Book Productions Made in South Tyrol

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Aquadro 2 Das Märchen von der Prinzessin, die unbedingt in einem Märchen vorkommen wollte 8 Frei 14 Il volto di un’altra 20 Lafnetscha 26 Lass springen, Baby! 32

Questo Booklet nasce dalla collaborazione tra BLS e Bolzano Cinema e presenta 7 film realizzati in Alto Adige in programma alla 27esima edizione del Festival. I film hanno avuto il sostegno del Fondo provinciale alle produzioni e del reparto Film Fund & Commission della BLS e hanno potuto contare sul lavoro di numerose maestranze e professionisti locali. È per questo che, oltre ai 7 film, vi presentiamo anche alcuni dei talenti altoatesini che hanno collaborato alla realizzazione di questi progetti. A loro abbiamo chiesto di raccontarci la propria esperienza sul set. Gli altoatesini che troverete nelle prossime pagine sono stati impegnati in ruoli differenti. Tutti sono però fondamentali per la buona riuscita di un progetto cinematografico e parte di un grande team che, invisibile sul grande schermo, sta dietro alla telecamera.

Dieses Booklet entstand aus der Zusammenarbeit zwischen BLS und den Bozner Filmtagen und präsentiert die sieben in Südtirol realisierten Filme im diesjährigen Programm. Die Projekte wurden vom Südtiroler Filmfonds und von der Abteilung Film Fund & Commission der BLS unterstützt und konnten auch auf die Mitarbeit zahlreicher Südtiroler Filmschaffenden zählen. Aus diesem Grund präsentieren wir euch nicht nur die sieben Filme selbst, sondern vor allem einige Südtiroler Talente, die an der Realisation der Projekte beteiligt waren. Sie haben wir nach ihren Erfahrungen am Filmset befragt. Alle Südtiroler Filmschaffende, die ihr auf den nachfolgenden Seiten findet, waren in unterschiedlichen Rollen und Positionen tätig. Jede einzelne davon ist zur Realisation eines Filmprojektes notwendig und Teil des großen Teams, das, auf der Leinwand unsichtbar, hinter der Kamera steht.

Nadea & Sveta 38

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Aquadro

Theatrical Motion Picture

Non tutte le storie d’amore sono uguali. Quella di Amanda e Alberto, due studenti sedicenni di un liceo artistico di Bolzano, inizia in gita e corre veloce. Alimentata da videochiamate e messaggini, riempie di calore e nuove emozioni una quotidianità fatta di lezioni e allenamenti di hockey. Dietro un’apparente normalità, Alberto nasconde però una passione che innescherà una reazione a catena e metterà a dura prova il loro amore. Albert und Amanda kommen sich während eines Schulausfluges näher. Es entwickelt sich eine süße Romanze, die sie über das Internet, Social Networks und ihre Smartphones via Videotelefonie pflegen. Hinter seinem „normalen“ Schülerleben versteckt Alberto allerdings ein gefährliches Geheimnis, das eine Kettenreaktion auslöst und die Liebe des jungen Paares auf eine harte Probe stellt.

Production: Director: Cast: Script: Broadcaster: Shooting Days in South Tyrol: Locations in South Tyrol:

Mood Film Srl I Stefano Lodovichi Maria Vittoria Barrella, Lorenzo Colombi, Ilaria Giachi, Gaia Igini Davide Orsini, Stefano Lodovichi Rai Cinema / Cubo Vision 27 Bolzano/Bozen and surroundings 5



Timothy Varesco Head Grip

Sul set di Aquadro sei stato capo macchinista. In che cosa consiste questo ruolo? Consiste nel realizzare tutte le costruzioni necessarie per i reparti tecnici e nel gestirne la sicurezza. Il capo macchinista si occupa anche di permettere i grandi movimenti di camera, quado ad esempio per riprese particolari, la telecamera deve essere fissata su gru, carrelli o automobili. Quali sono le soddisfazioni legate al tuo lavoro? Le soddisfazioni derivano dal riuscire a risolvere problemi sempre nuovi e nel vedere nascere e rafforzarsi un gruppo coeso di persone che lavorano per il film. Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Sul set si imparano ogni istante mille cose utili. Per questo progetto ad esempio ho dovuto fissare per la prima volta con il direttore della fotografia una telecamera su un quad… non lo avevo mai fatto prima. Cosa ti è piaciuto del lavoro su questo set? Lo scambio fra la cultura italiana, tedesca e ladina del team. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Familiare.

Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Che ogni malinteso ha le sue ragioni. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? È sempre molto emozionante perché rivivo le situazioni avvenute durante le riprese. Am Set von Aquadro warst du verantwortlich für die Kamerabühne. Worin bestand deine Arbeit? Meine Arbeit bestand darin, alle notwendigen baulichen Vorbereitungen für die technischen Gerätschaften am Set zu treffen und auch für die Sicherheit zu sorgen. Dabei war ich vor allem für alle „großen Bewegungen“ der Kamera zuständig und die Montage der Kamera auf Kränen, Autos, oder Schienenwagen. Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Das Schöne an dieser Arbeit ist, dass man immer vor neuen Herausforderungen steht. Außerdem gefällt es mir, in ein Team eingebunden zu sein, das durch das Projekt sehr stark zusammen wächst und sich zusammen entwickelt.

Hast du bei diesem Projekt Neues dazugelernt? Auf einem Set lernt man in jedem Moment tausend nützliche Dinge. Für dieses Projekt musste ich zum Beispiel, zusammen mit dem Kameramann, die Kamera auf ein Quad montieren… das hatte ich vorher noch nie gemacht. Was hat dir an der Arbeit auf diesem Set gefallen? Der Austausch zwischen der italienischen, deutschen und ladinischen Kultur auf dem Set. Wenn du deine Arbeit am Set in einem Wort ausdrücken solltest, welches Wort wäre das? Familiär Welche Botschaft möchte der Film deiner Meinung nach vermitteln? Dass jedes Missverständnis eine Ursache hat. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Es ist immer sehr aufregend, die Filme auf der Leinwand zu sehen, da ich die verschiedenen Ereignisse und Situationen während der Dreharbeiten noch einmal durchlebe. 7


Silvana Decarli Script/Continuity

Sul set di Aquadro sei stata Segretaria di edizione. In che cosa consiste questo ruolo? Sul set sono la memoria del film, sto vicino al regista e all’ operatore, faccio da tramite per il montatore. Inoltre assicuro la continuità della storia, verifico i raccordi con i reparti. Cronometro anche le riprese, redigo il diario di lavorazione, i fogli di montaggio e i bollettini di edizione, che saranno una guida in fase di montaggio. Quali sono le problematiche legate al tuo lavoro? La mole di lavoro scritto. Quali invece le soddisfazioni? Le soddisfazioni arrivano quando, nonostante caldo, freddo, fatica e sonno, il progetto per il quale ti sei impegnato si realizza. Quando l’obiettivo è condiviso e raggiunto con collaborazione. Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Ho imparato a lavorare in team con passione, sono cresciuta professionalmente … e ho imparato a dare il numero di ciak in codice binario (ride, n.d.r.).


Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? Non tutti gli ambienti consentono di girare comodamente. In funivia, ad esempio, abbiamo viaggiato sdraiati fino a confonderci col pavimento. E di viaggi ne abbiamo fatti molti, tanto che a valle una fila inferocita di turisti attendeva il proprio turno. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Concentrazione. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Aquadro racconta con precisione e poesia la debolezza di una generazione che si trova sola a fare i conti con i rischi reali del virtuale, nel quale può inciampare e confondersi, violando l’intimità di un amore. Un amore sano che tra difficoltà e conflitti del contemporaneo diverrà sostegno e via d’uscita. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Vedere il film per la prima volta nella sua interezza, con i tagli, le modifiche, i ricordi che stanno dietro ad ogni inquadratura, è emozionante.

