängen gesäumt sind. Die prächtige Inneneinrichtung der Hofburg mit ihrem Thronsaal und der Hofratskanzlei macht es dem Betrachter schwer, unbeeindruckt zu bleiben: Jeder Filmemacher, der den Traum hegt, ein Kostümdrama zu drehen, wird sich in diese Szenerie verlieben. Bergluft schnuppert man hingegen auf der Fane Alm in der Nähe des kleinen Dorfes Vals, auf 1.739 Metern Meereshöhe. Die Landschaft ist atemberaubend: satte Grünflächen, die im Winter unter einer dicken Schneedecke liegen, sind von malerischen Berggipfeln umgeben. Gemütliche Berghütten laden zur Einkehr ein, sogar ein Kirchlein ragt zwischen ihnen hervor und scheint nur darauf zu warten, dass ein guter Drehbuchautor eine

92 TAKE #6

La storia e il fascino rinascimentale di Bressanone sono state nell’ottobre 2015 il punto di partenza della quarta edizione del tour PLACES, opportunità offerta dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige a produttori, sceneggiatori e registi di visitare location in cui realizzare riprese. La città altoatesina, capoluogo della Valle Isarco, seduce grazie ai suoi edifici gotici: il Duomo non è soltanto un luogo di culto dall’imponenza marmorea, ma anche la cattedrale perfetta per un film dalle venature dark. Una delle più incantevoli residenze dell’Alto Adige è il Palazzo Vescovile (Hofburg), che dal 1973 ospita l’archivio e il museo diocesani. Meraviglioso il cortile interno, che può vantare sui lati due facciate tipicamente barocche e un triplice loggiato disposto su tre piani a nord e a sud. E poi gli interni, semplicemente sontuosi: non è possibile rimanere indifferenti ammirando la sala del trono e la sala del consiglio. Qualsiasi cineasta con il sogno di girare un dramma in costume se ne innamorerebbe. Nelle vicinanze del paesino di Valles, si respira l’aria di Malga Fane, villaggio situato a 1.739 metri di altitudine. Il paesaggio è mozzafiato: una distesa verde – che d’inverno si copre del candore della neve – circondata dalle cime delle montagne. Accoglienti baite in legno rappresentano l’ideale per una sosta: non manca neppure una chiesetta, e chissà a quale originale trovata narrativa potrebbe pensare un bravo sceneggiatore. Un’altra location di grande impatto è il forte di Fortezza: un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Un edificio a prova di


Patrick Rottensteiner

Vom Berg ins Tal: die Fane-Alm oberhalb von Vals bei Brixen, die Brixner Hofburg und die Teilnehmer der vierten BLS-Location-Tour. Da monte a valle: malga Fane sopra Valles, nei pressi di Bressanone, il Palazzo vescovile di Bressanone e i partecipanti del quarto Location Tour della BLS.

originelle Geschichte dorthin verlegt. Dasselbe gilt für einen weiteren beeindruckenden Schauplatz: die Festung Franzensfeste. Dieses „bombensichere“ Meisterwerk der österreichischen Kriegsarchitektur wurde zwischen 1833 und 1838 als unpassierbare Hürde errichtet, die zu überwinden kein feindliches Heer jemals wagen sollte. Zu Kriegshandlungen kam es allerdings nie; die riesige Festung mit ihrem Labyrinth aus Räumen und Gängen wurde schließlich als Depot verwendet. Die Location Tour endete mit dem Besuch eines großen Fabrikgebäudes in Sterzing, dessen Innenräume sich bestens für Studioaufnahmen eignen und das schon einige Produktions-firmen für Dreharbeiten genutzt haben. Die Vielfalt dieser Orte, die als Kulisse für jedes Filmgenre dienen können, ist jedoch nicht der einzige Standortvorteil, den Südtirol der Filmindustrie bietet. Wie den Teilnehmern am Ende der Location Tour erläutert wurde, stellen auch die Steuerfreibeträge des italienischen Tax Credit einen attraktiven Anreiz dar. Produzenten können Steuerboni in Höhe von 25 Prozent für internationale und 15 Prozent für nationale Produktionen in Anspruch nehmen. Dazu kommen die interessanten Förderungen, die das Land Südtirol anbieten kann. Ein spannender Filmstandort, kulturelle Vielfalt und gute Finanzierungsmöglichkeiten: die Filmindustrie dankt.

bomba, fin dall’entrata in uso nel 1838. Una barriera invalicabile che, però, nessun esercito nemico ha mai cercato di sovrastare, tanto che negli anni successivi il forte con il suo interminabile labirinto di stanze e corridoi venne utilizzato come deposito. Il tour si conclude con la visita di un capannone industriale di Vipiteno dove alcune produzioni hanno già lavorato: gli interni sono perfetti per le riprese in studio. L’eterogeneità dei luoghi è adatta a ogni genere cinematografico ma questo non è l’unico vantaggio che l’Alto Adige propone alle produzioni audiovisive, come è stato illustrato ai partecipanti in chiusura del location tour: ricordiamo la possibilità di usufruire dei rimborsi del tax credit italiano, pari al 25 per cento in caso di produzioni internazionali e al 15 per cento per quelle nazionali. E, soprattutto, le vantaggiose forme di finanziamento che la Provincia Autonoma di Bolzano può offrire attraverso la BLS. Valorizzazione del territorio, risparmi e cultura: il cinema gradisce. Emiliano Dal Toso è specializzato in critica giornalistica dello spettacolo, collabora con il mensile Ciak ed è l’autore del blog Il bello, il brutto e il cattivo.

Emiliano Dal Toso, Journalist und Filmkritiker, ist Redakteur der Monatszeitschrift Ciak und Autor des Filmblogs Il bello, il brutto e il cattivo.

TAKE #6 93


Service

Die Talentschmiede La fucina dei talenti

Laura Zindaco

Je weiter sich Südtirol als Filmstandort etabliert, desto mehr entstehen hier neue Dienstleister für die Branche. So wie die Castingagentur Han & Oldenburg. Das Trio dahinter hat selbst einen spannenden Werdegang vorzuweisen. Lo sviluppo dell’Alto Adige come territorio cinematografico procede di pari passo con la nascita di nuove imprese del settore. Una di queste è l’agenzia di casting Han & Oldenburg: a gestirla è un trio con un background di tutto rispetto.

94 TAKE #6


Service

Viele Regisseure sind überrascht und begeistert davon, wie interessant, spannend und anders die Schauspieler in Südtirol sind. Bibiane Oldenburg

„Ich würde unsere Arbeit heute als dreidimensional beschreiben“, sagt Cassandra Han (l.), die mit Bibiane Oldenburg (Mitte) und Lorenzo Viti eine Castingagentur leitet. “Oggi definirei il nostro un lavoro ‘tridimensionale’,” afferma Cassandra Han (a sin.), che dirige l’agenzia di casting insieme a Bibiane Oldenburg (al centro) e Lorenzo Viti.

Jung, aktiv und so international wie die vielfältigen Filmproduktionen, die in den letzten Jahren in Südtirol realisiert wurden: Das ist die Castingagentur Han & Oldenburg mit Sitz in Meran. Obwohl sie das Unternehmen erst im September 2014 gegründet haben, sind die beiden Initiatorinnen und Casting Directors – die Amerikanerin Cassandra Han und die Deutsche Bibiane Oldenburg – keine Newcomer auf ihrem Gebiet. Beide können auf eine langjährige Erfahrung im Bereich Casting und Filmproduktion zurückgreifen. Cassandra Han besitzt eine Schauspielausbildung und arbeitete, bevor sie im Jahr 2008 nach Meran zog, unter anderem am Broadway. Zudem war sie Mitbegründerin der von Ethan Hawke ins Leben gerufenen Theaterkompanie „Malaparte“. Bibiane Oldenburg, die seit 2010 in Meran lebt, arbeitet seit über 18 Jahren im Bereich Spiel- und Dokumentarfilm in Berlin, München und den USA und arbeitete mit vielen namhaften deutschen Regisseuren und Produzenten zusammen. Dritter im Bunde und einziger Quereinsteiger ist Lorenzo Viti, der das Team in Südtirol und Italien verwurzelt. Viti war lange Jahre als Architekt und im Marketing tätig, bevor er sich der Filmbranche zuwandte. Dass die drei Partner aus unterschiedlichen Kulturkreisen stammen und mehrere Sprachen beherrschen, erleichtert die Arbeit mit internationalen Produktionsteams. „Das Fehlen von Sprachbarrieren ist natürlich ein großer Vorteil unserer Agentur“, erklärt Lorenzo Viti. „Aber es geht um mehr als nur Sprache. Fürs Casting ist es schließlich wichtig, kulturelle Besonderheiten zu kennen und zu nutzen; außerdem fällt es uns durch unseren internationalen Background leichter, auf die jeweilige Mentalität der Regisseure und Produzenten aus dem Ausland einzugehen.“ Der Entschluss, in Südtirol ein Castingbüro zu eröffnen, war eine recht spontane Entscheidung. Ehemalige Kollegen äußerten ihre Skepsis darüber, ob man in Südtirol gute Locations und Gesichter – insbesondere Schauspieler – finden könne, erzählt Bibiane Oldenburg. Dem kann sie

Giovane, attiva e internazionale come lo sono le produzioni cinematografiche realizzate in Alto Adige negli ultimi anni: è questa l’agenzia di casting Han & Oldenburg con sede a Merano. Nata appena nel settembre del 2014, l’impresa può però contare sull’esperienza delle due fondatrici e casting director, l’americana Cassandra Han e la tedesca Bibiane Oldenburg, entrambe attive da anni nell’ambito del casting e della produzione cinematografica. Cassandra Han ha studiato recitazione, lavorando tra l’altro a Broadway prima di trasferirsi a Merano nel 2008, ed è stata co-fondatrice della compagnia teatrale “Malaparte”, nata su iniziativa di Ethan Hawke. Bibiane Oldenburg, che vive a Merano dal 2010, lavora da oltre 18 anni nel settore cinematografico con tappe a Berlino, Monaco di Baviera e negli Stati Uniti, collaborando con alcuni dei più importanti registi tedeschi. L’unico “outsider” del trio è Lorenzo Viti, che radica il team in Alto Adige e in Italia. Viti, di formazione architetto, si è diviso per anni tra architettura e marketing prima di approdare al cinema. Il fatto che i tre partner abbiano origini diverse e parlino più lingue agevola notevolmente le relazioni con le troupe internazionali: “L’assenza di barriere linguistiche rappresenta un indubbio vantaggio per la nostra agenzia,” spiega Lorenzo Viti, “anche se le competenze linguistiche non sono tutto. Per chi lavora nel casting è infatti importante conoscere e sfruttare le particolarità culturali. Il nostro background internazionale ci permette di comprendere con maggiore facilità la mentalità dei registi e dei produttori stranieri con cui lavoriamo.” La scelta di fondare un’agenzia di casting in Alto Adige è stata frutto di una decisione spontanea. Scelta accolta con scetticismo – racconta Bibiane Oldenburg – da alcuni colleghi che dubitavano che l’Alto Adige potesse offrire ambientazioni, volti e interpreti adatti al cinema. Un’opinione, questa, che la casting director non condivide affatto: “L’eterogeneità culturale della regione si riflette nella grande varietà di volti e caratteristiche fisiche,” afferma Oldenburg, e aggiunge: “Molti attori alto-

TAKE #6 95


Service

Molti registi sono sorpresi e affascinati da quanto interessanti, stimolanti e originali siano gli attori altoatesini. Bibiane Oldenburg

widersprechen: „Hier gibt es aufgrund der Vielfalt der Kulturen eine große Auswahl an Gesichtern und Typen“, so Oldenburg. „Außerdem sind viele Südtiroler Schauspieler absolut auf gleicher Augenhöhe mit internationalen Darstellern.“ Als Oldenburg 2014 für die ZDF-Reihe Terra X: Die Geschichte des Essens als Location Scout und Beraterin für den Dreh in Südtirol beauftragt wurde, konnte sie dem deutschen Produktionsteam im Handumdrehen beweisen, welches Potenzial im Filmstandort Südtirol steckt. Ein Erfolg, der sie dazu motivierte, einen Schritt weiterzugehen und sich zusammen mit Han und Viti in die Selbstständigkeit zu wagen. Der erste Schritt für die Agentur Han & Oldenburg war es, in ganz Südtirol Vorsprechen zu organisieren. Die Idee dahinter? Unbekannte lokale Talente aufzuspüren und aufzubauen. „Südtirol hat eine reiche und vielfältige Theaterkultur“, sagt Cassandra Han, „und viele der lokalen Schauspieltalente schaffen den Stilwechsel vom Theater zur filmischen Darstellung.“ Bibiane Oldenburg fügt hinzu: „Viele Regisseure sind überrascht und begeistert davon, wie interessant, spannend und anders die Schauspieler in Südtirol sind.“ Seither hat das Unternehmen verschiedene internationale Film- und TV-Produktionen mit Rollen besetzt: von russischen Muttersprachlern für Maikäfer flieg! (KGP – Kranzelbinder Gabriele Film Production) über deutschsprachige Südtiroler Jungen für Burg Schreckenstein (Roxy Film in Koproduktion mit Violet Pictures) bis hin zu englischsprachigen Darstellern aus ganz Europa für Giuseppe Tornatores Correspondence (Paco Cinematografica). „Ich würde unsere Arbeit heute als dreidimensional beschreiben“, erklärt Cassandra Han und zählt einige anstehende Projekte auf, um dies zu verdeutlichen: „Ein italienischer Regisseur sucht ein wunderschönes Südtiroler Mädchen mit natürlichem Talent sowie eine männliche Hauptfigur aus Süditalien. Ein deutscher Regisseur möchte hingegen naturnahe Südtiroler Schauspieler mit starker körperlicher Präsenz. Für eine englischsprachige Produktion brauchen wir einen Charakterdarsteller mit internationalem Appeal sowie einen britischen Protagonisten. Und dann suchen wir derzeit noch im ganzen Land nach einem Südtiroler Jungen, den wir einer jungen Schauspielerin aus Berlin zur Seite stellen können.“

96 TAKE #6

atesini sono assolutamente al livello degli interpreti internazionali.” Nel 2014, nel ruolo di consulente e location scout durante le riprese della serie televisiva Terra X: Die Geschichte des Essens dell’emittente tedesca ZDF, Bibiane Oldenburg non ci mise molto a convincere il team di produttori tedeschi del grande potenziale dell’Alto Adige come location cinematografica. Il successo l’ha spinta a proseguire su questa strada e a fondare infine la propria impresa insieme ai partner Han e Viti. Il primo progetto della nuova agenzia Han & Oldenburg è consistito nell’organizzazione di provini in tutto l’Alto Adige. L’idea era di scoprire e sostenere talenti locali ancora sconosciuti. “L’Alto Adige ha una cultura teatrale particolarmente ricca e varia. E molti talenti locali riescono a compiere con successo il passo dalla recitazione teatrale a quella adatta alla cinepresa,” sostiene Cassandra Han. E Bibiane Oldenburg aggiunge: “Molti registi sono sorpresi e affascinati da quanto interessanti, stimolanti e originali siano gli attori altoatesini.” Dal 2014 a oggi l’agenzia ha collaborato con numerose produzioni cinematografiche e televisive internazionali, assistendole nella ricerca degli interpreti. Per il film Maikäfer flieg! (KGP – Kranzelbinder Gabriele Film Production) erano richiesti ad esempio attori di madrelingua russa, per Burg Schreckenstein (Roxy Film in coproduzione con Violet Pictures) ragazzini altoatesini di lingua tedesca, mentre Giuseppe Tornatore per La corrispondenza (Paco Cinematografica) cercava interpreti di lingua inglese provenienti da tutta l’Europa. “Oggi definirei il nostro un lavoro ‘tridimensionale’,” spiega Cassandra Han e illustra la sua affermazione elencando alcuni progetti attualmente in corso: “Un regista italiano cerca una giovane bellezza altoatesina dal talento naturale e un protagonista italiano di origini meridionali. Un regista tedesco vorrebbe interpreti altoatesini abituati al contatto con la natura e dalla forte presenza fisica. Per una produzione in lingua inglese siamo invece alla ricerca di un caratterista dall’appeal internazionale e di un protagonista britannico. Infine stiamo cercando in tutta la provincia un ragazzo altoatesino da affiancare a una giovane star berlinese.” Anche se l’agenzia ha un raggio d’azione internazionale e non si limita alla ricerca


Service Obwohl sich die Agentur nicht nur auf Südtiroler Schauspieler konzentriert, sondern den in- und ausländischen Markt immer im Blick hält, ist die Förderung lokaler Talente doch ein wichtiges Ziel für die drei Partner: „Wir versuchen, einen Pool aus lokalen Schauspielern zu schaffen“, sagt Cassandra Han. Von dieser wichtigen Arbeit profitieren mittlerweile vor allem ausländische Regisseure und Produzenten, die in Südtirol drehen. Und das soll so bleiben, sagt Bibiane Oldenburg: „Wir wollen uns 2016 noch mehr auf die Talentsuche und -förderung konzentrieren.“ Indes stehen für 2016 und 2017 weitere spannende Projekte an, für die das Team vornehmlich Hauptrollen besetzen wird, etwa der Kinderfilm Alpenbrennen oder die Produktionen der Echo Film Zweitland und Iceman – Rache mit Jürgen Vogel. Außerdem der Spielfilm Eva schläft, der auf dem gleichnamigen Roman von Francesca Melandri basiert und die bewegte Geschichte Südtirols der 1960er- und 1970er-Jahre aufgreift. Auf letzteren freuen sich die drei besonders, da sich der Regisseur für die Hauptrolle eine Darstellerin aus Südtirol wünscht. Eine Herausforderung, die sie gerne annehmen. Verena Spechtenhauser aus Algund (Meran) ist Historikerin und freie Kulturjournalistin.

di interpreti altoatesini, il sostegno offerto ai talenti locali è un importante obiettivo dei tre partner: “Vogliamo creare un pool di attori locali,” spiega Cassandra Han. Di questa mission dell’agenzia approfittano soprattutto produttori e registi stranieri che arrivano per girare in Alto Adige. E l’agenzia non intende cambiare linea: “Nel 2016 vogliamo rivolgere ancora di più la nostra attenzione alla ricerca e alla promozione dei talenti locali,” spiega Bibiane Oldenburg. Per il 2016 e il 2017 sono in programma nuovi interessanti progetti per i quali l’agenzia cercherà attori per ruoli principali, come il film per ragazzi Alpenbrennen oppure pellicole come Iceman – Vendetta e Zweitland, entrambe prodotte dalla Echo Film. E poi c’è Eva dorme, lungometraggio tratto dall’omonimo romanzo di Francesca Melandri incentrato sulle movimentate vicende dell’Alto Adige negli anni sessanta e settanta. Un progetto che sta particolarmente a cuore al team di Han & Oldenburg, anche perché il regista vorrebbe un’attrice altoatesina per il ruolo principale. Una sfida che i tre hanno accolto con entusiasmo. Verena Spechtenhauser, di Lagundo (Merano), laureata in Storia, è giornalista freelance in campo culturale.

Kompetenz am Berg und im Tal: Widerstand gegen extreme Wetterbedingungen und ein leistungsstarkes Equipment samt Küchenfahrzeug, Land Rover, Motorschlitten und Pistenraupe machen das Team von Ö wie Knödel zum idealen Film-Catering in Extremsituationen am Berg und am Meer. Kreativ, authentisch und heimatverbunden – unser Catering verwöhnt Gäste mit klassisch-traditionellen und überraschenden Varianten typischer Südtiroler Köstlichkeiten. Mit Ö wie Knödel wird Ihr Projekt – kulinarisch und organisatorisch – zur runden Sache.

Excellence at any Elevation: The Ö as in Knödel team is the ideal caterer for any film set – no matter how rugged the terrain or how extreme the weather conditions. We have high-performance equipment, including a catering truck, Land Rover, snowmobiles and a snow groomer. Creative, authentic and deeply rooted in South Tyrol, we serve traditional local specialties and surprising twists on the classics. Our culinary quality carries through to our organizational expertise as well, in keeping with the Ö as in Knödel motto: “Impossible is not possible.”

TAKE #6 97

I-39020 Schnals І Südtirol – Italien І Tel. +39 0473 67 91 30 І sales@knoedel.it І www.knoedel.it


Service

Tax Credit von A bis Z Tax credit, istruzioni per l’uso

Christian Hartmann

Wie funktioniert der italienische Steuerbonus, welche sind die Voraussetzungen und die Fristen? Alles über den Tax Credit für italienische und ausländische Film- und TV-Produzenten. Come funziona, i requisiti necessari, le tempistiche: ecco tutto quello che c’è da sapere sul credito di imposta per i produttori cinematografici e televisivi italiani e stranieri.

Der italienische Tax Credit ist seit 2015 auch für TV-Produktionen zugänglich. Im Bild: Dreharbeiten zum Fernsehfilm Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit. Dal 2015 il tax credit italiano è accessibile anche alle produzioni televisive. Nella foto: le riprese del film per la TV Luis Trenker – La sottile linea della verità.

98 TAKE #6


Service Das neue Jahr beginnt mit einem Feuerwerk, auch für die Filmbranche: Die italienische Regierung hat weitere 25 Millionen Euro an Tax Credit bereitgestellt. Filmproduzenten können also im Jahr 2016 insgesamt 140 Millionen Euro an Steuersubventionen in Anspruch nehmen, das sind ganze 21 Prozent mehr als im letzten Jahr (115 Mio. Euro). Zum Zeitpunkt der Drucklegung war die Aufteilung der neuen Finanzmittel noch nicht bekannt, man kann aber davon ausgehen, dass die gleichen Bedingungen wie 2015 gelten: 61 Prozent für Kinoproduktionen und 39 Prozent für den restlichen audiovisuellen Bereich. Eines ist sicher: Der Steuerbonus belebt den Filmmarkt. Allein in den ersten neun Monaten des Jahres 2015 wurden durch ihn in Italien 600 Millionen Euro in inländische Produktionen gesteckt und weitere 60 Millionen durch große ausländische Filmproduzenten im Land investiert. Wie diese Steuersubvention im Detail funktioniert, erklären wir in den folgenden Abschnitten. Was ist der Tax Credit? Der Tax Credit wurde 2008 in Italien eingeführt. Es handelt sich um einen nicht in bar auszahlbaren Steuerbonus: Man kann damit also lediglich Steuerschulden verrechnen, wie etwa Körperschaftssteuern (in Italien IRES genannt), Einkommenssteuern (IRPEF), die regionale Wertschöpfungssteuer (IRAP) oder die Mehrwertsteuer (IVA). Ansammeln kann man das Steuerguthaben durch Ausgaben für die Produktion von Spielfilmen, TV-Serien, Dokumentarfilmen, Animationsfilmen und Webserien („interner Tax Credit“) beziehungsweise bei Investitionen in Kinofilmprojekte durch branchenfremde Firmen („externer Tax Credit“). Da das Steuerguthaben nicht verfällt, kann es auch über Jahre angehäuft werden. Arten des Tax Credit. Wie bereits angedeutet, gibt es zwei Arten von Tax Credit: den „internen“ für Akteure der Filmbranche (Herstellung, Verwertung, Dienstleistung, Service- und Postproduktion) und den „externen“ für branchenfremde Unternehmen wie etwa Banken oder Konsumgüterunternehmen, die nicht direkt im Filmbereich tätig, aber an Filmprojekten interessiert sind und in deren Produktion investieren möchten.

L’anno si apre nei migliori dei modi per il mercato dell’audiovisivo: il governo ha approvato lo stanziamento di ulteriori 25 milioni di euro per rafforzare il tax credit. Per le produzioni 2016, dunque, i player potranno contare su una leva fiscale del valore complessivo di 140 milioni di euro, contro i precedenti 115 milioni (+21%). Al momento di andare in stampa non è stata ancora comunicata la ripartizione del nuovo budget, ma è probabile che le proporzioni siano le medesime previste nel 2015 per cinema (61% del budget totale) e audiovisivo (39%). Quel che è certo è che il tax credit ha portato nuova linfa al sistema: nei soli primi nove mesi dell’anno 2015 ha generato 600 milioni di euro di investimenti nella produzione nazionale, e altri 60 milioni di euro provenienti dalle grandi case di produzioni straniere. Ecco, più nel dettaglio, come funziona questa misura fiscale. Cos’è. Introdotto in Italia dalla Legge Finanziaria del 2008 (Legge n. 244/2007), il tax credit è un credito di imposta non rimborsabile in denaro: infatti, permette esclusivamente di compensare i debiti fiscali, quali Ires, Irpef, Irap e Iva. Viene maturato in seguito a una spesa produttiva in film, serie tv, documentari, film d’animazione o web series (tax credit interno) o a un investimento cinematografico da parte di soggetti esterni al settore audiovisivo (tax credit esterno). Non avendo una scadenza, il credito è cumulabile negli anni. Le tipologie di tax credit. Come detto sopra, esistono due tipi di tax credit: uno “interno” rivolto ai soli operatori della filiera (produttori, distributori, esercenti, service, produttori esecutivi e post produzione) e uno “esterno”, destinato alle imprese come banche, aziende di largo consumo ecc. che, pur non appartenendo all’industria audiovisiva, hanno deciso di credere nel progetto e investire del capitale nella produzione. Il tax credit interno. Il tax credit interno permette di maturare, qualora si tratti di una produzione o coproduzione (anche minoritaria) italiana, un credito di imposta pari al 15% del costo di produzione eleggibile, per un tetto massimo di 3,5 milioni di euro. Qualora però si tratti di una produzione internazionale senza partecipazione italiana girata anche solo parzialmente in

TAKE #6 99


Service Interner Tax Credit. Für dieses Steuerguthaben können bei italienischen Produktionen und Koproduktionen (auch bei Minderheitsbeteiligungen) bis zu 15 Prozent der Produktionskosten geltend gemacht werden – bis zu maximal 3,5 Millionen Euro. Bei internationalen Filmprojekten ohne italienische Beteiligung, die auch nur teilweise in Italien realisiert werden, steigt der Anteil auf 25 Prozent. Dieser wird jedoch auf einer geringeren Grundlage berechnet: Italienische oder ausländische Kosten dürfen nicht mehr als 60 Prozent des gesamten Produktionsbudgets betragen. Für internationale Projekte wurde aber der Höchstbetrag weiter angehoben: Waren es bisher bis zu 5 Millionen Euro pro Film, werden nun bis zu 10 Millionen Euro pro Unternehmen zuerkannt. Ausländische Produzenten ohne italienischen Koproduzenten können den Tax Credit beantragen, wenn sie einen italienischen Serviceproduzenten mit ins Boot holen. Externer Tax Credit. Dieser Steuernachlass gilt nur für den Kinofilmbereich (also nicht für TV-Filme und Serien, Dokumentar-, Animationsfilme und Webserien, für die nur der interne Tax Credit zugänglich ist). Es können bis zu 40 Prozent der Investition als Tax Credit geltend gemacht werden; bis zu 20 Prozent, falls der Investor ein Unternehmen im Bereich der Filmauswertung oder ein Servicepartner ist. In beiden Fällen beträgt die Höchstsumme 1 Million Euro pro Wirtschaftsjahr. Voraussetzungen. Den Tax Credit können alle in Italien steuerpflichtigen Unternehmen beantragen. Die Produktion, für die das Steuerguthaben beantragt wird, muss allerdings einen „kulturellen Test“ bestehen. Es wird geprüft, ob das filmische Werk unter verschiedenen kulturellen Gesichtspunkten die Voraussetzungen erfüllt. Dabei wird nicht der Inhalt an sich bewertet, sondern es werden für verschiedene Produktionsaspekte Punkte vergeben, wie etwa für das Setting, die verwendete Sprache (Italienisch oder ein italienischer Dialekt) oder auch für Themen mit Bezug zu Italien. Daher sind auch der Produktionsplan und das Drehbuch vorzulegen. Verfahren. Unter www.cinema.beniculturali.it (nur in italienischer Sprache) ist

100 TAKE #6

Italia, la percentuale sale al 25%. Questa, tuttavia, viene calcolata su una base inferiore: le spese eleggibili, italiane e straniere, non possono eccedere il 60% del costo totale del film. Il governo ha però innalzato il tetto massimo del tax credit per i film internazionali: da 5 milioni per film, ora si arriva a 10 milioni per impresa. Le case di produzione internazionali che non hanno una coproduzione con l’Italia possono richiedere il tax credit affidandosi a un produttore esecutivo italiano. Il tax credit esterno. Il tax credit esterno, appannaggio del solo comparto cinema (vengono esclusi quindi film per la tv, serie tv, documentari, film d’animazione e web series che possono accedere invece al tax credit interno), prevede un credito di imposta pari al 40% dell’investimento apportato, che diventa il 20% se il soggetto investitore è una società di distribuzione cinematografica o un service. In entrambi i casi il tetto massimo del credito è fissato a 1 milione per ciascun periodo di imposta.

Steuerbonus bringt Filme ins Kino In sala… grazie al tax credit Zahlreiche internationale Kino- und Fernsehproduktionen haben in den vergangenen Jahren Anträge für die Nutzung des italienischen Tax Credit gestellt, wie zum Beispiel: Sono molte le produzioni internazionali che negli ultimi anni hanno presentato richiesta per ottenere il tax credit. Alcuni esempi:

KINO CINEMA 007 Spectre > Produktionsfirma Casa di produzione: EON Productions > Italienischer Serviceproduzent Produttore esecutivo italiano: Toro Produzioni

I requisiti. Possono richiedere il tax credit tutte le imprese soggette a tassazione in Italia. La produzione, oggetto del credito, deve però superare un “test culturale” che stabilisce l’eleggibilità culturale o meno dell’opera. Il test non entra nel merito dei contenuti ma va ad assegnare dei punteggi in base alla presenza di alcuni elementi tecnici, quali per esempio l’ambientazione, l’utilizzo della lingua italiana o del dialetto, la presenza di temi legati al Paese. A tal fine è necessario presentare anche il piano di produzione e la sceneggiatura.

Inferno > Produktionsfirma Casa di produzione: Imagine Entertainment > Italienischer Serviceproduzent Produttore esecutivo italiano: Toro Produzione

Le modalità. Sul sito www.cinema.beniculturali.it è a disposizione un formulario per presentare la domanda. Questo va inviato sia on line sia in duplice copia cartacea, corredata della modulistica indicata. La richiesta, o “Comunicazione”, deve essere presentata prima dell’inizio delle riprese: in questo modo è possibile maturare il credito già dopo i primi trenta giorni di set in base ai costi previsti, e dedurre la somma dai propri F24. Nel momento in cui si presenterà il film alla Censura per ottenere l’autorizzazione alla proiezione, sarà invece necessario presentare l’“Istanza” di tax credit: a differenza della Comunicazione, questa calcola il credito di imposta sui costi a consuntivo. Il tempo a disposizione è di novanta giorni.

