TAKE #8 Magazine for film professionals 2018

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TAKE # 8 SÜDTIROL · ALTO ADIGE

MAGAZINE FOR FILM PROFESSIONALS 2018

Die Südtirol-Drehs von The Girl in the Fog, In My Room und Der Trafikant • Vom legendären Alpinisten zum Regisseur: Reinhold Messner im Interview • Kostüme und VFX: neue Filmdienstleister am Standort • Manaslu – Berg der Seelen: Hans Kammerlander und sein Schicksalsberg • 30 Jahre Dokumentarfilmschule ZeLIG • Facts & Figures zur Südtiroler Filmförderung und zum neuen italienischen Fördergesetz Le riprese in Alto Adige de La ragazza nella nebbia, In My Room e Der Trafikant • Dall’alpinismo alla cinepresa: intervista a Reinhold Messner • Nuovi fornitori di servizi sul territorio: dai costumi ai VFX • Manaslu: Hans Kammerlander e la sua “montagna del destino” • I 30 anni della scuola di documentario ZeLIG • Facts & figures sulla Film Fund & Commission dell’Alto Adige e sulla nuova Legge Cinema


Panalight Südtirol

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Liebe Filmschaffende,

Cari filmmaker,

der Filmstandort Südtirol blickt auf ein erfolgreiches Jahr zurück: Immer mehr internationale Produktionen entscheiden sich für unser Land als Location und greifen auf das ständig wachsende Know-how unserer Fachkräfte und Dienstleister im Filmsektor zurück; durch die Gründung eines Postproduktionsunternehmens gehört zu dieser Palette nun auch die Postproduktion. 28 Projekte wurden 2017 durch den Südtiroler Filmfonds unterstützt, 22 davon in der Produktion und sechs in der Vorbereitung. Begleitet wurden sie vom Bereich Film Fund & Commission von IDM, der seit Kurzem unter der Leitung von Birgit Oberkofler und Renate Ranzi steht. Zu den Projekten, die Südtirol dieses Jahr insgesamt 403 Drehtage beschert haben, gehören das Drama In My Room von Ulrich Köhler und der Familienfilm Hexe Lilli von Wolfgang Groos. Manaslu – Berg der Seelen von Gerald Salmina über Spitzenbergsteiger Hans Kammerlander, Ama Dablam – Der heilige Berg von Reinhold Messner und La ragazza nella nebbia (The Girl in the Fog) von Donato Carrisi mit Jean Reno und Toni Servillo wurden zu großen Teilen in Südtirol gedreht, bei diesen Projekten waren zahlreiche lokale Filmschaffende involviert. Wie gut in Südtirol gedrehte Filme ankommen und welch hohe Qualität sie haben, zeigen ihre Erfolge bei Festivals in aller Welt. Amelie rennt von Tobias Wiemann wurde auf der Berlinale und beim Filmfest München gezeigt. Der Mann aus dem Eis von Felix Randau mit Jürgen Vogel als Ötzi stand auf dem Programm des Locarno Film Festival, ebenso wie das Drama Drei Zinnen von Jan Zabeil, das auch beim Toronto International Film Festival zu sehen war und den Förderpreis Neues Deutsches Kino bei den 52. Internationalen Hofer Filmtagen erhielt. Das System Milch des Südtiroler Filmemachers Andreas Pichler und Die Einsiedler von Ronny Trocker, ebenfalls aus Südtirol, erhielten Auszeichnungen beim Fünf Seen Festival. Trockers Film wurde zudem für die European Film Awards nominiert. Spannende Projekte stehen auch 2018 an, darunter Abel Ferraras neuer Film Siberia mit Willem Dafoe und Nicolas Cage in den Hauptrollen. Ganz besonders freuen wir uns auf die Projekte dreier Südtiroler Regisseurinnen: Maura Delpero, Karin Duregger und Evi Romen.

per la film location Alto Adige, il 2017 è stato un anno ricco di successi: sempre più produzioni internazionali hanno scelto la nostra provincia come location, affidandosi al know-how in continua crescita dei nostri professionisti e fornitori di servizi nel settore cinematografico. Grazie alla costituzione di una società di postproduzione, anche quest’ultima attività rientra ora nella gamma dei servizi offerti. Nel 2017 il Film Fund dell’Alto Adige ha finanziato 28 progetti, 22 dei quali nella produzione e 6 in fase di preproduzione. I filmmaker sono stati affiancati dal reparto Film Fund & Commission di IDM, da poco sotto la guida di Birgit Oberkofler e Renate Ranzi. Le produzioni, che nel corso dell’anno hanno assicurato all’Alto Adige 403 giorni complessivi di riprese, comprendono la pellicola drammatica In My Room di Ulrich Köhler e il film per famiglie Hexe Lilli di Wolfgang Groos. Manaslu di Gerald Salmina sul grande alpinista Hans Kammerlander, Ama Dablam – La montagna sacra di Reinhold Messner e La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi con Jean Reno e Toni Servillo sono stati girati in gran parte in Alto Adige e hanno visto un ampio coinvolgimento dei professionisti locali. La migliore dimostrazione dell’apprezzamento ricevuto dai film realizzati in provincia, e dell’elevata qualità delle produzioni, sono i successi da queste ottenuti nei festival di tutto il mondo. Amelie rennt (Mountain Miracle – An Unexpected Friendship) di Tobias Wiemann è stato presentato alla Berlinale e al Filmfest di Monaco; Iceman di Felix Randau era in programma al Festival di Locarno, così come il film drammatico Three Peaks di Jan Zabeil, presentato anche al Toronto International Film Festival e vincitore del premio Neues Deutsches Kino alla 52a edizione di Hof International Film Festival. Das System Milch di Andreas Pichler e The Eremites di Ronny Trocker – entrambi registi altoatesini – hanno ricevuto riconoscimenti al Fünf Seen Festival, mentre il film di Trocker è stato inoltre nominato per gli European Film Awards. Anche nel 2018 ci attendono progetti interessanti, come Siberia, il nuovo film di Abel Ferrara, con Willem Dafoe e Nicolas Cage nei ruoli principali. Motivo di particolare soddisfazione sono infine i progetti di tre registe altoatesine: Maura Delpero, Karin Duregger ed Evi Romen.

Hansjörg Prast Direktor IDM Südtirol

Hansjörg Prast Direttore IDM Alto Adige

TAKE #8 3


Armin Huber

EDITORIAL

Liebe Leserin, lieber Leser,

Cari lettori, care lettrici,

Sie halten die achte Ausgabe unseres Magazins TAKE in Ihren Händen – und damit einen Überblick über das Produktionsgeschehen in Südtirol und darüber hinaus. Hinter uns liegt ein ereignisreiches Jahr, das uns mit zahlreichen Filmprojekten den höchsten Territorialeffekt in der Geschichte der Südtiroler Filmförderung beschert hat: 200 Prozent! Setzt man diese Zahl neben die Filmpreise und Festivalerfolge der in Südtirol entstandenen Filme, die 2017 erschienen sind, wird deutlich: Künstlerische Qualität und konsequente Weiterentwicklung des Standorts sind kein Widerspruch.

l’ottava edizione della rivista TAKE che vi apprestate a leggere offre una panoramica delle produzioni realizzate in Alto Adige e molto altro ancora. Si è appena concluso un anno intenso che, con i suoi molti progetti cinematografici, ci ha assicurato l’effetto territoriale più alto della storia del Fondo per le produzioni cinematografiche della nostra provincia: ben il 200%! Se a questa cifra aggiungiamo i premi e i successi ottenuti in diversi festival dai film girati sul territorio e usciti nel 2017, risulta evidente che qualità artistica e sviluppo economico della location procedono di pari passo.

Auch 2018 hat IDM ein Fördervolumen von fünf Millionen Euro zur Verfügung, das sich mit attraktiven Fördermöglichkeiten auf staatlicher Ebene kombinieren lässt. In diesem Jahr führen wir das Stoffentwicklungsprogramm RACCONTI fort, diskutieren auf der Filmkonferenz INCONTRI wieder über aktuelle Branchenthemen, gehen in die dritte Ausgabe von FINAL TOUCH und begleiten Filmschaffende unter dem Label MOV!E IT! in Aus- und Weiterbildungsprogrammen. Auch am Alpenländischen Produktionsworkshop und AlpenDating halten wir mit unseren Partnern aus München, Wien und Zürich fest. Ende April findet zudem das Teaching the Documentary Symposium in Bozen statt – ein passender Rahmen für die Feiern zum 30. Jubiläum der Dokumentarfilmschule ZeLIG.

Anche nel 2018 IDM ha a disposizione un budget per il Fondo pari a cinque milioni di euro, combinabili con interessanti modalità di finanziamento a livello statale. Quest’anno porteremo avanti il programma per lo sviluppo di soggetti RACCONTI, discuteremo nuovamente dei temi di attualità per il settore nel corso della conferenza INCONTRI, organizzeremo la terza edizione di FINAL TOUCH e sosterremo i professionisti dell’ambito cinematografico con i programmi di formazione e aggiornamento della piattaforma MOV!E IT!. Infine, insieme ai nostri partner di Monaco, Vienna e Zurigo, seguiremo i programmi Alpenländischer Produktionsworkshop e AlpenDating. A fine aprile si terrà a Bolzano il simposio Teaching the Documentary: la cornice ideale per festeggiare il 30° compleanno della Scuola di documentario, tv e nuovi media ZeLIG.

Besonders freuen wir uns über neue Firmengründungen: Mit Moidele gibt es nun einen Kostümfundus für Kino- und TV-Produktionen, die Produktionsfirma Bagarrefilm hat einen Sitz in Südtirol eröffnet und Cine Chromatix Italy bietet seit Kurzem Postproduktionsleistungen an.

Motivo di particolare soddisfazione sono la nascita e l’insediamento di nuove società: è attivo ora il noleggio di costumi “Moidele” per le produzioni audiovisive, mentre la casa di produzione Bagarrefilm ha aperto una sede in Alto Adige e la Cine Chromatix Italy offre da poco i suoi servizi di postproduzione sul territorio.

Gewachsen sind auch unser Team und unsere Aufgabenbereiche: Südtirol hat seine Film- und Kreativindustrie aufgrund der positiven Entwicklung der letzten Jahre als besonderes Stärkefeld identifiziert und deshalb das IDM Ecosystem Film & Creative Industries gegründet, das von unserer Abteilung mitbetreut wird.

Sono cresciuti anche il nostro team e i nostri ambiti di competenza: alla luce degli sviluppi positivi degli ultimi anni, l’Alto Adige ha individuato nell’industria cinematografica e creativa un’area di eccellenza del territorio. Ciò ha portato alla costituzione dell’IDM Ecosystem Film & Creative Industries, che viene gestito anche dal nostro dipartimento.

Wir freuen uns auf ein spannendes Filmjahr und wünschen gute Lektüre!

Siamo pronti ad affrontare un entusiasmante anno all’insegna del cinema e vi auguriamo una buona lettura!

Renate Ranzi Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries

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Birgit Oberkofler Head of Film Fund & Commission


Spotlight: Streiflichter 2017

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Spotlight: Panoramica 2017

Panorama 12

La ragazza nella nebbia: colpa e verità

Reinhold Messner im Interview: „Episch erzählen“

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Intervista a Reinhold Messner: “Narrazioni epiche”

In My Room: Packendes Endzeitdrama

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In My Room: dramma apocalittico

Manaslu: Hans Kammerlanders

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Manaslu: Hans Kammerlander

The Girl in the Fog: Schuld und Wahrheit

Rückkehr zum Berg der Seelen

ritorna alla Montagna delle anime

Location One Shot!

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One Shot!

Engagement für die Branche:

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Impegno per il settore:

Birgit Oberkofler und Renate Ranzi im Interview

intervista a Birgit Oberkofler e Renate Ranzi 54

VFX in Alto Adige: Cine Chromatix Italy

Europäischer Geist: Ronny Trockers Zorro

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Spirito europeo: Zorro di Ronny Trocker

INCONTRI #7: die Zukunft im Fokus

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INCONTRI #7: lo sguardo rivolto al futuro

Kleider und Geschichten: Kostümfundus „Moidele“

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Abiti e storie: i costumi di “Moidele”

Kein Datenchaos: Setnet

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Niente caos dei dati: Setnet

RACCONTI trägt Früchte:

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I frutti di RACCONTI:

VFX in Südtirol: Cine Chromatix Italy

die Entwicklung von School of Champions

lo sviluppo di School of Champions

Die Dokuschmiede: 30 Jahre ZeLIG

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La fucina del documentario: 30 anni di ZeLIG

Ein Hauch von Glamour: Film Festival Bozen

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Un tocco di glamour: Bolzano Film Festival

Feature Big Data: der transparente Zuschauer

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Big data: lo spettatore trasparente

Der Crossmedia-Experte: Georg Tschurtschenthaler

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L’esperto di crossmedia: Georg Tschurtschenthaler

Auf einen Blick: das neue italienische Fördergesetz

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In breve: la nuova Legge Cinema

Service Südtiroler Filmförderung: Facts & Figures

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Film Fund & Commission: Facts & Figures

Abgedreht: Produktionen in Südtirol 2017

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Ciak… si gira! Riprese in Alto Adige nel 2017

Spotlight: Ein Jahr voller Erfolge

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Spotlight: un anno di successi


SPOTLIGHT

Streiflichter Panoramica

Kino Produzioni

Ein Rückblick auf das Filmjahr 2017 mit Branchentreffen, Premieren, Festivals … und einigen Neuerungen Retrospettiva dell’anno cinematografico 2017, tra incontri di settore, prime, festival e… alcune novità

Niels Willaerts (l.) und Fortunato Cerlino in Kenneth Merckens Coureur. Niels Willaerts (a sin.) e Fortunato Cerlino in Coureur di Kenneth Merckens.

Coureur in Südtirol Coureur in Alto Adige Regisseur Kenneth Mercken – früher selbst als Amateur im Radsport aktiv – realisierte seinen ersten Spielfilm Coureur in Südtirol: Zehn Tage lang drehte die belgisch-italienisch-niederländische Koproduktion in Neumarkt, rund um Bozen, in Sulden und in Latsch. Der Film soll 2018 ins Kino kommen.

6 TAKE #8

Il regista Kenneth Mercken, già ciclista amatoriale, ha girato il suo primo film, Coureur, in Alto Adige: per la coproduzione italo-belga-olandese sono stati effettuati dieci giorni di riprese a Egna, nei dintorni di Bolzano, a Solda e Laces. Il lancio del film, incentrato sulle vicende di doping di un giovane ciclista professionista, è previsto per il 2018.


SPOTLIGHT

Feiern auf der Berlinale Alla Berlinale... si festeggia A febbraio 2017, alla Berlinale, IDM non ha solo preso parte allo European Film Market che si è svolto all’“Italian Pavillion” ma, con il suo evento, ha rappresentato di nuovo un punto fisso nel programma serale del festival. La Film Commission dell’Alto Adige ha infatti accolto da “Spindler & Klatt” circa 400 ospiti del settore per l’ormai tradizionale ricevimento: l’occasione migliore per festeggiare il successo della prima mondiale di Mountain

Miracle – An Unexpected Friendship, girato in Alto Adige con il sostegno di IDM.

Linkes Bild Foto a sin.: v. l. da sin. Michael Klammer, Bady Minck, Peter Lust, Ursula Wolschlager. Rechtes Bild Foto a destra: v. l. da sin. Dieter Hallervorden, Christiane Zander, Hubert Hofer (IDM)

IDM/Heidi Scherm

In Berlin war IDM im Februar 2017 nicht nur im „Italian Pavillion“ beim European Film Market vertreten, sondern war auch ein Fixpunkt im Abendprogramm. Rund 400 Gäste aus der Branche begrüßte die Südtiroler Filmförderung im „Spindler & Klatt“ bei ihrem mittlerweile traditionellen Berlinale-Empfang – und feierte dabei auch ausgiebig den Premierenerfolg von Amelie rennt, der in Südtirol gedreht und von IDM gefördert wurde.

Treffpunkt Bozen Punto di incontro: Bolzano Zur dritten Ausgabe des von IDM mitgetragenen „Alpenländischen Produktionsworkshops“ der Filmhochschulen aus München, Wien, Zürich und Bozen im März 2017 trafen sich 16 Filmstudenten und Jungproduzenten in der Filmschule ZeLIG in Bozen. V. l.: Lotte Gibitz (ZeLIG), Renate Ranzi (IDM), Danny Krausz (Dor Film, Filmakademie Wien), Ulrich Limmer (Collina Film, HFF), Christiana Wertz (IDM), Heidi Gronauer (ZeLIG), Filippo Bonacci (ZHdK), Monika Wöhrl (HFF), Iris Zappe-Heller (ÖFI). La terza edizione del workshop “Cooperazione in ambito di coproduzione cinematografica nell’area alpina”, organizzato da IDM in collaborazione con le Scuole di cinema di Monaco, Vienna, Zurigo e dell’Alto Adige, si è svolta a marzo 2017 presso la Scuola di cinema ZeLIG di Bolzano con la partecipazione di 16 studenti e giovani produttori. Da sin: Lotte Gibitz (ZeLIG), Renate Ranzi (IDM), Danny Krausz (Dor Film, Filmakademie Wien), Ulrich Limmer (Collina Film, HFF), Christiana Wertz (IDM), Heidi Gronauer (ZeLIG), Filippo Bonacci (ZHdK), Monika Wöhrl (HFF), Iris Zappe-Heller (ÖFI).

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SPOTLIGHT

IDM/Marian Wilhelm

Amelie beim IDM-Event in München gefeiert L’evento IDM a Monaco onora Amelie Beim Südtirol-Empfang im Rahmen des Filmfests München im Juni gaben die neuen Leiterinnen der Filmförderung Birgit Oberkofler und Renate Ranzi ihren offiziellen Einstand – und feierten mit dem Team von Amelie rennt, das kurz zuvor den renommierten „Goldenen Spatz“ des Kinder-Medien-Festivals Gera/Erfurt erhalten hatte. V. l.: Alexandre Dupont-Geisselmann (Farbfilm Verleih), Drehbuchautorin Natja Brunckhorst, Renate Ranzi (IDM), Produzent Martin Rattini (helios), Produzent Philipp Budweg (Lieblingsfilm) mit dem Preis. A giugno, in occasione del ricevimento altoatesino nell’ambito del Filmfest di Monaco, si è festeggiato l’insediamento ufficiale delle due nuove coordinatrici della Film Commission, Birgit Oberkofler e Renate Ranzi. Tra i festeggiati c’era anche il team di Mountain Miracle, da poco insignito del prestigioso premio “Goldener Spatz” al Festival di cinema per ragazzi di Gera/Erfurt. Da sin.: Alexandre Dupont-Geisselmann (Farbfilm Verleih), la sceneggiatrice Natja Bruckhorst, Renate Ranzi (IDM) e i produttori Martin Rattini (helios) e Philipp Budweg (Lieblingsfilm).

Zweites „Date“ in Kitzbühel Secondo incontro a Kitzbühel Beim 5. Filmfestival Kitzbühel im August trafen sich erneut talentierte junge Filmschaffende aus Südtirol, Österreich, Bayern und der Schweiz zum AlpenDating – Forum aufstrebender Produktionstalente aus dem Alpenraum, einer gemeinsamen Initiative des Filmfestivals und der vier alpenländischen Filmförderungen. Ad agosto, nell’ambito della 5a edizione del Film Festival di Kitzbühel, si è svolto il secondo AlpenDating, incontro riservato a giovani produttori di talento dell’area alpina. L’iniziativa, organizzata dal festival e dalle quattro Film Commission dell’arco alpino, è occasione di incontro per filmmaker di Alto Adige, Austria, Baviera e Svizzera.

8 TAKE #8


SPOTLIGHT

Der Monstermacher in Bozen Il “signore dei mostri” in visita a Bolzano Für das fünfte Treffen des Film Jour Fixe konnte IDM im September einen Meister der Verwandlung nach Bozen holen: Der SFX-Make-up-Artist Valter Casotto, zu dessen Portfolio etwa Game of Thrones, Harry Potter und Der Hobbit zählen, bot einen spannenden Einblick in seine Arbeit. A settembre, in occasione del quinto appuntamento con il Film Jour Fixe, IDM ha accolto a Bolzano un vero maestro della trasformazione: il make-up artist prostetico Valter Casotto, che nel suo curriculum annovera produzioni del calibro de Il trono di spade, Harry Potter e Lo Hobbit. Il truccatore ha introdotto i partecipanti al suo affascinante lavoro.

Zweimal Südtirol in Locarno Due volte Alto Adige a Locarno

Locarno Festival/Marin Mikelin

Beim Locarno Festival feierten im August zwei „Südtiroler“ Filme ihre Weltpremiere auf der legendären Piazza Grande: Auf dem roten Teppich vertreten waren das Team von Jan Zabeils Drei Zinnen mit Alexander Fehling und Bérénice Bejo (linkes Bild) und das Team von Felix Randaus Der Mann aus dem Eis mit Jürgen Vogel und Franco Nero (rechtes Bild). Beide Filme sind Koproduktionen der Bozner Echo Film und wurden von IDM gefördert.

Ad agosto, al Festival di Locarno, due film “altoatesini” hanno festeggiato la loro prima mondiale nella leggendaria Piazza Grande: sul tappeto rosso hanno sfilato i team di Three Peaks, diretto da Jan Zabeil con Alexander Fehling e Bérénice Bejo (a sin.), e Iceman di Felix Randau con Jürgen Vogel e Franco Nero (a destra). Entrambi i film sono coproduzioni della Echo Film di Bolzano e hanno ricevuto il sostegno di IDM.

TAKE #8 9


PANORAMA

IDM/Paolo Lanzi

Wolftrap gewinnt in Rom RACCONTI-Pitch Wolftrap vince a Roma il pitch di RACCONTI

Lunch an der Côte d’Azur Lunch in Costa Azzurra

IDM/Haidar Phyrass

Im Rahmen des Filmfestivals von Cannes im Mai 2017 lud IDM wieder zum NetworkingLunch. V. l.: Jakob und Dieter Pochlatko (epoFilm), Ralf Zimmermann (Glory Film), Ulrich Limmer (Collina Film). Al pranzo organizzato da IDM in occasione del Festival di Cannes a maggio 2017, hanno presenziato anche (da sin.): Jakob e Dieter Pochlatko (epo-Film), Ralf Zimmermann (Glory Film) e Ulrich Limmer (Collina Film).

10 TAKE #8

Im Rahmen des Mercato Internazionale Audiovisivo (MIA) in Rom fand das Abschlussevent des IDM Script Labs RACCONTI #6 statt: Am 21. Oktober präsentierten sich die bei RACCONTI entwickelten Projekte unter dem Motto „High Concept, Low Budget“. Den mit 3.000 Euro dotierten Panalight Südtirol Development Award gewann das Projekt Wolftrap von Laura Grimaldi und Pietro Seghetti. Beim im Anschluss stattfindenden Filmfestival Rom feierten außerdem zwei in Südtirol gedrehte, IDM-geförderte Filme Premiere: The Girl in the Fog von Donato Carrisi als Vorschau sowie Finding Camille von Bindu De Stoppani. Il 21 ottobre, nell’ambito del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (MIA) a Roma, si è tenuto l’evento di chiusura di RACCONTI #6, durante il quale sono stati presentati i progetti sviluppati nell’ambito dell’IDM Script Lab all’insegna del motto “High Concept, Low Budget”. Si è aggiudicato il Panalight Südtirol Development Award, del valore di 3.000 euro, il progetto Wolftrap di Laura Grimaldi e Pietro Seghetti. Alla Festa del Cinema di Roma, al via qualche giorno dopo la chiusura del Mercato Internazionale, sono stati inoltre presentati due film girati in Alto Adige e sostenuti da IDM: un’anteprima de La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi e Cercando Camille di Bindu De Stoppani.


SPOTLIGHT

Auf Wiedersehen nach acht Jahren Arrivederci dopo otto anni Christiana Wertz (ganz rechts), die die Südtiroler Filmförderung aufgebaut und acht Jahre lang geleitet hat, gab im Mai 2017 ihren Abschied bekannt. Von ihren Mitarbeiterinnen verabschiedete sie sich im Sommer bei einer kleinen Feier. Christiana Wertz (ultima a destra), ideatrice e per otto anni alla guida della Film Commission dell’Alto Adige, ha lasciato IDM a maggio 2017, congedandosi dalle collaboratrici in estate con una piccola festa.

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SERVICE

Der Schuldige zählt, nicht die Wahrheit Il giallo dove non conta la verità ma trovare un colpevole In The Girl in the Fog spielt Toni Servillo einen Fahnder, der das Scheinwerferlicht der Medien dem Dunkel der Ermittlungen vorzieht. Zu den Protagonisten zählen auch die Südtiroler Schauplätze – etwa das Grand Hotel Karersee als wandelbares Filmstudio. In La ragazza nella nebbia Toni Servillo è un investigatore che al buio delle indagini preferisce i riflettori del caso mediatico. Tra i protagonisti della pellicola, le location altoatesine, con il Grand Hotel Carezza che si è improvvisato teatro di posa.

12 TAKE #8

Die 16-jährige Anna Lou verschwindet spurlos – und der Medienzirkus stürmt das kleine Dorf Avechot, für das verschiedene Locations in Südtirol die Kulisse boten. La 16enne Anna Lou sparisce senza lasciare traccia. Il circo mediatico si riversa nel paesino di Avechot, creato grazie alle cornici di diverse location altoatesine.


TAKE #8 13

Colorado Film/Loris T. Zambelli

SERVICE


Colorado Film/Loris T. Zambelli

PANORAMA

Der Karersee im Eggental war eine der eindrucksvollen Südtiroler Locations für das Regiedebüt des Bestsellerautors Donato Carrisi. Il Lago di Carezza in Val d’Ega, una delle location altoatesine più spettacolari del debutto alla regia del celebre scrittore Donato Carrisi.

„Gerechtigkeit bringt keine Einschaltquoten, Gerechtigkeit interessiert niemanden.“ So zynisch ist die Philosophie des Sonderermittlers Vogel. Er ist ein Fahnder, der sich gerne selbst darstellt. DNA oder Beweise interessieren ihn nicht so sehr: Er sucht nicht die Wahrheit, sondern eine Bühne. Und er bedient sich der Medien, um eine Show zu inszenieren. La ragazza nella nebbia (The Girl in the Fog) ist das Regiedebüt des Bestsellerautors Donato Carrisi: ein Thriller, zugleich aber auch eine Anklage gegen eine Gesellschaft, in der Fake News verlockender scheinen als die Wahrheit. Der Film, produziert von der italienischen Colorado Film in Zusammenarbeit mit Medusa, schwebt zwischen diesen beiden Polen. Einerseits fesselt er mit der Krimihandlung, die den Zuschauer dazu bringt, der Lösung des Falles entgegenzufiebern. Andererseits beklemmt er, weil er unsere Wirklichkeit darstellt: Das Gericht namens Fernsehen – oder Social Media – will sofort einen Schuldigen präsentieren. Der Krimi beginnt mit dem Verschwinden von Anna Lou, einem rothaarigen 16-jährigen Mädchen. Den Medienzirkus nähren die Manöver des undurchsichtigen Sonderermittlers Vogel, dargestellt vom italienischen Schauspieler Toni Servillo, während Galatea Ranzi die Enthüllungsjournalistin Stella Honer spielt. „Ich glaube nicht, dass hinter dem Interesse an Schreckensmeldungen Voyeurismus oder Krankhaftigkeit stecken“, erklärt Donato Carrisi. „Es ist vielmehr die Angst, die uns veranlasst, Verbrechens- und Unfallberichte zu verfolgen, eine Angst vor der Dunkelheit, die man irgendwie vertreiben muss.“ Er spricht als Schriftsteller und scheint eine Hochachtung vor der Menschheit zu haben, die diese nicht unbedingt verdient. Darsteller Alessio Boni (diesmal bärtig als der Literaturprofessor Loris Martini) ist kritischer, vor allem gegenüber den Massenmedien: „Sie suchen nicht die Wahrheit, sondern einen Schuldigen, sie behandeln Kriminalfälle wie TV-Serien“, so Boni. „Das Fernsehen hat dieses Phänomen gefördert: Es ist unglaublich, dass die

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“La giustizia non fa ascolti, la giustizia non interessa a nessuno.” È la cinica filosofia dell’agente speciale Vogel, investigatore che al buio delle indagini preferisce i riflettori del caso mediatico. A lui non interessano il DNA o le prove. Non cerca la verità, cerca un’audience. E si serve dei media per allestire uno spettacolo di cui lui è il burattinaio. La ragazza nella nebbia (il debutto alla regia dello scrittore bestseller Donato Carrisi) è un thriller ma allo stesso tempo è anche un atto di denuncia in un’epoca in cui le fake news sembrano essere più seducenti della verità. E il film – prodotto da Colorado Film in collaborazione con Medusa – galleggia tra questi due poli. Da una parte avvince per la trama perché lo spettatore vuole arrivare alla soluzione del caso. Dall’altra inquieta perché racconta una realtà in cui siamo immersi: il tribunale televisivo – ma potrebbe essere quello dei social – vuole subito un colpevole. Il giallo si accende con la scomparsa di Anna Lou, una 16enne dai capelli rossi, e il circo mediatico si alimenta grazie alle strategie dello scorretto agente speciale Vogel, interpretato da Toni Servillo, mentre Galatea Ranzi è la giornalista d’assalto Stella Honer. “Non credo che dietro l’attenzione per i casi di cronaca ci sia voyeurismo o morbosità”, spiega Donato Carrisi. “Piuttosto è la paura che ci induce a seguire la cronaca nera, una paura dell’oscurità che va in qualche modo esorcizzata.” Ragiona da scrittore e sembra avere una stima per gli esseri umani che forse non meritiamo. Alessio Boni (che presta la sua barba al professore di letteratura Loris Martini) invece è più critico, soprattutto nei confronti dei mass media: “Non cercano la verità ma un colpevole, trattano i casi come serial a puntate, la tv ha alimentato questo fenomeno: è possibile che i media abbiano più mezzi della polizia per indagare? È possibile che spesso i giornalisti ne sappiano di più degli investigatori? È un’invadenza che nel film si avverte in maniera forte, la denuncia di un sistema distorto”.


Colorado Film/Loris T. Zambelli

PANORAMA

In The Girl in the Fog spielt Toni Servillo (l.) den undurchsichtigen Ermittler Vogel, während Jean Reno als Psychiater auftritt. In La ragazza nella nebbia Toni Servillo (a sin.) è il misterioso ispettore Vogel, mentre Jean Reno interpreta uno psichiatra.

Medien oft mehr Mittel für Ermittlungen zur Verfügung haben als die Polizei selbst. Und dass Journalisten oftmals mehr wissen als die Ermittler. Diese Ebene spürt man im Film stark – das Anprangern eines perversen Systems.“ Harte Zeiten, stimmt Jean Reno zu (der den Psychiater Augusto Flores verkörpert): „In der heutigen Gesellschaft, im Alltag, sehe ich keine Bösartigkeit, sondern vielmehr Schwächen. Das Leben ist schwer, die Zukunft kompliziert, die Wirtschaftslage ruft Ängste hervor, es gibt Kriege. Die Medien sind der Spiegel der Ängste, die uns bedrängen, außerdem verdienen sie an Schreckensmeldungen, die Quote bringen. Mittlerweile ist nur mehr die Kunst der Ort, wo man frei atmen kann: Nur wenn man von Kunst spricht, nähert man sich der Schönheit und vergisst die Dunkelheit, die uns umgibt.“ Das Verbrechen als Geschäft, an dem alle verdienen: die Fernsehanstalten, die das Ereignis wochenlang senden und Werbeeinnahmen einstreichen; karrierehungrige Polizisten; Richter, die ins Rampenlicht wollen; Verwandte und Freunde der Betroffenen, die bezahlt werden, um Interviews zu geben. „Das Verbrechen bringt Umsatz“, erklärt Carrisi, „und schafft das Phänomen des Gruseltourismus. Wenn die Zeitungen Schauergeschichten verbreiten, verkaufen sie mehr Exemplare als mit Wirtschaftsnachrichten, die den Leser doch viel eher interessieren sollten.“ Ein altes Grand Hotel als Filmstudio The Girl in the Fog ist im Herbst 2017 sehr erfolgreich angelaufen. Er spielte in den ersten drei Wochen 3,5 Millionen Euro ein und war damit der meistgesehene italienische Spielfilm (nicht Komödie) der Saison. Für die Produktion erhielt Colorado von der Südtiroler Filmförderung IDM eine Finanzierung von 400.000 Euro, fast 10 Prozent des Budgets, das sich auf 4,5 Millionen belief. Der Streifen spielt im imaginären Alpendorf Avechot, einem Ort,

Tempi duri, concorda Jean Reno (che impersona lo psichiatra Augusto Flores): “Nella società contemporanea, nella vita di tutti i giorni, non vedo cattiveria, piuttosto debolezze. La vita è difficile, il futuro complicato, l’economia fa paura, ci sono le guerre. I media sono lo specchio delle angosce che ci circondano e in più guadagnano dai casi di cronaca, fanno ascolti. Ormai solo l’arte è il luogo dove si può respirare liberamente: solo quando parli di arte ti avvicini alla bellezza e dimentichi l’oscurità in cui siamo immersi”. Il crimine visto come un business dove tutti ci guadagnano: le tv che trattano l’evento per settimane e incassano in pubblicità, poliziotti che fanno carriera, magistrati che hanno visibilità, parenti e amici delle persone coinvolte che vengono pagati per rilasciare interviste e testimonianze ai giornalisti. “Il crimine crea un indotto”, analizza Carrisi, “genera il fenomeno del turismo dell’orrore, i giornali vendono più copie quando trattano di casi di cronaca piuttosto che di notizie di economia, che pure dovrebbero riguardare molto più da vicino l’interesse dei lettori.” Il teatro di posa nel vecchio Grand Hotel La ragazza nella nebbia è uscito al cinema nell’autunno del 2017 e ha avuto un ottimo esordio incassando 3,5 milioni di euro nelle prime tre settimane, diventando il film italiano (non commedia) più visto della stagione. Per la produzione Colorado ha ottenuto dalla Film Fund & Commission dell’Alto Adige (IDM) un finanziamento pari a 400.000 euro, quasi il 10% del budget del film che è costato 4 milioni e mezzo. La pellicola è ambientata nell’immaginario paese alpino di Avechot, un luogo sospeso nel tempo dove ci sono smartphone ma anche telefoni a disco, tv al plasma e tv con il vecchio tubo catodico, DVD e VHS. La produzione si è trattenuta per circa sette settimane nelle zone del Parco Naturale Puez-Odle e alle pendici del Massiccio dello Sciliar e del Catinaccio, sfruttando

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Colorado Film/Loris T. Zambelli

PANORAMA

Das Grand Hotel Karersee diente als Set für verschiedene Szenen: Im leerstehenden Hotelschwimmbad entstand etwa die Einsatzzentrale der Polizei (Bild unten). Il Grand Hotel Carezza ha fatto da sfondo a diverse sequenze: la piscina inutilizzata dell’albergo si è trasformata nella centrale operativa di polizia (in basso).

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an dem die Zeit stillzustehen scheint: Es gibt zwar Smartphones, aber auch Telefone mit Wählscheibe, Plasma-TV und alte Röhrenfernseher, DVD und VHS. Die Produktion hielt sich etwa sieben Wochen lang im Naturpark Puez-Geisler sowie in den Gebirgsgruppen Schlern und Rosengarten auf. Eine Reihe von Orten in Südtirol diente als Locations, von Sterzing bis St. Lorenzen und Brixen, hinauf nach Sarnthein auf fast 1.000 Meter und bis Welschnofen im Eggental. Im Tal befindet sich auch die Ortschaft Karersee, die mit dem Naturjuwel Karersee und dem gleichnamigen Grand Hotel bei den Dreharbeiten eine Hauptrolle spielte. Das Grand Hotel Karersee beherbergte ein regelrechtes Filmstudio, wie die Südtiroler Location Managerin Debora Scaperrotta berichtet: „Das Grand Hotel Karersee ist ein ehemals mondäner und glamouröser, heute etwas verwahrloster Ort. Bühnenbildner Tonino Zera erkannte im Gebäude großes Potenzial: Zum Teil war es schon filmreif – so, wie es war. Ein anderer Teil diente als kleines Filmstudio, in dem einige wichtige Schauplätze für den Film eingerichtet wurden.“ Der Außenbereich und Teile der Innenräume spielten sozusagen sich selbst: Auf der Suche nach der verschwundenen Anna Lou betritt Ermittler Vogel ein verlassenes Hotel. Das seit Jahren leerstehende Hotelschwimmbad im Stil der 1930er-Jahre wurde hingegen zur Ermittlungszentrale der Polizei umgebaut. Im großen Salon im Habsburgerstil baute die Crew die Wohnung von Anna Lou, das Schlafzimmer Vogels und die Wohnräume der alten Journalistin, die von Greta Scacchi gespielt wird. Die große Hotelbar und das Restaurant waren Schauplätze für das Museum von Avechot, das Innere einer Dorfkneipe und den Raum, in dem eine große Reliefkarte von Avechot aufgestellt wurde. Ein weiterer Teil des Hotels wurde zum Dorfspital und zum Zimmer von Dr. Flores. „Die Location hatte eine so starke Ausstrahlung, dass sie dank ihrer geheimnisvollen Aura selbst zur Protagonistin wurde – gemeinsam mit Toni Servillo, Jean Reno, Greta Scacchi, Alessio Boni und den vielen wunderbaren Darstellern dieses Films,“ sagt Debora Scaperrotta. Davon ist auch Toni Servillo überzeugt: „Das Grand Hotel Karersee wurde zu einem Protagonisten mit einer wichtigen

alcune delle località più affascinanti della provincia di Bolzano, da Vipiteno a San Lorenzo di Sebato e Bressanone, su fino ai quasi mille metri di Sarentino e fino a Nova Levante in Val d’Ega. Quest’ultima location comprende anche la località di Carezza al Lago (ted. Karersee), davvero fondamentale per le riprese, vista la presenza del magnifico gioiello del Lago di Carezza e del Grand Hotel Carezza. L’albergo ha ospitato vari ambienti del film, accogliendo al suo interno un vero e proprio teatro di posa. La location manager Debora Scaperrotta, altoatesina, racconta: “Il Grand Hotel Carezza è una struttura di grande fascino in decadenza. Lo scenografo Tonino Zera ha capito e visto un grande potenziale nell’edificio, un grande contenitore che in parte era perfetto così come era e in parte poteva essere un piccolo teatro di posa dove costruire alcuni ambienti importanti del film”. L’esterno e parte degli interni sono diventati l’hotel abbandonato in cui Vogel entra alla ricerca della ragazza scomparsa, Anna Lou, o di tracce della stessa. La piscina in stile anni trenta, inutilizzata ormai da tempo, è diventata la sala operativa in cui la polizia si trasferisce e dirige le indagini. All’interno del grande salone asburgico sono stati ricostruiti gli interni di casa di Anna Lou, la camera da letto di Vogel e l’interno della casa dell’anziana giornalista interpretata da Greta Scacchi. Il grande bar e il ristorante dell’hotel hanno ospitato il Museo di Avechot, l’interno di un bar del paese e lo spazio utilizzato per posizionare il grande plastico del borgo. Una parte del vecchio hotel è diventato invece l’ospedale del paese e la stanza del dottor Flores. “Una location che ha dato grandi emozioni, ha permesso con il suo grande mistero di diventare anch’essa protagonista assieme a Toni Servillo, Jean Reno, Greta Scacchi, Alessio Boni e tutti i meravigliosi attori di questo film”, afferma Debora Scaperrotta. Una tesi che anche Toni Servillo fa sua: “Il Grand Hotel Carezza è un vero coprotagonista e ha un ruolo significativo perché vi accadono cose importanti. Ogni giorno la vicenda si snodava in un’atmosfera sospesa tra realtà e incantesimo all’interno dell’imponente edificio: il fatto che nei saloni vuoti fossero stati organizzati altri ambienti da filmare ha dato al tutto un fascino particolarmente insolito”. L’ambientazione di boschi e strade non-


PANORAMA

LA RAGAZZA NELLA NEBBIA (THE GIRL IN THE FOG) SPIELFILM LUNGOMETRAGGIO Regie Regia: Donato Carrisi Drehbuch Sceneggiatura: Donato Carrisi Produktion Produzione: Colorado Film Production (IT) Verleih Distributore: Medusa Film Weltvertrieb Distribuzione mondiale: Nadcon Films Cast Cast: Jean Reno, Toni Servillo, Alessio Boni, Lorenzo Richelmy, Galatea Ranzi, Greta Scacchi, Michela Cescon, Lucrezia Guidone Förderung durch IDM Finanziamento IDM: 400.000 € (Produktion produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Schauspieler Attori: Massimo Sacilotto, Paolo Bergamin, Mattia Franchina, Stefano Piazzi, Massimo Rigo, Carolina Ambrosio, Charly Pistoi, Marco Boriero, Paola Barello, Maria Giuseppina Bertolani, Maura Fundone, Antonella Arseni Longhin, Giacomo Lorenzi, Francesca Olivetti, Fabio Merolla, Thomas Rizzoli, Omar Calderone, Gaia Lorenzi

Crew Troupe: Debora Scaperrotta, Location Manager Location manager Enzo Righetti, Setrunner Runner Massimo Polita, Setrunner Runner Alessio Valle, Setrunner Runner Valentina Iagrossi, Komparsenbetreuung Coordinatrice comparse Emil Da Soghe, Assistenz Komparsenbetreuung Aiuto organizzatore scene di massa (AOSM) Barbara Facchini, Zweite Szenenbildassistenz Aiuto assistente scenografo Thomas Kusstatscher, Baubühne/Setbau/Kulisse Costruttore Peter Valming, Baubühne/Setbau/Kulisse Costruttore Dieter Pardeller, Requisite Attrezzista Sebastian Martin, Requisite Attrezzista Nastassja Kinspergher, Kostümbildassistenz Assistente costumista Katja Schweiggl, Schneiderin Sarta Katharina Pöder, Maske Truccatrice Ingrid Blasbichler, Hair-Stylistin Parrucchiera Haimo Endrizzi, Beleuchter Elettricista Alessandro De Donno, Kamerabühne Macchinista Veit Pircher, Visual Effects Effetti speciali Luigi Poveromo, Fahrer Lichttechnik Autista cinemobile Alexander Bodi, Fahrer Kameratechnik Autista macchine da presa Andrea Folgheraiter, Fahrer Kamerabühne Autista macchinisti

Rolle. Jeden Tag spielte sich das Geschehen in diesem imposanten Gebäude in einer Atmosphäre zwischen Realität und Magie ab. Und dass in den leer stehenden Salons weitere Schauplätze eingerichtet wurden, hat dem Dreh einen besonderen Reiz verliehen.“ Die Kulisse aus stillen Wäldern und Bergstraßen trug dazu ebenfalls bei. Das Mosaik an Locations wurde vervollständigt vom Haus von Martini und Anna Lou, eingebettet in ein Dorf direkt unter den Felswänden der Dolomiten, von der Ortschaft Kaltern mit ihrer Grundschule und von den malerischen Straßen des Dörfchens Margreid. Diese Gegenden haben dem Nebel, der den Film durchzieht, Leben und Gestalt verliehen. Gegenden, die auch Jean Reno ins Herz geschlossen hat: „Ich behalte die Drehorte in Südtirol besonders in Erinnerung. Sie sind wirklich außergewöhnlich, sie strahlen eine Atmosphäre aus, die perfekt zur Handlung des Films passt.“

ché la casa di Martini e di Anna Lou incastonate in un villaggio incoronato dalle Dolomiti molto vicine e presenti, il paese di Caldaro con la sua scuola elementare e le vie del paesino di Magrè nella Bassa Atesina hanno completato il puzzle di location che hanno dato vita e forma alla nebbia che pervade il film. Territori che a Jean Reno sono rimasti nel cuore: “Conservo un particolare ricordo dei luoghi delle riprese in Alto Adige, sono davvero straordinari, riescono a sprigionare un’atmosfera speciale che mi è sembrata perfettamente corrispondente alla storia del film”. Renato Franco, esperto di tv e media, dal 2002 lavora come giornalista alla redazione Spettacoli del Corriere della Sera.