Am Set von Aquadro warst du verantwortlich für die Continuity. Worin bestand deine Arbeit? Am Set bin ich sozusagen das „Gedächtnis“ des Films, ich bin neben dem Regisseur und dem Kameramann das Bindeglied zum Cutter. Ich garantiere die Kontinuität und überprüfe, dass Szenen, die nicht chronologisch gedreht werden, im Film selbst dann auch wirklich zusammen passen. Ich schau auf die Zeit, und verfasse Tages-, sowie Cutter-Berichte. Was sind sie schwierigen Aspekte deiner Arbeit? Die Menge an Schriftstücken, die ich verfassen muss. Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Trotz aller Hitze, Kälte, Mühe und Müdigkeit, die Genugtuung kommt dann, wenn das Projekt, für das du dich engagiert hast, Form annimmt; wenn das Ziel ein gemeinsames ist und in Zusammenarbeit erreicht wird. Hast du Neues dazugelernt? Ich habe gelernt, mit Leidenschaft im Team zu arbeiten; ich bin beruflich ein Stück gewachsen… und ich habe gelernt, die Klappennummer als Binärcode zu schreiben.

Kannst du uns eine Anekdote von den Dreharbeiten erzählen? Nicht alle Schauplätze lassen einfache Dreharbeiten zu. In einer Seilbahn, zum Beispiel, sind wir so lange gefahren, dass wir fast eins mit dem Fußboden geworden wären. Und wir sind so oft rauf und runter gefahren, dass sich im Tal eine wütende Schlange von Touristen bildete. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? Konzentration. Welche Botschaft möchte der Film deiner Meinung nach vermitteln? Aquadro erzählt mit Präzision und Poesie die Schwäche einer Generation, die sich allein mit den realen Risiken einer virtuellen Welt auseinandersetzen muss; einer Welt, in der sie stolpern und sich verirren kann und dabei die Intimität einer Liebe verletzt. Eine gesunde Liebe, die zwischen Schwierigkeiten und Konflikten der Gegenwart Halt gibt und Ausweg werden wird. Was empfindest du, wenn du dir die Filme, an denen du mitgearbeitet hast, im Fernsehen/Kino ansiehst? Es ist aufregend den Film das erste Mal als Ganzes zu sehen, mit den Schnitten, den Änderungen und den Erinnerungen, die mit jedem Bild verbunden sind. 9



Das Märchen von der Prinzessin, die unbedingt in einem Märchen vorkommen wollte Theatrical Motion Picture Alla principessa Clara non interessano le cose che abitualmente fanno le principesse. Il suo sogno è quello di essere, per una volta, protagonista di una fiaba. Insieme al fidato buffone di corte Michael, cerca di realizzare il suo desiderio. Ma è difficile, molto difficile, avere a che fare con catastrofiche trasformazioni di rospi, lupi per niente cattivi e uno strano cavallo....inseguendo il suo sogno capirà però ciò che conta davvero nella vita. Prinzessin Clara interessieren die üblichen Dinge nicht, die Prinzessinnen ansonsten tun. Doch sie hat einen Traum: sie möchte selbst einmal in einem Märchen vorkommen. Zusammen mit dem treuen Hofnarr Michael macht sie sich auf, um ihren Traum zu realisieren. Aber ist schwer, sehr schwer, mit schrecklichen Verwandlungen von Fröschen, Wölfen, die nicht böse sind, und seltsamen Pferden zu tun zu haben. In dem sie ihren Traum verfolgt, entdeckt sie, was wirklich zählt im Leben.

Production: Director: Cast:

FR Entertainment D Steffen Zacke Hanna Merki, Michael Kranz, Patrick Mölleken, Verena Buratti, Ferdinand Schmidt-Modrow, Georg Kaser Script: Steffen Zacke Broadcaster: BR Shooting Days in South Tyrol: 19 Locations in South Tyrol: Various palaces and castles in South Tyrol 11


Notburga Zöggeler Make-Up Artist

Il tuo ruolo sul set è stato quello di truccatrice. In che cosa consiste? Già settimane prima dell’inizio delle riprese il team del trucco e parrucco lavora alla fase preparatoria. Deve infatti essere studiata la sceneggiatura, poi si fanno le prove con gli attori per essere sicuri di poter mettere in pratica le idee del regista, dello sceneggiatore e del costumista. Durante le riprese stesse invece il team inizia il suo lavoro la mattina molto presto per preparare gli attori e le comparse per la prima scena in programma. In questo film per bambini abbiamo lavorato tanto con le parrucche. Il mio compito sul set consisteva soprattutto nel controllare la continuità delle scene e nel rinfrescare e trasformare il trucco e le acconciature degli attori. Quali sono le problematiche legate al tuo lavoro? Le scene del copione non vengono girate nella giusta sequenza. Questo significa che i responsabili del trucco e delle acconciature devono fare attenzione affinché gli attori abbiano lo stesso aspetto in tutte le scene che riguardano lo stesso giorno della storia, anche se queste vengono girate in momenti differenti, per garantire la continuità.


Quali invece le soddisfazioni? Poter seguire un lavoro creativo, personalizzare dei caratteri, conoscere nuovi luoghi e nuove culture, immergersi in epoche sempre diverse, collaborare in team e svolgere un lavoro che implica sempre nuove sfide. Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? In una scena la principessa Clara doveva baciare inutilmente diversi ranocchi. Durante le riprese questi animali continuavano a saltare ovunque ed era quindi necessario rincorrerli per catturarli. È stata una caccia divertente alla quale ripenso con piacere. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? In una sola parola non saprei farlo. Diciamo: nuova, preziosa, unica. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Ogni persona ha le sue forze e le sue qualità ed è importante che ciascuno scopra quali sono le proprie. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Vedendoli per la prima volta provo molta felicità nel sapere di aver fatto parte del progetto e di essere riuscita a creare qualcosa. Essendo però anche una persona critica, alcune volte capita che ci siano delle cose di cui non sono pienamente soddisfatta.

Deine Rolle am Set war die der Maskenbildnerin? Worin bestand deine Arbeit? Bereits Wochen vor Drehbeginn werden die Vorbereitungen vom Maskenbildner- Team getroffen. Vorerst wird das Drehbuch studiert, dann werden Maskenproben gemacht um die Ideen des Autors/Autorin, Regisseurs, Kostümbildner/in zu realisieren. Während der Dreharbeiten selbst beginnt das Maskenbildner-Team seine Arbeit bereits sehr früh am Morgen und kümmert sich um das Hairstyling der Schauspieler und Komparsen für die Szene, die als erstes gedreht wird. In diesem wunderschönen Kinderfilm wurden zum Beispiel Glatzen und Warzen angefertigt und Perücken eingesetzt. Meine Aufgabe am Set war die Überprüfung der Kontinuität, das Auffrischen sowie das Verändern des Make up‘s und der Frisuren der Schauspieler. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? Die Bildszenen des Drehbuches werden beim Dreh nicht in der richtigen Reihenfolge gedreht. Eine Herausforderung der Maskenbildner ist es, die Schauspieler in all jenen Bildszenen die den selben Tag betreffen, immer gleich aussehen zu lassen um die Kontinuität zu wahren. Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Einer kreativen Arbeit nachzugehen, Charaktere zu gestalten, in die Stilepochen und der Geschichte einzutauchen, im Team zusammenzuarbeiten, neue Orte und neue Kulturen kennenzulernen, neues dazuzulernen, die Arbeit ist immer wieder mit neuen Herausforderungen verbunden.

Kannst du uns eine Anekdote von den Dreharbeiten erzählen? In einer Szene die wir auf der Trostburg gedreht haben, musste Prinzessin Clara vergeblich mehrere Frösche küssen. Die Tiere sprangen während des Drehs allerdings überall herum und mussten immer wieder eingefangen werden. Das war eine lustige Verfolgungsjagd. Ich erinnere mich gerne daran zurück. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? In einem Wort kann ich es gar nicht beschreiben: Neues, Wertvoll, einmalig. Welche Botschaft möchte der Film deiner Meinung nach vermitteln? Jeder Mensch hat seine eigenen Stärken und Ressourcen die er für sich selbst entdecken muss. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Wenn ich zum ersten Mal den Film sehe bin ich froh, dass ich mitgewirkt habe und dass ich etwas kreiert habe, mit dem ich zufrieden bin. Da ich ein kritischer Mensch bin, gibt es auch manchmal Dinge, mit denen ich nicht so zufrieden bin. 13


Hanna Kusstatscher Elisabeth Comploj Patrizia Larcher Sophia De Sarro Johanna Dalvai Costume Assistance

La classe 2a. della scuola professionale Luis Zuegg di Merano, indirizzo abbigliamento e moda, ha realizzato, sotto la guida delle insegnanti Annemarie Lechner, Annemarie Gstrein e Erna Widmer, i costumi del film. Cinque studentesse hanno lavorato anche sul set. Die 2. Klasse der Landesberufsschule Luis Zuegg Meran, Berufsfachschule f端r Bekleidung und Mode, hat unter der Leitung der Fachlehrer Annemarie Lechner, Annemarie Gstrein und Erna Widmer die Kleider f端r den Film angefertigt. F端nf der Sch端lerinnen haben am Set mitgearbeitet.