Burg Schreckenstein > Produktionsfirma Casa di produzione: Roxy Film > Italienischer Serviceproduzent Produttore esecutivo italiano: Trenkwalder & Partner

Elser (13 Minutes) > Produktionsfirma Casa di produzione: Lucky Bird Pictures > Italienischer Serviceproduzent Produttore esecutivo italiano: Albolina Film

Das finstere Tal (The Dark Valley) > Produktionsfirma Casa di produzione: Allegro Film > Italienischer Serviceproduzent Produttore esecutivo italiano: Albolina Film


Service

Aberkennung. Der Steuerbonus wird in vier Fällen gestrichen: falls die Territorialisierungspflicht missachtet wird, falls das Werk die Voraussetzung der Nationalität nicht erfüllt, falls das Projekt von einer neuen Produktionsfirma übernommen wird, oder falls der abschließende Antrag nicht fristgerecht eingereicht wird. Der Tax Credit für die audiovisuelle Branche. Seit dem 1. Januar 2014 gilt der interne Tax Credit für die gesamte audiovisuelle Produktion, also auch für TV-Filme und Serien, Dokumentarfilme, Animations- und Webserien. Der externe Tax Credit kann hingegen weiterhin nur im Rahmen von Kinofilmprojekten genutzt werden. Voraussetzung bei TV-Produktionen ist, dass es sich um unabhängige Produzenten handelt, die weder Tochtergesellschaften noch Partner von Fernsehanstalten oder Mediendienstleistern sind. Sie müssen zudem im Besitz der entsprechenden Lizenzrechte sein und dürfen über einen Zeitraum von drei Jahren nicht mehr als 90 Prozent ihrer Projekte für eine einzige Sendeanstalt produziert haben. Vom Tax Credit zum Cash. Ausländische Produzenten, die einen Film vollständig oder teilweise in Italien drehen, haben die Möglichkeit, mit einem großen italienischen Serviceproduzenten zusammenzuarbeiten. Dieser kümmert sich um die Durchführung der Dreharbeiten in Italien – mit vorwiegend italienischen Arbeitskräften – und streckt dem Produzenten die Herstellungskosten vor Ort (z. B. für lokale Fachkräfte, Lieferanten oder Hotels) vor. Nach Ende der Dreharbeiten kann der Serviceproduzent den Steuerbonus für sich geltend machen; der Produzent zahlt ihm die Herstellungskosten abzüglich der Summe des Steuerbonus zurück. Francesca D’Angelo ist freie Journalistin, sie schreibt für Tivù (Fachmagazin für Fernsehwirtschaft), Libero, Business People und Gioia.

Poiché però il tax credit si matura solo dopo aver pagato tutti i fornitori e debitori, è possibile chiedere una proroga di sei mesi presentando una istanza integrativa. Al momento di andare in stampa, tale istanza integrativa è fruibile solo per il cinema. I casi di revoca. Il tax credit può essere revocato in quattro casi: mancato rispetto del vincolo di territorializzazione; assenza del requisito di nazionalità all’opera; subentro di un’altra impresa di produzione; ritardi nella presentazione dell’istanza finale. Il tax credit audiovisivo. A decorrere dal 1° gennaio 2014 il tax credit interno è stato esteso a tutta la produzione audiovisiva, includendo così anche film per la tv, serie tv, documentari, serie d’animazione e web series. Il tax credit esterno resta invece prerogativa del solo cinema. Possono accedere al beneficio fiscale solo i produttori televisivi indipendenti “non controllati da o collegati a emittenti televisive o fornitori di servizi media”, in possesso dei diritti e la cui produzione non sia destinata per più del 90% a una sola emittente per un periodo di tre anni. Oliver Oppitz

das Formular für den entsprechenden Antrag verfügbar, das samt Anhängen online sowie in zweifacher Ausfertigung per Post einzureichen ist. Eine Anfrage im Vorfeld (Comunicazione genannt) ist einen Monat vor Drehbeginn zu stellen und kann binnen einer Frist von 30 Tagen bewilligt und schon während der Dreharbeiten in Anspruch genommen werden. Der gewährte Bonus beruht dann auf dem einzureichenden Kostenvoranschlag über die Produktionskosten, die in Italien tatsächlich ausgegeben werden sollen. Bei Vorlage des fertigen Films für die Genehmigung der Vorführung ist hingegen der Antrag (die sogenannte Istanza) für den Tax Credit zu stellen. Anders als bei der Anfrage wird der Steuerbonus aufgrund der abschließenden Kostenabrechnung kalkuliert. Dafür hat der Produzent 90 Tage Zeit. Weil der Tax Credit aber erst nach der Tilgung sämtlicher Kosten und Forderungen kalkuliert wird, ist eine Fristverlängerung von bis zu sechs Monaten möglich. Zum Zeitpunkt der Drucklegung ist dies nur auf den Kinobereich anwendbar.

Dal credito ai “contanti”. Per i produttori esteri che girano un film interamente o in parte in Italia esiste la possibilità di collaborare con una società italiana di produzione esecutiva, che si occuperà delle riprese in Italia adoperando prevalentemente manodopera italiana. Il produttore esecutivo anticiperà le spese (ad es. per l’impiego di professionisti locali all’interno della loro troupe, di fornitori locali o per i pernottamenti). Dal momento che il produttore esecutivo usufruirà del tax credit, il produttore gli rimborserà le spese effettuate deducendo però da queste le spese compensate dal tax credit. Francesca D’Angelo è una giornalista freelance, collaboratrice per Tivù (mensile specializzato in business televisivo), Libero, Business People e Gioia.

Partner in Südtirol Trovare un partner in Alto Adige In Südtirol gibt es verschiedene Produzenten und Unternehmen, die als Serviceproduzenten die Abwicklung des Tax-Credit-Verfahrens übernehmen. Sono diverse le case di produzione e le imprese altoatesine che offrono il servizio di produzione esecutiva incluse le pratiche per l’ottenimento del tax credit. Albolina Film www.albolina.org Echo Film www.echo-film.it Greif Produktion www.greifproduktion.it T&P Filmpool www.trenkwalderpartner.it/tp/film

TAKE #6 101



Service

FACTS & FIGURES

Südtiroler Filmförderung Film Fund & Commission dell’Alto Adige Seit 2010 ist die Südtiroler Filmförderung als Finanzierungs- und Servicepartner für Filmproduktionen tätig. Erklärtes Ziel ist, Südtirol als Drehort bekannt zu machen und über Filmfördermittel Filmprojekte zu unterstützen, die ganz oder teilweise in Südtirol realisiert werden. Die Ausrichtung der Filmförderung ist dabei vor allen Dingen eine wirtschaftliche. Über das Instrument der Filmförderung sollen Investitionen im Land angeregt werden, die zu einer Entwicklung und Stärkung der Filminfrastruktur beitragen. Aufgrund der geografischen Lage des Landes und der damit verbundenen Zweisprachigkeit blickt die Südtiroler Filmförderung ganz selbstverständlich über die Grenzen hinweg und möchte eine Schnittstelle zwischen den vier Filmmärkten Italien, Österreich, Deutschland und der Schweiz schaffen. So liegt ein besonderer Fokus auf der Förderung von Koproduktionen zwischen diesen Ländern. Auch sollen der professionelle Austausch sowie das gegenseitige Wissen über jeweils herrschende Produktionsund Finanzierungsbedingungen angeregt und verstärkt werden.

Dal 2010 la Film Fund & Commission dell’Alto Adige è attiva come partner nel finanziamento e nei servizi per le produzioni cinematografiche. Obiettivo dichiarato è quello di incrementare la notorietà dell’Alto Adige come location cinetelevisiva e sostenere, grazie a un fondo per le produzioni, progetti cinematografici da realizzarsi del tutto o in parte in Alto Adige. Il fondo alle produzioni è destinato alla realizzazione di un effetto territoriale. Attraverso questo strumento, infatti, si vogliono attirare in provincia investimenti capaci di contribuire allo sviluppo e al rafforzamento delle infrastrutture cinematografiche. In base alla posizione geografica della provincia e grazie al suo bilinguismo, la Film Fund & Commission guarda oltre i confini locali, cercando di creare un punto di congiunzione tra i mercati cinematografici di Italia, Austria, Svizzera e Germania. Per questo motivo, una delle priorità è rappresentata dal finanziamento di coproduzioni tra questi paesi. Allo stesso tempo dovrebbe essere anche incoraggiato e rafforzato lo scambio professionale, nonché la conoscenza reciproca delle rispettive condizioni produttive e di finanziamento.

TAKE #6 103


Service FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Das Aufgabenprofil im Bereich Film gliedert sich in vier Bereiche: I compiti nel settore audiovisivo si articolano in quattro ambiti:

Filmförderung & Filmfinanzierung Promozione & Finanziamento

Produktion & Location Services Production & Location Services

Mit den Mitteln der Südtiroler Filmförderung können Kino- und TV-Projekte unterstützt werden. Wie in den vergangenen Jahren steht dafür auch 2016 ein Gesamtvolumen von 5 Millionen Euro zur Verfügung, das ungeachtet des Standorts der antragstellenden Produktionsfirmen beantragt werden kann. Die Förderung betreut und berät die Produzenten während des gesamten Antrags- und Vergabeprozesses: von der Erstberatung über das Antragsverfahren bis hin zur Versendung der Förderzusagen, der Prüfung der Projektfortschritte und Auszahlung der einzelnen Förderraten. Für die Antragstellung und die Projektbegleitung gibt es ein standardisiertes Online-Verfahren, das bisher bis zum Punkt der Förderzusage reicht. Die Förderung evaluiert die eingereichten Projekte mit Unterstützung einer Expertenkommission und schlägt die zu fördernden Produktionen anschließend der Südtiroler Landesregierung vor.

Die Filmförderung steht Filmschaffenden mit einem qualifizierten Team aus motivierten Mitarbeitern mit Rat und Tat bei der Planung und Durchführung von Produktionen in Südtirol zur Seite. Die BLS bietet konkrete Unterstützung bei der individuellen Location- und Personalsuche, Erstberatung zu rechtlichen und steuerlichen Rahmenbedingungen einer Filmproduktion in Italien sowie Hilfe bei der Beschaffung von Drehgenehmigungen und bei vielen weiteren Fragestellungen. Interessierten Filmschaffenden stellt die BLS eine umfangreiche Motivdatenbank zur Verfügung, organisiert Location-Touren und führt ein Online-Branchenverzeichnis für in Südtirol ansässige Dienstleister aus dem Filmbereich sowie Filmschaffende. Alle Serviceleistungen werden grundsätzlich sowohl in italienischer als auch in deutscher Sprache und selbstverständlich auch auf Englisch angeboten.

Con i finanziamenti messi a disposizione dal fondo per le produzioni gestito dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige, è stato possibile sostenere numerosi progetti cinematografici e televisivi. Come già per gli anni precedenti, anche per il 2016 è disponibile una somma totale di 5 milioni di euro, che può essere erogata a prescindere dalla sede delle case di produzione che ne fanno richiesta. La Film Fund & Commission accompagna e consiglia i produttori durante tutto il processo di richiesta ed erogazione: dalla prima consulenza, passando per il procedimento di presentazione della domanda, fino alla delibera dell’impegno di finanziamento, alla verifica degli avanzamenti del progetto e al pagamento delle singole rate del finanziamento. Per la presentazione delle domande, la Film Fund & Commission ha sviluppato un procedimento online standardizzato che ad oggi arriva al momento della delibera dell’impegno di finanziamento. La Film Fund & Commission valuta i progetti presentati con l’ausilio di una commissione di esperti e propone infine le produzioni da finanziare alla Giunta provinciale dell’Alto Adige.

Con un qualificato team di collaboratori motivati, la Film Fund & Commission è costantemente al fianco dei cineasti con suggerimenti e consigli in occasione della pianificazione e realizzazione delle riprese in Alto Adige. La BLS offre sostegno concreto nella ricerca individualizzata di location e personale e una prima consulenza sulle condizioni generali in ambito legale e fiscale cui è soggetta una produzione cinematografica in Italia. Inoltre offre un valido aiuto nella richiesta delle autorizzazioni alle riprese e in molte altre questioni specifiche. Per i cineasti interessati, la BLS mette a disposizione un’estesa banca dati di soggetti, organizza tour delle location e gestisce una directory settoriale online in cui sono elencati i professionisti e le aziende del settore audiovisivo residenti in Alto Adige. Tutti i servizi della BLS sono offerti sia in italiano che in tedesco e, naturalmente, anche in inglese.

104 TAKE #6


Service

Standortvermarktung Promozione territoriale

Standortentwicklung Sviluppo territoriale

Um die Bekanntheit des Filmstandorts zu steigern, ist die Filmförderung auf den wichtigsten Branchenevents der Zielmärkte Italien, Österreich und Deutschland präsent. Darunter die Berlinale mit dem European Film Market sowie das Internationale Filmfestival in Rom. Von strategischer Bedeutung sind außerdem die Teilnahme am größten europäischen Filmmarkt Marché du Film, der zeitgleich zum Filmfestival in Cannes stattfindet, sowie kleinere Auftritte in München und Venedig. Diese Marktpräsenzen dienen dazu, persönliche Beratungsgespräche mit zukünftigen Antragstellern und sonstigen Interessierten zu führen, das internationale Netzwerk zu pflegen und weiterzuentwickeln sowie die Positionierung Südtirols als Plattform für die Filmindustrien Italiens, Österreichs, Deutschlands und der Schweiz zu festigen. Neben den genannten Marktpräsenzen spielen Presse- und Medienarbeit sowie Online-Kommunikation bei der Bewerbung des Filmstandorts eine herausragende Rolle.

Ein langfristig ausgerichtetes Ziel der Südtiroler Filmförderung ist die Entstehung einer leistungsstarken Personal- und Dienstleistungsinfrastruktur im audiovisuellen Sektor. Sie soll die Attraktivität des Standorts für externe Filmproduktionen weiter steigern und zur gesamtwirtschaftlichen Wertschöpfung in der Region beitragen. Um diese wirtschaftlichen Ziele zu erreichen und das Potenzial der Branche für den Standort Südtirol nutzbar zu machen, sorgt die BLS mit geeigneten Maßnahmen dafür, dass Politik, Allgemeinwirtschaft, Kultursektor, Aus- und Weiterbildungssektor und Finanzsektor zusammenarbeiten. Auf Basis einer Standortstrategie werden geeignete Firmen für den Standort aquiriert und dort angesiedelt sowie Aus- und Weiterbilungsprojekte in die Wege geleitet. Die Filmförderung unterstützt zudem aktiv das Entstehen von länderübergreifenden Koproduktionen, indem entsprechende Produzenten und Filmschaffende an einen Tisch geholt werden, und treibt die Entwicklung von Nachwuchs- und Knowledge-Transfer-Projekten voran.

Per incrementare la notorietà dell’Alto Adige come location cinematografica, la Film Fund & Commission partecipa ai principali eventi di settore in Italia, Austria e Germania. Tra essi la Berlinale con l’European Film Market e la Festa del Cinema di Roma con MIA - il Mercato Internazionale dell'Audiovisivo. Di importanza strategica è inoltre la partecipazione al Marché du Film, il maggiore mercato cinematografico europeo, che ha luogo a Cannes nei giorni del Festival. Non meno importanti sono le presenze minori ai festival di Monaco di Baviera e Venezia. Queste partecipazioni ai mercati di settore consentono di organizzare colloqui personali di consulenza con possibili interessati a presentare domanda di finanziamento, di estendere le collaborazioni internazionali, nonchè di consolidare il posizionamento dell’Alto Adige nel mercato cinematografico di Italia, Austria, Svizzera e Germania. Un ruolo fondamentale nella promozione della localizzazione cinematografica è infine ricoperto, oltre che dalle nominate presenze ai festival, anche dalle relazioni pubbliche e dalla comunicazione online.

Un obiettivo a lungo termine della Film Fund & Commission dell’Alto Adige è quello di creare, in ambito provinciale, un’estesa infrastruttura del personale e dei servizi dedicati al settore audiovisivo. Ciò dovrebbe incrementare ulteriormente l’attrattiva dell’Alto Adige come location per le produzioni cinematografiche esterne, contribuendo, allo stesso tempo, alla crescita del prodotto interno lordo complessivo della provincia. Per raggiungere questo obiettivo di natura economica e per rendere spendibile il potenziale del settore audiovisivo altoatesino, la BLS si impegna, per mezzo di provvedimenti mirati, affinché la politica e l’economia, la cultura, il mondo della formazione e dell’aggiornamento professionale e il settore finanziario collaborino in maniera attiva e coordinata. Sulla base di una precisa strategia territoriale vengono acquisite e insediate aziende adatte alla location nonché avviati progetti di formazione e aggiornamento professionale. La Film Fund & Commission inoltre sostiene attivamente la creazione di coproduzioni transnazionali capaci di far sedere a un tavolo comune i rispettivi produttori e addetti ai lavori. Infine porta avanti lo sviluppo di progetti rivolti alle nuove generazioni e finalizzati allo scambio di conoscenze.

TAKE #6 105


Service FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Die drei Säulen der Filmförderung in Südtirol Le tre colonne del Film Fund in Alto Adige 1— Förderung der Produktion Finanziamento della produzione Im Rahmen der Produktionsförderung unterstützt die Südtiroler Filmförderung Produzenten, die ein Filmprojekt ganz oder teilweise in Südtirol produzieren, mit bis zu 50 % der Gesamtherstellungskosten, in Ausnahmefällen sogar mit bis zu 80 %. Die Höchstfördersumme beträgt 1,5 Mio. Euro pro Projekt. Selbstverständlich können diese Mittel mit anderen öffentlichen Förderungen kumuliert werden. Für einen erfolgreichen Antrag sollten insbesondere folgende Voraussetzungen erfüllt sein: Der Produzent sollte sich in angemessener Weise – auch in Form von Barmitteln – an der Herstellung der Produktion beteiligen, die Distribution des Projekts sollte gesichert sein und einzelne Finanzierungsbausteine im Finanzierungsplan sollten entweder schon bestätigt oder zumindest vertrauenswürdig in Aussicht gestellt sein. Aus einer detaillierten und branchenüblichen Kalkulation des Projekts muss klar hervorgehen, welche Ausgaben in Südtirol getätigt werden sollen. Der Einbezug von Südtiroler Filminfrastruktur und Personal sowie ein geplantes Engagement in Sachen „Ausbildung“ sind für eine positive Bewertung des Antrags unabdingbar. Mindestens 150 % der beantragten Fördersumme müssen in Südtirol ausgegeben werden. Unbedingt muss der Antrag vor dem ersten Drehtag der Produktion gestellt werden. Con il finanziamento della produzione, il Fondo altoatesino sostiene i produttori che realizzano del tutto o in parte un progetto cinematografico in Alto Adige, con un contributo massimo pari al 50% dei costi totali di realizzazione preventivati. In casi eccezionali il contributo può arrivare fino all’80%. L’importo massimo del finanzia­mento è pari a 1,5 milioni di euro per ogni progetto. Naturalmente questi fondi possono essere cumulati con altre forme di contributo pubblico. Per essere accolta, una richiesta di finanziamento deve soddisfare le seguenti condizioni: il produttore deve contribuire al finanziamento con un apporto adeguato di risorse finanziarie, anche sotto forma di contanti. La distribuzione del progetto deve già essere assicurata e particolari voci portanti del piano di finanziamento devono già essere confermate o, come minimo, essere state garantite da fonti degne di fiducia. Nel preventivo dettagliato secondo le modalità proprie del settore devono essere messe in evidenza le attività che saranno svolte in Alto Adige. Un coinvolgimento delle infrastrutture cinematografiche locali e del personale disponibile in Alto Adige, nonché la pianificazione di un impegno in materia di formazione, contribuiranno ad una positiva valutazione della domanda. Almeno il 150% del contributo richiesto deve essere speso in Alto Adige. La richiesta deve in ogni caso essere inderogabilmente presentata in data antecedente al primo giorno di riprese.

106 TAKE #6

2— Förderung der Projektentwicklung und Produktionsvorbereitung Finanziamento dello sviluppo di progetto e della pre-produzione Förderfähig in dieser Förderart sind vorbereitende Maßnahmen wie die Projektentwicklung und die Produktionsvorbereitung. Sofern zum Zeitpunkt der Antragsstellung noch kein ausgearbeitetes Drehbuch vorliegt, kann auch dessen Erstellung Gegenstand der Fördermaßnahme sein. In diesem Fall wird die Förderung in zwei Stufen eingeteilt: eine erste für die Erstellung des Drehbuchs sowie eine zweite für die weitere Projektentwicklung in der Produktionsvorbereitung. Die Gewährung der Fördermittel für die erste Stufe begründet keinen Anspruch auf die Bewilligung der Fördermittel der zweiten Stufe. Die Südtiroler Filmförderung unterstützt Antragsteller in dieser Förderart mit bis zu 70 % der Kosten, maximal jedoch mit 100.000 Euro. Mit diesem Förderinstrument werden ausschließlich Projekte gefördert, die einen kulturellen und/ oder im Zuge der Filmherstellung relevanten Bezug zu Südtirol haben, der sich über den Stoff, den Autor und Regisseur oder über beteiligte Filmschaffende definieren kann. Antragsteller reichen für diese Förderart mit ihrem Antrag unter anderem eine detaillierte Kostenkalkulation ein. In geeigneten Fällen kann die Förderung für die Entwicklung mehrerer Projekte erfolgen (Paketförderung). Antragsberechtigt sind Produzenten, die in besonderer Art und Weise zur Entwicklung des Filmstandortes Südtirol beitragen. Die Förderhöchstsumme beträgt hier 150.000 Euro. Questa forma di finanziamento è dedicata alle attività preparatorie quali lo sviluppo del progetto e la pre-produzione. Qualora, al momento in cui viene presentata la domanda, la sceneggiatura non sia stata ancora finalizzata, anche quest’ultima potrà essere fatta oggetto della richiesta di finanziamento. In questo caso il finanziamento avverrà in due fasi, la prima delle quali rivolta alla stesura della sceneggiatura e la seconda per la successiva fase di sviluppo e pre-produzione del progetto. La concessione di contributo per la prima fase non dà automaticamente accesso e diritto alla seconda fase del finanziamento. Il sostegno accordato dal Fondo provinciale andrà a coprire un massimo del 70% dei costi per un importo totale non superiore ai 100.000 euro. Questa modalità di finanziamento è riservata esclusivamente a progetti con un riferimento culturale diretto all’Alto Adige e/o abbiano un riferimento rilevante nella fase di realizzazione del progetto. Il riferimento può essere definito dal soggetto, dall'autore o regista o dal coinvolgimento di professionisti locali. I richiedenti dovranno allegare alla domanda un preventivo dettagliato dei costi di pre-produzione. In alcuni casi il finanziamento può essere accordato contemporaneamente a più progetti (pacchetto di finanziamenti). La richiesta può essere presentata da produttori i cui progetti contribuiscano in forma particolare allo sviluppo del territorio cinematografico altoatesino. Il finanziamento massimo ammonta a 150.000 euro.


Service 3— Nachwuchsförderung Sostegno ai giovani talenti Bei der Produktionsförderung von qualitativ hochwertigen Projekten, die in produzentischer und/oder kreativer Hinsicht sowie in Hinblick auf die Förderung Südtiroler Talents von herausragender Bedeutung für die Entwicklung des Filmstandorts sind, können insbesondere hinsichtlich der Höhe des Eigenanteils und der Eigenmittel, hinsichtlich der Anerkennung von Rückstellungen und Eigenleistungen sowie hinsichtlich einer Sender- bzw. Verleihbeteiligung Ausnahmen gemacht werden. Diese Ausnahmeregelungen gelten insbesondere für Erst- und Zweitfilme von Produzenten und Regisseuren, deren Gesamtherstellungskosten 900.000 Euro nicht überschreiten sollen. Der Zuschuss seitens der Südtiroler Filmförderung kann bis zu 150.000 Euro betragen. Für die geförderten Projekte soll mindestens eine erfolgreiche nationale Festivalauswertung möglich erscheinen. TV-Dokumentationen, die sich ausschließlich für eine lokale Verwertung eignen, sind von diesen Ausnahmeregelungen ausgenommen. Mit einem weiteren Instrument der Nachwuchsförderung können qualitativ hochwertige fiktionale Low-Budget-Produktionen mit Gesamtherstellungskosten von bis zu € 500.000, die in produzentischer und kreativer Hinsicht sowie in Hinblick auf die Förderung Südtiroler Talents von herausragender Bedeutung sind, mit maximal € 250.000 gefördert werden. Die Förderung erfolgt in jedem Fall unter der Bedingung, dass die Produktion in wesentlichen sowie von der Südtiroler Filmförderung definierten Positionen und Aufgabenbereichen durch branchenerfahrenen Experten begleitet und durchgeführt wird. Die Auswahl der Experten erfolgt in enger Abstimmung mit der Filmförderung bzw. aus einem von ihr zusammengestellten Expertenpool. In Ausnahmefällen kann sich die Leistung der Experten auch auf Elemente der Projektentwicklung beziehen. Die Förderung in dieser Kategorie ist auf den ersten und zweiten selbst produzierten Spielfilm der antragstellenden Produktionsfirma beschränkt. Pro Jahr können in dieser Kategorie maximal drei Projekte gefördert werden. Nell’ambito del sostegno alla produzione, per progetti di alta qualità che hanno rilevanza eccezionale per lo sviluppo dell’Alto Adige quale localizzazione per produzioni filmiche dal lato produttivo e/o creativo o per il sostegno di giovani talenti locali, sono ammesse deroghe per quanto riguarda la quota del produttore o le risorse finanziarie del produttore, per quanto riguarda l’approvazione di accantonamenti e dell'apporto diretto del produttore come anche per quanto riguarda conferme di distribuzione ed emittenti televisive. Queste deroghe sono valide innanzitutto per opere prime e seconde di produttori e registi, il cui costo non superi i 900.000 euro. In questo caso il finanziamento della BLS, di regola, non può superare i 150.000 euro. I progetti sovvenzionati devono avere potenziale di partecipazione ad un festival nazionale. Per documentari televisivi adatti unicamente ad uno sfruttamento locale, non sono ammesse queste deroghe. Una seconda variante di questa modalità di finanziamento ai giovani talenti permette il finanziamento della produzione di progetti low-budget di elevata qualità artistica con costi di produzione totali non superiori a 500.000 euro e che abbiano una rilevanza eccezionale da un punto di vista produttivo e/o creativo o in relazione al sostegno di giovani talenti locali. L’importo massimo del finanziamento ammonta in questo secondo caso a 250.000 euro. Il finanziamento viene accordato unicamente a condizione che la produzione sia affiancata e realizzata da esperti del settore in ruoli chiave e in ulteriori ruoli e ambiti definiti dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige. La selezione degli esperti avviene in stretto accordo con la Film Fund & Commission oppure a partire da un pool di esperti definiti dalla stessa. In casi eccezionali l’attività degli esperti può riguardare anche la fase di sviluppo del progetto. Il finanziamento in questa categoria è riservato alle opere di lungometraggio prime e seconde prodotte dalla casa di produzione richiedente. Annualmente possono essere finanziati al massimo tre progetti in questa categoria.

Das Südtiroler Fördermodell ist in seinem Aufbau und hinsichtlich der bei einer Beantragung einzureichenden Unterlagen an das Prozedere anderer europäischer Fördersysteme angelehnt. Die eingereichten Förderanträge werden anhand kultureller, inhaltlicher und wirtschaftlicher Kriterien evaluiert. Dabei werden insbesondere geplante Investitionen in Südtirol berücksichtigt. Ein zu erfüllender Territorialeffekt von mindestens 150 % der Fördersumme ist vorgesehen. Il modello di finanziamento proposto dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige è, nella sua struttura e nei termini della documentazione da presentare, accomunabile alle procedure adottate da altri sistemi di finanziamento europei. Le domande di finanziamento presentate vengono evaluate tenendo conto dei criteri culturali, di contenuto ed economici. A questo proposito vengono tenute particolarmente in considerazione le spese preventivate sul territorio altoatesino. È infatti richiesto il raggiungimento di un effetto territoriale di almeno il 150% del contributo concesso.

Förderung kurz und kompakt Il finanziamento in breve • • • • • • •

• • • • • • • •

Fördersumme 5 Millionen Euro für 2016 nicht zurückzuzahlender Zuschuss Kino- und Fernsehfilme/Serien/Dokumentarfilme Beantragbar unabhängig vom Firmensitz einer Produktionsfirma Produktionsförderung bis zu 1,5 Millionen Euro pro Projekt Projektentwicklungs- und Produktionsvorbereitungsförderung bis zu 100.000 Euro pro Projekt Paketförderung für Projektentwicklung und Produktionsvorbereitung mit bis zu 150.000 Euro für Produzenten, die in besonderer Art und Weise zur Entwicklung des Filmstandortes Südtirol beitragen Besondere Regelung für Nachwuchsproduktionen (Erst- und Zweitwerke) mit herausragender Bedeutung für den Filmstandort Südtirol drei Einreichtermine (Calls) pro Jahr Somma totale del fondo per le produzioni: 5 milioni di euro per il 2016 Contributo a fondo perduto Cinema/Film per la TV/Serie/Documentari Possibilità di finanziamento a prescindere dalla sede della casa di produzione Finanziamento alla produzione per un massimo di 1,5 milioni di euro per progetto Finanziamento alla pre-produzione e allo sviluppo di progetti fino a 100.000 euro a progetto Finanziamento a pacchetto per la pre-produzione e lo sviluppo di progetti fino a 150.000 euro per produttori che contribuiscano in forma particolare allo sviluppo del territorio cinematografico altoatesino Sostegno particolare per progetti di giovani talenti (opere prime e seconde) con particolare rilevanza per il territorio cinematografico altoatesino Tre scadenze all’anno per la presentazione delle domande TAKE #6 107


Service FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Von der Beantragung bis zur Auszahlung in sechs Schritten Dalla richiesta al pagamento in sei mosse

1

Obligatorisches Beratungsgespräch und Antragstellung online. Colloquio di consulenza obbligatorio e presentazione della domanda online.