Renato Franco, Fernseh- und Medienexperte, ist seit 2002 als Journalist in der Kulturredaktion des Corriere della Sera tätig.

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PANORAMA

„Ich will episch erzählen“ “Voglio narrazioni epiche” Extrembergsteiger, Museumsmacher, BestsellerAutor, Regisseur. Reinhold Messner über die Faszination Film, sein Werk Ama Dablam – Der heilige Berg und warum er mit Hollywood nichts anfangen kann. Scalatore estremo, ideatore di musei, scrittore di successo, regista. Un’intervista con Reinhold Messner sul fascino del cinema, il suo nuovo film Ama Dablam – La montagna sacra e la sua avversione per Hollywood.

Reinhold Messner empfängt TAKE beim Ortstermin auf Schloss Sigmundskron bei Bozen. Hier hat Südtirols bekanntester Extrembergsteiger 2006 das Messner Mountain Museum Firmian gegründet. Das „Herzstück“ seiner sechs Museen in Südtirol bietet einen imposanten Blick über Bozen und den gesamten Talkessel bis hin zu den umliegenden Bergen. Hier spricht der 73-Jährige über seine derzeitige Leidenschaft: den Film. Nach dem Dokudrama Still Alive (2016) hat er mit Ama Dablam – Der heilige Berg nun seinen zweiten Film als Regisseur gedreht.

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Reinhold Messner ci accoglie a Castel Firmiano, presso Bolzano. Qui, nel 2006, l’alpinista più celebre dell’Alto Adige ha fondato il Messner Mountain Museum Firmian. Il “cuore” del progetto, formato da sei sedi museali in Alto Adige, offre una vista spettacolare che spazia sulla città e sul fondovalle fino alle montagne circostanti. Su questo sfondo Messner, che oggi ha 73 anni, ci parla della sua ultima passione: il cinema. Dopo la docufiction Still Alive (2016), Ama Dablam – La montagna sacra è la sua seconda pellicola da regista.


Drehbüchern zieht Reinhold Messner Treatments vor und statt mit Schauspielern arbeitet er lieber mit Laien und Doubles: „Wenn ein exzellenter Kletterer erschöpft vom Berg steigt, dann ist das echt. Das kann ein Robert Redford nicht besser schauspielern.“ Reinhold Messner preferisce i treatment ai copioni e lavora solo con attori non professionisti e con le controfigure: “Quando un bravo scalatore discende esausto dalla montagna, la scena è autentica. Neanche Robert Redford riuscirebbe a interpretarla meglio”.

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Armin Huber

PANORAMA


PANORAMA

TAKE: Herr Messner, was fasziniert Sie am Filmemachen? Reinhold Messner: Ich will Geschichten erzählen – mit allem, was ich mache. Mit den Museen, den Büchern, den Dia-Vorträgen, die ich jahrzehntelang gehalten habe. Dort konnte ich mich nicht mehr verbessern, nur verschlechtern. Ich bin keine 35 mehr. Ich komme nicht ins Stocken, vergesse aber ab und zu Namen. So habe ich das Medium Film entdeckt. Film ist anders. Der Film bietet eine solche Fülle von Dimensionen – Dialoge, Gesichter, bewegtes Bild, Musik –, welche das Storytelling auf eine neue Ebene heben. Das fasziniert mich. Wie haben Sie das Handwerk gelernt? Ich stand viele Male für Dokumentarfilme vor der Kamera, ich habe mit Regisseuren wie Werner Herzog oder Joseph Vilsmaier gearbeitet und bemerkt, die sind gut, ja, aber auch sie kochen nur mit Wasser, wie wir alle. Was ist das Anstrengendste bei einem Filmprojekt? Mit einem leeren Blatt Papier dazusitzen und den Kern der Geschichte zu finden. Welche Stoffe interessieren Sie? Ich habe mir vorgenommen, nur wahre Geschichten auf die Leinwand zu bringen. In meiner Sprache. Mit meiner Emotion. Keine Fiktion. Ich erfinde nichts dazu, unterwerfe die realen Ereignisse lediglich meiner Dramaturgie. Die passierte Geschichte ist die beste Geschichte, denn sie beinhaltet keine moralische Wertung. So komme ich nicht in die Verlegenheit, darüber nachgrübeln zu müssen, ob der Film nun ein Happy End haben soll – oder nicht. So muss ich mich im Nachhinein auch nicht fragen: Warum ist der Bergsteiger in der einen Szene vom Berg heruntergefallen? Es ist einfach so passiert. In der Realität. Punkt. So war’s. Genau diese Szene ist das Herzstück von Der heilige Berg: Peter Hillary, Sohn des Everest-Erstbesteigers Edmund Hillary, wird mit seiner Seilschaft am 6.814 Meter hohen Himalaja-Gipfel Ama Dablam von einer Lawine überrascht. Ein Kamerad ihrer Seilschaft hängt scheinbar leblos über einem Abgrund im Seil …

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TAKE: Che cosa l’affascina del fare cinema? Reinhold Messner: Voglio raccontare storie, come ho sempre fatto attraverso i musei, i miei libri e le presentazioni con diapositive che ho tenuto per decenni. Queste ultime non mi davano più margini di miglioramento e potevo, anzi, solo peggiorare. Non ho più 35 anni: non è che perdo il filo ma a volte dimentico qualche nome. È così che ho scoperto il mezzo cinematografico. Il film è qualcosa di unico. La molteplicità di dimensioni che offre – dialoghi, volti, immagini in movimento, musica – è tale da innalzare lo storytelling a un nuovo livello. È questo che mi affascina.

Non lo faccio per i soldi. Voglio raccogliere esperienze. Reinhold Messner

Come ha imparato a girare film, da un punto di vista tecnico? In passato mi sono trovato più volte davanti alla cinepresa, per alcuni documentari. Ho lavorato con registi come Werner Herzog e Joseph Vilsmaier e ho imparato ad apprezzarne le qualità ma ho anche capito che, alla fin fine, pure loro svolgono soltanto un mestiere. Qual è il momento più difficile di un progetto cinematografico? Mettersi di fronte a un foglio bianco e cercare il cuore della storia. Quali soggetti la interessano? Mi sono ripromesso di portare sullo schermo solo storie vere. Nella mia lingua. Con le mie emozioni. E senza finzione. Non aggiungo particolari di fantasia, mi limito a sottoporre le vicende reali alla mia drammaturgia. Le storie vere sono le migliori perché non implicano valutazioni morali. Evito così di arrovellarmi per decidere se il film debba avere un lieto fine o meno. Anche a posteriori non mi devo chiedere perché, ad esempio, in quella scena lo scalatore sia precipitato dalla parete. Semplicemente, è accaduto. Nella realtà. È successo, punto e basta. Proprio questa scena rappresenta il cuore de La montagna sacra: Peter Hillary, figlio dell’alpinista Edmund Hillary – il primo a raggiungere la vetta dell’Everest – viene sorpreso insieme alla sua cordata da una valanga sulla cima dell’Ama Dablam, sull’Himalaya, a 6.814 metri d’altezza. Un compagno, ancora legato alla corda, pende sull’abisso,

Reinhold Messner schildert in Ama Dablam die waghalsige Aktion zur Rettung von Sir Edmund Hillarys Sohn Peter im Jahr 1979; gedreht wurde das Doku-Drama auch in Nepal (Bilder rechts). In Ama Dablam, Reinhold Messner ricrea l’azzardata operazione di salvataggio di Peter Hillary, figlio di Sir Edmund, nel 1979; la docu-fiction è stata girata in parte in Nepal (immagini a destra).


PANORAMA

Was sollen Ihre Filme bewirken? Sie sollen die Zuseher emotional berühren. Ich will, dass sie sich eine Meinung zum Film bilden – aber bitte nicht alle die gleiche Meinung. Ich will, dass sie bei einem Glas Rotwein nach der Vorführung über den Film streiten – aber bitte niveauvoll. Wie arbeiten Sie konkret? Nicht mit Drehbüchern, nur mit Treatments. Der heilige Berg haben wir teils in Sulden, also in Südtirol, gedreht, teils im Himalaja. Immer draußen. Da kann ich nicht alles planen. Da kann ich nicht warten, bis sich die Wolke verzieht, die mich stört. Sie arbeiten bislang nicht mit Schauspielern. Nur mit Laien, Doubles, Statisten. Warum? Wenn jemand, der im wahren Leben ein exzellenter Kletterer ist, erschöpft vom Berg heruntersteigt, dann ist das echt. Das kann ein Robert Redford nicht besser schauspielern. Aber bei Robert Redford klingeln die Kassen … Ich mache das nicht fürs Geld. Ich will Erfahrungen sammeln. Ich habe mir aber tatsächlich vorgenommen, in ein, zwei Jahren einen Film selbst zu produzieren – mit echten Schauspielern. Aber ich werde ihnen alle Freiheiten lassen. Sie müssen nichts auswendig lernen. Sie müssen nur die von mir ausgearbeitete Dramaturgie in ihre Worte fassen. Ich werde ihnen allen Freiraum lassen. Ich will episch erzählen.

apparentemente privo di vita… … e gli altri potranno salvarsi solo troncando questa corda. Lo fanno. La sequenza in cui Peter Hillary ricostruisce davanti alla telecamera la vicenda di cui fu testimone diretto è la più toccante del film. Hillary descrive il modo in cui lui e i compagni abbiano reagito alla morte incombente trasformandosi in fredde “macchine alpine”: per sopravvivere è necessario spegnere ogni emozione e limitarsi a “funzionare”. Prima d’ora non si era mai sentito un racconto del genere.

Ich mache das nicht fürs Geld. Ich will Erfahrungen sammeln. Reinhold Messner

Che reazione vorrebbe ottenere con i suoi film? Le mie pellicole devono toccare il pubblico emotivamente. Vorrei che gli spettatori si formassero un’opinione (se possibile, diversa per ciascuno!) e che dopo la proiezione parlassero insieme del film… una discussione, se possibile, di un certo livello, magari davanti a un buon bicchiere di vino rosso. Come lavora concretamente? Senza sceneggiatura, utilizzando soltanto treatment. La montagna sacra è stato girato in parte a Solda, in Alto Adige, e in parte sull’Himalaya. Sempre in esterni, dove non posso pianificare tutto. Non posso certo aspettare che una nuvola fastidiosa si sposti prima di iniziare a girare.

Tempest Film/Lars Jacobsen

… und die anderen können sich nur retten, wenn sie dieses Seil durchtrennen. Sie tun es. Wie Peter Hillary dies vor der Kamera als Zeitzeuge nacherzählt, ist der bewegendste Teil des Films. Er beschreibt, wie er und seine Kollegen im Angesicht des Todes zu kalten Alpin-Maschinen wurden. Emotional abgeschaltet, da wird nur noch funktioniert, um zu überleben. Das ist so überhaupt noch nie zuvor geschildert worden.

Finora non ha mai lavorato con attori professionisti ma soltanto con attori dilettanti, controfigure e comparse. Perché? Quando un mio attore – che nella vita reale è un ottimo scalatore – discende esausto dalla montagna, la scena risulta autentica. Neanche Robert Redford potrebbe interpretarla meglio. Ma con Robert Redford il successo al botteghino è assicurato… Non lo faccio per i soldi. Voglio raccogliere esperienze. Ho però intenzione di produrre in proprio un mio film con attori professionisti, tra un anno o due. Darò loro ogni libertà. Non dovranno imparare alcuna parte a memoria ma esprimere con parole proprie la drammaturgia da me elaborata. Avranno ampissimi spazi di libertà. Voglio narrazioni epiche.

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PANORAMA

AMA DABLAM – DER HEILIGE BERG (AMA DABLAM – LA MONTAGNA SACRA) DOKUFICTION DOCUFICTION Regie Regia: Reinhold Messner Drehbuch Sceneggiatura: Reinhold Messner Produktion Produzione: Tempest Film Produktion und Verleih (DE), Red Bull Media House (AT) mit con Servus TV Verleih Distributore: Tempest Film Verleih Cast Cast: Simon Messner, Alexander Walpoth, Martin Dejori, Philipp Prünster Förderung durch IDM Finanziamento IDM: 110.000 € (Produktion produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Schauspieler Attori: Simon Messner, Alexander Walpoth, Martin Dejori, Philipp Prünster

Armin Huber

Tempest Film/Lars Jacobsen

Crew Troupe: Milena Holzknecht, Cutterin Montaggio Sara Pergher, Requisite Attrezzista

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Dienstleister Fornitori: Albolina Film, Serviceproduktion Produzione esecutiva Ammira Film, Postproduktion Postproduzione Elikos, Helikopteraufnahmen Riprese aeree


PANORAMA

Reinhold Messner, 1944 in Brixen (Südtirol) geboren, Bergpionier, Museumsmacher, Autor, Regisseur und ehemaliges Mitglied des EU-Parlaments. Messner ist einer der bekanntesten Bergsteiger der Welt. Er bestieg 1978 als Erster ohne Sauerstoffflaschen den Gipfel des Everest und war als erster Mensch – wiederum ohne mitgeführten Sauerstoff – auf allen 14 Achttausendern. In Südtirol schuf er „Messner Mountain Museum“, ein Netzwerk aus sechs Museen rund um das Thema „Menschen und Berge“. Messner ist Autor zahlreicher Bücher und drehte 2015 als Regisseur den Dokumentarfilm Still Alive. Ama Dablam – Der heilige Berg erzählt die dramatische Geschichte der Expedition von Sir Edmund Hillarys Sohn Peter auf den 6.828 Meter hohen Ama Dablam im Himalaja im Jahr 1979: Eine Eislawine riss einen Teil der Seilschaft mit, Reinhold Messner beobachtete das Unglück vom Basislager aus und startete eine waghalsige Rettungsaktion. Messner wird im Film von seinem 26-jährigen Sohn Simon gespielt. Der heilige Berg feierte im Herbst 2017 seine Premiere beim International Mountain Summit und wurde anschließend auf Servus TV ausgestrahlt.

Reinhold Messner, nato nel 1944 a Bressanone (Alto Adige), è un pioniere dell’alpinismo, ideatore di musei, autore, regista ed ex membro del Parlamento europeo. Uno degli scalatori più celebri al mondo, Messner è stato il primo a scalare l’Everest senza l’ausilio di ossigeno, nel 1978, e il primo a raggiungere la vetta di tutti i 14 Ottomila, anche in questo caso senza ossigeno supplementare. In Alto Adige ha fondato il “Messner Mountain Museum”, un circuito di sei sedi museali dedicate al tema “L’uomo e la montagna”. Messner, che è anche autore di numerosi libri, ha diretto nel 2015 il documentario Still Alive. Ama Dablam – La montagna sacra narra la drammatica vicenda, nel 1979, della spedizione di Peter Hillary, figlio di Sir Edmund, alla conquista della vetta himalayana dell’Ama Dablam, a 6.828 metri di altezza. Una valanga travolse parte della cordata: Reinhold Messner, che aveva assistito all’incidente dal campo base, lanciò un’azzardata operazione di salvataggio. Nel film Messner è interpretato dal figlio, il 26enne Simon. La montagna sacra è stato presentato nell’autunno del 2017 in occasione dell’International Mountain Summit e in seguito trasmesso da Servus TV.

Warum episch? Weil mich die Schnelligkeit und die Schnelllebigkeit der heutigen Filmindustrie in Hollywood und Bollywood nicht interessieren. Ich will keine rasanten Schnitte, nur weil das derzeit grad gefragt ist. Ich will keine Tricks, keine Spezialeffekte, welche die Zuschauer zum Staunen bringen. Das lenkt nur von der eigentlichen Geschichte ab. Bergfilme, die in die BlockbusterDimension abdriften, wie etwa Vertical Limit, sind immer ein großer Schmarrn. Da steige ich aus. Ich will Filme machen, die in 30 Jahren auch noch funktionieren. In zehn Jahren wird es irgendwo, vielleicht in Paris, ein Festival mit meinen Filmen geben. Drei Tage. Fünf Filme. Da fahre ich dann hin, wenn ich noch lebe, und erkläre, warum meine Werke zeitlos sind.

„Ich habe mir vorgenommen, nur wahre Geschichten auf die Leinwand zu bringen.“ Reinhold Messner beim Dreh in Nepal (o.) und beim TAKE-Interviewtermin im Innenhof des Messner Mountain Museums auf Schloss Sigmundskron im Herbst 2017. “Mi sono riproposto di portare sullo schermo solo storie vere.” Reinhold Messner durante le riprese in Nepal (sopra) e durante l’intervista con TAKE nel cortile del Messner Mountain Museum a Castel Firmiano nell’autunno del 2017.

Perché epiche? Perché la velocità e la fugacità dell’attuale industria cinematografica, di Hollywood o di Bollywood, non mi interessano affatto. Non voglio un montaggio dal ritmo forsennato solo perché oggi è questo che si richiede. Non voglio né trucchi né effetti speciali che impressionino gli spettatori, distraendoli dalla storia vera e propria. I film di montagna che, come Vertical Limit, hanno una deriva commerciale, non valgono nulla. Io non mi adeguo. Voglio fare film che avranno un significato anche tra 30 anni. Tra dieci anni, forse, si terrà da qualche parte, magari a Parigi, un festival con i miei film. Tre giorni. Cinque film. Ci andrò, sempre che sia ancora vivo, e spiegherò perché i miei film sono senza tempo.

Trotz aller Kritik am Blockbuster, gibt es einen Hollywood-Film, der Sie beeindruckt? Der mit dem Wolf tanzt – lange her.

Lasciando da parte la sua critica al cinema commerciale: c’è un film hollywoodiano che l’ha particolarmente colpita? Balla coi lupi – ne è passato del tempo.

Warum? Weil der Film Mut zum Pathos hat. Weil ich selbst ein Tierzüchter bin, mit Yaks arbeite. Und vielleicht … vielleicht, weil ich nicht ungern selbst ein Indianer wäre.

Per quale motivo? Perché è un film che non teme il pathos. Perché io stesso sono un allevatore, nel mio caso di yak. E forse… forse anche perché non mi dispiacerebbe essere un indiano.

Lenz Koppelstätter ist Journalist, freier Autor (u. a. Süddeutsche Zeitung, FAZ, ZEIT Online, GEO) und Buchautor.

Lenz Koppelstätter è giornalista, scrittore e collabora a diverse testate (tra cui Süddeutsche Zeitung, FAZ, ZEIT Online, GEO).

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PANORAMA

Packendes Endzeitdrama L’Alto Adige è… apocalittico Eine Mautstation, ein Tunnel, ein verlassenes Dorf: In Südtirol fand Regisseur Ulrich Köhler zentrale Motive für den Dreh seines Kinospielfilms In My Room. Die Produktionsfirmen Pandora Film aus Köln und Echo Film aus Bozen arbeiteten für den ambitionierten Arthousefilm erstmals zusammen. Un casello autostradale abbandonato, una galleria, un paesino deserto. Il regista Ulrich Köhler ha trovato in Alto Adige i luoghi chiave per il lungometraggio In My Room, film d’autore che segna anche la prima collaborazione tra le case di produzione Pandora Film di Colonia ed Echo Film di Bolzano.

Die 2012 gegründete Echo Film in Bozen zählt zu den führenden Produktionsfirmen Südtirols. Zu den Gründervätern gehört Karl „Baumi“ Baumgartner aus Bruneck, der mit seiner Kölner Firma Pandora Film weltweit Arthouse-Koproduktionen auf die Beine stellte und in die Kinos brachte. Schon seit Jahren wollten beide Firmen einen Film gemeinsam realisieren. Doch nach dem überraschenden Tod Baumgartners 2014 dauerte es noch zwei Jahre, bis es mit dem Endzeitdrama In My Room endlich klappte. Der 47-jährige Autorenfilmer Ulrich Köhler schrieb das Drehbuch wieder selbst, genau wie bei seinen Langspielfilmen Bungalow (2002), Montag kommen die Fenster (2006) und Schlafkrankheit (der 2011 auf der Berlinale den Silbernen Bären für die beste Regie gewann). In seinem philosophischen ScienceFiction-Film In My Room geht es um den Freiberufler Armin, der viel Zeit und wenig Geld hat. Der 41-Jährige ist nicht glücklich mit diesem Leben, kann sich aber kein anderes vorstellen. Als er eines Morgens nach dem Tod seiner Großmutter erwacht, ist es totenstill. Die Welt sieht aus wie immer, aber die Menschheit

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Fondata nel 2012 a Bolzano, Echo Film è una delle principali case di produzione altoatesine. Tra i suoi fondatori, Karl “Baumi” Baumgartner, originario di Brunico, che con la sua Pandora Film di Colonia per anni ha coprodotto e distribuito film d’autore di livello mondiale. Già da tempo le due case desideravano collaborare alla realizzazione di una pellicola ma dopo la morte improvvisa di Baumgartner nel 2014, ci sono voluti altri due anni perché il progetto finalmente si concretizzasse con In My Room, film drammatico di ambientazione apocalittica. Il regista Ulrich Köhler (47 anni) è anche autore della sceneggiatura, come già era avvenuto per Bungalow (2002), Montag kommen die Fenster (Windows on Monday, 2006) e Schlafkrankheit (Sleeping Sickness, vincitore dell’Orso d’argento per la miglior regia alla Berlinale 2011). In My Room è una pellicola di fantascienza dai risvolti filosofici, incentrata sulla figura di Armin, professionista freelance 41enne con molto tempo libero e pochi soldi a disposizione. Armin non è felice della vita che conduce ma non riesce a immaginarne una diversa. Una mattina, dopo


Pandora Film/Echo Film

PANORAMA

Nachtdreh in einem normalerweise vielbefahrenen Straßentunnel bei Bozen: Die Menschheit ist plötzlich verschwunden – übrig bleibt nur der Protagonist. Riprese notturne in una galleria stradale di solito molto trafficata nei pressi di Bolzano: l’umanità è scomparsa all’improvviso, lasciando il protagonista solo sulla terra.

ist verschwunden. Fünf Jahre vergehen, bis er sich zu einem Neuanfang entschließt. Die Hauptrollen spielen Hans Löw (Hedi Schneider steckt fest, 2015) aus Deutschland und Elena Radonicich (Alaska, 2015) aus Italien. Pandora Film produziert mit Echo Film und den Sendern WDR und ARTE. Als Produzenten fungieren Christoph Friedel und Claudia Steffen (beide Pandora Film), Katrin Schlösser sowie Maja Wieser Benedetti und Andreas Pichler (beide Echo Film). Die Südtiroler Filmförderung IDM unterstützte das Projekt mit 300.000 Euro, zudem nahm Echo Film den italienischen Tax Credit in Anspruch. Weitere Fördergelder stellten Film- und Medienstiftung NRW, FFA, BKM, Medienboard Berlin-Brandenburg, Deutscher Filmförderfonds und Hessische Filmförderung. Den deutschen Kinoverleih übernimmt Pandora Film, den Weltvertrieb The Match Factory. Die 50 Drehtage verteilen sich auf drei Drehphasen. „Die erste dokumentarische Drehphase fand bereits im März 2016 statt“, berichtet die Kölner Produzentin Claudia Steffen. „Im August

la morte della nonna, si sveglia in un silenzio irreale. Il mondo sembra lo stesso di sempre ma l’umanità è scomparsa. Trascorsi cinque anni, Armin decide di ricominciare da capo. I ruoli principali sono affidati a Hans Löw, attore tedesco già visto in Hedi Schneider steckt fest (Hedi Schneider Is Stuck, 2015), e all’italiana Elena Radonicich (Alaska, 2015). Il film è stato prodotto da Pandora Film con Echo Film e in collaborazione con le emittenti televisive WDR e Arte. I produttori responsabili sono Christoph Friedel e Claudia Steffen – entrambi della Pandora Film – Katrin Schlösser, Maja Wieser Benedetti e Andreas Pichler, questi ultimi due della Echo Film. IDM Film Fund & Commission ha sostenuto il progetto con un finanziamento di 300.000 euro, inoltre la casa di produzione bolzanina ha potuto usufruire del tax credit nazionale. Ulteriori finanziamenti sono stati accordati dalla Fondazione per il cinema dello Stato federale Renania settentrionale-Vestfalia (Film- und Medienstiftung NRW), dall’Istituto tedesco di finanziamento cinematografico Filmförderungsanstalt (FFA), dal Ministero della Cultura federale

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Pandora Film/Echo Film

FEATURE

und September 2016 folgte ein Block in Nordrhein-Westfalen und im Februar und März 2017 haben wir den dritten Block unter anderem in Südtirol gedreht.“ Wichtige Szenen des Films realisierte das Team um Kameramann Patrick Orth an zehn Tagen in Südtirol. „In Leifers im Südtiroler Unterland drehten wir in einem Straßentunnel, der für eine Nacht gesperrt werden konnte“, berichtet Wieser. „Dort findet der Protagonist querstehende Autos vor, darunter einen Anhänger mit einem Pferd, das er in die Freiheit entlässt.“ In Klausen entstanden Szenen an einer Autobahnmautstelle; einige Action-Szenen drehte man in Gossensaß südlich des Brenners. „Dort mussten wir kaum etwas verändern – aber darauf achten, dass kein Mensch auf der Straße ist“, erzählt Wieser, die beim Südtiroler Drehblock auch als Produktionsleiterin fungierte. „Wir haben einige Autos auf die Straße gestellt und mehrere weitere digital ins Bild gesetzt. Dann ist ein Stuntfahrer mit einem Auto durchs Dorf gerast.“ Dazu kamen Innenaufnahmen in Bozen

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(BKM), dal Medienboard Berlin-Brandenburg, dal Fondo nazionale tedesco per il cinema (Deutscher Filmförderfonds) e dal Fondo cinematografico dello Stato federale dell’Assia (Hessische Filmförderung). Pandora Film distribuirà la pellicola nelle sale tedesche, mentre The Match Factory si occuperà della distribuzione a livello mondiale. I 50 giorni di riprese si sono svolti in tre fasi. “La prima, di carattere documentaristico, ha avuto luogo a marzo 2016”, spiega la produttrice di Colonia Claudia Steffen, aggiungendo che, “tra agosto e settembre 2016 è seguito un blocco di riprese in Renania settentrionale-Vestfalia, mentre tra febbraio e marzo 2017 abbiamo completato la terza fase di riprese, effettuate anche in Alto Adige.” In provincia di Bolzano la squadra del direttore della fotografia Patrick Orth ha realizzato alcune sequenze importanti del film in 10 giorni di riprese. “A Laives, nella Bassa Atesina, abbiamo girato in una galleria stradale, chiusa per una notte proprio per permetterci di lavorare. Qui il protagonista scopre dei veicoli parcheggiati trasversalmente, tra cui un rimorchio con un cavallo che Armin libererà”, racconta Maja Wieser, organizzatrice generale per il blocco realizzato in Alto Adige. A Chiusa la troupe ha effettuato riprese in un casello autostradale, mentre alcune scene d’azione sono state girate a Colle Isarco, a sud del Brennero. “Non è stato necessario modificare alcunché ma abbiamo dovuto assicurarci che in strada non passasse nessuno. Abbiamo disposto alcune automobili sulla carreggiata, aggiungendone altre tramite effetti digitali: alla fine

Für In My Room konnten Regisseur Ulrich Köhler und Kameramann Patrick Orth (rechtes Bild) in Südtirol an ungewöhnlichen Locations drehen, etwa an der Autobahnmautstelle in Klausen (links). Il regista Ulrich Köhler e il cameraman Patrick Orth (a destra) hanno girato In My Room in location altoatesine inusuali come il casello autostradale di Chiusa (a sin.).


PANORAMA

IN MY ROOM SPIELFILM LUNGOMETRAGGIO Regie Regia: Ulrich Köhler Drehbuch Sceneggiatura: Ulrich Köhler Produktion Produzione: Pandora Film (DE), Echo Film (IT) mit con WDR, ARTE Weltvertrieb Distribuzione mondiale: The Match Factory Cast Cast: Hans Löw, Elena Radonicich, Michael Wittenborn, Emma Bading, Kathrin Resetarits, Ruth Bickelhaupt Förderung durch IDM Finanziamento IDM: 300.000 € (Produktion produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali

Hier stimmt auch die menschliche Ebene. Produzentin Maja Wieser Benedetti (Echo Film) über die unkomplizierte Zusammenarbeit mit dem Koproduktionspartner Pandora

Crew Troupe: Maja Wieser Benedetti, Koproduzentin Coproduttrice Kathy Leonelli, Location Scout/Motivaufnahmeleiterin Location scout/Location manager Rita Kröss, Produktionsassistentin Assistente di produzione Stefano Longati, Setrunner Runner Stefan Biedermann, Setrunner Runner Stefania Bona, Zweite Kameraassistentin Aiuto operatore Gerlinde Treibenreif, Assistentin Set-Aufnahmeleitung Assistente ispettore di produzione Michele Bocchin, Assistent Set-Aufnahmeleitung Assistente ispettore di produzione Florian Geiser, DIT DIT Erwin Kofler, Beleuchter Elettricista Beniamino Casagrande, Beleuchter Elettricista Jonathan Rinn, Beleuchter Elettricista Rosi Presta, Szenenbildassistenz Assistente scenografa Andrea Zadra, Baubühne Costruttore Alexander Denzer, Baubühne Costruttore Julian Geier, Szenenbild-Praktikant Stagista reparto scenografia Lorenz Mederle, Produktionsfahrer Autista Hannes Tommasini, Produktionsfahrer Autista Dienstleister Fornitori: Ö wie Knödel, Catering Catering Maier Bros. Südtirol, Lichtequipment Noleggio luci Ludwig Kameraverleih Südtirol, Kameraequipment Noleggio macchine da presa ABC Autonoleggio, Produktionsfahrzeug-Verleih Noleggio auto Han&Oldenburg Casting, Casting Komparsen Casting comparse

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sowie in Auer im Süden Südtirols. „Dort haben wir eine Woche urbane Motive gedreht, zum Beispiel eine Riesenparty mit einem Techno-DJ im Club Atract“, sagt Claudia Steffen. Sogar die ehemaligen Büroräume der Filmförderung dienten als Kulissen. „Da der Held als Kameramann beim Fernsehen arbeitet, konnten wir dort im Schneide- und Sendemasterraum filmen.“ Bei dem Projekt wirkten eine Reihe Südtiroler Filmfachkräfte mit, darunter die Art Directorin Rosi Presta, die Kameraassistentin Stefania Bona, die Motivaufnahmeleiterin und Location Scout Kathy Leonelli, die Set-Aufnahmeleiter Michele Bocchin und Gerlinde Treibenreif, der Beleuchter Erwin Kofler und Beniamino Casagrande von der Kamerabühne. Nach Drehschluss betonen beide Firmen, dass sie gerne wieder kooperieren wollen. „Es war eine sehr angenehme und unkomplizierte Zusammenarbeit“, sagt Wieser. „Hier stimmen nicht nur die Finanzen und das Endprodukt, sondern auch die menschliche Ebene.“ Steffen lobt die „klar strukturierte Filmförderung und verlässliche Kommunikation“ in Südtirol. „Zum Arbeiten sind kleinere Städte wie Bozen oft besser als Millionenstädte, schon weil die Wege meist kurz sind. Und wenn man so eng zusammen bleibt und in einem Hotel wohnt, funktioniert das Teambuilding schneller.“ Reinhard Kleber ist ein deutscher Autor und Filmjournalist (Filmecho/Filmwoche).

lo stuntman ha attraversato in macchina il paese guidando a tutta velocità”, conclude Wieser. Ulteriori riprese, questa volta in interni, sono state effettuate a Bolzano e Ora. “Qui abbiamo girato per una settimana sequenze di ambientazione urbana, come ad esempio un enorme techno party in una discoteca”, spiega Claudia Steffen. A fare da sfondo alle riprese sono stati addirittura i vecchi uffici della Film Commission: “Dato che il protagonista di professione è un cameraman televisivo, abbiamo potuto girare in sala di montaggio e in sala master”. Al progetto hanno contribuito numerosi professionisti altoatesini, tra cui l’art director Rosi Presta, l’assistente operatrice Stefania Bona, la location manager e location scout Kathy Leonelli, gli ispettori di produzione Michele Bocchin e Gerlinde Treibenreif, l’elettricista Erwin Kofler e il macchinista Beniamino Casagrande. Concluse le riprese, entrambe le case di produzione hanno espresso il desiderio di collaborare anche in futuro. “Lavorare insieme è stato molto semplice e piacevole, non solo dal punto di vista economico e del prodotto finale ma anche sul piano umano”, spiega Maja Wieser. Claudia Steffen in Alto Adige ha apprezzato “la strutturazione chiara della Film Commission e l’affidabilità nella comunicazione”. E aggiunge: “Spesso è preferibile lavorare in una piccola città come Bolzano, che offre tra l’altro il vantaggio di spostamenti rapidi, piuttosto che in una metropoli. E poi, lavorando a stretto contatto e soggiornando nello stesso albergo, si crea più velocemente un team affiatato”. Reinhard Kleber è autore e giornalista cinematografico tedesco (Filmecho/Filmwoche).

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È stato molto piacevole... anche sul piano umano. La produttrice Maja Wieser Benedetti della Echo Film sulla coproduzione con Pandora


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film production / location service / logistics / scenography

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Rückkehr zum Berg der Seelen Ritorno alla Montagna delle anime Zwei Freunde verlor der Südtiroler Extrembergsteiger Hans Kammerlander in einem Unwetter am 8.163 Meter hohen Manaslu in Nepal. 26 Jahre nach der Tragödie ist er zu seinem Schicksalsberg zurückgekehrt. Der Kärntner Produzent und Regisseur Gerald Salmina hat ihn dabei begleitet. Durante una tempesta sulla cima nepalese del Manaslu lo scalatore estremo altoatesino Hans Kammerlander perse due amici. 26 anni dopo la tragedia, l’alpinista ha fatto ritorno alla sua “montagna del destino”. Al suo fianco, il produttore e regista austriaco Gerald Salmina.

Zum Gipfelsturm kam es wieder nicht. Diesmal haben unfassbare Schneemassen den Aufstieg verhindert. „Aber ich habe jetzt meinen Frieden mit dem Berg gemacht“, sagt Hans Kammerlander. Als Achtjähriger stand der Südtiroler Alpinist, heute 61, zum ersten Mal ganz oben: auf dem Großen Moosstock, seinem „Hausberg“. Er war einem Touristenpaar auf den Dreitausender gefolgt, heimlich. Erst viele konspirative Touren später, da war er schon 15, meldete ihn sein Bruder bei einem Kletterkurs an. Hans, der Nachzügler, der als sechstes Kind einer Südtiroler Bergbauernfamilie in Ahornach im Tauferer Ahrntal zur Welt kam und später Berggeschichte geschrieben hat, sollte endlich den Umgang mit Seil, Haken und Karabinern lernen. In Manaslu – Berg der Seelen zeigt Produzent und Regisseur Gerald Salmina mit Archivaufnahmen und nachgespielten Szenen das karge Leben, aus dem Hans Kammerlander – in mehr als 2.500 Klettertouren, rund 50 Erst- und 60 Alleinbegehungen mit höchsten Schwierigkeitsgraden – herauskletterte. Ende August

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Anche questa volta non è giunto in vetta: incredibili masse di neve hanno reso impossibile la scalata. “Ma finalmente mi sono riappacificato con la montagna”, dice Hans Kammerlander. L’alpinista altoatesino, oggi 61enne, per la prima volta arrivò in cima a otto anni: sul Picco Palù, la sua “montagna di casa”. Senza farsi notare, aveva seguito una coppia di turisti fino in vetta, a tremila metri di altezza. Molte escursioni clandestine più tardi, Hans, ormai 15enne, venne iscritto dal fratello a un corso di arrampicata: per il ragazzo, ultimo di sei figli di una famiglia di agricoltori di Acereto in Valle Aurina e futura leggenda dell’alpinismo, era giunto il momento di imparare a usare corda, ganci e carabine. In Manaslu – Berg der Seelen (“la montagna delle anime”), il produttore e regista Gerald Salmina utilizza materiale d’archivio e sequenze di fiction per ricreare la vita semplice dalla quale Hans Kammerlander è partito per una scalata che l’ha portato a compiere oltre 2.500 arrampicate, comprendenti 50 nuove vie e 60 arrampicate in solitaria con altissimi gradi di difficoltà.


„Ich will und muss es auf meine Art zu Ende bringen.“ Hans Kammerlander (rechts) und Expeditionsleiter Stephan Keck beim Aufstiegsversuch zum Manaslu im Herbst 2017 – in hüfthohem Schnee. “Voglio e devo concludere questa vicenda a modo mio.” Hans Kammerlander (a destra) e il capo spedizione Stephan Keck durante il tentativo di scalata al Manaslu nell’autunno del 2017, con la neve che arrivava ai fianchi.

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planetwatch.at/Robert Neumeyer

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2017 begannen die Dreharbeiten, gefilmt wurde mit drei Kameras, mit Drohne und vom Helikopter aus. Die Reenactments entstanden an den Originalschauplätzen, zu denen natürlich die Dolomiten gehören. Sie waren für Kammerlander eine Schule für die höchsten Berge dieser Welt. Der talentierte Südtiroler Jungschauspieler Leo Seppi tritt im Film als der achtjährige Hans auf, Patrick Tirler spielt ihn als 15-jährigen Draufgänger. Der Extrembergsteiger Simon Gietl dient als Kletterdouble für Kammerlander als jungen Profi, der schon mit 21 seine Prüfungen als Bergführer und Skilehrer ablegte. Verena Buratti und Anton Algrang vervollständigen als Kammerlanders Eltern den Südtiroler Cast; als der erwachsene Bergsteiger ist der österreichische Schauspieler Michael Kuglitsch zu sehen. Scheitern am „Berg der Seelen“ Hans Kammerlander konnte früh sein Hobby zum Beruf machen, in der Alpinschule Südtirol, der ersten Alpinschule im Alpenraum, die von Reinhold Messner gegründet und von dessen Bruder Siegfried geleitet wurde. Reinhold Messner war es, der dem Leben Kammerlanders 1982 die entscheidende Wende gab: Er holte ihn zu einer ersten gemeinsamen Expedition. Seitdem ist der ehemalige Bergbauernbub aus Südtirol auf den „Dächern der Welt“ daheim: Er war der erste, der sich an die Skiabfahrt vom Gipfel des Nanga Parbat traute (1990); als 40-Jähriger durchstieg er 1996 in unglaublichen 16 Stunden und 40 Minuten die Nordwand des Mount Everest. Dann raste er als erster auf Skiern zum Basislager zurück. Das Rauf und Ab dauerte 23 Stunden und 50 Minuten. Unten angekommen stand er ganz oben. Die bis heute schnellste Besteigung des höchsten Berges der Welt machte ihn weltberühmt. Auf zwölf Achttausender ist er geklettert. Am Manaslu, was „Berg der Seelen“ heißt, war er 1991 gescheitert – in einem Gewitter, das es gar nicht hätte geben dürfen. Durch Partikel der brennenden Ölfelder in Kuwait kam es in großen Höhen zu Hochspannungsfeldern. Zwei der besten Freunde Kammerlanders starben: Einer stürzte ab, der andere wurde unmittelbar neben ihm vom Blitz erschlagen. Kammerlander überlebte – mit viel Glück. Dieses Kapitel hatte er nie abgeschlossen: „Ich will und muss es auf meine Art zu Ende bringen“, sagte er. Beim Versuch

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Le scene ricostruite sono state girate a partire da fine agosto 2017 – con l’impiego di tre cineprese, un drone e un elicottero – negli ambienti originali, dei quali fanno parte anche le Dolomiti, palestra che ha preparato Kammerlander alla conquista delle vette del mondo. Il giovanissimo attore altoatesino Leo Seppi è Hans all’età di otto anni, mentre Patrick Tirler lo interpreta da quindicenne, intrepido e spavaldo. L’alpinista estremo Simon Gietl è la controfigura del Kammerlander giovane scalatore professionista che ad appena 21 anni supera l’esame di guida alpina e istruttore di sci. Verena Buratti e Anton Algrang completano il cast altoatesino nel ruolo dei genitori di Hans mentre lo scalatore adulto è interpretato dall’attore austriaco Michael Kuglitsch. Sconfitta sulla “montagna delle anime” È stata l’Alpinschule Südtirol, la prima scuola di alpinismo dell’area alpina (fondata da Reinhold Messner e diretta dal fratello Siegfried) a permettere a Kammerlander di trasformare la sua passione in professione. Sempre a Messner, Kammerlander deve la svolta decisiva della sua vita: nel 1982, il celebre scalatore lo volle al suo fianco per quella che sarebbe divenuta la loro prima spedizione insieme. Da allora il ragazzino cresciuto sui monti dell’Alto Adige diventò di casa sul “tetto del mondo”. Nel 1990, Kammerlander discese per primo con gli sci dalla vetta del Nanga Parbat; nel 1996, a 40 anni, scalò la parete nord dell’Everest nell’incredibile tempo di 16 ore e 40 minuti, per poi eseguire la prima discesa in assoluto con gli sci fino al campo base. Tutta l’impresa durò 23 ore e 50 minuti. Ritornato a valle, Kammerlander era al culmine della sua carriera: la conquista della vetta più alta del mondo in un tempo tuttora imbattuto lo rese celebre in tutto il mondo. Sono dodici gli Ottomila conquistati da Kammerlander. Ma nel 1991 una sua impresa fallì: quella sul Manaslu, vetta alta 8.163 metri il cui nome significa “montagna delle anime”. La causa: una tempesta che non avrebbe mai dovuto formarsi. Gli incendi dei pozzi petroliferi del Kuwait emisero infatti particelle nell’atmosfera che crearono, a quote elevate, campi ad alta tensione. Due dei suoi amici più cari persero la vita: il primo per una caduta e il secondo colpito da un fulmine a pochi metri da Kammerlander. Lui stesso so-

Die in Südtirol gedrehten Szenen erzählen Hans Kammerlanders Jugendjahre nach. Links: Verena Buratti als seine Mutter sowie Leo Seppi als achtjähriger Hans und Jasmin Mairhofer als seine Schwester; Mitte: Simon Gietl als junger Kammerlander bei der Heumahd sowie Patrick Tirler (weißer Helm) als jugendlicher Hans Kammerlander und Simon Kehrer als sein Bruder Alois beim Reenactment am Peitlerkofel in den Dolomiten; ganz rechts: Kammerlander im Interview. Le sequenze girate in Alto Adige narrano la vita del giovane Kammerlander. A sinistra: Verena Buratti interpreta la madre, Jasmin Mairhofer la sorella e Leo Seppi è Hans all’età di otto anni. Al centro: Simon Gietl è Hans ragazzo durante la fienagione; Patrick Tirler (con il casco bianco) nel ruolo del giovane Kammerlander e Simon Kehrer in quello del fratello in una scena ricostruita sul Sass de Putia sulle Dolomiti. A destra: Kammerlander durante le riprese.


planetwatch.at

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MEHRKANALIGE AUSWERTUNGSSTRATEGIE DISTRIBUZIONE SU PIÙ CANALI Die Dreharbeiten zu Manaslu – Berg der Seelen sind abgeschlossen. Die Gala-Premiere ist für Ende November im Gartenbaukino in Wien angesetzt, bevor die Mischung aus Biopic und Dokudrama, gefördert von IDM, in 70 Kinos in Österreich, Südtirol, Deutschland und der Schweiz startet. Nach der Kinoauswertung wird Manaslu 2019 im deutschen Sprachraum bei Servus TV erstausgestrahlt; im selben Jahr ist der Film in diesen Territorien on demand zu haben und kommt auf DVD heraus. Von 2020 an wertet Netflix das Biopic über Hans Kammerlanders Rückkehr zu seinem Schicksalsberg weltweit aus – in Englisch, Deutsch und Italienisch.