Se doveste riassumere la vostra esperienza sul set in una parola? Un sogno, bizzarro, fantastico, da fiaba, formidabile. Quali sono stati i vostri compiti sul set? Vestire gli attori, preparare i cambi di abito per le diverse scene ed eventualmente riadattare ed aggiustare i costumi. Quali sono state le difficoltà che avete riscontrato in questo lavoro? Bisogna sempre essere un passo avanti e giocare d’anticipo perché, quando possibile, è sempre meglio che i costumi per una precisa scena vengano preparati prima e siano pronti non appena si decide di girare. Quali sono gli aspetti positivi e le soddisfazioni di questo lavoro? Probabilmente per ogni persona sono diverse. Visto che per noi era la prima volta su un set, tutto è stato nuovo e interessante. Particolarmente emozionante è stato vedere gli attori trasformarsi nei personaggi che dovevano interpretare. Anche il fatto di lavorare insieme a così tante persone diverse per un unico progetto comune è stato positivamente impressionante.

Qual è la vostra scena preferita del film? La scena dell’altalena con il giullare Michael e la principessa in giardino. Secondo voi qual’è il messaggio che questo film vuole dare? Quali che siano i propri sogni , l’importante è non perderli di vista e lottare per realizzarli. Was ist eure Aufgabe am Set gewesen? An- und Auskleiden der Schauspieler, vorbereiten der Kostüme für die jeweiligen Szenen, Reparaturen und Umänderungen an den Kostümen. Worin bestehen die Schwierigkeiten eurer Arbeit? Man muss dabei in Gedanken immer einen Schritt voraus sein, d.h. die Kostüme, wenn möglich, schon im Voraus für eine bestimmte Szene vorbereiten, damit sie einsatzbereit sind, sobald diese Szene gedreht wird.

Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Die positiven Aspekte dieser Arbeit sind wahrscheinlich für jeden unterschiedlich. Da es unser erstes Mal am Set war, war so ziemlich alles neu und interessant für uns. Besonders aufregend war die Verwandlung der Schauspieler in die Figur. Das Zusammenarbeiten mit so vielen Menschen, die gemeinsam an einem Projekt arbeiten, war auch beeindruckend. Fasst eure Erfahrung am Set in einem Wort zusammen: Traum, wunderlich, fantastisch, märchenhaft, toll. Welche ist eure Lieblingsszene? Schaukelszene mit Hofnarr Michael und Prinzessin im Garten. Welche Botschaft möchte der Film eurer Meinung nach vermitteln? Egal was man sich wünscht, man soll sich daran festhalten und dafür kämpfen. 15



Frei

Theatrical Motion Picture Lui, un assassino di massa, lei, una sopravvissuta al terrore nazista. Si incontrano dopo la fine della seconda guerra mondiale durante la fuga attraverso le Alpi che conduce tanti “senza patria”, ma anche centinaia di criminali nazisti, a Genova, da dove si può salpare con una nave per il Sudamerica. Entrambi, per la prima volta, sperimentano l’amore incondizionato. Ma poco a poco il loro passato riaffiora. Er, ein Massenmörder, und sie, eine Überlebende des Nazi-Terrors, treffen sich nach Ende des Zweiten Weltkrieges bei der Flucht über die Alpen, welche viele Heimatlose, aber auch hunderte Naziverbrecher nach Genua führt, von wo aus man mit dem Schiff nach Südamerika aufbrechen kann. Beide erfahren zum ersten Mal bedingungslose Liebe. Doch nach und nach holt ihre Geschichte sie ein.

Production: Director: Cast:

Tellux-Film GmbH D Bernd Fischerauer Ken Duken, Julie Engelbrecht, Gwendolyn Göbel, Johannes Silberschneider, Volker Ranisch Script: Bernd Fischerauer Broadcaster: BR Shooting Days in South Tyrol: 13 Locations in South Tyrol: Appiano/Eppan, Egna/Neumarkt, Ultimo/Ulten Valley 17



Dr. Alexander Comploj Administration manager, Miele Italia Cosa vi ha conviti a mettere a disposizione di una casa di produzione cinematografica il capannone di Miele Italia? Per Miele è importante che gli affittuari del nostro capannone, anche se prendono in affitto lo spazio solo per pochi mesi, possano fornire delle referenze. Con la BLS questo è stato possibile. Per noi era anche importante che si trattasse di un progetto cinematografico serio. Visto che il contenuto ci era stato comunicato in anticipo, abbiamo potuto mettere a disposizione il capannone in tutta tranquillità. Quali difficoltà hanno causato i lavori di ripresa? Nessuna. La collaborazione è stata eccellente. Quali sono stati gli aspetti positivi di avere una troupe cinematografica come “ospite”? Vedere il dietro le quinte di una produzione cinematografica è stato un interessante arricchimento. Avete imparato qualcosa di nuovo grazie a questo progetto? Fino ad ora avevamo affittato il capannone solo ad aziende “tradizionali”. Che questo spazio, con il suo grande parcheggio, potesse essere perfetto anche come studio cinematografico non lo avevamo ancora capito. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Cortese e professionale.

Was hat euch dazu bewogen, die Halle der Miele Italia für dieses Filmprojekt zur Verfügung zu stellen? Für Miele ist es wichtig, dass der Mieter unserer Halle, selbst wenn diese nur für wenige Monate angemietet wird, Referenzen vorweisen kann. Mit der BLS war dies gegeben. Auch war es uns wichtig, dass es sich um ein seriöses Filmprojekt handelt. Da uns der Inhalt vorab mitgeteilt wurde, konnten wir ruhigen Gewissens die Halle zur Verfügung stellen. Welche Schwierigkeiten brachten die Dreharbeiten mit sich? Keine. Die Zusammenarbeit mit dem Projektleiter der Produktionsfirma war hervorragend. Was waren die positiven Aspekte, eine Filmcrew “zu Gast“ zu haben? Konkret hinter die Kulissen einer Filmproduktion zu sehen war eine interessante Bereicherung. Habt ihr bei der Arbeit mit diesem Projekt Neues dazugelernt? Bisher hatten wir als mögliche Mieter der Halle nur „normale“ Gewerbetreibende in Betracht gezogen. Dass sich unsere Halle mit dem großen Parkplatz perfekt als Filmstudio eignet, war uns so nicht bewusst. Wenn du eure Erfahrung mit dem Filmteam in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? „Freundlich und professionell“. 19



Andrea Zadra Set Designer

Il tuo ruolo sul set è stato quello di costruttore. In che cosa consiste? Nel creare le varie scenografie a livello costruttivo oppure anche solo ad arredarle. Quali sono le problematiche legate al tuo lavoro? Soprattutto quelle dovute al lavorare con tantissimi tipi di materiali e tecniche differenti. Per quanto concerne l’arredamento, la difficoltà in Alto Adige consiste anche nel reperirlo, in quanto in Provincia non esiste ancora un noleggiatore ufficiale. Quali invece le soddisfazioni? Vedere la fine di un lavoro che è stato realizzato praticamente dal nulla. Hai imparato qualcosa di nuovo lavorando a questo progetto? Posso dire che nella produzione del film Frei, in qualità di costruttore, ho imparato più che in qualsiasi altro film. Questo soprattutto perché per il progetto ho partecipato a tutti i differenti e molteplici aspetti del reparto scenografico. Se dovessi riassumere la tua esperienza in una parola? L’arca di Noé.

Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Che l’amore puro, privo di paure e debolezze, alla fine può vincere su tutto. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Soddisfazione personale e tanta gioia. Am Set von “FREI” warst du Bühnenbauer. Worin bestand deine Arbeit? Sie besteht in der Schaffung verschiedener Bühnenbilder, sowohl auf bautechnischer als auch auf einrichtungstechnischer Ebene. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? Hauptsächlich in der Verarbeitung vieler verschiedener Materialien und Verarbeitungstechniken. Was die Ausstattung betrifft, ist die Schwierigkeit in Südtirol die Beschaffung der selbigen, weil es in Südtirol noch keinen offiziellen Requisiten-Verleih gibt.

Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Das Ende eines Projektes zu sehen, welches praktisch aus dem Nichts entstanden ist. Hast du bei der Arbeit an diesem Projekt Neues dazugelernt? Ich kann sagen, dass ich gerade bei der Produktion des Films Frei als Bühnenbauer mehr gelernt habe als bei jedem anderen Film. Hauptsächlich weil ich bei diesem Projekt bei all den vielfältigen Aspekten der Abteilung Bühnenbild involviert war. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? Die Arche Noah. Welche Botschaft möchte der Film deiner Meinung nach vermitteln? Dass die pure Liebe, frei von Ängsten und Schwächen, am Ende über alles siegen kann. Was empfindest du, wenn du dir die Filme, an denen du mitgearbeitet hast, im Fernsehen/Kino ansiehst? Persönliche Zufriedenheit und viel Freude. 21


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Il volto di un’altra

Theatrical Motion Picture

Bella è la splendida ed esuberante conduttrice di un famoso programma televisivo sulla chirurgia estetica. René è suo marito, un medico chirurgo che nello stesso programma effettua gli interventi sugli ospiti. Dopo il suo licenziamento, dovuto al calo degli ascolti dello show, Bella lascia lo studio televisivo e, sulla via del ritorno a casa, ha un brutto incidente d’auto che la lascia sfigurata . Quello che potrebbe sembrare il colpo di grazia che sancisce la fine della carriera di Bella, si rivela invece essere un’ottima occasione per rilanciare la propria immagine. Die schöne Bella ist der Star einer Fernsehshow, in der unglücklichen Menschen anhand plastischer Chirurgie zu neuem Aussehen verholfen wird. Ihr Mann, Schönheitschirurg Bob, führt die Operationen in der Sendung durch und leitet zudem die exklusive Schönheitsklinik Belle Vie inmitten der Südtiroler Berge. Trotz seiner medialen Bekanntheit und erfolgreicher Arbeit ist Bob hoch verschuldet. Die Lösung dafür könnte der schwere Verkehrsunfall von Bella sein, den das Ehepaar medienwirksam und gewinnbringend für sich zu nutzen weiß…

Production: Director: Cast:

R&C Produzioni Srl I Pappi Corsicato Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte Author: Pappi Corsicato, Giovanni Romoli, Monica Rametta Distributor: Officine UBU Shooting days in South Tyrol: 14 Locations in South Tyrol: Alta Pusteria/Pustertal Valley, Bolzano/Bozen 23


Debora Scaperrotta Location Manager

Il tuo ruolo sul set è stato quello di Location manager. In che cosa consiste? Il Location Manager è la persona che affianca il reparto produzione durante i lavori su un territorio. Sul set sono stata responsabile per tutto quello che riguardava l’organizzazione delle riprese in Alto Adige, dalla gestione delle location alla stipulazione degli accordi con gli alberghi nei quali hanno pernottato gli attori e la troupe, fino all’organizzazione e al reperimento dei fabbisogni di scena e di servizi di vario genere. Insomma, il mio è un ruolo che prevede una serie molto ampia di mansioni che implicano il contatto con tutti i reparti di una troupe cinematografica. Quali sono le problematiche legate al tuo lavoro? Sicuramente quelle di dover mediare fra le esigenze della produzione cinematografica e le possibilità del territorio. I problemi sono vari e devono essere risolti immediatamente. È necessaria quindi una grande elasticità e capacità di trovare subito la soluzione ottimale. Quali invece le soddisfazioni? Le soddisfazioni sono molte. Ogni giorno questo lavoro è una sfida con me stessa. Quando riesco ad essere parte del grande lavoro di team che c’è dietro alla realizzazione di un film e ad essere consapevole che il mio lavoro, fatto di fatica ma anche di tanta passione, insieme al lavoro di tutti gli altri è necessario mi sento bene... 24


Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Certo. Ho avuto ad esempio l’onore di passare parecchio tempo alla ricerca delle location con il grande scenografo Andrea Crisanti, che l’anno scorso ci ha lasciati. Durante i nostri viaggi in macchina mi ha raccontato molti aneddoti vissuti durante i film che ha realizzato come scenografo... un tuffo, un viaggio nella Storia del Cinema che non viene raccontata sui libri. Devo ringraziare Andrea per le belle giornate passate insieme! Se dovessi riassumere ka tua esperienza sul set in una parola? Intensa. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Una forte emozione. Mentre li guardo mi tornano alla mente molti avvenimenti accaduti durante la lavorazione di quelle scene. Ma li guardo anche con occhio critico: osservo cosa non mi piace e ciò che invece non avrei mai immaginato diventasse così bello. È come vedere per mesi piccoli pezzi della sceneggiatura del film e poi, ad un tratto, ecco… è magia. Mi stupisce ancora e sempre!

Was ist deine Aufgabe am Set gewesen? Worin bestand deine Arbeit? Mein Aufgabe ist die der Location Managerin, oder genauer gesagt bin ich die Person, die die Produktionsabteilung während der Dreharbeiten in Südtirol betreut hat. Am Set war ich verantwortlich für alles, was die Organisation auf dem Gelände betraf, vom Management der Location (Verträge, Drehgenehmigungen auf öffentlichem Boden, Parkplatznutzung, etc.) bis hin zur Organisation und der Beschaffung aller Notwendigkeiten für die Szenen und allerlei weitere Angelegenheiten wie z.B. Catering oder Einsatzfahrzeuge für logistische Vorbereitungen. In Kürze: meine Rolle sieht eine sehr breite Palette an Aufgaben vor, welche den Kontakt mit allen Bereichen eines Filmteams impliziert. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? Eine Schwierigkeit ist sicherlich die Vermittlung zwischen den Bedürfnisse der Filmproduktion und den Bedürfnissen und Gegebenheiten und Möglichkeiten vor Ort. Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Es gibt viele positive Aspekte, diese Arbeit stellt jeden Tag eine neue Herausforderung an mich. Jedes Mal, wenn es mir gelingt, Teil des „Orchesters“ , Teil dieser großartigen Teamarbeit, die hinter der Verwirklichung eines Films steht, zu sein, genau dann fühle ich mich Teil eines Prozesses, eines Projektes, eines Ereignisses das in Erfüllung geht. Ich denke es ist Folgendes: Im Moment in dem du dir bewusst wirst, dass deine mühsame aber gleichzeitig leidenschaftliche Arbeit zusammen mit dem Schaffen aller anderen notwendig und sinnvoll ist, fühlst du dich gut. Du wirst dir bewusst, dass jedes Steinchen des Mosaiks unverzichtbar ist und eben du auch eines dieser Steinchen bist.

Hast du bei der Arbeit an diesem Projekt Neues dazugelernt? Gewiss. Ich habe das Glück und das Vergnügen gehabt, mit dem Filmorganisator und dem gesamten Produktionsteam zusammenzuarbeiten, von denen ich viel gelernt habe. Ich hatte auch die Ehre, bei der Suche der Location viel Zeit mit dem großartigen Bühnenbildner Andrea Crisanti zu verbringen, der vergangenes Jahr von uns gegangen ist. Ein wunderbarer Mensch, zu dem ein Verhältnis großer Sympathie und Wertschätzung entstanden ist. Während unserer Reisen im Auto hat er mir viele Geschichten und Anekdoten erzählt, die er während der Dreharbeiten als Bühnenbildner erlebt hat…es war ein Eintauchen, eine Reise in die Geschichte des Kinos, die nicht in Büchern erzählt wird. Ich danke Andrea für die schönen Tage, die wir zusammen verbracht haben. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? Intensiv. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Sicherlich eine starke Emotion. Während ich die Filme anschaue, kommen mir wieder viele Ereignisse, die bei den Arbeiten an den Szenen passiert sind, in den Kopf. Es ist eine große Genugtuung, aber ich schaue sie mir auch mit kritischem Auge an: ich beobachte, was mir nicht gefällt, und auch, was ich vorher nie gedacht hätte, dass es später, einmal abgedreht, so schön werden könnte. Es ist wie als wenn man monatelang nur kleine Szenenfetzen des Films sieht und dann, auf einmal, …es ist Magie! Es überrascht mich immer wieder. 25


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Andrea Pozzato Video Assist

Qual è stato il tuo ruolo sul set? E in che cosa consiste? Quello del Video assist e consiste nell’assistere il regista e il direttore alla fotografia, mettendoli nella condizione di poter vedere in tempo reale, tramite un monitor, tutto quello che l’operatore di macchina vede attraverso l’oculare della macchina da presa. Il mio compito poi è stato anche quello di registrare su supporto ottico le scene che in caso di bisogno possono essere riviste dal regista o dalla segretaria di edizione. Quali sono le problematiche legate a questo lavoro? Può capitare che i cavi necessari per collegare la macchina da presa ai monitor non funzionino. In quel caso si deve “correre” subito a cambiarli e riparare quelli rotti. Quali invece le soddisfazioni? Quando il tuo caposquadra, nel mio caso il direttore alla fotografia, crede in te e apprezza il tuo lavoro. Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Ho avuto l’opportunità di lavorare sul set di un film per il cinema girato in pellicola, di collaborare con un noto direttore alla fotografia e di lavorare negli studi di Cinecittà a Roma. Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? L’ultimo giorno di riprese a Cinecittà passò sul set Nanni Moretti. Ebbi l’opportunità di parlarci e scherzammo sul fatto di essere nati ambedue in Alto Adige.

Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Sceglierei la parola “formativa”. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? È lo sberleffo ad una società che punta all’estetica e alla fama spiccia. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? È molto divertente vedere il montaggio finale del film e il ritmo che hanno voluto dargli. Ogni scena poi riporta alla mente piccoli ricordi che riguardano il set. Was ist deine Aufgabe am Set gewesen? Worin bestand deine Arbeit? Meine Rolle ist die des Video Assist. Die Aufgabe besteht darin, dem Regisseur und dem DOP (Director of photography) so zu assistieren, dass sie in Echtzeit über einen Monitor das sehen, was der Kameramann durch sein Okular der Filmkamera sieht. Darüber hinaus habe ich die Szenen aufgezeichnet, für den Fall, dass sie nochmals vom Regisseur oder der Skriptassistenz angesehen werden mussten. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? Es kann passieren, dass die notwendigen Kabel zum Anschließen der Filmkameras an die Monitore nicht funktionieren. In diesem Fall muss man sich beeilen, die Kabel austauschen und die defekten später reparieren.

Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Wenn dein Teamchef, in meinem Falle der DOP, an dich glaubt und deine Arbeit zu schätzen weiss. Hast du bei der Arbeit an diesem Projekt Neues dazugelernt? Ich habe die Möglichkeit bekommen, am Set eines Kinofilms zu arbeiten, welcher auf 35 mm aufgezeichnet wurde, mit einem bekannten Aufnahmeleiter zusammenzuarbeiten und hatte Gelegenheit, in den Studios von CineCittà in Rom zu arbeiten. Kannst du uns eine Anekdote von den Dreharbeiten erzählen? Am letzten Drehtag in CineCittà kam Nanni Moretti am Set vorbei. Ich hatte die Möglichkeit, mit ihm zu sprechen und wir machten Scherze über die Tatsache, dass wir beide in Südtirol geboren sind. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? Ich würde das Wort “lehrreich“ wählen. Welche Botschaft möchte der Film vermitteln? Er hält einer Gesellschaft, die nur auf Ästhetik und sinnlosen Rum abzielt, einen Spiegel vor. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Es ist sehr amüsant, den finalen Filmschnitt und die Rhythmik zu sehen, die sie dem Film haben geben wollen. Zudem bringt jede Szene kleine Erinnerungen an das Filmset mit sich. 27



Lafnetscha

Theatrical Motion Picture

Nei luoghi abbandonati dall’uomo il tempo scorre al margine dell’oblio. Sette edifici dimenticati tra vita e morte, tra ieri e oggi, disabitati, senza più uno scopo. La villa di un medico, una rimessa ferroviaria, uno stabilimento per le acque termali, una cantina, una piscina coperta, un’antica tenuta e uno spettacolare hotel tra i monti dell’Alto Adige si trasformano in altrettanti palcoscenici prima di spegnersi definitivamente. Simili a spiriti, gli attori si servono di movimenti di danza per esprimere la storia segreta degli edifici. Allo stesso tempo, i danzatori, così come le costruzioni, aspirano alla distruzione. Lafnetscha fa visita a sette case morenti e, alla fine, a una zampillante centrale idroelettrica, simbolo di vitalità. Il luogo della vita. An verlassenen Orten läuft die Zeit am Rande des Vergessens. Sieben vergessene Häuser zwischen Leben und Tod, zwischen Gestern und Heute, unbewohnt, ohne Zweck. Arztvilla, Bahnhofsremise, Heilwasser-Therme, Hofkeller, Hallenbad, altes Anwesen und ein spektakuläres Hotel in den Bergen Südtirols werden vor dem Erlöschen bespielt. Den Geistern gleich, drücken Darsteller die geheime Geschichte der Häuser mit tänzerischer Bewegung aus. Dabei streben die Tänzer, ebenso wie die Gebäude, nach Erlösung. Lafnetscha besucht sieben sterbende Häuser und schlussendlich ein scheinbar sprudelndes Wasserkraftwerk, als Symbol für Vitalität. Der Ort des Lebens.

Production: Director: Cast:

Albolina Film GmbH Veronika Riz Valentina Repetto, Christian Müller, Paolo Baccarani Marcela Giesche, Catherine Jodoin, Florian Lauss, Eva Maria Schaller Script: Eduard Habsburg Music: Sam Beste, Matthew Herbert Shooting days in South Tyrol: 17 Locations in South Tyrol: 7 abandoned buildings 29


Veronika Riz Director

Che ruolo hai avuto sul set? Il mio è stato il ruolo di ideatore e regista del progetto, che consiste nella direzione artistica del film prima, durante e dopo le riprese. Il ruolo del regista comporta anche la scelta dello sceneggiatore, del set designer, del compositore e di tutti gli artisti partecipanti, in questo caso sia attori che danzatori. E chiaramente questo ruolo consiste anche nella guida degli interpreti e di tutto il team. Quali sono le problematiche legate a questo lavoro? Le difficoltà risiedono nel riuscire a trasmettere le proprie idee e visioni agli interpreti prima e allo spettatore poi, attraverso un’espressione chiara e diretta, umile e onesta. Quali invece le soddisfazioni? La soddisfazione è quella di riuscire a creare, alla fine, un’opera uniforme, in equilibrio fra sceneggiatura, interpretazione, musica e rappresentazione cinematografica. Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Ho imparato molte cose nel campo della tecnica che prima non conoscevo, ad esempio per quanto riguarda l’audio e l’allestimento luci. Inoltre ho vissuto un’esperienza umana molto costruttiva.


Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? Lavorare all’interno di questi palazzi abbandonati è stato intenso e rischioso e ha spinto i protagonisti spesso al loro limite. Abbiamo girato all’interno di location senza tetti e finestre, senza pavimenti né mura, abbiamo respirato l’aria del passato e di un futuro sconosciuto. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Emozionante. Che messaggio vuole dare questo film? Vivere in sintonia con l’ambiente, con la natura, con il paesaggio circostante. L’importanza di rispettare e salvare certi valori e di non sostituirli con oggetti e immagini superficiali velocemente costruibili. Il messaggio è quello di conservare invece di demolire. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Non li guardo.

Deine Rolle am Set war die Regie? Worin bestand deine Arbeit? Ich bin für die Regie, und die künstlerische Leitung des Films, vor, während und nach den Dreharbeiten, zuständig. Die Rolle der Regisseurin beinhaltet auch die Auswahl des Drehbuchautors, des Set-Designers, des Komponisten und aller teilnehmenden Künstlern, in diesem Fall Tänzer und Schauspieler. Zusätzlich beinhaltet die Arbeit des Regisseurs auch die Begleitung der Darsteller und des ganzen Teams während der Umsetzung selbst. Was sind die Schwierigkeiten, die mit deiner Arbeit verbunden sind? Die Schwierigkeit besteht vor allem darin, den Schauspielern und Darstellern die eigenen Ideen und Visionen zu übermitteln, und diese dann in einem zweiten Schritt, auch in direkter, klarer und ehrlicher Form an den Zuschauer zu bringen. Welche hingegen sind die zufriedenstellenden Aspekte? Der zufriedenstellende Aspekt ist der, ein ganzheitliches Werk zu schaffen, in dem Drehbuch, Interpretation, Musik und visuelle Darstellung perfekt zusammenspielen. Hast du bei diesem Projekt neues dazugelernt? Ich habe vor allem im technischen Bereich einige Sachen gelernt, welche mir vorher nicht bekannt waren, zum Beispiel im Bereich Tontechnik und im Bereich Lichtausstattung. Außerdem habe ich auf menschlicher Ebene sehr konstruktive Erfahrungen gemacht.