3

4

2

Beurteilung des Projekts durch die Filmförderung und ein beratendes Expertengremium, Übermittlung der grundsätzlichen Förderzusage. Valutazione del progetto da parte della Film Fund & Commission e di un collegio consultivo di esperti.

Mit Schließung der Finanzierung und nach Prüfung der finalen Projektunterlagen durch die von der Förderung beauftragte Wirtschaftsprüfungsgesellschaft: einseitige Verpflichtungserklärung (Fördervertrag) mit definitiven Förderbedingungen. A chiusura budget e con avvenuta revisione della documenta­zione definitiva del progetto da parte di una società di revisione contabile incaricata dalla Film Fund & Commission: emissione di una dichiarazione di impegno unilaterale (contratto di finanziamento) con definizione delle condizioni per l’erogazione del contributo.

Je nach Projektfortschritt Abrufen der Förderraten. In base allo stato di avanzamento del progetto, erogazione delle relative rate del finanziamento.

6

Nach positiver Prüfung des Projekts erfolgt die Auszahlung der letzten Förderrate. Dopo un esame positivo del progetto, pagamento dell’ultima rata del finanziamento.

5

Nach Projektabschluss: Prüfung des Verwendungsnachweises (insbesondere auf Erfüllung des Territorialeffekts) durch die beauftragte Wirtschaftsprüfungsgesellschaft. A chiusura del progetto: verifica dei costi e della relativa rendiconta­zione di spese (con particolare attenzione al soddisfacimento dell’effetto territoriale) per mezzo di una società di revisione contabile.

108 TAKE #6


Service

Online-Antragstellung Richiesta online Auch 2016 haben Produktionsfirmen aus dem In- und Ausland die Möglichkeit, Anträge zur Unterstützung von Filmprojekten bei uns einzureichen. Bitte beachten Sie, dass die Antragstellung ausschließlich online erfolgen kann. Der Antrag kann jederzeit über unser Online-Portal erstellt werden. Wir berücksichtigen diesen dann grundsätzlich im Rahmen des nächsten Prüfungszeitfensters. Zugang zum Online-Portal erhalten Sie nur, wenn Sie mindestens sieben Werktage vor Ende des Einreichtermins ein Beratungsgespräch mit uns geführt haben. Dieses kann entweder telefonisch oder natürlich auch persönlich mit uns geführt werden. Alle Details zum Förderantrag finden Sie im Internet unter www.bls.info/film-location. Unter dieser Adresse finden Sie auch die Förderrichtlinien, Merkblätter, alle nötigen Formulare und den Zugang zum Online-Antrag. Anche nel 2016 le case di produzione italiane ed estere avranno la possibilità di presentarci domanda di finanziamento per progetti cinematografici e televisivi. Vi preghiamo di tenere conto del fatto che la presentazione della domanda può essere effettuata esclusivamente online. La richiesta può essere compilata in qualsiasi momento sul nostro sito web; le richieste inoltrate saranno esaminate di norma durante il successivo periodo di valutazione. Potrete accedere al portale online utilizzando una password che riceverete dopo aver avuto un colloquio di consulenza con noi almeno sette giorni lavorativi prima della successiva scadenza per la presentazione delle domande. Il colloquio può avvenire telefonicamente ma, naturalmente, anche personalmente con uno dei nostri consulenti. Tutti i dettagli sulle domande di finanziamento sono disponibili su internet alla pagina www.bls.info/film-location. Allo stesso indirizzo troverete anche i criteri di applicazione, le schede informative, tutti i moduli necessari e l’accesso per la presentazione online della domanda.

Kontakt für Erstberatung Contatti per una prima consulenza Alexia Demez Film Funding Consultant (production funding) T. +39 0471 094256 alexia.demez@idm-suedtirol.com Carmen Cian Film Funding Consultant (funding for local production companies & pre-production funding) T. +39 0471 094253 carmen.cian@idm-suedtirol.com

IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission Siemensstraße 19 / Via Siemens, 19 39100 Bozen / Bolzano T. +39 0471 094261 film@idm-suedtirol.com www.bls.info facebook: blsfilmlocation

CALLS 2016: Call #1 – 27.01.2016 Call #2 – 04.05.2016 Call #3 – 28.09.2016

Ein Antrag auf Produktionsförderung muss unter anderem folgende Unterlagen umfassen: Una domanda di finanziamento della produzione deve, tra l’altro, includere i seguenti materiali:

• das Drehbuch • eine kurze Zusammenfassung des Inhaltes • eine detaillierte Kalkulation des Projekts und der geplanten Ausgaben in Südtirol • einen Finanzierungsplan mit Finanzierungsnachweisen • den Nachweis zum Erwerb der Verfilmungsrechte • eine Liste mit dem geplanten Team und der geplanten Besetzung (inkl. lokale Dienstleister und Filmschaffende) • Informationen zur geplanten Verwertung bzw. die schon vorhandenen Verwertungsverträge. Um eine Kinoproduktion fördern zu können, benötigen wir in der Regel einen Verleih-Vertrag. Gleiches gilt für einen Lizenzvertrag, wenn Sie die Förderung einer Fernsehproduktion beantragen. • la sceneggiatura • un breve riassunto dei contenuti • un preventivo dettagliato del progetto e delle spese previste in Alto Adige • un piano di finanziamento con le attestazioni dei contributi al finanziamento • il certificato di acquisizione dei diritti di ripresa • una lista che elenchi lo staff e il cast previsto (inclusi fornitori di servizi e professionisti locali) • informazioni sulle forme di sfruttamento e di distribuzione dell’opera previste, insieme ai contratti di commercializzazione già stipulati in precedenza e ancora attivi. Per finanziare una produzione cinematografica necessitiamo di un contratto di distribuzione. Lo stesso vale per un contratto di licenza nel caso venga richiesto un finanziamento per una produzione televisiva.

English text on page 110

TAKE #6 109


Service FUNDING & APPLICATION FACTS

Film Fund & Commission Structure, Mandate and Goals The Film Fund & Commission has served as a financial backer and service partner for film productions since 2010. The stated goal is to raise South Tyrol’s profile as a film location and to support funding for film projects that are realised wholly or partly in South Tyrol. The focus of the film funding is mainly economic. The instrument of film funding is designed to encourage investments in the province that contribute to the development and strengthening of the film infrastructure. Due to the geographical location of the province and the attendant bilingualism, the Film Fund looks beyond borders as a matter of course and seeks to create an interface between the four film markets of Italy, Austria, Switzerland and Germany. The Film Fund thus places special focus on promoting co-productions between these countries. In addition, it tries to encourage and strengthen professional exchange and mutual understanding of prevailing production and financing conditions.

The Mandate of the Film Fund is divided into four areas 1. Film Promotion & Financing Resources offered by South Tyrol’s Film Fund support film and television projects. There is a total of 5 million euros available in 2016, as there was in previous years. Production companies that apply have the potential to receive these monies regardless of their geographical location. The Film Fund coaches and advises the producers during the entire application and grant process: from the initial consultation about the application process to the conveyance of the committed monies, and from review of the project’s process to payment of the grant instalments. The Film Fund has developed a standardised online procedure for monitoring the application and project. By now, this process goes up to the point of funding approval. The Film Fund evaluates the submitted projects with support from a committee of experts and then recommends to the South Tyrol Province Government that specific productions be funded.

2. Production & Location Services With a qualified team of motivated employees, the Film Fund provides filmmakers with advice and assistance during the planning and realisation of productions in South Tyrol. It offers practical support for individual location scouting and recruitment, initial advice about the general legal and tax conditions

110 TAKE #6

for a film production in Italy, and assistance in obtaining filming permits and many other matters. The Film Fund also provides interested filmmakers with a comprehensive location database, organises and leads location tours, and has an online business directory of South Tyrol-based service providers for the film industry. All services are generally offered in both the Italian and German languages; they are, of course, also available in English.

3. Location Marketing To increase South Tyrol’s profile as a film location, the Film Fund presents the region at key industry events for the target markets of Italy, Austria and Germany, including the Berlinale and its European Film Market and the Rome International Film Festival. Participation in the largest European film market, the Marché de Film, is of strategic importance and takes place concurrently with the Cannes Film Festival and smaller events in Munich and Venice. These market presences are used for personal consultations with prospective applicants and other interested parties, to maintain and further develop the international network, and to strengthen South Tyrol’s position as a platform for the film industries of Italy, Austria, Switzerland and Germany. Events, PR, media relations, and online communications all play a prominent role in marketing the film location, as is typical in the film industry.

4. Location Development A long-term goal of South Tyrol’s Film Fund is to create an efficient personnel and services infrastructure in the province’s audiovisual sector. It also aims to further increase the attractiveness of the province as a location for external film productions and contribute to the overall economic value in the region. In order to achieve these economic goals and to maximise the potential of the sector for South Tyrol as a film location, BLS provides the appropriate measures to ensure that policy, the overall economy, the culture sector, the education and continuing education sector, and the financial sector all work together. Based on a precise development strategy for the location, suitable companies are acquired and settled in the province; continuing support is offered through training and professional education projects. These measures include, for example, the establishment and development of alternative forms of financing for film productions, which are currently well funded through the national model of external tax credits. BLS also actively supports the formation of transnational co-productions by bringing respective producers and filmmakers to the table, and promotes the development of nascent projects and projects that transfer knowledge.


Service

Three Types of Financial Support are offered Funding Basics South Tyrol’s subsidy model is similar to other European funding systems both in structure and in terms of the documents required to apply. The Film Fund evaluates the grant applications it receives based on three criteria: culture, content, and profitability. The extent of financial investment a given project will be making in South Tyrol weighs heavily in the funding decision. An economic regional effect of at least 150% of the funding amount is stipulated. Production companies can apply for funding regardless of their location. It is not required that shooting of the film has already commenced when the application is submitted. Funding is in the form of a grant: a subsidised production is not required to repay monies even in the case of a commercial success. • • • • • •

Total funding budget 5 million euros for 2016 Non-repayable grant Cinema / TV movies / series / documentaries Productions can apply for funding regardless of their location Production funding up to. 1.5 million € per project Pre-production and development funding of up to 100,000 € per project • Slate Funding for pre-production and development of up to 150,000 € for producers who contribute to the development of South Tyrol as a film location in a meaningful way • Special regulations for young filmmakers (first and second feature productions) with a particular relevance to the film location • Three deadlines (calls) per year

1. Production Funding Production Funding subsidises producers who realise a film project, at least partially, in South Tyrol. In this funding category, up to 50% of the total estimated production costs may be covered, and in some cases, even up to 80%. The maximum grant amount is € 1.5 million per project. Of course, these funds can be combined with other public grants. A successful application will meet the following requirements: The producer should make a reasonable investment, at least part of which is in the form of cash, into production; distribution of the project should be secured; and the individual financing components of the financing plan should either be confirmed or at least be reliably expected. A detailed cost estimate, which complies with industry standards, must be supplied and must outline clearly which expenditures are to be made in South Tyrol. The integration of South Tyrol’s film infrastructure, local production staff, and planned involvement in training are vital for a positive assessment of the application. At least 150 % of the funding amount has to be spent in South Tyrol. The application must be made before actual shooting commences.

2. Development and Pre-Production Funding This type of grant is available in support of preparatory measures such as project development and pre-production in the narrower sense. If at the moment of requesting the grant the script has not yet been finalized, its development may be subsidized as well. In that case, the grant will be divided into two steps: one for the development of the script and a second one for further project development and pre-production. The granting of funds for the first step does not guarantee further grants for the second step. BLS supports applicants with up to 70% of costs, to a maximum of 100,000 euro. Pre-production funding is given only to projects that have a direct cultural reference or production relevance to South Tyrol. This relevance can be defined by the content of the film itself or by participating filmmakers, especially the producer, the screenwriter or director, or local film professionals. Applicants must submit, among other things, detailed pre-production cost estimates. In some cases, funds may be granted for the development of more than one project at once (slate funding) for the requesting production company. This type of grant may be requested by producers who contribute to the development of South Tyrol as a film location in a meaningful way. The maximum grant sum in this case is 150,000 euro.

3. Funding for Young Filmmakers Within Production Funding, high-quality projects which have special relevance to the development of South Tyrol as a film location, either as a result of their production process or their creative characteristics, or by supporting young local filmmaking talent, can be exempted from regulations such as: minimum amount of the producer’s fee or the producer’s financial resources; approval of accruals and contributions; distribution agreements for cinema or television. These exemptions are reserved for producers’ and directors’ first and second feature films, where the total production cost may not exceed 900,000 euros. Funding by the Film Fund & Commission may not exceed 150,000 euros. Projects eligible for funding should demonstrate that at least one participation at a major national festival is possible. These exemptions do not apply to tv documentaries suitable only for local distribution. A further grant type for young filmmakers is available for high-quality, low-budget works of fiction whose production costs do not exceed 500,000 euro and which contribute to the development of local talent in a meaningful way, either as a result of their production process or their creative characteristics. The maximum grant in this case is 250,000 euro. Funding is granted under the condition that key positions (and/or positions defined by the Film Fund & Commission) are advised by, or staffed by, experienced filmmakers. These filmmakers will be selected in close collaboration with the Film Fund & Commission or from a pool of experts assembled by the Film Fund. In some cases the experts' contribution may refer to parts of the project development work. This type of grant is limited to first and second self-produced feature films. Each year, a maximum of three projects may be funded through this grant.

TAKE #6 111


Service

The process from application to payment is generally as follows 1. 2.

3.

4. 5.

6.

Mandatory consultation and online application Evaluation of the project by the Film Fund and its advisory panel of experts Basic funding approval (after six to seven weeks) After the closing of financing and after examination of the final project documents by an auditing firm appointed by the Film Fund: formalising of the funding approval in what is called a Unilateral Funding Obligation, in which the definitive conditions for funding the project are stated. Depending on the progress of the project, request of a funding instalment from the Film Fund On completion of the project: checking of invoices and documentation of payments (especially regarding fulfilment of regional effects) by an auditing firm appointed by the Film Fund The last funding instalment will be paid out only after the project has been given a positive assessment

The Grant Application In 2016, production companies from South Tyrol and abroad will have further opportunity to apply to us for financial support of their film projects. Please note that applications may only be made online. You can fill out an application at any time via our online portal. We generally evaluate submitted applications during the subsequent review period. You can obtain access to the online portal only if you have had a consultation interview with us at least seven days before the given submission deadline. This can be done over the telephone, but you are welcome to meet with us in person if you prefer, of course. Detailed information about grant proposals is available online at www.bls.info/ film-location. You will also find funding guidelines, fact sheets, all necessary forms, and access to the online application at this web address.

112 TAKE #6

2016 CALLS: Call #1 – 27.01.2016 Call #2 – 04.05.2016 Call #3 – 28.09.2016 A request for production funding must include, at least, the following elements: • Screenplay • A brief summary of the project’s subject matter • A detailed cost estimate of the project and the planned expenditure in South Tyrol • A financing plan, with proof of funding • Proof that you own the film rights • A list of the proposed production staff and casting plans Information about planned utilisation and/or existing utilisation agreements • In order to fund a theatrical release film, we usually need a valid distribution contract. The same applies for a licence agreement, if you apply for funding of a television production. In very exceptional cases, we can also accept LOIs.

Contact us for initial consultation: Alexia Demez Film Funding Consultant (production funding) T. +39 0471 094256 alexia.demez@idm-suedtirol.com Carmen Cian Film Funding Consultant (funding for local production companies & pre-production funding) T. +39 0471 094253 carmen.cian@idm-suedtirol.com

IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission Siemensstraße 19 / Via Siemens, 19 39100 Bozen / Bolzano T. +39 0471 094261 film@idm-suedtirol.com www.bls.info facebook: blsfilmlocation


ZeLIG School for Documentary Television and New Media Bolzano/Bozen The Film School in South Tyrol – Italy ZeLIG is an international training institution based in Bolzano, offering a three-year specific training in documentary film, with majors in directing, camera and editing. ZeLIG’s teaching staff are active professionals from all over the world who come to Bolzano for one or more weeks of lectures, bringing the most relevant and up-to-date working methods in the documentary industry to the school. ZeLIG’s training aim to prepare students for the job markets of tomorrow, providing them with the tools for a quick and easy entry into the professional world. An important part of ZeLIG’s mission is its creative focus on a multi-lingual and multi-cultural tradition, and for this reason classes are conducted in English, Italian or German. More information about the new call for application for the 3-years cycle 2016–2019 are available on www.zeligfilm.it T +39 0471 977930 info@zeligfilm.it www.zeligfilm.it

ESoDoc European Social Documentary The training initiative for documentary and cross-media projects with social impact ESoDoc is the training initiative for cross-thinkers and media professionals, who want to use the power of media to encourage social change. ESoDoc offers three intense one-week residential sessions held over a period of six months, combined with extended online sessions for project tutoring, international coproduction and networking with festivals and other market events. With the support of top-rated international professionals, participants will learn how to engage audiences across different platforms and maximise the outreach and impact of their project. ESoDoc is promoted by ZeLIG and supported by EU’s MEDIA Programme. www.esodoc.eu

With the support of:

With the support of:


Service

Immer für Sie da Sempre a vostra disposizione Das Jahr 2016 ist für die Südtiroler Filmförderung ein Jahr der Veränderung. Was sich nicht ändert, sind die Ansprechpartner innerhalb eines eingespielten Teams. Il 2016 per il Fondo altoatesino alle produzioni è un anno di cambiamenti. Non cambiano, invece, le persone di riferimento all’interno di una squadra affiatata.

Carmen Cian

Alexia Demez

Head of Film Fund & Commission

Film Funding Consultant & Location Development Manager

Film Funding Consultant & Assistant to the Head of Department

Armin Huber

Christiana Wertz

114 TAKE #6


Service

Marion Wagner

Birgit Oberkofler

Roberta Decarli

Film Funding Consultant

Film Location Development Manager

Film Commissioner & Location Development Manager

Barbara Weithaler

Sara Valduga

PR Project Manager & Film Commissioner

PR Project Manager

Kontakt Contatti IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission Siemensstraße 19 / Via Siemens, 19 39100 Bozen / Bolzano T. +39 0471 094261 film@idm-suedtirol.com www.bls.info/film-location

TAKE #6 115


Service FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Geförderte Filme 2015 Produzioni finanziate nel 2015 CALL #1 2015

CALL #2 2015

Eva dorme (Eva schläft) Italy 40.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Mediaart Production (IT) Coproduction: Prisma Film (AT) Director: Edoardo Winspeare Script: Edoardo Winspeare, Alessandro Valenti, Robert Buschwenter

Tensione superficiale Italy 25.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Ombre Rosse Film Production (IT) Coproduction: Chic Films (FR) Director: Giovanni Aloi Script: Giovanni Aloi, Niccolò Galbiati

Das Geheimnis der Bergkräuter Italy 60.000 € TV Documentary Production: Miramonte Film (IT) Coproduction: Wurzinger Filmproduktion (AT) Director: Wilma Pradetto, Veronika Kaserer Script: Wilma Pradetto, Veronika Kaserer

Showtime Germany 30.000 € Theatrical Motion Picture/Family Entertainment Production: Südhang Films (DE) Coproduction: Echo Film (IT) Script: Milica Živanovic, Matthias Nerlich

Die Einsiedler Germany 320.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Zischlermann Filmproduktion (DE) Coproduction: Golden Girls Filmproduktion & Filmservices (AT) Director: Ronny Trocker Script: Ronny Trocker, Rolando Grumt Suárez, Kurt Lanthaler Three Peaks Italy 350.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Echo Film (IT) Coproduction: Rohfilm (DE) Director: Jan Zabeil Script: Jan Zabeil Maikäfer flieg! Austria 550.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: KGP Kranzelbinder Gabriele Production (AT) Director: Mirjam Unger Script: Mirjam Unger, Sandra Bohle

116 TAKE #6

RIAFN! Germany 14.000 € Theatrical Documentary Production: Petrolio Film (DE) Director: Hannes Lang Script: Hannes Lang, Mareike Wegener In my Room Italy 300.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Echo Film (IT) Coproduction: Pandora Film (DE) Director: Ulrich Köhler Script: Ulrich Köhler Il Vicino Italy 150.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Tempesta Film (IT) Coproduction: Amka Films Productions (CH) Director: Klaudia Reynicke Script: Klaudia Reynicke, Tianna Majumdar-Langham

Die fünfte Himmelsrichtung Italy 40.000 € TV Documentary Production: Miramonte Film (IT) Coproduction: Körner Prinoth (DE) Director: Martin Prinoth Script: Martin Prinoth Burg Schreckenstein Germany 500.000 € Theatrical Motion Picture/Family Entertainment Production: Roxy Film (DE) Coproduction: Violet Pictures (DE), Tele München Fernseh- und Produktionsgesellschaft (DE) Director: Ralf Huettner Script: Christian Limmer Bruno, Chef de Police Germany 300.000 € TV Series/Crime Production: Memento Film Berlin (DE) Coproduction: Palatin Media (DE), Delphi Medien (DE) Director: Züli Aladag Script: Fred Breinersdorfer, Katja Röder Portus Mundi Germany 60.000 € TV Documentary Production: Elemag Pictures (DE) Director: Andreas Pichler Script: Andreas Pichler Auf den Schienen des Doppeladlers 3 Austria 12.000 € TV Documentary Production: Gernot Stadler Filmproduktion (AT) Director: Björn Kölz, Gernot Stadler Script: Björn Kölz


Service Produktionsförderung / Finanziamento della produzione Förderung der Produktionsvorbereitung / Finanziamento della pre-produzione Länderangaben entsprechen der Produktionsfirma, die als Produzent bzw. Koproduzent von der Südtiroler Filmförderung unterstützt wurde. Le indicazioni delle nazioni corrispondono alla casa di produzione (come produttore principale o coproduttore) che ha ottenuto un finanziamento dal fondo altoatesino.

CALL #3 2015 Iceman – Rache (Iceman – Vendetta) Italy 560.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Echo Film (IT) Coproduction: Port au Prince Film & Kultur Produktion (DE) Director: Felix Randau Script: Felix Randau Hexe Lillis eingesacktes Weihnachtsfest Germany 490.000 € Theatrical Motion Picture/Family Entertainment Production: Blue Eyes Fiction (DE) Coproduction: Trixter (DE), Dor Film (AT), Be-Films (BE) Director: Florian Baxmeyer Script: Gerrit Hermans

Children of the Night Italy 400.000 € Theatrical Motion Picture/Drama Production: Vivo Film (IT) Coproduction: R&C Produzioni (IT), Ventura Film (CH) Director: Andrea De Sica Script: Andrea De Sica, Mariano Di Nardo Das versunkene Dorf (Il paese sommerso) Italy 35.000 € TV Documentary Production: Albolina Film (IT) Director: Georg Lembergh Script: Hansjörg Stecher

Luis Trenker – Ein Mann und seine Legenden Austria 25.000 € TV Documentary Production: Epo Film (AT) Director: Karin Duregger Script: Karin Duregger Tris Italy 25.000 € TV series/Drama Production: Echo Film (IT) Coproduction: Kundschafter Filmproduktion (DE) Script: Jan Zabeil, Fabian Möhrke, Andrea Leanza

TAKE #6 117


Service PRODUKTIONEN IN SÜDTIROL RIPRESE IN ALTO ADIGE

Im Jahr 2015 hat die BLS 28 Projekte betreut: komische und dramatische Erzählungen, wahre Begebenheiten, spannende Porträts und beeindruckende Dokumentationen. Nel 2015 la BLS ha assistito 28 progetti, dando spazio a storie tragiche e comiche, a vicende reali, a intensi ritratti e a documentari di grande impatto.

Federico Vagliati

Abgedreht Ciak... si gira!

1

1

Fräulein Theatrical Motion Picture / Comedy Italy Regina ist ein echtes „Fräulein“: Sie hat weder Ehemann noch Kinder, ist nach außen stark, sarkastisch und stur. Sie lebt mit ihrem Huhn in ihrem heruntergekommenen, längst geschlossenen Hotel und scheint im Alltagstrott gefangen. Bis ein Sonnensturm vorhergesagt wird und der 60-jährige Tourist Walter Bonelli auftaucht – und darauf besteht, in ihrem Hotel unterzukommen. Regina è una vera e propria “Fräulein”, una “signorina”: non ha figli né marito e dà l’impressione di essere una donna forte, sarcastica e testarda. Vive in compagnia di una gallina nel suo albergo fatiscente e chiuso da anni, e sembra ormai imprigionata nella sua eccentrica quotidianità. Tutto cambia quando viene annunciata una tempesta solare e, all’improvviso, fa la sua comparsa Walter Bonelli, un turista sessantenne che vuole a tutti i costi soggiornare nell’albergo della donna. Production: Tempesta (IT) Director: Caterina Carone Script: Caterina Carone Shooting Days in South Tyrol: 42

118 TAKE #6


2

Fischer Film

Gebr. Beetz Filmproduktion

Service

3

2

3

4

Wir, Geiseln der SS

Attack of the Lederhosenzombies

Monte

TV Documentary Germany Kurz vor Ende des Zweiten Weltkriegs werden die 135 wichtigsten Häftlinge des NS-Regimes in die Alpen gebracht: Familien der Hitler-Attentäter und Prominente aus Adel, Klerus, Politik und Militär sollen bei den Verhandlungen mit den Alliierten nützlich sein. Die Gefangenen schaffen es, einen Hilferuf abzusetzen – und plötzlich stehen sich SS- und Wehrmachtssoldaten waffenstarrend gegenüber. Poco prima della fine della seconda guerra mondiale i 135 detenuti più importanti del regime nazista vengono condotti nelle Alpi: sono i familiari degli attentatori di Hitler così come esponenti della nobiltà, del clero, della politica e dell’esercito che dovranno essere utilizzati nelle trattative con gli alleati. Ma i prigionieri riescono a lanciare un grido d’aiuto. E all’improvviso i soldati delle SS e della Wehrmacht si ritrovano con i fucili assurdamente puntati gli uni contro agli altri. Production: Gebrueder Beetz Filmproduktion (DE) Director: Christian Frey, Carsten Gutschmidt Script: Christian Frey Shooting Days in South Tyrol: 1 (+5 in 2014)

Theatrical Motion Picture / HorrorComedy Austria Der Direktor eines abgelegenen Skiresorts startet ein Experiment für die künstliche Schneeproduktion – und löst dabei aus Versehen eine Invasion volksmusikbegeisterter Zombies aus. Mittendrin ist der ehemalige Snowboard-Profi Steve, der als einziger den Kampf gegen die blutrünstigen Kreaturen gewinnen kann. Il direttore di un’isolata stazione sciistica avvia un esperimento per la produzione di neve artificiale… e per errore scatena un’invasione di zombie appassionati di musica folk! Nella vicenda è coinvolto anche Steve, ex campione di snowboard: l’unico in grado di combattere contro le sanguinarie creature. Production: Fischer Film (AT) Director: Dominik Hartl Script: Dominik Hartl Shooting Days in South Tyrol: 33

Theatrical Motion Picture / Drama Italy Agostino lebt mit seiner Familie in einem halb verlassenen Dorf am Fuße eines Berges, der keine Sonnenstrahlen auf sein karges Ackerland dringen lässt. Auf einem alten Schubkarren bringt Agostino die wenigen Erträge ins Nachbardorf, aber niemand will sie kaufen. Eines Tages beschließt er, auf den Berg zu klettern und seine Spitze herunterzuschlagen, um der Sonne den Weg frei zu machen. Agostino vive con la sua famiglia in un paesino quasi abbandonato ai piedi di una montagna che non lascia penetrare i raggi del sole. I suoi aridi campi sono perennemente in ombra. Con una vecchia carriola l’uomo porta i magri frutti della sua terra nel paese vicino, ma nessuno li vuole comprare. Un giorno Agostino decide di salire sulla montagna e di tagliarne la cima per permettere al sole di raggiungere il suo villaggio. Production: Zivago Media (IT) Co-Production: Citrullo International (IT), Cineric (USA) Director: Amir Naderi Script: Amir Naderi Shooting Days in South Tyrol: 25

TAKE #6 119


5

Wild Art Film

ARD Degeto/Marco Nagel

Service

8

5

6

7

Kripo Bozen 2 („Jackpot“) + 3 („Geplatzter Traum“)

Die Einsiedler

Correspondence

Theatrical Motion Picture / Drama Germany

Theatrical Motion Picture / Drama Italy

Der Mittdreißiger Albert ist auf einem abgelegenen Bergbauernhof aufgewachsen. Seine Mutter Marianne zieht immer noch die Fäden in seinem Leben und schickt ihn zum Arbeiten ins Tal. Als sein Vater Rudl tödlich verunglückt, befürchtet Marianne, dass Albert auf den Hof zurückkehren wird. Kurzerhand verheimlicht sie Rudls Tod und vergräbt seine Leiche am Berg. Albert, ultratrentenne, è cresciuto in un isolato maso di montagna. La madre Marianne, che dirige ancora la vita del figlio, lo manda a lavorare in valle. Quando il padre Rudl muore in circostanze tragiche, Marianne teme che il figlio voglia tornare al maso. Per impedirlo cela a tutti la morte del marito e ne seppellisce il cadavere in montagna.

Die Studentin Amy arbeitet in ihrer Freizeit als Stuntfrau. Was wie eine unnötige Leidenschaft für das Risiko wirkt, ist vielmehr eine Besessenheit, den eigenen Schmerz zu unterdrücken. Als sie sich in ihren Professor für Astrophysik verliebt, gibt dieser ihr die Sicherheit wieder, die ihr fehlt – bis er plötzlich aus ihrem Leben verschwindet. Amy studia all’università e nel tempo libero lavora come stuntwoman. La sua scelta, che può apparire come un’assurda passione per il pericolo, nasce in realtà dall’ossessivo bisogno di soffocare un dolore. Sarà il professore di astrofisica di cui Amy si innamora a restituire alla ragazza la sicurezza che le mancava… prima di sparire improvvisamente dalla sua vita.