Le riprese di Manaslu – Berg der Seelen sono terminate. Il film, all’incrocio tra film-biografia e docu-fiction, avrà la sua prima mondiale a novembre al Gartenbaukino di Vienna. Realizzata con il sostegno di IDM, la pellicola verrà lanciata in 70 cinema in Austria, Alto Adige, Germania e Svizzera nell’autunno 2018. È poi prevista per il 2019 la prima televisiva per il pubblico di lingua tedesca, su Servus TV. Sempre nel 2019, e sempre nell’area germanofona, il film sarà disponibile on demand e uscirà su DVD. In Italia si dovrà attendere il 2020, quando Netflix lancerà il film-biografia sulla “montagna del destino” di Hans Kammerlander a livello mondiale in inglese, tedesco e italiano.

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Leidenschaft und Zweifel Es ist also kein zorniger, sondern ein nachdenklicher Blick zurück und nach vorn, den Gerald Salmina dokumentiert. Er war selbst Extremsportler, ein Windsurf-Profi, einer der allerersten Sportler bei Red Bull. Dann wechselte er die Seiten mit einer mindestens ebenso kantigen Konsequenz: „Entscheidend für die Kunst ist nur die Leidenschaft.“ Und dazu gehört für ihn die unbedingte Kontrolle über seine filmische Arbeit: „Man muss mit seiner Kunst siegen oder untergehen. Nur das zählt.“ Produzent, Regisseur, Kamera, Schnitt und Drehbuchautor: Das hat er sich alles selbst beigebracht. Für seinen Erstling, einen Surffilm, „habe ich mir im Flieger die Gebrauchsanweisung für die Kamera durchgelesen. Das hat funktioniert, der Film wurde gesendet.“ Sein Unternehmen PlanetWatch agiert von Klagenfurt aus. Der Regisseur, der sich schon der legendärsten Skiabfahrt der Welt (Streif: One Hell of a Ride) näherte, ohne sie zu verklären, will keinesfalls einen neuen Heldenmythos schaffen. Er gibt auch den Zweifeln Raum, den Tiefpunkten: Im Herbst 2013 machte Hans Kammerlander den Fehler seines Lebens. Nicht am Berg,

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pravvisse per miracolo ma non riuscì mai a chiudere questo capitolo: “Voglio e devo concluderlo a modo mio”, si disse. Per le riprese di Manaslu, nel novembre scorso, l’alpinista ha fatto un nuovo tentativo. La cordata e i quattro sherpa sprofondavano però nella neve fino ai fianchi, impiegando quasi un giorno intero per compiere quella che doveva essere un’ora di salita. Le condizioni atmosferiche non accennavano a migliorare, il vento che avrebbe dovuto liberare la parete dalla neve non voleva alzarsi e in vetta era in atto una tempesta della forza di un uragano. Insomma, un rischio troppo grande. Ma per Kammerlander oggi ci sono cose più importanti delle nuove conquiste: “In molti si interessano delle mie spedizioni ma nessuno ha mai chiesto quanto bello fosse il mondo da lassù”. L’alpinista vorrebbe che il film narrasse proprio questo: “Qui è tutto di una bellezza inimmaginabile”, racconta, collegato in tempo reale dalla montagna. Forse questo spiega perché le sue priorità ora siano altre: “Nelle nostre spedizioni in tutto il mondo ci siamo spesso affidati all’aiuto altrui. Ora vorremmo ricambiare il favore”. È nata così l’idea di costruire, in Nepal, residenze per minori, scuole, un ospizio per anziani e un orfanotrofio, con ulteriori strutture previste per i prossimi anni. Passione e dubbi Ecco perché il film di Gerald Salmina mostra lo sguardo riflessivo – rivolto al passato ma anche al futuro – di un uomo senza rancore. Il regista stesso è stato un atleta estremo e professionista di windsurf, uno dei primi sponsorizzati da Red Bull, che ha deciso di cambiare carriera affrontando la nuova sfida con la stessa determinazione impiegata nello sport: “L’unico elemento decisivo nell’arte è la passione”. Una passione che per lui è sinonimo di controllo assoluto su ogni aspetto del proprio lavoro: “Nell’arte si vince o si perde. Altro non conta”. Produzione, regia, fotografia, montaggio e sceneggiatura: Salmina ha imparato tutto da solo. Della sua prima pellicola, dedicata al mondo del windsurf, ricorda: “Le istruzioni della cinepresa le ho lette in aereo… ma è andato tutto bene: il mio film è stato trasmesso in tv”. Oggi guida un’impresa, la PlanetWatch, con sede a Klagenfurt. Già nel suo film Streif: One Hell of a Ride, che racconta la spettacolare discesa libera di sci alpino a Kitzbühel, Salmina

In molti si interessano delle mie spedizioni ma nessuno ha mai chiesto quanto bello fosse il mondo da lassù. Hans Kammerlander

Abenteuerlicher Auslandsdreh: links und übernächste Seite Kameramann Günther Göberl im Einsatz in Nepal, rechts Hans Kammerlanders Blick aus dem Basislager auf den Ostgipfel des Manaslu. Riprese avventurose in terre lontane: a sinistra e a pag. 36, il cameraman Günther Göberl in azione in Nepal. A destra Hans Kammerlander al campo base, lo sguardo rivolto alla vetta orientale del Manaslu. planetwatch.at/Robert Neumeyer

dazu im vergangenen November für den Film Manaslu versanken seine Crew und die vier Sherpas hüfttief in Schneemassen, sie benötigten für eine normale Stunde Anstieg fast einen ganzen Tag. Eine Veränderung der eiskalten Wetterlage schien ebenso wenig in Sicht wie ein freundlicher Wind, der die Hänge frei geblasen hätte. Und am Gipfel tobten Stürme in Orkanstärke. Das Risiko wäre viel zu groß gewesen. Für Hans Kammerlander gibt es inzwischen wichtigere Höhepunkte: „Für meine Expeditionen haben sich viele interessiert, aber ob es da oben schön war, das hat nie jemand gefragt.“ Davon will, davon soll der Film erzählen: „Man kann sich das gar nicht vorstellen, wie schön es jetzt hier ist“, meldete er live vom Berg. Vielleicht ist ihm gerade deshalb anderes zunehmend wichtiger geworden: „Auf unseren Wegen quer durch die Welt waren wir oft auf die Hilfe von fremden Menschen angewiesen. Wir möchten etwas zurückgeben.“ So entstanden in Nepal Kinderheime, Schulen, ein Altersheim und ein Waisenhaus. Davon soll es in den nächsten Jahren noch mehr geben.


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sondern auf der Straße. Mit Alkohol am Steuer. Ein junger Mann starb. Hans Kammerlander hat trotzdem weitergemacht: „Es ist besser, nach vorne zu gehen und nicht aufzuhören.“ So ist auch die Idee entstanden, doch noch einmal zum Manaslu zurückzukehren, ohne Leistungsdruck, „und damit einen Weg zu beenden.“ Der Expeditionsorganisator (und Kammerlanders Bergfreund) Stephan Keck, Kameramann Günther Göberl und Extrembergsteiger Markus Pucher haben den neuen Aufstiegsversuch begleitet. Gerald Salmina: „Wir haben live gedreht. Es geht ja darum, im Zuschauer das Gefühl zu erzeugen, unmittelbar dabei zu sein.“ Daran hat sich trotz des gescheiterten Gipfelsturms nichts geändert. Die Besteigung wäre natürlich ein Höhepunkt gewesen, aber „was ich gesucht habe“, so Kammerlander, „war die innere Einkehr, war, noch einmal meinen Freunden nah sein zu können.“ „Der Hans“, wie ihn seine Bergfreunde nennen, hat seinen eigenen Manaslu längst bestiegen. Denn er ist auch während seiner weitesten Expeditionen immer dort geblieben, wo er herkommt, im 660-Seelen-Dorf Ahornach in Südtirol. Dort beginnt er jetzt eine neue Expedition: Er will seiner kleinen Tochter in den nächsten Jahren unbedingt mehr von der Schönheit der Berge zeigen. „Den Rest“, sagt Hans Kammerlander, „soll der Film erzählen.“ Michael Friederici ist freier Medienjournalist und Kulturveranstalter in Hamburg.

aveva evitato di trascendere in una facile retorica e anche questa volta non intende creare una figura eroica. Manaslu lascia spazio anche ai dubbi, alle sconfitte: nell’autunno del 2013 Hans Kammerlander commise l’errore più grave della sua vita. Non in parete ma sulla strada. Guidando in stato di ebbrezza. Un ragazzo perse la vita. Kammerlander ha continuato a scalare montagne: “È meglio proseguire, andare sempre avanti”. Da qui, l’idea di fare ritorno al Manaslu senza ansie da prestazione, “per portare a termine un percorso”. Nel nuovo tentativo di scalata Kammerlander era affiancato da Stefan Keck, organizzatore della spedizione e suo compagno di arrampicata, dal cameraman Günther Göberl e dall’alpinista estremo Markus Pucher. “Abbiamo girato dal vivo, per dare agli spettatori la sensazione di assistere in prima persona agli eventi”, spiega Gerald Salmina. Il fallimento dell’impresa non ha compromesso il progetto: la conquista della vetta sarebbe stata il massimo, “ma quello che volevo”, afferma Kammerlander, “era una sorta di introspezione, la possibilità di essere ancora una volta vicino ai miei amici”. “L’Hans”, come viene soprannominato, ha già da tempo conquistato il suo Manaslu personale dato che anche durante le sue spedizioni più lontane non ha mai abbandonato Acereto, il suo paesino natale di 660 anime. Da qui inizia ora una nuova spedizione: nei prossimi anni, Kammerlander vorrebbe illustrare personalmente alla figlioletta la bellezza delle montagne. “Il resto lo racconterà il film”, conclude.

Für meine Expeditionen haben sich viele interessiert, aber ob es da oben schön war, hat nie jemand gefragt. Hans Kammerlander

Michael Friederici è giornalista di cultura e spettacoli e organizza eventi culturali ad Amburgo.

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SERVICE

MANASLU – BERG DER SEELEN DOKUMENTARFILM DOCUMENTARIO Regie Regia: Gerald Salmina Drehbuch Sceneggiatura: Gerald Salmina Produktion Produzione: Planet Watch Film & Video Produktion (AT) mit con Servus TV Cast Cast: Hans Kammerlander, Stephan Keck, Michael Kuglitsch, Anton Algrang, Verena Buratti, Jasmin Mairhofer, Simon Gietl, Leo Seppi, Patrick Tirler Förderung durch IDM Finanziamento IDM: 379.000 € (Produktion produzione) Mitarbeiter und Dienstleister aus Südtirol Professionisti e maestranze locali Schauspieler Attori: Anton Algrang, Verena Buratti, Jasmin Mairhofer, Sarah Born, Simon Gietl, Patrick Tirler, Leo Seppi, Simon Kehrer, Christian Bianco, Marco Boriero, Patrizia Hainz, Matthias Lun, Simon Niederbacher, Markus Oberrauch, Alexander Obertimpfler, Monika Pallua, Davide Prandini, Thomas Prenn, Jonas Prieth, Horst Saller, Markus Schwärzer, Benno Steinegger, Verena Unterhofer, Raphael Unterweger

planetwatch.at/Robert Neumeyer

Crew Troupe: Walther Lucker, Redakteur/Script Doctor/Locationscout Redazione/script doctor/location scout Stephan Keck, Expeditionsleitung Nepal Capo spedizione Nepal Olaf Reinstadler, Kameraassistent/Bergführer Assistente cameraman/guida alpina Simon Gietl, Bergführer Guida alpina Simon Kehrer, Bergführer Guida alpina

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Gerlinde Treibenreif, Produktionsassistentin Assistente di produzione Stefanie Wagner, Filmgeschäftsführung Contabilità di produzione Barbara Holzknecht, Locationscout-Assistenz Assistente location scout Hartmann Seeber, Zweite Kamera/Drohnenkamera 2° cameraman/riprese con drone Gabriel Kostner, Helikopterkamera Riprese in elicottero Stefano Ben, Steadycam Steadycam Erwin Kofler, Oberbeleuchter Capo elettricista Hannes Hofer, Beleuchter Elettricista Harald Erschbaumer, Beleuchter Elettricista Jonathan Rinn, Beleuchter Elettricista Beniamino Casagrande, Beleuchter Elettricista Patrick Bruttomesso, Ton Fonico Samuel Hafele, Requisiteur Attrezzista Michael Gamper, Requisiteur Attrezzista Matthias Lun, Baubühne Costruttore Sieglinde Michaeler, Kostümbild Costumista Katja Schweiggl, Kostümbild Costumista Asmae Allauoi, Maske Truccatrice Veit Pircher, SFX-Supervisor Coordinatore effetti speciali Arnold Kuntner, SFX Effetti speciali Noah Pircher, SFX Effetti speciali Erich Astner, Transportkoordinator Coordinatore trasporti Anna Lisa Blaas, Praktikantin Stagista Leander Promberger, Praktikant Stagista Ganes, Filmmusik Colonna sonora Dienstleister Fornitori: Albolina Film, Serviceproduktion Produzione esecutiva Bibiane Oldenburg, Casting Casting Elikos, Helikopteraufnahmen Riprese aeree


SERVICE

ZeLIG School for Documentary, Television and New Media ZeLIG runs a three-year vocational training course in documentary with majors in camera/lighting, editing/ post-production and directing/project development. ZeLIG is a meeting point for students and trainers from throughout Europe located in Bolzano/Bozen – Italy. According to its creative inter-cultural tradition the courses are held in three languages: Italian, German and English.

AUTONOME PROVINZ BOZEN SÜDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE

MAKE MEDIA, MAKE CHANGE.

Tel: +39 0471 977 930 info@zeligfilm.it www.zeligfilm.it

ESoDoc – European Social Documentary – is a training initiative for media professionals and “cross-thinkers” who want to develop new storytelling skills, putting together different expertise, to develop film and cross-media projects with social impact. ESoDoc is promoted by ZeLIG School for Documentary and co-funded by EU’s Creative Europe – MEDIA. www.esodoc.eu

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PANORAMA

Siehst du den Berg da drüben? So sieht es aus, wenn man jung ist: Alles erscheint so nah. Das ist die Zukunft. Und so sieht es aus, wenn man alt ist: Jetzt erscheint alles so weit weg. Das ist die Vergangenheit. 38 TAKE #8

Questo è quello che si vede da giovani: si vede tutto vicinissimo; quello è il futuro... e questo è quello che si vede da vecchi: si vede tutto lontanissimo; quello è il passato.


PANORAMA

One Shot! Von Almen im Nebel bis zu geheimnisvollen Schlössern: Locations in Südtirol zeigen, dass sie als Schauplätze für Klassiker aus Film und Fernsehen dienen könnten. Dalle malghe nella nebbia ai misteriosi castelli, le location dell’Alto Adige avrebbero potuto fare da cornice a diversi classici del cinema e della tv.

Ewige Jugend Youth – La giovinezza (2015) Director: Paolo Sorrentino Script: Paolo Sorrentino Photo: Parkhotel Holzner/Frieder Blickle Location: Parkhotel Holzner, Oberbozen Parkhotel Holzner, Soprabolzano

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PANORAMA

Die Menschen bitten dich um Hilfe, weil du sie leisten kannst. – Weil sie immer noch glauben, ich bin ein weltbekannter Autor! 40 TAKE #8

Le persone ti chiedono aiuto perché tu glielo puoi dare. – Perché credono ancora che io sia un autore famoso!


PANORAMA

Vor der Morgenrรถte Stefan Zweig: Farewell to Europe (2016) Director: Maria Schrader Script: Maria Schrader, Jan Schomburg Photo: Florian Wenter Location: Schloss Bruneck Castello di Brunico

TAKE #8 41


PANORAMA

Es könnte immer so sein, genau so wie jetzt.

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Potrebbe essere sempre così, proprio così come adesso.


PANORAMA

Brokeback Mountain I segreti di Brokeback Mountain (2005) Director: Ang Lee Script: Larry McMurtry, Diana Ossana Photo: Florian Wenter Location: Uwaldalm (Gsies) Malga Uwald (Casies)

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PANORAMA

Aber warum willst du gehen? – Ich will zusehen, wie eine Diktatur gestürzt wird.

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Ma perché vuoi andare? – Voglio vedere come cade una dittatura.


PANORAMA

Der groĂ&#x;e Irrtum Il conformista (1970) Director: Bernardo Bertolucci Script: Bernardo Bertolucci Photo: Florian Mohn/www.cinealp.com Location: Finanzamt (Bozen) Uffici finanziari (Bolzano)

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LOCATION

Die lokale Produktionslandschaft wachsen lassen, Talente am Standort fördern, mit dem Film als treibende Kraft die Kreativwirtschaft in Südtirol ausbauen: Birgit Oberkofler und Renate Ranzi haben sich als neue Doppelspitze der Südtiroler Filmförderung ambitionierte Ziele gesteckt, wie sie im TAKE-Interview erläutern. Far crescere il settore locale delle produzioni, sostenere i talenti sul territorio e promuovere l’espansione dell’economia creativa altoatesina con il cinema come forza trainante: Birgit Oberkofler e Renate Ranzi – il nuovo duo alla guida di IDM Film Fund & Commission – si sono poste obiettivi ambiziosi, come spiegano nell’intervista rilasciata a TAKE.

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Armin Huber

Volles Engagement für die Branche Grande impegno per il settore


LOCATION

„Wir arbeiten intensiv daran, filmspezifische Gewerke und Services für Produktionen weiter aus- und aufzubauen“, erklären Renate Ranzi (l.) und Birgit Oberkofler beim TAKE-Fototermin in den neuen Büros der Filmförderung. “Lavoriamo intensamente per consolidare e rafforzare le professioni cinematografiche e i servizi alla produzione.” Renate Ranzi (a sin.) e Birgit Oberkofler durante il servizio fotografico nella nuova sede della Film Commission.

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LOCATION

Armin Huber

Birgit Oberkofler ist seit Juni 2017 Head of Film Fund & Commission bei IDM. Sie verantwortet den Förderfonds, die Film Commission sowie die Promotion Südtirols als Filmlocation. Oberkofler studierte Tourismusmanagement in Bozen und Como und erlangte ihren MBA in Innsbruck, den USA und Großbritannien. Sie begann ihre Laufbahn in PR und Marketing und war anschließend mehrere Jahre für die ehemalige Südtiroler Standortagentur BLS tätig, zunächst als Marketing- und PR-Leiterin für Deutschland, später als Film Location Development Manager. Birgit Oberkofler, da giugno 2017 Head of Film Fund & Commission di IDM, è responsabile del fondo cinematografico, della Film Commission e del posizionamento dell’Alto Adige come film location. Dopo gli studi di Management del turismo a Bolzano e Como, ha conseguito un MBA a Innsbruck, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La sua carriera, avviata nelle pubbliche relazioni e nel marketing, è proseguita presso BLS, l’ex agenzia altoatesina di promozione del territorio, con la quale ha collaborato per anni, prima come responsabile PR e marketing per la Germania e in seguito come Film Location Development Manager.

TAKE: Ihr Amtsantritt im Juni 2017 fiel mitten in ein spannendes Filmjahr für Südtirol. Gleich mehrere IDM-geförderte Produktionen waren in den vergangenen Monaten in deutschen und italienischen Kinos zu sehen und feierten auf Festivals Erfolge. Wieviel vom Standort steckt in diesen Filmen? Birgit Oberkofler: Drei Zinnen – übrigens der Name eines imposanten Südtiroler Bergmassivs – und Der Mann aus dem Eis, die beide in Locarno Premiere feierten und Ende 2017 in die Kinos kamen, wurden mehrheitlich in Südtirol gedreht. In beiden Fällen war die Bozner Echo Film als Koproduzentin an Bord. Fast zeitgleich liefen Burg Schreckenstein 2 und Hexe Lilli rettet Weihnachten in den Kinos an. Motive für Burg Schreckenstein waren, wie bereits beim ersten Teil, Burgen, Schlösser und Seen in Südtirol. Für Hexe Lilli hat das Städtchen Sterzing kurzerhand sogar den Weihnachtsmarkt etwas länger stehen lassen! Wie stark profitiert der Standort davon? Südtirol ist bei diesen Produktionen ja nicht nur bloß eine Location, sondern aktiv beteiligt.

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TAKE: Il vostro insediamento a giugno 2017 è avvenuto nel cuore di un anno molto intenso per l’audiovisivo in Alto Adige. Numerose produzioni finanziate da IDM sono arrivate nelle sale italiane e tedesche, ottenendo inoltre successi in diversi festival. Che importanza ha avuto la location altoatesina in questi film? Birgit Oberkofler: Parecchia! Drei Zinnen (Three Peaks), che vede protagonista le imponenti Tre Cime di Lavaredo, e Der Mann aus dem Eis (Iceman), presentati al Festival di Locarno e giunti nelle sale a fine 2017, sono stati girati in gran parte in Alto Adige e sono entrambi coproduzioni della bolzanina Echo Film. Quasi in contemporanea sono arrivati nelle sale i film per bambini Burg Schreckenstein 2 e Hexe Lilli rettet Weihnachten. A fare da sfondo al nuovo Burg Schreckenstein sono, come già nell’episodio precedente, castelli, fortezze e laghi dell’Alto Adige. Per le riprese di Hexe Lilli il comune di Vipiteno ha addirittura prolungato il mercatino di Natale! Quali vantaggi ne derivano per il territorio? In queste produzioni l’Alto Adige in fondo non è solo location ma svolge un ruolo attivo. Oberkofler: Esatto. Ad esempio, Iceman narra la vita dell’altoatesino più antico e forse più famoso al mondo: Ötzi, la mummia del ghiacciaio. La produzione si è avvalsa fin dall’inizio della consulenza dei responsabili del Museo archeologico locale. Il territorio è stato fortemente coinvolto anche in due produzioni italiane: La ragazza nella nebbia, film di grande successo girato quasi completamente in Alto Adige e ambientato nell’immaginario villaggio di


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Oberkofler: Das stimmt. Der Mann aus dem Eis zum Beispiel handelt vom Leben des ältesten und wohl bekanntesten Südtirolers – der Gletschermumie Ötzi. Von Anfang an hat die Produktion die Verantwortlichen des hiesigen Archäologiemuseums inhaltlich eingebunden. Viel von der Region steckt auch in zwei italienischen Produktionen: Ein beachtlicher Kinoerfolg gelang dem fast vollständig hier gedrehten La ragazza nella nebbia (The Girl in the Fog), der im fiktiven – in Südtirol angelegten – Dorf Avechot spielt. Nahezu zeitgleich erschien Il Premio von und mit Alessandro Gassmann. Von solchen Produktionen profitiert der Standort nicht nur kulturell, sondern auch filmwirtschaftlich: Wir konnten dieses Jahr den Territorialeffekt beachtlich steigern. Renate Ranzi: Wir stellen zudem fest, dass bei diesen Produktionen zunehmend Filmschaffende und Darsteller aus Südtirol involviert sind, etwa die Art Directorin Zita Pichler und die Kostümbildnerin Cinzia Cioffi für Der Mann aus dem Eis. Oder die Schauspielerin Gerti Drassl in Hexe Lilli sowie – zusammen mit ihren Südtiroler Berufskollegen Jasmin Mairhofer und Martin Thaler – in Burg Schreckenstein 2. Dieselben drei sowie Anton Algrang sind auch im Cast der neuen Glory-Film-Produktion Der Trafikant, die ebenfalls hier in Südtirol gedreht wurde. Es fällt auf, dass einige Produktionsfirmen zu „Wiederholungstätern“ werden und nach einem Südtirol-Dreh ein zweites Mal wiederkommen … Ranzi: … so wie Burg Schreckenstein. Das ist natürlich sehr wichtig und erfreulich für uns. Produzentin Annie Brunner, Herstellungsleiter Ralf Zimmermann und Produktionsleiter Rainer Jeskulke von der Münchner Roxy Film kennen den Standort nach mehreren Produktionen sehr gut. Sie wissen, wen sie vor Ort in den Teams wieder besetzen oder sogar für höhere Positionen vorsehen können. Unser Wunsch ist es, dass Südtiroler Filmschaffende in solchen Projekten in allen Produktionsphasen, wenn möglich auch in der Vorbereitung, und über den gesamten Drehzeitraum involviert sind. Schließlich zielt unsere Arbeit ja vor allem darauf ab, dass Kreativschaffende sich hier am Standort beruflich weiterentwickeln können, über lokal produzierte Filme genauso wie über Produktionen von auswärts.

Avechot, e Il premio, di e con Alessandro Gassmann, uscito nelle sale nello stesso periodo. La nostra location cinematografica trae vantaggio da produzioni di questo tipo sia dal punto di vista culturale che da quello economico: quest’anno abbiamo infatti incrementato notevolmente il cosiddetto “Südtiroleffekt”, l’effetto territoriale. Renate Ranzi: Abbiamo registrato anche un maggiore coinvolgimento di attori e professionisti locali, come l’art director Zita Pichler e la costumista Cinzia Cioffi in Iceman o l’attrice Gerti Drassl presente nel cast di Hexe Lilli e, insieme ai colleghi altoatesini Jasmin Mairhofer e Martin Thaler, in Burg Schreckenstein 2. I tre attori fanno anche parte, insieme ad Anton Algrang, del cast di Der Trafikant, il nuovo film basato sul romanzo Il tabaccaio di Vienna e prodotto dalla Glory Film, girato anch’esso in Alto Adige.

Renate Ranzi trat im Juni 2017 ihre Position als Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries an. Sie verantwortet damit bei IDM die Weiterentwicklung des Filmstandorts. Nach ihrem Studium der Internationalen Entwicklung in Wien und Genf absolvierte Ranzi Ausbildungen an der Akademie der bildenden Künste und der Friedl-Kubelka-Fotografieschule in Wien. An diversen Filmsets arbeitete sie in den Bereichen Produktion und Szenenbild, bevor sie 2016 zur Südtiroler Filmförderung wechselte. Renate Ranzi, da giugno 2017 Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries. In tale ruolo coordina presso IDM lo sviluppo del comparto cinematografico e dell’industria creativa locale. Dopo gli studi in Sviluppo e cooperazione internazionale a Vienna e Ginevra, si è formata all’Accademia di Belle Arti e alla Scuola di fotografia Friedl Kubelka di Vienna. Renate Ranzi ha lavorato su diversi set nei reparti di produzione e scenografia, prima di passare, nel 2016, a IDM Film Fund & Commission.

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Welche Anreize bietet Südtirol für auswärtige Produzenten? Oberkofler: Wir – und damit schließe ich bewusst alle Akteure am Standort mit ein – arbeiten intensiv daran, filmspezifische Gewerke und Services für Produktionen weiter aus- und aufzubauen. Zudem profitieren ausländische Produzenten vom italienischen Tax Credit und können auch unsere regionale Förderung direkt in Anspruch nehmen. Und natürlich sind die Locations hier im Land sehr attraktiv. Gibt es auch jenseits alpiner Kulissen gefragte Filmmotive in Südtirol? Oberkofler: Sehr gefragt sind Schlösser, Burgen, Villen und historische Stadtkerne. So wurden etwa historische Filme wie Elser oder Maikäfer flieg, der im Nachkriegs-Wien spielt, teilweise oder größtenteils in Südtirol gedreht. Es gibt hier zwar keine Filmstudios, aber wir nutzen immer wieder größere Werkshallen und leerstehende Gebäude für Studiodrehs. Sets für Innenaufnahmen werden sogar in alten Hotels eingerichtet, wie zuletzt im Grand Hotel Karersee für The Girl in the Fog. Oder auch im ehemaligen Grand Hotel Toblach, wo Andrea De Sica I figli della notte (Children of the Night) gedreht hat. Ranzi: Gefragt sind auch Naturmotive, Seen und Wälder. Da sich hier manche Motive in Naturparks befinden, haben wir zusammen mit den verantwortlichen Ämtern einen Kriterienkatalog zum Umweltschutz erarbeitet – wir erachten das Thema Green Shooting als künftig wichtig für den Standort. Aber auch Straßen und moderne Gebäude wie der NOI Techpark in Bozen, wo die Förderung jetzt angesiedelt ist, sind interessant. Location Scouts waren bereits hier, weil das Gelände viele Möglichkeiten bietet. Die Förderung besteht seit acht Jahren. Wo stehen Sie heute, was wurde erreicht – und wo besteht noch Nachholbedarf? Oberkofler: In diesen acht Jahren wurden die richtigen Weichen gestellt, es ist viel aufgebaut worden. Lokale Produktionsfirmen wirken heute federführend an großen Produktionen mit, im vergangenen Jahr etwa an Amelie rennt, Drei Zinnen und Der Mann aus dem Eis. Auch neue Firmen wie die Bagarrefilm sind entstanden. Dennoch müssen wir weiter daran arbeiten, langfristig eine florierende Produktionsland-

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Alcune case di produzione sembrano affezionarsi alla location: dopo una prima esperienza in Alto Adige, vi fanno ritorno per le riprese successive… Ranzi: … come appunto nel caso di Burg Schreckenstein. Per noi si tratta naturalmente di un segnale molto positivo. La produttrice Annie Brunner, Il produttore esecutivo Ralf Zimmermann e il production manager Rainer Jeskulke della Roxy Film di Monaco hanno realizzato svariati film in Alto Adige e conoscono la location. Sanno a quali professionisti locali potersi rivolgere nuovamente, anche per affidare loro incarichi di maggiore responsabilità. Auspichiamo che i professionisti altoatesini vengano coinvolti sempre più in tutte le fasi di produzione, se possibile già nella preproduzione e poi per l’intera durata delle riprese. Il nostro obiettivo principale è fare sì che i creativi possano crescere sul territorio, collaborando a produzioni locali ed estere. Che incentivi offre l’Alto Adige ai produttori esteri? Oberkofler: Noi tutti, e mi riferisco all’intero settore operante sul territorio, lavoriamo intensamente per rafforzare le professioni cinematografiche e i servizi alle produzioni. I produttori esteri usufruiscono poi del tax credit nazionale e possono avvalersi direttamente del nostro fondo locale. E, non da meno, l’Alto Adige offre location di grande fascino. Vengono richieste anche ambientazioni diverse dai classici paesaggi alpini? Oberkofler: C’è grande richiesta di castelli e manieri, ville e nuclei storici. Ad esempio, Elser (13 Minutes), ambientato negli anni del nazismo, oppure Maikäfer flieg (La primavera di Christine), la cui trama si svolge nella Vienna del dopoguerra, sono stati girati in parte o quasi interamente in Alto Adige. Non abbiamo ancora studios veri e propri ma abbiamo utilizzato in più occasioni grandi capannoni ed edifici abbandonati come teatri di posa. Addirittura sono stati allestiti set di interni in vecchi alberghi, com’è accaduto recentemente al Grand Hotel Carezza per La ragazza nella nebbia, e all’antico Grand Hotel Dobbiaco, dove Andrea De Sica ha girato I figli della notte. Ranzi: Vengono richiesti anche scenari naturali, laghi e boschi. Alcuni siti si trovano all’interno di parchi naturali ed è per questo che, insieme agli enti competenti, abbiamo stilato una lista di criteri di tutela ambientale: le produzioni “green”, che soddisfino quindi questi criteri, in futuro saranno un tema importante per l’Alto Adige. Interessanti risultano però essere anche ambienti urbani e moderni come ad esempio il NOI Techpark di Bolzano, attuale sede della Film Fund & Commission che offre molte possibilità. Alcuni location scout hanno infatti già effettuato sopralluoghi per verificarne le potenzialità. La Film Fund & Commission è nata otto anni fa. A che punto siete oggi, che risultati avete raggiunto e dove dovete ancora migliorare? Oberkofler: In questi otto anni riteniamo di aver intrapreso la giusta direzione e realizzato davvero molto. Le case di produzione locali sono oggi responsabili di grandi progetti, come nel 2017 Amelie rennt (Mountain Miracle – An Unexpected Friendship), Three Peaks e Iceman. Sono state inoltre fondate nuove case di produzione, come la Bagarrefilm. Dobbiamo però continuare a impegnarci per creare sul lungo periodo un prospero settore, scoprendo nuovi


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schaft aufzubauen. Dafür wollen Talente früh entdeckt und alle Gewerke gestärkt werden. Um dies zu erreichen, werden wir unter anderem eine Kurzfilmförderung als Ergänzung zu den klassischen Förderschienen einführen. Ranzi: Zulegen wollen wir auch bei der Postproduktion. Ganz aktuell hat sich das Postproduktionsstudio Cine Chromatix Italy in Südtirol angesiedelt. Das Studio in Meran bietet auch Workshops für Postproduktion, VFX und Compositing an, um lokalen Nachwuchs auszubilden. Darüber hinaus hat sich unser Aufgabenbereich erweitert – immer mit dem Ziel, die Kreativwirtschaft am Standort zu fördern. Wir nennen den neuen Bereich „Ecosystem Film & Creative Industries“: Neben dem Kernsektor Film sollen auch Unternehmen aus benachbarten Branchen wie Design, Architektur und Handwerkskunst in ihrer Wettbewerbsfähigkeit gestärkt werden. Da gibt es noch viel unerschlossenes Potenzial, auch für Synergien mit anderen Wirtschaftsbereichen. Wird IDM für die Standortentwicklung auch unter der neuen Leitung so stark wie bisher auf Aus- und Weiterbildung setzen? Oberkofler: Auf jeden Fall. Aus der Förderarbeit wissen wir, welche Dienstleistungen am Standort fehlen, und versuchen diese Lücken zu füllen. Dafür haben wir verschiedene Instrumente entwickelt. Unter dem Label „MOV!E IT!“ etwa bieten wir Filmschaffenden und Quereinsteigern eine Reihe von Weiterbildungsmaßnahmen: von Schnupperkursen an Gymnasien über Kurzfilmworkshops für Jugendliche bis hin zu Stipendien für Profis an renommierten Weiterbildungseinrichtungen. Dazu kommen berufsbegleitende Mentoring-Programme, spezialisierte Seminare und Branchentreffs mit Fachvorträgen. Ranzi: 2018 findet auch die zweite Edition von RACCONTI Local Plus statt. In dem Programm werden Kurzfilmprojekte unterstützt und von der Entwicklung bis zur eventuellen Auswertung von ausgewählten Mentoren und Experten begleitet. Aus den Einreichungen wählen wir sechs Teams aus, die zwei Workshop-Wochen durchlaufen, um ihre Konzepte weiterzuentwickeln. Am Ende werden drei Gewinnerteams gekürt, deren Projekte dann mit IDM-Unterstützung produziert und von den drei Kulturabteilungen des Landes Südtirol finanziert werden.

talenti e rafforzando tutte le maestranze. A tal fine introdurremo anche una nuova linea di finanziamenti riservata ai cortometraggi, che andrà ad accompagnare il finanziamento classico. Ranzi: Intendiamo anche consolidare il settore della postproduzione. Si è da poco insediato in Alto Adige lo studio Cine Chromatix Italy, con sede a Merano, che offre tra l’altro workshop di post-production, VFX e compositing per formare i giovani professionisti locali. Anche la nostra area di competenza si è ampliata, sempre con l’obiettivo di sostenere l’economia creativa del territorio. Il nuovo reparto introdotto da IDM si chiama “Ecosystem Film & Creative Industries”: accanto al cinema come settore chiave intendiamo incrementare la competitività delle imprese provenienti da aree contigue quali design, architettura e artigianato. Qui ci sono ancora grandi potenzialità inespresse che, se sfruttate al meglio, creano sinergie con altri settori economici.

Unsere Arbeit zielt darauf ab, dass Kreativschaffende sich hier am Standort beruflich weiterentwickeln können. Renate Ranzi

IDM continuerà anche sotto la nuova direzione a puntare fortemente sulle iniziative di formazione e aggiornamento? Oberkofler: Certo. Grazie all’attività di finanziamento sappiamo quali servizi sono assenti sul territorio e cerchiamo di colmare le lacune. A tal fine abbiamo sviluppato diversi strumenti. Con MOV!E IT! offriamo ad esempio a professionisti del settore, ma non solo, una serie di iniziative di formazione. Le attività spaziano dai corsi introduttivi nei licei e workshop per ragazzi dedicati ai cortometraggi, a borse di studio riservate ai professionisti. Completano il quadro programmi di mentoring per chi ha già una carriera avviata, seminari e incontri di settore con interventi di esperti. Ranzi: Nel 2018 si terrà anche la seconda edizione di RACCONTI Local Plus. Il programma sostiene progetti di cortometraggi supportandone lo sviluppo – fino all’eventuale commercializzazione – grazie a mentori ed esperti. Tra tutti i candidati vengono selezionati sei team a cui diamo la possibilità, nell’ambito di una serie di workshop della durata di una settimana ciascuno, di sviluppare i propri soggetti. Al termine del programma vengono scelti tre team vincitori che potranno realizzare i loro progetti con il sostegno di IDM e il contributo economico messo a disposizione dalle tre ripartizioni Cultura della Provincia di Bolzano.

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Weitergeführt werden 2018 auch die ambitionierten und mittlerweile sehr bekannten RACCONTI Script Labs. Warum betreibt IDM ein solches internationales Autorennetzwerk? Ranzi: Zum einen profitieren von dem sehr aktiven Netzwerk – es besteht mittlerweile aus 60 italienischen und deutschsprachigen Autoren für Serien wie auch Spielfilme – auch lokale Drehbuchautoren. Vor allem aber werden in den Script Labs Stoffe entwickelt, die international attraktiv sind und potenziell hier in Südtirol gedreht werden können. Derzeit befinden sich einige Projekte in der Entwicklung oder Vorbereitung, die in unseren Script Labs angestoßen wurden, etwa Back in Time von Juliana Lima Dehne mit der Berliner Produktionsfirma Real Film an Bord und School of Champions von Clemens Aufderklamm mit der Schweizer Catpics. Beide fördert IDM nun in der Produktionsvorbereitung. Für Autoren sind die Script Labs also sehr attraktiv.

Nel 2018 proseguiranno anche gli ambiziosi e ormai celebri RACCONTI Script Lab. Per quale motivo IDM cura una rete internazionale di sceneggiatori di tali dimensioni? Ranzi: Innanzitutto anche gli sceneggiatori locali approfittano di questa rete molto attiva, comprendente ormai 60 autori televisivi e cinematografici, di lingua italiana e tedesca. Il motivo principale è però il fatto che negli Script Lab si sviluppano soggetti di portata internazionale, che si prestano a un’eventuale realizzazione in Alto Adige. Alcuni progetti nati nei nostri Script Lab si trovano attualmente in fase di sviluppo o preparazione, come Back in Time di Juliana Lima Dehne, prodotto dalla berlinese Real Film, e School of Champions di Clemens Aufderklamm, della svizzera Catpics. Entrambi i progetti stanno usufruendo del sostegno di IDM per il supporto alla preproduzione. Gli Script Lab sono insomma molto appetibili per gli sceneggiatori.

Wird es RACCONTI auch in den kommenden Jahren geben? Ranzi: Absolut. In Zukunft wollen wir einen noch stärkeren Akzent auf das Alumni-Netzwerk setzen, damit der Austausch zwischen den RACCONTI-Teilnehmern vertieft und gepflegt wird, etwa durch regelmäßige Treffen und Workshops sowie ein Webportal und Social-Media-Kanäle.

RACCONTI si terrà anche nei prossimi anni? Ranzi: Certo. In futuro intendiamo consolidare ulteriormente la rete Alumni per curare e approfondire lo scambio tra i partecipanti a RACCONTI, ad esempio organizzando regolarmente incontri e workshop ma anche utilizzando un portale web e i canali social.

Gibt es weitere bzw. neue Initiativen zur Förderung von Filmschaffenden? Oberkofler: Besonders gut kommt FINAL TOUCH an, unsere gemeinsame Initiative mit dem Bolzano Film Festival Bozen: Dabei bringen wir junge Talente und ihre Filmprojekte im Rohschnitt-Stadium mit einem interdisziplinären Expertenteam zusammen. Neu ist 2018 ein Workshop mit dem Festival und dem Bozner Konservatorium zum Thema Filmmusik.

Sono previste nuove o ulteriori iniziative a sostegno dei filmmaker? Oberkofler: Molto apprezzato è FINAL TOUCH, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il Bolzano Film Festival Bozen che permette ai giovani talenti di sottoporre i loro progetti, in fase di premontaggio, a un team interdisciplinare di esperti. E poi c’è una novità nel 2018: un workshop dedicato alla musica da film, organizzato in cooperazione con il festival e il Conservatorio di Bolzano.

Werfen wir zum Abschluss einen Blick nach vorne: Auf welche Produktionen mit Südtirol-Beteiligung können wir uns in diesem Jahr freuen? Oberkofler: Auf gleich drei Filme von Regisseurinnen aus Südtirol! Alle drei werden von IDM gefördert. Maura Delpero dreht nach einem eigenen Drehbuch in Argentinien den Film Hogar, an dem mehrere Filmschaffende aus der Region

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Gettiamo infine uno sguardo al futuro: quali produzioni con partecipazione altoatesina ci attendono nel corso dell’anno? Oberkofler: Ben tre film di registe altoatesine, tutti finanziati da IDM. Maura Delpero girerà in Argentina Hogar, di cui è anche sceneggiatrice e la cui produzione vede il coinvolgimento in ruoli chiave di numerosi

Il nostro obiettivo principale è fare sì che i creativi possano crescere sul territorio. Renate Ranzi

„Location Scouts waren bereits hier, weil das Gelände viele Möglichkeiten bietet“: Der NOI Techpark in Bozen Süd, Südtirols neuer Technologiepark, beherbergt seit Herbst 2017 die Büros der Südtiroler Filmförderung. “I location scout hanno già effettuato sopralluoghi poiché l’area offre molte interessanti possibilità.” Il NOI Techpark di Bolzano Sud, il nuovo parco tecnologico dell’Alto Adige, ospita gli uffici della Film Commission dall’autunno del 2017.