Gibt es eine Anekdote von den Dreharbeiten, die du uns erzählen möchtest? Die Arbeit in diesen verlassenen Gebäuden war intensiv und riskant und hat die Darsteller oft an ihre Grenzen gebracht. Wir haben in Locations ohne Dächer und Fenster, ohne Böden und Mauern gedreht – zwischen dem Hauch des Vergangenen und der Ungewissheit der Zukunft. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches wäre das? Spannend Welche Botschaft möchte der Film vermitteln? Das Leben im Einklang mit der Umwelt, der Natur und der Landschaft, die uns umgibt. Die Wichtigkeit, bestimmte Werte zu respektieren und zu bewahren und diese nicht mit oberflächlich konstruierbaren Objekten und Bildern zu ersetzen. Die Botschaft ist Bewahren anstelle von Zerstören. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Ich sehe sie nicht an. 31


Valentina Repetto Actress

Quale ruolo hai interpretato in questo film? Nel film sono Livia, una ragazza impegnata a scrivere una tesi in Alto Adige su alcuni edifici abbandonati di pregio storico e artistico. Livia è una ragazza molto razionale, sempre concentrata sul suo computer portatile. Grazie ad Albert, però, comincia ad alzare lo sguardo e a vedere le anime perse che ancora vagano negli edifici apparentemente disabitati. Alla fine sarà proprio lei ad avere il potere di liberare i fantasmi da questi luoghi senza vita né futuro. Quali sono le problematiche legate al tuo lavoro? Il problema principale del mio, peraltro bellissimo, lavoro è che... siamo in troppi e i ruoli sono pochi. E poi non sapere mai, dopo un progetto, quando arriverà il prossimo. Quali invece le soddisfazioni? Ce ne sono tante. Cominciando dai piccoli momenti durante le riprese, quando agisco in un ruolo senza più pensare e accadono cose che mai avrei potuto immaginare prima. Mi piace anche lo spirito di squadra che si instaura su un set cinematografico. Tutti lavorano insieme, un po’ come una squadra di calcio; ognuno ha il suo ruolo ma tutti hanno un unico obiettivo: fare gol.


Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Imparo sempre e non finirò mai di imparare. Per questo specifico lavoro è stato molto importante conoscere benissimo il copione e lo sviluppo del carattere, perché abbiamo girato cronologicamente all’incontrario. Un’esperienza nuova per me. Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? C’è stato un momento di grande stress quando, dopo aver girato a Magré, eravamo molto in ritardo per le riprese a San Candido, che dipendevano dalla luce del sole. Ero in macchina, già quasi arrivata a San Candido, quando mi sono resa conto di colpo di aver dimenticato il mio computer portatile in mezzo alle vigne di Magré, un accessorio fondamentale per le riprese impossibile da reperire al volo e in tempi così stretti… Meno male che il tecnico del suono l’aveva visto e portato con sé. Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Velocità. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Secondo me il film può essere interpretato in tanti modi diversi. Avendolo vissuto dal punto di vista di Livia, il messaggio è: “Liberati dai tuoi fantasmi e vedrai cose che non ti saresti mai aspettata. Se cambi il modo di vedere le cose, si apriranno porte nuove.” Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Devo ancora abituarmi. Rido molto.

Welche Rolle hast du in diesem Film interpretiert? Im Film bin ich Livia, eine junge Frau, die damit beschäftigt ist, in Südtirol eine Diplomarbeit über verlassene Gebäude von historischem und künstlerischem Wert zu schreiben. Livia ist ein sehr rationales Mädchen, immer fixiert auf ihren Laptop. Dank Albert jedoch beginnt sie sich zu öffnen und die verlorenen Seelen zu sehen, welche noch immer in den scheinbar unbewohnten Gebäuden umherziehen. Letztendlich wird es gerade sie sein, die die Kraft besitzt, die Geister von diesen Orten ohne Leben und ohne Zukunft zu befreien. Was sind die Schwierigkeiten, die mit deiner Arbeit verbunden sind? Das grundlegende Problem meiner, im Übrigen sehr schönen, Arbeit ist, dass wir zu viele sind und die Rollen sehr wenige. Und zudem weiß man nach einem Projekt nie, wann das nächste kommt. Welche hingegen sind die zufriedenstellenden Aspekte? Davon gibt es viele. Angefangen bei den kleinen Momenten während der Dreharbeiten, wenn ich in einer Rolle agiere ohne mehr darüber nachzudenken, und Dinge passieren, die ich mir vorher nicht hätte vorstellen können. Mir gefällt auch der Teamgeist auf einem Filmset. Alle arbeiten zusammen, ein wenig wie eine Fußballmannschaft; jeder hat seine eigene Rolle aber alle haben ein gemeinsames Ziel: ein Tor zu schießen. Hast du bei diesem Projekt neues dazugelernt? Ich lerne immer und werde nicht aufhören zu lernen. Bezogen auf diese Rolle war es sehr wichtig, das Drehbuch und die Entwicklung des Charakters genau zu kennen, da wir chronologisch betrachtet rückwärts gedreht haben. Eine neue Erfahrung für mich.

Gibt es eine Anekdote von den Dreharbeiten, die du uns erzählen möchtest? Es gab da einen sehr stressigen Moment als wir nach dem Dreh in Margreid sehr in Verzug geraten sind für die Aufnahmen in Innichen, welche vom Sonnenlicht abhängig waren. Ich war im Auto und schon fast in Innichen angekommen, als ich mir plötzlich bewusst wurde, dass ich meinen Laptop in den Weinbergen von Margreid vergessen hatte – der Laptop ist ein fundamentales Hilfsmittel und lässt sich eben nicht in aller Schnelle auftreiben. Zum Glück hatte der Tontechniker ihn gesehen und mitgenommen. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches wäre das? Schnelligkeit Welche Botschaft möchte der Film vermitteln deiner Meinung nach? Meiner Meinung nach kann der Film auf verschiedene Weise interpretiert werden. Da ich ihn aus der Sicht von Livia erlebt habe, ist die Botschaft: „Befreie dich von deinen Trugbildern und Geistern und du wirst Dinge sehen, die du nie erwartet hättest. Wenn du den Blickwinkel auf die Dinge veränderst, öffnen sich neue Türen. 8. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Daran muss ich mich erst gewöhnen. Ich lache sehr viel. 33



lass springen, baby! Theatrical Motion Picture

Un incidente sullo snowboard costringe il 19enne Valentin sulla sedia a rotelle. Insieme a due amici disabili rapina un distributore, compiendo un gesto per lui liberatorio. Valentin vive infatti un amore tormentato per Mira che però sta insieme a Marc, un ragazzo di grande successo. Ein Snowboard-Unfall bringt den 19-jährigen Valentin in den Rollstuhl. Zusammen mit zwei behinderten Freunden überfällt er eine Tankstelle – für ihn ein Befreiungsschlag. Denn er ist unglücklich in Mira verliebt, die mit dem erfolgreichen Marc zusammen ist.

Production: Motorfilm GmbH C Coproduction: Frischfilm – Stefan Hildebrand D, C-Films C Director: Oliver Paulus, Stefan Hildebrand Cast: Joel Basman, Bastian Wurbs, Nikki Rappel, Anna Unterberger Script: Oliver Paulus, Stefan Hildebrand Broadcaster: HR Shooting Days in South Tyrol: 23 Locations in South Tyrol: Merano/Meran, Bolzano/Bozen & surroundings 35


Martin Rattini Set Photographer

Qual è stato il tuo lavoro sul set? Sul set di Lass Springen, Baby! ho scattato le foto di scena, ma anche le foto del team e degli attori nel backstage. Quali sono le difficoltà legate al tuo lavoro? Di base il fotografo di scena dovrebbe stare quanto più possibile vicino alla telecamera, ma sempre senza disturbare. Lo stesso rumore provocato dall’apparecchio fotografico potrebbe essere, in particolari situazioni, motivo di disturbo. Proprio per questo sul set la macchina fotografica deve essere silenziata. Nonostante queste difficoltà, la vera arte del fotografo di scena sta nel saper scattare la foto nel giusto momento. In situazioni intime o in ambienti stretti spesso manca proprio lo spazio fisico per il fotografo di scena. In questi casi bisogna lottare per i propri spazi, di modo che alla fine tutti siano contenti delle fotografie. Quali invece le soddisfazioni? Il fotografo di scena può lavorare molto in modo autonomo, è sempre presente quando accadono cose interessanti e alcune volte le sue foto possono perfino comparire sulla locandina del film! Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Ad ogni fotoshooting si impara qualcosa; direi che più di tutto si impara a conoscere meglio la natura umana.