Production: Zischlermann Filmproduktion (DE) Co-Production: Golden Girls Filmproduktion & Filmservices (AT) Director: Ronny Trocker Script: Ronny Trocker, Rolando Grumt Suárez, Kurt Lanthaler Shooting Days in South Tyrol: 28

Production: Paco Cinematografica (IT) Director: Giuseppe Tornatore Script: Giuseppe Tornatore Shooting Days in South Tyrol: 20

TV Series / Crime Germany Kommissarin Sonja Schwarz hat sich noch immer nicht ganz in Südtirol eingelebt und schon muss sie zwei weitere spannende Fälle in ihrer neuen Heimat aufklären. Daneben gewährt die lang ersehnte Auflösung des Kriminalfalls aus Kripo Bozen 1 Einblicke in das Privatleben der unabhängigen Kommissarin und in die geheimnisvolle Vergangenheit ihres Ehemannes Thomas. Alla commissaria Sonja Schwarz, che non si è ancora ambientata del tutto dopo essersi trasferita in Alto Adige, vengono affidati due nuovi avvincenti casi. Contemporaneamente, l’attesissima soluzione del caso della prima puntata di Kripo Bozen aprirà anche squarci nella vita privata della commissaria e nel misterioso passato di suo marito Thomas. Production: JoJo Film- und Fernsehproduktion (DE) Director: Thorsten Näter Script: Jürgen Werner Shooting Days in South Tyrol: 46

120 TAKE #6


Amour Fou

Service

10

8

9

10

Freud intim

Burg Schreckenstein

TV Documentary Austria

Theatrical Motion Picture / Family Entertainment Germany

Die Nacht der tausend Stunden

Anhand privater und beruflicher Briefwechsel, die Sigmund Freuds Tochter Anna durchforstet, wird in diesem Film ein neues Bild vom bekannten Psychoanalytiker gezeichnet: Er erscheint als ehrgeiziger und leidenschaftlicher Mann, Vater und Erforscher der Psyche. In einem spannenden Porträt zeigt David Teboul Sigmund Freud, wie man ihn noch nie gesehen hat. Basato su carteggi professionali e privati di Sigmund Freud curati dalla figlia Anna, il film restituisce una nuova immagine del “padre della psicoanalisi”, facendo emergere la natura appassionata e ambiziosa che caratterizzò il Freud uomo, padre e indagatore della psiche. Nel suo avvincente ritratto, David Teboul mostra Sigmund Freud come non l’avevamo mai visto. Production: Wild Art Film (AT) Co-Production: Les Films d’ici (FR) Director: David Teboul Script: Ebba Sinzinger Shooting Days in South Tyrol: 1

Nachdem der elfjährige Stephan auf seiner Schule gemobbt wurde, wechselt er auf das Internat Burg Schreckenstein. Schnell merkt er, dass er auf einer ganz besonderen Schule gelandet ist: Die altehrwürdigen Gemäuer zeugen von den Rittern, die hier einst hausten, und ihren Abenteuern. Und dank seiner Mitschüler erfährt Stephan zum ersten Mal, was Freundschaft bedeutet. Stephan ha undici anni e per sottrarsi alle cattiverie dei compagni di scuola si trasferisce nel collegio di Castel Schreckenstein. Qui intuisce subito di essere capitato in una scuola molto particolare: le antiche mura narrano ancora le vicende e le avventure dei cavalieri che un tempo vi abitavano. E grazie ai nuovi compagni, Stephan scoprirà finalmente l’amicizia vera. Production: Roxy Film (DE) Co-Production: Violet Pictures (DE) Director: Ralf Huettner Script: Christian Limmer Shooting Days in South Tyrol: 28

Theatrical Motion Picture / Dramedy Austria Philip Ullich hat gerade das Familienunternehmen übernommen, als plötzlich seine verstorbenen Vorfahren auferstehen und sich ordentlich einmischen. Philip muss nicht nur um das Unternehmen kämpfen, sondern verliebt sich auch noch in seine Tante Renate, die vor 70 Jahren gestorben ist. Und schließlich wird in dieser Nacht ein streng gehütetes Familiengeheimnis gelüftet. Philip Ullich ha appena rilevato l’azienda di famiglia, quando d’improvviso una notte i suoi antenati ritornano in vita e cominciano a immischiarsi nei suoi affari. Philip non solo dovrà combattere per salvare l’azienda, ma finirà anche per innamorarsi di Renate, la zia morta settant’anni prima. In questa notte verrà infine svelato un segreto di famiglia custodito gelosamente per generazioni. Production: Amour Fou Vienna (AT) Co-Production: Amour Fou Luxemburg (LUX), KeyFilm (NL), Golden Girls Filmproduktion (AT) Director: Virgil Widrich Script: Virgil Widrich Shooting Days in South Tyrol: 3

TAKE #6 121


Sebastian Geyer

Hubert Mican

Service

11

12

11

12

13

Lou Andreas-Salomé

Prinzessin Maleen

Schweinskopf al dente

Theatrical Motion Picture / Drama, Biopic Germany

TV Movie / Fairytale Germany

TV Movie / Crime, Comedy Germany

Das Drama über das Leben der Schriftstellerin und Psychoanalytikerin Lou Andreas-Salomé erzählt die Geschichte einer hochbegabten und charakterstarken, emanzipierten Frau, die sich in einer von Männern dominierten Gesellschaft – entgegen aller Zwänge und Normen ihrer Zeit – ihren eigenen Weg bahnte. Il film drammatico sulla vita della scrittrice e psicoanalista Lou Andreas-Salomé narra le vicende di una donna forte, emancipata e di grande talento che, in una società dominata dagli uomini, riesce a opporsi con successo a tutte le costrizioni e le norme dell’epoca.

Prinzessin Maleen ist unsterblich in den Landgrafen Konrad verliebt. Doch ihr Vater will sie mit dem Marschall Raimund verheiraten; als sie sich weigert, sperrt er sie in einen Turm. Sieben Jahre später gelingt ihr die Flucht. Doch Konrad, der sie für tot hält, plant gerade seine Hochzeit mit der bösen Walpurga. Maleen gelangt unerkannt an seinen Hof und beginnt dort als Magd zu arbeiten. Walpurga schmiedet derweil einen finsteren Plan … La principessa Maleen è perdutamente innamorata del conte Konrad. Il padre vuole però darla in sposa al maresciallo Raimund. Quando la giovane si oppone alle nozze, il padre la rinchiude in una torre, da cui Maleen riuscirà a fuggire solo sette anni dopo. Nel frattempo Konrad, che la crede morta, si sta apprestando a sposare la perfida Walpurga. Maleen si introduce in incognito a corte dove inizia a lavorare come serva. Walpurga continua intanto a tramare i suoi oscuri piani…

Provinzpolizist Franz hat Liebeskummer, denn seine Freundin Susi ist nach Italien abgehauen. Sein Vater und die rüstige Oma planen einen Trip in den Süden, um sie zurückzuholen. Dabei hat Franz noch ganz andere Sorgen: Nachdem sein Chef einen Schweinskopf in seinem Bett gefunden hat, erklärt er Franz zu seiner persönlichen Leibwache. Franz, poliziotto di provincia, soffre per amore della fidanzata Susi che l’ha lasciato per andarsene in Italia. Il padre e l’arzilla nonna di Franz stanno già facendo le valigie per andare a riprendere la ragazza. Franz ha però anche altre preoccupazioni: il suo superiore ha trovato una testa di maiale morto nel letto e l’ha appena nominato sua guardia del corpo.

Production: Avanti Media Fiction (DE) Co-Production: KGP Kranzelbinder Gabriele Production (AT), Tempest Film (DE) Director: Cordula Kablitz-Post Script: Cordula Kablitz-Post, Susanne Hertel Shooting Days in South Tyrol: 10

Production: TV 60 (DE) Director: Matthias Steurer Script: Su Turhan Shooting Days in South Tyrol: 10

122 TAKE #6

Production: Constantin Film (DE) Director: Ed Herzog Script: Stefan Betz Shooting Days in South Tyrol: 1


14

francesca casciarri/calias photo

KGP

Service

15

14

15

16

Maikäfer flieg!

Caffè

Theatrical Motion Picture / Drama Austria

Theatrical Motion Picture / Drama Italy

Universum History „Tirol – Geteilte Heimat“

Wien, 1945. Der Film zeigt eine völlig zerstörte Welt, gesehen durch die unschuldigen Kinderaugen der neunjährigen Christine. Ausgebombt und mittellos kommt sie mit ihrer Familie in einer Villa am Stadtrand unter. Nach der Kapitulation deutscher Soldaten quartieren sich die Russen im Haus ein. Alle fürchten sich vor ihnen. Alle, nur Christine nicht. Vienna 1945. Il film rivela la distruzione della guerra attraverso lo sguardo innocente di Christine, una bambina di nove anni. Christine e la sua famiglia hanno perso tutto e trovano rifugio in una villa di periferia. Dopo la capitolazione dell’esercito tedesco alcuni soldati russi si insediano in casa. Tutti temono i nuovi occupanti... tutti, tranne Christine.

Kaffee ist heutzutage nach Erdöl einer der wichtigsten Rohstoffe. Mehr noch: Kaffeekonsum ist zum Statussymbol geworden. Verbunden durch das Thema „Kaffee“ erzählt dieser Film drei sehr unterschiedliche Geschichten in Italien, Großbritannien und China, von denen jede auf ihre eigene Art die Herausforderungen des modernen Lebens darstellt. Dopo il petrolio, il caffè è oggi una delle materie prime più importanti. Consumarlo è diventato uno status symbol. Il caffè è anche il filo rosso attraverso cui il film narra tre storie molto diverse, ambientate in Italia, Gran Bretagna e Cina, ognuna delle quali illustra a modo suo le sfide della vita moderna.

Production: KGP Kranzelbinder Gabriele Production (AT) Director: Mirjam Unger Script: Mirjam Unger, Sandra Bohle Shooting Days in South Tyrol: 31

Production: Orisa Produzioni (IT) Co-Production: Savage Film (BE), Road Pictures (CHN), China blue (CHN) Director: Cristiano Bortone Script: Cristiano Bortone, Annalaura Ciervo, Matthew Thompson Shooting Days in South Tyrol: 16

TV Documentary Austria Eine junge Frau macht sich 1961 von Tirol auf den Weg Richtung Südtirol. Dass die Hochschwangere und ihr Mann im Picknickkorb Sprengstoff transportieren, ahnen die Grenzbeamten nicht. Die beiden kommen unbehelligt durch – und jagen in Südtirol Strommasten in die Luft. Die Geschichte der Südtirol-Attentäter Herlinde und Klaudius Molling. Siamo nel 1961. Una giovane donna si mette in viaggio dal Tirolo all’Alto Adige. I doganieri non sospettano che nel cestino da picnic che la donna, in avanzato stato di gravidanza, e il marito portano con sé si nasconda dell’esplosivo. Attraversata la frontiera, la coppia fa saltare dei tralicci dell’elettricità: è la vicenda degli attentatori Herlinde e Klaudius Molling. Production: Interspot Film (AT) Director: Ernst Gossner, Georg Laich Shooting Days in South Tyrol: 4

TAKE #6 123


Jonathan Rinn

Service

17

17

18

19

Perseverance

Südtirol (working title)

Die Vampirschwestern 3

Theatrical Motion Picture / Drama Slovenia

TV Documentary Germany

Theatrical Motion Picture / Family Entertainment Germany

Augenblicke des Lebens prägen Geschichten, Beziehungen und Menschen. Die Hauptfiguren sind quer über die Welt verteilt. Die Erzählungen spielen in den vergangenen 60 Jahren und sind nicht direkt verbunden, aber gleichen einem Gemälde, das aus vielen Motiven besteht: Erst wenn man es ganz betrachtet, ergibt es einen Sinn. Istanti di vita attraversano storie, relazioni e persone. I protagonisti vivono dispersi in varie parti del mondo. I racconti, ambientati in un arco di tempo che copre gli ultimi sessant’anni, non sono collegati direttamente tra loro, ma danno vita a un quadro eterogeneo il cui senso si dischiude soltanto a uno sguardo d’insieme.

In der Reihe „Südtirol“ wird das Land in den Bergen aus unterschiedlichen Perspektiven gezeigt. Geschichte und Architektur, Kultur und Innovation der einzelnen Landesteile geben umfassenden Einblick in die Entwicklung der Region innerhalb der letzten Jahrzehnte bis zur Gegenwart. La serie “Südtirol” presenta la provincia alpina da prospettive diverse. Storia e architettura, cultura e innovazione delle vallate altoatesine offrono una panoramica dello sviluppo della regione nel corso degli ultimi decenni fino ai giorni nostri.

Production: Nukleus Film Slovenia (SVN) Co-Production: Helios – Sustainable Films (IT), This & That Productions (SRB), Nukleus Film Croatia (HRV) Director: Miha Knific Script: Miha Knific Shooting Days in South Tyrol: 4

124 TAKE #6

Production: Sehmannsklub Filmproduktion (LUX) Director: Susanne Gebhardt Script: Susanne Gebhardt Shooting Days in South Tyrol: 70

Die Vampirschwestern Silvania und Dakaria freuen sich über ihr niedliches neues Halbvampir-Brüderchen Franz. Doch dann entführt die finstere Vampirkönigin Antanasia das Vampirbaby, weil sie einen Thronfolger sucht. Dakaria eilt nach Transsylvanien, um Franz zu befreien und gerät dabei selbst in den Bann der Königin. Nun müssen Silvania und ihre Freunde die Geschwister retten. Silvania e Dakaria, sorelle vampiro, gioiscono alla nascita del fratellino Franz, metà vampiro e metà essere umano. Ma un giorno Antanasia, regina dei vampiri alla ricerca di un successore al trono, rapisce il cucciolo di vampiro. Dakaria si precipita in Transilvania per liberare Franz, ma cade vittima di un incantesimo della regina. Saranno ora Silvania e i suoi amici a dover salvare i fratelli in pericolo. Production: Claussen+Putz Filmproduktion (DE) Director: Tim Trachte Script: Ursula Gruber, Sigrun De Pascalis Shooting Days in South Tyrol: 1

20


Kurt Mayer Film

Gernot Stadler Filmproduktion

Service

22

20

21

22

Auf den Schienen des Doppeladlers 3

Smitten!

Dolomiten

Theatrical Motion Picture / Romantic Comedy USA

TV Documentary Austria

TV Documentary Austria Die Dokumentation – eine Reise entlang der historischen Eisenbahnlinien des ehemaligen österreichisch-ungarischen Reiches – führt zu den wichtigsten und entlegensten Orten des Habsburgerreiches. Sie waren einzig durch ein weit verzweigtes Schienennetz verbunden, ohne das Handel, Industrie und Tourismus nicht möglich gewesen wären. Il documentario, un viaggio lungo le storiche linee ferroviarie della monarchia austro-ungarica, conduce nei centri principali, ma anche nei luoghi più isolati del regno asburgico: a unirli è una fitta rete ferroviaria senza la quale commercio, industria e turismo non sarebbero stati possibili. Production: Gernot Stadler Filmproduktion (AT) Directors: Björn Kölz, Gernot Stadler Script: Björn Kölz Shooting Days in South Tyrol: 5

Der Amerikaner Tyler, auf Businessreise in Mailand, wird von drei unbeholfenen Mafiosi gekidnappt und in die Alpen verschleppt. Nachdem sie aber in einer verzauberten Hütte übernachten, liegt am Morgen plötzlich ein Bann auf ihnen: Sie verlieben sich in das erste Wesen, das sie sehen – unter anderem in eine Kuh. Tyler selbst verehrt die Dorfschönheit Rosalia, die adoptierte Enkelin der mysteriösen Señora Corvo. Tyler, americano in viaggio d’affari a Milano, viene rapito da tre maldestri mafiosi e condotto da questi nelle Alpi. Dopo una notte trascorsa in una baita magica, al risveglio i tre si ritrovano vittime di un incantesimo che li farà innamorare della prima creatura che incontreranno (e per uno di loro si tratterà di una mucca). Tyler, dal canto suo, è affascinato da Rosalia, la bella del paese, nipote adottiva della misteriosa Señora Corvo.

Abenteuer in ungezähmter Wildnis: Der Farbenrausch der Dolomiten begleitet durch den Jahreskreis einer von mystischen Stimmungen und uralten Mythen geprägten Natur. Von Wasser und Eis zerfurchte Felsspitzen, leuchtende Zirben- und Lärchenwälder und markante Gebirgsstöcke wie fossile Archipele einer versunkenen Zivilisation. Alla scoperta della natura incontaminata: le meraviglie cromatiche delle Dolomiti accompagnano le stagioni in paesaggi intrisi di atmosfere mistiche e miti antichissimi. Un viaggio tra rocce scavate dall’acqua e dal ghiaccio, boschi di larici e pini cembri dai colori lucenti e massicci che si ergono imponenti come arcipelaghi fossili di una civiltà sprofondata negli abissi. Production: Kurt Mayer Film (AT) Director: Kurt Mayer Script: Kurt Mayer, Judith Doppler Shooting Days in South Tyrol: 44

Production: CTL Development Fund (USA) Director: Barry Morrow Script: Barry Morrow Shooting Days in South Tyrol: 29

TAKE #6 125


24

Sparkling Pictures/Ivan Poletti

Formasette

Service

25

23

24

25

Von Männern und Vätern

Running Wild with Bear Grylls

König Laurin

Theatrical Motion Picture / Documentary Italy Körperliche Arbeit tritt in unserer Gesellschaft in den Hintergrund, Frauen dringen in Beruf und Privatleben mehr und mehr in männliche Domänen vor. Das schreit nach einer Neuerfindung der männlichen Geschlechterrolle. Im Film geht es daher um Männer: um gegenwärtige Herausforderungen, vergangene Träume und zukünftige Hoffnungen. Il lavoro fisico ha un ruolo sempre più marginale nella nostra società, mentre in ambito professionale e privato le donne conquistano territori un tempo dominati dagli uomini. Non ci sono dubbi: la figura maschile va ridefinita. Questo film parla di uomini, delle sfide che affrontano, di sogni passati e di speranze per il futuro. Production: Echo Film (IT) Co-Production: Nikolaus Geyrhalter Filmproduktion (AT) Directors: Andreas Pichler, Martin Prinz Script: Andreas Pichler, Martin Prinz Shooting Days in South Tyrol: 11

126 TAKE #6

TV Series / Adventure USA Running Wild ist eine Reality-Serie mit dem Abenteurer, Dokumentarfilmer und Autor Bear Grylls. Er nimmt berühmte Persönlichkeiten mit in die Wildnis und stellt deren Survival-Fähigkeiten auf die Probe. In Südtirol waren die Schauspieler Kate Hudson und Jesse Tyler Ferguson mit Bear unterwegs. Running Wild è una serie reality con l’avventuriero, documentarista e scrittore Bear Grylls, che conduce personaggi celebri in località immerse nella natura selvaggia e qui, in situazioni estreme, mette alla prova le loro capacità di sopravvivenza. Ospiti di Grylls in Alto Adige sono l’attrice Kate Hudson e l’attore Jesse Tyler Ferguson. Production: Formasette (IT) Director: Rob Buchta Shooting Days in South Tyrol: 3

Theatrical Motion Picture / Family Entertainment Germany König Dietrich regiert streng über sein Volk. Seit dem tragischen Tod seiner Frau sind Blumen im ganzen Königreich verboten. Als sein tollpatschiger Sohn Theo den verbannten Zwergenkönig Laurin kennenlernt, der einen magischen Garten besitzt, merkt Theo, dass der Thron nicht der richtige Platz für ihn ist: Er will Gärtner werden. Doch Dietrich will, dass Theo an einem Ritterturnier teilnimmt. Re Dietrich governa il suo popolo con pugno di ferro e dopo la tragica scomparsa della moglie ha vietato in tutto il regno i fiori. Quando il figlio Theo, un giovane piuttosto maldestro, conosce il re dei nani Laurino, che in esilio coltiva un giardino magico, capisce che il suo futuro non è sul trono. Theo vuole diventare giardiniere, mentre il padre vorrebbe che partecipasse a un torneo cavalleresco… Production: Sparkling Pictures (DE) Director: Matthias Lang Script: Matthias Lang Shooting Days in South Tyrol: 28


Tempesta Film

Service

26

26

27

28

Il vicino

Ivan

Portus Mundi

Theatrical Motion Picture / Drama Italy

Theatrical Motion Picture / Drama Slovenia

Theatrical Motion Picture / Documentary Italy

Nach einer wahren Geschichte: Die 15-jährige Elvezia lebt mit ihrem Vater im kleinen Bergdorf Bucco. Das Dorf ist in der Vorbereitung des jährlichen Theaterstücks, das die Erscheinung der Madonna von Bucco darstellen soll. Doch die Harmonie wird durch das unerwartete Auftauchen eines Fremden gestört, der ein gut gehütetes Geheimnis aufdeckt. Il film si basa su una vicenda reale: la quindicenne Elvezia vive con il padre a Bucco, un piccolo villaggio di montagna. Il paese sta preparando lo spettacolo teatrale con cui ogni anno mette in scena l’apparizione della Madonna di Bucco. Ma l’armonia della comunità è turbata dall’improvviso arrivo di uno straniero che svela un segreto tenuto a lungo nascosto.

Die 25-jährige Mara erwartet ein uneheliches Kind vom 50-jährigen Geschäftsmann Rok. Als dieser wegen Wirtschaftsbetrugs verklagt und von seinen Leuten in die Enge gedrängt wird, nimmt er Mara und ihr Baby mit nach Bozen, wo er Geld in einem Safe deponiert hat. Er benutzt die ahnungslose Mara, die sich nichts sehnlicher als eine richtige Familie wünscht, um an das Geld zu kommen. Bald erkennt Mara, dass sie sich entscheiden muss – zwischen ihm und dem Baby. Mara ha 25 anni e aspetta un figlio illegittimo da Rok, uomo d’affari cinquantenne. Quando l’uomo, denunciato per truffa, viene messo alle strette dai suoi soci, prende con sé Mara e il bambino e li porta a Bolzano, dove ha depositato del denaro in una cassetta di sicurezza. Rok approfitta dell’ingenuità di Mara, il cui più grande desiderio è costruirsi una famiglia, per appropriarsi del denaro. Lei capisce però ben presto che dovrà scegliere tra l’uomo e il bambino.

Das Haus der Solidarität in Brixen ist ein buntes Biotop verschiedenster Schicksale. Diebe, Obdachlose und Arbeitslose, Suchtkranke und Flüchtlinge aus aller Welt leben in diesem Haus. Eines haben alle ihre Biografien gemeinsam: Es sind die Geschichten von Menschen, die selten ihren Platz in der Gesellschaft finden. La Casa della solidarietà di Bressanone è un luogo caotico e vivace, punto d’incontro dei destini più vari. Vi abitano ladri, senzatetto e disoccupati, tossicodipendenti e rifugiati provenienti da tutti gli angoli della terra. Le loro biografie hanno qualcosa in comune: sono tutte storie di persone che vivono ai margini della società.

Production: Tempesta (IT) Co-Production: Amka Films Productions (CH) Director: Klaudia Reynicke Script: Klaudia Reynicke, Tianna Majumdar-Langham Shooting Days in South Tyrol: 9

Production: Elemag Pictures (DE) Director: Andreas Pichler Script: Andreas Pichler Shooting Days in South Tyrol: 5

Production: Staragara (SVN) Co-Production: Propeler Film (HRV) Director: Janez Burger Script: Aleš Car Shooting Days in South Tyrol: 5

TAKE #6 127


Feature

Alex Zambelli

„Allora, this is fucking brilliant!“ In den RACCONTI Writers’ Rooms entstehen in der Zusammenarbeit zwischen deutschen und italienischen Autoren gute Ideen. “Allora, this is fucking brilliant!” Nella writers’ room di RACCONTI le buone idee nascono anche dall’eterogeneità di autori italiani e tedeschi.

128 TAKE #6


Feature

Dorfdisko als Writers’ Room Da discoteca di paese a writers’ room In Südtirol treffen sich deutsche und italienische Autoren, um an der Zukunft des europäischen Fernsehens zu schrauben. Es entstehen zwei spannende Serienprojekte mit internationalem Appeal. In Alto Adige autori italiani e tedeschi si incontrano per dare vita insieme al futuro della televisione europea. Il risultato? Due interessanti progetti per serie televisive di respiro internazionale.

TAKE #6 129


Feature

In der Dorfdisko im Hotelkeller diskutiert und schreibt es sich gleich viel besser (l.); die Teilnehmer des vierten BLS Script Labs RACCONTI im Südtiroler Pfitschtal (r.). Nella discoteca dell’albergo si discute e si scrive sotto alle strobosfere (sin.); i partecipanti del quarto RACCONTI Script Lab della BLS in Val di Vizze (destra).

Die Berge draußen sind in dichte graue Wolken gehüllt. In der ehemaligen Dorfdisko im Hotelkeller tagt eine Gruppe des RACCONTI Script Lab, das von der Südtiroler Filmförderung bereits zum vierten Mal veranstaltet wurde. Diskokugel und DJPult mit einer phänomenalen Achtzigerjahre-Plattensammlung: der Top-Gun-Soundtrack und das Streicheleinheiten-Album von Schlagersänger Peter Cornelius. MacBooks sind auf dem großen Tisch aufgereiht, bunte Papierkärtchen kleben an der holzvertäfelten Wand und helfen, den Überblick über die verflochtenen Handlungsstränge und die zahlreichen Charaktere der achtteiligen Thriller-Serie mit Science-Fiction-Elementen White Planet (Arbeitstitel) zu behalten, die in einer Forschungsstation in der Antarktis spielt. Geordnet geht es zu in diesem Writers’ Room, in dem die wortführenden Headautoren Christopher Lenke und Philip Nauck gemeinsam mit ihrem Autorenteam Roberto Gagnor, Juliana Lima-Dehne und Irene Reiserer gesittet an einem großen Tisch sitzen. Intern nennt man sie die „deutsche Gruppe“. Ein Stockwerk höher arbeitet im Speisesaal des Hotels die zweite Gruppe an einer Langserie mit dem Titel Forza Maggiore (Arbeitstitel). Passend zum Thema ist ihr Zugang emotionaler und auch chaotischer. Hier diskutieren die verantwortlichen italienischen Headautoren Gianni Cardillo und Simone Gandolfo mit ihrem Autorenteam Andrea Leanza, Maja Costa, Tillmann Roth und Kim Zimmermann nicht nur einmal, sondern tatsächlich viermal darüber, ob der Vater der Hauptfigur jetzt lieber tot sein soll oder

130 TAKE #6

I monti sono avvolti da dense nubi grigie: nella cantina dell’hotel, che un tempo ospitava la discoteca del paese, si riuniscono i partecipanti di RACCONTI Script Lab, organizzato dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige e ormai giunto alla quarta edizione. Sfera stroboscopica, console dj e un’incredibile collezione di musica anni ottanta, con la colonna sonora di Top Gun e le ballate d’amore di un cantante folk austriaco. E se sul grande tavolo sono allineati i MacBook, le pareti rivestite in legno sono coperte da foglietti colorati che aiutano i partecipanti a orientarsi nell’intreccio narrativo e a non perdere di vista le numerose figure che popolano White Planet (il titolo è provvisorio), serie in otto episodi a metà strada tra thriller e fantascienza, ambientata durante una spedizione in Antartide. L’atmosfera di questa writers’ room è particolarmente ordinata: Christopher Lenke e Philip Nauck, i due autori alla guida del gruppo, siedono composti insieme alla loro squadra, formata da Roberto Gagnor, Juliana Lima-Dehne e Irene Reiserer. Qui li chiamano “il gruppo tedesco”. Al piano superiore, nella sala ristorante dell’hotel, il secondo gruppo sta lavorando a un progetto dalla serialità più lunga: Forza Maggiore (titolo provvisorio). In linea con il tema trattato, questo gruppo sembra avere un approccio più emotivo, a tratti caotico. Gli head writers, gli italiani Gianni Cardillo e Simone Gandolfo, discutono ripetutamente con il loro team – composto da Andrea Leanza, Maja Costa, Tillmann Roth e Kim Zimmermann – se il padre del protagonista debba essere morto o sol-


Feature

doch verschollen, um später aus dem Nirgendwo wieder auftauchen zu können. Dann springt der Schauspieler und Regisseur Gandolfo enthusiastisch von seinem Holzstuhl auf und brüllt: „Allora, this is fucking brilliant!“ Weil er sich wiedererkennt in der Figur und der Idee, die ihm sein Kollege gerade präsentiert hat. Das sei das Schönste, was dir passieren kann, erklärt Gandolfo beim anschließenden Abendessen: „Man weiß es einfach sofort, wenn sich eine Idee richtig anfühlt und diese die Geschichte besser macht. Auch wenn es nicht immer leicht ist, die eigenen Vorstellungen loszulassen.“ Kein europäischer Einheitsbrei 2015 wurde das Konzept des Schreiblabors RACCONTI, das deutsche und italienische Drehbuchautoren zusammenführen möchte, neu ausgerichtet. Den Ausgangspunkt bildeten zwei Serienkonzepte, die von je einer Produktionsfirma aus Deutschland und Italien entwickelt worden waren: auf der einen Seite die Letterbox Filmproduktion aus Hamburg, auf der anderen Palomar aus Rom. Sie brachten neben der Idee auch die jeweiligen Headautoren mit. Daraufhin wurden für die zwei Teams deutsche und italienische Autoren und Autorinnen ausgewählt, die sich nach einer Workshopwoche in Sterzing zur zweiten Writers’-RoomSession im Südtiroler Pfitschtal einfanden. Torsten Götz, Development Producer bei Letterbox Hamburg, betreut den Writers’ Room für White Planet. Er sagt: „Das Abenteuer

tanto scomparso per poi ricomparire materializzandosi dal nulla. È a questo punto che l’attore e regista Gandolfo si alza di scatto dalla sedia di legno e grida: “Allora, this is fucking brilliant!”. Si è riconosciuto appieno nel personaggio e nell’idea appena proposta dal collega. Sono questi i momenti più belli, afferma Gandolfo durante la cena che segue ai lavori: “Intuisci subito se l’idea è quella giusta, che andrà a migliorare la trama, anche se non è sempre facile rinunciare al proprio punto di vista.” Nulla di genericamente “europeo” Nel corso del 2015 il laboratorio di scrittura RACCONTI, che vuole essere punto di incontro per autori italiani e tedeschi, è stato ampiamente ripensato. A dare il via al nuovo formato sono stati due progetti di serie televisive, proposti rispettivamente da una casa di produzione italiana e una tedesca: la Palomar di Roma e la Letterbox di Amburgo. Oltre all’idea per il plot, le due case di produzione hanno scelto anche gli head writers delle rispettive writers’ rooms. Successivamente sono stati selezionati gli autori italiani e tedeschi che sono andati a formare i due team, e che dopo un workshop di una settimana tenutosi a Vipiteno, si sono nuovamente riuniti in Val di Vizze per la seconda sessione della writers’ room. Torsten Götz, Development Producer presso la Letterbox di Amburgo, gestisce la writers’ room che sta sviluppando White Planet. “È un’avventura e al tempo stesso un grande privilegio

TAKE #6 131


Feature und der Luxus an dem Ganzen ist, einfach mal zwei Wochen zu haben, in denen man sich komplett auf ein Projekt konzentrieren kann – ohne Vorgaben von einem konkreten Sender.“ So können die Produktionsfirmen direkt an den Inhalten mitarbeiten und ihre Erfahrungswerte und Vorstellungen einbringen – und im Idealfall die Konzepte, die hier entstehen, auf dem europäischen Markt oder gar international realisieren. Man möchte keinen europäischen Einheitsbrei, sondern ein internationales Produkt mit nationalen Färbungen. Deshalb können auch die Autoren so arbeiten, wie sie sind: der emotionale Italiener und die strukturierte, ruhige Deutsche, um es sehr zugespitzt zu formulieren. Diese Mischung aus Männern und Frauen, Deutschen und Italienern soll am Ende ein Produkt hervorbringen, das ein internationales Publikum begeistern kann, weil es authentisch ist und komplex – und am Ende auch überraschend. Das gelingt aber nur, wenn einer in der Gruppe – also der Headautor – die Leitung übernimmt, mal ein Machtwort spricht und eine Atmosphäre schafft, in der man sich gegenseitig vertrauen kann. „Man muss dumme Dinge sagen dürfen, denn oft sind es genau diese Spinnereien, aus denen die großartigsten Ideen entstehen“, sagt der Brite John Yorke, einer der renommierten Berater der Writers’ Rooms, beim Abendessen. „Wenn man die ganze Zeit Angst hat, das Falsche zu sagen, funktioniert das nicht!“ Yorke hat viel Erfahrung mit dem kollektiven Stoffentwickeln: Er war jahrelang der Verantwortliche für serielle Dramen und Seifenopern bei der BBC, schrieb an der englischen Erfolgsserie EastEnders mit und produziert nun eigene Sendungen für das britische und irische Fernsehen. Er unterstützte die RACCONTIAutoren als Mentor vor Ort – und bereicherte den deutschen wie auch den italienischen Writers’ Room durch sein lockeres britisches Understatement. Julia Weigl studierte Film-, Fernseh-, und Theaterkritik an der Hochschule für Fernsehen und Film (HFF) München und arbeitet als Autorin für die Süddeutsche Zeitung, BR und unterschiedliche Filmproduktionen.

avere due settimane a disposizione nelle quali ci si può concentrare interamente su un progetto, senza doversi attenere alle direttive di un’emittente televisiva”, spiega. Ciò permette alle case di produzione di contribuire allo sviluppo dei contenuti e di far partecipi gli autori delle proprie idee ed esperienze. Scopo ultimo è realizzare, a partire dal plot sviluppato nella writers’ room, serie per il mercato europeo o addirittura internazionale. I produttori non puntano a un prodotto genericamente “europeo”, ma a un prodotto dall’appeal internazionale con elementi nazionali. Ciò permette agli autori di rimanere fedeli alle proprie caratteristiche: semplificando molto, l’autore italiano dalla personalità emotiva potrà affiancare l’autrice tedesca calma e ben organizzata. La combinazione di autori femminili e maschili di lingua italiana e tedesca garantisce un prodotto adatto alle esigenze di un pubblico internazionale: autentico, complesso e, perché no, anche sorprendente. Ciò è possibile soltanto se, all’interno del gruppo, un autore (l’head writer) assume il comando, sa imporsi se necessario e crea un’atmosfera di reciproca fiducia. “Bisogna sentirsi liberi anche di dire sciocchezze, perché spesso è proprio dalle astrusità che nascono le idee migliori,” spiega a cena l’inglese John Yorke, uno dei rinomati consulenti delle writers’ room di RACCONTI. “Se si ha sempre paura di dire qualcosa di sbagliato, non si va avanti!” Yorke ha grande esperienza nello sviluppo collettivo di sceneggiature. Per anni è stato infatti responsabile di serie drammatiche e soap opera presso la BBC, contribuendo anche alla sceneggiatura della telenovela di successo EastEnders. Oggi Yorke produce in proprio serie per emittenti inglesi e irlandesi. Nell’ambito di RACCONTI, Yorke ha sostenuto gli autori durante le sessioni di scrittura in qualità di mentore, arricchendo entrambe le writers’ room con la sua leggerezza e il suo understatement tipicamente britannici. Julia Weigl ha studiato Critica del cinema, della televisione e del teatro presso l’HFF di Monaco ed è giornalista di Süddeutsche Zeitung, BR e autrice di diverse produzioni cinematografiche.