Armin Huber

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in zentralen Positionen mitwirken. Evi Romen entwickelt für ihr Regiedebüt den Spielfilm Hochwald. Und Karin Duregger setzt sich in einem Dokumentarfilm kritisch mit der legendären Viktoria Savs aus Meran auseinander, die im Ersten Weltkrieg als erste weibliche Soldatin im Heer des österreichischen Kaisers kämpfte und Heldenstatus genoss, aber früh NSDAP-Mitglied war und von den Nazis instrumentalisiert wurde. Was größere Projekte betrifft, wird zum Beispiel Abel Ferrara für seinen neuen Film Siberia nach Südtirol kommen. Für die Produktion mit Willem Dafoe, Nicolas Cage und Isabelle Huppert in den Hauptrollen wird die sibirische Tundra nach Südtirol verlegt. Sie sehen, wir sind ganz schön vielseitig! Wenn Sie beide nun in Ihrem zweiten Jahr als Leiterinnen der Förderung in die Zukunft schauen – was ist Ihnen persönlich wichtig? Ranzi: Die Herausforderung für die kommenden Jahre besteht für mich darin, die lokale Kreativwirtschaft zu stärken und weiterzuentwickeln. Diese Branche birgt großes Entwicklungspotenzial und gilt als Innovationsmotor. Daher finde ich es wichtig, die Crossover-Effekte der Kreativ- und Filmwirtschaft zu erkennen und auch für andere Teilbereiche der Wirtschaft nutzbar zu machen. Oberkofler: Ich möchte mich mit vollem Engagement für diesen Standort einsetzen, Filmemachern und Filmschaffenden ein inspirierendes und attraktives Umfeld mit Gestaltungsspielraum bieten, einen kulturellen Beitrag für den europäischen Film leisten und neue Impulse setzen. Besonders freut meine Kollegin und mich, dass wir dabei nicht alleine sind, sondern mit unserem Team wertvolle Mitstreiterinnen an Bord haben. Bernd Jetschin, ehemaliger Chefredakteur von Filmecho, ist freier Journalist in Hamburg und Chefredakteur von TAKE #8.

professionisti locali. Evi Romen sta sviluppando il lungometraggio Hochwald, suo debutto alla regia. Karin Duregger affronta infine in un documentario dall’impostazione critica la figura della leggendaria meranese Viktoria Savs, la prima soldatessa che combatté nell’esercito asburgico durante la prima guerra mondiale, considerata un’eroina ma che fu anche membro della prima ora del partito nazionalsocialista e da quest’ultimo strumentalizzata. Per quanto riguarda i progetti maggiori, Abel Ferrara giungerà in Alto Adige per le riprese del suo nuovo film Siberia. Per la produzione, che vede Willem Dafoe, Nicolas Cage e Isabelle Huppert nei ruoli principali, ricreeremo in Alto Adige la tundra siberiana. Come vede, siamo a dir poco versatili! Continuiamo a guardare avanti: nel secondo anno alla guida a quattro mani della Film Commission, quali aspetti ritenete personalmente importanti? Ranzi: La mia sfida per i prossimi anni è quella di rafforzare e sviluppare ulteriormente l’economia creativa locale. Il settore presenta un grande potenziale ed è considerato un motore dell’innovazione. Ritengo essenziale individuare gli effetti congiunti dell’economia creativa e di quella cinematografica, sfruttandoli anche a vantaggio di altri settori economici. Oberkofler: Mi dedicherò con grande impegno al settore, per mettere a disposizione di filmmaker e professionisti dell’audiovisivo un ambiente attraente, capace di offrire ispirazione e ampi spazi di libertà creativa. Vorrei fornire il mio contributo alla cultura cinematografica europea e creare nuovi impulsi. Un grande motivo di soddisfazione per me e la mia collega è il fatto di poter contare su un team di collaboratrici di grande valore. Bernd Jetschin, ex caporedattore di Filmecho, è giornalista indipendente ad Amburgo e caporedattore di TAKE #8.

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Ein Signal für den Standort Un segnale per il territorio Mit Cine Chromatix Italy ist in Meran ein neues Full-ServicePostproduktionsstudio entstanden. Der Zusammenschluss der Südtiroler Ammira Film mit dem Berliner VFX-Spezialisten Cine Chromatix soll höchsten Ansprüchen genügen. Con la Cine Chromatix Italy è nato a Merano un nuovo studio di postproduzione full service. La cooperazione tra l’altoatesina Ammira Film e la Cine Chromatix, casa berlinese specializzata in VFX, punta a soddisfare anche le esigenze più complesse.

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Cine Chromatix Italy

Infrastruktur für den kompletten Postproduktions-Workflow und für die Ausbildung von Nachwuchskräften: Janosch Benz (l., Geschäftsführer Cine Chromatix) und Wolfgang Fliri (Geschäftsführer Cine Chromatix Italy) sowie das neue Studio in Meran. Infrastrutture per l’intera fase di postproduzione e per la formazione di nuovi professionisti: Janosch Benz (a sin., direttore della Cine Chromatix), Wolfgang Fliri (direttore della Cine Chromatix Italy) e il nuovo studio di Merano.

„Mit diesem Know-how“, sagt Renate Ranzi, „winkt uns die Chance, das Profil Südtirols als Filmland zu stärken und auszubauen.“ Ranzi, eine der beiden Leiterinnen der Südtiroler Filmförderung IDM, begrüßt als Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries die Gründung der Cine Chromatix Italy in Meran sehr. Dahinter steht die Kooperation zwischen der Südtiroler Filmproduktionsfirma Ammira und der Cine Chromatix, Tochter der Berliner Cine Impuls, die sich als FullService-Firma für Postproduktion einen Namen gemacht hat. Seit dem Start der Südtiroler Filmförderung 2011 sind viele Impulse gesetzt worden, um auch die für Film- und Medienproduktionen wichtigen Infrastrukturen wachsen zu lassen. Neben dem Förderfonds für Produktionen, Beratung, Monitoring und Produktion liegt der Fokus von IDM Film Fund & Commission schließlich vor allem auf der Ankurbelung der lokalen Infrastruktur. Im Sinne dieser Strategie fördert IDM die Ausbildung heimischer Talente und die Entstehung lokaler Filmdienstleister. Bedeutende Investitionen Mit dem neuen Unternehmen, das im Oktober 2017 eingetragen worden ist, will man künftig am Standort höchsten Ansprüchen der Postproduktion gerecht werden, sowohl auf der Bild- als auch der Tonseite. Abgebildet werden soll der komplette Workflow der Nachbearbeitung, angefangen vom Editing über Color Grading und VFX bis zum Sounddesign, zu ADR, Foley-Bearbeitungen und Mischung. „Bei anspruchsvollen Shots oder Green Screens werden wir auch das VFX-Supervising am Set übernehmen, damit ein optimaler Service aus einer Hand gewährleistet ist“, sagt Wolfgang Fliri, Ammira-Chef und Geschäftsführer der neuen Cine Chromatix Italy. Bereits in der Vergangenheit hat die Ammira Filmproduktion, die 2013 ins Leben gerufen wurde und sich seither mit Dokumentar- und Werbefilmen etabliert hat, Postproduktionsaufträge abgewickelt. Allerdings nur in kleinerem Rahmen. Fortan soll das Geschäft deutlich ausgeweitet werden. Dafür konnte

“Un know-how di tale livello ci permette di consolidare e sviluppare il profilo dell’Alto Adige come film location”, spiega Renate Ranzi, co-coordinatrice della Film Fund & Commission dell’Alto Adige IDM e Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries. È soprattutto in quest’ultimo ruolo che Ranzi accoglie con particolare soddisfazione la costituzione della Cine Chromatix Italy di Merano. Lo studio nasce dalla cooperazione tra la casa di produzione altoatesina Ammira Film e la Cine Chromatix, un’affiliata della berlinese Cine Impuls, azienda affermata nel settore della postproduzione full service. Dall’avvio, nel 2011, della Film Commission sono state messe in atto numerose misure volte, tra l’altro, a stimolare la crescita delle infrastrutture richieste dalle produzioni multimediali e cinematografiche. Accanto al Fondo per le produzioni e all’attività di consulenza, monitoring e produzione, il focus della Film Fund & Commission è rappresentato proprio dall’incentivazione delle infrastrutture locali. In linea con questa strategia, IDM finanzia la formazione di talenti altoatesini e la nascita di maestranze locali nel settore cinematografico. Ampi investimenti Obiettivo della nuova Cine Chromatix Italy, registrata nell’ottobre 2017, è di soddisfare sul luogo anche le esigenze di postproduzione più complesse, sia per la parte visiva che per quella sonora. L’offerta intende coprire l’intero workflow della postproduzione: dall’editing al color grading ed effetti visivi (VFX) fino a sound design, ADR, effetti Foley e missaggio. “Nel caso di inquadrature complesse o con green screen ci occuperemo direttamente sul set anche della supervisione degli effetti visivi, a garanzia di un servizio ottimale tutto incluso”, spiega Wolfgang Fliri, direttore della Ammira e amministratore della nuova Cine Chromatix Italy. La casa di produzione Ammira, fondata nel 2013 e affermatasi grazie a documentari e video pubblicitari, ha eseguito già in passato incarichi di postproduzione ma sempre su piccola scala. L’obiettivo per il futuro è di ampliare notevolmente

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Fliri mit der Cine Impuls Gruppe einen starken, im Markt sehr erfolgreichen Partner finden. „Mit den Berlinern teilen wir dieselbe Vision und die Überzeugung, mit der neuen Dependance ein ambitioniertes, erfolgversprechendes Unternehmen zu realisieren“, so Fliri. Doch zunächst stehen weitreichende Investitionen in Technik und Ausstattung im Raum. Die Rede ist von einer halben Million Euro, die in die Einrichtung modernster Infrastruktur investiert werden soll: für neue Editing Suites, neue VFX-Arbeitsplätze, eine neue Grading Suite und vor allem für den Bau eines Grading-Kinosaals mit 4K-DCI-Projektion, einer Raum-in-Raum-Konstruktion, die alle nur erdenklichen Anforderungen an Sounddesign, Sprachaufnahme und Mischung erlaubt (AVID MTRX, Dolby 7.1, Dolby Atmos u. a.). Gemeinsam mit der Südtiroler Filmförderung will man sich an der neuen Betriebsstätte auch verstärkt um die Ausbildung des Nachwuchses kümmern. Mehrmonatige Ausbildungslehrgänge und regelmäßige Workshops sind im Gespräch. Den Auftakt machte bereits im Januar ein zweiwöchiger Kurs zum Thema „NukeX Compositing“. So entspricht das Joint Venture ganz dem Selbstverständnis der Region, die neben den Finanzierungen und dem Beratungssupport obendrein Anreize der Steuerpolitik in die Waagschale werfen kann. Über die staatliche Tax-Credit-Regelung kann mit Steuernachlässen bis zu 25 Prozent der in Italien aufgewendeten Herstellungskosten gerechnet werden. Incentives, die für ein Projekt wie das von Cine Chromatix Italy auch wirtschaftlich Anlass zu Optimismus geben. Oder wie es Renate Ranzi formuliert: „Ohne Frage – solch eine Initiative ist ganz in unserem Sinn. Ein Signal für den gesamten Standort.“ Daniel Güthert ist freier Autor und Redakteur für TV und diverse Filmzeitschriften.

il raggio di attività. In questa prospettiva Fliri è riuscito a ottenere il sostegno di un partner – il gruppo Cine Impuls, appunto – di grande successo sul mercato. “A unirci ai colleghi berlinesi è una visione comune e la convinzione di aver creato, con la nuova sede, una società ambiziosa e dal futuro promettente”, aggiunge Fliri. Il prossimo passo? Ampi investimenti in strumentazione ed equipaggiamento tecnici. Concretamente, si parla di mezzo milione di euro destinati all’installazione di infrastrutture di ultima generazione: nuovi studi per l’editing, nuove stazioni di lavoro VFX, un nuovo studio per il grading e, soprattutto, la costruzione di una sala di color grading con proiettore 4K DCI, una “stanza dentro la stanza” capace di soddisfare ogni esigenza in termini di sound design, registrazione vocale e missaggio (AVID MTRX, Dolby 7.1, Dolby Atmos e altri). Per il futuro si intende anche concentrarsi, in collaborazione con la Film Commission, sull’ampliamento nella nuova sede dell’offerta formativa per i giovani professionisti. Sono in fase di elaborazione corsi di formazione della durata di più mesi e workshop a scadenze regolari. L’avvio è già stato dato a gennaio da un corso di due settimane dedicato al “NukeX Compositing”. La joint venture riflette appieno l’impostazione voluta dal territorio che, non limitandosi a finanziamenti e consulenza, intende sfruttare anche le opportunità offerte dagli incentivi fiscali: il tax credit nazionale, infatti, si traduce in sgravi fiscali fino al 25% dei costi di produzione sostenuti sul territorio italiano. Incentivi che, per progetti come quello della Cine Chromatix Italy, giustificano un certo ottimismo anche in termini economici. Per usare le parole di Renate Ranzi: “Non c’è dubbio che un’iniziativa di questo tipo sia in linea con la nostra filosofia: è un segnale per l’intero territorio cinematografico”. Daniel Güthert è autore televisivo indipendente e collabora con diverse riviste di cinema.

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Ganz im Geiste Europas Spirito europeo Ronny Trocker setzt auf den Filmstandort Südtirol. Mit seiner frisch dort gegründeten Produktionsfirma Bagarrefilm und einem neuen Spielfilmprojekt sucht er die Zusammenarbeit mit europäischen Partnern. Ronny Trocker punta sulla film location altoatesina. Con la sua casa di produzione Bagarrefilm – da poco fondata in Alto Adige – e il progetto per un nuovo lungometraggio, il regista aspira a cooperare con partner europei.

Die Familiengeschichten lassen Regisseur Ronny Trocker nicht los. Vor zwei Jahren hat er in Südtirol Die Einsiedler gedreht. Der Film erzählt vom Konflikt des Sohnes zwischen dem abgeschiedenen Dasein auf dem Bergbauernhof der Eltern und dem eigenen Leben im Tal. In seinem neuen Filmprojekt Zorro geht es, wie Trocker es formuliert, um eine europäische Musterfamilie, die Eltern sprechen Französisch und Deutsch, die Kinder sind zweisprachig. Die Familie lebt in Deutschland und hat ein Ferienhaus an der belgischen Küste. Als dort eingebrochen wird, gerät das vertraute Leben aus den Fugen. Die Wahrnehmungen des Vorfalls driften auseinander, Konflikte brechen hinter der makellosen Fassade auf, Misstrauen entsteht. „Wir leben in einem hoch mediatisierten Zeitalter“, sagt Trocker, „mit einem ständigen Konsum von Bildern und Nachrichten. Jeder betreibt sein eigenes personelles Marketing, doch das oberflächliche Bild, das diese Hyperkommunikation erzeugt, hat nicht zwingend mit unserem Ich zu tun. Diese Diskrepanz hat Einfluss auf unsere Wahrnehmung, polarisiert, erzeugt Paranoia, manipuliert Gefühle und wirkt ins Private hinein.“ Auf diesem Hintergrund fußt seine Geschichte, heruntergebrochen auf den Mikrokosmos einer Familie und ihre Möglichkeiten,

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Sembra che le storie familiari perseguitino Ronny Trocker. Due anni fa il regista ha girato in Alto Adige Gli Eremiti (Die Einsiedler), film che narra del conflitto di un figlio diviso tra l’esistenza isolata nel maso di montagna dei genitori e una vita tutta sua nella vallata. Zorro, il suo nuovo progetto cinematografico, è incentrato, per usare le parole dello stesso Trocker, su una “famiglia europea modello”: i genitori parlano tedesco e francese, i figli sono bilingui. La famiglia vive in Germania e ha una casa per le vacanze sulla costa belga. E proprio qui, nella casa al mare, un’improvvisa effrazione scardinerà l’equilibrio familiare. L’incidente viene percepito da ognuno in modo diverso, emergono i conflitti dietro la facciata apparentemente perfetta e si fa strada la sfiducia. “La nostra epoca è caratterizzata da una forte presenza mediatica e da un consumo incessante di immagini e notizie”, afferma Trocker aggiungendo, “siamo tutti impegnati nell’autopromozione ma l’immagine superficiale prodotta da questo eccesso di comunicazione non combacia necessariamente con il nostro mondo interno. La discrepanza che ne deriva modifica la nostra percezione, polarizza, ci rende paranoici, manipola i sentimenti e agisce sul nostro privato.” Questo è anche lo sfondo della storia narrata nel film a partire dal microcosmo di una famiglia, con


Bagarrefilm

Bagarrefilm/Martin Rattini

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Mit Filmschaffenden aus Südtirol zusammenarbeiten und den Standort stärken: Regisseur Ronny Trocker (r.) hat seine Produktionsfirma in Südtirol angesiedelt. Links: die Dreharbeiten zu seinem Film Die Einsiedler. Collaborare con i cineasti dell’Alto Adige e rafforzare la location: il regista Ronny Trocker (a destra) ha fondato una casa di produzione in Alto Adige. A sinistra: le riprese di The Eremites, di cui ha firmato la regia.

miteinander zu kommunizieren – sowie ihr Scheitern darin. Trocker ist Südtiroler, hat in Buenos Aires studiert, in Berlin gearbeitet und lebt nun mit seiner Familie in Brüssel. Mit Mehrsprachigkeit kennt er sich aus und die Dialoge im Drehbuch zu entwickeln hat ihn besonders gereizt. „Sprache kann auch eine Quelle von Missverständnissen sein“, sagt Trocker. „Es spielt oft sogar eine Rolle, in welchen Situationen welche Sprache gesprochen wird.“ Gelegentlich bezeichnet Trocker – um bei der Familie als Bild zu bleiben – seine Filme als Babys, die er „nicht so schnell aus der Hand geben möchte“. Das war ein wichtiger Grund, die Produktionsfirma Bagarrefilm zu gründen. „Ich möchte mich bei den Vorbereitungen, bei der Postproduktion und bei der Auswertung mehr einbringen können“, wünscht sich Trocker.

le sue possibilità di comunicazione e il fallimento a cui queste vanno incontro. Trocker, altoatesino di origine, dopo gli studi a Buenos Aires ed esperienze lavorative a Berlino, vive oggi con la sua famiglia a Bruxelles. Per il regista, che conosce il plurilinguismo da vicino, sviluppare i dialoghi per la sceneggiatura è stata una sfida molto interessante. “La lingua può essere anche fonte di malintesi. A volte può giocare un ruolo addirittura la scelta della lingua da utilizzare in una determinata situazione”, spiega Trocker, al quale, per rimanere nell’ambito delle metafore familiari, capita di parlare dei suoi film come di “bambini” dai quali non vorrebbe “separarsi troppo presto”. Questo è anche uno dei motivi che lo hanno spinto a fondare la casa di produzione Bagarrefilm. “Vorrei poter offrire un contributo maggiore nella fase di preparazione, postproduzione e

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Für Zorro, das erste eigene Projekt als Produzent, konnte Trocker die Berliner Produktionsfirma Zischlermann als Koproduktionspartner gewinnen. Auch in Zukunft hat der Produzent vor, sich an internationalen und europäischen Koproduktionen zu beteiligen. Dabei geht es ihm vor allem darum, mit Filmschaffenden aus Südtirol zusammenzuarbeiten, einen Austausch von Knowhow anzuschieben und den Standort Südtirol zu stärken. Die internationale Zusammenarbeit, so Trocker, sei für so ein kleines Filmland wie Südtirol und die Filmschaffenden dort existenziell, und die Südtiroler Filmförderung IDM könne dies durch ihren Förderfonds wunderbar unterstützen. Winterdreh am Meer Bagarrefilm gibt es eigentlich schon seit 2010, doch erst 2017 hat Trocker die Firma zusammen mit seiner Schwester Carmen offiziell in Kastelruth in der Nähe von Bozen gegründet. Da beide im Ausland leben, hat die Firma mit Eva Lageder eine Mitarbeiterin vor Ort. Für Zorro, an dessen Treatment er schon parallel zum Projekt Die Einsiedler arbeitete, hat Trocker 21.000 Euro Entwicklungsförderung von IDM Südtirol erhalten. Beim Koproduktionsmarkt auf dem EFM in Berlin haben Bagarrefilm und Zischlermann das Projekt gemeinsam vorgestellt und begeisterten gleich mehrere potenzielle Partner. Mit deutscher, belgischer, Südtiroler und vielleicht auch französischer Beteiligung könnte ein breit aufgestelltes europäisches Filmprojekt entstehen. Wichtige Impulse hat das Drehbuch zu Zorro durch Workshops beim Torino Film Lab erhalten. „Ein Drehbuch zu schreiben ist immer auch schmerzhaft“, erklärt Trocker: „In solchen Workshops wird wieder alles auseinandergenommen. Das geht schon an die Knochen. Aber es hat sich sehr gelohnt. Die Arbeit mit anderen Autoren inspiriert sehr und spornt an, beim eigenen Buch die besten Ideen herauszukitzeln.“ 2018 soll die Finanzierung stehen und dann will Trocker Ende des Jahres oder Anfang 2019 außerhalb der Feriensaison am

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zischlermann filmproduktion

Bagarrefilm/Ronny Trocker

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commercializzazione dei progetti”, auspica Trocker. Per Zorro, il suo primo progetto da produttore, il regista ha ottenuto il sostegno, in qualità di partner di coproduzione, della casa berlinese Zischlermann. Da produttore, Trocker vorrebbe partecipare anche in futuro a cooperazioni europee e internazionali, e in particolare collaborare con professionisti dell’Alto Adige, stimolare lo scambio di know-how e consolidare il territorio cinematografico altoatesino. Le cooperazioni a livello internazionale, spiega Trocker, sono di importanza vitale per location di piccole dimensioni come l’Alto Adige e per i professionisti che vi operano. Il regista sottolinea anche l’eccellente sostegno fornito in tale contesto dalla Film Commission dell’Alto Adige (IDM) con il suo Film Fund. Il mare d’inverno farà da set La Bagarrefilm esiste di fatto già dal 2010 ma è stata costituita ufficialmente da Trocker e dalla sorella Carmen soltanto nel 2017, con sede a Castelrotto presso Bolzano. Poiché entrambi vivono all’estero, la casa di produzione si affida sul luogo a una collaboratrice, Eva Lageder. Per la realizzazione di Zorro, al cui treatment lavorava già durante la produzione de Gli Eremiti, Trocker ha ottenuto un finanziamento allo sviluppo di 21.000 euro da parte di IDM. Il progetto, presentato da Bagarrefilm e Zischlermann nella sezione dedicata alle co-produzioni dello European Film Market (EFM) di Berlino, ha suscitato da subito l’interesse di diversi potenziali partner. A breve potrebbe insomma nascere un progetto cinematografico transeuropeo con diverse partecipazioni: tedesca, belga, altoatesina e forse anche francese. Impulsi notevoli per la sceneggiatura di Zorro sono giunti dai workshop che si sono tenuti nell’ambito del Torino Film Lab. “Scrivere una sceneggiatura è sempre un processo in parte doloroso. E in questi workshop tutto viene nuovamente scomposto. È faticoso ma ne vale la pena. Lavorare insieme ad altri autori è fonte di grande ispirazione e spinge a fare emergere le idee


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Meer drehen. Wie sich die Produktionsanteile auf die beteiligten Länder aufteilen lassen, werde sicherlich ein Balanceakt, aber das gehöre zu den europäischen Produktionsbedingungen einfach dazu, so der Regisseur. Er hat damit schon Erfahrung: Bei Die Einsiedler fand die Postproduktion in Wien, Berlin und im französischen Tourcoing statt. Und wenn alles gut geht, startet auch die Auswertung grenzüberschreitend mit Reisen von Festival zu Festival – europäisch eben. Herdis Pabst ist freie Journalistin in Hamburg und arbeitet für NDR-Fernsehen im Bereich Kultur sowie für das Fachmagazin Blickpunkt:Film.

Einsamkeit und Familiengeschichten: Während Die Einsiedler mit Peter Lust (rechtes Bild) von wortkargen Bergmenschen handelte, spielt Ronny Trockers neues Projekt Zorro an der winterlichen belgischen Küste. Solitudine e storie familiari: mentre The Eremites narra di valligiani di poche parole (a destra l’attore protagonista Peter Lust), il nuovo progetto di Ronny Trocker, Zorro, è ambientato sulla costa belga.

migliori dal proprio testo”, spiega Trocker. Il 2018 vedrà auspicabilmente chiudersi il periodo di preproduzione. Una volta ottenuti i finanziamenti necessari, Trocker darà il via alle riprese, previste al di fuori dalla stagione balneare, alla fine dell’anno o nei primi mesi del 2019. La distribuzione delle quote tra i paesi coinvolti nella produzione si rivelerà sicuramente complicata ma sono queste le condizioni se si vuole produrre a livello europeo, spiega il regista. Trocker ne ha già fatto esperienza: la postproduzione de Gli Eremiti si è svolta tra Vienna, Berlino e la cittadina francese di Tourcoing. Se tutto andrà bene, anche la commercializzazione avrà inizio in più Paesi con un tour che toccherà diversi festival. Spirito europeo, come si diceva. Herdis Pabst è giornalista indipendente ad Amburgo, collabora con la redazione culturale dell’emittente NDR e con la rivista specializzata Blickpunkt:Film.

BACKGROUND PLAYERS CASTING COMPARSE E FIGURAZIONI SPECIALI


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Bei der IDM Filmkonferenz INCONTRI #7 blickte man auf kommende Entwicklungen in der Branche und nutzte die Gelegenheit zum internationalen Netzwerken. La conferenza INCONTRI #7, organizzata da IDM, è stata un’occasione per guardare ai prossimi sviluppi del settore cinematografico e stabilire contatti a livello internazionale.

Vor allem eins waren die Themen von INCONTRI #7: zukunftsweisend. Mit dem Keynote Talk „The filmmaker’s journey between cinema, tv and VOD“ mit Regisseur Oliver Hirschbiegel und Panels über neue Möglichkeiten der Filmauswertung oder über High-End-Serienkonzepte schaute die Filmkonferenz nach vorne: auf neueste und vor allem auf kommende Entwicklungen in der Filmbranche, sei es in der Produktion, in der Finanzierung oder in der Auswertung. Dabei blickte man auch über den Tellerrand der Branche, etwa mit Panels und Vorträgen über Content Marketing, Social Influencer und mobiles Storytelling in sozialen Netzwerken. Zu den Teilnehmerländern Italien, Deutschland, Österreich und Schweiz gesellte sich in der Ausgabe #7 erstmals auch Luxemburg. Jedes Jahr erweitert das INCONTRI-Team – Gabriele Brunnenmeyer, Torsten Zarges und die Projektverantwortliche bei IDM Barbara Weithaler – das Programm der Konferenz um neue Themen und

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IDM/Claudia Corrent

Die Zukunft im Fokus Con lo sguardo rivolto al futuro

Un filo rosso ha unito i temi trattati durante INCONTRI #7: lo sguardo rivolto al futuro. Con il keynote talk “The filmmaker’s journey between cinema, tv and VOD” del regista Oliver Hirschbiegel e diversi panel sulle nuove modalità di commercializzazione cinematografica o sui soggetti per serie tv di fascia alta, la conferenza ha voluto guardare avanti, verso gli sviluppi più recenti e ancor più verso quelli futuri, concentrandosi particolarmente su ambiti quali produzione, finanziamento e commercializzazione. Si è insomma guardato anche oltre i confini del settore, ad esempio in panel e interventi dedicati a content marketing, social influencer e storytelling mobile per i canali social. Ai tradizionali Paesi partecipanti – Italia, Germania, Austria e Svizzera – nell’edizione #7 si è unito per la prima volta il Lussemburgo. Il team di INCONTRI (Gabriele Brunnenmeyer, Torsten


Neue Wege außerhalb der traditionellen Filmproduktion finden: Ein zentrales Thema bei INCONTRI #7 waren junge Content-Formen, Social Media und Influencer. Nuovi percorsi mediatici al di fuori della produzione tradizionale: content giovane, social media e influencer. Queste le tematiche al centro di INCONTRI #7.

Formate. 2017 fand bereits zum zweiten Mal das Begleitevent FOCUS! statt, das unabhängige Produzenten aus den verschiedenen Teilnehmerländern in kleinerem Kreis zusammenbringt und ihnen vor Beginn und nach Ende der Hauptkonferenz eigenen Raum bietet, um sich zu vernetzen, Erfahrungen auszutauschen und Koproduktionen anzubahnen. Vor allem hier kommt der Ursprungsgedanke von INCONTRI zum Tragen: deutsch-italienische Koproduktionen anzuregen. Während die Vorbereitungen für INCONTRI #8 (22.–24. März 2018) bereits intensiv laufen – in diesem Jahr wechselt die Location der Konferenz von Oberbozen nach Schenna bei Meran –, hat TAKE einige Teilnehmer der Ausgabe 2017, darunter auch mehrere „Stammgäste“, zu ihren Erfahrungen befragt.

Zarges e la responsabile IDM del progetto Barbara Weithaler) amplia ogni anno il programma della conferenza con nuovi temi e formati. Nel 2017 si è svolto per la seconda volta l’evento collaterale FOCUS!, che riunisce in un ambiente più raccolto produttori indipendenti provenienti dai Paesi partecipanti offrendo loro, prima e al termine della conferenza principale, una piattaforma per stabilire contatti, scambiare esperienze e avviare progetti di coproduzione. Proprio in questo contesto emerge con forza l’idea originaria di INCONTRI: stimolare le coproduzioni italo-tedesche. Mentre fervono i preparativi di INCONTRI #8 (22-24 marzo 2018), che quest’anno si svolgerà a Scena presso Merano e non più a Soprabolzano, TAKE ha chiesto ad alcuni partecipanti all’edizione 2017 – tra i quali molti “ospiti fissi” – di raccontare le loro esperienze.

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IDM/Claudia Corrent

PANORAMA

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IDM/Claudia Corrent

PANORAMA

Linke Seite: links mittig Konferenzteilnehmer Marco Chimenz (Cattleya) und Alessia Gambaro (Endemol Shine Italy); links unten Britta Meyermann (H&V Entertainment), Simon Amberger (SUPERFILM) und Gabriele Pfennigsdorf (FFF Bayern); rechts unten Regisseur Oliver Hirschbiegel. Diese Seite: links Roland Stebler (C-Films) und Donato Rotunno (Tarantula); rechts Ferdinand Dohna (Beta Film) und Oliver Bachert (Beta Film). Pagina a sinistra: al centro a sin. i partecipanti alla conferenza Marco Chimenz (Cattleya) e Alessia Gambaro (Endemol Shine Italy); sotto a sin. Britta Meyermann (H&V Entertainment), Simon Amberger (SUPERFILM) e Gabriele Pfennigsdorf (FFF Bayern); sotto a destra il regista Oliver Hirschbiegel. In questa pagina: a sin. Roland Stabler (C-Films) e Donato Rotunno (Tarantula); a destra Ferdinand Dohna (Beta Film) e Oliver Bachert (Beta Film).

SIMON AMBERGER

KARIN SCHOCKWEILER

MARCO CHIMENZ

Produzent und Geschäftsführer, SUPERFILM, München Produttore e direttore, SUPERFILM, Monaco

Filmfund Luxembourg, Luxemburg Filmfund Luxembourg, Lussemburgo

Produzent und Geschäftsführer, Cattleya, Rom Produttore e direttore, Cattleya, Roma

Zwei wichtige Impulse habe ich von INCONTRI 2017 mitgenommen. Zum einen: Die Zeit ist reif für große europäische Drama-Serien. Für TV-FictionProduzenten könnte die Zeit kaum besser sein. Zum anderen: Das junge Publikum ist mit klassischen TV-Inhalten nicht mehr abzuholen. Mit der dynamischen Welt der Influencer auf Snapchat, Instagram und YouTube ist etwas gewachsen, was die traditionelle Content-Welt noch gar nicht auf dem Schirm hat. A INCONTRI 2017 ho colto due spunti importanti. Da un lato, i tempi sono maturi per creare grandi serie drammatiche europee. Per i produttori di fiction televisiva il momento non potrebbe essere migliore. Dall’altro lato, non è più possibile raggiungere il pubblico giovane con i classici contenuti televisivi. La realtà in costante evoluzione degli influencer di Snapchat, Instagram e YouTube ha generato dinamiche che il mondo dell’audiovisivo tradizionale non ha finora affatto recepito.

Ich war dieses Jahr zum ersten Mal bei INCONTRI, vorher war Luxemburg nicht vertreten. Nachdem ich bisher wenig Gelegenheit hatte, italienische Kollegen, Produzenten und Kreative zu treffen, fand ich die Plattform ideal, um sich kennenzulernen und auszutauschen. Questa è stata la mia prima partecipazione a INCONTRI. Il Lussemburgo non aveva infatti mai preso parte alla conferenza. A chi, come me, aveva avuto finora poche occasioni di conoscere colleghi italiani, produttori e creativi, l’evento ha offerto una piattaforma ideale per lo scambio di idee e la creazione di contatti.

Diese Konferenz würde ich um nichts auf der Welt verpassen. Ich habe hier ausgezeichnete Kontakte zu deutschen Produzenten knüpfen können; mit einem davon haben wir anschließend die Entwicklung einer TV-Serie in Koproduktion angestoßen. Questa conferenza non la mancherei per nessun motivo al mondo. Ho potuto creare ottimi contatti con produttori tedeschi e con uno in particolare abbiamo poi iniziato a lavorare alla coproduzione di una serie tv.

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IDM/Claudia Corrent

SARAH BORN

VEIT HEIDUSCHKA

ALESSIA GAMBARO

Produzentin und Geschäftsführerin, Catpics, Adliswil (Schweiz) Produttrice e direttrice, Catpics, Adliswil (Svizzera)

Produzent und Geschäftsführer, WEGA Film, Wien Produttore e direttore, WEGA Film, Vienna

Drama Consultant, Endemol Shine Italy, Rom Drama Consultant, Endemol Shine Italy, Roma

Beim letzten INCONTRI habe ich sehr von dem Kontakt mit Luxemburg profitiert – da möchte ich nun langfristig dran bleiben. Aber ich konnte über die Jahre auch sehr gute Beziehungen zu internationalen Playern aufbauen, die ich sonst nicht so einfach kennengelernt hätte. Zum Beispiel zu Netflix, die ich bei der Ausgabe 2016 kennenlernte und mit denen ich vergangenes Jahr dann ein Meeting beim Festival Series Mania in Paris hatte. Das wäre ohne INCONTRI nie zustande gekommen. L’aspetto più proficuo dell’ultimo INCONTRI è stato per me il contatto con il Lussemburgo, a cui vorrei dare seguito sul lungo periodo. Nel corso degli anni ho stabilito ottimi rapporti anche con player internazionali, con i quali non sarebbe stato facile entrare in contatto. Nell’edizione 2016, ad esempio, ho conosciuto alcuni rappresentanti di Netflix con cui nel 2017 ho organizzato un meeting al festival Series Mania di Parigi. Senza INCONTRI ciò non sarebbe stato possibile.

Der Vortrag „Looking towards the future“ gab mir wichtige Impulse, weil Strategien für die Zukunft für jeden Filmproduzenten wichtig sind – also darüber nachzudenken, durch welche Firmenpolitik man auch in Zukunft bestehen kann. Das Thema war auch deshalb spannend, weil es außerhalb der traditionellen Filmproduktion neue Wege innerhalb der Medien aufzeigte. Die Art und Weise, wie das bewegte Bild dabei eingesetzt werden kann, war für mich teilweise ganz neu und auch als neue Ausdrucksform von Interesse. La relazione “Looking towards the future” mi ha fornito spunti importanti. Le strategie future, ovvero la riflessione sul tipo di politica aziendale da perseguire per mantenere le posizioni anche sulla distanza, sono infatti essenziali per ogni produttore. A rendere interessante il tema è stata anche la presentazione di percorsi mediatici nuovi, al di fuori della produzione cinematografica tradizionale. Ho scoperto tipologie di impiego dell’audiovisivo che non conoscevo affatto, interessanti anche come nuove forme espressive.

Besonders relevant für meine Arbeit war das Konferenzthema zu den internationalen Koproduktionen von TV-Serien. Erfolgreiche Projekte von talentierten Leuten und TV-Produzenten kennenzulernen ist eine wichtige Chance, um über die eigenen Strategien nachzudenken. Per me è stato molto importante il tema delle coproduzioni internazionali di serie tv. Ascoltare le esperienze di successo di talenti e produttori televisivi è sempre una buona opportunità per riflettere sulla propria strategia.

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Bild oben: Paneldiskussion „Film Distribution – The Next Level“ mit (v. l.) Marc Schmidheiny (DCM Film Distribution), Alessandro Usai (Colorado Film), Nicola Maccanico (Vision Distribution), Marco Chimenz (Cattleya), Matthijs Wouter Knol (EFM). Unten links Michael Lehmann (Studio Hamburg) und Paul Zischler (ZischlerMann Films), unten rechts Rajko Jazbec (Cognito Films), Sarah Born (Catpics), Traudi Messini (Mediaart) und Barbara Pichler (KGP). In alto: il panel “Film Distribution – The Next Level” con (da sin.) Marc Schmidheiny (DCM Film Distribution), Alessandro Usai (Colorado Film), Nicola Maccanico (Vision Distribution), Marco Chimenz (Cattleya), Matthijs Wouter Knol (EFM). Sotto a sin. Michael Lehmann (Studio Hamburg) e Paul Zischler (ZischlerMann Films), sotto a destra Rajko Jazbec (Cognito Films), Sarah Born (Catpics), Traudi Messini (Mediaart) e Barbara Pichler (KGP).

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Wenn Kleider Geschichten erzählen Quando gli abiti raccontano la storia Katharina Forcher und Brigitta Fink gründeten 2017 ihr „Kostüm Moidele“. Südtirols erster Filmkostümfundus ist klein, aber fein, vereint Regionales mit Internationalem und ist eine Hommage an die Kostümlegende Moidele Bickel. Katharina Forcher e Brigitta Fink hanno fondato nel 2017 “Kostüm Moidele”, il primo noleggio di costumi per il cinema dell’Alto Adige: una collezione piccola ma raffinata, regionale e internazionale, che rende omaggio alla leggendaria costumista Moidele Bickel.

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Als Katharina Forcher vor etwa vier Jahren zufällig zum Film kam, konnte sie noch nicht ahnen, dass diese Erfahrung ihre berufliche Laufbahn in eine völlig neue Richtung lenken würde. „Ein Bekannter arbeitete in der Serviceproduktion und machte mich auf einen Aushilfsjob als Garderobiere aufmerksam, den ich aus Lust auf Umorientierung gerne annahm“, erzählt die gelernte Goldschmiedin. Dabei entdeckte sie eine Welt, in die sie dank handwerklicher Begabung und großem Interesse für Kleidungsgeschichte hervorragend hineinpasste. In dieser Welt will sie auch bleiben: „Der Gedanke, ein Drehbuch zu lesen, im Kopfkino Figuren zu erschaffen, anzukleiden und auf großer Leinwand zu sehen, fasziniert mich“, schildert Forcher ihre Leidenschaft für Kostüme. Seit ihrem ersten durchgehenden Auftrag bei Ronny Trockers Die Einsiedler, für den sie 2015 mit der Kostümdesignerin Nastassja Kinspergher zusammenarbeitete, konnte sich Forcher in der Branche etablieren. Im vergangenen Herbst unterstützte sie die Bildnerin Caterina Czepek am Set von Der Trafikant. Für die

Quando, più o meno quattro anni fa, è approdata per caso al cinema, Katharina Forcher non poteva immaginare che questa esperienza avrebbe rappresentato una svolta radicale per la sua carriera. “Un mio conoscente, che lavorava nella produzione esecutiva, mi segnalò un’offerta per un impiego come sarta; la voglia di cambiare mi spinse ad accettare”, racconta Forcher, che ha una formazione come orafa. Questo lavoro le ha fatto scoprire un mondo che sembrava fatto apposta per chi, come lei, al talento artigianale unisce un grande interesse per la storia dell’abbigliamento. Katharina, che in questo mondo vuole rimanere, sintetizza così la sua passione per i costumi: “Mi affascina l’idea di leggere una sceneggiatura, immaginare i personaggi, vestirli e proiettarli sul grande schermo”. Dopo il primo incarico stabile, arrivato nel 2015 con il film Gli Eremiti di Ronny Trocker, per il quale ha collaborato con la costumista Nastassja Kinspergher, Katharina Forcher si è fatta strada nel settore. Nell’autunno scorso ha assistito la scenografa Caterina Czepek sul set di Der Trafikant. Per le riprese – effettuate tra Vienna, la Baviera, l’Alto Adige e l’Alta

Armin Huber

Kostümfundus im Parterre eines Bozner Altbaus: Für TAKE öffnet Katharina Forcher (links) die Tür zur Schatzkammer, die sie mit Brigitta Fink geschaffen hat. Un noleggio di costumi al piano terra di un antico stabile bolzanino: Katharina Forcher (a sin.) presenta a TAKE i tesori che ha collezionato insieme a Brigitta Fink.

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Der Salon aus der letzten Jahrhundertwende und seine massiven Holzmöbel mit edlen Samtbezügen wirken wie eine hermetisch verriegelte Zeitkapsel. „Nur das Portrait von Adolf Hitler an der linken Wand enttarnt sich als Filmrequisite, der Rest ist authentisch“, erklärt Ralf Zimmermann, Koproduzent des Historienfilms Der Trafikant. Dafür wurde nach originalgetreuen Motiven mit hohem Production Value gesucht. Zimmermann ist froh, diese in Südtirol gefunden zu haben: „Die Motive sind klasse, gut zugänglich und trotzdem naturbelassen“, sagt er. So wurde das Toblacher Hotel Baur, ein historisch akkurat erhaltenes Gästehaus, für die Anfangsszenen kurzerhand in ein Wirtshaus am Attersee verwandelt. Der Produzent hat bereits mehrere Filme in Südtirol gedreht, wobei er, wie er betont, mit etlichen lokalen Profis zusammenarbeiten konnte, die er alle super findet. „Die Kompetenzen werden immer besser“, stellt Zimmermann fest. Und lobt unter anderem auch die Arbeit von Katharina Forcher.

Il salone fin de siècle, con i suoi mobili massicci rivestiti di velluti pregiati, fa l’effetto di una capsula del tempo chiusa ermeticamente. “Solo il ritratto di Adolf Hitler sulla parete sinistra è un evidente arredo cinematografico, il resto è autentico”, spiega Ralf Zimmermann, coproduttore del film a sfondo storico Der Trafikant, per il quale si sono ricercati ambientazioni fedeli all’originale e con un elevato production value. Zimmermann è soddisfatto di averli trovati in Alto Adige: “Gli ambienti sono fantastici, facilmente accessibili ma allo stesso tempo per nulla artificiali”, aggiunge. Ad esempio, l’hotel Baur di Dobbiaco, un albergo conservato con attenzione al dettaglio storico, si è trasformato nella locanda sul lago austriaco Attersee che fa da sfondo alle scene iniziali. Il produttore ha già girato numerosi film in Alto Adige e qui, come tiene a sottolineare, ha avuto la possibilità di collaborare con professionisti davvero eccezionali. “La crescita delle competenze sul territorio è costante”, afferma Zimmermann, che ha parole di elogio anche per il lavoro di Katharina Forcher.

