N1 Summer 2013 Blossom zine

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{Text Francesco Zangari }

zangari.francesco@gmail.com

giardinisenzapolline.com

giardini senza polline La qualità dell’aria La vegetazione apporta all’ambiente innegabili benefici che risultano ancora più apprezzabili nelle metropoli dove le strade asfaltate, le automobili e le stesse case fungono da accumulatori di calore che gli alberi con la loro ombra riescono a smorzare. La qualità dell’aria può però in alcuni momenti risultare deteriorata in conseguenza dell’emissione di polline. La quantità emessa e le caratteristiche allergeniche variano molto secondo la specie. E’ importante quindi, nel processo di rinverdimento delle città, scegliere adeguatamente le piante da mettere a dimora per ridurre al minimo questo effetto collaterale. Le allergie ai pollini In questi ultimi anni sempre più persone accusano disturbi all’apparato respiratorio (rinite, asma) e agli occhi (congiuntivite, prurito) soprattutto durante il primo semestre dell’anno. Ciò è dovuto all’azione di alcuni pollini che

contengono al loro interno, proteine allergeniche. Queste, allorché un granello di polline giunge sulla mucosa del naso o degli occhi, soprattutto se è irritata e umida, vengono liberate e svolgono la loro azione infiammatoria. E’ chiaro che se una specie allergenica è molto diffusa nel territorio, al momento della fioritura, la quantità di polline immessa nell’aria sarà elevata e potrà causare allergie. Ciò è facilmente verificabile osservando la diffusione di alcune pollinosi. In Finlandia, dove è molto presente la betulla, è proprio questa pianta a essere la principale causa di allergie. Se si analizzano i dati epidemiologici in Toscana, si nota che le pollinosi più frequenti sono quelle causate dal cipresso e dall’olivo, appunto due tra le specie arboree maggiormente diffuse. Mentre in Africa spicca l’allergia al polline di palma soprattutto nelle zone in cui è coltivata

Air quality The vegetation provides undeniable environmental benefits that are even more valuable in the big cities where paved roads, cars as well as houses act as heat accumulators. The shade of trees helps reducing such heat. Air quality may be deteriorated by pollens too, yet emission levels and allergenic properties vary greatly depending on species. It is therefore important, in the process of greening the cities, to select plants to minimize this side effect. Pollen allergies In recent years, more and more people are experiencing respiratory disorders (rhinitis, asthma) as well as eyes problems (conjunctivitis, itching), especially during the first semester of the year. This is caused by the action of pollens containing allergenic proteins. When a pollen grain reaches the mucosa of the nose or of the eyes, especially if it is irritated and wet, such proteins are released and conduct their inflammatory action.

Clearly, if a particular allergen is very common in a specific area at the time of flowering, the amount of pollen in the air will be high and will therefore cause allergies. This phenomenon becomes obvious by observing the spread of some pollinosis. In Finland, where the birch is very common, it is also the main cause of allergies. Epidemiological data regarding Tuscany show that the most frequent pollen allergies are caused by olive and cypress trees, two of the most common species. In Africa, pollen allergies are caused mostly by palm trees, especially in areas of extensive cultivations producing dates. How does pollen spread? Pollen spreads in two different ways: it is either carried by the wind (anemophilous pollination) or by the insects (entomophilous pollination). Allergy problems are caused mainly by anemophilous pollens. They are light and small and are produced in large amounts that


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