FORZA MAGGIORE / Arbeitstitel titolo provv. Development Producer: Margherita Murolo Head Writers: Gianni Cardillo, Simone Gandolfo Staff Writers: Andrea Leanza, Maja Costa, Tillmann Roth, Kim Zimmermann Production Company: Palomar Television & Film Production Das Action-Drama erzählt von zwei Brüdern und einer Frau, die zwischen ihnen steht. Eine epische Geschichte über drei Bergretter in Südtirol, die sich mit der Schuld und den Fehlern ihrer Vergangenheit konfrontiert sehen. Als verschlossene Menschen aus den Bergen lassen die Protagonisten lieber Taten als Worte sprechen: Sie sind daran gewöhnt, in lebensgefährlichen Situationen schnell zu denken und ihrem Instinkt zu folgen, um Menschen zu retten. Doch als die Geister der Vergangenheit in ihre Gegenwart einbrechen, wird die wacklige Balance, die sie unter so viel Mühe aufgebaut haben, zerstört.

132 TAKE #6

La serie, drammatica e di azione, narra di due fratelli e della donna che si è insinuata tra i due: una vicenda epica di ambientazione altoatesina in cui i tre protagonisti, soccorritori alpini, devono affrontare le colpe e gli errori del loro passato. Le figure, introverse e silenziose come lo sono spesso gli abitanti della montagna, preferiscono i fatti alle parole: sono abituati a dover reagire prontamente e a seguire il loro istinto quando sono in pericolo vite umane. Eppure, nel momento in cui i fantasmi del passato invadono il loro presente, nulla può salvare il fragile equilibrio costruito con grande pazienza.


Feature

„Der Luxus am Writers’ Room ist, einfach mal zwei Wochen zu haben, in denen man sich komplett auf ein Projekt konzentrieren kann“, sagt Torsten Götz, Development Producer bei Letterbox Hamburg (Bild oben). “È un grande privilegio avere due settimane in una writers’ room, durante le quali ci si può concentrare interamente su un progetto," commenta Torsten Götz, Development Producer presso Letterbox Amburgo (foto in alto).

WHITE PLANET / Arbeitstitel titolo provv. Development Producer: Torsten Götz Head Writers: Christopher Lenke, Philip Nauck Staff Writers: Roberto Gagnor, Juliana Lima-Dehne, Irene Reiserer Production Company: Letterbox Filmproduktion Greta, eine junge Ärztin in einem Forschungszentrum in der Antarktis, möchte gerne nach Hause zurückkehren. Da erreicht sie ein unerwarteter Hilferuf: Ein alter Freund, der sich auf einer abgelegenen Station für die erste bemannte Marsmission vorbereitet, ist in Schwierigkeiten. Nachdem dieser Freund stirbt, deckt Greta das erschreckende Geheimnis der Station auf: Außerirdische DNA wird eingesetzt, um die physischen und psychischen Fähigkeiten der Astronauten zu verbessern. Greta sitzt nun nicht nur auf der Station fest, sie muss auch um ihr eigenes Leben und die Zukunft der Menschheit kämpfen.

Greta, giovane medico in un centro di ricerca situato in Antartide, vorrebbe fare ritorno a casa quando le giunge un’inaspettata richiesta di aiuto: un amico, che si sta preparando per la prima missione umana su Marte, è in grave difficoltà. Dopo la morte dell’amico, Greta scopre il terribile segreto della stazione antartica: DNA alieno viene impiantato negli astronauti per migliorarne le facoltà fisiche e psichiche. Greta non è ora soltanto bloccata nella stazione, ma deve anche combattere per salvare la propria vita e il futuro dell’umanità.

TAKE #6 133


Feature

Die Superkräfte des Writers’ Room I superpoteri della writers’ room Der Writers’ Room als Schnittstelle zwischen Produzenten und Drehbuchautoren: Kann sich das amerikanische Erfolgsmodell in Europa durchsetzen? Ein Interview mit Drehbuchautorin Emma Frost, die in beiden Welten zuhause ist. La produzione e la scrittura s’incontrano nella writers’ room: il modello americano conquisterà l’Europa? Intervista a Emma Frost, sceneggiatrice che è di casa in entrambi i “mondi”. Wenn man Emma Frost über ihre Arbeit sprechen hört, scheint es fast, als hätte sie mit der Heldin aus den Marvel-Comics nicht nur den Namen gemeinsam, sondern auch einige Superkräfte. Kräfte, die sie zu einer der produktivsten und gefragtesten TV-Drehbuchautorinnen in Europa und den USA machen. Für die TV-Serie The White Queen, eine britisch-amerikanische Koproduktion von BBC und Starz, die 2014 für den Golden Globe nominiert wurde, war Emma Frost zum Beispiel als Head Writer im Einsatz. (The White Queen ist auch das Pseudonym ihres Alter Egos aus den Comicheften. Ein Zufall?) Eben diese Serie behandelte Frost in der Masterclass, die sie vergangenen März in Südtirol hielt. Ihr Seminar – Teil des ersten von zwei Workshops im Programm von RACCONTI #4 – lieferte theoretische Impulse für das von der BLS organisierte Script Lab, in dem Drehbuchautoren mit der Methode des Writers’ Room zwei Serienkonzepte entwickelten. Über Writers’ Rooms und Showrunners sowie über die Beziehung zwischen Drehbuchautor und Redakteur sprach Emma Frost auch im Oktober während des Filmfestivals in Rom: Im Rahmen der Veranstaltung RACCONTI Alumni gab sie erneut Einblick in ihre Arbeit. Derzeit konzentriert sich Frost, die auch Leading Writer der dritten Staffel von Shameless war, immer stärker auf gemeinsame Projekte zwischen Großbritannien und den USA – neben The White Queen arbeitet sie auch für The Man in the High Castle, produziert für Amazon von Scott Free, Electric Sheperd und Headline Pictures – oder auf rein amerikanische Produktionen. Dadurch nimmt das Modell des Writers’ Room eine immer zentralere Rolle für Frost ein.

134 TAKE #6

Quando la incontri e la ascolti parlare del suo lavoro, pensi che Emma Frost in comune con la celebre eroina dei fumetti Marvel non abbia solo il nome, ma anche qualche superpotere, che la rende una delle sceneggiatrici televisive più prolifiche e apprezzate del momento, in Europa e in America. Proprio una coproduzione fra USA e Regno Unito, la serie tv The White Queen (BBC e Starz) candidata ai Golden Globes 2014, di cui la Frost è stata head writer (coincidenza, The White Queen era anche lo pseudonimo della sua alter ego fumetto!) è stato l’oggetto della masterclass che la sceneggiatrice ha tenuto in Alto Adige, in marzo, durante il primo dei due workshop di RACCONTI #4, lo Script Lab organizzato dalla BLS, incentrato sul metodo della writers’ room. Emma Frost è tornata poi a parlare del suo lavoro, del rapporto fra sceneggiatori ed editors, di writers’ room e di show runner, in occasione di RACCONTI Alumni, alla Festa del Cinema di Roma a ottobre. Già leading writer della terza stagione di Shameless, Frost sta lavorando sempre più all’interno di coproduzioni fra Stati Uniti e Regno Unito (oltre a The White Queen, The Man in the High Castle, prodotto per Amazon da Scott Free, Electric Sheperd e Headline Pictures) o per progetti interamente made in USA. Questo la porta a confrontarsi sempre di più con il modello della writers’ room.


Alex Zambelli

Feature

„Ein Writers’ Room ist immer nur so gut wie sein Showrunner.“ Drehbuchautorin Emma Frost leitete eine RACCONTI-Masterclass in Südtirol. “Una writers’ room è tanto brillante quanto lo è il suo showrunner.” La sceneggiatrice Emma Frost ha condotto una Masterclass in Alto Adige nell’ambito di RACCONTI.

TAKE: Entstand The White Queen in einem Writers’ Room? Emma Frost: Eigentlich ja, auch wenn dieses Modell sich in Großbritannien noch nicht endgültig durchgesetzt hat. Genau gesagt leitete ich ein Autorenteam, das die drei Romane von Philippa Gregory (Die Königin der weißen Rose, Der Thron der roten Königin, Die Mutter der Königin) für die Serie adaptieren sollte, als eine zusammenhängende Geschichte von zehn Episoden. Nach dem Erfolg von The White Queen wollte Starz, dass Sie auch für die Fortsetzung Das Erbe der weißen Rose die Leitung des Drehbuchs übernehmen. Genau. Wir haben auch bereits alle acht Folgen geschrieben und warten nur noch auf grünes Licht für die Produktion. Auf Wunsch der Produzenten soll ich bei diesem Projekt auch Showrunner sein, weil in den USA der Urheber einer Serie fast immer auch ihr Showrunner ist – also eine Art Executive Producer, der für alle Aspekte der Serienproduktion verantwortlich ist. Da hat der Drehbuchautor also viel Macht. Ein Grund für das große Interesse am Modell des Writers’ Room? Sicherlich besteht großes Interesse, das zeigt allein schon die Erfahrung mit RACCONTI. In den USA ist der Drehbuchautor ein gottgleiches Wesen, im Gegenteil zu Großbritannien, wo man als Autor wie ein Kind behandelt wird, das immer bei den „Erwachsenen“, also den Produzenten, um Erlaubnis fragen muss. Kreative Apartheid, sozusagen. Aber seit dem Vormarsch des Kabelfernsehens ist die amerikanische Serienproduktion kompatibler mit der europäischen geworden – einerseits, weil die Anzahl der Folgen pro Staffel von den über 20 der traditionellen Networks auf 10 bis 13 geschrumpft ist; andererseits, weil die Inhalte mehr dem europäischen Geschmack entsprechen. Das haben wir Produktionen wie Mad Men, Breaking Bad oder Orange Is the New Black zu verdanken, die ein goldenes Zeitalter eingeläutet haben. Gibt es deshalb immer mehr Koproduktionen? Ja, wobei sich aus sprachlichen Gründen eine Zusammenarbeit

TAKE: Per The White Queen avete lavorato in una writers’ room? Emma Frost: Diciamo di sì, anche se in realtà nel Regno Unito questo modello non si è affermato ancora completamente. Più precisamente, ho guidato il team di scrittura nell’adattamento dei tre romanzi di Philippa Gregory (La Regina della Rosa Bianca, La Regina della Rosa Rossa e La futura regina) in un’unica storia divisa in dieci episodi. Dopo il successo di The White Queen, Starz l’ha voluta anche alla guida della scrittura del sequel, The White Princess… Abbiamo già scritto tutti e otto gli episodi e stiamo aspettando il greenlight per la produzione. Loro vorrebbero che fossi io la showrunner, perché in America il creatore della serie è quasi sempre anche il suo showrunner, cioè l’equivalente di un amministratore delegato, responsabile di ogni aspetto della produzione della serie stessa. Pieni poteri allo sceneggiatore, dunque. È per questo che si guarda con grande curiosità al modello della writers’ room? Certamente, c’è un grande interesse, come mostra l’esperienza di RACCONTI. In America lo sceneggiatore è ‘Dio’, esattamente l’opposto di quanto accade nel Regno Unito, dove è trattato come un bambino che deve sempre far riferimento agli adulti, i produttori: c’è un vero e proprio apartheid creativo. Con l’affermarsi dei canali via cavo, in USA la serialità è diventata più compatibile con quella europea, sia perché il numero di episodi si è ristretto, passando dagli oltre venti dei network tradizionali a dieci-tredici, sia perché i contenuti incontrano molto di più il gusto europeo, grazie a tutti quei prodotti come Mad Men, Breaking Bad e Orange Is the New Black, che hanno fatto parlare di una “Golden Age of Television”. Per questo si è iniziato a coprodurre così tanto? Sì, intanto c’è da dire che esiste una predisposizione naturale alla coproduzione fra gli USA e il Regno Unito, prima di tutto per il fattore linguistico. La nostra, poi, è un’industria televisiva solida e

TAKE #6 135


Feature zwischen den USA und Großbritannien einfach anbietet. Die britische TV-Branche ist aber auch sehr solide und lebendig, was die Amerikaner sehr schätzen. Sie haben immer ein Auge auf unsere besten Produktionen und unsere Newcomer, schon seit 15 Jahren sind US-Scouts in London auf Talentsuche. Und das Interesse beruht stark auf Gegenseitigkeit – auch, weil es immer notwendiger wird, Partner für Koproduktionen zu finden, denn mit größeren Budgets lassen sich interessantere Serienprojekte umsetzen.

vitale, che gli americani ammirano molto, tenendo gli occhi puntati sui nostri migliori programmi e sui nostri talenti: da circa quindici anni ormai gli agenti americani fanno regolarmente scouting a Londra. E l’interesse degli americani nei nostri confronti è fortemente ricambiato: per il successo e la qualità dei programmi, ma anche perché è sempre più necessario cercare partner con cui coprodurre, e perché con budget più alti si realizzano serie molto più interessanti.

… die natürlich im Writers’ Room entwickelt werden. Das ist die einzige Vorgangsweise, die man in den USA kennt. Und wer mit Amerikanern arbeiten will, muss sich damit auseinandersetzen. In Amerika sammeln junge Drehbuchautoren gleich nach dem College ihre ersten Arbeitserfahrungen im Writers’ Room, wo sie sich hocharbeiten und dabei sowohl das Handwerk des Drehbuchautors als auch das des Produzenten lernen.

Costruiti con il modello writers’ room... È l’unico che gli americani concepiscono, e chi vorrà lavorare con loro dovrà per forza farci i conti: quando escono dal college, i giovani sceneggiatori americani iniziano a lavorare all’interno delle writers’ room, ed è così che si formano progredendo nella gerarchia, e imparando come scrivere e produrre al tempo stesso.

Glauben Sie, dass das der bessere Weg ist? Bevor ich zum ersten Mal einen Writers’ Room von innen sah, war ich skeptisch. Ich dachte, dass mir diese Art zu arbeiten nicht gefallen würde. Heute bin ich völlig anderer Meinung. Meine Sorge war, dass man mit diesem System nur den „kleinsten gemeinsamen Nenner“ produziert und die kreativsten Ideen im Keim erstickt werden. Aber ein Writers’ Room ist immer nur so gut wie sein Showrunner: Alles hängt von seiner Vision ab. Man kann sich das vielleicht wie ein Schmetterlingsnetz vorstellen, in dem nur die größten und schönsten hängenbleiben. Das ist kein demokratischer Prozess, es geht nicht darum, dass jeder sich verwirklicht, sondern darum, die besten Ideen „einzufangen“ und daraus die bestmögliche Serie zu machen. Aber es gibt verschiedene Möglichkeiten, einen Writers’ Room zu organisieren. Es muss nicht unbedingt ein geschlossener Raum sein, in dem eine Gruppe von Menschen sich pausenlos mit Ideen überschüttet, und den der einzelne Autor nur verlässt, um an seiner Episode zu schreiben. Es gibt auch Mischformen, die mir persönlich lieber sind, bei denen die Autoren mehr Zeit haben, um in Ruhe zu schreiben und sich mit dem Showrunner zu beraten. Alles hängt davon ab, wie der Showrunner sein Team im Dienst der Geschichte aufstellt. Konnten Sie in Südtirol einen Blick in die Writers’ Rooms werfen? Welche Eindrücke haben Sie gewonnen? Ich konnte in jedem der beiden Writers’ Rooms zwei Stunden lang dabei sein, und ich war sehr neugierig darauf zu beobachten, welche Dynamiken sich dort entwickelten. Wie gesagt, steht das Modell in Europa ja noch ganz am Anfang seiner Entwicklung – schon aus diesem Grund leistet die BLS hier wichtige und wertvolle Pionierarbeit. Ich fand beide bei RACCONTI #4 entwickelten Serienkonzepte brillant und spannend. Mir ist aber aufgefallen, dass die Führung beider Gruppen noch ein bisschen zu sehr den Produzenten überlassen wurde – eher wie bei einer traditionell europäischen „Story Conference“ als bei einem echten Writers’ Room. Natürlich kann man immer nur einen Schritt nach dem anderen machen, vor allem wenn es sich um etwas Neues handelt. Mein Rat war, mindestens einen Tag einzuplanen, an dem die Drehbuchautoren allein im Raum sind. Nur so können sie verinnerlichen, was es bedeutet, kreative Verantwortung zu übernehmen Carolina Mancini ist Filmjournalistin und Redakteurin der italienischen Fachzeitschrift Cinema & Video International.

136 TAKE #6

Pensa che sia il modello migliore? Prima di far parte di una writers’ room ero piuttosto scettica, pensavo non mi sarebbe piaciuto questo metodo di lavoro. Adesso mi sono totalmente convertita. La mia paura era che si producesse una sorta di “minimo comune denominatore”, che avrebbe appiattito le idee più creative. Ma una writers’ room è tanto brillante quanto lo è il suo showrunner, tutto dipende dalla sua visione. Per usare una metafora, si potrebbe paragonarla a una gigantesca rete per le farfalle, dove solo le migliori restano impigliate. Non è un processo democratico, perché il punto non è tanto dare a ognuno lo stesso spazio per esprimersi, quanto, piuttosto, “acchiappare” il meglio, e produrre lo show migliore possibile. È molto stimolante pensare a questa specie di bestia con tante teste, ognuna con un bagaglio di esperienza e una psicologia diversa, che diventano un unico cervello creativo. Detto questo, ci sono poi molti modi di organizzare una writers’ room. Non deve necessariamente essere concepita come una stanza chiusa dove un gruppo di persone si “rovescia addosso” idee in continuazione, e che il singolo sceneggiatore abbandona solo per scrivere il proprio episodio. Ci sono anche forme più ibride, che personalmente prediligo, dove gli sceneggiatori hanno più tempo per scrivere per conto loro o per essere da soli con lo showrunner. Tutto dipende da come quest’ultimo pensa di organizzare il meglio di quello che il proprio team può esprimere in funzione della storia. In Alto Adige ha avuto modo di sbirciare nelle writers’ room? Che impressioni ne ha avuto? Sono riuscita a passare due ore in ognuna delle due writers’ room, ero molto curiosa di osservarne le dinamiche perché, come dicevo, qui in Europa siamo ancora agli albori di questo metodo. Anche per questo il lavoro della BLS è molto prezioso e necessario. Trovo entrambi i concept sviluppati all’interno di RACCONTI #4 particolarmente brillanti e interessanti. Ho notato però che entrambe le situazioni erano ancora un po’ troppo guidate dai produttori, più sul modello della “story conference” di stampo europeo, che della writers’ room vera e propria. Certo è comprensibile procedere per gradi, soprattutto visto che si tratta di una novità. Gli ho dato un consiglio: prevedere almeno un giorno in cui nella stanza ci siano solo gli sceneggiatori. Solo così questi ultimi possono rendersi conto di cosa significhi doversi prendere delle responsabilità creative. Carolina Mancini è giornalista di cinema e redattrice di Cinema & Video International.


Feature

Nicht nur Kino Non solo cinema Vom Tax Credit zu den regionalen Filmförderungen: Immer mehr Förderfonds und Steuererleichterungen in Deutschland und Italien gelten auch für den kleinen Bildschirm. Dall’estensione del tax credit interno ai fondi regionali: ecco come sta cambiando il sistema di incentivi e leve fiscali destinate al piccolo schermo. In Italia e in Germania.

Cattleya/Emanuela Scarpa

Produktionen wie Gomorrha haben die verloren geglaubte Ehre der italienischen Fernsehserie wiederhergestellt. Produzioni come Gomorra sono riuscite a riscattare l’onore perduto delle serie televisive italiane.

TAKE #6 137


Lux Vide

Feature

Die italienische Lux Vide produziert mit Wild Bunch ein Serienepos über die Medici mit Dustin Hoffman als Giovanni de’ Medici. L’italiana Lux Vide sta producendo insieme a Wild Bunch la serie I Medici con Dustin Hoffman nei panni di Giovanni de’ Medici.

Für TV-Serien „made in Italy“ ist eine neue Blütezeit angebrochen. Produktionen wie Romanzo Criminale und Gomorrha haben die mittlerweile verloren geglaubte Ehre der italienischen Fernsehserie wiederhergestellt, ja sogar international auf ein neues Niveau gehoben. Der gesamte Bereich scheint im Aufschwung. Es ist wohl kein Zufall, dass gleich mehrere Projekte mit internationaler Tragweite gestartet wurden: Cattleya arbeitet an ZeroZeroZero für Canal+ und an der heiß ersehnten Comic-Adaptierung Diabolik. FremantleMedia schließt bald die Dreharbeiten für The Young Pope ab, eine Koproduktion zwischen HBO, Sky und Canal+. Und Lux Vide ist mit einem Serienepos über die Medici beschäftigt, dem ersten Projekt, das die Produktionsfirma in Zusammenarbeit mit Wild Bunch durchführt. Abgesehen davon ist die Seriensparte eine der wenigen, die noch Quoten von über 20 Prozent erreichen. Daher auch die Entscheidung der italienischen Regierung, diesen Bereich der Branche zu unterstützen – durch die Ausweitung von Förderungen auf den kleinen Bildschirm,

138 TAKE #6

La serialità italiana sta vivendo una nuova golden age. Titoli come Romanzo criminale e Gomorra sono riusciti a riscattare l’onore (perduto, da qualche tempo a questa parte…) delle produzioni italiane, nobilitandole anche a livello internazionale. Il comparto ha riscoperto così una nuova vitalità, tanto che oggi più di un player sta lavorando a progetti dal respiro internazionale: Cattleya ha in cantiere la serie per Canal+ ZeroZeroZero nonché l’attesissimo Diabolik; Fremantle sta ultimando le riprese di The Young Pope, coproduzione con HBO, Sky e Canal+, mentre la LuxVide è al lavoro sul kolossal I Medici, primo progetto sposato dalla divisione tv di Wild Bunch. Senza contare che, all’interno del mercato domestico italiano, la fiction continua a essere uno dei pochi generi a garantire ancora share superiori al 20%. Da qui, la scelta del governo di sostenere maggiormente il comparto estendendo anche al piccolo schermo fondi, leve fiscali e incentivi fino a qualche tempo prima appannaggio esclusivo della settima arte. La novità più rilevante è stata l’estensio-


Feature mit Steuerboni und Finanzmitteln, die es bislang nur für Kinofilme gab. Die wichtigste Neuerung ist, dass der Tax Credit für den audiovisuellen Sektor nicht mehr nur für die große Leinwand genutzt werden kann. Seit einer Gesetzesänderung 2015 können auch für TV-Produktionen, Animationsserien, Dokumentarfilme und Webserien bis zu 15 Prozent der anerkannten Herstellungskosten als Steuerbonus geltend gemacht werden. Bei internationalen Filmprojekten, die auch nur teilweise in Italien realisiert werden, erhöht sich der Satz auf 25 Prozent. In diesem Fall ist es auch gar nicht notwendig, dass der ausländische Produzent eine Koproduktion anstrebt: Es reicht, wenn ein italienischer Serviceproduzent mit dabei ist. Die in Italien anerkannten Herstellungskosten dürfen aber in diesem Fall 60 Prozent des gesamten Filmbudgets nicht überschreiten. Als die Erweiterung des Steuerbonus 2015 beschlossen wurde, lag der Anteil des Tax Credit, der Nicht-Kino-Produktionen vorbehalten ist, bei 39 Prozent der gesamten vom Staat zur Verfügung gestellten Fördersumme von 115 Millionen Euro. Im Topf lagen also 67,9 Millionen Euro für Kinospielfilme, 44,8 Millionen für TVProduktionen, Animationsserien und Dokumentarfilme und weitere 2,3 Millionen für Webserien. Diese Summen erhöhen sich 2016, da der Staat das gesamte Tax-Credit-Budget auf 140 Millionen aufgestockt hat. Eine Entscheidung, die eher überraschend kam, angesichts der Rezession, die anderswo zu Einsparungen zwingt. Davon können Produzenten in Deutschland ein Lied singen: Dort hat die Regierung den Deutschen Filmförderfonds (DFFF) weder auf den kleinen Bildschirm ausgeweitet noch aufgestockt – im Gegenteil, die Geldmittel wurden von 70 auf 50 Millionen Euro gekürzt. Im Gegenzug können die regionalen Förderfonds der Bundesländer für Langund Miniserien sowie für Eventfilme genutzt werden. Wohl deshalb, weil auch in Deutschland die Serienproduktion derzeit ein Hoch erlebt: Man denke an das mit Spannung erwartete Babylon Berlin von Tom Tykwer, einer Zusammenarbeit zwischen X-Filme, Beta Film, ARD und Sky, gefördert vom Medienboard BerlinBrandenburg und der Medienstiftung NRW. Ganz zu schweigen vom internationalen Erfolg der Serie Deutschland 83, die

ne del tax credit interno all’audiovisivo, oltre che al solo cinema come inizialmente previsto. Regolato dal decreto ministeriale del 5 febbraio 2015, permette anche ai produttori di fiction, serie di animazione, documentari e web series di maturare un credito di imposta pari al 15% delle spese eleggibili. Il tetto si innalza al 25% qualora si tratti di titoli internazionali girati, anche solo parzialmente, in Italia. In questo caso, per usufruire del tax credit non è necessario che il player estero lavori in regime di coproduzione: è sufficiente la presenza di un produttore esecutivo italiano. Le spese eleggibili non possono però eccedere il 60% del budget complessivo di produzione dell’opera audiovisiva. Al momento della sua regolamentazione, ossia nel 2015, il valore del tax credit audiovisivo era pari al 39% del budget totale stanziato dal governo (115 milioni). Più precisamente, si destinavano 67,9 milioni ai film, 44,8 milioni a fiction, serie di animazione e documentari e altri 2,3 milioni alle web series. Questi valori aumenteranno però nel 2016, visto che il governo italiano ha incrementato l’intero budget del tax credit a 140 milioni. Una scelta che non era certo scontata: altrove la recessione ha spinto a tagliare le risorse. In Germania, per esempio, il governo non solo non ha ancora esteso al piccolo schermo il DFFF (Deutscher Filmförderfonds), ma ne ha ridotto gli investimenti, scesi da 70 milioni di euro a 50. In compenso però i fondi regionali dei vari Länder tedeschi sono aperti al sostegno della lunga serialità oltre che alle miniserie e ai film evento. Questo perché, proprio come in Italia, anche in Germania le produzioni televisive stanno vivendo il loro momento di gloria: l’esempio più atteso è Babylon Berlin del noto regista Tom Tykwer, che segna l’inedito sodalizio produttivo tra X-Filme, Beta Film e le emittenti ARD e Sky. La serie ha ottenuto il finanziamento dei fondi regionali Medienboard Berlin-Brandenburg e Medienstiftung NRW. Per non parlare del gradimento internazionale riscosso da Deutschland 83, prodotto da Joerg Winger e Nico Hofmann di Ufa Fiction per RTL Television e distribuito nel mondo da FremantleMedia International. Un altro esempio è Homeland: la serie di punta di Showtime ha scelto Berlino come location per la quinta stagione proprio

Die Seriensparte ist eine der wenigen, die noch Quoten von über 20 Prozent erreichen.