Der Trafikant basiert auf dem gleichnamigen Roman von Robert Seethaler und erzählt die Geschichte des jungen TrafikLehrlings Franz (Simon Morzé), der 1937 Sigmund Freud (Bruno Ganz) kennenlernt. Der Film von Regisseur Nikolaus Leytner (Buch: Klaus Richter, Nikolaus Leytner) ist eine Koproduktion der deutschen Glory Film mit der österreichischen epo-film. Zum Cast zählen auch die Südtiroler Schauspieler Gerti Drassl, Anton Algrang, Jasmin Mairhofer und Martin Thaler.

Der Trafikant, basato sul romanzo Il tabaccaio di Vienna di Robert Seethaler, narra la storia del giovane Franz (Simon Morzé), apprendista tabaccaio che nel 1937 conosce Sigmund Freud (Bruno Ganz). Il film, diretto da Nikolaus Leytner (sceneggiatura: Klaus Richter, Nikolaus Leytner), è una coproduzione della tedesca Glory Film e dell’austriaca epo-film. Del cast fanno parte anche gli attori altoatesini Gerti Drassl, Anton Algrang, Jasmin Mairhofer e Martin Thaler.

Epo Film/Petro Domenigg

Petro Domenigg/filmstills.at

GRANDI ELOGI

Armin Huber

VOLL DES LOBES

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Vintage-Fan Forcher (linkes Bild) arbeitete 2017 mit Caterina Czepek an den Kostümen für den Spielfilm Der Trafikant, der teils in Südtirol gedreht wurde. Rechts oben (v. l.) Magdalena Zöschg (IDM), Simon Morzé, Regisseur Nikolaus Leytner, Regina Fritsch und Renate Ranzi (IDM) am Set; rechts unten Simon Morzé als Franz und Bruno Ganz als Sigmund Freud. Katharina Forcher (foto a sin.) ama gli abiti vintage: nel 2017 ha collaborato con la costumista Caterina Czepek in Der Trafikant, film girato in parte in Alto Adige. A destra in alto (da sin.) Magdalena Zöschg (IDM), Simon Morzé, il regista Nikolaus Leytner, Regina Fritsch e Renate Ranzi (IDM) sul set. A destra in basso Simon Morzé nel ruolo di Franz e Bruno Ganz in quello di Sigmund Freud.

Dreharbeiten in Wien, Bayern, Südtirol und Oberösterreich mussten insgesamt bis zu 7,5 Tonnen Kleidungsstücke gemanagt werden. Viele davon stammten aus dem Wiener Lambert Hofer Verleih, aber nicht nur: Unter den Kostümen im Stil der 1930er-Jahre befand sich auch ein besonderes Blumenkleid. Dieses hat Forcher selbst besessen – und als großer Vintage-Fan sehr gerne getragen. Heute ist das Blumenkleid Teil des Inventars von „Kostüm Moidele“, Südtirols erstem Kostümfundus für Filmproduktionen, den die 31-Jährige und die gleichgesinnte Wahlwienerin Brigitta Fink im Februar 2017 als Verein ins Leben riefen: „Wir lernten einander 2016 im Netzwerk der IDM Filmförderung kennen, da wir ähnliche Pläne hegten“, sagt Forcher. Gemeinsam wollen sie zur Professionalisierung der Film-Infrastruktur im Land beitragen und gleichzeitig die Bekleidungsgeschichte Südtirols recherchieren, abbilden und dokumentieren. Aktuell suchen sie nach alter, arbeitstauglicher Bauernkleidung, zudem planen sie auch Veranstaltungen und Kurse. Die aktuelle Kleidersammlung des „Kostüm Moidele“ erstreckt sich in einer 85 Quadratmeter großen Altbauwohnung in der Bozner Altstadt. Die hohen Räume bieten genug Platz für eine doppelte Garderobenreihe, prall gefüllt mit einem Kleiderkaleidoskop von 1880 bis 1990. Die Kostümsammlerinnen wollen schöne Dinge zusammentragen, hier kommt nichts von der Stange. Dabei beweisen sie ein besonders findiges Auge für Stücke, die mehr als erhaltenswert sind. Sie stammen aus dem eigenen Kleiderschrank, aber auch aus Flohmärkten und entrümpelten Dachböden. Verliehen werden sie ausschließlich an Film- und Theaterschaffende – schließlich dienen sie als authentisches Zeugnis und nicht als bloße Verkleidung. Ans allererste Kleidungsstück, das sie im Fundus aufhängte, kann sich Katharina Forcher nicht mehr im Detail erinnern. Sie liebt – fernab jeglicher Wegwerfmentalität – die zeitlose Qualität all ihrer nur vermeintlich alten Sachen, die sie stilvoll zu kombinieren weiß. „Es war aber sicher ein Stück, das ich selber getragen habe“, sagt sie und lächelt. Marianna Kastlunger ist freie Kulturredakteurin in Innsbruck.

Austria – sono state gestite in totale fino a 7,5 tonnellate di abiti, molti dei quali provenivano dal noleggio Lambert Hofer di Vienna. Molti ma non tutti: tra i costumi in stile anni trenta c’era anche un abito a fiori dalla storia particolare. Il capo era di proprietà di Katharina. Grande appassionata di moda vintage, lei stessa l’aveva indossato molto volentieri. Oggi l’abito fa parte dell’inventario di “Kostüm Moidele”, il primo noleggio di costumi per produzioni cinematografiche dell’Alto Adige, costituito come associazione nel febbraio 2017 dalla 31enne Forcher e da Brigitta Fink, viennese d’adozione. “Ci siamo conosciute nel 2016 all’interno della rete della Film Commission dell’Alto Adige (IDM) poiché avevamo progetti simili”, ricorda Forcher, che insieme alla socia desidera contribuire alla professionalizzazione delle infrastrutture cinematografiche locali e al tempo stesso condurre ricerche e documentare, anche fotograficamente, la storia dell’abbigliamento in Alto Adige. Al momento le due colleghe sono alla ricerca di vecchi abiti contadini da lavoro e, inoltre, progettano corsi ed eventi. L’attuale collezione di “Kostüm Moidele” è ospitata in un appartamento di 85 metri quadrati, in un edificio d’epoca del centro storico di Bolzano. Nelle stanze dai soffitti alti c’è spazio sufficiente per due barre appendiabiti sovrapposte e ricolme di capi: un carosello di stili e colori che copre il periodo dal 1880 al 1990. Le due collezioniste ricercano abiti scelti, non confezionati industrialmente, e sanno riconoscere a colpo sicuro i capi che meritano di essere sottratti all’oblio. Alcuni provengono dai loro guardaroba privati, altri da mercatini delle pulci o dallo sgombero di soffitte. Gli abiti vengono noleggiati esclusivamente a produzioni cinematografiche o gruppi teatrali: la loro funzione è, in fondo, quella di vere e proprie testimonianze e non di semplici travestimenti. Katharina Forcher non ricorda con esattezza quale sia stato il primo capo entrato a far parte della raccolta. Lei che rifiuta la cultura dell’usa e getta ama la qualità senza tempo di tutti i suoi pezzi, “vecchi” solo in apparenza, e sa combinarli con stile. “Sicuramente è stato un abito che io stessa portavo”, aggiunge con un sorriso. Marianna Kastlunger è giornalista culturale indipendente a Innsbruck.

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Gegen das Datenchaos Ordine nel caos dei dati Mit seiner Filmplanungssoftware Setnet will der Südtiroler Regisseur Matthias Lang (König Laurin) Ordnung am Filmset schaffen und Kreative in ihrer Arbeit unterstützen. Il regista altoatesino Matthias Lang (König Laurin) ha sviluppato Setnet, un software di pianificazione cinematografica pensato per creare ordine sul set e supportare i filmmaker nel loro lavoro.

„Gute Technik schafft Freiraum fürs Kreative“, sagt Matthias Lang. Der Südtiroler Regisseur hat seine Leidenschaft fürs Filmemachen mit einem überraschenden zweiten Talent als Programmierer kombiniert und eine Filmplanungssoftware namens Setnet entwickelt. Sie soll Abhilfe gegen das Daten- und Informationschaos bieten, das bei Filmproduktionen entstehen kann: „Ein Filmdreh ist ein kontinuierlicher Prozess, in dem es dauernd zu Änderungen kommt“, so Lang. Sind die Abläufe am Set nicht effizient, können Informationen verloren gehen – und damit wertvolle Drehzeit. Den Prototypen seines Film-Planungstools entwickelte Matthias Lang im Rahmen seines Technikdiploms an der HFF München. Beim Dreh seines Abschlussfilms König Laurin, den er 2015 in Südtirol realisierte, setzte er die App dann selbst zum ersten Mal ein: „Ich hatte Setnet nur für den Eigenbedarf entwickelt“, berichtet der Regisseur. „Wir, unser Team, waren quasi unsere eigenen Kunden.“ Inzwischen haben aber auch diverse VFXFirmen und Kurzfilmproduktionen die App verwendet. „Drehpläne, Drehbuchauszüge, Dispos, Shotlists, Kontakte und Termine lassen sich in Setnet verwalten und teilen, sodass die gesamte Crew Zugriff auf den letzten Informationsstand hat“, sagt Lang. Alle wichtigen Funktionen stehen auch ohne Internetverbindung zur Verfügung, selbst bei Dreharbeiten im Funkloch. „Der ganzheitliche Ansatz ist mir besonders wichtig“, betont der Regisseur, „deshalb deckt das Tool alle Phasen der Filmproduktion ab.“ In der Preproduction können Videos und Fotos mit Vorschlägen für Cast, Locations und Requisiten hochgeladen werden. Während der Dreharbeiten lassen sich Dailies verwalten und Schnittberichte erstellen. In der Postproduktion

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“La tecnologia crea spazi di libertà per i creativi”: ne è convinto Matthias Lang. Il regista altoatesino ha combinato la sua passione per il cinema con un sorprendente talento di programmatore per sviluppare il software di pianificazione cinematografica Setnet. Con il programma vuole offrire un aiuto concreto nel caos di dati e informazioni che può generarsi durante la produzione di un film. “Fare un film è un processo evolutivo, soggetto a modifiche continue”, spiega Lang. E se le operazioni sul set non vengono gestite in modo efficiente, si possono perdere informazioni e con esse tempo prezioso per le riprese. Matthias Lang ha sviluppato il prototipo della sua app nell’ambito della sua tesi di diploma in tecnica cinematografica alla HFF (Scuola superiore di cinema e televisione) di Monaco, per poi impiegarla per la prima volta durante le riprese di König Laurin (Re Laurino), il suo film di diploma realizzato in Alto Adige nel 2015. “In realtà ho sviluppato Setnet soltanto per esigenze personali. Io e il mio team eravamo, per così dire, i nostri unici clienti”, racconta il regista. Da allora tuttavia la app è stata utilizzata anche da imprese di VFX e in


Sparkling Pictures/Ivan Poletti

Matthias Lang

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Regisseur Matthias Lang verwendete seine Software selbst am Set seines Spielfilms König Laurin (im Bild Lang mit dem Südtiroler Schauspieler Georg Kaser). Il regista Matthias Lang ha utilizzato il suo software sul set di König Laurin, da lui diretto (nella foto Lang con l’attore altoatesino Georg Kaser).

ermöglicht es die App, Schnittfassungen und VFX-Shots Seite an Seite zu vergleichen und Anmerkungen direkt ins Bild zu zeichnen. Und in der Distributionsphase können Presskits (EPKs) und Trailer-DCPs verteilt werden. Bei derart sensiblen Daten ist auch die Sicherheit ein großes Thema. „Die Setnet-Daten werden verschlüsselt in einem mehrfach ausgezeichneten Rechenzentrum in München gespeichert“, erklärt Lang. „Möchte eine Produktionsfirma ihre Daten lieber nicht außer Haus geben, kann sie stattdessen einen Server kaufen und diesen im Produktionsbüro lagern.“ Ab Februar 2018 ist Setnet auf Deutsch, Englisch und Italienisch im Monatsabo erhältlich, sowohl im Browser wie auch als App für Mac, Windows, Tablets und Smartphones. Für die Software erhielt Matthias Lang 2017 das Exist-Stipendium des Deutschen Wirtschaftsministeriums. Christine Harrasser ist Filmjournalistin sowie Drehbuchautorin und Script Consultant.

diverse produzioni cinematografiche. “Con Setnet si possono amministrare e condividere scalette, ordini del giorno, shot list, contatti e tempistiche, in modo da tenere l’intera troupe sempre aggiornata sull’andamento dei lavori”, spiega Lang. Le funzioni essenziali sono disponibili anche offline, permettendone l’utilizzo anche in aree senza connessione internet. “Per me un approccio a 360 gradi è particolarmente importante, ed è per questo che il software copre tutte le fasi della produzione cinematografica”, sottolinea il regista. Nella fase di preproduzione si possono caricare video e foto con suggerimenti relativi a cast, location e arredi. Durante le riprese è possibile gestire il girato giornaliero e creare il bollettino di edizione. Nella fase di postproduzione la app permette di confrontare le copie lavoro e le sequenze VFX, inserendo commenti direttamente nell’immagine. Nella fase di distribuzione infine si dispensano press kit elettronici e DCP dei trailer. Nella gestione di dati così sensibili, la sicurezza è fondamentale: “Setnet memorizza i dati in forma criptata in un data center di Monaco pluripremiato per la sua sicurezza”, prosegue Lang. “Le case di produzione che non vogliano salvare i propri dati esternamente possono invece acquistare un server e installarlo nella propria sede.” A partire da febbraio 2018 Setnet è disponibile in abbonamento mensile in italiano, tedesco e inglese, sia per il browser che in forma di app per Mac, Windows, tablet e smartphone. Per lo sviluppo del software Matthias Lang ha ottenuto nel 2017 la borsa di studio “Exist” assegnata dal ministero dell’Economia tedesco. Christine Harrasser è giornalista cinematografica, sceneggiatrice e script consultant.

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Der lange Weg zur Ziellinie La lunga strada verso il traguardo Im IDM-Stoffentwicklungsprogramm RACCONTI entstand Clemens Aufderklamms Serienprojekt School of Champions, das in einem Skiinternat in Südtirol spielt. È nata all’interno di RACCONTI – programma di IDM per lo sviluppo di sceneggiature – School of Champions di Clemens Aufderklamm: una serie tv ambientata in un collegio sportivo in Alto Adige.

Was bedeutet es, der Beste zu sein? Welchen Preis musst du dafür zahlen? Kannst du erfolgreich und zugleich glücklich sein? Der faszinierenden, aber auch der dunklen Seite hinter dem Leistungssport geht Clemens Aufderklamm in seinem Serienprojekt School of Champions nach. Vier junge Protagonisten, zwei Jungen und zwei Mädchen im Alter zwischen 15 und 18 Jahren, allesamt hoffnungsvolle Skitalente, kommen auf ein Elite-Sportinternat nach Südtirol, eine Kaderschmiede für die Ski-Champions der Zukunft. Hier herrschen strenge Regeln. Bereits in der ersten Woche, der „Week of Hell“, wird ausgesiebt. Der Druck ist hoch, nicht nur für die Schüler, auch für die Trainer und die Eltern. Das Pilotbuch ist geschrieben, die erste Staffel mit acht Folgen à 45 Minuten ausskizziert. Ihren Anfang fand die Serie School of Champions im Script Lab RACCONTI #2 der Südtiroler Filmförderung im Jahr 2013. Auf die Idee zum Stoff war Clemens Aufderklamm durch Gespräche mit seinem Bruder über dessen Arbeit als

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Cosa significa essere il migliore? Che prezzo si paga per diventarlo? È possibile coniugare successo e felicità? Il progetto per la serie tv School of Champions, sviluppato da Clemens Aufderklamm, indaga il lato affascinante ma allo stesso tempo oscuro dello sport agonistico. I quattro protagonisti, due ragazzi e due ragazze tra i 15 e i 18 anni, sono tutti giovani promesse dello sci giunte in Alto Adige per frequentare un collegio d’élite che sforna i campioni di domani. Nell’istituto vigono regole ferree: la selezione ha inizio già durante la prima settimana, la cosiddetta “week of hell”, e a essere sotto pressione non sono soltanto gli allievi ma anche i loro genitori e gli allenatori. La sceneggiatura dell’episodio pilota è pronta, la prima stagione di otto puntate da 45 minuti è già delineata. School of Champions ha preso forma nel 2013, durante lo Script Lab RACCONTI #2 di IDM Film Fund & Commission. L’idea era nata dalle conversazioni avute da Clemens Aufderklamm con il fratello,


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Catpics

Spannung im Skigymnasium: Konzeptbild und Charakterskizzen der jugendlichen Protagonisten Emily, Andrea, Daniela und Nikki aus der Serienentwicklung von School of Champions. Suspense al liceo sportivo: una foto concettuale e i profili dei giovani protagonisti Emily, Andrea, Daniela e Nikki, creati in fase di sviluppo della serie School of Champions.

Sportpsychologe gekommen; mit einem dreiseitigen Pitch bewarb er sich bei RACCONTI. Der 48-jährige Österreicher, der mit seiner Familie in Berlin wohnt, genoss eine Drehbuchausbildung in den USA. Zu seinen bisherigen Arbeiten zählen das Drehbuch zum Kinofilm Der stille Berg (2014) von Ernst Gossner sowie Dialogbücher für Vorabendserien wie Gute Zeiten, schlechte Zeiten, Verbotene Liebe oder Verliebt in Berlin. School of Champions ist sein erster eigener Serienstoff. Über seine Erfahrung bei RACCONTI sagt er: „Das RACCONTI Script Lab war eines der besten, in denen ich je war.“ Sein kreatives Schaffen begleiteten dort die renommierten Script Consultants Tom Schlesinger, Daniel Speck und Giacomo Durzi. In der darauffolgenden RACCONTI-Edition führte IDM das Modell der sogenannten Writers’ Rooms ein. Auch für School of Champions soll es, sobald die Produktion startet, einen Writers’ Room mit Aufderklamm als Headautor geben. Nach einer kleinen Odyssee hat Aufderklamm auch eine Produzentin gefunden: »

psicologo dello sport, sulle esperienze professionali di quest’ultimo e di qui la decisione di candidarsi a RACCONTI con un pitch di tre pagine. Aufderklamm, 48 anni, austriaco, che vive a Berlino con la famiglia, ha studiato sceneggiatura negli Stati Uniti. A oggi, tra i suoi progetti ci sono il lungometraggio La montagna silenziosa (2014) di Ernst Gossner e diverse soap preserali tedesche. School of Champions è il primo soggetto di fiction televisiva per Aufderklamm, che definisce RACCONTI “una delle migliori iniziative di questo tipo a cui abbia partecipato”. Durante lo Script Lab, Aufderklamm è stato affiancato da Tom Schlesinger, Daniel Speck e Giacomo Durzi, tutti e tre rinomati script consultant. Il modello della writers’ room, introdotto da IDM nell’edizione successiva di RACCONTI, sarà utilizzato anche per School of Champions, una volta avviata la produzione. Con Aufderklamm nel ruolo di head writer. A conclusione di una piccola odissea, lo sceneggiatore ha trovato anche una »

Ich war sofort begeistert vom Setting und den Figuren. Produzentin Sarah Born (Catpics)

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RACCONTI: GLI EFFETTI SUL LUNGO PERIODO

Seit 2012 existiert das Stoffentwicklungsprogramm RACCONTI für Drehbuchautoren aus dem deutschen und italienischen Sprachraum, ausgeführt von der Südtiroler Filmförderung IDM. Koordinatorin des Projekts und Concept & Creative Advisor ist die Münchner Dramaturgin und Autorin Sandra Buchta. „RACCONTI dient als Sprungbrett“, stellt sie stolz fest. „Viele unserer Autoren sind gut im Seriengeschäft unterwegs, schreiben an Serien oder sind in Writers’ Rooms beschäftigt.“ Das liegt unter anderem am RACCONTI Alumni-Netzwerk, das regelmäßige Treffen veranstaltet. „Das Besondere am Programm“, hebt auch Clemens Aufderklamm hervor, „ist, dass es mittlerweile ein Netz aus Autoren und Produzenten ist, die in Südtirol Geschichten erzählen wollen. Das ist nach meiner Erfahrung einmalig.“ Die Liste der daraus resultierten fruchtbaren Zusammenarbeiten, die Sandra Buchta zu vermelden hat, ist lang: Eine kreative Partnerschaft entstand aus RACCONTI #2 zwischen dem italienischen Autor Paolo Girelli und Marcus Roth von der Münchner Produktionsfirma TV 60 mit zwei anhängigen Projekten. Ein Thriller-Kinofilm wird nächstes Jahr gedreht und sie entwickeln eine TV-Serie für den internationalen Markt. Der deutsche Autor Klaus Wolfertstetter war Staffwriter im Writers’ Room von RACCONTI #3 und fungiert nun erstmals als Headautor eines Teams mit fünf weiteren Autoren. Bei der

RACCONTI Script Lab, il programma per lo sviluppo di sceneggiature nato nel 2012, è rivolto a sceneggiatori provenienti dall’area linguistica italiana e tedesca ed è organizzato da IDM Film Fund & Commission. Coordinatrice e Concept & Creative Advisor del progetto è Sandra Buchta, sceneggiatrice di Monaco. “RACCONTI è un trampolino di lancio”, afferma con orgoglio. “Molti dei nostri autori si sono ormai affermati nel settore delle serie tv, scrivono sceneggiature o sono attivi nell’ambito di diverse writers’ rooms.” Uno dei motivi del successo è il network Alumni, che organizza incontri tra i partecipanti alle diverse edizioni di RACCONTI: “Ciò che rende il programma speciale”, sottolinea anche Clemens Aufderklamm, “è il fatto che sia diventato una rete di autori e produttori che vogliono narrare storie in Alto Adige. È un’iniziativa davvero unica”. La lista delle cooperazioni fruttuose nate da questo bacino è lunga: RACCONTI #2 ha segnato l’avvio della collaborazione creativa tra l’autore italiano Paolo Girelli e Marcus Roth della casa di produzione TV 60 di Monaco, con due progetti attualmente in corso: un thriller per il grande schermo, le cui riprese sono previste per l’anno prossimo, e una serie tv in fase di sviluppo per il mercato internazionale. L’autore tedesco Klaus Wolferstetter, già staff writer della writers’ room di RACCONTI #3, ricopre ora per la prima volta il ruolo di head writer di un team di sei autori. La serie è un adattamento per

IDM/Tiberio Sorvillo

RACCONTI: DIE LANGZEITEFFEKTE

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Serie handelt es sich um die deutsche Adaption der israelischen Serie Milk and Honey für den Sender VOX, produziert von der Talpa Germany. Drehbeginn der Dramedy mit zehn Folgen à 45 Minuten ist für April 2018 geplant. Es ist die zweite fiktionale Eigenproduktion des Senders nach Club der roten Bänder. Des Weiteren berichtet Sandra Buchta von einer deutsch-italienischen Koproduktion: „Die Produktionsfirmen, die in RACCONTI #4 und #5 unsere Partner waren – die deutsche Letterbox und die italienische Palomar –, entwickeln gemeinsam eine romantische Komödie.“ Drehbuchautor Roberto Gagnor war Teilnehmer im Writers’ Room von Letterbox in RACCONTI #5 und ergriff dort die Gelegenheit, seine Idee für die Komödie mit Südtirolbezug zu pitchen. „Das ist ein Projekt, das es ohne RACCONTI so nicht gäbe“, meint Buchta. „Alle Beteiligten kamen aus dem Programm und der Südtirolbezug hat sicherlich auch mit der Umgebung des Workshops zu tun.“ Auf ähnliche Weise knüpfte Autor Andrea Leanza den Kontakt zu Sky Italia durch seine Teilnahme als Staffwriter an RACCONTI #3 und arbeitet derzeit für eine internationale TV-Serie für Fabula Pictures und Sky Italia mit dem Arbeitstitel Dragons. Nach wie vor entwickelt Letterbox mit Realfilm die in Südtirol angesiedelte Serie Back in Time aus RACCONTI #5 für Sat.1, mit Juliana Lima Dehne als Headautorin. „Serienprojekte brauchen immer lange in der Entwicklung. Doch wir haben einiges auf den Weg gebracht“, stellt Sandra Buchta fest.

l’emittente VOX della serie israeliana Milk and Honey ed è prodotta dalla Talpa Germany. L’inizio delle riprese della dramedy di dieci puntate da 45 minuti è previsto per aprile 2018. Per l’emittente si tratta della seconda fiction prodotta in proprio, dopo la versione tedesca di Braccialetti rossi. Sandra Buchta annuncia anche un’altra coproduzione italo-tedesca: “Le case di produzione che sono state nostre partner durante RACCONTI #4 e #5 – l’italiana Palomar e la tedesca Letterbox – stanno sviluppando una commedia romantica”. Lo sceneggiatore Roberto Gagnor ha partecipato alla writers’ room della Letterbox durante RACCONTI #5 e ha avuto così l’opportunità di presentare la sua idea per una commedia ambientata in Alto Adige. “Un progetto di questo tipo non sarebbe pensabile senza RACCONTI. Tutti i professionisti coinvolti avevano partecipato al programma e i riferimenti all’Alto Adige sono senza dubbio dovuti anche al contesto in cui si è svolto il workshop”, spiega la Buchta. Analogamente, l’autore Andrea Leanza è entrato in contatto con Sky Italia attraverso la sua partecipazione a RACCONTI #3 nel ruolo di staff writer. Leanza fa ora parte del team impegnato nella realizzazione di una fiction internazionale per Fabula Pictures e Sky Italia, dal titolo provvisorio Dragons. La Letterbox prosegue inoltre, insieme alla Realfilm, lo sviluppo per l’emittente tedesca Sat.1 di Back in Time, serie ambientata in Alto Adige e nata durante RACCONTI #5, con la head writer Juliana Lima Dehne. “Certo, i progetti di fiction televisiva hanno sempre una fase di sviluppo molto lunga. Ma abbiamo fatto tanta strada”, afferma Sandra Buchta.

RACCONTI wird auch weiterhin Drehbuchautoren fördern und die Möglichkeit zum Austausch im Netzwerk schaffen. Die sechste RACCONTI-Edition stand 2017 unter der Prämisse „TV of Tomorrow“, erstmals wurde ein crossmedialer Ansatz mit interaktiven Elementen entwickelt. Dieses Jahr geht das Programm in die siebte Edition. racconti.idm-suedtirol.com

RACCONTI sosterrà anche in futuro gli sceneggiatori e continuerà a creare opportunità di scambio attraverso la propria rete. L’edizione di RACCONTI #6, svoltasi nel 2017 all’insegna del motto “TV of Tomorrow”, ha sviluppato per la prima volta un approccio crossmediale con elementi interattivi. Quest’anno si terrà la settima edizione dello Script Lab. racconti.idm-suedtirol.com

Unter dem Motto „TV of Tomorrow“ arbeiteten Autoren im IDM Script Lab 2017 an Serienkonzepten. Im Bild: die Teilnehmer von RACCONTI #6 beim ersten Workshop in Südtirol. Gli autori dello Script Lab 2017 di IDM hanno sviluppato soggetti per serie tv all’insegna del motto “TV of Tomorrow”. Nella foto: i partecipanti a RACCONTI #6 durante il primo workshop in Alto Adige.

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Sarah Born, produttrice (Catpics)

IDM/Andreas Grieger

“Local content” per l’area alpina Con una produttrice al suo fianco e dopo aver ottenuto un finanziamento allo sviluppo da IDM, Aufderklamm ha iniziato intense ricerche che l’hanno portato a visitare diversi licei sciistici e a intervistare atleti di successo. Un ulteriore script consulting da parte di Nicola Lusuardi gli ha permesso di affinare il soggetto: “La serie è diventata più adulta, più dark”. La prima versione era una fiction per ragazzi, incentrata sul passaggio all’età adulta, sui pericoli e l’azione degli sport invernali. Gli allievi della scuola provenivano da tutto il mondo e come lingua scolastica era stato scelto l’inglese. “In base a diversi suggerimenti, ne abbiamo modificato l’impostazione per adeguare il soggetto alla forte richiesta di local content”, spiega Aufderklamm. La scuola ora si trova in Alto Adige, gli allievi sono “figli delle Alpi” italiani, austriaci, tedeschi e svizzeri. “Ci rivolgiamo a un pubblico giovane, che parte dai 15 anni ma siamo sicuri che la serie conquisterà anche genitori e nonni”, spiega Sarah Born. “Due emittenti dell’area linguistica tedesca hanno già segnalato il loro interesse ma naturalmente School of Champions può risultare interessante anche per le piattaforme globali. Stiamo valutando diverse opzioni”, aggiunge la produttrice, secondo la quale sarebbe ideale il coinvolgimento di emittenti dei tre Paesi germanofoni più l’Alto Adige: in questo modo il progetto vedrebbe la partecipazione di quattro grandi nazioni sciistiche. “Di fatto, senza un ulteriore sostegno da parte delle regioni, il progetto risulta essere di difficile realizzazione”, aggiunge la Born. 170.000 euro di budget provengono da IDM, da MEDIA Desk Suisse (misure compensative MEDIA), dal Cantone dei Grigioni e dal

Sono subito rimasta entusiasta dell’ambientazione e dei personaggi.

Maya Wipf & Daniele Kaehr

„Local Content“ für den Alpenraum Mit einer Produzentin an Bord und Entwicklungsförderung von IDM in der Tasche recherchierte Aufderklamm intensiv in Skigymnasien und interviewte Spitzensportler. Ein weiteres Script Consulting von Nicola Lusuardi ließ das Thema für ihn klarer werden: „Die Serie ist erwachsener und auch dunkler geworden.“ In der frühen Version war es eine international angelegte Teenie-Serie mit einem stark betonten Coming-of-Age-Ansatz, gepaart mit der Exotik, Gefahr und Action des Wintersports. Die Schüler kamen aus der ganzen Welt, Schulsprache war Englisch. „Doch nach diversem Feedback haben wir die Ausrichtung geändert“, erklärt Aufderklamm. Ihm wurde geraten, das Drehbuch an die aktuell starke Nachfrage nach „Local Content“ anzupassen. Die Schule ist nun in Südtirol angesiedelt, die Athleten sind „Alpenkinder“ aus Österreich, Deutschland, Italien und der Schweiz. „Wir richten uns an ein junges Publikum ab 15. Doch die Serie wird auch die Eltern und Großeltern vor den Bildschirm holen“, erklärt Sarah Born. „Zwei Sender aus dem deutschsprachigen Raum haben ihr Interesse bekundet, aber School of Champions kann natürlich auch für globale Plattformen interessant sein. Wir sind dabei, verschiedene Optionen zu prüfen“, so die Produzentin. Wünschenswert wäre für sie eine Beteiligung von Sendern der drei deutschsprachigen Länder sowie Südtirol. So wären vier große Skinationen vereint. „Ohne eine zusätzliche Unterstützung der Regionen wird das Projekt aber kaum zu stemmen sein“, meint Born. 170.000 Euro des Budgets kommen von IDM Südtirol, MEDIA Desk Suisse (MEDIAErsatzmaßnahmen), aus Graubünden und vom Schweizer Förderprogramm Succès Passage Antenne.

produttrice: Sarah Born della casa svizzera Catpics, tra i cui fondatori c’è il premio Oscar Xavier Koller. La Born era già da tempo alla ricerca di un soggetto per una serie tv e quando School of Champions è arrivato sulla sua scrivania, è scoccata subito la scintilla. “Sono rimasta entusiasta dell’ambientazione e dei personaggi e devo anche ammettere di avere un debole per le serie del genere ‘coming of age’. Ho pensato subito che, contrariamente all’opinione comune, lo sport possa essere un elemento vincente in una fiction televisiva”, afferma.

Catpics/Shai Levy

Sarah Born von der Schweizer Produktionsfirma Catpics, die vom Oscarpreisträger Xavier Koller mitbegründet wurde. Born war schon seit Längerem auf der Suche nach einem Serienstoff. Als School of Champions auf ihrem Tisch lag, sprang der Funke über. „Ich war begeistert von dem Setting und den Figuren“, sagt sie. „Zudem habe ich eine Schwäche für Coming-of-Age-Serien. Ich konnte mir gleich vorstellen, dass Sport – entgegen allen Behauptungen – in einer Serie sehr wohl funktionieren kann.“

Ehrgeiziges Trio für ambitioniertes Serienprojekt: v. o. Drehbuchautor Clemens Aufderklamm, Regisseur Christian Keller (Gloria) und Produzentin Sarah Born. Un terzetto ambizioso per il progetto di una serie di qualità: dall’alto lo sceneggiatore Clemens Aufderklamm, il regista Christian Keller (Gloria) e la produttrice Sarah Born.


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„Mit an Bord haben wir eine wunderbare Regie“, so Born. Es ist der junge schweizerisch-österreichische Regisseur Christian Keller, der als Newcomer im Filmgeschäft für sein Erstlingswerk Gloria (2015) über die mexikanische Pop-Ikone Gloria Trevi den Produzenten Barrie M. Osborne (Der Herr der Ringe) gewinnen konnte. Für seinen fünf Millionen Euro teuren Film hat er zehn Jahre lang gekämpft. Sein Durchhaltevermögen wurde belohnt, Gloria landete einen Filmhit in Mexiko und gewann fünf Ariels. Parallelen sieht Sarah Born in den Themen seines Films und Aufderklamms School of Champions: Die Protagonisten haben den Willen zum Erfolg – wie auch der Autor, die Produzentin und der Regisseur. Birgit Schweitzer ist Filmjournalistin und Reporterin sowie ausgebildete Drehbuchautorin und Script Consultant.

programma di finanziamento svizzero Succès Passage Antenne. “Per questo progetto possiamo contare su una regia straordinaria”, dice Sarah Born. La serie verrà infatti diretta da Christian Keller, giovane regista austro-svizzero che per la sua opera prima Gloria (2015), dedicata all’icona pop messicana Gloria Trevi, ha ottenuto il sostegno del produttore Barrie M. Osborne (Il signore degli anelli). Per realizzare il film, dal budget complessivo di cinque milioni di euro, Keller ha dovuto combattere per dieci anni. La sua tenacia è stata premiata: Gloria ha ottenuto un enorme successo in Messico e si è aggiudicato cinque Ariel. Per Sarah Born sussistono analogie tra il film di Keller e School of Champions di Aufderklamm, prima tra tutte la determinazione dei protagonisti a raggiungere il successo. Una determinazione comune anche ad autore, produttrice e regista. Birgit Schweitzer, reporter e giornalista cinematografica, ha una formazione da sceneggiatrice e script consultant.


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30 Jahre ZeLIG: die Dokuschmiede 30 anni di ZeLIG, fucina del documentario Die Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und neue Medien in Bozen feiert 2018 ihren 30. Geburtstag. Dabei blickt sie in die Zukunft – und auf neue mediale Ausdrucksformen. Nel 2018 la Scuola di documentario, tv e nuovi media di Bolzano celebra il suo 30° compleanno, guardando al futuro e ai nuovi linguaggi della comunicazione.

Innovativ, multikulturell und auf Augenhöhe mit der Branche: So lässt sich die Schule für Dokumentarfilm, Fernsehen und neue Medien ZeLIG in Bozen nach drei Jahrzehnten Tätigkeit beschreiben. In diesen 30 Jahren sah sich die Schule einem mehrsprachigen, immer wandelbareren Markt gegenüber. „Es waren 30 Jahre, in denen sich die Welt der audiovisuellen Medien enorm verändert hat“, meint Heidi Gronauer, Leiterin der Dokumentarfilmschule. „Hier in Südtirol hat sich ein solider Filmsektor gebildet und unsere Schule ist zum internationalen Bezugspunkt für den Dokumentarfilm geworden, zu einem wichtigen Brutkasten für zeitgenössische audiovisuelle Experimente“, so die ZeLIG-Leiterin. Um das Jubiläum gebührend zu feiern, beherbergt Bozen, die Heimatstadt der ZeLIG, mit Unterstützung von IDM vom 26. bis zum 29. April 2018 das nächste Teaching Documentary Symposium. An der internationalen Tagung des GEECT, des Europäischen Verbandes der Filmschulen, nehmen 80 Referenten aus aller Welt teil. Zentrale Themen sind „die neuen Herausforderungen der Filmausbildung: neue Medien und virtuelle Realität, interaktives Storytelling, partizipative Formen des dokumentarischen

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Innovazione, interculturalità e sinergia con il mercato: ZeLIG, polo di formazione sul documentario, festeggia i suoi primi 30 anni nel segno di un ininterrotto raffronto con un mercato in costante evoluzione, multilingue e sempre più fluido. 30 anni, commenta la direttrice della Scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano Heidi Gronauer, in cui “il mondo degli audiovisivi ha subito grandissimi cambiamenti, qui in Alto Adige si è creato un solido distretto cinematografico e la nostra scuola è diventata punto di riferimento internazionale per il cinema documentario, il principale terreno di ibridazione e sperimentazione audiovisiva contemporanea”. Per festeggiare l’importante anniversario, la ZeLIG ha candidato Bolzano a ospitare dal 26 al 29 aprile 2018 il prossimo Teaching Documentary Symposium, convegno internazionale (sostenuto da IDM e Città di Bolzano) della GEECT, l’associazione europea delle scuole di cinema, a cui prenderanno parte 80 relatori da tutto il mondo. Tema centrale, “le nuove frontiere della formazione audiovisiva, tra new media e realtà virtuale, storytelling interattivo, forme partecipative della creazione


ZeLIG

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Eine Dokumentarfilmschule, die auf soziale Themen spezialisiert ist: Dreharbeiten in Ecuador für den ZeLIG-Diplomfilm Dusk Chorus (großes Bild), Studierende beim Kameraseminar mit Kurt Moser 2017 (l.), Direktorin Heidi Gronauer (M.), eine Szene aus dem Diplomfilm Hidden Photos (r.) La ZeLIG, una scuola di documentario specializzata in tematiche sociali: riprese in Ecuador del film di diploma Dusk Chorus (foto grande), studenti durante il seminario con il cameraman Kurt Moser (a sin.), la direttrice Heidi Gronauer (al centro) e una scena del film di diploma Hidden Photos (a destra).

Schaffens und User Journeys für transmediale Projekte, bis hin zu neuen Playern in der Finanzierung wie Amazon und Netflix“, wie Gronauer beschreibt. Die Tagung soll dazu beitragen, das Ausbildungsprogramm im Hinblick auf die Erfordernisse des Marktes zu prüfen – im Einklang mit dem Bildungsauftrag der ZeLIG. „Aber wir wollen dabei auch feststellen, wo die Schule in puncto Innovationsgrad steht – und wie Südtirol als Filmstandort wahrgenommen wird“, erklärt die Leiterin. 600 Absolventen und soziales Engagement Auch vom 16. bis zum 22. Juli öffnet die ZeLIG-Schule ihre Türen: Im Rahmen des Projekts MEDIA ESoDoc – European Social Documentary halten hier namhafte Vertreter des Dokumentarfilms, der neuen Medien und von Nichtregierungsorganisationen Vorträge. Das Projekt entstand aus dem Bedürfnis, alternative Formen der Kommunikation über soziale Themen und über die Tätigkeit von NGOs und Non-Profit-Organisationen zu entwickeln. Den Höhepunkt der Veranstaltungen rund um den 30. Geburtstag der Schule bildet am 4. Oktober das ZeLIG Pitching Event: Die

documentaristica, user journey per progetti transmediali e nuovi finanziatori, da Netflix ad Amazon”. Un altro modo per misurare il terreno fertile della formazione con le istanze del mercato, in linea con la mission della ZeLIG, “ma anche per testare il grado di innovazione della scuola e il posizionamento dell’Alto Adige come territorio audiovisivo”, come spiega la direttrice. 600 diplomati e un forte impegno nel sociale Dal 16 al 22 luglio, ZeLIG aprirà ancora le sue porte al pubblico per proporre gli interventi dei maggiori esponenti del mondo del documentario, dei nuovi media e delle organizzazioni non governative nell’ambito del progetto MEDIA ESoDoc – European Social Documentary, nato dall’esigenza di una comunicazione alternativa a partire dalla variegata realtà delle ONG e ONP sui temi del sociale. Le iniziative per i 30 anni della scuola culmineranno poi, il 4 ottobre, nello ZeLIG Pitching Event con la presentazione dei progetti di diploma a una platea di professionisti dell’audiovisivo. “Dal 1988 a oggi”, sottolinea Heidi Gronauer, “ZeLIG ha

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Riccardo Ghilardi

HOCHKARÄTIGE ABSOLVENTENRIEGE I DOCUMENTARISTI “CRESCIUTI” ALLA ZELIG

Simon Perathoner

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Die 30-jährige Erfolgsgeschichte der Bozner Dokumentarfilmschule lässt sich auch anhand der beruflichen Werdegänge ihrer Absolventen nachzeichnen. Zu den „Ehemaligen“ zählt etwa Milena Holzknecht (linkes Bild), die ihren Abschluss im Bereich Filmschnitt machte und sich auf Sport- und Abenteuerdokus spezialisierte. Heute ist sie Cutterin der Filme von Reinhold Messner und unterrichtet selbst an der ZeLIG. „Bei ihrem Abschluss kennen die Absolventen den Markt bereits gut“, sagt sie, „weil sie von Dozenten ausgebildet werden, die selbst weiterhin in der Branche arbeiten. Und da diese aus aller Welt kommen, bringen sie verschiedenste Sichtweisen mit.“ Die ZeLIG ist nicht nur eine Schmiede für ausgezeichnete Dokumentarfilmer – darunter zum Beispiel Regisseur Andreas Pichler (Das Venedig Prinzip, Das System Milch) –, sondern bringt auch Filmemacher hervor, die den Schritt hin zum Spielfilm wagen, wie die Drehbuchautorin und Regisseurin Caterina Carone (Fräulein). Auch Valentina Zucco Pedicini (rechtes Bild) machte ihren Abschluss an der Bozner Schule, und zwar 2010 in Regie. Ihr erster Film nach dem Diplom, Dal profondo (From the Depths), wurde beim Filmfestival Rom als beste Doku ausgezeichnet und war 2014 für die Filmpreise David di Donatello und Nastro d’Argento nominiert. „Qualität, Internationalität und ein starkes Netzwerk“ – das sind die Vorzüge der ZeLIG, so Pedicini, die 2017 für Fandango Dove cadono le ombre drehte und nun an zwei weiteren Projekten arbeitet. „Aber fragen Sie mich bitte nicht, ob Doku oder Spielfilm. Ich glaube nicht an diese Unterscheidung. Im Herzen bin ich immer Dokumentarfilmerin.“

A raccontare la storia trentennale dei successi della Scuola di cinema di Bolzano ci sono anche le biografie professionali dei suoi diplomati. Tra gli ex alunni troviamo Milena Holzknecht (foto a sin.), diplomata in montaggio, che si è ritagliata una nicchia specializzandosi nei documentari sportivi e d’avventura. Montatrice dei film di Reinhold Messner, oggi lei stessa insegna alla ZeLIG. “I ragazzi che escono dalla scuola conoscono le dinamiche del mercato”, racconta, “perché sono formati da docenti che lavorano. E il fatto che provengano da tutto il mondo apre a visioni e prospettive diverse.” E se la scuola è una fucina di ottimi documentaristi – tra loro ad esempio il regista Andreas Pichler (Teorema Venezia, Das System Milch) – c’è anche chi, come la sceneggiatrice-regista Caterina Carone (Fräulein) ha compiuto il passo verso i lungometraggi di finzione. Si è diplomata alla ZeLIG – in regia, nel 2010 – anche Valentina Zucco Pedicini (foto a destra), vincitrice del Festival di Roma con il suo primo doc post-diploma, Dal profondo, candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2014. “Serietà, internazionalità e costruzione di una rete” – questi i punti di forza della scuola secondo Pedicini, che nel 2017 ha diretto per Fandango Dove cadono le ombre e ha in cantiere altri due progetti: “Ma non chiedetemi se doc o fiction, non credo in questa distinzione. Sono una documentarista di pancia e di cuore”.