Hai qualche aneddoto da raccontarci sulle riprese? Eravamo a Merano per le riprese e in pausa pranzo sono uscito assieme a due attori del film che sono sulla sedia a rotelle. Arrivati al ristorante mi accorgo però che l’ingresso ha una barriera architettonica. Una cameriera molto gentile ci indica allora un ingresso secondario attraverso la cucina. Le due sedie a rotelle elettriche però sono troppo pesanti e rimangono incastrate. Con fatica cerchiamo di liberarle, ma proprio quando stiamo per farcela arriva il direttore di produzione che ci dice che abbiamo sbagliato ristorante! Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Improvvisazione. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Che tutte le persone sono uguali e che in modo uguale devono anche essere trattate, anche quando hanno delle disabilità fisiche o mentali. Cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Quando il film mi commuove e quando ai miei occhi è fatto bene, provo naturalmente soddisfazione nell’essere stato presente nel momento in cui è stato girato. Se invece il film non mi piace, penso che forse io lo avrei potuto fare meglio – in fin dei conti anch’io sono un film maker.

Deine Aufgabe am Set war die des Setfotografen. Worin bestand deine Arbeit? Am Set von Lass springen, Baby! ging es darum, Standbilder des Films zu erzeugen, sowie das Filmteam und die Schauspieler hinter den Kulissen zu fotografieren. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? Im Grunde sollte man als Standfotograf so nahe wie möglich an der Filmkamera sein, aber natürlich ohne zu stören. Selbst das Auslösegeräusch des Fotoapparates kann in gewissen Situationen zu laut sein. Daher sollte der Fotoapparat gedämpft sein. Trotzdem ist es die Kunst des Fotografen im richtigen Moment abzudrücken. Bei intimen oder engen Situationen gibt es oft keinen Platz für den Setfotografen, dann muss man sich sein Recht erkämpfen, damit am Ende doch alle mit den Fotos zufrieden sind. Was sind die positiven, zufriedenstellenden Seiten deiner Arbeit? Als Setfotograf arbeitet man sehr selbständig, ist immer mit dabei wenn‘s spannend wird und schafft mit seinen Bildern dann vielleicht den Sprung aufs Filmplakat! Hast du bei der Arbeit an diesem Projekt Neues dazugelernt? Mit jedem Fotoshooting lernt man dazu; vor allem lernt man das Wesen des Menschen besser kennen. Bei Lass springen, Baby! saßen zwei der Schauspieler im Rollstuhl, einer von ihnen kann nur Laute von sich geben, “Ja” und “Nein” sagen, aber nichts hält einen davon ab, sie ins Herz zu schließen.

Kannst du uns eine Anekdote von den Dreharbeiten erzählen? Als wir in Meran mittags essen gehen wollten, bin ich mit den Rollstuhlfahrern vorausgegangen. Im Restaurant angekommen erkundige ich mich nach einem barrierefreien Eingang. Die freundliche Kellnerin zeigt mir den Hintereingang durch die Küche. Trotzdem waren die beiden Elektro-Rollstühle zu groß und zu schwer und sind in der Küche steckengeblieben. Mühsam haben wir uns durchgekämpft und als wir es fast geschafft hatten kommt der Film-Aufnahmeleiter herbeigeeilt und sagt uns, wir seien im falschen Restaurant gelandet … Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? Improvisation. Welche Botschaft möchte deiner Meinung nach der Film vermitteln? Alle Menschen sind gleich und sollen auch so behandelt werden, auch wenn sie eine körperliche oder geistige Behinderung haben. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Wenn mich der Film berührt und in meinen Augen gut gemacht ist, dann empfinde ich natürlich einen gewissen Stolz, dabei gewesen zu sein. Falls mir der Film nicht gefällt, denke ich mir “Vielleicht hätte ich das besser machen können!” - schließlich bin ich ja selbst Filmemacher. 37



Daniel Mahlknecht Focus-Puller

Il tuo ruolo sul set è stato quello di focus puller. In che cosa consiste questo lavoro? Sul set ero responsabile per la nitidezza delle immagini e più in generale per le attrezzature tecniche necessarie per le telecamere. Fra i compiti che spettano a questa funzione c’è anche quello di prendere e preparare l’equipaggiamento necessario all’operatore, di controllarlo e alla fine di riporlo in modo accurato e ordinato per la riconsegna. Quali sono le difficoltà legate al tuo lavoro? In questo specifico progetto non era possibile, visto il lavoro di improvvisazione, preparare con anticipo la messa a fuoco delle immagini perché le distanze dovevano essere stimate al momento. Una maggiore preparazione in questo specifico campo di assistenza non avrebbe guastato. Cosa ti piace del tuo lavoro? Io sono forse un caso a parte, perché non mi sono veramente specializzato in qualcosa. Lavoro volentieri nel settore tecnico, con una preferenza per il reparto camera, ma faccio anche molte altre cose direttamente o indirettamente legate alla realizzazione di un film (macchinista, montaggio,...). È la varietà la cosa che più mi piace. Dall’altro lato però questo mio essere multitasking è anche uno svantaggio, perché le produzioni estere non ti possono inquadrare bene e alla fine spesso preferiscono ingaggiare un vero e proprio cameraman.

Se dovessi riassumere la tua esperienza sul set in una parola? Interessante. Che messaggio vuole dare questo film secondo te? Che anche le persone diversamente abili hanno hanno gli stessi bisogni delle persone normali. Spesso basterebbe solo ascoltarle o guardarle con più attenzione. Cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Non guardo tutti i film ai quali ho collaborato. Ma quando lo faccio, come prima cosa cerco di trovare gli errori che posso aver commesso, e se li trovo, mi arrabbio. Se il film è bello, è anche un piacevole intrattenimento. Durante i lavori di ripresa infatti la storia si riesce a percepire solo parzialmente (questo chiaramente non vale per l’operatore, il regista e chi conosce già il copione). Deine Rolle am Set war die das Schärfenassistenten. Worin bestand diese Arbeit? Am Set war ich für die Schärfe der Bilder verantwortlich, und generell für die Kameratechnik zuständig. Dazu gehörte auch, die Kameraausrüstung abzuholen, zu überprüfen und nach Drehschluss wieder ordentlich und geprüft für die Rückgabe herzurichten. Worin bestehen die Schwierigkeiten deiner Arbeit? In diesem besonderen Fall war es durch das improvisierte Arbeiten kaum möglich, Schärfenmarken zu setzen, also mussten die Distanzen laufend geschätzt werden. Da hätte etwas mehr Erfahrung in diesem besonderen Assistenzbereich oft nicht geschadet.

Was gefällt dir an deiner Arbeit? Ich bin etwas ein Sonderfall, weil ich mich nicht wirklich spezialisiert habe. Zwar arbeite ich eher im technischen Bereich, und da mit Vorliebe in der Kameraabteilung, aber ich mache vieles was sonst so direkt oder indirekt beim Film anfällt (Bühne, Schnitt..). Es ist die Abwechslung, die mir daran am besten gefällt. Andererseits ist dieses Multitasking aber auch ein Handicap, weil fremde Produktionen einen nicht wirklich zuordnen können, und dann oft lieber auf Nummer sicher gehen und einen reinen Kameramann anstellen. Wenn du deine Erfahrung am Set in einem Wort zusammenfassen solltest, welches Wort wäre das? interessant. Welche Botschaft möchte deiner Meinung nach der Film vermitteln? Dass auch behinderte Menschen die gleichen Bedürfnisse wie die “Normalos” haben, und man oft nur genauer hinhören/-schauen muss. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Ich sehe mir nicht alles an, an dem ich mitgearbeitet habe. Als Erstes versuche ich aber, eventuelle Fehler von mir zu finden, dann ärgere ich mich, wenn ich welche finde. Sonst, wenn der Film gut ist, ist es einfach gute Unterhaltung. Während der Dreharbeiten bekommt man die Geschichte ja nur am Rande mit (außer Kameramann, Regisseur etc.); da ist man als Assistent eher mit der Technik beschäftigt.