TAKE #6 139


Feature

140 TAKE #6

La fiction continua a essere uno dei pochi generi a garantire ancora share superiori al 20%.

In Italien wie in Deutschland erlebt die Serienproduktion ein Hoch. Oben: Grand Hotel (Cattleya), unten: Deutschland 83 (Ufa Fiction). Sia in Italia che in Germania le serie televisive stanno vivendo il loro momento di gloria. In alto: Grand Hotel (Cattleya), sotto: Deutschland 83 (Ufa Fiction).

Cattleya

in forza del finanziamento di 1 milione di euro da parte del fondo regionale Medienboard Berlin-Brandenburg varato nel 2015. Anche in Italia i finanziamenti territoriali sono leve efficaci per l’attrazione di progetti di lunga serialità. Salvo specifiche espressamente indicate, questi finanziamenti sono sommabili al tax credit: un esempio è la serie Grand Hotel di Cattleya, che ha potuto avvalersi sia del fondo altoatesino sia del tax credit. Ma tornando proprio al tax credit italiano, c’è da dire che questo provvedimento prevede delle limitazioni. Il legislatore ha fissato ad esempio dei requisiti che non sembrano alla portata di tutti i player nazionali: a oggi possono usufruire del tax credit interno solo i produttori indipendenti “non controllati da o collegati a emittenti tv o fornitori di servizi media”, in possesso dei diritti e la cui produzione non sia destinata per più del 90% a una sola emittente per un periodo di tre anni. Ergo, sono esclusi colossi come Taodue (che fa capo a Mediaset) e Ares, nonché quasi tutti i produttori di animazione italiani visto che, in materia di cartoon, l’unico interlocutore rimasto è il servizio pubblico. Inoltre, per assicurarsi che il tax credit aiuti i professionisti e non lo stuolo di amatori occasionali, il legislatore ha previsto anche dei vincoli sulle opere qualora si tratti di web series. Non ci si è però limitati, come in Francia, a prevedere dei limiti legati ai costi base: le web series devono anche rispettare un minutaggio complessivo minimo. Un vincolo, quest’ultimo, sul quale si sta dibattendo in quanto la durata di un’opera attiene più alla sfera del linguaggio, peraltro in continua evoluzione. Il tax credit interno resta comunque una leva decisiva, anche (e soprattutto) per incentivare le produzioni dal respiro internazionale, come è successo nel caso di Gomorra. A tal proposito lo stesso ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, nel corso della prima edizione del MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, ha auspicato che “il tax credit diventi la base per chiunque voglia investire in Italia”: un proposito che può contare sul ritrovato appeal delle produzioni esecutive agli occhi dei player stranieri, ora attirati dai possibili vantaggi fiscali. Dal canto suo, anche il governo tedesco investe sull’in-

RTL/Nik Konietzny

von Jörg Winger und Nico Hofmann von Ufa Fiction für RTL Television produziert und weltweit von FremantleMedia International verwertet wird. Ein anderes Beispiel ist Homeland: Die fünfte Staffel der Showtime-Vorzeigeserie wurde in Berlin gedreht, nicht zuletzt dank der Finanzierung von einer Million Euro durch das Medienboard Berlin-Brandenburg. Auch in Italien schaffen es die regionalen Förderungen, Serienproduktionen für ihre Standorte zu gewinnen. Meistens können diese Finanzierungen zusätzlich zum Tax Credit genutzt werden. So geschehen zum Beispiel bei der Cattleya-Serie Grand Hotel, die die Südtiroler Förderung mit dem nationalen Steuerbonus kombinieren konnte. Beim italienischen Tax Credit für TVProduktionen gibt es allerdings Grenzen. Denn nicht alle Produzenten erfüllen die Bedingungen des Gesetzgebers: Den Tax Credit können zum heutigen Stand nur unabhängige TV-Produzenten nutzen, die weder Tochtergesellschaften noch Partner von Fernsehanstalten oder Mediendienstleistern sind. Sie müssen auch im Besitz der entsprechenden Rechte sein und ihr Produktionsvolumen darf über einen Zeitraum von drei Jahren nicht zu mehr als 90 Prozent einer einzigen Sendeanstalt vorbehalten sein. Damit sind große italienische Player wie Taodue (Mediaset) oder Ares automatisch ausgeschlossen. Dasselbe Schicksal trifft beinahe alle italienischen Produzenten von Animationsserien, da für die Trickfilmproduktion mittlerweile das öffentlich-rechtliche Fernsehen der einzige Sendepartner ist. Auch bei Webserien sieht der Gesetzgeber Einschränkungen vor, damit der Tax Credit der Branche vorbehalten bleibt und nicht Amateuren zugänglich wird. Dabei gelten nicht nur Mindest-Produktionskosten wie etwa in Frankreich, sondern Webserien müssen eine Mindestlänge in Minuten aufweisen. Dieses letzte Kriterium ist umstritten, da die Länge einer Webserie ja Teil der kreativen Ausrichtung des Formats ist, das sich zudem heute sehr rasch entwickelt. Der Tax Credit stellt auf jeden Fall ein wichtiges Finanzierungsmittel dar, insbesondere um die Produktion von international verwertbaren Serien wie Gomorrha zu fördern. In diesem Zusammenhang sagte der italienische Kulturminister Dario Franceschini bei der ersten Aus-


Feature gabe des italienischen Filmmarkts MIA (Mercato Internazionale dell’Audiovisivo) im Rahmen des Filmfestivals Rom, er wünsche sich, dass „der Tax Credit zur Grundlage für ausländische Investitionen in Italien“ werde. Ein Wunsch, der Wirklichkeit werden könnte – schließlich haben die verlockenden Steuervorteile das Interesse internationaler Produzenten an der Zusammenarbeit mit einheimischen Serviceproduzenten neu geweckt. Auch Deutschland setzt indes auf Internationalisierung, allerdings über den Weg der Koproduktion. Zum Jahresende hat das deutsche Wirtschaftsministerium verkündet, dass für das Jahr 2016 zehn Millionen Euro zur Verfügung stehen, um europäisch koproduzierte Spielfilm- und Serienprojekte zu fördern, bevorzugt solche mit großen Budgets. Es wird sich zeigen, ob das ausreicht.

ternazionalizzazione preferendo però la strada delle coproduzioni: a fine anno il Ministero all’Economia di Berlino ha annunciato l’attivazione di un fondo di 10 milioni di euro per il 2016, volto a incentivare le collaborazioni europee in materia cinematografica e di serialità televisiva, soprattutto ad alto budget. Basterà? Francesca D’Angelo è una giornalista freelance, collaboratrice per Tivù (mensile specializzato in business televisivo), Libero, Business People e Gioia.

Francesca D’Angelo ist freie Journalistin, sie schreibt für Tivù (Fachmagazin für Fernsehwirtschaft), Libero, Business People und Gioia.

Z

BO LY IN T C 17A IRE

D NETO NOW EL VIG ARE / VIA D

WE ERGWEG EINB W

NO!

! W NE LZA

BO EN/

Camera rental & expendables

+39-342-8761359 www.rec-roma.com georg@rec-roma.com


Feature

Die Kraft der Koproduktionen Coproduzioni, una garanzia Förderungen wie der deutsch-italienische Co-Production Development Fonds spielen eine grundlegende Rolle für die europäische Filmindustrie. Iniziative come il Co-Production Development Fund italo-tedesco rivestono un ruolo cruciale per il mercato cinematografico europeo.

Die europäische Filmindustrie hat in den letzten Jahren einige Widerstandskraft bewiesen – trotz der anhaltenden Wirtschaftsflaute, mit der zahlreiche Länder Europas seit 2008 zu kämpfen hatten und trotz des historischen Umbruchs, den der Übergang von der analogen auf die digitale Technik mit sich brachte. Unterm Strich sah die Bilanz (trotz einiger Schwankungen) auf den einzelnen Kinomärkten besser aus als erwartet. Zudem wurden, gerade um der Nachfrage des Publikums gerecht zu werden, beträchtliche Investitionen in neue Spielfilmproduktionen getätigt, vor allem in den Big-Five-Ländern, sprich den wichtigsten Filmproduktionsländern Frankreich, Großbritannien, Deutschland, Italien und Spanien. Dieser Aufschwung kam jedoch Ende 2013 zum Erliegen, als die Geldmittel für neue inländische Filmprojekte auf besorgniserregende Weise zurückgingen. Am schlimmsten traf es Frankreich und Spanien (- 25 %), glimpflicher kamen die anderen drei davon (etwa - 20 %). Eine direkte Ursache für diese Krise war, dass weniger Ressourcen vom internationalen Markt für Koproduktionen zur Verfügung standen: In der Tat brachen besonders die ausländischen Beteiligungen an internationalen Projekten um über 50 Prozent ein, während die Investitionen in nationale Filmproduktionen weniger stark zurückgeschraubt wurden.

142 TAKE #6

Nonostante il lungo periodo di stagnazione che dal 2008 ha colpito le economie dei paesi europei, l’industria cinematografica del continente ha mostrato negli ultimi anni – gli stessi durante i quali si è sviluppato l’epocale switch off dalla pellicola al digitale – una confortante capacità di tenuta: seppure con fasi altalenanti, ingressi e incassi nelle sale hanno avuto in effetti un bilancio sostanzialmente positivo. In misura analoga, proprio per rispondere alla domanda del pubblico, le risorse di capitale investite nelle prime uscite sono state alimentate con continuità, in particolare da parte degli operatori dei cosiddetti big five, ossia dei cinque principali paesi produttori Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Germania. Questo andamento si è però interrotto a fine 2013 quando l’apporto finanziario a nuove opere d’iniziativa nazionale ha invertito la tendenza, accusando un preoccupante calo complessivo. Più sensibile per Francia e Spagna (-25%) che per gli altri tre competitors (in prossimità del -20%), questo decremento si è rivelato un riflesso diretto del calo di risorse estere destinate alle coproduzioni. Infatti, la riduzione di conferimenti stranieri per progetti sovranazionali si è rivelata di maggiore impatto – percentualmente superiore al 50% – rispetto alla contrazione dei finanziamenti di prodotti domestici.


Constantin Film

Deutsch-italienische Kooperation vor und hinter der Kamera: Christian Ulmen und Lino Banfi in Maria, ihm schmeckt’s nicht! Cooperazione italo-tedesca davanti e dietro la macchina da presa: Christian Ulmen e Lino Banfi in Indovina chi sposa mia figlia!

Dazu kommt, dass die Produktionsfirmen in den letzten beiden Jahren bei wirtschaftlichen Entscheidungen vorsichtiger geworden sind, was zu einem weiteren Investitionsrückgang geführt hat. In Italien hatte dies beispielsweise einen enormen Anstieg von Low-Budget-Produktionen zur Folge: 2014 gab es im Vergleich zu 2012 einen Anstieg um 64,5 Prozent von Filmen mit Budgets unter 1,5 Millionen Euro. Frei nach dem Motto „Die Flut hebt alle Boote“ stieg auch die Anzahl der erstaufgeführten Filme um 39,5 Prozent übermäßig an. Gleichzeitig ging die Zahl der internationalen Koproduktionen um 43,2 % zurück und das Budgetvolumen internationaler Koproduktionen war binnen zwei Jahren gegenüber 2012 um 77,5 Prozent zusammengeschmolzen. Um dieser negativen Entwicklung entgegenzuwirken, haben verschiedene europäische Länder, allen voran die Big Five,

La prudenza economica delle case di produzione nell’ultimo biennio ha implicato un’ulteriore involuzione. In Italia, ad esempio, sul fronte delle produzioni 100% nazionali è andato a tradursi in una crescita dei titoli low cost (+64,5% di film con budget inferiori a 1,5 milioni di euro nel 2014 sul 2012) fino a sovradimensionare l’offerta di nuove uscite (+39,5% di film nei listini stagionali). Mentre sul versante delle coproduzioni internazionali ha determinato una flessione in termini numerici (-43,2%) ma soprattutto degli impieghi finanziari (-77,5% nei due anni). A questa evoluzione del panorama produttivo possono essere fatte risalire le motivazioni dell’adozione nei vari paesi europei – a partire dai big five, oltre che a opera dell’UE nell’ambito del nuovo piano pluriennale Europa Creativa – di una serie di interventi volti a incentivare l’afflusso di operatori e capitali esteri sul territorio.

Das rege Interesse an der neuen Fördermöglichkeit zeigt, dass wir damit den richtigen Nerv getroffen haben. Peter Dinges, Vorstand der FFA

TAKE #6 143


Feature

144 TAKE #6

Partnership risvegliata “Nella netta diminuzione del numero di coproduzioni,” è il giudizio di Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo (MiBACT), “si identifica un nodo cruciale: la scarsa penetrazione internazionale. Con questi bandi si va al cuore del problema. Per andare in giro per il mondo bisogna avere un prodotto e la coproduzione in tal senso costituisce una garanzia”. In particolare l’accordo bilaterale italotedesco rappresenta un caso esemplare. Sottoscritto nel 2014 nel corso della Festa del Cinema di Roma, fra la DG Cinema del MiBACT e l’ente federale a sostegno del cinema Filmförderunganstalt (FFA), e alimentato annualmente con apporti paritari di 50.000 euro, è diventato attivo nel 2015 assegnando già i primi sei contributi a sostegno di altrettanti progetti. Al di là degli esiti operativi, però, la sua valenza si rispecchia nel numero totale di richieste, ben 24: 12 maggioritarie tedesche, 11 italiane e una a partecipazione paritaria. Nel decennio 2005-2014 si erano in effetti registrate 37 precedenti collaborazioni fra operatori italiani e tedeschi, ma 30 avevano preso corpo nell’ambito di compartecipazione con altri paesi: sei a testa con apporti maggioritari e 18 con presenze minoritarie. E oltre a due serie televisive (Il commissario Rex nel 2011 e Grand Hotel nel 2014) solamente quattro iniziative sono state condotte bilateralmente nell’arco dell’intero periodo, per la realizzazione di due documentari (ADHD – Rush hour nel 2005 e Peak nel 2011) e di due lungometraggi (Benvenuti al Sud nel 2010 e Indovina chi sposa mia figlia nel 2009) a partecipazione maggioritaria rispettivamente di cineasti italiani e tedeschi. Negli ultimi quattro anni, in particolare, si sono verificate soltanto dieci partnership italo-tedesche, tutte in associazione con altri operatori internazionali, pur a fronte delle 121 coproduzioni

Il grande interesse riscontrato dimostra che con la nuova opportunità abbiamo toccato il nervo giusto. Peter Dinges, direttore del FFA

Peak, ADHD Rush Hour und Kommissar Rex – Eiszeit: Beispiele für bilaterale deutschitalienische Koproduktionen der vergangenen Jahre. Peak, ADHD Rush Hour e Commissario Rex – L’era glaciale: alcuni esempi di coproduzioni bilaterali italo-tedesche degli scorsi anni.

unafilm

Wiederbelebte Partnerschaft „Der starke Rückgang bei den Koproduktionen deutet auf ein grundlegendes Problem hin: die mangelnde internationale Durchschlagskraft nationaler europäischer Filme“, so Nicola Borrelli, Generaldirektor des Bereichs Film im Italienischen Ministerium für Kultur und Tourismus (MiBACT). „Mit diesen neuen Fördermöglichkeiten treffen wir genau den Kern des Problems. Um im Ausland erfolgreich zu sein, braucht man ein passendes Produkt, und Koproduktionen stellen in dieser Hinsicht eine Art Garantie dar.“ Ein ideales Fallbeispiel ist die deutsch-italienische Zusammenarbeit. 2014 unterzeichneten Vertreter der Filmförderungsanstalt (FFA) und des MiBACT im Rahmen des Filmfestivals in Rom ein Abkommen zur Schaffung des deutsch-italienischen Co-Production Development Fonds, in den beide Parteien jährlich je 50.000 Euro einzahlen. Ziel ist es, deutsche und italienische Produzenten bereits in einer frühen Phase der Stoffentwicklung zusammenzuführen und dadurch Koproduktionen von Spielfilmen zu fördern, die auch auf dem internationalen Markt größere Chancen haben. 2015 wurden damit bereits sechs ausgewählte Projekte gefördert. Wie wichtig dieser Fonds ist, zeigt sich auch darin, dass für 24 Projekte Förderanträge eingereicht wurden: zwölf von deutschen Mehrheitsproduzenten, elf für mehrheitlich italienische Vorhaben und eines mit paritätischer Beteiligung. Zwar war es auch im Zeitraum 2005–2014 zu 37 Kooperationen zwischen italienischen und deutschen Filmemachern gekommen, aber 30 davon erfolgten im Rahmen von Beteiligungen mit anderen Ländern (je sechs mit einer deutschen

A livello governativo è stato rafforzato pressoché ovunque e per tutto il sistema audiovisivo il ricorso alle agevolazioni consentite dalla leva fiscale del tax credit. Inoltre si è fatta più intensa, attraverso le istituzioni nazionali di settore, la sottoscrizione di accordi bilaterali con l’apertura di fondi dedicati allo sviluppo e alla realizzazione di opere prime.

Fotosearch/Fancy Images

sowie die EU im Rahmen des mehrjährigen Programms von Creative Europe eine Reihe von Maßnahmen ins Leben gerufen, um Filmproduzenten und Kapital aus dem Ausland anzulocken. Beinahe alle Länder haben für die gesamte audiovisuelle Branche Steuervergünstigungen in Form von Tax Credits eingeführt. Zudem haben die nationalen Filmfördereinrichtungen zahlreiche bilaterale Abkommen getroffen, um die Entwicklung und Produktion von Gemeinschaftsprojekten zu fördern. Hinzu kommen zahlreiche Co-DevelopmentAbkommen zwischen einzelnen Regionalförderungen in Europa.


Feature beziehungsweise italienischen Mehrheitsbeteiligung und 18 mit minoritärer Beteiligung). Lediglich vier bilaterale Koproduktionen kamen neben den zwei TV-Serien Kommissar Rex (2011) und Grand Hotel (2014) zustande: die Dokumentarfilme ADHD – Rush hour (2005) und Peak (2011) sowie die Spielfilme Willkommen im Süden (2010) und Maria, ihm schmeckt’s nicht (2009), jeweils mit italienischer respektive deutscher Mehrheitsbeteiligung. Betrachtet man die vergangenen vier Jahre, so waren deutsche und italienische Produzenten nur an zehn Projekten gemeinsam beteiligt – und dann immer mit weiteren ausländischen Partnern. Zum Vergleich: Insgesamt initiierten deutsche Filmemacher im selben Zeitraum 121 majoritäre und 147 minoritäre Koproduktionen mit Produzenten aus anderen Ländern, in Italien waren es 65 majoritäre und 43 minoritäre Beteiligungen. „Das rege Interesse an der neuen Fördermöglichkeit zeigt, dass wir damit den richtigen Nerv getroffen haben“, so FFA-Vorstand Peter Dinges. „Aus beiden Filmländern wurden vielversprechende Stoffe eingereicht – ein gutes Signal dafür, dass wir uns künftig über mehr deutschitalienische Koproduktionen freuen können.“ Für die kulturelle Vielfalt Ein gutes Beispiel ist Lubo als eines der ausgewählten Projekte, das durch diesen Fonds unterstützt wird. „Bei den letzten Filmfestspielen von Cannes konnten wir im Rahmen des europäischen Programms Producers on the Move unglaublich viele Kontakte knüpfen“, berichtet Produzent Arturo Paglia von Paco Cinematografica mit Sitz in Rom. „Bei dieser Gelegenheit sprachen wir mit den Kollegen von C-Films Deutschland über Lubo. Der Inhalt geht auf Mario Cavatores Roman Il seminatore (Der Sämann) zurück; schon beim Lesen des Buchs fand Regisseur Giorgio Diritti den Stoff sehr ansprechend. Die Hamburger Kollegen zeigten Interesse an der Geschichte, die sich vor einigen Jahrzehnten in der deutschsprachigen Schweiz wirklich ereignet hat. Und dank der Förderung von FFA und MiBACT konnten wir das Projekt mit einer 20-prozentigen Beteiligung durch die Deutschen starten.“ Das neue bilaterale Abkommen deckt sich bestens mit den Auswahlkriterien der Südtiroler Filmförderung, die zweien der

maggioritarie e 147 minoritarie partecipate in totale dai cineasti tedeschi e delle corrispondenti 65 e 43 iniziative ascritte ai colleghi italiani. “Il grande interesse riscontrato dimostra che con la nuova opportunità abbiamo toccato il nervo giusto,” è il commento di Peter Dinges, direttore di FFA. “Per entrambi i paesi sono stati proposti soggetti interessanti e questo è un buon segnale per guardare avanti, a un futuro con più coproduzioni italo-tedesche”. In difesa delle diversità culturali Ne è prova il caso di Lubo, uno dei progetti selezionati, avviato proprio in virtù del recente accordo. “All’ultimo Festival di Cannes, nell’ambito degli incontri Producers on the Move, abbiamo stabilito tantissimi contatti,” è la testimonianza del produttore Arturo Paglia, alla guida della Paco Cinematografica di Roma, “ed è con i colleghi della filiale tedesca della casa di produzione C-Films che abbiamo parlato di Lubo, un soggetto tratto dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore e che il regista Giorgio Diritti ha trovato fin dalla prima lettura in sintonia con le proprie corde. I partner di Amburgo hanno mostrato interesse alla vicenda realmente accaduta alcuni decenni fa nella Svizzera tedesca ed è con il sostegno di MiBACT e FFA che il progetto ha preso realmente vita con la loro compartecipazione al 20%”. In ideale allineamento con la mission della Film Fund & Commission dell’Alto Adige, le contribuzioni del nuovo fondo bilaterale si affiancano ai supporti del fondo altoatesino, come dimostrano i conferimenti in pre-produzione a due dei film selezionati da FFA e MiBACT: I figli del freddo (Mood Film/Weydemann Bros., supporto della BLS di 15.000 euro) e Iceman – Vendetta (Port au Prince/Echo Film, 25.000). A questo secondo progetto è stato riconosciuto anche il successivo finanziamento di 560.000euro da parte della BLS per la produzione. D’altro canto la stessa BLS ha contribuito alla ripresa delle collaborazioni italotedesche. Lo ha fatto nel recente passato in sede di produzione con le fiction televisive Il commissario Rex (Dog’s Life/ Beta Film) e Grand Hotel (Cattleya/Beta Film) e ultimamente in pre-produzione sia con il film di animazione per adulti Clash! (Helios/Weydemann) e con Alpenbrennen

Der starke Rückgang bei den Koproduktionen deutet auf ein grundlegendes Problem hin: die mangelnde internationale Durchschlagskraft nationaler europäischer Filme. Nicola Borrelli, Generaldirektor Film des MiBACT

TAKE #6 145


Feature

Der deutsch-italienische CoProduction Development Fonds

Il Fondo bilaterale italo-tedesco

Der Fonds ist mit einem jährlichen Gesamtvolumen von 100.000 Euro ausgestattet und unterstützt die Entwicklung von deutsch-italienischen Koproduktionen. Eine Begrenzung der Anzahl der geförderten Projekte gibt es nicht, es werden jedoch höchstens 30.000 Euro pro Projekt zur Verfügung gestellt. Bei der offiziellen Vorstellung am 17. April 2015 in Berlin wurden aus den 24 eingereichten Projekten sechs Filmvorhaben ausgewählt, drei Mehrheitsproduktionen eines jeden Landes: 50.000 Euro wurden an italienische und 50.000 Euro an deutsche Filmprojekte für die Produktionsvorbereitung vergeben. Die Jury bestand aus Vertretern der FFA und des MiBACT.

Con una dotazione annuale di 100.000 euro, il Fondo delle attività di sviluppo di coproduzione tra Italia e Germania non prevede limiti al numero di assegnazioni contributive, fatto salvo il valore massimo di 30.000 euro per il singolo stanziamento. All’appuntamento inaugurale del 17 aprile a Berlino per la selezione delle 24 istanze presentate per il sostegno di pre-produzione, la commissione esaminatrice (composta da due rappresentanti di FFA e altrettanti di MiBACT) ha selezionato sei progetti: tre a maggioranza di ogni nazionalità, destinando in complesso 50.000 euro sia alle opere tedesche sia a quelle italiane.

PROJEKTE MIT ITALIENISCHER MEHRHEITSBETEILIGUNG

PROGETTI DI INIZIATIVA ITALIANA

Figli del freddo | Children of the Ice (10.000 €) Mood Film, Lucca (70 %) / Weydemann Bros, Köln (30 %) Drehbuch: Isabella Aguilar, Davide Orsini, Stefano Lodovichi Regie: Stefano Lodovichi

Figli del freddo | Children of the Ice (10.000 €) Mood Film, Lucca (70%) / Weydemann Bros, Colonia (30%) Autori: Isabella Aguilar, Davide Orsini, Stefano Lodovichi Regia: Stefano Lodovichi

Lubo (20.000 €) Paco Cinematografica, Rom (80 %) / C-Films, Hamburg (20 %) Drehbuch: Giorgio Diritti, Fredo Valla Regie: Giorgio Diritti

Lubo (20.000 €) Paco Cinematografica, Roma (80%) / C-Films, Amburgo (20%) Autori: Giorgio Diritti, Fredo Valla Regia: Giorgio Diritti

Sphericon. La scuola dei disoccupati | Sphericon. School for the Unemployed (20.000 €) Mir Cinematografica, Mailand (70 %) / Komplizen Film, Berlin (30 %) Drehbuch: Paolo Vari, Stefano Voltaggio Regie: Paolo Vari

Sphericon. La scuola dei disoccupati | Sphericon. School for the Unemployed (20.000 €) Mir Cinematografica, Milano (70%) / Komplizen Film, Berlino (30%) Autori: Paolo Vari, Stefano Voltaggio Regia: Paolo Vari

PROJEKTE MIT DEUTSCHER MEHRHEITSBETEILIGUNG

PROGETTI DI INIZIATIVA TEDESCA

Iceman – Rache | Iceman – Vendetta (10.000 €) Port au Prince Film & Kultur Produktion, Berlin (70 %) / Echo Film, Bozen (30 %) Drehbuch und Regie: Felix Randau

Iceman – Rache | Iceman – Vendetta (10.000 €) Port au Prince Film & Kultur Produktion, Berlino (70%) / Echo Film, Bolzano (30%) Autore e regista: Felix Randau

Das Eselchen Grisella | Grisella, the Donkey (20.000 €) Grisella Production, München (80 %) / Palomar, Rom (20 %) Drehbuch: Kirsty Peart, Jess Kedward Regie: da definire

Das Eselchen Grisella | Grisella, the Donkey (20.000 €) Grisella Production, Monaco (80%) / Palomar, Roma (20%) Autori: Kirsty Peart, Jess Kedward Regia: da definire

Vivaldi (20.000 €) Pandora Film, Köln (80 %) / Dorje Film, Rom (20 %) Drehbuch: Peter Schneider Regie: August Bille

Vivaldi (20.000 €) Pandora Film, Colonia (80%) / Dorje Film, Roma (20%) Autore: Peter Schneider Regia: August Bille

146 TAKE #6


Feature von FFA und MiBACT ausgewählten Filme Unterstützung für die Produktionsvorbereitung gewährt hat: Children of the Ice (Mood Film/Weydemann Bros., 15.000 € Förderung der BLS) und Iceman – Rache (Port au Prince/Echo Film, 25.000 €). Bei dem Ötzi-Projekt finanziert die BLS auch die Produktion mit 560.000 Euro. Das überrascht nicht; schließlich hat die BLS selbst an der Wiederbelebung der deutsch-italienischen Filmbeziehungen aktiv mitgewirkt. Zum Beispiel finanzierte sie die Produktion von Kommissar Rex (Dog’s Life/Beta Film) und Grand Hotel (Cattleya/Beta Film) sowie die Produktionsvorbereitung des Animationsfilms Clash! (Helios/Weydemann) und von Alpenbrennen (Helios/Lieblingsfilm). Ebenso unterstützte sie die Produktionsvorbereitung des Dokumentarfilms Die fünfte Himmelsrichtung (Miramonte/Körner Prinoth, 40.000 €) sowie der Spielfilme Showtime (Echo Film/Südhang Films, 30.000 €), Three Peaks (Echo Film/Rohfilm Berlin, 350.000 €), In my room (Echo Film/Pandora, 300.000 €) und Un confine incerto (Gaundri/Gifted Films/Rai Cinema, 250.000 €; auch gefördert mit 240.000 € durch Eurimages). Vor diesem Hintergrund wird klar, welch bedeutende Rolle Koproduktionen, die eben auch dank bilateraler Abkommen entstehen, für die Filmwirtschaft spielen. In erster Linie in wirtschaftspolitischer Hinsicht, da die Zusammenarbeit mit Produzenten aus anderen europäischen Ländern die Entwicklung und gleichzeitig den Erhalt der kulturellen Vielfalt fördert – besonders in Europa, wo der Markt von US-Produktionen dominiert wird. Und in zweiter Linie in Hinblick auf die Vertriebsstrategien, denn internationale Koproduktionen verfügen meist über größere Budgets als nationale Produkte und werden deshalb für eine internationale Vermarktung entwickelt. Und letztlich zeigt die Erfahrung, dass ländertypische Filminhalte, die oft an althergebrachten Klischees hängen, durch Koproduktionen diversifiziert und weiterentwickelt werden können.