Absolventen präsentieren vor Filmschaffenden und Branchenvertretern ihre Diplomfilmprojekte. „Von 1988 bis heute hat die ZeLIG über 600 Studierende aus aller Welt ausgebildet“, berichtet Heidi Gronauer. Bei der Eingliederung der Absolventen in den Arbeitsmarkt kann die Schule beachtliche Erfolge vorweisen: „Über 90 Prozent der Absolventen arbeiten heute in der Filmbranche“, so die Direktorin, „die Diplomfilme werden regelmäßig auf Festivals gezeigt und gewinnen Preise. Vielfach werden sie auch im Kino ausgewertet – und tragen so dazu bei, Debatten über Themen wie Umweltschutz und Menschenrechte anzustoßen“.

formato più di 600 studenti provenienti da tutto il mondo.” Significativi i risultati dell’inserimento sul mercato: “Oltre il 90% dei diplomati lavora nel settore, i film di diploma circolano nei festival e vincono premi, in molti casi escono in sala e contribuiscono a muovere discussioni intorno a tematiche ambientali e di diritti umani”.

Chiara Gelato ist Film-, Kultur- und Medienjournalistin, Chefredakteurin der Zeitschrift Cinema e Storia und betreut Tagungen zu Filmthemen.

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Chiara Gelato è giornalista di cinema, cultura e spettacolo, direttore responsabile di Cinema e Storia e curatrice di convegni cinematografici.


Bolzano Film Festival Bozen

FEATURE

Ein Festival als Treffpunkt für Nord und Süd: Das Team des Films Amelie rennt auf dem 31. Bolzano Film Festival Bozen im April 2017. Un festival al crocevia tra Nord e Sud: il team di Mountain Miracle alla 31a edizione del Bolzano Film Festival Bozen nell’aprile del 2017.

Ein Hauch von Glamour Un tocco di glamour Das Bolzano Film Festival Bozen widmet Filmschaffenden 2018 noch mehr Raum. Unter den Neuheiten dieses Jahres: ein Schwerpunkt zur Filmmusik. Nel 2018 cresce lo spazio dedicato da Bolzano Film Festival Bozen al “fare cinema”. E tra le novità di quest’anno c’è un focus sulle colonne sonore. Grenzen sind manchmal dazu da, um aufzuzeigen, was jenseits von ihnen liegt. Als das Bolzano Film Festival Bozen vor mehr als 30 Jahren entstand, sollte es Produzenten und Verleiher nördlich des Brenners darauf aufmerksam machen, dass es in Südtirol ein Publikum für den Neuen Deutschen Film gab – in Originalsprache. Mit der Zeit ist es darüber hinausgewachsen und hat sich als Ort für Begegnungen zwischen Nord und Süd etabliert, wo verschiedene Kulturen über das Kino ins Gespräch kommen. Bei den Vorbereitungen zur 32. Ausgabe (10.–15. April 2018) schweift der Blick wieder über die Grenzen hinweg: etwa nach

Forse i confini esistono per indicare l’altrove. Certamente il Bolzano Film Festival Bozen, nato più di 30 anni fa per segnalare a produttori e distributori a nord del Brennero l’esistenza di un pubblico desideroso di vedere in lingua originale il nuovo cinema tedesco, ha affinato la propensione a guardare oltre, promuovendosi, nel tempo, come occasione d’incontro tra nord e sud, luogo in cui, attraverso il cinema, possano dialogare culture diverse. Nella preparazione della 32a edizione (10-15 aprile 2018), lo sguardo si spinge nuovamente “oltre”: ad esempio in Lituania,

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Bolzano Film Festival Bozen

PANORAMA

Wo sich die Filmbranche trifft: v. l. Schauspieler Georg Kaser und Anton Algrang, Irene Ammaturo (IDM), Regisseur Ronny Trocker, Produzenten Philipp Moravetz, Paul Zischler und Susanne Mann, Kameramann Klemens Hufnagl und Cutterin Julia Drack beim Festival 2017. Appuntamento fisso per il settore: da sin. gli attori Georg Kaser e Anton Algrang, Irene Ammaturo (IDM), il regista Ronny Trocker, i produttori Philipp Moravetz, Paul Zischler e Susanne Mann, il DoP Klemens Hufnagl e la montatrice Julia Drack al festival 2017.

Litauen, diesjähriges Gastland der Reihe „Focus Europa“. Das Festival hat eine Delegation litauischer Filmemacher eingeladen und präsentiert die Reihe in Zusammenarbeit mit dem Lithuanian Film Centre aus Vilnius. Warum Litauen? „Es ist ein kleines, fernes Land, das meiner Ansicht nach große Neugierde weckt“, so die Leiterin des Festivals, Helene Christanell. Nicht nur geografisch, sondern auch thematisch weitet das Festival in diesem Jahr seinen Blickwinkel und beschäftigt sich erstmals näher mit der Filmmusik. Im Rahmen eines Projekts in Zusammenarbeit mit dem Bozner Konservatorium Claudio Monteverdi arbeiten Musikstudenten – betreut vom schwedischen Komponisten Johan Ramström – an der Vertonung von vier Kurzfilmen. Auf dem Festival werden die Filme, ausgewählt von Vertretern der Südtiroler Filmförderung IDM, des Konservatoriums und des BFFB, anschließend vorgestellt. „Die Idee dazu”, so Christanell, „entstand im Vorjahr, als wir auf der Suche nach der Musik für den Eröffnungstrailer des Festivals waren und einen Wettbewerb unter den Studenten des Konservatoriums ausgeschrieben haben.“ Fokus auf junge Filmschaffende und die lokale Branche Die Partnerschaft zwischen dem Festival und IDM zieht sich auch durch andere Initiativen wie zum Beispiel die Filmreihe „Made in Südtirol“. „Darin zeigen wir jene Filme, die mit Unterstützung der Südtiroler Filmförderung hier in der Region gedreht wurden – also eine Art Jahresbilanz des hiesigen Filmschaffens, die dem lokalen Publikum präsentiert wird“, unterstreicht die Festivalleiterin. Das Bozner Publikum sieht im April auch die Kurzfilme, die im Rahmen von RACCONTI Local Plus gedreht wurden. Dabei handelt es sich um ein Programm für lokale Filmschaffende von IDM in Zusammenarbeit mit den Kulturabteilungen der Autonomen Provinz Bozen. Auf die Leinwand kommen die Projekte der drei teilnehmenden Teams aus je einem Produzenten und einem Regisseur/Drehbuchautor: Angst von Daniel Andrew Wunderer (Drehbuch und Regie) und Verena Ranzi (Produktion); Stato di Gloria von Matteo Vegetti (Drehbuch und Regie) und Sarah Trevisiol (Produktion); und schließlich Der Wolf von Benjamin Thum

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che quest’anno è Paese ospite di Focus Europa. Il festival ha invitato una delegazione di cineasti lituani e presenta una rassegna in collaborazione con il Lithuanian Film Centre di Vilnius. Come mai questo Paese? “È una realtà piccola, lontana, verso cui credo ci sia molta curiosità”, afferma la direttrice del festival, Helene Christanell. Sempre parlando di nuovi sbocchi, quest’anno il festival esplora anche il campo musicale: la collaborazione con il Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano ha generato un progetto dedicato alla musica per i film. Seguiti dal compositore svedese Johan Ramström, gli studenti del Conservatorio sono al lavoro sulle musiche per quattro cortometraggi da presentare al festival, selezionati da rappresentanti di IDM Film Fund & Commission, Conservatorio e BFFB. “L’idea”, racconta Christanell, “è nata lo scorso anno, quando, per trovare la musica del trailer d’apertura del festival, abbiamo lanciato un concorso tra gli allievi del Conservatorio”. Attenzione alla creatività giovane e all’industria locale La partnership tra il festival e IDM si ripropone in altre iniziative come quella intitolata Made in Alto Adige, “una vetrina dei film girati in provincia con il supporto della Film Commission altoatesina, che diventa una sorta di bilancio annuale, presentato alla comunità locale, di quel che accade sul territorio”, sottolinea Christanell. Al pubblico bolzanino vengono presentati in aprile anche i cortometraggi sviluppati nel corso della prima edizione del programma RACCONTI Local Plus, realizzato in collaborazione con le ripartizioni Cultura della Provincia autonoma di Bolzano e dedicato ai filmmaker locali. Tre i progetti che vedono la luce sul grande schermo, presentati da team composti da un produttore e un regista/sceneggiatore: Angst di Daniel Andrew Wunderer (sceneggiatura e regia) e Verena Ranzi (produzione); Stato di Gloria di Matteo Vegetti (sceneggiatura e regia) e Sarah Trevisiol (produzione); e infine Der Wolf di Benjamin Thum (sceneggiatura e regia) e Martin Reifer (produzione). Grazie all’iniziativa, le tre


Martin Reifer

Konkrete Nachwuchsförderung: FINAL-TOUCH-Teilnehmer Andreas Wolff nimmt beim Festival 2017 den ARRI Media Post-Production Prize für The Poetess (Arbeitstitel Behind the Veil) entgegen; der Kurzfilm Der Wolf von Benjamin Thum und Martin Reifer (im Bild die Dreharbeiten) wurde für RACCONTI Local Plus ausgewählt. Sostegno concreto ai nuovi talenti: Andreas Wolff, partecipante di FINAL TOUCH, riceve al festival 2017 l’ARRI Media Post-Production Prize per The Poetess (titolo provvisorio Behind the Veil); il cortometraggio Der Wolf di Benjamin Thum e Martin Reifer (nella foto durante le riprese) è stato selezionato per RACCONTI Local Plus.

(Drehbuch und Regie) und Martin Reifer (Produktion). Bei der Entwicklung ihrer Filmprojekte wurden die jungen Filmschaffenden von internationalen Mentoren begleitet. Dass die Zusammenarbeit des Festivals mit IDM auch als Bindeglied zur Filmwirtschaft dient, zeigt FINAL TOUCH. Diese Initiative, die 2018 zum dritten Mal stattfindet, unterstützt Filmschaffende mit ihren Spiel- oder Dokumentarfilmprojekten in der Endphase. Während des Festivals können vier ausgewählte Teams von jungen Filmemachern aus Italien, Österreich, Deutschland, der Schweiz und Litauen ihren Projekten durch intensive Auseinandersetzung mit einem interdisziplinären Expertenteam den letzten Schliff geben. Das Programm hat sich bewährt: So wurde zum Beispiel The Poetess von Andreas Wolff und Stefanie Brockhaus – Wolff hatte 2017 an FINAL TOUCH #2 teilgenommen – für die „Woche der Kritik“ des Festivals von Locarno ausgewählt. Auch Branchenunternehmen zeigen Interesse: Im Vorjahr vergab ARRI Media München erstmals den ARRI Media Post-Production Prize, der in Postproduktionsdienstleistungen im Wert von 5.000 Euro besteht. Dazu kommt in diesem Jahr der True Colours Distribution Prize: Der internationale Verleih True Colours aus Rom sponsert Dienstleistungen im Bereich Vertrieb. FINAL TOUCH symbolisiert also die enge Partnerschaft zwischen Festival und Filmwirtschaft, in der es vor allem darum geht, „dass Filmschaffende sich weiterentwickeln und ihre Kenntnisse perfektionieren können“, bekräftigt Helene Christanell. Das Bolzano Film Festival Bozen hat mit den Jahren eine eigene, regional verankerte Identität entwickelt. Ihre Elemente sind ein starker Fokus auf dem Schaffen junger einheimischer Filmemacher (zu erwähnen ist in diesem Zusammenhang die Festivalsektion „Local Artists“), reger Kontakt zur Branche sowie die „Verantwortung“, wie es die Festivalleiterin ausdrückt, „dem Südtiroler Publikum etwas Neues zu bieten, mit Kino-Highlights und der Anwesenheit von Regisseuren und Schauspielern, die dem Ganzen einen Hauch von Glamour verleihen.“

squadre hanno potuto lavorare seguite da un gruppo di mentori di respiro internazionale. La collaborazione con IDM diventa una chiave d’accesso al mondo dell’industria cinematografica con FINAL TOUCH, iniziativa giunta alla sua terza edizione e concepita per supportare i filmmaker che vogliono perfezionare il proprio progetto di fiction o documentario in fase di postproduzione. Durante il festival, quattro team selezionati tra giovani filmmaker italiani, austriaci, tedeschi, svizzeri e lituani possono dare l’ultimo tocco al proprio film nel corso di un serrato colloquio con un team interdisciplinare di esperti. L’iniziativa funziona: The Poetess di Andreas Wolff e Stefanie Brockhaus, per esempio, dopo la partecipazione di Wolff a FINAL TOUCH #2 nel 2017, è stato selezionato alla Settimana della Critica del Festival di Locarno. E se nella scorsa edizione era stato istituito l’ARRI Media Post-Production Price, consistente in servizi di postproduzione pari a 5.000 euro forniti dalla ARRI Media di Monaco, quest’anno si aggiunge il True Colours Distribution Price: servizi di distribuzione offerti dalla società internazionale True Colours di Roma. FINAL TOUCH, insomma, esprime la visione del rapporto tra festival e industria, che non cede alla tentazione di creare un mercato ma preferisce cogliere “le nuove occasioni per lo sviluppo e la crescita delle professionalità”, conferma Helene Christanell. Negli anni, infatti, il Bolzano Film Festival Bozen si è ritagliato una propria identità ancorata al territorio: tra l’attenzione alla creatività locale e giovanile (da segnalare, in proposito, un’altra sezione del festival, “Local Artists”), il legame con l’industria e la “responsabilità” di dare al proprio pubblico “qualcosa di nuovo, highlight di cinema, la presenza di registi e attori che diano un tocco di glamour”, per dirla con le parole della direttrice. Paolo di Maira è direttore di Cinema & Video International; vive e lavora a Firenze.

Paolo di Maira ist Chefredakteur der Fachzeitschrift Cinema & Video International; er lebt und arbeitet in Florenz.

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FEATURE

Big Data – der Zuschauer wird transparent Big data, lo spettatore diventa trasparente Daten helfen dabei, den Kunden besser kennenzulernen, und stützen Marketingkampagnen. Doch der Algorithmus, der Blockbuster ausspuckt, gehört – derzeit zumindest – ins Reich der Science-Fiction. I dati aiutano a conoscere meglio il cliente e sono di supporto alle campagne di marketing. L’algoritmo capace di generare successi commerciali è però – per il momento – fantascienza.

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FEATURE

In der Filmbranche gibt es ein neues Zauberwort. Big Data – die gesammelten Spuren, die wir bei unseren Bewegungen und Transaktionen im Internet hinterlassen. Nie konnten Anbieter mehr über ihre Kunden erfahren, schneller Zielgruppen-Modelle entwickeln – und per König Algorithmus den Dialog mit dem Nutzer aufnehmen. Die Rechner von Amazon empfehlen so zielsicher Titel wie der befreundete Buchhändler, Netflix weiß genau, was wann von wo geschaut, abgebrochen oder ignoriert wird. In alten, analogen Zeiten war datenbasiertes Marketing mühsam und teuer, die Datengrundlage ungenau. Getunt durch das Internet ist die direkte Datenerhebung heute ein Klacks, ein Abfallprodukt, das zum digitalen Humus für das Marketing wurde. Nie kannte man die Motive und Erwartungen seiner potenziellen Kunden und Zuschauer genauer, nie erhielt man leichter Informationen, auf die sich Planung und Angebot ausrichten lassen. Mehr Kinobesucher durch gezielte Kampagnen Für die Kino- und Fernsehbranche neue, paradiesische Zustände? Ja. Das Internet liefert verlässliche Daten on the fly. Endlich gibt es Nutzungsdaten, die deutlich genauer sind als die täglichen QuotenHochrechnungen des Fernsehens auf der Grundlage repräsentativer Haushalte. Die Daten sind auch tiefergehend als die statistischen Erhebungen von Anbietern aktueller Kinoeinspieldaten oder von Brancheninstitutionen wie der deutschen Filmförderungsanstalt in Berlin oder der Gesellschaft Cinetel in Italien, die sich bei ihren Auswertungen auf die Besucherzahlen von Filmen stützen. Kundenkarten und E-Ticketing erfassen – angefangen von Alter und Geschlecht bis hin zu Film und Besuchszeit und -häufigkeit – die Vorlieben eines Kunden, liefern konkrete Daten für Planung und Marketing. Auch Abo-Sender wie Sky wissen über Zugriffskontrolle und ihr Onlineangebot mehr über ihr Publikum als die Free-TV-Sender. Auch Pay-Channel-Anbieter wie NBC Universal (Syfy oder 13th Street) hoffen, so Deutschland-Chefin Katharina Behrends, ihre Zuschauer noch besser kennenzulernen,

Nel settore cinematografico c’è una nuova formula magica: “Big data”, ovvero l’insieme delle tracce che lasciamo navigando ed effettuando transazioni in rete. Mai prima d’ora i provider hanno avuto accesso a informazioni così dettagliate sui clienti e hanno potuto sviluppare con tanta velocità modelli per gruppi target, per poi instaurare un dialogo diretto con l’utente grazie all’onnipotente Algoritmo. I software di Amazon consigliano titoli a colpo sicuro proprio come il libraio di fiducia; Netflix sa esattamente cosa vediamo, quando e da dove, cosa smettiamo di vedere o cosa ignoriamo. Nell’epoca analogica il marketing basato sull’analisi dei dati era complicato e costoso, e il data set approssimativo. Oggi, grazie a internet, la rilevazione diretta dei dati è un gioco da ragazzi, un prodotto di scarto che si è trasformato in humus digitale per le operazioni di marketing. Mai prima d’ora era stato possibile conoscere con tale precisione motivazioni e aspettative dei potenziali clienti e spettatori, mai era stato così semplice acquisire informazioni utili a indirizzare la pianificazione e l’offerta. Più spettatori in sala grazie al targeting Una novità paradisiaca per il settore televisivo e cinematografico? Senza dubbio. Internet fornisce dati affidabili on the fly. Sono finalmente disponibili dati sull’utenza molto più esatti delle stime giornaliere sugli ascolti televisivi basate su campioni di nuclei familiari rappresentativi. I dati sono inoltre più approfonditi rispetto alle rilevazioni statistiche sugli incassi dei cinema condotte da provider specializzati o fornite da istituzioni di settore quali Cinetel in Italia oppure Filmförderungsanstalt (FFA) di Berlino, le cui analisi si basano sul numero degli spettatori in sala. Carte fedeltà ed e-ticket registrano informazioni sulle preferenze del cliente (dai dati anagrafici al genere di film, a orari e frequenza degli ingressi al cinema), fornendo dati concreti a vantaggio di pianificazione e marketing. Il controllo degli accessi e l’offerta online permettono poi a piattaforme a pagamento come Sky di conoscere meglio il proprio pubblico rispetto ai canali in chiaro. Anche i provider di pay tv come NBC Universal (con i canali Syfy

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FEATURE

die Sendungen über die neuen AmazonOnlinechannels abrufen. Das nährt die Hoffnung, dass auch die Filmproduktion von Big Data profitiert. Kann man sich künftig Pretests von Themen, Pre-Screenings und andere Maßnahmen, mit denen Studios und Verleiher Filme und Marketing optimieren möchten, schenken? Können künftig Algorithmen aus Zuschauerdaten mit Drehbuchprogrammen gekoppelt werden, um erfolgreiche Blockbuster zu liefern? Auch wenn Big Data auf der Ebene von Kino, Verleih und Home-Entertainment bereits einiges bewegt – daraus automatisiert erfolgreiche Filme zu schaffen gehört in den Bereich der Science-Fiction. Martin Moszkowicz, Vorstandschef der Münchner Verleih- und Produktionsfirma Constantin Film, sagt dazu: „Information über das Seh- und Konsumverhalten unseres Publikums ist für alle Bereiche unserer Arbeit, also Produktion, Marketing und Vertrieb, außerordentlich wichtig“, und bekennt zugleich: „Im Bereich der Kinonutzung ist noch viel zu tun.“ Zu den aktiven Datennutzern aus Kundenkarten und E-Ticketing gehört die Kinopolis-Kinogruppe. Für MarketingLeiter Kurt Schalk sind diese Daten für Filmempfehlungen und zielgruppenorientierte Kampagnen unverzichtbar – und durchaus erfolgreich. Bei der Constantin-Spielfilmproduktion Jugend ohne Gott konnte durch eine gezielte Kampagne der Besuch im Vergleich zu anderen deutschen Häusern bis zu 80 Prozent gesteigert werden. Programme wie das Kundenbindungssystem Movio, das die Berliner Yorck Kinogruppe einsetzt, bieten bei der Programmierung, bei der Prognose von Besucherzahlen und bei der Lenkung der Zuschauerströme Unterstützung. Für Programmkinos, so Yorck-Marketingleiter Daniel Sibbers, sei es ein großes Problem, dass die vielen wöchentlichen Neustarts kaum bewusst wahrgenommen werden. „Hier helfen die Daten noch exakter, potenzielle Zielgruppen für die Filme anzusprechen. Programmkinos haben bisher immer vom direkten Kundenkontakt gelebt. In Zeiten von Online-Ticketing erreichen wir immer weniger Besucher über die Kasse. Diese Verbindung muss heute über das E-Ticket hergestellt werden.“ Auf der Big-Data-Welle sind auch

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e 13th Street) sperano a loro volta – come conferma Katharina Behrends, responsabile del mercato tedesco – di ottenere ancora più informazioni sui propri spettatori che accedono alle trasmissioni utilizzando i nuovi canali online di Amazon. Gli sviluppi fanno sperare che anche i produttori cinematografici potranno presto approfittare dei Big data. Possiamo immaginare che in futuro studios e distributori rinunceranno a pre-test tematici, pre-screening e altri strumenti per ottimizzare film e marketing? Sarà possibile connettere gli algoritmi derivanti dai dati sugli spettatori con i progetti di sceneggiatura, per creare grandi successi commerciali? Anche se i Big data hanno già apportato novità in settori quali cinema, distribuzione e home entertainment, immaginare la generazione automatica di film di successo è ancora fantascienza. “Acquisire informazioni sulle abitudini visive e di consumo del nostro pubblico è estremamente importante in tutti i campi del nostro lavoro, ovvero produzione, marketing e distribuzione”, spiega Martin Moszkowicz, amministratore delegato della casa di produzione e distribuzione Constantin Film di Monaco, che però ammette: “Nell’ambito del consumo in sala c’è ancora molto da fare”. Tra i fruitori attivi dei dati ricavati da carte fedeltà e biglietti elettronici c’è il gruppo tedesco Kinopolis. Kurt Schalk, direttore marketing, ritiene tali dati imprescindibili (e molto efficaci) nella definizione di consigli per la visione e campagne mirate. Nel caso del lungometraggio prodotto dalla Constantin Jugend ohne Gott (Gioventù senza Dio, basato sul romanzo di Ödön von Horváth), grazie a una campagna indirizzata a un target specifico è stato possibile incrementare il numero di spettatori fino all’80% rispetto ad altre sale tedesche. Programmi di fidelizzazione come Movio, impiegato dal gruppo cinematografico berlinese Yorck, offrono sostegno a livello di programmazione, stima del numero di spettatori e gestione dei relativi flussi. Un problema per i cinema d’essai, spiega Daniel Sibbers, direttore marketing di Yorck, è rappresentato dal fatto che le numerose novità settimanali non vengono quasi recepite. “In questo caso, i dati aiutano a raggiungere con precisione ancora maggiore i gruppi target potenzialmente interessati ai nuovi film. Finora i cinema

Acquisire informazioni sulle abitudini visive e di consumo del nostro pubblico è importante nella produzione, nel marketing e nella distribuzione. Martin Moszkowicz, AD Constantin Film


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Internet-Empfehlungsplattformen wie JustWatch.com aktiv. Sie bieten Identifizierung und Gewinnung von Zielgruppen für den Kinobesuch. Kinodaten, aber auch Erhebungen bei YouTube, Facebook und anderen Onlineplattformen werden für Trailer- und Promo-Kampagnen angeboten. Hierbei – wie auch bei allen genannten Unternehmen – wird hervorgehoben, dass Daten nur gesetzeskonform gesammelt und angewendet sowie nur anonymisiert genutzt werden dürfen. Doch zurück zur Frage: Wie kommen Big Data und Film- und Fernsehproduktion zusammen? Hilft Big Data dabei, Erfolge zu planen – oder werden damit eher Projekte verhindert, die nicht in den Mainstream passen? Hinsichtlich zahlreicher TV-Programme gibt es längst eine Quotenausrichtung aufgrund der klassischen TV-Daten. Gesendet wird in der Primetime in der Regel, was sich als Genre, Thema und von der Besetzung her bereits durchgesetzt hat. In Deutschland etwa werden am liebsten Krimis geschaut. Herausragende Projekte, die nicht schnell auf Quote kommen oder diese versprechen, können leicht durch das Raster fallen. Daten und Gespür Dieses Gesetz gilt auch bei großen, internationalen Kinofilmprojekten und Franchises, angefangen von James Bond bis hin zu Star Wars. Nach dem Erfolg der Sky-Serie Gomorrha setzt Wettbewerber Netflix in Italien auf das analoge Thema Suburra mit Schauplatz Rom. Man könnte sagen, dass aufgrund der Erfahrungen und Erfolge wie eh und je gerne mit dem Rückspiegel gefahren wird, wobei allerdings zur Rettung des jüngsten Serien-Revivals gesagt werden muss, dass gerade Produzenten wie die amerikanische HBO (Game of Thrones, True Detective), Sky und ihr römischer Produktionspartner Cattleya (Gomorrha) neue Wege gewagt haben. Kino, das muss man nicht besonders betonen, lebt von außergewöhnlichen, überraschenden Geschichten, die mit allen zur Verfügung stehenden Mitteln perfekt auf die Leinwand gebracht werden müssen. Big Data, so der Münchner Produzent Christian Becker von Rat Pack (Die Welle, Fack ju Göhte), könnte bei Projektentwicklungen präziser helfen als die bekannten Informationen aus der

d’essai si sono affidati al contatto diretto con i clienti. La vendita online dei biglietti ha reso tuttavia sempre più difficile entrare in contatto con il pubblico direttamente al botteghino. Questo contatto va oggi ristabilito tramite gli e-ticket.” L’onda dei Big data è cavalcata anche da piattaforme online come JustWatch.com, tra i cui servizi rientra l’individuazione ed estrapolazione di gruppi target per le sale cinematografiche. Dati relativi ai cinema, ma anche rilevamenti effettuati su YouTube, Facebook e altre piattaforme online, vengono messi a disposizione di campagne trailer e promozionali. Nello specifico, come anche nel caso di tutte le società sopraccitate, si sottolinea che i dati devono essere acquisiti e trattati nel rispetto della normativa vigente e possono essere utilizzati solo in forma anonimizzata. Torniamo alla domanda iniziale: che relazione sussiste tra i Big data e le produzioni televisive e cinematografiche? I dati aiutano a pianificare successi od ostacolano piuttosto la realizzazione di progetti non in linea con le tendenze attuali? Nel caso di numerose trasmissioni televisive, la programmazione avviene già da tempo in base ai classici dati d’ascolto. In prima serata si trasmette generalmente ciò che in termini di genere, tema e cast si è già guadagnato il favore del pubblico. In Germania, ad esempio, i prodotti più amati sono i polizieschi. Accade così che progetti eccellenti che non raggiungono velocemente né promettono dati d’ascolto elevati, vengano spesso scartati.

Information über das Seh- und Konsumverhalten unseres Publikums ist für Produktion, Marketing und Vertrieb wichtig. Martin Moszkowicz, Vorstandschef Constantin Film

Dati e... fiuto La regola vale anche per i grandi progetti cinematografici e i franchise internazionali, da James Bond a Star Wars. Dopo il successo della serie Sky Gomorra, Netflix punta in Italia su un soggetto analogo con la serie Suburra, ambientata a Roma. Si direbbe, e non è una novità, che le case preferiscano andare sul sicuro decidendo in base a esperienze e successi passati. A difesa del recente ritorno delle serie televisive va però detto che proprio produttori come l’americana HBO (Il Trono di Spade, True Detective) e Sky con il partner di produzione italiano Cattleya (appunto con Gomorra) hanno osato percorsi nuovi. Il cinema, non c’è bisogno di ribadirlo, vive di storie straordinarie e sorprendenti che devono essere adattate al grande schermo con cura e utilizzando tutti i mezzi a

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FEATURE

analogen Datenwelt, aber: „Wie kommen wir Produzenten an die Daten, wer stellt sie uns zur Verfügung?“ Allgemeine Infos von Sendern und Verleihern über die Zuschauer gäbe es, doch keine auswertbaren digitalen Datensätze. Das führt zur Frage von Florian Reimann von Summiteer Films: „Wie werte ich als Produzent die Informationen aus und wie lassen sich diese tatsächlich für künftige Projekte nutzen?“ Beide sind sich sicher: Bei der Projektplanung sind differenzierte Zuschauerdaten wie Themen, Genres, Ausrichtung auf Zielgruppen, deren Vorlieben und Identifizierung der Märkte sehr hilfreich, doch wie Big Data konkret und im Detail den komplexen kreativen Prozess und dessen Ergebnis verbessern kann, sehen sie derzeit nicht. Klassische Mittel wie Testvorführungen könnten damit nicht ersetzt werden. Zu bedenken geben sie auch, dass die Daten, die in ein Projekt fließen, längst veraltet sind, wenn Filme ins Kino kommen. Ein Faktor, mit dem auch die Produzenten von Streaming-Plattformen konfrontiert sind. Autopilot und Rückspiegel helfen nicht, wenn eine Serie wie Game of Thrones allmählich ihren Höhepunkt überschreitet. Big Data und die Algorithmen warfen noch keine roten Warnlichter an, als die Produzenten die Anzeichen selbst erkannten und das Ende der Serie verkündeten. Gute Produzenten müssen spüren, wenn die Zuschauer mit etwas Neuem überrascht werden wollen – und wenn die Informationen aus Big Data nicht mehr für den Blick nach vorne reichen. Hier ist der menschliche Faktor gefordert, der aus Erfahrungen Innovationen schafft. Roland Keller arbeitet als freier Film- und Medienjournalist in München und schreibt vor allem für Fachpublikationen.

disposizione. I Big data, spiega il produttore Christian Becker della Rat Pack di Monaco (L’onda, Fuck you, prof!), potrebbero fornire, nell’ambito dello sviluppo di progetti, un sostegno più mirato rispetto alle classiche informazioni estratte dai dati analogici. Ma c’è un ma: “Come possiamo noi produttori accedere ai dati? Chi ce li fornisce?” Informazioni di carattere generale sugli spettatori – raccolte da emittenti e distributori – sarebbero già disponibili ma senza data set digitali analizzabili. Allo stesso tema si collega anche la domanda di Florian Reimann della Summiteer Film: “Da produttore, come posso analizzare le informazioni e applicarle concretamente ai progetti futuri?” I due professionisti non hanno dubbi sull’utilità, in fase di pianificazione, di dati sugli spettatori differenziati per temi, generi, posizionamento rispetto ai gruppi target, relative preferenze e identificazione dei mercati. Entrambi ritengono tuttavia che i Big data non siano al momento in grado di potenziare concretamente e nello specifico il complesso processo creativo e i suoi risultati. Gli strumenti tradizionali come i test screening sarebbero, insomma, tuttora insostituibili. A riprova, entrambi fanno notare che i dati immessi in un progetto sono già obsoleti quando le pellicole arrivano in sala. Un elemento, quest’ultimo, con cui devono fare i conti anche i produttori di piattaforme in streaming. Inserire il pilota automatico o limitarsi a guardare nello specchietto retrovisore non serve a nulla se anche una serie come Il Trono di Spade sta oltrepassando il suo zenit. Prima che Big data e algoritmi lanciassero l’allarme, i produttori, interpretando correttamente i segnali, hanno annunciato la fine della serie. Un buon produttore deve sapere cogliere il desiderio degli spettatori di prodotti nuovi e sorprendenti, e deve sapere valutare se le informazioni fornite dai Big data siano ancora affidabili per i progetti futuri. È qui che entra in gioco il fattore umano, che è in grado di creare innovazione a partire dalle esperienze passate. Roland Keller è giornalista indipendente di cinema e comunicazione a Monaco e collabora soprattutto con riviste specializzate.

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Das Durchdringen des weißen Rauschens Crossmedia: emergere dal fruscio di sottofondo Bei der Gebrüder Beetz Filmproduktion in Berlin hat der Südtiroler Georg Tschurtschenthaler den Weg vom klassischen Film- zum Content-Produzenten beschritten. Über crossmediales Produzieren und Virtual Reality sprach er mit TAKE. Presso la casa di produzione berlinese Gebrüder Beetz l’altoatesino Georg Tschurtschenthaler è passato dalla cinematografia classica alla content production. Con lui abbiamo parlato di produzione crossmediale e realtà virtuale.

„Das Angebot an Bewegtbildern ist in den letzten 15 Jahren explodiert“, sagt Georg Tschurtschenthaler, bei den Gebrüdern Beetz als Senior Producer für klassische Produktionen und interaktive Formate im Einsatz. Auf den Überfluss an Angeboten, aber auch auf einen sich immer mehr fragmentierenden und auf mobile Endgeräte verlagernden Medienkonsum mussten klassische Filmproduzenten eine Antwort finden. „Wir leben in einem ständigen weißen Rauschen von Inhalten, und für Produzenten wird es immer schwieriger, mit ihren Inhalten zu der Zielgruppe durchzudringen, die sich dafür interessiert“, so Tschurtschenthaler. Crossmedial angelegte Produktionen, die sich auf verschiedene Zielgruppen und Nutzungsszenarien ausrichten, erfordern deutlich mehr Aufwand in der Entwicklung des Projekts, insbesondere aber in der Auswertung, bekräftigt Tschurtschenthaler. „Bei crossmedialen Produktionen kommen auf den Produzenten viel mehr Aufgaben zu, weil er sich bereits in der Entwicklung seines Stoffes

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“L’offerta di contenuti audiovisivi è letteralmente esplosa negli ultimi 15 anni”, afferma Georg Tschurtschenthaler, senior producer e responsabile della realizzazione di produzioni classiche e formati interattivi presso la Gebrüder Beetz. I produttori cinematografici tradizionali hanno dovuto reagire non soltanto all’eccesso di offerta ma anche alla frammentazione del consumo mediatico e all’incremento della fruizione tramite dispositivi mobili. “Viviamo immersi in una sorta di costante fruscio di sottofondo fatto di innumerevoli offerte audiovisive e per i produttori diventa sempre più difficile raggiungere chi è interessato ai loro contenuti”, spiega il produttore altoatesino. Le produzioni di impostazione crossmediale, pensate per gruppi target e scenari di utilizzo molteplici, richiedono sforzi decisamente maggiori in fase di sviluppo del progetto ma anche e soprattutto in fase di commercializzazione, come sottolinea Tschurtschenthaler: “Nel caso delle produzioni crossmediali, il produttore è impegnato su più fronti: già durante


gebrueder beetz filmproduktion

FEATURE

über die Vermarktung und die Sichtbarkeit des Inhalts in der jeweiligen Mediennutzung Gedanken machen muss“, so der Südtiroler Produzent. Etwa jedes vierte Projekt wird bei Beetz nicht nur klassisch, sondern auch für unterschiedliche Nutzungen mit einem interaktiven Konzept aufgesetzt. „Grundsätzlich schießen wir nicht einfach ein Thema schrotflintenartig ins Netz in der Erwartung ‚Da wird schon jemand reagieren‘, sondern wir analysieren sehr genau: Wer ist meine Zielgruppe, wie kann ich sie am besten erreichen und wie passe ich meine Erzählweise an?“, sagt Tschurtschenthaler. Das geht so weit, dass bereits in der Entwicklung das Format bei der anvisierten Zielgruppe getestet wird. In der Interaktion mit potenziellen Interessenten wird das Format dann weiterentwickelt. Hinsichtlich der Finanzierung lasse sich auch bei crossmedialen Produktionen mit den klassischen Partnern arbeiten, also

Georg Tschurtschenthaler, 1974 in Innichen (Südtirol) geboren, studierte in Wien Wirtschaft und Kommunikationswissenschaften und war als Unternehmensberater tätig, bevor er 2003 als Produzent, Creative Producer und Autor in den Filmbereich wechselte. Er ist Mitbegründer der Produktionsfirma Echo Film aus Bozen. Seit 2009 ist er in Berlin bei der Gebrueder Beetz Filmproduktion als Senior Producer Film & Crossmedia tätig. Zu seinen Arbeiten zählen Kinodokumentarfilme, TV-Dokumentationen und crossmediale TV-Events. 2013 wurde er für Lebt wohl, Genossen! mit dem Grimme-Preis ausgezeichnet, dem wichtigsten deutschen Fernsehpreis, 2014 war er für Wagnerwahn als Produzent für einen Emmy Award nominiert. Er unterrichtet regelmäßig, u. a. an der CAST (Zürcher Hochschule der Künste). Georg Tschurtschenthaler è nato nel 1974 a San Candido (Alto Adige). Dopo gli studi di Economia e Scienze della comunicazione a Vienna ha svolto attività di consulenza aziendale prima di passare al settore cinematografico come produttore, creative producer e autore. È co-fondatore della casa di produzione Echo Film di Bolzano. Dal 2009 collabora con la casa di produzione Gebrüder Beetz di Berlino nel ruolo di Senior Producer Film & Crossmedia. Tra i suoi lavori ci sono documentari per cinema e tv ed eventi televisivi crossmediali. Nel 2003 ha ottenuto il premio Grimme, il più importante riconoscimento della tv tedesca, per Farewell Comrades!. Nel 2014 è stato nominato agli Emmy Award come produttore per The Wagner Files. Svolge regolarmente attività di insegnamento, tra l’altro alla ZHdK (Zürcher Hochschule der Künste).

lo sviluppo deve infatti elaborare una strategia di marketing per dare visibilità ai contenuti nei diversi canali di utilizzo”. Nel caso della Beetz, circa un quarto dei progetti presenta – accanto all’impostazione classica – una struttura interattiva per consentire utilizzi diversi. “In generale non lanciamo subito un tema in rete sperando che qualcuno reagisca ma eseguiamo un’analisi dettagliata, chiedendoci quale sia il nostro gruppo target, come raggiungerlo e come adattare a esso la nostra narrazione”, spiega Tschurtschenthaler. L’operazione è talmente accurata che già in fase di sviluppo il format viene testato all’interno del gruppo di riferimento, per poi essere elaborato ulteriormente interagendo con il pubblico potenziale. Per quanto riguarda il finanziamento, il produttore ritiene che anche nel caso delle produzioni crossmediali sia possibile collaborare con partner classici come fondi cinematografici ed emittenti televisive. Per lo sviluppo di formati web e app,

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mit Filmförderungen und Sendern, so Tschurtschenthaler. Für Webformate oder eine App-Entwicklung muss sich der Produzent jedoch neue Partner suchen: Verlage, Stiftungen oder Institutionen aus dem Bildungsbereich. „Grundsätzlich anders schaut es in der Auswertung aus. Da sollte man möglichst Medienpartnerschaften mit Webplattformen eingehen, die Reichweite bringen“, sagt Tschurtschenthaler. „Produzenten müssen wissen: Es gibt rund eine Milliarde Websites. Und das Nutzungsverhalten im Netz ist noch gnadenloser als vor dem Fernseher mit der Fernbedienung. Wenn eine Seite nicht sofort lädt, wird gleich wieder weggeklickt. Die Inhalte müssen leicht zugänglich sein, unterhaltsam und bei Interaktivität möglichst einen persönlichen Bezug herstellen“, erklärt der Crossmedia-Experte. „Von der interaktiven Nutzung verspricht sich der Medienkonsument Erkenntnisse, die für ihn selbst relevant sind. Etwa wenn er seine Postleitzahl eingibt und erfährt, wie viele Flüchtlinge in seinem Viertel oder in seiner Straße wohnen. Er will erfahren, wie sich ein Thema um ihn herum auswirkt oder darstellt. Für alles, was weiter entfernt ist und Raum und Zeit benötigt, ist die Kinoleinwand die bessere Option“, so Georg Tschurtschenthaler. Graphic Novels und Virtual Reality Der studierte Wirtschafts- und Kommunikationswissenschaftler ist Mitbegründer und noch heute Mitgesellschafter der Bozner Produktionsfirma Echo Film. 2009 kam der Producer und Produzent bei der Gebrüder Beetz Filmproduktion als Senior Producer Film & Crossmedia an Bord. Die Firma produziert Dokumentarfilme, TV-Dramen und Crossmedia-Formate für nationale und internationale öffentlich-rechtliche Sender. Der mehrfach ausgezeichneten Produktionsfirma geht es dabei nicht mehr nur um Kino, TV oder DVD, vielmehr werden die narrativen Inhalte zunehmend auf die heutige Mediennutzung zugeschnitten – in Form von Web-Dokus, Apps, Social-Media-Kampagnen, Lernspielen, Ausstellungen oder Medienevents. Georg Tschurtschenthaler zeichnete bei Beetz nach Kinodokumentarfilmen (u. a. Mittsommernachtstango, Wadans Welt) und preisgekrönten TV-Dokus (u. a. Die Kulturakte, Digitale Dissidenten) insbe-

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invece, i produttori devono individuare nuovi partner: editori, fondazioni o enti di formazione. “Il discorso è completamente diverso per quanto riguarda la distribuzione. È assolutamente consigliabile puntare su cooperazioni con piattaforme web in grado di raggiungere un ampio pubblico”, afferma Tschurtschenthaler, aggiungendo, “ai produttori deve essere chiaro che al momento i siti web sono circa un miliardo. E gli utenti in rete sono ancora più spietati degli spettatori televisivi armati di telecomando: se un sito non si carica all’istante, lo si chiude subito con un click.” Ecco, quindi, la formula vincente dell’esperto di crossmedia: “I contenuti devono essere facilmente accessibili, piacevoli e, se interattivi, entrare in una relazione il più diretta possibile con l’utente stesso. Il consumatore di contenuti interattivi vuole acquisire informazioni che ritiene rilevanti, inserendo ad esempio il proprio CAP per sapere quanti rifugiati risiedono nel suo quartiere o nella sua via. L’utente desidera apprendere, insomma, come un determinato tema si presenti e che effetti abbia nel contesto in cui vive. Per temi meno immediati, sia in termini di spazio che di tempo, l’opzione migliore è invece lo schermo cinematografico”. Graphic novel e realtà virtuale Laureato in Economia e Scienze della comunicazione, Tschurtschenthaler è cofondatore e tuttora socio della casa di produzione bolzanina Echo Film. Da producer e produttore, è approdato nel 2009 alla Gebrüder Beetz di Berlino, in qualità di Senior Producer Film & Crossmedia. La società produce documentari, fiction televisive e formati crossmediali per emittenti pubbliche nazionali e internazionali. La pluripremiata casa berlinese non si limita più a cinema, tv o DVD, ma adatta sempre più spesso i contenuti narrativi alle modalità attuali di fruizione mediatica, producendo documentari web, applicazioni, campagne social, giochi educativi, mostre o eventi mediatici. Dopo aver realizzato per la Beetz documentari cinematografici – ad es. Mittsommernachtstango (Midsummer Night’s Tango) o Wadans Welt (Wadan’s World) – e documentari televisivi tra cui Kulturakte (The Culture Files) e Digitale Dissidenten (Digital Dissidents), insigniti con numerosi riconoscimenti, Georg Tschurtschenthaler si occupa ora soprattutto di eventi

gebrueder beetz filmproduktion/Flavia Scuderi

FEATURE

Moderne Mediennutzung: Georg Tschurtschenthaler entwickelte 2013 für das Projekt Wagnerwahn ein Graphic Novel, eine App und eine TV-Doku (r. Samuel Finzi und Pegah Ferydoni in einer Spielszene als Richard und Cosima Wagner). Nuovo consumo mediatico: nel 2013 Georg Tschurtschenthaler ha sviluppato una graphic novel, una app e una docufiction per il progetto Wagnerwahn (a sin. Samuel Finzi e Pegah Ferydoni interpretano Richard e Cosima Wagner in una scena del film).