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Nadea & Sveta

Documentary/Theatrical

Come molte donne moldave, Nadea e Sveta sono emigrate in Italia per ragioni economiche. Le loro famiglie sono rimaste in Moldavia: Nadea ha lasciato figli ormai grandi, mentre Sveta ha dovuto affidare alla nonna la sua bambina di tre anni. Nel 2010 Sveta riceve i documenti che le permettono di tornare in Moldavia e rivedere finalmente la figlia. Alla partenza dell’amica, Nadea rimane sola a Bologna, ma le due amiche continueranno a confidarsi e ad aiutarsi a distanza. I loro destini si incroceranno fino ad invertirsi, in una storia di donne sempre pronte a ripartire. Nadea und Sveta sind – wie viele andere Frauen aus Moldawien – aus wirtschaftlichen Gründen nach Italien gekommen. Ihre Familien sind zurück geblieben, Nadeas Kinder sind schon erwachsen, Svetas Tochter lebt bei der Großmutter. 2010 kehrt Sveta nach Moldawien zurück, um nach zweieinhalb Jahren Trennung endlich ihre Tochter wiederzusehen. Nadea bleibt allein zurück, aber die beiden Freundinnen bleiben sich verbunden und helfen sich gegenseitig weiter. Die Geschichte von den Schicksalen zweier Frauen, die immer bereit dafür sein müssen, weiterzuziehen.

Production: Director: Script: Postproduction in South Tyrol

Miramonte Film I Maura Delpero Maura Delpero

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Valerio Moser Producer

Qual è stato il tuo lavoro in Nadea e Sveta? Quello del classico produttore combinato all’idealismo di un mecenate. Questo progetto aveva tutte le caratteristiche di un’opera prima di un’autrice altoatesina giovane e promettente. Visto che nella fase preparatoria non ci aspettavamo dei finanziamenti da parte delle emittenti televisive, ci siamo concentrati sulla ricerca di sostegno economico da parte di finanziatori pubblici che avessero una speciale sensibilità verso i valori culturali ed artistici di un progetto.

Was war deine Aufgabe beim Film Nadea & Sveta? Die des klassischen Produzenten gepaart mit dem Idealismus eines Mäzens. Dieses Projekt hatte alle Eigenschaften eines „Erstlingswerkes“ einer jungen und vielversprechenden Südtiroler Autorin und Regisseurin. Da im Vorfeld keinerlei Finanzierung seitens von TV-Sendern zu erwarten war, konzentrierten wir unsere Suche nach Mitteln auf Seiten öffentlich-rechtlicher Geldgeber mit spezieller Sensibilität für den kulturellen und künstlerischen Wert des Projektes.

Cosa ti ha convinto a produrre questo documentario? Il fatto che affrontasse il tema dell’amicizia e della forza delle due protagoniste.

Was hat dich dazu bewegt, dieses Filmprojekt zu produzieren? Die Thematisierung von Freundschaft und die Kraft der zwei Hauptfiguren.

Quali sono le difficoltà e quali invece le soddisfazioni legate al tuo lavoro di produttore? Per questo progetto una difficoltà è stata la scarsità dei mezzi economici, che ci ha costretti a finanziare il progetto in larga parte di tasca nostra. Positivo ed estremamente soddisfacente è il prodotto finale, il film in sé.

Worin bestehen einerseits die Schwierigkeiten, anderseits die positiven, zufriedenstellenden Aspekte deiner Arbeit? Eine Schwierigkeit war die Knappheit der Mittel, die uns zwang, sehr viel aus der eigenen Tasche zu holen bzw. zurückzustellen. Positiv und überaus zufriedenstellend ist das Endprodukt, also der Film an sich.

Quale messaggio vuole dare il film? A mio personale parere è più una domanda che un messaggio: dove sono rimasti gli uomini?

Welche Botschaft möchte der Film vermitteln? Bei mir ganz persönlich ist es eher eine Frage als eine Botschaft: wo sind denn die Männer geblieben? 43



Caroline Leitner Cutter

Qual è stato il tuo ruolo in Nadea & Sveta ed in che cosa consiste il tuo lavoro? Ho montato il trailer che ha anticipato l’inizio delle riprese utilizzando materiale di ricerca per presentare il progetto a possibili produttori, partner e finanziatori. Normalmente mi occupo del montaggio dei progetti per i quali lavoro, in prevalenza documentari. Il lavoro, che fa parte della post-produzione di un film, consiste nel visionare e ricomporre in base alle esigenze narrative le diverse inquadrature e viene eseguito con tagli e unioni delle immagini. Quali sono state le difficoltà legate a questo progetto? Come accade spesso quando si montano dei trailer di presentazione che anticipano l’inizio delle riprese, la difficoltà del mio lavoro stava nel fatto di dover far capire, con soli materiali di ricerca, cosa avrebbe poi mostrato veramente la regista nel suo film. Dovevano essere presentate le protagoniste, spiegata a grandi linee la storia e costruita una specifica atmosfera. Il tutto senza immagini di scena. Dato che il materiale era limitato, è stata una sfida interessante.

Hai imparato cose nuove lavorando a questo progetto? Questa è stata la prima volta in cui ho lavorato al montaggio di un trailer per cercare coproduttori e finanziatori interessati al progetto. In più ho collaborato con una regista con cui non avevo mai lavorato e che prima non conoscevo. Ogni regista porta con se il suo personale modo di lavorare. Che cosa provi quando rivedi sullo schermo i film ai quali hai lavorato? Ogni film è in sé un evento unico, con nuove conoscenze, nuove esperienze, nuove storie. Chiaramente è magnifico quando qualche film viene anche proiettato sul grande schermo. Was war deine Aufgabe beim Film Nadea & Sveta? Meine Aufgabe war es, vor Beginn der Dreharbeiten, einen Trailer mit dem ersten Recherchematerial zu realisieren. Mit diesem Trailer sollten Partner und Investoren für den Dokumentarfilm gewonnen werden. Normalerweise kümmere ich mich um den Schnitt der Projekte, für die ich arbeite. D.h. ich füge das Material nach den Dreharbeiten zum fertigen Film zusammen.

Worin bestand die Schwierigkeit deiner Aufgabe für dieses Projekt? Wie meistens beim Schneiden eines Trailers, welcher vor den Dreharbeiten realisiert werden muss, lag die Schwierigkeit darin, mit dem vorhandenen Recherchematerial das anzudeuten, was die Regisseurin in ihrem Film später wirklich erzählen wollte. Es mussten die Protagonisten vorgestellt werden, die Geschichte grob skizziert werden und eine bestimmte Stimmung erzeugt werden. Da das Material relativ begrenzt war, war dies eine interessante Herausforderung. Hast du bei der Arbeit an diesem Projekt Neues dazugelernt? Es war dies das erste Mal, dass ich einen Trailer geschnitten habe, mit dem Koproduzenten und Investoren gewonnen werden sollten. Außerdem habe ich eine neue Regisseurin kennengelernt, mit der ich vorher noch nicht gearbeitet habe. Jeder Regisseur bringt nämlich seine ganz eigene Arbeitsweise mit. Was empfindest du, wenn du dir die Filme im Fernsehen/ Kino ansiehst, an denen du mitgearbeitet hast? Auf jeden Fall ist jeder Film ein Erlebnis für sich, mit neuen Bekanntschaften, neuen Erfahrungen, neuen Geschichten. Natürlich ist es toll, wenn manche Filme dann auf der großen Leinwand laufen. 45


Imprint Project Management Sara Valduga

Art Direction Philipp Aukenthaler

Editorial staff & translations Kai Rasmus Becker, Carmen Cian, Sara Valduga

Photos Mood Film (2) Gianfranco Sigismondi (8) Martin Rattini (14) Stefano D’Amadio (20) Isabelle Riz (26) Martin Rattini (32) Greta De Lazzaris (38)

BLS Südtirol • Alto Adige Dompassage 15 / Passaggio Duomo 15 I – 39100 Bozen / Bolzano T +39 0471 066 600 F +39 0471 062 852 service@bls.info www.bls.info

Concept & Realisation Philipp Aukenthaler hype my limbus Goethestraße 66 / Via Goethe 66 I-39012 Meran / Merano www.hypemylimbus.com Print KARO DRUCK KG l SAS I-39057 Frangart l Pillhof 25 Eppan l Appiano www.karodruck.it




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