(Helios/Lieblingsfilm) sia per i lungometraggi in pre-produzione Die fünfte Himmelsrichtung (Miramonte/Körner Prinoth, con 40.000 euro), Showtime (Echo Film/Südhang Films, 30.000) e in lavorazione Three Peaks (Echo Film/ Rohfilm di Berlino, 350.000 euro), In my room (Echo Film/Pandora, 300.000) e Un confine incerto (Gaundri/Gifted Films/Rai Cinema, 250.000 euro, più un secondo stanziamento di 240.000 da Eurimages). Alla luce di queste circostanze si comprende il ruolo cruciale che l’attività di coproduzione, a partire proprio dagli accordi bilaterali, rappresenta nell’industria filmica. In primo luogo nell’ambito della politica economica, in quanto la cooperazione con operatori di altri paesi è il principale strumento di sviluppo e al tempo stesso di difesa delle diversità culturali (soprattutto in Europa, dove persiste l’egemonia del prodotto statunitense). In seconda istanza sul piano delle strategie commerciali delle imprese, perché i progetti in associazione sovranazionale vengono realizzati quasi sempre con investimenti superiori a quelli dedicati ai prodotti domestici, comportandone così una maggiore apertura ai mercati di distribuzione e di consumo. In base alle esperienze maturate si può infine constatare come grazie alle iniziative di coproduzione i contenuti che distinguono le varie cinematografie nazionali – ancorati spesso a cliché di genere, soggetti a un lungo sfruttamento e talvolta anche a un certo logoramento – possano diversificarsi ed evolversi.

Nella netta diminuzione del numero di coproduzioni si identifica un nodo cruciale: la scarsa penetrazione internazionale. Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema del MiBACT

Redento Mori, giornalista economico e autore di vari libri, è consulente scientifico della Fondazione Ente dello Spettacolo per cui cura dal 2007 la realizzazione del rapporto annuale Il mercato e l’industria del cinema in Italia.

Redento Mori, Wirtschaftsjournalist und Autor zahlreicher Bücher, ist wissenschaftlicher Berater des Filminstituts Fondazione Ente dello Spettacolo, für das er seit 2007 einen Jahresbericht über die italienische Filmwirtschaft und -industrie (Il mercato e l’industria del cinema in Italia) betreut.

TAKE #6 147


Feature

Smart und mobil Il film sullo smartphone? È benvenuto Der Markt für audiovisuelle Dienste ist stark in Bewegung. Zu verdanken ist das neuen Geräten, dem technischen Fortschritt und neuen Anbietern entlang der Wertschöpfungskette. Il mercato dei servizi audiovisivi continua a essere più che mai dinamico grazie ai nuovi device, all’evoluzione tecnologica e all’ingresso di nuovi attori lungo tutta la filiera. Die Flexibilität des Internets und der mobilen Technik hat die Nutzung audiovisueller Medien revolutioniert. Zwischen den zahlreichen Anbietern besteht ein starker Wettbewerb um die Beherrschung des Marktes der Inhalte, deren Wert sich nicht so leicht bestimmen lässt. Es geht ja nicht nur um Budgets und Produktionskosten, sondern darum, welche Profite durch die Nutzung der Inhalte über einen längeren Zeitraum und auf unterschiedlichen Plattformen möglich sind. „Die Nutzung digitaler Inhalte auf mehreren internetfähigen Endgeräten nimmt konstant zu und wird bald die Regel sein“, meint Bruno Zambardino. Seit zehn Jahren lehrt er Film- und Medienwirtschaft an der Universität La Sapienza in Rom, 2015 erschien sein Buch Dal possesso all’accesso. L’industria audiovisiva ai tempi dello streaming („Vom Besitz zum Zugriff. Die Filmindustrie in Zeiten des Streamings“). Zambardino, der mit seinem Werk erstmals einen Gesamtüberblick über diesen neuen, komplexen Bereich gibt, bestätigt den neuen Trend, dem alle Anbieter folgen: überall und jederzeit für Unterhaltung zu sorgen. „Netflix zum Beispiel – und das ist gewiss kein Einzelfall – konnte mit seinem Angebot, das über alle Geräte hinweg ohne Unterbrechung genutzt werden kann, eine starke digitale Marke aufbauen.“ Die Vielfalt der Geräte beeinflusst den gesamten OnlinevideoMarkt. „Berücksichtigt man alle persönlichen Endgeräte wie Smartphones, sind heute auf den meisten europäischen Märkten schon mehr mobile Geräte vorhanden als PCs und Fernseher“, so Zambardino. „Medienunternehmen müssen daher Angebote

148 TAKE #6

La flessibilità di internet e del mobile rivoluziona sempre più la fruizione dell’audiovisivo. Ed è in atto una gara da parte di tutti i soggetti in campo per il controllo dei contenuti, il cui reale valore non è facile quantificare: non si tratta di valutarne semplicemente il budget o il costo di produzione, ma di capire quanto renda il loro sfruttamento prolungato nel tempo e sulle varie piattaforme. “Il fenomeno della fruizione di contenuti digitali su più dispositivi connessi a internet è in crescita e si avvia a diventare la norma,” ci dice Bruno Zambardino, che da dieci anni insegna Economia ed Organizzazione dei Media e dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma e ha pubblicato nel 2015 Dal possesso all’accesso. L’industria audiovisiva ai tempi dello streaming. Secondo il docente, che con il suo libro ha tracciato un quadro d’insieme di questo panorama magmatico, i fornitori di contenuti assecondano e alimentano questa tendenza. “Netflix, ad esempio, ma non è certamente l’unico caso, è riuscito a costruire un solido brand digitale intorno alla propria offerta senza soluzione di continuità tra apparati.” La gamma di dispositivi connessi sta contribuendo a modificare il settore del video online. “Tenendo in considerazione i dispositivi personali, come gli smartphone, nella maggior parte dei mercati sono già presenti più apparati mobili connessi rispetto a pc e televisori,” continua Zambardino. “Necessariamente le media company devono sviluppare servizi che possano essere fruibili tramite tali apparati, sotto minaccia di perdere terreno rispetto ai concorrenti.”


Fotolia

Feature

Längst werden Filme nicht mehr nur im Kino und über den Fernseher konsumiert, mobile Geräte spielen eine immer wichtigere Rolle. Ormai i film non sono più recepiti soltanto al cinema o in televisione: i device mobili acquisiscono sempre più importanza.

entwickeln, die Kunden auf diesen Geräten nutzen können. Tun sie das nicht, wechseln diese zur Konkurrenz.“ Tatsächlich ändert sich das Konsumverhalten gerade in Richtung multi-screen: Die Nutzer haben es sich angewöhnt, Inhalte oder Teile davon an verschiedenen Orten und zu verschiedenen Zeitpunkten im Laufe des Tages anzusehen. Der Fernseher im Wohnzimmer reicht nicht mehr, die Nutzung von Inhalten wird zunehmend zum persönlichen, individuellen Konsumerlebnis. Heute nehmen sich die Leute Zeit, Videoclips und sogar ganze Filme in unterschiedlichsten Situationen auf einer ganzen Reihe von Geräten anzusehen. Fragmentierter VOD-Markt 2013 haben Konsumenten in Europa 520 Millionen Euro für Subscription-based Video-on-Demand-Angebote (SVOD) ausgegeben (147,5 % mehr als im Jahr zuvor), 400 Millionen für Electronic-sell-through-Produkte (EST) und 300 Millionen für den Onlineverleih von Filmen und TV-Serien, wie Zambardino erklärt. „Der Umsatz betrug insgesamt über eine Milliarde Euro, Ende 2015 soll die 1,5-Milliarden-Marke geknackt worden sein. Dennoch ist das nur ein kleiner Teil im Vergleich zum gesamten audiovisuellen Markt“, so der Experte. Vor allem sei der Digitalmarkt europaweit betrachtet noch sehr fragmentiert. „Vergleicht man die Entwicklung der letzten fünf Jahre, dann zeigen sich in den Schlüsselmärkten Deutschland, Frankreich, Großbritannien und Italien starke Unterschiede in der

Effettivamente sta aumentando proprio il coinvolgimento multischermo: il pubblico si è abituato a guardare contenuti, o anche parti di questi, in luoghi differenti lungo tutto l’arco della giornata. E quindi il televisore del salotto non è più sufficiente. Il consumo di contenuti è diventato un’esperienza più personale e personalizzata. Oggi i consumatori trovano il tempo di guardare videoclip, o addirittura interi film, in molti luoghi e circostanze diverse, e su una vasta gamma di dispositivi. Un mercato VOD frammentato Nel 2013 i consumatori europei hanno speso 520 milioni di euro in Subscription-based Video on Demand (SVOD, in aumento del 147,5% rispetto all’anno precedente), più 400 milioni in Electronic sell-through (EST) e 300 milioni nel noleggio di film e serie tv online, spiega Zambardino. “Nonostante il totale superi il miliardo di euro e si pensa che sia arrivato a quota 1,5 miliardi alla fine del 2015, si tratta ancora di una piccola porzione del mercato audiovisivo, e soprattutto di un settore ancora caratterizzato da una forte frammentazione tra i diversi mercati comunitari.” In termini di ricavi complessivi, infatti, “l’andamento degli ultimi cinque anni conferma una forte discrasia tra quattro aree chiave come Regno Unito, Germania, Francia e Italia. L’Italia, in particolare, ha chiuso il 2014 con un fatturato on demand di appena 25 milioni di euro, pari ad appena il 4% dei ricavi britannici. Restando in Italia, il settore dell’home entertainment nell’arco degli ultimi sei anni ha visto più che dimezzarsi il giro d’affari (-55,2%):

TAKE #6 149


Pietro Coccia

Feature

Bruno Zambardino lehrt Film- und Medienwirtschaft an der Universität La Sapienza in Rom. Bruno Zambardino insegna Economia ed Organizzazione dei Media e dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma.

Entwicklung der Gesamtumsätze“, so Zambardino. „In Italien zum Beispiel wurden 2014 mit dem On-Demand-Geschäft bloß 25 Millionen Euro erwirtschaftet, das sind gerade mal 4 Prozent der in Großbritannien erzielten Umsätze. Und beim Home Entertainment sind im Stiefelstaat in den letzten sechs Jahren die Umsätze um mehr als die Hälfte (-55,2 %) eingebrochen; die traditionellen Geschäftsfelder stecken tief in der Krise, angefangen beim DVD- und Blu-ray-Absatz.“ Große Erwartungen zur Belebung des italienischen Marktes setzt man daher in die On-DemandVerwertung von Inhalten, die für zusätzliche Umsätze sorgen soll. Schließlich zeigt sich der VOD-Bereich immer spritziger und dynamischer – auch wenn der Onlinekonsum in Italien noch eher marginal ist. Die 18 Millionen Euro des VOD- und EST-Geschäfts machen nur 5 Prozent des gesamten Kuchens aus. In Deutschland, wo der klassische lineare TV-Konsum zwar auch im vergangenen Jahr noch einmal gestiegen ist, hat sich vor allem das Video-Streaming als Form der Mediennutzung fest etabliert. Nach einer Umfrage des deutschen Digitalverbandes BITKOM im Jahr 2015 hatten bereits mehr als drei Viertel aller deutschen Internetnutzer über 14 Jahre (42 Mio.) Videos per Stream angeschaut – zwei Millionen mehr als im Vorjahr. Nur jeder vierte Internetnutzer hat laut dieser Umfrage im vergangenen Jahr hingegen Videos zum Anschauen heruntergeladen (VOD). Jeder zweite Internetnutzer bedient sich außerdem online der Mediatheken von Fernsehsendern, um gesendete Beiträge im Nachhinein zu sehen. Auch wenn Streaming in Deutschland sehr stark die Nutzung audiovisueller Inhalte bestimmt, hat das Beratungshaus PricewaterhouseCoopers (PwC) für die nächsten Jahre ein starkes Wachstum bei den VOD-Umsätzen für den deutschen Markt

150 TAKE #6

Berücksichtigt man alle persönlichen Endgeräte wie Smartphones, sind heute auf den meisten Märkten schon mehr mobile Geräte vorhanden als PCs und Fernseher. Bruno Zambardino

tutte le tradizionali aree di business sono in forte sofferenza, a partire dalla vendita di DVD e Blu-ray.” Grandi aspettative per risollevare il comparto, quindi, sono riposte proprio sull’aumento delle entrate derivanti dalla fruizione di contenuti audiovisivi on demand, che potrebbero compensare le perdite derivanti dal noleggio e dalla vendita “fisica” dell’audiovisivo. Il fenomeno dell’on demand è infatti sempre più effervescente e dinamico, anche se il consumo online in Italia è come detto ancora marginale, rappresentando solo il 5% dell’intero mercato e un valore di appena 18 milioni di euro derivanti dalle transazioni online VOD e EST. In Germania – dove comunque il consumo televisivo “tradizionale” ha continuato a crescere anche nell’anno passato – è stato soprattutto il video streaming a consolidare la sua posizione nell’ambito della fruizione mediatica. In base a un sondaggio condotto dalla BITKOM, l’associazione tedesca che riunisce le imprese del settore digitale, nel 2015 più del 75% degli utenti tedeschi di internet di età superiore ai 14 anni (pari a circa 42 milioni di persone) aveva visualizzato video in streaming, due milioni in più rispetto all’anno precedente. Soltanto un quarto degli intervistati ha invece affermato di avere scaricato filmati da internet (VOD) nel corso del 2015. Circa il 50% del campione ha infine dichiarato di avere utilizzato le mediateche online di diverse emittenti televisive per accedere a notizie e servizi già trasmessi via etere. Anche se in Germania, dunque, lo streaming domina il consumo dei contenuti audiovisivi, i consulenti di PricewaterhouseCoopers (PwC) hanno pronosticato per il mercato tedesco una forte crescita del fatturato proveniente dal VOD nel corso dei prossimi anni. In base a uno studio pubblicato da PwC, già oggi il 60%


Feature prognostiziert. In Deutschland greifen laut einer PwC-Studie bereits heute 60 Prozent derer, die VOD-Angebote nutzen, mindestens einmal pro Woche auf VODInhalte zu, ein Drittel nutzt sie sogar mehrmals. Die Studie prognostiziert, dass die Gesamtumsätze aus digitalen Downloads sowie digitalem Verleih (SVOD und TVOD/Download auf Zeit) im deutschen Markt von 220 Millionen Euro im Jahr 2014 auf 564 Millionen Euro bis 2019 ansteigen werden.

degli utenti tedeschi che utilizza servizi di VOD fruisce almeno una volta alla settimana di contenuti audiovisivi attraverso questo canale, mentre un terzo vi accede addirittura più volte alla settimana. Lo studio pronostica per il mercato tedesco una crescita degli introiti derivanti da download e distribuzione digitali (SVOD e TVOD/download per un periodo limitato di tempo), con un fatturato complessivo che dai 220 milioni del 2014 dovrebbe passare a circa 564 milioni entro il 2019.

Der Siegeszug des Smart-TV Laut Bruno Zambardino wird in den nächsten Jahren die rasche Verbreitung von Millionen von Geräten mit Internetzugang, insbesondere von Smart-TVs, das Wachstum des digitalen Marktes und das Verkaufsvolumen von Onlinediensten ordentlich ankurbeln. In Italien etwa soll es bis 2017 über 130 Millionen vernetzte Geräte geben. Die Zahl der Smart-Fernseher soll in nur vier Jahren um 500 Prozent wachsen: Bis dahin werden sechs Millionen internetfähige Fernseher in den Haushalten stehen. In Deutschland kommt schon heute nach PCs und Laptops (51 % der Nutzer) sowie Spielkonsolen oder Set-Top-Boxen (41 %) der Smart-Fernseher (40 %) am häufigsten für die VOD-Nutzung zum Einsatz. Es folgen Tablets (25 %) und Smartphones (17 %). „Der Trend in Richtung Smart-TVs wird die Nachfrage für VOD-Dienste auch in Italien sehr schnell steigern, auch weil die Nutzer damit vermehrt vom illegalen Medienkonsum zu legalen Services umsteigen – vorausgesetzt, der Ausbau des Breitband-Internets wird schneller vorangetrieben“, sagt Zambardino. Das Wachstum bei On-Demand-Inhalten werde insbesondere durch den Markteintritt neuer Anbieter von Over-the-top-Diensten (OTT) beflügelt, also Dienstleister, die auf internetfähigen Fernsehern und mobilen Geräten webbasierte audiovisuelle Inhalte über Breitbandanschlüsse anbieten. Welches sind hier die wichtigsten Player auf dem europäischen Markt? „OTTAnbieter sind in der gesamten audiovisuellen Wertschöpfungskette tätig, von der Produktion bis zur Auswertung“, so Zambardino. „Sie zwingen traditionelle Anbieter, vor allem die klassischen Telekommunikationsunternehmen und Sendeanstalten, sich neu zu positionieren.“ Nach all den Jahren, in denen sie eine Monopolstellung genossen, müssen diese

La carica delle smart tv Secondo Bruno Zambardino nei prossimi anni la crescita del mercato digitale e i relativi flussi di spesa legati al consumo dei contenuti audiovisivi online saranno guidati dalla rapida diffusione di milioni di device connessi a internet e in particolare delle smart tv: entro il 2017 in Italia ci saranno oltre 130 milioni di dispositivi connessi alla rete mobile. In soli quattro anni il numero di tv connesse crescerà del 500%, fino a più di 6 milioni di unità. Se in Germania, per accedere a VOD, il 51% degli utenti si serve di pc o computer portatili e il 41% di dispositivi come game console o set-top-box, il 40% già utilizza le smart tv. A seguire troviamo tablet (25%) e smartphone (17%). “Il fenomeno delle smart tv,” commenta Zambardino, “comporterà in Italia una rapida crescita della domanda di servizi VOD, anche spinta dalla conversione del consumo illegale ai servizi legali – a patto che si proceda più speditamente sul fronte degli investimenti in banda larga.” La crescita dei contenuti on demand è trainata, così l’esperto, in particolare dall’ingresso in campo degli operatori over-the-top (OTT), ovvero dei servizi che distribuiscono – sullo schermo televisivo e su altri device connessi – contenuti audiovisivi provenienti dalla rete internet (web based), tramite connessione a banda larga su reti aperte. Ma quali sono i principali player nel mercato europeo? “Gli OTT, attivi in tutte le fasi della filiera audiovisiva, dalla produzione alla distribuzione, obbligano gli operatori tradizionali a un riposizionamento, in particolare operatori di telecomunicazioni e broadcaster, i quali, vedendosi minare le posizioni acquisite in anni di dominio del mercato, sono costretti a rimodellare i propri modelli di business – in special modo dal punto di

Tenendo in considerazione i dispositivi personali, come gli smartphone, nella maggior parte dei mercati sono già presenti più apparati mobili connessi rispetto a pc e televisori. Bruno Zambardino

TAKE #6 151


nun ihre Geschäftsmodelle – besonders in Bezug auf Pay-Angebote – komplett überdenken, analysiert der Experte: „Heute sind Multimedia und Flexibilität gefragt.“ Besonders Netflix macht hier Schule. Vielen Sendeanstalten ist der US-Koloss ein Dorn im Auge. Sie versuchen die nächsten Schritte von Netflix vorauszusehen und setzen derzeit zum Gegenangriff an. So sind Angebote entstanden wie etwa in Großbritannien NowTV von Sky (das seit 2014 auch in Italien und Deutschland unter dem Namen Sky Online verfügbar ist) oder der OTT-Dienst Infinity von Mediaset in Italien. Vorteile dieser Angebote sind hohe Flexibilität, niedrige Kosten und keine langfristige Vertragsbindung. Laut der Europäischen Audiovisuellen Informationsstelle gibt es derzeit europaweit 2.500 On-Demand-Dienste. Größtenteils handelt es sich um Catch-up-TV-Angebote, also Mediatheken; über 500 haben nur Spielfilme im Angebot und weniger als 100 sind Transactional-Video-on-DemandDienste (TVOD). Schon 2012 erzielte diese Branche einen Umsatz von insgesamt etwa einer Milliarde Euro, auch dank der regen, dynamischen Märkte Großbritanniens, Frankreichs und Deutschlands. Nach einem Bericht von Parks Associates soll im Zeitraum 2014–2019 das Business mit OTT-Abonnements weltweit von fast 9 Milliarden auf über 19 Milliarden Dollar steigen. Heute nutzen 57 Prozent der US-Haushalte mit Breitbandanschluss OTT-Dienste; in Großbritannien sind es ebenfalls 57 Prozent, in Spanien 29 und in Deutschland 24 Prozent. Prognosen in diesem Bereich sind allerdings schwierig. Sicher ist, dass sich Sendeanstalten, Telekommunikationsunternehmen, OTT-Anbieter und Gerätehersteller in Richtung Konvergenz bewegen. „In Großbritannien beispielsweise planen Vodafone und Sky, ihre Services im Komplettpaket anzubieten: TV, Internet, Festnetz- und Mobiltelefon, alles in einem“, erklärt Zambardino. „Auch in Italien bewerben Telecom und Vodafone Angebote, für die sie mit allen großen Content-Produzenten zusammenarbeiten, sowohl den klassischen als auch den On-Demand-Anbietern.“ Das Fazit des Experten: Nie zuvor hatten Konsumenten ein so breit gefächertes Kino- und TVAngebot mit legalen Inhalten. Camillo De Marco ist Journalist, Kinokritiker und Senior Editor von cineuropa.org.

152 TAKE #6

vista dell’offerta pay – in un’ottica multimediale e flessibile,” riflette Zambardino. In particolare, è Netflix a fare scuola. L’espansione di Netflix in Europa sta impensierendo non pochi broadcaster che, anticipandone le mosse, stanno correndo ai ripari. Sono nate, quindi, offerte del tipo NowTV di Sky nel Regno Unito (lanciata nel 2014 anche in Italia e in Germania con il nome Sky Online) o il servizio OTT Infinity di Mediaset in Italia. Si tratta di offerte che hanno il loro punto di forza nell’estrema flessibilità, nei bassi costi e nell’assenza di vincoli contrattuali a lungo termine. A livello europeo, l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha quantificato in circa 2.500 i servizi on demand attivi, la maggior parte dei quali di Catch up TV, oltre 500 dedicati ai soli film e meno di 100 al Transactional video on demand (TVOD), per un fatturato complessivo che già nel 2012 si aggirava sul miliardo di euro grazie soprattutto alla vivacità e al dinamismo di Regno Unito, Francia e Germania. Secondo un recente report di Parks Associates, le entrate globali dagli abbonamenti OTT aumenteranno dai quasi 9 miliardi di dollari del 2014 a più di 19 nel 2019. Attualmente, il 57% delle famiglie USA con banda larga è abbonata ai servizi video OTT, il 57% nel Regno Unito, 29% in Spagna, 24% in Germania. Non è facile prevedere cosa succederà in futuro. Quel che è certo è che broadcaster, compagnie di telecomunicazione, OTT e costruttori di device si stanno muovendo in un’ottica convergente. “Nel Regno Unito, ad esempio, Vodafone e Sky stanno pensando a far convergere i propri servizi per offrire ai rispettivi clienti pacchetti comprensivi di tv, internet e telefonia mobile e fissa,” spiega Zambardino. “In Italia, Telecom e Vodafone hanno lanciato promozioni e partnership con tutti i principali fornitori di contenuti, tanto lineari quanto on demand, mettendo a disposizione del pubblico un ventaglio di scelte mai così nutrito dal punto di vista dell’offerta legale di cinema e tv.” Camillo De Marco è giornalista, critico cinematografico e senior editor di cineuropa.org.

iStockphoto/jordachelr

Feature

„Der Trend in Richtung Smart-TVs wird die Nachfrage für VOD-Dienste schnell steigern“, sagt Bruno Zambardino. “Il fenomeno delle smart tv comporterà una rapida crescita della domanda di servizi VOD,” commenta Bruno Zambardino.


Feature

Die verflixte Lex Netflix Lex Netflix, quanta apprensione Die Strategie der EU-Kommission für den digitalen Binnenmarkt sorgt für Aufregung in der Filmbranche: Wird die territoriale Lizenzvermarktung aufgehoben, sind Finanzierungs- und Produktionsstrukturen des europäischen Films gefährdet. La strategia della Commissione europea per il mercato unico digitale preoccupa il settore cinematografico: l’abolizione del principio di territorialità per il mercato delle licenze mette a rischio le strutture di finanziamento e produzione del cinema europeo.

Den europäischen Verbrauchern einen besseren Zugang zu digitalen Waren und Dienstleistungen in ganz Europa ermöglichen: So lautet das offizielle Ziel der Strategie für einen digitalen Binnenmarkt, die EU-Kommissionspräsident Jean-Claude Juncker im Mai 2015 präsentierte. Bis Ende 2016 stehen im Rahmen der Strategie 16 Initiativen auf dem Programm, die den Aufbau des digitalen Binnenmarkts vorantreiben sollen. Eine dieser Maßnahmen ist die „Unterbindung von ungerechtfertigtem Geoblocking“ – ein Punkt, der die europäische Filmindustrie in Alarmbereitschaft versetzt hat. Noch vor seinem Amtsantritt im Herbst 2014 hatte Juncker sich für die Abschaffung der territorialen Lizenzvergabe stark gemacht, eine Maßnahme, die ebenfalls zur Strategie für den digitalen Binnenmarkt gehört. In einem Schreiben an den damals kürzlich ernannten EU-Kommissar für Digitale Wirtschaft und Gesellschaft Günther H. Oettinger führt Juncker aus, dass die territoriale Lizenzvergabe ein Hindernis für den Zugang zu audiovisuellen Werken darstelle. Die Territorialität des Urheberrechts in Frage zu stellen bedeutet jedoch zugleich, Einfluss auf die traditionelle Wertschöpfungskette in diesem Sektor zu nehmen. Denn die Territorialität spielt durch den Vorabverkauf von Rechten eine Schlüsselrolle bei der Produktion und Finanzierung von Spielfilmen. Schon bei der ersten Begegnung des neuen EU-Digitalkommissars Oettinger mit Vertretern der Filmwirtschaft bei der Berlinale 2015 wurde klar, dass die Pläne der Kommission zu einem Sturm der Entrüstung in der Branche führen würden. „Die Einzigen, die von der Abschaffung der Territorialität profitieren, sind Konzerne wie Google, Amazon oder Netflix, die schon jetzt

Migliorare l’accesso dei consumatori europei a beni e servizi digitali in tutto il territorio comunitario: questo l’obiettivo ufficiale della strategia per il mercato unico digitale presentata da Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, nel maggio del 2015. La strategia prevede, entro la fine del 2016, l’attuazione di 16 iniziative per dare impulso alla realizzazione di un mercato unico digitale. Tra queste figura l’“eliminazione del blocco geografico ingiustificato”, una misura quest’ultima che ha creato notevole allarme nell’industria cinematografica europea. Già prima della sua entrata in carica nell’autunno del 2014, Juncker si era espresso a favore dell’abolizione del principio di territorialità per il commercio delle licenze, una misura entrata poi a far parte del pacchetto della Commissione per il mercato unico digitale. In una lettera a Günther H. Oettinger, Commissario per l’Economia e società digitali allora fresco di nomina, Juncker aveva criticato la concessione di licenze su base territoriale, che a suo avviso rappresenterebbe un ingiustificato ostacolo all’accesso alle opere audiovisive. Mettere in discussione il principio della territorialità dei diritti d’autore avrebbe tuttavia notevoli ripercussioni sulla catena del valore in un settore in cui la prevendita di diritti ricopre un ruolo chiave per la produzione e il finanziamento delle pellicole. Fin dal primo incontro fra il commissario Oettinger e i rappresentanti dell’industria cinematografica, tenutosi durante l’edizione 2015 della Berlinale, si è capito che il progetto della Commissione avrebbe provocato un’ondata di malumore nel settore. “Gli unici ad approfittare dell’abolizione della territorialità sono multinazionali come Google, Amazon o Netflix che già operano in ambito transterritoriale,” sottolinea Martin Moszkowicz, presi-

TAKE #6 153


MPA/Adriaan Deville

EU 2015/Lieven Creemers

Feature

Die EU-Kommissare Andrus Ansip (l.) und Günther Oettinger brachten mit ihren Plänen für den Digitalen Binnenmarkt die Filmindustrie gegen sich auf. Stan McCoy (rechtes Bild) von der Motion Picture Association (MPA) spricht von einem „unverantwortlichen Risiko“. Con i loro piani per il mercato digitale interno i Commissari UE Andrus Ansip (sin.) e Günther Oettinger si sono messi contro l’industria cinematografica. Stan McCoy (foto a destra) della Motion Picture Association (MPA) parla di un “rischio irresponsabile”.

im überterritorialen Geschäft tätig sind“, unterstreicht Martin Moszkowicz, Vorstandsvorsitzender der Constantin Film AG. Die Initiative der EU-Kommission trage deutlich die Züge der Lobbyisten, die in Brüssel für diese Konzerne arbeiten. „Die Frage für uns als Europäer ist, ob wir das wollen und ob nicht die Diversität europäischen Filmschaffens erhaltenswert ist, die wir aufgrund der verschiedenen Territorien haben.“ Problematische Pläne Wenn nicht mehr die Möglichkeit besteht, eine Lizenz auf einen bestimmten Markt zuzuschneiden, zieht das in der Tat eine Reihe von Konsequenzen nach sich. „Es hat Auswirkungen auf die Finanzierung vieler europäischer Filme, aber auch auf das bestehende Finanzierungsmodell von Koproduktionen“, erklärt Stan McCoy. Der Vorstand und Geschäftsführer der Motion Picture Association (MPA) für Europa, den Nahen Osten und Afrika hält es für problematisch, das bestehende Urheberrecht zu ändern. „Es gibt keinerlei Beweise dafür, dass durch die von der EU angestrebte Urheberrechtsreform auch nur ein einziger zusätzlicher Arbeitsplatz geschaffen oder ein einziger Euro mehr umgesetzt wird“, sagt McCoy. „Es ist jedoch eine Tatsache, dass heutzutage sieben Millionen Menschen in der EU in der Kreativbranche arbeiten und damit jedes Jahr 509 Milliarden Euro des Bruttoinlandsproduktes generieren. Wir halten es für ein unverantwortliches Risiko, ein System zu schwächen, von dem viele Menschen abhängig sind, die diesen wirtschaftlichen Beitrag leisten.“ Auch der deutsche Drehbuchautor, Produzent und Rechtsanwalt Fred Breinersdorfer plädiert strikt für die Beibehaltung des Territorialitätsprinzips. Im Falle seines Films Elser, der 2015 im Berlinale-Wettbewerb lief, überboten sich die Verleiher in Ländern wie Frankreich und Österreich gegenseitig, um die Auswertungsrechte zu erwerben. „Mit einem package deal für Gesamt-Europa hätten wir nie die gleichen Einnahmen erzielt wie durch die einzelnen Lizenzverkäufe“, betont Breinersdorfer. Die Abschaffung der territorialen Lizenzvergabe in der EU wird seiner Einschätzung nach zu einem „kulturellen Desaster für ganz Europa“ führen. Dadurch werde die kulturelle Vielfalt des europäischen Filmschaffens aufs Spiel gesetzt, da eine Aufhe-