Nelle produzioni crossmediali, il produttore deve elaborare una strategia di marketing già durante la fase di sviluppo. Georg Tschurtschenthaler


gebrueder beetz filmproduktion/Falco Seliger

FEATURE

sondere für crossmediale TV-Events verantwortlich: etwa Wagnerwahn zum 200. Geburtstag von Richard Wagner als TV-Doku, App und Buch in Form eines Graphic Novels oder Lebt wohl, Genossen! als TV-Miniserie, Buch und Webformat über den Untergang der Sowjetunion. Für Lebt wohl, Genossen! wurde der Produzent 2013 auch mit dem Grimme-Preis ausgezeichnet. Das als Experiment angelegte Projekt Supernerds, das dem Thema digitale Überwachung nachspürte – und zwar im Fernsehen, online und live auf der Theaterbühne –, wurde von der Presse als Triumph für den öffentlich-rechtlichen Rundfunk gefeiert. Der Dokumentarfilm #uploading_holocaust ist der erste, der zu 100 Prozent aus YouTube-Material besteht. Es geht um den Umgang junger Israelis mit der Erinnerung an den Holocaust im digitalen Zeitalter. Das gleichnamige Webformat fragt in einem videobasierten Online-Fragebogen deutsche und österreichische Jugendliche, wie es ihnen mit dem Thema geht. Die rund 20-minütigen Videos sind verknüpft mit einer Online-Umfrage.

tv crossmediali. Ad esempio Wagnerwahn (The Wagner Files), progetto comprendente un documentario tv, una app e una graphic novel apparsi in occasione del duecentesimo anniversario della nascita di Richard Wagner. Oppure Lebt wohl, Genossen! (Farewell Comrades!), miniserie tv, libro e formato web sul crollo dell’Unione Sovietica. Per quest’ultimo il produttore ha ricevuto nel 2013 il premio Grimme. Supernerds, un progetto sperimentale che indaga il tema della sorveglianza digitale e si sviluppa su tre canali (in tv, online e dal vivo a teatro), è stato accolto dalla stampa come un “trionfo” per le emittenti pubbliche. Il documentario #uploading_holocaust, il primo realizzato interamente con materiale tratto da YouTube, è dedicato al rapporto dei giovani israeliani con la memoria della Shoah in epoca digitale. L’omonimo formato web propone un questionario video online nel quale ad alcuni ragazzi tedeschi e austriaci viene chiesto come vivano l’argomento. I video, della durata di 20 minuti circa, sono collegati a un sondaggio online. Trascorso un anno,

Bei crossmedialen Produktionen muss sich der Produzent bereits in der Entwicklung Gedanken über Vermarktung und Mediennutzung machen. Georg Tschurtschenthaler

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gebrueder beetz filmproduktion

FEATURE

Die Zielgruppe analysieren und die Erzählweise entsprechend anpassen: Der Dokumentarfilm #uploading_holocaust besteht zu 100 Prozent aus YouTube-Material. Analisi del gruppo target e adeguamento della narrazione: il documentario #uploading_holocaust è realizzato interamente con materiale tratto da YouTube.

Nach einem Jahr soll ausgewertet werden, wie das Thema in der vierten Generation wahrgenommen wird. Dieses Bildungsprojekt ist in Zusammenarbeit mit Stiftungen erstellt und finanziert worden und auch in Schulen im Einsatz. Aktuell entwickelt Tschurtschenthaler für Beetz die dreiteilige Virtual-Reality-Reihe The Master’s Vision, die dazu einlädt, drei Meisterwerke der Malerei emotional zu erleben. Jede Episode konzentriert sich auf ein Kunstwerk und erzählt die Geschichte hinter dem Gemälde, die Intention des Künstlers. Zugänglich ist die Erfahrung über Installationen in diversen Kunstmuseen, über die 360-Grad-App von ARTE oder auch im Netz als Format für die VR-Brillensets, die auf dem Markt erhältlich sind. „VR ist nicht so stark als erzählerisches Medium, aber extrem stark, um emotionale Erfahrungen zu vermitteln und alle Sinne anzusprechen“, so Georg Tschurtschenthaler.

l’analisi dei risultati permetterà di valutare l’approccio della quarta generazione al tema della Shoah. Il progetto educativo è stato elaborato in collaborazione e con il sostegno di alcune fondazioni e viene proposto anche nelle scuole. Al momento Georg Tschurtschenthaler sta sviluppando per la Beetz The Master’s Vision, una serie in tre parti che offre al pubblico un’esperienza di realtà virtuale invitandolo a recepire emotivamente tre capolavori della pittura. Ogni episodio è incentrato su un’opera d’arte e narra la storia del dipinto e l’intento dell’artista. L’esperienza è accessibile tramite installazioni in diversi musei d’arte, con la app a 360 gradi di Arte oppure online in un formato che richiede l’impiego degli occhiali VR reperibili sul mercato. “La VR non è uno strumento narrativo particolarmente potente ma risulta incredibilmente efficace nel trasmettere esperienze emotive e coinvolgere tutti i sensi”, conclude il produttore.

Bernd Jetschin, ehemaliger Chefredakteur von Filmecho, ist freier Journalist in Hamburg und Chefredakteur von TAKE #8.

Bernd Jetschin, ex caporedattore di Filmecho, è giornalista indipendente ad Amburgo e caporedattore di TAKE #8.

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Mehr Geld, neue Förderschwerpunkte Legge Cinema, ecco i decreti 21 Durchführungsbestimmungen präzisieren seit Ende 2017 das neue italienische Filmfördergesetz. La nuova normativa statale per il settore audiovisivo è stata completata, a fine 2017, con 21 decreti attuativi.

Etwas mehr als ein Jahr nach der Verabschiedung des neuen italienischen Filmfördergesetzes liegen nun die entsprechenden Umsetzungsbeschlüsse vor. Insgesamt 21 Bestimmungen sind es, die sozusagen Fleisch auf die Knochen des gesetzlichen Rahmens packen. Für die staatliche Filmförderung sieht das Gesetz drei verschiedene Förderschienen vor. Sie alle greifen auf den 400 Millionen Euro schweren Gesamttopf zu, dessen Dotierung um 60 Prozent erhöht worden ist. Der Fonds speist sich – ähnlich dem französischen oder auch deutschen Modell – aus den bereits erhobenen Abgaben der Branche, also der Fernsehanstalten, Filmverleiher und Kinobetreiber sowie der Telekommunikationsunternehmen, die Internetservices anbieten. Die Filmbranche soll sich so gewissermaßen selbst finanzieren und wird dazu angespornt, zu investieren und auf Innovation zu setzen. Gleichzeitig räumt das Gesetz mit der bisherigen Unsicherheit um die Dotierung des Fördertopfs auf: Die Summe, die für die Förderung der Film- und Fernsehbranche jährlich zur Verfügung steht, darf nie weniger als 400 Millionen Euro betragen.

A poco più di un anno dall’approvazione della nuova Legge sul cinema e l’audiovisivo (n. 220 del 14 novembre 2016) si è concluso l’iter dei decreti attuativi, in tutto 21, che hanno dato “carne e sangue” alle norme. In materia di sostegni finanziari, la normativa prevede tre tipologie che rientrano nel fondo complessivo di 400 milioni di euro (+60% rispetto al passato). Oltre alla possibilità di fruire del tax credit, vengono erogati contributi automatici e contributi selettivi. Il fondo è alimentato, sul modello francese e simile a quello tedesco, direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, distribuzione cinematografica, proiezione cinematografica, erogazione di servizi di accesso a internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazioni. Dunque un meccanismo di “autofinanziamento” della filiera produttiva che viene incentivata a investire e innovare e che fa scomparire l’incertezza sui fondi destinati all’audiovisivo (non solo cinema ma anche serialità tv): il nuovo fondo, infatti, non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro annui.

Nähere Auskünfte zum Thema erteilen die Förderreferentinnen von IDM. Per ulteriori informazioni in merito alla normativa potrete rivolgervi alle referenti Film Funding di IDM.

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FEATURE

AUTOMATISCHE UND SELEKTIVE FÖRDERUNGEN Eine wichtige Neuerung betrifft die Vergabe der Fördermittel. Die automatische Förderart, für die 50 Millionen Euro vorgesehen sind, berücksichtigt neben dem finanziellen Erfolg einer Produktion auch ihren künstlerischen und kulturellen Wert sowie ihre Publikumstauglichkeit bei unterschiedlichen Zielgruppen. Dagegen sind selektive Förderungen über einzelne Ausschreibungen für folgende Kategorien zugänglich: Regisseure unter 35 Jahren, Erstlings- und Zweitwerke, Dokumentar- und Kurzfilmprojekte, Animationsfilme und sogenannte „schwierige Filme“. Die Förderentscheidungen werden jeweils von Expertenkommissionen getroffen. Für diese Förderschiene sehen die Richtlinien 32 Millionen Euro vor, also acht Prozent des Gesamtfördertopfes für das Jahr 2018. Zudem gibt es nun erstmals Fördermaßnahmen im Sinne der Chancengleichheit der Geschlechter.

KOPRODUKTIONEN UND AUSLÄNDISCHE PRODUKTIONEN IN ITALIEN Koproduktionen werden noch mehr gefördert. Der Tax Credit für ausländische Filmproduktionen, die in Italien realisiert werden, wurde von 25 auf 30 Prozent erhöht. Eine weitere Neuerung betrifft die anerkannten Herstellungskosten für die Berechnung dieses Steuerbonus: Koproduktionen können die gesamten in Italien angefallenen Ausgaben anführen, auch über den Anteil des italienischen Produktionspartners hinaus. Außerdem können nun auch ausländische Produzenten, die ohne Koproduktionspartner in Italien drehen, über einen italienischen Serviceproduzenten vom Tax Credit profitieren.

FÖRDERUNG EUROPÄISCHER UND ITALIENISCHER PRODUKTIONEN Vier Jahre Umsetzungsfrist gibt es für die neuen Mindestquoten zur Förderung von europäischen und italienischen Werken. Nach einem Übergangszeitraum, in dem sich die Branche schrittweise an die neuen Regelungen anpassen kann, müssen Sendeanstalten in Italien bereits ab 2019 einen Anteil von mindestens 53 Prozent (2020 werden es 56 %, 2021 60 %) an in Europa produzierten Filmen und Serien im Programm haben. Die Quoten gelten nicht nur für den Programmanteil, sondern auch für Investitionen: Private Sender müssen 10 Prozent ihrer jährlichen Nettoeinnahmen in europäische Produktionen investieren (ab 2019 sind es 12,5 %, ab 2020 15 %), die öffentlich-rechtliche RAI noch mehr. Ob die Sender diese Richtlinien einhalten, überprüft die Kommunikationsbehörde AGCOM, die auch eventuelle Sanktionen verhängt: von 100.000 bis zu fünf Millionen Euro, oder 1 Prozent des Umsatzes. Ausländische VOD-Riesen wie Netflix und Amazon bleiben nicht verschont: Auch sie müssen Angebot und Investitionen ab 1. Januar 2019 verstärkt auf europäische Produktionen ausrichten. Cristiana Paternò ist Journalistin und Filmkritikerin. Sie ist stellvertretende Chefredakteurin des Magazins 8 ½ Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano und der Onlinezeitung Cinecittà News.

MECCANISMI AUTOMATICI E SELETTIVI Com’è noto la principale novità riguarda l’assegnazione dei sostegni finanziari che si basano sull’adozione di meccanismi automatici che riconoscono, oltre ai risultati economici conseguiti dalle opere, anche la loro qualità artistica e culturale e la capacità di incontrare la domanda delle diverse tipologie di pubblico. Ai contributi automatici sono destinati 50 milioni di euro, mentre i contributi selettivi, accessibili attraverso bandi specifici, vengono attribuiti, sulla base del parere di commissioni di esperti: ai registi under 35, alle opere prime e seconde, ai documentari e ai corti, alle opere di animazione e ai cosiddetti “film difficili”. I decreti attuativi riservano ai contributi selettivi 32 milioni di euro, pari all’8% dei fondi complessivi nel 2018. Inoltre sono stati introdotti, per la prima volta in Italia, degli incentivi alle pari opportunità di genere.

COPRODUZIONI E FILM STRANIERI GIRATI IN ITALIA Molto incentivate le coproduzioni. Il credito d’imposta per film stranieri girati sul territorio italiano sale dal 25 al 30%. Tra i cambiamenti introdotti le spese eleggibili per il credito d’imposta: le spese sostenute in Italia, anche eccedenti alla quota italiana, saranno eleggibili anche nella coproduzione. Inoltre possono usufruire del tax credit i film stranieri, non di coproduzione, girati in Italia attraverso un produttore esecutivo italiano.

LA PROMOZIONE DELLE OPERE EUROPEE E ITALIANE Una gradualità, scandita in quattro anni, prevede l’entrata a regime delle nuove quote minime per l’investimento e la promozione a beneficio di opere europee e italiane. È prevista una moratoria nel 2018 per consentire il progressivo adeguamento alla nuova disciplina ma nel 2019 le emittenti televisive operanti in Italia dovranno mandare in onda il 53% (nel 2020 il 56%, nel 2021 il 60%) di film e fiction di produzione europea. Riguardo agli investimenti, per gli operatori privati la quota è pari al 10% degli introiti netti annui (12,5% dal 2019, 15% dal 2020). Per la Rai le quote sono superiori. Sarà l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni) a verificare il rispetto degli obblighi e a comminare le eventuali sanzioni, da 100 mila a 5 milioni di euro ovvero fino all’1% del fatturato. Il testo introduce obblighi di programmazione e investimento anche per i colossi dell’on demand come Netflix o Amazon, da rispettare entro il 1° gennaio 2019. Cristiana Paternò è giornalista e critico cinematografico. È vicedirettore della rivista 8 ½ Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano e del quotidiano online Cinecittà News.

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SERVICE

FACTS & FIGURES

Südtiroler Filmförderung Film Fund & Commission dell’Alto Adige Seit 2010 ist die Südtiroler Filmförderung IDM als Finanzierungs- und Servicepartner für Filmproduktionen tätig. Ihr Ziel ist, Südtirol als Produktionsstandort bekannt zu machen und über Fördergelder Filmprojekte zu unterstützen, die ganz oder teilweise in Südtirol realisiert werden. Die Ausrichtung ist vor allem eine wirtschaftliche: Die Filmförderung soll Investitionen im Land anregen, die zur Entwicklung der Filminfrastruktur beitragen. Aufgrund der geografischen Lage und der Zweisprachigkeit des Landes blickt die Südtiroler Filmförderung über die Grenzen hinweg und agiert als Schnittstelle zwischen den Filmmärkten Deutschland, Österreich, Italien und Schweiz. Daher liegt ein besonderer Fokus auf der Förderung von Koproduktionen zwischen diesen Ländern. Zudem will IDM den professionellen Austausch und das gegenseitige Wissen über jeweilige Produktions- und Finanzierungsbedingungen anregen.

IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige è attiva dal 2010 come partner nel finanziamento e nei servizi per le produzioni cinematografiche. Il suo obiettivo è quello di incrementare la notorietà dell’Alto Adige come territorio cinematografico e sostenere, grazie a un fondo per le produzioni, progetti cinematografici da realizzarsi del tutto o in parte in Alto Adige. Il fondo è destinato alla realizzazione di un effetto territoriale: attraverso questo strumento si vogliono attirare investimenti capaci di contribuire allo sviluppo delle infrastrutture cinematografiche. In base alla posizione geografica e al bilinguismo della provincia, la Film Fund & Commission guarda oltre i confini locali e crea un punto di congiunzione tra i mercati cinematografici di Italia, Germania, Austria e Svizzera. Per questo motivo, una delle priorità è rappresentata dal finanziamento di coproduzioni tra questi paesi. Allo stesso tempo IDM vuole incoraggiare lo scambio professionale nonché la conoscenza reciproca delle rispettive condizioni produttive e di finanziamento.

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SERVICE

FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Die Aufgaben der Südtiroler Filmförderung IDM I compiti di IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige

Förderung & Finanzierung Promozione & Finanziamento

Produktions- & Location-Services Production & Location Services

IDM unterstützt Kino- und TV-Projekte mit einem Finanzierungsfonds im Gesamtvolumen von 5 Millionen Euro. Produktionsfirmen können ungeachtet ihres Firmenstandorts eine Förderung beantragen. IDM betreut und berät Produzenten während des gesamten Förderprozesses: von der Erstberatung über die Antragstellung bis hin zur Förderzusage, zur Prüfung der Projektfortschritte und zur Auszahlung. Für Antragstellung und Projektbegleitung gibt es ein standardisiertes Online-Verfahren. IDM evaluiert die eingereichten Projekte mit einer Expertenkommission und schlägt die zu fördernden Produktionen anschließend der Südtiroler Landesregierung vor, die die finale Förderentscheidung trifft.

Filmschaffenden steht IDM bei der Planung und Durchführung von Produktionen in Südtirol zur Seite, etwa durch: • Erstberatung zu rechtlichen und steuerlichen Rahmenbedingungen einer Filmproduktion in Italien • Hilfe bei der Beschaffung von Drehgenehmigungen • Organisation von Location-Touren • Unterstützung bei der Location- und Personalsuche • Umfangreiche Motivdatenbank • Online-Branchenverzeichnis für in Südtirol ansässige Filmschaffende und Dienstleister aus dem Filmbereich Alle Serviceleistungen werden in italienischer, deutscher und englischer Sprache angeboten.

IDM sostiene progetti cinematografici e televisivi attraverso il fondo per le produzioni per una somma totale di 5 milioni di euro. Un finanziamento può essere richiesto a prescindere dalla sede della casa di produzione richiedente. IDM supporta i produttori durante il processo di richiesta ed erogazione: dalla prima consulenza, passando per la presentazione della domanda, fino all’impegno di finanziamento, alla verifica degli avanzamenti del progetto e all’erogazione. La presentazione delle domande avviene attraverso un procedimento online standardizzato. IDM valuta i progetti insieme a una commissione di esperti e propone infine le produzioni da finanziare alla Giunta provinciale dell’Alto Adige alla quale spetta la decisione finale.

IDM è al fianco dei filmmaker e li supporta nella pianificazione e realizzazione delle riprese in Alto Adige, ad esempio attraverso: • prima consulenza sulle condizioni generali in ambito legale e fiscale • supporto nella richiesta delle autorizzazioni alle riprese • organizzazione di location tour • sostegno concreto nella ricerca di location e personale • estesa banca dati di location • directory online che elenca i professionisti e i fornitori del settore audiovisivo in Alto Adige Tutti i servizi di IDM sono offerti in italiano, tedesco e inglese.

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SERVICE

Standortvermarktung Promozione territoriale

Standortentwicklung Sviluppo territoriale

Um die Bekanntheit des Filmstandorts zu steigern, ist IDM auf den wichtigsten Branchenevents und Filmfestivals in Europa präsent. Dazu zählen die Berlinale mit dem EFM, das Internationale Filmfestival in Rom, das Filmfestival in Cannes mit dem Marché du Film, sowie die Filmfestivals von München und Venedig. Bei diesen Veranstaltungen führt IDM persönliche Beratungsgespräche mit zukünftigen Antragstellern und sonstigen Interessierten, pflegt das internationale Netzwerk und festigt die Positionierung Südtirols als Filmstandort. Daneben bewirbt IDM den Standort aktiv durch eigene Networking-Events, Presse- und Medienarbeit sowie Onlinekommunikation.

Langfristiges Ziel von IDM ist das Schaffen einer starken Infrastruktur aus Personal und Dienstleistern im Südtiroler Filmsektor, aber auch in der gesamten Kreativbranche über das Ecosystem Film & Creative Industries. Dies soll die Attraktivität des Standorts für Filmproduktionen steigern und zur wirtschaftlichen Entwicklung der Region beitragen. Auf Basis einer Standortstrategie fördert IDM die Gründung und Ansiedlung geeigneter Unternehmen in Südtirol und realisiert in Kooperation mit professionellen Partnern Aus- und Weiterbildungsprojekte für Filmschaffende.

Per incrementare la notorietà dell’Alto Adige come location cinematografica, IDM partecipa ai principali eventi di settore in Europa. Tra essi la Berlinale con l’EFM, la Festa del Cinema di Roma, il Festival di Cannes con il Marché du Film, la Mostra di Venezia e il Festival di Monaco di Baviera. In queste occasioni IDM organizza colloqui personali di consulenza con possibili interessati a presentare domanda di finanziamento, cura i contatti internazionali e consolida il posizionamento dell’Alto Adige come territorio cinematografico. Inoltre IDM promuove il territorio attivamente attraverso eventi di networking, attività di ufficio stampa e misure di comunicazione online.

Un obiettivo a lungo termine di IDM è quello di creare sul territorio un’estesa infrastruttura di personale e servizi nel settore audiovisivo ma anche nell’intera industria culturale e creativa attraverso l’Ecosystem Film & Creative Industries. Ciò incrementerà l’attrattiva dell’Alto Adige come location per le produzioni cinematografiche, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo economico della regione. Sulla base di una precisa strategia territoriale IDM sostiene l’insediamento e la fondazione di aziende adatte e cura progetti di formazione e aggiornamento professionale insieme a partner specializzati.

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SERVICE

FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Die Filmförderung Il Fondo alle produzioni cinematografiche e televisive Auf einen Blick In breve Das Südtiroler Fördermodell ist an andere europäische Fördersysteme angelehnt. Förderanträge werden nach kulturellen, inhaltlichen und wirtschaftlichen Kriterien evaluiert. Insbesondere werden geplante Investitionen in Südtirol berücksichtigt, ein Regionaleffekt von mindestens 150 % der Fördersumme ist verpflichtend vorgesehen. • Dotierung des Fonds: 5 Millionen Euro pro Jahr • Nicht rückzahlungspflichtige Finanzierung • Für Kino- und TV-Filme, Serien, Dokumentarfilme • Beantragbar unabhängig vom Firmensitz der Produktionsfirma • Produktionsförderung: bis zu 1,5 Millionen Euro pro Projekt • Projektentwicklungs- und Produktionsvorbereitungsförderung: bis zu 100.000 Euro pro Projekt • Paketförderung für Projektentwicklung und Produktionsvorbereitung: bis zu 150.000 Euro für Produzenten, die besonders zur Entwicklung des Filmstandortes beitragen • Sonderregelung für Erst- und Zweitwerke mit herausragender Bedeutung für den Filmstandort • 3 Einreichtermine (Calls) im Jahr • Einreichung ausschließlich online Il modello di finanziamento della Film Fund & Commission dell’Alto Adige è paragonabile ad altri sistemi di finanziamento europei. Le domande di finanziamento vengono valutate tenendo conto dei criteri culturali, di contenuto ed economici. Si considerano in particolare le spese preventivate sul territorio altoatesino: è richiesto un effetto territoriale di almeno il 150% del contributo concesso. • Somma totale del fondo: 5 milioni di euro annui • Contributo a fondo perduto • Per produzioni cinematografiche, televisive, serie tv e documentari • Finanziamento possibile a prescindere dalla sede della casa di produzione • Finanziamento alla produzione: max. 1,5 milioni di euro a progetto • Finanziamento alla preproduzione e allo sviluppo di progetti: max. 100.000 euro a progetto • Finanziamento a pacchetto per la preproduzione e lo sviluppo di progetti: max. 150.000 euro per produttori che contribuiscano in forma particolare allo sviluppo del territorio cinematografico • Sostegno particolare a opere prime e seconde con particolare rilevanza per il territorio cinematografico • 3 scadenze (call) all’anno per la presentazione delle domande • Presentazione della domanda esclusivamente online

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Förderung der Produktion Finanziamento della produzione Mit der Produktionsförderung unterstützt IDM Produzenten, die ein Filmprojekt ganz oder teilweise in Südtirol produzieren, mit bis zu 50 % der Gesamtherstellungskosten, in Ausnahmefällen mit bis zu 80 %. Die Höchstfördersumme beträgt 1,5 Millionen Euro pro Projekt. Die Mittel können mit anderen öffentlichen Förderungen sowie dem nationalen Tax Credit kumuliert werden. Für einen erfolgreichen Antrag sollten folgende Voraussetzungen erfüllt sein: • Der Produzent sollte sich in angemessener Weise – auch in Form von Barmitteln – an der Finanzierung beteiligen. • Der Vertrieb des Projekts sollte gesichert sein. • Einzelne Bausteine im Finanzierungsplan sollten bestätigt oder zumindest vertrauenswürdig in Aussicht gestellt sein. Unabdingbar für eine positive Bewertung sind folgende Punkte: • Detaillierte Kalkulation, aus der klar hervorgeht, welche Ausgaben in Südtirol getätigt werden. Mindestens 150 % der beantragten Fördersumme müssen in Südtirol ausgegeben werden. • Bereitschaft, Südtiroler Filmschaffende und Dienstleister über den gesamten Drehzeitraum einzubinden. • Unbedingt muss der Antrag vor dem ersten Drehtag der Produktion gestellt werden. Con il finanziamento della produzione, IDM sostiene i produttori che realizzano del tutto o in parte un progetto cinematografico in Alto Adige, con un contributo massimo pari al 50% dei costi totali di realizzazione preventivati, in casi eccezionali fino all’80%. Il finanziamento per singolo progetto può raggiungere al massimo 1,5 milioni di euro, cumulabili con altre forme di contributo pubblico e con il tax credit nazionale. Per essere accolta, una richiesta di finanziamento deve soddisfare le seguenti condizioni: • Il produttore deve contribuire al finanziamento con un apporto adeguato di risorse finanziarie, anche sotto forma di liquidità. • La distribuzione deve già essere assicurata. • Gli elementi principali del piano di finanziamento devono già essere confermati o, come minimo, garantiti da fonti affidabili. Contribuiranno a una positiva valutazione della domanda i seguenti fattori: • Nel preventivo dettagliato, la messa in evidenza delle attività che verranno svolte sul territorio. Almeno il 150% del contributo richiesto deve essere speso in provincia. • Disponibilità a coinvolgere professionisti e fornitori locali durante l’intera fase delle riprese. • La richiesta deve essere inderogabilmente presentata prima dell’inizio delle riprese.


SERVICE

Nachwuchsförderung Sostegno ai giovani talenti

Förderung der Projektentwicklung und Produktionsvorbereitung Finanziamento dello sviluppo di progetto e della preproduzione Im Rahmen dieser Förderart finanziert IDM vorbereitende Maßnahmen wie die Projektentwicklung und die Produktionsvorbereitung. IDM unterstützt Antragsteller mit bis zu 70 % der Kosten, maximal jedoch mit 100.000 Euro. Dem Antrag muss u. a. eine detaillierte Kostenkalkulation beiliegen. Sollte zum Zeitpunkt des Antrags noch kein ausgearbeitetes Drehbuch vorliegen, kann dessen Erstellung gefördert werden. In diesem Fall wird die Förderung in zwei Stufen geteilt: eine für die Drehbucherstellung, eine zweite für die weitere Projektentwicklung/Produktionsvorbereitung. Die Gewährung einer Finanzierung für die erste Stufe stellt keinen Anspruch auf Bewilligung von Fördermitteln für die zweite Stufe dar. Mit dieser Förderart unterstützt IDM ausschließlich Projekte, die einen kulturellen und/oder in der Filmherstellung relevanten Bezug zu Südtirol haben. Dieser kann durch den Stoff, den Autor/ Regisseur oder beteiligte Filmschaffende gegeben sein. In geeigneten Fällen kann IDM die Entwicklung mehrerer Projekte fördern (Paketförderung). Dazu berechtigt sind Produzenten, die in besonderer Art und Weise zur Entwicklung des Filmstandorts Südtirol beitragen. Die Höchstsumme beträgt hier 150.000 Euro. Questa forma di finanziamento è dedicata alle attività preparatorie quali lo sviluppo del progetto e la preproduzione. IDM può supportare il progetto richiedente coprendo max. il 70% dei costi, per un importo totale non superiore ai 100.000 euro. Alla domanda deve venire allegato un preventivo dettagliato dei costi di preproduzione. Qualora, al momento della presentazione della domanda di finanziamento, la sceneggiatura dovesse essere ancora in fase di elaborazione, anche quest’ultima potrà essere compresa nella richiesta. In questo caso il finanziamento avverrà in due fasi: la prima rivolta alla stesura della sceneggiatura, la seconda alla successiva fase di sviluppo/preproduzione. La concessione di contributo per la prima fase non dà automaticamente accesso e diritto alla seconda fase del finanziamento. Questa modalità di finanziamento è riservata esclusivamente a progetti con un riferimento culturale diretto all’Alto Adige e/o che abbiano un riferimento rilevante al territorio nella fase di realizzazione. Questo requisito può essere soddisfatto dal soggetto, dall’autore/regista o dal coinvolgimento di professionisti locali. In alcuni casi il finanziamento può essere accordato contemporaneamente a più progetti (pacchetto di finanziamenti). La richiesta può essere presentata da produttori i cui progetti contribuiscano in forma particolare allo sviluppo del territorio cinematografico e il finanziamento può raggiungere al massimo 150.000 euro.

Für qualitativ hochwertige Projekte, die von herausragender Bedeutung für die Entwicklung des Filmstandorts und die Förderung lokaler Talente sind, gibt es Ausnahmeregelungen für die IDM-Produktionsförderung. Diese Ausnahmen betreffen die Höhe des Eigenanteils und der Eigenmittel des Produzenten, die Anerkennung von Rückstellungen und Eigenleistungen sowie die Notwendigkeit einer Sender- bzw. Verleihbeteiligung. Insbesondere gelten diese Ausnahmeregelungen für Erst- und Zweitfilme von Produzenten und Regisseuren mit Gesamtherstellungskosten unter 900.000 Euro. Die Finanzierung seitens IDM kann bis zu 150.000 Euro betragen. Für die geförderten Projekte soll mindestens eine erfolgreiche nationale Festivalauswertung möglich erscheinen. Für TV-Dokumentationen, die sich ausschließlich für eine lokale Verwertung eignen, greifen die Ausnahmeregelungen nicht. Eine zweite Art der Nachwuchsförderung von IDM betrifft qualitativ hochwertige, fiktionale Low-Budget-Produktionen mit Gesamtherstellungskosten von max. 500.000 Euro, die für die Förderung von Südtiroler Talenten von herausragender Bedeutung sind. Die Fördersumme beträgt hier max. 250.000 Euro. Bedingung für die Finanzierung ist, dass die Produktion in wesentlichen sowie von IDM definierten Positionen durch Experten begleitet wird. Die Auswahl der Experten erfolgt in Abstimmung mit IDM bzw. aus einem IDM-Expertenpool. In Ausnahmefällen können die Experten auch die Projektentwicklung begleiten. Diese Förderart ist auf den ersten und zweiten selbst produzierten Spielfilm der antragstellenden Produktionsfirma beschränkt. Pro Jahr fördert IDM in dieser Kategorie maximal drei Projekte. Per progetti di alta qualità che hanno rilevanza eccezionale per lo sviluppo del territorio cinematografico altoatesino o per il sostegno di giovani talenti locali, nell’ambito del sostegno alla produzione sono ammesse deroghe per quanto riguarda la quota del produttore, le risorse finanziarie dello stesso, l’approvazione di accantonamenti, l’apporto diretto del produttore come anche la presenza di conferme di distribuzione ed emittenti televisive. Queste deroghe valgono soprattutto per opere prime e seconde di produttori e registi con costi non superiori a 900.000 euro. In questo caso il finanziamento di IDM non può superare i 150.000 euro. I progetti finanziati devono avere un potenziale di partecipazione ad almeno un festival nazionale. Per documentari televisivi adatti unicamente a uno sfruttamento locale queste deroghe non sono ammesse. Una seconda variante di finanziamento ai giovani filmmaker riguarda la produzione di progetti low-budget di elevata qualità artistica, con costi di produzione totali non superiori a 500.000 euro, che abbiano una rilevanza eccezionale per il sostegno ai talenti locali. L’importo massimo del finanziamento ammonta in questo caso a 250.000 euro e viene accordato a condizione che la produzione venga affiancata da esperti del settore in ruoli chiave e in ulteriori posizioni e ambiti definiti da IDM. Gli esperti sono selezionati in stretta collaborazione con IDM oppure da un pool di professionisti definiti da IDM stessa. In casi eccezionali l’attività degli esperti può riguardare anche la fase di sviluppo del progetto. Il finanziamento in questa categoria è riservato a lungometraggi che siano opere prime o seconde, prodotte dalla casa di produzione richiedente. Annualmente IDM finanzia al massimo tre progetti in questa categoria. TAKE #8 105


SERVICE

FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Der Förderprozess in 6 Schritten Dalla richiesta al pagamento in sei mosse

Verpflichtendes Beratungsgespräch und Online-Antragstellung Colloquio di consulenza obbligatorio e presentazione della domanda online.

1

2

3

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Beurteilung des Projekts durch IDM und ein beratendes Expertengremium, Übermittlung der grundsätzlichen Förderzusage (bei positiver Bewertung) Valutazione del progetto da parte di IDM e di un collegio consultivo di esperti, comunicazione della conferma generale di finanziamento (in caso di valutazione positiva)

Einseitige Verpflichtungserklärung/Fördervertrag mit definitiven Förderbedingungen (bei Schließung der Finanzierung und Prüfung der finalen Projektunterlagen durch die von IDM beauftragte Prüfgesellschaft) Emissione di una dichiarazione di impegno unilaterale/contratto di finanziamento con definizione delle condizioni per l’erogazione del contributo (a chiusura di budget e con avvenuta revisione della documentazione definitiva da parte della società di revisione contabile incaricata da IDM)

Je nach Projektfortschritt: Auszahlung der Förderraten A seconda dello stato di avanzamento del progetto: erogazione delle relative rate del finanziamento

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Nach erfolgter Rechnungsprüfung des Projekts: Auszahlung der letzten Förderrate Dopo l’esito della rendicontazione finale del progetto: erogazione dell’ultima rata del finanziamento

106 TAKE #8

Nach Projektabschluss: Schlusskostenprüfung (insbesondere auf Erfüllung des Territorialeffekts) durch die beauftragte Prüfgesellschaft A chiusura progetto: verifica dei costi e della relativa rendicontazione di spese (con particolare attenzione al soddisfacimento dell’effetto territoriale) per mezzo della società di revisione contabile incaricata


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Online-Antragstellung Richiesta online Die Antragstellung erfolgt ausschließlich online über das Förderportal von IDM. Geprüft wird der Antrag im Rahmen des nächsten Prüfungszeitfensters. Zugang zum Online-Portal erhalten Antragsteller, wenn sie mindestens 10 Werktage vor dem Einreichtermin (Call) ein telefonisches oder persönliches Beratungsgespräch mit IDM geführt haben. Unter www.idm-suedtirol.com/film finden sich alle Details zum Förderantrag, die Förderrichtlinien, Merkblätter, alle nötigen Formulare und der Zugang zum Online-Antrag. La presentazione della domanda può essere effettuata esclusivamente online sul sito web di IDM. Le richieste inoltrate saranno esaminate durante il successivo periodo di valutazione. I richiedenti possono accedere al portale solo dopo un colloquio di consulenza con IDM (telefonico o in loco) almeno 10 giorni lavorativi prima della successiva scadenza per la presentazione delle domande (call). Alla pagina www.idm-suedtirol.com/film sono disponibili tutti i dettagli sulle domande di finanziamento, i criteri di applicazione, le schede informative, i moduli necessari e l’accesso per la presentazione online della domanda.

CALLS 2018: Call #1 – 24.01.2018 (Entscheidung bis decisione entro 13.03.2018)

Call #2 – 02.05.2018 (Entscheidung bis decisione entro 19.06.2018)

Call #3 – 19.09.2018 (Entscheidung bis decisione entro 06.11.2018)

Checklist: Unterlagen für den Antrag auf Produktionsförderung Check list: documenti per la domanda di finanziamento della produzione • Drehbuch • kurze Zusammenfassung des Inhaltes/Synopsis • detaillierte Kalkulation des Projekts und der geplanten Ausgaben in Südtirol • Finanzierungsplan mit Finanzierungsnachweisen • Nachweis zum Erwerb der Verfilmungsrechte • Liste des geplanten Teams (Crew) und der Besetzung (inkl. lokale Dienstleister und Filmschaffende) • Informationen zur geplanten Verwertung bzw. die schon vorhandenen Verwertungsverträge (für Kinoproduktionen benötigt IDM in der Regel einen Verleihvertrag, für Fernsehproduktionen einen Lizenzvertrag) • sceneggiatura • breve riassunto dei contenuti/sinossi • preventivo dettagliato del progetto e delle spese previste in Alto Adige • piano di finanziamento con attestazioni dei contributi al finanziamento • certificato di acquisizione dei diritti di ripresa • lista dello staff e del cast previsto (inclusi fornitori e professionisti locali) • informazioni sulle forme di sfruttamento e di distribuzione dell’opera previste, insieme ai contratti di commercializzazione già stipulati in precedenza e ancora attivi (per produzioni cinematografiche IDM necessita di un contratto di distribuzione, per produzioni televisive di un contratto di licenza)

CALLS 2019: Call #1 – 30.01.2019 Call #2 – Mai maggio 2019 (tbd) Call #3 – September settembre 2019 (tbd) KONTAKT FÜR ERSTBERATUNG CONTATTI PER UNA PRIMA CONSULENZA Erica Dal Farra Film Funding Consultant T +39 0471 09 42 72 erica.dalfarra@idm-suedtirol.com

Eva Perwanger Film Funding Consultant T +39 0471 09 42 82 eva.perwanger@idm-suedtirol.com

TAKE #8 107


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IDM Film Fund & Commission The IDM Film Fund has served as a financial backer and service partner for film productions since 2010. Its stated goal is to raise South Tyrol’s profile as a film location and to support funding for film projects that are realised wholly or partly in South Tyrol. The focus of the Film Fund is mainly economic. The Film Fund has been designed to encourage investments in the province that help to develop and strengthen the film infrastructure.

Due to the geographical location and bilingualism of the province, the Film Fund looks beyond borders and seeks to create an interface between the four film markets of Italy, Germany, Austria and Switzerland. The Film Fund thus places special focus on promoting co-productions between these countries. In addition, it tries to encourage professional exchange and mutual understanding of production and financing conditions.

IDM FILM FUND & COMMISSION’S MANDATE

Film Funding IDM offers resources to support film and television projects with a total of 5 million euros available every year. Production companies may apply for funding regardless of their geographical location. IDM coaches and advises producers during the entire application and grant process: from initial consultation to the conveyance of the committed funds, and from review of the project’s process to payment of the grant instalments. There is a standardised online procedure in place for the application and for project coaching. IDM evaluates submitted projects with a committee of experts and then recommends productions to South Tyrol’s Province Government, whose members give the final approval for funding.

Location Marketing To increase South Tyrol’s profile as a film location, IDM presents the region at key industry events in Europe, including the Berlinale with EFM, the Rome International Film Festival, the Cannes Film Festival with Marché du Film, as well as the festivals of Venice and Munich. These market presences are used for personal consultations with prospective applicants and other interested parties, to maintain and further develop the international network, and to strengthen South Tyrol’s position as a film location. IDM also actively markets the film location through its own networking events, PR and media relations, and online communications.

108 TAKE #8

Production & Location Services IDM provides filmmakers with advice and assistance during the planning and realisation of productions in South Tyrol, for example through: • initial advice about the general legal and tax conditions for a film production in Italy • assistance in obtaining filming permits • the organisation of location tours • practical support for individual location scouting and recruitment • a comprehensive location database • an online business directory of South Tyrol-based staff and service providers for the film industry All services are offered in Italian, German and English.

Location Development IDM’s long-term goal is to create an efficient personnel and services infrastructure not only in South Tyrol’s audiovisual sector, but also in the whole creative sector, through the Ecosystem Film & Creative Industries. This will increase the attractiveness of the province as a location for external film productions and contribute to the overall economic value in the region. Based on a precise development strategy, IDM aids the founding and settlement of suitable companies in South Tyrol and, together with specialised partners, offers training and professional education projects for filmmakers.


SERVICE

FILM FUNDING Funding for Young Filmmakers

Development and Pre-Production Funding Production Funding Production funding subsidises film projects produced at least partially in South Tyrol by covering up to 50% of the total production costs, in some cases up to 80%. The maximum grant amount per project is 1.5 million euros. These funds can be combined with other public grants and the Italian national tax credit. A successful application will meet the following requirements: • The producer should make a reasonable investment in the project, at least part of which in the form of liquid assets. • Distribution of the project should be secured. • The individual components of the financing plan should either be confirmed or at least be reliably expected. The following elements are vital for a positive assessment: • A detailed cost estimate outlining clearly which expenditures are to be made in South Tyrol. • The willingness to involve local production staff and service providers for the whole period of filming. • It is imperative that the application be made prior to the first day of shooting.

This type of grant is available to support preparatory measures such as project development and pre-production in the narrower sense. IDM supports applicants with up to 70% of costs, to a maximum of 100,000 euros. Applicants must submit, among other things, detailed pre-production cost estimates. If at the moment of requesting the grant the script has not yet been finalised, its development may be subsidised as well. In that case, the grant will be divided into two steps: one for the development of the script and a second one for further project development and pre-production. The granting of funds for the first step does not guarantee further grants for the second step. IDM grants pre-production funding only to projects that have a direct cultural reference or production relevance to South Tyrol. This relevance may be defined by the content of the film, by the attached producer, screenwriter or director, or local film professionals. In some cases, funds may be granted for the development of more than one project at once (slate funding). This type of grant may be requested by producers who contribute to the development of South Tyrol as a film location in a meaningful way. The maximum grant sum in this case is 150,000 euros.

High-quality projects which have a special relevance to the development of South Tyrol as a film location, or which support young local filmmaking talent, can be exempted from IDM’s production funding regulations such as: minimum amount of the producer’s fee or the producer’s financial resources; approval of accruals and contributions; necessity of distribution agreements for cinema or television. These exemptions are reserved for producers’ and directors’ first and second feature films with total production costs not exceeding 900,000 euros. Funding by IDM may not exceed 150,000 euros. Projects eligible for funding should demonstrate that successful participation in at least one major national festival appears possible. These exemptions do not apply to TV documentaries suitable only for local distribution. A further grant type for young filmmakers is available for high-quality, low-budget works of fiction whose production costs do not exceed 500,000 euros and which contribute to the development of local talent in a meaningful way. The maximum grant in this case is 250,000 euros. Funding is granted under the condition that key positions and/or positions defined by IDM are staffed or advised on by experienced filmmakers. These experts will be selected in collaboration with IDM or from a pool of experts assembled by IDM. In some cases, the experts may contribute to project development work. This type of grant is limited to first and second self-produced feature films. Each year, IDM funds a maximum of three projects through this grant.

TAKE #8 109


SERVICE

The Funding Process in 6 Steps At a glance South Tyrol’s subsidy model is similar to other European funding systems. Grant applications are evaluated based on three criteria: culture, content, and profitability. The financial investment a project will make in South Tyrol weighs heavily in the funding decision, with an economic regional effect of at least 150% of the funding amount being stipulated. Funding is issued in the form of a grant, which means that a subsidised production is not required to repay monies even in the event of commercial success. • Total funding budget: 5 million euros per year • Non-repayable grant • For cinema and TV films, series, documentaries • Production companies may apply for funding regardless of their nationality/location • Production funding: up to 1.5 million euros per project • Pre-production and development funding: up to 100,000 euros per project • Slate funding for pre-production and development: up to 150,000 euros for producers who contribute to the development of South Tyrol as a film location • Special regulations for young filmmakers (first and second feature productions) with a particular relevance to the film location • Three application deadlines (calls) per year • Applications may only be made online

Check list: documentation for production funding requests • Screenplay • Brief summary of the project’s subject matter/synopsis • Detailed cost estimate of the project and the planned expenditure in South Tyrol • Financing plan, with proof of funding • Proof of ownership of the film rights • A list of proposed production staff and casting plans (including local service providers and staff) • Information about planned utilisation and/or existing utilisation agreements (for theatrical release films, IDM usually needs a valid distribution contract; for television productions a licence agreement is needed)

CONTACT US FOR INITIAL CONSULTATION: Erica Dal Farra Film Funding Consultant T +39 0471 09 42 72 erica.dalfarra@idm-suedtirol.com

110 TAKE #8

Eva Perwanger Film Funding Consultant T +39 0471 09 42 82 eva.perwanger@idm-suedtirol.com

Mandatory consultation and online application Evaluation of the project by IDM and its advisory panel of experts, basic funding approval (after positive assessment) 3. Formalisation of the funding approval through a Unilateral Funding Obligation, in which the definitive funding conditions are stated (after the finalisation of the financing and after examination of the final project documents by an auditing firm appointed by IDM) 4. Depending on the progress of the project, disbursement of the relative funding instalments 5. On completion of the project: auditing of invoices and payment documentation (especially regarding fulfilment of regional effect) by an auditing firm appointed by IDM 6. After final audit: payment of the last funding instalment 1. 2.

The Grant Application Applications may only be made online via IDM’s funding portal. Submitted applications are generally evaluated during the subsequent review period. Access to the funding portal can be obtained only after an initial consultation interview with IDM (by phone or in person) at least 10 working days before the submission deadline (call). Detailed information about grant proposals, funding guidelines, fact sheets, all the necessary forms, and access to the online application are available online at www.idm-suedtirol.com/film.

CALLS 2018: Call #1 – 24.01.2018 (decision made by 13.03.2018)

Call #2 – 02.05.2018 (decision made by 19.06.2018)

Call #3 – 19.09.2018 (decision made by 06.11.2018)

CALLS 2019: Call #1 – 30.01.2019 Call #2 – May 2019 (tbd) Call #3 – September 2019 (tbd)


2017

SERVICE

Ein Jahr in Zahlen Un anno in cifre Produktionen und Drehtage in Südtirol Produzioni e giorni di riprese in Alto Adige

Erreichter „Südtiroleffekt“ Effetto territoriale raggiunto

403 shooting days 22 productions

200%

(von IDM betreute Produktionen produzioni assistite da IDM)

2017 in Südtirol gedrehte Projekte nach Land* Progetti per nazionalità girati in Alto Adige nel 2017*

Anteil an der Gesamtfördersumme 2017 je Land* Percentuale per nazionalità della somma totale di finanziamento nel 2017*

Austria 6 projects

21,6 %

17,8 %

Germany 5 projects

Germany

11

Italy

7

Austria

60,7 %

USA

Italy 17 projects

3 1

Finanzierte Projekte 2017 Progetti finanziati nel 2017

Verhältnis der Förderarten nach Anzahl von Projekten Numero di progetti in base al tipo di finanziamento

28 PF: Produktionsförderung Finanziamento della produzione

6

PVF: Förderung der Produktionsvorbereitung Finanziamento della preproduzione

PVF

22

14 9 5

PF

Call 1/2017

Call 2/2017

Call 3/2017

2017

* Länderangaben entsprechen der Produktionsfirma, die als Produzent bzw. Koproduzent von IDM unterstützt wurde. * Le indicazioni delle nazioni corrispondono alla casa di produzione (come produttore principale o coproduttore) che ha ottenuto un finanziamento da IDM. TAKE #8 111


SERVICE

Wir sind für Sie da Lavoriamo per voi Ihre Ansprechpartnerinnen in der Südtiroler Filmförderung. I vostri contatti presso la Film Fund & Commission dell’Alto Adige.

Renate Ranzi

Barbara Weithaler

Head of Film Fund & Commission

Head of Film Location Development and Ecosystem Film & Creative Industries

Communication & Film Location Development

Armin Huber

Birgit Oberkofler

112 TAKE #8


SERVICE

Alessia De Paoli

Erica Dal Farra

Eva Perwanger

Communication & Film Location Development

Film Funding

Film Funding

Sophy Pizzinini

Irene Ammaturo

Film Location Development

Film Commission

Kontakt Contatti IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission NOI Techpark A.-Volta-Straße 13/A Via A. Volta, 13/A 39100 Bozen Bolzano T +39 0471 094 261 film@idm-suedtirol.com www.idm-suedtirol.com/film Facebook: idmfilmfunding

TAKE #8 113


SERVICE

FACTS & FIGURES FILM FUND & COMMISSION

Geförderte Filme 2017 Produzioni finanziate nel 2017 CALL #1 2017

CALL #2 2017

Zorro Italy 21.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Bagarrefilm (IT) Co-production: Zischlermann Filmproduktion (DE) Director: Ronny Trocker Script: Ronny Trocker

Giap Italy 11.400 € Theatrical documentary Production: Altrove Films (IT) Director: Armin Ferrari Script: Flavio Pintarelli, Armin Ferrari

Am Anfang der Schwerkraft oder die schicksalshafte Reise einer noblen Familie und ihrer Dienerschaft über die Alpen Austria 20.000 € Theatrical motion picture / drama / road movie Production: KGP Kranzelbinder Gabriele Production (AT) Director: Thomas Woschitz Script: Thomas Woschitz Andreas Hofer – Volksheld oder Fanatiker? Germany 60.000 € TV documentary Production: Fernsehbüro (DE) Co-production: Pre TV (AT) Director: Hannes Schuler, Robert Neumüller Script: Louisa Weber La ragazza nella nebbia Italy 400.000 € Theatrical motion picture / thriller Production: Colorado Film Production (IT) Director: Donato Carrisi Script: Donato Carrisi I figli del freddo Italy 500.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Mood Film (IT) Co-production: Weydemann Bros. (DE) Director: Stefano Lodovichi Script: Isabella Aguilar, Davide Orsini, Stefano Lodovichi

114 TAKE #8

Re_Public Italy 21.000 € Theatrical documentary Production: Miramonte Film (IT) Director: Andreas Pichler Script: Andreas Pichler Twilight Snow Germany 30.000 € Theatrical motion picture / drama, thriller Production: Filmallee (DE) Co-production: filmschaft maas & füllmich (DE) Script: Matteo Strukul, Francesco Ferracin, Malin Schwerdtfeger Holzfäller für Rhodos Italy 30.000 € TV documentary Production: Luis Walter Film (IT) Director: Luis Walter, Marco Sonna Script: Luis Walter Il premio Italy 300.000 € Theatrical motion picture / comedy Production: Italian International Film (IT) Co-production: Space Rocket Nation (DNK) Director: Alessandro Gassmann Script: Alessandro Gassmann, Valter Lupo, Massimiliano Bruno Crescendo Italy 300.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Filmvergnuegen (IT) Co-production: CCC Filmkunst (DE), MZFilm (DE) Director: Marcus O. Rosenmüller Script: Marcus O. Rosenmüller, Stephen Glantz

La befana vien di notte Italy 375.000 € Theatrical motion picture / family entertainment Production: Lucky Red (IT) Director: Michele Soavi Script: Nicola Guaglianone Der Trafikant Germany 170.000 € Theatrical motion picture / tragicomedy Production: Glory Film (DE) Co-production: epo-film (AT), Tobis Filmproduktion (DE) Director: Nikolaus Leytner Script: Klaus Richter, Nikolaus Leytner Das Tal Italy 80.000 € Theatrical documentary Production: Miramonte Film (IT) Co-production: Point du Jour (FR) Director: Nuno Escudeiro Script: Moritz Bonatti, Nuno Escudeiro Tensione superficiale Italy 350.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Ombre Rosse Film Production (IT) Co-production: Chic Films (FR) Director: Giovanni Aloi Script: Giovanni Aloi, Nicolò Galbiati, Heidrun Schleef Oasen der Freiheit (AT Bakuninhütte) Italy 33.000 € TV documentary Production: Langbein & Partner Media (AT) Director: Martin Hanni, Kurt Langbein Script: Martin Hanni


SERVICE Förderung der Produktionsvorbereitung / Finanziamento della preproduzione Produktionsförderung / Finanziamento della produzione Länderangaben entsprechen der Produktionsfirma, die als Produzent bzw. Koproduzent von der Südtiroler Filmförderung unterstützt wurde. Le indicazioni delle nazioni corrispondono alla casa di produzione (come produttore principale o coproduttore) che ha ottenuto un finanziamento dal fondo altoatesino.

CALL #3 2017 Manaslu – Berg der Seelen Austria 379.000 € Theatrical documentary Production: Planet Watch Film and Video Productions (AT) Director: Gerald Salmina Script: Gerald Salmina Zauberberg Germany TV documentary Production: Instant Film (DE) Director: Jens Meurer Script: Jens Meurer

40.000 €

Hochwald Austria 45.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Amour Fou Vienna (AT) Director: Evi Romen Script: Evi Romen Der Geldmacher Austria 100.000 € TV film / historical drama Production: epo-film (AT) Co-production: Film-Line Productions (DE), FreibeuterFilm (AT) Director: Urs Egger Script: Thomas Reider Die Soldatin des Kaisers – Das abenteuerliche Leben der Viktoria Savs Austria 55.000 € TV documentary Production: WEGA-Film (AT) Director: Karin Duregger Script: Karin Duregger

Cerro Torre Germany 150.000 € TV documentary Production: Riva Film und Medienberatung (DE) Director: Reinhold Messner Script: Reinhold Messner Abbi fede Italy 350.000 € Theatrical motion picture / comedy Production: Greif Produktion (IT) Co-production: Sigma Filmproduktion (AT) Director: Alessandro Angelini Script: Federico Baccomo Siberia Italy 500.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Vivo film (IT) Co-production: The Match Factory (DE) Director: Abel Ferrara Script: Chris Zois, Abel Ferrara

Dicktatorship Italy 34.000 € Theatrical documentary Production: DocLab (IT) Director: Gustav Hofer, Luca Ragazzi Script: Gustav Hofer, Simona Seveso, Luca Ragazzi Hogar Italy 62.000 € Theatrical motion picture / drama Production: Dispàrte (IT) Co-production: CAMPO CINE (ARG) Director: Maura Delpero Script: Maura Delpero Dream Big Italy 18.000 € TV documentary Production: GiUMa produzioni (IT) Director: Katia Bernardi Script: Katia Bernardi

TAKE #8 115


PRODUKTIONEN IN SÜDTIROL RIPRESE IN ALTO ADIGE

epo-film/Petro Domenigg

SERVICE

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Abgedreht Ciak... si gira! 22 in Südtirol verwirklichte Projekte hat IDM im Jahr 2017 betreut: Abenteuer am Berg, Kriminalfälle, Historiendramen und dokumentarische Blicke auf das Land und seine Menschen. Nel 2017 IDM ha supportato 22 progetti realizzati in Alto Adige: avventure in montagna, gialli, film drammatici e sguardi documentaristici sul territorio e sui suoi abitanti.

116 TAKE #8

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Der Trafikant Theatrical motion picture / Tragicomedy Germany Wien 1937: Der junge Kioskverkäufer Franz lernt Sigmund Freud kennen. Freud, der regelmäßig Kunde bei Franz ist, steht ihm in den dramatischen Zeiten als Experte in Fragen des Lebens und der Liebe zur Seite – selbst wenn Frauen für Freud genauso ein Rätsel darstellen wie für Franz das böhmische Mädchen, in das er unglücklich verliebt ist. Vienna, 1937: il giovane tabaccaio Franz conosce Sigmund Freud. Sullo sfondo degli eventi drammatici di quegli anni, Freud, che è cliente fisso del negozio, diventerà per Franz l’esperto a cui rivolgersi per consigli di vita e questioni di cuore. Eppure per Freud le donne rappresentano un mistero, proprio come per Franz la giovane boema di cui è perdutamente innamorato. Production: Glory Film (DE) Co-production: epo-film (AT) Director: Nikolaus Leytner Script: Klaus Richter, Nikolaus Leytner Shooting days in South Tyrol: 5


One More Pictures/Federico Vagliati

Colorado Film/Loris T. Zambelli

SERVICE

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In My Room

Ötzi e il mistero del tempo

La ragazza nella nebbia

Theatrical motion picture / Drama Germany/Italy

Theatrical motion picture / Family entertainment Italy

Theatrical motion picture / Thriller Italy

Armin lebt seit einem abgebrochenen Studium allein und jobbt als Kameramann beim Fernsehen. Den Halt, den seine Freunde im bürgerlichen Dasein suchen, findet er im Nachtleben. Er ist nicht glücklich, kann sich aber kein anderes Leben vorstellen. Eines Tages wacht er auf und es ist totenstill: Alles sieht aus wie immer, aber die Menschheit ist verschwunden. Armin ist allein auf der Welt. Da quando ha lasciato gli studi, Armin abita da solo e si guadagna da vivere come cameraman televisivo. Le certezze che i suoi amici cercano in un’esistenza borghese, Armin le trova nella vita notturna. Non è felice ma non riesce a immaginare una vita diversa. Un giorno si risveglia in un silenzio irreale: il mondo sembra quello di sempre ma le persone sono scomparse. Armin è rimasto solo sulla terra. Production: Pandora Film (DE) Co-production: Echo Film (IT) Director: Ulrich Köhler Script: Ulrich Köhler Shooting days in South Tyrol: 10

Der Halbwaise Kip zieht mit seinem Vater nach Bozen. Der Neustart ist nicht leicht – zwei Klassenkameraden piesacken den Jungen. Bei einem Schulausflug ins Archäologiemuseum sieht er die Gletschermumie Ötzi. Dieses Erlebnis hat einen magischen Effekt: Noch in derselben Nacht erwacht Ötzi zum Leben und bringt Kips Gegenwart komplett durcheinander … Kip, che ha perso la sua mamma, si trasferisce a Bolzano insieme al padre. I primi tempi non sono facili e due compagni di classe lo prendono in giro. Durante una gita al museo archeologico Kip scopre Ötzi, la mummia del ghiacciaio. L’incontro ha un effetto magico: quella stessa notte riprende vita e mette sottosopra il mondo di Kip… Production: One More Pictures (IT) Director: Gabriele Pignotta Script: Davide Orsini, Carlo Longo, Giacomo Martelli Shooting days in South Tyrol: 41

In einem Gebirgstal verschwindet eine 16-Jährige spurlos. Um den Fall aufzuklären, wird Kommissar Vogel hinzugezogen, der bekannt dafür ist, die Medien zu seinem Vorteil auszuspielen. So wird das Alpenstädtchen Avechot von zahlreichen Journalisten und Kameras heimgesucht; der Verdacht fällt auf den Lehrer Loris Martini. Aber die Wahrheit ist komplexer als gedacht. In una vallata alpina una 16enne scompare senza lasciare traccia. Il commissario Vogel, incaricato di risolvere il caso, è celebre per la sua abilità nel manipolare i media a proprio vantaggio. La cittadina di Avechot viene così invasa da giornalisti e telecamere. I sospetti ricadono sull’insegnante Loris Martini ma la verità è più complessa di quanto possa sembrare. Production: Colorado Film (IT) Director: Donato Carrisi Script: Donato Carrisi Shooting days in South Tyrol: 39

TAKE #8 117


Tempest Film/Lars Jacobsen

SERVICE

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Ama Dablam – Der heilige Berg

Coureur

Solo: A Star Wars Story

Theatrical motion picture / Drama / Biography Italy

Theatrical motion picture / Sci-fi USA

Theatrical documentary Germany Nepal 1979: In der Westwand des Ama Dablam trifft eine Eislawine vier Bergsteiger, darunter den Sohn des EverestErstbesteigers Sir Edmund Hillary. Ein Toter und drei Verletzte hängen an einem einzigen Anker in den Seilen. Da der Berg für die Einheimischen heilig ist, wagen sie es nicht, ihn zu erklimmen. So macht sich Hillary selbst auf den Weg, um seinen Sohn zu retten. Nepal, 1979: una valanga travolge quattro scalatori sulla parete ovest dell’Ama Dablam. Tra loro c’è il figlio di Sir Edmund Hillary, storico scalatore che conquistò per primo la vetta dell’Everest. Un morto e tre feriti sono sospesi nel vuoto, legati in cordata a un unico chiodo. La popolazione locale considera la montagna sacra e non osa scalarla. Lo stesso Sir Hillary decide allora di partire per andare a salvare il figlio. Production: Tempest Film Produktion und Verleih (DE) Director: Reinhold Messner Script: Reinhold Messner Shooting days in South Tyrol: 8

118 TAKE #8

Felix himmelt seinen Vater an, der Radrennfahrer ist. Schon früh bekommt er so einen Einblick in die von Doping dominierte Welt dieses Sports. Als Felix in die Fußstapfen seines Vaters tritt und bei einem italienischen Radteam anheuert, muss er feststellen, dass das Doping seinem Körper viel stärker zusetzt, als gedacht. Felix adora suo padre, ciclista professionista, ed entra ben presto in contatto con la realtà di un mondo dominato dal doping. Quando, anni dopo, decide di seguire le orme paterne e viene ingaggiato da un team italiano, si rende conto che il doping ha sul suo corpo effetti molto più pesanti di quanto potesse immaginare. Production: Kino Produzioni (IT) Co-production: Czar (BE), Canvas (NL) Director: Kenneth Mercken Script: Kenneth Mercken, Monica Stan Shooting days in South Tyrol: 10

Das Spin-off von Star Wars erzählt Han Solos und Chewbaccas Abenteuer, bevor sie dem jungen Luke Skywalker begegnen. Unter anderen ist auch Lando Calrissian mit dabei. Einige Szenen wurden bei den Drei Zinnen gedreht. Lo spin-off di Guerre stellari racconta le avventure di Han Solo e Chewbecca prima del loro incontro con il giovane Luke Skywalker. Anche Lando Calrissian è della partita. Alcune sequenze sono state girate sulle Tre Cime di Lavaredo. Production: Lucasfilm (USA) Director: Ron Howard Script: Jon Kasdan, Lawrence Kasdan, George Lucas Shooting days in South Tyrol: 6


Roxy Film/christianhartmann.com

lüthje schneider hörl Film/Jennifer Bräuer

SERVICE

9

10

8

9

10

Zauberberg

Burg Schreckenstein 2

Urban Divas

TV documentary Germany

Theatrical motion picture / Family entertainment Germany

TV series / Comedy Germany

Ein Luxushotel, das beharrlich auf den fünften Stern verzichtet? Hoch über der Etsch liegt der Zirmerhof, ein magischer Berg wie bei Thomas Mann, wiedergeboren im 21. Jahrhundert. Für den fünften Stern müssten allerlei technische Geräte installiert werden. Doch gerade für deren Abwesenheit zahlen die Gäste. Ein Ort, der Tradition gegen Innovation setzt, Vergangenheit gegen Gegenwart. Un albergo di lusso che si ostina a rifiutare la quinta stella? Lo Zirmerhof domina dall’alto la Val d’Adige: una montagna incantata, rinata nel ventunesimo secolo. Il pensiero corre a Thomas Mann. La quinta stella richiederebbe l’installazione di numerosi dispositivi tecnici ma è proprio la loro assenza ad attrarre gli ospiti. Un luogo che mette in contrasto innovazione e tradizione, futuro e passato. Production: Instant Film (DE) Director: Jens Meurer Script: Jens Meurer Shooting days in South Tyrol: 22

Nach den Ferien sind die fünf Freunde Dampfwalze, Mücke, Ottokar, Strehlau und Stephan wieder im Internat Burg Schreckenstein vereint. Aber sie müssen bald feststellen, dass Graf von Schreckenstein wegen seiner Schulden dabei ist, die Burg zu verlieren. Das zu verhindern ist ein Fall für die Freunde, die bei ihren Rettungsversuchen auf einen Schatz stoßen: die allererste Bibel von Gutenberg. Le ferie sono finite e i cinque amici Dampfwalze, Mücke, Ottokar, Strehlau e Stephan sono finalmente riuniti in collegio, a Castel Schreckenstein. I ragazzi scoprono però che il conte sta per perdere il castello a causa dei debiti. Bisogna scongiurare il peggio e gli amici non stanno certo a guardare. Nel corso dei loro diversi tentativi di salvataggio, scoprono un tesoro: la primissima Bibbia di Gutenberg. Production: Roxy Film (DE) Co-production: Violet Pictures (DE), Tele München (DE) Director: Ralf Huettner Script: Christian Limmer Shooting days in South Tyrol: 24

Lou möchte ein Kind. Nachdem sie von ihrem Freund verlassen wurde und festgestellt hat, dass ihre Eierstöcke rasant altern, braucht Lou einen Mann, egal welchen, nur schnell. Eile ist angesagt – für die Couch-Potato Lou eine Herausforderung. Auch Versuche mit DatingApps schlagen total fehl. Nach einem misslungenen One-Night-Stand ist Lou der Verzweiflung nahe. Was soll sie tun? Lou vorrebbe tanto avere un bambino ma il compagno l’ha lasciata e le sue ovaie stanno invecchiando… insomma, ha bisogno di un uomo, non importa chi, l’importante è trovarlo subito. Un bel problema per la pantofolaia Lou, anche perché il tempo stringe. I tentativi con le app per gli appuntamenti falliscono miseramente e anche un’avventura di una notte non va a buon fine. La donna è prossima alla disperazione. Production: lüthje schneider hörl Film (DE) Director: Natalie Spinell Script: Natalie Spinell, Felix Hellmann Shooting days in South Tyrol: 8

TAKE #8 119


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Luis Walter Film

Fernsehbüro

SERVICE

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Andreas Hofer – Volksheld oder Fanatiker?

Holzfäller für Rhodos

Un confine incerto

TV documentary Italy

Theatrical motion picture / Drama Italy

Der Dokumentarfilm greift die Geschichte der Südtiroler Holzfäller auf, die in den 1930er-Jahren auf die von den italienischen Faschisten besetzte Insel Rhodos auswanderten. Mit historischem Filmmaterial und Interviews mit Zeitzeugen und deren Nachkommen zeigt der Film, wie sie dort lebten und die Schrecken des Krieges erlebten. Ein Stück Südtiroler Zeitgeschichte. Il documentario è dedicato alla storia dei boscaioli altoatesini che negli anni trenta emigrarono a Rodi, allora occupata dall’Italia fascista. La pellicola narra, attraverso filmati storici e interviste con alcuni testimoni dell’epoca e i loro discendenti, la vita degli emigrati sull’isola e gli orrori della guerra visti con i loro occhi. Un pezzo di storia altoatesina.

Ein Südtiroler Polizist leitet die Ermittlungen im Falle der Entführung eines vierjährigen Mädchens. Über die gemeinsame ladinische Sprache findet er einen Weg, mit dem Kind zu kommunizieren. So beginnt ein Wettlauf gegen die Zeit, um das Kind vor Menschenhändlern zu retten. Un poliziotto altoatesino conduce le indagini sul rapimento di una bambina di quattro anni. La lingua ladina, parlata da entrambi, si rivela un importante canale di comunicazione con la piccola. Ha così inizio una corsa contro il tempo per salvare la bambina dai trafficanti di esseri umani.

TV documentary Germany Die Dokumentation sammelt Anekdoten und historische Fakten über Andreas Hofer, den Anführer der Freiheitsbewegung gegen die napoleonische Herrschaft in Tirol. So gelingt ein Einblick in die historische Figur hinter dem Mythos. Il documentario raccoglie aneddoti e fatti storici su Andreas Hofer, il comandante dell’insurrezione tirolese contro il dominio napoleonico, permettendoci di gettare uno sguardo alla figura storica dietro al personaggio mitico. Production: Fernsehbüro (DE) Co-production: Pre TV (AT) Director: Hannes Schuler, Robert Neumüller Script: Louisa Weber Shooting days in South Tyrol: 7

120 TAKE #8

Production: Luis Walter Film (IT) Director: Luis Walter, Marco Sonna Script: Luis Walter Shooting days in South Tyrol: 9

Production: Gaundri (IT) Co-production: Indi Film (DE) Director: Isabella Sandri Script: Isabella Sandri, Giuseppe Gaudino Shooting days in South Tyrol: 11


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Merfeefilm/Degeto

epo-film/Film-Line Productions/Hendrik Heiden

SERVICE

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Das Rattenrennen

Der Geldmacher

Theatrical motion picture / Comedy Germany

TV feature film / Historical drama Austria

Bozen Krimi 6 – Leichte Beute & Bozen Krimi 7 – Falsches Spiel

Pristina 1999: Anna und Plaka leben in einer der gefährlichsten Städte der Welt. Das ist auch schon alles, was die beiden gemeinsam haben. Doch das Schicksal kettet das ungleiche Paar aneinander. Sie können nur bestehen, wenn sie gemeinsam ihr Bestes und ihr Schlechtes in die Waagschale werfen. Ihre Gegner sind mächtig, brutal und zu allem bereit. Pristina, 1999: Anna e Plaka vivono in una delle città più pericolose al mondo. Questo, e nient’altro, li accomuna. Il destino renderà però indissolubile il legame di questa coppia così diversa. I due potranno sopravvivere soltanto se, insieme, sapranno dare il meglio e il peggio di loro stessi. I loro avversari sono potenti, brutali e disposti a tutto.

Während 1932 die Wirtschaftskrise wütet, gibt es eine österreichische Gemeinde, die ihr trotzt: Wörgl, wo der Bürgermeister die Arbeitslosigkeit gegen Null treibt. Die Öffentlichkeit staunt, so manche blicken neidisch auf den Ort. Die Regierung ist allerdings weniger erfreut: Für sie und die Staatsbank ist der Bürgermeister eine Bedrohung. Nel 1932, nel pieno della crisi economica, un comune austriaco sfida la sorte: è Wörgl, dove il sindaco riesce quasi ad azzerare la disoccupazione. L’opinione pubblica guarda alla cittadina con stupore e da alcuni trapela anche una certa invidia. Il governo, da parte sua, non gioisce del successo: per il potere politico e la Banca nazionale il sindaco rappresenta una minaccia.

Production: Preview Enterprises (DE) Co-production: Cineplanet (SRB) Director: Marijan D. Vajda Script: Joachim Schroeder, Tobias Streck Shooting days in South Tyrol: 20

Production: epo-film (AT) Co-production: Film-Line Productions (DE), FreibeuterFilm (AT) Director: Urs Egger Script: Thomas Reider Shooting days in South Tyrol: 4

TV series / Crime Germany In Leichte Beute stoßen die Kommissare Matteo und Sonja auf eine Einbruchserie, bei der Alarmanlagen auf rätselhafte Weise außer Betrieb gesetzt werden. In Falsches Spiel führt die Spur im Mordfall eins Arbeiters zum Spielhallenbesitzer Franco Gentile und weiter zum lokalen Mafia-Statthalter Rossi. Dem drohen die Ermittlungen das Geschäft zu versauen – er muss handeln. Leichte Beute (“bottino facile”) vede i commissari Matteo e Sonja alle prese con una serie di furti durante i quali i sistemi di allarme vengono messi misteriosamente fuori uso. In Falsches Spiel (“falso gioco”) si indaga sull’omicidio di un operaio: le tracce conducono a Franco Gentile, proprietario di sale da gioco, e al capo mafioso locale, Rossi. L’inchiesta ne sta mettendo a repentaglio gli affari, e lui non resterà certo a guardare. Production: JoJo Film- und Fernsehproduktionen (DE) Co-production: ARD Degeto (DE) Director: Thorsten Näter Script: Jürgen Werner Shooting days in South Tyrol: 30

TAKE #8 121


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Italian International Film/Anna Camerlingo

Blue Eyes Fiction/Petro Domenigg

SERVICE

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Hexe Lilli rettet Weihnachten

Oasen der Freiheit (AT Bakuninhütte)

Il premio

Theatrical motion picture / Family entertainment Germany Die kleine Hexe Lilli hat keine Lust auf Weihnachten. Und dann soll sie auch noch herausfinden, wer Knecht Ruprecht war. Sie beschließt, ihn einfach herzuzaubern, um ihn persönlich zu befragen – doch er entwischt. Entrüstet über den Kommerz zum Fest beschließt er, die Weihnachtszeit für Lilli und ihre Freunde zu ruinieren. La streghina Lilli non ama l’atmosfera natalizia e, come non bastasse, le tocca pure fare una ricerca sulla figura di Ruprecht il servo. Lilli decide di fare apparire Ruprecht con un incantesimo perché possa rispondere direttamente alle sue domande. Lui però le scappa di mano: indignato per il consumismo della festa, è deciso a rovinare il Natale a Lilli e ai suoi amici. Production: Blue Eyes Fiction (DE) Co-production: Trixter (DE), Dor Film (AT) Director: Wolfgang Groos Script: Gerrit Hermans Shooting days in South Tyrol: 11

122 TAKE #8

TV documentary Austria Diese Dokumentation erzählt die Geschichte der Anarchisten in Europa. Seltenes Filmmaterial erlaubt Einblicke in verschiedene Bewegungen und Strömungen des Anarchismus von Russland bis Spanien. Il documentario è dedicato alla storia degli anarchici in Europa e utilizza materiale filmico raro per offrire una panoramica dei movimenti e delle correnti interni all’anarchismo, dalla Russia alla Spagna. Production: Langbein & Partner Media (AT) Director: Martin Hanni, Kurt Langbein Script: Martin Hanni Shooting days in South Tyrol: 4

Theatrical motion picture / Comedy Italy Giovanni Passamonte reist von Rom nach Stockholm, wo er den Literatur-Nobelpreis entgegennehmen soll. Weil er an Flugangst leidet, beschließt er, die Reise im Auto zu bewältigen – zusammen mit zwei seiner vielen Kinder. Die lange Fahrt bietet ihnen die Möglichkeit, sich endlich wirklich kennenzulernen. Giovanni Passamonte parte da Roma alla volta di Stoccolma, dove gli verrà consegnato il premio Nobel per la letteratura. Passamonte, che ha paura di volare, decide di affrontare il viaggio in auto insieme a due dei suoi tanti figli. Il lungo viaggio farà in modo che si avvicinino permettendo loro, per la prima volta, di conoscersi davvero. Production: Italian International Film (IT) Co-production: Space Rocket Nation (DK) Director: Alessandro Gassmann Script: Alessandro Gassmann, Valter Lupo, Massimiliano Bruno Shooting days in South Tyrol: 17


planetwatch.at/Robert Neumeyer

SERVICE

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Manaslu – Berg der Seelen

Meine Oma spinnt

Das versunkene Dorf

Theatrical documentary Austria

TV feature film / Comedy Germany

Theatrical documentary Italy

Nachdem der Südtiroler Extrembergsteiger Hans Kammerlander 1991 am Achttausender Manaslu zwei seiner Freunde, Friedl Mutschlechner und Carlo Großrubatscher, verloren hat, ist er nie wieder dorthin zurückgekehrt. Erst nachdem er in einen Verkehrsunfall verwickelt war, bei dem ein Mensch starb, will er sich endlich seinen Erinnerungen und Ängsten stellen. Dopo avervi perso, nel 1991, i suoi amici Friedl Mutschlechner e Carlo Großrubatscher, l’alpinista estremo Hans Kammerlander non aveva più fatto ritorno sul Manaslu, uno degli ottomila himalayani. Dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale nel quale perse la vita una persona, Kammerlander è finalmente pronto ad affrontare i suoi ricordi e le sue paure.

Eva fällt aus allen Wolken, als ihre Oma ihr erzählt, dass sie und ihr Mann sich nach 40 Jahren Ehe trennen wollen. Obwohl Eva gerade selbst mit Männerproblemen zu kämpfen hat, ist sie fest dazu entschlossen, ihre Großmutter während eines Urlaubs in Italien umzustimmen. Eva cade dalle nuvole quando la nonna le rivela che lei e il marito hanno deciso di separarsi dopo 40 anni di matrimonio. Pur essendo lei stessa alle prese con problemi di coppia, Eva è fermamente decisa a sfruttare una vacanza in Italia per convincere la nonna a ritornare sui suoi passi.

1950 errichtete der italienische Stromriese Montecatini beim Dorf Graun im Vinschgau die damals höchste Erdstaumauer Europas. Nach der Fertigstellung wurden die Bewohner aus ihren Häusern getrieben und das ehemals blühende Tal wurde geflutet. Für die alte Generation, die heute in Neu-Graun am Ufer des Sees lebt, sitzt das Trauma noch tief – doch die Jugend blickt nach vorne. A Curon Venosta, nel 1950, la compagnia elettrica Montecatini fece costruire una gigantesca diga. Terminati i lavori, gli abitanti furono cacciati dalle loro case e la prospera valle fu sommersa dalle acque. Oggi, nel nuovo paese di Curon alle sponde del lago, la generazione degli anziani ricorda ancora il trauma di allora… mentre i giovani guardano al futuro.

Production: Planet Watch Film (AT) Director: Gerald Salmina Script: Planet Watch Film Shooting days in South Tyrol: 54

Production: ARD Degeto (DE) Director: Ulrike Grote Script: Sophia Krapoth Shooting days in South Tyrol: 14

Production: Albolina Film (IT) Director: Georg Lembergh Script: Hansjörg Stecher Shooting Days in South Tyrol: 71

TAKE #8 123


Festival Filmpreis (Gewinner) Premio cinematografico (vincitore) Filmpreis (Nominierung) Premio cinematografico (nomination) Kassen- oder Quotenerfolg Successo al box office o negli ascolti

124 TAKE #8

1 ANGRIFF DER LEDERHOSENZOMBIES (ATTACK OF THE LEDERHOSEN ZOMBIES) Austria Director: Dominik Hartl Diagonale Graz

2 MISTER FELICITÀ Italy Director: Alessandro Siani Erfolgreichster italienischer Spielfilm 2017 mit 1,6 Millionen Kinobesuchern und Einnahmen von über 10 Millionen Euro Film italiano di maggiore successo del 2017 con 1,6 milioni di spettatori in sala e incassi per più di 10 milioni di euro

3 MAIKÄFER FLIEG Austria Director: Mirjam Unger Österreichischer Filmpreis 2017 Bestes Kostümbild Migliori costumi (Caterina Czepek) Beste Tongestaltung Miglior suono (D. Zuson, T. Pötz, S. Watzinger) Beste weibliche Nebenrolle Migliore attrice non protagonista (Krista Stadler) Romy Premio Romy Bester Kinofilm Miglior lungometraggio Bestes Buch Kinofilm Migliore sceneggiatura lungometraggio (M. Unger, S. Bohle)

Zivago/Federico Vagliati

3

Vivo Film/Federico Vagliati

2

4

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Orisa/Francesca Casciarri

fischerfilm

IDM-geförderte Produktionen waren im Jahr 2017 weltweit auf Festivals vertreten und konnten wichtige Filmpreise gewinnen. Anche nel 2017 alcune produzioni sostenute da IDM hanno fatto il giro dei festival internazionali e vinto premi importanti.

1

Cattleya/Gianni Fiorito

Ein Jahr voller Erfolge Un anno di successi

Filmladen/KGP

SPOTLIGHT

6

4 MONTE (MOUNTAIN) Italy Director: Amir Naderi Filmfest München Reihe „Spotlight“ Rassegna “Spotlight” Nastri d’Argento Spezialpreis für eine besonders herausfordernde schauspielerische Leistung Premio speciale per l’impegno in una dura prova di interpretazione (Andrea Sartoretti, Claudia Potenza)

5 I FIGLI DELLA NOTTE (CHILDREN OF THE NIGHT) Italy, Belgium Director: Andrea De Sica Nastri d’Argento Bestes Regiedebüt Migliore regista esordiente

6 CAFFÈ (COFFEE) Italy, China, Belgium Director: Cristiano Bortone David di Donatello Bester Produzent Miglior produttore (Cristiano Bortone, mit con B. V. Langendonck, P. Bouckaert, G. Ming Cai, N. Devillers) Bejing International Film Festival Wettbewerb Concorso


8

7 DIE EINSIEDLER (THE EREMITES) Germany, Austria Director: Ronny Trocker Fünf Seen Filmfestival Fünf Seen Filmpreis Premio principale European Film Awards European Discovery – Prix Fipresci International Film Festival Rotterdam Filmfestival Max Ophüls Preis Diagonale Graz

8 DIE NACHT DER 1.000 STUNDEN (NIGHT OF A THOUSAND HOURS) Austria, Luxemburg, Netherlands Director: Virgil Widrich Filmfestival Max Ophüls Preis Eröffnungsfilm Film d’apertura Diagonale Graz Bejing International Film Festival Shanghai International Film Festival Wettbewerb Concorso International Film Festival Rotterdam Österreichischer Filmpreis Bestes Drehbuch Migliore sceneggiatura (Virgil Widrich) Bestes Kostümbild Migliori costumi (Alette Kraan)

9 KÖNIG LAURIN Germany Director: Matthias Lang Preis der Deutschen Filmkritik Premio dell’associazione tedesca dei critici cinematografici Bester Kinderfilm Miglior film per bambini Deutscher Filmmusikpreis Premio tedesco per la musica da film Bester Song im Film Migliore canzone (One Single Rose, Caroline Adler & David Reichelt)

10 LANDKRIMI – ENDABRECHNUNG Austria Director: Umut Dağ Romy Premio Romy Beste Regie TV-Film Migliore regia film televisivo (Umut Dağ) Bestes Buch TV-Film Migliore sceneggiatura film televisivo (Peter Probst)

11 UN PASSO DAL CIELO 4 Italy Director: Jean Maria Michelin Über 5 Millionen Fernsehzuschauer in Italien bei allen Folgen der 4. Staffel Più di 5 milioni di spettatori per tutti gli episodi della 4a serie

12

Lux Vide

10

11

Lieblingsfilm/Martin Rattini

Sparkling Pictures

Amour Fou

7

9

ORF/APA/Jan Hetfleisch

zischlermann filmproduktion

SERVICE

12 AMELIE RENNT MOUNTAIN MIRACLE – AN UNEXPECTED FRIENDSHIP) Germany, Italy Director: Tobias Wiemann 67. Berlinale Sektion „Generation Kplus“ Sezione “Generation Kplus” Lobende Erwähnung der Jury Menzione speciale della giuria 35. Filmfest München Kinderfilmfestival Festival del film per bambini Kinder-Medien-Festival Goldener Spatz Festival del film per bambini Goldener Spatz Bester Kinofilm Miglior lungometraggio 30. International Festival for Children and Youth, Iran International Jury Bestes Drehbuch Migliore sceneggiatura Golden Butterfly Bester Jugendfilm Miglior film per ragazzi Giffoni Film Festival Wettbewerb Concorso Gilde Filmpreis Bester Kinderfilm Miglior film per bambini Kyoto International Children’s Film Festival Bester Film Miglior film Festival des deutschen Films „Goldener Nils“ für den besten Kinderfilm Miglior film per bambini Internationales Kinderfilmfestival Wien Preis der Kinderjury Premio giuria dei bambini

TAKE #8 125


13 DIE PFEFFERKÖRNER UND DER FLUCH DES SCHWARZEN KÖNIGS Germany Director: Christian Theede 43. Kinderfilmtage im Ruhrgebiet Bester Kinderfilm Miglior film per bambini Bremer Kinder- und Jugendfilmfest KIJUKO-Filmpreis Premio KIJUKO

14 DREI ZINNEN (THREE PEAKS) Germany, Italy Director: Jan Zabeil Locarno Festival Variety Piazza Grande Award Toronto International Film Festival Hofer Filmtage Eröffnungsfilm Film d’apertura Förderpreis Neues Deutsches Kino: Bester deutscher Nachwuchsfilm Premio nuovo cinema tedesco al miglior film d’esordio (Jan Zabeil)

15

Eikon Media/Miramonte/ Tiberius Film/Martin Rattini

16

Port-Au-Prince Film/ Echo Film/Martin Rattini

17

Nukleus Film/helios Film

14

Rohfilm/Echo Film

13

Letterbox/Martin Rattini

SERVICE

15 DAS SYSTEM MILCH (THE MILK SYSTEM) Italy, Germany Director: Andreas Pichler Fünf Seen Film Festival Horizonte Filmpreis Premio Orizzonti (Andreas Pichler)

IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund & Commission NOI Techpark A.-Volta-Straße 13/A Via A. Volta, 13/A 39100 Bozen Bolzano T +39 0471 094 261 film@idm-suedtirol.com www.idm-suedtirol.com/film Facebook: idmfilmfunding Executive Editors Birgit Oberkofler, Renate Ranzi

16 DER MANN AUS DEM EIS Germany, Italy Director: Felix Randau Locarno Festival Filmfest Hamburg Hamburger Produzentenpreis für Europäische Kino-Koproduktionen Premio dei produttori alla migliore coproduzione cinematografica europea Art Cinema Award

17 PERSEVERANCE Italy, Serbia, Hungary Director: Miha Knific Vesna Awards Best Actress in a Supporting Role (Ivanka Mežan) Best Actor in a Supporting Role (Brane Grubar) Best Original (Experimental AV) Work

126 TAKE #8

CREDITS

Managing Editor Barbara Weithaler Project Management Alessia De Paoli, Barbara Weithaler Concept, realisation, editing Ex Libris Genossenschaft/Cooperativa www.exlibris.bz.it Editor in Chief Bernd Jetschin Project Coordination Valeria Dejaco/Ex Libris Art Direction Philipp Aukenthaler www.hypemylimbus.com Translations Ex Libris (Federica Romanini, Werner Menapace, Valeria Dejaco) Proofreading Ex Libris (Gudrun Brugger, Tiziana Panfilo, Milena Macaluso, Charlotte Marston) Photos If not credited otherwise: IDM Cover photo Der Trafikant © epo-Film/Petro Domenigg Printer Dialog GmbH Alfred-Ammon-Straße 29 Via Alfred Ammon 29 39042 Brixen Bressanone www.dialogwerkstatt.it


AUTONOME PROVINZ BOZEN SÃœDTIROL

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE

SERVICE

TAKE #8 127


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