154 TAKE #6

dente della Constantin Film. “L’iniziativa della Commissione europea,” prosegue, “è il chiaro risultato dell’influsso esercitato dai lobbisti che agiscono a Bruxelles su incarico delle multinazionali. Da europei dovremmo domandarci se è proprio questo ciò che vogliamo o se invece non preferiremmo piuttosto preservare, attraverso la territorialità, la diversità del cinema europeo.” Piani preoccupanti L’impossibilità di creare licenze per i singoli mercati comporterebbe una serie di conseguenze problematiche per l’industria cinematografica. “Tale cambiamento avrebbe ripercussioni sul finanziamento di molti film europei, ma anche sugli attuali modelli di finanziamento per le coproduzioni,” spiega Stan McCoy, presidente e amministratore delegato della Motion Picture Association (MPA) per Europa, Vicino Oriente e Africa. McCoy ritiene molto discutibili i piani per una modifica dell’attuale diritto d’autore. “Non esistono prove che la riforma promossa dall’Unione Europea creerebbe un solo posto di lavoro in più o aumenterebbe i fatturati di un solo centesimo,” aggiunge McCoy. “Di fatto il settore creativo dà lavoro oggi a sette milioni di persone all’interno dell’UE con un contributo annuo di 509 miliardi di euro al PIL complessivo. Riteniamo irresponsabile mettere a rischio e indebolire un sistema capace di generare un tale fatturato e dal quale dipende l’esistenza di moltissime persone.” Anche lo sceneggiatore, produttore e avvocato tedesco Fred Breinersdorfer si dichiara decisamente a favore del mantenimento del principio di territorialità e cita l’esempio del suo film Elser (13 Minutes), presentato all’edizione 2015 della Berlinale, per il quale in paesi come Francia e Austria i distributori hanno giocato al rialzo per ottenerne lo sfruttamento dei diritti. “Con un package deal per l’intero territorio europeo non avremmo mai raggiunto guadagni paragonabili a quelli ottenuti vendendo le licenze singolarmente,” sottolinea Breinersdorfer. L’abolizione delle concessioni su base territoriale, a suo avviso, farebbe precipitare l’intera Europa in una vera e propria “catastrofe culturale”. La riforma, prosegue Breinersdorfer, mette in pericolo la varietà che caratterizza da sempre la produzione cinematografica europea. La commercializzazione transnazionale avvantaggerebbe


Feature bung der territorialen Vermarktung den großen global agierenden Content-Providern diene, während kleine unabhängige Filmproduzenten und Vertriebe benachteiligt würden. Portabilität als Ziel Dennoch ist die EU-Kommission von ihrer Strategie überzeugt. „Wir wollen die grenzüberschreitende Nutzung von Inhalten sicherstellen“, erklärt Andrus Ansip, Vizepräsident der EU-Kommission und Kommissar für den digitalen Binnenmarkt. „Ein niederländischer Netflix-Abonnent, der in Deutschland unterwegs ist, kann nur die Netflix-Filme anschauen, die den deutschen Nutzern angeboten werden. In Polen kann er überhaupt keine Filme über Netflix abrufen, da Netflix in Polen nicht verfügbar ist“, konstatiert die Kommission. Das soll sich nun ändern. Künftig sollen Reisende innerhalb der gesamten EU unterwegs den gleichen Zugriff auf ihre Musik, Filme und Spiele haben wie zuhause. Zu diesem Zweck ist im Dezember 2015 in Brüssel eine „Verordnung zur Gewährleistung der grenzüberschreitenden Portabilität von Online-Inhalten im Binnenmarkt“ vorgeschlagen worden. Die grenzüberschreitende Weiternutzbarkeit soll voraussichtlich schon im Jahr 2017 Wirklichkeit werden. Auch um die Hürden für den europaweiten Online-Handel, wie eben das Geoblocking, bald zu beseitigen, will die Kommission im ersten Halbjahr 2016 Vorschläge unterbreiten. Dabei sei das gar nicht nötig, sagt Martin Moszkowicz. „Es gibt ja keine Mauer in Europa, die den Austausch von Filmen verhindert. Es ist möglich, Filme über alle Grenzen hinweg zollfrei ohne größere Handelsschranken zu verkaufen“, versichert der Constantin-Chef. Die Analyse der EU-Kommission hält er für falsch, da es nach bestimmten Produkten, wie etwa Filmen aus kleineren Ländern, ohnehin keine große Nachfrage gebe. Und in der Tat: Um den Bedarf der Konsumenten nach dem grenzüberschreitenden Zugang zu Online-Inhalten zu ermitteln, hat die Kommission eine Studie in Auftrag gegeben, deren Ergebnisse im Sommer 2015 präsentiert wurden. Danach haben nur 8 Prozent aller befragten Internetnutzer überhaupt den Versuch unternommen, sich online Filme, Serien oder TV-Produktionen anzuschauen, die für das Publikum in einem anderen Mitgliedsstaat bestimmt sind. Der allergrößte Teil der europäischen Internetnutzer scheint gar nicht an den audiovisuellen Inhalten anderer EU-Länder interessiert zu sein. Gewährleistung der Portabilität, Aufhebung der Territorialität und Reform des europäischen Urheberrechts: In den kommenden sechs Monaten sollen konkrete Vorschläge vorgestellt werden. Die Ergebnisse aus den verschiedenen öffentlichen Konsultationen, die die Kommission einberufen hat, sollen dabei berücksichtigt werden. Aber die Filmbranche bleibt wachsam. „Wir werden sehr genau überprüfen“, versichert Peter Dinges, Präsident der European Film Agency Directors (EFAD), des Netzwerks der nationalen öffentlichen Filmfördereinrichtungen in der EU, „dass diese Reformen nicht dazu führen, die territoriale Auswertung von Lizenzen zu zerstören, was sich nachteilig auf die Finanzierung und den Vertrieb von Werken auswirken würde, auf denen die Vielfalt des europäischen Kinos basiert.“

infatti soltanto i grandi content provider globali – a danno delle piccole case di produzione e distribuzione indipendenti. Obiettivo portabilità Nonostante le critiche la Commissione europea rimane convinta della sua strategia per il mercato unico digitale. “Vogliamo assicurare l’utilizzo transfrontaliero dei contenuti online,” spiega Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione responsabile per il Mercato unico digitale. “Un abbonato olandese di Netflix che si reca in Germania può vedere solo i film che Netflix offre agli utenti tedeschi, mentre per esempio non può usufruire di Netflix in Polonia perché in tale paese il servizio non è disponibile,” constata la Commissione. Tutto ciò cambierà. Gli utenti potranno fruire dei contenuti online – musica, film e giochi – ai quali hanno accesso nel proprio paese anche quando viaggiano nell’UE, senza alcuna restrizione. A tal fine a Bruxelles, nel dicembre del 2015, la Commissione ha lanciato la proposta per un “Regolamento finalizzato a garantire la portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno”. L’utilizzo transfrontaliero dei contenuti online dovrebbe diventare realtà già nel 2017. Nella prima metà del 2016 la Commissione presenterà inoltre proposte per l’abbattimento delle barriere interne che, come il blocco geografico, regolano oggi il commercio online. Proposte inutili, ritiene Martin Moszkowicz: “In Europa non c’è alcuna barriera che impedisca lo scambio di film. Il trasporto e la vendita di pellicole oltre frontiera sono esenti da dogana,” assicura l’amministratore della Constantin Film. Moszkowicz giudica l’analisi della Commissione europea fondamentalmente errata dal momento che la domanda di determinati prodotti, come le pellicole provenienti da piccoli paesi, è comunque ridotta. In uno studio commissionato dall’UE per valutare la richiesta di accesso transfrontaliero ai contenuti online da parte dei consumatori, i cui risultati sono stati presentati nell’estate del 2015, si legge che soltanto l’8% degli utenti internet intervistati ha tentato almeno una volta di accedere a film, serie o altri prodotti televisivi online destinati al pubblico residente in un altro Stato membro. La stragrande maggioranza di chi, in Europa, utilizza internet non sembra essere interessata ai contenuti audiovisivi di altri paesi dell’Unione. Per il prossimo semestre sono state annunciate proposte concrete su temi quali la garanzia di portabilità, l’eliminazione della territorialità e la riforma del diritto d’autore europeo. Le proposte terranno conto dei risultati delle diverse consultazioni pubbliche avviate dalla Commissione. Ma l’industria cinematografica rimane in stato di allerta. Peter Dinges, presidente dell’EFAD (European Film Agency Directors) assicura: “Verificheremo con grande attenzione che le riforme non eliminino completamente lo sfruttamento territoriale delle licenze, dato che questo avrebbe effetti negativi per il finanziamento e la distribuzione di tutte quelle opere su cui, in fin dei conti, si basa la varietà del cinema europeo.” Birgit Heidsiek, di Amburgo, è autrice e collabora a diverse pubblicazioni di settore, riviste, quotidiani e siti online tedeschi e stranieri.

Birgit Heidsiek ist in Hamburg als freie Autorin für verschiedene Fachzeitschriften, Magazine, Zeitungen und Online-Dienste im In- und Ausland tätig.

TAKE #6 155


Patrick Rottensteiner

Gruppenbild … Ritratto di gruppo…

Südtiroler Schauspieler beim TAKE-Fotoshooting in Bozen. Attori altoatesini durante lo shooting fotografico per TAKE a Bolzano. Stehend von links In piedi da sin.: Katja Lechthaler, Martin Thaler, Sarah Born, Florian Schwienbacher, Nora Pider. Sitzend von links Seduti da sin.: Andy Hartner, Ricardo Angelini, Karoline Comarella, Lissy Pernthaler, Daniela Scarlatti, Debora Müller, Valentina Repetto. Auf dem Boden sitzend Seduti per terra: Paolo Grossi, Jasmin Mairhofer.

156 TAKE #6


TAKE #6 157


… mit Schauspielern … con attori Die neue Generation der Südtiroler Schauspieler begegnet den Anforderungen des internationalen Markts mit Professionalität und Talent. Gli attori altoatesini sono sempre più capaci di rispondere con professionalità e talento alle esigenze del mercato internazionale: una vera e propria “new wave”.

Verbindet sich der Beruf des Schauspielers in der allgemeinen Vorstellung mit Glanz und Glamour, so sieht der wirkliche Alltag anders aus. Statistiken belegen, dass 92 Prozent der Schauspieler von ihrem Beruf nicht leben können, und selbst die acht Prozent, denen dies gelingt, verbringen einen großen Teil ihrer Arbeitszeit mit der Suche nach der nächsten Rolle. Es ist ein anspruchsvoller Job, der neben dem Talent noch einiges mehr erfordert: eine gute Ausbildung und eisernes Training, einen tüchtigen Agenten, der passende Projekte vermittelt, die Fähigkeit, Herausforderungen anzunehmen – und die Kraft, mit häufigen Ablehnungen zu leben, um über viele Castings zu wenigen Engagements zu kommen. Das ist zwar überall so, doch in Südtirol waren die Voraussetzungen für junge Leute, die vom Schauspielberuf träumten, bis 2010 noch schlechter. Es gab so gut wie keine Film- und Fernsehwirtschaft, die einzige Chance bestand darin, das Land zu verlassen und anderswo sein Glück zu versuchen. In den letzten Jahren hat sich die Situation deutlich gebessert: Dank der Südtiroler Filmförderung ist ein solides Produktionsumfeld für Film und Fernsehen entstanden, die künstlerischen Aussichten haben sich grundlegend verändert. Südtiroler Schauspieler können heute an Castings für in Südtirol gedrehte Filme teilnehmen und so den Kreislauf in Gang setzen, der eine Karriere antreibt: Mehr Castings bedeuten mehr Chancen auf ein Engagement, mehr Engagements führen wiederum zu weiteren Casting-Einladungen. Eine Garantie für die nächste Rolle gibt es natürlich auch so nicht. Aber das Talent und die Professionalität der Südtiroler

158 TAKE #6

Se nell’immaginario comune il mestiere dell’attore è ammantato di fascino e glamour, nella realtà le cose sono ben diverse. Le statistiche più accreditate rilevano che il 92% degli attori non vive della propria professione e anche quell’8% che può dire di farlo impegna molto del suo tempo alla ricerca del successivo ingaggio. Si tratta di un mestiere complesso che richiede oltre al talento un training serrato e una formazione rigorosa, un bravo agente che permetta di entrare in contatto con i progetti giusti e la capacità di affrontare le sfide e confrontarsi con i “no” che spesso costellano il percorso che va dalle audizioni (tante) verso l’ingaggio. Se questa è la situazione globale dell’essere attore, in Alto Adige fino al 2010 le condizioni erano ancora più complicate. L’industria dell’audiovisivo era praticamente inesistente e c’era una sola possibilità: lasciare casa propria e partire in cerca di fortuna altrove. Oggi la situazione è cambiata, grazie alla BLS che ha contribuito a costruire un solido sistema produttivo per il cinema e la televisione sul territorio, sistema che ha anche inevitabilmente modificato il panorama e le prospettive artistiche. Gli attori altoatesini ora possono partecipare, tra le altre, alle audizioni per le produzioni realizzate in Alto Adige e attivare il circolo auto-propulsivo che fa andare avanti nella carriera: più audizioni significano maggiori opportunità di ingaggio e tanti più i ruoli interpretati, tante più le audizioni. Ovviamente questo non garantisce necessariamente l’atteso “si”, ma certamente la fama delle qualità professionali degli attori altoatesini si sta diffondendo e i registi che lavorano in Alto Adige


Walter Wehmeyer

Lisa Winter

„Sie hat ein faszinierendes Geheimnis in ihrem Gesicht“, sagt Regisseurin Mirjam Unger über Lissy Pernthaler (l., bei der Premiere von Elser auf der Berlinale 2015). Sarah Born ist 2016 in der Hauptrolle in Lina von Walter Wehmeyer zu sehen (r.). “Custodisce un affascinante segreto nel suo sguardo,” dice la regista Mirjam Unger di Lissy Pernthaler (sin., alla Berlinale 2015 durante la prima di 13 Minutes). Nel 2016 Sarah Born sarà sullo schermo nel ruolo principale in Lina di Walter Wehmeyer (destra).

Schauspieler sprechen sich in der Branche herum und die Regisseure, die in Südtirol drehen, sind immer mehr geneigt, ihre Darsteller vor Ort zu suchen. Oliver Hirschbiegel etwa hat für seinen Spielfilm Elser sechs Südtiroler Darsteller engagiert. Boris Ausserer, Produzent der Lucky Bird Pictures, sagt, er sei „sehr glücklich gewesen, Martin Maria Abram, Anton Algrang, Lissy Pernthaler, Anna Unterberger, Valentina Repetto und Gerti Drassl zu casten.“ Besonders Lissy Pernthaler hebt er hervor: „Sie kommt in den Verhörszenen mit ihrem kühlen, minimalistischen Spiel großartig zur Geltung.“ Valentina Repetto spielte auch eine der Hauptrollen in Jonas Rothlaenders Auf Anfang, der beim Achtung Berlin Festival als bester Mittellangfilm nominiert war. Eine weitere Produktion, die von den Qualitäten der Südtiroler Schauspieler profitieren konnte, ist Maikäfer flieg!, bei dem unter anderen Nora Pider, Markus Schwärzer und wiederum Lissy Pernthaler mitspielten. Die österreichische Regisseurin Mirjam Unger hat an alle drei positive Erinnerungen; Markus Schwärzer zum Beispiel „sieht nicht nur hervorragend aus, er hat auch ein großes Gespür für Timing und Mimik, kann zurückhaltend und dann wieder voll da sein, wenn es der Moment verlangt.“ Nora Pider beschreibt sie als ein „Feuerwerk“: „Von null auf hundert gibt sie alles, keine Diskussion. Kaum Worte braucht es, so schnell versteht sie und setzt sie um.“ Und Lissy Pernthaler ist für die Regisseurin ein Ausnahmetalent: „Sie hat ein faszinierendes Geheimnis in ihrem Gesicht. Wäre sie Britin, sie würde für Mike Leigh spielen, so realitätsnah und unmittelbar ist ihre Darstellung.“

sono sempre più incentivati a cercare in loco interpreti per i loro progetti. Oliver Hirschbiegel ha selezionato sei attori altoatesini per il suo Elser (13 Minutes). Il produttore del film, Boris Ausserer della tedesca Lucky Bird Pictures, è rimasto “estremamente soddisfatto di Martin Maria Abram, Anton Algrang, Lissy Pernthaler, Anna Unterberger, Valentina Repetto e Gerti Drassl”. Ausserer ha detto di trovare “lo stile interpretativo minimalista e calibrato di Lissy Pernthaler perfetto nelle scene dell’interrogatorio”. E Valentina Repetto, oltre a recitare in questo film, ha anche interpretato uno dei ruoli principali nel film Auf Anfang di Jonas Rothlaender, nominato come miglior mediometraggio all’Achtung Berlin Festival. Un altro film che ha tratto vantaggio dalla continua crescita dei talenti locali è stato Maikäfer flieg!, a cui hanno lavorato tra l’altro Nora Pider, Markus Schwärzer e Lissy Pernthaler. La regista austriaca Mirjam Unger ricorda così Markus Schwärzer: “Non solo è molto attraente ma anche fornito di grande sensibilità per il timing e la mimica; uno che sa essere misurato ma anche estremamente intenso quando il momento lo richiede.” Nora Pider “è un fuoco d’artificio. Sa dare tutto di se stessa, da 0 a 100, senza discussioni. Servono solo minime indicazioni che lei immediatamente intuisce ed esegue”. E di Lissy Pernthaler dice: “È un talento eccezionale che custodisce un affascinante segreto nel suo sguardo. Se fosse britannica lavorerebbe con Mike Leigh, talmente reali e immediate sono le sue interpretazioni.” Il vantaggio linguistico degli attori altoatesini e la forzata “fuga” agli esordi per studiare recitazione – perfino nella lontana

TAKE #6 159


Oliver Oppitz

Federico Vagliati

Individuelle Talente und gemeinsames Potenzial: v. l. Jasmin Mairhofer in Fräulein mit der italienischen Comedy-Koryphäe Christian De Sica; Ricardo Angelini in Heimat Südtirol – Kanonikus Michael Gamper; Valentina Repetto in Kripo Bozen – Wer ohne Spuren geht. Talento individuale e potenziale comune: da sin., Jasmin Mairhofer in Fräulein con Christian De Sica; Ricardo Angelini in Heimat Südtirol – La missione di Michael Gamper; Valentina Repetto nella fiction Kripo Bozen – Wer ohne Spuren geht.

Die Mehrsprachigkeit und die erzwungene „Heimatflucht“ zu Beginn der Karriere – mitunter bis ins ferne Vancouver, das Hollywood des Nordens, wo etwa Andy Hartner Schauspiel studierte – versetzen die Südtiroler Schauspieler in die günstige Lage, sich am internationalen Markt gut zurechtzufinden. Viele von ihnen leben und arbeiten in Österreich und Deutschland. Sarah Born etwa hat erst kürzlich Hauptrollen in den österreichischen Spielfilmen Lina von Walter Wehmeyer und Mechanismen der Macht von Mara Mattuschka übernommen. Deborah Müller, die oft für komische Rollen ausgewählt wird, war in Deutschland in zahlreichen Produktionen zu sehen; der Spielfilm Beinahe negativ von Sascha Syndicus trug ihr 2014 beim Portsmouth Film Fest eine Nominierung als Beste Hauptdarstellerin ein. Ricardo Angelini, der in Südtirol und München lebt, konnte die beiden Welten nördlich und südlich der Alpen bei der Arbeit an der Krimiserie Kripo Bozen vereinen, die Marcus Ulbricht für die ARD in Südtirol drehte. Jasmin Mairhofer wiederum bewegt sich gleichermaßen geschickt auf dem italienischen wie auf dem österreichischen Markt: In Italien war sie im Kinofilm Un boss in salotto von Luca Miniero und in der Hitserie Un passo dal cielo zu sehen. Für ARD und ORF spielte sie in Wolfgang Murnbergers Fernsehfilm Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit, produziert von Roxy Film in Koproduktion mit der Wiener Epo Film. Eine Rolle in Luis Trenker spielt auch Katja Lechthaler. Sie kann bereits eine solide Film- und Fernsehkarriere in Österreich und Deutschland vorweisen, ebenso wie Martin Thaler, der nicht nur als Schauspieler, sondern auch als Drehbuchautor tätig ist. Zu seiner Filmografie zählt Burg Schreckenstein von Ralf Huettner, ebenfalls von Roxy Film produziert und zum Teil in Südtirol gedreht.

160 TAKE #6

Vancouver, la Hollywood del Nord, dove ad esempio ha studiato Andy Hartner – li mettono inoltre nelle favorevoli condizioni di lavorare agilmente nel mercato internazionale, principalmente in Austria o in Germania, dove molti vivono e trovano interessanti possibilità di impiego. Sarah Born per esempio ha di recente interpretato due importanti ruoli da protagonista nei film Lina di Walter Wehmeyer in uscita nel 2016 e Mechanismen der Macht di Mara Mattuschka. Anche Deborah Müller, spesso scelta per interpretare commedie, in Germania ha lavorato in numerose produzioni, come il film Beinahe negativ di Sascha Syndicus che nel 2014 le ha procurato al Portsmouth Film Fest la nomination come Miglior attrice protagonista. Ricardo Angelini, che vive tra l’Alto Adige e Monaco, ha potuto unire i suoi due mondi lavorando a Kripo Bozen, serie poliziesca ambientata a Bolzano diretta da Marcus Ulbricht e prodotta da ARD per il mercato televisivo tedesco. Jasmin Mairhofer invece si divide tra il mercato italiano e quello austriaco: in Italia ha recitato in Un boss in salotto di Luca Miniero e nella serie Un passo dal cielo, mentre per le emittenti ARD e ORF ha girato il film per la tv Luis Trenker – La sottile linea della verità di Wolfgang Murnberger e prodotto da Roxy Film insieme alla Epo Film di Vienna. A quest’ultimo progetto televisivo ha partecipato anche Katja Lechthaler, attrice che ha già alle spalle una solida carriera artistica per il cinema e la tv in Austria e Germania. Come anche Martin Thaler, che oltre ad essere attore è anche autore e si muove tra le due professioni. Recentemente Martin ha recitato nel film Burg Schreckenstein di Ralf Huettner, prodotto ancora una volta da Roxy Film e girato in parte in Alto Adige.


ARD Degeto/Marco Nagel

Das „Pendeln“ zwischen Ländern und Sprachräumen ist für viele Südtiroler Schauspieler also fast eine Lebensphilosophie – und kann mitunter zum Wettlauf gegen die Zeit werden. So wie für Florian Schwienbacher, der viel in London arbeitet und dort einen Agenten hat. Als vergangenes Frühjahr überraschend die Nachricht kam, dass Giuseppe Tornatore ihn noch am selben Tag für Correspondence engagieren wolle, eilte Florian gen Bozen – und zog sich, um rechtzeitig ans Set zu gelangen, auf einer Raststättentoilette um. Raum für erste Gehversuche bietet vielen Südtiroler Schauspielern die Theaterbühne. Manche von ihnen lassen sie später hinter sich, andere sind nach wie vor im Theater aktiv. Dazu gehören Karoline Comarella und Paolo Grossi, Absolventen renommierter italienischer Schauspielschulen in Rom bzw. Mailand. Sie touren aktuell mit dem italienischen Bühnenstar Paolo Rossi und dem Stück Molière: La recita di Versailles durch Italien, haben aber auch in Film und Fernsehen erste Erfolge verzeichnet. Karoline war als Italienkorrespondentin aus Berlin in dem RAI3-Dokudrama I ragazzi di Pippo Fava von Gualtiero Peirce und Antonio Roccuzzo zu sehen, Paolo in La vita oscena von Renato De Maria und La variabile umana (The Human Factor) von Bruno Oliviero. Andere haben das Fernsehen zu ihrem bevorzugten Medium gemacht. Daniela Scarlatti war in einigen der größten italienischen Serienerfolge der letzten zehn Jahre zu sehen – von Un passo dal cielo über die Krimiserien Carabinieri und Distretto di Polizia bis hin zu Don Matteo – sowie in Fernsehfilmen der bekannten Regisseure Dino Risi und Pupi Avati. Mit ihren individuellen Talenten und vielfältigen Fähigkeiten

Il pendolarismo tra paesi è quasi uno stile di vita per gli attori altoatesini – e a volte può essere una corsa sfrenata. Florian Schwienbacher, per esempio, ha un agente a Londra e lavora di frequente in Inghilterra. La scorsa primavera, mentre era in viaggio per l’Alto Adige, ha ricevuto una telefonata: Giuseppe Tornatore lo voleva immediatamente sul set di La corrispondenza… e per arrivare in tempo all’audizione Florian ha dovuto cambiarsi e farsi la barba in autogrill. Palestra iniziale di molti attori altoatesini è il teatro. Alcuni se ne sono separati definitivamente, altri invece continuano a calcarne i palcoscenici. È il caso di Karoline Comarella e Paolo Grossi, attualmente entrambi impegnati accanto al noto attore Paolo Rossi nella tournee dello spettacolo Molière: La recita di Versailles. Formati nelle più prestigiose scuole attoriali in Italia – l’Accademia di arte drammatica di Roma per Karoline e la Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano per Paolo – i due giovani attori guardano però anche al cinema e alla televisione. Karoline ha interpretato una giornalista nel docu-film I ragazzi di Pippo Fava di Gualtiero Peirce e Antonio Roccuzzo trasmesso su Rai 3, mentre Paolo ha recitato ne La vita oscena di Renato De Maria e La variabile umana di Bruno Oliviero. C’è poi chi ha scelto come mezzo espressivo principale la televisione, come Daniela Scarlatti che ha recitato in alcune delle serie tv e fiction più di successo degli ultimi dieci anni in Italia, da Un passo dal cielo 3 a Carabinieri, da Distretto di Polizia a Don Matteo 3, passando per progetti televisivi firmati da Dino Risi e Pupi Avati. Anche se ad alimentare professionalità e potenzialità di questi attori non è necessariamente la forza del gruppo ma piuttosto il

TAKE #6 161


Motorfilm/helios.bz

bietet die neue Generation der Südtiroler Schauspieler viel kreatives Potenzial. Das Gruppenbild für diesen Artikel, das in den Räumlichkeiten des Museums für moderne und zeitgenössische Kunst Museion in Bozen aufgenommen wurde, zeigt sie daher Seite an Seite: Schauspieler mit sehr unterschiedlichen Erfahrungen, etablierte Künstler und junge Talente. Der Moment ist ihnen gewogen, die Möglichkeiten liegen – auch in Südtirol – zum Greifen nah und jeder dieser 14 Darsteller ist ein Teil dessen, was in der Branche heute als der „Südtiroleffekt“ bezeichnet wird. Anna Quinz aus Bozen ist Marketing- und Kommunikationsexpertin und Creative Director von franzmagazine.com, dem Südtiroler Magazin für zeitgenössische Kultur.

talento personale, è comunque possibile pensare la “new wave” degli attori sudtirolesi come un’unica onda d’urto sprigionatasi dalle ricche sorgenti dell’Alto Adige e capace di sconfinare nel mercato europeo del cinema e della televisione. Il ritratto di gruppo di queste pagine, scattato nei significativi spazi del Museo di arte moderna e contemporanea Museion a Bolzano, racconta di professionisti dalle esperienze diversificate e trasversali, di carriere solide e di talenti emergenti. Il momento per loro è decisamente favorevole, le opportunità – anche in Alto Adige – sono a portata di mano e ciascuno dei quattordici attori di queste immagini fa parte di quello che si può definire “l’effetto Alto Adige”.

Anna Unterberger mit dem Schweizer Hauptdarsteller Joel Basman im Spielfilm Vielen Dank für nichts. Anna Unterberger con il protagonista svizzero Joel Basman nel film Vielen Dank für nichts.

Anna Quinz, di Bolzano, si occupa di marketing e comunicazione ed è direttrice creativa di franzmagazine.com, magazine altoatesino di cultura contemporanea.

IMPRINT

162 TAKE #6

IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission Siemensstraße 19 / Via Siemens, 19 39100 Bozen / Bolzano T. +39 0471 094261 film@idm-suedtirol.com www.bls.info/film-location facebook: blsfilmlocation

Executive Editor Christiana Wertz Managing Editor Barbara Weithaler

Concept, realisation, editing Ex Libris Genossenschaft/ Cooperativa www.exlibris.bz.it

Translations Ex Libris Genossenschaft/ Cooperativa (Federica Romanini, Bruno Ciola, Michaela Heissenberger, Bettina Conci, Claudia Amor)

Project Management Sara Valduga, Barbara Weithaler

Editor in Chief Bernd Jetschin

Proofreading Ex Libris Genossenschaft/ Cooperativa

Art Direction Philipp Aukenthaler www.hypemylimbus.com

Photos If not credited otherwise: BLS

Cover photo La corrispondenza (Correspondence) Paco Cinematografica Printer Fotolito Varesco GmbH/Srl I-39040 Auer/Ora, Nationalstraße 57 / via Nazionale, 57 www.varesco.it


Palma & Associati Palma & Associati

Noleggiare? GM Noleggi, una scelta vantaggiosa. PIÙ QUALITÀ. PIÙ SCELTA. PIÙ SICUREZZA.

> > > > >

MACCHINE MOVIMENTO TERRA SOLLEVATORI TELESCOPICI PIATTAFORME AEREE AUTOVEICOLI E AUTOVETTURE ATTREZZATURA PER L’EDILIZIA E STRADALE, L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO

> SERVIZIO DI SPAZZATRICE E FRESATURA STRADALE > TRASPORTI CONTO TERZI

G.M. Noleggi srl 38121 Trento Via di Spini 28 Tel +39 0461 993172 Fax +39 0461 956141 info@gmnoleggi.it

www.gmnoleggi.it

Trento Cles TN Bolzano Musile di Piave VE Ponte della Priula TV


INTENSE FEEDBAC CK FRO FROM EXPERT EXPERT RTSS

FINAL TOUCH #1: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS is a high-end industry program in support of young filmmakers during the completion phase of their fiction and documentary feature films. www.bls.info/final-touch www.filmfestival.bz.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.